Nel paradiso degli animali Nel paradiso degli animali l’anima del somarello chiese all’anima del bue: - Ti ricordi per caso quella notte, tanti anni fa, quando ci siamo trovati in una specie di capanna e là, nella mangiatoia…? - Lasciami pensare… Ma sì – rispose il bue. – Nella mangiatoia, se ben ricordo, c’era un bambino appena nato. - Bravo. E da allora sapresti immaginare quanti anni sono passati? - Eh no, figurati. Con la memoria da bue che mi ritrovo. - Millenovecentosettanta, esattamente. - Accidenti! - E a proposito, lo sai chi era quel bambino? - Come faccio a saperlo? Era gente di passaggio, se non sbaglio. Certo, era un bellissimo bambino. L’asinello sussurrò qualche cosa in un orecchio al bue. - Ma no! – fece costui – Sul serio? Vorrai scherzare spero. - La verità. Lo giuro. Del resto io l’avevo capito subito… - Io no – confessò il bue – Si vede che tu sei più intelligente. A me non aveva neppure sfiorato il sospetto. Benché, certo, a vedersi, era un fantolino straordinario. - Bene, da allora gli uomini ogni hanno fanno grande festa per l’anniversario della nascita. Per loro è la giornata più bella. Tu li vedessi. È il tempo della serenità, della dolcezza, del riposo dell’animo, della pace, delle gioie famigliari, del volersi bene. Perfino i manigoldi diventano buoni come agnelli. Lo chiamano Natale. Anzi, mi viene un’idea. Già che siamo in argomento, perché non andiamo a dare un’occhiata? - Dove? - Giù sulla terra, no! - Ci sei già stato? - Ogni anno, o quasi, faccio una scappata. Ho un lasciapassare speciale. Te lo puoi fare dare anche tu. Dopotutto, qualche piccola benemerenza possiamo vantarla, noi due. - Per via di aver scaldato il bimbo col fiato? - Su, vieni, se non vuoi perdere il meglio. Oggi è la Vigilia. - E il lasciapassare per me? - Ho un cugino all’ufficio passaporti. Il lasciapassare fu concesso. Partirono. Lievi lievi, come mammiferi disincarnati. Planarono sulla terra, adocchiarono un lume; vi puntarono sopra. Il lume era una grandissima città. Ed ecco il somarello e il bue aggirarsi per le vie del centro. Trattandosi di spirito, automobili e tram gli passavano attraverso senza danno, e alla loro volta le due bestie passavano attraverso i muri come se fossero fatti d’aria. Così potevano vedere bene tutto quanto. Era uno spettacolo impressionante, mille lumi, le vetrine, le ghirlande, gli abeti e lo sterminato ingorgo di automobili, e il vertiginoso formicolio della gente che andava e veniva, entrava e usciva, tutti carichi di pacchi e pacchetti, con un’espressione ansiosa e frenetica, come se fossero inseguiti. Il somarello sembrava divertito. Il bue si guardava intorno con spavento. - Senti, amico: mi avevi detto che mi portavi a vedere il Natale. Ma devi esserti sbagliato. Qui stanno facendo la guerra. - Ma non vedi come sono tutti contenti? - Contenti? A me sembrano dei pazzi. - Perché tu sei un provinciale, caro il mio bue. Tu non sei pratico degli uomini moderni, tutto qui. Per sentirsi felici, hanno bisogno di rovinarsi i nervi. Per togliersi da quella confusione, il bue, valendosi della sua natura di spirito, fece una svolazzatine e si fermò a curiosare a una finestra del decimo piano. E l’asinello, gentilmente, dietro. Videro una stanza riccamente ammobiliata e nella stanza, seduta ad un tavolo, una signora molto preoccupata. Alla sua sinistra, sul tavolo, un cumulo alto mezzo metro di carte e cartoncini colorati, alla sua destra una pila di cartoncini bianchi. Con l’evidente assillo di non perdere un minuto, la signora, sveltissima, prendeva uno dei cartoncini colorati lo esaminava un istante poi consultava grossi volumi, subito scriveva su uno dei cartoncini bianchi, lo infilava in una busta, scriveva qualcosa sulla busta, chiudeva la busta quindi prendeva dal mucchio di destra un altro cartoncino e ricominciava la manovra. Quanto tempo ci vorrà a smaltirlo? La sciagurata ansimava. - La pagheranno, bene, immagino, – fece il bue – per un lavoro simile. - Sei ingenuo, amico mio. Questa è una signora ricchissima e della migliore società. - E allora perché si sta massacrando così? - Non si massacra. Sta rispondendo ai biglietti di auguri. - Auguri? E a che cosa servono? - Niente. Zero. Ma chissà come, gli uomini ne hanno una mania. Si affacciarono, più in là, a un’altra finestra. Anche qui, gente che, trafelava, scriveva biglietti su biglietti, la fronte imperlata di sudore. Dovunque le bestie guardassero, ecco uomini e donne fare pacchi, preparare buste, correre al telefono, spostarsi fulmineamente da una stanza all’altra portando spaghi, nastri, carte, pendagli e intanto entravano giovani inservienti con la faccia devastata portando altri pacchi, altri scatole altri fiori altri mucchi di auguri. E tutto era precipitazione ansia fastidio confusione e una terribile fatica. Dappertutto lo stesso spettacolo. Andare e venire, comprare e impaccare spedire e ricevere imballare e sballare chiamare e rispondere e tutti correvano tutti ansimavano con il terrore di non fare in tempo e qualcuno crollava boccheggiando. - Mi avevi detto – osservò il bue – che era la festa della serenità, della pace. - Già – rispose l’asinello. – Una volta infatti era così. Ma, cosa vuoi, da qualche anno, sarà questione della società dei consumi… Li ha morsi una misteriosa tarantola. Ascoltali, ascoltali. Il bue tese le orecchie. Per le strade nei negozi negli uffici nelle fabbriche uomini e donne parlavano fitto fitto scambiandosi come automi delle monotone formule buon Natale auguri auguri a lei grazie altrettanto auguri buon Natale. Un brusio che riempiva la città. - Ma ci credono? – chiese il bue – Lo dicono sul serio? Vogliono davvero tanto bene al prossimo? L’asinello tacque. - E se ci ritirassimo un poco in disparte? – suggerì il bovino. – Ho ormai la testa che è un pallone… Sei proprio sicuro che non sono usciti tutti matti? - No, no. È semplicemente Natale. - Ce n’è troppo, allora. Ti ricordi quella notte a Betlemme, la capanna, i pastori, quel bel bambino. Era freddo anche lì, eppure c’era una pace, una soddisfazione. Come era diverso. - E quelle zampogne lontane che si sentivano appena appena. - E sul tetto, ti ricordi, come un lieve svolazzamento. Chissà che uccelli erano. - Uccelli? Testone che non sei altro. Angeli erano. - E la stella? Non ti ricordi che razza di stella, proprio sopra la capanna? Chissà che non ci sia ancora. Le stelle hanno una vita lunga. - Ho idea di no – disse l’asino – c’è poca aria di stelle, qui. Alzarono il muso a guardare, e infatti non si vedeva niente, sulla città c’era un soffitto di caligine e di smog. Dino Buzzati Il profumo di mandarini Da che la memoria mi sovviene, il Natale mi ritorna con un profumo, l’aroma dei mandarini. In quegli anni lontani, i mandarini orano frutti prodigiosi, e preziosi, come oggi non ĕ piú possibile. Benchĕ sapessimo da sempre che, come regalo, avremo ricevuto mandarini, attendevamo con ansia indescrivibile il momento in cui avremo aperto il nostro piccolo pacco perchĕ non era l’oggetto che contava, ma il gesto del donare. Alla vigilia di Natale si svolgeva un cerimoniale che si ripeteva immutabile ogni anno. A noi bambini era consentito rimanere svegli un po’ piú a lungo del consueto a sentire le conversazioni dei grandi, la descrizione degli abiti nuovi acquistati per la festa, l’elenco del cenone di mezzanotte, solitamente composto da salame affettato, agnolotti, fritto misto alla piemontese. Poi, immaginando il regalo, e l’uvetta e i canditi del panettone, andavamo a letto. Nonostante il desiderio di stare svegli, ci addormentavamo subito. Ma c’era dentro di noi una sveglia, il brusio, i canti nella notte, lo zoccolare lungo le strade gelate di uomini e donne che tornavano dalla messa di mazzanotte. Era il momento tanto agognato. Senza badare al freddo della camera, balzavano dal letto e, sommariamente vestiti, ci precipitavamo nel tinello tenuto ben caldo. Erano giá tutti lí, sorridenti anche loro e pronti al cenone. Noi mangiavamo pochissimo, un po’ a causa del nostro stomaco piccolo, un po’ per l’ansia di vedere i regali. Finalmente, sparecchiata la tavola, arrivavano i pacchi. I soliti mandarini preziosissimi; qualche cioccolatino; delle statuine di bambino Gesú in zucchero, che pareva gesso, con le labbra rosse, gli occhi neri, la cuffietta azzurra; un gicattolo che per noi ragazzi poteva essere una trottola, una piccola locomotiva di latta, un orsettino piccolissimo di stoffa. Per le bambine, oltre al resto, c’erano bambolette alte una mano, con vestitini di garza azzurra, rosa, gialla, verde, i capelli biondi o neri lucentissimi, belle come regine. Franceso Rosso ( La Stampa – dic. 1977 ) Il mio Natale in Australia «Era poco più di un mese che eravamo in Australia ed eravamo in un ostello in attesa di lavoro. Mentre stavamo lì, senza fare niente e morendo solo di caldo, vedemmo della argilla in giardino e creammo dei personaggi per il presepe. Costruimmo una capannuccia, la portammo al prete in una chiesetta lì vicino, ma il religioso era un polacco. Con un po’ di fatica, riuscimmo ad ottenere il permesso di mettere in mostra il nostro presepe. Lavorammo quasi fino alla Vigilia di Natale e lo finimmo con successo. La sera di Natale andammo a confessarci ma il prete non sapeva l’italiano e noi non conoscevamo il polacco, ma ce la cavammo! Quando arrivò il momento del canto, che era "Astro del ciel", ognuno lo cantò nella propria lingua: gli australiani, inglesi e americani “Holy Night”, i tedeschi nella loro lingua come gli austriaci, polacchi a anche noi. Venne fuori un canto favoloso: un’ opera d’arte! Fu commovente... Tutti ammirarono il nostro presepe e tornammo a casa pronti per gustarci la cena inglese». Nonno Omero (Lucrezia) LA NOTTE DI NATALE Quando penso alla notte di Natale mi viene in mente un episodio raccontato da mio nonno. All’epoca della sua infanzia un suo compagno di classe, particolarmente dispettoso, aveva deciso di catturare Babbo Natale. Voleva scambiare con lui qualche chiacchiera e non riusciva a rassegnarsi che la cosa non fosse possibile. Decise allora di preparare una trappola! Prima di ritirarsi a dormire, pochi minuti prima della mezzanotte del 25 Dicembre, stese vicino all’albero di Natale un lungo filo di corda, convinto che qualcosa sarebbe successo. In effetti qualcosa successe! Verso le prime ore del mattino un urlo tremendo scosse la casa. Il ragazzino si svegliò con il cuore in gola: finalmente l’incontro desiderato stava per realizzarsi. Si precipitò nel salotto, aprì di scatto la luce e vide una scena che non avrebbe più dimenticato. Lungo disteso a terra c’era infatti suo padre che gemeva, urlava e indirizzava parole poco carine al suo collega più importante Babbo Natale. Cosa era successo? Era successo che, assillato da troppi impegni, quell’anno Babbo Natale non aveva avuto il tempo di effettuare personalmente tutte le consegne. Aveva perciò chiesto aiuto a tutti i papà: “Aiutatemi”, aveva chiesto, “a consegnare voi stessi ai vostri figli i regali predestinati”. E così per questo equivoco, il papà dell’amico di mio nonno rischiò seriamente di fratturarsi una gamba. Matilde Viglino Il mio fantastico Ogni anno festeggio il Natale con tutta la mia famiglia. Il ventiquattro Dicembre a pranzo vado da mia nonna Lucrezia (per abbreviazione la chiamiamo nonna U) a mangiare tutto il cibo squisito che prepara per me e per tutta la mia famiglia paterna. Tra chiacchiere e scherzi, arriva il momento di aprire i regali! Io e la mia sorellina Sofia ci mettiamo il cappello da Babbo Natale e distribuiamo tanti regali che aspettano sotto un enorme albero di Natale addobbato con decori meravigliosi. Purtroppo arriva il momento di andare ma la festa non è ancora finita!!! Infatti la sera, dopo cena, festeggio il Natale con i miei genitori e le mie sorelle a casa mia. Che bello!! Appena torniamo a casa sono magicamente apparsi i regali sotto l’albero in salotto! Quell’ albero è il mio preferito perché, secondo una tradizione che ormai è diventata di famiglia, noi in ogni viaggio che facciamo compriamo una pallina di Natale, così il nostro albero ha palline che provengono da tutto il mondo!!! Dopo aver acceso il caminetto di fianco all’albero, apriamo tutti i regali, ma a volte dobbiamo continuare anche la mattina!!! Il venticinque a pranzo andiamo a casa di mia nonna materna Landesina e, se arriviamo troppo presto, aiutiamo lei e mia zia a cucinare! Quando arrivano tutti gli zii e i cugini … cominciamo a mangiare! Dopo, apriamo i regali e mi diverto molto perché rivedo finalmente parenti abbastanza lontani che non rivedevo da tanto! Tra tutte le ricette buone che prepara mia nonna U, ne ho scelta una che vedrete nella pagina delle ricette. Federica Vasapolli IL NATALE A CASA DI MIO NONNO Mio nonno, a Natale, legava un capo di un cordino alla maniglia della porta e l’altro capo all’alluce. In questo modo quando Babbo Natale apriva la porta per portargli i doni mio nonno si svegliava con un po’ di dolore, ma contentissimo che la sua idea aveva funzionato. La mia bisnonna aveva quattro figli maschi e mio nonno era il più piccolo. Il 25 dicembre al mattino molto presto i quattro fratelli si svegliavano all’alba per l’emozione di trovare i regali sotto l’albero, e ai piedi di ogni letto trovavano delle impronte di pedi ritagliate da cartoncini colorati: rosso, verde, giallo e blu. Ogni impronta segnava un percorso molto tortuoso che percorreva in lungo e in largo l’intero appartamento e, nonostante i quattro fratelli si incrociassero varie volte lungo i vari percorsi, rimanevano comunque concentrati ognuno sul proprio colore e alla fine si ritrovavano tutti e quattro sotto l’enorme albero di natale tutto addobbato con palline, nastri e candele, e circondato da tanti pacchi colorati. Matteo Natale in Germania Per festeggiare il Natale in Germania, tutta la mia famiglia prende l’aereo e va a Francoforte. La famiglia di mia mamma vive a Wiesbaden,vicino a Francoforte. Festeggiamo il Natale con i miei nonni e zii. La sera prima di Natale mio nonno si mette a decorare il pino vero con delle bellissime decorazioni come palline colorate, luci e candele. Il giorno di Natale ci svegliamo e facciamo tutti insieme una buonissima colazione con tè, caffe o latte e pane con marmellata o, chi preferisce, con del prosciutto o del salame. Dopo la colazione andiamo a trovare degli amici, ad un museo oppure a comprare gli ultimi regali. Ci fermiamo sempre al mercatino di Natale davanti ad un albero dove incontriamo tutti i nostri amici. Più o meno alle 6 di sera andiamo a messa dove Tommy, Sofi, Leo ed io non stiamo mai zitti però non ci sente mai nessuno perchè c’é sempre il coro seduto davanti a noi. Quando arriviamo a casa e prima di cena, apriamo i regali con gli zii e i nonni. Erano stati portati pochi minuti prima da Babbo Natale, proprio mentre mentre noi eravamo in chiesa... poi facciamo cena mangiando tantissimi cibi buoni: spesso c’è la trota con patate e verdure e mia nonna prepara sempre le mele al forno per dolce... Carlo E ra il tempo della Guerra quando mia nonna festeggiava Natale in un paesino remoto: Benevagienna. Era un Natale semplice ma caldo perché c’erano tutti i membri della famiglia stretti. Alla vigilia mia nonna e la sua amica più cara andavano a raccogliere il muschio in un determinato posto e a raccattare la legnetti un po’ nodosi per il presepio poi, per fare la neve, prendevano la farina dalla dispensa e cospargevano tutte le montagne, ma avevano già le statuine di gesso o di carta. Subito dopo, andavano a vedere i presepi dei loro compagni e portavano a tutti un omaggio, un uovo o una caramellina. I pranzo di Natale si faceva dalla nonna di mia nonna, una persona tanto, cara e si mangiavano gli agnolotti e il cappone ma non c’era né il panettone né il pandoro, c’era solo l’uva e frutti secchi ma nessun altro frutto. La Messa era piena di cori inondata di incenso con tutti gli organi che suonavano, e i sacerdoti vestivano paramenti solenni. La messa iniziava alle cinque, poi restavano tutti in casa e il paese veniva oscurato per paura dei bombardamenti. A una delle tante mattine di Natale mia nonna trovò come dono di fianco al letto un cestino per cucire, calze, un libro e una bambola. I doni che sognava. Arianna Addobbando l’albero di Natale Il primo di Dicembre o appena si inizia a sciare, la nostra famiglia, decide di fare il lavoro più divertente di tutti, addobbare l’albero di Natale. Il giorno in cui facciamo l’albero di Natale è di solito il giorno in cui incomincio a sciare. Questo giorno, è speciale e incomincia proprio così; la prima cosa che faccio è alzarmi e guardare il mio meraviglioso calendario dove ogni giorno mi aspetta un nuovo dolcetto e come sempre squisito. Poi, dopo aver fatto colazione ed essermi vestita e calzata per una giornata fredda e gelata su quelle piste affollate, mi vado a mettere gli scarponi, la cosa che odio di più perché sono duri e freddi dentro. Non parliamo di mettere il casco e i guanti perché anche quello non è che sia una meraviglia. Prendo la seggiovia e scio tutto il giorno con i miei amici ed il mio sci club. Mi piace tanto sciare con il mio sci club perché è molto divertente stare con i miei amici. Appena torno a casa viene il bello, decidiamo di addobbare l’albero di Natale!!!!! Andiamo a piano terra e prendiamo scatole, scatoline, scatolette, scatoloni ed infine una scatola enorme con dentro l’albero. Saliamo in soppalco ed apriamo le scatole, ci mettiamo a montare l’albero (che lavoraccio!!!) ma, alla fine, lo montiamo tutto ed ora arriva la parte bella, mettere le palline, cuori, regali sotto l’albero!!!! Ogni anno decidiamo di farlo di un colore diverso, per esempio, l’anno scorso, lo abbiamo fatto tutto oro!!! Quando abbiamo finito, rimettiamo tutti gli scatoloni a posto, mangiamo ed infine andiamo a guardarci il programma “Ballando con le stelle”. Come si festeggia il Natale in Bulgaria Stiamo svegli fino all’una di notte per festeggiare il Natale e mangiare zuppe e cibi deliziosi. I bambini stanno sulle strade a festeggiare e giocare. Io credo che sia un modo bellissimo di festeggiare. Ci sono tanti fuochi d’ artificio. Io, a volte, ne devo sparare uno, porta fortuna! Di solito, i fuochi d’ artificio, quando scoppiano fanno la forma di babbo natale. Per la Bulgaria è la più importante celebrazione dell’ anno, e se non stai sveglio fino all’una di notte, non sei considerato un cittadino bulgaro! ALEX Il Natale nella nostra famiglia Ogni Natale, e’ tradizione nella nostra famiglia, ritrovarsi a casa dei nonni per festeggiare. Andiamo lì perchè mia nonna cucina benissimo e la loro casa e’ ampia abbastanza per ospitarci tutti insieme. E’ bello, una volta all’anno, rivedere tutti i parenti! Appena si entra, si sente subito un profumo delizioso di antipasti e di dolci che fanno impazzire, dopo i saluti, ci si siede tutti a tavola, impazienti di incominciare il pranzo. I cibi sono quelli tipici della tradizione piemontese, normalmente il primo antipasto servito e’ il vitello tonnato (segue la ricetta), poi gli agnolotti, gli arrosti di carne e dolci squisiti. I piatti diventano poi sempre più buoni e la pancia sempre più piena. Il pomeriggio trascorre in allegria giocando con giochi di società. Torniamo poi a casa tutti soddisfatti e felici... Federico La mia nonna... Nonna Adelina era una nonna molto speciale, non so se tutte le nonne lo siano, ma lei lo era davvero! Mia mamma, Paola, racconta che il Natale di quando era piccola non potrà mai dimenticarlo. Vivevano in montagna, a Villaretto, vicino a Pragelato e a dicembre c’era sempre tanta neve, così accendevano le stufe e il camino, facevano entrare il cane e il gatto e aspettavano l’imbrunire , appendendo ai rami di un pino diversi mandarini. La sera di Natale cenavano tutti insieme, Nonna Adelina, nonno Ennio, le tre sorelle Elvia, Paola e Giulia con la loro nonna Paolina. Mangiavano un pasto normale ma abbondante, la cajetta, i gofri, le patate dorate nel burro fuso, la carne cotta nella stufa e la focaccia dolce con le mele. Perché era un Natale speciale? I nonni erano molto altruisti, la porta di casa loro era sempre aperta, alla cena di Natale potevano partecipare le persone più povere del paese, si aggiungevano sedie e piatti e iniziava la festa. Ricordano tutti il povero Vittorio, che zia Giulia, ancora molto piccola, aveva soprannominato Tuif. Questo è il verso onomatopeico del cinguettio di un uccellino che lui imitava quando, passando sul ponticello di pietra antistante la casa dei nonni, voleva comunicare il suo arrivo. Non aveva famiglia, viveva solo in un’umile casa ed era una persona mite e gentile. A Natale bussava alla porta dei nonni, si sedeva al tavolo e dopo aver mangiato, mentre tutti ridevano e scherzavano, si addormentava. Al mattino presto tutti scendevano dalle camere in cucina e Tuif era ancora seduto al tavolo, lo svegliavano e gli servivano la colazione!! Paola e Paolisa La storia di Babbo Natale Babbo Natale è una figura presente in molte culture che distribuisce i doni ai bambini, di solito la sera della vigilia di Natale. Babbo Natale è un elemento importante della tradizione natalizia della civiltà occidentale, oltre che in America latina, in Giappone ed in altre parti dell'Asia orientale. Canzoni di Babbo Natale Nel corso degli anni la figura di Babbo Natale ha ispirato molte canzoni e persino alcune opere per orchestra. Già nel 1853 Louis Antoine Jullien compose un'opera dal titolo Santa Claus, che fu rappresentata a New York ed ottenne alterni successi. Fra le canzoni più note che hanno come argomento Babbo Natale, figurano: Up on the Housetop, melodia tradizionale Jolly Old St. Nicholas', melodia tradizionale Santa Claus Is Coming to Town (1935) da J. Fred Coots e Haven Gillespie Petit Papa Noël (1946) di Raymond Vinci ed Henri Martinet, incisa originariamente da Tino Rossi Here Comes Santa Claus (1947) di Gene Autry e Oakley Haldeman I Saw Mommy Kissing Santa Claus (1952) daTommie Connor, incisa originariamente da Jimmy Boyd Santa Baby (1953) di Joan Javits, Philip Springer e Tony Springer, cantata da Eartha Kitt Must Be Santa (1960) di William Fredericks e Hall Moore, portata al successo da Mitch Miller and the Gang Little Saint Nick (1963) da Brian Wilson, cantata da The Beach Boys I Believe in Father Christmas (1977) di Greg Lake e Peter Sinfield, cantata da Emerson, Lake & Palmer The Night Santa Went Crazy (1996) da Weird Al Yankovic (satirica) Babbo Natale nel Centro commerciali Nella tradizione anglosassone, Babbo Natale è anche un personaggio in costume che staziona nei grandi magazzini o nei centri commerciali, o anche alle feste dei bambini. Di solito è interpretato da un attore con un gruppo di figuranti che lo aiutano, vestiti da elfi o con altri costumi folcloristici (questi ultimi sono spesso impiegati degli stessi grandi magazzini, o personale assunto per l'occasione). La sua funzione è quella di promuovere l'immagine del negozio distribuendo regali ai bambini, oppure quella di far divertire i bambini secondo il tema natalizio, prendendoli sulle ginocchia chiedendo loro quali regali desiderano e spesso facendosi fotografare con loro. Tutto questo avviene di solito in un'area del negozio appositamente allestita e rallegrata da decorazioni a tema. Negli ultimi tempi la "pratica delle ginocchia" è stata messa in discussione in vari paesi, anche perché le ultime tendenze dei centri commerciali statunitensi e britannici è di far girare il Babbo Natale per il negozio facendosi seguire dai bambini, tecnica che si è rivelata essere più remunerativa. Negli Stati Uniti la più famosa di queste rappresentazioni è quella organizzata dalla sede centrale del grande magazzino Macy's a New York, dove Babbo Natale arriva in parata sulla sua slitta. Molto spesso il Babbo Natale, se viene "scoperto", rivela ai bambini di non essere il "vero" Babbo Natale ma solo un suo aiutante. A quanto pare molti bambini si dimostrano comprensivi e capiscono l'esigenza di Babbo Natale di farsi sostituire perché in quel periodo dell'anno è davvero molto occupato. Diversi nomi in Europa e nord America In Europa e Nord America, di solito, le tradizioni legate a Babbo Natale coincidono, anche se in alcuni paesi possono variare il nome, alcune caratteristiche, la data di consegna dei doni ed, in qualche caso, anche l'identità stessa di chi li porta. Albania: Plaku i Vitit te Ri (Babadimri = Padreinverno) Armenia: Gaghant Baba Austria: Christkind ("Gesù Bambino") Belgio: Sinterklaas, Saint-Nicolas ("San Nicola"); Kerstman, Père Noël ("Babbo Natale") Bosnia Erzegovina: Djed Mraz Bulgaria: Дядо Коледа (Djado Koleda, "Nonno Natale") Canada: Santa Claus Croazia: Djed Božićnjak o Djed Mraz ("Nonno Natale") Repubblica Ceca: Svatý Mikuláš ("San Nicola"); Ježíšek (diminutivo di Ježíš ("Gesù") Danimarca: Julemanden Estonia: Jõuluvana Isole Fær Øer: Jólamaður Finlandia: Joulupukki Francia: Père Noël ("Babbo Natale"); Père Noël è la forma più comune nei paesi in cui si parla il francese Georgia: თოვლის პაპა (tovlis papa) Germania: Weihnachtsmann ("L'Uomo di Natale"); Christkind ("Gesù Bambino") nelle regioni più meridionali Gran Bretagna: Father Christmas; Santa Claus Grecia: Άγιος Βασίλης ("San Basilio") Irlanda: Santa Claus, Santy o Daidí na Nollag Italia: Babbo Natale; Papà Natale; Gesù Bambino (in alcune regioni anche Santa Lucia, San Nicola da Bari o San Nicolò) Islanda: Jólamaður Liechtenstein: Christkind Lituania: Kalėdų Senelis Malta: San Niklaw Paesi Bassi e Fiandre: Sinterklaas (arriva la sera del 5 dicembre) Norvegia: Julenissen Polonia: Święty Mikołaj / Mikołaj ("San Nicola"); Gwiazdor in alcune regioni Portogallo: Pai Natal ("Babbo Natale") Romania: Moş Crăciun ("Babbo Natale"); Moş Nicolae ("Babbo Nicola") Russia: Дед Мороз (Ded Moroz, "Nonno Gelo", il suo amico Yamaliri vive al sopra del Circolo Polare Artico in una città unica Salekhard.) Serbia: Деда Мраз (Deda Mraz, "Nonno Gelo") Slovacchia: Svätý Mikuláš ("San Nicola"); Ježiško (diminutivo di Ježiš ("Gesù") Slovenia: Dedek Mraz ("Nonno Gelo"); Božiček (da "Božič"-Natale); è presente anche la ricorrenza di Sveti Miklavž (San Nicola) il 6 dicembre, con modalità del tutto simili. Spagna: Papá Noel; los Reyes Magos ("I Re Magi") Stati Uniti: Santa Claus; Kris Kringle; Saint Nicholas o Saint Nick ("San Nicola") Svezia: Jultomten Svizzera: Christkind, San Nicolao o Gesù Bambino in Ticino Turchia: Noel Baba ("Babbo Natale") Ungheria: Mikulás ("Nicola"); Jézuska o Kis Jézus ("Gesù Bambino") Quando ho capito che Babbo Natale non era vero Un giorno, in estate, stavo camminando per strada per andare a casa nostra, quando io stavo parlando ai miei gentori sulla possibilità di scegliere già qualche regalo di Natale! Loro si sono messi a ridere, poi mi hanno chiesto cosa avrei chiesto a Babbo Natale, a quel punto io ho domandato loro se era vero che fosse Babbo Natale a consegnare i doni... loro risposero di sì ma io non ci credevo. Gli ho richiesto però questa volta loro risposero che non era vero allora questo è praticamente come ho fatto a scoprire che Babbo Batale non era vero. La leggenda dell’albero di Natale In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un bambino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l'oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata. Il bimbo si sentì assalire dall'angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare. Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino. La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra. Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile. In ricordo di quel fatto, l'abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno. Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra. Tilly Il Natale Noi italiani e cristiani festeggiamo la vigilia di Natale il 24 dicembre e il Natale (festa meravigliosa) il 25 dicembre. Nella nostra famiglia il 24 dicembre andiamo a colazione dai nostri nonni paterni, la nonna prepara cibi buonissimi tipo tagliatelle fatte in casa, “carnina” impanata ecc… La sera, ci vestiamo tutti eleganti e andiamo dai nostri cuginetti, con loro ci divertiamo tantissimo e mangiamo un menù a base di pesce. Dopo, tutti insieme, andiamo alla messa di mezzanotte. La mattina del 25 dicembre ci svegliamo e andiamo dai nostri genitori, ci facciamo le coccole e dopo andiamo ad aprire i regali (sempre regali bellissimi). Mio papà non regala a mia mamma regali, ma le regala cinque desideri che lei può esprimere durante tutto il corso dell’ anno e le scrive una lettera. Dopo andiamo dai nostri nonni e li’, mio nonno, fa leggere uno alla volta una lettera che lui scrive per ognuno di noi, la lettura è molto lunga perché siamo in tanti. Dopo ancora facciamo pranzo e di solito io e le mie cuginette facciamo uno spettacolino. Chantal Diwali Diwali is the Hindu Festival of Lights. It’s the most popular celebration in south Asia. The festival is 5 days long. There are lights, fireworks and sweets, so it’s fun for kids. It’s known as the festival of lights, because all the houses, shops and public places are decorated with oil lamps. People give each other gifts during this time. Ramadan In this period, Muslims all over the world abstain from food, drink and other physical needs. In fact, Muslims can eat only before the sunrise and the sunset, they skip lunch and breakfast is done really early in the morning. Muslims can eat only at night when their god Allah ‘can’t see them’, and they do this for 40 days. At the end of Ramadan, they have a three day long holiday to celebrate. St. Lucia Saint Lucia is celebrated on December 13th all over Sweden. They sing a special song, wear a long dress and light candles. In Italian, there is also a very old proverb that says ‘Santa Lucia is the shortest day of the year,’ which used to be true until a Pope changed the calendar. Many people still think it’s the shortest day of the year, even though they are wrong. Chinese New Year The Chinese New Year is the longest and most important festivity in the Chinese calendar. In China it is known as ‘spring festival’, and it marks the end of the winter season and a new horoscope. The festival begins on the first day of the first month in the traditional Chinese calendar and ends with the lantern festival, which is on the 15th day. People get married, children receive money, everyone eats a lot of food, and visits family. CHRISTMAS TREE By Valentina My favourite thing about Christmas is the tree, but where did it come from? Once there was a man named St. Boniface (AC 672-754) and he was known for converting many Germans to Christianity. One day, he found a group of Pagans worshiping an Oak tree. He was angry and cut down the oak tree, but to his amazement a young fir tree sprung up from the roots of the oak tree. St Boniface took this as a sign and thought the fir tree was sacred. But it was not until the 16th century that fir trees were brought indoors at Christmas time. Don’t worry about using a real Christmas tree, because it doesn’t ruin the environment; most of the time, after cutting one down, another is planted! Which is your favorite? Circle it. La Vera Storia del Panettone La vera storia della nascita del famoso dolce ambrosiano è avvolta nel più fitto dei misteri. Tuttavia, diverse leggende, ne raccontano le origini e tra queste la più accreditata narra, di un grandioso pranzo natalizio in "casa" Sforza. I potenti signori meneghini, soddisfatti per questo pranzo, nel quale ogni portata aveva superato la precedente per Il cuoco, fin li perfetto, si accorse, improvvisamente, che il forno gli aveva giocato un brutto scherzo! Tutto quanto da lui cucinato si era bruciato!!!! Mentre, bontà, attendevano con ansia il momento dei dolci. disperato, si stava accingendo ad andare nella sala a scusarsi con i commensali, il suo aiutante, chiamato Toni, gli propose di presentare il dolce che lui aveva preparato con gli avanzi: la pasta del pane ancora cruda, qualche uovo, lo strutto del maiale, un po’ di zucchero, le bucce delle II cuoco, non avendo altra scelta, accettò e presentò in tavola "quella specie di pane! fatta dal suo sguattero. Di lì a poco, con grande meraviglia del cuoco, un coro di evviva e di complimenti, si levò dalla sala. Il cuoco, dovete sapere, che era una persona molto onesta e, arance e l’uva messa a seccare in soffitta. malgrado fosse osannato da tutti, confessò che il merito andava al suo aiutante ed al suo "Pan di Toni". Ricette della nonna La tipica torta di mele (Tilly) Ingredienti : 200 g di farina 00 120 g di zucchero 2 uova 60 g di olio extravergine 1/2 bustina di lievito per dolci un limone (buccia grattugiata e succo) 1 tazzina di latte 4 mele tagliate a fette Preparazione: Dovrebbe venire così! In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, unite l'olio, il limone (succo e buccia),la farina e il lievito sciolto nella tazzina del latte. Versate il composto ottenuto in una teglia (26 cm di diametro) imburrata ed infarinata, sistemate le mele a raggiera, spolverizzate con un po’ di zucchero ed infornate a 180°C per circa 35 minuti. Prima di sfornare la torta di mele, controllate la cottura con uno stuzzichino da denti e guardate se la torta lascia segno sullo stecchino. Fate raffreddare, poi servite a tavola e gustatevela. PATÈ DI FEGATO (Famiglia Valente) 1. Prendere 3 fegatini di pollo,1 di coniglio 4 fette di vitello 2. Affettare una cipolla e rosolarla in una padella con burro e foglie di lauro, salando e pepando a piacere 3. Si spruzza con un bicchierino di marsala e si fa sobbollire per qualche minuto 4. Si frulla il fegato nel mixer aggiungendo un cucchiaio o due di panna e un bicchierino di cognac 5. A parte si prepara la gelatina e si riveste la forma con la gelatina 6. Si riempe con il paté si finisce con uno strato di gelatina 7. Infine si lascia in frigo fino al momento di consumo Christmas pudding Il budino di Natale britannico è un dolce tradizionale molto ricco, servito come parte della cena del giorno di Natale. Naturalmente, molte persone semplicemente non è possibile gestire a mangiarlo, poi, così spesso che è servito nel corso della giornata e per diversi giorni di seguito perché, a meno che non si dispone di una grande famiglia raccolta, è troppo grande per un pasto. Perché è così ricca, la maggior parte delle persone mangiano solo piccole porzioni. Il budino è resa quanto più di tre mesi prima di Natale, perché, memorizzati correttamente, il sapore matura. In effetti, alcune persone anche utilizzarli quando sono uno o due anni. Ricetta per un tradizionale budino di Natale Ingredienti mollica di pane fresco 350 g. 350 g. farina 1 cucchiaino di sale 1/2 cucchiaino di zenzero terra 1/2 cucchiaino di terra noce moscata 1/2 cucchiaino di cannella terra uva sultanina 350 g. 450 g. ribes uvetta 350 g. 225 g. tritato misto a buccia di arancia candita 175 g.tritato mandorle 225 g. sbucciate e tritate le mele 350 g. tagliuzzato sugna (è ora possibile acquistare sugna vegetariano) 225 g. di zucchero semolato (bene a grana) zucchero di canna morbido 225 g. grattugiata e il succo di 1 limone grattugiata e il succo di 1 arancia essenza di vaniglia 1/2 cucchiaino essenza di 1/2 cucchiaino di mandorle 3 grandi uova sbattute brandy o rum (opzionale, utilizzare il succo di frutta extra se si preferisce) latte 150 ml (2/3 tazza) Metodo 1. Questa quantità di ingredienti rende 3 budini. Hai bisogno di bacini tradizionale budino a cucinare queste. Le misurazioni dei bacini richiesti sono: bacino di 600 ml (1 litro), bacino di 900 ml (1-1/2pt) e 1.1litre (2 pinta) bacino 2. Mescolare tutti gli ingredienti asciutti plus le mele, arancione e scorza di limone e succo, brandy, uova e latte insieme in una grande ciotola di mescolanza. Coprire e lasciare durante la notte. 3. Ungere i bacini di budino. Preparare tre grandi padelle da metà riempimento con acqua e poi portarli a ebollizione o utilizzare piroscafi. 4. Mescolare la miscela ancora una volta e poi mettere in bacini preparati. Coprire con un cerchio di carta oleata poi Fioretto che dovrebbe si sovrappongono bacino così possono essere legata su con stringa intorno il labbro del bacino. Mettere ciascun bacino in uno delle pentole. L'acqua dovrebbe sobbollire per tutta la cucina e l'acqua dovrebbe essere rabboccato come richiesto. Il budino di pinta 2 avrà 9 ore al cuoco, l'1-1/2 pint uno vorranno 7 ore e il più piccolo, la pinta 1, avrà 5 ore. 5. Togliere le pentole e togliere la pellicola ma lasciare la carta oleata in posto. Quando sono freddi, nuovo coprire con un foglio e conservare in luogo fresco. Essi normalmente manterrà per mesi e sono generalmente ricavati da almeno un mese o due prima di Natale. Budini extra sono a volte dato ad amici o parenti come doni perché molte persone non hanno il tempo o la conoscenza di rendere Christmas pudding se stessi. Budini fatti in casa sono quasi sempre ricevuti con piacere. 6. Il giorno di Natale, vapore i budini come sopra per tra 2 e 3 ore a seconda delle dimensioni. 7. È tradizione per portare un intero budino al tavolo da pranzo, versare gli spiriti su di esso come brandy o rum, allora lo spirito alle fiamme - vedere il fuoco di impostazione per il Christmas Pudding qui sotto. 8. Servire con burro brandy o tradizionale salsa bianca. Dopo il giorno di Natale, si può riscaldare piccole quantità, piuttosto che un intero budino, in un forno a microonde. Patrick Miles I cibi che mangio a Natale. Ogni anno, a Natale, mia mamma con le mie zie e le mie nonne, nella fabbrica di mio padre, cucinano gli agnolotti in brodo poi mia nonna cucina l’agnello ed infine si mangia pandoro e panettone con il mascarpone, un dolce che io adoro. AGNOLOTTI ALLA PIEMONTESE Ingredienti per 4 persone Per la pasta: 400 g di farina bianca 4 uova Per il ripieno: 1 carota 1 cipolla 2 cucchiai di olio EV salvia rosmarino 150 g di polpa di coniglio 100 g di polpa di maiale 100 g di polpa di vitello 150 g di spinaci 2 uova 60 g di grana 30 g di burro sale Impasta la farina con le uova, un pizzico di sale e lascia riposare la pasta avvolta in un telo per 30′. Fai soffriggere la carota e la cipolla tritate grossolanamente con l’olio, la salvia e il rosmarino; rosolavi le carni a tocchetti, sala e cuoci per 25-30′, unendo ogni tanto qualche cucchiaio di acqua calda. Scotta per 3-4′ gli spinaci, scolali, strizzali e sminuzzali, uniscili ora alla carne poco prima di toglierlo dal fuoco. Passa tutta la carne e le verdure al tritacarne, incorpora le uova e 30 g di grana grattugiato. Stendi la pasta sottilmente e su metà metti il ripieno di carne a mucchietti, ripiega sopra l’altra metà della sfoglia, premi i bordi con le dita e taglia con la rotella dentata formando degli agnolotti rettangolari. Cuocili e scolali bene, mettili in un piatto da portata e cospargili di burro fuso e grana grattugiato. Ricetta della crema al mascarpone Ingredienti: 6 fette di panettone 200g mascarpone, 200g zucchero, 3 uova e un bicchiere di rhum. Procedimento: Scongelate le fette di panettone passatele per qualche minuto sotto il grill del forno in modo che siano dorate da entrambe i lati. Servitele subito accompagnandole dalla crema di mascarpone che avrete ottenuto montando con un frullino elettrico i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema bianca. Proseguite poi aggiungendo il mascarpone ed il rhum e per ultimi i bianchi d’uovo montati a neve ferma. Alberto V. Strudel di mele Ingredienti per la pasta di due strudel di circa 30 cm: 100 ml di acqua tiepida 250 gr di farina 2 cucchiai di olio extravergine 1 pizzico di sale 1 uovo Ingredienti per il ripieno di 2 strudel 100 gr di burro (per tostare il pangrattato) 100 gr di burro liquefatto (per ungere la sfoglia) 2 cucchiaini di cannella in polvere la scorza di un limone 1,5 kg di mele golden 150 gr di pangrattato 50 gr di pinoli 100 gr di uvetta sultanina 4 cucchiai di rum 120 gr di zucchero Preparazione Versate la farina su di una spianatoia o in una ciotola e metteteci al centro l’uovo,il sale e l’olio. Cominciate a impastare energicamente e aggiungete lentamenta l’acqua, tanta quanto basti per rendere la pasta consistente, liscia ed elastica. Quando avrete finito, formate una palla, ungetela con dell’olio, copritela con della pellicola trasparente e lasciatela riposare per mezz’ora al fresco. Intanto mettete a bagno l’uvetta nel rum, o se preferite, in acqua tiepida; tostate il pangrattato nel burro. Sbucciate le mele, togliendo loro il torsolo, e tagliandole in quattro spicchi e poi a fettine sottili. Versate le mele in una ciotola capiente e aggiungete l'uvetta strizzata. Continuate unendo la cannella in polvere, lo zucchero, i pinoli e la buccia grattugiata del limone. Mescolate delicatamente gli ingredienti e lasciate riposare. Accendete il forno a 200°. Nel frattempo prendete la pasta, dividetela in due parti uguali e stendetela per il lungo (come un rettangolo) con il matterello su di un canovaccio infarinato, fino a che la sfoglia non diventi sottile il più possibile. Per tirare la pasta fino a renderla sottile come un foglio di carta, utilizzate le mani: ponetele al di sotto di essa con i dorsi verso l'alto e allargatela fino a renderla quasi trasparente. Ungete una sfoglia con metà del burro liquefatto, lasciando tutto intorno un bordo di 2-3 cm, cospargetela con metà del pangrattato tostato precedentemente nel burro. Adagiate sopra di esso metà del composto di mele; arrotolate lo strudel dalla parte più lunga, facendo attenzione a non rompere la pasta, aiutandovi con il canovaccio sul quale è posizionato; sigillatelo bene anche sui lati, affinché il contenuto non esca durante la cottura. Poi ponete lo strudel su di una teglia imburrata (o sopra della carta forno) con la chiusura rivolta verso il basso e, prima di infornarlo a 200° per circa 40 minuti, irroratelo con il burro fuso. Ripete la stessa procedura per il secondo strudel. A cottura ultimata, cospargere gli strudel di zucchero a velo e serviteli tiepidi e tagliati a fette. Silvia D’Alessandro Biscotti rustici alle mandorle e fiocchi d'avena Ingredienti: 200 g di farina di grano 70 g di fiocchi d'avena 100 g di mandorle schiacciate 120 g di zucchero 130 g di margarina vegetale 2 c. da caffè di cannella in polvere Unisci le mandorle e i fiocchi d’avena con la margarina, lo zucchero, la cannella e la farina e mescola fino a ottenere un impasto morbido. Aggiungi ogni tanto un po’ d’acqua per rendere il tutto omogeneo. Forma con l’impasto una palla, mettila in una terrina e coprila con uno strofinaccio. Lascia riposare per un’ora. Nel mentre preriscalda il forno a 150°. Passata l’ora, crea i tuoi biscotti della dimensione che vuoi, senza usare stampini. Metti i biscotti su una teglia ricoperta da carta da forno e inforna. Fai cuocere per circa 30 min. Una volta tirati fuori dal forno lasciali raffreddare. Persone: 6 Cottura: 30min Francesco R. Zuppa Inglese di la Morra Ingrediente principale: Biscotti Savoiardi preparazione Dosi per: 6 persone Innanzitutto preparate le creme. Per quella pasticciera lavorate due tuorli con due cucchiai di zucchero e mezzo cucchiaio di farina, aggiungete la panna e due decilitri di latte sempre rimestando. Mettete sul fuoco e portate all'ebollizione, ricordandovi sempre di rimestare con un mestolino di legno. ingredienti 300 gr biscotti savoiardi 60 cl latte 60 cl panna 100 gr cioccolato fondente 2 cucchiai cacao in polvere 4 cucchiai zucchero 4 tuorli d'uovo 1 cucchiaio farina di grano 00 3 tazze caffè ristretto amaro Fate bollire per un minuto fino a giusta consistenza, poi lasciate raffreddare. Per la crema al cioccolato lavorate gli altri due tuorli con due cucchiai di zucchero, mezzo cucchiaio di farina, il cacao in polvere; aggiungete quattro decilitri di latte e portate all'ebollizione rimestando; fate bollire per un minuto, togliete dal fuoco e subito incorporate il cioccolato fondente grattugiato affinché, a crema ancora calda, si sciolga completamente. Prendete i savoiardi e spruzzateli col caffè ristretto: fatene un primo strato sul fondo del vassoio e ricopritelo con la crema pasticciera. Fate un secondo strato, sempre irrorato di caffè, e ricopritelo con la crema al cioccolato e così via, di strato in strato, fino ad esaurimento, cercando di terminare con la crema al cioccolato. Servite la zuppa inglese fredda con un bicchiere di Moscato d'Asti oppure con un bicchierino di Moscato passito. Panforte Ingredienti gr 150 di farina gr 250 di mandorle intere non pelate gr 300 di arancia e cedro canditi a pezzi gr 150 di miele d'acacia gr 150 di zucchero a velo 1 cucchiaio di cannella 1 cucchiaino di 'cocktail di spezie' 1 ostia acqua Preparazione Preparare una teglia a cerniera del diametro di 20 cm (va bene anche una teglia usa-e-getta di alluminio) foderando il fondo con un'ostia e le pareti con carta da forno. In una ciotola mescolare farina, mandorle, canditi, cannella e spezie. In una casseruola far sciogliere il miele e lo zucchero a velo: quando inizia a spumeggiare unire l'impasto e mezza tazzina di acqua, amalgamare bene il tutto e cuocere per qualche minuto. Versare il dolce nello stampo, pressandolo con il fondo di un bicchiere, e metterlo nel forno preriscaldato a 170° per 20', quindi abbassare la temperatura e cuocere altri 15'. Dopo che si sarà raffreddato cospargere con zucchero a velo, pressandolo ancora un po' se necessario. Giovanni Biscotti di Natale Ricetta Tedesca INGREDIENTI: 500g. farina 250g. burro 200g. zucchero 6. tuorli d’uova un po’ di sale Mescolare il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciare riposare mezz’ora nel frigo. Poi con il rullo, stendere uno strato d’impasto di circa 1 cm (di spessore) su una superficie. piatta e infarinata. Tagliare con formine di Natale e spostare i biscotti sulla teglia di forno. Pennellare con tuorli d’uova la superficie. Si possono decorare i biscotti con palline colorate o palline di cioccolato, a volontà. Inserire la teglia nel forno a 190°c per circa10-15 minuti (fino alla cottura dei biscotti). Conservare i biscotti nei contenitori di latta. Buon appetito!!!!! Giulia Ricetta Porcospino della nonna 1) Preparare un Pan di Spagna diametro 20-24 cm che va poi tagliato in fette dello spessore di c.ca 1cm. 2) Preparare una crema bianca: 1lt di latte , 4 cucchiai rasi di farina, 70gr di zucchero a velo , 1 bacello di vaniglia tagliato a metà (raschiare il bacello e mettere la polpa nel latte tiepido ) e fare sobbollire per circa 10-15 min fino a cottura 3) Montare 300gr di burro con 250 gr di zucchero fino ad ottenere una crema spumosa (attenzione a non separare acqua dal burro montato!) 4) Mescolare il burro e zucchero montato con la crema bianca fino ad ottenere una classica crema al burro 5) Preparare una glassa al cioccolato con 250 gr di cioccolato (80% di burro di cacao): fondere a bagnomaria il cioccolato, aggiungere 75 gr di burro, 50 cl di latte. Aggiungere 100gr della crema al burro precedentemente preparata. 6) Iniziare a comporre il dolce usando il pan di spagna spennellato con liquore Alchermes ( se non si vuole troppo liquoroso, diluire il liquore con uno sciroppo al 50% di zucchero e acqua, i.e. 100cl acqua 50 cl zucchero) , deve essere ben imbibito. Un’alternativa è usare Rum oppure Caffe Espresso allungato con cognac. Alternare uno strato di crema bianca al burro al pan di spagna , dando la forma ovale tipica di un porcospino. Coprire il dolce con la glassa al cioccolato e infine mandorle sbucciate e tostate come strisce di spine a ricordo del porcospino. 7) Passare in frigorifero per 24 ore ca in modo da lasciar bene imbibire il dolce e la crema. È un dolce tipico in Emilia-Romagna con diverse varianti quali quella al caffe ( tipica delle zone a destra del Reno, Romagna ). Valentina Querzoli INSALATA DI ARANCE Per preparare l'insalata di arance, lavate le arance e sbucciatele a vivo (eliminando la pellicina bianca esterna). Una volta che avrete sbucciato le arance, tagliatele a fettine alte circa 1 cm (o se preferite a tocchetti), e riponetele su di in un piatto da portata, eliminando gli eventuali semi. Mondate la cipolla rossa (o il cipollotto), affettatela finemente e riponetela in una ciotola (se volete addolcirla, lasciatela in ammollo in abbondante acqua fredda per almeno 10 minuti, poi scolatela e asciugatela per bene). In una terrina a parte, sbattete con una forchetta l'olio, il sale ed il pepe, creando un'emulsione. Mettete in una ciotola le fette di arance, la cipolla unite le olive e condite il tutto con l'emulsione di oilo, sale e pepe: lasciate riposare l’insalata di arance così condita per 10 minuti a temperatura ambiente e poi servite. ■ CONSIGLIO L’insalata di arance la si può servire come antipasto, o come contorno, ed è ideale per piatti di carni grasse, come le puntine di maiale arrosto e la salsiccia fritta. Dovete sceglierle quindi non troppo dolci, ma piuttosto acidule. Gianluca VITELLO TONNATO DI NONNA EMMA Magatello di vitello • sedano, carota e cipolla • sale • • Per la salsa: 1 o 2 uova • gr. 120 tonno sott'olio • 4 o 5 acciughe • 1 c. Io di capperi • succo di limone • sale (se occorre) • circa 1 bicchiere d'olio d’oliva Mettere le verdure e gli aromi in una pentola con acqua fredda e portare a bollore. Lasciar cuocere per 1/4 d'ora ed unirvi il vitello legato a salame. Cuocere per circa 45 minuti e spegnere. Lasciar raffreddare nel brodo. Quando sara' freddo, scolarlo e conservarlo in frigorifero per qualche ora o tutta la notte. Qualche ora prima di servire, preparare la salsa frullando tutti gli ingredienti insieme, aggiungendo l'olio a filo. Togliere la "pelle" al vitello e tagliare sottile, potendo con l'affettatrice. Disporre un poco di salsa sul fondo di un capiente piatto da portata e quindi uno strato di fettine di carne, ricoprire con parte della salsa e continuare cosi', terminando con la salsa. Decorare con capperi, rondelle di carota lessate, fettine di limone (attenzione che possono lasciare l'amaro!). Coprire con pellicola o con un altro piatto e conservare in frigorifero fino al momento di servire. Pane alle mele della Val Chisone Ingredienti: 1/2 kg. di farina bianca tipo “00” 1/2kg. di farina di segale 30 gr. di lievito di birra acqua sale 2 mele grandi Procedimento: In una piccola ciotola sciogliamo il lievito in poca acqua tiepida e mezzo cucchiaio da cucina di sale. Ora, in una ciotola più capiente, impastiamo la farina con l’acqua necessaria ad un impasto liscio ed omogeneo unendo poco alla volta anche il lievito e le mele tagliate a piccoli cubetti. Dopo aver lavorato bene la pasta la facciamo lievitare per 4 ore ricoperta da un panno umido. Dare all’impasto la forma di una grande ciambella, cospargere con tanto zucchero la superficie. Cuociamo la nostra pagnotta a 180° per circa 40 minuti. Special Holiday Recipes By Marta These gingerbread men are both fun and easy to make, and, what's more, the kids will love them! Preparation Time 15 minutes Cooking Time 10 minutes Makes 20 Ingredients Melted butter, 125g butter, at room temperature 100g brown sugar 125ml golden syrup 1 egg, separated 375g of plain flour 1 table spoon of ground ginger 1 table spoon of mixed spice it warms your heart!!!! 1 tablspon bicarbonate of soda Plain flour, to dust 150g (1 cup) pure icing sugar, sifted 8-10 drops red liquid food colouring 8-10 drops green liquid food colouring Smarties, to decorate Method 1. 2. 3. 4. 5. 6. Preheat oven to 180°C. Brush 2 baking trays with melted butter to lightly grease. Use an electric beater to beat the butter and sugar in a bowl until pale and creamy. Add the golden syrup and egg yolk and beat until combined. Stir in the flour, ginger, mixed spice and bicarbonate of soda. Turn onto a lightly floured surface and knead until smooth. Press dough into a disc. Cover with plastic wrap and place in the fridge for 30 minutes to rest. Meanwhile, place egg white in a clean, dry bowl. Use an electric beater to beat until soft peaks form. Gradually add icing sugar and beat until stiff peaks form. Divide icing among 3 bowls. Cover 1 bowl with plastic wrap and place in the fridge. Add red colouring to 1 bowl and stir until combined. Add green colouring to remaining bowl and stir until combined. Cover with plastic wrap and place in the fridge. Place the dough between 2 sheets of baking paper and roll out until about 4mm thick. Use a 9cm gingerbread man cutter to cut out shapes. Place on trays about 3cm apart. Repeat with any excess dough. Bake in oven for 10 minutes or until brown. Remove from oven. Transfer to a rack to cool. Place prepared icings in small plastic bags. Cut a small hole in a corner of each bag. Pipe icing over gingerbread men to decorate. Finish with Smarties. Allow 30 minutes resting time. Christmas Chocolate Cake Makes 12-15 servings Ingredients 4 OZ. package sweet chocolate 1/2 cup boiling water 2 cups flour 1 tsp. baking soda 1/2 tsp. salt 1 cup butter 2 cups sugar 4 eggs separate whites and yolks 1 tsp. vanilla 1 cup buttermilk 1 can coconut-pecan frosting 1. Preheat oven to 350 degrees. Grease bottom of three 9" layer pans with wax paper. 2. In saucepan, melt chocolate over boiling water (in double boiler). Let cool. 3. In small bowl, mix flour, baking soda and salt. Set side. 4. In large bowl (with electric mixer), cream butter and sugar until light and fluffy. Beat egg yolks and vanilla. Stir in chocolate. Add flour mixture alternately with buttermilk, beginning and ending with flour mixture, beating well. 5. In separate bowl, beat egg whites until stiff peaks form. Fold into batter gently and thoroughly. 6. Divide batter among the 3 pans- smoothing tops. Bake in pre-heated oven for 30 minutes or until cake springs back when touched in center. Cool cake pans on racks for 15 minutes. Remove cakes from pans and peel off wax paper. Cool cakes completely on racks before frosting. They’re sweet just like me Candy canes that look just like the ones to hang on the tree at holiday time, but in cookie form. They have a fresh wintry mint taste. Easy to make so the kids and grandkids can help. Maybe make a batch for the class at school. Or give as gifts to work mates. Ingredients and things you'll need; 1/2 cup butter 1-1/4 cups sugar 1 large egg 1/2 teaspoon peppermint extract 2-1/2 cups all purpose flour, divided 1 teaspoon baking powder 1/4 teaspoon salt 1/4 cup milk 1/2 teaspoon red liquid food coloring cookie sheet wire cooling rack large bowl medium bowl plastic wrap 1. Heat oven to 350 degrees. While the oven heats, in a large bowl, cream butter and sugar until fluffy. Add the 1 egg and peppermint extract; beat until smooth. 2. In the medium bowl, combine 2 cups of the flour, baking powder, and salt. Alternately add the dry ingredients and milk to the creamed mixture; beat again until a soft dough forms. Add the remaining 1/2 cup flour a little at a time an knead until well blended. 3. Divide dough in half; tint half red. Cover with plastic wrap to keep it from drying out. For each cookie, shape about 1 teaspoon red dough into a 5 inch long roll. Repeat with about 1 teaspoon plain dough. 4. Holding 2 pieces of dough together, 1 red and 1 plain, twist and press ends to seal. Shape each cookie to look like a candy cane, leave about 1 inch in curved part. Place cookies 1 inch apart on a un-greased cookie sheet. 5. Bake 8 to 10 minutes or until lightly browned on the bottoms. Cool the cookies on cookie sheet for 1 minute. Then move to a wire cooling rack. Cool well. Store in an air tight container. Makes about 4 dozen candy cane cookies. By: Maria Sofia and Marta How to… (GIANLUCA STYLE) PARTY To choose the place of the party, you need to have the permission of the owner of the place. When you’ve chosen a place to party out, you have to choose who invite; try to invite people that you know and if there are breakable or flammable things in the setting try not to invite crazy party-rockers. FOLLOW MY INSTRUCTIONS AND YOUR PARTY WILL END LIKE THIS!!! The taking away and the bringing of the people is a very important issue. Make invitations as you wish and as simple as possible with the date, the place, the organizers and a phone number for more info. Prepare a list of the things to buy like food and beverages. The most important part is the action plan: the schedule of all the party, games, snacks and music. TOP 10 CHRISTMAS SONGS by Edoardo Barbero 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) Jingle Bell Rock Last Christmas All I Want for Christmas Let it Snow Here Comes Santa Claus Rudolph,The Red Nosed Reindeer Rockin' Around The Christmas Tree Santa Claus Is Coming To Town Jingle Bells Silent Night Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock Jingle bells swing and jingle bells ring Snowin' and blowin' up bushels of fun Now the jingle hop has begun Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock Jingle bells chime in jingle bell time Dancin' and prancin' in Jingle Bell Square In the frosty air What a bright time, it's the right time To rock the night away Jingle bell time is a swell time To go glidin' in a one-horse sleigh Giddy-up jingle horse, pick up your feet Jingle around the clock Mix and a-mingle in the jinglin' feet That's the jingle bell rock Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock Jingle bells chime in jingle bell time Dancin' and prancin' in Jingle Bell Square In the frosty air What a bright time, it's the right time To rock the night away Jingle bell time is a swell time To go glidin' in a one-horse sleigh Giddy-up jingle horse, pick up your feet Jingle around the clock Mix and a-mingle in the jinglin' feet That's the jingle bell That's the jingle bell That's the jingle bell rock The Nutcracker It's Christmas at the Stahlbaum home. There is a huge tree, and many guests arrive to celebrate with the family. Clara's godfather, Herr Drosselmeyer, makes magical toys. He entertains the guests with two life-sized dolls that dance around the room. Then he gives gifts to the children, and gives Clara a very special gift of a nutcracker. Her brother, Fritz, is jealous, and grabs the nutcracker and it gets broken! Clara is very upset, so Herr Drosselmeyer repairs the doll before handing it back to her. Soon after, all the guests leave and the children go to bed. Clara gets up in the night and goes downstairs to get her nutcracker from under the tree. She falls asleep there, and is transported into Christmas fantasy where her nutcracker has grown to the size of a human. When the Mouse King attacks, the Nutcracker Prince tries to valiantly defend young Clara, but is struck down in the battle. Clara in turn saves her Nutcracker Prince by throwing her shoe at the Mouse King and defeating him. With the nasty Mouse King out of the way, Clara runs to the Nutcracker Prince. When she kisses him, he turns into a human! Then she and her Prince are whisked away through the Enchanted Forest, where they see dancing snowflakes and other wonders. Then they travel further to the Kingdom of the Sweets. The Elves and the Shoemaker There was once a shoemaker, who worked very hard and was very honest: but still he could not earn enough to live upon; and at last all he had in the world was gone, save just leather enough to make one pair of shoes.Then he cut his leather out, all ready to make up the next day, meaning to rise early in the morning to his work. His conscience was clear and his heart light amidst all his troubles; so he went peaceably to bed, left all his cares to Heaven, and soon fell asleep. In the morning after he had said his prayers, he sat himself down to his work; when, to his great wonder, there stood the shoes all ready made, upon the table. The good man knew not what to say or think at such an odd thing happening. He looked at the workmanship; there was not one false stitch in the whole job; all was so neat and true, that it was quite a masterpiece. The same day a customer came in, and the shoes suited him so well that he willingly paid a price higher than usual for them; and the poor shoemaker, with the money, bought leather enough to make two pairs more. In the evening he cut out the work, and went to bed early, that he might get up and begin betimes next day; but he was saved all the trouble, for when he got up in the morning the work was done ready to his hand. Soon in came buyers, who paid him handsomely for his goods, so that he bought leather enough for four pair more. He cut out the work again overnight and found it done in the morning, as before; and so it went on for some time: what was got ready in the evening was always done by daybreak, and the good man soon became thriving and well off again. One evening, about Christmas-time, as he and his wife were sitting over the fire chatting together, he said to her, ’I should like to sit up and watch tonight, that we may see who it is that comes and does my work for me.’ The wife liked the thought; so they left a light burning, and hid themselves in a corner of the room, behind a curtain that was hung up there, and watched what would happen. As soon as it was midnight, there came in two little naked dwarfs; and they sat themselves upon the shoemaker’s bench, took up all the work that was cut out, and began to ply with their little fingers, stitching and rapping and tapping away at such a rate, that the shoemaker was all wonder, and could not take his eyes off them. And on they went, till the job was quite done, and the shoes stood ready for use upon the table. This was long before daybreak; and then they bustled away as quick as lightning. The next day the wife said to the shoemaker. ’These little elves have made us rich, and we ought to be thankful to them, and do them a good turn if we can. I am quite sorry to see them run about as they do; and indeed it is not very decent, for they have nothing upon their backs to keep off the cold. I’ll tell you what, I will make each of them a shirt, and a coat and waistcoat, and a pair of pantaloons into the bargain; and do you make each of them a little pair of shoes.’ The thought pleased the good cobbler very much; and one evening, when all the things were ready, they laid them on the table, instead of the work that they used to cut out, and then went and hid themselves, to watch what the little elves would do. About midnight in they came, dancing and skipping, hopped round the room, and then went to sit down to their work as usual; but when they saw the clothes lying for them, they laughed and chuckled, and seemed mightily delighted. Then they dressed themselves in the twinkling of an eye, and danced and capered and sprang about, as merry as could be; till at last they danced out at the door, and away over the green. The good couple saw them no more; but everything went well with them from that time forward, as long as they lived. A Christmas Carol Ebenezer Scrooge, a miserly, cold-hearted creditor, continues his stingy, greedy ways on Christmas Eve. He rejects a Christmas dinner invitation, and all the good tidings of the holiday, from his jolly nephew, Fred; he yells at charity workers; and he overworks his employee, Bob Cratchit. At night, Scrooge's former partner Jacob Marley, dead for seven years, visits him in the form of a ghost. Marley's spirit has been wandering since he died as punishment for being consumed with business and not with people while alive. He has come to warn Scrooge and perhaps save him from the same fate. He tells him Three Spirits will come to him over the next three nights. Scrooge falls asleep and wakes up to find the Ghost of Christmas Past, a small, elderly figure. The Ghost shows Scrooge scenes from the past that trace Scrooge's development from a young boy, lonely but with the potential for happiness, to a young man with the first traces of greed that would deny love in his life. Scrooge shows newfound emotion when revisiting these scenes, often crying from identification with his former neglected self. Scrooge goes to sleep and is awakened by the Ghost of Christmas Present, a giant with a life span of one day. He shows Scrooge several current scenes of Christmas joy and charity, and then shows him the Cratchit household. The Ghost informs Scrooge that unless the future is changed, the Cratchit's crippled and good-hearted young son, Tiny Tim, will die. He also shows Scrooge the party at Fred's house. Finally, a ragged boy and girl crawl out from the Ghost's robes. The Ghost calls them Ignorance and Want and warns Scrooge to beware of Ignorance. The silent, black-clad Ghost of Christmas Yet To Come replaces the other ghost. He shows Scrooge several scenes of people discussing someone's death; no one seems pained by the death, and most are happy about it. Scrooge does not know, however, who the man is. He learns that Tiny Tim has died, but the Cratchits maintain their unity and love. Scrooge finally discovers that he is the one who has died and whose death has only pleased people. He expresses the hope that these scenes of the future can be changed, and vows to incorporate the lessons of the past, present, and future into his adoption of the Christmas spirit. Scrooge wakes up in his bedroom and learns that the whole adventure took only one night, not three; it is Christmas Day. In addition to smiling and being friendly to everyone he sees, he sends a large turkey to the Cratchits, gives a sizable donation to the charity worker he previously insulted, and has a wonderful time at Fred's party. The next day he gives Cratchit a raise. Scrooge continues his kindly ways after Christmas, befriending everyone and becoming a second father to Tiny Tim, who does not die. He never sees the ghosts again, but he keeps the spirit of Christmas alive in his heart as well as anyone. Put together by: Francesco Pejrone Christmas Bells By Henry Wadsworth Longfellow I heard the bells on Christmas Day Their old, familiar carols play, And wild and sweet The words repeat Of peace on earth, good-will to men! Then from each black, accursed mouth The cannon thundered in the South, And with the sound The Carols drowned Of peace on earth, good-will to men! And thought how, as the day had come, The belfries of all Christendom Had rolled along The unbroken song Of peace on earth, good-will to men! And in despair I bowed my head; ‘There is no peace on earth,’ I said; ‘For hate is strong, And mocks the song Of peace on earth, good-will to men!’ Till, ringing, singing on its way The world revolved from night to day, A voice, a chime, A chant sublime Of peace on earth, good-will to men! Then pealed the bells more loud and deep: ‘God is not dead; nor doth he sleep! The Wrong shall fail, The Right prevail, With peace on earth, good-will to men!’ The Night Before Christmas By Clement Clarke Moore Twas the night before Christmas, when all through the house Not a creature was stirring, not even a Mouse; The stockings were hung by the chimney with care, In hopes that St. Nicholas soon would be there; The children were nestled all snug in their beds, While visions of sugar-plums danced in their heads; And mamma in her 'kerchief, and I in my cap, Had just settled down for a long winter's nap, When out on the lawn there arose such a clatter, I sprang from the bed to see what was the matter. Away to the window I flew like a flash, Tore open the shutters and threw up the sash. The moon on the breast of the new-fallen snow Gave the lustre of mid-day to objects below, When, what to my wondering eyes should appear, But a miniature sleigh, and eight tiny reindeer, With a little old driver, so lively and quick, I knew in a moment it must be St. Nick. More rapid than eagles his coursers they came, And he whistled, and shouted, and called them by Name; "Now, DASHER! now, DANCER! now, PRANCER and VIXEN! On, COMET! on CUPID! on, DONNER And BLITZEN! To the top of the porch! to the top of the wall! Now dash away! dash away! dash away all!" As dry leaves that before the wild hurricane fly, When they meet with an obstacle, mount to the sky, So up to the house-top the coursers they flew, With the sleigh full of toys, and St. Nicholas too. And then, in a twinkling, I heard on the roof The prancing and pawing of each little hoof. As I drew in my hand, and was turning around, Down the chimney St. Nicholas came with a bound. He was dressed all in fur, from his head to his foot, And his clothes were all tarnished with ashes And soot; A bundle of toys he had flung on his back, And he looked like a peddler just opening his pack. His eyes -- how they twinkled! his dimples how merry! His cheeks were like roses, his nose like a Cherry! His droll little mouth was drawn up like a bow, And the beard of his chin was as white as the snow; The stump of a pipe he held tight in his teeth, And the smoke it encircled his head like a wreath; He had a broad face and a little round belly, That shook, when he laughed like a bowlful of jelly. He was chubby and plump, a right jolly old elf, And I laughed when I saw him, in spite of myself; A wink of his eye and a twist of his head, Soon gave me to know I had nothing to dread; He spoke not a word, but went straight to his work, And filled all the stockings; then turned with a Jerk, And laying his finger aside of his nose, And giving a nod, up the chimney he rose; He sprang to his sleigh, to his team gave a whistle, And away they all flew like the down of a thistle. But I heard him exclaim, ere he drove out of sight "HAPPY CHRISTMAS TO ALL, AND TO ALL A GOOD-NIGHT!" The Three Kings By: Henry Wadsworth Longfellow Three Kings came riding from far away, Melchior and Gaspar and Baltasar; Three Wise Men out of the East were they, And they travelled by night and they slept by day, For their guide was a beautiful, wonderful star. The star was so beautiful, large and clear, That all the other stars of the sky Became a white mist in the atmosphere, And by this they knew that the coming was near Of the Prince foretold in the prophecy. Three caskets they bore on their saddle-bows, Three caskets of gold with golden keys; Their robes were of crimson silk with rows Of bells and pomegranates and furbelows, Their turbans like blossoming almond-trees. And so the Three Kings rode into the West, Through the dusk of the night, over hill and dell, And sometimes they nodded with beard on breast, And sometimes talked, as they paused to rest, With the people they met at some wayside well. "Of the child that is born," said Baltasar, "Good people, I pray you, tell us the news; For we in the East have seen his star, And have ridden fast, and have ridden far, To find and worship the King of the Jews." And the people answered, "You ask in vain; We know of no King but Herod the Great!" They thought the Wise Men were men insane, As they spurred their horses across the plain, Like riders in haste, who cannot wait. And when they came to Jerusalem, Herod the Great, who had heard this thing, Sent for the Wise Men and questioned them; And said, "Go down unto Bethlehem, And bring me tidings of this new king." So they rode away; and the star stood still, The only one in the grey of morn; Yes, it stopped --it stood still of its own free will, Right over Bethlehem on the hill, The city of David, where Christ was born. And the Three Kings rode through the gate and the guard, Through the silent street, till their horses turned And neighed as they entered the great inn-yard; But the windows were closed, and the doors were barred, And only a light in the stable burned. And cradled there in the scented hay, In the air made sweet by the breath of kine, The little child in the manger lay, The child, that would be king one day Of a kingdom not human, but divine. His mother Mary of Nazareth Sat watching beside his place of rest, Watching the even flow of his breath, For the joy of life and the terror of death Were mingled together in her breast. They laid their offerings at his feet: The gold was their tribute to a King, The frankincense, with its odor sweet, Was for the Priest, the Paraclete, The myrrh for the body's burying. And the mother wondered and bowed her head, And sat as still as a statue of stone, Her heart was troubled yet comforted, Remembering what the Angel had said Of an endless reign and of David's throne. Then the Kings rode out of the city gate, With a clatter of hoofs in proud array; But they went not back to Herod the Great, For they knew his malice and feared his hate, And returned to their homes by another way. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. Bake Christmas cookies or cakes. Play board games or cards together. Do a puzzle together. Visit old friends. Have a family party. Build a snowman. Give him a name. Watch a Christmas movie. Go ice-skating. Drive around and look at Christmas lights at night. Attend Christmas mass. Make homemade Christmas ornaments. Spend time together just talking. Listen to Christmas music as you decorate the tree. Cook lentils for Christmas dinner. Read a Christmas story. Adopt a needy family. Make a list of New Year’s Resolutions as a family. Play video games with your dad. Tell your family how much they mean to you. Study how other countries and cultures celebrate Christmas. Make hot chocolate. Decorate your home together for the Christmas season. Take food to a local pantry or homeless shelter. String popcorn to hang on your Christmas tree. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. Start a family Christmas journal. Attend a Christmas play. Make gifts. Go to a Christmas parade. Decorate your Christmas tree as a family. Color with your parents. Donate old toys to a homeless shelter. Go sledding. Make a gingerbread house. Go visit Santa. Have a family Christmas photo taken. Have a snowball fight. Have the children put on a Christmas skit or a puppet show. Watch old home movies. Create a family letter and mail it to your friends and family. Tell stories of Christmas in the past. Make a snow fort. Make snow angels. Put biscuits and milk for Santa Claus. Dress as Santa Claus. Take a long walk with your parents and your dog. Go on vacation. Go skiing. Eat popcorn. Eat dinner with your extended family. DO WHATEVER YOU WANT!!!!!!!!!!!!!!!! BY: DELFINA Did you know that Santa Claus is Turkish and was born nearly 2,000 years ago? His name was Nicholas and he was from a wealthy, Christian family. His parents died when he was young. Because he was an orphan, the priest took him in and cared for him. Nicholas became a priest himself and was a very generous man. There are many stories and legends about Nicholas protecting and caring for poor people, including giving gifts to poor children. Nowadays we believe that Santa Claus lives in the North Pole, which is in Antarctica, because he doesn’t want to be seen or disturbed. People say he has helpers that are elves and they help him make presents secretly for children around the world. He drives a sleigh pulled by reindeer and he comes to bring you presents if you are good. Children leave him milk and cookies. By:Carlo Fantini Gifts for Mums Shoes Purse Dress Gifts for Grandparents Gifts for Dads Tie Wallet Flowers Shirt Jewelry Watch Book Gifts for Boys Gifts for Pets Glasses Playstation 3 Food Shopping bag Modern Warfare 3 Toys Bowl Cooking books Special treats Slippers Pellet guns IMac Ipod touch Masters who play New Blankets with them Colora: in blu chiaro il numero 1, in marroncino il 2, in bianco il 4,in marrone il 5, in verde il 6. rosso il 3, in Tutti i Natali io e la mia famiglia facciamo delle nuove decorazioni da mettere in casa. A me piace che a Natale la nostra casa sia un po’ diversa dal solito. La decorazione che vi voglio spiegare è quella che mi piace di più in assoluto ed è anche semplice. Qua ci sono le istruzioni: Materiale: carta decorata (puoi stamparla con la tua stampante), rotoli vuoti di carta igienica, forbici, colla stick 1.devi tagliare dei semi cerchi utilizzando la carta decorata. Volendo puoi usare le forbici decorative. 2.incollate i lati estremi del vostro semi cerchio. Così diventerà un cono. 3.lasciate asciugare i coni 4. prendete i coni di carta igienica, volendo potete tagliarli 5. appoggiate i vostri coni sui rotoli di carta igienica Sbizzarritevi a metterci nastri, fiocchi, pezzi di tessuto, pizzi e molte altre cose. I consigli di Marta: è sempre bello avere i nostri alberi di Natale con carte diverse. È molto importante farne tanti e tutti diversi. Per esempio potete anche pitturare il rotolo di carta igienica. Questi alberi li potete usare con segna posto per una cena di Natale, o potete semplicemente posizionarli sul camino o sulla scrivania o sul vostro comodino. Questa decorazione a me piace perché per farla non serve l’aiuto dei genitori. Nicoletta 3D Christmas Tree Supplies needed: Green paper Crayons, markers, paint Scissors Clear tape You can have other colored paper. Fold two pieces of green paper, put the two pieces together, so it looks like a booklet. Draw half a Christmas tree opposite the fold. Cut along the line - you should get two identical trees. Fold the trees in half, just barely creasing the center line (this is to mark the center of the tree) Cut a slit along the bottom half of the center of one tree and along the top half of the center of the other tree. Slip the two trees together along the slits. Using clear tape, tape the bottoms and tops together (pieces of tape on the bottom and at the top make the tree stand up well and stop the slit ends from flopping over). Decorate your tree with crayons, markers, glitter glue, or tempera paint. Or you can glue on tiny construction paper decorations or use star stickers. You can cut out tiny paper balls using a hole punch. Now you have a really nice 3-dimensional Christmas decoration. Snowflake Card Supplies needed: White paper Scissors Optional: A protractor Optional: Glitter or glitter glue For a card: A piece of colored construction paper and glue Fold a piece of paper in half. Fold over one side, then the other, to make two 60 degree folds. Cut off the edges of the paper in an arc - this makes a circle (if you were to unfold the paper). Cut a lot of the paper away. Unfold your snowflake carefully. Decorate your snowflake with glitter or glitter glue. Glue your snowflake onto a folded piece of construction paper for a great winter card. CHRISTMAS HAT Supplies needed: A large piece of red construction paper Small scraps of black, yellow, and pink paper A pencil Scissors Hole punch Red crayon or marker Stapler Glue Cotton balls Draw and cut out a half circle from a large piece of construction paper. Twirl the half circle into a cone-shaped hat. Staple along the seams. Cut a small circle of pink paper for Santa' s face. Glue it to the cone. Cut a strip of black paper and glue it to the cone as Santa' s belt. Cut a small yellow rectangle for a belt buckle. Glue it to the belt. Glue a cotton ball at the top of the cone (the top of Santa' s hat). Glue some cotton balls around the cone just above Santa' s face (this is the bottom of his hat). Glue cotton balls around the face for Santa' s beard. Cut out 2 tiny black paper circles using a hole punch (these will be his eyes). Glue the eyes to Santa. Draw a mouth. Now you can wear your Santa hat for Christmas! Marina Can you guess the scrambled words? 1. SSCRHATMI _ _ _ _ _ _ _ __ 6. WONS ____ 2. FITG ____ 7. NSATA _____ 3. SEIKOOC _______ 8. SEMAG _____ 4. IMKL ____ 9. IEDCROATSNO ________ __ 5. VEE ___ 10. RTEE ____ CHRISTMAS MOVIES BEST MOVIES TO SEE ON CHRISTMAS DAY OR NIGHT, WITH FAMILY OR FRIENDS. 1. Miracle on 34th Street A little girl discovers dreams do come true if you really believe. Six-year-old Susan has doubts about childhood' s most enduring miracle - Santa Claus. Her mother told her the " secret" about Santa a long time ago, so Susan doesn' t expect to receive the most important gifts on her Christmas list. But after meeting a special department store Santa who' s convinced he' s the real thing, Susan is given the most precious gift of all - something to believe in. 2. Disney’s A Christmas Carol An animated retelling of the classic; a Victorian-era scrooge is taken on a journey of selfredemption, courtesy of several mysterious Christmas apparitions. 3. Polar Express On Christmas Eve, a doubting boy boards a magical train that' s headed to the North Pole and Santa Claus' s home. 4. White Christmas A successful song-and-dance team become romantically involved with a sister act and team up to save the failing Vermont inn of their former commanding general. 5. Home Alone An eight year-old, who is accidentally left behind while his family flies to France for Christmas, has to defend his home against idiotic burglars. 6. Home Alone 2 One year after Kevin was left home alone and had to defeat a pair of bumbling burglars, he accidentally finds himself in New York City, and the same criminals are not far behind. 7. The Santa Clause When a man inadvertently kills Santa on Christmas Eve, he finds himself magically recruited to take his place. 8. Arthur Christmas On Christmas night at the North Pole, Santa' s youngest son looks to use his father' s high-tech operation for an urgent mission. 9. Bad Santa A miserable conman and his partner pose as Santa and his Little Helper to rob department stores on Christmas Eve. But they run into problems when the conman befriends a troubled kid, and the security boss discovers the plot. 10. The 12 dogs of Christmas A girl who uses dogs to teach people about the true meaning of Christmas during the Depression. By: Matilde and Harriet TOP ACTIVITIES TO DO IN THE SNOW Hockey Ski Snow-boarding Ice-skating Sledding Snow angels Building a snowman Building an igloo Ice fishing Snowball fight How to ice-fish: First you break the ice. Then you get a fishing rod. Then you put a worm or maize on the hook. At the end you throw the hook in the water and wait till a fish bites. When the fish bites, you need to pull the rod towards you then someone else uses a net to pull the fish out. The fish will then be beaten to death with a stick. You then pull the hook out of the fish’s mouth and eat the fish for a meal (after you cooked it)!!! EDOARDO BARBERO MATTEO BONINO NICOLETTA CHIANALE THEO CLEMENTI MARINA FABRE DELFINA FERRERO HARRIET HAMILTON PATRICK MILES FRANCESCO PEJRONE JAMES PRICE MARIA SOFIA ROVERA LUCREZIA RUBINI GIANLUCA TRAVERSA FEDERICA VASAPOLLI ALBERTO VASINO MATILDE VIGLINO ALICE ANTRO DOMITILLA BACCON FEDERICO BARBERO BEN BURKHART SILVIA D'ALESSANDRO GIOVANNI D'AMICO CARLO FANTINI MARTA FANTINI CHANTAL GALLINA KATHARINA HOLZER JACOB NICOL GIULIA PAESE ALESSANDRO POLETTI VALENTINA QUERZOLI FRANCESCO RICCABONE MATTEO SALVI DEL PERO ARIANNA SPINA ALEXANDER TZVETKOV UMBERTO VALENTE AUTORI