Diss. ETH N1'. 13680 Turnour targeting and therapy experiments using a chemicaIly-modified human antibody fragment directed against the ED-B domain 01' fibronectin, a marker 01' angiogenesis .A dissertation submitted to the SWISS FEDERAL INSTITUTE OF TECHNOLOGY ZÜRICH for the degree of DOCI'OR OF NATURAL SCIENCES Presented by Lorenzo Tarli Dottore in Chimica - University of Siena born December, 1971 from Siena, Italy accepted on the recommendation of Prof Dr. Dario Neri, examiner Prof. D1'. Gerd Folkers, co-examiner Prof. D1'. Donald Hilvert, co-examiner Zürich, May 2000 1. Summary The formation of new blood vessels from pre-existing ones (angiogenesis) is a rare phenomenon in the adult, but is a charaeteristie feature of many aggressive tumours and of other relevant disorders, Molecules capable of specifieally binding to new blood vessels, but not to mature vessels, eould be used as selective vehicles and would, therefore, open diagnostie and therapeutie opportunities. Furthermore, targeting of angiogenesis should obviate the need of different binders for different tumour types, as new-forming blood vessels appear to be a general feature of tumoural progression and invasion. A number of eell surface and extracellular adhesion molecules are upregulated in newly formed blood vessels, demonstrating the phenotypic differences between mature, quiescent vessels, and their newly formed (angiogenetic) counterparts. In particular, a fibronectin isoform with an extra domain B (ED-B) inserted by splicing, is specifically present in the stroma of neoplastie tissues and around adult and neoplastic blood vessels during angicgenesis. Using antibody phage display libraries and combinatorial mutagenesis, a high-affinity human antibody fragment, seFv(L19), directed against the ED-B dornain of fibronectin, was isolated by our group. In this thesis, the high-affinity anti-ED-B seFv(L 19) was demonstrated to be eapable of in 1'ivo selective targeting of tumoural blood vessels. Upon intravenous injection in tumour-bearing mice, seFv(L 19) is rapidly eliminated from the blood through the kidneys and, unlike conventional monoclonal antibodies, it does not accumulate in the Iiver 01' other organs. The antibody aeeumulation in the tumour was measured by using either fluorescently labeled or radioiodinated anti-ED-B seFv(L19). Four different tumour models grafted in nude mice have been studied. 2 Thc high affinity scFv(L 19) (K, a lowcr affinity fragment (K, == = 54 pM) is an affinity-rnatured version of scFv(E 1), 41 nM) directed against the same epitope of ED-B. By performing biodistribution studies in tumour-bearing mice with the monomeric and the dimeric fonns of the two anti-ED-B antihodies, we demonstrated that increased binding affinity, valence and size of the recombinant antibody fragment led to improved targeting performances. The use of the anti-ED-B high affinity scFv(LI9) to deliver a toxic agent to forming blood vesse1s was also investigated. We first studied the anti-tumour activity of doxorubicin, one of the most effective drugs used to treat cancer and one of a few chemotherapeutic agents known to have antiangiogenic activity, chemically coupled to scFv(LI9). Repeated injection of a conjugate obtained by choosing a c1eavablc linker between thc antibody fragment and doxorubicin, resulted in tumour retardation relative to contraI mice injected with saline. ScFv(L 19) preferentially localizes in tumours a few hours after injection. This suggests its usefulness for the selective delivery of a short-range and short-lived toxic agent such as an alpha-emitting radionuc1ide. Astatine-Zl l is a particularly interesting agent, because it produces energetic alpha-particles, which have a range in tissue penetration of few cells diameter. We have demonstrated that scFv(Ll9) can be radiolabeled in a stahle fashion using the N-succinimidyl 3-(trimethylstannyl)benzoate (m-MeATE) chemistry. This chemistry proceeds with excellent retention of antihody immunoreactivity, and with good tumour targeting results few hours after intravenous injection in tumour-bearing mice. 3 Riassunto Con il termine angiogenesi e' indieata la forrnazione di nuovi vasi sanguigni apartire da vasi gia ' esistenti. Questo fenomeno, ehe raramente e' osservato nell'adulto, eostituisee una eomune caratteristica di molti tumori aggressivi e di altre gravi patologie, quali artrite reumatoide, retinopatia diabetiea e psoriasi. Moleeole in zrado di localizzarsi selettivamente a Iivello dei vasi in formazione, ma non a livello dei vasi maturi, potrebbero essere utilizzate per veieolare opportuni agenti diagnostiei e terapeutiei. Queste moleeole potrebbero inoltre sopperire alla ricerca di differenti leganti per differenti classi di tumori, in quanta la formazione di nuovi vasi sanguigni e' considerata una cornune earatteristiea della progressione e delI 'invasione tumorale. Vi sono moleeole, definite markers di angiogenesi, ehe vengono espresse solamente nelle aree in eui un proeesso angiogenetieo e' in eorso. Una di queste e' il dominio B della fibronettina (ED-B), ehe e' specificamente presente intomo ai vasi sanguigni appena formati. Utilizzando la teenologia del phage display e principi di mutagenesi eombinatoriale, il nostro gruppo e' riuscito ad isolare un frammento antieorpale umano, seFv(L 19), in grade di legarsi eon alta affinita' al dominio B della fibronettina (ED-B). In questa tesi, abbiamo dimostrato ehe l'antieorpo seFv(L19) e' in grade di localizzarsi selettivamente sui vasi sanguigni tumorali in vivo. Abbiamo studiato quattro differenti tipi di moclelli tumorali impiantati sotto eute ai topi. In seguito alliniezione intravenosa dellanticorpo anti-Efr-B, abbiamo dimostrato ehe seFv(Ll9) e' eliminato rapidamente dal sangue e dai reni e ehe, a differenza dei convenzionali anticorpi monoclonali, non si aeeumula nel fegato 0 in altri organi. La localizzazione dell 'antieorpo e, stata misurata utilizzando seFv(Ll9) eoniugato ad un agente tluoreseente 0, alternativamente, ad una sostanza radioattiva, 4 L' anticorpo scFv(L 19) ha una affinita' di Iegame verso il dominio B della fibronettina molto alta (K, 54 pM). Come gia' introdotto, scFv(L19) e' stato ottenuto attraverso un processo di mutagenesi combinatoriale da un anticorpo, scFv(E1), dallaffinita' eh legame 700 volte piu' bassa (K, = 41 11M). Attraverso esperimenti di biodistribuzione condotti su topi precedentemente impiantati con tumori, abbiamo confrontato i due anticorpi anti-Efr-B nei rispettivi formati monomeriei e dimerici. Con questi esperimenti, abbiamo dimostrato ehe aumentando l ' affinita', Ia valenza e Ia dimensione degli antieorpi rieombinanti anti-ED-B, puo' essere ottenuto un notevole miglioramento deI targeting di angiogenesi. Abbiamo inoltre studiato I'utilizzo di seFv(Ll9) per un selettivo rilascio di agenti tossici (terapeutici) a livello dei vasi sanguigni tumorali. Abbiamo inizialmente studiato lattivita' citossica della doxorubicina coniugata eon un opportuno legame chimieo allanticorpo anti-Efr-B. La doxorubicina, oltre ad essere un farmaco largamente usato nella cura del cancro, c' anehe uno dei poehi chemioterapici di cui e' stata provata un'attivita' anti-angiogenetica. In seguito aIl'iniezione intravenosa del coniugato seFv(L 19)-doxorubieina in topi impiantati eon tumori, abbiamo osservato un ritardo della crescita tumorale, relativamente alla creseita osservata in topi trattati con una soluzione fisiologica. Dagli studi di biodistribuzione eseguiti con seFv(L 19), abbiamo dimostrato ehe questo antieorpo ricombinante e' in grado di localizzarsi nei tumori gia' poche ore dopo l'amministrazione sistemica. Questo aspetto ha suggerito la potenziale utilita' di seFv(L 19) per il ri1ascio selettivo sui vasi sanguigni tumorali di agenti tossici dal breve tempo di semi-vita (t I 2) e dal corto raggio eh azione. Tra questi, il radionuclide astato-211 e' partieolarmente interessante, in quanto decade per emissione di particelle alfa, altamente energetiche e in grado c1i penetrare solo poche cellule. In questo studio, abbiamo dimostrato ehe I' anticorpo scFv(L 19) puo' essere coniugato in maniera stabile ad un raclioalogeno attraverso la chimica dell ' Nssuccinimidil 3- 5 (trimetilstannil)benzoato. Utilizzando questa chimica di coniugazione, ed effettuando degli esperimenti in topi con dei tumori impiantati sotto cute, abbiamo ottenuto degli cccellenti risultati di targeting gia' poche ore dopo 1'iniezionc intravenosa.