INTEGRAZIONE
E FORMAZIONE
DEL SERVIZIO
DI CONTINUITA’
ASSISTENZIALE:
Esempi di progetti in
Emilia Romagna
L’INTEGRAZIONE E LA
FORMAZIONE DEL SERVIZIO DI
CONTINUITA’ ASSISTENZIALE
dr. Alessandro Chiari
Responsabile Area C.A. Az. Usl RE
Responsabile SMI Area C.A. – NordOvest
Segretario Regionale SMI ER
Milano -14 aprile 2012
Organizzazione regionale ER:
NCP
Obiettivo : massima integrazione funzionale tra i
medici e le figure operanti nel territorio
“nucleare” nell’arco delle 24 ore
Il modello organizzativo regionale: è costituito da
reti integrate di servizi: tra servizi ospedalieri, tra
servizi ospedalieri e servizi sanitari del territorio,
tra servizi sociali e servizi socio-sanitari e
sanitari.
Organizzazione ER - A. Chiari
3
Distretto - NCP - H&S
•
Il Distretto diventa il centro di programmazione e di erogazione
dell’assistenza primaria puntando all’integrazione tra soggetti e
servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, gestiti dal pubblico (Aziende
USL, ASP, Comuni) o dal privato sociale profit e no profit.
•
In questo quadro, è di fondamentale importanza il ruolo dei
medici di famiglia la cui attività si potenzia mediante forme
associative in modo da garantire una maggiore accessibilità con
ampliamento degli orari di apertura degli ambulatori e continuità
delle cure attraverso la rete con gli altri servizi.
•
Per l’assistenza ospedaliera, viene confermato il modello delle
reti integrate di servizi Hub & Spoke: ospedali di alta
specializzazione (HUB) ed altri organizzati per intensità di cure
collegati agli ospedali del territorio (SPOKE) per trattare casi
complessi che richiedono alte tecnologie e professionalità – la
risorsa tecnologica viene condivisa in rete.
Organizzazione ER - A. Chiari
4
Il progetto si basa sul modello di reti integrate, di
servizi sanitari e sociali, e di reti cliniche, fondato
sul principio che il cittadino deve trovare una
risposta esauriente ai propri bisogni di salute per
la prevenzione, la cura e la riabilitazione
all’interno delle possibilità terapeutiche offerte
dal contesto delle cure primarie e/o il passaggio
in cura al sistema delle cure specialistiche e/o
ospedaliere.
Il tutto supportato dalle rete informatizzata del
sistema e del portale Sole (sanità on line),
sistema informatizzato della rete MMG/CA.
Organizzazione ER - A. Chiari
5
La casa della salute
• Le case della Salute saranno il punto di riferimento dei
nuovi presidi socio-sanitari, concepiti per essere strutture
di riferimento per i cittadini, dove i servizi di assistenza
primaria territoriale si integreranno con quelli
specialistici, ospedalieri, della sanità pubblica, della
salute mentale e con i servizi sociali.
• Diventeranno il punto di accesso unico, dove si vorrebbe
realizzare un maggiore coordinamento tra gli operatori
sanitari e una più efficace integrazione dei servizi, per
assicurare una risposta più vicina ai bisogni della
popolazione, durante tutto l’arco della giornata.
Organizzazione ER - A. Chiari
6
Integrazione CA - A. Chiari
7
L’evoluzione
Guardia Medica
Continuità Assistenziale
Integrazione CA - A. Chiari
8
La cascata normativa
• ACN : contratto collettivo nazionale
• AIR : Contratto Integrativo
Regionale
• AAL : Accordo Attuativo Locale
• O. ASL: Obiettivi Aziendali
(annuale)
Integrazione CA - A. Chiari
9
Contesto lavorativo differente
• Normalmente 46/48 ore di lavoro settimanale
eccedente la medicina generale
• Mancanza del rapporto fiduciario nella relazione
Medico- Paziente
• Contesto lavorativo “out of hours”: le figure di
riferimento, le risorse tecnologiche e umane, sia
quelle diagnostiche che di supporto, sono
ridotte, carenza di riferimenti aziendali
• Scarsa dotazione di strumentazione diagnostica
Integrazione CA - A. Chiari
10
Problematiche organizzative
•
•
•
•
Restrizioni normative e contrattuali (ACN)
Altissimo turn - over annuale e trimestrale
Considerevole numero di reclute
Difficoltà nel lavoro d’equipe (stand alone
syndrome) e nella sicurezza
• Perdita della motivazione nel veterano
• Difficoltà generalizzata nel seguire la formazione
che avviene generalmente in orari extralavorativi
• Nessuna formazione specifica è necessaria
Integrazione CA - A. Chiari
11
Bugs nel Software
• Si prediligono le risposte ad elevata intensità più
che ad elevata qualità: le analisi quantitative
prevalgono sulle qualitative
• E’ difficile individuare dei criteri di produttività
• Difficoltà nell’individuazione di indicatori efficaci
• Carenza nell’investire sull’operatore in modo che
aumenti il proprio margine di rischio personale.
• Scarsa dotazione di strumentazione diagnostica
Integrazione CA - A. Chiari
12
Indicatori (quantitativi) utilizzati
•
•
•
•
•
Contatti e Consigli telefonici
Visite : domiciliari e ambulatoriali
Ricoveri
Visite in pazienti presso strutture protette
Particolari obiettivi contrattuali aziendali o
regionali
• Reclami (interpretazione quantitativa)
Integrazione CA - A. Chiari
13
La progettazione
Un progetto di un “area critica” nasce da due
esigenze:
• Criticità rilevata (si tenta di risolvere un
problema assistenziale, emergente e/o
logistico nell’ambito del servizio stesso)
• Esigenza funzionale (migliorare un
servizio che già esiste)
Integrazione CA - A. Chiari
14
Progetti e motivazione
• Fondamentale attributo di un progetto è dato
dall’adesione dell’operatore al progetto stesso, dove
diviene essenziale la motivazione al lavoro che può
essere definita come la spinta interiore che porta
l'individuo ad applicarsi con impegno nel lavoro: una
sorta di forza interna che stimola, regola e sostiene le
principali azioni compiute dalla persona: generalmente
intrinseca all'individuo ma in relazione ad interventi
esterni si riesce a sollecitarla e/o ad alimentarla.
• Professionalità: capacità di svolgere il proprio lavoro o la
propria professione ad un buon livello di competenza,
con efficacia ed efficienza (professionalmente).
Integrazione CA - A. Chiari
15
…ove tutti fuggono io vado…
Integrazione CA - A. Chiari
16
Linee progettuali
• Organizzare una formazione
• Informatizzare la struttura
• Creare una struttura di controllo e
monitoraggio per rilevare criticità e
necessità
• Individuare obiettivi assistenziali sensibili
• Condividere le risorse territoriali disponibili
Integrazione CA - A. Chiari
17
Organizzazione CA
•
•
•
•
Responsabile di Area
Responsabile della Formazione
Coordinatori Distrettuali/Coach
Responsabili di sede
Integrazione CA - A. Chiari
18
Programma CA
• Minimum data set (le informazioni del registro)
trasformato in formato elettronico
• Accesso da qualsiasi postazione (Web
Application)
• Cronologia degli interventi
• Accesso al Patient Summary
• Possibilità di stampa della ricetta o prestazione
(cartacea ed elettronica)
• Possibilità di gestione dei certificati
Integrazione CA - A. Chiari
19
Progetto formativo
Un progetto su un servizio critico deve essere:
• Dinamico
• In continuo aggiornamento
• E’ un sistema operativo in continua evoluzione
• Trial by errors
• Set formativi diversi (in parte) per la recluta e per
il veterano (con utilizzo della FAD)
Integrazione CA - A. Chiari
20
Il ruolo strategico della
formazione
- Pediatrica (0 - 6 aa.)
- Pronto soccorso (di riferimento)
- Sinergica con gli MMG
- Figure fragili e pazienti cronici
- Formazione sul servizio di CA
- Formazione su risorse e criticità
specifiche del territorio distrettuale
Integrazione CA - A. Chiari
21
Progetto Professionalizzante
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Monitoraggio real time dell’attività di CA
L’informatizzazione della CA
Fair Play: gestione della relazione col paziente
Coaching: formazione sul campo su compiti,
risorse e criticità di sede e distretto
Formazione sul servizio (anche in FAD)
Progetto sentinella: CA come presidio
territoriale
La carta dei servizi per operatori e cittadini
Starter kit, decalogo e manuale del servizio
Integrazione CA - A. Chiari
22
Fair Play
• Nasce dall’esigenza di ottimizzare la compliance
degli operatori nei riguardi della popolazione
migliorando la percezione del servizio (qualità
percepita) attraverso una serie di protocolli
standardizzati di risposta e gestione delle
problematiche assistenziali che si generano dal
momento del contatto col paziente sia esso
ambulatoriale o telefonico, diretto o mediato.
• Necessità di gestire il paziente dal momento del
contatto evitando la contrattazione
Integrazione CA - A. Chiari
23
Coaching
• Il Coach: è un medico addestratore
• Obiettivo: addestrare e rendere
performante la recluta con la conoscenza
di procedure, criticità e risorse cliniche,
terapeutiche e riabilitative territoriali
formandola all’uso di patterns di risposta e
patch di intervento
Integrazione CA - A. Chiari
24
Rendere Esperta la Recluta
• E’ necessario l’affiancamento della “recluta” da parte di
un medico di CA esperto che denominiamo COACH.
• E’ stato realizzato un “manuale dell’operatore” gestito dai
medici Coach
• Scheda di valutazione del Coaching
• Addestramento: in realtà oltre che consigli operativi
riguardanti le maggiori patologie statisticamente
riscontrabili, quello che più interessa è la conoscenza di
quei meccanismi che sono alla base dell’espletamento
della professione in relazione alla conoscenza del
territorio e delle sue risorse o criticità.
Integrazione CA - A. Chiari
25
Cure palliative
1. Formazione annuale e di grado
progressivamente specializzante a tutti i
guardiani
2. I coordinatori di CA devono fare un corso di
formazione avanzata come figure di riferimento
3. Mail Box di sede per segnalazione pazienti
fragili
4. Kit cure palliative in sede con la morfina in
determinati punti di repere
5. Individuare una sede sperimentale
Integrazione CA - A. Chiari
26
Gestione avanzata figure fragili
• La continuità assistenziale è chiamata a svolgere un
ruolo fondamentale nella gestione dei malati in regime di
domiciliarità, lungodegenza, strutture protette e
riabilitative, nella gestione di patologie croniche e
pazienti terminali.
• I medici saranno opportunamente formati proprio per
migliorare gli interventi assistenziali.
• I responsabili di CA distrettuali sono stati formati come
Interpares
• Obiettivo: fornire prestazioni qualitativamente superiori e
legate a protocolli operativi riconosciuti a livello
aziendale.
Integrazione CA - A. Chiari
27
Sperimentazione RSR
• La continuità assistenziale è stata utilizzata per
gestire le guardie interne ad una struttura
riabilitativa (residenza sanitaria riabilitativa)
• I medici saranno opportunamente formati
proprio per migliorare gli interventi assistenziali.
• I medici utilizzati sono dedicati solamente a tale
compito nell’ambito del turno assegnato
Integrazione CA - A. Chiari
28
CA ed Educazione
Sanitaria territoriale
• E’ possibile impiegare la CA come importante sussidio
per l’educazione sanitaria territoriale.
• Tale potenzialità può essere sfruttata solamente se sia
possibile, in attività diurna, poter utilizzare il medico di
CA nell’ambito di attività di informazione sanitaria
scolastica, presso circoli ricreativi per anziani, aziende
od altro.
• Fondamentale diventa l’uso di una carta dei servizi , una
“guida all’uso” per il cittadino e che sia presente nelle
sedi, negli ospedali e negli ambulatori dei MMG e PLS
Integrazione CA - A. Chiari
29
CA ed Emergenze Territoriali
• E’ possibile utilizzare la CA come una
forza di appoggio soprattutto
ambulatoriale che possa essere allertata,
attivata e potenziata in particolari
emergenze socio-sanitarie, come disastri
naturali ed epidemie eccezionali, ma
anche in concomitanza di eventi sociali o
disordini socio politici e terroristici
straordinari, oppure in relazione a
particolari emergenze umanitarie.
Integrazione CA - A. Chiari
30
…dotazione di sicurezza…
Integrazione CA - A. Chiari
31
• E’ necessario provvedere a presidi medici o
tecnologici di sicurezza che salvaguardino al
massimo l’incolumità dei MCA.
• Deve essere previsto il potenziamento dei turni
in modo di non arrestare l’attività ambulatoriale e
nel contempo assicurare un numero maggiore di
MCA sul territorio.
• Possibilità di effettuare campagne vaccinali in
condizioni di emergenza
• Medici in appoggio diurno PS codici bianchi per
maltempo
Integrazione CA - A. Chiari
32
Una intervista sulla sicurezza delle sedi
Integrazione CA - A. Chiari
33
Post produzione:
la CA segue il paziente
• Grazie all’informatizzazione si può dare una sorta di Garanzia
terapeutica al paziente: si può favorire un aumento delle
informazioni fornite al paziente; statisticamente quelle durante la
prestazione sono superiori a quelle antecedenti la prestazione e per
ultime sono ritenute proprio le meno soddisfacenti quelle post
prestazionali.
• In altri campi interpreteremmo tutto questo come una carenza di tali
aziende nel settore “after market”, ovvero quelle istruzioni, quelle
garanzie, quell’assistenza post intervento e quella particolare
sensazione di essere seguiti e non abbandonati a se stessi che
tanto tranquillizza il paziente e lo rende fiducioso circa la potenzialità
della struttura nel poterlo seguire anche dopo la dimissione o la
presa in carico territoriale
Integrazione CA - A. Chiari
34
Telemedicina “guardistica”
• Parametri e/o prestazioni diagnostiche monitorabili
:
• ECG
• Holter ECG e Pressorio
• Pressione arteriosa
• Saturimetria
• Glicemia
• PT in TAO
• Controllo posologia e assunzione farmaci
• Rilevazione temperatura e umidità corporea
• Rilevazione peso corporeo
Integrazione CA - A. Chiari
35
La “guardia Medica”…???!!!
Integrazione CA - A. Chiari
36
Il destino della CA?
X-FILE
Integrazione CA - A. Chiari
37
Ritenta e sarai
più fortunato!
Integrazione CA - A. Chiari
38
Progetti 2012 - Continuità Assistenziale
Autore: dr. Alessandro Chiari
Parti di questa presentazione sono state
prodotte per il Programma Cure Primarie
- Direttore dr. Mirco Pinotti Az. USL di Reggio Emilia
Contact:
[email protected]
Copyright 2012 - Alex Chiari
Sono severamente proibiti l’uso o la divulgazione di questo materiale
se non espressamente concessi dall’Autore
Grazie per l’attenzione
Scarica

Progetti CA RE 2012