ANNO SCOLASTICO 1998-1999
ISTITUTO TECNICO FEMMINILE STATALE
“Grazia Deledda”
Via Brianza, 1 – 09127 Cagliari
PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE
INDIRIZZO
LINGUISTICO MODERNO
ANNO SCOLASTICO 1998-1999
ISTITUTO TECNICO FEMMINILE STATALE
“Grazia Deledda”
Via Brianza, 1 – 09127 Cagliari
PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE
INDIRIZZO
BIOLOGICO - SANITARIO
ORGANI DELLA SPERIMENTAZIONE
Comitato scientifico didattico. E’ composto dal Preside, da due docenti per ogni area
sperimentale, da un docente per ogni indirizzo normale, da un rappresentante del
Provveditorato agli Studi e da un rappresentante dell’I.R.R.S.S.A.E.
Ha funzione di :
- centro propulsore di ricerca e raccolta delle esigenze, e proposte che emergono dai
contesti didattici e dai diversi gruppi di lavoro.
- centro propulsore di ricerca, progettazione e valutazione delle esperienze.
Consiglio di classe .
Collegio dei docenti.
Consiglio di Istituto.
C.I.C.
MODALITA' DI VERIFICA DEI RISULTATI E LORO
PUBLICIZZAZIONE
Oltre alle attività di valutazione e autovalutazione contestuali alla relazione didattica e
ai suoi risultati, strumenti della verifica di produttività sono:
1 ) Il Comitato scientifico didattico, particolarmente nella sua funzione di centro di
documentazione delle attività connesse alla sperimentazione
2) I risultati formalizzati dai vari gruppi di lavoro, oggetto di confronto e di scambio
di informazioni possibili all’interno o anche all'esterno della scuola, attraverso
l'organizzazione di Convegni, Corsi di aggiornamento e seminari di studio,
mostre, spettacoli teatrali
3) La produzione di pubblicazioni a stampa, su temi di ordine generale e con finalità
di confronto collettivo, di stimolo al dibattito e alla socializzazione.
Si segnalano in particolare:
"Fenomenologia della valutazione. Come vivono la valutazione gli studenti"
Pubblicazione a cura dell'l.T.F."DELEDDA" Cagliari 1990
“La condizione studentesca” – il caso dell’I.T.F.”G.Deledda” di Cagliari
“Creatività e analisi del testo poetico”
“Routes” Itineraries through the English Speaking World
“Dentro la scrittura”
Progetto di Alternanza Scuola –Lavoro A.S. 96/97
“Caleidoscopo” Rivista semestrale. Editrice Dattena. Cagliari n. 1 /'93 - n.2 / '94 - n.3 n.4 /’ 95 -n.5 - n.6/ ’96.
CD-ROM dal titolo “Evoluzione e rappresentazione del ruolo della donna in Europa”.
FINALITA' GENERALI
Il Progetto sperimentale è finalizzato a promuovere una vasta formazione generale e
l'acquisizione di:
- competenze culturali, comunicative e progettuali che trovano la loro specificità nei due
indirizzi del triennio (Biologico sanitario e Linguistico moderno) abilità di studio e
strategie cognitive flessibili e trasferibili
- capacità progettuali e di organizzazione autonoma delle conoscenze
- capacità di relazione e di partecipazione consapevole alla vita sociale
BIENNIO COMUNE
Si rivela positiva la scelta del Biennio comune ai due indirizzi che ha permesso e
consente sia di realizzare una solida formazione culturale sia di dare strumenti validi per
il proseguimento degli studi nel triennio successivo.
L'insegnamento nel Biennio di materie caratterizzanti nel triennio ha come finalità
quella di fornire agli allievi competenze e conoscenze che costituiscono le basi
indispensabili per lo studio di discipline riferibili alle aree di professionalità e quella di
costituire
un
momento
di
orientamento
e
rafforzamento
all'apprendimento e alle successive scelte scolastiche.
delle
motivazioni
BIOLOGICO SANITARIO
L'indirizzo Biologico sanitario è finalizzato a favorire una vasta formazione culturale
che trova una sua specificità nello sviluppo di competenze e strategie cognitive
dinamiche e flessibili tali da costituire una base per itinerari formativi post-secondari ed
universitari e per l'inserimento nel mondo del lavoro.
La prevenzione e la tutela della salute e dell'equilibrio ambientale costituiscono il centro
delle attività formative dell'indirizzo, in stretta relazione con le necessità emergenti nel
territorio in ambito sanitario e ambientale, tenendo presenti le innovazioni tecnologiche
e le trasformazioni sociali in atto e le conseguenti necessità di un rapido adattamento
delle conoscenze e delle competenze acquisite.
Notevole rilevanza assumono in tale ottica le attività di alternanza scuola-lavoro ed il
continuo rapporto con le realtà industriali, ospedaliere e con le strutture pubbliche e
private finalizzate alla tutela dell'ambiente.
LINGUISTICO MODERNO
Il corso linguistico moderno si pone, in continuità con il biennio, finalità formative
più ampie che, pur non essendo orientate a specifiche figure professionali, consentono
comunque la trasferibilità e l'applicazione in ambiti diversificati del mondo lavorativo
delle competenze specialistiche acquisite e favoriscono il proseguimento degli studi
post secondari ed universitari
Il confronto tra diverse culture, di cui le lingue sono espressione, prepara gli allievi
alla scoperta, accettazione e valorizzazione del diverso da sè, prevenendo in essi ogni
atteggiamento di rifiuto o chiusura difensiva e al tempo stesso rendendoli
maggiormente consapevoli della propria cultura di appartenenza. lI continuo
rapportarsi ad altre culture - in particolare attraverso scambi, visite didattiche, lo
studio della lingua, della letteratura e delle civiltà straniere e della Legislazione
Comunitaria - favorisce altresì lo sviluppo di capacità interrelazionali e una maggiore
autonomia di giudizio critico e conferisce una dimensione europea ed interculturale
alla formazione complessiva.
Il Corso Linguistico si pone il fine di:
- Fare acquisire consapevolezza dell'intero sistema della lingua e del suo uso nei vari
ambiti disciplinari attraverso una riflessione su
* I'integrazione dei diversi codici nella comunicazione ( rapporto tra linguaggio
verbale,
paraverbale e non verbale);
* la variabilità in relazione ai linguaggi specifici ( lessico e strutture), ai diversi mezzi
( parlato, scritto) e alla dimensione socio-psicologica;
* la testualità, coerenza e meccanismi di coesione, modalità di organizzazione dei
testi,
- Fare acquisire padronanza comunicativa con competenze linguistiche generali e
specifiche.
- Fare acquisire capacità di confronto dei diversi sistemi culturali col proprio
attraverso lo studio della storia, letteratura, diritto, filosofia, arte e la lingua stessa,
per cogliere gli aspetti comuni e quelli specifici per una migliore comprensione
interculturale e interazione con chi è portatore di una cultura diversa.
- Favorire l’interazione e cooperazione a livello internazionale attraverso progetti
comuni e scambi di classi con scuole in altre nazioni europee ( es. Paesi della
Comunità Europea).
- Fare acquisire consapevolezza dei propri processi di apprendimento, delle proprie
capacità e attitudini al fine di sviluppare autonomia nell'organizzazione dello studio,
capacità progettuali e di scelte che si basino su una migliore conoscenza di sè.
- Favorire l'emergere di capacità individuali e valorizzarle. Favorire lo sviluppo della
creatività e del giudizio critico nella convinzione che la scuola non deve proporre un
unico modello comportamentale prescrittivo.
- Favorire la partecipazione democratica alla vita scolastica nel rispetto dell'altrui
personalità e opinioni sviluppando le proprie capacità relazionali.
- Rendere gli studenti capaci di utilizzare le esperienze acquisite nel corso degli studi
traendo da esse elementi e competenze spendibili in altri contesti
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Altro aspetto qualificante della sperimentazione è il rapporto con strutture e organismi
esterni, realizzato anche attraverso le esperienze scuola-lavoro, già in atto fin dal
1984/85 e di scambi culturali con l'estero, già in atto fin dal 1985, con finalità
conoscitive, interculturali, di orientamento e di scambio con le realtà lavorative e
formative.
In particolare si fa riferimento alla Facoltà di Medicina e di Scienze, ai Laboratori di
analisi chimico-cliniche e di Chimica degli alimenti presso le A.S.L. per il Biologico
Sanitario, mentre per il Linguistico Moderno assumono un ruolo rilevante le Facoltà
di
Lingue , di Lettere e Scienze Politiche, gli Istituti di cultura, la Camera di
Commercio, la Regione Sardegna, la Biblioteca Pedagogica di Firenze che sostiene la
cooperazione europea.
I rapporti ormai consolidati con tutte queste istituzioni permettono di superare il
divario tra la scuola tradizionale e la realtà extrascolastica e di inserire pienamente la
sperimentazione non solo in un contesto regionale, ma anche in una dimensione
nazionale ed europea.
ORIENTAMENTO
Il Programma d’Istituto prevede attività di orientamento sia a livello di Biennio che di
Triennio. I vari Consigli di Classe hanno già inserito organicamente nei curriculi di
studio tale attività in funzione di una didattica orientativa e della continuità educativa,
allo scopo di permettere agli alunni una scelta consapevole ed oculata del loro futuro.
Per quanto concerne l’ultimo ciclo di studi, si sono realizzate attività specifiche per
favorire il processo di scelte degli studenti sia verso il mondo del lavoro, sia per una
migliore qualificazione professionale, sia in funzione degli studi Universitari.
Per raggiungere tali obiettivi sono stati stabiliti contatti con gli enti locali a tutti i
livelli (Regione, Provincia, Comune) e con tutti i soggetti pubblici e privati
interessati, al fine di rendere il discente partecipe in modo attivo e responsabile della
scelta da effettuare. L’Istituto ha inoltre provveduto ad attuare stages di lavoro presso
enti pubblici e privati, ha già ottenuto e nuovamente richiesto corsi post – diploma, ed
è in stretto contatto e collaborazione con alcune facoltà dell’Università degli Studi di
Cagliari.
ORARIO DI SERVIZIO
L'orario di servizio dei docenti impegnati nella sperimentazione rispetterà le
disposizioni impartite dal D.P.R. n.417 del 31 maggio 1974 e in ottemperanza alla C.M.
n.299 del 12/10/1993.
Per il buon funzionamento dei Corsi sperimentali, che richiedono un costante lavoro di
programmazione e di verifica, si ritiene necessario comprendere nell'orario di servizio le
attività connesse con la funzione docente.
Gli insegnanti completeranno perciò l'orario di insegnamento fino al limite delle 18 ore
settimanali con ore di attività connesse con la sperimentazione.
Tali ore potranno essere utilizzate sia per attività quali la multidisciplinarità, il sostegno,
l'orientamento, la compresenza, la prevenzione della dispersione scolastica, le visite
didattiche, i rapporti scuola-lavoro secondo le indicazioni dell'art.3 dell'O.M. 17/5/86,
sia per la programmazione a livello disciplinare d'interclasse sia a livello
interdisciplinare in vista dei Consigli di classe.
In ogni caso tali attività saranno precedute da una programmazione che verrà stabilita
annualmente dal Collegio dei docenti nelle linee generali e quindi definita
periodicamente all'interno dei Consigli di classe sulla base delle necessità rilevate
nell'ambito delle metodologie adottate.
Le stesse ore potranno essere impiegate in attività di carattere più generale connesse con
la funzione docente, rispondenti alle esigenze dell'attività sperimentale.
BIENNIO COMUNE
QUADRO ORARIO DI INSEGNAMENTO
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA
Materia
Orario settimanale
1^
2^
ITALIANO
INGLESE
FRANCESE
EDUCAZIONE MUSICALE
DISEGNO
EDUCAZIONE FISICA
5
3
3
2
2
2
5
3
3
1
2
2
AREA STORICO SOCIALE
Materia
Orario settimanale
1^
2^
STORIA
DIRITTO
STORIA DELL’ARTE
2
3
1
2
2
1
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA
Materia
Orario settimanale
1^
2^
MATEMATICA
FISICA
CHIMICA GENERALE E LABORATORIO
3
2
-
SCIENZE NATURALI
GEOGRAFIA
ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO
3
2
-
3
2
5
2
*2
35
35
1
36
1
36
TOTALE
RELIGIONE O MATERIE ALTERNATIVE
TOTALE ORE
*A partire dall’anno scolastico 1999-2000 è prevista l’eliminazione
della disciplina anche per il 2° anno del biennio.
TRIENNI0
QUADRO ORARIO DI INSEGNAM'ENTO
Area Comune
Discipline
Religione
Italiano
Storia
3^
1
3
2
Diritto
Matematica
Educazione Fisica
2
2
2
12
Totale
Area di indirizzo linguistico moderno
Discipline
Italiano
Legislazione comunitaria
Inglese
Francese
3^ Lingua straniera
Filosofia
Storia dell’Arte
Matematica
Totale
Area di indirizzo bilogico sanitario
Discipline
Lingua straniera
Psicologia
Legisl. Sanit. e Osp.
Organ. Sanit. e osp.
Matematica
Fisica
Anatomia e fisiologia
Igiene
Scienze nat. Micr. Eserc.
Chimica organica e laboratorio
Chimica biologica e laboratorio
Scienza dell’alimentazione
Chimica analitica e laboratorio
Totale
* Le ore tra parentesi sono da attribuire agli insegnantitecnico pratici
e agli esperti di madre lingua.
orario settimanale
4^
1
3
2
2
2
2
12
5^
1
3
2
2
8
3^
*5(1)
*5(1)
*7(1)
3
3
1
24
orario settimanale
4^
*5(1)
*5(1)
*7(1)
3
3
1
24
5^
1
3
*6(2)
*6(2)
*7(2)
3
2
28
3^
3
1
3
4
5
5
3
24
Orario settimanale
4^
3
2
*3(2)
1
3
5
4
3
24
5^
3
2
3
*4(3)
2
3
5
6
28
BIENNIO COMUNE - TRIENNIO
IPOTESI DI COSTITUZIONE DELLE CATTEDRE
Materie o Gruppi di Materie
Classe di Classi nelle quali i1 titolare ha l'obbligo di
Costituenti le cattedre
Concorso insegnare
Educazione Religiosa.
Educazione musicale
Elementi di Diritto
Diritto-Leg.Com. - Leg. Sanit.
Educazione Fisica
Disegno e Storia dell’Arte.
---A 031
A 019
A 019
A 029
A 025
Organizzazione del Territorio
Organizzazione San. e Osp.
Italiano – Storia
Italiano – Storia
Inglese (1^ e 2^) lingua
Inglese
Inglese
Francese (1^ e 2^) lingua
Francese
Francese
3^ Lingua Straniera
Matematica e Fisica
Matematica e Fisica
Matematica e Fisica
Scienze Naturali e Geografia
Scienze Nat. Microbiol. Entonologia-Patol.
Igiene
Anatomia e Fisiologia
Chimica Generale Inorganica
A 057
A 057
A 050
A 050
A 046
A 046
A 046
A 046
A 046
A 046
A 046
A 049
A 049
A 049
A 060
A 060
A 040
A 040
A 013-A
057
A 013
A 013
A 036
A 036
C 011
A 057
A 057
Chimica Generale Inorg. - Org. Biol.
Chimica Analitica
Psicologia
Filosofia
Esercitazioni di Org. San. e Osp.
Scienza dell’Alimentazione
Chimica Gen. Inorg. - Org. Sc.Alim.
Numero
ore
settimanali
1^ 2^ 3^ 4^ 5^ tre corsi + una classe
1^2^ cinque bienni
1^2^ tre bienni
3^4^5^ due trienni
1^ 2^ 3^ 4^ 5^ un corso + tre classi
1^ 2^ due bienni + una classe
3^4^5^due trienni linguistici
8 seconde classi
1^2^ - 4^5^ due bienni + un triennio
1^2^ un biennio
3^4^5^ un triennio
1^ 2^ due bienni + una classe
3^4^5^ un triennio
3^4^5^ 5 classi di triennio biologico
1^ 2^ due bienni + una classe
3^4^5^ un triennio
3^4^5^ 5 classi di triennio biologico
3^4^5^ due classi di triennio linguistico
1^2^ un biennio + una classe
3^4^5^ 5 classi di triennio linguistico
3^4^5^ un triennio biol.sanit. + una classe biennio
1^2^ due bienni
3^4^ tre classi
5^ cinque classi
3^4^ due corsi
2^ tre seconde
16
15
15
14
16
15
16
16
15
14
15/16
15
16
15
15
16
15
14
15
15
16
14
15
15
14
15
2^3^4^ (biennio-triennio)
3^4^5^ un triennio + una classe (3^ o 4^)
4^5^ quattro trienni
3^4^5^ un triennio
4^5^ tre corsi
5^ tre classi (biol.)
2^3^5^ (biennio + triennio)
14
15
16
15
15
15
15
ITALIANO
BIENNIO COMUNE
PREMESSA E FINALITÀ
L’insegnamento dell’italiano nel biennio comune si propone di promuovere la
formazione della persona sul piano umano, sociale e culturale, in quanto in possesso
della lingua italiana, come lingua primaria, è lo strumento fondamentale non solo per
accedere ai più vasti campi di conoscenza ma anche per l’elaborazione e l’esposizione
del pensiero.
perciò le finalità di tale insegnamento, che trasversale a tutte le discipline, sono di tipo
prettamente formativo; in particolare esse mirano a far acquisire allo studente:
 la capacità di usare la lingua in tutte le sue varietà e funzioni;
 la capacità di esprimere l’esperienza di sè e del mondo
 la possibilità di sviluppare, attraverso la riflessione sulla lingua, le modalità generali
del pensiero;
 la capacità di comunicare per stabilire rapporti interpersonali e sociali;
 la capacità di correlarsi e confrontarsi con gli altri;
 la possibilità di accedere, attraverso la lingua , ai più diversi ambiti di conoscenze e di
esperienze;
 la capacità di rielaborare personalmente e criticamente il sapere;
 la consapevolezza del ruolo e dell’importanza della letteratura come strumento di
conoscenza e di autopromozione e come fonte di piacere estetico;
 la possibilità di fare un confronto, attraverso la riflessione sulla lingua, con le lingue
e le culture straniere.
Quest’ultimo punto acquista un particolare risalto in questo Istituto, poichè consente
delle connessioni interdisciplinari con le altre materie dell’area linguistica.
L’insegnamento dell’Italiano si articola in tre momenti essenziali: lo sviluppo delle
abilità linguistiche, la riflessione sulla lingua e l’educazione letteraria, che sono
strettamente collegati in quanto l’educazione letteraria, nel biennio, si configura
soprattutto come momento di acquisizione di metodi e strumenti per la lettura. Lo
studente cioè dovrà potersi attrezzare di tutte quelle conoscenze e competenze che gli
serviranno per un successivo più approfondito studio delle opere letterarie nel corso del
triennio.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI
Per ciascuno dei tre momenti di cui si è appena detto si possono individuare i seguenti
obiettivi didattici generali:
1) per quanto riguarda lo sviluppo delle abilità linguistiche:
 la capacità di usare la lingua per ricevere e produrre testi orali e scritti di ogni tipo, in
rapporto alle diverse situazioni comunicative e ai diversi scopi possibili.
Più in particolare si tratta di acquisire strategie, tecniche e procedure relative:
 all’ascolto;
 al parlato
 alla scrittura;
tecniche che possono essere adeguatamente sfruttate sia negli anni successivi di vita
scolastica sia, fuori dalla scuola nel mondo del lavoro e delle professioni.
2) per quanto riguarda la riflessione sulla lingua :
l’acquisizione di una conoscenza riflessa :
 dei processi comunicativi;
 della struttura e del funzionamento del sistema della lingua;
 delle varietà diacroniche e sincroniche della lingua;
 delle funzioni della lingua ;
3)



per quanto riguarda l’Educazione letteraria;
lo sviluppo di un interesse per la letteratura;
decodificazione dei testi e sviluppo di capacità critiche;
capacità di apprezzare e comprendere un testo letterario anche in riferimento al
modo in cui le funzioni di intrattenimento ed educative sono esercitate dai massmedia.
Naturalmente perché questi obiettivi didattici generali si possano poi frantumare in una
serie di obiettivi specifici e operativi, sarà necessario adattarli alla realtà delle varie
classi con l’elaborazione, da parte dei singoli insegnanti di piani didattici precisi e nello
stesso tempo flessibili, che contengono anche l’indicazione dei contenuti, dei metodi e
degli strumenti.
METODOLOGIA
I metodi saranno funzionali alle esigenze degli allievi, infatti soprattutto
nell’insegnamento della grammatica si cercherà di privilegiare il percorso che va dalla
pratica alla teoria partendo dai bisogni degli allievi, ad esempio da:
 un testo letto in classe;
 un testo elaborato dagli allievi;
 un dubbio sorto in classe;
 un esercizio di verifica.
Si farà ricorso quindi al manuale e alla teoria per controllare, verificare e approfondire.
Questo percorso, tra l’altro favorisce la conquista di una conoscenza riflessa, solida e
complessiva della lingua e del suo funzionamento.
Invece il percorso dalla teoria alla pratica è insostituibile nelle unità didattiche alla
teoria della comunicazione e al suggerimento di procedure, tecniche e strategie di
lettura e di scrittura.
La metodologia da seguire nell’Educazione letteraria verterà sulla nozione di teso
letterario; sul riconoscimento dei vari generi, seguendo un criterio di gradualità, che
parte dalle forme più semplici: la fiaba, il mito, la novella….. sino alle più complesse:
romanzo, testi teatrali e in versi; sull’analisi degli essenziali elementi costitutivi dei
testi per arrivare a un processo di sintesi e giudizio critico, che consenta il
raggiungimento di capacità di astrazione e rielaborazione.
STRUMENTI
Gli strumenti di cui ci si servirà saranno: manuali, dizionari, saggi, materiali
audiovisivi, laboratori, computer, biblioteca, gite e visite di istruzione, interventi di
esperti su specifici argomenti.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Gli strumenti della verifica formativa saranno quelli usuali nell’attività didattica: prove
orali e prove scritte di tutti i tipi e non necessariamente formalizzate in «interrogazioni»
e in «temi».
L’allievo potrà inoltre trovare l’occasione o il modo di verificare anche autonomamente
le proprie abilità, competenze e conoscenze, così da acquistare maggior consapevolezza
delle proprie attitudini, in vista di scelte future.
La valutazione sommativa tenderà ad accertare quali modificazioni siano avvenute
nell’alunno rispetto ai livelli di partenza, relativamente agli obiettivi prefissati.
SOSTEGNO E RECUPERO
La realtà socioculturale da cui proviene la gran parte della popolazione scolastica di
questo Istituto determina frequentemente situazioni di questo tipo:
 lacune legate alle esperienze scolastiche passate;
 scarsa disponibilità al dialogo educativo;
 scarse o limitate capacità comunicative;
 vere e proprie carenze linguistiche
 problemi familiari o comunque extrascolastici e mancanza di motivazioni generali o
specifiche;
 mancanza di un efficace metodo di studio.
Pertanto saranno necessari interventi di sostegno e di recupero continui e costanti per
conseguire essenzialmente quattro scopi:
1) colmare eventuali lacune tecniche relative a singoli argomenti disciplinari;
2) rafforzare le competenze logico-linguistiche
3) rinsaldare le abilità di ascolto, parlato, lettura e scrittura;
4) insegnare un metodo di lavoro.
LINGUA STRANIERA
BIENNIO COMUNE
PREMESSA
L'apprendimento della lingua straniera nel biennio ha come finalità lo sviluppo della
persona attraverso la consapevolezza del proprio IO, della propria cultura e civiltà e
della coscienza che la lingua è un potente mezzo di espressione e conoscenza della
realtà oltre che di comunicazione.
In tal senso l'insegnamento della lingua straniera nel biennio comune ha un valore
altamente formativo e svolge un ruolo essenziale. Nell'ambito delle finalità formative
contribuisce alla realizzazione dei progetti educativi del Consiglio di Classe curando
che nella programmazione annuale si scelgano temi e contenuti che permettano di
sostenere intrecci interdisciplinari con le altre materie dell'area linguistica o di altre
aree. L'insegnamento della lingua straniera opera, inoltre, nell'ambito dell'educazione
linguistica trasversale, ad affermare la centralità dell'allievo guidandolo ad assumere
responsabilità nel processo di apprendimento e ad una partecipazione consapevole alle
attività didattiche anche in fase di verifica e valutazione.
FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE
A) La formazione umana, sociale e culturale degli alunni attraverso la conoscenza di
culture diverse dalla propria
B) L’acquisizione della capacità di comunicare in Lingua straniera, in modo adeguato
alla situazione e al contesto
C) La riflessione sulla propria lingua e cultura attraverso il confronto con le lingue e
culture straniere
D) Lo sviluppo di capacità logiche attraverso la riflessione e l'analisi
OBIETTIVI TERMINALI MINIMI
Al termine del Biennio gli alunni dovrebbero essere in grado di:
comprendere produrre messaggi significativi su argomenti di vita quotidiana sia
oralmente che per iscritto;
a) interagire in brevi conversazioni di carattere quotidiano appropriate alla situazione e
al contesto, anche con qualche errore che non comprometta la comprensione;
b) comprendere il senso e cogliere alcuni elementi significativi di messaggi e
conversazioni registrati da parlanti nativi a velocità normale;
c) comprendere il significato e cogliere informazioni fattuali specifiche di semplici testi
scritti di vario argomento, di tipo descrittivo, narrativo ed informativo;
d) produrre brevi testi scritti di tipo personale su argomenti quotidiani di loro interesse:
messaggi, lettere, brevi descrizioni e narrazioni;
e) riscrivere con parole proprie il contenuto di testi di vario genere, riportando le
informazioni essenziali in esso contenute.
Gli alunni dovranno, inoltre, essere in grado di esprimersi in almeno uno dei modi
possibili (si procederà dal più semplice al più complesso) nelle nozioni di base e sugli
argomenti minimi indicati dal Livello soglia per l’apprendimento delle lingue moderne
nelle scuole del Consiglio d’Europa, realizzando almeno le seguenti funzioni:
a) chiedere e dare informazioni, ordini, suggerimenti;
b) accettare, non accettare offerte e inviti;
c) esprimere opinioni, bisogni, desideri ed emozioni.
Essi dovranno essere consapevoli delle differenze tra codice scritto e orale e del
registro da usare (formale - informale) a seconda delle situazioni e del ruolo dei
partecipanti e dello stile del testo.
METODOLOGIE E DIDATTICA
Per il raggiungimento di tali finalità e obiettivi si proporranno agli allievi testi/discorsi
nella lingua autentica contemporanea oggetto di apprendimento attraverso documenti
orali e scritti, che rappresentino una varietà significativa di tipologie testuali graduate a
seconda di complessità e obiettivi.
Sia il materiale che gli obiettivi dovranno essere graduati e distribuiti nell'arco dei due
anni del biennio tenendo conto del fatto che la lingua oggetto sia prima o seconda lingua
e ovviamente della programmazione educativa del Consiglio di Classe.
Si tenderà a sviluppare le quattro abilità fondamentali (ascolto, lettura, parlato, scrittura)
in attività integrate tenendo come obiettivo ultimo lo sviluppo della piena competenza
comunicativa, con attenzione alle regole della interazione e alle variabili dell'atto
comunicativo. In tale prospettiva l'errore assume il valore di strumento diagnostico per
le attività di recupero e va tollerato quando non è tale da impedire la comunicazione,
valida negli altri suoi aspetti.
Si organizzeranno, sia per lo scritto che per l'orale, attività partendo da testi di vario tipo
(informativo, regolativo, decscittivo, narrativo ma anche esplicativo e argomentativo
purchè non eccessivamente difficili). Tali attività saranno finalizzate alla comprensione
del significato generale, alla individuazione delle idee centrali del testo e di
informazioni fattuali esplicite (oltre ad effettuare semplici inferenze).
L'abilità di lettura si baserà sull'acquisizione di tecniche di lettura adeguate al testo ed
allo scopo di lettura tenendo conto degli obiettivi trasversali relativi a tale abilità anche
come abilità di studio sui manuali. Inoltre, gli alunni svolgeranno a casa anche letture di
tipo estensivo, utilizzando sussidi quali riviste e letture strutturate.
Si cercherà di sviluppare nell'allievo la capacità di riflettere sull'atto comunicativo e sul
sistema linguistico sia a livello fonologico, morfosintattico e semantico-lessicale, sia a
livello testuale e pragmatico.
La riflessione sarà guidata col sistema induttivo e della scoperta in attività individuali, a
coppie o in gruppo. Essa riguarderà anche un'analisi contrastiva dei sistemi linguistici
delle lingue materna e straniere oggetto di studio al biennio, con particolare attenzione
alle differenze culturali che da esse traspaiono.
Le conoscenze grammaticali verranno considerate non il fine dell'apprendimento
linguistico, ma un supporto che ha come obiettivo a lungo termine l'acquisizione della
correttezza.
Una attenta e costante riflessione verrà promossa sui processi di apprendimento della
lingua per favorire l'assunzione di comportamenti più efficaci agli effetti
dell'acquisizione della lingua straniera. Momento importante dell'azione didattica sarà
quello dedicato allo sviluppo delle abilità di studio anche di tipo tecnico, sempre in
raccordo con le altre discipline: prendere appunti da un testo orale e scritto; riassumere
anche in schemi; consultare in modo appropriato un dizionario bilingue ed
eventualmente monolingue; consultare indici, sommari, ecc.
Per contribuire attivamente allo sviluppo dell'autonomia dello studente anche in vista di
un proseguimento dello studio della lingua in ambito non scolastico, si dovrà favorire la
riflessione proprio sul metodo di studio e sull'apprendimento: modi di imparare e modi
di studiare nel rispetto degli stili individuali; scelta ed uso di strategie; come organizzare
il proprio lavoro a casa e come modificare il proprio comportamento nell'apprendimento
o il proprio atteggiamento nei confronti delle discipline.
Verranno privilegiate modalità di lavoro motivanti che favoriscano la socializzazione e
la cooperazione, sia in fase di conoscenza che in fase di realizzazione di eventuali
progetti, quali attività a coppie e di gruppo, oltre alle attività comunicative come la
simulazione ed il role-play, i giochi, attività che stimolano la creatività.
A tal fine si prevede di partecipare a spettacoli teatrali in lingua ed eventuali altre
occasioni che si presentassero. Si farà uso regolare di sussidi audiovisivi quali:
laboratorio linguistico, videoregistratore, registratore a cassette nonchè, quando ciò sarà
realizzabile, del computer anche con lo scopo di attivare strategie di apprendimento
autonomo e individualizzato.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Per la verifica si farà uso di test periodici su particolari items strutturali e lessicali, ma
soprattutto tests di tipo comunicativo orali e scritti che verifichino il progresso
nell'apprendimento e nello sviluppo della competenza comunicativa.
EDUCAZIONE MUSICALE
BIENNIO COMUNE
PREMESSA
Il fine dell’insegnamento della musica è preminentemente formativo ed estetico:
l’allievo dovrà acquisire quelle basi di cultura e di conoscenza tecnica della materia tali
da consentirgli di percepire concretamente il linguaggio musicale, sia come puro
elemento naturale o artificiale, sia come mezzo estetico e di comunicazione a carattere
spirituale, in modo tale da poter essere in grado di controllarlo e di servirsene a sua
volta.
L’insegnamento della musica si articolerà in due parti: la prima teorica, la seconda
pratica (solfeggi parlati e cantati, esercitazioni ritmiche e melodiche).
La parte teorica deve essere essenzialmente un mezzo per sviluppare quella pratica che
potrà avere una realizzazione più concreta mediante la conoscenza tecnica elementare di
uno strumento o semplicemente del canto.
L’insegnamento della storia della musica dovrà fornire all’allievo la capacità di
comprendere la musica come processo cognitivo-segnico a vari livelli, per consentire
attraverso un codice, cioè un principio correlatore, collegamenti tra l’opera musicale e la
realtà. Capire sarà quindi produrre significazione, collegare musica e contenuto
cognitivo, rinviare il discente attraverso l’ascolto e l’interpretazione di un autore, di una
sinfonia, sonata ecc. e qualche altra esperienza conoscitiva.
PROGRAMMA
CLASSE
1^
TEORIA







La musica come arte e scienza dei suoni
Il suono come elemento materiale: definizione, origine, caratteristiche principali,
distinzione tra suono e rumore secondo le leggi dell’acustica
Il ritmo: definizione, origine, caratteristiche principali, sua importanza come
elemento basilare ed essenziale della musica.
La notazione musicale corrente: cenni storici sulle origini e modificazione del rigo
musicale fino all'odierno pentagramma, definizione e conoscenza del pentagramma
stesso e della chiave di violino.
Segni ausiliari collaterali: tagli addizionali , note pause, indicazione di tempo,
stanghette, battute o misure, punto e legatura: loro definizioni e conoscenza teorica.
La scala maggiore (il modello più semplice di do): sua costituzione e caratteristiche.
Scala minore.
 Tonalità
 Intervalli musicali elementari; alterazioni elementari.
 Prime nozioni sugli accordi: formazione delle triadi sui gradi della scala maggiore;
classificazione delle voci e degli strumenti.
 Ascolto musicale
PRATICA
L'applicazione pratica degli elementi di apprendimento forniti dalla teoria avverrà in
due fasi.
Dapprima tramite brevi e semplici esercizi di solfeggio parlato, dettato ritmico, solfeggi
cantati elementari possibilmente introdotti da semplici esercizi di intonazione ed altre
prove atte allo sviluppo dell'orecchio.
La seconda fase consisterà nella scelta di uno strumento (al 1imite il canto), che verrà
presentato e descritto secondo, le sue caratteristiche principali; su di esso sarà possibile,
previa impostazione tecnica a livello elementare, applicare almeno alcuni degli elementi
teorici acquisiti da ciascun singolo allievo.
Se i progressi tecnici ed i livelli di apprendimento 1o dovessero consentire potranno
essere composti dei piccoli insiemi strumentali o vocali o ancora vocali-strumentali
formati da due o più allievi.
CLASSE 2^
TEORIA
 Origine della musica strumentale moderna.
 Conoscenza e individuazione attraverso l’ascolto di opere, dei principali strumenti
musicali dell’orchestra.
 Le forme musicali: fuga, suite, concerto grosso e solistico, sonata, sinfonia,
melodramma, oratorio e cantata.
 Il Barocco: A. Vivaldi, J.S. Bach.
 Il Classicismo viennese: F.J. Haydin, W.A. Mozart, L.V. Beethoven.
 Il Romanticismo musicale: F. Schumann, F. Shopin, F. Liszt, Wagner. Il poema
sinfonico e la musica a programma.
 L’opera italiana dell’ottocento: G. Rossini, G. verdi. Gli argomenti saranno integrati
dall’audizione delle opere più significative degli autori citati.
PRATICA
Anche in questa classe, seguendo una serie di difficoltà progressive il più possibile
ordinata e moderata, si tradurranno in pratica gli elementi dl apprendimento forniti dalla
teoria, dapprima tramite i solfeggi parlati e cantati e le esercitazioni di cui alla classe
precedente, in seguito tramite la realizzazione sullo strumento (o con la voce).
Si effettueranno senz'altro insiemi strumentali o vocali o vocali strumentali formati da
due o più allievi (ove non fosse stato possibile in prima), o si affronteranno nuovi
problemi di insiemi (ove questi fossero stati già attuati in precedenza).
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
BIENNIO COMUNE
PREMESSA
Bisogna premettere innanzitutto che sull'apprendimento e comprensione dello studio
particolareggiato della Storia dell'Arte nel biennio é importante considerare l'aspetto
multidisciplinare della materia.
OBIETTIVI
Attraverso lo studio della Storia dell'Arte ci si é preposti di raggiungere un obiettivo
didattico che comprendesse:
1) L'acquisizione della capacità di lettura, critica analitica e sintetica negli aspetti
formali e contenutistici delle correnti artistiche prese in esame.
2) I1 possesso della comprensione del significato linguistico dell'opera d'arte in
riferimento al periodo storico-filosofico religioso e sociale dell'artista.
3) La conoscenza del linguaggio della comunicazione visiva attraverso lo studio delle
immagini, considerata strumento efficace poiché il loro messaggio sia colto
istintivamente dall'allievo.
METODOLOGIE
A completamento della lettura e critica delle varie opere d'arte esaminate si dovrà
consentire all'allievo di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del colore,
inteso come complesso di elementi convenzionali che consentono di decifrare le forme
ed i volumi mediante la sua scomposizione.
Particolare attenzione va riservata ancora alla teoria del restauro di opere d'arte, che
comporta una profonda conoscenza di tecniche adeguate, ottenibile solo con la
personale padronanza delle forme visive trasposte graficamente nella globale
produzione artistica in esame.
Infine si darà la possibilità all'allievo di esprimere graficamente, durante l'esposizione
orale, esemplificazioni schematiche riportate su lavagna od altri sussidi didattici
disponibili, atte a completare i concetti astratti della materia.
I1 richiamo grafico proposto, che è una carenza attuale della Storia dell'Arte, è da
intendersi esclusivamente come supporto e sussidio didattico, quale potrebbe essere
l'ausilio di uno strumento audiovisivo per la migliore comprensione concettuale. Infatti
l'impiego di tale ausilio visivo, unitamente all'apprendimento dell'uso del computer,
consentirà agli allievi di utilizzare materiale didattico informatico, in maniera tale che si
possano inserire nel mondo del lavoro con maggiore competenza conoscitiva.
STORIA DELL’ARTE
CLASSE 1^ (1 ORA)
Visione generale degli aspetti più importanti dell’arte.
Civiltà prenurargica. La preistoria e la nascita di un linguaggio artistico:
scultura pittura e graffiti rupestri. Testimonianze di architettura (abitazioni e luoghi
magici).
Brevi cenni sulle civiltà del vicino oriente - Civiltà cretese-micenea: i cretesi e le città
palazzo, i micenei e le città fortezza.
Arte greca: origini e formazione; le prime poleis; età arcaica: il tempio e gli ordini
architettonici (dorico, ionico, corinzio).
Scultura Kouroi e Korai. Pittura vascolare.
Inizio del periodo classico: età di Pericle e di Fidia.
Policleto, Fidia, Prassitele, Skopas, Lisippo: opere fondamentali.
L’arte nella crisi della polis: Alessandro Magno e l’ellenismo. Pergamo e Rodi.
Arte etrusca: l’arte e la religione; la città; l’architettura religiosa, funeraria; pittura e
scultura.
CLASSE 2^ (1 ORA)
Arte romana: dalle origini allo splendore dei primi secoli dell’Impero; l’architettura , le
tecniche
costruttive; l’arco e la volta; le costruzioni onorarie e la casa; la pittura e la scultura.
Caratteri e opere principali dell’arte romana in Sardegna.
L’arte paleocristiana; l’arte a Ravenna; l’architettura e i mosaici.
Atre romanica: caratteri generali dell’architettura romanica in Italia; la scultura e la
pittura.
Cenni sull’arte gotica.
Lo studio della storia dell’arte del biennio si concluderà con una sintesi dei contenuti
delle principali correnti artistiche dal Rinascimento al Novecento.
CLASSE 1^(2 ORE)
DISEGNO GEOMETRICO
Il disegno geometrico, che comprende la costruzione di figure piane e solide, le
proiezioni ortogonali e le prospettive assonometriche, é fondamentale per lo sviluppo e
la teorizzazione del concetto di spazio. Scopo del disegno geometrico é dunque favorire
la capacità di razionalizzazione della realtà circostante.
DISEGNO ORNATO
Il disegno ornato, dopo una serie di figurazioni spontanee, atte a sviluppare una certa
sicurezza espressiva per delineare e definire oggetti e immagini, consisterà in una
progressiva accentuazione dello sviluppo delle capacità creative, percettive dell'allievo.
Si potranno sperimentare tecniche coloristiche varie: matita, carboncino, tempera,
acquarello, collage e incisione. Si eseguiranno pannelli decorativi da inserire nei vari
ambienti, manifesti, cartelloni e composizioni. ( Ogni alunno potrà scegliere la tecnica
più congeniale).
CLASSE 2^(2 ORE)
Nel secondo anno si svilupperanno più ampiamente i contenuti del primo anno
introducendo semplici nozioni di prospettiva geometrica e prospettiva del colore.
EDUCAZIONE FISICA
BIENNIO COMUNE E TRIENNI BIOLOGICO SANITARIO E LINGUISTICO MODERNO
OBIETTIVI
 acquisizione e padronanza di un linguaggio motorio e della sua comunicazione;
 acquisizione di regole comportamentali utili per una convivenza responsabile e per le
varie situazioni di vita relazionale, dove ciascuno accetti gli altri e sia accettato con i
suoi limiti e le sue doti;
 acquisizione progressiva della padronanza metodologica delle tecniche motorie,
intese come comportamenti autonomi, mediante lo sviluppo delle capacità e delle
abilità necessarie;
 raggiungimento della capacità critica che consenta a ciascun alunno l'autovalutazione
e l'autocorrezione;
 acquisizione di tecniche operative individualizzate ed autonome;
 capacità di scelta di una o più attività motorie, da praticare abitualmente;
 capacità di comprensione del fatto agonistico come arricchimento reciproco e non
come sopraffazione di un avversario;
 capacità di combattere la forma alienante e repressiva che, spesso, lo sport assume
nella società contemporanea;
 sviluppo della socialità, dello spirito di collaborazione e del rispetto reciproco
attraverso attività di gruppo, di classe e di interclasse che implichino il
raggiungimento di un fine comune e di una maggiore conoscenza reciproca.
PROCEDIMENTI METODOLOGICO-DIDATTICI
Si ritiene sostanziale l'acquisizione di una mentalità docente rispettosa dell'alunno che
viene aiutato nell'apprendimento e nella maturazione attraverso una guida consapevole
ai processi didattici. La rinuncia ad un insegnamento basato sulla riproduzione di
modelli uguali per tutti a favore di un modello che rispetti il singolo favorisce
l'insegnamento individualizzato, riducendo notevolmente la comparsa di comportamenti
di autoeliminazione e di aggressività da parte di coloro che non riescono a adeguarsi al
modello proposto.
In particolar modo, questo metodo non sottolinea e esaspera modelli socio-culturali
stereotipati, ma si basa sul rispetto delle caratteristiche individuali inserite nel contesto
socio-educativo rappresentato dal gruppo classe o interclasse; non si avrà, quindi, un
progetto educativo basato su modelli statici, ma si dovrà adottare una metodologia
didattica che porti ogni alunno da un livello iniziale ad un livello superiore.
Si ritiene, in sostanza, che l'apprendimento debba avvenire non come semplice
riproduzione di modelli, ma attraverso lo stimolo, la ricerca personale, l'esperienza
diretta, la collaborazione tra individui, in modo che si crei quel processo di
assimilazione e accomodamento che porta ad una reale conoscenza ed interiorizzazione
dell'argomento trattato e lo renda trasferibile a tutte le situazioni specifiche della materia
e del vissuto in genere.
Si ritiene, inoltre, che rivestano una notevole importanza: una precisa impostazione
antiautoritaria; la ricerca di uno stimolo alla creatività e all'originalità; la ricerca di una
competitività non esasperata e, dove sia possibile, un'impostazione in prospettiva
interdisciplinare, differenziata nei vari indirizzi, per garantire agli alunni una visione più
ampia e globale dei processi culturali ed un orientamento per il futuro extrascolastico.
Ciò sarà favorito dall'attività specificamente rivolta allo sviluppo della socialità e del
rispetto reciproco, che crei un clima di serenità e di collaborazione tra gli individui. Tali
attività saranno verificate con l'utilizzazione di tests sociometrici che evidenzino
l'evoluzione delle dinamiche relazionali all'interno di ciascuna classe e permettano di
controllare i risultati ottenuti e la validità dell'intervento didattico.
PROGRAMMI
SVILUPPO
E
AFFINAMENTO
DELLE
CAPACITA’
CONDIZIONALI, COORDINATIVE E FLESSIBILITA’.
MOTORIE:
A) CAPACITA’ CONDIZIONALI:
sviluppo della resistenza organica generale (corsa continua ed esercizi di corsa su
distanze progressivamente allungate, a velocità uniforme o variata e ad intensità medio
bassa; corsa interrotta da pause di recupero incompleto e completo);
incremento della forza muscolare, attraverso esercizi a corpo libero e con piccoli
sovraccarichi;
incremento della velocità e della capacità di reazione, con esercitazioni mirate a fornire
stimoli complessi e diversi tra loro.
B) CAPACITA’ COORDINATIVE:
consolidamento degli schemi motori di base (correre, saltare in alto - lungo - basso,
rotolare, arrampicarsi, lanciare, afferrare) attraverso attività ludiche semplici e giochi di
movimento.
Capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti con esercitazioni di
coordinazione segmentaria, attività che pongono in connessione due distinte abilità
motorie, interventi per lo sviluppo della bilateralità, coordinazione e controllo di gesti
diversi.
Capacità di orientamento spazio - temporale attraverso esercitazioni e spostamenti entro
spazi e con tempi diversi da quelli abituali, utilizzando posizioni e movimenti inconsueti
e ricercando nello spazio disponibile una posizione ottimale.
Capacità di differenziazione e controllo dei gesti motori acquisiti e di regolazione e
modulazione del movimento attraverso esercitazioni di gesti complessi
progressivamente più evoluti.
Capacità di equilibrio con esercitazioni a corpo libero di preacrobatica e acrobatica
elementare (la ruota, la verticale, la divaricata), esercitazioni ai grandi attrezzi (asse di
equilibrio, trave, cavallo, spalliere) e con esercitazioni combinate di rotazioni e
spostamenti.
Capacità di ritmo con esercizi di educazione ritmica del movimento e utilizzazione di
stimoli sonori di varia natura (voce, fischietto, campanella, strumenti musicali, impianto
stereo).
Capacità di adattamento e trasformazione dei movimenti con esercizi finalizzati alla
capacità di trasformare le proprie azioni motorie in base a cambiamenti improvvisi e
inattesi.
FLESSIBILITA’
Incremento della scioltezza articolare con esercizi di stretching.
Teoria dello stretching: conoscenza teorico - pratica della tecnica di allungamento e sua
applicazione sui grandi gruppi muscolari.
SVILUPPO DELLA SOCIALIZZAZIONE
Sviluppo della socialità, dello spirito di collaborazione e del rispetto reciproco
attraverso attività di gruppo, di classe e di interclasse che implichino il raggiungimento
di un fine comune e di una maggiore conoscenza reciproca.
Tali attività saranno verificate con l’utilizzazione di tests sociometrici a breve, medio e
lungo termine per evidenziare in tempi diversi l’evoluzione delle dinamiche relazionali
all’interno di ciascuna classe e di quantificare e controllare i risultati ottenuti e la
validità dell’intervento didattico.
Tale intervento si inserisce negli obiettivi della nostra sperimentazione ed è rivolto a
verificare l’esistenza di un rapporto tra la socializzazione e i risultati scolastici in
riferimento alla prevenzione della dispersione scolastica.
CONOSCENZE REGOLAMENTARI E TECNICHE DELLE SEGUENTI
DISCIPLINE SPORTIVE:
atletica leggera (corsa, salti, lanci), basket, pallamano, pallavolo, calcio a cinque,
pattinaggio, rugby, ginnastica ritmica, ginnastica artistica, tennis, tennis tavolo.
L’approccio alle discipline sportive indicate sarà preventivamente di tipo globale, per
diventare più complesso e legato alla tecnica specifica del gesto motorio in fase di
progressivo affinamento delle abilità.
Successivamente verranno introdotti elementi di pre - tattica e semplici schemi di gioco.
Elementi di valutazione e di auto valutazione con l'ausilio della videocamera e di una
griglia per l'osservazione e la valutazione del comportamento motorio.
ELEMENTI DI PRONTO SOCCORSO E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
Nozioni teoriche di traumatologia applicata allo sport: traumi articolari, muscolari e
ossei.
Conoscenze elementari di primo soccorso in caso di infortunio.
Norme di comportamento in caso di disastro o di calamità naturale.
Cenni di igiene alimentare.
Elementi di educazione stradale.
CAPACITA’ DI OPERARE IN MODO AUTONOMO E CREATIVO NELLE
ATTIVITA’ MOTORIE
Sviluppo della capacità di operare nell’ambito delle attività motorie evidenziando le
proprie qualità espressive:
composizione di un esercizio libero individuale o in gruppo con l’ausilio della musica e
di piccoli attrezzi.
Attività di animazione, di drammatizzazione, realizzazione di attività teatrali.
Attività di gestione autonoma del gruppo e di pianificazione del lavoro in attività
ludiche e motorie.
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
All'interno della programmazione sono indispensabili dei momenti di verifica sia degli
obiettivi, sia degli strumenti e della metodologia adottata quali:
 test iniziali di rilevamento dei livelli di partenza e relative verifiche periodiche sugli
stessi;
 utilizzazione di schede di osservazione sullo svolgimento di attività individuali e di
gruppo;
 tests di abilità specifiche legati alle singole attività sportive;
 questionari e discussioni periodiche di verifica del lavoro e della metodologia adottata;
 uso a scopo di verifica di strumenti audiovisivi: registratori, videocamera, foto,
filmati, etc.;
 utilizzazione di tests sociometrici a breve, medio e lungo termine per evidenziare in
tempi diversi l'evoluzione delle dinamiche relazionali all'interno di ciascuna classe.
 Gli elementi che concorrono alle valutazioni formative e sommative degli alunni sono i seguenti:
 incrementi rispetto alle valutazioni diagnostiche d'ingresso;
 interesse e partecipazione attiva e cosciente alle situazioni educative;
 capacità di autovalutazione delle potenzialità e dei livelli raggiunti nell'ambito del
comportamento motorio;
 capacità di organizzazione e di gestione di attività ludico-motorie;
 grado di socializzazione nel gruppo.
STORIA
(AREA COMUNE - AREA INDIRIZZO)
Premessa
Alla disciplina si attribuisce un alto valore formativo in quanto finalizzata a:
1) Promuovere lo sviluppo delle capacità critiche dello studente in funzione del suo
orientamento nel presente.
2) Favorire la consapevolezza del valore di culture diverse.
3) Educare alla complessità mediante l'abitudine a mettere in relazione "più fatti" per la
lettura di un momento o fenomeno storico.
4) Abituare a valutare ed esprimere giudizi critici sulle testimonianze e ad analizzare,
osservare e comprendere la realtà presente in rapporto col passato.
I1 raggiungimento di queste finalità non può prescindere dal raggiungimento di precisi
obiettivi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
a) Saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici
studiati.
b) Avere consapevolezza del metodo storico.
c) Avere chiaro il concetto di fonte e i vari tipi di fonti utilizzabili dallo
storico.
d) Saper distinguere le interpretazioni dai fatti storici.
e) Saper confrontare le diverse interpretazioni che gli storici danno di un medesimo fatto, in riferimento anche alle fonti usate.
f) Saper comprendere e utilizzare alcuni termini e concetti fondamentali propri della
disciplina (evoluzione, rivoluzione, datazione, periodizzazione, sovranità, egemonia,
autonomia, imperialismo, sviluppo, sottosviluppo ecc.)
g) Saper utilizzare alcune fonti semplici (documenti scritti, leggi, pagine letterarie, fonti
iconografiche) per osservare e comprendere un momento o fenomeno storico.
h) Diventare consapevoli del concorso di più variabili (economiche, sociali,
demografiche ecc.) nella determinazioni del fatto storico.
i) Saper ricostruire relazioni fra i fatti storici rintracciando rapporti sincronici, diacronici
e logici riferiti ad un problema storico studiato.
METODOLOGIA
Partendo dalla constatazione che la Storia non sempre è disciplina amata dagli studenti e
che per imparare bisogna voler imparare (e quindi essere motivati) si ritiene importante
lavorare alla costruzione della motivazione: nelle diverse fasi del percorso didattico si
cercherà di motivare gli allievi rispetto al lavoro che in quel determinato momento si
intende portare avanti, non accontentandosi di sottolineare in generale l'importanza della
disciplina.
Le motivazioni all'apprendimento e il successo nello studio (della disciplina) sono
strettamente legati al metodo e cioè a come l'insegnante propone i contenuti. Si ritiene
pertanto di: valorizzare una didattica basata su un'attività di ricerca da parte degli allievi
con l'insegnante nel ruolo di guida e di propositore degli argomenti in funzione della
costruzione delle conoscenze.
I1 metodo della ricerca, da intendersi come stile didattico, sarà seguito anche quando i
contenuti non verranno approfonditi in modo particolare.
Nella proposizione degli argomenti saranno tenute presenti le conoscenze pregresse
degli studenti che costituiranno una base motivazionale verso le nuove conoscenze (si
impara meglio quando si parte da cose già note).
Verrà privilegiato un insegnamento di tipo problematico per incoraggiare un
atteggiamento attivo degli studenti e ridimensionare il loro tradizionale ruolo di ascolto.
Verrà incoraggiato il collegamento con altre discipline, soprattutto con quelle della
stessa area in particolare con la Storia dell'Arte, il Diritto e la Letteratura.
Oltre al manuale per lo studio della disciplina, gli studenti dovranno fare ricorso a
fotocopie di articoli tratti da giornali, cartine geografiche e storiche, altri libri di testo e
monografie, documenti, testi letterari, documentari audiovisivi, materiale iconografico.
Per il conseguimento degli obiettivi previsti, si ritiene necessario un intervento mirato a
sostenere le abilità atte a favorire l'acquisizione delle competenze di studio e
l'utilizzazione consapevole di esse.
PROGRAMMA
I1 programma non verrà affrontato in maniera esaustiva, verrà privilegiato un
insegnamento mirato alla riflessione sulle problematiche più importanti presenti nei
programmi ministeriali.
CLASSE 1^
Studio delle Civiltà antiche con particolare riferimento alla civiltà greca ed a quella
romana (fino al secondo secolo D.C.).
CLASSE 2
Dall’età dei Severi alla metà del XIV sec..
DIRITTO
BIENNIO COMUNE
PREMESSA
L'insegnamento del diritto nel biennio, risponde all'esigenza inderogabile di
completamento culturale e formativo di questa Scuola. In tale ottica, si è scelto di
affrontare la disciplina, sviluppando il naturale collegamento con quei contenuti storici
o di altre discipline che consentano una corretta collocazione spazio-temporale delle
problematiche affrontate ed una loro organica connessione col contesto territoriale. Lo
studio del diritto nell'area comune del biennio ha lo scopo di:
1) Formare cittadini consapevoli della realtà sociale in cui vivono.
2) Percepire la complessità e la problematicità del sociale.
3) Dotare i giovani di strumenti tecnici di base per interpretare correttamente
l'informazione, talora confusa e strumentale, attuata dai mezzi di comunicazione.
4) Evidenziare la dimensione storica del fenomeno giuridico.
5) Educare ad una partecipazione consapevole alla vita scolastica nel rispetto delle idee
altrui.
6) Acquisire nuovi codici linguistici e competenze nell'uso del linguaggio giuridico, da
intendersi anche come parte della competenza linguistica complessiva.
7) Saper analizzare logicamente, astrarre ed orientarsi di fronte ad un problema,
mediante l'utilizzazione di strumenti concettuali.
METODOLOGIE
L'organizzazione del processo di apprendimento in unità didattiche, inserite nel quadro
di una più ampia programmazione, cui concorrono tutti i docenti delle discipline
dell'area storico-sociale, pare sicuramente la strategia più idonea al raggiungimento
delle finalità curricolari. I1 ricorso a documenti e testi originali (Costituzione Documenti storiografici - Codici) da affianca re al manuale, dovrà costituire
metodologia privilegiata per l'approccio alla trattazione dei problemi, tenuto conto,
naturalmente, delle limitate conoscenze lessicali e concettuali degli studenti. A1 fine di
motivare i giovani allo studio della disciplina, che se presentata in modo astratto non
suscita sufficiente interesse, è opportuno:
1) utilizzare la propensione dell'adolescente alle esperienze del personale vissuto
quotidiano (individuale - familiare - sociale), o il riferimento ad avvenimenti di
particolare interesse, avvalendosi di libere discussioni su domande guida, o con
analisi di questionari tendenti ad accertare le abilità strumentali di base;
2) passare da una fase descrittiva del fenomeno, tramite approssimazioni successive, a
progressive concettualizzazioni e generalizzazioni;
3) risalire successivamente a sistemazioni, individuazioni di categorie generali,
formulazione di principi, enunciazioni di tendenze, inquadramenti storici successivi;
4) valorizzare l'aspetto problematico ed il dibattito socio-culturale e politico sempre in
atto rispetto alle discipline trattate.
Nell'attuazione della metologia sopra descritta ci si avvarrà dei seguenti strumenti: libro
di testo e altri testi, test di verifica, quotidiani, Costituzione, produzione personale e di
gruppo.
OBIETTIVI
Alla fine del biennio lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di:
1) Riconoscere, spiegare e utilizzare i termini fondamentali del linguaggio giuridico;
2) Interpretare il Testo Costituzionale;
3) Identificare le radici storiche, le matrici culturali ed i valori ad esse sottesi; la
strutturazione formale ed il funzionamento reale della Costituzione;
4) Identificare le Istituzioni che fondano l'ordinamento giuridico;
5) Descrivere l'evoluzione storica dell'organizzazione sociale;
6) Leggere e utilizzare autonomamente i testi giuridici;
7) Acquisire una coscienza giuridica intesa come consapevolezza dell'ineliminabile
funzione sociale della norma e come accettazione dei limiti che da essa derivano alla
sfera di libertà individuale;
8) Cogliere l'esistenza di interazioni tra fenomeni storici, politici, sociali e giuridici in
una visione sistemica della realtà;
9) Individuare, insieme al valore cogente delle norme, la relatività delle soluzioni
giuridiche.
DIRITTO
PROGRAMMA CLASSE 1^(3 ORE)
1) Organizzazione sociale e origini dello Stato moderno
2) La comunità scolastica: il D.P.R. 416/74
3) Concetto e funzioni del Diritto
4) Norma giuridica e ordinamento giuridico
5) Fonti del Diritto:
 Costituzione
 Legge ordinaria
 Atti avente forza di legge
 Leggi regionale
 Regolamenti
6) Efficacia e interpretazione delle norme ( cenni )
7) Lo Stato
8) Forme di Stato e forme di governo
9) Le organizzazioni sovranazionali e le fonti
PROGRAMMA CLASSE 2^(2 ORE)
1) Le vicende costituzionali dello Stato Italiano
2) La Costituzione Italiana
3) La regolamentazione dei diritti civili
4) La regolamentazione dei diritti politici
5) Ordinamento costituzionale dello Stato: struttura e funzionamento degli organi
6) I1 Presidente della Repubblica
7) I1 Governo
8) La Magistratura
9) La Corte Costituzionale
10) Il Parlamento
MATEMATICA
BIENNIO COMUNE
PREMESSA
L'insegnamento della matematica ha il compito di promuovere e sviluppare:
- le capacità intuitive e logiche;
- lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche;
- maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti;
- un certo grado di rigorosità e precisione nell'utilizzo del linguaggio.
A tale scopo vengono individuati i seguenti obiettivi generali:
1) Sviluppo delle capacità riflessive, di ragionamento intuitivo e spirito di ricerca;
2) Acquisire chiarezza di pensiero, precisione di linguaggio e capacità critiche;
3) Sviluppare le capacità logiche e di astrazione;
4) Capacità di operare delle sintesi, descrivere e matematizzare la realtà nei suoi vari
aspetti.
PROGRAMMA CLASSE 1^(3 ORE)
ALGEBRA
Insiemi numerici (proprietà delle operazioni negli insiemi dei numeri naturali, interi,
razionali). Sistemi di numerazione. Insiemi e relazioni: operazioni su insiemi e relative
proprietà.
Relazioni. Elementi di logica delle proposizioni.
Calcolo letterale: monomi e polinomi, relative operazioni di somma, prodotto,
quoziente, elevazione a potenza. Prodotti notevoli. Semplici scomposizioni in fattori.
Frazioni algebriche e relative operazioni. Identità ed equazioni. Equazioni di primo
grado ad una incognita numeriche intere e fratte.
GEOMETRIA RAZIONALE
Enti primitivi, postulati, segmenti, angoli, triangoli e relative proprietà.
Parallelismo e perpendicolarità fra rette. Uguaglianza fra figure geometriche piane.
Proprietà delle uguaglianze. Criteri di uguaglianza dei triangoli.
PROGRAMMA CLASSE 2^ (3 ORE)
ALGEBRA
Completamento della scomposizione in fattori con applicazione del teorema e della
regola di Ruffini.
Frazioni algebriche e operazioni relative. Equazioni di primo grado intere, fratte,
numeriche e letterali.
Numeri reali, i radicali, proprietà e teoremi relativi, semplificazione e operazioni.
Razionalizzazione di una frazione. Equazioni di secondo grado, intere e fratte,
numeriche e letterali. Sistemi di primo grado numerici e letterali, a due o più incognite.
Metodi di risoluzione. I grafici nel piano cartesiano.
Rappresentazione della retta e della parabola. Interpretazione geometrica dei sistemi di
primo grado. Sistemi di secondo grado.
GEOMETRIA RAZIONALE
I parallelogrammi, proprietà e relativi teoremi. Equivalenza di figure piane. Similitudine
tra figure geometriche piane. Criteri di similitudine dei triangoli. Teoremi di Pitagora ed
Euclide. Grandezze proporzionali. Teorema di Talete. Luoghi geometrici.
Circonferenza: definizione e proprietà. Poligoni inscritti, circoscritti e relative proprietà.
FISICA
BIENNIO COMUNE
OBIETTIVI GENERALI PER LA FISICA DEL BIENNIO
L'insegnamento della Fisica nel biennio si propone i seguenti obiettivi:
1) Raggiungere la capacità di utilizzare il metodo scientifico d'indagine, ossia acquisire
ed elaborare informazioni, schematizzare fenomeni complessi nei loro elementi
essenziali.
2) Acquisire mediante la pratica di laboratorio la capacità di riflettere sulle operazioni di
carattere tecnico.
3) Acquisire la capacità di fare uso autonomo di libri , materiali e mezzi d'informazione
e di comunicare le informazioni acquisite con il linguaggio adeguato.
4) Prendere coscienza dell'interazione reciproca fra il processo scientifico e l'evoluzione
della società nei suoi aspetti economico , tecnologico e ambientale.
OBIETTIVI TRASVERSALI
1) Acquisizione di un comportamento adeguato alle varie fasi dell'attività scolastica con
spirito di collaborazione con i compagni e gli insegnanti;
2) Arricchimento del linguaggio prestando attenzione e facendo propri i termini
specifici delle varie discipline;
3) Uso del testo in modo autonomo e critico al fine di acquisire le competenze richieste;
4) Acquisizione di un valido metodo di studio che consenta di collegare, confrontare e
rielaborare le conoscenze nelle varie discipline;
Acquisizione della consapevolezza della necessità di migliorare progressivamente il
livello di preparazione e le capacità logico-espressive;
Nella stesura del programma sono stati indicati gli argomenti portanti lasciando ai
singoli docenti la libertà di organizzare la presentazione dei contenuti nei modi più
opportuni per un miglior coordinamento all'interno dell'area disciplinare e all'interno del
consiglio di classe.
PROGRAMMA CLASSE 1^(2 ORE)
Grandezze fisiche , relazioni fra grandezze :proporzionalità diretta e inversa .Misura di
una grandezza. Sistemi di unità di misura. Misurazioni dirette e indirette. Valore medio
di una grandezza e imprecisione della misura . Unità di misura del SI
Le forze fondamentali della natura .Massa e forza di gravitazione universale .Carica
elettrica e forza elettrostatica . Unità di carica elettrica . Intensità di corrente.
Conduttori e isolanti . Elettrizzazione. Elettroscopio a foglie d'oro. I solidi e le forze. La
forza elastica .Composizione e scomposizione di forze.
Applicazione al piano inclinato. Il pendolo semplice .
I liquidi e le forze . Il principio di Pascal . Legge di Stevin.
Principio di Archimede . Gli aeriformi e le forze. Pressione atmosferica . Esperimento di
Torricelli.
Il moto : sistemi di riferimento . Traiettoria . Moto rettilineo uniforme . Legge oraria del
moto rettilineo uniforme . Principi della dinamica .
PROGRAMMA CLASSE 2^(2 ORE)
Meccanica: moto vario, moto rettilineo uniformemente accelerato, caduta libera di un
grave . Moto circolare uniforme, moto armonico, forze apparenti e sistemi di
riferimento. Energia , lavoro di una forza , potenza , energia meccanica, trasformazioni
dell'energia e principio di conservazione della energia. Quantità di moto e momento
angolare : principi di conservazione .Conservazione della massa-energia .
Fluidi: proprietà . Gas : teoria cinetica . Leggi ed equazione di stato dei gas perfetti .
Termologia e calore : definizione delle grandezze e unità di misura . Trasmissione del
calore , dilatazione termica . Energia termica e principi di termodinamica .
Elettrostatica: carica , principio di conservazione della carica . Conduttori , isolanti e
relative proprietà . Legge di Coulomb, intensità del campo elettrico , energia potenziale
e potenziale .
Fenomeni ondulatori : propagazione dell'energia per onde, caratteristiche di un' onda .
Riflessione , rifrazione, interferenza , diffrazione e relative leggi . Applicazioni all'ottica
geometrica : prismi e lenti .
CHIMICA GENERALE E LABORATORIO
PREMESSA
L'insegnamento della chimica generale nel biennio privilegia la valenza formativa in
quanto, essendo una scienza sperimentale, favorisce l'acquisizione di un metodo
d'indagine che possiede il pregio del rigore scientifico e dell'analisi critica.
L'impostazione metodologica e la scelta dei contenuti è perciò finalizzata:
1) a caratterizzare l'aspetto dinamico della chimica in modo che lo studente impari a
conoscere e comprendere i fenomeni chimici e ad applicare i concetti acquisiti in
situazioni nuove;
2) ad evidenziare il carattere sperimentale della disciplina in modo che lo studente
acquisisca gradualmente la capacità di osservazione, misura, formulazione di ipotesi e
loro verifica;
3) a sottolineare la dinamicità storica del sapere scientifico;
4) a porre le basi per sviluppare una capacità di comprensione del linguaggio chimico
elementare, come parte del più vasto linguaggio matematico-scientifico, e di controllo
critico dell'informazione scientifica;
5) a collegare l'insegnamento della chimica alla realtà quotidiana, all'ambiente, alla
produzione, ai consumi, in modo che lo studente colga le interrelazioni tra chimica e
attività dell'uomo.
In tal modo si vuole mettere in evidenza come la chimica sia la scienza delle
trasformazioni: ogni ipotesi, teoria, principio perde di valore se non è collegato con i
fenomeni e gli esperimenti.
L'approccio metodologico più adatto per favorire lo sviluppo delle capacità
logico-formali degli studenti del biennio è quello che si realizza attraverso un passaggio
graduale dal mondo macroscopico delle proprietà e delle trasformazioni delle sostanze
al mondo submicroscopico degli atomi e degli aggregati atomici.
Nell'impostazione didattica assume un ruolo fondamentale l'attività di laboratorio che
consente una prima visione in termini concreti e quindi adatti all'età degli allievi e
favorisce lo sviluppo di corretti metodi di indagine scientifica.
L'attività di laboratorio contribuirà in modo significativo alla formazione globale dello
studente favorendo lo sviluppo:
1) Di capacità e atteggiamenti progettuali;
2) Di capacità di osservare in modo sistematico e di analizzare un fenomeno;
3) Di abilità operative manuali, con l'acquisizione di tecniche di misura e di laboratorio.
Nell'impostazione della disciplina si prende inoltre in considerazione la valenza
propedeutica rispetto alle materie ad esse connesse e soprattutto le relazioni che
intercorrono tra la chimica e le altre scienze sperimentali.
CHIMICA
Gli argomenti portanti della disciplina vengono ripartiti nelle seguenti unità didattiche:
1) Sperimentare e misurare
2) La materia e le sue proprietà fisiche
3) Le trasformazioni chimiche della materia
4) L'atomo
5) I1 sistema periodico degli elementi
6) Le molecole
7) Le formule dei composti e le reazioni
8) Aspetti energetici e dinamici delle reazioni chimiche
9) Le proprietà delle soluzioni e l'elettrochimica
Per quanto riguarda le prime due U.D. è stata concordata con i docenti di matematica e
fisica un'impostazione unitaria attraverso un'attività di laboratorio opportunamente
gestita che privilegi costantemente l'aspetto metodologico.
SCIENZE NATURALI E GEOGRAFIA GENERALE
BIENNIO COMUNE
PREMESSA FINALITA’ E OBIETTIVI
La biologia possiede una sua caratterizzazione scientifica ben distinta che ha come
obiettivo lo studio del fenomeno della vita. Lo scopo primario dello studio della
biologia nel biennio dell'istruzione secondaria superiore è quello di fornire ai ragazzi
quelle conoscenze indispensabili in modo da renderli consapevoli della interdipendenza
tra se stessi, gli altri organismi e l'ambiente. Infatti si cerca di assicurare la formazione
di coscienze vigili ed attente agli equilibri biologici ed ambientali, in vista di un
effettivo miglioramento della qualità della vita. Tutto ciò necessita di una interdisciplinarietà con: Organizzazione del Territorio, Chimica e Fisica.
I1 programma per l'insegnamento della Biologia e di Geografia generale si indirizza alla
realizzazione delle potenzialità formative delle due aree disciplinari, curate sia nella loro
specificità sia negli spunti di reciproca interazione. Ciò presuppone il riconoscimento, in
termini adeguati all'età degli alunni, delle strutture concettuali differenziate delle due
aree, le quali trovano un comune denominatore nei concetti di interazione ambientale e
di evoluzione. Le finalità fondamentali di questi due insegnamenti sono quelle di fornire
strumenti essenziali sia per l'apprendimento autonomo,
sia per la prosecuzione degli studi. Gli aspetti caratterizzanti di tale insegnamento sono:
1)
2)
3)
4)
imparare a conoscere struttura e meccanismi di funzionamento della natura
formulare ipotesi per spiegare fatti e fenomeni osservati
individuare le connessioni fra mondo fisico, biologico e comunità umana
maturare il proprio senso di responsabilità con la natura.
SCIENZE NATURALI
PROGRAMMA CLASSE 1^ (3 ore)
1) Peculiarità della vita
 Le caratteristiche comuni a tutti gli esseri viventi
 La grande varietà della vita
 Interdipendenza tra gli esseri viventi
2) Le basi chimiche delle cellule
 I componenti degli organismi viventi
 L’acqua
 I composti del carbonio: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici
3) Teoria cellulare. Struttura e funzione cellulare. Cellula procariotica ed eucariotica.
Pluricellularità.
4) Microevoluzione
 Nascita del concetto di evoluzione
 Le prove di una esistenza, di una selezione naturale
 La speciazione
5) Macroevoluzione
 Elementi a favore della macroevoluzione
 Macroevoluzione e la storia della terra
 Classificazione in base ai rapporti filogenetici
6) Evoluzione dell’uomo
7) Varietà dei viventi e caratteri generali dei principali gruppi sistematici
SCIENZE NATURALI
PROGRAMMA CLASSE 2^ (2 ore)
1) Le leggi fondamentali del metabolismo
 Dalla luce solare al lavoro cellulare al lavoro cellulare: fotosintesi e respirazione
cellulare
2) La divisione cellulare
 La mitosi e il ciclo cellulare
 Gli stadi della mitosi
 La citodieresi
3) La riproduzione: asessuata e sessuata
 La meiosi e il ciclo vitale
 Gli stadi della meiosi
 Mitosi e meiosi a confronto
4) Trasmissione dei caratteri ereditari
 La scoperta di Mendel
 Le leggi di Mendel
5) Variazione dei cromosomi e genetica umana
 Variazioni cromosomiche nell’uomo
6) Struttura e funzione del DNA
 Scoperta della funzione del DNA
 La struttura del DNA
 La duplicazione del DNA
7) Dal DNA alle proteine: trascrizione e sintesi proteica
8) Cenni di anatomia e fisiologia dei principali apparati umani
METODOLOGICHE DIDATTICHE
L’apprendimento, pur essendo condotto su basi rigorosamente scientifiche, viene
rapportato all’età degli studenti e viene raggiunto sia attraverso la trattazione teorica, sia
attraverso semplici esperienze di laboratorio, La complessità dei fenomeni biologici
richiede adatte procedure di osservazione, da ciò deriva l’importanza di una
impostazione anche sperimentale dell’insegnamento, mediante l’uso diretto e
programmato del laboratorio da parte degli studenti.
VALUTAZIONE
Il raggiungimento degli obiettivi può essere verificato utilizzando diverse modalità:
interrogazioni intese come discussioni aperte anche all’intera classe; questionari che
permettano di valutare l’acquisizione di contenuti più vasti e il grado di raggiungimento
di obiettivi più complessi; relazioni del lavoro svolto durante le esercitazioni in
laboratorio.
GEOGRAFIA GENERALE
PROGRAMMA CLASSE 1^ (2 ore)
1) Studio dell’universo: stelle, galassie
2) Le unità di misura in astronomia, le leggi della meccanica celeste, il sistema solare: il
sole, pianeti, satelliti
3) La terra - pianeta in movimento: moto di rotazione, di rivoluzione e loro
conseguenze. Misura del tempo e fusi orari. Riferimenti sulla superficie terrestre e
coordinate geografiche.
4) Caratteristiche fisiche della Terra.
5) Il nostro satellite: la luna struttura, movimenti e loro conseguenze. Le eclissi.
6) La geologia del pianeta terra.
7) La litosfera: rocce e minerali.
8) Classificazione delle rocce e ciclo litogenico.
9) Forze endogene: sismi e modello interno della terra.
10) Vulcanismo
11) Costituenti dell’atmosfera ed idrosfera.
ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO
BIENNIO COMUNE
Premessa ed obiettivi
L'Organizzazione del territorio è una disciplina finalizzata alla comprensione della
realtà del mondo d'oggi con i suoi problemi e i suoi squilibri, in gran parte dovuti alle
conseguenze territoriali e ambientali delle attività economiche dello sviluppo
tecnologico e delle scelte politiche
I1 problema ambientale va assumendo una posizione primaria tra le preoccupazioni
attuali e future dell'umanità.
Nei suoi riguardi è ormai evidente che occorre passare dall'atteggiamento difensivo
della lotta al degrado a quello attivo e positivo della programmazione e realizzazione di
equilibri ecologici stabili e validi anche per le generazioni future. E' anche grazie al suo
aiuto che i giovani si mettono in grado di partecipare attivamente alla costruzione di una
Comunità mondiale che sia più solidale, più libera, più giusta di quella attuale e più
rispettosa dell'ambiente.
Per questo il percorso didattico affronta ed analizza temi di grande attualità, come la
dinamica demografica, l'organizzazione degli spazi agricoli e industriali, la crescita
urbana, lo sviluppo e il sottosviluppo i grandi problemi ambientali.
Temi come l'inquinamento urbano, la desertificazione, la distruzione delle foreste, la
rarefazione degli ambienti naturali, riteniamo siano in grado di educare
alla consapevolezza ambientale e alla necessità di conciliare le esigenze di salvaguardia
ambientale con quelle dello sviluppo economico e sociale. Una disciplina quindi non
solo informativa ma anche formativa.
Obiettivi:
1) Leggere e comprendere il territorio nel quale si vive per identificare e tentare di
risolvere i problemi ambientali.
2) Creare una sensibilità e una coscienza ecologica.
3) Contribuire a sviluppare una comprensione di base dell'ambiente nel suo complesso e
delle relazioni tra l'uomo e l'ambiente.
4) Promuovere la comprensione della realtà contemporanea attraverso le forme
dell’organizzazione territoriale, intimamente connesse con le strutture economiche,
sociali e culturali.
PROGRAMMA CLASSE 1
IL SISTEMA UOMO-AMBIENTE E LE SUE TRASFORMAZIONI
- La natura dei rapporti uomo ambiente
- Struttura dell'ambiente
- L'ecosistema
- Fattori limitanti di un ecosistema
Risorse e forme di economia
-Risorse e bisogni
- I settori dell'attività economica
- Fattori di produzione e regimi economici
- Forme di economia il consumo delle risorse
- Squilibri territoriale e ambientali
La demografia
- La popolazione mondiale
- Incremento naturale e regimi demografici
- Densità rurale e industriale
- Popolazione e risorse
IL RUOLO DELL'AGRICOLTURA NEI VARI CONTESTI AMBIENTALI
Natura e uomo nell'agricoltura
- Origine ed espansione delle terre coltivate
- Condizionamenti e ripartizione dello spazio agricolo
- Bonifica e irrigazione.
Le strutture sociali
Spazi rurali nelle diverse forme di economia
- Sistemi estensivi e intensivi
- Agricoltura di sussistenza: nomadismo e sedentarietà - agricoltura itinerante
- Agricoltura di mercato
- Monocoltura
- L'agricoltura di speculazione
- La riforma agraria
Gli squilibri ambientali:
- I ruoli della natura e dell’uomo
- Previsione, prevenzione, convivenza
- Varie forme di inquinamento
PROGRAMMA CLASSE 2^
SPAZI INDUSTRIALI
Caratteri generali dell'industria
La rivoluzione industriale
Fattori di localizzazione
Struttura dello spazio industriale
I1 paesaggio industriale
Industria e divisione internazionale del lavoro
SPAZI URBANI
La città
Divisione sociale e funzionale dello spazio urbano
La gerarchia delle città
Teoria delle località centrali
Reti urbane
Ruolo della città nell'organizzazione regionale
Forme di urbanizzazione
Conurbazioni, aree metropolitane megalopoli
Problemi di gigantismo urbano
La legislazione urbanistica
Piano regolatore generale
Piani particolareggiati
Forme di inquinamento urbano
 La città «sostenibile»: una città a misura d’uomo
 La qualità degli ambienti urbani
Studio della realtà territoriale urbana locale.
RELIGIONE
BIENNIO COMUNE - TRIENNIO (AREA COMUNE)
PREMESSA
In un mutato contesto sociale e culturale si assumono come affermazioni
ampiamente condivise quelle della laicità dello Stato e della scuola, del pluralismo
ideo1ogico presente nella società e della libertà di coscienza di ogni individuo.
In tale contesto l'insegnamento religioso dovrebbe caratterizzarsi sempre
più come una proposta di ricerca e di incontro dialogo fra diverse interpretazioni
dell'esistenza umana e dell'esperienza religiosa, finalizzato da un lato all’acquisizione di
un'intelligenza critica e di una responsabilità personale nei confronti del fatto religioso,
e, dall'altro lato, alla conoscenza di questa cultura religiosa e di quei principi del
cattolicesimo che sono entrati a far parte del patrimonio storico del popolo italiano.
OBIETTIVI COMUNI ALLE ALTRE DISCIPLINE
- Capacità di ascolto e di confronto con 1e voci più significative della cultura
contemporanea e acquisizione di un senso critico.
- Capacità di interpretare aspetti fondamentali dell'esperienza umana e di risvegliare la
domanda sul significato dell'esistenza stessa.
- Capacità di scegliere personalmente e responsabilmente i valori fondamentali che
orientano 1a vita.
OBIETTIVI SPECIFICI DELL' INSEGNAMENTO RELIGIOSO
- Capacita di interpretare il fatto religioso con serietà di metodo e di vagliare la sua
legittimità superando i pregiudizi diffusi e incanalando il naturale impulso contestativo
dei giovani in una critica costruttiva.
- Informazione sulle ragioni della fede cristiana; arricchimento del patrimonio
linguistico e concettuale relativo al fenomeno religioso e alla religione cristiana in
particolare.
- Apprendimento di chiavi di lettura corrette della Sacra Scrittura; capacità di ricostruire
la figura storica di Gesù Cristo.
PROGRAMMA
CLASSE 1^ ( 1 ora )
1) Comprensione e valutazione dell'evoluzione religiosa che avviene durante
l'adolescenza.
2) Analisi e valutazione del linguaggio religioso acquisito durante l'infanzia (nelle sue
immagini, simboli, riti...) e avvio all'acquisizione di un linguaggio adatto alla
conoscenza giovanile odierna.
N.B) Per il conseguimento di tali obiettivi verranno raccolte e discusse testimonianze e
opinioni degli studenti sugli atteggiamenti religiosi nell'adolescenza; sarà
proposta un'analisi dei testi biblici esemplificativi di diverse forme del linguaggio
religioso, una analisi del rito religioso facendo riferimento sia ai riti cristiani sia
ai riti "primitivi".
Classi 2^
( 1 ora )
1) Analisi comprensione e valutazione dell'educazione religiosa avuta durante
l'infanzia.
2) Individuazione e comprensione dei più importanti aspetti del fenomeno religioso,
nelle forme in cui si presenta nella società italiana oggi.
3) La figura di Gesù Cristo come uomo e come Dio nelle varie componenti storiche e
religiose.
Classi 3^ ( 1 ora )
1) Analisi e comprensione delle relazioni che intercorrono fra il linguaggio delle
scienze e il linguaggio della fede.
2) Analisi e valutazione del concetto di libertà.
3) Analisi e comprensione dei condizionamenti sociali ed educativi alla libertà
individuale.
4) Comprensione del conflitto fra libertà e condizionamenti e individuazione di un suo
superamento.
5) Comprensione della valutazione presente nel pensiero cristiano.
6) L’azione della Chiesa nel mondo.
7) I Sacramenti.
8) Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi più significativi per
l’esistenza personale e la convivenza sociale.
CLASSI 4^ ( 1 ORA )
1) Individuazione e comprensione del nucleo costitutivo della persona umana
propulsore di tutta la sua azione e sorgente della sua autonomia .
2) Comprensione e interpretazione cristiana dell’uomo
3) Analisi e comprensione dei costumi sessuali nella nostra società
4)Conoscenza e comprensione dell'interpretazione cristiana della sessualità e del
pensiero etico cristiano sui rapporti fra uomo e donna.
CLASSE 5^ ( 1 ora )
Analisi e comprensione dell'evoluzione morale nel nostro tempo.
- Comprensione dell' interpretazione cristiana dell 'uomo e della società moderna.
ITALIANO
TRIENNIO (AREA COMUNE)
PREMESSA E OBIETTIVI GENERALI
L’insegnamento dell’italiano, oltre che proseguire l’educazione alla comunicazione
linguistica in linea con le scelte metodologiche individuate nel biennio, ha come
elemento centrale lo studio della letteratura italiana intesa come strumento di grande
personalità formativa nella crescita globale degli allievi/e e per il loro inserimento
armonico nella società.
Gli obiettivi generali che si perseguono nella didattica della materia tengono conto degli
aspetti formativi generali e di considerazioni più specifiche legate all’apprendimento.
In questa prospettiva le finalità della disciplina nel triennio sono:
 l’acquisizione di una adeguata autonomia di lavoro;
 lo sviluppo delle capacità di decodificazione critica;
 il potenziamento delle capacità espressive, creative e di affermazione della propria
soggettività;
 l’educazione al senso di responsabilità sociale (anche incentivando il lavoro
cooperativo all’interno del gruppo classe);
 la consapevolezza e la padronanza di diverse strategie cognitive orientate alla
conoscenza di «mondi possibili» e diversi.
OBIETTIVE SPECIFICI
1) L’analisi e contestualizzazione dei testi attraverso la lettura diretta; la sua
collocazione nelle istituzioni letterarie; il confronto con altre espressioni artistiche e
culturali; l’individuazione del contesto storico.
2) La consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario come forma
di conoscenza del reale anche attraverso le vie del simbolico e dell’immaginario.
3) L’ampliamento delle competenze linguistiche legate alle quattro abilità fondamentali
(ascolto e parlato, lettura e scrittura) per pervenire ad una capacità di lettura
autonoma e consapevole di ogni tipo di testo con appropriata applicazione delle
tecniche di interpretazione; e all’acquisizione di tecniche di scrittura specifiche adatte
alle diverse funzioni.
METODOLOGIA
Gli allievi/e saranno abituati alla lettura sistematica dei testi; all’analisi delle loro
strutture, delle sematiche e dei contenuti più significativi.
I percorsi non rientreranno necessariamente nella scansione cronologica dei fenomeni
letterari ma potranno privilegiare scelte sematiche o di generi letterari.
Tutte le attività connesse con lo studio letterario costituiranno occasione per esercitare
le capacità linguistiche degli alunni e per ampliare le loro conoscenze sulla lingua.
Discussioni collettive per stimolare il confronto delle interpretazioni saranno alternate
alle lezioni espositive del docente.
Per quanto riguarda la scrittura , si seguiranno itinerari che, attraverso esercizi
finalizzati e riguardanti le varie tipologie testuali, aiutino gli studenti/esse ad
impadronirsi delle tecniche specifiche alle diverse funzioni della comunicazione. Non
verrà comunque trascurata la scrittura creativa particolarmente stimolante
a) per esprimere il proprio immaginario;
b) per coinvolgere gli studenti/esse nel piacere di scrivere.
CONTENUTI
I contenuti sono articolati secondo una scansione temporale:
CLASSE 3^
Dalle origini alla fine del Cinquecento.
CLASSE 4^
Dal Seicento alla prima metà dell’Ottocento.
CLASSE 5^
Dalla fine dell’Ottocento al Novecento.
VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione degli allievi/e benchè spetti ai singoli Consigli di
Classe la definizione degli elementi di giudizio, al fine di garantire una certa omgeneità
di comportamento si individuano dei criteri generali di orientamento.
La valutazione quadrimestrale e quella finale costituiranno un punto di sintesi di tutti
gli elementi di giudizio raccolti dalla osservazione attenta del comportamento degli
allievi/e e da un congruo numero di verifiche che saranno tese e al controllo dei risultati
raggiunti in base ai criteri di «accettabilità cognitiva», e come fattore di crescita
educativa degli allievi/e attraverso la consapevolezza dei progressi compiuti o dei
problemi incontrati.
In questa prospettiva sono stati formulati i seguenti elementi di giudizio:
 livelli di partenza per quanto riguarda l’acquisizione di abilità e di competenza;
 i processi di apprendimento maturati (relativi a conoscenza, comprensione,
ragionamenti e memorizzazione);
 comunicazione (inerente le quattro abilità fondamentali);
a) a livello cognitivo;
b) a livello espressivo;
c) codici usati;
d) capacità di codificare e decodificare;
 comportamento affettivo:
a) motivazione;
b) attenzione;
c) impegno;
 comportamento sociale:
a) partecipazione;
b) cooperazione.
****
Premesso che la letteratura è veicolo di ideologie che si riflettono nei tratti caratteristici
di ciascuna opera e in essa si sono cimentati vari gruppi di intellettuali, non esclusi quelli artistici e scientifici, il suo studio assume una funzione conoscitiva e interpretativa
della realtà e diviene strumento di formazione.
Naturalmente perchè ciò avvenga è necessario che si entri in una dimensione
in cui l'analisi si esplichi attraverso una conoscenza precisa e sistematica che faccia uso
di una metodologia scientifica.
Nella didattica si terrà presente il criterio dell' “organico” secondo il quale
ciascun settore di contenuto sarà finalizzato alle mete educative e svolto secondo scelte
tra loro coordinate, così da fornire una visione non settoriale ma globale dei problemi
della realtà.
In questa prospettiva si formulano le finalità da raggiungere a completamento delle
competenze acquisite nel corso del biennio che vengono cosi individuate:
Uso comunicativo:
a) sviluppare le capacità di conoscenza del mondo e di sè stessi.
Uso conoscitivo:
a) sviluppare attraverso la riflessione sul linguaggio le modalità del pensiero.
b) accedere con consapevolezza ai più diversi ambiti di conoscenza.
Uso strutturale:
a) prendere coscienza di un patrimonio culturale più ampio sia moderno, sia passato, sia
nazionale, sia internazionale.
Il raggiungimento di tali finalità implica dei precisi obiettivi intermedi a vari livelli, che
vengono così individuati:
a) comprendere la struttura e il contenuto di un testo;
b) individuarne le diverse caratteristiche;
c) coglierne le connessioni con le strutture sociali politiche e culturali.
****
METODOLOGIA
Poichè lo studio della letteratura affronterà periodi di vasto respiro e singoli
autori si ritiene opportuno indicare percorsi preferenziali per l'approccio agli stessi.
Pertanto si è individuata una sequenza di operazioni che costituiranno la struttura delle
diverse unità didattiche.
Nell'affrontare un fenomeno culturale si procederà secondo la seguente
scansione:
1) inquadramento storico
2) strutture culturali (scuola, università)
3) l'intellettuale
4) il pensiero (ideologia, correnti filosofiche)
5) i caratteri della letteratura, la funzione che essa svolge, gli strumenti di cui si serve
(lingua, poetiche ecc...)
Nell'affrontare lo studio di un autore specifico si procederà come segue:
1) analisi della vita dell'autore con particolare riferimento al rapporto autore-contesto
storico
2) l'autore e il suo rapporto con il pubblico
3) l'autore personaggio
4) analisi del messaggio letterario.
Contenuti:
CLASSE 3^
- Le origini della letteratura - Età comunale - Umanesimo.
CLASSE 4^
- Rinascimento - Età della controriforma - Illuminismo.
CLASSE 5
-Età napoleonica - Romanticismo - Verismo - Decadentismo - I1 '900.
STORIA
(AREA COMUNE - AREA INDIRIZZO)
PREMESSA
Alla disciplina si attribuisce un alto valore formativo in quanto finalizzata a:
1) Promuovere lo sviluppo delle capacità critiche dello studente in funzione del suo
orientamento nel presente.
2) Favorire la consapevolezza del valore di culture diverse.
3) Educare alla complessità mediante l'abitudine a mettere in relazione "più fatti" per la
lettura di un momento o fenomeno storico.
4) Abituare a valutare ed esprimere giudizi critici sulle testimonianze e ad analizzare,
osservare e comprendere la realtà presente in rapporto col passato.
I1 raggiungimento di queste finalità non può prescindere dal raggiungimento di precisi
obiettivi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
a) Saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici
studiati.
b) Avere consapevolezza del metodo storico.
c) Avere chiaro il concetto di fonte e i vari tipi di fonti utilizzabili dallo storico.
d) Saper distinguere le interpretazioni dai fatti storici.
e) Saper confrontare le diverse interpretazioni che gli storici danno di un medesimo
fatto, in riferimento anche alle fonti usate.
f) Saper comprendere e utilizzare alcuni termini e concetti fondamentali propri della
disciplina (evoluzione, rivoluzione, datazione, periodizzazione, sovranità, egemonia,
autonomia, imperialismo, sviluppo, sottosviluppo ecc.)
g) Saper utilizzare alcune fonti semplici (documenti, scritti, leggi, pagine letterarie, fonti
iconografiche) per osservare e comprendere un momento o fenomeno storico.
h) Diventare consapevoli del concorso di più variabili (economiche, sociali,
demografiche ecc...) nella determinazione del fatto storico.
i) saper ricostruire relazioni fra i fatti storici rintracciando rapporti sincronici, diacronici
e logici riferiti ad un problema storico studiato.
METODOLOGIA
Partendo dalla constatazione che la Storia non sempre é disciplina amata dagli studenti e
che per imparare bisogna voler imparare (e quindi essere motivati) si ritiene importante
lavorare alla costruzione della motivazione: nelle diverse fasi del percorso didattico si
cercherà di motivare gli allievi rispetto al lavoro che in quel determinato momento si
intende portare avanti, non accontentandosi di sottolineare in generale l'importanza della
disciplina.
Le motivazioni all'apprendimento e il successo nello studio (della disciplina) sono
strettamente legati al metodo e cioè a come l'insegnante propone i contenuti. Si ritiene
pertanto di: valorizzare una didattica basata su un'attività di ricerca da parte degli allievi
con l'insegnante nel ruolo di guida e di propositore degli argomenti in funzione della
costruzione delle conoscenze.
Il metodo della ricerca, da intendersi come stile didattico, sarà seguito anche quando i
contenuti non verranno approfonditi in modo particolare.
Nella proposizione degli argomenti saranno tenute presenti le conoscenze pregresse
degli studenti che costituiranno una base motivazionale verso le nuove conoscenze (si
impara meglio quando si parte da cose già note).
Verrà privilegiato un insegnamento di tipo problematico per incoraggiare un
atteggiamento attivo degli studenti e ridimensionare il loro tradizionale ruolo di ascolto.
Verrà incoraggiato il collegamento con altre discipline, soprattutto con quelle della
stessa area in particolare con la Storia dell'Arte, il Diritto e la Letteratura.
Oltre al manuale per lo studio della disciplina, gli studenti dovranno fare ricorso a
fotocopie di articoli tratti da giornali, cartine geografiche e storiche, altri libri di testo e
monografie, documenti, testi letterari, documentari audiovisivi, materiale iconografico.
Per il conseguimento degli obiettivi previsti, si ritiene necessario un intervento mirato a
sostenere le abilità atte a favorire l’acquisizione delle competenze di studio e
l’utilizzazione consapevole di esse.
PROGRAMMA
I1 programma non verrà affrontato in maniera esaustiva, verrà privilegiato un
insegnamento mirato alle riflessioni sulle problematiche più importanti presenti nei
programmi ministeriali.
Nel triennio lo studio della storia per quanto concerne i contenuti verrà articolata nel
modo seguente:
CLASSE 3^
dalla crisi socio-economica del XIV sec. alla prima metà del Seicento.
CLASSE 4^
dalla seconda metà del Seicento alla fine dell’Ottocento.
CLASSE QUINTA
Il Novecento.
MATEMATICA
TRIENNIO LINGUISTICO
OBIETTIVI GENERALI
L'insegnamento della matematica ha il compito di promuovere:
1) lo sviluppo delle capacità riflessive, di ragionamento intuitivo e spirito di ricerca;
2) far acquisire chiarezza di pensiero, precisione di linguaggio e capacità critiche;
3) sviluppare le capacità logiche e di astrazione;
4) potenziare la capacità di operare delle sintesi, descrivere e matematizzare la realtà nei
suoi vari aspetti.
PROGRAMMA DI MATEMATICA
CLASSE 3^
ALGEBRA
Equazioni 1° e 2° grado - Sistemi di equazioni di 1° grado a due e tre incognite. Sistemi
di 2° grado - Equazioni irrazionali.
GEOMETRIA ANALITICA
Concetto di funzione. Retta e segmenti orientati. Misura di un segmento orientato
Ascisse sulla retta. Coordinate cartesiane nel piano. Distanza di due punti. Coordinate
del punto medio di un segmento. Equazione generale della retta. Equazione esplicita di
una retta. Intersezione di due rette. Fascio proprio e fascio improprio di rette.
Condizione di parallelismo e di perpendicolarità fra rette. Retta per un punto e parallela
o perpendicolare ad un retta data. Distanza di un punto da una retta. Baricentro e
ortocentro di un triangolo. Aree di poligoni.
Equazione cartesiana della circonferenza. Rette e circonferenze. Determinazione
dell'equazione di una circonferenza. Tangenti ad una circonferenza.
Equazione della parabola. Studio dell'equazione della parabola con asse parallelo
all’asse delle ordinate. Tangenti ad una parabola.
CLASSE 4^
ALGEBRA
Disequazioni di 1° e 2° grado intere e fratte. Sistemi di disequazioni di 1° e 2° grado
intere e fratte.
ANALISI
Concetto di funzione reale di variabile REALE. Campo di esistenza di una funzione.
Limite delle funzioni reali: limite finito ed infinito per una funzione in un punto, limite
di una funzione all'infinito, limite destro e limite sinistro di una funzione.
Teoremi fondamentali sui limiti Operazioni sui limiti. Continuità di una funzione.
Limiti di forma indeterminata. Asintoti di una funzione. Derivata di una funzione e suo
significato geometrico. Derivata di funzioni in una variabile. Regole di derivazione.
Crescenza e decrescenza di una funzione. Massime e minimi di funzioni derivabili.
Rappresentazione grafica di funzioni razionali intere e fratte.
GONIOMETRIA
Angoli e archi. Angoli orientati e la loro misura. Circonferenza goniometrica. Funzioni
d’angolo: seno, coseno, tangente, cotagente, secante, cosecante; proprietà e
rappresentazioni grafiche. Relazioni fondamentali della goniometria. Identità
goniometriche.
TRIENNIO LINGUISTICO SPERIMENTALE
LINGUA STRANIERA
FINALITA’ - Prima e Seconda lingua
Fare acquisire padronanza dell’uso strumentale della lingua e competenze linguistiche
e comunicative che consentano la comprensione di una varietà di messaggi trasmessi
attraverso i vari canali e una interazione adeguata in contesti diversificati.
Fare acquisire capacità di confronto dei diversi sistemi culturali col proprio attraverso lo
studio della storia, letteratura, civiltà e la lingua stessa, per cogliere gli aspetti comuni e
quelli specifici per una migliore comprensione interculturale e interazione con chi è
portatore di una cultura diversa.
In questo ambito si cercherà di tenere conto anche delle culture e civiltà extraeuropee.
Stimolare e favorire la dimensione interculturale, l’interazione e cooperazione a livello
internazionale attraverso progetti comuni e scambi di classi con scuole in altre nazioni
europee (es. Paesi della Comunità Europea).
Fare acquisire consapevolezza dei propri processi di apprendimento, delle proprie
capacità e attitudini al fine di sviluppare autonomia nell’organizzazione dello studio,
capacità progettuali e di scelte che si basino su una migliore conoscenza di sé e giudizio
critico.
Sviluppare la partecipazione democratica alla vita scolastica nel rispetto dell’altrui
personalità e opinioni sviluppando le proprie capacità relazionali.
Rendere gli allievi capaci di utilizzare le esperienze acquisite nel corso degli studi
ricavando / traendo da esse elementi e competenze spendibili in altri contesti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ABILITA’ RICETTIVE
Riconoscere il tipo di testo e usare le strategie di lettura adeguata per decodificarlo
secondo lo scopo di lettura (lettura estensiva, esplorativa, intensiva).
Attivare il processo di anticipazione e predizione formulando ipotesi sui contenuti.
Individuare l’organizzazione del testo distinguendone le diverse parti / sequenze e la
loro funzione (coherence), le relazioni intratestuali (cohesion) ed extratestuali
(contesto) verificare le ipotesi avanzate nella fase di anticipazione.
Cogliere / individuare l’idea principale e i punti salienti di un testo.
Comprendere le informazioni esplicite di un testo (comprensione fattuale).
Comprendere le informazioni implicite di un testo facendo inferenze in base a
a) conoscenze pregresse
b) le informazioni contenute nel testo.
Distinguere i fatti dalle opinioni.
Riconoscere il tono e l’intenzione di chi parla e di chi scrive.
Riconoscere il ruolo sociale, il carattere, lo stato d’animo del parlante, il contesto della
comunicazione e le relazioni intercorrenti tra il linguaggio verbale e gli elementi
paralinguistici (intonazione, ritmo) ed extralinguistici (gesti, mimica e prossemica).
Comprendere e analizzare testi letterari riconoscendo il genere testuale e le costanti che
li caratterizzano, collocandoli nel contesto storico-culturale (nelle classi quarte e quinte)
e acquisendo progressivamente abitudini individuali al piacere della lettura.
ABILITÀ PRODUTTIVE
Prendere appunti, fare schemi, diagrammi, scalette.
Ricostruire e rielaborare un testo partendo dagli appunti, schemi, scalette ecc..
Riassumere cogliendo i punti essenziali di un testo.
Riportare parafrasare un testo orale e scritto.
Scrivere lettere formali e informali note messaggi , semplici recensioni , compilare
moduli.
Produrre testi di descrittivi, narrativi, espositivi ed argomentativi.
Produrre testi di scrittura creativa (es. diari e testi che consentano l’espressione del
vissuto reale o immaginario).
Essere in grado di interagire in modo adeguato in contesti di vita quotidiana realizzando
diverse strategie comunicative a seconda del contesto, delle caratteristiche degli
interlocutori, e gli scopi che si vogliono perseguire.
Organizzare e presentare informazioni in modo espotivo (relazioni).
Prendere parte a una discussione argomentando le proprie tesi con valide ragioni.
Esprimere l’impatto emotivo che un testo letterario produce sul lettore e che può
costituire un punto di partenza per una lettura e analisi dettagliata dello stesso.
Commentare un testo letterario analizzandolo e avendo una interpretazione dello stesso
suffragata da argomentazioni valide e che trovino corrispondenza nel testo.
Attivare nel commento di un testo letterario conoscenze e competenze acquisite in altri
ambiti disciplinari al fine di collegare eventi culturali, storici e artistici e comparare le
diverse culture.
CONTENUTI
Il terzo anno è da considerarsi un anno di raccordo tra biennio e triennio e prosegue il
lavoro svolto nel biennio operando nel contempo una omogeneizzazione dei livelli iniziali d'ingresso e una sistematizzazione delle conoscenze e competenze acquisite. Il
quarto e quinto anno, oltre allo sviluppo di ulteriori competenze nelle varie abilità e alla
riflessione sulla lingua, presenteranno i contenuti specifici dell' indirizzo, in particolare
la letteratura.
COMPRENSIONE E PRODUZIONE ORALE
Per favorire l'acquisizione di competenze di ascolto, verranno presentati a viva voce o
registrati testi orali di progressiva difficoltà con situazioni comunicative di vario tipo per interlocutori, contesto, ruolo dei parlanti, modalità e registro. Per consentire allo
studente di mettere in atto una gamma di strategie d'ascolto verranno proposte attività
differenziate, quali prendere appunti, compilare griglie, tabelle, rispondere a dei
questionari. Nella scelta dei testi per l'ascolto si privilegerà l'uso il più possibile
autentico della lingua in contesti reali e comunicativi. Tale scelta verrà fatta tenendo
presente il grado di difficoltà del testo stesso e gli interessi e motivazioni degli allievi.
La produzione orale deve coprire un ampio ventaglio di situazioni comunicativo
dall'ambito quotidiano a interazioni via via più complesse e che includono tematiche
specifiche dell'indirizzo.
COMPRENSIONE E PRODUZIONE SCRITTA
L'attività di lettura, partendo da un allargamento delle tipologie testuali presentate nel
biennio, deve arrivare ad una varietà di brani da testi riferibili a tipologie e tematiche
diverse( testi descrittivi, narrativi, espositivi, regolativi e argomentativi), e a
problematiche concernenti l'attualità socio-economica e culturale... L'attività deve essere
mirata ad una sempre maggiore autonomia sia nella comprensione dei testi, sia nell'
acquisizione e consapevolezza delle varie tecniche di lettura.
La produzione scritta sarà diversificata parallelamente alla varietà testuale presentata
nella fase di lettura In particolare nella classe quinta verrà sviluppato il testo
argomentativo. Altre attività di produzione scritta s«o strettamente connesse con lo
sviluppo delle abilità di studio autonome e con attività di scrittura creativa.
LETTERATURA
La letteratura ha una funzione formativa culturale di rilievo nel corso del triennio
linguistico.
Essa favorisce un arricchimento culturale in quanto
- offre uno spaccato di vita sociale che è rappresentativo del contesto storico, sociale e
culturale del periodo in cui il testo letterario e stato scritto;
- presenta un mondo che, benchè fittizio perchè creato dalla mente dell'autore, risulta
vivo e veritiero, popolato da personaggi provenienti da diverse classi sociali con
pensieri, sentimenti, costumi e atteggiamenti che il lettore scopre nella lettura;
- suscita interesse per il mondo, la complessità dei tipi umani e i temi descritti/trattati.
Essa è un arricchimento linguistico in quanto
- presenta materiale autentico in cui le potenzialità della lingua vengono esplorate ed
esaltate, ricerca linguistica formale, scarto dalla norma, linguaggio figurate ecc,;
- facilita l'apprendimento linguistico, I'acquisizione di lessico e strutture
morfo-sintattiche perché questi sono usati in contesti significativi e memorabili.
Sviluppa abilità trasversali in quanto mette in atto tutte le strategie di lettura e sviluppa
abilità quali:
- fare inferenze, sia a livello linguistico che culturale;
- capire l'intenzione dell'autore attraverso le tecniche narrative usate;
- acquisire consapevolezza dei diversi codici letterari usati;
- sapere collegare i testi letterari con ambiti culturali diversi.
Essa è un pretesto per attività integrate in quanto può rendere gli studenti più
avventurosi e creativi a livello produttivo. Essi, infatti, apprezzando la ricchezza e
varietà della lingua che stanno imparando possono essere indotti ad usare parte di quel
potenziale.
Essa è anche e soprattutto coinvolgimento personale in quanto
- coinvolge lo studente come persona nella sua interezza, a livello emotivo, sentimentale
e cognitivo;
gli fornisce eccellenti opportunità di esprimere opinioni personali, reazioni, sentimenti,
giudizi e valutazioni critiche e si rivela un potente strumento per conoscere se stessi;
- offre l'opportunità di vivere, tramite la lettura e lo studio di un'opera letteraria,
un'esperienza e di percepire sotto una luce diversa se stessi e il mondo;
- solleva problemi etici e morali che sollecitano lo studente a porsi problematicamente
di fronte alla realtà esterna riuscendo a percepirne la complessità.
TERZO ANNO
Nel terzo anno lo studio della letteratura verterà sull' approccio al testo letterario al fine
di sensibilizzare gli allievi ai diversi generi e alle costanti che li caratterizzano. Si
sceglieranno testi brevi, significativi, appartenenti alle tre grandi partizioni:
- prosa ( racconto, romanzo ecc)
- poesia
- teatro
I testi scelti dovranno essere rilevanti, motivanti e accessibili linguisticamente.
QUARTO E QUINTO ANNO
Nel quarto e quinto anno la scelta dei testi potrà essere operata secondo criteri diversi e
in base ai seguenti aspetti:
- lo sviluppo del sistema letterario complessivo;
- la rappresentatività di un genere da seguire nella sua evoluzione attraverso varie
epoche;
- la dominanza di un genere in una determinata epoca;
- la ricorrenza di un tema in varie epoche e l'interrelazione tra il testo letterario e altre
forme d'arte;
- I'interrelazione tra testi letterari e il relativo contesto storico-economico e culturale.
La scelta delle tematiche su cui articolare i percorsi avviene all'interno del consiglio di
classe nella fase di programmazione annuale.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Il conseguimento degli obiettivi di apprendimento e l'acquisizione di competenze
specifiche individuate per il triennio linguistico comportano necessariamente delle
indicazioni metodologiche coerenti con una programmazione curricolare trasversale che
deve essere attuata a livello di consiglio di classe.
La metodologia adottata parte dal presupposto che lo studente è al centro del processo
educativo e quindi dell'apprendimento, e che egli non è un passivo ricettore ma porta
con sè un bagaglio di conoscenze ed esperienze da potenziare e valorizzare.
L'apprendimento sarà, quindi, effettivo se lo studente sarà coinvolto attivamente in ogni
fase dell'attività didattica e se si terrà conto delle differenze nei tempi, negli stili e nel
processo di apprendimento. Di conseguenza, il ruolo dell'insegnante, da non
considerarsi l'unica fonte di conoscenze, sarà quello di :
- esplicitare conoscenze pregresse non esclusivamente disciplinari e valorizzare
esperienze personali, risorse e potenzialità;
- predisporre strategie e procedure adeguate al raggiungimento degli obiettivi prefissati;
- esplicitare durante la propria prassi didattica obiettivi e modalità d'intervento;
- attivare processi cognitivi al fine di sviluppare capacità logiche e
linguistico-comunicative;
- affiancare lo studente nelle varie fasi dell'attività didattica in modo non direttivo e
prescrittivo;
- mettere lo studente nelle condizioni di riutilizzare stesse strategie e competenze in
contesti diversificati al fine di renderlo più autonomo;
- rendere lo studente consapevole del suo personale processo di apprendimento in
termini di modi, tempi e di strategie in modo che egli stesso possa intervenire sul
processo al fine di modificarlo e gestirlo in modo sempre più autonomo;
- essere un punto di riferimento che fornisce modelli o risposte a eventuali problemi
posti dagli allievi nell'esecuzione di un compito;
- essere disponibile a ripensare modalità di gestione della classe ( per es. tecniche di
lavoro individuale, in coppia, gruppo, intera classe a seconda dell'attività proposta;
- valorizzare le potenzialità creative degli studenti e la loro libera espressione e così
renderli protagonisti dell'esperienza educativa;
- favorire un clima positivo nella classe facilitando un tipo di interazione di classe che
consenta agli studenti di esprimersi senza inibizioni e vincoli imposti da modalità
didattiche rigide e autoritarie;
- rispettare la personalità dell'alunno aiutandolo a crescere in modo equilibrato e
responsabile.
Il processo di apprendimento dovrebbe avere, quindi un carattere di continua scoperta
da parte dell'alunno nella sua ricerca di soluzioni a problemi via via posti. L'insegnante
dovrebbe quindi acquisire un abito sperimentale con atteggiamenti favorevoli a
procedure di 'problem-solving' e con fasi ricorrenti di riflessione sul proprio modo di
porsi in classe.
Tutto il processo di insegnamento /apprendimento sarà improntato al concetto che la
lingua viene acquisita in modo operativo mediante lo svolgimento di attività o compiti
specifici in cui essa sia percepita dallo studente come strumento e non come fine
immediato di apprendimento.
La riflessione sulla lingua includerà oltre allo studio delle strutture grammaticali su base
comparata, anche e soprattutto le funzioni linguistiche, i campi semantici, i meccanismi
che reggono la comunicazione orale e scritta e la valenza culturale di cui la lingua è
veicolo ed espressione.
Condizione essenziale dell'apprendimento è la motivazione. Questa è sicuramente in
relazione alla scelta di materiali adeguati come tematiche e come difficoltà linguistiche
alla realtà esperenziale, all'età, alle conoscenze, agli interessi e alle competenze degli
allievi. Essa è, comunque, mantenuta viva da una metodologia flessibile e ispirata alle
specifiche caratteristiche della classe. L'approccio basato sul coinvolgimento totale
dell'alunno, che assume un ruolo attivo in tutte le fasi dell'apprendimento , favorisce la
motivazione in quanto rende 1'alunno corresponsabile nel processo di apprendimento.
Le attività proposte, le modalità operative e la gestione della classe contribuiscono a
stimolare l'interesse, la curiosità e la motivazione.
Il coinvolgimento degli studenti viene facilitato oltre che da un approccio metodologico
adeguato al contesto della classe anche dalla qualità e varietà dei materiali proposti e dei
sussidi utilizzati ( laboratorio linguistico, video-registratore, registratori, TV satellite,
computers).
Il comportamento degli studenti sarà determinante affinchè il metodo su esposto possa
essere attuato compiutamente e possa essere efficace. Essi dovranno essere
responsabilizzati al loro ruolo e, pertanto, dovranno:
- rispettare le consegne;
- svolgere i compiti loro assegnati con costanza e regolarità;
- partecipare attivamente a tutte le fasi dell'attività didattica dando un contributo fattivo;
- dimostrare spirito di collaborazione nel lavoro con l'insegnante e i compagni;
- contribuire al mantenimento di un clima positivo all'interno della classe;
- dimostrare disponibilità al recupero anche con ulteriore spontaneo lavoro e ricerca.
La dimensione interculturale verrà stimolata attraverso la riflessione sulla lingua, la
conoscenza di aspetti di civiltà, di fenomeni storici, economico-sociali e letterari, e lo
studio comparato di diverse culture, inclusa la propria. Verranno favorite tutte le attività
che consentiranno agli allievi di entrare in contatto diretto, quindi a livello esperenziale,
con società e culture diverse: scambi di classe e lavoro, gemellaggi, progetti comuni
europei (Socrates), viaggi studio, stages linguistici e lavorativi, corrispondenza
epistolare ed elettronica.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica è parte integrante della programmazione e mira ad accertare se e in quale
misura gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Essa, se correttamente usata,
fornisce all'insegnante informazioni utili per eventualmente correggere e modificare il
suo approccio didattico, L'iter di programmazione e, quindi per pianificare gli interventi
didattici che facilitino il recupero degli allievi più deboli. La verifica, inoltre, consente
agli studenti di fare il punto sul loro apprendimento attivando nel contempo capacità di
autovalutazione. Questa è particolarmente importante in quanto permette allo studente
di essere consapevole di intervenire in modo attivo nel suo processo di apprendimento
cooperando e cogestendo questo processo con l'insegnante.
La verifica si avvarrà di prove di varia natura somministrate sistematicamente mirate ad
accertare il conseguimento di obiettivi specifici sempre chiaramente esplicitati. La
tipologia di tests proposti includerà tests di tipo oggettivo o discreto ( e.g vero/falso,
scelta multipla,esercizi a risposta chiusa ecc..) e tests di tipo integrato o globale in cui
vengono verificati competenze in vari ambiti e nelle varie abilità.
La verifica non si baserà solo su prove formali periodiche ma anche sullo spontaneo o
sollecitato 'feedback'dell'alunno nelle varie fasi dell'attività didattica. L'approccio
metodologico usato, che si basa sulla centralità dell'alunno, facilità la partecipazione e il
'feedback' spontaneo dell'allievo. Questo è un momento utile sia all'insegnante, per
accertarsi del continuo progresso degli allievi, sia all'alunno il quale, attraverso il
self-monitoring (auto-monitoraggio), potrà rendersi conto della sua prestazione.
In considerazione della prova finale scritta per il triennio linguistico sperimentale, che
consiste in una prova globale di comprensione di un testo scritto, di un riassunto e della
produzione di un saggio in genere di tipo argomentativo, le verifiche, soprattutto per la
classe quinta, verteranno sull'accertamento di competenze specifiche di lettura, di
analisi testuale, di sintesi nel riassunto, della organizzazione di un testo che sia
sviluppato in modo coerente e coeso.
L'errore non deve essere interpretato in senso punitivo ma la sua rilevazione è un
momento importante sia per lo studente, per identificare un'area problematica, che per
l'insegnante, per attivare strategie di interventi adeguati al recupero e sostegno.
Le attività di recupero possono avvenire in due fasi distinte: da un lato, fanno parte della
pratica didattica quotidiana, nell'uso ciclico di conoscenze linguistiche e culturali
tenendo conto delle differenze negli stili e nei tempi di apprendimento, nonchè dei
tempi di concentrazione degli allievi; dall'altro, gli studenti che riscontrano maggiori
difficoltà possono necessitare di momenti specifici supplementari di recupero da attuarsi
nei tempi che il Collegio dei docenti stabilirà.
La valutazione delle prove di verifica si baserà su criteri stabiliti in relazione al tipo, ai
fini e ambiti dell'accertamento, alla giusta proporzione tra la complessità della prova e il
tempo assegnato. Questi criteri, oggettivi e specifici a seconda della prova, vanno
esplicitati prima delle stesse. Ciò è essenziale perchè la valutazione possa essere
accettata e condivisa e in modo da stabilire e mantenere un rapporto di fiducia reciproca
tra insegnante e allievo e anche da responsabilizzare l'allievo sia sul processo che sul
prodotto dell'apprendimento.
La valutazione sommativa è un'operazione complessa caratterizzata da una serie di
variabili. Oltre ai risultati delle verifiche periodiche, essa terrà conto:
- dello sviluppo della personalità e delle competenze acquisite sui vari piani(cognitivo,
operativo,
relazionale, valutativo, ecc.) in relazione ai livelli di partenza;
- dell'impegno dimostrato dagli studenti nel lavoro quotidiano e per superare difficoltà
migliorando così il loro rendimento;
- della partecipazione costruttiva all'attività didattica; - dell'autonomia di studio e di
apprendimento dimostrata;
- delle capacità di recupero messe in atto.
L'ESPERTO Dl MADRELINGUA (ore di copresenza)
L'esperto di madrelingua opera in copresenza coi docenti titolari in misura di un'ora
settimanale nelle terze e quarte classi e di due ore nelle quinte del triennio linguistico
sperimentale.
La funzione dell'assistente di lingua straniera non è tanto e solo quella di dare modelli
corretti di lingua, quanto di offrire una dimostrazione del pluralismo culturale
assolutamente necessaria per impostare un discorso di educazione interculturale, da cui
una scuola al passo coi tempi non può prescindere. Un'altra sua funzione essenziale sarà
quella di offrire uno stimolo alla conversazione e un modello delle molteplici varietà
linguistiche che si concretizzano in modo diverso a seconda dell'argomento, del tempo,
del luogo e della situazione interattiva.
Perchè la copresenza docente-assistente sia proficua, questa dovrà essere preceduta da
una rigorosa e documentata programmazione delle attività da svolgere nelle varie classi,
dalla individuazione degli argomenti da presentare, del materiale linguistico e culturale
da introdurre e delle scelte metodologiche da attuare. Si ritiene necessario indicare le
linee essenziali di operatività dell'assistente nel modo seguente:
CONTENUTI
Cultura relativa al/la paese/ nazione di provenienza
In particolare:
- Modo di vivere dei teenagers( tempo libero, famiglia, hobbies/interessi, musica, moda,
sport,
slang) (Classi Terze)
- Sistema Educativo (Classi Quarte)
- Istituzioni e sistema politico (Classi Quinte)
- Religione/i ( Classi Quarte)
- Tradizioni tipiche o eventi tradizionali (Classi Terze)
- Cibo (Classi Terze)
- Attualità concernente i paesi di lingua inglese, francese, tedesca e spagnola ( Tutte le
Classi)
- Sistema di vita attuale del loro paese di provenienza (Classi Quarte e Quinte)
- Riferimenti storici utili per inquadrare e comprendere la loro cultura, modo di vivere e
mentalità (Classi
Quarte e Quinte)
- Eventuale uso di qualche testo letterario rappresentativo della loro cultura (Classi
Quinte)
Lingua
- Uso della lingua parlata con particolare enfasi su espressioni colloquiali, frasi
idiomatiche e modi di dire
tipici.
- Espressioni particolari o lessico in generale da fornire prima di alcune attività per
facilitare l'interazione
degli studenti e la loro partecipazione alle discussioni
- Analisi di alcune aree problematiche a livello fonetico, grammaticale, lessicale e di
spelling
- Pronuncia
- Intonazione
Abilità
- Ascolto
- Parlato
-Lettura ( quando funzionale ad attività di discussione)
Per le competenze da sviluppare nelle tre abilità si rimanda a quanto indicato nel
progetto sperimentale.
METODOLOGIA
Oltre agli argomenti/contenuti sopra citati, gli esperti di madre lingua proporranno temi
inerenti la loro specifica realtà culturale di provenienza. La scelta dei materiali,
I'impostazione metodologica, la scansione temporale ed eventuali attività di
preparazione vanno concordati con l'insegnante titolare.
Ogni lezione di conversazione deve essere pianificata definendo obiettivi (culturali e/o
linguistici) programmando attività adeguate al loro raggiungimento e modalità operative
gestione classe, tecniche di lavoro, individuale, in coppia, in gruppo o intera classe,
assegnazione di compiti e ruoli).
A titolo esemplificativo, per un'attività di discussione sull'attualità o su un qualsiasi
aspetto culturale o di costume, bisognerà prima di tutto fornire un input tramite
materiale scritto, audio o video, preparare attività adeguate per la loro comprensione,
facilitare la comprensione degli stessi attraverso un aiuto in campo lessicale e/o
culturale, fornire un adeguato feedback quando necessario o quando richiesto, e poi
organizzare la discussione fissandone le modalità.
Lo scopo delle ore di conversazione è lo sviluppo dell'abilità produttiva del parlato. Si
eviterà accuratamente di proporre lezioni di tipo cattedratico/frontale. Il suo ruolo
primario è quello dell'animatore. Tutta la classe deve essere coinvolta nelle varie attività
che verranno proposte sollecitando e rendendo possibile la partecipazione di tutti gli
alunni. Essi verranno incoraggiati e spronati a usare sempre la lingua straniera. Gli
interventi correttivi non dovranno bloccare o inibire la libera espressione degli allievi.
Tali interventi, pure necessari, dovrebbero essere fatti alla fine di una attività, di una
sessione o in qualsiasi altro momento propizio.
MATERIALI
- Uso di materiale autentico (video, giornali, riviste, interviste, annunci pubblicitari,
canzoni, testi vari)
COSA INSEGNARE E VERIFICARE
- Fluency (scioltezza, scorrevolezza del discorso)
- Uso appropriato della lingua e del registro
- Correttezza formale
- Strategie comunicative
- Pronuncia
Considerato il numero limitato di ore degli esperti di madre lingua (una sola ora nelle
classi terze e quarte), non si può chiedere loro di fare verifiche formali che si
concretizzino poi in un voto numerico. Essi, tuttavia, pur nel tempo limitato, dovrebbero
osservare e rilevare eventuali difficoltà e aree problematiche che gli studenti incontrano
nell'esprimersi oralmente. Dovrebbero inoltre cooperare con l'insegnante titolare per
colmare lacune negli aspetti sopra elencati ed esprimere un giudizio sul progresso degli
allievi. Tale giudizio verrà preso in considerazione nel momento in cui si valuterà a vari
livelli, sia sul piano strettamente didattico, sia sul piano della crescita e sviluppo della
personalità, ossia a livello cognitivo, comportamentale, relazionale e operativo.
3^ LINGUA STRANIERA TEDESCO - SPAGNOLO
Premessa e finalità
Lo studio della terza lingua straniera caratterizza l’Indirizzo Linguistico moderno
sperimentale e conferisce ad esso una specificità rispetto agli altri indirizzi presenti nel
Progetto.
L’apprendimento della terza lingua riveste un’importanza fondamentale non solo perchè
insieme alla prima e alla seconda lingua arricchisce la formazione culturale delle/dei
discenti, ma anche perchè permette di raggiungere una dimensione europea
dell’educazione. come infatti più volte ribadito nel Libro bianco su istruzione e
formazione Insegnare e apprendere - Verso la società della conoscenza della
Commissaria europea Edith Cresson, uno degli obiettivi prioritari delle politiche
comunitarie oggi è promuovere la conoscenza di tre lingue europee per favorire
l’integrazione delle/dei nostri giovani in Europa e facilitare il loro inserimento nel
mondo del lavoro.
Per non essere «esclusi» nella società della conoscenza è dunque necessario acquisire un
solido patrimonio culturale e delle buone competenze linguistico-comunicative. Poichè
gran parte della popolazione scolastica del nostro Istituto proviene da condizioni
socioculturali non favorevoli e da aree periferiche svantaggiate, lo studio della terza
lingua straniera assume ulteriore importanza nel Progetto di sperimentazione e dà alle
allieve ed agli allievi maggiori possibilità di competere ed affermarsi in ambito europeo.
Con l’obiettivo di formare le future cittadine ed i futuri cittadini dell’Europa unita,
l’insegnamento della terza lingua prevede la realizzazione de scambi culturali e di
gemellaggi con classi di istituti superiori tedeschi e spagnoli ed il coinvolgimento in
progetti educativi europei dell’Azione 1 del Programma comunitario Comenius.
Attraverso le esperienze di cooperazione europea, entrate ormai a far parte del
curriculum della terza lingua, viene facilitata la comunicazione con gli istituti partner ed
allo stesso tempo vengono valorizzate le differenze culturali e le diversità dei sistemi di
vita e di pensiero dei paesi di lingua tedesca e spagnola.
OBIETTIVI AFFETTIVO-SOCIALI
 Sviluppo autonomo della personalità del discente e del suo senso di responsabilità.
Per raggiungere tali finalità il discente deve imparare a:
 lavorare nel rispetto dei propri compagni e dell’insegnante.
 Collaborare con i propri compagni ed aiutare quelli in difficoltà.
 Acquisire consapevolezza del proprio processo di apprendimento.
 Riconoscere ed accettare realtà socio-culturali diverse.
 Prendere coscienza di sè come personalità autonoma.
 Acquisire consapevolezza di fare parte di una collettività multietnica.
OBIETTIVI DIDATTICI





CLASSE TERZA
L’allievo sa condurre un dialogo su argomenti di vita quotidiana (famiglia, amicizie,
scuola, hobby).
E’ in grado di decodificare brevi articoli su argomenti che interessano i giovani.
E’ in grado di comprendere brani autentici ascoltati e di reagire ad essi.
Sa elaborare brevi scritti sugli argomenti conosciuti.
Conosce il lessico più idoneo ad esprimersi nelle varie situazioni.
CLASSE QUARTA
 L’alunno possiede tutti i mezzi necessari (conoscenze morfosintattiche e linguaggio
adatto) per condurre un dialogo su argomenti di sua conoscenza.
 Sa esprimere e sostenere opinioni personali.
Per quanto riguarda lo spagnolo, si inizia già il raggiungimento degli obiettivi sociostorico-letterari sottoindicati, validi per il tedesco nella quinta classe.
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CLASSE QUINTA
L’alunno conosce la realtà socio-storico-letteraria del paese (dei paesi) di L3 con
particolare interesse verso questo secolo, anche in rapporto alla propria cultura.
E’ in grado di comprendere un testo in L3.
E’ in grado di analizzarlo.
E’ in grado di contestualizzarlo.
E’ in grado di interpretarlo e di rielaborarlo personalmente.
E’ in grado di fare paragoni fra i vari brani, autori e movimenti conosciuti.
CONTENUTI
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CLASSE TERZA
Dialoghi tipo su argomenti di vita quotidiana.
Brevi articoli di giornale.
Brani autentici.
Strutture di grammatica comunicativa.
Esercizi di grammatica comunicativa.
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CLASSE QUARTA
Materiale autentico su vari argomenti.
Articoli di giornale.
Strutture morfosintattiche e relativi esercizi.
Brevi brani letterari.
CLASSE QUINTA
 Materiale autentico di attualità e civiltà.
 Studio della letteratura con particolare attenzione al Novecento ed ai suoi aspetti
storico-socio culturali: movimenti nelle varie forme artistiche, avvenimenti politici,
autori, testi.
METODOLOGIA
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Approcio comunicativo alla lingua, proposto attraverso unità didattiche, per
l’acquisizione graduale del lessico più idoneo ad esprimersi nelle varie situazioni,
supportato dal metodo induttivo per l’analisi dei fenomeni grammaticali e più avanti di
quelli culturali.
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Metodo strutturale per l’acquisizione delle strutture morfo-sintattiche e più avanti per
l’analisi dei brani letterari.
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Analisi contrastiva sia per i contenuti linguistici che per quelli culturali.
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In particolare per l’analisi del testo si segue questo procedimento: partendo dal testo
si risale al contesto (storico-socio-letterario) in modo da favorire:
1)
2)
3)
analisi
sintesi
rielaborazione autonoma
STRUMENTI DI LAVORO
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Libri di testo
Testi autentici di lettura, di consultazione come dispense, articoli di giornale.
Sussidi audiovisivi e informatici nel laboratorio linguistico e multimediale.
Materiale autentico frutto di esperienze di viaggi e gemellaggi.
ESPERTO DI MADRELINGUA
CLASSE TERZA
Nell’ambito della programmazione dell’insegnante, l’esperto si inserisce
nell’attivazione delle abilità di comprensione e produzione delle strutture acquisite.
Interviene quindi nella fase di rielaborazione e di automatizzazione delle espressioni
orali acquisite nelle unità didattiche.
CLASSE QUARTA E QUINTA
Facilita la proprietà di linguaggio e la scioltezza di dialogo attraverso discussioni in
classe su argomenti di attualità e di civilizzazione, di cui fornisce il materiale autentico.
Si propone come esponente e rappresentante della realtà del suo paese, favorendo così
un’analisi contrastiva delle due culture, da parte dell’alunno.
VALUTAZIONE
La valutazione deve fondamentalmente provare i risultati dell’apprendimento; deve
quindi tener conto del raggiungimento degli obiettivi didattici specifici attraverso una
serie di verifiche formative alla fine di ogni unità didattica e attraverso una serie di
verifiche sommative, il cui scopo è ottenere una prova degli effetti sommati di un
insieme di lezioni che costituiscono una unità d’insegnamento più ampio.
a) STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA:
Alla fine di ogni unità didattica gli allievi vengono sottoposti a verifiche parziali sui
contenuti esercitati, al fine di controllare il processo di apprendimento: rilevare
eventuali carenze quindi attivare sostegni e recuperi.
b) STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA:
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CLASSE TERZA
Dialogo su traccia in L3 per verificare il grado di acquisizione delle competenze della
comprensione e della produzione orale.
Composizione di frasi, utilizzando elementi dati.
Stesura di brevi messaggi su traccia in L3 (lettere personali, cartoline, inviti).
attività di comprensione di un testo scritto per verificare il grado di acquisizione delle
competenze della comprensione e della produzione orale.
CLASSE QUARTA
 Verifiche di produzione autonoma su un argomento dato.
Per quanto riguarda lo spagnolo, data l’introduzione dello studio della letteratura, sono
previste anche verifiche sottoindicate, valide per il tedesco solo nella quinta classe.
CLASSE QUINTA
 Verifiche sulla comprensione autonoma di un testo.
 Verifiche sulla rielaborazione personale.
CRITERI DI VALUTAZIONE
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La valutazione raccoglie dati riguardanti il processo di apprendimento dei contenuti,
tenendo conto anche delle seguenti abilità e del loro utilizzo:
Abilità intellettuali.
Abilità di «problem solving», cioè di gestire una situazione nuova.
Abilità motorie (linguaggio non verbale).
Per quanto riguarda i contenuti sono validi i seguenti criteri:
Comprensione del testo.
Correttezza morfosintattica e proprietà di linguaggio.
Coesione e coerenza.
Competenza espositiva e lessicale.
Dopo l’introduzione di testi di una certa complessità si terrà conto dei seguenti criteri:
Capacità di analisi.
Capacità di sintesi.
Capacità di rielaborazione autonoma.
TRIENNIO LINGUISTICO MODERNO
FILOSOFIA
(Area di indirizzo)
FINALITÀ
La filosofia è innanzitutto attività linguistica, che riconosce nel linguaggio verbale una
dimensione strutturale e strutturante degli esseri umani. I1 linguaggio è presupposto di
qualsiasi conoscenza organizzata logicamente. Avere un linguaggio significa avere un
mondo, una rete di concetti e di relazioni tra le "cose", poterne disporre nel pensiero. La
filosofia si presenta come linguaggio complesso e astratto, che richiede delle discrete
competenze linguistiche di base: pertanto l'insegnamento della filosofia ha come suo
presupposto e come suo momento intrinseco l'educazione linguistica.
In quanto è discorso sul mondo, la filosofia ha finalità cognitive e formative e
ampliamento e approfondimento delle conoscenze oltre che riflessione sulle nozioni già
acquisite. In tal senso ha stretti rapporti con la religione, l'arte, le lingue, la storia, il
diritto, l'economia, la matematica, le scienze della natura.
Dal punto di vista cognitivo, la filosofia educa al pensiero astratto, comprendendo
l'educazione al pensiero intuitivo, all'astrazione, all'induzione e alla deduzione logica,
alla pratica dell'argomentazione razionale, al discorso comunicativo. In tal senso
l'insegnamento della filosofia ha specifiche finalità logiche.
In ciò la filosofia mira anche ad un valore formativo: sviluppare le capacità di
ciascuno/a studente a pensare in modo relativamente indipendente dalle circostanze in
cui si trova a vivere: in tal senso la filosofia mira a sviluppare persone che sappiano
superare l'atteggiamento passivo nei confronti dei modelli educativi ricevuti per arrivare
a trovare una propria autonoma soluzione e interpretazione dei fatti della vita e
dell'esistenza.
Nel suo sforzo di astrazione dalle realtà concrete e dalle circostanze storiche la filosofia
vuole educare, assieme alle altre discipline al processo di socializzazione in relazione
all'età degli/delle studenti cui si rivolge. In tal senso vuole educare all'acquisizione del
senso di identità, alla comunicazione, e alle competenze che questa necessita (capacità
di ascolto, di interpretazione dei messaggi altrui, capacità di intervenire attivamente,
capacità di esporre la propria opinione, capacità di resistere alle critiche, capacità di
accogliere le critiche per rivedere le proprie convinzioni).
OBIETTIVI.
A partire dalle finalità sopra espresse, la filosofia si pone alcuni obiettivi generali da
conseguire nell'arco del triennio. Si tratta di obiettivi cognitivi, linguistici e
socio-affettivi.
OBIETTIVI LINGUISTICI:
- competenze linguistiche generali e specifiche:
- capacità comunicativa (saper formulare dei messaggi comprensibili);
- competenza lessicale nell'uso del linguaggio quotidiano e del linguaggio filosofico;
- organizzazione di un discorso logico, che significa: discorso ordinato, cioè dotato di
un "filo", di un senso; discorso coerente (cioè non contraddittorio);discorso organico
(che comprende in sè i vari elementi di una questione in una globalità);correttezza
sintattica e grammaticale;
OBIETTIVI COGNITIVI:
- conoscenza di teorie (scientifiche, filosofiche, politiche, religiose)particolarmente
significative nella storia della nostra cultura, soprattutto, ma non solo, occidentale;
- conoscenza di alcuni fatti ed eventi storici, economici, politici, culturali, religiosi
artistici;
- capacità logiche
capacità di astrazione; di induzione; di deduzione;
capacità di analisi: in particolare la capacità di distinguere il problema dalla soluzione
che questo riceve in una determinata teoria;
capacità di sintesi;
capacità di soluzione di un problema; di invenzione;
capacità di applicazione di una teoria ad una situazione concreta;
capacità di connessione di una teoria e di un problema filosofico con problemipolitici,
giuridici, religiosi, economici, culturali.
capacità di interpretazione e di valutazione;
capacità di argomentare per sostenere una tesi;
Abitudini di lavoro personale:
acquisizione di un metodo di lavoro efficace, che comprende:
prendere appunti (dal testo e durante le lezioni) e di riordinarli;
schedare testi;
fare schemi e scalette;
parafrasare e riassumere;
fare note e commenti;
produrre testi autonomi su temi dati e spontaneamente proposti;
OBIETTIVI SOCIO - AFFETTIVI:
capacità relazionali - comunicative;
capacità di ascoltare, cogliendo il punto di vista altrui;
capacità di intervenire opportunamente nel corso di una lezione o di una interrogazione,
di una discussione o di un dibattito o conferenza;
capacità di scambiare i ruoli di ascolto - espressione;
capacità di entrare all'occorrenza in una relazione d'aiuto;
capacità di regolazione dell'emotività:
capacità di controllare l'impulsività nell'occupare tutto lo spazio, o viceversa, di vincere
la ritrosia ad intervenire personalmente.
METODI.
Nel lavoro concreto non si possono isolare strategie volte al conseguimento di obiettivi
semplicemente linguistici, o solo cognitivi o socio affettivi Si pensi per esempio alla
capacità di argomentare: essa è indubbiamente una capacità logica, che si forma
concretamente con l'abitudine a rispondere a domande o esigenze poste da altre persone,
e perciò richiede una capacità di decentramento (rispetto al naturale egocentrismo), che
è anzitutto una capacità emotiva e che coinvolge il senso di sè in relazione agli altri e
alle altre. Ma la capacità di argomentare nasce anche dalla conoscenza dei "luoghi
comuni" argomentativi, perciò da una certa confidenza con determinate teorie e con
determinate strategie logiche, che si sono costruite all'interno di una tradizione storica.
I metodi adottati tendono pertanto a raggiungere insieme i tre ordini di obiettivi, nello
studio concreto della disciplina.
L'insegnamento della disciplina si articola in diversi momenti:
lezione frontale di introduzione ad una teoria o ad un problema, di spiegazione di
concetti e di teorie nella loro globalità;
lettura e commento in classe di un testo (manuale o testo di un autore);
somministrazione di questionari, griglie, schemi;
ricerche sul dizionario;
interpretazioni più o meno guidate o autonome di testi o brani;
verifiche orali e scritte, sia immediate, sia di sintesi globali dei vari argomenti trattati.
VERIFICA
Le verifiche possono comprendere:
risposte a domande (orali o scritte);
risposte a temi o problemi, sotto forma di esposizioni orali;
saggi brevi scritti, di natura analitica o di interpretazione sintetica;
relazioni e ricerche, orali e scritte (che riguardano approfondimenti collettivi
o individuali);
test analitici sulla terminologia, la conoscenza, la comprensione di alcune connessioni
concettuali (i test non possono avere altro valore).
PRORAMMI
I programmi sono in relazione alle capacità verificate inizialmente nelle classi e agli
interessi che si manifestano progressivamente nel corso del lavoro in tal senso si deve
ricordare che quasi nessuno / a studente del nostro istituto prosegue negli studi
filosofici, per cui non è obiettivo dell’insegnamento dare una preparazione formale di
tipo specialistico. La conoscenza di problematiche temi e teorie filosofiche ha, come
abbiamo già sottolineato, finalità formative e cultuali generali e non specificamente
cognitive.
Senza rinnegare la validità di un approccio storico - genetico alle problematiche
filosofiche, e la validità di un percorso istituzionale di tipo manualistico che sia teso a
fornire la conoscenza di alcune teorie significative e dei loro reciproci rapporti, si è
avvertita l’esigenza di introdurre nell’insegnamento momenti di approfondimento
teorico, di problematizzazione, di analisi circonstanziata.
In tal senso i programmi prevedono anche approfondimenti collettivi e soprattutto nelle
quinte classi , individuali , che possono essere definiti anche dei corsi monografici in
miniatura. Il tempo a disposizione , l’impegno delle/degli studenti in varie discipline, il
livello della maggioranza non sempre consentono lo sviluppo di approfondire ampi e
analiticamente articolati.
L’approfondimento concerne in particolar modo:
- un tema di natura multidisciplinare, che può essere individuato anno per anno
all’interno del Consiglio di Classe e in concomitanza con le colleghe/i;
- un aspetto o un problema interno alla discussione filosofica, relativo a diversi autori e
teorie, a diversi periodi storici (come per esempio: temi generali, come il tempo, lo
spazio, il numero; l’apparenza e la verità; temi antropologici, come la natura umana e le
sue manifestazioni; la storia umana il progresso o regresso, l’evoluzione; temi di
gnoseologia e logica come la natura del conoscere il suo valore, la concezione della
scienza, etc.; temi linguistici, come la natura, la genesi, lo sviluppo del linguaggio
umano, le relazioni tra pensiero e linguaggio; temi di epica come il bene e il male
morale, la felicità, la virtù; temi politici, come la natura dello stato, le forme di stato, i
modelli politici, le forme di governo; temi religiosi, quali il peccato, la salvezza
dell’immortalità dell’anima);
- un tema relativo ad un determinato contesto o ad una determinata prospettiva
culturale, perciò circostanziata geograficamente e storicamente.
VALUTAZIONE
Senza soffermarci sul complesso processo di valutazione che comprende un momento di
diagnosi, un momento formativo e un momento sommativo, ci limitiamo a osservare
che i criteri di valutazione, per quanto li applichiamo consapevolmente (il che rimane un
ideale meramente normativo e astratto) sono in connessione con gli obiettivi formulati,
ma anche con il riconoscimento di tutte le qualità che riscontriamo negli /nelle studenti
o nei metodi di lavoro (anche se non erano stati programmati).
In tal senso si valutano le capacità sociali e relazionali;
le capacità linguistiche-comunicative generali e specifiche;
le capacità logico-cognitive;
le conoscenze acquisite, il grado di profondità e le modalità di comprensione riscontrate.
TRIENNIO LINGUISTICO
DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO
AREA COMUNE - AREA DI INDIRIZZO
PREMESSA
I1 programma di diritto nel corso linguistico - moderno è stato strutturato in modo tale
da essere una guida per gli alunni in un'attività di ricerca e di scoperta dei problemi che
investono la vita della società, che li conduca ad acquisire le capacità necessarie per
affrontare la vita di relazione e ad inserirsi nel mondo del lavoro, consci dei loro diritti,
ma anche dei loro doveri e delle loro responsabilità.
Nella classe terza nel formulare il programma si è voluto mettere in particolar luce
attraverso la trattazione delle relative tematiche, la persona soggetto di diritto, e le
istituzioni che per prime ne formano, potenziano ed esaltano le personalità.
La funzione sociale della proprietà la natura delle obbligazioni e del contratto, lo statuto
dei lavoratori, i sindacati sono le maggiori tematiche su cui è incentrato il programma
della quarta classe.
Una Repubblica fondata sul lavoro, evidentemente, tutela il lavoro, lo sviluppa. Per
queste ragioni attraverso una formazione adeguata si intende garantire
ai giovani l'acquisizione di una qualificazione anche nel campo professionale.
Nella classe quinta il Diritto Comunitario, non più ricompreso nell'area comune, è
presente in quella di -indirizzo- perché, proprio per qualificarsi professionalmente nei
campi che la conoscenza delle lingue aprirà loro, è fondamentale che i giovani
conoscano e comprendano l'importanza delle strutture comunitarie europee.
Gli uomini, oggi, non vivono più, soltanto, nell'ambito delle loro comunità nazionali.
L'Europa è e rimane un grande ideale da perseguire: cooperazione economica e
integrazione sono già una realtà, l'unione politica, ancora, solo una speranza di molti.
TRIENNIO LINGUISTICO
DIRITTO
FINALITA'
1) Sviluppare attraverso la riflessione sul linguaggio specifico della disciplina la
capacità di elaborare le informazioni e di comunicare esponendo il materiale trattato in
forma nuova e diverso rispetto a quella data.
2) Comprendere il fenomeno della produzione giuridica come espressione di una
determinata realtà socioeconomica e culturale.
3) Sviluppare la consapevolezza di essere soggetto di diritto nella famiglia, nella scuola,
nella società.
4) Acquisire comportamenti civilmente e socialmente responsabili, partecipando con
metodo democratico e abituandosi ad ascoltare ed a rispettare le idee altrui.
5) Saper utilizzare chiavi interpretative di un fatto sociale, economico o politico
attraverso l'analisi di testi e documenti.
6) Saper derivare effetti e conseguenze dell'interpretazione di alcuni dati
(estrapolazione).
7) Saper riunire elementi conosciuti al fine di formare una nuova struttura organizzata.
Obiettivi operativi
1) Saper riconoscere all'interno di un testo caratteri e concetti essenziali o accessori.
2) Abituarsi ad utilizzare la forma scritta come metodo di ricerca e visualizzazione dei
concetti fondamentali (schemi, riassunti, analisi di un testo).
3) Saper utilizzare diversi mezzi di informazione (libri, documenti, quotidiani, riviste
specializzate, video).
4) Saper riconoscere la natura e la struttura di una fonte normativa al fine della sua
corretta utilizzazione.
5) Saper collegare i contenuti della disciplina con le conoscenze acquisite nell'ambito di
aree disciplinari affini.
6) Saper individuare, insieme al valore cogente delle norme la relatività delle soluzioni
giuridiche.
DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO
PROGRAMMA CLASSE 3^ (2 ORE)
1) Diritto privato e diritto pubblico.
2) I soggetti del diritto:
 La persona fisica e la capacità di diritto privato; le formazioni sociali in cui si esplica
la personalità umana: la famiglia i gruppi organizzati del diritto privato.
3) Le situazioni attive e passive del diritto privato.
4) I1 diritto soggettivo; il rapporto giuridico.
5) I1 negozio giuridico e l'autonomia privata; la progressiva restrizione dell'autonomia
ad opera dello stato sociale; i controlli dell'ordinamento sulla autonomia privata:
6) I vizi del negozio giuridico.
7) I1 contratto e la libertà contrattuale: limiti ed interventi pubblici .
8) L'autonomia collettiva e il contratto di lavoro.
DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO
PROGRAMMA CLASSE 4^ (2 ORE)
1) I1 diritto di proprietà nella Costituzione e nel Codice Civile:
2) Funzione ed utilità sociale.
3) La disciplina costituzionale dei rapporti economici.
4) Iniziativa economica privata ed iniziativa economica pubblica.
5) I1 ruolo dello Stato nell'economia.
6) Evoluzione storica dello Stato Moderno.
7) I1 metodo della programmazione economica.
DIRITTO E DIRITTO COMUNITARIO
PROGRAMMA CLASSE 5 ^ (3 ore)
1) Dottrina generale dello Stato.
2) Forme di Stato: Stato unitario e Stato Federale.
3) Lo Stato e l'ordinamento internazionale.
4) L'organizzazione economica internazionale.
5) La politica del commercio estero: liberismo, protezionismo, trattati internazionali.
6) La nascita di C.E.C.A., C.E.E., E. V. R. A. T.O. M.
 Circostanze storiche e politiche.
7) Le istituzioni comunitarie: l'Assemblea, la Commissione, il Consiglio, la Corte di
Giustizia, La Corte dei Conti, il Comitato Economico-sociale.
8) Le norme comunitarie: formazione ed efficacia.
9) I1 rapporto tra le norme comunitarie e gli ordinamenti interni.
10) I soggetti: le comunità gli stati membri le persone fisiche e giuridiche.
TRIENNIO LINGUISTICO
DISEGNO-STORIA DELL'ARTE
AREA DI INDIRIZZO
PREMESSA
Bisogna premettere innanzitutto che sull'apprendimento e comprensione dello studio
particolareggiato della Storia dell'Arte nel Triennio si è evidenziato un importante
aspetto:
la materia, nella sua particolare espressione architettonica, talvolta si presenta agli
allievi di non semplice ed immediata assimilazione.
Il motivo di tale ostacolo si può ritrovare nella mancanza a differenza col biennio, dei
necessari concetti di forma - spazio e proporzione raggiungibili al meglio solamente con
l'ausilio della rappresentazione tecnico-grafica, che ne diventa un indispensabile ed
irrinunciabile utile sussidio, a supporto dei concetti teorico-architettonici caratterizzanti
prevalentemente il corso.
In particolare è emersa la necessità di dover provvedere a tale manchevolezza con
l'introduzione, nello studio della materia, di parallele analisi grafiche di alcune delle
principali opere inerenti i periodi trattati: vedi Brunelleschi Michelangelo, Bernini etc.
Pertanto un attento e ben programmato collegamento tra concettualità artistico-estetica e
rappresentazione grafico-espressiva dei presupposti architettonici della materia potrà
dare all'allievo lo strumento necessario e sufficiente per una più completa e corretta
lettura e decodificazione dell'opera d'arte e comporterà conseguentemente un adeguato
sviluppo della memoria visiva di ciascuno.
Inoltre, a completamento della lettura e critica delle varie opere d'arte esaminate, si
dovrà consentire all'allievo di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del
colore, inteso come complesso di elementi convenzionali che consentono di decifrare le
forme ed i volumi mediante la sua scomposizione.
Particolare attenzione va riservata ancora alla teoria del restauro di opere d’arte, che
comporta una profonda conoscenza di tecniche adeguate. Ottenibile con solo la
personale padronanza delle forme visive trasposte graficamente nella globale
produzione artistica in esame.
Infine si darà la possibilità all 'allievo di esprimere graficamente, durante l'esposizione
orale, esemplificazioni schematiche riportate su lavagna od altri sussidi didattici
disponibili, atte a completare i concetti astratti della materia.
METODOLOGIE
A completamento della lettura e critica delle varie opere d'arte esaminate si dovrà
consentire all'allievo di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti del colore,
inteso come complesso di elementi convenzionali che consentono di decifrare le forme
ed i volumi mediante la sua scomposizione.
Particolare attenzione va riservata ancora alla teoria del restauro di opere d'arte, che
comporta una profonda conoscenza di tecniche adeguate, ottenibile solo con la
personale padronanza delle forme visive trasposte graficamente nella globale
produzione artistica in esame.
Infine si darà la possibilità all'allievo di esprimere graficamente, durante l'esposizione
orale, esemplificazioni schematiche riportate su lavagna od altri sussidi didattici
disponibili, atte a completare i concetti astratti della materia.
I1 richiamo grafico proposto, che è una carenza attuale della Storia dell'Arte, è da
intendersi esclusivamente come supporto e sussidio didattico, quale potrebbe essere
l'ausilio di uno strumento audiovisivo per la migliore comprensione concettuale. Infatti
l'impiego di tale ausilio visivo, unitamente all'apprendimento dell'uso del computer,
consentirà agli allievi di utilizzare materiale didattico informatico, in maniera tale che si
possano inserire nel mondo del lavoro con maggiore competenza conoscitiva.
PROGRAMMA
CLASSE 3^ ( 3 ORE )
Il Gotico : Benedetto Antelami; l’artchitettura e le tecniche costruttive in Francia e in
Italia; la scultura; Nicola Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio.
Pittura gotica italiana: Cimabue, Ducio di Boninsegna e Pietro Cavallini.
L’arte gotica in Italia fra Trecento e Quattrocento: Giotto, Simone Martini, Ambrogio
Lorenzetti.
Gotico internazionale: Gentile da Fabriano, Pisanello.
Il Rinascimento: Brunelleschi,Donatello e Masaccio, Jacopo della Quercia, Ghiberti e i
Della Robia, Battista Alberti, Paolo Uccello, Piero della Francesca, Botticelli.Mantegna
e Beato Angelico.
Artchitettura e urbanistica a Urbino a Ferrara.
CLASSE 4^
( 3 ORE )
il Cinquecento: Bramante, Leonardo, Raffaello, Michelangelo.
L’esperienza veneziana: Giorgione, Tiziano, Correggio.
Il Manierismo: autori fondamentali.
Palladio, Tintoretto, Veronese, Pietro da Cortona.
Il Barocco: Caravaggio, Carraci, Bernini, Borromini, Guido Reni, Guarini e Longhena.
I caratteri generali del Settecento: Iuvarra, Tiepolo. Vanvitelli, Longhi, Canaletto e
Guardi.
L’Illuminismo.
Il Neoclassicismo: Canova, David.
Il Romanticismo: Gericault Delacroix, Hayez, Coubert.
I Macchiaioli: Fattori.
CLASSE 5^ ( 2 ORE )
La stagione dell’Impressionismo: autori e opere fondamentali.
Tendenze postimpressioniste: autori e opere fondamentali.
Art Nouveau - Arti applicate i Fauves
L’espressionismo: il gruppo di Die Brucke.
Il Novecento: il Cubismo, il Futurismo, il Dadaismo, il Surrealismo, l’Astrattismo.
Der Blaue Reiter - il razionalismo in architettura; l’esperienza del Bauhaus.
La Metafisica: autori e opere fondamentali.
Tendenze artistiche nel secondo dopoguerra: Arte Informale, Pop Art, Arte
Concettuale, Arte Povera, Body Art, Iperealismo e Transavanguardia.
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progetto di sperimentazione indirizzo linguistico moderno