BOLLETTINO FIOM
NUMERO 19
AZIONE SINDACALE
APRILE 2009
RIFLESSI DELLA CRISI GLOBALE
SOMMARIO:
RIFLESSI DELLA CRISI GLOBALE
2
UNA RISTRUTTURAZIONE
DECENNALE
3
SITUAZIONE
SINDACALE IN
NOVELIS
3
REFERENDUM
SUI NUOVI ASSETTI CONTRATTUALI
4
RIPRENDE L’ATTIVITÁ DEL
CRAL
4
PER CONTATTARCI...
4
Secondo la Assomet, l’associazione nazionale delle
industrie metalli non ferrosi, la produzione industriale
italiana ha chiuso il 2008
con una flessione del 4%;
situazione negativa anche
a gennaio 2009, con un 0,1% su dicembre e un –
11,8% su gennaio dell’anno
scorso.
Questo settore ha avuto
nella seconda metà del
2008 una grossa flessione,
anche se con valori differenti tra metalli e tipologie
di semilavorati. L’alluminio
chiude il 2008 con un -12%
rispetto al 2007. Crollano
le applicazioni industriali e
diminuisce del 20% la raccolta del rottame. La produzione di laminati , estrusi e
trafilati scende da oltre 1
milione di ton nel 2007 a
900.000 ton nel 2008.
L’andamento dei laminati
(-14,3% nel 2008) appare il
NOTIZIE DI RILIEVO:
• Disponibile la raccolta di Azione Sindacale, dal primo del 1995
all’ultimo, con sommario generale. Chi
volesse averne copia
può rivolgersi ai delegati FIOM.
dato più negativo; appena
meglio estrusi e trafilati,
rispettivamente -7,7% e un
–7,2%.
“L’anno che ci siamo lasciati alle spalle si è chiuso
in maniera drammatica per
l’economia globale, con la
crisi dei mercati finanziari ,
della produzione industriale, dei Pil nazionali e dell’occupazione”, dichiara Assomet; i riflessi sull’occupazione attesi a metà 2009
saranno il momento più
critico: -2,3% rispetto allo
stesso periodo dell’anno
precedente.
Così si presenta negli ultimi
mesi la situazione nel nostro settore: calo dei prezzi
registrato nei mesi scorsi
(da 3.300 dollari per tonnellata di luglio a poco più
di 1.300 dollari a febbraio
2009, in 4 mesi si è tornati
ai prezzi di circa 6 anni fa),
una domanda debole e il
conseguente surplus di
offerta, in particolare nei
trasporti e nell’edilizia dove
si è registrato un dimezzamento della domanda.
Nessuno è in grado di predire con certezza quando si
uscirà dall’attuale crisi;
“quel che ci è dato di vede(Continua a pagina 2)
“La situazione
attuale nel sistema alluminio è
critica, con cali
produttivi del
35%-40% ...
Il rischio è che il
peggio debba
ancora arrivare…”
UNA RISTRUTTURAZIONE DECENNALE
Nel 1998 Alcan Italia S.P.A
contava ben 1150 dipendenti
sul territorio nazionale. La
dinamica del mercato mondiale, l’emergere delle potenze asiatiche, veti del garante del mercato europeo,
portano Alcan ad avviare
una profonda ristrutturazione internazionale, prima
attraverso una fusione con la
Pechiney e la Algroup (APA)
e uno smembramento delle
attività, poi.
In Italia le attività vedranno
tra il 2002 e il 2005 una
enorme trasformazione.
Anno 2002: cessione delle
attività della laminazione a
caldo alla spagnola Aliberico,
con la costituzione di Aluminium Pieve; decisa la vendita delle due centrali idroelettriche di Dora (Borgofranco)
e di Montalto (si forma la
Baltea Energia srl).
Anno 2003: la stessa Alibe-
rico acquisterà da Alcan le
attività dell’estrusione; vendita della società Baltea alla
IDREG (80% Camar, 20%
Finpiemonte).
Anno 2004: altra acquisizione di Aliberico dell’ex stabilimento di Senago di Alcan,
e costituzione di Alpack Europe; in quello stesso anno
nasce il marchio Alucook;
(Continua a pagina 3)
AZIONE SINDACALE
Pagina 2
RIFLESSI DELLA CRISI GLOBALE
(Continua da pagina 1)
re adesso è il buio più
buio”, commentava il
Corriere della Sera del 5
aprile.
Tutti i più grandi gruppi
hanno risposto alla situazione di mercato rivedendo strategie, avviando
iniziative di riduzione delle capacità produttive e
riduzione di personale.
Rio Tinto Alcan nell’ultimo
trimestre del 2008 ha
ridotto del 5% la produzione di alluminio, e si
prevede un ulteriore taglio pari al 6% della capacità produttiva annua a
breve. Le conseguenze
della situazione hanno
portato a rivedere importanti ipotesi di fusioni,
come quella della BHP
Billiton, che ha ritirato a
dicembre la proposta di
acquisizione della Rio
Tinto, indebitata in modo
considerevole per l’acquisizione nel 2007 della
Alcan. Questo porterebbe
ad un possibile accordo
con la Chinalco, multinazionale cinese che è presente nel gruppo con una
quota pari al 9%, per un
raddoppio di capitali nella
partecipazione della Rio
Tinto Alcan, arrivando al
18%.
Anche Alcoa segue la
scia; riduzione della capacità degli smelter intorno
al 18% della sua capacità
annua e disinvestimento
da attività a valle, come
settore elettrico, foglio,
laminazione auto e trasporto.
Norsk Hydro riduce del
23% le sue capacità produttive di primario, altri
parlano del 30%; ¼ della
riduzione avverrà con la
chiusura di una linea in
Norvegia. “Il taglio alla
produzione è una diretta
conseguenza della debole situazione del mercato
e della scarsa domanda
di metallo”.
Novelis affronta la recessione con una riduzione
della produzione e del
personale, a partire da
quelli temporanei e a
tempo determinato, con
la previsione di arrivare
ad un taglio del 10% di
personale effettivo sugli
attuali 12700. Questi i
primi interventi: l’interruzione di attività in Sud
America, la chiusura dello
stabilimento di Rogerstone (con 440 posti di lavoro), il ridimensionamento
di alcuni stabilimenti in
Europa.
La Chalco aveva già nell’ottobre 2008 annunciato
di procedere alla riduzione della capacità annuale
di alluminio di 720.000
ton, pari al 18% della
capacità totale. Oggi la
situazione di mercato la
spinge a ridurre ulteriormente la sua capacità
fino al 38% della sua capacità annuale totale di
allumina.
La Rusal ha ragionato su
una riduzione costi e ottimizzazione dei processi
produttivi; ha messo in
atto l’iniziativa Cost Efficiency Leader. Riduzione
dell’11% del primario e
del 30% dell’allumina che
comporta una sospensione temporanea delle attività presso Euroallumina
in Italia (stabilimento di
Portovesme in Sardegna,
nata nel 1973) e presso
l’impianto Windalco in
Giamaica (dove i lavoratori hanno dovuto subire
una riduzione di orario e
paga, accordo relativo a
850 lavoratori a tempo
indeterminato, con tre
giorni di lavoro a settimana).
La Vimetco, che possiede
impianti in Romania e
Cina sta attraversando un
momento critico. Per questo ipotizzano il taglio
della produzione, prima
in Cina, poi in Romania,
senza escludere altre
iniziative al permanere
del calo.
Così Mario Bertoli, presidente di Assomet, descrive la situazione del mercato: “La situazione attuale nel sistema alluminio è critica, con cali produttivi del 35%-40%... Il
rischio è che il peggio
debba ancora arrivare:
marzo e aprile sono tradizionalmente i mesi peggiori per l’edilizia ... possiamo aspettarci segnali
di recupero non prima di
maggio...”. Ma non si può
chiedere sempre ai lavoratori di pagare la crisi
del capitale.
Secondo alcuni esperti
internazionali vi sarebbero già “primi segnali di
stabilizzazione” dei prezzi. Vedremo se si tratta
di una tendenza stabile o
solo temporanea.
Clemente González, presidente del Grupo Al iberico
uscito nel 2006 dalle società italiane Alupieve, Alupex
ed Alpaca. Gonzales è oggi
anche il vice presidente
della European Aluminium
Foil Association EAFA,
presidente del Gruppo Contenitori della EAFA e presidente dell'associazione
spagnola di riciclaggio di
alluminio ARPAL.
“Nessuno è in
grado di predire
con certezza
quando si uscirà
dall’attuale
crisi; «quel che
ci è dato di
vedere adesso è
il buio più buio»”
Comunque sia i problemi
non sono terminati; al
taglio della produzione i
mercati rispondono anche con l’innalzamento dei dazi di importazione. La battaglia tra
i grandi gruppi continua e la crisi modificherà in maniera significativa i mercati di
oggi.
(fine)
L’oscillazione del prezzo dell’alluminio
negli ultimi 12 mesi
NUMERO 19
Pagina 3
SITUAZIONE SINDACALE IN NOVELIS
McKinsey è notoriamente
un’importante società di
consulenza per le aziende. In uno studio pubblicato sul Corriere della
Sera sostiene che :
“L'Italia come capacità
amministrativa del personale si posiziona agli ultimi posti dopo la Cina e
davanti soltanto a India,
Portogallo e Grecia.”
Quindi si tratta d un problema diffuso che, probabilmente, influenza i comportamenti in ogni realtà
aziendale; i fatti di queste
ultime settimane sono un
buon esempio di come in
questo momento particolare di crisi le imprese
intendono le corrette relazioni sindacali improntate al reciproco rispetto.
Sembrerebbe che per le
aziende nella crisi, contrariamente a quanto
affermano, la priorità non
sia quella di salvaguardare il loro primario patrimonio “le risorse umane”, ma l’occasione per
polemizzare con chi quelle risorse umane rappresenta legittimamente
sulla base di una loro
libera, democratica e
autonoma scelta.
Come delegati FIOM ribadiamo che i lavoratori
sono il nostro unico punto di riferimento, l’unica
nostra fonte di sostegno,
l’unico nostro riscontro.
Che le Direzioni cerchino
di suggerire comportamenti per loro “virtuosi” e
“graditi” e mettere all’indice quelli poco graditi
perché “improntati … al
conflitto fine a se stesso”
è anche comprensibile,
nonostante che il nostro
(Continua a pagina 4)
UNA DECENNALE RISTRUTTURAZIONE
(Continua da pagina 1)
Anno 2005: Alcan cede,
attraverso lo spin-off, le
attività di laminazione a
Novelis, rispondendo così
alle perplessità dell’antitrust europeo; decisa la
chiusura dello stabilimento
di Borgofranco.
Anno 2006: cessano le
attività a Borgofranco
(attualmente sono in corso
attività di smaltimento
delle scorie saline e
attività di bonifica del sito)
e nel luglio dello stesso
anno lo spagnolo Gonzales
abbandonerà le realtà di
Pieve. Si costituirà Aluminium Europe S.a.; iniziano
e emergere i primi problemi finanziari per i due stabilimenti dell’ex gruppo
Aliberico.
Anno 2007: Novelis viene
acquisita da HINDALCO
Laminatoio a caldo dello stabilimento laminati di Aluminium
Europe.
(del gruppo indiano Aditya
Birla) cosa che permetterà
di superare le criticità finanziarie; invece il gruppo
Aluminium Europe S.a.
vara un aumento di capitale sociale ed entrano nel
gruppo azionisti indiani
(Chandaria), poi ad ottobre si costituisce Aluminium Europa (in cui confluiscono le attività produttive) mentre ad Aluminium Pieve fanno capo la
gestione degli immobili.
Anno 2008: la crisi porta
il gruppo Novelis verso
una nuova riduzione di
personale, pari al 10% dei
dipendenti, entro giugno
2009; nel gruppo Aluminium Europa entra un
nuovo socio che apporta
un aumento di capitale ma
rimangono in essere i problemi di prospettiva industriale per lo stabilimento;
costituita una nuova società commerciale denominata Alupieve.
Dopo un decennio di ristrutturazione, per altro
non ancora terminata, il
sito industriale di Pieve
vede due realtà produttive
completamente trasformate e ridimensionate. Oggi
Novelis conta 186 dipendenti, mentre la Aluminium Europa ne occupa
“un decennio di
173, per un totale di 359
lavoratori.
Abbiamo voluto ripercorrere la storia di questo sito
per rammentare a tutti gli
avvenimenti accaduti in
questi anni.
Le multinazionali preoccupate a remunerare il capitale degli azionisti, travolte dai processi internazionali si muovono modificando in maniera disinvolta il
tessuto produttivo, chiudendo siti, modificano
pacchetti azionari, sostituiscono management e talvolta anche missioni produttive.
ristrutturazione
per altro non
ancora
terminata,
due realtà
produttive
completamente
trasformate e
ridimensionate”
I governi assistono impotenti, ma è l’assenza
della voce dei lavoratori, uniti e coordinati al
di là dei confini, nazionali e dell’azienda, che
pesa di più.
I lavoratori devono ragionare su questi avvenimenti, unirsi e rivendicare al
meglio i propri interessi
collettivi. Per questo è
necessario riprendere un’iniziativa che porti consapevolezza dei problemi,
della forza a disposizione e
delle necessità che abbiamo da affrontare.
(fine) La vera “anima” dei casalinghi, documento Alupieve — Bialetti del 2004
http://rsunovelis.altervista.org/
PER CONTATTARCI...
Nei giorni scorsi le RSU di Aluminium Europa e di Novelis
hanno incontrato i delegati del CRAL per discutere su co-
Recapiti telefonici dei delegati:
me procedere nell’attività di promozione e gestione di
Andreula Giuseppe: 3387303957
iniziative ed attività di tipo ricreativo tra i nostri iscritti.
Del Galdo Carmine: 3351654597
Rappocciolo Giovanni: 3333453057
Licordari Giorgio: 3318221918
Martinazzi Giuseppe: 3336017761
Lenza Sergio: 3476840099
Per inviare materiale o suggerimenti:
La difficoltà in cui si trovano le realtà in cui lavoriamo
non deve farci arrendere, anzi ci deve essere da stimolo
in questo nostro impegno. Nei prossimi giorni verranno
definiti nuovi incarichi, subentreranno nuove risorse per
riavviare la macchina organizzativa del CRAL.
Fax: 02/700443972
Da subito bisognerà mettere mano al tesseramento e
E-mail:
[email protected]
alla affiliazione con la Fitel per poi velocemente avviare
[email protected]
le iniziative ricreative che saremo in grado di offrire.
SITUAZIONE SINDACALE IN NOVELIS
(Continua da pagina 3)
«...La nostra debolezza può
in verità impedirci di vincere,
ma non di comprendere la
forza che ci schiaccia...»
Simone de Beauvoir
agire non abbia mai sfiorato metodi e mezzi di lotta
che in altri paesi fanno
moda, ma che noi non
condividiamo. Per questo
ribadiamo che esasperare
il confronto e puntare sul
“dividi et impera” non
sempre è una scelta saggia. Non è accettabile mettere in dubbio la credibilità
dei comunicati firmati unitariamente dalle RSU,
mettere in dubbio le disponibilità espresse cercando di ritornare su
fatti del passato per non
affrontare il presente e il
futuro.
Se qualcuno vuole allestire processi in azienda
nella veste tanto di parte
lesa, di pubblica accusa
e anche di giudice con
esito scontato, come
delegati FIOM dichiariamo già da adesso la nostra non disponibilità.
Interesse dei lavoratori e
della FIOM è di affrontare i problemi presenti e
futuri diradando le nebbie e il fumo che creano
confusione e divisione.
La crisi in corso, la chiusura di alcune realtà,
l’obiettivo di ridurre del
10% gli organici in Novelis, la contrattazione e
l’assistenza fiscale e
non, sono per noi le questioni su cui vale la pena
concentrarsi.
(fine)
REFERENDUM SUI NUOVI ASSETTI CONTRATTUALI
A Marzo una Commissione è
stata incaricata di svolgere il
referendum sull’intesa del 22
RISULTATI
gennaio relativa ai nuovi asREFERENDUM
setti contrattuali firmato da
CISL e UIL ma non dalla CGIL.
NOVELIS ITALIA
Come RSU riteniamo utile e
Stabilimento di Pieve Emanuele
necessario che i lavoratori si
esprimano.
VOTI
VOTI
Sarebbe grave che accordi
riguardanti i lavoratori stessi
non vengano sottoposti al voto dei lavoratori.
Riteniamo che le organizzazioni sindacali debbano consultare i lavoratori che vogliono
73.1%
23.1%
rappresentare e tener conto,
AVENTI DIRITTO 186
BIANCHE 3
ci auguriamo, delle opinioni
espresse.
Estratto dal comunicato RSU
del 19 marzo 2009
NO
SI
114
36
VOTANTI 156
NULLE 3
Risultati del referendum in Novelis Pieve
L’Unità del 31/03/2009
Scarica

Azione sindacale n°19. - Rsu Novelis