ILARIA CAPUA I virus non aspettano. Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter Editore Marsilio, 2012 Sinossi I riconoscimenti internazionali non le mancano: definita una "mente rivoluzionaria" dalla rivista americana "Seed", è entrata nella classifica dei 50 scienziati top di "Scientific American" e nel settembre 2011 ha ricevuto il prestigioso Penn Vet Leadership Award, il massimo riconoscimento nel suo settore. Eppure Ilaria Capua, la scienziata veterinaria che il mondo ci invidia, seppur consapevole dell'importanza dei traguardi raggiunti, non si ritiene un'eroina, una martire votata alla scienza, ma semplicemente una persona coerente, con un forte senso di responsabilità nei confronti di quelli che definisce i suoi "datori di lavoro": i contribuenti italiani. Per questo ha scelto di raccontarsi in un libro. Con una buona dose di ironia, spiega che il mestiere del ricercatore non è solo stanzette buie, libri e frustrazione, ma può essere un'avventura divertente ed emozionante che genera una spirale positiva essenziale al rilancio della competitività del paese. INCONTRO 17 GENNAIO 2014, ORE 20.45 BIBLIOTECA BRENTA‐VENEZIA ‐ QUARTIERE 3 EST COMUNE DI PADOVA VIA S. MARCO 302 ‐ 35129 PADOVA RENATO COSTA Tre spari nella notte. Romanzo partigiano Cierre Edizioni, 2012 Sinossi Tra le province di Padova e Vicenza si dipana la vicenda narrata nel romanzo. Sono gli ultimi mesi della lotta di liberazione, che da quelle parti è finita il 29 aprile 1945 con i feroci colpi di coda delle colonne tedesche in ritirata. Il comandante Pierre, detto "il partigiano santo" (Giacomo Prandina, medaglia d'oro della Resistenza), guida gli uomini, le donne e i giovani della Seconda brigata partigiana Damiano Chiesa. Sono tutti cattolici, ma hanno preso le armi in mano per amore della libertà, della patria e della propria fede. Tre spari nella notte uccidono uno di loro in un agguato. Non c'è un movente, o forse ce ne sono troppi. La ricerca degli assassini si intreccia con gli assalti, i sabotaggi, le deportazioni, le stragi e l'insurrezione finale. Buona parte dei personaggi del romanzo sono realmente esistiti, molti dei fatti d'arme sono davvero accaduti in quei luoghi e in quelle date. Anche se con modalità diverse. Ma i rapporti umani, la partecipazione popolare e i valori per i quali uomini e donne hanno combattuto, sono documentati e arricchiti dal fiume dei ricordi di chi, dopo settant'anni, è ancora vivo. INCONTRO 24 GENNAIO 2014, ORE 20.45 BIBLIOTECA BRENTA‐VENEZIA ‐ QUARTIERE 3 EST COMUNE DI PADOVA VIA S. MARCO 302 ‐ 35129 PADOVA SILVIA GIRALUCCI "L'inferno sono gli altri" Cercando mio padre, vittima delle Br, nella memoria divisa degli anni Settanta Mondadori, 2011 Sinossi Padova, una città colta, borghese, apparentemente tranquilla, negli anni Settanta diventa il crocevia delle trame eversive nere e rosse che insanguinano il Paese e un laboratorio unico in Italia di violenza diffusa e di illegalità di massa: guerriglie urbane, notti di fuochi, aggressioni e gambizzazioni. E, all'università, occupazioni, lezioni interrotte, aggressioni, intimidazioni, minacce. È proprio nella città veneta che il 17 giugno 1974 le Brigate rosse fanno le loro prime vittime, Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola, uccisi durante un'irruzione nella sede del Msi di via Zabarella solo perché avevano rifiutato di farsi incatenare. Quello che per le Br fu il "salto del fosso", dalle azioni dimostrative agli omicidi, per una bambina di tre anni fu l'inizio di un vuoto affettivo, materiale, sociale e anche politico. Un vuoto che per anni l'ha paralizzata. Quasi quarant'anni dopo, quella bambina ha sentito il bisogno di elaborare il suo antico lutto attraverso la domanda che ogni vittima si pone: "Perché?", cercando la risposta non nella singola vicenda umana e familiare, ma nello spirito di un'epoca in cui per la politica valeva la pena morire o rischiare di rovinarsi la vita. Sulle tracce delle passioni, degli ideali e delle tempeste che animavano la sua città, Silvia Giralucci ha incontrato alcune persone che, da una parte e dall'altra, hanno vissuto quegli avvenimenti in prima persona e le cui storie, antitetiche e inconciliabili, formano un mosaico di memorie "divise". INCONTRO 31 GENNAIO 2014, ORE 20.45 SALA LEONATI – CENTRO LEONATI PIAZZA BARBATO 302 ‐ 35129 PADOVA SILVIA GIRALUCCI “Sfiorando il muro” Film “Sfiorando il muro” è un film di genere documentario della durata di 51 min. diretto da Silvia Giralucci, Luca Ricciardi e interpretato da Guido Petter, Raul Franceschi, Antonio Romito, Pietro Calogero, Stefania Paternò. Prodotto nel 2012 in Italia e distribuito in Italia da Microcinema. Sinossi La prima comunione e il blitz del 7 aprile, i giochi con le amiche e il rapimento di Aldo Moro. Sfiorando il muro è un film sugli anni Settanta da un punto di vista particolare: una bambina di allora che ricorda manifestazioni e scritte sui muri con turbamento. C'è un perché: il padre dell'autrice, Graziano Giralucci, venne ucciso con Giuseppe Mazzola nel 1974 dalle Brigate rosse all'interno della sede del Msi di Padova. Furono le prime vittime delle Br. Per capire come sia stato possibile accettare e considerare inevitabile la violenza politica l'autrice cerca chi la violenza l'ha praticata, chi l'ha subita, chi l'ha combattuta: dagli autonomi ai ragazzi del Fronte della Gioventù, dal magistrato Pietro Calogero, autore del blitz del 7 aprile contro Toni Negri, a Guido Petter, docente universitario ex partigiano che venne colpito a colpi di martellate sul capo, fino al sindacalista che divenne "infame" e fu costretto a nascondersi per anni solo per aver raccontato alla magistratura tutto quello che ricordava del suo periodo di militanza in Potere operaio. Questo viaggio tra punti di vista diversi e a volte inconciliabili diventa per Silvia Giralucci anche un modo di riconciliarsi con la diffi cile memoria del padre, un martire simbolo per la sua comunità politica, una vittima a lungo considerata colpevole per il solo fatto di essere di destra, un papà presente solo nei sogni. INCONTRO 31 GENNAIO 2014, ORE 20.45 SALA LEONATI – CENTRO LEONATI PIAZZA BARBATO 302 ‐ 35129 PADOVA ALFREDO GIACON “L’uomo che parlava con i delfini” Mursia, 2009 Sinossi In una piccola isola in mezzo all’Atlantico vive un uomo che ha una dote straordinaria: parla ai delfini. Partire per andare a conoscerlo è una vera tentazione per due navigatori di lungo corso. Alfredo e Nicoletta Giacon, ancora una volta, mollano gli ormeggi e a bordo di Jancris puntano verso una nuova avventura: Gibilterra, isole Canarie, Capo Verde, tappa dopo tappa arrivano nella piccola isola Fernando de Noronha per scoprire il segreto dell’uomo che parla ai delfini. INCONTRO 7 FEBRAIO 2014, ORE 20.45 BIBLIOTECA BRENTA‐VENEZIA ‐ QUARTIERE 3 EST COMUNE DI PADOVA VIA S. MARCO 302 ‐ 35129 PADOVA ALBERTO MEDICI “Ingannati” Fin dai temi della scuola Editore La Cassandra, 2012 “Credi davvero che dei terroristi armati di taglierino abbiano dirottato quattro aerei e fatto crollare 3 grattacieli costruiti a prova di attentato? Credi davvero che il sistema sanitario e le aziende farmaceutiche abbiano a cuore solo la salute dei malati? Credi davvero che il sistema bancario‐finanziario operi in trasparenza, e non sia invece a servizio di altri, segreti interessi? Fin dai tempi della scuola ti hanno insegnato a fidarti degli esperti, a non fare domande, a credere a quello che tv e giornali raccontano. Ma leggendo questo libro scoprirai che siamo stati tutti ingannati e, soprattutto, che i vari inganni non sono indipendenti fra di loro, ma sono parte di un piano articolato per legare l’Uomo e impedirgli di vivere in felicità e abbondanza. Ma se gli inganni ci vengono svelati, se conosciamo ciò che ci hanno tenuto nascosto, torniamo a vivere liberi, come Gesù ci ha detto: “Conoscerete la Verità, e la Verità vi farà liberi”. “ INCONTRO 14 FEBRAIO 2014, ORE 20.45 BIBLIOTECA BRENTA‐VENEZIA ‐ QUARTIERE 3 EST COMUNE DI PADOVA VIA S. MARCO 302 ‐ 35129 PADOVA 
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