Anno 0, Numero 2 NOVEMBRE/DICEMBRE 2011 Email [email protected] Web www.circolomeli.it Sede Via Papa Agatone, 22 Melito di P.S. (RC) Periodico d’informazione, arte e cultura L’ ultimo mese dell’anno rappresenta per tutti un momento di riflessione: vuoi per la forte carica emotiva portata dal Natale, vuoi per il bilancio che si fa del periodo ormai trascorso e per i buoni propositi per quello che verrà. Sebbene manchi poco più di un mese per festeggiare il primo anno di nascita, che coincide col 9 gennaio 2012, posso affermare con certezza che il Circolo Meli ha pienamente dimostrato le proprie capacità e potenzialità attraverso momenti di sana aggregazione, ampio spessore culturale e ottima capacità organizzativa. “Arte al coperto” e “Questo è il cuore” sono i biglietti da visita per presentare il Circolo al nuovo anno; eventi, tra loro diversi, che hanno visto la partecipazione e l’interesse di oltre 700 persone, chiaro segno di un alto gradimento da parte della collettività per tutto ciò che il circolo ha da offrire. A ciò si aggiungono il nostro giornale “Lo specchio” e il sito “circolomeli.it” desinati alla diffusione dell’attività e dell’idea del circolo; nonché “Gli itinerari di arte e cultura” finalizzati alla riscoperta della nostra terra e gli “Incontri al Circolo” su tematiche di cultura e attualità che si tengono periodicamente presso la nostra sede. Quanto sinora fatto deve essere stimolo di crescita e miglioramento per il nuovo anno; ciò sarà possibile, e ne sono sicuro, per l’enorme impegno manifestato dai soci la cui perseveranza, capacità, genialità e correttezza costituiscono le fondamenta del nostro circolo. Tanti auguri! Il Presidente Pasquale Pizzi L’arte della fotografia Il Circolo MELI organizza un corso curato dal nostro socio e noto fotografo, Antonio Cormaci. In fase di programmazione, un corso di fotografia in 12 lezioni settimanali, a partire dalle ore 21,00, secondo un calendario che sarà meglio definito con i partecipanti. Gli interessati ad apprendere o affinare la propria tecnica nel campo della fotografia e dell’immagine potranno contattare il nostro circolo, per avere maggiori informazioni, attraverso l’email [email protected] o il recapito telefonico 339.40.48.069. Le iscrizioni si chiuderanno il 15 gennaio 2012. Vi aspettiamo!!! Reportage Dicembre, tempo di auguri e di bilanci Copia omaggio Alla riscoperta delle nostre radici di Patrizia Pansera E' ben riuscita la programmata gita culturale del 30 ottobre, che si e' svolta grazie alla partecipazione di circa trenta soci del Circolo ed è stata allietata dalla presenza di Daniele, vivace " mascotte" del gruppo.......... La prima tappa ha avuto come destinazione l'antico borgo di Brancaleone Superiore dove , piacevolmente "guidati" dal Dott. Vincenzo De Angelis (storico appassionato del luogo) e con l'ausilio di materiale cartaceo e audio-visivo, i soci hanno visitato la Chiesa Arcipretale dell'Annunziata ricostruita negli anni '30, i ruderi del castello e le grotte antropiche presenti in cavita' rocciose abitate nell'antichita' da monaci e in epoca più recente dagli abitanti del borgo. A partir dal 53', in seguito ad una devastante alluvione, il paese si e' via via spopolato. Successivamente i gitanti si sono recati a visitare, lungo la strada che porta a Staiti, l'Abbazia di S. Maria di Tridetti del XI sec., dichiarata Monumento Nazionale, e il borgo di Staiti, ove sorgono le bellissime chiese di S.Anna , dentro la quale e' stata posta la statua della Santa Patrona del paese, e di S.Maria della Vittoria, edificata nel 1612 in onore della vittoria di Lepanto. Dopo aver degustato i piatti tipici della zona presso un ristorante di Brancaleone Marina, è stato possibile ammirare il borgo abbandonato di Bruzzano Superiore , dove si ergono l'Arco di Trionfo dei Principi Carafa, costruito nel XVII sec., l' Anfiteatro e i ruderi del Castello Armeno, edificato tra la fine del X e gli inizi dell'XI sec. Dato il crescente successo riportato dal Circolo Meli nelle gite culturali organizzate , altre ne verranno effettuate durante il periodo invernale al fine di dare l'opportunita'a tutti coloro che lo desiderano , soci e non , di arricchire le proprie conoscenze storiche attraverso la "scoperta" di siti archeologici geograficamente vicini eppur così sconosciuti alla moltitudine..... Il Circolo Meli e l’Associazione Pro.Me.Teo presentano “Note di Capodanno” Concerto per Pianoforte di Bruno Francesco LEONE 1 Gennaio 2012 - Ore 19:00 Chiesa Maria S.S. Immacolata Melito di P.S. (RC) PENSIERI, RIFLESSIONI … a cura di Giulia Minicuci Questo mese vi proponiamo brani di Mikhail Naimy, tratti da “Il libro di Mirdad” <Meno possiedi, meno sei posseduto. Più possiedi, più sei posseduto. Più sei posseduto, meno sei valutato. Meno sei posseduto, più sei valutato.> Questo numero del giornale è sponsorizzato da ... <L'amore non sarà rivelato. Il lume non sarà spartito. Ama e vedi. Illumina e sii. Quando la notte avrà sanguinato e il giorno sarà fuggito e il mondo sarà morto, come faranno i viandanti ad andare? Chi sarà li per osare?> 2 | Lo Specchio | Novembre/Dicembre 2011 Bacheca Riceviamo e Pubblichiamo MUSEO DEL BERGAMOTTO, LA PRO.ME.TEO CHIEDE CHIAREZZA A COMUNE E PROVINCIA L'associazione Pro.me.teo si compiace nell’aver appreso che il Comune di Melito P.S. e la Provincia di Reggio Calabria hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per la realizzazione di un" museo del bergamotto" da realizzarsi a Melito P.S. Tuttavia, fa notare che tale protocollo d'intesa è senz'altro il frutto di una propria idea presentata alla provincia di RC in data 10-12-2011 prot. num. 336175 e, successivamente, al Comune (tale idea oggi è un progetto). Riscontriamo che di tutto ciò non v’è traccia nelle comunicazioni che il Comune ha diffuso alla stampa locale; chiediamo pertanto un po' di chiarezza. LA FANFARA DEI BERSAGLIERI IN CONCERTO La Fanfara dell'Associazione Nazionale Bersaglieri sezione di Reggio Calabria invita i Soci del Circolo Culturale "Meli" a partecipare al concerto di fine anno che si terrà nella Sala Green del Palazzo del Consiglio Regionale, Venerdì 16 dicembre 2011 alle ore 18.00. LA LENTA AGONIA DELL’OSPEDALE DI MELITO. NOTA DEL SINDACATO UILFPL Sul nuovo atto aziendale di recente riproposto dall’Azienda sanitaria provinciale, la UilFpl dell’Azienda ospedaliera di Melito P.S. prende atto che ancora una volta si è voluto impoverire, mortificare e disarticolare un presidio ospedaliero posto in un’area dalle tante difficoltà che, nonostante tutto, riusciva a dare risposte sanitarie pregevoli. Questa organizzaizone sindacale - asserisce il segretario aziendale della UilFpl presso il “T.Evoli”, Domenico Scambia - non può esimersi dal ribadire che all’Ospedale di Melito ingiustamente vengono soppresse, “repetita iuvant”, i servizi di anatomia patologica, cardiologia, centro trasfusionale, ecografia, farmacia, oculistica, odontostomatologia, ORL, urologia, oncologia, gastroenterologia, postazione del 118, allergologia e la dermatologia, quest’ultima riconosciuta in Calabria centro d’eccellenza per la cura della psoriasi. Tutti servizi che curano migliaia di persone l’anno. La loro soppressione - lamenta Scambia - contrasta anche con il sommario accordo dell’atto aziendale che, a pag. 7 punto 3, recita: “garantire il bisogno e la tutela di salute delle persone presenti nel territorio di propria competenza, in linea con le direttive nazionali e regionali”. E come si vuole garantire ciò chiudendo dei servizi vitali per il territorio che nessun risparmio portano all’azienda, creando piuttosto disagio e spese ai pazienti che dai paesini interni devono affrontare la Statale 106 per avere assistenza sanitaria? La UilFpl, inoltre, ritiene che una spiegazione va data se l’Ospedale di Melito, che aveva 13 strutture complesse, col nuovo atto aziendale ne ha assegnata solo una, nonostante siano state distribuite nei vari ospedali 94, a fronte di 75 previste nelle linee guida della Regione Calabria. Altra nota dolente, il Punto nascite: la UilFpl non si rassegna alla chiusura e si chiede se non ci sia stato un certo disinteresse per l’ospedale di Melito, confermando che come sindacato sarà sempre attenta e presente a salvaguardia dell’Ospedale, del territorio e dei posti di lavoro. Circolo μ ε λ ι SEDE Via Papa Agatone, 22 Melito di P.S. (R.C.) C O N S I G L I O D I R E T T I V O Presidente Pasquale Pizzi Vicepresidente Gioacchino Ruggeri Segretario Gianfranco Calabrò Tesoriere Salvatore Pansera La Rivista Lo Specchio Periodico a cura del Circolo Culturale μ ε λ ι Andato in stampa il 01/12/2011 Supplemento speciale di Politica&Società magazine Registrazione Tribunale Reggio Cal. nr. 13/2002 Direttore Responsabile Anna Maria Reggio Stampa Flaver Print Via Rumbolo 2 Melito di P.S. (RC) La collaborazione al giornale è volontaria e gratuita Gli incontri S abato 15 ottobre nella sala conferenze del nostro Circolo Culturale è stato presentato il libro di Agazio Trombetta, “Ai confini del nuovo Regno – Le radici dell’Unità d’Italia nella storia reggina”, stampato da Iiriti Editore. L’autore, Deputato di storia Patria per la Calabria, studioso e assiduo frequentatore degli Archivi di Stato di Reggio, di Napoli, di Roma, dello Stato Maggiore Esercito, Notarile, Penale, ecc., riesce a scavare nelle profondità dei fascicoli … rinvenendo continuamente documenti inediti e interessanti che puntualmente pubblica ricostruendo così nuove pagine di microstoria. In questo volume, corredato da numerose illustrazioni e con le riproduzioni dei documenti rinvenuti, l’autore trova spunto per ricordare lo sbarco della spedizione garibaldina dell’Agosto 1860 nel territorio di Melito, a Rumbolo, e gli avvenimenti Agazio Trombetta al Circolo MELI Una pagina di storia successivi a Reggio e nella sua provincia. Oltre ad alcuni flash sullo sbarco a Rumbolo, lo storico ha dato risalto al ruolo sostenuto dai fratelli Agostino ed Antonino Plutino, fornendo nuovi elementi di valutazione e D alla Sicilia Garibaldi preparava lo sbarco. Il 5 agosto scrisse da Roccapalumba, ad Agostino Plutino, comandante della Guardia Nazionale della Calabria Ultra Prima: “Io spero di vedervi presto a Reggio. Oggi sto marciando con tre colonne verso quella parte. Il programma è sempre lo stesso, ad onta delle velleità Napoleoniche. Conviene dunque riunire le armi, armati e mezzi per ottenere davvero ciò che si chiede inutilmente da tanto tempo. Datemi vostre notizie, salutatemi gli amici e credetemi.” Vostro G. Garibaldi. Questa lettera il Plutino la ricevette a Castellamare di Stabia, dove si trovava ammalato. Poco dopo la sua legione di Guardia Nazionale fu sciolta perché teneva un comportamento troppo favorevole a Garibaldi. Il 22 agosto, Antonino Plutino, Prefetto di Catanzaro, inviò il seguente telegramma al Ministro dell’Interno: “Miei precedenti mi vietano dare esecuzione ordini Lamarmora, credo fuori Statuto. Pertanto rassegno mia dimissione, e prego Ministero di accettarla.” Il Ministero rispose con telegramma del 23 agosto: “Governo del Re accetta dimissioni da Lei date. U. Rattazzi.” Nel pomeriggio del 24 agosto giunsero a Catania, da Messina diretti a Malta, i piroscafi a vapore a ruote Generale Abbatucci della compagnia francese Valere e il Dispaccio della compagnia italiana Florio. “Ecco un’occasione che non bisogna lasciarsi sfuggire!” Esclamò Garibaldi. Li fece occupare subito dal Maggiore Cattabene e dalla sua Compagnia. Garibaldi col suo Stato Maggiore salì per ultimo, sul Dispaccio. A notte alta e a lumi spenti i due vapori uscirono dal porto di Catania. Nelle ”Memorie” di Garibaldi leggiamo: “V’era come nella prima traversata del ’60 un po’ di vento al Faro, e fortunatamente poco mare. Verso l’alba, dopo d’aver felicemente traversato lo stretto, approdammo nella spiaggia di Melito, ove vi sbarcò tutta la gente. Come nel ’60, si prese la strada del litorale verso il capo dell’Arma, con direzione a Reggio.” Il 25 agosto 1862, alle ore quattro del mattino, con i due piroscafi, Garibaldi approdò nuovamente a Melito (Pizzo Falcone o del Falcone, di poco a ovest di Rumbolo) con circa 2000 uomini. In quella occasione furono distribuiti viveri e vestiario, il pane fu fatto preparare dal Sindaco di Melito. “Il Sindaco di Melito, insieme con alcuni consiglieri municipali, venne subito in un battello a salutare Garibaldi; e gli descrisse al vero le condizioni della provincia, disposta ad aiutarlo se non fosse tenuta in briglia dalla moltitudine di soldati, e inerme per l’attuazione dello stato d’assedio, testé decretato. La legione (Foto a cura di Daniele Dattola) ADESIONI AL CIRCOLO µελι Quota d’iscrizione una tantum € 30,00 Contributo mensile € 10,00 (per coniugi € 7,50) Chiunque può sostenere il Circolo con un contributo libero 25 AGOSTO 1862 SECONDO SBARCO GARIBALDINO A MELITO a cura di Gianfranco Calabrò analizzando il ruolo della massoneria sia nazionale che internazionale, negli eventi di Reggio. Dietro gli episodi già noti si nascondono avvenimenti inediti e sconosciuti che lo storico Trombetta rende fruibili agli studiosi e agli appassionati di storia. Luci ed ombre, fatti e misfatti, in un viaggio storico che accompagna chi legge nella quotidianità della vita reggina all’inizio della nuova Italia Unita. G. Calabrò Raccon ti di sto ria fra tanto si accostava a Melito, dove il Generale e lo Stato Maggiore ebbero stanza nel palazzo del Marchese Ramirez, gli ufficiali nelle case dei più ragguardevoli cittadini. Quei pochi viveri che si poterono racimolare in paese, furono distribuiti ai legionari, accampati per le piazze e lungo la strada provinciale. Da Melito, Garibaldi mandò a Reggio i deputati Nicotera e Miceli, con Missori, l’ungherese Francesco Pulzky e i fratelli Lombardo. Per contattare i patrioti della città e arruolare gente. Un altro gruppo di otto volontari con a capo Federico Salomone (dimessosi da maggiore dei carabinieri per seguire Garibaldi) era già partito a esplorare la strada e gli animi degli abitanti. Non appena sulle coste di Calabria, Garibaldi inviò un Federico Salomone con sette compagni, un Conti di Com, un Acco già tenente dei granatieri, un Biglietti già tenente di cavalleria, il principe Niscemi di Palermo, io (Felice Mondelli), e due ex carabinieri genovesi, tutti in abito borghese, lungo il mare verso Reggio, con l’incarico di scandagliare gli animi dei cittadini e pigliare accordi con i nostri amici. Giunti a Pellaro furono intercettati e arrestati. Salomone riuscì a liberarsi si gettò in mare. Nuotando riuscì a fuggire e mettersi in salvo. Questo episodio fece comprendere a Garibaldi che a Reggio avrebbe trovato resistenza. Marciò ancora un poco sino al villaggio di S. Gregorio, a meno forse di un miglio dagli avamposti delle truppe regolari. Lungo l’alveo del torrente Valanidi, la magnanima schiera cominciò il suo duro pellegrinaggio.” (Visalli) Un certo Cantalamessa prevedendo una lauta ricompensa, galoppando un cavallo avuto in prestito dal contadino Salvatore Sgrò, si precipitò da Melito ad avvisare le autorità di Reggio. Nel pomeriggio accompagnato dalla rappresentanza comunale e seguito dalla folla, salì sulla collina della Torre, dov’era il telegrafo ad asta e con un cannocchiale osservò per un pezzo i dintorni ed il mare; poi diede ordine di requisire quanti animali da soma si trovassero in paese, e caricare di munizioni una barca peschereccia che lo aspettasse a Lazzaro. Il melitese Tommaso Alati (nato il 23 agosto 1844) fuggì dal collegio per seguire le file garibaldine nell’impresa d’Aspromonte. Successivamente, nel 1866, fu volontario con Garibaldi nella campagna del Trentino (morì a Melito il 10 settembre 1911). Il Generale sabaudo Cialdini, arrivato quel giorno stesso a Messina, subito ebbe notizia dello sbarco a Melito, inviò rinforzi di truppe a Reggio e vi passò pure lui, dichiarando lo stato d’assedio su le Calabrie, il disarmo e lo scioglimento delle Guardie Nazionali. Continua sul prossimo numero