Fondamenti di Informatica C - R. Cassinis
Fondamenti di Informatica C
Lezione 22:
Dialoghi, e prime nozioni sul web
16-11-2004
Ancora su modale e non modale:
Le caratteristiche proprie della programmazione modale
e non modale si riflettono anche (e soprattutto) sul
principale mezzo di interazione con l’utente: le finestre
Nei programmi moderni le finestre sono sempre non
modali…
Ma esiste una classe particolare, molto diffusa, di
finestre: i dialoghi (dialog)
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Un esempio di dialogo (non modale):
Pulsante di chiusura
Titolo
Pulsante di default
Pulsanti
Check box
Testo fisso
Testo editabile
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Un dialogo modale
Manca il pulsante
di chiusura!
Tendina (choice)
Scrolling field
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Un altro dialogo modale (alert):
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Siamo finalmente pronti…
Per affrontare il tema della programmazione grafica
interattiva in Java
Tutto quello che avete già imparato sul Java rimane
valido, ma mentre prima scrivevate solo programmi
“Plain vanilla”, adesso impareremo a costruire
interfacce grafiche (interattive e animate)
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Il concetto fondamentale del web:
Avete sentito mai parlare del
paradigma client-server?
Esistono server che
forniscono a client file su
richiesta
Esistono diversi protocolli
adatti a trasmettere diversi
tipi di file
I browser sono in grado di
richiedere, di ricevere e di
interpretare questi file, in
particolare quelli HTML
(HyperText Markup
Language)
Due aspetti importanti:
Reperimento e trasmissione dei
file
Interpretazione dei file
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URI: Uniform Resource Identifier
ftp://ftp.is.co.za/rfc/rfc1808.txt
-- ftp scheme for File Transfer Protocol services
gopher://spinaltap.micro.umn.edu/00/Weather/California/Los%20Angeles
-- gopher scheme for Gopher and Gopher+ Protocol services
http://www.math.uio.no/faq/compression-faq/part1.html
-- http scheme for Hypertext Transfer Protocol services
mailto:[email protected]
-- mailto scheme for electronic mail addresses
news:comp.infosystems.www.servers.unix
-- news scheme for USENET news groups and articles
telnet://melvyl.ucop.edu/
-- telnet scheme for interactive services via the TELNET
Protocol
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http://www.ietf.org/rfc/rfc2396.txt
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URL: Uniform Resource Locator
Formato generale:
scheme-name:scheme-info
mailto:[email protected]
Per il trasferimento di file:
scheme-name://host:port/
file-info#internal-reference
http://www.ing.unibs.it:80/~cassinis/index.html
http://www.pitcairn.pn/homepage.htm
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A proposito di URL:
Lo scheme-name può essere sottinteso (v. prossima slide)
Il nome dell’host può essere espresso come:
Nome simbolico (http://www.google.it)
Dotted quad (http://64.233.171.104)
Lo host può essere sottinteso
Il port può essere sottinteso
File-info può essere abbreviato e indica il path
Le subdirectory si indicano con slash (/), non con backslash (\)
Alcuni server fanno differenza fra maiuscole e minuscole, alcuni no:
attenzione!
<img src=”http://miosito.it/coffee.gif"> non sempre trova il
file Coffee.gif
Internal-reference in sostanza indica a che punto del file bisogna
andare.
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URL: Semplificazioni
<img src="coffee.gif"> <!-- Questo file sta
sullo stesso server
(anzi, nella stessa
directory) -->
<img src=/”../tazze/coffee.gif">
<!-- Questo file sta
sullo stesso server ma
in una diversa
Tag
directory) -->
Commento
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Il primo esempio di HTML:
<html>
<body>
<b>
Enjoy a cup of java!
</b>
<br>
<img src="coffee.gif">
</body>
</html>
Proviamo?
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Come vanno le cose:
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Quindi, fondamentalmente…
HTML è un linguaggio di descrizione di pagine
Che prescinde dal calcolatore su cui gira
Che lascia all’utente una discreta libertà in campo grafico
Che si incarica di risolvere molti problemi di impaginazione e
grafica
Che cerca di uniformare l’aspetto grafico prescindendo dalle
differenze fra calcolatori
Che forza il meno possibile le preferenze dell’utente
Che permette di rendere “attivi” alcuni elementi, stabilendo
dei collegamenti (link)
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Ma HTML non permette:
Di creare un file sul client;
Di definire variabili;
Di implementare cicli;
…
Per queste cose ci vuole un linguaggio di
programmazione vero, e Java va benissimo!
Esempi:
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