Casa Editrice Publicomm S.r.l. - Savona - ISSN 1826-0985 - Anno VII - Numero 35 - 2011 - In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio Postale di Savona CPO, per la restituzione al mittente che si impegnerà a pagare la relativa tassa - Contiene IP # 35 Aldo Cibic Il progetto come creazione che genera gioia The project as a creation that generates joy | Periodico di contract e design d’interni per spazi ad uso pubblico | Review of contract and interior design for spaces for public use | CONCEPT Gres porcellanato effetto resina lastre 60 x 120 cm - 60 x 60 cm - 30 x 60 cm - 20 x 60 cm www.ceramicasantagostino.it Per conoscere il rivenditore più vicino chiamate il numero verde 800.854.091 oppure inviate una e-mail a [email protected] Slow thinking! editoriale Simona Finessi L 'editoriale di fine anno è sempre il più difficile perché il rischio della banalizzazione è in agguato. Si traggono bilanci, si auspicano buoni propositi, sempre all’insegna del “Peace and Love”. Spero di smentire questa tendenza. Tuttavia come ignorare le difficoltà dei nostri tempi: chi deve entrare nel mondo del lavoro non ci riesce. Chi c’è già, non riesce ad uscirne; oppure viene sbalzato improvvisamente fuori senza possibilità di alternativa. Trovare ritrmi lavorativi costanti, quelli che ti permettono una minima pianificazione del presente prossimo è la vera Chimera dei nostri tempi. Tutto ciò, seppure in forme e condizioni differenti, va in un’unica direzione: la morte della qualità. Qualità del lavoro, qualità della vita, qualità dei rapporti umani. E su questo ultimo aspetto vorrei fare una riflessione di fine/inizio anno. Recentemente ho letto un volumetto (il diminutivo è riferito al formato e non certo al valore dell’opera) che mi ha aperto nuovi orizzonti e che vi consiglio come primo atto di buon proposito per il 2012. Si tratta di “Slow Architecture istruzioni per l’uso” di Enrico Frigerio (edizione Libria, ottobre 2009). Il libro, con una romantica introduzione di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, indaga il concetto di “slow architecture”, chiedendosi che programmi abbia, cosa voglia ottenere. el tempo e trae In sintesi, spiega l’autore: “…un’architettura progressiva che vive nel sempi del dal contesto le risorse per la sua definizione. Slow si àncora agli esempi itmi di gran teatro del paesaggio e addita in particolare la scansione dei ritmi onimo tutto ciò che avviene naturalmente. In architettura slow non è sinonimo cesso di lentezza: sigla le modalità con le quali dev’essere affrontato il processo del progettare e del costruire, nell’esplicito richiamo a quel sistemaa circolare che, mentre permette alla natura di crescere armonicamente senza sprechi, consiglia all’architetto di progettare con ponderata Clay Snail by MandarinMoonArt consapevolezza. Si declina in questo modo una concezione della professione, fatta di esperienza applicata”. Lo sviluppo del tema, mi ha portato a traslare questi concetti a sistemi più allargati, riflettendo sul valore dell’aggettivo Slow che ha in sé non soltanto il significato letterale di ‘lento’, ma un concetto più complesso e ipertestuale che si rifà ad una filosofia della non-velocità. Come saggiamente scrive Carlin Petrini: “La velocità è diventata la nostra catena, tutti siamo in preda allo stesso virus: la Fast Life, che sconvolge le nostre abitudini, ci assale fin nelle nostre case, … Ma l’uomo sapiens deve recuperare la sua saggezza e liberarsi dalla velocità che può ridurlo a una specie in via d’estinzione. Perciò, contro la follia universale della Fast Life, bisogna scegliere la difesa del tranquillo piacere materiale. Contro coloro, e sono i più, che confondono l’efficienza con la frenesia, …». Devo a questo libro l’identificazione del mio buon proposito per il nuovo anno: la ricerca della giusta velocità per elevare la mia vita, personale e professionale, a dimensioni sempre maggiormente qualitative. Non è una strada difficile, perché è concorde con la mia indole; si tratta, però, di perfezionare il processo per garantirne il risultato. Questo è il buon pensiero che regalo a voi con la speranza che possa germogliare buoni frutti. E per il 2012, quindi, auguro a tutti tanta e rinnovata qualità! | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 1 Arch. Luca Scacchetti editorial guest Disegno a tempera per trompe l'oeil, Luca Scacchetti, 1979 2 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 una mattina marchigiana U na mattina marchigiana alcuni anni fa in un albergo di categoria molto incerta e che sicuramente necessitava di una decisa ristrutturazione ebbi un risveglio particolare. Colpevole di aver lasciato la porta del bagno semi aperta fui svegliato da un forte e netto raggio di sole che battendo sulle piastrelle rigonfie di smalto bianco delle pareti si distribuiva in tutta la stanza, pulviscolando luce dappertutto. Quelle piastrelle così comuni, conosciute, prevedibili, dozzinali, con il loro lieve arrotondamento ceramico con quel sole, geometrico e fresco mi riportavano a memoria di altri spazi e luoghi pensati, già visti o meglio visti in continuazione in luoghi diversi. Luoghi che appartengono all’esperienza reiterata e senza tempo degli spazi domestici, qualcosa di inseparabile dalla memoria stessa della casa, dell’abitazione. Era evidente che mi trovavo di fronte ad un interno, che per coincidenze temporali e solari, e sicuramente anche autobiografiche, era divenuto bellissimo, o, meglio ancora, era patria e riassunto stesso di una possibile definizione di ciò che è “bello”. Iniziai lì a riflettere sul principio del bello e sul principio del riconoscimento, della possibilità e soprattutto della necessità estetica di ritrovare anche nel nuovo un aggancio, un riflesso, un rimando a ciò che già c’era o che già si era visto e conosciuto. Mi rendo conto quanto forse la questione del “bello”, oggi, possa apparire di fronte a masse di architetti dagli abiti sempre cupi e neri e pronti solo a sposare stranezze, storture e forme sghembe, possa apparire alquanto fuori moda ed inattuale e soprattutto anche qualora avesse senso parlarne, il bello, sicuramente sarebbe inteso ed apparentato immediatamente con ciò che è nuovo, inedito, o meglio con ciò che è più nuovo del nuovo. Novità sembra essere la parola chiave, e far stupire e creare stupefazione la ricetta dell’architettura contemporanea; sì proprio quella “magnifica stupefazione” già auspicata dai testi barocchi e ricercata da cicisbei settecenteschi sembra tornare ad essere la frivola soluzione del mondo. Nulla di più lontano dal bello, come riconoscimento, da ciò che per un qualcosa: un dettaglio, un materiale, un colore, una forma, una luce - può parlare anche di ciò che è già conosciuto di ciò che c’era già. Bello perché riconosciuto e bello poiché inserito dentro un evoluzione in cui, per frammenti anche minimi, puoi rispecchiarti o rispecchiare la tua esperienza e ritrovare senso e traccia alle forme che hanno accompagnato la tua vita. Ciò non nega assolutamente il nuovo, ma quel frammento o rimando al già conosciuto diviene ingrediente imprescindibile del progetto, della sua ricetta, per resistere nel tempo e avere ancora un senso collettivo e condivisibile. Oggi la crisi economica e di valori che preme, tende a dismettere certe meraviglie inutili ed effimere e la novità ad ogni costo più non vale, oggi, forse dopo tanti archistar e archi-cretini si ritornerà lentamente alle cose ben fatte, fatte con un poco più di riflessione, fatte per durare e meno legate ad un consumismo effimero tutto luminoso e degno di Las Vegas. Forse oggi allora potremmo incominciare a riparlare e ricercare nuove strade per un lavoro ed una architettura diversa, dove quel riconoscere potrebbe dare un senso ai nostri sforzi e dare senso al nostro lavoro svolto anche per gli altri e per il territorio. Quel bello generato da sciocche ma sicure piastrelle bianche sotto il sole delle Marche può acquistare una ragione e può accompagnarci su strade nuove, tutte da costruire, ma in ogni caso un po’ più serie e nobili e capaci di riconoscere nel già fatto almeno la propria genealogia. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 3 # 35 1 2 4 Editoriale Concept innovation e physical-brand-design (GLWRULDO Concept Innovation And Physical-Brand-Design Editorial guest W Hotels Worldwide debutta in Russia (GLWRULDOJXHVW W Hotels Worldwide makes its debut in Russia Sommario Contenitore e (è) contenuto &RQWHQWV Content and (is) content Current Affairs|Attualità 8 20 Il tema )RFXV Social housing: risparmio ed ecosostenibilità per l'edilizia del futuro Reviews|Rassegna “Why design now?” A reflection on the role of design Tendenze At the origins of creativity $UWV Storia di copertina &RYHU6WRU\ Eventi (YHQWV News 1HZV 3URILORVPDUWLOELQDULRGHOIXWXUR Profilo smart: The track for the future 102 In breve ,QEULHI Speciale MADE Speciale Showroom 112 Focus 116 Ambienti 118 Real Estate 122 Agenda 124 Master 126 Libri 128 Indirizzi )RFXV 5HDO(VWDWH &DOHQGDU Projects|Progetti Il progetto raccontato 'HVFULSWLRQRIWKH3URMHFW Racconto Urbano Urban Tale Il piacere esperienziale si traduce in qualità di vita Plesure reflected in the experiential quality of life A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 $OOHRULJLQLGHOODFUHDWLYLW $PELHQFH Retail Visions: POPAI Italia IV Edizione Convegno Retail Design 4 Il futuro secondo Autodesk Arte The project as a generator of joy 46 3URILOHV The future according to Autodesk Il progetto come generatore di gioia 42 0DWHULDOV Vegetecture. Greener and greener Architecture: nature becomes building material Arte Povera 2011: a tribute to a real form of democracy 40 90 Materiali 94 Awards 96 Profili 3UHPL 7UHQGV Arte Povera 2011. Omaggio ad una vera forma di democrazia 32 ([KLELWLRQGHVLJQUHYLHZ 6FHQDULRV Vegetecture. Architettura sempre più green: la natura diventa materiale da costruzione 28 3UHYLHZV 'HVLJQHU Scenari “Why design now?” Una riflessione sul ruolo del design 24 76 Anteprime 81 Exhibition design review 86 Designer 0DVWHU %RRNV $GGUHVVHV MILANO 23 novembre www.admnetwork.it Direttore Responsabile / Editor in Chief Simona Finessi - [email protected] Direttore Editoriale / Publishing Director Chiara Dadda - [email protected] Cover photo by Enrico Basili Direttore Creativo / Creative Director Angelo Dadda - [email protected] A+D+M architettura design materiali Anno VII numero 35 - 2011 Registrazione Tribunale di Savona n. 559 dell’8 marzo 2005 ISSN 1826-0985 Editore / Publisher Publicomm S.r.l. Via D. Cimarosa 55r - 17100 Savona - Italy tel. +39.019.83841.1 - fax +39.019.83841.41 www.publicomm.it A+D+M è associato a Progetto Grafico / Graphic Project Angelo Dadda - [email protected] Impaginazione / Desktop Publishing Paolo Veirana - [email protected] Redattori / Editors Barbara Arnaboldi, Paolo Di Motoli, Paola Ferrario, Anna Masello, Anna Nosari, Sara Pizzorno, Cristina Rivadossi Pubbliche Relazioni Architetti / Public Relations Architects Anna Masello - [email protected] Traduzioni / Translations Studio Micali Fotografo / Photographer Enrico Basili Stampa / Print Fabiano Group srl Reg. 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La informiamo inoltre che Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del citato decreto e che quindi in ogni momento potrà avere gratuitamente accesso ai propri dati e potrà richiederne l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione o la cancellazione se non desidera più ricevere la presente rivista e/o la relativa newsletter. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 7 IL TEMA Text by Anna Nosari Photos by Enrico Basili Luca Casonato SOCIAL HOUSING: B asso impatto ambientale, costi ridotti, risparmio energetico, architettura e design funzionale: sono le parole d'ordine del social housing, la nuova frontiera dell'edilizia sociale. I termini “social housing” o “housing sociale” assumono significati leggermente diversi in base al Paese o ai soggetti coinvolti. Secondo il Comitato europeo per la promozione del diritto alla casa (Cecodhas) è “l’insieme delle attività atte a fornire alloggi adeguati a famiglie che hanno difficoltà nel trovare un alloggio alle condizioni di mercato perché incapaci di ottenere credito o perché colpite da problematiche particolari”. In Italia il contesto è più circoscritto: sono gli interventi di politica abitativa di interesse pubblico a cui concorrono soggetti privati e non profit, oltre i confini tradizionali dell'edilizia residenziale pubblica. Sono progetti rivolti prevalentemente a tutte quelle persone - giovani, singoli, famiglie, anziani, di cultura medio/alta, consapevoli e sensibili all'ambiente e alla società - che, pur non rientrando nelle categorie più disagiate, non sono in grado di rivolgersi al mercato immobiliare per risolvere le proprie esigenze abitative. Secondo una ricerca del CERTeT Bocconi, 7 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni vivono con i genitori e 3 milioni di nuclei famigliari si scontrano con l'impossibilità di comprare casa. Il social housing può rispondere alle richieste di questa particolare fascia - la domanda, 8 A+D+M A+D +D D+M +M | MAG MAGAZINE MA M A AZI ZIIN Z NE E | 20 2011 201 2 01 0 11 | # 35 35 RISPARMIO ED ECOSOSTENIBILITÀ PER L'EDILIZIA DEL FUTURO solo in Lombardia, supera il 40% - e contribuire a movimentare il settore edilizio. Per i prossimi anni, secondo i dati FederlegnoArredo, si prevede in Italia una disponibilità finanziaria di circa 10 miliardi di euro, tra pubblico e privato, che potrà servire per 50.000 nuovi alloggi. In base al monitoraggio EIRE (Expo Italia Real Estate), quest'anno i progetti presentati in Italia sono stati 157, con la Lombardia a fare da traino (con oltre il 30%), seguita da Umbria (17,7%), Piemonte (11,4%). Emilia Romagna (8,9%), Toscana e Veneto. Ogni progetto comprende in media 80 alloggi, con spazi per il verde pubblico di oltre 30.000 mq. Quasi 500 i soggetti coinvolti, tra Comuni, cooperative, gestori, progettisti e imprese di costruzione. Al costo contenuto si accompagna l'attenzione alla sostenibilità: la fascia di classe energetica in cui si collocano le nuove costruzioni è di solito piuttosto alta. Quasi 7 progetti su 10 sono in classe A, oltre un quarto in classe B e solo poco più dell'1% in classe C. Con queste premesse, si può prevedere che il social housing diventerà nei prossimi anni una realtà diffusa e condivisa e cambierà il mercato immobiliare. La grande attualità del tema è confermata dall'attenzione dedicata a questa evoluzione dell'edilizia sociale, ai suoi modi e strumenti di attuazione, dagli eventi di settore. Tra questi, MADE expo di Milano ha riservato con “Social Home Design - Abitare il Futuro” un importante evento espositivo, per la prima volta in Italia, organizzato da My Exhibition - che opera da oltre 11 anni nell’organizzazione di fiere e mostre e da 4 cura il progetto HS DESIGN - e dedicato al confronto tra gli operatori, a proposte e interpretazioni di progettisti e studi di architettura sul tema del Social Housing. Nell'ambito di “Social Home Design - Abitare il Futuro” A+D+M Network ha organizzato tre giornate di convegni incentrati su questa stimolante tematica che hanno visto la partecipazione di alcuni tra i maggiori attori del settore oltre ad istituzioni e studi professionali di grande rilievo, il cui scopo è stato quello d'indagare e scoprire quali siano le novità e lo stato dell’arte nel settore dell’edilizia residenziale sociale. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 9 HOUSING SOCIALE E COLLABORATIVO: UN PROGETTO NAZIONALE GIORDANA FERRI RESPONSABILE DELL'AREA PROGETTO E SVILUPPO DELLA FONDAZIONE HOUSING SOCIALE WWW.FHS.IT La Fondazione Cariplo ha affrontato per la prima volta il tema del disagio abitativo nel 2000, contribuendo alla realizzazione di progetti rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Consapevole del limite delle risorse disponibili per le erogazioni a fondo perduto, la Fondazione ha iniziato la sperimentazione di un modello innovativo che si basa sui principi della sostenibilità e dell’investimento responsabile per ampliare la gamma dei possibili strumenti di intervento e per associare alle proprie iniziative di sostegno del territorio lombardo anche altre istituzioni pubbliche e private. Sono nati così il Progetto Housing Sociale e la Fondazione Housing Sociale (FHS), la cui attività si è sviluppata lungo quattro assi principali: la promozione della finanza etica, e in particolare di fondi immobiliari dedicati all’ housing sociale, lo sviluppo di modelli gestionali non profit, valorizzando il contributo che questo settore può dare rispetto al bisogno abitativo, l’elaborazione di strumenti finalizzati alla progettazione degli interventi, da condividere con tutti gli operatori del settore e il partenariato con la Pubblica amministrazione, cercando di elaborare i contenuti delle iniziative in modo coordinato e sussidiario rispetto alle politiche pubbliche per la casa, sociali e in generale di sviluppo del territorio. FHS svolge per Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr un’attività di promozione e valutazione preliminare di interventi di Edilizia Privata Sociale su tutto il territorio nazionale, per verificare il soddisfacimento dei requisiti richiesti dal FIA (Fondo Investimenti per l’Abitare), oltre ad assistere in qualità di Advisor tecnico–sociale i soggetti deputati all’attuazione degli interventi e/o dei fondi immobiliari locali istituiti dalle diverse Sgr. Attraverso questa attività FHS ha avuto l’opportunità di mettere a punto pratiche e procedure che riguardano la progettazione finanziaria. 10 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 L’ABITARE TRANSITIVO: APPUNTI SUL FUTURO DEL SOCIAL HOUSING STEFANO ANFOSSI PIERANDREI ASSOCIATI WWW.PIERANDREIASSOCIATI.IT In questo inizio di secolo, la società è profondamente mutata. Ideali, desideri e bisogni sono cambiati. Viviamo nella "società creativa", intreccio sempre più instabile e mutevole, in cui lo sviluppo tecnologico permette a persone, culture e economie di relazionarsi tra loro in maniera fino ad oggi impensabile, generando nuovi comportamenti e rituali. Ognuno di noi è al contempo "attore intangibile" di più "community" virtuali (facebook, myspace, twitter, ecc) e soggetto tangibile di svariate tribù (la famiglia, la scuola, il lavoro,...) in cui vediamo crescere le nostre potenzialità cognitive e la nostra capacità di creare. Come progettisti dobbiamo essere in grado di riconoscere le nuove esigenze della società e darne risposta nel nostro lavoro, soprattutto quando si affronta un tema che investe la sfera privata come l'abitare. Qual è il senso dell'abitare nella società contemporanea? Come influisce lo spazio abitativo sulla nascita di una nuova generazione di stili di vita? Come possiamo progettare mettendo al centro l'uomo, non come figura generica, ma come soggetto urbano, attivo, individualista e al tempo stesso partecipativo dei nostri tempi? La risposta sta nell'abbattere le dimensioni del semplice "spazio", individuando i modi in cui possa trasformarsi in luogo e come tale possa influire sulla comunicazione e i rapporti tra le persone, aiutando la costruzione di una comunità. L'architettura non può essere "lasciata sola", ma deve essere pensata come parte integrante di un sistema complesso che doni allo spazio tridimensionale una ulteriore dimensione, quella in-tangibile delle relazioni tra le persone. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 11 ABITARE IL FUTURO: LA VISIONE DI MARCO PIVA MARCO PIVA STUDIO MARCO PIVA WWW.STUDIOMARCOPIVA.COM È fondamentale che condizioni limitative dal punto di vista economico non si trasformino in condizioni di vita coercitive: anche chi non ha disponibilità economica deve poter vivere bene, in un ambiente ricercato sia dal punto di vista del design che della vivibilità. La procedura è la medesima della progettazione sui grandi investimenti: una forte ricerca sui materiali, sulle tecnologie e sull’ambiente circostante. Le risorse a disposizione oggi permetterebbero di creare situazioni di grande efficienza, in tempi gestibili, anche con budget controllati. Penso alle nostre periferie e credo che con gli stessi investimenti avrebbero potuto essere progettate diversamente. Basterebbe volerlo. 12 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 LA CASA DEI NUMERI LUCA SCACCHETTI STUDIO LUCA SCACCHETTI WWW.SCACCHETTI.COM L’evoluzione dell’abitazione urbana in Italia nell’ultimo secolo può essere riassunta in un progressivo passaggio dalle definizioni architettoniche tipologiche riferite alla forma degli edifici e alla loro qualità formale alle definizioni di tipo puramente numerico e quantitative, con la supremazia assoluta del numero dei locali e del metro quadro sulla forma. In questo apparente e reale disfacimento della tradizione tipo-morfologica “classica” si innestano, in realtà, tutte le più interessanti ricerche contemporanee sull’abitare e sulla città e “la casa dei numeri” diviene occasione per nuove esperienze progettuali. Contemporaneamente a questa apparente uscita di scena di valori formali per una predominanza di valori quantitativi, la qualità della forma, di fatto, si libera da luoghi sociali specifici o dalle tipologie tradizionalmente ad essa legate (edifici pubblici, case di lusso, ville, ecc.) e si distribuisce come valore indipendente calabile su ogni oggetto edilizio. Così il progetto di housing sociale può essere inteso, non solo come possibilità di maggior accesso all’abitazione per ceti sociali più deboli, ma anche e, per me, soprattutto, come progressivo allargamento e ridistribuzione di una qualità estetica, costruttiva, funzionale a quante più persone possibile. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 13 IL SOCIAL HOUSING IN ITALIA: DOVE E COME. RISULTATI DI UN MONITORAGGIO ANGELA AIROLDI RESPONSABILE AREA ECONOMIA URBANA E IMMOBILIARE DEL CERTET BOCCONI WWW.UNIBOCCONI.IT Con l’obbiettivo principe di avere un quadro aggiornato e in progress dei progetti di Social Housing che si sviluppano in Italia è stato promosso da GE.FI. e Fondazione Housing Sociale un Monitoraggio permanente degli interventi promossi in Italia: i risultati dell’Osservatorio sono stati presentati ad EIRE 2011. Le iniziative censite nel corso del primo anno di monitoraggio sono 181, distribuite in 13 regioni. Sono stati presentati i principali risultati ottenuti dal monitoraggio che ha affrontato, come prima difficoltà, l’individuazione di una definizione di Social Housing. Si è scelto di far riferimento alla definizione internazionale proposta da CECODHAS – Comité Européen de Coordination de l’Habitat Social e quindi di escludere tutti gli interventi finalizzati alla vendita sul libero mercato, alla realizzazione di edilizia sovvenzionata e di edilizia convenzionata se in vendita e anche se rivolte a fasce di reddito contenuto. Sono state poi descritte le varie voci presenti nel data base realizzato ed illustrate le caratteristiche dei progetti individuati e dei soggetti protagonisti delle trasformazioni in fase di progetto, in corso di realizzazione o concluse dopo il 2010. Fanno parte delle informazioni censite, oltre alla tipologia e provenienza dei soggetti a vario titolo coinvolti nelle iniziative, anche i costi ed i tempi di realizzazione, i canoni di locazione adottati, l’attuale stato di avanzamento del progetto. Una parte del data base è dedicata ai bandi per la progettazione o per l’assegnazione degli alloggi ultimati. Anche in questo caso le informazioni raccolte comprendono il promotore, i destinatari ed i tempi di realizzazione. Photos by courtesy of Ge.Fi. SpA - riproduzione vietata 14 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 HOUSING SOCIALE DA UN BISOGNO UN’OCCASIONE DI SVILUPPO MARCO TAMINO PRESIDENTE INGENIUM RE WWW.INGENIUMRE.IT Il destinatario dell’Housing Sociale appartiene ad una vasta e crescente parte della nostra società che trova un comune denominatore nella ridotta possibilità economica e di accesso al credito, ma che comprende un’area eterogenea di soggetti che include età, provenienze geografiche ed etniche, condizioni sociali e culturali e anche aspettative estremamente differenziate. Quello che è certo è che la trasversalità di questo soggetto non contiene assolutamente i presupposti della marginalizzazione sociale e culturale che eravamo abituati ad associare ai destinatari dell’edilizia popolare e che hanno prodotto i ghetti residenziali delle periferie urbane. L’Housing Sociale è rivolto ad un mix sociale che esprime precarietà e instabilità ma che contiene anche un forte dinamismo, aspettative di cambiamento, di creatività e di disponibilità verso nuove forme di comunicazione e di vita associata che portano a ridefinire i confini e il rapporto tradizionale tra residenza e servizi, tra individuale e collettivo, che prefigurano in sostanza un nuovo progetto sull’abitare. Gli insediamenti dell'Housing Sociale non saranno un’occasione perduta, se oltre a proporre una risposta ad un bisogno sapranno essere l'opportunità per avviare una nuova progettualità, per pensare nuovi modelli insediativi e nuove forme di sviluppo della città che mettono al centro la dimensione sociale e per dare origine a quelli che saranno forse i luoghi più vitali ed espressivi della contemporaneità. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 15 SOCIAL HOUSING: BEST PRACTICE E VISIONI FUTURE EDITH FORTE FORTEBIS GROUP WWW.FORTEBIS.IT Il Social Housing del futuro è nato ieri nelle nostre periferie. Riteniamo importante fare un passo indietro, partendo dalle nostre città, dall’eredità che ci hanno lasciato i nostri padri ed un’intera generazione di architetti. L’Architettura in Italia ha una responsabilità importante e se vogliamo fare bene in futuro dobbiamo capire cosa è avvenuto fino ad oggi, provare a trasformarlo e su questo costruire la nuova storia. Le definizioni di “scempio architettonico”, “bronx”, “quartiere malfamato della città”, “serpentone di cemento”, “ecomostro” fanno pensare a un triste primato, e nello stesso istante al degrado sociale e culturale che emana da quelle abitazioni. Il binomio cattiva architettura/degrado sociale diviene un marchio di fabbrica indelebile di queste nostre aree urbane difficilmente risanabile. Nel concept dell’intervento di Social Housing è fondamentale pensare all’utilizzatore, a chi abiterà quegli spazi. Social Housing oggi non è sinonimo di casa economica e popolare, il target è mutato. Risponde alla aspettativa di casa di tutti coloro che non riescono a soddisfare sul mercato il proprio bisogno abitativo, per ragioni economiche o per assenza di un’offerta adeguata. L’architettura deve essere nuovo strumento per ricreare in quei luoghi un nuovo brand, l’identità, senso di appartenenza, la visibilità. Per modificare lo spazio di questi alveari basta pensare a come farlo, il costo è sostenibile e si possono sviluppare anche operazioni autoliquidanti. In questa nuova dimensione l’Architettura assolve un ruolo sociale, il binomio si capovolge, lo spazio edificato è opportunità di comportamenti e condivisioni, cultura dello spazio in relazione ai modi possibili di viverlo, fino ad essere strumento che influenza i comportamenti d’uso. 16 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 SOCIAL HOUSING: INVESTIRE IN SERVIZI E FACILITAZIONE ILARIA MARELLI ILARIA MARELLI STUDIO WWW.ILARIAMARELLI.COM Nel dibattito sul Social Housing si sente parlare di costi/opportunità riferiti al solo investimento edilizio, mentre l’aspetto di socialità spesso resta inquadrato nell’ambito dei “buoni propositi”, senza che sia tema di uno specifico investimento economico e progettuale. Penso serva focalizzarsi sul termine SOCIAL: in un momento critico come quello attuale c’è una grande domanda di “comunità”– a cui serve rispondere in termini di servizi disponibili e facilitazione sociale perché questi servizi vengano realmente fruiti e diventino il plus di una comunità attiva. Gli esempi critici dei quartieri dormitorio e dei quartieri ghetto da una parte ed esperienze positive come il cohousing o l’autocostruzione dall’altra, dimostrano come non basti “costruire” abitazioni con servizi ma serva una progettazione condivisa - in modo non ideologico - con gli interlocutori, e un’organizzazione degli stessi servizi che possa essere gestita in modo autonomo dagli utenti in un ottica non solo di risparmio di costi, ma anche di creazione di comunità attive. Dai gruppi di acquisto solidale, al bike e car sharing, dall’esperienza dei micronidi a quella degli orti in città, fino ad arrivare a soluzioni come il cohousing o il condominio solidale. Nel corso del mio intervento presenterò in particolare il caso del cohousing che ho indagato nel corso di una ricerca sul campo in California, e che poi ho contribuito a comunicare, diffondere e innovare nella versione sperimentata in Italia, lavorando sui punti critici del lungo processo che porta dalle buone intenzioni al vivere insieme in un vero e proprio insediamento con servizi condivisi, per ottimizzare i tempi e l’uso di risorse. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 17 EDILIZIA SOCIALE PUBBLICA PER CONIUGARE SOSTENIBILITÀ SOCIALE, AMBIENTALE ED ECONOMICA GUELFO TAGLIAFERRO VICEPRESIDENTE DELL’ ISTITUTO NAZIONALE DI BIOARCHITETTURA WWW.BIOARCHITETTURA.IT Il tema dell’Housing Sociale vede l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura impegnato da anni con attività di sperimentazione progettuale e di comunicazione. L’obbiettivo principale che abbiamo perseguito in questi ultimi anni è stato quello di coniugare la sostenibilità sociale con quella ambientale ed economica, e siamo riusciti a dimostrare che si può fare, con una progettazione molto evoluta per quanto riguarda gli aspetti bioclimatici passivi. Una progettazione attenta al contenimento dei costi nell’uso dei materiali da costruzione e delle tecnologie costruttive, senza rinunciare alla qualità architettonica. Un intervento da descrivere come esempio di questo modo di progettare è quello completato l’estate dello scorso anno a Monterotondo (Roma), grazie all’impegno di Lorenzo Cortesini, Alessandra Battisti e Fabrizio Tucci. Si tratta di un intervento di edilizia residenziale pubblica di 1243 mq, finanziato con fondi regionali e con un credito del Comune che, appaltato a corpo e a costo bloccato, è stato realizzato con una spesa di soli € 800,00 al mq di costruzione, nonostante che il progetto fosse stato impostato sulla ricerca dell’ottimale; la profonda padronanza della bioclimatica da parte dei progettisti ha di fatto determinato l’adozione di tutta una serie di soluzioni passive (torri di ventilazione, logge solari, elementi di accumulo termico, buried earth pipes, oltre a involucri efficienti e serramenti a elevate prestazioni)che, garantendo per via passiva la regolazione delle condizioni di confort interne, hanno reso possibile calibrare l’impiantistica su un minor dimensionamento, tanto che il fabbisogno energetico complessivo risulta essere pari a solo 10 Kwh/mq annui. 18 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 19 SCENARI Text by Anna Nosari Images courtesy of Cooper-Hewitt National Design Museum, New York A reflection on the role of design in a rapidly growing world: projects, ideas and solutions on display in New York “WHY DESIGN NOW?” Una riflessione sul ruolo del design in un mondo in rapida evoluzione: progetti, idee, soluzioni in mostra a New York 2200 A+D+M A+ A+D A +D + D+ +M M|M MAGAZINE MAG MA AGA AG AZI AZ ZIIN Z NE E | 201 2011 2 20 01 0 11 | # 3 35 5 · Masdar Development &LW\SODQ)RVWHU3DUWQHUV&OLHQW0DVGDU$EX'KDEL)XWXUH(QHUJ\&RPSDQ\8QLWHG$UDE(PLUDWHVDQG8QLWHG.LQJGRPH[SHF WHGFRPSOHWLRQ5HQGHULQJ)RVWHU3DUWQHUV „ Jardin Botanico-Orquideorama %RWDQLFDO*DUGHQ3/$1%$UFKLWHFWV0HGHOOtQ&RORPELD²3KRWR6HUJLR*yPH]  bioWAVE 2FHDQ:DYH(QHUJ\6\VWHPSURWRW\SH7LPRWK\)LQQLJDQ%LR3RZHU6\VWHPV3W\/WG$XVWUDOLD²5HQGHULQJ%LR3RZHU6\VWHPV3W\/WG A cosa serve il design oggi? Quanto è importante nell’affrontare i cambiamenti in atto nel panorama mondiale e qual è la sua funzione? Sono le domande che si stanno ponendo designer, progettisti, architetti e creativi in tutto il mondo, chiedendosi quale sia il ruolo del design nell’affrontare le sfide che il nuovo secolo sta lanciando da ormai più di un decennio. Le possibili risposte passano dalla creazione di nuovi prodotti, prototipi, edifici, ma anche servizi, messaggi e comunicazione in senso ampio. Energia pulita, mobilità, materiali, risorse, pianificazione urbana e del paesaggio: sono solo alcuni degli aspetti su cui verte la riflessione collettiva del mondo del design. Con un obiettivo unico: promuovere la salute, il benessere, la vita per tutte le persone, in ogni angolo del pianeta, nel rispetto dell’ecosistema globale in cui ci muoviamo. Il Cooper-Hewitt National Design Museum di New York ha dedicato al tema “Why design now?”, un’esposizione che intende esplorare e celebrare il potere di trasformazione del design sull’ambiente contemporaneo, inteso in senso antropologico, urbano, naturale. L’approccio creativo del “design thinking” è uno strumento fondamentale per affrontare alcuni dei problemi oggi più pressanti. Viene raccontato grazie ai 134 progetti, provenienti da 44 Paesi, selezionati dai curatori e suddivisi in otto grandi aree tematiche: energia, mobilità, comunità, materiali, prosperità, salute, comunicazione e semplicità. “Questa innovativa esposizione intende dare voce ad una rivoluzione che si sta compiendo in ogni area della pratica del design, a partire dal modo in cui materiali e prodotti vengono concepiti a come beni e servizi vengono realizzati, distribuiti e riciclati in tutto il mondo”, spiega Cara McCarty, curatrice del museo, “Why design now? getta uno sguardo sui progetti affascinanti e ambiziosi che stanno dando forma a questa rivoluzione”. Si passa da sistemi per la produzione di energia solare a bioWave, un enorme macchinario sottomarino progettato per catturare l’energia cinetica degli oceani, a Masdar, la città sperimentale nel deserto, vicino ad Abu Dhabi, progettata per diventare la più grande ed avanzata comunità ad emissioni zero, basata esclusivamente su energie rinnovabili. Nelle sale del Cooper-Hewitt vengono inoltre presentate soluzioni per la mobilità - come il Columbus Technologies’ Charge Point, un’imponente rete di stazioni per ricaricare veicoli elettrici, o il treno ad alta velocità autopropellente – o per affrontare la crescita degli agglomerati urbani con i relativi problemi di sovraffollamento e di precarie condizioni abitative. Grande attenzione viene riservata allo studio e all’utilizzo di materiali ecocompatibili, biodegradabili, interamente riciclabili e a chilometro zero, privilegiando l’impiego di prodotti locali e valorizzando la tradizione e la manodopera di artigiani del posto. In primo piano, inoltre, alcuni progetti per la tutela della salute pubblica ed accessibile a tutti, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo o in situazioni di disagio e A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 21 · Cabbage Chair SURWRW\SH2NL6DWR1HQGR-DSDQ3OHDWHGSDSHU3KRWR · SunShade SURWRW\SH/LDQQHYDQ*HQXJWHQ3URGXFW'HVLJQ7KH 0DVD\XNL+D\DVK 1HWKHUODQGV5HQGHULQJ/LDQQHYDQ*HQXJWHQ di difficoltà. Tra questi si segnalano il Solvatten Safe Water System, che usa i raggi UV per rendere potabile l’acqua, un’incubatrice low-cost per neonati, realizzata con parti di vecchie automobili, e lenti da vista con potere correttivo variabile, grazie a differenti quantità di un liquido versate all’interno di particolari occhiali. Sul fronte della comunicazione, tecnologia e design hanno cambiato il modo in cui riceviamo, usiamo e produciamo informazioni. Non solo smartphones e iPad, ebook o social network, ma anche computer portatili per bambini, progettati da Yves Béhar, o un orologio da polso in braille, fino ad una radio di emergenza che funziona a manovella o ad energia solare. L’indagine sul ruolo del design nell’affrontare anche i temi più critici e nel contribuire a delineare la società contemporanea continua con una seconda esposizione, aperta al Cooper-Hewitt fino a gennaio 2012: “Design with the Other 90%: Cities”. Un approfondimento che comprende oltre 60 progetti e prodotti selezionati, raggruppati in sei sezioni, chiamate Scambiare, Mostrare, Adattare, Includere, Prosperare e Accedere. Il futuro del pianeta passa (anche) dal design. 22 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 W hat is design for today? How is it important in facing the changes taking place in the world scenario and what is its function? Designers, planners, architects and creatives all around the world ask themselves these questions, wondering what the role of design is in facing the challenges the new century has launched since more than a decade. The possible answers range from the creation of new products, prototypes and buildings, to services, messages and communication in a broader sense. Clean energy, mobility, materials, resources, urban and landscape planning: these are just some of the aspects covered by the collective reflections of the design world. With a single goal: promoting health, wellness, life for all people, in every corner of the planet, respecting the global ecosystem in which we move. The Cooper-Hewitt National Design Museum of New York dedicated an exhibition to “Why Design Now?” theme, aiming at exploring and celebrating the transformation power of design on the contemporary environment, considered according to an anthropological, urban and natural perspective. The creative approach of “design thinking” is a key tool to address some of today’s most pressing problems. It is told through 134 projects coming from 44 countries, selected by curators and divided into eight broad areas: energy, mobility, community, SCENARI · Solvatten AB 3HWUD:DGVWU|PPDQXIDFWXUHGE\0lODUSODVW · Touch Magazine 6HDQ'RQDKXH5HVHDUFK&HQWHUHG'HVLJQ86$2IIVHWOLWKRJUD $%6ZHGHQ$%6SODVWLFDFU\OLF3KRWR'DYLG:DGVWU|P SK\ZLWKLQNDQGWKHUPRJUDSKLFWDFWLOHSULQWLQJ3KRWR6HDQ'RQDKXH materials, prosperity, health, communication and simplicity. “This innovative exhibition aims at giving voice to a revolution that is taking place in all areas of design practice, starting from how materials and products are designed to how goods and services are manufactured, distributed and recycled all over the world”, Cara McCarty, curator of the museum, explains, “Why design now? glances at the fascinating and ambitious projects that are shaping this revolution”. It ranges from systems for the production of solar energy by bioWave, a huge underwater machine designed to capture the kinetic energy of the oceans, in Masdar, the experimental city in the desert near Abu Dhabi, designed to become the largest and most advanced community with zero emissions, exclusively based on renewable energy. Some solutions for mobility are also presented in the rooms of the Cooper-Hewitt, such as the Columbus Technologies’ Charge Point, a massive network of stations to recharge electric vehicles, or the self-propelled high-speed train. Other solutions deal with the growth of urban agglomerations with their related problems of overcrowding and poor housing conditions. Great attention is paid to the study and use of environmentally friendly, biodegradable, totally recyclable and easily available materials, favoring the use of local products and enhancing the tradition and the work of local artisans. In the foreground, in addition, some projects for the protection of public health and accessible to all, especially in developing countries or in situations of poverty and difficulty. Among these, the Solvatten Safe Water System, which uses UV rays to make water drinkable, a low-cost infant incubator, made of parts of old cars, and lenses with variable corrective power thanks to different amounts of liquid poured into special glasses. In terms of communication, technology and design have changed the way we receive, use and produce information. Not only Smartphones and iPads, ebooks or social networks, but also laptops for children, designed by Yves Behar, or a Braille wristwatch, up to an emergency radio that works by crank or solar energy. The investigation on the role of design in facing even the most critical issues and in helping shape the contemporary society continues with a second exhibition, open at the Cooper-Hewitt until January 2012: “Design with the Other 90%: Cities”, an in-depth study that includes more than 60 projects and selected products, grouped into six sections called Exchanging, Showing, Adapting, Including, Prospering and Accessing. The future of the planet (also) passes through design. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 23 TENDENZE Text by Anna Nosari Images courtesy of Ateliers Jean Nouvel Nemeton UDG and Tengbom Group Greener and greener Architecture: nature becomes building material VEGETECTURE Architettura sempre più green: la natura diventa materiale da costruzione ↑Museum of Human Evolution E\$WHOLHUV-HDQ1RXYHO %XUJRV6SDLQ A rchitettura e natura superano i rispettivi confini, si intrecciano e si compenetrano, per creare una nuova frontiera della progettazione green. È la Vegetecture, l’espressione più avanzata dell’architettura internazionale: un incrocio di vegetazione e progettazione architettonica, sempre più al centro dell’attenzione del panorama urbano contemporaneo. Il verde diventa, secondo questo approccio, elemento primario, organico e costitutivo di edifici e costruzioni, superando il ruolo di elemento “aggiunto”, di arredo urbano o di semplice decorazione del costruito. Il tema della “natura urbana” è di grande attualità, anche per le importanti implicazioni di risparmio energetico e di riduzione 24 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 dell’inquinamento, e può vantare importanti contributi in tutto il mondo, coinvolgendo i grandi nomi dell’architettura, da Rem Koohlas a Renzo Piano e Zaha Hadid. L’architettura che usa le piante come elemento di costruzione rappresenta un’evoluzione dell’idea del giardino pensile o del verde verticale e punta ad affrontare concretamente i problemi delle moderne metropoli. Il fenomeno è in crescita - anche in considerazione del fatto che nel 2050 più della metà degli abitanti del pianeta vivrà in grandi contesti urbani - e si esprime tra l’altro, dal punto di vista sociale, nel ritorno degli orti urbani o nelle azioni di guerrilla gardening. “Siamo testimoni in questi anni di un incontro ravvicinato inedito”, ha commentato Gianluca Cristoni, presidente di Promoverde, “che · Sino-Swedish eco cityE\8'*DQG7HQJERP0,3,0$UFKLWHFWXUDO5HYLHZ)XWXUH3URMHFWV $ZDUGZLQQHUV%LJ8UEDQ3URMHFWVFDWHJRU\ porta due mondi apparentemente distanti ad intersecarsi e a collaborare, creando sinergie e nuove possibilità di sviluppo. Il mondo del verde si unisce a quello dell’architettura e da questa sinergia nascono nuovi scenari”. Si tratta di una tendenza sempre più diffusa, come conferma lo spazio dedicato dal recente MADE Expo al dialogo tra natura e cultura, interno ed esterno, vegetazione e architettura. Si parte dalla mostra “Vegetecture”, a cura di Maurizio Corrado - autore, insieme a Marco Ferrari, del volume dallo stesso titolo di freschissima pubblicazione - che ha raccolto realizzazioni e progetti da tutto il mondo, ambientandoli in un grande cubo e facendoli vivere grazie ad un coinvolgente ambiente multimediale. Sono stati selezionati lavori degli italiani Stefano La Rocca, Walter Nicolino e Carlo Ratti, Archicura, accanto a progetti di architetti e designer inglesi, spagnoli, tedeschi, greci, belgi, olandesi, austriaci, francesi, giapponesi, statunitensi, canadesi, sudamericani. “La nuova attenzione all’elemento vegetale ha cambiato completamente la prospettiva”, sottolinea Maurizio Corrado. “È un mutamento che coinvolge l’agricoltura e quindi l’alimentazione, l’architettura e il paesaggio, il design e l’abitare”. Un approccio globale e diffuso che non si limita ad integrare la natura nell’architettura grazie a giardini e parchi, ma che vuole abbattere i confini ↓House in the outskirts of Brussels E\3KLOLSSH6DP\QDQG3DUWQHUV $UFKLWHFWV(QJLQHHUV%UXVVHOV%HOJLXP · Medianera verdeE\-XOL&DSHOODDQG0LTXHO*DUFLD %DUFHORQD6SDLQ per portare il verde “dentro” l’architettura. “Bring the forest in the city”, recita infatti il titolo del convegno internazionale che si è tenuto al MADE nell’ambito di A.A.A. Agricoltura Alimentazione Agricoltura. La terza edizione dell’High Green Tech Symposium, che ogni anno fa il punto sull’architettura “verde” ed ecosostenibile più avanzata, ha presentato le testimonianze di alcuni dei più noti esperti. Tra loro gli olandesi MVRDV, l’architetto belga Luc Schuiten e lo spagnolo Juli Capella hanno tracciato un panorama della progettazione “green” più innovativa e gettato uno sguardo sulle evoluzioni in atto nell’architettura in tutto il mondo. ↓FLORIADE 2012 E\095'95RWWHUGDP A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 25 TENDENZE ↑Exclusive Luxury Holiday resort with Aston Martin hotel E\095'9*DOLMH0RQWHQHJUR ↓ SYMPOSIUM E\/XF6FKXLWHQ 26 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 A rchitecture and nature go over their respective frontiers; they intersect and penetrate, to create a new frontier in green design. It's Vegetecture, the most advanced expression of international architecture: a junction of vegetation and architectural design, more and more at the centre of the attention of the international contemporary urban view. Green becomes, according to this approach, a primary, organic and constitutive element for buildings and constructions, going beyond the role of "added" element of urban planning or as a simple decoration for the built. The theme of "urban nature" is of great interest, even for the important implications of energy saving and pollution reduction, and can count on important contributions all over the world, involving Architecture's great names, from Rem Koohlas to Renzo Piano and Zaha Hadid. The architecture that uses plants as building element represents an evolution of the roof garden idea or of the vertical green idea and directs to face concretely modern metropolis problems. This phenomenon is growing - even considering the fact that in 2050 more than half of the planet inhabitants will live in great urban contests - and it express, form the social point of view, in the return of urban vegetable gardens or in the guerrilla gardening actions. "We have been testifying during these years a new closed encounter", commented Gianluca Cristoni, Promoverde President, "that leads two apparently distant worlds to intersect and cooperate, creating synergies and new development chances. Green world gets together with architecture world and from this synergy some new scenarios are born". It’ a more and more diffused trend, as confirms the space dedicated at the recent MADE Expo to the dialogue between nature and culture, internal and external, vegetation and architecture. We start from the “Vegetecture” exhibition; edited by Maurizio Corrado – author, together with Marco Ferrari, of the just published volume with the same title – that has gathered together realizations and projects from all over the world, placing them in a big cube and making them live thanks to an involving multimedia environment. Works from the Italian Stefano La Rocca, Walter Nicolino and Carlo Ratti, Archicura have been selected together with works from English, Spanish, German, Greek, Belgian, Dutch, Austrian, French, Japanese, and American, Canadian and South American designers. “The new attention for the vegetal element has completely changed the perspective”, underlines Maurizio Corrado. “It’s a change that involves agriculture and consequently feeding, architecture and landscape, design and living”. A diffused and global approach that it’s not limited in combining nature into architecture thanks to gardens and parks, but that want to tear down borders in order to take green “into” architecture. “Bring the forest in the city”, says in fact the title of the international meeting that took place at MADE inside A.A.A. Agriculture Feeding Agriculture. The third edition of the High Green Tech Symposium that every year studies the most advanced “green” and eco sustainable architecture, has presented the testimony of some of the most famous authorities. Among them the Dutch MVRDV, Belgian Architect Luc Schuiten and the Spanish Juli Capella have traced a view of the most innovative “green” project and they have taken a look on the evolutions going on in worldwide architecture. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 27 Bologna, 24 settembre – 26 dicembre 2011 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna “Arte Povera 1968” Roma, 7 ottobre 2011 – 8 gennaio 2012 MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo “Omaggio all’Arte Povera” Rivoli, 9 ottobre 2011 – 19 febbraio 2012 Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea “Arte Povera International” A TRIBUTE TO A REAL FORM OF DEMOCRACY Every life aspect is worth becoming a work of art. The dialogue among a group of artists deeply different from one another but with a single common denominator Milano, 25 ottobre 2011 – 29 gennaio 2012 Triennale di Milano “Arte Povera 1967-2011” Bergamo, novembre 2011 - aprile 2012 GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Arte Povera in città” Napoli, 11 novembre 2011 - aprile 2012 MADRE - Museo d’Arte contemporanea Donnaregina “Arte Povera più Azioni Povere 1968” Roma, 7 dicembre 2011 – 4 marzo 2012 Galleria nazionale d’arte moderna “Arte Povera alla GNAM” Bari, 15 dicembre 2011 – 11 marzo 2012 Teatro Margherita “Arte Povera in teatro” Text edited by Anna Masello ARTE POVERA 2011 OMAGGIO AD UNA VERA FORMA DI DEMOCRAZIA ARTE Ogni aspetto della vita è degno di divenire opera d’arte. Il dialogo tra un gruppo di artisti profondamente diversi tra loro ma con un unico comune denominatore. 28 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Allestimenti al Teatro Margherita, Bari Photo courtesy of Teatro Margherita Allestimenti alla Triennale di Milano Photo courtesy of Castello di Rivoli Mario Merz 2PEUHOOR Giuseppe Penone 6FXOWXUHGLOLQID L 'Arte Povera è una corrente che nasce nel 1967 come manifestazione artistica ed estetica di un’urgenza di libertà. Di esprimere in modo sincero la semplice verità della vita. È un’arte onesta e democratica, lontana da idoli fittizi e rappresentazioni iconiche, immersa nel reale dell’essere umano e del mondo che lo circonda. Materiali naturali come il legno, l’acqua, la pietra, la terra, ma anche poveri e di uso quotidiano come stracci e tubi di ferro diventano protagonisti e strumenti di un linguaggio artistico nuovo, quotidiano, antitetico allo status convenzionale della pittura nell’Action Painting e del Nuovo Realismo, e dell’immagine nella Pop Art. La ricerca dei Poveristi è mossa da una forte spinta vitalistica, che essi ripropongono attraverso il costante utilizzo delle forze fisiche presenti in natura, come la gravità, ma anche attraverso l’uso della tecnologia come energia vivificante. Entrano in scena luci al neon e corrente elettrica, a sottolineare la fluidità del divenire delle cose, la vittoria del processo sull’oggetto. Da settembre è in atto la grande mostra-evento Arte Povera 2011, curata dal critico, nonché fondatore del movimento, Germano Celant. Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, PierPaolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio si raccontano attraverso il pluralismo linguistico che ha connotato il loro modo di comunicare, o meglio, di intendere la totalità dell’esistenza. Installazioni ambientali, video, fotografie, testi scritti testimoniano "un pensiero che tende a consolidarsi in processi mobili e variabili (…) impegnato in un agire che oscilla tra discorso metafisico e totalità sensoriale (…) che si muove in relazione alla molteplicità delle situazioni temporali e spaziali" come spiega Germano Celant. Il progetto Arte Povera 2011 coinvolge 8 tra enti culturali e Musei di tutt’Italia e 7 città, e si configura come un vero e proprio viaggio critico-temporale dal 1967 ad oggi. Prospettive diverse, approcci differenti, modalità operative distinte con l’unico fine di mettere a nudo tutte le sfaccettature di una ricerca estetica e sociale che, come afferma Germano Celant, è stata riconosciuta, insieme al Futurismo, quale importante contributo all’arte nel mondo.| www.admnetwork.it | follow us on | Photo courtesy of Francesco Bolis Gilberto Zorio 6HQ]DWLWROR Photo courtesy of Michele Sereni A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 29 Allestimento al Castello di Rivoli, Torino Photo courtesy of Castello di Rivoli Allestimenti al Teatro Margherita, Bari Photo courtesy of Teatro Margherita Allestimenti alla Triennale di Milano Photo courtesy of Castello di Rivoli Michelangelo Pistoletto 9HQHUHGHJOLVWUDFFL Photo courtesy of Paolo Pellion P oor Art is a current that was born in 1967 as an artistic and urgent exhibition of an urgent need for freedom, of expressing in a sincere way the simple truth of life. It’s a democrat and honest art, far from fake titles and iconic representations, plunged into the reality of the human being and the world that surrounds him. Natural materials such as wood, water, stone, mould but also poor and of everyday use like rags and iron pipes become protagonists and instruments for a language that is new, daily and antithetic to the conventional status of painting in the Action Painting and New Realism and of the image in Pop Art. Poverists research is moved by a great vitalist drive that they re-propose with the constant use of the physical forces present in nature, such as gravity, but also by using technology as enlivening energy. Neon lights and electric current enter the stage, to underline the fluidity of things becoming, the victory of the process on the object. Since September the great exhibition-event Poor Art 2011 has been taking place, edited by the reviewer and movement founder, Germano Celant. Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, PierPaolo Calzolari, Luciano Fabro, Janis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio describe themselves with the linguistic pluralism that has connoted their communicating way, or better, their way of intending the existence totality. Environmental installations, video, photos, written texts testify "a thought that aims to consolidate in moving and changing processes (…) engaged in an acting that swings between metaphysical speech and sensorial totality (…) that moves in relation to the multiplicity of time and space situations" as Germano Celant explains. The project Poor Art 2011 involves 8 among cultural boards and Museums all over Italy and 7 towns and it has been making out as a real critical-temporal trip from 1967 up to nowadays. Different perspectives, different approaches, different operating modes with the only goal to lay bare all the facets of an aesthetical and social research that " has been recognized, together with Futurism, as an important contribution in world art" as Germano Celant states. 30 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 49C:DE:2? 7:D4932496C 4@==6K:@?6 :E2=:2 TENDE E TESSUTI D’ARREDAMENTO • ALZATE BRIANZA (COMO) • TEL. +39 031 557801 • [email protected] • WWW.FISCHBACHER.COM A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 31 | COPERTINA | Text edited by Cristina Rivadossi Photos by Enrico Basili | Aldo Cibic il progetto come generatore di gioia the project as a generator of joy “ Ho cominciato a lavorare a 22 anni nel 1977 da Sottsass, nel 1980 Matteo Thun, Marco Zanini ed io siamo diventati soci, c'era con noi anche Michele De Lucchi, era il nostro fratello più vecchio, che non era socio ma stava con noi. Nel 1981 nasceva Memphis di cui ero uno dei soci fondatori”. Così racconta il suo esordio Aldo Cibic, triestino di origine, veneto e milanese di adozione, che si divide tra lo studio di Milano e quello di Vicenza. Un uomo legato alla sua terra ma desideroso di scoprire il mondo, due aspetti che per lui sono complementari. E con un'idea precisa legata alla felicità. Come scrive in un piccolo testo per Lei le idee sono come semi. Cosa intende? Chi è Aldo Cibic, Lei come si definisce? “L'ispirazione può arrivare dalle parti più disparate, tante volte dalla lettura di giornali o di libri, da i fatti quotidiani osservando cosa succede alla gente intorno a noi: ovvero cercando di capire se si può fare qualcosa per migliorare la realtà che ci circonda. Mi sento un pò come un producer: con Rethinking Happiness o con Designing our Future ci siamo inventati delle narrazioni che possono originare dei progetti, tutto ciò da l’idea “Sono stato molto fortunato: avere un maestro come Sottsass è stato un privilegio, ci ha sempre stimolato ad avere una visuale molto aperta sull'idea della sperimentazione. Quello che ho fatto mio, quello che conta, da una parte è un approccio culturale al progetto e dall'altro sentirsi sempre parte di quello che si fa.” 32 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 “Che i semi sono sempre un inizio, una speranza che ci ricorda che ogni cosa ha una sua origine e che le idee sono come semi; questa metafora per me sta a significare che bisogna credere nelle idee, coltivarle e svilupparle perchè siano generatrici di progetti in grado di migliorare noi e chi ci sta intorno.” Aldo Cibic personaggio poliedrico. Da dove nasce per Lei l'ispirazione? Rethinking Happiness, fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te Rethinking Happiness, do the others what you would like to be done to you A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 33 COPERTINA di creare delle opportunità economiche sia per il produttore che per il fruitore. Quello che credo stiamo cercando di fare è di provare a tradurre in progetti concreti la nostra ricerca ed è un atteggiamento di cui tuttosommato c’è bisogno oggi. Rehinking Happiness è un esempio di un’idea di progettualità che intercetta criticità e opportunità rispetto ad un mondo che cambia. Quando mi sento chiedere da giovani designer dei consigli su cosa potrebbero fare mi trovo a rispondere che, nonostante le condizioni non facili che viviamo, bisogna da una parte diventare degli acuti osservatori, e dall’altra essere dei collettori di informazioni utili al fine di individuare i progetti possibili rispetto a questo futuro.” In un testo del libro di Rethinking Happiness Lei racconta di cos’è “un bel posto” citando ad esempio una condizione in cui i bambini possono giocare in sicurezza e in cui c’è una dinamica di rapporti tra le persone animata dal rispetto. “Non ho la presunzione e l'arroganza di chi pensa di poter cambiare il mondo, credo però si tratti di capire come si possano organizzare le strategie articolate che coinvolgano sia le persone interessate che altre competenze per porre i presupposti per progettare pensando a come la vita si può svolgere in un modo migliore.” Quanto è importante per Aldo Cibic che il progetto crei un'emozione? “Personalmente provo una grande gioia quando qualcosa che ho progettato procura a chi lo vede una sensazione piacevole o addirittura se strappa un sorriso.” 34 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 ↓ ↑ Staff Diesel 1RYHQWD9LFHQWLQD9,B&LELF3DUWQHUV ↑ ↗ Rethinking Happiness1;,,RVWUV,QWHUQD]LRQDOHGL$UFKLWHWWXUD%LHQQDOHGL9HQH]LD ↓ ↑ Designing our Future$ELWDUHLO7HPSR9HURQD95 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 35 ↓ ↑ La Rinascente0LODQR'XRPRB&LELF3DUWQHUV Quali sono i progetti nei quali si identifica di più? “Sono quelli in cui riconosco un senso: possono essere dei piccoli gesti poetici, come gli oggetti per la tavole che disegno per PaolaC., come le nuove comunità che si intravedono in Microrealities o Rethinking Happiness”. Ed è questo infatti il sogno di Aldo Cibic raccolto anche in un volume dove ci parla di felicità, dal titolo Rethinking Happiness e dall'altrettanto eloquente sottotitolo "Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. Nuove realtà per nuovi modi di vivere". Il progetto, realizzato per la Biennale di Architettura 2010, nasce da una riflessione riguardante il periodo storico che stiamo vivendo che “ci pone di fronte a condizioni e a sfide che possono generare cambiamenti sostanziali nel modo di concepire un approccio diverso e più contemporaneo alla progettualità”. 36 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Qui si illustrano quattro idee progettuali legate a nuovi modelli di fare comunità. Un saggio autentico che, attraverso l'utilizzo di parole, immagini, modelli, illustrazioni e suggestioni, descrive il suo pensiero legato a un modo diverso di fare architettura. “Una progettualità che cerca di creare – parole di Aldo Cibic – un miglioramento nella qualità di vita delle persone a livello sociale, economico e ambientale” con una consapevolezza che “l'architettura, a prescindere dagli stili, sia il supporto per raccontare una storia, per creare un luogo dove ci sia la condizione in cui la ← ↓ ↑ Uffici Dalla Verde0RQWHFFKLR0DJJLRUH9,B&LELF3DUWQHUV A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 37 ‡ ↓ ↑ More with Less 6DORQHGHO0RELOH0LODQR0, bellezza si ritrova ”. E nel volume si racconta di quattro idee progettuali: nuove comunità, nuove polarità; campus tra i campi; urbanismo rurale; superbazar. Nuove comunità, nuove polarità descrive il quartier generale di un'azienda internazionale nella zona industriale di un paese ai piedi delle Alpi, ripensato in un'area dismessa come uno spazio per integrarsi e diventare una risorsa per il territorio. O ancora come Campus tra i campi dove un giovane gruppo impegnato in start-up innovative decide di occupare un terreno agricolo circondato da acqua nella laguna di Venezia per creare una condizione di ↓ Caraffa Piggy3DROD& 38 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 ↓ Caraffa Foxy3DROD& autosufficienza energetica e ambientale. Oppure Urbanismo rurale in cui si immagina, nei pressi di Shanghai, un parco rurale con residenze a bassa densità dove la sfida è quella di creare un modello di comunità con servizi condivisi, nuove attività e relazioni in sintonia col territorio. Ed infine Superbazar, un luogo dove vivere, incontrarsi, comprare, vendere, scambiare immaginato nella periferia di Milano, nei pressi dell'incrocio di infrastrutture di mobilità, che diventa l'occasione per inventare un nuovo spazio pubblico che ospita attività funzionali alla vita del quartiere. | www.admnetwork.it | follow us on ↓ Caraffa Polly3DROD& | I started to work for Sottsass in 1977 when I was 22; in 1980 Matteo Thun, Marco Zanini and I became partners. There also was Michele De Lucchi with us, he was our older brother, he was not a partner but he stayed with us. Memphis was born in 1981 and I was one of the constituent members. This is how Aldo Cibic started out; coming from the Trieste province and adopted by the Veneto region and Milan, he works between the Milan and the Vicenza studios. A man tied to his land but eager to discover the world, two complementary aspects for him. And with a precise idea linked to happiness. Who is Aldo Cibic, how you define yourself? “I have been very lucky: having a master as Sottsass has been a privilege, he has always stimulated us towards a very open-mined viewpoint on the idea of experimentation. What I converted into my own view, what really counts, is a cultural approach to the project on the one hand and the idea of always feeling part of what a person does on the other hand.” As you write in a small book, you believe that ideas are like seeds. What do you mean? “That seeds are always a beginning, a hope that reminds us that everything has its own origin and that ideas are like seeds; this metaphor means that we must believe in the ideas, make them grow and develop them so that they can generate projects capable of improving ourselves and the people surrounding us.” Aldo Cibic is a versatile person. Where does inspiration arise for you? “Inspiration can arise from the most varied aspects, many times from reading newspapers or books, from daily facts by observing what happens to the people surrounding us: that’s to say, trying to understand if it is possible to do something in order to improve the reality around us. I feel as a sort of producer: with Rethinking Happiness or Designing our Future we invented some narrations that can give life to projects; all this conveys the idea of creating economic opportunities both for the producer and for the user. What I think we are trying to do is translating our search into concrete projects: this attitude is needed today. Rethinking Happiness is an example of an idea of planning ability that intercepts critical aspects and opportunities in front of a changing world. When young designers ask me for advice regarding what they could do, I answer that, in spite of the not easy conditions we live in, it is necessary, on the one hand, to become acute observers and, on the other, to collect useful pieces of information in order to identify potential projects regarding this future.” In a text taken from Rethinking Happiness, you describe what “a beautiful place” is, quoting for example the condition in which children can safely play and in which the relationships among people are based on respect. “I do not have the presumption and the arrogance of those who think to be able to change the world, but I believe that the point here is trying to understand how complex strategies can be organized so as to involve both the interested people and other competences in order to place the premises needed to plan, thinking about how life can be lived in a better way.” How much is it important for Aldo Cibic that the project creates an emotion? “Personally, I feel a great joy when something I planned makes other people feel a pleasant sensation or if it gets a smile out of them.” Which are the projects you identify the most with? “Those in which I perceive a meaning: they can be small poetical gestures, such as the objects for the tables I design for Paola C., or the new communities that can be seen in Microrealities or Rethinking Happiness”. As a matter of fact, this is Albo Cibic’s dream, also described in a volume where he speaks about happiness, titled Rethinking Happiness and with the equally eloquent subheading “Do unto others as you would have them do unto you. New realities for new lifestyles.” The project - realized for the Architecture Biennial 2010 - was born from a reflection regarding the historical period we are living now that “makes us face conditions and challenges that can generate substantial changes in the way of conceiving a different and more contemporary approach to the planning ability”. Four design ideas tied to new models of creating a community are shown here. Through the use of words, images, models, illustrations and suggestions, this authentic essay describes his thought linked to a different way of doing architecture. “A planning ability that tries to improve - in Aldo Cibic’s words - the quality of people’s life on a social, economic and environmental level” with the awareness that “architecture, apart from styles, is the means to tell a story, to create a place where there is the condition in which beauty is to be found again”. Four design ideas are described in the volume: new communities, new polarities; a campus in the fields; rural urbanism; superbazaar. New communities, new polarities describe the headquarter of an international company in the industrial area of a town at the foot of the Alps, redesigned in an abandoned area as a space to integrate and to become a resource for the territory. Or as a Campus in the fields where a young group committed to innovative starts-up decides to occupy an agricultural land surrounded by water in the Venice lagoon to create a condition of energy and environmental self-sufficiency. Or Rural Urbanism, near Shanghai, with a rural park with low-density residences where the challenge is to create a model of community with shared services, new activities and relationships in tune with the territory. And to conclude, Superbazaar, a place where to live, meet, buy, sell, exchange, imagined in the outskirts of Milan, near the transport infrastructures crossing. It becomes the occasion to invent a new public space housing activities that are functional to the life of the district. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 39 RETAIL Text by Sara Pizzorno EVENTI VISIONS: Photos by unophoto.com and courtesy of POPAI Italia U ← Immagine tratta dalla presentazione di Alasdair Lennox 40 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 na location d’eccellenza ha ospitato lo scorso 10 Novembre il Convegno Annuale POPAI Italia sul Retail Design. La IV Edizione si è infatti tenuta nel Salone d’Onore de La Triennale di Milano, dove si è discusso di concept, di retail visions e di scenari strategici e progettuali nella costruzione dello store. Scopo dell’evento è stato quello di analizzare - col respiro internazionale che da sempre contraddistingue Popai e con un occhio di riguardo al consumatore - l’intero scenario strategico e progettuale del retail concept. Il dibattito ha visto coinvolti i più rilevanti profili professionali del settore e dalle loro testimonianze è emerso che la soddisfazione delle esigenze estetiche, informative ed esperienziali del cliente è ormai un elemento fondamentale di cui i retailers devono tener conto e la scelta di un concept, a discapito di un altro, può determinare differenti esiti in termini di coinvolgimento. Attraverso le loro testimonianze, sono emerse le problematiche attuali che si riscontrano nella costruzione dell’esperienza e dell’ambiente di vendita, discutendo di idee e soluzioni che possano realmente rendere lo store una reale piattaforma di comunicazione con il consumatore, di narrazione di una storia che lo coinvolga nella retail vision del brand. Come più volte è emerso, conoscere il proprio consumatore diventa indispensabile per fronteggiare questa complessità, così come il mettere a sua disposizione un’offerta POPAI ITALIA IV EDIZIONE CONVEGNO RETAIL DESIGN HOW TO BUILD A SUCCESSFUL RETAIL BRAND IN A FAST GROWING MARKET - VISIONI E STRATEGIE PER LA COSTRUZIONE DI UN’INSEGNA DI SUCCESSO · Simona Finessi · James Damian · Matteo Bressanin · Renato Montagner · Simone Domenella · Alasdair Lennox sempre più vicina alle sue esigenze. Ecco che i luoghi di consumo devono trasformarsi in contenitori di emozioni e di esperienza e, in quest’ottica, diventano di fondamentale importanza leve come il design, il visual merchandising ed i servizi accessori, leve che devono sapientemente essere integrate in una visione progettuale olistica. L’intero appuntamento ha rappresentato un momento di incontro, di confronto e di scambio tra i diversi attori del mondo del retail, offrendo informazioni e stimoli su potenzialità e sviluppi futuri. La partecipazione di oltre 220 attori della business community e operatori del settore sottolinea il vivo interesse per gli argomenti trattati e per le strategie in grado di individuare le nuove e significative opportunità per il settore. Per l’evento è stato scelto come Moderatore Simona Finessi, Direttore responsabile delle testate A+D+M e P.O.; la scelta suggella una partnership instaurata ormai diversi anni fa fra Popai e la casa editrice Publicomm e testimonia il ruolo di opinion leader che l’importante associazione internazionale riconosce alle testate rappresentate dal nostro Direttore Simona Finessi. | www.admnetwork.it | follow us on | Sono intervenuti in qualità di relatori: Matteo Bressanin International Retail Manager Nestlé NESPRESSO SA Simone Domenella Managing Director CARLO PAZOLINI James Damian Former Senior Vice President, Chief Design Officer BEST BUY Alasdair Lennox Creative Director FITCH Europe & Russia Renato Montagner Art Director Pirelli PZERO POPAI Italia è il centro di competenza del retail che considera il Punto di Vendita un mezzo di comunicazione, quello più vicino al consumatore, unico nella fase in cui il cliente diventa acquirente. L’impegno di POPAI ITALIA è quindi quello di promuovere e valorizzare il ruolo chiave del Punto di Vendita avvalendosi degli strumenti più idonei e attuali grazie alla sua collocazione di privilegiato osservatorio internazionale. www.popai.it A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 41 PGYU PRESENTATO ALLA TRIENNALE L'ADI DESIGN INDEX 2011 La pubblicazione annuale ADI Design Index costituisce preselezione per il Premio Compasso d’Oro ADI triennale. Presentata alla Triennale di Milano lo scorso 30 novembre, l’edizione 2011 segna una svolta nel modo di comunicare con imprese, professionisti e appassionati di design. Dopo il successo della XXII edizione del Compasso d’Oro, nel prossimo ciclo di selezione (2011, 2012, 2013) ADI Design Index cambia radicalmente fisionomia. Il progetto grafico, interamente rinnovato, è stato affidato allo studio ZUP Design (XXII Compasso d’Oro per il progetto di comunicazione per l’Icograda Design Week di Torino 2008). Ma il nuovo ADI Design Index prevede soprattutto novità di struttura e di progetto editoriale: alla tradizionale edizione a stampa si aggiungono i media digitali: la qualità dei prodotti, che rimane l’elemento distintivo della selezione, potrà essere così comunicata a un pubblico più ampio, accrescendo il valore informativo del sistema costituito da ADI Design Index e Premio Compasso d’Oro ADI. Un layout innovativo www.adidesignindex.com che introduce la modalità interattiva QR di consultazione del volume, per aprire nuove possibilità di comunicazione a vantaggio di tutti i selezionati. Un modo per offrire un servizio nuovo e di conferire a questa pubblicazione lo stesso spirito visionario e rivoluzionario del design italiano. A BOLOGNA PALAZZO PEPOLI: 20 MILA METRI QUADRATI DI MUSEO DIFFUSO dall’architetto Mario Bellini, e il progetto grafico, curato dall’architetto Italo Lupi, rendono la visita al museo un’esperienza unica. Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna (via Castiglione 8 – 40136 Bologna) verrà aperto al pubblico da sabato 28 gennaio 2012. www.genusbononiae.it Genus Bononiae. Musei nella Città è un percorso culturale, artistico e museale articolato in edifici nel centro storico di Bologna, restaurati e recuperati all’uso pubblico: la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, con un prezioso patrimonio librario a partire dal 1500; San Colombano; la Chiesa di Santa Cristina; Santa Maria 42 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 della Vita, ove è collocato il il capolavoro scultoreo Compianto sul Cristo morto; Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni; Casa Saraceni; San Michele in Bosco. E infine Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, cuore del percorso Genus Bononiae, il museo dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni. Le alterne vicende della comunità locale sono qui raccontate in modo innovativo e dinamico, con tecniche espositive scenografiche ed interattive suggestive e per molti versi inedite nel nostro Paese. La splendida cornice del palazzo medievale, reinventato, restaurato e allestito Gillo Dorfles, nato a Trieste nel 1910, è una tra le più importanti figure di artista e di intellettuale nel panorama italiano dal dopoguerra ad oggi. Sino al 12 febbraio 2012 al Mart di Rovereto è possibile visitare la mostra “Gillo Dorfles. Le opere recenti” OUTSIDE THE BOX a cura di Luigi Sansone e con la collaborazione di Daniela Ferrari. La mostra non è una celebrazione, ma la presentazione di una produzione molto vasta, con un’attenzione particolare ai suoi ultimi lavori. Il percorso espositivo tocca i momenti salienti della sua ricerca, che ha inizio negli anni Trenta, nel solco dell’espressionismo e del surrealismo. Professore di estetica e figura di primo piano nell’ambito della storia e della critica d’arte, Dorfles è stato contemporaneamente uomo di teoria e di prassi. La dimostrazione più eclatante www.mart.tn.it PGYU GILLO DORFLES AL MART DI ROVERETO di questo la si ebbe nel 1948, quando insieme a Bruno Munari, Atanasio Soldati e Gianni Monent, Dorfles fondò un gruppo d’avanguardia - il Movimento Arte Concreta - che si poneva un compito ambizioso: quello di indirizzare la pittura lontano sia dalla figurazione che dall’astrazione postcubista. Prima di tutto questo, Gillo Dorfles è stato un pittore originalissimo e prolifico, benché riservato, ma soprattutto è stato fedele a una precoce ispirazione e allo stesso tempo pronto a rivedere anche radicalmente, nel corso della sua lunga carriera, gusti e presupposti teorici. www.contanima.com Low and High Technologies for the Emergencies 2011 Sino al 15 gennaio 2012 è possibile partecipare ad “OUTSIDE THE BOX_Low and High Technologies for the Emergencies_2011”, il concorso internazionale di architettura che ricerca idee progettuali in grado di risolvere i diversi problemi che nascono in situazioni seconda fase (Bernardina Borra, Luca Bullaro, Lucy Bullivant, Martyn Hook, Zaira Magliozzi, Graziella Trovato) sceglierà i tre vincitori. Al primo classificato andrà un premio di 10.000 dollari, al secondo di 4.000 dollari e al terzo di resto del mondo. La sfida 3.000 dollari. Sarà inoltre è coniugare sostenibilità e istituito un premio “Giuria design parametrico. popolare” di 5.000 dollari La giuria della prima fase assegnato al progetto, di emergenza causate (Mario Cucinella, Nancy uno tra i dieci finalisti, che ad esempio da fenomeni naturali. Il Box è una piccola Goldring, Hans Ibelings, Neil avrà ottenuto maggiori Leach, William Menking, preferenze dai visitatori del struttura temporanea che Luis Moya Gonzalez, sito www.contanima.com può essere al contempo Luigi Prestinenza Puglisi, Analist Group provvederà work-station e centro Massimo Russo, Patrik inoltre allo stanziamento informazioni aperto al Schumacher) selezionerà di 10.000 dollari per la pubblico e che permette realizzazione di un modello alla popolazione di rimanere dieci progetti finalisti tra i quali poi la giuria della del progetto vincitore. sempre in contatto con il A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 43 PGYU DISEGNO E DESIGN. BREVETTI E CREATIVITÀ ITALIANI Sino al 29 gennaio 2012 presso il suggestivo spazio della Rotonda di via Besana a Milano sarà possibile visitare la mostra “Disegno e Design - Brevetti e creatività italiani” prodotta dalla Fondazione creatività italiana applicata alla produzione industriale e l’importanza che riveste una corretta tutela della proprietà industriale per mantenere la competitività del sistema paese nei mercati internazionali. La mostra ospita centinaia di brevetti, disegni e marchi - conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato e l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi - che testimoniano l’evoluzione e Valore Italia e dal Ministero l’espansione della creatività dello Sviluppo Economico e italiana degli ultimi cento promossa dall'Assessorato anni. La tappa milanese di alla Cultura, Expo, Moda e “Disegno e Design” attualizza Design del Comune di Milano. ed amplia i contenuti già L’esposizione presenta sotto presentati a Roma nel 2009 una luce nuova il valore della ed a Shanghai nel 2010, in PIER LUIGI NERVI. L'ARCHITETTURA MOLECOLARE La sapienza di coniugare arte e scienza, tecnica ed eleganza, senza mai perdere di vista funzione e costi, è la cifra che ha contribuito a fare di Pier Luigi Nervi uno dei più grandi architetti del Novecento. Sino al 29 gennaio 2012 è possibile visitare presso la 44 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Galleria Carifano di Fano la mostra “Pier Luigi Nervi. L'architettura molecolare”. La mostra mette in luce, attraverso fotografie e progetti, la complessa attività di Nervi che si manifesta in molteplici aspetti che vanno dall’ideazione alla realizzazione delle sue opere di ingegneria e di architettura. Da architettoartista privilegiava materiali come il calcestruzzo e il ferro-cemento che riusciva a plasmare con grande abilità grazie alla sua profonda conoscenza delle tecniche costruttive. La mostra si sviluppa intorno a circa 150 riproduzioni, in alta definizione, di materiale documentario, fotografico, progettuale e grafico relativo alla figura dell’architetto e alle sue opere più significative. L’Itinerario marchigiano di Pier Luigi Nervi è parte di un più ampio progetto di ricerca coordinato da Fausto Pugnaloni e Antonello www.disegnoedesign.com occasione dell’Esposizione Universale, rappresentando un ulteriore contributo alla politica di diffusione di una corretta cultura della proprietà industriale che vede impegnata, ormai da molti anni, la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Dalla nascita dell’idea alla realizzazione della stessa, con un’attenzione particolare ad un aspetto sinora poco indagato della produzione industriale e che costituisce invece il valore aggiunto del fenomeno del Made in Italy: l’unicità e irripetibilità del modello. www.sistemamuseo.it Alici del dipartimento DICEA, Università Politecnica delle Marche e finalizzato al censimento e alla valorizzazione dell’architettura del Novecento nelle Marche. Photos courtesy of Fabrizio Stipari A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 45 www.ttdesign.it ph. Alberto Parise 46 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Blend Building - Generali Properties0LODQRSURMHFWE\$$SKRWRVFRXUWHV\RI(UQHVWD&DYLRODDQG*LXVHSSH0DULWDWL Racconto Urbano Urban Tale Progetto vivo e dinamico, elemento cangiante che vibra e si muove insieme alla città, riflessa nelle sue vetrate. An alive and dynamic project, a changing element that vibrates and moves together with the city, reflected in its windows. L 'intervento vuole essere un chiaro racconto urbano della città, svolto tramite i riflessi dei suoi monumenti, dei suoi molteplici contesti e del cielo. Finalità dell'opera è concepire un nuovo prospetto attraverso la reinterpretazione contemporanea della stratificazione classica (basamento, elevazione, coronamento), rendendo graduale e unitario il passaggio A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 47 tra le geometrie esistenti dei tre blocchi. L'edificio è situato in piazza IV Novembre, di forma prevalentemente quadrata, connessa attraverso l'angolo nord ovest con l'estesa area di piazza Duca D'Aosta, su cui s'affaccia il fronte principale della stazione centrale di Milano. Il concetto di dinamismo è centrale in questo intervento e si ritrova sia negli aspetti più visibili - la facciata, i materiali, la luce - sia in quelli più tecnici legati agli impianti, studiati per essere adattati in modo semplice e veloce al variare delle esigenze dei diversi locatari. L’edificio composto da 11 piani fuori terra e 3 interrati, si sviluppa intorno a una struttura centrale in cemento armato in cui si trovano i vani scale e ascensori, i bagni e i locali di servizio. Dismesso da poco tempo, la sua funzione principale e originaria era quella di edificio per uffici, mantenuta nell’attuale progetto, anzi resa ancora più definita dall’eliminazione degli spazi commerciali esistenti al pian terreno. La decisione dei progettisti è stata quella di non intervenire in modo intrusivo sul preesistente modificandone i volumi esterni o stravolgendone la natura, quanto piuttosto di dare una nuova lettura di quanto già edificato, riabilitando l’edificio tramite l’elemento che lo rende riconoscibile e integrato nella città, la sua facciata. Una facciata a doppia pelle concepita per massimizzare l'efficienza energetica e il comfort termico, visivo e acustico degli utenti e che, grazie alla composizione combinata di vetri di differente colore e composizione (float, specchio, extrachiaro), conferisce un'identità precisa all’edificio rendendolo intrinsecamente dinamico. La pelle esterna vetrata dell'edificio è caratterizzata da quattro tonalità di colori, dal più scuro verso l'angolo in alto a sud, a uno sfondato verso il centro scendendo in diagonale (ottenuto grazie ad una maggioranza di vetri extrachiaro) per ricomporre il colore e la matericità verso l'angolo nord basso. Benché in posizione defilata, il progetto di caratterizzazione della facciata la rende segno evidente, percepibile e significativo su tutto l'arco degli spazi pubblici, grazie soprattutto al duplice effetto della riflessione e della mutazione del colore che determinano, con il succedersi delle sequenze temporali giornaliere e stagionali, e delle diverse condizioni metereologiche, differenti effetti di colore, trasparenza e luminosità. Essendo uno dei fondamentali spunti progettuali, il trattamento dei vetri della pelle esterna raccoglie le potenzialità urbane e le trasforma in un sistema di partecipazione e di valorizzazione dello spazio. L'utilizzo di questo tipo di materiali conferisce un'identità precisa all'edificio e al contesto urbano dopo la sua trasformazione. | www.admnetwork.it 48 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 49 YEAR OF FOUNDATION 1995 (5+1 Architetti Associati) 2005 (5+1AA Agenzia di Architettura) NO. OF COLLABORATORS Around 50 CONTACT Via Interiano 3/11 16124 Genova [email protected] www.5piu1aa.com 5+1AA Arch. Alfonso Femia, Arch. Gianluca Peluffo CORE BUSINESS 5+1AA affronta la città, il suo superamento e la sua riaffermazione, confrontandosi con la trasformazione e la descrizione della realtà, perseguendo azioni quali il dialogo con la realtà del banale e del ”brutto”, l’estetica della “povertà”, l’etica della percezione. MAIN PROJECTS 1998 e il 2005: Foro di Aquileia, Campus Universitario di Savona, Padiglione Wyler Vetta a Basilea, Direzioni del Ministero degli Interni a Roma, Low Emission Building di Savona, Palazzo del Ghiaccio e dei Frigoriferi Milanesi a Milano, Retail Park di Assago, Villa Sottanis e Centro espositivo di Casarza Ligure, Blend Building e Blend Tower per Generali Properties a Milano, Marina residence a Cotonou (con Peia Associati). Dal 2005: Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia con Rudy Ricciotti, Master Plan per l’Expo 2015 e le Nuove strutture direzionali di Fiera Milano, Riqualificazioni dei Docks di Marsiglia, Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie di Torino, Complesso residenziale Generali SGR a Milano, Museo del Giocattolo e del Bambino a Cormano, le residenze a San Giuliano di Puglia. Attualmente in costruzione: sede dell’Agenzia Spaziale Italiana a Roma; Area Metalmetron di Savona, complesso residenziale “CM” a Brescia, Centro Deledda e area della Caserma Beleno a Venaria Reale. AZIENDE / COMPANIES arredi piano terra/furniture ground floor DA.FLA facciata a doppia pelle, vetrate, serrande / double-skin facade, glass wall, claddings SE.PA.M. cartongessi/plasterboards Knauf Milano pavimenti sopraelevati/overhead floor Joint Venture Production porte interne/indoor doors Lualdi Porte tendaggi motorizzati/powered curtains Model System Italia elevatori/elevators Colombo & C. Ascensori corpi illuminanti/lights Norlight progetto luce 50 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 CORE BUSINESS 5+1AA tackle, supersede and reassert the city by confronting reality and how it changes and is described, taking action like dialoguing with the bland and “ugly”, the aesthetics of “poverty” and ethics of perception MAIN PROJECTS 1995 and 2005: Foro di Aquileia, Savona University Campus, Wyler Vetta Pavilion in Basel, headquarters of the Ministry of the Interior in Rome, Low Emission Building in Savona, Palazzo del Ghiaccio e dei Frigoriferi Milanesi in Milan, Assago Retail Park, Villa Sottanis and Exhibition Centre in Casarza Ligure, Blend Building and Blend Tower for Generali Properties in Milan, Marina Residence in Cotonou (with Peia Associati). From 2005: Nuovo Palazzo del Cinema in Venice with Rudy Ricciotti, Master Plan of Expo 2015, new Fiera Milano business headquarters in Milan, Marseilles Docks, Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie in Turin, Generali SGR residential complex in Milan, Toys and Arts Factory in Cormano, Residences in San Giuliano in Puglia. Currently under construction: headquarters of the Italian Space Agency in Rome, the Metalmetron area in Savona, “CM” residential complex in Brescia, Deledda Centre and Beleno Barracks area in Venaria Reale. T he intervention aims at being a clear urban tale of the city, described through the reflections of its monuments, its multiple contexts and the sky. Thepurposeoftheinterventionistoconceiveanewfaçade through a contemporary reinterpretation of the classical stratification (basement, elevation, superstructure), making the passage among the existing geometries of the three blocks gradual and homogeneous. The building is located in IV Novembre Square and it is mainly square-shaped, connected through the northwestcornertotheextendedareaofDucaD'AostaSquare, on which the main front of Milan central station faces. Theconceptofdynamismiscentralwithinthisintervention andisfoundinboththevisibleaspects-façade,materials, light - and in the more technical aspects related to the installations, designed to be quickly and easily adapted to the changing needs of the different tenants. The building includes 11 floors above ground and 3 basements, and develops around a central structure made of reinforced concrete where there are staircases and elevators, bathrooms and utility rooms. No longer in use, its main and original function was of an office building, maintained in the current project and made even more defined through the elimination of the commercial spaces existing on the ground floor. The decision of the designers was not to intrusively intervene on the existing building by modifying the external volumes or distorting their nature, but rather to give a new reading of what has already been built, rehabilitating the building through the element that makes it recognizable and integrated into the city, that’s to say, its façade. The double skin façade is designed to maximize the energy efficiency and the thermal, visual and acoustic comfort of the users, and thanks to the combination of glasses of different colours and composition (float, mirror, extra-clear), it gives a precise identity to the building, making it inherently dynamic. The glass outer skin of the building features four shades of colours, from the darkest one in the upper south corner, to the sfondato technique used diagonally towards the centre (obtained thanks to a majority of extra-clear glasses) to reconstruct colour and materiality towards the north bottom corner. Although hidden from direct view, the characterization project of the façade makes it a clear, perceptible and meaningful element considering the whole public spaces, mainly thanks to the double reflection effect and the colour change they create, with the succession of daily and seasonal sequences, with the different weather conditions, the different effects of colour, transparency and brightness. Being one of the basic design ideas, the treatment of the outer skin glasses collects the urban potentials and transforms them into a system of participation and valorization of the space. The use of this type of materials gives a clear identity to the building and to the urban context after its transformation. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 51 il progetto raccontato 52 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Le Terrazze&DULWjGL9LOORUED79SURMHFWE\0DUFR3LYDSKRWRVFRXUWHV\RI$QGUHD0DUWLUDGRQQD Il piacere esperienziale si traduce in qualità di vita Plesure reflected in the experiential quality of life Recuperare una struttura esistente destinandola a funzioni abitative e di servizio, in una nuova concezione di edificio polifunzionale. Demonstrate that an existing structure can be retrieved, giving it a totally new concept of a polyfunctional building. U n cantiere incompiuto incombeva, col suo scheletro di cemento, su quella porzione di marca trevigiana situata a nord di Treviso, tra il centro di Villorba e la Statale 13 Pontebbana, importante arteria di collegamento del territorio veneto. Da oltre sedici anni questa presenza ingombrante, originariamente destinata ad accogliere un grande centro A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 53 commerciale, versava le sue ombre grigie e lugubri sul contesto circostante. Grazie all’approvazione del piano integrato di riqualificazione urbana e ambientale, la progettazione architettonica è stata assegnata ed eseguita dallo Studio di Architettura Marco Piva. Le Terrazze combinano lo spazio abitativo con la fruizione di numerosi ambienti destinati alla collettività. Un albergo, un auditorium per manifestazioni culturali, un centro benessere, un ristorante, un’area commerciale e artigianale, un residence con varie tipologie abitative, si rivelano strutture adatte ad aggregare gli abitanti del complesso ma anche ad agevolare i rapporti esistenti tra edificio, città e territorio. È una soluzione, questa, che mira al rafforzamento delle relazioni sociali nel rispetto delle tradizioni abitative e culturali del luogo. Dal recupero del passato nasce un progetto dal pensiero 54 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 innovativo, piacevole da vivere o, semplicemente, da fruire. Un’opportunità per accrescere i servizi destinati a residenti, imprenditori, turisti. Un ambito ricco di stimoli dove abitare, lavorare, socializzare, fare acquisti o rilassarsi. Le Terrazze si articolano su più piani orientati a diverse destinazioni d’uso, al tempo stesso distinte e collegate tra loro. La maglia strutturale di pilastri e travi che caratterizzava fortemente l’impianto preesistente è stata tradotta in un edificio a volumi digradanti, dove le terrazze sfruttano gli arretramenti delle facciate, mentre ascensori, scale, collegamenti verticali solcano i dislivelli volumetrici e garantiscono efficienza alla struttura. Il tema del verde fornisce il trait d’union tra il contesto bucolico circostante e quello iperattivo della Pontebbana su cui affaccia la struttura. Disegnato come un landscaping omogeneo, stimola il rapporto simbiotico col territorio e offre occasioni di socializzazione. La grande “piazza” a cielo aperto polarizza la vita del complesso, come un’antica corte che si impreziosisce di elementi attrattivi. E poi gli innumerevoli e diversificati servizi: i parcheggi per gli abitanti della struttura, coperti e scoperti, la palestra, il ristorante, gli uffici commerciali, il centro fitness. “I nuovi concetti architettonici, talvolta derivati dal riutilizzo di strutture industriali e commerciali dimesse, possono rendere soluzioni formali e funzionali talmente avanzate e innovative da attribuire nuove qualità alla vita residenziale nelle aree suburbane, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e nuovi sistemi gestionali, come nel caso de Le Terrazze di Treviso, nate dal recupero di un cosiddetto “ecomostro”. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 55 YEAR OF FOUNDATION 1984 NO. OF COLLABORATORS 30/40 CONTACT Via Maiocchi 20129 Milano [email protected] www.studiomarcopiva.com STUDIO MARCO PIVA Arch. Marco Piva CORE BUSINESS Marco Piva definisce il suo linguaggio emozionante, fluido e funzionale, firmando le proprie realizzazioni legate all’architettura, al product e all’interior design. Viaggiatore prima ancora che progettista, studia e crea soluzioni progettuali intrise di libertà stilistica, gli oggetti si caricano di emozionalità e nuova simbologia, i colori contrastano ogni intellettualismo e rigidità. Ha realizzato numerosi progetti di architettura e interior design, in Italia come all’estero. MAIN PROJECTS In Giappone, a Osaka, complesso residenziale Next 21. Laguna Palace a Mestre, il Port Palace a Montecarlo, l’Hotel Mirage a Kazan, l’Una Hotel di Bologna, il THotel di Cagliari, Il Move Hotel a Mogliano Veneto, il complesso multifunzionale Le Terrazze a Treviso. Per il Gruppo Boscolo realizza le Suites dell’Exedra di Roma, il B4 Net Tower di Padova ed il Tower Hotel di Bologna. A Dubai, su Palm Jumeirah, ha progettato il Tiara Hotel, l’Oceana Hotel e il complesso Porto Dubai. In Russia sta progettando il nuovo complesso del Porto fluviale di Novosibirsk. Recentemente è coinvolto nella progettazione del complesso residenziale Rawdhat Residential Buildings ad Abu Dhabi. Intanto in Italia sta portando avanti il progetto architettonico di ristrutturazione ed ampliamento dell’Hotel Excelsior Gallia a Milano. CORE BUSINESS Exciting, fluid, functional. This is the language that distinguishes Marco Piva’s architectural creations, product design and interior design. A traveller and a designer, an innovator who is educated in rational approaches, Marco Piva studies and creates design solutions which are pervaded by stylistic freedom and compositional sobriety. He has done many interior and architectural projects, both in Italy than abroad. MAIN PROJECTS In Japan, in Osaka residential complex Next 21. Laguna Palace in Mestre, the Port Palace in Monte Carlo, the Hotel Mirage in Kazan, the Una Hotel in Boulogne , the T Hotel in Cagliari, The Move Hotel in Mogliano Veneto and the multifunctional complex Le Terrazze in Treviso. For the Exedra Boscolo Group had creates the Suites of Exedra in Rome, the B4 Net Padova Tower and the Tower Hotel in Bologna. In Dubai, on Palm Jumeirah, has designed the Tiara Hotel Oceania Hotel and complex Porto Dubai. In Russia is designing the new complex of the river port of Novosibirsk. Currently, he is engaged in the construction of the residential complex Rawdhat Residential Buildings in Abu Dhabi and on the architectural and interior design project of the Hotel Excelsior Gallia in Milan. AZIENDE / COMPANIES tutta la ferramenta/all the hardware lattoniere/tinsmith Officine Meccaniche Cenedese S.I.L.L impresa edile/building contractor serramenti esterni/external claddings CEV Impresa di Costruzioni Edili Finstral-Officine Cenedese impianti elettrici/electrical implant Maber sanitari e rubinetterie/external claddings and faucets luci/light Ideal Standard Flaver porte/doors pavimenti in gres/flor gres ground surface Zanini Florinvest portoncini blindati/armor doors tamponamenti esterni, cartongessi, tinteggiature/external plugging, plasterboard, paintwork Zanini Ediltecno 56 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 porte REI/REI doors Ninz A n unfinished construction site hung with its cement skeleton, between the center of Vollorba and SS 13 Pontabbana, the main street in the Veneto region. For over sixteen years this bulky presence, originally intended to accommodate a large shopping center, poured dark gray shades on the surrounging context. Due to the approval of the integrated plan for urban and environmental regeneration, the architectural design of this area was assigned to the Italian architectural Studio Marco Piva. The aim was to create a multi-functional building to combine living spaces with common areas: an hotel, an auditorium for cultural events, a wellness center, a restaurant, a business and a commercial area, a residence with different houses typology. A suitable solution for aggregate the residents of the complex, to strengthen social relations but also for facilitate the relations between the building, the city, and the surrounding territory, respecting the housing and cultural traditions of the place. From the recovery of the past has been created a new innovative project, a pleasant place to live or simply to enjoy. An opportunity to increase services to residents, business people, tourists. A highly stimulating environment to live, work, socialize, shop or relax. A new scenographic implant in the Treviso area. Le Terrazze is divided on several levels geared to different uses, distinct and connected at the same time. The structural grid of columns and beams that strongly characterize the existing system has been translated into a building with a sloping volumes, where the terraces take advantage of the setbacks of the facades, while elevators, stairs and vertical connections run through the different volumetric levels and guarantee efficiency to the structure. The theme of the green provides the link between the environment and the bucolic surroundings of hyperactive Pontebbana on which the structure faces. Designed as a uniform landscaping, stimulates symbiotic relationship with the land and offers opportunities to socialize. A big open-air "square" polarizes the life of the complex, as an ancient courtyard. And then the many and varied services: parking for the residents of the building, indoor and outdoor, gym, restaurant, commercial offices, a fitness center. The new architectural concepts, derived from the reuse of abandoned industrial and commercial structures, may bring formal and functional solutions so advanced and innovative to give a new quality at the residential life in suburban areas, as in the case of Le Terrazze in Treviso, arise from the recovery of a so-called "eco-monsters". | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 57 il progetto raccontato 58 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Air Bank, PragaSURMHFWE\&UHD,QWHUQDWLRQDOSKRWRVFRXUWHV\RI&UHD,QWHUQDWLRQDO Concept innovation e physical-brand-design Concept Innovation and Physical-Brand-Design Un nuovo modello di servizio che diventa vero e proprio marchio di scelta nel panorama bancario. A new model of service that becomes a real brand of choice in bank panorama. C ommissionata da PPF, uno dei più importanti gruppi finanziari e di investimento in Europa centrale e dell’est, Crea International, la società italiana di retail design, è stata coinvolta nella progettazione di un nuovo standard bancario che fosse unico, innovativo e del tutto nuovo. Un vero e proprio store bancario che trasgredisse i temi progettuali A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 59 tradizionali e che portasse un’aria nuova nel retail banking del centro europa, un mercato ancora ancorato a stereotipi tradizionali. Un innovative concept che facesse chiaramente intuire di volere conoscere i desideri e le aspettative dei propri clienti, che li potesse far sentire a loro agio e sicuri di come potersi muovere e cosa fare, in un ambiente amichevole, familiare, fatto di rapporti tra le persone, di interazione e condivisione, per poter vivere la banca in un clima sempre positivo. Air bank nasce proprio da questi valori con l’intento 60 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 di essere notata ed ammirata. Un negozio più che una banca dove trasparenza, eleganza e semplicità coesistono armoniosamente per creare un design concept dove potersi muovere in libertà. Un “bank store” di consulenza più che di transazioni, dove la tradizionale esperienza del correntista all’interno dell’istituto assume nuove connotazioni: il cliente protagonista di un viaggio dove potersi sentire libero, sempre con la consapevolezza che la banca si muove per lui, con lui. Approcciandosi alla realizzazione del progetto con la metodologia di Physical-Brand-Design, il team creativo è partito dall’analisi del mercato, in uno scenario sempre più digitale dominato dalla continua crescita di nuove tecnologie atte a sviluppare nuovi linguaggi per banche sempre più tecnologiche ed informatizzate a discapito delle relazioni con i propri clienti. Questa tendenza ha creato una crescente perdita di fiducia nella banca come istituzione. È nata così l’esigenza di creare un design concept senza fronzoli ma essenziale dove poter rendere più facile il dialogo tra la banca ed i suoi clienti. Un nuovo modello di servizio, aperto, libero dalle costrizioni della banca tradizionale. Caratteristiche visibili anche nel logo stesso della banca, pulito, essenziale in un mix di colori dal verde al nero che creano una decisa alternanza tra vitalità, freschezza, rigore e sicurezza. Questo nuovo interior design prende ispirazione dall’”Agorà”, nella Grecia antica una piazza di aggregazione, dove lo staff e il cliente possono stare fianco a fianco. Ne risulta così un ampio spazio aperto con al centro un’area multifunzionale con sofisticata tecnologia interamente circondato da un anfiteatro multigradino con postazioni su vari livelli, tutte affacciate verso il centro. Massimo Fabbro, cofondatore e ceo della società milanese, commenta così l’ambizioso progetto: “Credo che il concept di Air Bank rappresenti un nuovo inizio nello scenario del retail banking. Un negozio vero e proprio dove potersi sentire alla pari con la banca, semplice e senza fronzoli che accoglie il cliente in un ambiente inaspettato e amichevole. Un ringraziamento speciale a PPF che ci ha dato l’opportunità di creare un concept del quale siamo profondamente fieri”. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 61 YEAR OF FOUNDATION 2001 NO. OF COLLABORATORS 20 CONTACT via Voghera 7 20129 Milano [email protected] www.creainternational.com CREA INTERNATIONAL Arch. Alberto Pasquini (President) e Arch. Massimo Fabbro (Ceo) CORE BUSINESS Crea International è una società di retail design che opera da anni con una metodologia progettuale chiamata Physical Brand Design® per cui la missione è di creare progetti di design ad alto contenuto di branding e definire un modello di relazione e di servizio innovativo, specifico per il brand. Operiamo soprattutto nei settori bancari e di telefonia ed in altri come food, fashion and beauty, commercial center. Ci definiamo design storyteller per la capacità unica di raccontare una storia di visione della marca e disegnarla attraverso le forme e il modello di servizio creando unicità e valore per il brand. MAIN PROJECTS Retail Banking: Barwa Bank (Doha- Qatar): The Most Progressive Sharia Compliant Bank Air Bank (Czech Republic): Agora Concept Extrabanca (Italy ): Multiethnic Bank Chebanca! (Italy): Natural Tech Telecommunications: Tim (Italy): Warm Tech Wind (Italy): Empathicspherical Flagship Store Vodafone (Italy): All Around You Food: Lavazza (Italy): We Are Italian, We Are Eclectic! 7 Nana (Asia): Glam Chic Airways: Saudi Arabian Airlines (Kingdom Of Saudi Arabia): Discovering The Other Side Of The Moon: The Saudi Experience AZIENDE / COMPANIES interni e mobilio/interior and furniture A-Typ insegne/signage Optimo Vista illuminazione/lights Halla 62 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 CORE BUSINESS Crea International is an Italian design company working through the unique method of Physical Brand Design®: our strength lies in integrating our extensive knowledge and experience in the delivery of strategically relevant and commercially successful brand experiences for our clients, by bringing the spirit and philosophy of the brand "to life" within the space, expressing its true soul.We have developed this innovative design concept mainly in banking,telecommunications and in other different fields such as food, fashion and beauty and commercial center. We define ourselves design storyteller for the unique ability to tell a story of the vision of the brand through the forms and the service oriented design, because we believe in the courage to innovate and create unique value for the brand. MAIN PROJECTS Retail Banking: Barwa Bank (Doha- Qatar): The Most Progressive Sharia Compliant Bank Air Bank (Czech Republic): Agora Concept Extrabanca (Italy ): Multiethnic Bank Chebanca! (Italy): Natural Tech Telecommunications: Tim (Italy): Warm Tech Wind (Italy): Empathicspherical Flagship Store Vodafone (Italy): All Around You Food: Lavazza (Italy): We Are Italian, We Are Eclectic! 7 Nana (Asia): Glam Chic Airways: Saudi Arabian Airlines (Kingdom Of Saudi Arabia): Discovering The Other Side Of The Moon: The Saudi Experience C ommissioned by PPF, one of the most important investment and financial groups in Central and East Europe, Crea International, the retail design Italian society, has been involved into the project of a completely new , innovative and unique banks standard. A real bank store that infringed the traditional project themes and that could bring new air in retail banking in Centre Europe, a market that is still anchored to traditional stereotypes. An innovative concept that could clearly make guess to know desires and expectations of its own customers, that could make them feel at their ease and sure about what to do and how to move, in a friendly and familiar environment, made of relationships among people, interaction and sharing, in order to live the bank always in a positive atmosphere. Air bank is born from these values with the goal to be noticed and admired. A store more than a bank where transparency, elegance and simplicity coexist in harmony to create a concept design where it is possible to move freely. An advice “bank store” more than a transition one, where the traditional experience of the account holder inside the institute assumes new connotations: the customer as the protagonist of a trip where he can feel free, always with the consciousness that the bank in moving for him and with him. Approaching the project realization with the PhysicalBrand-Design method, the creative team has started from the market analysis, in a more and more digital panorama dominated by the constant growth of new technologies destined to develop new languages for banks more and more technological and computerized to detriment for the relations with customers. This trend has created a growing loss of faith in the bank as an institution. That’s how the exigency of creating a new concept design was born, a plain but essential concept where to make easier the dialogue between the bank and its customers. A new model for service: open, free from the constrictions of traditional banks. Characteristics that are visible even in the bank logo itself: clean, essential in a colour mix from green to black that create a resolute alternation between vitality, freshness, rigour and safety. This new interior design takes inspiration from “Agora”, in ancient Greece an aggregation square where the staff and the customer can stand side by side. The result is an open space with a multifunctional area in the centre with a sophisticated technology totally surrounded by a multi-steps amphitheatre with positions in different levels, all looking at the centre. Massimo Fabbro, co-founder and CEO of the Milanese society, comments the ambitious project as follows: “I think that the Air Bank concept represents a new start in the retail banking panorama. A true store where to feel at par with the bank, easy and plain that receives the customer in a friendly and unexpected place. A special thank to PPF that gave us the chance to create a concept we are very proud of”. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 63 il progetto raccontato 6464 A+D+M A+D+M||MAGAZINE MAGAZINE||2011 2011||##35 35 W-Hotel Saint PetersburgSURMHFWE\$QWRQLR&LWWHULR3DWULFLD9LHO3DUWQHUVSKRWRVFRXUWHV\RI:+RWHO W Hotels Worldwide debutta in Russia W Hotels Worldwide makes its debut in Russia L’ultimo capolavoro del programma di rapida espansione globale del marchio, mirato a diventare una potenza mondiale delle strutture di lusso fondate sull'eccellenza del design. The last masterpiece of the brand’s rapid global expansion program, aimed to become a world power in luxury structures founded on design excellence. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 65 W Hotels Worldwide, il marchio che ha sfondato le demarcazioni di categoria degli hotel e ha rigenerato il settore alberghiero, fa ingresso in Russia con l'inaugurazione dell'attesissima struttura W St. Petersburg. L'hotel W St. Petersburg, proprietà di Real Estate Development Ltd, offre un'esperienza di vita moderna integrata che si manifesta in tutti gli ambienti curati nei minimi dettagli, dal layout degli spazi alla scelta delle finiture fino agli arredamenti su disegno (millwork). Firmato dallo studio milanese Antonio Citterio Patricia Viel and Partners che hanno tratto ispirazione dalla tradizione architettonica della città e delle tonalità delle gemme caratteristica delle famose Uova Fabergé, strato dopo strato l'hotel W di San Pietroburgo vi fa scoprire elementi ambiziosi e sorprendenti. L’Interior fit-out realizzato da Antonio Citterio Patricia Viel and Partners esalta il colore, la luce, l'effetto visivo e il comfort per trasferire all'interno 66 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 dell'hotel l'atmosfera stimolante e ammaliante e la tonalità vivace dell'architettura iconica della città. Ispirandosi all'Uovo Fabergé, la struttura W di San Pietroburgo si apre strato dopo strato per manifestarsi al visitatore. Circondata da siti architettonici simbolici, la concenzione modernissima differenzia la struttura dallo stile storico e rococò della città. Situato al cuore della "Venezia del Nord", l'hotel W di San Pietroburgo è destinato ad incrementare l'atmosfera stimolante di una città che da secoli è una delle mete preferite dai viaggiatori più raffinati e dall'aristocrazia. L'hotel si trova a pochi passi dai punti di riferimento più importanti della città quali la Cattedrale di Sant'Isacco, il Palazzo d'Inverno che ospita il famoso Museo dell'Ermitage e il maestoso fiume Neva che conferisce alla città un fascino particolare. W St. Petersburg offrirà un'esperienza di stile di vita moderno corredato da servizi esaurienti e completi. Delle 137 camere dell'hotel, vi sono 10 suite e una suite Extreme WOW (l'interpretazione di W della tradizionale Suite Presidenziale), tutte contraddistinte da arredi individuali ornati di particolari briosi esclusivi a San Pietroburgo. L'hotel offre anche un ristorante distintivo miX, un bar e una lounge sulla terrazza firmati da Alain Ducasse, e una spa esclusiva con piscina coperta e un attrezzatissimo centro fitness SWEAT® equipaggiato Technogym. Gli ospiti potranno inoltre usufruire del servizio iconico "Whatever/ Whenever" offerto da W che mette a disposizione dei clienti qualsiasi servizio possano richiedere (da un paio di scarpette per correre fino a un jet privato) e in qualsiasi momento lo desiderano. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 67 YEAR OF FOUNDATION 1999 NO. OF COLLABORATORS 65 CONTACT Via Cerva 4 20122 Milano [email protected] www.antoniocitterioandpartners.it ANTONIO CITTERIO PATRICIA VIEL AND PARTNERS Arch. Antonio Citterio & Arch. Patricia Viel CORE BUSINESS Antonio Citterio con Patricia Viel sono i soci fondatori della società con sede a Milano. Lo studio opera a livello internazionale sviluppando programmi progettuali complessi, ad ogni scala ed in sinergia con un network qualificato di consulenze specialistiche. Queste le tipologie progettuali realizzate: piani urbanistici, complessi residenziali e commerciali, stabilimenti industriali, ristrutturazioni conservative di edifici pubblici, pianificazione di spazi per il lavoro, uffici, showroom, alberghi. La società di progettazione è inoltre attiva nel settore della comunicazione aziendale e realizza progetti di immagine coordinata ed allestimenti. MAIN PROJECTS Tra i progetti recenti: l‘edificio milanese nuova sede corporate del gruppo Ermenegildo Zegna; il Bulgari Hotel di Milano e Bali, uffici e asilo aziendale a Verona per la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline, il progetto di sviluppo Cascina Merlata a Milano, edifici residenziali a Milano, Hong Kong e Singapore, il progetto per il Centro Culturale di Milano, la conversione dall’Ex Palazzo delle Poste a Milano in un importante centro per il terziario, il Museo del Design alla Triennale di Milano. Lo studio ha partecipato e partecipa a numerosi concorsi a inviti nazionali e internazionali ed è certificato UNI EN ISO 9001:2008. CORE BUSINESS Antonio Citterio and Patricia Viel are the founders of Antonio Citterio Patricia Viel and Partners, headquartered in Milan. The studio operates at international level developing complex long-term projects, all scales and in synergy with a qualified network of specialist consultants. Among the several typologies of projects realized are: urban plans, residential and commercial complexes, industrial establishments, conservative restructuring of public buildings and planning of spaces for work, offices, showrooms and hotels. The firm is also active in the sector of corporate communication and implements projects for temporary events and exhibitions. MAIN PROJECTS Recent projects include: the new Ermenegildo Zegna Group corporate headquarters in Milan, the Bulgari Hotels in Milan and Bali, offices and company nursery for multinational pharmaceutical company GlaxoSmithKline in Verona, the Cascina Merlata development project in Milan, private homes in Milan, Hong Kong and Singapore, the Milan Cultural Centre project, conversion of Milan’s former Post Office Building into an important service industry centre and the Triennale Design Museum in Milan. The firm has taken part, and continues to take part, in numerous national and international competitions and invitations, and is UNI EN ISO 9001:2008 certified. AZIENDE / COMPANIES allestimento e arredi aree pubbliche/completion and furniture for public areas B&B Italia Contract allestimento e arredi su disegno stanze/completion and rooms furniture Poliform Contract attrezzi da palestra/fitness equipment for gym Technogym 68 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 W Hotels Worldwide, the brand that has broken through hotels rates demarcations and has re-generated hotel trade, enters Russia with the opening of the eagerly awaited structure W St. Petersburg. The Hotel W St. Petersburg, property of Real Estate Development Ltd, offers an integrated modern life experience that shows up in each ambient made with attention to the smallest detail, from layout spaces to finishing, up to millworks. Signed by the milanese studio Antonio Citterio and Patricia Viel and Partners who have been inspired by the town’s architectonical tradition and by the gems’ tone main characteristic of the famous Faberge Eggs, coat by coat the W hotel in St. Petersburg makes you discover ambitious and stunning elements. The interior fit out realized by Antonio Citterio and Patricia Viel and Partners exalts colours, light, visual effect and comfort to transfer into the hotel the stimulating and enchanting atmosphere and the bright tone of town’s iconic architecture. Getting inspired by Faberge Eggs, St. Petersburg W structure opens coat by coat in order to show itself to the visitor. Surrounded by symbolic architectonical sites, the very modern conception differentiates the structure from town’s historical and rococo style. Placed in the heart of “The northern Venice”, the W Hotel in St. Petersburg is destined to increase the stimulating atmosphere of a town that has been, for ages, one of the favourite destinations for very refined travelers and aristocrats. The hotel is situated a short way from the most important reference points in town such as Saint Isaac’s Cathedral, The Winter Palace that houses the famous Heritage Museum and the majestic river Neva that gives a particular charm to the whole town. W St. Petersburg will offer a modern life style experience equipped with complete and exhaustive services. Among the 137 rooms of the hotel, there are 10 suites and 1 Extreme WOW suite (the W interpretation of the traditional Presidential Suite), all characterized by individual furnishings decorated with exclusive, particular and vivacious particulars from St. Petersburg. The hotel also offers a distinctive miX restaurant, a bar and a lounge on the terrace signed by Alain Ducasse, and an exclusive spa with a covered swimming pool and with a very well equipped fitness centre SWEAT® supplied by Technogym. The guests can also benefit of the iconic service "Whatever/Whenever" offered by W that places at disposal of the customers any kind of service they may require (from a pair of shoes for running up to a private jet) at any time they desire. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 69 il progetto raccontato 70 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Glas Italia Headquarter0DFKHULR0%SURMHFWE\/LVVRQL$VVRFLDWLSKRWRVFRXUWHV\RI/LVVRQL$VVRFLDWL Contenitore e (è) contenuto Content and (is) content Una rivisitazione contemporanea tutta home-made, attuata quasi totalmente con materiali e arredi firmati Glas. A contemporary home-made rivisitation, almost totally accomplished with objects signed by Glas. I l nuovo centro di produzione delle Industrie vetrarie Emar-Glas è il risultato dell’ampliamento della vecchia sede situata a Macherio in provincia di Monza Brianza. L’edificio è caratterizzato da una pelle di rivestimento esterna che oltre a ricoprire parzialmente l’edificio preesistente si estende ed integra tutto il perimetro del nuovo complesso. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 71 La pelle di rivestimento esterna è stata realizzata miscelando in maniera casuale lastre verticali di U-glas di tre differenti dimensioni in larghezza. L’effetto finale è quello di una grande scatola traslucida che raggiunge il massimo effetto di notte quando si illumina completamente. La scatola è interrotta, sul lato nord, da un volume realizzato con lastre sabbiate in cemento armato, un preciso omaggio a Carlo Scarpa. La struttura cubica ospita l’ufficio per il ricevimento merci al piano terra ed una spettacolare sala riunioni al livello superiore. Oltre a questo volume altri elementi rompono la sequenza irregolare delle lastre di U-glas: lunghi e stretti tagli realizzati in lamiera di acciaio nero mascherano i serramenti a lamelle di vetro, atti a garantire la corretta ventilazione degli ambienti interni. Un camminamento in lastre di cemento sabbiato di differenti misure conduce alla zona accoglienza, attraversando un giardino ornamentale sempreverde, al cui centro è stata posizionata una pianta d’alto fusto. La reception si affaccia, attraverso l’ampia vetrata sul giardino e si sviluppa a tutta altezza (circa 9 mt). Quasi al centro della reception si trova la grande scala-scultura, in acciaio e vetro 72 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 autoportante, che conduce al livello superiore dove sono situati gli uffici, le sale riunioni, lo showroom e la caffetteria. Le partizioni in vetro tra gli ambienti che si affacciano su giardini/cavedio dai quali traggono aria e luce naturali, creano un’atmosfera ariosa ed enfatizzano l’eleganza dell’edificio. Tutti gli arredi utilizzati fanno parte della collezione Glas, fatta eccezione per quelli tecnici al servizio degli uffici e quelli realizzati su disegno da Lissoni Associati. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 73 YEAR OF FOUNDATION 1986 NO. OF COLLABORATORS 60 apx CONTACT via Goito 9 20121 Milano [email protected] www.lissoniassociati.com LISSONI ASSOCIATI Arch. Piero Lissoni CORE BUSINESS Il lavoro dello studio Lissoni Associati comprende progetti d’architettura, disegno industriale e grafica, dall’arredamento agli accessori, dalle cucine ai bagni, dall’illuminazione alla corporate identity, pubblicità, cataloghi e siti web per hotel, showroom, stand fieristici, case private, negozi e barche. Lo studio, dove lavorano circa 70 persone progetta per Alessi, Artelano, Boffi, Cappellini, Cassina, Fantini, Flos/Antares, Fritz Hansen, Glas Italia, Kartell, Knoll International, Lema, Living Divani, Lualdi, Matteograssi, Olivari, Poltrona Frau, Porro, Sabattini e Thonet. MAIN PROJECTS Oltre a numerosi showroom per Boffi, Porro, Cassina e Tecno, Piero Lissoni ha completato la sede di Living Divani ad Anzano del Parco(2007), le sedi Glas (2010) e Matteograssi (2010) nei dintorni di Milano; la sede per il gruppo La Rinascente a Milano (2006), lo store Benetton di 8 piani a Istanbul (2009). I progetti inaugurati di recente includono la ristrutturazione della Club House Ferrari nella pista di Fiorano; le sale rinnovate e l’Atelier di Pasticceria del ristorante Filippo La Mantia all’interno dell’Hotel Majestic a Roma; appartamenti e ville private a Milano e in Toscana; Studio M Hotel a Singapore, Hotel Bellariva , in un antico palazzo riconvertito in hotel di lusso sul Lago di Garda; le suites principali per The Pierre Hotel a New York e per The Taj Palace Hotel a Mumbai. AZIENDE / COMPANIES mobili d’arredo /furniture Glas Italia 74 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 CORE BUSINESS The work of the studio embraces architecture, graphic and industrial design projects, ranging from furniture, accessories, kitchens, bathroom and lighting fixtures to corporate identity, advertising, catalogues and packaging. Interior design projects include hotels, showrooms, trade stands, private houses, shops and yachts. The studio currently employs over 70 people, comprising architects, designers and graphic designers and creates solutions for international clients: Alessi, Artelano, Boffi, Cappellini, Cassina, Flos/Antares, Fritz Hansen, Glas Italia, Kartell, Knoll, Lema , Living Divani, Lualdi, Matteograssi, Olivari, Poltrona Frau, Porro, Sabattini and Thonet. MAIN PROJECTS In addition to showrooms for Boffi, Cassina, Porro and Tecno, Piero Lissoni re-designed the headquarters of Living Divani in Anzano del Parco (2007), headquarters for Glas Italia (2010) and Matteograssi (2010) near Milan; La Rinascente Group new offices in Milan (2006) and a building for Benetton Flagship store in Istanbul (2009). Numbered among the more recently inaugurated projects include the principal suites for the Pierre Hotel New York and for the Taj Palace Hotel in Mumbai, the Studio M Hotel in Singapore, Hotel Bellariva on Garda Lake at Gardone Riviera; the renovation of Ferrari Club House on Fiorano race track; new rooms and a “Pastry Atelier” at Filippo La Mantia restaurant inside the Majestic Hotel in Rome; apartments and villas in Milan and Tuscany. T he new production centre of Emar-Glas glass industries is the result of the enlargement of the former headquarters located in Macherio, in the province of Monza Brianza. The building features an external coating skin. In addition to partly covering the pre-existing building, it extends and integrates the entire perimeter of the new complex. The external coating skin has been made by randomly mixing vertical U-glass slabs of three different widths. The final effect is that of a big translucent box reaching the maximum effect at night when it lights up completely. The box is interrupted, on the north side, by a volume made of sandblasted reinforced concrete slabs, a clear tribute to Carlo Scarpa. The cubic structure houses the office for the receipt of goods on the ground floor and a spectacular meeting room on the upper floor. In addition to this building, other elements break the irregular sequence of U-glass slabs: long and narrow cuts made of black steel sheet mask the glass reed windows, in order to ensure the proper ventilation of indoor environments. A walkway made of sandblasted concrete slabs of different sizes leads to the reception area, through an evergreen ornamental garden, at the centre of which a high-trunk tree has been placed. The reception area overlooks the garden through the large window and develops from floor to ceiling (about 9 metres). Almost in the middle of the reception area there is the big stairsculpture, made of steel and self-supporting glass, leading to the upper floor where the offices, meeting rooms, showroom and coffee shop are located. The glass divisions among the environments overlooking the gardens/ skylight well from which they get natural air and light, create a breezy atmosphere and emphasize the elegance of the building. All the furniture used is part of the Glas collection, except for the technical furnishings for the offices and the ones designed by Lissoni Associati. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 75 CPVGRTKOG Emozioni e tecnologia: nuova visione del Retail a Kuwait City Un nuovo concetto di retail sviluppato dal gruppo Al Riyash, che introduce multi brand, multi solution, prodotti di qualità nel mercato di Kuwait City. Emotions and technology: a new vision of retail in Kuwait City A new retail concept developed by Al Riyash group, which introduces multi brands, multi solutions and quality products in Kuwait City market. Diviso in diverse specialità, casa, living, luce, paesaggio, mondo del mosaico, wellness, facciate e tecnologia, la show room è uno studio che propone soluzioni di pietre per interni ed esterni. Il progetto si basa sul concetto di emozioni e tecnologia, dove l’acqua è l’elemento predominante e, completandosi con gli elementi della natura e integrato alla luce, crea aree sensoriali. All’esterno una seconda pelle in vetro ricopre la facciata alzandola di un piano: nell’intercapedine tra, il muro esistente ed il vetro sono alloggiate file di led che illuminano il vetro e, programmate per cambiare colore e sfumature, trasformano la facciata e le vetrine del piano terra in un enorme quadro scenografico. All’interno, al piano terra, lo spazio è diviso in aree emozionali: area naturale, l’area lounge e living, l’area spa e benessere; tutte queste zone sono disegnate abbinando i vari materiali e prodotti che Arrai vende. Al primo piano si giunge grazie ad una scala di vetro, un passaggio suggestivo in un’atmosfera di luce bianca, trasparente e naturale grazie ad una cascata d’acqua che scorre lungo un muro semicircolare ed illuminato. Touch screen programmati su tavoli e pareti e un quasi “hollywoodiano“ megaschermo di vetro colorato da un moderno sistema di led prima dell’ingresso alla show room a preannunciare lo spettacolo. | www.admnetwork.it 76 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Divided into different special elements - house, living, light, landscape, mosaic world, wellness, façades and technology - the showroom is a studio that offers stone solutions for interior and exterior spaces. The project is based on the concept of emotions and technology, where water is the predominant element, and by combining with the elements of nature and being integrated to the light it creates sensory areas. Outside, a second glass skin covers the façade raising it one floor. LED rows are placed in the hollow space between the existing wall and the glass. In this way, they lighting up the glass and, since they are programmed to change colours and shades, they turn the façade and the ground floor windows into a huge stage painting. Inside, on the ground floor, the space is divided into emotional areas: natural, lounge and living, spa and wellness. All these areas are designed by combining the materials and products sold by Arrai. People reach the first floor through a glass staircase, an evocative passageway in an atmosphere of white, clear and natural light thanks to a waterfall flowing along a semicircular and lighted wall. The show is preannounced by touch screens programmed on tables and walls and an almost “Hollywoodian” huge glass screen, coloured by means of a modern LED system before entering the showroom. | follow us on | Project Showroom Arrai Location Kuwait City Design by Marcello Albini Un Museo della memoria a cielo aperto per l’anniversario della Grande Guerra Tre ambiti di intervento nel Carso Goriziano, specifici progetti fortemente relazionati tra di loro e inseriti in una visione strategica di scala territoriale. Location Altopiano Carsico Designed by Studio Burgi An open-air museum of memory for the anniversary of the Great War Three areas of intervention in the Goritian Karst. Specific projects highly related to each other and considered according to a strategic vision on a regional scale have been proposed. 1) Museo di San Michele. Il nuovo museo viene collocato all'interno della collina di riporto che corrisponde all'attuale parcheggio. La collina ha un declivio naturale che permette di portare il paesaggio all'interno delle sale espositive, nelle quali l'osservatore si accosta ad un passato ricco di storia e di valore. 1 2 3 2) Castellazzo e Doberdò del lago In una prima fase viene risistemato un tratto di sentiero esistente e, grazie ad un perimetro netto e ad una ringhiera dal design contemporaneo, si definisce un semplice spazio dal quale si gode di un'ampia vista sul lago. Si interviene in seguito tagliando la terra e scendendo tra le due pareti carsiche, toccandole, sperimentando l'entrare dentro questa roccia che normalmente si vede solo affiorare tra l'erba e la vegetazione. 3) Redipuglia Si vuole restituire integrità al Bosco dei cipressi: questa macchia verde e compatta riporta per assonanza l'immagine originaria del colle, dove al posto dei cipressi vi erano le croci dei caduti. Si immagina per chi arriva all'area del belvedere, la possibilità di trovare uno spazio ampio, ombreggiato, sereno, che suggerisca l'esistenza di un futuro oltre la memoria e porti ad un atteggiamento non solo di ricordo, ma anche di leggerezza e di speranza, grazie alla vista sul paesaggio, ai colori della vegetazione, alla spazialità dell'area. 1) San Michele Museum The new museum is located inside the filling hill corresponding to the current car park. The hill features a natural slope that allows to bring the landscape inside the exhibition halls, in which the viewer approaches a past rich in history and value. 2) Castellazzo and Doberdò del Lago A section of the existing path is rearranged in the first phase. A simple space where you can enjoy a wide view of the lake is defined thanks to a net perimeter and to a handrail with a contemporary design. The following intervention consists in cutting the ground and going down between the two karstic walls, touching them and experimenting the act of entering this rock that people usually see emerge among the grass and plants. CPVGRTKOG Project Carso 2014 3) Redipuglia The goal is to return integrity to the cypress tree forest: this green and compact patch brings back by assonance to the original image of the hill where, instead of cypress trees, there were the crosses of the fallen. Those arriving to the belvedere area can find a wide, shady and calm space which suggests the existence of a future beyond memory and leads not only to remember, but also to feel lightness and hope, thanks to the view on the landscape, the colours of the plants, the spatiality of the area. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 77 CPVGRTKOG Lusso e tecnologia all’insegna della natura Interpretare il sogno del cliente: trasformare un luogo naturale inavvicinabile in un’esperienza raggiungibile e di qualità Luxury and technology characterized by nature Interpreting customer’s dream: transforming an inaccessible natural place into an accessible and quality experience CMR ha progettato, per il gruppo Purple Jade, un hotel di alta classe inserito nel singolare scenario delle Changbai Mountains, rendendo reale una combinazione di tecnologia verde e risparmio energetico. Lo scopo di questo progetto è quello di creare un contatto con la natura, preservandola ed enfatizzandone tutti i meravigliosi aspetti. L’uso di materiali speciali, come rocce vulcaniche e legno grezzo, esprimono un’armonia tra uomo e natura, creando un equilibrio tra l’ambiente interno dell’hotel e il meraviglioso paesaggio naturale circostante. Gli scalini dell’ingresso, le luci e i materiali speciali regalano una sensazione di ampiezza e luminosità ai visitatori, mentre il design unico della “stanza ghiacciata” della hall proietta i visitatori in un mondo candido. Nel progetto per il wine bar e per la sala KTV sono stati utilizzati colori scuri capaci di esprimere una sensazione di calma e silenziosità, e il wine bar presenta caratteristiche della tradizione cinese riproponendo un antico wine bar in grado di riportare indietro nel tempo. Uno stile elegante e lussuoso distingue i ristoranti nei quali, scegliendo tra le diverse sale caratterizzate ognuna da un particolare design, è possibile gustare cibo delizioso apprezzando la spettacolare vista delle Changbai Mountains. Oltre alle confortevoli guest room, sono presenti: una SPA, una palestra e una piscina, che forniscono ai visitatori un’esperienza di lusso e comfort firmato Progetto CMR. | www.admnetwork.it 78 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 CMR has planned, for Purple Jade Group, a high class hotel placed in the particular background of the Changbai Mountains, making real a combination of green technology and energy saving. The goal of this project is to create a contact with nature, preserving and underlining all its wonderful aspects. The use of special materials, such as volcanic rocks and raw wood, express harmony between man and nature, creating a balance between the hotel internal space and the wonderful natural landscape around. The entry steps, the lights and the special materials give a sensation of wideness and brightness to the visitors, while the unique design of the “icy room” in the hall casts the visitors in a white world. In the project for the wine bar and for the KTV room some dark colours have been used in order to express a sensation of quietness and silence, and the wine bar presents characteristics from the Chinese tradition re-proposing an ancient wine bar able to take you back in time. An elegant and luxury style distinguishes the restaurants where, choosing among the different rooms each one characterized by a particular design, it is possible to taste delicious food appreciating the amazing view of the Changbai Mountains. Apart from the comfortable guest rooms, there are also: a SPA, a gymnasium and a swimming pool, that give the visitors an experience of luxury and comfort signed by the CMR project. | follow us on | Project Northem Shore Hotel Location Changbaishan, China Designed by Progetto CMR ;/,4(2,:0;>692 Loox, il brand che fa di Häfele un protagonista nel settore dell’illuminazione. La tecnologia LED valorizza il design e la funzionalità di ogni ambiente e con Loox, Häfele propone prodotti innovativi, semplici e razionali. Entra nel mondo Loox e illumina le tue idee. www.hafele.com A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 79 80 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Deutsche Bank | Arch. Mario Bellini altamira-ad.it best communication & brand identity a+d+m exhibition design review Il legno protagonista. Per vestire gli spazi e per isolare. Oltre la superfice. Text by Angelo Dadda Wood as a protagonist. To dress spaces and insulate. Beyond surface. BAUMEC BIOLIFE BIOTECH CERSAIE DNA ITALIA EIMA MADE MARMOMACC MARMOTEC KEY ITALIA KLIMAHOUSE SAIE SALONE NAUTICO GENOVA SANA SIA GUEST SMAU SUN KEY ITALIA BAUMEC BIOLIFE BIOTECH CERSAIE DNA ITALIA EIMA MADE MARMOMACC MARMOTEC KEY ITALIA KLIMAHOUSE SAIE SALONE NAUTICO GENOVA SANA SIA GUEST SMAU SUN KEY ITALIA BAUMEC BIOLIFE BIOTECH CERSAIE DNA ITALIA EIMA MADE MARMOMACC MARMOTEC KEY ITALIA KLIMAHOUSE SAIE SALONE NAUTICO GENOVA SANA SIA GUEST SMAU SUN KEY ITALIA BAUMEC BIOLIFE BIOTECH CERSAIE DNA ITALIA EIMA MADE MARMOMACC MARMOTEC KEY ITALIA KLIMAHOUSE SAIE SALONE NAUTICO GENOVA SANA SIA GUEST SMAU SUN KEY ITALIA BAUMEC BIOLIFE A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 81 LISTONE GIORDANO - THIS IS MY FOREST Project by Arch. Filippo Raimondo, Studio ABDR Roma Concept and Graphic Design by Marco Tortoioli Ricci/Bcpt Associati Perugia A llo scorso MADE abbiamo apprezzato in modo particolare l'allestimento espositivo di Listone Giordano. In un contesto in cui tutti i competitor hanno puntato sull'esposizione di più prodotti contemporaneamente, il concept generale e l'atmosfera creata da Listone Giordano ci hanno favorevolmente colpiti per essere riusciti, invece, a trasmettere emozioni. Molto curato, inoltre, il sistema luce mirato a valorizzare anche i piccoli dettagli. LISTONE GIORDANO Uno scenario abitativo in cui la pavimentazione acquisisce nuova personalità e diventa protagonista, connotandosi per eleganza e modernità. Listone Giordano porta in scena al MADE 2011 un nuovo layout “esperienziale” più che espositivo di oltre 200 mq all’interno del quale si “incastonano” a sorpresa cellule tematiche, ambientazioni di spazi vissuti 82 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 che descrivono e incorniciano le novità prodotto di ultima generazione; sintesi ideale di oltre cento anni di passione, attenzione e cultura nella produzione dei pavimenti in legno, proiettando un senso di continuità tra indoor e outdoor, tra orizzontale e verticale, tra bidimensionale e tridimensionale. Uno spazio che è stato immaginato partendo dalla volontà di mettere in scena ogni prodotto come superficie da vivere, non da guardare. Ogni nuova proposta è presentata nella sua condizione di uso e di vita, lasciando spazio all'azione delle persone, all'imprevisto, a un disordine 'controllato'. È stato immaginato uno spazio collettivo, da cui 'affiorassero' stanze distinte, ciascuna animata dai propri materiali e dalla propria storia, capace quindi di dare vita a tante narrazioni dal forte carattere relazionale. Suggestioni, riflessioni e spunti creativi per plasmare una “materia” viva, portatrice di valori e di una storia che da sempre ha guardato da vicino quella dell’uomo. a+d+m exhibition design review D uring the last MADE we have particularly appreciated the expository staging by Listone Giordano. In a contest where all the competitors have pointed on the exposition of several products at the same time, the general concept and the atmosphere created by Listone Giordano have favorably impressed us since they have succeeded, on the contrary, in giving us emotions. Particularly painstaking, furthermore, the lighting system aimed to exploit the little details, too. LISTONE GIORDANO A living background where flooring acquires a new personality and becomes protagonist, distinguishing itself for elegance and modernity. Listone Giordano puts on the stage at MADE 2011 a new “experiential” , more than exposing, layout of over 200 square metres where inside some surprising thematic cells “set”, backgrounds of lived spaces that describe and frame the news product of last generation; ideal synthesis of more than a hundred years of passion, attention and culture in wood flooring production, projecting a sense of continuity between indoor and outdoor, between horizontal and vertical, between bi-dimensional and tri-dimensional. A space that has been imagined starting from the wishes of putting into the scene every product as a surface to be lived, not to be seen. Every new proposal is presented in its condition of use and life, leaving space to people’s action, to unforeseen, to a “controlled” disorder. It has been imaged a collective space, from where some different rooms could “appear”, each animated by their proper materials and history, able to give life to many narrations with a strong relational character. Suggestions, reflections and creative hints to shape a living “matter”, bearer of values and of an history that has always been close up to man’s life. www.listonegiordano.com www.abdr.it www.bcpt.com A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 83 PREAM Project by Studio Pampanoni and Gabriele Verducci Graphic Design by Alessandra Morcella Photos by Studio Amati Bacciardi V isitando MADE 2011 ci ha favorevolmente colpito l’eleganza graficocompositiva dello spazio espositivo di Pream. Un’azienda così tecnicamente qualificata che ha raccontato il proprio brand, il suo mondo e i suoi prodotti attraverso un contenitore proiettore di luce e intelligente barriera acustica di rispetto, al tempo stesso, per gli ospiti ed i visitatori. PREAM, creatrice di forme innovative per la fonoassorbenza, ha partecipato al MADE 2011 con l'installazione di un “castello di carte” fatto di porzioni di pannelli acustici in legno, rettilinei e curvati, che è contemporaneamente elemento segnaletico, installazione concettuale, allestimento espositivo, estratto di architettura, luogo di gusto e comfort. L’allestimento è stato organizzato in uno spazio di 100 mq con tre lati liberi, separati dai corridoi di circolazione attraverso le scenografiche pareti da 84 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 5 m create da pannelli curvi e lineari che hanno determinato una piacevole ed efficace divisione acustica dal resto della fiera. All’interno, infatti, si è ottenuto un ambiente chiuso al suono e comunque aperto alla vista, riservato ma comunque visibile dall’esterno. Lo spazio espositivo, indiviso, è stato caratterizzato da una tribuna da auditorium con sedute tecniche da conferenza, da un bancone centrale ad isola su cui svolgere tutte le attività operative di contatto con i clienti, da due piccoli angoli riunione separati da schermi autoportanti. Nessun controsoffitto, se non una porzione della nuova soluzione a pannelli curvati con vani di inserimento di corpi illuminanti e bocchette d’aria. La luce, infine, ha unito l’intera composizione caratterizzando sia l’interno che l’esterno dello stand, fino a creare un effetto lanterna di grande suggestione. Ogni elemento installato è stato progettato per essere recuperato integralmente e reimpiegato in altri allestimenti, applicando realmente le logiche di sostenibilità e recupero. a+d+m exhibition design review V isiting MADE 2011 the graphic-constituent elegance of Pream’s exposing space has positively struck us. A company so technically qualified that has explained its own brand, its own world and products with a light container projector and an intelligent acoustic barrier of respect, at the same time, for guests and visitors. PREAM, creator of innovative forms for sound absorbing, has taken part to MADE 2011 with the installation of a “cards castle” made out of portions of wooden acoustic panels, rectilinear and curved, it is at the same time a signaling element, a conceptual installation, an exposing staging, an architecture extract, a place of taste and comfort. The staging has been organized in a space of 100 square metres with three free sides, separated by circulating passages through the scenographical walls of 5 m created by curved and linear panels that have determined a pleasant and efficacious acoustic division from the rest of the exhibition. Inside, in fact, there is an ambient closed to sound but anyway opened to vision, reserved but that can be seen from outside. The exposing space, undivided, has been characterized by an auditorium stand with technical seats for conference, by a central isle counter where to make all the operating contact activities with customers, by two little meeting corners separated by self-carrying screens. No false ceiling, if not just a portion of the new curved panels solutions with spaces for insertion, lightning and air openings. Light, in the end, has unified the whole composition characterizing both the stand interior and exterior, up to create a lantern effect of great suggestion. Every installed element has been projected to be totally recovered and re-used for other preparations, really applying the logics of supportability and recovering. www.pream.it www.pampanoni.com A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 85 '(6,*1(5 Photo by Jill Leonardi ↑ Materasso Italy0RUIHXV 86 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 7H[WHGLWHGE\Paola Ferrario Roberto Semprini Una mente aperta verso il futuro Alla ricerca dell'equilibrio Nel suo linguaggio progettuale l'emozione segue la funzione A mind open to the future In search of balance Within his design language, the emotion follows the function La sua casa ideale non ha barriere: è un luogo in cui l'interno e l'esterno si incrociano in un connubio armonico. Gli oggetti di design che firma si accostano a quelli del passato e convivono. Dalla sperimentazione utopica come punto di partenza per la ricerca all'omaggio al nostro Paese con un'esposizione all'insegna del tricolore. Roberto Semprini, architetto e designer di fama internazionale, si racconta sulle pagine di A+D+M in questa intervista. Qual è il suo concetto di casa? Amo le case luminose, con un buon rapporto con l'esterno. L'interno è la scena teatrale in cui i miei oggetti di design dialogano tra di loro ed esprimono la mia filosofia. Mi piace anche accostare la loro modernità con pezzi di memoria, magari di antiquariato. Mi diverte molto la ricerca dell'equilibrio tra il nuovo e il passato, tra esterno ed interno. A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 87 ↑ Divano Sandy %UXPD6DORWWL Nel 2008 ad “Abitare il Tempo” ha presentato una casa senza porte. Ci spiegherebbe il significato di un progetto così insolito e utopico? All'interno della sezione “Architetture di interni” ogni studio presentava il proprio concept di casa. L'ho interpretato come uno spazio di sperimentazione e ricerca. Credo che l'utopia sia uno strumento per conoscere il futuro, per mettere un piede in ciò che sarà. Il mio sogno è una casa senza porte o, magari, con porte leggere e spostabili. Non amo le tapparelle, le serrature, tutto ciò che divide. Come descriverebbe i suoi progetti? Sono sempre alla ricerca di un equilibrio tra la forma estetica e la funzionalità dell'oggetto. Quali sono le logiche che guidano la sua progettazione? Partendo dall'equilibrio tra estetica e funzione, vado alla ricerca dell'emozione. Se la scuola Bauhaus affermava che la forma segue la funzione, l'attuale evoluzione è l'inserimento dell'emozione che segue la funzione. Ormai l'anima tecnologica è scontata, è la forma che seduce. Nel 2009 ha realizzato la Green Home dando spazio a un problema molto sentito dal settore, l'ecosostenibilità... Credo che sia un tema importantissimo a prescindere dal nostro lavoro di designer. Deve essere una forma mentis: l'attenzione per l'ambiente deve partire dai piccoli gesti quotidiani. Solo partendo da questo presupposto, si può creare oggetti a basso impatto ambientale. In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia ha celebrato il Made in Italy con un'installazione in via Montenapoleone: ci parlerebbe di questo progetto? Era un tema attuale che ho sentito molto e mi sono divertito ad interpretarlo. Ho realizzato una doppia lettura: una a livello cromatico con i colori della nostra bandiera, e una a livello scenico con oggetti che rappresentavano l'Italia quali ad esempio il materasso a forma di stivale, le lettere che formano la parola Italia che sono state trasformate in lavandini... In passato ha collaborato con alcuni giornali. Quali sono le differenze e quali le affinità tra scrivere un articolo e disegnare un progetto? Nessuna. L'iter progettuale è identico. Bisogna riuscire a sintetizzare attraverso le parole o la forma la propria creatività. Attualmente è Docente di ruolo e Coordinatore del Corso di Progettazione Artistica per l'Impresa all'Accademia di Belle Arti di Brera. A fine anno se le dovessero chiedere “cosa ha trasmesso ai suoi ragazzi”, cosa vorrebbe rispondere? Un concetto semplice e un po' difficile al giorno d'oggi: “con la volontà si realizzano i propri sogni”. Cerco di essere comunque concreto con i miei ragazzi e li sprono, attraverso collegamenti con realtà del settore, realizzando ad esempio workshop con le aziende. E comunque, i ragazzi che sono riusciti a realizzare i loro progetti sono stati coloro che ci credevano fino in fondo. | www.admnetwork.it | follow us on | Photo by Jill Leonardi ↓ Lavabi Italia ,O&DVRQH 88 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 '(6,*1(5 Photo by Mathew Goradesky ← Scala Rolling(GLOFR His ideal house has no barriers: it is a place where inner and outer spaces cross in a harmonious union. The design objects he signs are combined with those belonging to the past and they live together. From the utopian experimentation as a starting point for the research to the tribute to our country with an exhibition dedicated to the Italian flag. Roberto Semprini, internationally renowned architect and designer, tells about himself in the pages of A+D+M with this interview. ↓ Divano centrale Tatlin (GUD ↓ Sedia Jocker 3HGUDOL ↓ Cucina Mondrian70,WDOLD ↓ Poltrona Mies 3HGUDOL What is your concept of house? I love bright houses, with a good relationship with the outside space. The interior space is the theatrical scene in which my design objects interact with each other and express my philosophy. I also like to combine their modernity with pieces of memory, perhaps antiques. I really enjoy the search for balance between the new and the past, the exterior and the interior. In 2008 at “Abitare il tempo” you presented a house without doors. Would you explain us the meaning of so an unusual and utopian project? Within the “Interior architecture” section, each studio presented its concept of house. I interpreted it as a space of experimentation and research. I think utopia is a tool to know the future, to have a look at what will be. My dream is a house without doors or, perhaps, with light and movable doors. I don't like shutters, locks, everything that divides. How would you describe your projects? I’m always looking for a balance between aesthetics and functionality of the object. What is the logic that guides your design? Starting from the balance between aesthetics and functionality, I search the emotion. If the Bauhaus school stated that the form follows the function, the current development is the inclusion of the emotion following the function. Now the technological soul is predictable, what seduces is the form. In 2009 you created the Green Home giving space to a problem much felt by the sector, that's to say, sustainability... I think it’s a very important topic regardless of our work as designers. It must be a cast of mind: the concern for the environment has to start from small daily actions. Only starting from this premise, it is possible to create objects with a low environmental impact. On the occasion of the 150 years of the Unification of Italy, you celebrated the Made in Italy with an installation in via Montenapoleone: could you speak about this project? It was a topical theme that I felt a lot and I enjoyed to interpret it. I made a double reading: one on a chromatic level with the colours of our flag, and a one on a scenic level with objects representing Italy such as the mattress shaped like a boot, the letters forming the word ‘Italy’ that have been transformed into sinks... In the past you collaborated with several newspapers. What are the differences and what are the similarities between writing an article and designing a project? None. The design process is identical. You must be able to synthesize your own creativity through words or the form. Currently, you are a tenured teacher and coordinator of the Progettazione Artistica per l'Impresa course at the Accademia di Belle Arti of Brera. If they asked you “what did you pass on to your boys?” at the end of the year, what would you answer? A concept which is simple and a bit difficult nowadays: “with the will you can fulfil your dreams”. However, I try to be practical with my boys and I encourage them, through links with the reality of the industry, for example by organizing workshops with companies. Anyway, the boys who managed to implement their projects have been those who fully believed in them. | www.admnetwork.it | follow us on | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 89 MATERIALI Molte e sorprendenti le vite del cemento Text by Anna Nosari Many and surprising cement’s lives Innovativo, leggero, elegante e poetico, il cemento rivela le sue nuove anime nelle interpretazioni dei designer di tutto il mondo Innovative, light, elegant and poetic, cement reveals its new souls through worldwide designers’ interpretations 90 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 È uno dei materiali più semplici, ver- materiale “intelligente”, che può essere usato satili ed economici. sia per interni, ad esempio per lavabi e bagni di Protagonista dell’architettura moderna, dalle strutture alberghiere, che per esterni, magari più recenti realizzazioni di Toyo Ito, Tadao Ando in spazi pubblici da ravvivare nelle giornate di o Zaha Hadid fino al padiglione Italia all’Expo pioggia, con risultati spettacolari e sorpren- di Shanghai realizzato in i-light, la partico- denti. lare formula trasparente messa a punto da Si presenta invece come una carta da parati Italcementi, che consente il passaggio della Concrete Blond, la soluzione pensata da Eric luce attraverso le pareti degli edifici, il cemen- Barrett. Il designer inglese propone una sua to ha oggi conquistato ampi spazi anche nel reinterpretazione del materiale, portando sulle design. pareti – ma anche sui pavimenti o su altre Si trasforma in poesia, e fa dimenticare l'idea superfici – i motivi grafici e l'aspetto tipico di tradizionale di una superficie grigia e uniforme, una carta da arredo. Ma con tutti i vantaggi del grazie a Solid Poetry, il progetto sviluppato da cemento: robustezza, resistenza alla corrosione Susanne Happle e Frederik Molenschot del e al fuoco, isolamento termico e sonoro. Il volto gruppo olandese Droog Design. Le piastrelle, romantico del cemento, esplorato da Barrett, trattate con inchiostri termocromici, al contatto si rivela anche in alcune particolari soluzioni con l'acqua rivelano dettagli decorativi perso- di pavimentazione, con elementi di vetro o altri nalizzabili, motivi floreali e delicati grafismi. Il materiali incastonati nella superficie. processo è reversibile: non appena si asciuga, Texture, disegni e pattern di ogni tipo caratte- la superficie ritorna all'aspetto originario. Un rizzano Concrete Mission, il progetto di mate- riali ed elementi in calcestruzzo nato dalla collaborazione di Magnetti con il designer Ronen Joseph e presentato al MADE 2011. Per superfici verticali o orizzontali, questi blocchi in cemento permettono la massima libertà creativa, consentendo realizzazioni e rivestimenti architettonici di ogni tipo. ↑ Cutout *LJL5RVVL,O&DQWLHUH La versatilità di questo materiale, caldo o algido, massiccio o leggero, si esprime bene in interno: le sue caratteristiche hanno ispirato ← Aplomb 3DROR/XFLGL/XFD3HYHUH)RVFDULQL interpretazioni di oggetti e arredi di designer e progettisti in tutto il mondo, dai Concrete Plates dell'israeliano Nir Meiri ai vasi ispirati ‡ Solid Poetry 'URRJ'HVLJQ alla tradizione giapponese del designer Xiral 6XVDQQH+DSSOHDQG)UHGHULFN0ROHQVFKRW Segard, fino ai tavoli di Davide Vercelli per LiberoStile, che abbinano il cemento al vetro temprato per un risultato che unisce artigianalità, eleganza e rigore, e ad Aplomb, la lam- ↓ Concrete Mission 5RQHQ-RVHSK0DJQHWWL 3DYLPHQWD]LRQL0XUDWXUH pada in cemento disegnata per Foscarini da Paolo Lucidi e Luca Pevere. Ideale per progetti contract, l'affusolata sospensione esprime la sua personalità soprattutto nella versione grigia, che mantiene ed esalta l'aspetto del materiale grezzo. Non mancano, infine, le sedute, perfette per essere collocate in spazi pubblici: da Cutout, creata da Gigi Rossi per Il Cantiere, alla Chair One di Magis con base in calcestruzzo; da Queen, progettata in piuma-cemento da Angelo Micheli per Domodinamica, fino alle sculture di Lovecement e a Dune di Rainer Mutsch, che unisce al cemento fibre di cellulosa per ottenere un materiale interamente riciclabile. A+D+M A A+D +D +D+M D+M +M | MA MAGAZINE MAG AG A GAZ AZI A ZIINE Z NE | 201 2011 2 20 011 01 1|# 3 35 5 91 91 ↑ Cuneo Concrete Mission 5RQHQ-RVHSK 0DJQHWWL3DYLPHQWD]LRQL0XUDWXUH ↓ Strutturasei Concrete 'DYLGH9HUFHOOL /LEHURVWLOH 92 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 It’s one of the simplest and most versatile and economic materials. Protagonist of modern architecture, from the most recent realizations by Toyo Ito, Tadao Ando or Zaha Hadid up to Italy’s stand at Shangai Expo realized with I-light, the particular transparent formula made by Italcementi, that allows the light to pass through buildings walls, cement has nowadays conquered huge spaces even in design. It turns into poetry and makes you forget the traditional idea of a grey and uniform surface, thanks to the Solid Poetry, the project developed by Susanne Happle and Frederik Molenschot of the Dutch group Droog Design. The tiles, treated with thermo chromic inks, in touch with water reveal decorative details to be personalized, flower themes and delicate graphic elements. The process is reversible : as it gets dry, the surface goes back to its original aspect. An “intelligent” material, that can be used both for interiors, for example for washbasins and bathrooms for hotels, and for exteriors, even in public spaces to be revived in rainy days, with spectacular and surprising results. Concrete Blond shows up as wallpaper, the solution conceived by Eric Barrett. The English designer proposes his material re-interpretation, bringing on the walls – but on floors or other surfaces, too – the graphic themes and the typical aspect of a decorating paper. But with cement’s advantages: strength, corrosion and fire proofing, soundproofing and heat insulation. Cement’s romantic facet, explored by Barrett, reveals in some particular flooring solutions too, with glass elements or other materials set on the surface. Texture, design and pattern of every kind characterize Concrete Mission, the project of materials and elements made in concrete born by the cooperation of Magnetti with designer Ronen Joseph and presented during MADE 2011. For vertical and horizontal surfaces, these concrete blocks allow the maximum creative freedom, permitting realizations and architectural coverings of any kind. This material versatility, hot or icy cold, massive or light, is perfectly expressed in interiors: its characteristics have inspired interpretations of objects and furniture by designers and planners all over the world, from Concrete Plates by Israeli Nir Meiri to the pots inspired by the Japanese tradition made by designer Xiral Segard, up to the tables by Davide Vercelli for LiberoStile, that combine cement with tempered glass for a result that gathers together handcrafts, elegance and rigour, and to Aplomb, the cement lamp designed for Foscarini by Paolo Lucidi and Luca Pevere. Ideal for contract projects, the tapered suspension expresses its personality most of all in the grey version, that keeps and exalts the raw material aspect. There is no lack, in the end, for the sittings, perfect to be collocated in public spaces: from Cutout, created by Gigi Rossi for Il Cantiere, to Chair One by Magis with concrete base; from Queen, projected in cement-plume by Angelo Micheli for Domodinamica, up to the sculptures by Lovecement and Dune by Rainer Mutsch, that combines to cement cellulose fibres in order to obtain a completely recyclable material. % 68 ) %' ' ) 7 7 - & - 0 ) IV EDIZIONE SPAZIO EVENTIQUATTRO GRUPPO IL SOLE 24 ORE Via Monte Rosa, 91 20149 - Milano 12-13-14-15 APRILE 2012 ORARI: 12 APRILE 2012 dalle ore 19.00 alle ore 24.00 (inaugurazione) 13/14 APRILE 2012 dalle ore 12.00 alle ore 22.00 15 APRILE 2012 dalle ore 11.00 alle ore 20.00 ingresso gratuito www.arteaccessibile.com [email protected] Arte Accessibile, evento organizzato da ARTE IPSE DIXIT Ltd A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 93 WAF 2011 WORLD BUILDING OF THE YEAR PER IL MEDIA-TIC DI CLOUD 9 AWARDS Edited by Chiara Dadda Dopo la Nuova Bocconi di Grafton Architects e il MAXXI di Zaha Hadid, il Media-TIC di Barcelona, progettato dagli spagnoli di Cloud 9, ha vinto il World Building of the Year 2011 alla 4° edizione del World Architecture Festival. Il progetto è stato commissionato dal Consorzio de la Zona Franca e @22Barcelona, un distretto sperimentale della città e si basa sul concetto di città modello basato sull’informazione, la comunicazione e la tecnologia. L’edificio offre spazi per uffici a grandi e piccole società, start-up e un auditorium in cui si tengono corsi e programmi per i cittadini. Paul Finch, direttore del festival, ha detto che l’edificio è stato premiato perché è stato in grado di interpretare un movimento emergente della città ma anche per le sue altissime prestazioni in termini di contenimento dei consumi: -95% di emissioni di CO2 grazie al sistema di riscaldamento, al tetto fotovoltaico, alla facciata dinamica in Etfe che funziona da filtro solare e a un sistema di sensori. Per Enric Ruiz-Geli (nella foto assieme al figlio Iago che ha scelto il colore verde che domina l'edificio) di Cloud 9 l’edificio vuole essere un prototipo dell’architettura per le prossime generazioni. www.ruiz-geli.com www.worldarchitecturefestival.com COMPASSO D'ORO ADI PER LAB 03 BY KOS Lo scorso luglio Lab 03 by Kos si è aggiudicato il Compasso d’Oro ADI 2011. Il più antico e autorevole premio mondiale di design consacra questo innovativo progetto a vera e propria icona del bathroom design contemporaneo. Selezionato tra oltre 450 progetti, Lab 03 è stato scelto per “l’immediatezza dell’immagine”. La sua estetica è infatti definita e compatta, immediatamente riconoscibile, unica nel settore. Lab 03 ha rivoluzionato l’immagine canonica del lavabo: per la prima volta ad un sistema free standing viene integrato il porta asciugamani. Grazie alle sue dimensioni contenute (48,5 x 40 x h 89 cm) Lab 03 è ideale per ambienti piccoli e per un uso contract: consente di sfruttare al meglio lo spazio, arricchendolo di design e funzionalità. “Con Lab 03 abbiamo voluto innovare l’archetipo del lavabo. – hanno dichiarato Ludovica+Roberto Palomba designer – Abbiamo integrato la maniglia porta asciugamani al corpo del lavabo studiando un sistema di raccordi, di pieni e di vuoti. Le curve morbide degli angoli si fondono e generano una linea continua tra vasca e porta asciugamani. Nasce così un monoblocco rigoroso, dall’aspetto materico e al contempo sinuoso e scultoreo.” www.kositalia.com www.adi-design.org/compasso-d-oro.html LO STUDIO OBR OPEN BUILDING RESEARCH VINCITORE OVERALL DEL LEAF AWARDS 2011 www.obr.eu www.leaf-awards.com 94 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Giunto al suo nono anno, il LEAF Awards (Leading European Architects’ Forum) premia gli architetti che, grazie alle proprie proposte e soluzioni innovative, si sono maggiormente distinti fino a diventare punto di riferimento della comunità internazionale di architettura. Nelle precedenti edizioni il prestigioso LEAF Awards è stato assegnato, tra gli altri, a Zaha Hadid, David Chipperfield, SOM e Steven Holl. OBR, studio di architettura fondato nel 2000 da Paolo Brescia e Tommaso Principi, già allievi di Renzo Piano, è stato premiato per il progetto del complesso residenziale Milanofiori Nord ad Assago alle porte di Milano, che ha ricevuto il primo premio nella categoria "The Residential Building of the Year", aggiudicandosi anche il premio Overall Winner LEAF Awards. Secondo le intenzioni di Paolo Brescia e Tommaso Principi, il progetto delle residenze ricerca la simbiosi tra architettura e paesaggio, affinché dalla sintesi degli elementi artificiali e naturali si possano generare la qualità dell’abitare e il senso di appartenenza da parte degli abitanti. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso settembre presso il Landmark Hotel di Londra. PROGETTO CMR VINCITORE DEL PREMIO CHINA AWARDS 2011 Si è tenuta a fine novembre, nella prestigiosa cornice dell’Hotel Principe di Savoia, la sesta edizione dei China Awards, il premio promosso dalla Fondazione Italia Cina e organizzato con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero degli Affari Esteri che premia le realtà italiane e cinesi che meglio hanno colto le opportunità nei due paesi. Anche quest’anno Progetto CMR è stata tra i protagonisti dell’evento. A ritirare “l’oscar” come miglior studio di progettazione nel mercato cinese, l’arch. Massimo Roj, Amministratore Delegato della società di progettazione integrata. “Superare le distanze, valicare le barriere, creare scambio, integrare le culture”: questa la filosofia dell’architetto Massimo Roj che, nel 2002, ha scommesso sulla Cina accettando la sfida e trasformandola in una nuova fase di crescita e di espansione per Progetto CMR che oggi ha uffici a Pechino e Tianjin dove lavorano in sinergia architetti italiani e cinesi. Nelle foto: l'architetto Massimo Roj alla premiazione e lo stadio multifunzionale Songjiang di Tianjin inaugurato lo scorso settembre. www.progettocmr.com www.italychina.org FLUID, UNICO VINCITORE ITALIANO DEL GOOD DESIGN AWARD 2011 FLUID, la collezione completa di miscelatori disegnata da Meneghello Paolelli Associati per FIMA Carlo Frattini ha appena ricevuto un nuovo e prestigioso riconoscimento internazionale: il GOOD DESIGN AWARD 2011 per la categoria “house fixtures”, che segue il premio Design Plus 2011, nuova conferma della qualità del design che contraddistingue questa linea nel mondo dei miscelatori per il bagno e per la cucina. Il GOOD DESIGN AWARD, giunto alla 61esima edizione, è stato istituito nel 1950 dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design con il compito di selezionare e premiare i prodotti di design e le architetture più innovativi ed originali a livello internazionale. Continuità di forme dinamiche in totale armonia con lo spazio: questo è uno dei plus di FLUID, emblema perfetto della fusione di linee morbide che si allungano e disegnano un continuum progettuale che esprime fluidità già dal naming. Il conferimento del GOOD DESIGN AWARD testimonia nuovamente il costante impegno di FIMA Carlo Frattini nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni uniche che combinano estetica evoluta a design e funzionalità. A HYDROLINE DI TEUCO IL DESIGN AWARD 2011 Lo scorso ottobre Teuco, azienda sinonimo di alta qualità italiana al servizio del benessere, è stata premiata al Lord’s Cricket Ground di Londra con il prestigioso Design Award 2011 nell’ambito della categoria Bathroom Product Innovation of the Year - Gold Award. La Giuria ha conferito a Teuco il premio per Hydroline, l’esclusiva tecnologia brevettata in cui le classiche bocchette sono sostituite da sottili fessure che scompaiono alla vista, per un nuovo concetto di idromassaggio, totalmente invisibile e silenzioso, grazie al quale assume un’estetica più accattivante che premia il design ricercato della vasca e che non sottrae nulla all’efficacia del massaggio. Applicato per la prima volta nel 2010 alle vasche Paper disegnate da Giovanna Talocci in Duralight®, Hydroline è ora disponibile anche sulla vasca della nuova collezione Outline, firmata da Carlo Colombo, anch’essa in Duralight® presentata all’ultimo Cersaie. Il conferimento del Design Award conferma la straordinaria abilità progettuale di Teuco, che da quasi 40 anni guida lo sviluppo dell’ambiente bagno grazie ad un atteggiamento culturale, prima ancora che imprenditoriale, che concepisce la tecnologia al completo servizio del benessere. www.teuco.it www.thedesignermagazine.com/the-design-awards www.fimacf.com www.chi-athenaeum.org/gdesign IL PROGETTO COLLINA DEGLI ELFI VINCE LA PRIMA EDIZIONE DEL SAN MARCO AWARD Marco Poncellini con il Progetto Collina Degli Elfi è il vincitore della prima edizione di San Marco Award, il premio che Colorificio San Marco con il Politecnico di Milano e lo Iuav di Venezia dedicano al colore in architettura. Così ha deciso la giuria presieduta da Luca Molinari – curatore del Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia nel 2010 – e composta da Anna Barbara (Fac. di Arch. e Società Politecnico di Milano, polo Piacenza), Giancarlo Carnevale (preside Fac. di Arch. IUAV Venezia), Aldo Cibic (Cibic&Partners), Cherubino Gambardella (Gambardella Architetti), e Alessandrina Tamburini (Colorificio San Marco). “Il progetto della Collina Degli Elfi – che prevede la ristrutturazione e riqualificazione dell’ex convento di Craviano in Piemonte in un centro per bambini malati di cancro – usa il colore non solo ai fini estetici, ma anche sensoriali, introducendo una fenomenologia sensibile non solo agli edifici, ma anche ai suoi abitanti. Il sostegno e il premio a una simile iniziativa progettuale riportano l'architettura a un ruolo etico e sociale. L'assegnazione del premio rende possibile la realizzazione del progetto che si basa altrimenti sulla pura sensibilità di una rete di volontariato” spiega Federico Geremia, presidente del Colorificio San Marco. www.sanmarcoaward.com A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 95 PROFILI Text edited by Cristina Rivadossi The future according to Autodesk UN APPROCCIO INTEGRATO ALLA PROGETTAZIONE TRA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E CLOUD COMPUTING AN INTEGRATED APPROACH TO PROJECT BETWEEN ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY AND CLOUD COMPUTING AUTODESK Strada 4 Pal. 5 Milanofiori 20090 Assago (MI) tel. 02 575511 www.autodesk.it 96 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Il futuro secondo Autodesk 30 Diventare testimonial di se stessi, sperimentando direttamente la validità del proprio prodotto. E' questa la strada che ha scelto Autodesk, leader mondiale nella fornitura di software di progettazione e intrattenimento 3D. A parlarne è Gianluca Lange, AEC Industry Manager Autodesk Italia. Che importanza ha la sostenibilità ambientale per Autodesk? Autodesk è quotata al Dow Jones Sustainability World Index che prende in considerazione le aziende che hanno iniziative interne per la riduzione delle emissioni. Negli ultimi quattro anni abbiamo ridotto la nostra impronta di carbonio del 34%. Apparteniamo a una certa categoria di aziende che investono molto nella sostenibilità. La maggior parte delle sedi che stiamo acquisendo negli ultimi anni sono a basso impatto o addirittura costruite per ridurre le emissioni di CO2 anche durante la fase costruttiva, come nel caso della sede della divisione a Boston chiamata Trapelo Road, certificata LEED e case study premiata. Di recente avete promosso anche un'indagine sul tema della sostenibilità. Che cosa ha evidenziato? La sostenibilità ambientale è stata al centro di un'indagine su scala europea commissionata dal Gruppo che conferma come oggi consumatori e responsabili di aziende siano più propensi ad investire in sostenibilità per rendere le proprie costruzioni più efficienti dal punto di vista energetico. Quali sono gli strumenti che avete messo in campo? Building Information Modeling (BIM) è il nostro processo integrato dalla progettazione alla costruzione in cui le diverse discipline coinvolte nella filiera collaborano utilizzando strumenti condivisi di progettazione, modellazione e simulazione e dove ognuno contribuisce con il proprio know how. L'architetto fa il progetto architettonico, contemporaneamente lo strutturista lavora al modello strutturale, l'impiantista progetta l'impianto, chi si occupa delle quantità delle parti estimative estrae le quantità per l'analisi dei costi e così via. L'obiettivo è quello di portare a monte del processo tante più decisioni che impattano poi sui costi e sull'efficienza. Cosa consente di valutare? Contiene informazioni che consentono di realizzare analisi di tipo energetico, con la possibilità, ad esempio, di identificare il posizionamento dell'edificio sul globo terrestre per capire come il sole nelle diverse stagioni dell'anno impatta sulle diverse pareti, oppure in caso di nuove costruzioni si possono ottimizzare le esposizioni scegliendo un tipo di facciata piuttosto di un'altra. Il modello considera anche i dati che riguardano l'ambiente esterno come la temperatura media, la piovosità, i venti dominanti, etc. Tutto questo è possibile attraverso l'integrazione dello strumento che risiede nel computer, la piattaforma Revit, con strumenti spostati su Cloud Computing. Si tratta di un trend molto interessante per cui a partire da un modello tridimensionale, che si ha a livello locale sul proprio terminale, si può mandare al nostro Cloud la richiesta di analisi legate a consumi energetici o analisi strutturali e poi riceverle in modo automatico mentre si continua a lavorare, consentendo così di fare opportune valutazioni e, se necessario, apporre cambiamenti. Il trend secondo Autodesk sarà sempre più Cloud Computing? Sì. Il nostro approccio è legato a due aree: per fare storage dei dati di progetto o personali oppure per utilizzareapplicativi su Cloud, da quelliche funzionano in ambiente Mobile o Android, od altri come Homestyler per utenti non professionisti o ancora applicativi di nicchia più legati al mondo tecnico. Becoming testimonial of yourself, directly experimenting the validity of your own product. This is the way that Autodesk has chosen, world leader in software supplying both projecting and 3D. It’s Gianluca Lange, AEC Industry Manager Autodesk Italy, speaking. How much is environmental sustainability important to Autodesk? Autodesk is quoted at Dow Jones Sustainability World Index that takes into consideration the companies that have internal initiatives for emissions reduction. During the last four years we have reduced our carbon imprint of 34%. We belong to a certain category of companies that invest a lot in sustainability. The great part of the branches that we have been acquiring during the last few years have a low impact or are completely built to reduce CO2 emissions even during the building phase, like in the case of the Boston division called Trapelo Road, LEED certified and prized by case study. You have also recently promoted a study about sustainability. What has it pointed out? Environmental sustainability has been at the centre of a research on a European range commissioned by the Group that confirms how consumers and companies’ managers are nowadays more inclined to invest into sustainability to make their own buildings more efficient from the energetic point of view. Which are the instruments that you have put into the field? Building Information Modeling (BIM) is our integrated process from the project to the construction where the different disciplines involved in the productive thread cooperate using shared instruments for projecting, modeling and simulating and where everybody contributes with his know-how. The architect makes the architectonical project, at the same time the structural engineer will work at the structural model, the plant engineer projects the plant, which is in charge for the quantities of the estimative parts extracts the quantities for cost analysis and so on. The goal is to take on top of the process the highest possible number of decisions that impact on costs and efficiency. What does it allow to evaluate? It contains information that allow to realize energetic analysis, with the chance, for example, to indentify the positioning of the building on the world globe to understand how the sun, during the different year seasons, impacts on the different walls, or in case of new buildings it is possible to optimize expositions by choosing a kind of wall instead of another. The model considers also the data that concerns external environment such as average temperature, rainfall, dominant winds, etc. All this is possible with the integration of the instrument that is placed inside the computer, the Revit platform, with instruments set on Cloud Computing. It is a very interesting trend through which, starting from a tridimensional model that is on the proper terminal at a local level, it is possible to send our Cloud an analysis request connected to energy consumptions or structural analysis and get it back automatically while going on working, allowing to make the proper considerations and, if necessary, make changes. According to Autodesk will the trend be more and more Cloud Computing? Yes, it will. Our approach is linked to two areas: to make storage of projects or personal data or to use applications on Cloud, from those that work in a Mobile or Android world to others like Homestyler for non professional users or still niche applications more linked to the technical world. | www.admnetwork.it | follow us on | · Revit Architecture 2012 Conceptual Energy Analysis · Autodesk Cloud documents · Autodesk Building Design suite Ultimate 2012 ↓ Autodesk Cloud documents A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 97 PROFILI Text edited by Chiara Dadda LA NUOVA FRONTIERA DEL PROGETTO SUPERA LE BARRIERE IMPOSTE DALLA MASSIFICAZIONE PER CREARE VERE E PROPRIE OPERE D'ARTE Alle origini della THE PROJECT’S NEW FRONTIER OVERCOMES THE BARRIERS IMPOSED BY STANDARDIZATION IN ORDER TO CREATE REAL WORK ARTS .exnovo Via dei Masadori 46 38121 Trento - Italy tel (+39) 0461 955411 www.exnovo-italia.com 98 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 At the origins of creativity creatività .exnovo è l’innovativo marchio di proprietà di HSL legato alla realizzazione di prodotti di alto design – illuminazione, arredo, oggettistica – con tecnologie di stampa 3D per un concetto di progettazione innovativa, istantanea ed assolutamente fuori da ogni schema mentale. Il brand si avvale di un team creativo di grande talento, fra cui lo stesso titolare, l'ing. Ignazio Pomini che ci racconta la sua esperienza “alle origini della creatività”. Da cosa nasce HSL? Gli atti di incoscienza sono destinati talvolta ad avere successo. E così 22 anni fa è nata HSL (allora Stelit). Alcune persone hanno creduto in un potenziale fatto di conoscenza, passione, tecnologia, voglia di cambiare e far cambiare. Il paradigma è da sempre ruotato attorno alla ricerca costante di soluzioni innovative, alimentato dalla fiducia incondizionata nei team. Nei primi anni 2000 si è concretizzata la vocazione per la componente creativa: è nato un Centro Stile con un team di 5 persone interamente dedicato all’industrial design al servizio delle aziende. L’attività di servizio alle aziende continua a rappresentare, ancora oggi, il baricentro del progetto di HSL: è un elemento fondamentale per mutuare esperienze e nuove conoscenze e trasferirle anche nel progetto .exnovo. .exnovo ha introdotto in Italia un concetto di progettazione innovativa, istantanea. Ci può parlare del rapporto con i progettisti? Come tutte le rivoluzioni tecnologiche, anche il 3D Printing deve essere "digerito" per esprimere tutte le sue potenzialità. Abbiamo iniziato il nostro percorso creativo insieme a Janne Kittanen, pioniere mondiale del 3D Printing Design, e stiamo facendo crescere la nostra collaborazione con lui e con Selvaggia Armani, designer capace di interpretare le soluzioni tecnologiche con uno stile diverso, lineare ed elegante. A tutti i nostri creativi diamo in mano una nuova matita e nuovi fogli di cui tracciamo solo i limiti dimensionali, tutto il resto è lasciato alla loro capacità di creare prodotti con valori forti e inediti, prodotti che abbiano la loro naturale collocazione all'intersezione tra arte e tecnologia. Come affronta il tema della sostenibilità? L'innovativa concezione produttiva che costituisce ogni prodotto di .exnovo segue un binario che abbiamo battezzato green production e che fa tendere allo zero gli scarti e i costi di stoccaggio e attrezzamento. Il vero magazzino di .exnovo è il suo archivio digitale, i prodotti prendono vita fisicamente solo dopo che sono stati realmente commissionati. Le materie prime di cui sono composti i nostri prodotti sono riciclabili ma ci teniamo a precisare che le nostre creazioni sono fatte per durare negli anni proprio perché rappresentano una combinazione di tecnologia e design e sono progettate per accompagnare i loro proprietari attraversando i tempi che stiamo responsabilmente anticipando. Ci può anticipare qualcosa riguardo ai vostri futuri progetti? Stiamo preparando nuovi prodotti, che presenteremo in anteprima a Parigi per l'edizione di Gennaio 2012 di Maison & Objet, mentre incontreremo il mercato italiano con un importante evento a Milano durante il Salone del Mobile. Inoltre stiamo lavorando con un prestigioso costruttore automobilistico per realizzare una lampada da tavolo celebrativa per il modello di punta di prossima uscita sul mercato. .exnovo is the innovative brand owned by HSL linked to the realization of high design products – lightening, furnishing, gift and fancy goods – with 3D printing technologies for a concept of design that is innovating, immediate and totally out of any mental norms. The brand can count on a very talented creative team, the owner is part of it too, Engineer Ignazio Pomini who tells us about his experience “at the origins of creativity”. What was HSL born from? Sometimes unconsciousness actions are destined to be successful. This is how 22 years ago HSL was born (at that time Stelit). Some people have believed in a potential fact of knowledge, passion, technology, and desire to change and make change. The paradigm has always turned around the constant research for innovative solutions, fed by the unconditioned trust in the teams. During the first years 2000 the vocation for the creative component has got real: a Style Centre was born with a team of 5 people completely dedicated to industrial design at companies’ service. The activity of service for companies is still, nowadays, the barycentre of HSL project: it is a fundamental element to change experiences and new knowledge and transfer them in the .exnovo. project, too. .exnovo has introduced in Italy a concept for innovative, instant project. Can you talk us about the relationship with the planners? Like all technological revolutions, even 3D Printing needs to be “stomached” to express all its potentialities. We have started our creative process together with Janne Kittanen, world pioneer in 3D Printing Design, and we are making grow our cooperation with him and with Selvaggia Armani, a designer able to interpret the technological solutions with a different style: linear and elegant. We give all our creative designers a new pencil and some new papers where we only put the dimensional limits; everything else is left to their capacity to create new products with strong and fresh values, products that have their natural collocation in the intersection between art and technology. How do you face the sustainability matter? The innovative production conception that constitutes every .exnovo product follows a rail that we have named green production and that takes almost to zero both rejects and stock and equipping costs. The real .exnovo warehouse is its own digital archives, the products turn into life only after they have been really commissioned. The raw materials that compose our products are recyclable but we want to stress that our creations are made to last throughout the years since they represent a combination of technology and design and they are conceived to take their owners into the times that we are responsibly advancing. Can you anticipate something about your future projects? We are preparing new products that we will preview in Paris for the Maison & Objet January 2012 edition, while we will met the Italian market with an important event in Milan during the Furnishing Show. We are furthermore working with a prestigious motor constructor to realize a celebrating table lamp for the leading model of their next market exhibition. | www.admnetwork.it | follow us on · Ignazio Pomini | A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 99 PROFILI Text edited by Chiara Dadda Photos by Enrico Basili FLESSIBILITÀ E PERSONALIZZAZIONE: QUESTI I CONCETTI CHIAVE CHE STANNO ALLA BASE DELL'IDEA RIVOLUZIONARIA DI PROFILO SMART Profilo smart: The track for the future Profilo smart: il binario del futuro FLEXIBILITY AND DESIGN: KEY FEATURES WHICH CHARACTERIZE THE REVOLUTIONARY IDEA OF PROFILO SMART PROFILO SMART Via Privata OTO, 23 19126 La Spezia (SP) tel. 0187 1987220 www.profilosmart.com 100 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Un'azienda che, coniugando design e funzionalità ad un nuovo modo di progettare gli spazi, sta tracciando la strada dell'innovazione. Ne parliamo con Sonia Battaglia, responsabile sviluppo internazionale e socia di Luca Mammi, creatore di Profilo smart (assieme a lei nella foto). Per quelli che ancora non conoscono Profilo smart, ce ne può parlare? Profilo smart è un concetto innovativo per la progettazione di spazi modulari. È un “binario” in alluminio che si installa a parete - dotato di una copertura - che viene attrezzato con accessori e complementi d’arredo sospesi sul sistema e facilmente sostituibili. Il design della copertura non è fisso, ma viene realizzato in base all’ambiente circostante. La cover può essere semplicemente verniciata in vari colori oppure rivestita in marmo, mosaico, legno, corian, pelle... le possibilità sono infinite. Profilo smart è una soluzione che, combinando design e flessibilità, permette di creare spazi modulari, dove tutto è sospeso e facilmente accessibile. Collaboriamo principalmente con architetti e interior designer, in grado di valorizzare con i loro progetti i vantaggi dell’impiego di Profilo smart, lasciandoli liberi di esprimere in ogni realizzazione la loro creatività e il loro stile personale. Vorrei sottolineare che Profilo smart non è un pacchetto chiuso ma un sistema che si adatta e cambia da applicazione ad applicazione. Il risultato finale deve essere un allestimento funzionale, bello e ogni volta unico. L'obiettivo è creare spazi in divenire facilmente modificabili e sempre al passo con i trend dell'arredamento e le necessità del cliente. Essere parte di un processo libero e creativo che non impone regole fa parte della nostra mission. In quali ambienti si è maggiormente impiegato Profilo smart? Innanzitutto Profilo smart si può adattare a qualsiasi tipo di ambiente. Non ha limiti di applicazione e si può trovare nei luoghi pubblici, nei ristoranti, negli aereoporti, nelle metropolitane, negli yachts, nelle strutture sanitarie, negli uffici, nelle residenze private o negli hotel. Pensiamo che Profilo smart sia la risposta ideale per showroom o negozi, dove l’arredamento interno, il design e le necessità cambiano molto velocemente. Si pensi anche ad un nuovo modo di progettare le reception, le gallerie d’arte, gli uffici, tutti ambienti in cui gli elementi sospesi abbinati alla facilità di spostamento e cambiamento, sono risorse impagabili. Il profilo può essere anche arricchito con led, musica o profumi, per renderlo un’innovazione ancor più attraente. Le prime realizzazioni con Profilo smart si sono avute nelle stanze da bagno nel settore dell’ospitalità dove Profilo smart si presenta come la perfetta soluzione, perché permette di avere stanze accessibili e modulari. Per gli hotel di lusso, 4 o 5 stelle, offrire lo stesso standard a tutti gli ospiti, rendendo accessibile, con il cambio e l’aggiunta degli accessori, qualunque stanza è un vantaggio notevole. Ha un progetto sogno per Profilo smart? Profilo smart ha ormai assorbito gran parte della mia vita, tanto da sentirla come un figlio in cui credo fermamente e del quale seguo con passione la sua crescita nel mondo. Senza alcun dubbio il mio sogno è il rinnovamento di una stazione metropolitana come quella di New York o Parigi! Profilo smart è certamente il binario del futuro. A company that, combining design and functionality to a new way of projecting spaces, is outlining the course of innovation. We talck about it with Sonia Battaglia, business developer manager and Luca Mammi's partner, creator of Profilo Smart. For those who do not know Profilo smart yet, could you tell us about it? Profilo smart is an innovative concept of living spaces. It materializes in a wall track system which allows flexibility and design in any environment. Accessories and furniture can be suspended and easily removed or adjusted on the track. The track is also completed with an extremely versatile cover so that any environment can be refurbished either in a minimal stylish finish, coated with marble, mosaics, wood, corian, design patterns, leather and more or simply in various color varnishing. It is really is a unique and refined solution for adaptability combining design and flexibility. It is important to understand that Profilo smart is not a closed and wrapped up package but a system that adapts and changes from application to application. From the very beginning we have searched for a tight collaboration with architects and designers calling for their creativity and personal style. The best characteristics of this new concept are freedom for design and that everything is freestanding. The final result must be functional design that looks good and basically unique each time. The desire is to provoke the experiment of a fluid space that can be modified easily and that is capable of becoming a respectful alternative following trends, needs and design. Being part of a process and not necessarily guide it is what distinguishes Profilo smart’s mission with the principle that there is nothing that says that certain things must be a certain way. In which environments is Profilo smart most implemented? Profilo smart harmoniously matches all styles and offers a functional asset at any time. Counting limitless applications, it finds applications in the public facilities, restaurants, airports, subway stations, yachts, healthcare facilities, offices, private residences or hotel industry. It is an ideal solution for projecting showrooms, reception areas, boutiques, art galleries or cool offices where everything is suspended and easy to move and change. The track has also been studied to allow the implementation of led lights, perfume diffusers or even music setting. A new generation of projecting spaces; contemporary, fresh, smart while evoking a glamorous lifestyle inspired by our modern constant evolution. With Profilo smart, any project can be both perfect and open. Do you have a dream project for Profilo smart? Profilo smart has taken such a big part of my life that I almost feel it as my own child which I strongly believe in and passionately help growing all over the world. A dream, for sure! Without a doubt, the renovation of a trendy metro station…who knows, maybe in New York or Paris! Profilo smart is surely the track for the future. | www.admnetwork.it | follow us on | · Profilo smart, Batimat, Parigi Exhibition design by Arch. Marcello Albini PROFILO SMART by Gianni Arduini, Arduini Design, Luca Mammi selected ADI DESIGN INDEX 2011 “Il progetto risponde alle caratteristiche del Design for All e rappresenta un modello innovativo per flessibilità, design, funzionalità. Profilo smart è un progetto in continuo sviluppo, con innumerevoli possibilità future”. “This project fulfils the brief for a Design for All and represents an innovative model of flexibility, design and functionality. Profilo smart is a project that is continually being developed, with endless possibilities for the future.” ↓ Luca Mammi, Sonia Battaglia A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 101 IN BREVE Edited by Chiara Dadda SI RICONFERMA UNA VETRINA D'ECCELLENZA SUL MONDO DELLE COSTRUZIONI, DEL PROGETTO E DEI MATERIALI LA FIERA INTERNAZIONALE DELL'ARCHITETTURA E DELL'EDILIZIA PIÙ VISITATA IN ITALIA . PROTAGONISTE LE SOLUZIONI PIÙ INNOVATIVE AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO E DI INNOVAZIONE. SENZA DIMENTICARE GLI ASPETTI DELLA SOSTENIBILITÀ, DELLA SICUREZZA E DEL RISPARMIO ENERGETICO, AI QUALI LA MANIFESTAZIONE DEDICA AMPIO SPAZIO. | www.admnetwork.it Photo by Bohringer Friedrich 102 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 | follow us on | ECLISSE Syntesis® Luce - La linea di sistemi scorrevoli senza finiture esterne di Eclisse sviluppa nuove funzionalità. Proposto nelle versioni per una o due ante scorrevoli che spariscono all’interno della parete, il controtelaio Syntesis® Luce permette configurazioni progettuali personalizzate e di sicuro impatto estetico. I profili a struttura integrata (forniti già preintonacati o da stuccare), consentono di ottenere una perfetta omogeneità della finitura. Predisposto per l’inserimento di cablaggi elettrici, direttamente sulla parete dove è alloggiato il controtelaio. Syntesis® Luce è disponibile con larghezze a partire da 600 mm e altezze fino a 2700 mm, nella variante per muratura o cartongesso. Il controtelaio consente di realizzare una parete finita di 15 cm di spessore. www.eclisse.it MANITAL Alamaro - Oltre alla versione in ottone, la maniglia Alamaro è disponibile in lega di rame certificata “Antimicrobial Copper CU+”, in grado di uccidere in due ore il 99,9% dei batteri e dei germi che causano la diffusione delle infezioni nosocomiali. La versione in ottone è disponibile nelle finiture ottone lucido, ottone satinato, ottone bronzato, cromo, cromo satinato, nickel satinato e, in aggiunta, per la prima volta nella finitura in nano-argento puro al 99,99%, efficace contro la trasmissione delle infezioni perché elimina batteri, funghi e muffe. Realizzata anche nella finitura “SDF”, “Super Durable Finish”, un trattamento di protezione ad elevate prestazioni per mantenere inalterati il colore e la brillantezza delle finiture. Design: Mario Mazzer. www.manital.com NOVALINEA Laser Wing - La scala che è contemporaneamente struttura, forma, immagine. Una linea grafica che sale sulla parete, una scala ma anche un elemento che caratterizza uno spazio, quasi un quadro concettuale. La fascia laterale in metallo, sagomata a laser, costituisce la struttura: ha uno spessore di 12 mm ed un’altezza di 60 mm. Per la completa pulizia formale della linea, nessuna ferramenta e raccordo sono a vista: i gradini, sia in alzata che pedata, dello spessore di 60 mm, sono fissati internamente alla struttura. Estrema eleganza anche nelle finiture: i gradini sono realizzati in legno di rovere a lista intera spazzolato, in pelle o rivestiti in resina. Larghezza gradini: min 70 cm; max 120 cm. Profondità gradini: a misura. www.novalineascale.it MADE EXPO 2011: SEGNALI POSITIVI PER IL FUTURO DELLE COSTRUZIONI Chiude con segno positivo e entusiasmo il quarto appuntamento con MADE expo: 253.533 le presenze (+4,7%), di cui 31.905 stranieri con un significativo incremento del 34%. A un anno e mezzo dalla scorsa edizione di febbraio 2010 MADE expo si conferma punto di riferimento per l’intero settore delle costruzioni e del progetto, un successo ancora più forte considerando la crisi che tuttora indebolisce il comparto dell’edilizia. In evidenza una grande crescita dei visitatori stranieri, con un forte incremento soprattutto dai paesi extra UE - +58% dalle Americhe, +14% dall’Asia (con un +28% dalla Russia) e +19% dall’Africa - e una sostanziale tenuta degli operatori europei. La manifestazione internazionale dedicata al mondo del costruire moderno, tenutasi dal 5 all’8 ottobre in Fiera Milano Rho, si conferma appuntamento imprescindibile per il calendario fieristico internazionale. Un evento a 360 gradi che amplifica le logiche della semplice esposizione commerciale, per offrire spazi di dibattito e confronto agli operatori per il rilancio del comparto. segue‡ A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 103 TERRADO VETRATO STOBAG - La base di un moderno pergolato con copertura in vetro è costituita da una struttura in alluminio solida e resistente alle intemperie e dotata di un vetro integrato. La versione senza telaio, offre una piena vista panoramica verso l’esterno. Affinché la temperatura all’interno della struttura non aumenti eccessivamente con il caldo estivo, sono eventualmente disponibili diversi sistemi di ombreggiamento, come l’impiego di una tenda a soffitto. Inoltre sia la vasta gamma di colori per la struttura che dei tessuti, consentono di adattare in modo ottimale la struttura all’architettura e al paesaggio circostante. La terrazza realizzata interamente in vetro vive naturalmente della luce diurna che l’attraversa. Tuttavia se il gradevole convivio prosegue fino a tarda notte, è possibile trovare una soluzione anche per l’illuminazione: sono infatti disponibili sistemi di illuminazione integrati al soffitto. I vantaggi: • Ombreggiamento tramite tende verticali • Pareti apribili all’occorrenza. • La vetrata priva di telaio offre una vista panoramica indisturbata • È possibile scegliere tra diverse tipologie di vetro verticale www.stobag.it NASCE BIOBAB, IL PRIMO PARQUET BIOLOGICO MACCANI PAVIMENTI - Presentato in anteprima al MADE il parquet biologico BIOBAB firmato Divisione Natura della Maccani Pavimenti, è un nuovissimo pavimento attento all’ambiente e al benessere, ideale per i progetti bioarchitettonici, e disponibile in tre essenze: rovere, olmo e larice. Si tratta di un prodotto innovativo poiché è finito con una speciale vernice completamente naturale composta di resine vegetali, di gomme naturali (come la sandracca e il copale di Manila) sciolte nell’olio essenziale di lavanda coltivata in Italia. Questa speciale finitura 104 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 agro-artigianale non contiene prodotti né di sintesi né di derivazione petrolifera, è completamente vegetale ma ha un’alta resistenza. È antimacchia, lascia traspirare il legno, è antibatterico e repellente. Inoltre non aggredisce le fibre e il colore naturale del legno, non crea ulteriore spessore perchè la sua funzione di protezione del pavimento agisce dall’interno, non è elettrostatica, evitando la formazione di veli o di accumuli di polvere, spesso causa di fastidiose allergie. Contrariamente agli altri prodotti di origine vegetale, BIOBAB non richiede una particolare manutenzione. www.maccani.it ENERGIA PULITA DA SISTEMI SOLARI E FINESTRE SCHÜCO - Sostenibilità ambientale coniugata alla ricerca di design architettonico d’avanguardia, sono gli elementi alla base del modo innovativo di concepire il futuro dell’edilizia di cui Schüco è protagonista. Da alcuni anni Schüco ha coniato “Energy2”, ovvero “risparmiare energia e produrre energia”, un principio che sintetizza la volontà di studiare e sviluppare prodotti per risparmiare e, contemporaneamente, produrre energia esclusivamente da fonti rinnovabili. Fedele a questo principio, Schüco al MADE 2011 ha presentato la più moderna tecnologia che consente di raggiungere elevati livelli di comfort grazie ad un involucro edilizio adattivo: il Sistema Schüco 2° che, composto da più layer, è dotato di aperture intelligenti, ventilazione ibrida, fotovoltaico integrato, schermature solari. La sua elevata efficienza energetica contribuirà a raggiungere l’obiettivo di contenere il riscaldamento del Pianeta blu entro un limite massimo di 2 gradi. Il fotovoltaico integrato all’interno del sistema è rappresentato dall’innovativa tecnologia Schüco ProSol TF, l’unico modulo a film sottile perfettamente integrabile nell’involucro edilizio che offre applicazioni nei diversi settori, dal residenziale fino ai grandi edifici dove le facciate, producendo energia pulita, assicurano il ritorno dell’investimento. www.schueco.it ‡segue Innovazione tecnologica, materiali altamente performanti, offerta qualificata per un parterre espositivo ricco di novità pronte a cogliere le sfide edili del futuro. Significativo il riconoscimento da parte del mondo del progetto testimoniato dalla presenza di importanti architetti di fama internazionale, durante gli eventi e in visita ai saloni. “I dati positivi e soprattutto l’ampio consenso dimostrato dagli operatori e dagli espositori - affermano gli organizzatori della manifestazione - in totale 1.950 su una superficie di oltre 96.000 mq, ci hanno dimostrato la grande tenacia e la voglia di investire per reagire al difficile momento. La soddisfazione manifestata dalle delegazioni internazionali presenti a MADE expo conferma che stiamo percorrendo la giusta strada verso mercati ricchi di opportunità commerciali utili e di potenziali investitori. MADE expo si è rivelato ancora una volta uno strumento efficace per le aziende, che hanno trovato nella manifestazione importanti occasioni di business, servizi e approfondimenti”. Gli oltre 240 appuntamenti che hanno animato i quattro giorni di manifestazione hanno messo in evidenza i temi più significativi per il mondo delle costruzioni. “Il format innovativo di MADE expo si conferma il tratto vincente di una manifestazione unica, in grado di unire offerta commerciale e momenti tecnicoculturali – proseguono gli organizzatori - MADE expo non si ferma ed è già al lavoro per la prossima edizione, la quinta, che si terrà dal 17 al 20 ottobre 2012. In questi mesi MADE expo continuerà a lavorare proponendo appuntamenti e iniziative internazionali che scalderanno i motori in vista del prossimo anno. Impegno prioritario di MADE expo sarà accompagnare le aziende verso la grande sfida di Expo 2015, che ha scelto la manifestazione come punto di riferimento per il sistema costruzioni, un settore protagonista nello sviluppo del pianeta in una nuova prospettiva di sostenibilità e rispetto per l’ambiente e per l’uomo”. Photos by courtesy of Made Eventi A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 105 IN BREVE Edited by Chiara Dadda speciale SHOWROOM NON PIÙ SPAZI DI MERA ESPOSIZIONE DI PRODOTTI MA LUOGHI CHE SI CONFIGURANO SEMPRE PIÙ COME SCENARI POLISENSORIALI MIRATI A COINVOLGERE TOTALMENTE IL VISITATORE NELL'ATMOSFERA DI UN PRODOTTO, DI UN BRAND, DI UN'AZIENDA. IN QUESTO NUOVO CONTESTO EMERGE LA TENDENZA A DELINEARE LUOGHI CHE DIVENTANO VERI E PROPRI LABORATORI CREATIVI, VOLTI A FAR SCOPRIRE E INCONTRARE IN MODO ESPERIENZIALE LA MATERIA. | www.admnetwork.it 106 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 | follow us on | A BUDAPEST IL NUOVO CENTRO ESPERIENZIALE DELLA LUCE Luce per creare ed esprimere emozioni, luce per valorizzare e dare forma e vita a tutto ciò che ci circonda: tutto questo è l’Edison Lighting Experience Centre, il nuovo centro esperienziale della luce di GE Lighting, progettato da Andrea Cerquiglini, noto architetto e lighting designer italiano. Inaugurato a Budapest a metà ottobre dal Ministro dello Sviluppo Nazionale ungherese, l’Edison Lighting Experience Centre rappresenta il più importante investimento europeo di GE Lighting degli ultimi tempi. Progettato dallo studio italiano Cerquiglini&Rossi, il centro è stato pensato per essere vissuto in modo emozionale. I visitatori vengono invitati ad una piacevole passeggiata attraverso una magica foresta di luce verso il cuore di ogni singola area applicativa che pulsa con le tecnologie più innovative di GE Lighting. Il centro offre un'esperienza interattiva straordinaria di esplorazione della luce, toccando le più importanti destinazioni d’uso: dal retail all’ufficio, dalla refrigerazione all’illuminazione urbana. “L’Edison Lighting Experience Centre rappresenta l’incontro tra tecnologia e design. commenta Phil Marshall, Presidente & CEO di GE Lighting EMEA - Abbiamo sviluppato un ambiente unico nel quale dimostrare le nostre capacità, per far vivere un’esperienza vera ed emozionale che trasmetta la luce come una necessità imprescindibile”. GE Edison Lighting Experience Centre Budapest - Hungary www.gelighting.com LAURAMERONI PER L'ALLESTIMENTO DI ATMOSFERE D'INTERNI Laurameroni design collection, un marchio in costante evoluzione nel mondo del design, nel suo semplice ed elegante Spazio Permanente di Milano (inaugurato nel 2008 in concomitanza con il 47° Salone del Mobile) espone elementi dal forte carattere, che avvolgono i visitatori con le loro lavorazioni originali. Il tatto diviene il senso essenziale per percepire in modo concreto il valore e la consistenza dei prodotti, realizzati grazie ad una collaborazione proficua tra gli architetti e gli abili maestri artigiani. Nello spazio in Via Durini si trovano complementi d’arredo, porte e boiserie, le cui molteplici potenzialità possono essere illustrate anche dall' ufficio tecnico, che supporta il cliente (rivenditore o architetto) nella realizzazione dei progetti, suggerendo inoltre alternative maggiormente personali. Le linee guida dell’azienda rimangono pertanto l’alta qualità dei materiali, la cura del dettaglio soprattutto nella lavorazione delle superfici e il servizio di personalizzazione, grazie al quale ogni prodotto può essere modificato secondo le esigenze del cliente. Laurameroni attraverso l’allestimento di atmosfere d’interni desidera trasmettere la sua filosofia nei riguardi di ciò che il cliente può essere: differente e unico. Show-room LAURAMERONI Via Durini 19 (III piano) 20121 Milano Visite su appuntamento Tel. 02 39680085/ 031 761450 www.laurameroni.com A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 107 LA NUOVA FRONTIERA DELL'ABITARE A Verona è nato un concept store dove è possibile scegliere l'immobile desiderato, i suoi arredi ed oggetti Text by Paola Ferrario - Photos by Diambra Mariani Lo scorso settembre è stato inaugurato nel centro storico di Verona Quality Living, il primo concept store dedicato a tutti coloro che vogliono ritrovare nello spazio abitativo la risposta ai propri bisogni o la soddisfazione ai propri desideri, con scelte indirizzate sempre ad un’alta qualità. Questa innovativa idea porta la firma di Paolo Zanza, presidente di Quality Living, e di Mario Fedrigoli, vicepresidente di Quality Living, i quali hanno deciso di unire le rispettive esperienze imprenditoriali familiari di Zanza Immobili e del Gruppo Fedrigoli. 108 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 Quando e come nasce Quality Living? Paolo Zanza. La mia famiglia e quella del mio socio - Mario Fedrigoli - collaborano da tantissimo tempo: la mia si occupa di sviluppo immobiliare, mentre la famiglia Fedrigoli è impegnata nel settore delle costruzioni. In un momento di difficoltà dello sviluppo immobiliare, abbiamo avuto un'intuizione: combinare il nostro know how per creare un nuovo modo di abitare lo spazio. La qualità avrebbe rappresentato quel quid in più per distinguerci ed identificarci. A quel punto abbiamo dato via ad una serie di iniziative immobiliari sotto il marchio Quality Living con i contenuti necessari per promuovere la qualità dell'abitare: risparmio energetico, utilizzo di materiali ecologici, studio dell'ergonomia distributiva degli spazi... Queste iniziative necessitavano però di un veicolo che potesse raccontarle al meglio. Ecco perché abbiamo creato il nostro concept store. Come è strutturato? Mario Fedrigoli. Si sviluppa su cinque piani dove esponiamo tutti gli aspetti della qualità dell'abitare includendo gli arredi e gli oggetti. Innanzitutto presentiamo due model unit: "EASY HOME" e "PRESTIGE COLLECTION". EASY HOME rappresenta l'abitare giovane ed è una collezione molto attenta all'ambiente. Gli appartamenti sono venduti al di sotto del 30% del prezzo del mercato, includono il garage e sono già corredati di cucina. PRESTIGE COLLECTION sviluppa invece l’abitare d'haute gamme. Le proposte immobiliari sono situate in location di prestigio in cui puntiamo alla personalizzazione. Nel momento in cui viene siglato il contratto preliminare, l'acquirente riceve subito una serie di servizi distintivi: ad esempio viene affiancato anche da un interior designer. Abbiamo inoltre concepito Quality Living come uno spazio interattivo. Al suo interno è infatti posizionato un Bookshop dove il visitatore potrà consultare ed eventualmente acquistare alcune tra le più importanti riviste di architettura internazionali e ricercate pubblicazioni su temi dell’arte, del design e della fotografia. Al primo piano è posizionata una cucina dove uno Chef interagisce con i visitatori introducendoli all’arte culinaria. In più, il nostro concept store è sede di Verona dello Slow Food e nelle ore serali mettiamo a disposizione dei nostri clienti i 24 corsi del Master of Food. Come selezionate i marchi presenti nel vostro store? P. Z. Attraverso un benchmarking a livello internazionale. In quanto tempo avete realizzato il progetto? P. Z. Nove mesi. Siete gli unici in Italia? M. F. Con questa particolare formula di ricerca sulla qualità che va dallo studio dell’iniziativa immobiliare alla cura dell’arredo, sì. Gli USA sono stati un punto di riferimento per noi, soprattutto per la scelta di rappresentare l’appartamento attraverso le model unit che proponiamo anche nel nostro store, per far toccare con mano le future realizzazioni. È possibile acquistare gli oggetti indipendentemente dalle proposte immobiliari? P. Z. Assolutamente si. Quality Living Concept Store In futuro prevedete altre aperture? M. F. È possibile. Per ora, ci piacerebbe realizzare dei temporary shop a supporto delle nostre iniziative, ad esempio sul Lago di Garda. Se il format dovesse funzionare, siamo propensi ad esportarlo. Piazza F. Viviani 8 37121 Verona (VR) www.qualitylivingverona.it [email protected] A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 109 UN LUOGO CAPACE DI RACCHIUDERE IN SÉ TUTTI I VALORI DI ALBED Per il suo nuovo showroom a Lissone Albed ha scelto una location di grande impatto scenico, un edificio di quattro piani progettato dall’Arch. Antonio Citterio che si sviluppa su 330 mq, in grado di offrire una panoramica completa della propria collezione. Lo showroom, progettato dallo Studio Bestetti & Associati, è stato concepito come un luogo capace di racchiudere in sé tutti i valori dell’azienda e i punti di forza della produzione. Per questo motivo si è intervenuti nell’architettura con tagli ortogonali degli ambienti, ottimizzandone gli spazi sia in verticale che orizzontale. Particolarmente orientata al mondo degli architetti e dei progettisti è l’area al primo piano dove vi sono numerose porte, posizionate su due pareti, che illustrano le molteplici soluzioni personalizzabili che Albed può garantire. Showroom ALBED Via Carducci 237 20851 Lissone (MB) www.albed.it UNO SPAZIO WORKING PROGRESS Laboratorio permanente, territorio di incontri e confronti in dialogo con la città. Uno spazio aperto, in costante evoluzione, che cambia periodicamente pelle grazie ad eventi ad alto tasso di creatività: WORKING PROGRESS è il nome scelto per una serie di iniziative che trasformano lo showroom milanese di Laminam in un luogo vivo di cultura e formazione. In programma installazioni, interpretazioni della materia e dei valori dell'azienda, incontri e workshop, mostre d'arte, d'architettura e di fotografia, occasioni di riflessione e aggiornamento, ma anche laboratori per bambini secondo il metodo Bruno Munari e studenti delle scuole di design invitati a svolgere il loro lavoro “in vetrina”. MonoL, l'installazione dello studio AstoriDePontiAssociati, ha inaugurato in occasione del MADE un fitto calendario per promuovere la cultura del progetto, pensato per coinvolgere progettisti, stampa, studenti, pubblico e futuri architetti, con un comune denominatore: la costante ricerca di tendenze e innovazioni. Sino al 9 gennaio 2012 sarà possibile ammirare “A Christmas Landscape”, la visione firmata Giulio Iacchetti, ispirata ad un suggestivo borgo medievale dipinto da Pieter Bruegel. Laminam Milano Via Mercato 3 20121 Milano www.laminam.it UNO STORE PENSATO COME UNA “FABBRICA IN CENTRO A MILANO” Inaugurato a fine novembre nel centro di Milano un nuovo spazio dedicato a progettisti, architetti e designer, che vede assieme due aziende leader a livello nazionale e internazionale come Cooperativa Ceramica d’Imola per quanto riguarda la produzione di pavimenti e rivestimenti in ceramica e RedilcoMat Italia per la fornitura e posa in opera di materiali per l'edilizia. Il nuovo showroom, progettato dall’architetto Massimiliano Raggi, si sviluppa su due piani ed è stato pensato secondo il concept della “fabbrica in centro a Milano”. E’ così nato uno spazio espositivo funzionale, dall’elegante design, che soprattutto si vuole configurare come un luogo in cui innovazione, ricerca, sviluppo e tecnologie d’avanguardia si coniugano per dare agli addetti del settore un supporto progettuale per la fornitura e posa in opera specializzata di pavimenti e rivestimenti di qualità. Via Baracchini 8 20123 Milano www.beeitalian.it www.redilcomat.com 110 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 IL NUOVO SALOTTO DELL'ARCHITETTURA DI FIRENZE DIECI ROSSO è il nuovo spazio dedicato al design, inaugurato a Firenze a fine settembre, pensato per diventare un luogo d’incontro privilegiato per addetti ai lavori e appassionati di architettura, arte e design. Nato dall’idea di tre giovani architetti, Mara Pasquini, Marco Terconi e Carlo Tocco, DIECI ROSSO si propone di reinterpretare i tradizionali canali di promozione dei prodotti per l’architettura e il design, conferendo loro un valore aggiunto. Al DIECI ROSSO la parola d’ordine è qualità: le aziende presenti (Ceramica Sant'Agostino, Glass Design, Kreon, Oikos - colore e materia per l'architettura, Ponsi e Ugolini), accuratamente selezionate in base al livello di eccellenza raggiunto dai loro prodotti, vengono raccontate attraverso allestimenti ed eventi a tema. In uno spazio espositivo di 250 mq, organizzato su tre livelli, ogni elemento è studiato e curato dal team di DIECI ROSSO nei minimi particolari e presentato in modo inconsueto e accattivante. La filosofia del DIECI ROSSO è proporre il prodotto non soltanto dal punto di vista commerciale, ma anche dando risalto al suo lato emozionale. Un vero e proprio salotto dell’architettura dove è possibile andare incontro alle nuove tendenze, analizzare materiali innovativi ed appassionarsi alla materia. DIECI ROSSO Via de' Fossi 10r 50100 Firenze www.diecirosso.com L'AVANGUARDIA DELLA TRADIZIONE Grazie all’esperienza maturata negli anni con gli studi di architettura più importanti, l’azienda si propone come partner ideale per progetti e forniture di architettura d’interni, vantando una versatilità d’intervento in progetti assai eterogenei tra loro, dalle residenze private al mondo del luxury hospitality e dello yachting. Tutta l'azienda è un percorso da visitare, a partire dal laboratorio creativo - sviluppato all’interno di un’area di 3500 mq - in cui prendono vita le creazioni più esclusive e in cui sono esposti alcuni pezzi unici, sino alla sala espositiva, continuamente rinnovata, di 400 mq. Nel nome I Vassalletti sono racchiuse tre generazioni, e con loro il segreto di antiche tecniche della tradizione artigianale toscana nella lavorazione e nell'intaglio del legno di recupero e nel suo abbinamento con una vasta gamma di materiali: pietra serena, cotto, marmo, granito, metallo, cuoio, pelli e cachemire pregiati. Cuore pulsante del brand, i pavimenti, che narrano la storia di un’azienda, rinomata in tutto il mondo, che trasforma le essenze più pregiate - provenienti dai paesi d’origine - in veri e propri gioielli dell'interior design contemporaneo. Il marchio si apre inoltre a tutta una varietà di prodotti per l’arredo (armadi, librerie, boiserie, etc...) realizzati su misura per il committente. I VASSALLETTI Via Guido Reni 47 52027 San Giovanni Valdarno (AR) www.ivassalletti.it A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 111 FOCUS FR-One: sogno un divenuto realtà L'ENERGIA CREATIVA CHE ANIMA FR-ONE DIVIENE POESIA NELLE IMMAGINI RACCOLTE NELLA SUA PRIMA ELEGANTE PUBBLICAZIONE Per il suo quinto anniversario FR-One ha deciso di pubblicare la sua CHRISTIAN FISCHBACHER Via Roggia Lubiana, 141 22040 Alzate Brianza (Co) tel. 031 557801 www.fischbacher.it 112 A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 prima raccolta fotografica. Nella prefazione il creatore del marchio, Olivier Delhomme, descrive l’energia che anima questo concept: “ la premessa di una fiorente maturità”. Paolo Guidotti, General Manager di Christian Fischbacher Italia, afferma: ”Questo libro illustra perfettamente tutte le applicazioni possibili dei tessuti antifiamma Classe 1 di FR-One. Un prodotto altamente tecnico ma facile da utilizzare. Oltre ad essere di facile applicazione è anche di così semplice manutenzione da poterlo confondere con un prodotto “easy care” e da farci dimenticare che questi sono tessuti “tecnici” che possiedono anche le caratteristiche di eccezionale durata e sicurezza antifiamma richieste dall’industria del contract”. “Sono sempre meravigliato” – aggiunge – ”dalla quantità di certificazioni mondiali collezionate da FR-One, tante quante ne può avere un gioco per bambini, un settore dove la severità è assoluta”. Questo primo libro di FR-One con le sue 182 pagine di eleganti foto ci conferma che, pur eccellendo nel campo della sicurezza, si può innovare con stile, anche in un mercato saturo di prodotti tessili. Daniela Mauri, Responsabile Vendite Contract di Christian Fischbacher Italia con entusiasmo ci dice: ”È l’espressione di un sogno divenuto realtà. Adoro come sfogliando queste pagine, i fantastici tessuti FR-One risvegliano il nostro senso estetico e ci dimostrano che la realtà è ancora più bella dei sogni” e, pensando a tutti quei progetti esclusivi dove questi tessuti sono stati utilizzati, aggiunge: ”Noi siamo FR-One ed io sono personalmente fiera di far parte di questo magnifico progetto”. E’ nei dettagli che possiamo apprezzare pienamente l’eccellenza di tutto il team FR-One. La penultima pagina ci rivela il loro segreto: sono andati a cercare in Italia uno stampatore rispettoso dell’ecologia! Il libro infatti è stampato su carta fatta con i bozzoli della seta, cosa che ha permesso di risparmiare: 1.859 kg di rifiuti, 469 kg di CO2, 3.351 km percorsi da un veicolo di medie dimensioni, 54.364 litri d’acqua, 5.022 kW/h di energia, 3.020 Kg di legna e, come se ciò non bastasse, è un progetto a impatto zero, grazie ai 3.000 alberi piantati per creare la prima foresta FR-One. Vi invitiamo a girare il mondo attraverso le immagini di questa splendida pubblicazione; ne vale la pena! Un'anteprima: siamo felici di annunciarvi che la nuova collezione 2012 sarà fotografata nel nostro bel paese. | www.admnetwork.it | follow us on 0038/11 IMO CERTIFIED US COAST GUARD APPROVED A+D+M | MAGAZINE | 2011 | # 35 113