ANNO SCOLASTICO 1998-1999 ISTITUTO TECNICO FEMMINILE STATALE “Grazia Deledda” Via Brianza, 1 – 09127 Cagliari PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE INDIRIZZO LINGUISTICO MODERNO ANNO SCOLASTICO 1998-1999 ISTITUTO TECNICO FEMMINILE STATALE “Grazia Deledda” Via Brianza, 1 – 09127 Cagliari PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE INDIRIZZO BIOLOGICO - SANITARIO ORGANI DELLA SPERIMENTAZIONE Comitato scientifico didattico. E’ composto dal Preside, da due docenti per ogni area sperimentale, da un docente per ogni indirizzo normale, da un rappresentante del Provveditorato agli Studi e da un rappresentante dell’I.R.R.S.S.A.E. Ha funzione di : - centro propulsore di ricerca e raccolta delle esigenze, e proposte che emergono dai contesti didattici e dai diversi gruppi di lavoro. - centro propulsore di ricerca, progettazione e valutazione delle esperienze. Consiglio di classe . Collegio dei docenti. Consiglio di Istituto. C.I.C. MODALITA' DI VERIFICA DEI RISULTATI E LORO PUBLICIZZAZIONE Oltre alle attività di valutazione e autovalutazione contestuali alla relazione didattica e ai suoi risultati, strumenti della verifica di produttività sono: 1 ) Il Comitato scientifico didattico, particolarmente nella sua funzione di centro di documentazione delle attività connesse alla sperimentazione 2) I risultati formalizzati dai vari gruppi di lavoro, oggetto di confronto e di scambio di informazioni possibili all’interno o anche all'esterno della scuola, attraverso l'organizzazione di Convegni, Corsi di aggiornamento e seminari di studio, mostre, spettacoli teatrali 3) La produzione di pubblicazioni a stampa, su temi di ordine generale e con finalità di confronto collettivo, di stimolo al dibattito e alla socializzazione. Si segnalano in particolare: "Fenomenologia della valutazione. Come vivono la valutazione gli studenti" Pubblicazione a cura dell'l.T.F."DELEDDA" Cagliari 1990 “La condizione studentesca” – il caso dell’I.T.F.”G.Deledda” di Cagliari “Creatività e analisi del testo poetico” “Routes” Itineraries through the English Speaking World “Dentro la scrittura” Progetto di Alternanza Scuola –Lavoro A.S. 96/97 “Caleidoscopo” Rivista semestrale. Editrice Dattena. Cagliari n. 1 /'93 - n.2 / '94 - n.3 n.4 /’ 95 -n.5 - n.6/ ’96. CD-ROM dal titolo “Evoluzione e rappresentazione del ruolo della donna in Europa”. FINALITA' GENERALI Il Progetto sperimentale è finalizzato a promuovere una vasta formazione generale e l'acquisizione di: - competenze culturali, comunicative e progettuali che trovano la loro specificità nei due indirizzi del triennio (Biologico sanitario e Linguistico moderno) abilità di studio e strategie cognitive flessibili e trasferibili - capacità progettuali e di organizzazione autonoma delle conoscenze - capacità di relazione e di partecipazione consapevole alla vita sociale BIENNIO COMUNE Si rivela positiva la scelta del Biennio comune ai due indirizzi che ha permesso e consente sia di realizzare una solida formazione culturale sia di dare strumenti validi per il proseguimento degli studi nel triennio successivo. L'insegnamento nel Biennio di materie caratterizzanti nel triennio ha come finalità quella di fornire agli allievi competenze e conoscenze che costituiscono le basi indispensabili per lo studio di discipline riferibili alle aree di professionalità e quella di costituire un momento di orientamento e rafforzamento all'apprendimento e alle successive scelte scolastiche. delle motivazioni BIOLOGICO SANITARIO L'indirizzo Biologico sanitario è finalizzato a favorire una vasta formazione culturale che trova una sua specificità nello sviluppo di competenze e strategie cognitive dinamiche e flessibili tali da costituire una base per itinerari formativi post-secondari ed universitari e per l'inserimento nel mondo del lavoro. La prevenzione e la tutela della salute e dell'equilibrio ambientale costituiscono il centro delle attività formative dell'indirizzo, in stretta relazione con le necessità emergenti nel territorio in ambito sanitario e ambientale, tenendo presenti le innovazioni tecnologiche e le trasformazioni sociali in atto e le conseguenti necessità di un rapido adattamento delle conoscenze e delle competenze acquisite. Notevole rilevanza assumono in tale ottica le attività di alternanza scuola-lavoro ed il continuo rapporto con le realtà industriali, ospedaliere e con le strutture pubbliche e private finalizzate alla tutela dell'ambiente. LINGUISTICO MODERNO Il corso linguistico moderno si pone, in continuità con il biennio, finalità formative più ampie che, pur non essendo orientate a specifiche figure professionali, consentono comunque la trasferibilità e l'applicazione in ambiti diversificati del mondo lavorativo delle competenze specialistiche acquisite e favoriscono il proseguimento degli studi post secondari ed universitari Il confronto tra diverse culture, di cui le lingue sono espressione, prepara gli allievi alla scoperta, accettazione e valorizzazione del diverso da sè, prevenendo in essi ogni atteggiamento di rifiuto o chiusura difensiva e al tempo stesso rendendoli maggiormente consapevoli della propria cultura di appartenenza. lI continuo rapportarsi ad altre culture - in particolare attraverso scambi, visite didattiche, lo studio della lingua, della letteratura e delle civiltà straniere e della Legislazione Comunitaria - favorisce altresì lo sviluppo di capacità interrelazionali e una maggiore autonomia di giudizio critico e conferisce una dimensione europea ed interculturale alla formazione complessiva. Il Corso Linguistico si pone il fine di: - Fare acquisire consapevolezza dell'intero sistema della lingua e del suo uso nei vari ambiti disciplinari attraverso una riflessione su * I'integrazione dei diversi codici nella comunicazione ( rapporto tra linguaggio verbale, paraverbale e non verbale); * la variabilità in relazione ai linguaggi specifici ( lessico e strutture), ai diversi mezzi ( parlato, scritto) e alla dimensione socio-psicologica; * la testualità, coerenza e meccanismi di coesione, modalità di organizzazione dei testi, - Fare acquisire padronanza comunicativa con competenze linguistiche generali e specifiche. - Fare acquisire capacità di confronto dei diversi sistemi culturali col proprio attraverso lo studio della storia, letteratura, diritto, filosofia, arte e la lingua stessa, per cogliere gli aspetti comuni e quelli specifici per una migliore comprensione interculturale e interazione con chi è portatore di una cultura diversa. - Favorire l’interazione e cooperazione a livello internazionale attraverso progetti comuni e scambi di classi con scuole in altre nazioni europee ( es. Paesi della Comunità Europea). - Fare acquisire consapevolezza dei propri processi di apprendimento, delle proprie capacità e attitudini al fine di sviluppare autonomia nell'organizzazione dello studio, capacità progettuali e di scelte che si basino su una migliore conoscenza di sè. - Favorire l'emergere di capacità individuali e valorizzarle. Favorire lo sviluppo della creatività e del giudizio critico nella convinzione che la scuola non deve proporre un unico modello comportamentale prescrittivo. - Favorire la partecipazione democratica alla vita scolastica nel rispetto dell'altrui personalità e opinioni sviluppando le proprie capacità relazionali. - Rendere gli studenti capaci di utilizzare le esperienze acquisite nel corso degli studi traendo da esse elementi e competenze spendibili in altri contesti RAPPORTI CON IL TERRITORIO Altro aspetto qualificante della sperimentazione è il rapporto con strutture e organismi esterni, realizzato anche attraverso le esperienze scuola-lavoro, già in atto fin dal 1984/85 e di scambi culturali con l'estero, già in atto fin dal 1985, con finalità conoscitive, interculturali, di orientamento e di scambio con le realtà lavorative e formative. In particolare si fa riferimento alla Facoltà di Medicina e di Scienze, ai Laboratori di analisi chimico-cliniche e di Chimica degli alimenti presso le A.S.L. per il Biologico Sanitario, mentre per il Linguistico Moderno assumono un ruolo rilevante le Facoltà di Lingue , di Lettere e Scienze Politiche, gli Istituti di cultura, la Camera di Commercio, la Regione Sardegna, la Biblioteca Pedagogica di Firenze che sostiene la cooperazione europea. I rapporti ormai consolidati con tutte queste istituzioni permettono di superare il divario tra la scuola tradizionale e la realtà extrascolastica e di inserire pienamente la sperimentazione non solo in un contesto regionale, ma anche in una dimensione nazionale ed europea. ORIENTAMENTO Il Programma d’Istituto prevede attività di orientamento sia a livello di Biennio che di Triennio. I vari Consigli di Classe hanno già inserito organicamente nei curriculi di studio tale attività in funzione di una didattica orientativa e della continuità educativa, allo scopo di permettere agli alunni una scelta consapevole ed oculata del loro futuro. Per quanto concerne l’ultimo ciclo di studi, si sono realizzate attività specifiche per favorire il processo di scelte degli studenti sia verso il mondo del lavoro, sia per una migliore qualificazione professionale, sia in funzione degli studi Universitari. Per raggiungere tali obiettivi sono stati stabiliti contatti con gli enti locali a tutti i livelli (Regione, Provincia, Comune) e con tutti i soggetti pubblici e privati interessati, al fine di rendere il discente partecipe in modo attivo e responsabile della scelta da effettuare. L’Istituto ha inoltre provveduto ad attuare stages di lavoro presso enti pubblici e privati, ha già ottenuto e nuovamente richiesto corsi post – diploma, ed è in stretto contatto e collaborazione con alcune facoltà dell’Università degli Studi di Cagliari. ORARIO DI SERVIZIO L'orario di servizio dei docenti impegnati nella sperimentazione rispetterà le disposizioni impartite dal D.P.R. n.417 del 31 maggio 1974 e in ottemperanza alla C.M. n.299 del 12/10/1993. Per il buon funzionamento dei Corsi sperimentali, che richiedono un costante lavoro di programmazione e di verifica, si ritiene necessario comprendere nell'orario di servizio le attività connesse con la funzione docente. Gli insegnanti completeranno perciò l'orario di insegnamento fino al limite delle 18 ore settimanali con ore di attività connesse con la sperimentazione. Tali ore potranno essere utilizzate sia per attività quali la multidisciplinarità, il sostegno, l'orientamento, la compresenza, la prevenzione della dispersione scolastica, le visite didattiche, i rapporti scuola-lavoro secondo le indicazioni dell'art.3 dell'O.M. 17/5/86, sia per la programmazione a livello disciplinare d'interclasse sia a livello interdisciplinare in vista dei Consigli di classe. In ogni caso tali attività saranno precedute da una programmazione che verrà stabilita annualmente dal Collegio dei docenti nelle linee generali e quindi definita periodicamente all'interno dei Consigli di classe sulla base delle necessità rilevate nell'ambito delle metodologie adottate. Le stesse ore potranno essere impiegate in attività di carattere più generale connesse con la funzione docente, rispondenti alle esigenze dell'attività sperimentale. BIENNIO COMUNE QUADRO ORARIO DI INSEGNAMENTO AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA Materia Orario settimanale 1^ 2^ ITALIANO INGLESE FRANCESE EDUCAZIONE MUSICALE DISEGNO EDUCAZIONE FISICA 5 3 3 2 2 2 5 3 3 1 2 2 AREA STORICO SOCIALE Materia Orario settimanale 1^ 2^ STORIA DIRITTO STORIA DELL’ARTE 2 3 1 2 2 1 AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA Materia Orario settimanale 1^ 2^ MATEMATICA FISICA CHIMICA GENERALE E LABORATORIO 3 2 - SCIENZE NATURALI GEOGRAFIA ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO 3 2 - 3 2 5 2 *2 35 35 1 36 1 36 TOTALE RELIGIONE O MATERIE ALTERNATIVE TOTALE ORE *A partire dall’anno scolastico 1999-2000 è prevista l’eliminazione della disciplina anche per il 2° anno del biennio. TRIENNI0 QUADRO ORARIO DI INSEGNAM'ENTO Area Comune Discipline Religione Italiano Storia 3^ 1 3 2 Diritto Matematica Educazione Fisica 2 2 2 12 Totale Area di indirizzo linguistico moderno Discipline Italiano Legislazione comunitaria Inglese Francese 3^ Lingua straniera Filosofia Storia dell’Arte Matematica Totale Area di indirizzo bilogico sanitario Discipline Lingua straniera Psicologia Legisl. Sanit. e Osp. Organ. Sanit. e osp. Matematica Fisica Anatomia e fisiologia Igiene Scienze nat. Micr. Eserc. Chimica organica e laboratorio Chimica biologica e laboratorio Scienza dell’alimentazione Chimica analitica e laboratorio Totale * Le ore tra parentesi sono da attribuire agli insegnantitecnico pratici e agli esperti di madre lingua. orario settimanale 4^ 1 3 2 2 2 2 12 5^ 1 3 2 2 8 3^ *5(1) *5(1) *7(1) 3 3 1 24 orario settimanale 4^ *5(1) *5(1) *7(1) 3 3 1 24 5^ 1 3 *6(2) *6(2) *7(2) 3 2 28 3^ 3 1 3 4 5 5 3 24 Orario settimanale 4^ 3 2 *3(2) 1 3 5 4 3 24 5^ 3 2 3 *4(3) 2 3 5 6 28 BIENNIO COMUNE - TRIENNIO IPOTESI DI COSTITUZIONE DELLE CATTEDRE Materie o Gruppi di Materie Classe di Classi nelle quali i1 titolare ha l'obbligo di Costituenti le cattedre Concorso insegnare Educazione Religiosa. Educazione musicale Elementi di Diritto Diritto-Leg.Com. - Leg. Sanit. Educazione Fisica Disegno e Storia dell’Arte. ---A 031 A 019 A 019 A 029 A 025 Organizzazione del Territorio Organizzazione San. e Osp. Italiano – Storia Italiano – Storia Inglese (1^ e 2^) lingua Inglese Inglese Francese (1^ e 2^) lingua Francese Francese 3^ Lingua Straniera Matematica e Fisica Matematica e Fisica Matematica e Fisica Scienze Naturali e Geografia Scienze Nat. Microbiol. Entonologia-Patol. Igiene Anatomia e Fisiologia Chimica Generale Inorganica A 057 A 057 A 050 A 050 A 046 A 046 A 046 A 046 A 046 A 046 A 046 A 049 A 049 A 049 A 060 A 060 A 040 A 040 A 013-A 057 A 013 A 013 A 036 A 036 C 011 A 057 A 057 Chimica Generale Inorg. - Org. Biol. Chimica Analitica Psicologia Filosofia Esercitazioni di Org. San. e Osp. Scienza dell’Alimentazione Chimica Gen. Inorg. - Org. Sc.Alim. Numero ore settimanali 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ tre corsi + una classe 1^2^ cinque bienni 1^2^ tre bienni 3^4^5^ due trienni 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ un corso + tre classi 1^ 2^ due bienni + una classe 3^4^5^due trienni linguistici 8 seconde classi 1^2^ - 4^5^ due bienni + un triennio 1^2^ un biennio 3^4^5^ un triennio 1^ 2^ due bienni + una classe 3^4^5^ un triennio 3^4^5^ 5 classi di triennio biologico 1^ 2^ due bienni + una classe 3^4^5^ un triennio 3^4^5^ 5 classi di triennio biologico 3^4^5^ due classi di triennio linguistico 1^2^ un biennio + una classe 3^4^5^ 5 classi di triennio linguistico 3^4^5^ un triennio biol.sanit. + una classe biennio 1^2^ due bienni 3^4^ tre classi 5^ cinque classi 3^4^ due corsi 2^ tre seconde 16 15 15 14 16 15 16 16 15 14 15/16 15 16 15 15 16 15 14 15 15 16 14 15 15 14 15 2^3^4^ (biennio-triennio) 3^4^5^ un triennio + una classe (3^ o 4^) 4^5^ quattro trienni 3^4^5^ un triennio 4^5^ tre corsi 5^ tre classi (biol.) 2^3^5^ (biennio + triennio) 14 15 16 15 15 15 15 ITALIANO BIENNIO COMUNE PREMESSA E FINALITÀ L’insegnamento dell’italiano nel biennio comune si propone di promuovere la formazione della persona sul piano umano, sociale e culturale, in quanto in possesso della lingua italiana, come lingua primaria, è lo strumento fondamentale non solo per accedere ai più vasti campi di conoscenza ma anche per l’elaborazione e l’esposizione del pensiero. perciò le finalità di tale insegnamento, che trasversale a tutte le discipline, sono di tipo prettamente formativo; in particolare esse mirano a far acquisire allo studente: la capacità di usare la lingua in tutte le sue varietà e funzioni; la capacità di esprimere l’esperienza di sè e del mondo la possibilità di sviluppare, attraverso la riflessione sulla lingua, le modalità generali del pensiero; la capacità di comunicare per stabilire rapporti interpersonali e sociali; la capacità di correlarsi e confrontarsi con gli altri; la possibilità di accedere, attraverso la lingua , ai più diversi ambiti di conoscenze e di esperienze; la capacità di rielaborare personalmente e criticamente il sapere; la consapevolezza del ruolo e dell’importanza della letteratura come strumento di conoscenza e di autopromozione e come fonte di piacere estetico; la possibilità di fare un confronto, attraverso la riflessione sulla lingua, con le lingue e le culture straniere. Quest’ultimo punto acquista un particolare risalto in questo Istituto, poichè consente delle connessioni interdisciplinari con le altre materie dell’area linguistica. L’insegnamento dell’Italiano si articola in tre momenti essenziali: lo sviluppo delle abilità linguistiche, la riflessione sulla lingua e l’educazione letteraria, che sono strettamente collegati in quanto l’educazione letteraria, nel biennio, si configura soprattutto come momento di acquisizione di metodi e strumenti per la lettura. Lo studente cioè dovrà potersi attrezzare di tutte quelle conoscenze e competenze che gli serviranno per un successivo più approfondito studio delle opere letterarie nel corso del triennio. OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI Per ciascuno dei tre momenti di cui si è appena detto si possono individuare i seguenti obiettivi didattici generali: 1) per quanto riguarda lo sviluppo delle abilità linguistiche: la capacità di usare la lingua per ricevere e produrre testi orali e scritti di ogni tipo, in rapporto alle diverse situazioni comunicative e ai diversi scopi possibili. Più in particolare si tratta di acquisire strategie, tecniche e procedure relative: all’ascolto; al parlato alla scrittura; tecniche che possono essere adeguatamente sfruttate sia negli anni successivi di vita scolastica sia, fuori dalla scuola nel mondo del lavoro e delle professioni. 2) per quanto riguarda la riflessione sulla lingua : l’acquisizione di una conoscenza riflessa : dei processi comunicativi; della struttura e del funzionamento del sistema della lingua; delle varietà diacroniche e sincroniche della lingua; delle funzioni della lingua ; 3) per quanto riguarda l’Educazione letteraria; lo sviluppo di un interesse per la letteratura; decodificazione dei testi e sviluppo di capacità critiche; capacità di apprezzare e comprendere un testo letterario anche in riferimento al modo in cui le funzioni di intrattenimento ed educative sono esercitate dai massmedia. Naturalmente perché questi obiettivi didattici generali si possano poi frantumare in una serie di obiettivi specifici e operativi, sarà necessario adattarli alla realtà delle varie classi con l’elaborazione, da parte dei singoli insegnanti di piani didattici precisi e nello stesso tempo flessibili, che contengono anche l’indicazione dei contenuti, dei metodi e degli strumenti. METODOLOGIA I metodi saranno funzionali alle esigenze degli allievi, infatti soprattutto nell’insegnamento della grammatica si cercherà di privilegiare il percorso che va dalla pratica alla teoria partendo dai bisogni degli allievi, ad esempio da: un testo letto in classe; un testo elaborato dagli allievi; un dubbio sorto in classe; un esercizio di verifica. Si farà ricorso quindi al manuale e alla teoria per controllare, verificare e approfondire. Questo percorso, tra l’altro favorisce la conquista di una conoscenza riflessa, solida e complessiva della lingua e del suo funzionamento. Invece il percorso dalla teoria alla pratica è insostituibile nelle unità didattiche alla teoria della comunicazione e al suggerimento di procedure, tecniche e strategie di lettura e di scrittura. La metodologia da seguire nell’Educazione letteraria verterà sulla nozione di teso letterario; sul riconoscimento dei vari generi, seguendo un criterio di gradualità, che parte dalle forme più semplici: la fiaba, il mito, la novella….. sino alle più complesse: romanzo, testi teatrali e in versi; sull’analisi degli essenziali elementi costitutivi dei testi per arrivare a un processo di sintesi e giudizio critico, che consenta il raggiungimento di capacità di astrazione e rielaborazione. STRUMENTI Gli strumenti di cui ci si servirà saranno: manuali, dizionari, saggi, materiali audiovisivi, laboratori, computer, biblioteca, gite e visite di istruzione, interventi di esperti su specifici argomenti. VERIFICA E VALUTAZIONE Gli strumenti della verifica formativa saranno quelli usuali nell’attività didattica: prove orali e prove scritte di tutti i tipi e non necessariamente formalizzate in «interrogazioni» e in «temi». L’allievo potrà inoltre trovare l’occasione o il modo di verificare anche autonomamente le proprie abilità, competenze e conoscenze, così da acquistare maggior consapevolezza delle proprie attitudini, in vista di scelte future. La valutazione sommativa tenderà ad accertare quali modificazioni siano avvenute nell’alunno rispetto ai livelli di partenza, relativamente agli obiettivi prefissati. SOSTEGNO E RECUPERO La realtà socioculturale da cui proviene la gran parte della popolazione scolastica di questo Istituto determina frequentemente situazioni di questo tipo: lacune legate alle esperienze scolastiche passate; scarsa disponibilità al dialogo educativo; scarse o limitate capacità comunicative; vere e proprie carenze linguistiche problemi familiari o comunque extrascolastici e mancanza di motivazioni generali o specifiche; mancanza di un efficace metodo di studio. Pertanto saranno necessari interventi di sostegno e di recupero continui e costanti per conseguire essenzialmente quattro scopi: 1) colmare eventuali lacune tecniche relative a singoli argomenti disciplinari; 2) rafforzare le competenze logico-linguistiche 3) rinsaldare le abilità di ascolto, parlato, lettura e scrittura; 4) insegnare un metodo di lavoro. LINGUA STRANIERA BIENNIO COMUNE PREMESSA L'apprendimento della lingua straniera nel biennio ha come finalità lo sviluppo della persona attraverso la consapevolezza del proprio IO, della propria cultura e civiltà e della coscienza che la lingua è un potente mezzo di espressione e conoscenza della realtà oltre che di comunicazione. In tal senso l'insegnamento della lingua straniera nel biennio comune ha un valore altamente formativo e svolge un ruolo essenziale. Nell'ambito delle finalità formative contribuisce alla realizzazione dei progetti educativi del Consiglio di Classe curando che nella programmazione annuale si scelgano temi e contenuti che permettano di sostenere intrecci interdisciplinari con le altre materie dell'area linguistica o di altre aree. L'insegnamento della lingua straniera opera, inoltre, nell'ambito dell'educazione linguistica trasversale, ad affermare la centralità dell'allievo guidandolo ad assumere responsabilità nel processo di apprendimento e ad una partecipazione consapevole alle attività didattiche anche in fase di verifica e valutazione. FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE A) La formazione umana, sociale e culturale degli alunni attraverso la conoscenza di culture diverse dalla propria B) L’acquisizione della capacità di comunicare in Lingua straniera, in modo adeguato alla situazione e al contesto C) La riflessione sulla propria lingua e cultura attraverso il confronto con le lingue e culture straniere D) Lo sviluppo di capacità logiche attraverso la riflessione e l'analisi OBIETTIVI TERMINALI MINIMI Al termine del Biennio gli alunni dovrebbero essere in grado di: comprendere produrre messaggi significativi su argomenti di vita quotidiana sia oralmente che per iscritto; a) interagire in brevi conversazioni di carattere quotidiano appropriate alla situazione e al contesto, anche con qualche errore che non comprometta la comprensione; b) comprendere il senso e cogliere alcuni elementi significativi di messaggi e conversazioni registrati da parlanti nativi a velocità normale; c) comprendere il significato e cogliere informazioni fattuali specifiche di semplici testi scritti di vario argomento, di tipo descrittivo, narrativo ed informativo; d) produrre brevi testi scritti di tipo personale su argomenti quotidiani di loro interesse: messaggi, lettere, brevi descrizioni e narrazioni; e) riscrivere con parole proprie il contenuto di testi di vario genere, riportando le informazioni essenziali in esso contenute. Gli alunni dovranno, inoltre, essere in grado di esprimersi in almeno uno dei modi possibili (si procederà dal più semplice al più complesso) nelle nozioni di base e sugli argomenti minimi indicati dal Livello soglia per l’apprendimento delle lingue moderne nelle scuole del Consiglio d’Europa, realizzando almeno le seguenti funzioni: a) chiedere e dare informazioni, ordini, suggerimenti; b) accettare, non accettare offerte e inviti; c) esprimere opinioni, bisogni, desideri ed emozioni. Essi dovranno essere consapevoli delle differenze tra codice scritto e orale e del registro da usare (formale - informale) a seconda delle situazioni e del ruolo dei partecipanti e dello stile del testo. METODOLOGIE E DIDATTICA Per il raggiungimento di tali finalità e obiettivi si proporranno agli allievi testi/discorsi nella lingua autentica contemporanea oggetto di apprendimento attraverso documenti orali e scritti, che rappresentino una varietà significativa di tipologie testuali graduate a seconda di complessità e obiettivi. Sia il materiale che gli obiettivi dovranno essere graduati e distribuiti nell'arco dei due anni del biennio tenendo conto del fatto che la lingua oggetto sia prima o seconda lingua e ovviamente della programmazione educativa del Consiglio di Classe. Si tenderà a sviluppare le quattro abilità fondamentali (ascolto, lettura, parlato, scrittura) in attività integrate tenendo come obiettivo ultimo lo sviluppo della piena competenza comunicativa, con attenzione alle regole della interazione e alle variabili dell'atto comunicativo. In tale prospettiva l'errore assume il valore di strumento diagnostico per le attività di recupero e va tollerato quando non è tale da impedire la comunicazione, valida negli altri suoi aspetti. Si organizzeranno, sia per lo scritto che per l'orale, attività partendo da testi di vario tipo (informativo, regolativo, decscittivo, narrativo ma anche esplicativo e argomentativo purchè non eccessivamente difficili). Tali attività saranno finalizzate alla comprensione del significato generale, alla individuazione delle idee centrali del testo e di informazioni fattuali esplicite (oltre ad effettuare semplici inferenze). L'abilità di lettura si baserà sull'acquisizione di tecniche di lettura adeguate al testo ed allo scopo di lettura tenendo conto degli obiettivi trasversali relativi a tale abilità anche come abilità di studio sui manuali. Inoltre, gli alunni svolgeranno a casa anche letture di tipo estensivo, utilizzando sussidi quali riviste e letture strutturate. Si cercherà di sviluppare nell'allievo la capacità di riflettere sull'atto comunicativo e sul sistema linguistico sia a livello fonologico, morfosintattico e semantico-lessicale, sia a livello testuale e pragmatico. La riflessione sarà guidata col sistema induttivo e della scoperta in attività individuali, a coppie o in gruppo. Essa riguarderà anche un'analisi contrastiva dei sistemi linguistici delle lingue materna e straniere oggetto di studio al biennio, con particolare attenzione alle differenze culturali che da esse traspaiono. Le conoscenze grammaticali verranno considerate non il fine dell'apprendimento linguistico, ma un supporto che ha come obiettivo a lungo termine l'acquisizione della correttezza. Una attenta e costante riflessione verrà promossa sui processi di apprendimento della lingua per favorire l'assunzione di comportamenti più efficaci agli effetti dell'acquisizione della lingua straniera. Momento importante dell'azione didattica sarà quello dedicato allo sviluppo delle abilità di studio anche di tipo tecnico, sempre in raccordo con le altre discipline: prendere appunti da un testo orale e scritto; riassumere anche in schemi; consultare in modo appropriato un dizionario bilingue ed eventualmente monolingue; consultare indici, sommari, ecc. Per contribuire attivamente allo sviluppo dell'autonomia dello studente anche in vista di un proseguimento dello studio della lingua in ambito non scolastico, si dovrà favorire la riflessione proprio sul metodo di studio e sull'apprendimento: modi di imparare e modi di studiare nel rispetto degli stili individuali; scelta ed uso di strategie; come organizzare il proprio lavoro a casa e come modificare il proprio comportamento nell'apprendimento o il proprio atteggiamento nei confronti delle discipline. Verranno privilegiate modalità di lavoro motivanti che favoriscano la socializzazione e la cooperazione, sia in fase di conoscenza che in fase di realizzazione di eventuali progetti, quali attività a coppie e di gruppo, oltre alle attività comunicative come la simulazione ed il role-play, i giochi, attività che stimolano la creatività. A tal fine si prevede di partecipare a spettacoli teatrali in lingua ed eventuali altre occasioni che si presentassero. Si farà uso regolare di sussidi audiovisivi quali: laboratorio linguistico, videoregistratore, registratore a cassette nonchè, quando ciò sarà realizzabile, del computer anche con lo scopo di attivare strategie di apprendimento autonomo e individualizzato. VERIFICA E VALUTAZIONE Per la verifica si farà uso di test periodici su particolari items strutturali e lessicali, ma soprattutto tests di tipo comunicativo orali e scritti che verifichino il progresso nell'apprendimento e nello sviluppo della competenza comunicativa. EDUCAZIONE MUSICALE BIENNIO COMUNE PREMESSA Il fine dell’insegnamento della musica è preminentemente formativo ed estetico: l’allievo dovrà acquisire quelle basi di cultura e di conoscenza tecnica della materia tali da consentirgli di percepire concretamente il linguaggio musicale, sia come puro elemento naturale o artificiale, sia come mezzo estetico e di comunicazione a carattere spirituale, in modo tale da poter essere in grado di controllarlo e di servirsene a sua volta. L’insegnamento della musica si articolerà in due parti: la prima teorica, la seconda pratica (solfeggi parlati e cantati, esercitazioni ritmiche e melodiche). La parte teorica deve essere essenzialmente un mezzo per sviluppare quella pratica che potrà avere una realizzazione più concreta mediante la conoscenza tecnica elementare di uno strumento o semplicemente del canto. L’insegnamento della storia della musica dovrà fornire all’allievo la capacità di comprendere la musica come processo cognitivo-segnico a vari livelli, per consentire attraverso un codice, cioè un principio correlatore, collegamenti tra l’opera musicale e la realtà. Capire sarà quindi produrre significazione, collegare musica e contenuto cognitivo, rinviare il discente attraverso l’ascolto e l’interpretazione di un autore, di una sinfonia, sonata ecc. e qualche altra esperienza conoscitiva. PROGRAMMA CLASSE 1^ TEORIA La musica come arte e scienza dei suoni Il suono come elemento materiale: definizione, origine, caratteristiche principali, distinzione tra suono e rumore secondo le leggi dell’acustica Il ritmo: definizione, origine, caratteristiche principali, sua importanza come elemento basilare ed essenziale della musica. La notazione musicale corrente: cenni storici sulle origini e modificazione del rigo musicale fino all'odierno pentagramma, definizione e conoscenza del pentagramma stesso e della chiave di violino. Segni ausiliari collaterali: tagli addizionali , note pause, indicazione di tempo, stanghette, battute o misure, punto e legatura: loro definizioni e conoscenza teorica. La scala maggiore (il modello più semplice di do): sua costituzione e caratteristiche. Scala minore. Tonalità Intervalli musicali elementari; alterazioni elementari. Prime nozioni sugli accordi: formazione delle triadi sui gradi della scala maggiore; classificazione delle voci e degli strumenti. Ascolto musicale PRATICA L'applicazione pratica degli elementi di apprendimento forniti dalla teoria avverrà in due fasi. Dapprima tramite brevi e semplici esercizi di solfeggio parlato, dettato ritmico, solfeggi cantati elementari possibilmente introdotti da semplici esercizi di intonazione ed altre prove atte allo sviluppo dell'orecchio. La seconda fase consisterà nella scelta di uno strumento (al 1imite il canto), che verrà presentato e descritto secondo, le sue caratteristiche principali; su di esso sarà possibile, previa impostazione tecnica a livello elementare, applicare almeno alcuni degli elementi teorici acquisiti da ciascun singolo allievo. Se i progressi tecnici ed i livelli di apprendimento 1o dovessero consentire potranno essere composti dei piccoli insiemi strumentali o vocali o ancora vocali-strumentali formati da due o più allievi. CLASSE 2^ TEORIA Origine della musica strumentale moderna. Conoscenza e individuazione attraverso l’ascolto di opere, dei principali strumenti musicali dell’orchestra. Le forme musicali: fuga, suite, concerto grosso e solistico, sonata, sinfonia, melodramma, oratorio e cantata. Il Barocco: A. Vivaldi, J.S. Bach. Il Classicismo viennese: F.J. Haydin, W.A. Mozart, L.V. Beethoven. Il Romanticismo musicale: F. Schumann, F. Shopin, F. Liszt, Wagner. Il poema sinfonico e la musica a programma. L’opera italiana dell’ottocento: G. Rossini, G. verdi. Gli argomenti saranno integrati dall’audizione delle opere più significative degli autori citati. PRATICA Anche in questa classe, seguendo una serie di difficoltà progressive il più possibile ordinata e moderata, si tradurranno in pratica gli elementi dl apprendimento forniti dalla teoria, dapprima tramite i solfeggi parlati e cantati e le esercitazioni di cui alla classe precedente, in seguito tramite la realizzazione sullo strumento (o con la voce). Si effettueranno senz'altro insiemi strumentali o vocali o vocali strumentali formati da due o più allievi (ove non fosse stato possibile in prima), o si affronteranno nuovi problemi di insiemi (ove questi fossero stati già attuati in precedenza). DISEGNO E STORIA DELL'ARTE BIENNIO COMUNE PREMESSA Bisogna premettere innanzitutto che sull'apprendimento e comprensione dello studio particolareggiato della Storia dell'Arte nel biennio é importante considerare l'aspetto multidisciplinare della materia. OBIETTIVI Attraverso lo studio della Storia dell'Arte ci si é preposti di raggiungere un obiettivo didattico che comprendesse: 1) L'acquisizione della capacità di lettura, critica analitica e sintetica negli aspetti formali e contenutistici delle correnti artistiche prese in esame. 2) I1 possesso della comprensione del significato linguistico dell'opera d'arte in riferimento al periodo storico-filosofico religioso e sociale dell'artista. 3) La conoscenza del linguaggio della comunicazione visiva attraverso lo studio delle immagini, considerata strumento efficace poiché il loro messaggio sia colto istintivamente dall'allievo. METODOLOGIE A completamento della lettura e critica delle varie opere d'arte esaminate si dovrà consentire all'allievo di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del colore, inteso come complesso di elementi convenzionali che consentono di decifrare le forme ed i volumi mediante la sua scomposizione. Particolare attenzione va riservata ancora alla teoria del restauro di opere d'arte, che comporta una profonda conoscenza di tecniche adeguate, ottenibile solo con la personale padronanza delle forme visive trasposte graficamente nella globale produzione artistica in esame. Infine si darà la possibilità all'allievo di esprimere graficamente, durante l'esposizione orale, esemplificazioni schematiche riportate su lavagna od altri sussidi didattici disponibili, atte a completare i concetti astratti della materia. I1 richiamo grafico proposto, che è una carenza attuale della Storia dell'Arte, è da intendersi esclusivamente come supporto e sussidio didattico, quale potrebbe essere l'ausilio di uno strumento audiovisivo per la migliore comprensione concettuale. Infatti l'impiego di tale ausilio visivo, unitamente all'apprendimento dell'uso del computer, consentirà agli allievi di utilizzare materiale didattico informatico, in maniera tale che si possano inserire nel mondo del lavoro con maggiore competenza conoscitiva. STORIA DELL’ARTE CLASSE 1^ (1 ORA) Visione generale degli aspetti più importanti dell’arte. Civiltà prenurargica. La preistoria e la nascita di un linguaggio artistico: scultura pittura e graffiti rupestri. Testimonianze di architettura (abitazioni e luoghi magici). Brevi cenni sulle civiltà del vicino oriente - Civiltà cretese-micenea: i cretesi e le città palazzo, i micenei e le città fortezza. Arte greca: origini e formazione; le prime poleis; età arcaica: il tempio e gli ordini architettonici (dorico, ionico, corinzio). Scultura Kouroi e Korai. Pittura vascolare. Inizio del periodo classico: età di Pericle e di Fidia. Policleto, Fidia, Prassitele, Skopas, Lisippo: opere fondamentali. L’arte nella crisi della polis: Alessandro Magno e l’ellenismo. Pergamo e Rodi. Arte etrusca: l’arte e la religione; la città; l’architettura religiosa, funeraria; pittura e scultura. CLASSE 2^ (1 ORA) Arte romana: dalle origini allo splendore dei primi secoli dell’Impero; l’architettura , le tecniche costruttive; l’arco e la volta; le costruzioni onorarie e la casa; la pittura e la scultura. Caratteri e opere principali dell’arte romana in Sardegna. L’arte paleocristiana; l’arte a Ravenna; l’architettura e i mosaici. Atre romanica: caratteri generali dell’architettura romanica in Italia; la scultura e la pittura. Cenni sull’arte gotica. Lo studio della storia dell’arte del biennio si concluderà con una sintesi dei contenuti delle principali correnti artistiche dal Rinascimento al Novecento. CLASSE 1^(2 ORE) DISEGNO GEOMETRICO Il disegno geometrico, che comprende la costruzione di figure piane e solide, le proiezioni ortogonali e le prospettive assonometriche, é fondamentale per lo sviluppo e la teorizzazione del concetto di spazio. Scopo del disegno geometrico é dunque favorire la capacità di razionalizzazione della realtà circostante. DISEGNO ORNATO Il disegno ornato, dopo una serie di figurazioni spontanee, atte a sviluppare una certa sicurezza espressiva per delineare e definire oggetti e immagini, consisterà in una progressiva accentuazione dello sviluppo delle capacità creative, percettive dell'allievo. Si potranno sperimentare tecniche coloristiche varie: matita, carboncino, tempera, acquarello, collage e incisione. Si eseguiranno pannelli decorativi da inserire nei vari ambienti, manifesti, cartelloni e composizioni. ( Ogni alunno potrà scegliere la tecnica più congeniale). CLASSE 2^(2 ORE) Nel secondo anno si svilupperanno più ampiamente i contenuti del primo anno introducendo semplici nozioni di prospettiva geometrica e prospettiva del colore. EDUCAZIONE FISICA BIENNIO COMUNE E TRIENNI BIOLOGICO SANITARIO E LINGUISTICO MODERNO OBIETTIVI acquisizione e padronanza di un linguaggio motorio e della sua comunicazione; acquisizione di regole comportamentali utili per una convivenza responsabile e per le varie situazioni di vita relazionale, dove ciascuno accetti gli altri e sia accettato con i suoi limiti e le sue doti; acquisizione progressiva della padronanza metodologica delle tecniche motorie, intese come comportamenti autonomi, mediante lo sviluppo delle capacità e delle abilità necessarie; raggiungimento della capacità critica che consenta a ciascun alunno l'autovalutazione e l'autocorrezione; acquisizione di tecniche operative individualizzate ed autonome; capacità di scelta di una o più attività motorie, da praticare abitualmente; capacità di comprensione del fatto agonistico come arricchimento reciproco e non come sopraffazione di un avversario; capacità di combattere la forma alienante e repressiva che, spesso, lo sport assume nella società contemporanea; sviluppo della socialità, dello spirito di collaborazione e del rispetto reciproco attraverso attività di gruppo, di classe e di interclasse che implichino il raggiungimento di un fine comune e di una maggiore conoscenza reciproca. PROCEDIMENTI METODOLOGICO-DIDATTICI Si ritiene sostanziale l'acquisizione di una mentalità docente rispettosa dell'alunno che viene aiutato nell'apprendimento e nella maturazione attraverso una guida consapevole ai processi didattici. La rinuncia ad un insegnamento basato sulla riproduzione di modelli uguali per tutti a favore di un modello che rispetti il singolo favorisce l'insegnamento individualizzato, riducendo notevolmente la comparsa di comportamenti di autoeliminazione e di aggressività da parte di coloro che non riescono a adeguarsi al modello proposto. In particolar modo, questo metodo non sottolinea e esaspera modelli socio-culturali stereotipati, ma si basa sul rispetto delle caratteristiche individuali inserite nel contesto socio-educativo rappresentato dal gruppo classe o interclasse; non si avrà, quindi, un progetto educativo basato su modelli statici, ma si dovrà adottare una metodologia didattica che porti ogni alunno da un livello iniziale ad un livello superiore. Si ritiene, in sostanza, che l'apprendimento debba avvenire non come semplice riproduzione di modelli, ma attraverso lo stimolo, la ricerca personale, l'esperienza diretta, la collaborazione tra individui, in modo che si crei quel processo di assimilazione e accomodamento che porta ad una reale conoscenza ed interiorizzazione dell'argomento trattato e lo renda trasferibile a tutte le situazioni specifiche della materia e del vissuto in genere. Si ritiene, inoltre, che rivestano una notevole importanza: una precisa impostazione antiautoritaria; la ricerca di uno stimolo alla creatività e all'originalità; la ricerca di una competitività non esasperata e, dove sia possibile, un'impostazione in prospettiva interdisciplinare, differenziata nei vari indirizzi, per garantire agli alunni una visione più ampia e globale dei processi culturali ed un orientamento per il futuro extrascolastico. Ciò sarà favorito dall'attività specificamente rivolta allo sviluppo della socialità e del rispetto reciproco, che crei un clima di serenità e di collaborazione tra gli individui. Tali attività saranno verificate con l'utilizzazione di tests sociometrici che evidenzino l'evoluzione delle dinamiche relazionali all'interno di ciascuna classe e permettano di controllare i risultati ottenuti e la validità dell'intervento didattico. PROGRAMMI SVILUPPO E AFFINAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI, COORDINATIVE E FLESSIBILITA’. MOTORIE: A) CAPACITA’ CONDIZIONALI: sviluppo della resistenza organica generale (corsa continua ed esercizi di corsa su distanze progressivamente allungate, a velocità uniforme o variata e ad intensità medio bassa; corsa interrotta da pause di recupero incompleto e completo); incremento della forza muscolare, attraverso esercizi a corpo libero e con piccoli sovraccarichi; incremento della velocità e della capacità di reazione, con esercitazioni mirate a fornire stimoli complessi e diversi tra loro. B) CAPACITA’ COORDINATIVE: consolidamento degli schemi motori di base (correre, saltare in alto - lungo - basso, rotolare, arrampicarsi, lanciare, afferrare) attraverso attività ludiche semplici e giochi di movimento. Capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti con esercitazioni di coordinazione segmentaria, attività che pongono in connessione due distinte abilità motorie, interventi per lo sviluppo della bilateralità, coordinazione e controllo di gesti diversi. Capacità di orientamento spazio - temporale attraverso esercitazioni e spostamenti entro spazi e con tempi diversi da quelli abituali, utilizzando posizioni e movimenti inconsueti e ricercando nello spazio disponibile una posizione ottimale. Capacità di differenziazione e controllo dei gesti motori acquisiti e di regolazione e modulazione del movimento attraverso esercitazioni di gesti complessi progressivamente più evoluti. Capacità di equilibrio con esercitazioni a corpo libero di preacrobatica e acrobatica elementare (la ruota, la verticale, la divaricata), esercitazioni ai grandi attrezzi (asse di equilibrio, trave, cavallo, spalliere) e con esercitazioni combinate di rotazioni e spostamenti. Capacità di ritmo con esercizi di educazione ritmica del movimento e utilizzazione di stimoli sonori di varia natura (voce, fischietto, campanella, strumenti musicali, impianto stereo). Capacità di adattamento e trasformazione dei movimenti con esercizi finalizzati alla capacità di trasformare le proprie azioni motorie in base a cambiamenti improvvisi e inattesi. FLESSIBILITA’ Incremento della scioltezza articolare con esercizi di stretching. Teoria dello stretching: conoscenza teorico - pratica della tecnica di allungamento e sua applicazione sui grandi gruppi muscolari. SVILUPPO DELLA SOCIALIZZAZIONE Sviluppo della socialità, dello spirito di collaborazione e del rispetto reciproco attraverso attività di gruppo, di classe e di interclasse che implichino il raggiungimento di un fine comune e di una maggiore conoscenza reciproca. Tali attività saranno verificate con l’utilizzazione di tests sociometrici a breve, medio e lungo termine per evidenziare in tempi diversi l’evoluzione delle dinamiche relazionali all’interno di ciascuna classe e di quantificare e controllare i risultati ottenuti e la validità dell’intervento didattico. Tale intervento si inserisce negli obiettivi della nostra sperimentazione ed è rivolto a verificare l’esistenza di un rapporto tra la socializzazione e i risultati scolastici in riferimento alla prevenzione della dispersione scolastica. CONOSCENZE REGOLAMENTARI E TECNICHE DELLE SEGUENTI DISCIPLINE SPORTIVE: atletica leggera (corsa, salti, lanci), basket, pallamano, pallavolo, calcio a cinque, pattinaggio, rugby, ginnastica ritmica, ginnastica artistica, tennis, tennis tavolo. L’approccio alle discipline sportive indicate sarà preventivamente di tipo globale, per diventare più complesso e legato alla tecnica specifica del gesto motorio in fase di progressivo affinamento delle abilità. Successivamente verranno introdotti elementi di pre - tattica e semplici schemi di gioco. Elementi di valutazione e di auto valutazione con l'ausilio della videocamera e di una griglia per l'osservazione e la valutazione del comportamento motorio. ELEMENTI DI PRONTO SOCCORSO E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI Nozioni teoriche di traumatologia applicata allo sport: traumi articolari, muscolari e ossei. Conoscenze elementari di primo soccorso in caso di infortunio. Norme di comportamento in caso di disastro o di calamità naturale. Cenni di igiene alimentare. Elementi di educazione stradale. CAPACITA’ DI OPERARE IN MODO AUTONOMO E CREATIVO NELLE ATTIVITA’ MOTORIE Sviluppo della capacità di operare nell’ambito delle attività motorie evidenziando le proprie qualità espressive: composizione di un esercizio libero individuale o in gruppo con l’ausilio della musica e di piccoli attrezzi. Attività di animazione, di drammatizzazione, realizzazione di attività teatrali. Attività di gestione autonoma del gruppo e di pianificazione del lavoro in attività ludiche e motorie. VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE All'interno della programmazione sono indispensabili dei momenti di verifica sia degli obiettivi, sia degli strumenti e della metodologia adottata quali: test iniziali di rilevamento dei livelli di partenza e relative verifiche periodiche sugli stessi; utilizzazione di schede di osservazione sullo svolgimento di attività individuali e di gruppo; tests di abilità specifiche legati alle singole attività sportive; questionari e discussioni periodiche di verifica del lavoro e della metodologia adottata; uso a scopo di verifica di strumenti audiovisivi: registratori, videocamera, foto, filmati, etc.; utilizzazione di tests sociometrici a breve, medio e lungo termine per evidenziare in tempi diversi l'evoluzione delle dinamiche relazionali all'interno di ciascuna classe. Gli elementi che concorrono alle valutazioni formative e sommative degli alunni sono i seguenti: incrementi rispetto alle valutazioni diagnostiche d'ingresso; interesse e partecipazione attiva e cosciente alle situazioni educative; capacità di autovalutazione delle potenzialità e dei livelli raggiunti nell'ambito del comportamento motorio; capacità di organizzazione e di gestione di attività ludico-motorie; grado di socializzazione nel gruppo. STORIA (AREA COMUNE - AREA INDIRIZZO) Premessa Alla disciplina si attribuisce un alto valore formativo in quanto finalizzata a: 1) Promuovere lo sviluppo delle capacità critiche dello studente in funzione del suo orientamento nel presente. 2) Favorire la consapevolezza del valore di culture diverse. 3) Educare alla complessità mediante l'abitudine a mettere in relazione "più fatti" per la lettura di un momento o fenomeno storico. 4) Abituare a valutare ed esprimere giudizi critici sulle testimonianze e ad analizzare, osservare e comprendere la realtà presente in rapporto col passato. I1 raggiungimento di queste finalità non può prescindere dal raggiungimento di precisi obiettivi. OBIETTIVI DISCIPLINARI a) Saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati. b) Avere consapevolezza del metodo storico. c) Avere chiaro il concetto di fonte e i vari tipi di fonti utilizzabili dallo storico. d) Saper distinguere le interpretazioni dai fatti storici. e) Saper confrontare le diverse interpretazioni che gli storici danno di un medesimo fatto, in riferimento anche alle fonti usate. f) Saper comprendere e utilizzare alcuni termini e concetti fondamentali propri della disciplina (evoluzione, rivoluzione, datazione, periodizzazione, sovranità, egemonia, autonomia, imperialismo, sviluppo, sottosviluppo ecc.) g) Saper utilizzare alcune fonti semplici (documenti scritti, leggi, pagine letterarie, fonti iconografiche) per osservare e comprendere un momento o fenomeno storico. h) Diventare consapevoli del concorso di più variabili (economiche, sociali, demografiche ecc.) nella determinazioni del fatto storico. i) Saper ricostruire relazioni fra i fatti storici rintracciando rapporti sincronici, diacronici e logici riferiti ad un problema storico studiato. METODOLOGIA Partendo dalla constatazione che la Storia non sempre è disciplina amata dagli studenti e che per imparare bisogna voler imparare (e quindi essere motivati) si ritiene importante lavorare alla costruzione della motivazione: nelle diverse fasi del percorso didattico si cercherà di motivare gli allievi rispetto al lavoro che in quel determinato momento si intende portare avanti, non accontentandosi di sottolineare in generale l'importanza della disciplina. Le motivazioni all'apprendimento e il successo nello studio (della disciplina) sono strettamente legati al metodo e cioè a come l'insegnante propone i contenuti. Si ritiene pertanto di: valorizzare una didattica basata su un'attività di ricerca da parte degli allievi con l'insegnante nel ruolo di guida e di propositore degli argomenti in funzione della costruzione delle conoscenze. I1 metodo della ricerca, da intendersi come stile didattico, sarà seguito anche quando i contenuti non verranno approfonditi in modo particolare. Nella proposizione degli argomenti saranno tenute presenti le conoscenze pregresse degli studenti che costituiranno una base motivazionale verso le nuove conoscenze (si impara meglio quando si parte da cose già note). Verrà privilegiato un insegnamento di tipo problematico per incoraggiare un atteggiamento attivo degli studenti e ridimensionare il loro tradizionale ruolo di ascolto. Verrà incoraggiato il collegamento con altre discipline, soprattutto con quelle della stessa area in particolare con la Storia dell'Arte, il Diritto e la Letteratura. Oltre al manuale per lo studio della disciplina, gli studenti dovranno fare ricorso a fotocopie di articoli tratti da giornali, cartine geografiche e storiche, altri libri di testo e monografie, documenti, testi letterari, documentari audiovisivi, materiale iconografico. Per il conseguimento degli obiettivi previsti, si ritiene necessario un intervento mirato a sostenere le abilità atte a favorire l'acquisizione delle competenze di studio e l'utilizzazione consapevole di esse. PROGRAMMA I1 programma non verrà affrontato in maniera esaustiva, verrà privilegiato un insegnamento mirato alla riflessione sulle problematiche più importanti presenti nei programmi ministeriali. CLASSE 1^ Studio delle Civiltà antiche con particolare riferimento alla civiltà greca ed a quella romana (fino al secondo secolo D.C.). CLASSE 2 Dall’età dei Severi alla metà del XIV sec.. DIRITTO BIENNIO COMUNE PREMESSA L'insegnamento del diritto nel biennio, risponde all'esigenza inderogabile di completamento culturale e formativo di questa Scuola. In tale ottica, si è scelto di affrontare la disciplina, sviluppando il naturale collegamento con quei contenuti storici o di altre discipline che consentano una corretta collocazione spazio-temporale delle problematiche affrontate ed una loro organica connessione col contesto territoriale. Lo studio del diritto nell'area comune del biennio ha lo scopo di: 1) Formare cittadini consapevoli della realtà sociale in cui vivono. 2) Percepire la complessità e la problematicità del sociale. 3) Dotare i giovani di strumenti tecnici di base per interpretare correttamente l'informazione, talora confusa e strumentale, attuata dai mezzi di comunicazione. 4) Evidenziare la dimensione storica del fenomeno giuridico. 5) Educare ad una partecipazione consapevole alla vita scolastica nel rispetto delle idee altrui. 6) Acquisire nuovi codici linguistici e competenze nell'uso del linguaggio giuridico, da intendersi anche come parte della competenza linguistica complessiva. 7) Saper analizzare logicamente, astrarre ed orientarsi di fronte ad un problema, mediante l'utilizzazione di strumenti concettuali. METODOLOGIE L'organizzazione del processo di apprendimento in unità didattiche, inserite nel quadro di una più ampia programmazione, cui concorrono tutti i docenti delle discipline dell'area storico-sociale, pare sicuramente la strategia più idonea al raggiungimento delle finalità curricolari. I1 ricorso a documenti e testi originali (Costituzione Documenti storiografici - Codici) da affianca re al manuale, dovrà costituire metodologia privilegiata per l'approccio alla trattazione dei problemi, tenuto conto, naturalmente, delle limitate conoscenze lessicali e concettuali degli studenti. A1 fine di motivare i giovani allo studio della disciplina, che se presentata in modo astratto non suscita sufficiente interesse, è opportuno: 1) utilizzare la propensione dell'adolescente alle esperienze del personale vissuto quotidiano (individuale - familiare - sociale), o il riferimento ad avvenimenti di particolare interesse, avvalendosi di libere discussioni su domande guida, o con analisi di questionari tendenti ad accertare le abilità strumentali di base; 2) passare da una fase descrittiva del fenomeno, tramite approssimazioni successive, a progressive concettualizzazioni e generalizzazioni; 3) risalire successivamente a sistemazioni, individuazioni di categorie generali, formulazione di principi, enunciazioni di tendenze, inquadramenti storici successivi; 4) valorizzare l'aspetto problematico ed il dibattito socio-culturale e politico sempre in atto rispetto alle discipline trattate. Nell'attuazione della metologia sopra descritta ci si avvarrà dei seguenti strumenti: libro di testo e altri testi, test di verifica, quotidiani, Costituzione, produzione personale e di gruppo. OBIETTIVI Alla fine del biennio lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di: 1) Riconoscere, spiegare e utilizzare i termini fondamentali del linguaggio giuridico; 2) Interpretare il Testo Costituzionale; 3) Identificare le radici storiche, le matrici culturali ed i valori ad esse sottesi; la strutturazione formale ed il funzionamento reale della Costituzione; 4) Identificare le Istituzioni che fondano l'ordinamento giuridico; 5) Descrivere l'evoluzione storica dell'organizzazione sociale; 6) Leggere e utilizzare autonomamente i testi giuridici; 7) Acquisire una coscienza giuridica intesa come consapevolezza dell'ineliminabile funzione sociale della norma e come accettazione dei limiti che da essa derivano alla sfera di libertà individuale; 8) Cogliere l'esistenza di interazioni tra fenomeni storici, politici, sociali e giuridici in una visione sistemica della realtà; 9) Individuare, insieme al valore cogente delle norme, la relatività delle soluzioni giuridiche. DIRITTO PROGRAMMA CLASSE 1^(3 ORE) 1) Organizzazione sociale e origini dello Stato moderno 2) La comunità scolastica: il D.P.R. 416/74 3) Concetto e funzioni del Diritto 4) Norma giuridica e ordinamento giuridico 5) Fonti del Diritto: Costituzione Legge ordinaria Atti avente forza di legge Leggi regionale Regolamenti 6) Efficacia e interpretazione delle norme ( cenni ) 7) Lo Stato 8) Forme di Stato e forme di governo 9) Le organizzazioni sovranazionali e le fonti PROGRAMMA CLASSE 2^(2 ORE) 1) Le vicende costituzionali dello Stato Italiano 2) La Costituzione Italiana 3) La regolamentazione dei diritti civili 4) La regolamentazione dei diritti politici 5) Ordinamento costituzionale dello Stato: struttura e funzionamento degli organi 6) I1 Presidente della Repubblica 7) I1 Governo 8) La Magistratura 9) La Corte Costituzionale 10) Il Parlamento MATEMATICA BIENNIO COMUNE PREMESSA L'insegnamento della matematica ha il compito di promuovere e sviluppare: - le capacità intuitive e logiche; - lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche; - maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti; - un certo grado di rigorosità e precisione nell'utilizzo del linguaggio. A tale scopo vengono individuati i seguenti obiettivi generali: 1) Sviluppo delle capacità riflessive, di ragionamento intuitivo e spirito di ricerca; 2) Acquisire chiarezza di pensiero, precisione di linguaggio e capacità critiche; 3) Sviluppare le capacità logiche e di astrazione; 4) Capacità di operare delle sintesi, descrivere e matematizzare la realtà nei suoi vari aspetti. PROGRAMMA CLASSE 1^(3 ORE) ALGEBRA Insiemi numerici (proprietà delle operazioni negli insiemi dei numeri naturali, interi, razionali). Sistemi di numerazione. Insiemi e relazioni: operazioni su insiemi e relative proprietà. Relazioni. Elementi di logica delle proposizioni. Calcolo letterale: monomi e polinomi, relative operazioni di somma, prodotto, quoziente, elevazione a potenza. Prodotti notevoli. Semplici scomposizioni in fattori. Frazioni algebriche e relative operazioni. Identità ed equazioni. Equazioni di primo grado ad una incognita numeriche intere e fratte. GEOMETRIA RAZIONALE Enti primitivi, postulati, segmenti, angoli, triangoli e relative proprietà. Parallelismo e perpendicolarità fra rette. Uguaglianza fra figure geometriche piane. Proprietà delle uguaglianze. Criteri di uguaglianza dei triangoli. PROGRAMMA CLASSE 2^ (3 ORE) ALGEBRA Completamento della scomposizione in fattori con applicazione del teorema e della regola di Ruffini. Frazioni algebriche e operazioni relative. Equazioni di primo grado intere, fratte, numeriche e letterali. Numeri reali, i radicali, proprietà e teoremi relativi, semplificazione e operazioni. Razionalizzazione di una frazione. Equazioni di secondo grado, intere e fratte, numeriche e letterali. Sistemi di primo grado numerici e letterali, a due o più incognite. Metodi di risoluzione. I grafici nel piano cartesiano. Rappresentazione della retta e della parabola. Interpretazione geometrica dei sistemi di primo grado. Sistemi di secondo grado. GEOMETRIA RAZIONALE I parallelogrammi, proprietà e relativi teoremi. Equivalenza di figure piane. Similitudine tra figure geometriche piane. Criteri di similitudine dei triangoli. Teoremi di Pitagora ed Euclide. Grandezze proporzionali. Teorema di Talete. Luoghi geometrici. Circonferenza: definizione e proprietà. Poligoni inscritti, circoscritti e relative proprietà. FISICA BIENNIO COMUNE OBIETTIVI GENERALI PER LA FISICA DEL BIENNIO L'insegnamento della Fisica nel biennio si propone i seguenti obiettivi: 1) Raggiungere la capacità di utilizzare il metodo scientifico d'indagine, ossia acquisire ed elaborare informazioni, schematizzare fenomeni complessi nei loro elementi essenziali. 2) Acquisire mediante la pratica di laboratorio la capacità di riflettere sulle operazioni di carattere tecnico. 3) Acquisire la capacità di fare uso autonomo di libri , materiali e mezzi d'informazione e di comunicare le informazioni acquisite con il linguaggio adeguato. 4) Prendere coscienza dell'interazione reciproca fra il processo scientifico e l'evoluzione della società nei suoi aspetti economico , tecnologico e ambientale. OBIETTIVI TRASVERSALI 1) Acquisizione di un comportamento adeguato alle varie fasi dell'attività scolastica con spirito di collaborazione con i compagni e gli insegnanti; 2) Arricchimento del linguaggio prestando attenzione e facendo propri i termini specifici delle varie discipline; 3) Uso del testo in modo autonomo e critico al fine di acquisire le competenze richieste; 4) Acquisizione di un valido metodo di studio che consenta di collegare, confrontare e rielaborare le conoscenze nelle varie discipline; Acquisizione della consapevolezza della necessità di migliorare progressivamente il livello di preparazione e le capacità logico-espressive; Nella stesura del programma sono stati indicati gli argomenti portanti lasciando ai singoli docenti la libertà di organizzare la presentazione dei contenuti nei modi più opportuni per un miglior coordinamento all'interno dell'area disciplinare e all'interno del consiglio di classe. PROGRAMMA CLASSE 1^(2 ORE) Grandezze fisiche , relazioni fra grandezze :proporzionalità diretta e inversa .Misura di una grandezza. Sistemi di unità di misura. Misurazioni dirette e indirette. Valore medio di una grandezza e imprecisione della misura . Unità di misura del SI Le forze fondamentali della natura .Massa e forza di gravitazione universale .Carica elettrica e forza elettrostatica . Unità di carica elettrica . Intensità di corrente. Conduttori e isolanti . Elettrizzazione. Elettroscopio a foglie d'oro. I solidi e le forze. La forza elastica .Composizione e scomposizione di forze. Applicazione al piano inclinato. Il pendolo semplice . I liquidi e le forze . Il principio di Pascal . Legge di Stevin. Principio di Archimede . Gli aeriformi e le forze. Pressione atmosferica . Esperimento di Torricelli. Il moto : sistemi di riferimento . Traiettoria . Moto rettilineo uniforme . Legge oraria del moto rettilineo uniforme . Principi della dinamica . PROGRAMMA CLASSE 2^(2 ORE) Meccanica: moto vario, moto rettilineo uniformemente accelerato, caduta libera di un grave . Moto circolare uniforme, moto armonico, forze apparenti e sistemi di riferimento. Energia , lavoro di una forza , potenza , energia meccanica, trasformazioni dell'energia e principio di conservazione della energia. Quantità di moto e momento angolare : principi di conservazione .Conservazione della massa-energia . Fluidi: proprietà . Gas : teoria cinetica . Leggi ed equazione di stato dei gas perfetti . Termologia e calore : definizione delle grandezze e unità di misura . Trasmissione del calore , dilatazione termica . Energia termica e principi di termodinamica . Elettrostatica: carica , principio di conservazione della carica . Conduttori , isolanti e relative proprietà . Legge di Coulomb, intensità del campo elettrico , energia potenziale e potenziale . Fenomeni ondulatori : propagazione dell'energia per onde, caratteristiche di un' onda . Riflessione , rifrazione, interferenza , diffrazione e relative leggi . Applicazioni all'ottica geometrica : prismi e lenti . CHIMICA GENERALE E LABORATORIO PREMESSA L'insegnamento della chimica generale nel biennio privilegia la valenza formativa in quanto, essendo una scienza sperimentale, favorisce l'acquisizione di un metodo d'indagine che possiede il pregio del rigore scientifico e dell'analisi critica. L'impostazione metodologica e la scelta dei contenuti è perciò finalizzata: 1) a caratterizzare l'aspetto dinamico della chimica in modo che lo studente impari a conoscere e comprendere i fenomeni chimici e ad applicare i concetti acquisiti in situazioni nuove; 2) ad evidenziare il carattere sperimentale della disciplina in modo che lo studente acquisisca gradualmente la capacità di osservazione, misura, formulazione di ipotesi e loro verifica; 3) a sottolineare la dinamicità storica del sapere scientifico; 4) a porre le basi per sviluppare una capacità di comprensione del linguaggio chimico elementare, come parte del più vasto linguaggio matematico-scientifico, e di controllo critico dell'informazione scientifica; 5) a collegare l'insegnamento della chimica alla realtà quotidiana, all'ambiente, alla produzione, ai consumi, in modo che lo studente colga le interrelazioni tra chimica e attività dell'uomo. In tal modo si vuole mettere in evidenza come la chimica sia la scienza delle trasformazioni: ogni ipotesi, teoria, principio perde di valore se non è collegato con i fenomeni e gli esperimenti. L'approccio metodologico più adatto per favorire lo sviluppo delle capacità logico-formali degli studenti del biennio è quello che si realizza attraverso un passaggio graduale dal mondo macroscopico delle proprietà e delle trasformazioni delle sostanze al mondo submicroscopico degli atomi e degli aggregati atomici. Nell'impostazione didattica assume un ruolo fondamentale l'attività di laboratorio che consente una prima visione in termini concreti e quindi adatti all'età degli allievi e favorisce lo sviluppo di corretti metodi di indagine scientifica. L'attività di laboratorio contribuirà in modo significativo alla formazione globale dello studente favorendo lo sviluppo: 1) Di capacità e atteggiamenti progettuali; 2) Di capacità di osservare in modo sistematico e di analizzare un fenomeno; 3) Di abilità operative manuali, con l'acquisizione di tecniche di misura e di laboratorio. Nell'impostazione della disciplina si prende inoltre in considerazione la valenza propedeutica rispetto alle materie ad esse connesse e soprattutto le relazioni che intercorrono tra la chimica e le altre scienze sperimentali. CHIMICA Gli argomenti portanti della disciplina vengono ripartiti nelle seguenti unità didattiche: 1) Sperimentare e misurare 2) La materia e le sue proprietà fisiche 3) Le trasformazioni chimiche della materia 4) L'atomo 5) I1 sistema periodico degli elementi 6) Le molecole 7) Le formule dei composti e le reazioni 8) Aspetti energetici e dinamici delle reazioni chimiche 9) Le proprietà delle soluzioni e l'elettrochimica Per quanto riguarda le prime due U.D. è stata concordata con i docenti di matematica e fisica un'impostazione unitaria attraverso un'attività di laboratorio opportunamente gestita che privilegi costantemente l'aspetto metodologico. SCIENZE NATURALI E GEOGRAFIA GENERALE BIENNIO COMUNE PREMESSA FINALITA’ E OBIETTIVI La biologia possiede una sua caratterizzazione scientifica ben distinta che ha come obiettivo lo studio del fenomeno della vita. Lo scopo primario dello studio della biologia nel biennio dell'istruzione secondaria superiore è quello di fornire ai ragazzi quelle conoscenze indispensabili in modo da renderli consapevoli della interdipendenza tra se stessi, gli altri organismi e l'ambiente. Infatti si cerca di assicurare la formazione di coscienze vigili ed attente agli equilibri biologici ed ambientali, in vista di un effettivo miglioramento della qualità della vita. Tutto ciò necessita di una interdisciplinarietà con: Organizzazione del Territorio, Chimica e Fisica. I1 programma per l'insegnamento della Biologia e di Geografia generale si indirizza alla realizzazione delle potenzialità formative delle due aree disciplinari, curate sia nella loro specificità sia negli spunti di reciproca interazione. Ciò presuppone il riconoscimento, in termini adeguati all'età degli alunni, delle strutture concettuali differenziate delle due aree, le quali trovano un comune denominatore nei concetti di interazione ambientale e di evoluzione. Le finalità fondamentali di questi due insegnamenti sono quelle di fornire strumenti essenziali sia per l'apprendimento autonomo, sia per la prosecuzione degli studi. Gli aspetti caratterizzanti di tale insegnamento sono: 1) 2) 3) 4) imparare a conoscere struttura e meccanismi di funzionamento della natura formulare ipotesi per spiegare fatti e fenomeni osservati individuare le connessioni fra mondo fisico, biologico e comunità umana maturare il proprio senso di responsabilità con la natura. SCIENZE NATURALI PROGRAMMA CLASSE 1^ (3 ore) 1) Peculiarità della vita Le caratteristiche comuni a tutti gli esseri viventi La grande varietà della vita Interdipendenza tra gli esseri viventi 2) Le basi chimiche delle cellule I componenti degli organismi viventi L’acqua I composti del carbonio: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici 3) Teoria cellulare. Struttura e funzione cellulare. Cellula procariotica ed eucariotica. Pluricellularità. 4) Microevoluzione Nascita del concetto di evoluzione Le prove di una esistenza, di una selezione naturale La speciazione 5) Macroevoluzione Elementi a favore della macroevoluzione Macroevoluzione e la storia della terra Classificazione in base ai rapporti filogenetici 6) Evoluzione dell’uomo 7) Varietà dei viventi e caratteri generali dei principali gruppi sistematici SCIENZE NATURALI PROGRAMMA CLASSE 2^ (2 ore) 1) Le leggi fondamentali del metabolismo Dalla luce solare al lavoro cellulare al lavoro cellulare: fotosintesi e respirazione cellulare 2) La divisione cellulare La mitosi e il ciclo cellulare Gli stadi della mitosi La citodieresi 3) La riproduzione: asessuata e sessuata La meiosi e il ciclo vitale Gli stadi della meiosi Mitosi e meiosi a confronto 4) Trasmissione dei caratteri ereditari La scoperta di Mendel Le leggi di Mendel 5) Variazione dei cromosomi e genetica umana Variazioni cromosomiche nell’uomo 6) Struttura e funzione del DNA Scoperta della funzione del DNA La struttura del DNA La duplicazione del DNA 7) Dal DNA alle proteine: trascrizione e sintesi proteica 8) Cenni di anatomia e fisiologia dei principali apparati umani METODOLOGICHE DIDATTICHE L’apprendimento, pur essendo condotto su basi rigorosamente scientifiche, viene rapportato all’età degli studenti e viene raggiunto sia attraverso la trattazione teorica, sia attraverso semplici esperienze di laboratorio, La complessità dei fenomeni biologici richiede adatte procedure di osservazione, da ciò deriva l’importanza di una impostazione anche sperimentale dell’insegnamento, mediante l’uso diretto e programmato del laboratorio da parte degli studenti. VALUTAZIONE Il raggiungimento degli obiettivi può essere verificato utilizzando diverse modalità: interrogazioni intese come discussioni aperte anche all’intera classe; questionari che permettano di valutare l’acquisizione di contenuti più vasti e il grado di raggiungimento di obiettivi più complessi; relazioni del lavoro svolto durante le esercitazioni in laboratorio. GEOGRAFIA GENERALE PROGRAMMA CLASSE 1^ (2 ore) 1) Studio dell’universo: stelle, galassie 2) Le unità di misura in astronomia, le leggi della meccanica celeste, il sistema solare: il sole, pianeti, satelliti 3) La terra - pianeta in movimento: moto di rotazione, di rivoluzione e loro conseguenze. Misura del tempo e fusi orari. Riferimenti sulla superficie terrestre e coordinate geografiche. 4) Caratteristiche fisiche della Terra. 5) Il nostro satellite: la luna struttura, movimenti e loro conseguenze. Le eclissi. 6) La geologia del pianeta terra. 7) La litosfera: rocce e minerali. 8) Classificazione delle rocce e ciclo litogenico. 9) Forze endogene: sismi e modello interno della terra. 10) Vulcanismo 11) Costituenti dell’atmosfera ed idrosfera. ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO BIENNIO COMUNE Premessa ed obiettivi L'Organizzazione del territorio è una disciplina finalizzata alla comprensione della realtà del mondo d'oggi con i suoi problemi e i suoi squilibri, in gran parte dovuti alle conseguenze territoriali e ambientali delle attività economiche dello sviluppo tecnologico e delle scelte politiche I1 problema ambientale va assumendo una posizione primaria tra le preoccupazioni attuali e future dell'umanità. Nei suoi riguardi è ormai evidente che occorre passare dall'atteggiamento difensivo della lotta al degrado a quello attivo e positivo della programmazione e realizzazione di equilibri ecologici stabili e validi anche per le generazioni future. E' anche grazie al suo aiuto che i giovani si mettono in grado di partecipare attivamente alla costruzione di una Comunità mondiale che sia più solidale, più libera, più giusta di quella attuale e più rispettosa dell'ambiente. Per questo il percorso didattico affronta ed analizza temi di grande attualità, come la dinamica demografica, l'organizzazione degli spazi agricoli e industriali, la crescita urbana, lo sviluppo e il sottosviluppo i grandi problemi ambientali. Temi come l'inquinamento urbano, la desertificazione, la distruzione delle foreste, la rarefazione degli ambienti naturali, riteniamo siano in grado di educare alla consapevolezza ambientale e alla necessità di conciliare le esigenze di salvaguardia ambientale con quelle dello sviluppo economico e sociale. Una disciplina quindi non solo informativa ma anche formativa. Obiettivi: 1) Leggere e comprendere il territorio nel quale si vive per identificare e tentare di risolvere i problemi ambientali. 2) Creare una sensibilità e una coscienza ecologica. 3) Contribuire a sviluppare una comprensione di base dell'ambiente nel suo complesso e delle relazioni tra l'uomo e l'ambiente. 4) Promuovere la comprensione della realtà contemporanea attraverso le forme dell’organizzazione territoriale, intimamente connesse con le strutture economiche, sociali e culturali. PROGRAMMA CLASSE 1 IL SISTEMA UOMO-AMBIENTE E LE SUE TRASFORMAZIONI - La natura dei rapporti uomo ambiente - Struttura dell'ambiente - L'ecosistema - Fattori limitanti di un ecosistema Risorse e forme di economia -Risorse e bisogni - I settori dell'attività economica - Fattori di produzione e regimi economici - Forme di economia il consumo delle risorse - Squilibri territoriale e ambientali La demografia - La popolazione mondiale - Incremento naturale e regimi demografici - Densità rurale e industriale - Popolazione e risorse IL RUOLO DELL'AGRICOLTURA NEI VARI CONTESTI AMBIENTALI Natura e uomo nell'agricoltura - Origine ed espansione delle terre coltivate - Condizionamenti e ripartizione dello spazio agricolo - Bonifica e irrigazione. Le strutture sociali Spazi rurali nelle diverse forme di economia - Sistemi estensivi e intensivi - Agricoltura di sussistenza: nomadismo e sedentarietà - agricoltura itinerante - Agricoltura di mercato - Monocoltura - L'agricoltura di speculazione - La riforma agraria Gli squilibri ambientali: - I ruoli della natura e dell’uomo - Previsione, prevenzione, convivenza - Varie forme di inquinamento PROGRAMMA CLASSE 2^ SPAZI INDUSTRIALI Caratteri generali dell'industria La rivoluzione industriale Fattori di localizzazione Struttura dello spazio industriale I1 paesaggio industriale Industria e divisione internazionale del lavoro SPAZI URBANI La città Divisione sociale e funzionale dello spazio urbano La gerarchia delle città Teoria delle località centrali Reti urbane Ruolo della città nell'organizzazione regionale Forme di urbanizzazione Conurbazioni, aree metropolitane megalopoli Problemi di gigantismo urbano La legislazione urbanistica Piano regolatore generale Piani particolareggiati Forme di inquinamento urbano La città «sostenibile»: una città a misura d’uomo La qualità degli ambienti urbani Studio della realtà territoriale urbana locale. RELIGIONE BIENNIO COMUNE - TRIENNIO (AREA COMUNE) PREMESSA In un mutato contesto sociale e culturale si assumono come affermazioni ampiamente condivise quelle della laicità dello Stato e della scuola, del pluralismo ideo1ogico presente nella società e della libertà di coscienza di ogni individuo. In tale contesto l'insegnamento religioso dovrebbe caratterizzarsi sempre più come una proposta di ricerca e di incontro dialogo fra diverse interpretazioni dell'esistenza umana e dell'esperienza religiosa, finalizzato da un lato all’acquisizione di un'intelligenza critica e di una responsabilità personale nei confronti del fatto religioso, e, dall'altro lato, alla conoscenza di questa cultura religiosa e di quei principi del cattolicesimo che sono entrati a far parte del patrimonio storico del popolo italiano. OBIETTIVI COMUNI ALLE ALTRE DISCIPLINE - Capacità di ascolto e di confronto con 1e voci più significative della cultura contemporanea e acquisizione di un senso critico. - Capacità di interpretare aspetti fondamentali dell'esperienza umana e di risvegliare la domanda sul significato dell'esistenza stessa. - Capacità di scegliere personalmente e responsabilmente i valori fondamentali che orientano 1a vita. OBIETTIVI SPECIFICI DELL' INSEGNAMENTO RELIGIOSO - Capacita di interpretare il fatto religioso con serietà di metodo e di vagliare la sua legittimità superando i pregiudizi diffusi e incanalando il naturale impulso contestativo dei giovani in una critica costruttiva. - Informazione sulle ragioni della fede cristiana; arricchimento del patrimonio linguistico e concettuale relativo al fenomeno religioso e alla religione cristiana in particolare. - Apprendimento di chiavi di lettura corrette della Sacra Scrittura; capacità di ricostruire la figura storica di Gesù Cristo. PROGRAMMA CLASSE 1^ ( 1 ora ) 1) Comprensione e valutazione dell'evoluzione religiosa che avviene durante l'adolescenza. 2) Analisi e valutazione del linguaggio religioso acquisito durante l'infanzia (nelle sue immagini, simboli, riti...) e avvio all'acquisizione di un linguaggio adatto alla conoscenza giovanile odierna. N.B) Per il conseguimento di tali obiettivi verranno raccolte e discusse testimonianze e opinioni degli studenti sugli atteggiamenti religiosi nell'adolescenza; sarà proposta un'analisi dei testi biblici esemplificativi di diverse forme del linguaggio religioso, una analisi del rito religioso facendo riferimento sia ai riti cristiani sia ai riti "primitivi". Classi 2^ ( 1 ora ) 1) Analisi comprensione e valutazione dell'educazione religiosa avuta durante l'infanzia. 2) Individuazione e comprensione dei più importanti aspetti del fenomeno religioso, nelle forme in cui si presenta nella società italiana oggi. 3) La figura di Gesù Cristo come uomo e come Dio nelle varie componenti storiche e religiose. Classi 3^ ( 1 ora ) 1) Analisi e comprensione delle relazioni che intercorrono fra il linguaggio delle scienze e il linguaggio della fede. 2) Analisi e valutazione del concetto di libertà. 3) Analisi e comprensione dei condizionamenti sociali ed educativi alla libertà individuale. 4) Comprensione del conflitto fra libertà e condizionamenti e individuazione di un suo superamento. 5) Comprensione della valutazione presente nel pensiero cristiano. 6) L’azione della Chiesa nel mondo. 7) I Sacramenti. 8) Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale. CLASSI 4^ ( 1 ORA ) 1) Individuazione e comprensione del nucleo costitutivo della persona umana propulsore di tutta la sua azione e sorgente della sua autonomia . 2) Comprensione e interpretazione cristiana dell’uomo 3) Analisi e comprensione dei costumi sessuali nella nostra società 4)Conoscenza e comprensione dell'interpretazione cristiana della sessualità e del pensiero etico cristiano sui rapporti fra uomo e donna. CLASSE 5^ ( 1 ora ) Analisi e comprensione dell'evoluzione morale nel nostro tempo. - Comprensione dell' interpretazione cristiana dell 'uomo e della società moderna. ITALIANO TRIENNIO (AREA COMUNE) PREMESSA E OBIETTIVI GENERALI L’insegnamento dell’italiano, oltre che proseguire l’educazione alla comunicazione linguistica in linea con le scelte metodologiche individuate nel biennio, ha come elemento centrale lo studio della letteratura italiana intesa come strumento di grande personalità formativa nella crescita globale degli allievi/e e per il loro inserimento armonico nella società. Gli obiettivi generali che si perseguono nella didattica della materia tengono conto degli aspetti formativi generali e di considerazioni più specifiche legate all’apprendimento. In questa prospettiva le finalità della disciplina nel triennio sono: l’acquisizione di una adeguata autonomia di lavoro; lo sviluppo delle capacità di decodificazione critica; il potenziamento delle capacità espressive, creative e di affermazione della propria soggettività; l’educazione al senso di responsabilità sociale (anche incentivando il lavoro cooperativo all’interno del gruppo classe); la consapevolezza e la padronanza di diverse strategie cognitive orientate alla conoscenza di «mondi possibili» e diversi. OBIETTIVE SPECIFICI 1) L’analisi e contestualizzazione dei testi attraverso la lettura diretta; la sua collocazione nelle istituzioni letterarie; il confronto con altre espressioni artistiche e culturali; l’individuazione del contesto storico. 2) La consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario come forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del simbolico e dell’immaginario. 3) L’ampliamento delle competenze linguistiche legate alle quattro abilità fondamentali (ascolto e parlato, lettura e scrittura) per pervenire ad una capacità di lettura autonoma e consapevole di ogni tipo di testo con appropriata applicazione delle tecniche di interpretazione; e all’acquisizione di tecniche di scrittura specifiche adatte alle diverse funzioni. METODOLOGIA Gli allievi/e saranno abituati alla lettura sistematica dei testi; all’analisi delle loro strutture, delle sematiche e dei contenuti più significativi. I percorsi non rientreranno necessariamente nella scansione cronologica dei fenomeni letterari ma potranno privilegiare scelte sematiche o di generi letterari. Tutte le attività connesse con lo studio letterario costituiranno occasione per esercitare le capacità linguistiche degli alunni e per ampliare le loro conoscenze sulla lingua. Discussioni collettive per stimolare il confronto delle interpretazioni saranno alternate alle lezioni espositive del docente. Per quanto riguarda la scrittura , si seguiranno itinerari che, attraverso esercizi finalizzati e riguardanti le varie tipologie testuali, aiutino gli studenti/esse ad impadronirsi delle tecniche specifiche alle diverse funzioni della comunicazione. Non verrà comunque trascurata la scrittura creativa particolarmente stimolante a) per esprimere il proprio immaginario; b) per coinvolgere gli studenti/esse nel piacere di scrivere. CONTENUTI I contenuti sono articolati secondo una scansione temporale: CLASSE 3^ Dalle origini alla fine del Cinquecento. CLASSE 4^ Dal Seicento alla prima metà dell’Ottocento. CLASSE 5^ Dalla fine dell’Ottocento al Novecento. VALUTAZIONE Per quanto riguarda la valutazione degli allievi/e benchè spetti ai singoli Consigli di Classe la definizione degli elementi di giudizio, al fine di garantire una certa omgeneità di comportamento si individuano dei criteri generali di orientamento. La valutazione quadrimestrale e quella finale costituiranno un punto di sintesi di tutti gli elementi di giudizio raccolti dalla osservazione attenta del comportamento degli allievi/e e da un congruo numero di verifiche che saranno tese e al controllo dei risultati raggiunti in base ai criteri di «accettabilità cognitiva», e come fattore di crescita educativa degli allievi/e attraverso la consapevolezza dei progressi compiuti o dei problemi incontrati. In questa prospettiva sono stati formulati i seguenti elementi di giudizio: livelli di partenza per quanto riguarda l’acquisizione di abilità e di competenza; i processi di apprendimento maturati (relativi a conoscenza, comprensione, ragionamenti e memorizzazione); comunicazione (inerente le quattro abilità fondamentali); a) a livello cognitivo; b) a livello espressivo; c) codici usati; d) capacità di codificare e decodificare; comportamento affettivo: a) motivazione; b) attenzione; c) impegno; comportamento sociale: a) partecipazione; b) cooperazione. **** Premesso che la letteratura è veicolo di ideologie che si riflettono nei tratti caratteristici di ciascuna opera e in essa si sono cimentati vari gruppi di intellettuali, non esclusi quelli artistici e scientifici, il suo studio assume una funzione conoscitiva e interpretativa della realtà e diviene strumento di formazione. Naturalmente perchè ciò avvenga è necessario che si entri in una dimensione in cui l'analisi si esplichi attraverso una conoscenza precisa e sistematica che faccia uso di una metodologia scientifica. Nella didattica si terrà presente il criterio dell' “organico” secondo il quale ciascun settore di contenuto sarà finalizzato alle mete educative e svolto secondo scelte tra loro coordinate, così da fornire una visione non settoriale ma globale dei problemi della realtà. In questa prospettiva si formulano le finalità da raggiungere a completamento delle competenze acquisite nel corso del biennio che vengono cosi individuate: Uso comunicativo: a) sviluppare le capacità di conoscenza del mondo e di sè stessi. Uso conoscitivo: a) sviluppare attraverso la riflessione sul linguaggio le modalità del pensiero. b) accedere con consapevolezza ai più diversi ambiti di conoscenza. Uso strutturale: a) prendere coscienza di un patrimonio culturale più ampio sia moderno, sia passato, sia nazionale, sia internazionale. Il raggiungimento di tali finalità implica dei precisi obiettivi intermedi a vari livelli, che vengono così individuati: a) comprendere la struttura e il contenuto di un testo; b) individuarne le diverse caratteristiche; c) coglierne le connessioni con le strutture sociali politiche e culturali. **** METODOLOGIA Poichè lo studio della letteratura affronterà periodi di vasto respiro e singoli autori si ritiene opportuno indicare percorsi preferenziali per l'approccio agli stessi. Pertanto si è individuata una sequenza di operazioni che costituiranno la struttura delle diverse unità didattiche. Nell'affrontare un fenomeno culturale si procederà secondo la seguente scansione: 1) inquadramento storico 2) strutture culturali (scuola, università) 3) l'intellettuale 4) il pensiero (ideologia, correnti filosofiche) 5) i caratteri della letteratura, la funzione che essa svolge, gli strumenti di cui si serve (lingua, poetiche ecc...) Nell'affrontare lo studio di un autore specifico si procederà come segue: 1) analisi della vita dell'autore con particolare riferimento al rapporto autore-contesto storico 2) l'autore e il suo rapporto con il pubblico 3) l'autore personaggio 4) analisi del messaggio letterario. Contenuti: CLASSE 3^ - Le origini della letteratura - Età comunale - Umanesimo. CLASSE 4^ - Rinascimento - Età della controriforma - Illuminismo. CLASSE 5 -Età napoleonica - Romanticismo - Verismo - Decadentismo - I1 '900. STORIA (AREA COMUNE - AREA INDIRIZZO) PREMESSA Alla disciplina si attribuisce un alto valore formativo in quanto finalizzata a: 1) Promuovere lo sviluppo delle capacità critiche dello studente in funzione del suo orientamento nel presente. 2) Favorire la consapevolezza del valore di culture diverse. 3) Educare alla complessità mediante l'abitudine a mettere in relazione "più fatti" per la lettura di un momento o fenomeno storico. 4) Abituare a valutare ed esprimere giudizi critici sulle testimonianze e ad analizzare, osservare e comprendere la realtà presente in rapporto col passato. I1 raggiungimento di queste finalità non può prescindere dal raggiungimento di precisi obiettivi. OBIETTIVI DISCIPLINARI a) Saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati. b) Avere consapevolezza del metodo storico. c) Avere chiaro il concetto di fonte e i vari tipi di fonti utilizzabili dallo storico. d) Saper distinguere le interpretazioni dai fatti storici. e) Saper confrontare le diverse interpretazioni che gli storici danno di un medesimo fatto, in riferimento anche alle fonti usate. f) Saper comprendere e utilizzare alcuni termini e concetti fondamentali propri della disciplina (evoluzione, rivoluzione, datazione, periodizzazione, sovranità, egemonia, autonomia, imperialismo, sviluppo, sottosviluppo ecc.) g) Saper utilizzare alcune fonti semplici (documenti, scritti, leggi, pagine letterarie, fonti iconografiche) per osservare e comprendere un momento o fenomeno storico. h) Diventare consapevoli del concorso di più variabili (economiche, sociali, demografiche ecc...) nella determinazione del fatto storico. i) saper ricostruire relazioni fra i fatti storici rintracciando rapporti sincronici, diacronici e logici riferiti ad un problema storico studiato. METODOLOGIA Partendo dalla constatazione che la Storia non sempre é disciplina amata dagli studenti e che per imparare bisogna voler imparare (e quindi essere motivati) si ritiene importante lavorare alla costruzione della motivazione: nelle diverse fasi del percorso didattico si cercherà di motivare gli allievi rispetto al lavoro che in quel determinato momento si intende portare avanti, non accontentandosi di sottolineare in generale l'importanza della disciplina. Le motivazioni all'apprendimento e il successo nello studio (della disciplina) sono strettamente legati al metodo e cioè a come l'insegnante propone i contenuti. Si ritiene pertanto di: valorizzare una didattica basata su un'attività di ricerca da parte degli allievi con l'insegnante nel ruolo di guida e di propositore degli argomenti in funzione della costruzione delle conoscenze. Il metodo della ricerca, da intendersi come stile didattico, sarà seguito anche quando i contenuti non verranno approfonditi in modo particolare. Nella proposizione degli argomenti saranno tenute presenti le conoscenze pregresse degli studenti che costituiranno una base motivazionale verso le nuove conoscenze (si impara meglio quando si parte da cose già note). Verrà privilegiato un insegnamento di tipo problematico per incoraggiare un atteggiamento attivo degli studenti e ridimensionare il loro tradizionale ruolo di ascolto. Verrà incoraggiato il collegamento con altre discipline, soprattutto con quelle della stessa area in particolare con la Storia dell'Arte, il Diritto e la Letteratura. Oltre al manuale per lo studio della disciplina, gli studenti dovranno fare ricorso a fotocopie di articoli tratti da giornali, cartine geografiche e storiche, altri libri di testo e monografie, documenti, testi letterari, documentari audiovisivi, materiale iconografico. Per il conseguimento degli obiettivi previsti, si ritiene necessario un intervento mirato a sostenere le abilità atte a favorire l’acquisizione delle competenze di studio e l’utilizzazione consapevole di esse. PROGRAMMA I1 programma non verrà affrontato in maniera esaustiva, verrà privilegiato un insegnamento mirato alle riflessioni sulle problematiche più importanti presenti nei programmi ministeriali. Nel triennio lo studio della storia per quanto concerne i contenuti verrà articolata nel modo seguente: CLASSE 3^ dalla crisi socio-economica del XIV sec. alla prima metà del Seicento. CLASSE 4^ dalla seconda metà del Seicento alla fine dell’Ottocento. CLASSE QUINTA Il Novecento. MATEMATICA TRIENNIO LINGUISTICO OBIETTIVI GENERALI L'insegnamento della matematica ha il compito di promuovere: 1) lo sviluppo delle capacità riflessive, di ragionamento intuitivo e spirito di ricerca; 2) far acquisire chiarezza di pensiero, precisione di linguaggio e capacità critiche; 3) sviluppare le capacità logiche e di astrazione; 4) potenziare la capacità di operare delle sintesi, descrivere e matematizzare la realtà nei suoi vari aspetti. PROGRAMMA DI MATEMATICA CLASSE 3^ ALGEBRA Equazioni 1° e 2° grado - Sistemi di equazioni di 1° grado a due e tre incognite. Sistemi di 2° grado - Equazioni irrazionali. GEOMETRIA ANALITICA Concetto di funzione. Retta e segmenti orientati. Misura di un segmento orientato Ascisse sulla retta. Coordinate cartesiane nel piano. Distanza di due punti. Coordinate del punto medio di un segmento. Equazione generale della retta. Equazione esplicita di una retta. Intersezione di due rette. Fascio proprio e fascio improprio di rette. Condizione di parallelismo e di perpendicolarità fra rette. Retta per un punto e parallela o perpendicolare ad un retta data. Distanza di un punto da una retta. Baricentro e ortocentro di un triangolo. Aree di poligoni. Equazione cartesiana della circonferenza. Rette e circonferenze. Determinazione dell'equazione di una circonferenza. Tangenti ad una circonferenza. Equazione della parabola. Studio dell'equazione della parabola con asse parallelo all’asse delle ordinate. Tangenti ad una parabola. CLASSE 4^ ALGEBRA Disequazioni di 1° e 2° grado intere e fratte. Sistemi di disequazioni di 1° e 2° grado intere e fratte. ANALISI Concetto di funzione reale di variabile REALE. Campo di esistenza di una funzione. Limite delle funzioni reali: limite finito ed infinito per una funzione in un punto, limite di una funzione all'infinito, limite destro e limite sinistro di una funzione. Teoremi fondamentali sui limiti Operazioni sui limiti. Continuità di una funzione. Limiti di forma indeterminata. Asintoti di una funzione. Derivata di una funzione e suo significato geometrico. Derivata di funzioni in una variabile. Regole di derivazione. Crescenza e decrescenza di una funzione. Massime e minimi di funzioni derivabili. Rappresentazione grafica di funzioni razionali intere e fratte. GONIOMETRIA Angoli e archi. Angoli orientati e la loro misura. Circonferenza goniometrica. Funzioni d’angolo: seno, coseno, tangente, cotagente, secante, cosecante; proprietà e rappresentazioni grafiche. Relazioni fondamentali della goniometria. Identità goniometriche. TRIENNIO LINGUISTICO SPERIMENTALE LINGUA STRANIERA FINALITA’ - Prima e Seconda lingua Fare acquisire padronanza dell’uso strumentale della lingua e competenze linguistiche e comunicative che consentano la comprensione di una varietà di messaggi trasmessi attraverso i vari canali e una interazione adeguata in contesti diversificati. Fare acquisire capacità di confronto dei diversi sistemi culturali col proprio attraverso lo studio della storia, letteratura, civiltà e la lingua stessa, per cogliere gli aspetti comuni e quelli specifici per una migliore comprensione interculturale e interazione con chi è portatore di una cultura diversa. In questo ambito si cercherà di tenere conto anche delle culture e civiltà extraeuropee. Stimolare e favorire la dimensione interculturale, l’interazione e cooperazione a livello internazionale attraverso progetti comuni e scambi di classi con scuole in altre nazioni europee (es. Paesi della Comunità Europea). Fare acquisire consapevolezza dei propri processi di apprendimento, delle proprie capacità e attitudini al fine di sviluppare autonomia nell’organizzazione dello studio, capacità progettuali e di scelte che si basino su una migliore conoscenza di sé e giudizio critico. Sviluppare la partecipazione democratica alla vita scolastica nel rispetto dell’altrui personalità e opinioni sviluppando le proprie capacità relazionali. Rendere gli allievi capaci di utilizzare le esperienze acquisite nel corso degli studi ricavando / traendo da esse elementi e competenze spendibili in altri contesti. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ABILITA’ RICETTIVE Riconoscere il tipo di testo e usare le strategie di lettura adeguata per decodificarlo secondo lo scopo di lettura (lettura estensiva, esplorativa, intensiva). Attivare il processo di anticipazione e predizione formulando ipotesi sui contenuti. Individuare l’organizzazione del testo distinguendone le diverse parti / sequenze e la loro funzione (coherence), le relazioni intratestuali (cohesion) ed extratestuali (contesto) verificare le ipotesi avanzate nella fase di anticipazione. Cogliere / individuare l’idea principale e i punti salienti di un testo. Comprendere le informazioni esplicite di un testo (comprensione fattuale). Comprendere le informazioni implicite di un testo facendo inferenze in base a a) conoscenze pregresse b) le informazioni contenute nel testo. Distinguere i fatti dalle opinioni. Riconoscere il tono e l’intenzione di chi parla e di chi scrive. Riconoscere il ruolo sociale, il carattere, lo stato d’animo del parlante, il contesto della comunicazione e le relazioni intercorrenti tra il linguaggio verbale e gli elementi paralinguistici (intonazione, ritmo) ed extralinguistici (gesti, mimica e prossemica). Comprendere e analizzare testi letterari riconoscendo il genere testuale e le costanti che li caratterizzano, collocandoli nel contesto storico-culturale (nelle classi quarte e quinte) e acquisendo progressivamente abitudini individuali al piacere della lettura. ABILITÀ PRODUTTIVE Prendere appunti, fare schemi, diagrammi, scalette. Ricostruire e rielaborare un testo partendo dagli appunti, schemi, scalette ecc.. Riassumere cogliendo i punti essenziali di un testo. Riportare parafrasare un testo orale e scritto. Scrivere lettere formali e informali note messaggi , semplici recensioni , compilare moduli. Produrre testi di descrittivi, narrativi, espositivi ed argomentativi. Produrre testi di scrittura creativa (es. diari e testi che consentano l’espressione del vissuto reale o immaginario). Essere in grado di interagire in modo adeguato in contesti di vita quotidiana realizzando diverse strategie comunicative a seconda del contesto, delle caratteristiche degli interlocutori, e gli scopi che si vogliono perseguire. Organizzare e presentare informazioni in modo espotivo (relazioni). Prendere parte a una discussione argomentando le proprie tesi con valide ragioni. Esprimere l’impatto emotivo che un testo letterario produce sul lettore e che può costituire un punto di partenza per una lettura e analisi dettagliata dello stesso. Commentare un testo letterario analizzandolo e avendo una interpretazione dello stesso suffragata da argomentazioni valide e che trovino corrispondenza nel testo. Attivare nel commento di un testo letterario conoscenze e competenze acquisite in altri ambiti disciplinari al fine di collegare eventi culturali, storici e artistici e comparare le diverse culture. CONTENUTI Il terzo anno è da considerarsi un anno di raccordo tra biennio e triennio e prosegue il lavoro svolto nel biennio operando nel contempo una omogeneizzazione dei livelli iniziali d'ingresso e una sistematizzazione delle conoscenze e competenze acquisite. Il quarto e quinto anno, oltre allo sviluppo di ulteriori competenze nelle varie abilità e alla riflessione sulla lingua, presenteranno i contenuti specifici dell' indirizzo, in particolare la letteratura. COMPRENSIONE E PRODUZIONE ORALE Per favorire l'acquisizione di competenze di ascolto, verranno presentati a viva voce o registrati testi orali di progressiva difficoltà con situazioni comunicative di vario tipo per interlocutori, contesto, ruolo dei parlanti, modalità e registro. Per consentire allo studente di mettere in atto una gamma di strategie d'ascolto verranno proposte attività differenziate, quali prendere appunti, compilare griglie, tabelle, rispondere a dei questionari. Nella scelta dei testi per l'ascolto si privilegerà l'uso il più possibile autentico della lingua in contesti reali e comunicativi. Tale scelta verrà fatta tenendo presente il grado di difficoltà del testo stesso e gli interessi e motivazioni degli allievi. La produzione orale deve coprire un ampio ventaglio di situazioni comunicativo dall'ambito quotidiano a interazioni via via più complesse e che includono tematiche specifiche dell'indirizzo. COMPRENSIONE E PRODUZIONE SCRITTA L'attività di lettura, partendo da un allargamento delle tipologie testuali presentate nel biennio, deve arrivare ad una varietà di brani da testi riferibili a tipologie e tematiche diverse( testi descrittivi, narrativi, espositivi, regolativi e argomentativi), e a problematiche concernenti l'attualità socio-economica e culturale... L'attività deve essere mirata ad una sempre maggiore autonomia sia nella comprensione dei testi, sia nell' acquisizione e consapevolezza delle varie tecniche di lettura. La produzione scritta sarà diversificata parallelamente alla varietà testuale presentata nella fase di lettura In particolare nella classe quinta verrà sviluppato il testo argomentativo. Altre attività di produzione scritta s«o strettamente connesse con lo sviluppo delle abilità di studio autonome e con attività di scrittura creativa. LETTERATURA La letteratura ha una funzione formativa culturale di rilievo nel corso del triennio linguistico. Essa favorisce un arricchimento culturale in quanto - offre uno spaccato di vita sociale che è rappresentativo del contesto storico, sociale e culturale del periodo in cui il testo letterario e stato scritto; - presenta un mondo che, benchè fittizio perchè creato dalla mente dell'autore, risulta vivo e veritiero, popolato da personaggi provenienti da diverse classi sociali con pensieri, sentimenti, costumi e atteggiamenti che il lettore scopre nella lettura; - suscita interesse per il mondo, la complessità dei tipi umani e i temi descritti/trattati. Essa è un arricchimento linguistico in quanto - presenta materiale autentico in cui le potenzialità della lingua vengono esplorate ed esaltate, ricerca linguistica formale, scarto dalla norma, linguaggio figurate ecc,; - facilita l'apprendimento linguistico, I'acquisizione di lessico e strutture morfo-sintattiche perché questi sono usati in contesti significativi e memorabili. Sviluppa abilità trasversali in quanto mette in atto tutte le strategie di lettura e sviluppa abilità quali: - fare inferenze, sia a livello linguistico che culturale; - capire l'intenzione dell'autore attraverso le tecniche narrative usate; - acquisire consapevolezza dei diversi codici letterari usati; - sapere collegare i testi letterari con ambiti culturali diversi. Essa è un pretesto per attività integrate in quanto può rendere gli studenti più avventurosi e creativi a livello produttivo. Essi, infatti, apprezzando la ricchezza e varietà della lingua che stanno imparando possono essere indotti ad usare parte di quel potenziale. Essa è anche e soprattutto coinvolgimento personale in quanto - coinvolge lo studente come persona nella sua interezza, a livello emotivo, sentimentale e cognitivo; gli fornisce eccellenti opportunità di esprimere opinioni personali, reazioni, sentimenti, giudizi e valutazioni critiche e si rivela un potente strumento per conoscere se stessi; - offre l'opportunità di vivere, tramite la lettura e lo studio di un'opera letteraria, un'esperienza e di percepire sotto una luce diversa se stessi e il mondo; - solleva problemi etici e morali che sollecitano lo studente a porsi problematicamente di fronte alla realtà esterna riuscendo a percepirne la complessità. TERZO ANNO Nel terzo anno lo studio della letteratura verterà sull' approccio al testo letterario al fine di sensibilizzare gli allievi ai diversi generi e alle costanti che li caratterizzano. Si sceglieranno testi brevi, significativi, appartenenti alle tre grandi partizioni: - prosa ( racconto, romanzo ecc) - poesia - teatro I testi scelti dovranno essere rilevanti, motivanti e accessibili linguisticamente. QUARTO E QUINTO ANNO Nel quarto e quinto anno la scelta dei testi potrà essere operata secondo criteri diversi e in base ai seguenti aspetti: - lo sviluppo del sistema letterario complessivo; - la rappresentatività di un genere da seguire nella sua evoluzione attraverso varie epoche; - la dominanza di un genere in una determinata epoca; - la ricorrenza di un tema in varie epoche e l'interrelazione tra il testo letterario e altre forme d'arte; - I'interrelazione tra testi letterari e il relativo contesto storico-economico e culturale. La scelta delle tematiche su cui articolare i percorsi avviene all'interno del consiglio di classe nella fase di programmazione annuale. INDICAZIONI METODOLOGICHE Il conseguimento degli obiettivi di apprendimento e l'acquisizione di competenze specifiche individuate per il triennio linguistico comportano necessariamente delle indicazioni metodologiche coerenti con una programmazione curricolare trasversale che deve essere attuata a livello di consiglio di classe. La metodologia adottata parte dal presupposto che lo studente è al centro del processo educativo e quindi dell'apprendimento, e che egli non è un passivo ricettore ma porta con sè un bagaglio di conoscenze ed esperienze da potenziare e valorizzare. L'apprendimento sarà, quindi, effettivo se lo studente sarà coinvolto attivamente in ogni fase dell'attività didattica e se si terrà conto delle differenze nei tempi, negli stili e nel processo di apprendimento. Di conseguenza, il ruolo dell'insegnante, da non considerarsi l'unica fonte di conoscenze, sarà quello di : - esplicitare conoscenze pregresse non esclusivamente disciplinari e valorizzare esperienze personali, risorse e potenzialità; - predisporre strategie e procedure adeguate al raggiungimento degli obiettivi prefissati; - esplicitare durante la propria prassi didattica obiettivi e modalità d'intervento; - attivare processi cognitivi al fine di sviluppare capacità logiche e linguistico-comunicative; - affiancare lo studente nelle varie fasi dell'attività didattica in modo non direttivo e prescrittivo; - mettere lo studente nelle condizioni di riutilizzare stesse strategie e competenze in contesti diversificati al fine di renderlo più autonomo; - rendere lo studente consapevole del suo personale processo di apprendimento in termini di modi, tempi e di strategie in modo che egli stesso possa intervenire sul processo al fine di modificarlo e gestirlo in modo sempre più autonomo; - essere un punto di riferimento che fornisce modelli o risposte a eventuali problemi posti dagli allievi nell'esecuzione di un compito; - essere disponibile a ripensare modalità di gestione della classe ( per es. tecniche di lavoro individuale, in coppia, gruppo, intera classe a seconda dell'attività proposta; - valorizzare le potenzialità creative degli studenti e la loro libera espressione e così renderli protagonisti dell'esperienza educativa; - favorire un clima positivo nella classe facilitando un tipo di interazione di classe che consenta agli studenti di esprimersi senza inibizioni e vincoli imposti da modalità didattiche rigide e autoritarie; - rispettare la personalità dell'alunno aiutandolo a crescere in modo equilibrato e responsabile. Il processo di apprendimento dovrebbe avere, quindi un carattere di continua scoperta da parte dell'alunno nella sua ricerca di soluzioni a problemi via via posti. L'insegnante dovrebbe quindi acquisire un abito sperimentale con atteggiamenti favorevoli a procedure di 'problem-solving' e con fasi ricorrenti di riflessione sul proprio modo di porsi in classe. Tutto il processo di insegnamento /apprendimento sarà improntato al concetto che la lingua viene acquisita in modo operativo mediante lo svolgimento di attività o compiti specifici in cui essa sia percepita dallo studente come strumento e non come fine immediato di apprendimento. La riflessione sulla lingua includerà oltre allo studio delle strutture grammaticali su base comparata, anche e soprattutto le funzioni linguistiche, i campi semantici, i meccanismi che reggono la comunicazione orale e scritta e la valenza culturale di cui la lingua è veicolo ed espressione. Condizione essenziale dell'apprendimento è la motivazione. Questa è sicuramente in relazione alla scelta di materiali adeguati come tematiche e come difficoltà linguistiche alla realtà esperenziale, all'età, alle conoscenze, agli interessi e alle competenze degli allievi. Essa è, comunque, mantenuta viva da una metodologia flessibile e ispirata alle specifiche caratteristiche della classe. L'approccio basato sul coinvolgimento totale dell'alunno, che assume un ruolo attivo in tutte le fasi dell'apprendimento , favorisce la motivazione in quanto rende 1'alunno corresponsabile nel processo di apprendimento. Le attività proposte, le modalità operative e la gestione della classe contribuiscono a stimolare l'interesse, la curiosità e la motivazione. Il coinvolgimento degli studenti viene facilitato oltre che da un approccio metodologico adeguato al contesto della classe anche dalla qualità e varietà dei materiali proposti e dei sussidi utilizzati ( laboratorio linguistico, video-registratore, registratori, TV satellite, computers). Il comportamento degli studenti sarà determinante affinchè il metodo su esposto possa essere attuato compiutamente e possa essere efficace. Essi dovranno essere responsabilizzati al loro ruolo e, pertanto, dovranno: - rispettare le consegne; - svolgere i compiti loro assegnati con costanza e regolarità; - partecipare attivamente a tutte le fasi dell'attività didattica dando un contributo fattivo; - dimostrare spirito di collaborazione nel lavoro con l'insegnante e i compagni; - contribuire al mantenimento di un clima positivo all'interno della classe; - dimostrare disponibilità al recupero anche con ulteriore spontaneo lavoro e ricerca. La dimensione interculturale verrà stimolata attraverso la riflessione sulla lingua, la conoscenza di aspetti di civiltà, di fenomeni storici, economico-sociali e letterari, e lo studio comparato di diverse culture, inclusa la propria. Verranno favorite tutte le attività che consentiranno agli allievi di entrare in contatto diretto, quindi a livello esperenziale, con società e culture diverse: scambi di classe e lavoro, gemellaggi, progetti comuni europei (Socrates), viaggi studio, stages linguistici e lavorativi, corrispondenza epistolare ed elettronica. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica è parte integrante della programmazione e mira ad accertare se e in quale misura gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Essa, se correttamente usata, fornisce all'insegnante informazioni utili per eventualmente correggere e modificare il suo approccio didattico, L'iter di programmazione e, quindi per pianificare gli interventi didattici che facilitino il recupero degli allievi più deboli. La verifica, inoltre, consente agli studenti di fare il punto sul loro apprendimento attivando nel contempo capacità di autovalutazione. Questa è particolarmente importante in quanto permette allo studente di essere consapevole di intervenire in modo attivo nel suo processo di apprendimento cooperando e cogestendo questo processo con l'insegnante. La verifica si avvarrà di prove di varia natura somministrate sistematicamente mirate ad accertare il conseguimento di obiettivi specifici sempre chiaramente esplicitati. La tipologia di tests proposti includerà tests di tipo oggettivo o discreto ( e.g vero/falso, scelta multipla,esercizi a risposta chiusa ecc..) e tests di tipo integrato o globale in cui vengono verificati competenze in vari ambiti e nelle varie abilità. La verifica non si baserà solo su prove formali periodiche ma anche sullo spontaneo o sollecitato 'feedback'dell'alunno nelle varie fasi dell'attività didattica. L'approccio metodologico usato, che si basa sulla centralità dell'alunno, facilità la partecipazione e il 'feedback' spontaneo dell'allievo. Questo è un momento utile sia all'insegnante, per accertarsi del continuo progresso degli allievi, sia all'alunno il quale, attraverso il self-monitoring (auto-monitoraggio), potrà rendersi conto della sua prestazione. In considerazione della prova finale scritta per il triennio linguistico sperimentale, che consiste in una prova globale di comprensione di un testo scritto, di un riassunto e della produzione di un saggio in genere di tipo argomentativo, le verifiche, soprattutto per la classe quinta, verteranno sull'accertamento di competenze specifiche di lettura, di analisi testuale, di sintesi nel riassunto, della organizzazione di un testo che sia sviluppato in modo coerente e coeso. L'errore non deve essere interpretato in senso punitivo ma la sua rilevazione è un momento importante sia per lo studente, per identificare un'area problematica, che per l'insegnante, per attivare strategie di interventi adeguati al recupero e sostegno. Le attività di recupero possono avvenire in due fasi distinte: da un lato, fanno parte della pratica didattica quotidiana, nell'uso ciclico di conoscenze linguistiche e culturali tenendo conto delle differenze negli stili e nei tempi di apprendimento, nonchè dei tempi di concentrazione degli allievi; dall'altro, gli studenti che riscontrano maggiori difficoltà possono necessitare di momenti specifici supplementari di recupero da attuarsi nei tempi che il Collegio dei docenti stabilirà. La valutazione delle prove di verifica si baserà su criteri stabiliti in relazione al tipo, ai fini e ambiti dell'accertamento, alla giusta proporzione tra la complessità della prova e il tempo assegnato. Questi criteri, oggettivi e specifici a seconda della prova, vanno esplicitati prima delle stesse. Ciò è essenziale perchè la valutazione possa essere accettata e condivisa e in modo da stabilire e mantenere un rapporto di fiducia reciproca tra insegnante e allievo e anche da responsabilizzare l'allievo sia sul processo che sul prodotto dell'apprendimento. La valutazione sommativa è un'operazione complessa caratterizzata da una serie di variabili. Oltre ai risultati delle verifiche periodiche, essa terrà conto: - dello sviluppo della personalità e delle competenze acquisite sui vari piani(cognitivo, operativo, relazionale, valutativo, ecc.) in relazione ai livelli di partenza; - dell'impegno dimostrato dagli studenti nel lavoro quotidiano e per superare difficoltà migliorando così il loro rendimento; - della partecipazione costruttiva all'attività didattica; - dell'autonomia di studio e di apprendimento dimostrata; - delle capacità di recupero messe in atto. L'ESPERTO Dl MADRELINGUA (ore di copresenza) L'esperto di madrelingua opera in copresenza coi docenti titolari in misura di un'ora settimanale nelle terze e quarte classi e di due ore nelle quinte del triennio linguistico sperimentale. La funzione dell'assistente di lingua straniera non è tanto e solo quella di dare modelli corretti di lingua, quanto di offrire una dimostrazione del pluralismo culturale assolutamente necessaria per impostare un discorso di educazione interculturale, da cui una scuola al passo coi tempi non può prescindere. Un'altra sua funzione essenziale sarà quella di offrire uno stimolo alla conversazione e un modello delle molteplici varietà linguistiche che si concretizzano in modo diverso a seconda dell'argomento, del tempo, del luogo e della situazione interattiva. Perchè la copresenza docente-assistente sia proficua, questa dovrà essere preceduta da una rigorosa e documentata programmazione delle attività da svolgere nelle varie classi, dalla individuazione degli argomenti da presentare, del materiale linguistico e culturale da introdurre e delle scelte metodologiche da attuare. Si ritiene necessario indicare le linee essenziali di operatività dell'assistente nel modo seguente: CONTENUTI Cultura relativa al/la paese/ nazione di provenienza In particolare: - Modo di vivere dei teenagers( tempo libero, famiglia, hobbies/interessi, musica, moda, sport, slang) (Classi Terze) - Sistema Educativo (Classi Quarte) - Istituzioni e sistema politico (Classi Quinte) - Religione/i ( Classi Quarte) - Tradizioni tipiche o eventi tradizionali (Classi Terze) - Cibo (Classi Terze) - Attualità concernente i paesi di lingua inglese, francese, tedesca e spagnola ( Tutte le Classi) - Sistema di vita attuale del loro paese di provenienza (Classi Quarte e Quinte) - Riferimenti storici utili per inquadrare e comprendere la loro cultura, modo di vivere e mentalità (Classi Quarte e Quinte) - Eventuale uso di qualche testo letterario rappresentativo della loro cultura (Classi Quinte) Lingua - Uso della lingua parlata con particolare enfasi su espressioni colloquiali, frasi idiomatiche e modi di dire tipici. - Espressioni particolari o lessico in generale da fornire prima di alcune attività per facilitare l'interazione degli studenti e la loro partecipazione alle discussioni - Analisi di alcune aree problematiche a livello fonetico, grammaticale, lessicale e di spelling - Pronuncia - Intonazione Abilità - Ascolto - Parlato -Lettura ( quando funzionale ad attività di discussione) Per le competenze da sviluppare nelle tre abilità si rimanda a quanto indicato nel progetto sperimentale. METODOLOGIA Oltre agli argomenti/contenuti sopra citati, gli esperti di madre lingua proporranno temi inerenti la loro specifica realtà culturale di provenienza. La scelta dei materiali, I'impostazione metodologica, la scansione temporale ed eventuali attività di preparazione vanno concordati con l'insegnante titolare. Ogni lezione di conversazione deve essere pianificata definendo obiettivi (culturali e/o linguistici) programmando attività adeguate al loro raggiungimento e modalità operative gestione classe, tecniche di lavoro, individuale, in coppia, in gruppo o intera classe, assegnazione di compiti e ruoli). A titolo esemplificativo, per un'attività di discussione sull'attualità o su un qualsiasi aspetto culturale o di costume, bisognerà prima di tutto fornire un input tramite materiale scritto, audio o video, preparare attività adeguate per la loro comprensione, facilitare la comprensione degli stessi attraverso un aiuto in campo lessicale e/o culturale, fornire un adeguato feedback quando necessario o quando richiesto, e poi organizzare la discussione fissandone le modalità. Lo scopo delle ore di conversazione è lo sviluppo dell'abilità produttiva del parlato. Si eviterà accuratamente di proporre lezioni di tipo cattedratico/frontale. Il suo ruolo primario è quello dell'animatore. Tutta la classe deve essere coinvolta nelle varie attività che verranno proposte sollecitando e rendendo possibile la partecipazione di tutti gli alunni. Essi verranno incoraggiati e spronati a usare sempre la lingua straniera. Gli interventi correttivi non dovranno bloccare o inibire la libera espressione degli allievi. Tali interventi, pure necessari, dovrebbero essere fatti alla fine di una attività, di una sessione o in qualsiasi altro momento propizio. MATERIALI - Uso di materiale autentico (video, giornali, riviste, interviste, annunci pubblicitari, canzoni, testi vari) COSA INSEGNARE E VERIFICARE - Fluency (scioltezza, scorrevolezza del discorso) - Uso appropriato della lingua e del registro - Correttezza formale - Strategie comunicative - Pronuncia Considerato il numero limitato di ore degli esperti di madre lingua (una sola ora nelle classi terze e quarte), non si può chiedere loro di fare verifiche formali che si concretizzino poi in un voto numerico. Essi, tuttavia, pur nel tempo limitato, dovrebbero osservare e rilevare eventuali difficoltà e aree problematiche che gli studenti incontrano nell'esprimersi oralmente. Dovrebbero inoltre cooperare con l'insegnante titolare per colmare lacune negli aspetti sopra elencati ed esprimere un giudizio sul progresso degli allievi. Tale giudizio verrà preso in considerazione nel momento in cui si valuterà a vari livelli, sia sul piano strettamente didattico, sia sul piano della crescita e sviluppo della personalità, ossia a livello cognitivo, comportamentale, relazionale e operativo. 3^ LINGUA STRANIERA TEDESCO - SPAGNOLO Premessa e finalità Lo studio della terza lingua straniera caratterizza l’Indirizzo Linguistico moderno sperimentale e conferisce ad esso una specificità rispetto agli altri indirizzi presenti nel Progetto. L’apprendimento della terza lingua riveste un’importanza fondamentale non solo perchè insieme alla prima e alla seconda lingua arricchisce la formazione culturale delle/dei discenti, ma anche perchè permette di raggiungere una dimensione europea dell’educazione. come infatti più volte ribadito nel Libro bianco su istruzione e formazione Insegnare e apprendere - Verso la società della conoscenza della Commissaria europea Edith Cresson, uno degli obiettivi prioritari delle politiche comunitarie oggi è promuovere la conoscenza di tre lingue europee per favorire l’integrazione delle/dei nostri giovani in Europa e facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro. Per non essere «esclusi» nella società della conoscenza è dunque necessario acquisire un solido patrimonio culturale e delle buone competenze linguistico-comunicative. Poichè gran parte della popolazione scolastica del nostro Istituto proviene da condizioni socioculturali non favorevoli e da aree periferiche svantaggiate, lo studio della terza lingua straniera assume ulteriore importanza nel Progetto di sperimentazione e dà alle allieve ed agli allievi maggiori possibilità di competere ed affermarsi in ambito europeo. Con l’obiettivo di formare le future cittadine ed i futuri cittadini dell’Europa unita, l’insegnamento della terza lingua prevede la realizzazione de scambi culturali e di gemellaggi con classi di istituti superiori tedeschi e spagnoli ed il coinvolgimento in progetti educativi europei dell’Azione 1 del Programma comunitario Comenius. Attraverso le esperienze di cooperazione europea, entrate ormai a far parte del curriculum della terza lingua, viene facilitata la comunicazione con gli istituti partner ed allo stesso tempo vengono valorizzate le differenze culturali e le diversità dei sistemi di vita e di pensiero dei paesi di lingua tedesca e spagnola. OBIETTIVI AFFETTIVO-SOCIALI Sviluppo autonomo della personalità del discente e del suo senso di responsabilità. Per raggiungere tali finalità il discente deve imparare a: lavorare nel rispetto dei propri compagni e dell’insegnante. Collaborare con i propri compagni ed aiutare quelli in difficoltà. Acquisire consapevolezza del proprio processo di apprendimento. Riconoscere ed accettare realtà socio-culturali diverse. Prendere coscienza di sè come personalità autonoma. Acquisire consapevolezza di fare parte di una collettività multietnica. OBIETTIVI DIDATTICI CLASSE TERZA L’allievo sa condurre un dialogo su argomenti di vita quotidiana (famiglia, amicizie, scuola, hobby). E’ in grado di decodificare brevi articoli su argomenti che interessano i giovani. E’ in grado di comprendere brani autentici ascoltati e di reagire ad essi. Sa elaborare brevi scritti sugli argomenti conosciuti. Conosce il lessico più idoneo ad esprimersi nelle varie situazioni. CLASSE QUARTA L’alunno possiede tutti i mezzi necessari (conoscenze morfosintattiche e linguaggio adatto) per condurre un dialogo su argomenti di sua conoscenza. Sa esprimere e sostenere opinioni personali. Per quanto riguarda lo spagnolo, si inizia già il raggiungimento degli obiettivi sociostorico-letterari sottoindicati, validi per il tedesco nella quinta classe. CLASSE QUINTA L’alunno conosce la realtà socio-storico-letteraria del paese (dei paesi) di L3 con particolare interesse verso questo secolo, anche in rapporto alla propria cultura. E’ in grado di comprendere un testo in L3. E’ in grado di analizzarlo. E’ in grado di contestualizzarlo. E’ in grado di interpretarlo e di rielaborarlo personalmente. E’ in grado di fare paragoni fra i vari brani, autori e movimenti conosciuti. CONTENUTI CLASSE TERZA Dialoghi tipo su argomenti di vita quotidiana. Brevi articoli di giornale. Brani autentici. Strutture di grammatica comunicativa. Esercizi di grammatica comunicativa. CLASSE QUARTA Materiale autentico su vari argomenti. Articoli di giornale. Strutture morfosintattiche e relativi esercizi. Brevi brani letterari. CLASSE QUINTA Materiale autentico di attualità e civiltà. Studio della letteratura con particolare attenzione al Novecento ed ai suoi aspetti storico-socio culturali: movimenti nelle varie forme artistiche, avvenimenti politici, autori, testi. METODOLOGIA Approcio comunicativo alla lingua, proposto attraverso unità didattiche, per l’acquisizione graduale del lessico più idoneo ad esprimersi nelle varie situazioni, supportato dal metodo induttivo per l’analisi dei fenomeni grammaticali e più avanti di quelli culturali. Metodo strutturale per l’acquisizione delle strutture morfo-sintattiche e più avanti per l’analisi dei brani letterari. Analisi contrastiva sia per i contenuti linguistici che per quelli culturali. In particolare per l’analisi del testo si segue questo procedimento: partendo dal testo si risale al contesto (storico-socio-letterario) in modo da favorire: 1) 2) 3) analisi sintesi rielaborazione autonoma STRUMENTI DI LAVORO Libri di testo Testi autentici di lettura, di consultazione come dispense, articoli di giornale. Sussidi audiovisivi e informatici nel laboratorio linguistico e multimediale. Materiale autentico frutto di esperienze di viaggi e gemellaggi. ESPERTO DI MADRELINGUA CLASSE TERZA Nell’ambito della programmazione dell’insegnante, l’esperto si inserisce nell’attivazione delle abilità di comprensione e produzione delle strutture acquisite. Interviene quindi nella fase di rielaborazione e di automatizzazione delle espressioni orali acquisite nelle unità didattiche. CLASSE QUARTA E QUINTA Facilita la proprietà di linguaggio e la scioltezza di dialogo attraverso discussioni in classe su argomenti di attualità e di civilizzazione, di cui fornisce il materiale autentico. Si propone come esponente e rappresentante della realtà del suo paese, favorendo così un’analisi contrastiva delle due culture, da parte dell’alunno. VALUTAZIONE La valutazione deve fondamentalmente provare i risultati dell’apprendimento; deve quindi tener conto del raggiungimento degli obiettivi didattici specifici attraverso una serie di verifiche formative alla fine di ogni unità didattica e attraverso una serie di verifiche sommative, il cui scopo è ottenere una prova degli effetti sommati di un insieme di lezioni che costituiscono una unità d’insegnamento più ampio. a) STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA: Alla fine di ogni unità didattica gli allievi vengono sottoposti a verifiche parziali sui contenuti esercitati, al fine di controllare il processo di apprendimento: rilevare eventuali carenze quindi attivare sostegni e recuperi. b) STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA: CLASSE TERZA Dialogo su traccia in L3 per verificare il grado di acquisizione delle competenze della comprensione e della produzione orale. Composizione di frasi, utilizzando elementi dati. Stesura di brevi messaggi su traccia in L3 (lettere personali, cartoline, inviti). attività di comprensione di un testo scritto per verificare il grado di acquisizione delle competenze della comprensione e della produzione orale. CLASSE QUARTA Verifiche di produzione autonoma su un argomento dato. Per quanto riguarda lo spagnolo, data l’introduzione dello studio della letteratura, sono previste anche verifiche sottoindicate, valide per il tedesco solo nella quinta classe. CLASSE QUINTA Verifiche sulla comprensione autonoma di un testo. Verifiche sulla rielaborazione personale. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione raccoglie dati riguardanti il processo di apprendimento dei contenuti, tenendo conto anche delle seguenti abilità e del loro utilizzo: Abilità intellettuali. Abilità di «problem solving», cioè di gestire una situazione nuova. Abilità motorie (linguaggio non verbale). Per quanto riguarda i contenuti sono validi i seguenti criteri: Comprensione del testo. Correttezza morfosintattica e proprietà di linguaggio. Coesione e coerenza. Competenza espositiva e lessicale. Dopo l’introduzione di testi di una certa complessità si terrà conto dei seguenti criteri: Capacità di analisi. Capacità di sintesi. Capacità di rielaborazione autonoma. TRIENNIO LINGUISTICO MODERNO FILOSOFIA (Area di indirizzo) FINALITÀ La filosofia è innanzitutto attività linguistica, che riconosce nel linguaggio verbale una dimensione strutturale e strutturante degli esseri umani. I1 linguaggio è presupposto di qualsiasi conoscenza organizzata logicamente. Avere un linguaggio significa avere un mondo, una rete di concetti e di relazioni tra le "cose", poterne disporre nel pensiero. La filosofia si presenta come linguaggio complesso e astratto, che richiede delle discrete competenze linguistiche di base: pertanto l'insegnamento della filosofia ha come suo presupposto e come suo momento intrinseco l'educazione linguistica. In quanto è discorso sul mondo, la filosofia ha finalità cognitive e formative e ampliamento e approfondimento delle conoscenze oltre che riflessione sulle nozioni già acquisite. In tal senso ha stretti rapporti con la religione, l'arte, le lingue, la storia, il diritto, l'economia, la matematica, le scienze della natura. Dal punto di vista cognitivo, la filosofia educa al pensiero astratto, comprendendo l'educazione al pensiero intuitivo, all'astrazione, all'induzione e alla deduzione logica, alla pratica dell'argomentazione razionale, al discorso comunicativo. In tal senso l'insegnamento della filosofia ha specifiche finalità logiche. In ciò la filosofia mira anche ad un valore formativo: sviluppare le capacità di ciascuno/a studente a pensare in modo relativamente indipendente dalle circostanze in cui si trova a vivere: in tal senso la filosofia mira a sviluppare persone che sappiano superare l'atteggiamento passivo nei confronti dei modelli educativi ricevuti per arrivare a trovare una propria autonoma soluzione e interpretazione dei fatti della vita e dell'esistenza. Nel suo sforzo di astrazione dalle realtà concrete e dalle circostanze storiche la filosofia vuole educare, assieme alle altre discipline al processo di socializzazione in relazione all'età degli/delle studenti cui si rivolge. In tal senso vuole educare all'acquisizione del senso di identità, alla comunicazione, e alle competenze che questa necessita (capacità di ascolto, di interpretazione dei messaggi altrui, capacità di intervenire attivamente, capacità di esporre la propria opinione, capacità di resistere alle critiche, capacità di accogliere le critiche per rivedere le proprie convinzioni). OBIETTIVI. A partire dalle finalità sopra espresse, la filosofia si pone alcuni obiettivi generali da conseguire nell'arco del triennio. Si tratta di obiettivi cognitivi, linguistici e socio-affettivi. OBIETTIVI LINGUISTICI: - competenze linguistiche generali e specifiche: - capacità comunicativa (saper formulare dei messaggi comprensibili); - competenza lessicale nell'uso del linguaggio quotidiano e del linguaggio filosofico; - organizzazione di un discorso logico, che significa: discorso ordinato, cioè dotato di un "filo", di un senso; discorso coerente (cioè non contraddittorio);discorso organico (che comprende in sè i vari elementi di una questione in una globalità);correttezza sintattica e grammaticale; OBIETTIVI COGNITIVI: - conoscenza di teorie (scientifiche, filosofiche, politiche, religiose)particolarmente significative nella storia della nostra cultura, soprattutto, ma non solo, occidentale; - conoscenza di alcuni fatti ed eventi storici, economici, politici, culturali, religiosi artistici; - capacità logiche capacità di astrazione; di induzione; di deduzione; capacità di analisi: in particolare la capacità di distinguere il problema dalla soluzione che questo riceve in una determinata teoria; capacità di sintesi; capacità di soluzione di un problema; di invenzione; capacità di applicazione di una teoria ad una situazione concreta; capacità di connessione di una teoria e di un problema filosofico con problemipolitici, giuridici, religiosi, economici, culturali. capacità di interpretazione e di valutazione; capacità di argomentare per sostenere una tesi; Abitudini di lavoro personale: acquisizione di un metodo di lavoro efficace, che comprende: prendere appunti (dal testo e durante le lezioni) e di riordinarli; schedare testi; fare schemi e scalette; parafrasare e riassumere; fare note e commenti; produrre testi autonomi su temi dati e spontaneamente proposti; OBIETTIVI SOCIO - AFFETTIVI: capacità relazionali - comunicative; capacità di ascoltare, cogliendo il punto di vista altrui; capacità di intervenire opportunamente nel corso di una lezione o di una interrogazione, di una discussione o di un dibattito o conferenza; capacità di scambiare i ruoli di ascolto - espressione; capacità di entrare all'occorrenza in una relazione d'aiuto; capacità di regolazione dell'emotività: capacità di controllare l'impulsività nell'occupare tutto lo spazio, o viceversa, di vincere la ritrosia ad intervenire personalmente. METODI. Nel lavoro concreto non si possono isolare strategie volte al conseguimento di obiettivi semplicemente linguistici, o solo cognitivi o socio affettivi Si pensi per esempio alla capacità di argomentare: essa è indubbiamente una capacità logica, che si forma concretamente con l'abitudine a rispondere a domande o esigenze poste da altre persone, e perciò richiede una capacità di decentramento (rispetto al naturale egocentrismo), che è anzitutto una capacità emotiva e che coinvolge il senso di sè in relazione agli altri e alle altre. Ma la capacità di argomentare nasce anche dalla conoscenza dei "luoghi comuni" argomentativi, perciò da una certa confidenza con determinate teorie e con determinate strategie logiche, che si sono costruite all'interno di una tradizione storica. I metodi adottati tendono pertanto a raggiungere insieme i tre ordini di obiettivi, nello studio concreto della disciplina. L'insegnamento della disciplina si articola in diversi momenti: lezione frontale di introduzione ad una teoria o ad un problema, di spiegazione di concetti e di teorie nella loro globalità; lettura e commento in classe di un testo (manuale o testo di un autore); somministrazione di questionari, griglie, schemi; ricerche sul dizionario; interpretazioni più o meno guidate o autonome di testi o brani; verifiche orali e scritte, sia immediate, sia di sintesi globali dei vari argomenti trattati. VERIFICA Le verifiche possono comprendere: risposte a domande (orali o scritte); risposte a temi o problemi, sotto forma di esposizioni orali; saggi brevi scritti, di natura analitica o di interpretazione sintetica; relazioni e ricerche, orali e scritte (che riguardano approfondimenti collettivi o individuali); test analitici sulla terminologia, la conoscenza, la comprensione di alcune connessioni concettuali (i test non possono avere altro valore). PRORAMMI I programmi sono in relazione alle capacità verificate inizialmente nelle classi e agli interessi che si manifestano progressivamente nel corso del lavoro in tal senso si deve ricordare che quasi nessuno / a studente del nostro istituto prosegue negli studi filosofici, per cui non è obiettivo dell’insegnamento dare una preparazione formale di tipo specialistico. La conoscenza di problematiche temi e teorie filosofiche ha, come abbiamo già sottolineato, finalità formative e cultuali generali e non specificamente cognitive. Senza rinnegare la validità di un approccio storico - genetico alle problematiche filosofiche, e la validità di un percorso istituzionale di tipo manualistico che sia teso a fornire la conoscenza di alcune teorie significative e dei loro reciproci rapporti, si è avvertita l’esigenza di introdurre nell’insegnamento momenti di approfondimento teorico, di problematizzazione, di analisi circonstanziata. In tal senso i programmi prevedono anche approfondimenti collettivi e soprattutto nelle quinte classi , individuali , che possono essere definiti anche dei corsi monografici in miniatura. Il tempo a disposizione , l’impegno delle/degli studenti in varie discipline, il livello della maggioranza non sempre consentono lo sviluppo di approfondire ampi e analiticamente articolati. L’approfondimento concerne in particolar modo: - un tema di natura multidisciplinare, che può essere individuato anno per anno all’interno del Consiglio di Classe e in concomitanza con le colleghe/i; - un aspetto o un problema interno alla discussione filosofica, relativo a diversi autori e teorie, a diversi periodi storici (come per esempio: temi generali, come il tempo, lo spazio, il numero; l’apparenza e la verità; temi antropologici, come la natura umana e le sue manifestazioni; la storia umana il progresso o regresso, l’evoluzione; temi di gnoseologia e logica come la natura del conoscere il suo valore, la concezione della scienza, etc.; temi linguistici, come la natura, la genesi, lo sviluppo del linguaggio umano, le relazioni tra pensiero e linguaggio; temi di epica come il bene e il male morale, la felicità, la virtù; temi politici, come la natura dello stato, le forme di stato, i modelli politici, le forme di governo; temi religiosi, quali il peccato, la salvezza dell’immortalità dell’anima); - un tema relativo ad un determinato contesto o ad una determinata prospettiva culturale, perciò circostanziata geograficamente e storicamente. VALUTAZIONE Senza soffermarci sul complesso processo di valutazione che comprende un momento di diagnosi, un momento formativo e un momento sommativo, ci limitiamo a osservare che i criteri di valutazione, per quanto li applichiamo consapevolmente (il che rimane un ideale meramente normativo e astratto) sono in connessione con gli obiettivi formulati, ma anche con il riconoscimento di tutte le qualità che riscontriamo negli /nelle studenti o nei metodi di lavoro (anche se non erano stati programmati). In tal senso si valutano le capacità sociali e relazionali; le capacità linguistiche-comunicative generali e specifiche; le capacità logico-cognitive; le conoscenze acquisite, il grado di profondità e le modalità di comprensione riscontrate. TRIENNIO LINGUISTICO DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO AREA COMUNE - AREA DI INDIRIZZO PREMESSA I1 programma di diritto nel corso linguistico - moderno è stato strutturato in modo tale da essere una guida per gli alunni in un'attività di ricerca e di scoperta dei problemi che investono la vita della società, che li conduca ad acquisire le capacità necessarie per affrontare la vita di relazione e ad inserirsi nel mondo del lavoro, consci dei loro diritti, ma anche dei loro doveri e delle loro responsabilità. Nella classe terza nel formulare il programma si è voluto mettere in particolar luce attraverso la trattazione delle relative tematiche, la persona soggetto di diritto, e le istituzioni che per prime ne formano, potenziano ed esaltano le personalità. La funzione sociale della proprietà la natura delle obbligazioni e del contratto, lo statuto dei lavoratori, i sindacati sono le maggiori tematiche su cui è incentrato il programma della quarta classe. Una Repubblica fondata sul lavoro, evidentemente, tutela il lavoro, lo sviluppa. Per queste ragioni attraverso una formazione adeguata si intende garantire ai giovani l'acquisizione di una qualificazione anche nel campo professionale. Nella classe quinta il Diritto Comunitario, non più ricompreso nell'area comune, è presente in quella di -indirizzo- perché, proprio per qualificarsi professionalmente nei campi che la conoscenza delle lingue aprirà loro, è fondamentale che i giovani conoscano e comprendano l'importanza delle strutture comunitarie europee. Gli uomini, oggi, non vivono più, soltanto, nell'ambito delle loro comunità nazionali. L'Europa è e rimane un grande ideale da perseguire: cooperazione economica e integrazione sono già una realtà, l'unione politica, ancora, solo una speranza di molti. TRIENNIO LINGUISTICO DIRITTO FINALITA' 1) Sviluppare attraverso la riflessione sul linguaggio specifico della disciplina la capacità di elaborare le informazioni e di comunicare esponendo il materiale trattato in forma nuova e diverso rispetto a quella data. 2) Comprendere il fenomeno della produzione giuridica come espressione di una determinata realtà socioeconomica e culturale. 3) Sviluppare la consapevolezza di essere soggetto di diritto nella famiglia, nella scuola, nella società. 4) Acquisire comportamenti civilmente e socialmente responsabili, partecipando con metodo democratico e abituandosi ad ascoltare ed a rispettare le idee altrui. 5) Saper utilizzare chiavi interpretative di un fatto sociale, economico o politico attraverso l'analisi di testi e documenti. 6) Saper derivare effetti e conseguenze dell'interpretazione di alcuni dati (estrapolazione). 7) Saper riunire elementi conosciuti al fine di formare una nuova struttura organizzata. Obiettivi operativi 1) Saper riconoscere all'interno di un testo caratteri e concetti essenziali o accessori. 2) Abituarsi ad utilizzare la forma scritta come metodo di ricerca e visualizzazione dei concetti fondamentali (schemi, riassunti, analisi di un testo). 3) Saper utilizzare diversi mezzi di informazione (libri, documenti, quotidiani, riviste specializzate, video). 4) Saper riconoscere la natura e la struttura di una fonte normativa al fine della sua corretta utilizzazione. 5) Saper collegare i contenuti della disciplina con le conoscenze acquisite nell'ambito di aree disciplinari affini. 6) Saper individuare, insieme al valore cogente delle norme la relatività delle soluzioni giuridiche. DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO PROGRAMMA CLASSE 3^ (2 ORE) 1) Diritto privato e diritto pubblico. 2) I soggetti del diritto: La persona fisica e la capacità di diritto privato; le formazioni sociali in cui si esplica la personalità umana: la famiglia i gruppi organizzati del diritto privato. 3) Le situazioni attive e passive del diritto privato. 4) I1 diritto soggettivo; il rapporto giuridico. 5) I1 negozio giuridico e l'autonomia privata; la progressiva restrizione dell'autonomia ad opera dello stato sociale; i controlli dell'ordinamento sulla autonomia privata: 6) I vizi del negozio giuridico. 7) I1 contratto e la libertà contrattuale: limiti ed interventi pubblici . 8) L'autonomia collettiva e il contratto di lavoro. DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO PROGRAMMA CLASSE 4^ (2 ORE) 1) I1 diritto di proprietà nella Costituzione e nel Codice Civile: 2) Funzione ed utilità sociale. 3) La disciplina costituzionale dei rapporti economici. 4) Iniziativa economica privata ed iniziativa economica pubblica. 5) I1 ruolo dello Stato nell'economia. 6) Evoluzione storica dello Stato Moderno. 7) I1 metodo della programmazione economica. DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO PROGRAMMA CLASSE 5 ^ (3 ore) 1) Dottrina generale dello Stato. 2) Forme di Stato: Stato unitario e Stato Federale. 3) Lo Stato e l'ordinamento internazionale. 4) L'organizzazione economica internazionale. 5) La politica del commercio estero: liberismo, protezionismo, trattati internazionali. 6) La nascita di C.E.C.A., C.E.E., E. V. R. A. T.O. M. Circostanze storiche e politiche. 7) Le istituzioni comunitarie: l'Assemblea, la Commissione, il Consiglio, la Corte di Giustizia, La Corte dei Conti, il Comitato Economico-sociale. 8) Le norme comunitarie: formazione ed efficacia. 9) I1 rapporto tra le norme comunitarie e gli ordinamenti interni. 10) I soggetti: le comunità gli stati membri le persone fisiche e giuridiche. TRIENNIO LINGUISTICO DISEGNO-STORIA DELL'ARTE AREA DI INDIRIZZO PREMESSA Bisogna premettere innanzitutto che sull'apprendimento e comprensione dello studio particolareggiato della Storia dell'Arte nel Triennio si è evidenziato un importante aspetto: la materia, nella sua particolare espressione architettonica, talvolta si presenta agli allievi di non semplice ed immediata assimilazione. Il motivo di tale ostacolo si può ritrovare nella mancanza a differenza col biennio, dei necessari concetti di forma - spazio e proporzione raggiungibili al meglio solamente con l'ausilio della rappresentazione tecnico-grafica, che ne diventa un indispensabile ed irrinunciabile utile sussidio, a supporto dei concetti teorico-architettonici caratterizzanti prevalentemente il corso. In particolare è emersa la necessità di dover provvedere a tale manchevolezza con l'introduzione, nello studio della materia, di parallele analisi grafiche di alcune delle principali opere inerenti i periodi trattati: vedi Brunelleschi Michelangelo, Bernini etc. Pertanto un attento e ben programmato collegamento tra concettualità artistico-estetica e rappresentazione grafico-espressiva dei presupposti architettonici della materia potrà dare all'allievo lo strumento necessario e sufficiente per una più completa e corretta lettura e decodificazione dell'opera d'arte e comporterà conseguentemente un adeguato sviluppo della memoria visiva di ciascuno. Inoltre, a completamento della lettura e critica delle varie opere d'arte esaminate, si dovrà consentire all'allievo di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del colore, inteso come complesso di elementi convenzionali che consentono di decifrare le forme ed i volumi mediante la sua scomposizione. Particolare attenzione va riservata ancora alla teoria del restauro di opere d’arte, che comporta una profonda conoscenza di tecniche adeguate. Ottenibile con solo la personale padronanza delle forme visive trasposte graficamente nella globale produzione artistica in esame. Infine si darà la possibilità all 'allievo di esprimere graficamente, durante l'esposizione orale, esemplificazioni schematiche riportate su lavagna od altri sussidi didattici disponibili, atte a completare i concetti astratti della materia. METODOLOGIE A completamento della lettura e critica delle varie opere d'arte esaminate si dovrà consentire all'allievo di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del colore, inteso come complesso di elementi convenzionali che consentono di decifrare le forme ed i volumi mediante la sua scomposizione. Particolare attenzione va riservata ancora alla teoria del restauro di opere d'arte, che comporta una profonda conoscenza di tecniche adeguate, ottenibile solo con la personale padronanza delle forme visive trasposte graficamente nella globale produzione artistica in esame. Infine si darà la possibilità all'allievo di esprimere graficamente, durante l'esposizione orale, esemplificazioni schematiche riportate su lavagna od altri sussidi didattici disponibili, atte a completare i concetti astratti della materia. I1 richiamo grafico proposto, che è una carenza attuale della Storia dell'Arte, è da intendersi esclusivamente come supporto e sussidio didattico, quale potrebbe essere l'ausilio di uno strumento audiovisivo per la migliore comprensione concettuale. Infatti l'impiego di tale ausilio visivo, unitamente all'apprendimento dell'uso del computer, consentirà agli allievi di utilizzare materiale didattico informatico, in maniera tale che si possano inserire nel mondo del lavoro con maggiore competenza conoscitiva. PROGRAMMA CLASSE 3^ ( 3 ORE ) Il Gotico : Benedetto Antelami; l’artchitettura e le tecniche costruttive in Francia e in Italia; la scultura; Nicola Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio. Pittura gotica italiana: Cimabue, Ducio di Boninsegna e Pietro Cavallini. L’arte gotica in Italia fra Trecento e Quattrocento: Giotto, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti. Gotico internazionale: Gentile da Fabriano, Pisanello. Il Rinascimento: Brunelleschi,Donatello e Masaccio, Jacopo della Quercia, Ghiberti e i Della Robia, Battista Alberti, Paolo Uccello, Piero della Francesca, Botticelli.Mantegna e Beato Angelico. Artchitettura e urbanistica a Urbino a Ferrara. CLASSE 4^ ( 3 ORE ) il Cinquecento: Bramante, Leonardo, Raffaello, Michelangelo. L’esperienza veneziana: Giorgione, Tiziano, Correggio. Il Manierismo: autori fondamentali. Palladio, Tintoretto, Veronese, Pietro da Cortona. Il Barocco: Caravaggio, Carraci, Bernini, Borromini, Guido Reni, Guarini e Longhena. I caratteri generali del Settecento: Iuvarra, Tiepolo. Vanvitelli, Longhi, Canaletto e Guardi. L’Illuminismo. Il Neoclassicismo: Canova, David. Il Romanticismo: Gericault Delacroix, Hayez, Coubert. I Macchiaioli: Fattori. CLASSE 5^ ( 2 ORE ) La stagione dell’Impressionismo: autori e opere fondamentali. Tendenze postimpressioniste: autori e opere fondamentali. Art Nouveau - Arti applicate i Fauves L’espressionismo: il gruppo di Die Brucke. Il Novecento: il Cubismo, il Futurismo, il Dadaismo, il Surrealismo, l’Astrattismo. Der Blaue Reiter - il razionalismo in architettura; l’esperienza del Bauhaus. La Metafisica: autori e opere fondamentali. Tendenze artistiche nel secondo dopoguerra: Arte Informale, Pop Art, Arte Concettuale, Arte Povera, Body Art, Iperealismo e Transavanguardia.