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PRINCIPALI NOZIONI PER
INTERVENTI DI RIPARAZIONE
SULLE STUFE A PELLET
NOVITA’ 2013
PREMESSA
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MOLTO FREQUENTEMENTE LE PROBLEMATICHE DI MALFUNZIONAMENTO DELLA STUFA
SONO DOVUTE A FATTORI ESTERNI QUALI:
ISTALLAZIONE NON IDONEA (IMPIANTO SCARICO FUMI-LUOGO INSTALLAZIONEPRESA
D’ARIA COMBURENTE)
MANCANZA DI PULIZIA E MANUTENZIONE ORDINARIA
TIPO DI PELLET (SCARSA QUALITA’)
PERTANTO QUANDO SI INTERVENIE SULLA STUFA ANALIZZARE BENE SE CI POSSONO
ESSERE
DEI FATTORI CHE IMPEDISCONO APPUNTO IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLA STESSA
SPIEGANDO CIO’ ALL’UTENTE FINALE!
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
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Il pellet non scende nel crogiolo (prima accensione):
Se ciò avviene durante la prima accensione è possibile che la coclea (inizialmente vuota) non sia riuscita
a caricarsi completamente per poter far scendere il pellet nel crogiolo.
Per questo, solo nella prima accensione, è consigliato aggiungere una piccola quantità di pellet nel
crogiolo prima di avviare la stufa.
La stufa non si accende (il ventilatore fumi non si avvia e il display non indica nulla):
1.
2.
3.
controllare il collegamento alla rete elettrica
verificare il collegamento della scheda elettronica con la rete elettrica
provare a sostituire la scheda elettronica ed accertarsi quindi del non funzionamento della stessa
Il display non si accende (il visualizzatore a 8 segmenti e i led luminosi non danno nessuna indicazione):
1.
2.
3.
verificare il collegamento display – scheda elettronica
verificare il corretto funzionamento del display sostituendolo con un altro
provare a sostituire la scheda elettronica ed accertare quindi il non funzionamento della stessa
La stufa si accende o si spegne da sola senza presentare alcun tipo di allarme:
-controllare che non sia attiva la programmazione automatica (led acceso sul display); in questo caso
provvedere a togliere la programmazione spiegando eventualmente al cliente come attivarla e disattivarla;
procedere, se non fosse ancora stato fatto, alla sistemazione dell’ora e del giorno
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
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L’ora del display non rimane memorizzata se viene a mancare la corrente:
sostituire la batteria al litio dal modulo orologio
La stufa si accende, il pellet scende ma non si incendia:
se si dovesse presentare questo problema controllare la corretta sistemazione del crogiolo:
(verificare inoltre che il foro in corrispondenza della resistenza sia di dimensioni corrette)
verificare il cablaggio e il funzionamento regolare della resistenza (il pellet in fase di accensione deve
fare del fumo per poi accendersi (alla temperatura di 250°C circa) nel giro di alcuni minuti)
La stufa non scalda, la fiamma è sempre allo stesso livello:
La stufa funziona sempre al minimo (ECO). Controllare che la sonda temperatura ambiente sia
correttamente installata e non risenta eccessivamente del calore emanato dai lamierati circostanti; se cosi
fosse potrebbe dare una lettura della temperatura ambiente fortemente influenzata dal calore della stufa;
eventualmente posizionare la sonda in modo che possa dare una lettura corretta della temperatura
ambiente
La stufa funziona sempre al minimo (ECO). Controllare la temperatura di funzionamento pre-impostata sul
display (se il set di temperatura è inferiore alla temperatura ambiente, ovviamente non si potrà regolare il
livello di potenza poiché la stufa non supererà il livello 1 avendo già raggiunto la temperatura richiesta in
questo caso la stufa si trova nello stato di ECO)  alzare quindi il set di temperatura
La stufa funziona sempre alla potenza pre-impostata. Verificare la disposizione della stufa nella stanza
(che non si trovi vicino a delle scale provenienti da stanze interrate, che non sia vicino a finestrature
particolarmente grandi, che non si trovi in stanze molto grandi o con soffitti molto alti) . In questo caso
non si riesce a raggiungere il set di temperatura, poichè le caratteristiche dell’ambiente sono sfavorevoli.
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
COMPARE L’ALLARME “ALAr Acc”
SE IL PELLET HA RIEMPITO IL CROGIOLO MA NON SI E’ INCENDIATO:
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e la resistenza non si accende:controllare collegamento resistenza-scheda
controllare che la resistenza non sia guasta
controllare che la scheda elettronica non sia guasta
se la resistenza funziona ma il pellet non si incendia o tarda ad incendiarsi:
verificare che la sonda fumi sia collegata correttamente
verificare posizione crogiolo
verificare foro resistenza sul crogiolo (dimensioni)
verificare posizione resistenza
verificare che il crogiolo non sia intasato
verificare che i fori passaggio fumi dietro la parete in ghisa
non siano ostruiti
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
Durante il funzionamento compare l’allarme “ALAr FirE”
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(la sonda temperatura fumi ci avvisa che la temperatura della caldaia non è a regime / non è regolare o è
al
di sotto della soglia impostata su pr13):
Nel caso in cui il pellet scende regolarmente:
verificare che la sonda fumi controlli regolarmente la temperatura (la temperatura fumi, deve raggiungere
i 43° per considerare la stufa accesa). Se cosi non fosse sarà bene controllare
il montaggio della sonda temperatura fumi affinché sia ben isolata e non venga raffreddata dall’aria
esterna alla tubazione di uscita fumi
verificare che la sonda fumi non sia guasta sostituendola con un’ altra. In questo caso comunque
compare
anche l‘ allarme “ALAr Sond” che ci indica il guasto della sonda.
Verificare in ultima analisi che la scheda non sia guasta
Nel caso in cui non stia piu’ scendendo il pellet:
Verificare che il serbatoio non sia vuoto o che non ci sia un corpo estraneo che impedisce alla coclea di
far cadere il pellet nel crogiolo
Verificare che non si sia guastato il motoriduttore coclea
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
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La stufa durante il funzionamento entra in allarme con l’indicazione “ALAr FilE Sic”
(le termocoppie con termostati, tarati a 80° per il serbatoio pellet, e 180° per la caldaia, hanno rilevato una
temperatura tale da far scattare l’ interruttore di riarmo):
Procedere (a stufa spenta) al riarmo dell’interruttore della termocoppia , posizionato sul retro in basso a
sinistra. Si deve procedere togliendo il cappuccio in plastica e premendo il pulsantino fino al riarmo
del termostato, circa 5-6 secondi; si sente un leggerissimo rumore metallico provenire dal termostato)
Se a intervenire è il termostato a 180°, controllare con cura che non ci siano ostruzioni nella canna
fumaria e che il fumo possa uscire liberamente dal condotto di scarico (chiedere al privato
informazioni sulla canna fumaria in merito alla conformazione della stessa e all’ultima pulizia eseguita
– verificare che sia realizzata a norma e non presenti ostruzioni fisiche)
Se a intervenire è il termostato a 80°, accertarsi che il pellet non abbia intasato il condotto di discesa
incendiandosi all’interno del tubo stesso;
in questo caso verificare i parametri di funzionamento della scheda elettronica
Se i parametri sono corretti sarà indispensabile verificare la corretta sigillatura della caldaia con
ghise e/o lamierati. L’aspirazione incorretta di aria dall’esterno può far rallentare il processo di
combustione e quindi può generare un accumulo di pellet sul crogiolo che può addirittura risalire
il condotto di discesa
Se la stufa dovesse rientrare in allarme accertarsi del corretto funzionamento della termocoppia che
provoca l’ intervento dell’ interruttore procedendo alla sostituzione.
Accertarsi del corretto funzionamento del ventilatore dello scambiatore (se spento e non funzionante può
far innalzare notevolmente la temperatura della caldaia portandola in allarme)
(Tuttavia il problema descritto può essere dovuto ad un surriscaldamento eccessivo dovuto a diverse ore
di funzionamento intenso, livello potenza 5.)
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
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La stufa va in allarme con la scritta “ALAR FaiL dEP”
(il pressostato ha rilevato un problema allo scarico o alla aspirazione):
controllare la corretta chiusura della porta focolare e del cassetto cenere
controllare con cura che non ci siano ostruzioni nella canna fumaria e che il fumo possa uscire liberamente dal
condotto di scarico (chiedere al privato informazioni sulla canna fumaria in merito alla conformazione della
stessa e all’ultima pulizia eseguita – verificare che sia realizzata a norma e non presenti ostruzioni fisiche)
verificare l’efficienza della siliconatura della facciata in ghisa o lamiera. Ovvero a stufa accesa avvicinarsi alla
facciata con un cerino acceso, spegnerlo nelle vicinanze della porta e controllare che il fumo non venga
aspirato all’interno della camera di combustione in nessun punto. Se ciò dovesse accadere bisognerà
provvedere a una nuova sigillatura della camera di combustione con del silicone termoresistente.
Verificare che il tubicino che collega il pressostato al ventilatore non sia staccato od ostruito oppure che non faccia
piu’ tenuta.
Verificare che il pressostato non sia guasto.
Verificare che non ci siano ostruzioni dovute a mancanza di pulizia
nel condotto uscita fumi (ovvero dal focolare verso il ventilatore fumi)
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
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Compare l’allarme “ALAr hot Temp” durante il normale funzionamento della stufa
(ci indica che vi è una sovra-temperatura in caldaia – la temperatura fumi ha superato i 280°)
Verificare che il ventilatore scambiatore aria funzioni
Verificare che la stufa non abbia funzionato per troppe ore a massima potenza con il ventilatore
scambiatore aria regolato manualmente al minimo (1)
In questi casi comunque dovrebbe essere intervenuto il termostato di sicurezza (180°), tranne che
logicamente non si sia guastato
Compare l’allarme “ALAr Sond”
Verificare innanzi tutto il collegamento sulla scheda elettronica
Verificare che effettivamente non sia guasta
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NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
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La stufa dopo qualche ora di funzionamento tende a riempire il crogiolo di pellet:
Controllare i parametri di configurazione della scheda elettronica
Controllare con cura che non ci siano ostruzioni nella canna fumaria e che il fumo possa uscire
liberamente dal condotto di scarico (chiedere al privato informazioni sulla canna fumaria in merito alla
conformazione della stessa e all’ultima pulizia eseguita – verificare che sia realizzata a norma e non
presenti ostruzioni fisiche)
verificare l’efficienza della siliconatura della facciata in ghisa o lamiera. Ovvero a stufa accesa avvicinarsi
alla facciata con un cerino acceso, spegnerlo nelle vicinanze della porta e controllare che il fumo non
venga aspirato all’interno della camera di combustione in nessun punto. Se ciò dovesse accadere
bisognerà provvedere a una nuova sigillatura della camera di combustione con del silicone termoresistente.
Verificare il tipo di pellet utilizzato osservando attentamente il tipo di cenere che produce; se quest’ultima
tende a essere molto sabbiosa o i pellet non vengono bruciati totalmente sarà necessario cambiare
tipo di pellet.
Verificare che non ci siano ostruzioni dovute a mancanza di pulizia nel condotto uscita fumi (ovvero dal
focolare verso il ventilatore fumi)
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PROBLEMATICHE RELATIVE A CATTIVA COMBUSTIONE (pellet che brucia male e si accumula)
Poiché la stufa funziona con una leggera depressione e con un determinato rapporto stechiometrico
di combustione, se quest’ultimo dovesse variare per qualsiasi motivo perderemmo tutto il vantaggio
della combustione ad alta efficienza.
DIVERSI POSSONO ESSERE I MOTIVI PER CUI SI HA UNA CATTIVA COMBUSTIONE, AD ESEMPIO:
Impianto di scarico fumi non idoneo:
percorso fumi troppo lungo
eccessivi tratti orizzontali
eccessive curve
mancanza di adeguato isolamento della canna fumaria
Mancanza di sufficiente aria primaria
Infiltrazioni d’aria in camera di combustione:
Portine chiuse male
Guarnizioni porte usurate che non garantiscono la tenuta
Sigillature (siliconature) inefficienti
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FATTORI CHE DETERMINANO LA COMBUSTIONE OTIMALE
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Qualità del
PELLET
 Tipologia essenze e peso specifico
 Umidità
 dimensioni
Scarico FUMI
 tipologia : in canna fumaria e/o a parete
 percorso : lunghezza , esterno/interno , raccordo a Tee
 terminale antivento : posizione e tipologia
 esterna
Adduzione di
ARIA COMBURENTE  convogliata con tubazione
MANUTENZIONE
 pulizia del braciere
 pulizia della collettore fumi “FORI “
 Pulizia della canna fumaria
 guarnizioni della portina non a tenuta
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REGOLAZIONE PARAMETRI
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AVVERTENZE
Il raccordo di scarico dei fumi NON DEVE ESSERE collegato :
 ad una canna fumaria utilizzata da altri generatori (caldaie,stufe,
caminetti , ecc)
 a sistemi di estrazione d’aria ( cappe , sfiati , ecc ) anche se “intubato”
NB
E’ VIETATO IL COLLEGAMENTO RACCORDI DOTATI DI
REGISTRO FUMI O IN GENERALE A DISPOSITIVI DI
REGOLAZIONE DEL TIRAGGIO
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REGOLAZIONE PARAMETRI
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Normalmente , con percorso di scarico fumi superiore a 5 metri
potrebbe essere necessaria la variazione di alcuni parametri di
funzionamento per adattare la stufa a :
 Caratteristiche della canna fumaria tradizionale
 Percorso di scarico fumi ( curve , percorsi orizzontali , ecc )
 Posizione, tipologia del terminale esterno antivento e antipioggia
 Caratteristiche del pellet intese come qualità,umidità,densità
specifica , quantità di polverino
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REGOLAZIONE PARAMETRI
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Prima di modificare la programmazione è necessario effettuare le
verifiche sotto indicate
 Tenuta guarnizioni delle portine ( vetro e raccolta cenere)
 Corretta posizione del braciere ( appoggio/inserimento e guarnizione )
 Corretta posizione della parete di fondo

Stato di manutenzione del prodotto
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MANUTENZIONE