Dipinti: Ancilla Lee, fsp
Testi da: N. Capovilla – B. Tusset, Via Crucis in Terra santa, Paoline, 2010
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Lc 23,20-25
PREGHIAMO
RIFLESSIONE
Gesù, come tutti gli agnelli
innocenti di ogni latitudine, rinuncia
alla violenza, affrontando con la
forza della mitezza la sua condanna.
Tace Gesù…
Dall’inizio Gesù ci fa capire che non
vuole vincere sugli altri affermando
se stesso. Non è venuto per salvare
se stesso, ma il mondo. E, con
l’assenza di parole di discolpa,
afferma che non si fa debole per
vincere l’ultima partita, ma per
condivisione incarnata.
Signore dei condannati
senza giusta causa,
tu che hai pianto
con tuo Figlio le lacrime
dell’umiliazione attonita,
dacci il coraggio
di procurarci antenne
capaci di captare
il grido dei senza voce.
Amen.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Mc 15,20
PREGHIAMO
RIFLESSIONE
Tutte le più violente umiliazioni non
sono riuscite a fermare il cammino di
quest’uomo mite che ha percorso le
strade degli uomini, assaporando
fino in fondo la vita, e che adesso
sfida fino in fondo la morte.
E ora, paradossalmente, cammina
libero.
Con Gesù riprende a camminare
anche la storia dell’umanità che
sembrava condannata a morire di
ingiustizia e violenza.
Quando ti chiediamo
conto dei tuoi silenzi
mentre, tacendo,
siamo complici
ogni giorno dei misfatti
dei più forti contro i deboli
del mondo,
infondi sapienza
ai nostri silenzi.
Amen.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Gv 19,25-27
RIFLESSIONE
Dio si serve del coraggio di una
schiera infinita di donne per lottare
con loro tra i dolori di un travaglio
che porterà alla nascita di un mondo
nuovo.
Al culmine della sofferenza, Dio
prepara un nuovo inizio che vedrà il
rovesciamento dai troni dei potenti e
l’innalzamento degli
umili,
a
cominciare dalle vittime di tutte le
oppressioni.
PREGHIAMO
Signore,
tu che hai camminato
per le strade della Palestina
a fianco di uomini,
ma anche di donne attente
e desiderose di raccontare
ad altri la follia del tuo
amore incondizionato
per il mondo,
donaci lo sguardo
femminile e materno
di Maria. Amen.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Mc 15,21-22
PREGHIAMO
RIFLESSIONE
Simone è uno straniero, non è
neppure di Gerusalemme. Primo di
una schiera di non-credenti, noncristiani, non-cattolici che, in
quanto uomini, riconoscono come
proprio il dolore dell’altro. E questo
basta.
Nella storia, singoli e interi popoli si
ritrovano a portare croci infinite.
Condannati da logiche inique, attendono che qualche cireneo senta il
debito dell’amore e il dovere dello
schierarsi dalla parte dei perdenti.
Davanti a chi ci indica
il peso delle croci ingiuste
portate dai nostri fratelli,
fa’, o Signore, che invece
di cambiare strada
sentiamo l’urgenza
di percorrere proprio
quella, avanti e indietro,
sicuri alla fine di non aver
lasciato nessuno da solo.
Amen.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Is 53,7-8b
RIFLESSIONE
Dio appare quello che nessuno
prevedeva dovesse diventare: totalmente vulnerabile nelle mani dell’uomo. Da oggi ogni oppresso sulla
faccia della terra ricorderà per
sempre quel Dio-uomo che non
assomiglia più a un Dio e nemmeno
a un uomo…
Le vesti strappate a Gesù sono
attaccate alle piaghe che gli coprono
tutto il corpo. Non è facile ancora
oggi distinguerle da quelle piaghe
diffuse ormai su infiniti corpi di
uomini.
PREGHIAMO
Signore,
non stancarti di infondere
speranza a coloro che
vedono violati i loro diritti.
Conforta il loro cuore
con la speranza
che l’ostinazione
per la giustizia porterà
frutti di riconciliazione
autentica.
Amen.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Lc 23,33-34.38
RIFLESSIONE
Stanno crocifiggendo un uomo comune in carne e ossa e lì Dio rivela il
suo vero volto. Inconfondibile il suo
stile: nessun trionfo e nessuna arroganza, nessun successo e nessuna
vittoria sull’altro...
Su quel legno muoiono tutte le
vittime della storia. E quando siamo
noi a fare vittime, ci prestiamo alla
logica della condanna e della violenza, dell’esclusione e dell’oppressione, allontanandoci irrimediabilmente dal progetto solidale di Dio.
PREGHIAMO
Quando le nostre parole
di dolore per la passione
vissuta da te
in quel venerdì di tenebra
non si uniscono
a quelle di sdegno
per i crocifissi
dei nostri giorni,
salvaci, Signore, dalla
rassegnazione sfiduciata.
Amen.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Mc 15,33-39
PREGHIAMO
RIFLESSIONE
Una morte così infamante non ha
proprio niente di religioso e distrugge il tempio del sacro come separazione tra Dio e gli uomini: quel
grido, quel volto, sono davvero tutti
gli uomini crocifissi nel mondo, tutta
la ribellione gridata dagli oppressi,
tutti i volti sfigurati di tutte le
vittime, a ogni latitudine e in ogni
tempo. E il Padre non può non prestare ascolto al grido lancinante delle
vittime che continuano a mostrare il
volto di Gesù nel volto degli oppressi.
Aiutaci, Signore,
a farci voce del giusto
che soffre.
Tutto il male del mondo,
tutta la disperazione
degli ultimi, diventino
salmo di lode che tu, Dio,
assumi e trasformi.
Amen.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo,
perché con la tua Croce
hai redento il mondo.
LETTURA
Lc 23,50-54
RIFLESSIONE
Un Dio che non ha mai escluso
nessuno cerca negli inferi ogni figlio
di Dio per incontrarlo, unirsi a lui,
accoglierlo e fargli vedere lo squarcio
di luce che si sta aprendo nella crosta
della terra. Come la luce che dalle
finestre delle case di Gerusalemme
comincia ad annunciare il sabato
della risurrezione, prime luci del
riscatto degli oppressi.
PREGHIAMO
Dio Padre, che hai
pronunciato il tuo sì
al progetto di
riconciliazione universale
per cui tuo Figlio
ha scommesso tutto
fino alla morte, aiutaci
a pronunciare le parole
della nonviolenza,
del perdono e dell’amore
per trasformare conflitti
e ingiustizie in cammini
di liberazione. Amen.
Nostra gloria è la Croce di Cristo,
in lei la vittoria;
il Signore è la nostra salvezza,
la vita, la risurrezione.
Non c’è amore più grande
di chi dona la sua vita.
O Croce tu doni la vita
e splendi di gloria immortale.
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