Osservatorio prezzi
Liguria
Impianto metodologico e prime evidenze
con il coordinamento scientifico di
Genova, giovedì 27 settembre 2012
Impianto metodologico:
brevi cenni
2
Gli obiettivi dell’Osservatorio regionale
• Analizzare il fenomeno inflazionistico su base territoriale
• Isolare virtù e anomalie rispetto al panorama nazionale
(benchmarking)
• Avviare un dialogo con le istituzioni e gli operatori per
accrescere la trasparenza dei mercati
• Promuovere accordi di auto-contenimento in collaborazione con
gli operatori della filiera (commercio, produzione, agricoltura)
• Esercitare quella “moral suasion” che spesso dà più risultati dei
“blocchi d’imperio dei prezzi”
3
La costruzione dell’impianto metodologico: le fonti
Il patrimonio informativo per la Regione Liguria complessivamente
disponibile è relativo a:
• numeri indici regionali per circa 300 posizioni rappresentative
(rispetto alle oltre 500 complessive del paniere) per gli anni
2008, 2009 e 2010 e a tutti i livelli di aggregazione superiori, in
base di riferimento (1995=100);
• numeri indici regionali riferiti alle 591 posizioni rappresentative
del paniere per l’anno 2011 e alle 597 per l’anno 2012 e a tutti i
livelli di aggregazione superiori, in base di riferimento
(2010=100);
• numeri indici provinciali riferiti alle 12 divisioni di
prodotto/capitoli di spesa e all’indice generale per gli anni 20082012;
• struttura dei pesi regionali riferita alle 12 divisioni di spesa
4
La classificazione COICOP: struttura gerarchica di
aggregazione
Anno 2010
12
Capitoli di spesa
38
Categorie di prodotto
109
Gruppi di prodotto
204
521
Voci di prodotto
Posizioni rappresentative
Anni 2011 e 2012
Divisioni di prodotto
12
43
Gruppi di prodotto
102
Classi di prodotto
233
Sottoclassi di prodotto
322
591
Segmenti di consumo
Posizioni rappresentative
5
L’impianto metodologico: due pilastri
1. La struttura di pesi dell’indice dei prezzi al consumo per
l’intera collettività nazionale (NIC)
 Isola le differenze che originano dal differente andamento dei prezzi
 Aiuta a distinguere le peculiarità del processo inflazionistico ligure
(possono essere messe in relazione con il tessuto produttivo e
distributivo locale) dagli andamenti che accomunano il territorio
nazionale
2. Utilizzare una griglia analitica “assestata” REF Ricerche e
Unioncamere
 E’ frutto di una esperienza più che trentennale “Osservatorio Prezzi e
Mercati”
 Consente una lettura per natura merceologica dei prodotti e per
“mercato di formazione” del prezzo
6
Dalla COICOP ... alla griglia assestata
12 divisioni:
7 Settori
28 tra Reparti/Mercati/Dimensioni:
 Generi alimentari e bevande analcoliche  Alimentari
 Bevande alcoliche e tabacchi
 Abbigliamento e calzature
 Abitazione, acqua, elettr. combustibili
 Mobili e servizi per la casa
 Servizi sanitari e spese per la salute
 Trasporti
 Comunicazioni
 Ricreazione, spettacoli e cultura
 Istruzione
 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi
 Altri beni e servizi
o 7 reparti (bevande, carni, pesce,
gelati/surgelati, latticini e salumi, ecc.)
 Non alimentari
o 15 mercati (abbigliamento, calzature,
elettrodomestici, casalinghi, auto, eccetera)
 Energetici
o regolamentati e non
 Servizi
o 6 dimensioni (per la casa, di trasporto,
finanziari, eccetera)
 Tariffe
o Controllo nazionale e locale
 Affitti
 Tabacchi
7
L’impianto metodologico: la struttura di ponderazione
Le differenze nel sistema di pesi Liguria vs Italia
(anno 2011)
Divisioni di spesa Istat
Generi alimentari e bevande analcoliche
Bevande alcoliche e tabacchi
Abbigliamento e calzature
Abitazione, acqua, elettr e combust
Mobili e servizi per la casa
Servizi sanitari e spese per la salute
Trasporti
Comunicazioni
Ricreazione, spettacoli e cultuta
Istruzione
Alberghi, rist e pubblici esercizi
Altri beni e servizi
Peso
Liguria
Peso
Italia
Differenziale
17.1%
3.4%
6.9%
11.7%
6.4%
8.0%
15.3%
3.0%
8.0%
1.0%
12.4%
6.8%
16.2%
2.9%
8.5%
10.1%
8.1%
8.3%
15.2%
2.7%
7.6%
1.1%
11.3%
8.0%
0.9%
0.4%
-1.6%
1.6%
-1.6%
-0.3%
0.1%
0.3%
0.4%
-0.1%
1.1%
-1.2%
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat
• Peso maggiore per alimentari, alberghi, ristoranti e abitazione
• Peso minore per mobili, abbigliamento, calzature
8
Il caso della spesa per riscaldamento, elettricità, carburanti
• La comprensione delle dinamiche sottostanti il comparto
energetico risulta di particolare importanza per il sistema
economico (vedi “impatto shock petrolifero”)
• Si isolano le componenti di costo che evidenziano elevata
volatilità poiché rispondono in maniera diretta e piuttosto rapida
all’andamento dei mercati internazionali delle materie prime
energetiche (petrolio)
• Il comparto energetico è composto da:
 Prodotti energetici (carburanti autotrazione e combustibili da
riscaldamento) - reazione immediata
 Tariffe energetiche (energia elettrica e gas) - reazione con
ritardo in ragione dell’indicizzazione e dell’utilizzo delle
leve della politica economica
9
Il caso della spesa per riscaldamento, elettricità, carburanti
I prezzi degli energetici
Prodotti energetici(1)
Tariffe energetiche(2)
Variazioni % tendenziali
22
16
10
4
-2
-8
-14
-20
06
(1)
07
08
09
10
11
12
Carburanti autotrazione e combustibili riscaldamento. (2) Energia elettrica e gas
Fonte: elaborazioni REF Ricerchesu dati Istat (NIC)
10
Il caso della spesa per le “Comunicazioni”
• La divisione COICOP raggruppa i servizi di telefonia, i telefoni
cellulari e smartphone e i servizi postali
 Come distinguere l’andamento del costo del cellulare da
quello dei servizi di telefonia? Spesso i commentatori
confondono la diminuzione dei primi con la riduzione delle
seconde (concorrenza del Made in China con l’effetto della
concorrenza sulle tariffe!)
 Nella “griglia analitica”:
• Telefoni cellulari e smartphone = Beni Non Alimentari
(cellulari, radio, tv, ecc.) tra l’elettronica di consumo
• Servizi di telefonia mobile sono il corrispettivo di un Servizio
(alla persona e ricreativi)
• Servizi di telefonia fissa, pubblica e il recapito della posta
ordinaria sono il corrispettivo di un servizio regolato (prezzi
amministrati a livello nazionale)
11
Osservatorio regionale:
la prima metà del 2012
12
L’analisi dell’inflazione: la prima metà del 2012
Inflazione in Liguria: indice generale e di fondo (1)
Differenziale (scala ds.)
Generale
Componente di fondo
Variazioni % tendenziali
4
1.5
3
1.0
2
0.5
1
0.0
0
-0.5
-1
-1.0
I t09 II t09 III t09 IV t09 I t10 II t10 III t10 IV t10 I t11 II t11 III t11 IV t11 I t12 II t12
(1) Esclusi ittici, ortofrutticoli ed energetici
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
 L’inflazione rimane elevata (3.5%) e erode il potere d’acquisto delle famiglie
 I ritmi di crescita liguri sono lievemente superiori alla media Italia (3.3% in Italia)
 Rallenta l’inflazione di fondo: pesa il crollo dei consumi delle famiglie
 Energia, ittici e ortofrutticoli responsabili di 1 punto di maggiore inflazione
13
L’analisi dell’inflazione: il confronto tra le Province
Prezzi al consumo nelle Province liguri
Variazioni % sul periodo indicato
Province
II t-11/
I t-11
II t-12/
I t-12
Congiunturali
I t-12/
I t-11
II t-12/
II t-11
Tendenziali
Imperia
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
Savona
1.1
n.d.
n.d.
n.d.
Genova
1.0
1.3
3.6
3.9
La Spezia
1.2
0.8
2.7
2.4
Liguria
1.1
1.1
3.4
3.5
Italia
1.0
1.0
3.3
3.3
I Comuni di Savona ed Imperia
non partecipano al programma di
rilevazione dei prezzi al consumo:
la variazione regionale è una
media di Genova e La Spezia
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
Ampi divari territoriali:
• in un anno a Genova i prezzi sono aumentati del 3.9%, contro il 2.4% di La Spezia
• a Genova l’inflazione accelera, a La Spezia sta decelerando
14
L’analisi: forti tensioni originano dai prezzi dell’energia
Contributi dei settori all'inflazione
Alimentari
Non alimentari
Energia
Servizi
Tariffe
Affitti
Tabacchi
Variazioni % tendenziali
4
3
2
1
0
-1
-2
I t09
II t09 III t09 IV t09 I t10 II t10 III t10 IV t10 I t11 II t11 III t11 IV t11 I t12
II t12
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
•E’ molto cresciuto il contributo della componente energetica (caro-petrolio,
aumento dei prezzi dei carburanti, accise e Iva, rincari di energia elettrica e gas)
•I rincari dell’energia sono responsabili di circa un punto e mezzo di maggiore
inflazione
15
L’analisi: beni e servizi crescono a ritmi superiori alla media nazionale
Prezzi al consumo per settore
Variazioni % sul periodo indicato
Settore
Peso
Alimentari e bevande
Non alimentare
Energia
Servizi
Tariffe
Affitti
Tabacchi
17.1%
25.6%
9.0%
32.5%
10.3%
3.2%
2.2%
1.1
0.3
3.2
1.3
-0.2
1.5
1.6
100%
1.1
Totale*
II t-12/
I t-12
Liguria
II t-11/
I t-11
II t-12/
II t-11
Italia
II t-12/
II t-11
0.9
0.4
3.6
1.4
0.3
0.6
0.0
2.6
2.1
15.4
2.3
0.7
2.3
9.5
2.4
1.9
15.1
1.9
1.3
2.7
9.5
1.1
3.5
3.3
(*) Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati con la struttura dei pesi nazionale
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
 Quali criticità sul territorio ligure?
Ritmi superiori alla media nazionale tra i beni, alimentari e non, nell’energia e nei
servizi
 Quali elementi virtuosi?
Sotto controllo i prezzi amministrati e gli affitti
16
I generi alimentari: un diffuso fermento tra i lavorati
Prezzi dei generi alimentari per reparto
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
II t-12/
II t-11
Italia
II t-12/
II t-11
1.2
3.0
2.9
0.8
0.5
0.7
0.9
0.8
1.2
1.7
0.9
0.6
1.2
3.5
2.8
2.7
2.0
2.8
3.2
2.9
2.5
2.7
2.5
2.8%
-0.6
0.1
0.1
2.6
Fresco Ortofrutticolo
13.7%
3.7
-0.3
0.1
-0.8
Alimentari e bevande*
100%
1.1
0.9
2.6
2.4
Reparti
Peso in
categoria
II t-12/
I t-12
83.5%
0.7
34.6%
17.0%
16.7%
10.6%
3.0%
Fresco Ittico
Alimentari lavorati
Alimentari Confezionati
Latticini e salumi
Carni
Bevande
Gelati e surgelati
Liguria
II t-11/
I t-11
(*) Peso sul paniere: 17.1% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.4%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
 Ritmi di crescita sostenuti per tutti gli alimentari confezionati
 Le tensioni accomunano l’intero territorio nazionale
 Fermi i prezzi dei prodotti ittici che invece stanno aumentando nel resto del
Paese (la vicinanze alle piazze di produzione riduce l’incidenza dell’aumento
dei costi del trasporto)
17
Rincari non secondari per molti generi di prima necessità
Prezzi dei generi alimentari: i dieci maggiori contributi
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Segmenti di consumo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Pane fresco
Carne di vitello
Carne di bovino adulto
Pesci e frutti di mare conservati
Prodotti di pasticceria confezionati
Latte fresco
Pollame
Pasta secca e pasta fresca
Formaggi stagionati
Cioccolato
Alimentari e bevande*
Liguria
Italia
Peso in
categoria
II t-12/
II t-11
II t-12/
II t-11
Diff.
7.1%
3.8%
6.8%
2.4%
4.2%
3.6%
3.8%
2.9%
3.4%
2.6%
2.7
4.7
2.1
5.7
3.2
3.8
3.5
4.3
3.4
4.2
2.4
2.1
3.1
4.6
3.3
3.2
2.1
2.2
3.1
4.2
0.4
2.6
-1.1
1.2
-0.1
0.6
1.4
2.1
0.3
0.0
100%
2.6
2.4
0.2
(*) Peso sul paniere: 17.1% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.4%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
 I rincari colpiscono
molti generi di prima
necessità come carne di
vitello, latte fresco,
pollame, pasta e pane
 Le materie prime
alimentari sono tornate a
nuovi massimi
...però erano anche
diminuite 2009-2010 e
2011..
18
Quotazioni delle materie prime alimentari: la corsa del grano
19
Prezzi alimentari alla produzione oltre il 3%
Forbice dell'inflazione: alimentari(1)
Variazioni % sullo stesso periodo dell'anno precedente
Produzione
Consumo (NIC)
Diff.
12
12
10
10
8
8
6
6
4
4
2
2
0
0
-2
-2
-4
-4
-6
-6
06
07
08
09
10
11
12
Prezzi alla produzione: acquisto e vendita
Variazioni % sullo stesso periodo dell'anno precedente
(1) Esclusi, ittici, ortofrutticoli e tabacchi
Fonte: elaborazioni Unioncamere-INDIS e REF-Ricerche su dati Istat (NIC)
Unioncamere(1)
Istat(nuova serie) (2)
12
10
8
RIUNIONE DEL 13/3/2012
6
4
2
0
-2
-4
2006
2007
2008
2009
2010
(1) Media dei 46 prodotti alimentari.
(2) Beni finali di consumo alimentari, esclusi i tabacchi.
Fonte: elaborazioni Unioncamere-INDIS e REF-Ricerche su dati Istat
2011
2012
20
I beni non alimentari: rincari per vestiario, arredi
Prezzi dei beni non alimentari
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Settore
Non alimentare*
di cui:
Abbigliamento
Mobili e arredamento
Casalinghi durevoli e non
Autovetture e accessori
Calzature
Profumeria e cura persona
Elettrodomestici
Utensileria casa
Cartoleria, libri, giornali
Giochi e articoli sportivi
Radio, tv, ecc.
Peso in
categoria
II t-12/
I t-12
Liguria
II t-11/
I t-11
II t-12/
II t-11
Italia
II t-12/
II t-11
100%
0.3
0.4
2.1
1.9
26.1%
12.5%
7.3%
15.6%
7.4%
5.2%
3.5%
2.1%
5.5%
1.8%
5.5%
0.6
1.2
0.9
0.3
0.5
0.7
0.2
1.1
-0.5
0.5
-3.9
0.8
0.9
0.8
0.6
0.5
0.1
-0.5
1.1
0.7
1.1
-4.2
3.7
3.1
2.7
1.2
2.5
2.0
2.4
3.4
1.2
1.3
-8.1
3.1
2.2
2.8
1.5
2.2
1.9
0.5
3.0
1.4
1.3
-8.4
(*) Peso sul paniere: 25.6% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.5%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
 I maggiori aumenti si
concentrano
nell’abbigliamento, i
mobili e l’utensileria
casa
 E’ la conseguenza dei
passati aumenti delle
quotazioni dei metalli,
della lana e delle fibre
sintetiche
21
Quotazioni dei metalli tornate ai livelli pre-crisi 2008-2009
22
I beni non alimentari: rincari per vestiario, arredi e gioielli
Prezzi dei non alimentari: i dieci maggiori contributi
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Segmenti di consumo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Gioielleria
Mobili per camera da letto
Automobili nuove diesel
Tailleur, gonne e pantaloni donna
Abbigliamento intimo e calze uomo
Abbigliamento intimo e calze donna
Camicie e t-shirt donna
Abiti completi e pantaloni uomo
Cappotti e giacche uomo
Camicie, t-shirt, polo uomo
Non alimentari*
Liguria
Italia
Peso in
categoria
II t-12/
II t-11
II t-12/
II t-11
Diff.
1.5%
3.8%
7.7%
4.0%
1.2%
2.4%
1.8%
2.4%
1.3%
1.9%
18.2
4.4
1.7
3.0
9.4
4.6
5.7
4.4
7.7
5.0
21.7
2.5
1.7
3.1
3.8
2.9
2.9
2.6
3.4
3.7
-3.4
1.9
0.0
-0.1
5.6
1.6
2.8
1.9
4.2
1.3
2.1
1.9
0.1
(*) Peso sul paniere: 25.6% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.5%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale
Fonte: elaborazioni REF - Ricerche su dati Istat (NIC)
Trai maggiori contributi vi sono gli articoli in oro (la cui quotazione sui mercati
all’origine è ai massimi storici, è un tipico “bene rifugio”), i mobili e gli abiti da
donna e da uomo (cappotti e giacche, completi, camicie e magliette, intimo)
23
L’energia + 15%: aumenti su tutti i fronti, regolati e non
Prezzi degli energetici
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Settore
II t-12/
I t-12
Liguria
II t-11/
I t-11
II t-12/
II t-11
Italia
II t-12/
II t-11
100%
3.2
3.6
15.4
15.1
57.3%
42.7%
2.6
4.1
3.8
3.4
15.9
14.5
15.5
14.7
Peso in
categoria
Energetici*
di cui:
Prodotti energetici
Tariffe energetiche
(*) Peso sul paniere: 9% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 1.4%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
Prezzi degli energetici: i cinque maggiori contributi
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Segmenti di consumo
1
2
3
4
5
Benzina verde
Gas di città e gas naturale
Gasolio per mezzi di trasporto
Energia elettrica
Gasolio per riscaldamento
Energetici*
Liguria
Italia
Peso in
categoria
II t-12/
II t-11
II t-12/
II t-11
Diff.
19.3%
21.2%
14.9%
13.5%
8.5%
19.3
14.3
19.9
14.9
8.5
18.2
14.9
19.5
14.5
9.5
1.1
-0.7
0.4
0.4
-1.0
15.4
15.1
0.2
(*) Peso sul paniere: 9% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 1.4%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale
Fonte: elaborazioni REF - Ricerche su dati Istat (NIC)
 Il comparto risente
dell’aumento delle quotazioni
del greggio,
dell’indebolimento del
cambio dell’euro e,
soprattutto, delle maggiori
accise
 Dal 1° gennaio 2012 è
anche stata introdotta
l’addizionale regionale: 5
centesimi di euro/litro, la più
elevata in Italia
 Il sostegno alle fonti
rinnovabili nella bolletta
dell’energia elettrica
contribuisce ad alimentare le
tensioni
24
Prezzo del petrolio a parità di potere d’acquisto
Prezzo reale del petrolio Brent
(euro/barile, deflazionato con CPI Italia 2010 = 100)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
gen-12
gen-11
gen-10
gen-09
gen-08
gen-07
gen-06
gen-05
gen-04
gen-03
gen-02
gen-01
gen-00
gen-99
gen-98
gen-97
gen-96
gen-95
gen-94
gen-93
gen-92
gen-91
gen-90
gen-89
gen-88
gen-87
0
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Datastream
25
La tassazione sui carburanti: nell’ultimo triennio +40%
per la benzina, +50% per il gasolio
Le imposte sui carburanti (IVA e accise)
Benzina verde
Gasolio
euro/litro
1.10
1.00
0.90
0.80
0.70
0.60
0.50
2009
2010
2011
2012
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Commissione Europea
 Quattro interventi sulle accise nel corso del 2011 (il più corposo quello
previsto dal “Salva Italia”: oltre 10 centesimi di euro/litro)
 Già due interventi nel 2012: finanziamento terremoto Emilia-Romagna
(giugno), bonus gestori e ricostruzione L’Aquila (agosto)
26
I servizi privati: in aumento riparazioni auto e collaborazioni
domestiche
Prezzi dei servizi privati
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Settore
Servizi*
di cui:
Alberghi e pubb. esercizi
Di trasporto
Personali e ricreativi
Sanitari
Per la casa
Finanziari ed altri
II t-12/
I t-12
Liguria
II t-11/
I t-11
II t-12/
II t-11
Italia
II t-12/
II t-11
100%
1.3
1.4
2.3
1.9
34.8%
15.5%
15.2%
14.7%
9.7%
10.1%
1.1
3.7
0.4
0.4
2.0
0.5
1.0
4.4
0.3
0.5
2.2
0.2
2.5
3.2
1.8
1.6
4.3
-0.1
1.6
3.0
1.8
1.9
2.3
1.2
Peso in
categoria
(*) Peso sul paniere: 32.5% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.7%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionali
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
 Prezzi in aumento soprattutto nei servizi per la casa e nei trasporti
 Pesano l’aumento dei carburanti, le riparazioni auto (+4% in 12 mesi) e
le collaboratrici domestiche (+6.5%)
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Servizi pubblici e tariffe: rallenta la corsa
Prezzi amministrati e tariffe pubbliche
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Settore
Tariffe*
di cui:
a controllo locale
a controllo nazionale
II t-12/
I t-12
Liguria
II t-11/
I t-11
II t-12/
II t-11
Italia
II t-12/
II t-11
100%
-0.2
0.3
0.7
1.3
41.3%
58.7%
0.3
-0.6
1.3
-0.6
2.2
-0.6
3.4
-0.4
Peso in
categoria
Rallenta la corsa dei
prezzi amministrati, che
erano molto cresciuti nel
2011
(*) Peso sul paniere: 10.3% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.1%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionali
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
Prezzi amministrati e tariffe: i dieci maggiori contributi
Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione
Segmenti di consumo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Fornitura acqua
Trasferimento proprietà auto
Servizi di telefonia fissa
Servizi di laboratori di analisi mediche
Pedaggi e parchimetri
Trasporto multimodale passeggeri
Raccolta rifiuti
Raccolta acque di scarico
Trasporto ferroviario passeggeri
Istruzione universitaria
Tariffe*
Peso in
categoria
4.2%
0.3%
3.6%
7.4%
2.2%
2.8%
5.3%
0.9%
2.6%
2.8%
Liguria
Italia
II t-12/
II t-11
II t-12/
II t-11
Diff.
6.0
56.3
3.6
1.5
4.7
2.2
1.1
5.9
2.0
1.0
4.2
57.7
3.6
1.6
4.8
10.7
2.6
3.5
2.2
1.0
1.8
-1.4
0.0
-0.1
0.0
-8.5
-1.5
2.4
-0.2
0.0
0.7
1.3
-0.6
(*) Peso sul paniere: 10.3% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.1%
Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionali
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)
Nell’ultimo anno sono
aumentate di più che nel
resto del Paese le tariffe
del servizio idrico
(+6%), di meno quelle
dei rifiuti urbani e dei
trasporti
28
I prossimi passi ...
 Sviluppo e messa a regime dell’impianto metodologico
 Elaborazione e analisi periodica dei dati
 Lettura del fenomeno inflazionistico in un’ottica di
benchmarking regionale e nazionale
 Individuazione di elementi di virtù/anomalia che hanno una
matrice nel tessuto produttivo e distributivo locale
 Avvio di un dialogo permanente con istituzioni, operatori e
cittadini
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L`impianto metodologico