L’analisi statistica nelle ricerche di mercato Relatore Dott. Mattia Arienti 1 l’analisi statistica nelle ricerche di mercato Le applicazioni statistiche nelle ricerche di mercato • Identificazione dell’influenza reciproca fra le variabili • Riduzione sintesi • Rappresentazione mapping Focus sulle principali tecniche di analisi multivariata (scopi, esempi, considerazioni) • L’influenza fra variabili Le correlazioni e un’importante analisi derivata: la driver analysis, mirata all’individuazione di punti di forza e aree di opportunità per i prodotti monitorati • I metodi di riduzione dei dati L’analisi dei fattori La cluster analysis • I modelli di posizionamento Il brand mapping e l’analisi delle corrispondenze 2 La statistica e le ricerche di mercato la statistica LA STATISTICA E’ LA SCIENZA DELL’INCERTO, DEL PROBABILE E’ UN MODUS OPERANDI CHE CONSENTE DI MUOVERSI ALL’INTERNO DI SCENARI CIRCOSCRITTI NELLA CONSAPEVOLEZZA DEL LIVELLO DI ALEATORIETA’ DELL’AMBIENTE IN CUI CI SI TROVA “la statistica è la filosofia del numero, consente di dargli pensiero e voce; permette di ascoltare anche ciò che non è stato esplicitamente detto” 4 le possibili applicazioni statistiche nelle ricerche di mercato IDENTIFICAZIONE DELL’INFLUENZA RECIPROCA FRA VARIABILI RIDUZIONE DELLE INFORMAZIONI SINTESI RAPPRESENTAZIONE DELLE EVIDENZE MAPPING 5 L’identificazione dell’influenza reciproca fra variabili: la correlazione lineare l’analisi di correlazione L’ANALISI DI CORRELAZIONE CONSENTE DI MISURARE LA RELAZIONE TRA COPPIE DI VARIABILI QUANTITATIVE RISPONDE A 2 DOMANDE: • All’aumentare di una delle 2 variabili come si comporta l’altra? Aumenta o diminuisce? se all’aumentare di una variabile anche l’altra aumenta (in media) si dice che le due variabili hanno una correlazione diretta o positiva (+), in caso contrario che hanno correlazione inversa o negativa (-) Esempi di correlazione diretta: dimensione di un appartamento e prezzo di vendita, livello di istruzione e classe socio-economica,… Esempio di correlazione inversa: classicamente, costo di un prodotto con propensione all’acquisto,… 7 l’analisi di correlazione • Di quanto aumenta/diminuisce una variabile variabile aumenta/diminuisce di una unità? se l’altra L’indicatore statistico che consente di rispondere a questa domanda è il COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE LINEARE +1 -1 PERFETTA correlazione DIRETTA (o positiva) fra le due variabili Al crescere unitario dell’una corrisponde una crescita unitaria dell’altra PERFETTA correlazione INVERSA (o negativa) fra le due variabili Al crescere unitario dell’una corrisponde una riduzione unitaria dell’altra All’interno di questi due casi limite (molto rari nella realtà)… … a valori negativi del coefficiente corrisponde una relazione inversa … a valori prossimi allo 0 corrisponde una relazione nulla … a valori positivi corrisponde una relazione diretta …fra le 2 variabili 8 Un’ importante applicazione della correlazione: la driver analysis driver analysis QUANDO SI UTILIZZA? A COSA SERVE? COME FUNZIONA? QUALI DOMANDE DEVE CONTENERE IL QUESTIONARIO DI INTERVISTA? L’OUTPUT: COME NASCE, COME SI INTERPRETA, QUALI RISPOSTE OPERATIVE FORNISCE 10 driver analysis: quando si utilizza? a cosa serve? ANALISI DI PRODOTTO (A LIVELLO DI CONCETTO, PERFORMANCE IN USE, PACK,…) … per definire il livello di importanza dei diversi attributi che caratterizzano un brand, un prodotto o un servizio 11 driver analysis: come funziona? La driver analysis si basa sulla lettura congiunta di 2 misurazioni: l’impatto di ciascun aspetto del profilo di immagine sul gradimento espresso per il prodotto IMPORTANZA DERIVATA (coefficiente di correlazione lineare): misura indiretta – non direttamente dichiarata dall’intervistato - del peso di ciascun item sull’overall liking la percentuale di rispondenti che associano ogni singolo item al prodotto in test La rappresentazione grafica di tali misurazioni consente di generare una mappa bidimensionale (assi cartesiani) suddivisa in 4 quadranti, ognuno dei quali raggruppa un sottoinsieme di items di immagine funzionalmente alle rispettive “implicazioni di marketing” 12 driver analysis: le domande del questionario Overall liking mi può dire nel complesso quanto le piace questo prodotto? Per rispondere utilizzi un punteggio da 1 a 10, dove 1 significa che il prodotto non le piace per niente e 10 che le piace moltissimo Product profile (batteria di item) Le leggerò ora una serie di affermazioni che altre persone prima di lei hanno fatto parlando di questo prodotto; lei dovrebbe dirmi quanto è in accordo o in disaccordo con ognuna di esse. Per esprimere il suo giudizio utilizzi un punteggio da 1 a 10, considerando che 1 significa che è completamente in disaccordo con l’affermazione e 10 che è completamente d’accordo”. 13 driver analysis: la mappatura dei risultati Ogni aspetto di prodotto – item – può essere posizionato su una mappa attribuendogli le seguenti coordinate: Ascissa (asse orizzontale) IMPORTANZA DERIVATA rappresentata dal COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE di ciascun item rispetto all’overall liking di prodotto (qual è l’impatto dell’item sull’apprezzamento complessivo del prodotto?) Ordinata (asse verticale) % CON CUI LO SPECIFICO ITEM E’ STATO ASSOCIATO AL PRODOTTO grado di accordo registrato nel product profile (quanto l’item è linkato al prodotto?) 14 driver analysis: esempio di output OVERCLAIMED % di associazione item/ prodotto (TOP 2* BOXES – grado di accordo) + DRIVER NOT RELEVANT OPPORTUNITY IMPORTANZA DERIVATA (correlazione item-overall liking) + 15 driver analysis: 1° dimensione importanza derivata (misurata attraverso il coefficiente di correlazione) attributi meno impattanti sul gradimento – attributi maggiormente impattanti sulla valutazione di prodotto IMPORTANZA DERIVATA (correlazione item-overall liking) + 16 driver analysis: 2° dimensione % di associazione item/prodotto % di associazione item/ prodotto (TOP 2* BOXES – grado di accordo) + – attributi maggiormente riconosciuti al prodotto attributi meno associati al prodotto * Funzionalmente al mercato in esame può essere preferibile considerare il TOP BOX 17 driver analysis: analisi dell’output - i driver di prodotto: punti di forza DRIVER % di associazione item/ prodotto (TOP 2* BOXES – grado di accordo) + Impatto superiore alla media Associazione superiore alla media Gli items appartenenti a questo quadrante rappresentano i punti di forza del prodotto si tratta di aspetti riconosciuti al prodotto e impattanti sul gradimento IMPORTANZA DERIVATA (correlazione item-overall liking) + 18 % di associazione item/ prodotto (TOP 2* BOXES – grado di accordo) driver analysis: analisi dell’output - opportunità / punti di debolezza - – OPPORTUNITY Impatto superiore alla media Associazione inferiore alla media Gli items appartenenti a questo quadrante rappresentano un’area di possibile ottimizzazione si tratta di aspetti impattanti sul gradimento ma non “comunicati” a sufficienza dal prodotto IMPORTANZA DERIVATA (correlazione item-overall liking) + 19 driver analysis: analisi dell’output - overclaimed OVERCLAIMED % di associazione item/ prodotto (TOP 2* BOXES – grado di accordo) + Impatto inferiore alla media Associazione superiore alla media Gli items appartenenti a questo quadrante possono rappresentare un’area di “diseconomia” si tratta di aspetti riconosciuti al prodotto ma poco impattanti sul gradimento. Attenzione: in quest’area rientrano anche gli item considerati come “dovuti” per i prodotti appartenenti alla categoria in esame e che, come tali, non possono mancare al ns prodotto IMPORTANZA DERIVATA (correlazione item-overall liking) – 20 % di associazione item/ prodotto (TOP 2* BOXES – grado di accordo) driver analysis: analisi dell’output - gli aspetti poco rilevanti - – NOT RELEVANT Impatto inferiori alla media Associazione inferiori alla media Gli items appartenenti a questo quadrante non risultano impattanti sul gradimento per il prodotto IMPORTANZA DERIVATA (correlazione item-overall liking) – 21 Analisi conoscitiva del Centro Medico XXXX 24 Premessa e obiettivi della ricerca Il Centro Medico XXXX nasce con l’intento di interpretare un bisogno sanitario emergente e diffuso: una medicina specialistica di alto livello anche in aree attualmente poco coperte dal servizio pubblico, a costi accessibili, rapida nell’intervento, attenta ai bisogni anche relazionali del paziente A qualche mese dall’inaugurazione della Struttura Sanitaria, la Società Proprietaria - avvertendo l’esigenza di tracciare un primo bilancio sul Centro - ha commissionato una ricerca quantitativa mirata ad indagare vissuto, percezioni ed intenzioni future del proprio bacino d’utenza. Nel dettaglio, la ricerca ha perseguito i seguenti obiettivi conoscitivi: profilare il parco pazienti analizzare le dinamiche e le motivazioni che hanno comportato “l’approdo al Centro” indagare l’immagine del Centro agli occhi dei propri utenti monitorare il livello di soddisfazione, sia a livello complessivo che in relazione alle diverse aree che compongono l’offerta qualità dei servizi, personale medico, accessibilità, servizio di informazione e accoglienza 25 Soddisfazione dell’utenza La soddisfazione per le diverse macro-aree Dati % BASE: totale campione (400) D10 Nel complesso, secondo la sua esperienza personale, quanto è soddisfatto-a del Centro XXXX D12 (qualità dei servizi offerti) - d14 (personale medico operante) - d16 (accessibilità) - d18 (servizi informazione e accoglienza) VOTO MEDIO (1-10) 8.22 8.24 TOP 3 (8+9+10) TOP 2 (9+10) 80% 38 44 48% 41% 35% 8.21 86% 41 46 36% 8.49 82% 81% 81% 45 8.25 36% 29 24 18 20 18 15 17 19 Soddisfazione complessiva Soddisfazione complessiva Soddisfazione complessiva Soddisfazione complessiva Soddisfazione complessiva CENTRO XXXX QUALITÀ DEI SERVIZI PERSONALE MEDICO ACCESSIBILITÀ INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA 25 Voto 10 27 11 Voto 9 Voto 8 La soddisfazione per la qualità dei servizi Dati % BASE: totale campione (400) D12 Nel complesso quanto è soddisfatto-a della qualità dei servizi offerti dal centro? D13 Le leggerò ora alcuni specifici aspetti inerenti la qualità dei servizi. Per ciascuno di essi mi dica quanto è soddisfatto VOTO MEDIO (1-10) 8.24 8.19 8.24 8.05 8.03 7.98 Il livello di soddisfazione per la macro-area nel proprio complesso è superiore ai riscontri ottenuti dai singoli aspetti che la compongono (“il tutto è più della somma delle sue parti”), sintomatico di un “positivo alone” che enfatizza le performance del Centro agli occhi dei propri pazienti. TOP 2 (9+10) 35% 35% 39% 20 22 23 15 13 16 Soddisfazione complessiva Soddisfazione durata della vista/esame Soddisfazione accuratezza della visita QUALITA’ DEI SERVIZI 32% 28% 29% 23 19 18 9 9 11 Soddisfazione attrezzature, strumentazione Voto 10 28 Soddisfazione Soddisfazione ampiezza e varietà abbinamento visita delle prestazioni medica e esame diagnostico Voto 9 La soddisfazione per il personale medico Dati % BASE: totale campione (400) D14 Nel complesso quanto è soddisfatto-a del personale medico operante nel centro? D15 Le leggerò ora alcuni specifici aspetti inerenti il personale medico che lavora nel Centro XXXX. Per ciascuno di essi mi dica quanto è soddisfatto VOTO MEDIO (1-10) TOP 2 (9+10) 8.25 8.36 46% 41% 8.60 8.27 8.26 8.20 42% 39% 37% 25 22 23 17 17 14 53% 27 24 30 17 16 Soddisfazione complessiva Soddisfazione competenza PERSONALE MEDICO 26 Soddisfazione gentilezza e disponibilità Miglior performance fra tutti gli aspetti monitorati 29 Soddisfazione Soddisfazione completezza delle chiarezza delle spiegazioni spiegazioni fornite fornite in sede di durante la visita visita Voto 10 Voto 9 Soddisfazione chiarezza delle informazioni relative all’intero percorso di prevenzione/cura La soddisfazione per l’accessibilità Dati % BASE: totale campione (400) D16 Nel complesso quanto è soddisfatto-a dell’accessibilità del centro (facilità con cui si può usufruire dei servizi offerti dal Centro)? D17 Le leggerò ora alcuni specifici aspetti inerenti l’accessibilità del centro. Per ciascuno di essi mi dica quanto è soddisfatto VOTO MEDIO (1-10) TOP 2 (9+10) 8.49 48% 29 8.27 42% 26 8.47 8.35 47% 46% 29 29 8.24 50% 40% 25 26 19 16 18 17 14 Soddisfazione complessiva Soddisfazione prezzi delle prestazioni Soddisfazione facilità di prenotazione Soddisfazione tempi per ottenere un appuntamento Soddisfazione orari di apertura ACCESSIBILITA’ Voto 10 Voto 9 30 8.56 25 Soddisfazione facilità di raggiungere la sede Dopo la “gentilezza e disponibilità” del personale medico, risulta l’aspetto cui vengono attribuiti i punteggi più elevati La soddisfazione per il servizio di informazione e accoglienza Dati % BASE: totale campione (400) D18 Nel complesso quanto è soddisfatto-a dei servizi di informazione e accoglienza presenti all’interno del Centro XXXX? D19 Le leggerò ora alcuni specifici aspetti inerenti i servizi di informazione e accoglienza del centro. Per ciascuno di essi mi dica quanto è soddisfatto VOTO MEDIO (1-10) TOP 2 (9+10) 8.21 36% 7.97 32% 8.21 8.04 37% 35% 24 24 25 22 11 10 13 11 Soddisfazione complessiva Soddisfazione sportello di informazione e orientamento Soddisfazione reception/ accoglienza Soddisfazione servizio telefonico INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA Voto 10 31 Voto 9 I singoli aspetti: l’analisi dei driver alla soddisfazione complessiva Area della valorizzazione Area del mantenimento – Area del controllo Area del miglioramento PERFORMANCE (top 2 boxes) + – + GRADO DI IMPORTANZA SULLA SODDISFAZIONE COMPLESSIVA (correlazione) 33 I singoli aspetti: l’analisi dei driver alla soddisfazione complessiva + Area della valorizzazione Area del mantenimento gentilezza e disponibilità facilità di raggiungere la sede PERFORMANCE (top 2 boxes) tempi per ottenere un appuntamento facilità di prenotazione competenza completezza delle spiegazioni fornite in sede di visita prezzi delle prestazioni orari di apertura chiarezza delle spiegazioni fornite durante la visita accuratezza della visita reception / accoglienza durata della visita/esame chiarezza delle informazioni sul percorso di prevenzione/cura servizio telefonico sportello di informazione e orientamento attrezzature, strumentazione abbinamento di visita medica e esame diagnostico – ampiezza e varietà delle prestazioni offerte Area del controllo Area del miglioramento – + GRADO DI IMPORTANZA SULLA SODDISFAZIONE COMPLESSIVA QUALITA’ DEI SERVIZI (correlazione) PERSONALE MEDICO ACCESSIBILITA’ 34 INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA La riduzione delle informazioni: l’analisi fattoriale e la cluster analysis la riduzione dei dati: dall’analisi alla sintesi Il passaggio da DATI ANALITICI a DATI SINTETICI comporta necessariamente una PERDITA DI INFORMAZIONE CONTRARIAMENTE ALL’ACCEZIONE COMUNE, NON NECESSARIAMENTE UNA PERDITA DI INFORMAZIONE CORRISPONDE AD UN EVENTO NEGATIVO! se opportunamente effettuata, la riduzione dei dati comporta la sottrazione solo delle informazioni di disturbo/ridondanti che possono minare l’individuazione delle evidenze effettivamente rilevanti 38 la riduzione dei dati: l’analisi fattoriale e la cluster L’analisi dei fattori e la cluster analysis costituiscono 2 fra le tecniche di statistica multivariata che permettono di effettuare una opportuna riduzione dei dati. In particolare… LA FATTORIALE HA L’OBIETTIVO VARIABILI DI INDIVIDUARE RELAZIONI TRA RAGGRUPPA VARIABILI LA CLUSTER HA LO SCOPO DI CLASSIFICARE SOGGETTI IN GRUPPI RAGGRUPPA LE UNITA’ DI RILEVAZIONE 39 L’analisi fattoriale analisi fattoriale: scopi e fondamenta Lo scopo principale dell'AF è l'individuazione di relazioni tra variabili: serve a raggruppare e riassumere variabili. L'idea è che un numero anche ampio di variabili possa essere adeguatamente spiegato con un numero relativamente piccolo di costrutti: fattori = variabili latenti (non direttamente dichiarate o esplicitate) che influenzano le variabili in esame. 41 l’analisi fattoriale e la correlazione fra le variabili - L'AF si basa sulla correlazione esistente fra gli item l’assunto è che “se due item sono correlati fra loro allora esiste un fattore (latente) comune a entrambi che ne spiega parte della variabilità” - L’Analisi fattoriale non può pertanto prescindere dall’analisi delle correlazioni in quanto il coefficiente di correlazione rappresenta la misura della relazione tra due variabili quantitative (gli item in questo caso) - I coefficienti della matrice fattoriale (factor loadings) sono i coefficienti di correlazione tra item e fattore. Componente 1 2 3 ,751 d13.24 E' una emittente che mi rilassa d13.17 Mi piacciono i personaggi che ,743 conducono i programmi su questa emittente ,401 42 analisi fattoriale: considerazioni generali • Nell'AF non ci sono variabili dipendenti e indipendenti (no causa-effetto). • I fattori non sono osservabili direttamente e quindi richiedono una fase interpretativa per essere identificati e “capiti”. • E’ opportuno ricordare che la struttura fattoriale scelta è frutto di “compromessi” seppur minimo esiste sempre un margine di discrezionalità che deve essere considerato, analizzato e controllato dal ricercatore che effettua l’analisi: con meno fattori le linee guida sono spesso più chiare ed evidenti, con più fattori il fenomeno è scandagliato in modo più analitico 43 analisi fattoriale: considerazioni generali IL CRITERIO CHE GUIDA L’ANALISI FATTORIALE E’ IL PRINCIPIO DI PARSIMONIA SCIENTIFICA: il modello ottimale è quello che si ottiene quando inserendo ulteriori variabili non si ottiene un beneficio interpretativo e, contemporaneamente, sottraendo anche solo una variabile si ottiene uno svantaggio interpretativo IN TERMINI PROSAICI: Non complicare il modello oltre il dovuto! 44 analisi fattoriale: gli step che conducono ai fattori SELEZIONE DELLE VARIABILI Le variabili devono appartenere a un contesto omogeneo es. valori o atteggiamenti o comportamenti Mescolare ambiti diversi può rendere i fattori difficilmente interpretabili CALCOLO DELLA MATRICE DELLE CORRELAZIONI TRA LE VARIABILI ED ESTRAZIONE DEI FATTORI I fattori estratti sono ortogonali ovvero NON correlati fra loro Sono in ordine decrescente per varianza spiegata: il primo fattore è, fra tutti, quello che spiega la maggior parte della variabilità degli item, e così via QUANTI FATTORI ESTRARRE? Criterio della % di varianza spiegata principio di parsimonia scientifica Il parametro più rilevante circa il numero di fattori da estrarre resta in ogni caso la leggibilità e l’interpretazione dei fattori per poter fruire operativamente degli stessi 46 analisi fattoriale: esempio di output vicinanza utilità servizio film sport famiglia d13.24 E' una emittente che mi rilassa d13.17 Mi piacciono i personaggi che conducono i programmi su questa emittente d13.20 E' quella che preferisco perché rispecchia la mia personalita d13.23 E' una emittente che mi offre argomenti e spunti di cui parlare d13.25 E' una emittente con una 'visione del mondo' che condivido d13.16 Trasmette i migliori programmi di intrattenimento d13.22 E' una emittente che offre programmi divertenti d13.13 Ci sono tanti programmi nuovi ed originali che non trovo sulle altre reti d13.15 Spesso la guardo da solo, è uno spazio che ritaglio per miei interessi d13.19 Guardo sempre cosa trasmette prima di scegliere cosa guardare d13.6 Dà grande spazio ai programmi di utilita pubblica/servizio al cittadino d13.5 Dà un grande risalto ai collegamenti in diretta in occasione di eventi importanti d13.3 Spesso manda in onda programmi che mi fanno riflettere d13.4 E' per me un punto di riferimento quando voglio formarmi un'opinione d13.21 E' una emittente che offre programmi che parlano della realta in cui vivo d13.14 I programmi di informazione sono condotti da personaggi noti e prestigiosi d13.9 Si rivolge a un pubblico preciso/mirato/diverso dagli altri d13.8 Trasmette molti film recenti d13.18 Trasmette molti programmi per bambini d13.10 E' una emittente molto adatta ai giovani d13.2 Dà molto spazio allo sport d13.1 Trasmette spesso film belli ed interessanti d13.11 E' una emittente adatta a tutta la famiglia Componente 1 2 3 ,751 ,743 ,401 ,732 ,410 ,716 ,473 ,714 ,491 ,697 ,696 ,472 ,616 ,585 ,400 ,457 ,489 ,571 ,802 ,775 ,722 ,672 ,586 ,554 ,494 ,464 ,757 ,736 ,686 ,651 ,635 ,556 23 item 3 fattori (75% della varianza) 47 Profilo del lavoro ideale: analisi fattoriale e impatto dei macrofattori Base: totale campione 32 P E R C O R S O D I C R E S C IT A 22 R A P ID IT A ' D I C A R R IE R A N O ST R ESS 15 R E LA Z IO N I E C O N O S C E N Z E 12 10 9 A D E R E N Z A A IN T E R E S S I E B A C KG R O UN D A UT O N O M IA DESCRITTORI PRIMARI Permettermi di muovermi in un contesto molto competitivo Darmi gli strumenti per diventare un buon manager Aiutarmi a completare la mia formazione Essere l’occasione per ampliare le mie conoscenze su altri campi Darmi la possibilità di fare carriera velocemente Farmi guadagnare da subito tanti soldi Darmi la possibilità di rimanere nella mia città Essere stabile, darmi sicurezza Lasciare spazio e tempo alla mia vita privata Permettermi di spaziare tra diversi dipartimenti/funzioni Assolutamente attinente alla mia formazione Permettermi di creare una rete di conoscenze Assolutamente attinente ai miei interessi Lavoro di squadra Offrirmi una persona di riferimento che mi aiuti ad inserirmi nell’attività lavorativa Farmi operare in perfetta autonomia Permettermi di distinguermi rispetto agli altri Permettermi di specializzarmi sempre di più nel mio campo di competenza Permettermi di sviluppare al massimo le mie potenzialità 49 i principali utilizzi dei fattori I fattori individuati posso essere utilizzati • IN UN’OTTICA SINTETICA PER INDIVIDUARE AGGREGAZIONI DI VARIABILI minimizzando la perdita delle informazioni • PER MONITORARE L’INFLUENZA DEI MACRO-FATTORI INDIVIDUATI SU ALTRE VARIABILI CORE (es: correlazione fra i fattori e l’overall liking di un prodotto) • COME VARIABILI ATTRAVERSO CUI SEGMENTARE LA POPOLAZIONE Come ingrediente della CLUSTER ANALYSIS 51 La cluster analysis cluster analysis definizione ed obiettivi • La Cluster Analysis è un’analisi statistica multivariata utilizzata per classificare i rispondenti in gruppi - clusters. • La segmentazione, ovvero l’appartenenza ad un cluster, viene realizzata facendo in modo che i gruppi siano il più possibile omogenei al proprio interno, ma il più possibile disomogenei tra di loro. • L’identificazione dei diversi cluster viene solitamente realizzata attraverso l’analisi delle attitudini (o dei comportamenti) espresse dagli intervistati, rispondendo ad una batteria di item. • Ogni “cluster” viene descritto analizzando il profilo dei suoi appartenenti. 53 cluster analysis la segmentazione della popolazione LA CLUSTER HA LO SCOPO DI CLASSIFICARE SOGGETTI IN GRUPPI RAGGRUPPA LE UNITA’ DI RILEVAZIONE KKKKKK KKKKKK KKKKKK KKKKKK KKKKKK Cluster A Cluster C KKKK KKKK KKKK KKKK Cluster B KKKK KKK KKKK KKK 54 cluster analysis come funziona? LA C.A. RAGGRUPPA NELLO STESSO CLUSTER CASI VICINI TRA LORO NELLO SPAZIO DEFINITO DALLE VARIABILI DI CLASSIFICAZIONE CONSIDERATE SE SI MODIFICA IL PANIERE DELLE VARIABILI SU CUI SI CREANO I CLUSTER SI MODIFICANO ANCHE I CLUSTER CHE SI OTTENGONO è quindi opportuno sapere che… 55 cluster analysis: un’opportuna scelta delle variabili di classificazione (1/2) • Le variabili di classificazione su cui eseguire la CA devono essere scelte con cura in quanto rappresentano gli ingredienti attraverso cui si definiscono i cluster • Le variabili selezionate devono essere buoni indicatori delle similarità tra i soggetti rispetto al problema in esame (variabili attitudinali, comportamentali, …) l’inclusione di variabili irrilevanti può modificare (rendere meno interpretabili) i risultati. 56 cluster analysis: il processo di clusterizzazione IL PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE DEI CLUSTER È INTERATTIVO E DINAMICO SCELTA DELLE VARIABILI DI CLASSIFICAZIONE 1° formulazione del numero ipotetico di cluster applicazione dell’algoritmo di estrazione dei cluster analisi dei risultati dell’algoritmo IDENTIFICAZIONE, PROFILAZIONE E NAMING DEI CLUSTER 58 cluster analysis: l’analisi quantitativa e qualitativa (1/2) L’analisi quantitativa dei cluster consente di individuare solo i gruppi di individui maggiormente partecipati (= numerosità consistente) all’interno della popolazione oggetto di indagine non permette di rilevare target nicchia che abbiano una rappresentazione campionaria inferiore ai 75-100 casi Questo comporta che non necessariamente i CLUSTER QUANTITATIVI e le TIPOLOGIE QUALITATIVE forniscano i medesimi risultati LE 2 LETTURE SONO COMPLEMENTARI, NON SOSTITUTIVE!!! infatti… 63 cluster analysis: l’analisi quantitativa e qualitativa (2/2) la ricerca qualitativa ha come obiettivo l’esplorazione di un fenomeno ( individuare le determinanti, spesso latenti, sottese a un’opinione o a un comportamento) approccio verticale profondità di analisi su un numero contenuto di interviste: obiettivo non è fare inferenza sulla popolazione (rappresentanza vs rappresentatività) la ricerca quantitativa ha come obiettivo la misurazione di un fenomeno ( individuare relazioni di causa-effetto sulla base di “variazioni concomitanti” delle variabili analizzate) approccio orizzontale elevato numero di interviste in modo da garantire una numerosità campionaria che consenta di estendere i risultati ottenuti alla popolazione di riferimento 64 APPROCCIO AL BODY CARE - le variabili di classificazione 1. Credo che la bellezza interiore sia piu' importante che la bellezza esteriore 2. Mi piace viziarmi con prodotti di bellezza 3. Mi piace apparire come una persona curata 4. Se non sono curata non sto bene con me stessa 5. Mi piace avere un corpo tonico e in forma, per questo vado in palestra 6. Mi curo per combattere i segni del tempo 7. Ho troppo poco tempo per mettermi creme, truccarmi 8. Anche se ho poco tempo cerco comunque di ritagliarmi degli spazi per prendermi cura di me 9. Prendersi cura del proprio corpo (massaggi, creme, trucchi, profumi) è un momento di relax 10. Ogni parte del corpo ha esigenze specifiche. Per questo uso diversi prodotti specifici 66 APPROCCIO AL BODY CARE - i cluster Base: campione base (500 casi) CURATE MODERNE PRAGMATICHE DISINVESTITE CURATE TRADIZIONALI 67 cluster 1: le pragmatiche - la descrizione qualitativa Base: campione base LE PRAGMATICHE Sono donne che non provano particolare piacere nel prendersi cura di se stesse e che vivono la cura del corpo come un’attività funzionale, mirata e spesso mossa da un “dovere”. Curarsi per loro significa raggiungere un adeguato stato di ordine e pulizia senza investimento emotivo. Ricorrono a prodotti mirati solo in caso di problemi specifici (che cercano peraltro di evitare utilizzando strumenti – e non prodotti – protettivi) 68 cluster 1: le pragmatiche - la profilazione quantitativa Base: campione base RELATIVAMENTE AL BODY CARE… PRAGMATICHE xx% xx% Il principale asset discriminante rispetto agli altri cluster è “ho troppo poco tempo per mettermi creme, truccarmi” RELATIVAMENTE ALLA CURA DELLE MANI... Rispetto agli altri gruppi, risulta maggiormente accentuata l’adesione ai seguenti aspetti PROFILAZIONE SOCIO-DEMOGRAFICA Le appartenenti a tale cluster registrano valori superiori al dato medio in termini di: • Le mani non hanno bisogno di prodotti specifici • Utilizzo guanti per proteggere le mani dagli agenti atmosferici • Quando lavo i piatti proteggo le mie mani con i guanti • residenza nel nord est • età 45-54 anni • istruzione media superiore RELATIVAMENTE ALLE CREME SPECIFICHE PER LE MANI... • condizione lavorativa full time Per questo cluster la MARCA XX rappresenta il principale riferimento in termini di usership, precedendo la MARCA YY a livello di “most often used” (fenomeno imputabile in particolare al minor ricorso alla referenza “prodotto ZZ” di quest’ultimo brand). 69 Rappresentazione delle evidenze: il mapping attraverso l’analisi delle corrispondenze la rappresentazione dei dati: gli scopi del mapping Per mapping si intende una serie di tecniche statistiche il cui scopo è quello di rappresentare elementi (brand, prodotti, item o qualunque altra cosa) in uno spazio - tipicamente una mappa a 2 dimensioni su assi cartesiani - che metta in evidenza grafica le relative similarità. L'idea è che quanto più gli elementi si dispongono vicini quanto più sono simili tra loro (relativamente alle dimensioni individuate) L'ANALISI DELLE CORRISPONDENZE rappresenta la tecnica di mapping più diffusa nelle analisi di mercato quantitative 71 analisi corrispondenze definizione ed obiettivi L’ANALISI DELLE CORRISPONDENZE è un metodo statistico multivariato che si basa sull’associazione tra le marche/i prodotti e gli items permettendo di chiarire la posizione relativa delle marche/prodotti. Il risultato principale dell’analisi consiste nella creazione di una mappa di posizionamento che mostra delle distanze: più un item risulta vicino ad una marca/prodotto, più esso è associato a quella marca/prodotto dai rispondenti. Inoltre la vicinanza tra marche/prodotti indica similarità, viceversa, quanto più lontano sono le marche/prodotti fra loro, tanto più sono percepiti come diversi dai rispondenti. Il contesto competitivo può essere, quindi, definito considerando la posizione relativa degli items e delle marche/prodotti. Naturalmente i risultati dell’analisi variano in funzione delle marche/prodotti e degli items utilizzati. 72 analisi di corrispondenze: la matrice di associazione e il calcolo delle distanze Partendo da una matrice di associazione item/brand… c colonne (brand) r righe (item) …la tecnica elabora le distanze fra le diverse righe (gli item) righe/item con i profili più simili sono più vicine fra loro e fra le diverse colonne (i brand) colonne/brand con i profili più simili sono più vicine fra loro 74 analisi di corrispondenze: dalla matrice di associazione alla mappa 6 MARCA D MARCA A 1 MARCA G 3 4 10 13 11 5 7 14 2 MARCA C MARCA E MARCA B 8 9 12 MARCA F 75 analisi di corrispondenze: note sulla lettura del mapping • le dimensioni della mappa sono un risultato dell'analisi il significato degli assi non è conosciuto a priori (come ad esempio nel caso della driver analysis) ma è frutto dell’interpretazione ex post della mappatura emersa • l’asse orizzontale per costruzione è sempre il piu’ esplicativo del fenomeno in esame, ossia quello che spiega la maggior parte di variabilita’ dei dati acquisiti diretta conseguenza di questo aspetto è che • nell’interpretazione dei risultati, la lettura orizzontale è quella che fornisce la prima leva utilizzata dal parco rispondenti per suddividere/raggruppare i brand appartenenti allo scenario competitivo l’asse delle ascisse rappresenta il principale parametro nella similarita’ o differenza fra gli elementi mappati • la suddivisione in quadranti ha il solo scopo di rendere piu’ appealing la mappa ma ciò che deve essere interpretato sono le distanze/vicinanze fra i diversi punti e non il quadrante di appartenenza • il brand leader - che possiede perlopiù un profilo calibrato, senza criticità - cade spesso al centro o in prossimità di una nube di punti/item piuttosto ampia 76 analisi di corrispondenze: il naming degli assi • circa gli assi non esiste una regola “matematica” che ne consenta il naming la denominazione degli assi deriva da una lettura complessiva dei dati riportati in mappa, sia in termini di item che di brand • tradizionalmente, i nomi degli assi sono rappresentati da sostantivi per evitare di generare confusione l’utilizzo di aggettivi (innovativi, tradizionali,…) potrebbe erroneamente portare a scambiare il nome dell’asse con una parte di popolazione: l’oggetto dell’analisi delle corrispondenze sono i brand, non gli intervistati!!! 77 map positioning: analisi delle corrispondenze - caratteristiche generiche TRADIZIONE la conosco da sempre MARCA B si trova dappertutto di fiducia economica MARCA A buon rapporto qualità/prezzo vasta gamma di prodotti specifici MARCA C - leader MASS MARKET adatta ad uso quotidiano adatta a pelli sensibili/delicate adatta a tutta la famiglia consigliata dallo specialista MARCA D FARMACIA venduta in farmacia si trova spesso in promozione adatta a esigenze femminili MARCA F MARCA E adatta sia corpo che mani venduta in profumeria Var sp (X) = 63% fa prodotti nuovi MARCA G NOVITA’ Var sp (Y) = 22% 79