Arcadia Productions THE GREAT BRITAIN SHOW di Graham Spicer LA STORIA L’azione ha inizio in uno studio televisivo dove un programma ‘The Great Britain Show’ sta per andare in onda. Nella puntata che vediamo si viaggia attraverso le isole britanniche, studiandone gli abitanti ed il loro modo di vivere. Dalla Cornovaglia alla Scozia il presentatore Neil Niceman ne osserva costumi, tradizioni e abitudini: i ragazzi dell’Eton College, Scozzesi che bevono whisky, la Regina con i suoi cani a Buckingham Palace, e via di seguito. Ci sono anche incursioni nel passato dove si incontrano Charlie Chaplin, William Shakespeare e Freddie Mercury. La tecnica teatrale della pantomime inglese, contribuisce a far risaltare l’ironia del testo facendoci ridere ma anche pensare. Le due dames sono tipiche di questa forma teatrale, e qui vediamo Dame Britannia e Dame Italia, icone del rispettivo paese, che danno vita ad un irresistibile “duello”. John Bull e Mario Rossi ne sono l’equivalente maschile e trovano l’unico punto in comune quando rivolgono la loro attenzione al calcio! Lo humour britannico è molto evidenziato, ma dietro a questi stereotipi possiamo vedere anche cosa è vero e cosa soltanto immaginato. La serie di sketch di The Great Britain Show è presentata in un inglese molto comprensibile. Le scene sono indipendenti tra loro e possono essere studiate anche separatamente. Alla fine dello spettacolo rimarremo con un’impressione simpatica dei britannici, un popolo tutto sommato non molto diverso dagli italiani, anche se certamente non uguale: viva le differenze! LO SPETTACOLO The Great Britain Show è costituito da una serie di scene concepite per descrivere la Gran Bretagna, la struttura è lineare e semplice da seguire. Filmati collegano le diverse scene illustrando le città e la campagna britannica. Il linguaggio usato è quello tipico della conversazione quotidiana, pur offrendo anche molteplici stimoli per l’approfondimento da parte degli allievi più preparati. Lo show si avvale dell’uso di costumi ed oggetti di scena coloratissimi atti ad esaltare e sottolineare sia i personaggi “reali” (Charlie Chaplin, Regina Elisabetta II ecc.) sia altri inventati come le esilaranti Dame Britannia e Dame Italia. Il personaggio del presentatore aiuterà ad introdurre questa divertente carrellata. La musica utilizzata è sia quella popolare, danze focloristiche ed inni nazionali, sia quella tratta da spettacoli teatrali e film incentrati sulla nazione. IL SOGGETTO Tra le proposte di Arcadia, The Great Britain Show è uno dei testi più prettamente a carattere didattico, pur essendo il contenuto piacevole e divertente. Lo spettacolo si incentra su temi ed elementi familiari agli studenti che ne restano subito coinvolti. Il soggetto stesso dello spettacolo, una carrellata di personaggi e situazioni inerenti alla Gran Bretagna, risulterà subito molto coinvolgente. Molti sono i riferimenti a situazioni ben note a quanti studiano una lingua straniera, disorientamento per la pronuncia scorretta, significati ignoti di una parola ecc. Messaggio primario che filtra dall’azione scenica è l’importanza di comunicare, a prescindere dalle barriere linguistiche. Sussiste poi una miriade di ulteriori equivoci derivanti dalla scarsa conoscenza dei luoghi, delle tradizioni, della vita sociale, delle differenze culturali. Parecchi sono i riferimenti alla variegata attività culturale ed al costume britannico: il culto del “Tea”, la monarchia, la musica di Freddie Mercury, Shakespeare, il whisky scozzese e così via. Tanti di questi elementi sono enfatizzati, stereotipi che tendono a rispecchiare la realtà, oppure la nostra concezione della realtà, offrendo così la possibilità di riflettere sulla validità di questi luoghi comuni. LA COMPAGNIA La compagnia Arcadia Productions nasce nel 1994 e da subito si è proposta di mettere in scena unicamente spettacoli in lingua inglese. L’esclusività e l’originalità della compagnia è di proporre testi scritti appositamente per il giovane pubblico italiano, cercando di avvicinarsi alle sue esigenze pur rispettando i canoni teatrali nella loro più pura tradizione. L’uso di danza, mimo e maschere, che dalle origini della tragedia greca sino alla commedia dell’arte sono le armi teatrali più efficaci, ci aiutano a coinvolgere i ragazzi. Ogni stagione, per quasi tre mesi, la compagnia presenta i suoi spettacoli a Milano presso il Teatro San Carlo e il Teatro La Creta, ed in alcuni dei più famosi teatri storici come il Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Coccia di Novara, ed altri nelle più importanti città italiane. Alle classi che prenoteranno verrà fornito il materiale necessario per prepararsi alla visione dello spettacolo teatrale. L’AUTORE Graham Spicer si è laureato in musica e fisica all’università di Keele in Inghilterra. I suoi primi lavori, come assistente alla regia, erano presso la Royal Opera House, Covent Garden. A Londra, come regista, ha messo in scena la prima rappresentazione di Action Replay di Fay Weldon; la prima inglese di Reality And Dreams di Olga Kuchkina, (Critic’s Top Choice: The Sunday Times); Il Mondo Della Luna (Morley Opera); una galà per commemorare il celebre soprano Jenny Lind (Royal College of Music); Didone Ed Enea (Buckingham Palace); Hello Dolly!, Cole Porter Centenery e Stairway To The Stars (London Palladium); Nymph Errant (Theatre Royal, Drury Lane); Il sogno di una notte di mezza estate (Britten Opera Theatre); L’Alceste (Salle Garnier di Monte Carlo; Royal Opera House, Covent Garden); La Commedia Degli Errori, I Thought I Heard A Cuckoo e due commedie per ragazzi (tournée della Germania). Graham ha diretto The Fairy Queen per la compagnia francese Les Arts Florissants (Barbican Centre a Londra, Lincoln Center di New York, Châtelet a Parigi, Festival di Salisburgo ecc.) Graham ha lavorato anche come insegnante e esaminatore per la Guildhall School of Music and Drama di Londra, scrive articoli su alcune riviste Britanniche e per la BBC. Dal 1994 è direttore con Carlo Orlandi di Arcadia Productions.