Un dolce tipico della tradizione pasquale:
“a cuddura cu l’ova”.
In prossimità della Santa Pasqua, le aule delle classi 2 sez. A/B/C sono state
trasformate in laboratorio di pasticceria e tutti noi ci siamo divertiti a seguire
le ricette delle nostre nonne per realizzare un antico e tradizionale dolce
pasquale siciliano: “a cuddura cu l’ova” chiamato anche “aceddu cu l’ova” o
ancora “ciciliu”.Pochi strumenti e un grosso robot automatico sono stati
portati a scuola per attrezzare “l’aula/laboratorio”. Gli ingredienti (farina,
strutto, latte, uova e lievito) sono stati miscelati e impastati dal robot che ci
ha senz’altro semplificato il lavoro che anticamente veniva fatto a mano dalle
nostre nonne. Ognuno di noi ha predisposto sul proprio banco un matterello e
un foglio di carta-forno ed ha steso una porzione di pasta riducendola in un
disco piatto. Successivamente è stato divertente dare una forma al nostro
“biscotto”, adagiarvi sopra l’uovo sodo, decorarlo con perline argentate,
ciliegine candide e “diavolicchi” multicolori (ciriminnacchi) e quindi
spennellarlo con uovo sbattuto.
A quel punto il nostro lavoro è finito e le “cuddure”, ordinatamente allineate,
sono state sistemate in grandi teglie. Il forno di un gentile panettiere, nei pressi
della scuola, ha fatto il resto. Dopo qualche ora il nostro dolce, dorato e
fragrante, è stato elegantemente confezionato in buste di cellofan e ognuno ha
portato a casa il suo. In realtà nessuna delle “cuddure” preparate in classe ha
visto l’alba della Pasqua perché nessuno di noi ha resistito alla tentazione di
sgranocchiarle.E’ stata questa l’occasione per scoprire una tradizione pasquale
che destinata purtroppo a scomparire, assieme a tante altre, nelle nostre
famiglie, viene oggi commercializzata nei panifici e nelle pasticcerie i cui
banconi, nel periodo pasquale, espongono “cuddure cu l’ova” d’ogni fattezza,
per la gioia di grandi e piccini.
Ingredienti:
1 kg di farina “00” ,4 uova, 200 strutto,400 di zucchero, 2 bustine di lievito,
latte quanto basta
Come si prepara:
1.
Impastare farina, uova, strutto, zucchero e latte fino ad ottenere una pasta
liscia
2.
Stendere la pasta su un piano infarinato, con il matterello
3.
Con un coltellino ritagliare la forma desiderata
4.
Ricavare dagli avanzi di pasta rotolini e altre forme decorative (fiori, cestini,
fogli, ecc.)
5.
Chiudere un rotolino di pasta a cerchio, adagiarlo sulla forma nella
posizione desiderata e inserire al centro l’uovo sodo
6.
Decorare la “cuddura” con le formine preparate, le perline argentate, le
ciliegie canditi e i “diavolicchi” colorati
7.
8.
Spalmare sul biscotto l’uovo sbattuto
Infornare fino a completa cottura
TERMINOLOGIA DIALETTALE RIFERITA AL DOLCE:
cuddura cu l’ova
aceddu cu l’ova
ciciliu
Impasto a base di latte, farina, zucchero e uova
su cui, prima di essere infornato vengono poste
uno o più uova sode con tutto il guscio. Cambia
nome a seconda del luogo di preparazione
ciriminnacchi
Decorazioni variopinte che vengono poste
sull’impasto per abbellirlo
IL SIGNIFICATO DELLE UOVA:
L’’uovo rappresenta in genere la fecondità e la vita.
Il numero di uova poste nel dolce stava ad indicare, secondo la tradizione, il grado di
benessere della famiglia che li preparava.
La forma della “cuddura” aveva un significato specifico: un cuore per i fidanzati, un canestro
per i contadini, ecc.
NOI PASTICCIERI
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Le tradizioni pasquali