ASSEMBLEA EUROPEA DI ANIMAZIONE ED EVANGELIZZAZIONE Pesaro, 7-16 febbraio 2012 Il rinnovameto: una preoccupazione costante nel cammino dell’opera comboniana • Il tempo e il contesto • Cambiano • La MISSIONE…… resta! IL PIANO DEL COMBONI • “Ora la desolante idea di vedere forse o per molti secoli sospesa l’opera della Chiesa a vantaggio di tanti milioni di anime gementi ancora nelle tenebre e nelle ombre di morte, dee ferire profondamente e fieramente conquidere il cuore di ogni pio e fedele cattolico infiammato dallo spirito della carità di Gesù Cristo. Egli è perciò che a secondare l’impulso di questa sovrumana virtù, e a dileguare per sempre al filantropo cristiano lo straziante pensiero di lasciare avvolte nell’infedeltà e nella barbarie quelle immense e popolate regioni, che sono senza dubbio le più necessitose e le più derelitte del mondo, è d’uopo (...) mutare l’antico sistema, e creare un DISEGNO che guidi più efficacemente al desiato fine.” (1° Ed. Torino 1864 n° 7) Il rinnovamento o l’adattamento fu fatto in altre cicostanze • Il vescovo F. X. GEYER propose alcuni orientamenti per il lavoro apostolico nel vicariato, iintorno all’anno 1913. • Anche Antonio Vignato, una diecina di anni dopo propose il vademecum del missionario per il lavoro apostolico. Il rinnovamento la Primigenia inspiratio, voluta dal Concilio Vaticano 2° • Il Capitolo del 1969 e le nuove Costituzioni, approvate ad experimentum. • Il cammino di riconciliazione e di fusione dei due rami: quello tedesco e quello italiano. • Il cammino per il nuovo Piano per tutti i comboniani… • LA REGOLA DI VITA • Approvata nel 1985, dopo un processo lungo di studi, ricerche e di condivisione con tutte le comunità dei Comboniani nel mondo. • Il CG scriveva nella presentazione: “è memoria che trasferisce nell’oggi la freschezza e l’efficaciadell’esperienza del Fondatore e dell’Istituto e che mantiene sempre vivo lo stesso spirito di sequela e di apostolato”. C’è posto per una Ratio Evangelizationis? • I tempi non sono ancora maturi! • C’è stato un tentativo di preparare una ratio evangelizationis, ma le persone vogliono essere coinvolte e vogliono capire il ruolo e le modalità della missione in un mondo in rapido cambiamento. • Non è il caso di comporre una ratio “a tavolino”. Tutto si arrena e rimane “stand by”. XVI Capitolo Generale del 2003 • Una decisione importante per il rinnovamento: • “Nel prossimo triennio, il segretario generale dell’evangelizzazione prepari, in dialogo con i coordinatori continentali del settore, una RATIO MISSIONIS. La prima stesura del testo sia inviata alle province prima della sua presentazione all’intrercapitolare del 2006” (Ac ’03, 49) Cammino previsto per la Ratio • 1. ascolto reciproco, attraverso i workshop • 2. ascolto della Parola e dei poveri; delle chiese, rivisitare il Carisma, attenti ai segni dei tempi e dei luoghi, la riflessione teologica e pastorale sulla missione, oggi… • 3. Ricerca di linee comuni per il progetto comboniano all’inizio del terzo millennio. • 4. discernimeto nello Spirito e momento di contemplazione • 5. Presentazione di un testo base al XVII Capitolo generale del 2009. • 6. Orienamenti programmatici. • 7. La ratio evangelizationis nei vari contesti culturali, geografici e sociali. • Un cammino permanente , mai concluso che ci vedrà sempre impegnati nella storia dei popoli dove siamo chiamati ad evangelizzare. • In attesa della rilettura sistematica del materiale prodotto in questi anni nel processo della Ratio Missionis (AC 2009, n. 11.1) ASSEMBLEA PRE-CAPITOLARE Pesaro, 2009 • I delegati dele province europee • Nella relazione al Capitolo dichiarano: • In qualità di missionari comboniani presenti in Europa, mentre siamo sempre coscienti della nostra chiamata a offrire il nostro servizio oltre i confini di questo continente, siamo allo stesso tempo consapevoli che l’impegno missionario nel nostro continente non riveste minore importanza. Occorre che creiamo una nuova mentalità che ci permetta di lavorare in Europa con gioia ed entusiasmo. • Il nostro stile di vita e una presenza significativa nel campo dell’evangelizzazione renderebbero (più) visibile la nostra identità missionaria; oltre che ad essere di aiuto alla Chiesa locale nell’aprirsi alla dimensione ad gentes, renderebbero la nostra animazione missionaria più significativa e sarebbero di aiuto prezioso ai nostri candidati nel loro processo di identificazione. 2009: XVII Capitolo Generale Dal Piano del Comboni al piano dei Comboniani • Certo non può trattarsi di un “piano” nel senso fattuale di un disegno d’azione missionaria dei Comboniani: né lo spazio temporale di un Capitolo, né la pluralità e diversità delle situazioni in cui operiamo lo consentirebbero, senza pensare che non ne avremmo la competenza dal momento che essa appartiene alle Chiese locali. Piuttosto, quel titolo sembra rimandare al compito di individuare dentro l’oggi l’ora di Dio per la missione • Questo imperativo di reimmaginare, nell’oggi e per l’oggi, il discepolato e la testimonianza missionaria del comboniano ci pare che costituisca la chiave di lettura degli Atti Capitolari Cercando di rileggere tra le righe degli Atti Capitolari: • Elementi dell’identità comboniana: • L’esperienza contemplativa del Cuore aperto di Gesù in croce, il Buon Pastore che dona la vita per le pecore (cf. Atti 5.3; 5.5; 20; 85). • Annuncio della buona notizia di Dio-Abba e della festa del Regno ai più poveri ed abbandonati, facendo causa comune con loro (cf. Atti 5.1.b: “proclamazione del vangelo della riconciliazione e della liberazione” come “opzione fondamentale”; 5.4; 7.4; 11.3; 56.9; 57.3; 58.3; 182). • • Evangelizzazione come promozione dell’altro a soggetto del dialogo di salvezza e della propria storia (cf. Atti 5.2.b; 58.2; 58.6; 185). • Missione vissuta come comunità (cf. Atti 5.6; 26; 32-33; 57.2; 58.4; 59-61; 78; 143) Roma, marzo 2011 I Provinciali dell’Istituto con il CG • Della relazione del Continente Europeo: • C'è stato un cambiamento a livello di Chiesa e lo stile dell'Animazione Missionaria nella Chiesa Locale subisce una trasformazione. È sempre più difficile mantenere una separazione netta tra AM e evangelizzazione. Oggi si parla di presenza missionaria. • Tenendo presenti questi cambiamenti e il fatto che dal 2006 non si è realizzata nessuna Assemblea dell'AM a livello continentale, i Provinciali approvano l'iniziativa di un'assemblea, che aiuti a riflettere sulla “nostra presenza missionaria in Europa”. L'intenzione è che questa Assemblea abbia le caratteristiche di un Forum, che permetta una visione comune del continente (un'assemblea qualificata!). La data prevista è dal 7 febbraio al 17 febbraio 2012. Luogo: si propone la casa di Pesaro. Ripensare la nostra presenza • Tutto ciò ci ha portato a iniziare un processo di riqualificazione della nostra presenza in Europa. È un processo in atto da tempo; adesso è arrivato il momento di elaborare una visione comune, come missionari comboniani in Europa. • Strumenti privilegiati per il rinnovamento sono stati i Seminari tematici di Limone durante gli ultimi cinque anni, come pure il lavoro del GERT, che hanno aiutato ad approfondire questa riflessione. Al Capitolo del 2009, i provinciali europei hanno definito tre aree di presenza, vale a dire: ad Gentes in Europa, il rapporto con la Chiesa Locale e il nostro stile di vita, le stesse che sono state presentate nella relazione capitolare e adottate nel Piano Continentale Europeo. P. Enrique scrive ai Provinciali • Credo sia arrivato il momento di parlarsi chiaro e di chiedersi che cosa il Signore si aspetta di noi in questo momento della nostra storia come Istituto per continuare a essere presenza missionaria in questo continente che sembra diventare oggi giorno più terra di missione • Siamo missionari e per tanto, uomini preoccupati dell’annuncio della Parola ai nostri contemporanei. Questa è una grande sfida soprattutto qui in Europa, dove c’è tutto da inventare –ho questo sospetto- e, dove le nostre conoscenze, valide per altri contesti, qui sembra che in questo momento non funzionano molto bene. • Mi sembra ancora sia il momento di chiedersi, senza perdere molto tempo in grandi discussioni, che cosa vogliamo vivere e fare come comboniani in Europa, dove vogliamo concentrare le nostre poche forze, quale possono essere le opere significative che vale la pena mantenere o sviluppare? • (Lettera del Generale, Roma, 29/05/2011) I provinciali europei reagiscono Londra, fine maggio-inizio giugno 2011 • La Chiesa istituzionale (gerarchia) non sembra avere bisogno dei religiosi e dei missionari. Qual è allora il nostro ruolo nella Nuova Evangelizzazione? • Dobbiamo cercare un ruolo fuori dalla Chiesa istituzionale? Anche nel caso di una parrocchia comboniana, questa deve avere un altro stile. Abbiamo bisogno anche di nuovi modelli per andare incontro alla gente… • come riqualificare la nostra presenza in campi che esprimano il nostro essere missionari: annuncio, fare causa con la gente, immigrati. Sarebbe bene avere poi dei progetti di presenza “europei”, realizzati grazie allo scambio di personale tra province europee. Individuare delle aree di impegno missionario in Europa: realtà di Nigrizia”. • In generale c'è un “modo nuovo” di intendere la presenza missionaria in Europa che ci sfida a tre livelli. • Ciò esige che si apprezzi in primo luogo quello che già esiste di valido, frutto dell'esperienza e attività, svolte fino ad ora. • In secondo luogo il “nuovo” ci invita a chiarire, approfondire e riqualificare la nostra presenza missionaria, con conseguenze tangibili per settori come GPIC, immigranti, mondo giovanile (PV), lobbying (AC '09, 67) ecc., definendo meglio le opzioni concrete di impegno, la collaborazione con la Chiesa Locale, e in dialogo con le componenti sociali. • In terzo luogo il “nuovo” si esprime in una volontà delle Province europee di essere e di camminare insieme come Continente. Gli Ambiti di presenza • Immigranti (AC '09, 62.4). • GPIC (formazione, informazione e azione). • Giovani e PV. Riaffermiamo che il mondo giovanile è una priorità per l'Europa e insieme una sfida. • Informazione. • LMC. È una dimensione significativa della nostra azione missionaria Linee metodologiche – Ci impegniamo nel fare lobbying in aree che riguardano il nostro essere missionari in relazione alla scelta degli ultimi, il legame Nord-Sud del mondo, le tematiche che hanno a che fare con i popoli del Sud, cercando di cogliere più in profondità le connessioni tra i problemi come fame, debito estero, immigrazione e le loro cause, per essere voce di chi non ha voce. – Una funzione di testimonianza e di credibilità è rappresentata dalle “comunità inserite”, luogo di attrazione vocazionale e una forma concreta di essere vicini alla gente. – Siamo chiamati ad essere creativi nella proposta missionaria: nuove forme di accompagnamento (esperienze missionarie fuori dall'Europa e comunità qui in Europa sulla linea del “Vieni e vedi”). Azioni comuni di animazione giovanile si sono sviluppate intorno alla casa di Limone e lungo il Cammino di Santiago. ORA TOCCA A TE…. • Riusciremo a dare forma a definire le linee comuni e il progetto di presenza missionaria comboniana nel continente europeo? GRAZIE PER L’ATTENZIONE Il cammino si fa camminando • Buona assemblea