Giovedì, 22 marzo 2012
dallo scorso 13 marzo, è stato
in particolare un Tris Express
di Deutsche Bank scritto su
un paniere di tre indici
rappresentativi
di
Cina,
Brasile e Europa. Il certificato
aveva in programma la prima
rilevazione
ai
fini
del
rimborso anticipato in data
15 marzo e avrebbe liquidato
il nominale maggiorato di un
coupon del 7% qualora tutti e
tre gli indici fossero stati in
chiusura al di sopra del
trigger posto al 90% dei tre
strike iniziali. Soddisfatta la
La Cina affonda il Tris Express
CARTA
D’IDENTITÀ
CODICE ISIN:
DE000DE4PR41
EMITTENTE:
Deutsche Bank
DESCRIZIONE:
Express su Bovespa Eur,
Eurostoxx 50, Hang
Seng China
CARATTERISTICHE:
Livello trigger 90%;
Barriera 50%; Coupon
7%
ORIZZONTE TEMPORALE:
Fino alla scadenza del
15 marzo 2016
Dopo aver mancato il rimborso
anticipato alla prima data di
rilevazione, l’Express di Detusche
Bank scritto su Cina, Brasile ed
Europa ha perso il 10% in un solo
giorno.
Occhi puntati ora al
secondo appuntamento, per un
rendimento potenziale del 26%.
La delicata fase di transizione che
sta vivendo la Cina, con stime di
crescita in calo, sta pesando nelle
ultime sedute anche sui mercati
azionari europei, caduti oggi per il
terzo giorno consecutivo. A pagare
salato il conto del difficile
momento che sta attraversando il
Dragone, con l’indice Hang Seng
China Enterprises incapace di
chiudere una seduta in positivo
condizione sia dall’indice del Vecchio
Continente che da quello carioca, è
da quello cinese che è giunta la
doccia gelata per i possessori,
speranzosi fino a poche ora prima
della
rilevazione
di
poter
conquistare il diritto a vedersi
rimborsati 107 euro per ogni
certificato in virtù degli 11544,32
punti registrati sull’Hang Seng China
poco dopo l’apertura del 14. Per
ottenere il lasciapassare per il
rimborso, infatti, sarebbe bastata
una chiusura pari o superiore a
11594,97 punti. La situazione di
incertezza che ha caratterizzato le 24
ore antecedenti la data di
osservazione
ha
peraltro
condizionato anche il market
making, con i prezzi dello strumento
che nel corso della stessa seduta
hanno oscillato più volte tra i 100 e
104 euro con elevati volumi sia in
Giovedì, 22 marzo 2012
acquisto che in vendita. Ma una volta ufficializzato il
valore di chiusura dell’indice delle H-Shares cinesi,
rilevato a 11240,57 punti, per il Tris Express è venuta
meno la possibilità di essere rimborsato e a quel punto
ininfluenti sono state le chiusure degli altri due indici
inclusi nel paniere. La conseguenza del mancato
raggiungimento del trigger è stata avvertita dopo
poche ore sul book di negoziazione, con il bid-ask del
market maker che dai 102 euro del giorno precedente
è crollato in un solo colpo a poco meno di 90 euro,
causando una perdita netta di oltre il 10%. Ma è giusto
che un certificato di investimento abbia perso un
decimo del proprio valore in un solo giorno?
Per cercare di capire cosa abbia spinto il prezzo così in
basso è necessario fare riferimento alla struttura del
certificato e al valore corrente dei tre indici
sottostanti. Come detto, annualmente è prevista la
rilevazione ai fini del rimborso anticipato per un
premio a titolo di liquidazione pari al 7% annuo, con
effetto memoria. Il livello sufficiente per attivare il
rimborso è fissato al 90% dei rispettivi valori iniziali e
pertanto è ammessa una perdita non superiore al 10%
per il peggiore dei tre indici per far sì che il certificato
possa auto estinguersi. Considerati i livelli di chiusura
registrati dall’Eurostoxx 50 e dal Bovespa Eur,
superiori ( ma non di molto) al trigger nel giorno della
rilevazione del 15 marzo, e quello dell’Hang Seng
China, inferiore al trigger di oltre il 2,5%, si intravede la
motivazione che ha portato il certificato a quotare
circa 90 euro. Tutti e tre gli indici del basket sono
infatti in ribasso di poco più o poco meno del 10%
dall’emissione e tenuto conto che la prossima data di
rilevazione è fissata a marzo 2013, in virtù dei
dividendi che dovranno essere staccati, le probabilità
di un rimborso anticipato non consentono di
controbilanciare l’effetto negativo esercitato dalla
presenza in struttura di un’opzione a barriera a cui è
legata la protezione condizionata del capitale alla
scadenza naturale del 2016. In conclusione, il crollo
repentino del Tris Express è imputabile al fisiologico
Giovedì, 22 marzo 2012
riallineamento del pricing dopo l’espirazione senza
valore della prima opzione autocallable.
Una partita ancora da giocare
Archiviata la prima data di rilevazione, è bene
guardare a cosa potrà accadere da qui in avanti e quali
opportunità sono offerte dall’attuale quotazione.
Prima di tutto è necessario ricordare che il certificato
ha gli strike iniziali posti rispettivamente a 2852,11
punti per l’Eurostoxx 50, a 28926,7 punti per il
Bovespa Eur e a 12882,75 punti per l’Hang Seng China
Enterprises. La struttura prevede altre tre date di
rilevazione, a marzo di ogni anno, al fine di riconoscere
il rimborso anticipato di 114, 121 e 128 euro alla
condizione che l’Eurostoxx 50 segni un valore non
inferiore a 2566,8 punti, che il Bovespa Eur si attesti al
di sopra dei 25976,44 punti e che l’indice cinese sia
almeno a 11594,47 punti. In caso di mancata verifica in
ognuna delle tre date, si arriverà alla scadenza fissata
Sebbene manchino quattro
anni alla scadenza, sotto
l’ipotesi di acquisto a 90 euro,
l’Express è in grado di
riconoscere un rendimento del
12,5% su base annua anche in
caso di perdita di circa il 40%
dei tre indici azionari. La
presenza di altre tre opzioni autocallable
e di un trigger inferiore allo strike,
permette inoltre di poter beneficiare di
un eventuale strappo al rialzo dei
sottostanti. Il rimborso al 15 marzo 2013,
determinerebbe infatti un rendimento
del 26,66%.
per il 15 marzo 2016, e a quel punto sarà sufficiente
che tutti e tre gli indici si trovino al di sopra della
barriera del 50% del valore strike per far scaturire la
liquidazione di 135 euro. Se anche in questo ultimo
caso il peggiore tra i tre indici sarà stato incapace di
rispettare la condizione richiesta, il rimborso finale
sarà legato alla sua performance dall’emissione e di
conseguenza non potrà essere superiore a 50 euro.
Ne consegue che, in ipotesi di acquisto all’ultimo
prezzo pari a 90 euro, qualora l’Hang Seng China
recuperasse la propria soglia trigger e il Bovespa Eur
continuasse insieme all’Eurostoxx 50 a mantenersi al
di sopra, il rimborso tra un anno di 114 euro
riconoscerebbe un rendimento pari al 26,66%. Qualora
venissero disattese tutte le date intermedie e il più
debole tra i tre indici si trovasse a scadenza al di sopra
della barriera, il rimborso di 135 euro darebbe invece
la possibilità di ottenere un rendimento complessivo
del 50%.
La formula Worst Of penalizza il pricing
del prodotto in quanto la relativa
quotazione guarda costantemente al più
debole. I dividendi stimati per i prossimi
quattro anni, tanto sull’indice Eurostoxx
50 che su quello cinese, rappresentano
un elemento di negatività sul valore
dell’opzione a barriera per effetto di un
restringimento del buffer ( stimato in
circa 15 punti percentuali sull’indice
europeo). In tal senso occorre
considerare il rischio di ingente perdita
del capitale in caso di un deciso ribasso
del peggiore tra i tre indici.
Scarica

Campagna 800 - Certificati e Derivati