“Le statistiche (mediche) sono come il bikini: ciò che rivelano è interessante, quello che coprono è fondamentale”. Aaron Levenstein Introduzione • “Lesioni complesse” è il termine con cui recentemente si definisce quel gruppo di lesioni ben note, sia croniche sia acute, la cui guarigione rappresenta una sfida per i professionisti della salute. • Sebbene infatti la maggior parte delle ferite attraverso il trattamento conservativo (con medicazione) riesca a guarire, una significativa minoranza fallisce e richiede ulteriori terapie aggiuntive. aggiuntive Introduzione • Di fronte al costante incremento della spesa sanitaria, sanitaria causata sia dall’invecchiamento della popolazione, sia dal progresso incalzante di tecnologie sempre più costose, diverse nazioni stanno adottando l’Health Technology Assessment (HTA) come strumento di valutazione in grado di supportare scientificamente diversi livelli decisionali. Introduzione • In altre parole, l’HTA ha l’obiettivo di fornire informazioni (evidenze scientifiche) in termini di benefici clinici, clinici di rapporto costo/efficacia e di sicurezza, sicurezza a coloro che devono prendere decisioni sulla scelta & investimento di tecnologie, tra cui non solo attrezzature mediche ma anche ad es. cartelle cliniche elettroniche, telemedicina, ecc. AAA Cercasi … evidenze AAA Cercasi … evidenze • Sono diversi gli Health Technology Assessment pubblicati per riassumere le prove di efficacia sulla TPN. Tra questi, un recente HTA belga ne ha selezionati 10, realizzati tra il 2003 e il 2006, procedendo al quality appraisal. Vlayen J, Camberlin C, Ramaekers D. Traitement de plaies par pression négative: une évaluation rapide. Health Technology Assessment (HTA). Bruxelles: Centre fédéral d'expertise des soins de santé (KCE); 2007. KCE reports 61B (D2007/10.273/31) AAA Cercasi … evidenze • Le valutazioni sono le seguenti: BUONA QUALITÀ : 1 – Gesundheitswesen, I.f.Q.u.W.i., Vakuumversiegelungstherapie von Wunden. 2007, Institut für Qualität und Wirtschaftlichkeit im Gesundheitswesen: Köln. AAA Cercasi … evidenze MEDIA QUALITÀ : 6 – Samson, D.J., et al., Wound-healing technologies: low-level laser and vacuum assisted closure. 2004. – Ontario Ministry of, H., C. Long-Term, and S. Medical Advisory, Negative pressure wound therapy: health technology literature review. 2006. – Costa, V., et al., Vacuum-assisted wound closure therapy. 2005. – Gastelu-Iturri Bilbao, Atienza Merino, Galician. Agency for Health Technology, Vacuum-Assisted Closure Effectiveness for Chronic Wounds Therapy (Technical report). 2005. – Higgins, S., The effectiveness of vacuum assisted closure in wound healing. 2003, Centre for Clinical Effectiveness. – Pham, C., et al., Vacuum-assisted closure for the management of wounds: an accelerated systematic review. 2003. AAA Cercasi … evidenze SCARSA QUALITÀ : 3 – Ecri, Vacuum-assisted wound closure for chronic and acute wounds. 2000. – Fisher, A., B. Brady, and A. Canadian Coordinating Office for Health Technology, Vacuum assisted wound closure therapy. 2003. – HealthCare, H.P., Negative Pressure Wound Therapy for Wound Healing. 2005, Harvard Pilgrim Health Care. • I 3 reports sono stati quindi esclusi. Institut für Qualität und Wirtschaftlichkeit im Gesundheitswesen (IQWiG) • Gli autori di questo report di alta qualità – scritto in tedesco e poi successivamente tradotto in inglese – hanno eseguito una ricerca della letteratura veramente esaustiva a maggio 2005, includendo Medline, Pre-Medline, Cinahl, Cochrane database, Embase, DARE, HTA database, individuando 9 RCT pubblicati (dei quali 2 esclusi dopo un’ulteriore analisi) e 11 studi non randomizzati. randomizzati Institut für Qualität und Wirtschaftlichkeit im Gesundheitswesen (IQWiG) • È stata condotta anche un’ampia ricerca nella cosiddetta letteratura “grigia” che ha consentito di individuare 19 (a quel momento) RCT non pubblicati, pubblicati dei quali 5 erano stati interrotti, 3 terminati ma non ancora pubblicati, e 7 in corso. • Nessuno degli RCT pubblicati è stato valutato di buona qualità. • Gli Autori hanno indicato l’utilità di una nuova valutazione tra 2–3 anni. AAA Cercasi … evidenze • Dalla conclusione dell’HTA tedesco, sono stati pubblicati 4 nuovi RCT, RCT presi in considerazione nel report belga pubblicato nel 2007. • In totale sono stati selezionati 16 RCT; sono stati esclusi 3 studi, uno perché in russo¹ e altri 2 perché, ad un’analisi più attenta, usavano una procedura di quasirandomizzazione.² ³ 1. Davydov, Y.A., A.Y. Abramov, and A.B. Darichev, Regulation of wound process by the method of vacuum therapy in middle-aged and aged patients. Khirurgiia (Mosk), 1994. 9: p. 7-10. 2. McCallon, S.K., et al., Vacuum-assisted closure versus saline-moistened gauze in the healing of postoperative diabetic foot wounds. Ostomy/wound management, 2000. 46(8): p. 28-32. 3. Etoz, A., Y. Ozgenel, and M. Ozcan, The use of negative pressure wound therapy on diabetic foot ulcers: a preliminary controlled trial. Wounds: A Compendium of Clinical Research and Practice, 2004. 16(8): p. 264-9. AAA Cercasi … evidenze • I rimanenti 13 RCT sono stati sottoposti a quality appraisal, e solo 2 sono stati valutati di qualità moderata.¹ ² 1. Llanos, S., et al., Effectiveness of negative pressure closure in the integration of split thickness skin grafts: a randomized, double-masked, controlled trial. Annals of Surgery, 2006. 244(5): p. 700-5. 2. Armstrong, D.G., L.A. Lavery, and C. Diabetic Foot Study, Negative pressure wound therapy after partial diabetic foot amputation: a multicentre, randomised controlled trial. Lancet, 2005. 366(9498): p. 1704-10. Anatomia di un RCT Outcome Gruppo Sperimentale No Outcome Outcome Gruppo di Controllo No Outcome Anatomia di un RCT • Quando si parla di trattamento, il trial controllato randomizzato (RCT) viene considerato lo studio che offre l’evidenza più accurata dell’efficacia. Anatomia di un RCT • Il Randomised Controlled Trial è uno studio sperimentale nel quale il trattamento studiato è prescritto a uno solo dei 2 gruppi di soggetti arruolati nell’indagine, selezionati casualmente (randomizzazione) randomizzazione secondo uno schema predeterminato. Anatomia di un RCT • Al gruppo di controllo dello studio viene prescritto un trattamento di cui si conosce l’effetto, oppure nessun trattamento. • Lo studio si definisce “a doppio cieco” cieco quando né i partecipanti, né le persone che raccolgono i dati sanno se ricevono o prescrivono il trattamento in studio o quello di controllo. Anatomia di un RCT • Quando gli studi randomizzati sono condotti in modo appropriato, l’effetto dei trattamenti può essere studiato in gruppi di persone che sono: (1) simili all’inizio e (2) trattati allo stesso modo, modo eccetto che per l’intervento in studio. • Quindi qualsiasi differenza osservata nei gruppi nel corso dello studio può essere attribuita esclusivamente al trattamento, trattamento e non ad errori sistematici o al caso. Anatomia di un RCT • “Marchi” di garanzia di buone evidenze 1,2 – Assegnazione randomizzata dei pazienti – Comparazione indipendente “in cieco” degli effetti del trattamento – Efficacia & sicurezza misurate e documentate 1. Jaeschke R, Guyatt G, Meade M. Evidence-based practice: what it is, why we need it. Adv Wound Care. 1998;11:214–218. 2. Gray M, Beitz J, Colwell J, et al. Evidence-based nursing practice II. J WOCN 2004;31(2):53-61. Anatomia di un RCT – Outcomes validi, misurati in modo affidabile – Outcomes rilevanti dal punto di vista clinico, centrati sul paziente – Popolazione del campione rappresentativa e comparabile – Adeguata durata del follow up 1. Jaeschke R, Guyatt G, Meade M. Evidence-based practice: what it is, why we need it. Adv Wound Care. 1998;11:214–218. 2. Gray M, Beitz J, Colwell J, et al. Evidence-based nursing practice II. J WOCN 2004;31(2):53-61. Anatomia di un RCT • Nel campo delle lesioni cutanee, la valutazione dell’efficacia di un trattamento è molto complessa perché intervengono diversi fattori legati alla natura dei pazienti, alle loro condizioni cliniche, e agli interventi che sono studiati che devono tener conto dalla superficie di supporto, del tipo di assistenza ricevuta, dello stato nutrizionale, ecc. Anatomia di un RCT • Dal punto di vista metodologico, i diversi studi di cui è stata oggetto la TPN (e non solo ..) sono “complicati” da una serie di elementi. 1. Il “peso” delle evidenze • Recentemente è stata condotta una revisione allo scopo di esaminare in modo sistematico l’efficacia e la sicurezza clinica della TPN in confronto con la terapia convenzionale. • Il numero complessivo di tutti i pazienti degli RCT inclusi in questa revisione è appena 554 – numero che “stride” con le migliaia di applicazioni di TPN eseguite ogni giorno in tutto il mondo. Ubbink DT, Westerbos SJ, Nelson EA, Vermeulen H. A systematic review of topical negative pressure therapy for acute and chronic wounds. Br J Surg. 2008 Jun;95(6):685-92 1. Il “peso” delle evidenze • Tuttavia la carenza di ricerca è un problema che affligge anche molti altri settori della cura delle lesioni.¹ ² ³ • Probabilmente, tra le motivazioni c’è il fatto che la guarigione delle lesioni cutanee rappresenta una questione scientifica complessa ed eterogenea. 1. Vermeulen H, Ubbink DT, Goossens A, de Vos R, Legemate DA. Systematic review of dressings and topical agents for surgical wounds healing by secondary intention. Br J Surg. 2005;92(6):665-672. 2. Lewis R, Whiting P, ter Riet G, O’Meara S, Glanville J. A rapid and systematic review of the clinical effectiveness and cost-effectiveness of debriding agents in treating surgical wounds healing by secondary intention. Health Technol Assess. 2001;5(14):1-131. 3. Dinah F, Adhikari A. Gauze packing of open surgical wounds: empirical or evidence based practice? Ann R Coll Surg Engl. 2006;88(1):33-36. 2. Arruoliamoci! • La realizzazione di un trial deve fare i conti con il reclutamento dei pazienti per la selezione (in termini di omogeneità e comparabilità) e le dimensioni (in termini di significatività) del campione. 2. Arruoliamoci! • Un esempio: lo studio clinico randomizzato controllato in doppio cieco sull’efficacia dei trattamenti delle UP. • Le dimensioni del campione erano state stimate in modo tale da poter verificare in termini statisticamente significativi l’esistenza o meno di una differenza tra i due trattamenti: in pratica, si era calcolato di includere nello studio 400 pazienti. Paola Di Giulio et al, Gruppo PARI-ETLD (Percorsi Assistenziali e Ricerca Infermieristica - Epidemiologia e Trattamento delle Lesioni da Decubito). Assistenza infermieristica e ricerca, 2004, 23, 4 2. Arruoliamoci! • Nonostante il prolungamento dello studio ben al di là dei 6 mesi previsti (il primo paziente è stato randomizzato a febbraio del 2002 e l’ultimo nel marzo del 2004) il numero di pazienti che è stato possibile includere nello studio è inferiore a quello previsto: sono stati randomizzati infatti solo 294 pazienti. Paola Di Giulio et al, Gruppo PARI-ETLD (Percorsi Assistenziali e Ricerca Infermieristica - Epidemiologia e Trattamento delle Lesioni da Decubito). Assistenza infermieristica e ricerca, 2004, 23, 4 2. Arruoliamoci! • Le stesse difficoltà si incontrano anche a livello internazionale. In una metanalisi è stata condotta una ricerca nella letteratura riguardo i dati degli outcomes presentati in vari studi sul trattamento delle lesioni, escludendo quelli con campioni di dimensioni inferiori alle 100 lesioni. Kerstein M, et al. Cost and cost effectiveness of venous and pressure ulcer protocols of care. Disease Management Health Outcomes 2001; 9(11):651–65. 2. Arruoliamoci! • Gli Autori hanno trovato solamente tre regimi di medicazione per ulcere da pressione e per ulcere venose per i quali vi erano dati sufficienti per l’inclusione nello studio, e questi costituivano approssimativamente l’1% di tutte le medicazioni disponibili all’epoca dello studio. Kerstein M, et al. Cost and cost effectiveness of venous and pressure ulcer protocols of care. Disease Management Health Outcomes 2001; 9(11):651–65. 2. Arruoliamoci! • In generale, il numero dei pazienti inclusi negli studi relativi alla NPT è basso, basso oscillando da 10 a 65 pazienti. • Le uniche eccezioni sono rappresentate dall’RCT di Armstrong et al., che ha arruolato 162 pazienti¹ e dal più recente RCT multicentrico di Blume et al., ² con ben 342 pazienti. 1. Armstrong, D.G., L.A. Lavery, and C. Diabetic Foot Study, Negative pressure wound therapy after partial diabetic foot amputation: a multicentre, randomised controlled trial. Lancet, 2005. 366(9498): p. 1704-10. 2. Blume PA, Walters J, Payne W, Ayala J, Lantis J. Comparison of negative pressure wound therapy using vacuum-assisted closure with advanced moist wound therapy in the treatment of diabetic foot ulcers: a multicenter randomized controlled trial. Diabetes Care. 2008 Apr;31(4):631-6. Epub 2007 Dec 27. 3. L’evidenza dell’evidente • Gli interventi per la guarigione delle lesioni tipicamente comprendono medicazioni, bendaggi, superfici di supporto e dispositivi come la TPN, i quali sono tutti estremamente visibili sia ai ricercatori che ai pazienti, ed escludendo la comparazione “in cieco”. • Ovviamente ciò costituisce una limitazione per il disegno e l’esecuzione di studi sperimentali come l’RCT. Dealey C. Obtaining the evidence for clinically effective wound care. Br J Nurs. 1998 Nov 12-25;7(20) :1236-8, 1240, 1242 passim 3. L’evidenza dell’evidente • Per quanto riguarda la TPN, rendere “ciechi” i pazienti al trattamento è francamente impraticabile, così come lo è per i curanti a causa del visibile effetto di suzione esercitato dal dispositivo sulla lesione. Peinemann F, McGauran N, Sauerland S, Lange S. Negative pressure wound therapy: Potential publication bias caused by lack of access to unpublished study results data.BMC Med Res Methodol. 2008 Feb 11;8:4 3. L’evidenza dell’evidente • Come riportato dall’HTA belga, solo 4 RCT hanno esplicitamente fatto ricorso a valutatori “ciechi” delle lesioni. (1-4) 1. Moisidis, E., et al., A prospective, blinded, randomized, controlled clinical trial of topical negative pressure use in skin grafting. Plastic and reconstructive surgery, 2004. 114(4) 2. Llanos, S., et al., Effectiveness of negative pressure closure in the integration of split thickness skin grafts: a randomized, double-masked, controlled trial. Annals of Surgery, 2006. 244(5): p. 700-5. 3. Ford, C.N., et al., Interim analysis of a prospective, randomized trial of vacuum-assisted closure versus the healthpoint system in the management of pressure ulcers. Annals of plastic surgery, 2002. 49(1): p. 55-61; discussion 61. 4. Joseph, E., et al., A prospective randomized trial of vacuum-assisted closure versus standard therapy of chronic nonhealing wounds. Wounds A Compendium of Clinical Research and Practice, 2000. 12(3): p. 6067. 3. L’evidenza dell’evidente • Le indicazioni dell’ente americano deputato al controllo dei farmaci ecc Food and Drug Administration affermano che in alcuni dispositivi, è impraticabile o perfino non etico realizzare un trattamento di controllo che imiti il prodotto permettendo il mascheramento. FDA. Guidance for Industry. Chronic Cutaneous Ulcer and Burn Wounds -Developing Products for Treatment (Draft Guidance). Rockville, MD, U.S. Department of Health and Human Services, 2000, p. 15 4. Evidenze libere per evidenze migliori • La scarsità di investimenti da parte delle istituzioni pubbliche nel campo della ricerca è – purtroppo – ben nota. 4. Evidenze libere per evidenze migliori • Ciò ha determinato che la sponsorizzazione delle industrie di trials clinici rappresenti un fenomeno in costante crescita. • In questi ultimi anni la percentuale di studi sponsorizzati da industrie infatti è aumentata del 60%.¹ 1. Buchkowsky SS, Jewesson PJ: Industry sponsorship and authorship of clinical trials over 20 years. Ann Pharmacother 2004, 38:579-585. 4. Evidenze libere per evidenze migliori • La metà degli RCT sulla TPN erano stati sponsorizzati da un produttore la cui partecipazione è stata correttamente esplicitata. • Per altri 7 si trattava di una sponsorizzazione parziale (es., fornitura del materiale), mentre in 4 RCT il coinvolgimento finanziario non era chiaro. 4. Evidenze libere per evidenze migliori • “A preoccupare è la tendenza secondo la quale sono gli sponsor ad individuare i quesiti di ricerca, gestire le analisi dei dati e avocare il diritto a controllare la pubblicazione o meno dei risultati.” Appello per la trasparenza e l'indipendenza scientifica della ricerca clinica e di sanità pubblica. Coordinamento per l'Integrità della Ricerca Biomedica. http://www.cirb.it/appello/ 5. Comparazione • Negli RCT valutati lo standard della gestione locale delle lesioni era decisamente variabile – problema ben conosciuto nel campo del wound care. • Nella maggior parte degli RCT la TPN veniva comparata soprattutto con medicazioni in garza inumidite con soluzione fisiologica. Tuttavia questo regime offre alla lesione un ambiente di guarigione non ottimale.¹ ottimale 1. National Institute for Clinical Excellence. Guidance on the use of debriding agents and specialist wound care clinics for difficult to heal surgical wounds. Technology Appraisal Guidance-No. 24: April 2001. 6. Variabilità degli outcomes • Come già accennato, gli studi avevano diversi trattamenti di controllo e differenti outcomes. outcomes – Lesioni croniche (venose, arteriose, diabetiche o da pressione) = 7 trials – Mix di lesioni croniche & acute = 2 trials – Ferite acute = 4 trials, cui 3 su split skin grafts Ubbink DT, Westerbos SJ, Nelson EA, Vermeulen H. A systematic review of topical negative pressure therapy for acute and chronic wounds. Br J Surg. 2008 Jun;95(6):685-92 6. Variabilità degli outcomes • Tuttavia secondo la FDA, solo “la completa chiusura della lesione … rappresenta l’endpoint (ovvero gli esiti rilevati al completamento dello studio) più oggettivo e clinicamente rilevante della guarigione di una lesione”, aggiungendo che “il beneficio clinico della riduzione delle dimensioni della lesione non è ancora stato ben stabilito in termini di predittività della guarigione della stessa”. cit. in: Gregor S, Maegele M, Sauerland S, Krahn J, Peinemann F, Lange S: Negative pressure wound therapy: A vacuum of evidence? Arch Surg 2008, 143:189-196. 6. Variabilità degli outcomes • Occorre soffermarsi sul fatto che il ricorso a terapie aggiuntive come la TPN non viene necessariamente continuato fino alla completa guarigione della lesione, ma solo fino a quando la lesione è pronta ad es., per la riparazione chirurgica, e quindi sarebbe più opportuno prendere in considerazione la formazione di tessuto di granulazione e la riduzione delle dimensioni della lesione. 6. Variabilità degli outcomes • È innegabile che tali endpoint surrogati sono difficilmente misurabili (rispetto alla completa riepitelizzazione) e ad oggi mancano tecniche affidabili. • Anche nell’ambito degli studi individuati si è osservata una notevole variabilità nell’accuratezza delle misurazioni. – Solo due RCT hanno infatti usato misurazioni planimetriche ottenute con fotografie digitali. 6. Variabilità degli outcomes • Una necessità emergente colta nella stessa Guidance for Industry for Chronic Cutaneous Ulcer and Burn Wounds pubblicata dalla FDA in cui si sottolinea che:“ ... le misure degli outcomes per le ulcere croniche sono in evoluzione, evoluzione dato che le conoscenze sulla patofisiologia e sulle tecniche di trattamento delle lesioni e la loro valutazione continuano ad avanzare”. FDA Guidance for Industry. Chronic Cutaneous Ulcer and Burn Wounds: Developing Products for Treatment. U.S. Department of Health and Human Services. FDA Center for Biologics Evaluation and Research; Center for Devices and Radiologic Health; Center for Drug Evaluation and Research. June 2000. Section II Claims, A. General Considerations 7. Under pressure • Nei vari RCT la pressione negativa veniva erogata a valori variabili da studio a studio, benché la maggior parte utilizzare una pressione continua a – 125 mmHg. • Tuttavia, come sottolineato da una revisione della Cochrane, le modalità e il regime ottimali con cui erogare la terapia a pressione negativa sono ancora oggetto di discussione. Evans D, Land L. Topical negative pressure for treating chronic wounds: a systematic review. Br J Plast Surg. 2001;54(3):238-242. 8. Tra moglie e marito non mettere .. l’interfaccia • Non è infrequente che il tessuto di granulazione neo-formato aderisca quando si usa la medicazione in schiuma, diventando un potenziale problema al momento del cambio della medicazione. • Inoltre, in determinate circostanze cliniche, c’è qualche preoccupazione circa l’uso della TPN in corrispondenza di strutture esposte come visceri, tendini, ossa ecc. Jones SM, Banwell PE, Shakespeare PG. Interface dressings influence the delivery of topical negative pressure therapy. Plastic and Reconstructive Surgery. 15 Sept. 2005; 116(4): 1023–8. 8. Tra moglie e marito non mettere .. l’interfaccia • In questi casi, c’è la tendenza a frapporre una medicazione “protettiva” fra la medicazioni in schiuma e la lesione. Tuttavia non è noto se ciò possa influire sull’erogazione della terapia. • È stato quindi condotto uno studio per valutare l’effetto di diverse medicazioni sulla trasmissione della pressione negativa all’interfaccia della lesione. Jones SM, Banwell PE, Shakespeare PG. Interface dressings influence the delivery of topical negative pressure therapy. Plastic and Reconstructive Surgery. 15 Sept. 2005; 116(4): 1023–8. 8. Tra moglie e marito non mettere .. l’interfaccia • Le pressioni registrate all’interfaccia della cute senza interposizione di medicazione erano più vicine a quelle erogate dalla macchina. • L’interposizione di medicazioni nell’interfaccia cute\schiuma causava diminuzioni anche significative dei livelli di pressione (es., garza vaselinata: alterazione media della pressione: -11.76 mmHg). Jones SM, Banwell PE, Shakespeare PG. Interface dressings influence the delivery of topical negative pressure therapy. Plastic and Reconstructive Surgery. 15 Sept. 2005; 116(4): 1023–8. 8. Tra moglie e marito non mettere .. l’interfaccia 8. Tra moglie e marito non mettere .. l’interfaccia • Pertanto, se si ricorre all’interposizione di una medicazione, i clinici dovrebbero tenere in considerazione che questo elemento potrebbe avere un impatto sulla pressione e sulle proprietà di trasmissione alla lesione, interferendo con l’attività della TPN. Jones SM, Banwell PE, Shakespeare PG. Interface dressings influence the delivery of topical negative pressure therapy. Plastic and Reconstructive Surgery. 15 Sept. 2005; 116(4): 1023–8. TPN & ulcere da pressione Ulcere da pressione (1) • L’efficacia della TNP nel trattamento delle UP è stata descritta in articoli analitici e casi studio. • I risultati di uno studio di coorte su TNP versus idrocolloidi e alginati sembrerebbero indicare che la TNP offre maggiori benefici nella guarigione delle UP. van den Boogaard M, de Laat E, Spauwen P, Schoonhoven L. The effectiveness of topical negative pressure in the treatment of pressure ulcers: a literature review. Eur J Plast Surg (2008) 31:1–7 Ulcere da pressione (2) • Tre trials clinici prospettici sulle ulcere da pressione dimostrano che la TNP contribuisce positivamente alla guarigione delle ulcere da pressione. • Tuttavia nessuno di questi studi erano studi controllati randomizzati. van den Boogaard M, de Laat E, Spauwen P, Schoonhoven L. The effectiveness of topical negative pressure in the treatment of pressure ulcers: a literature review. Eur J Plast Surg (2008) 31:1–7 Ulcere da pressione (3) • La ricerca sistematica nella letteratura in Medline, Embase e Cinahl di articoli sull’utilizzo della TPN nelle ulcere da pressione in un periodo compreso fra il 1992 e il 2007, ha prodotto un totale di 319 articoli, articoli di cui 314 articoli sono stati esclusi in quanto non RCT. van den Boogaard M, de Laat E, Spauwen P, Schoonhoven L. The effectiveness of topical negative pressure in the treatment of pressure ulcers: a literature review. Eur J Plast Surg (2008) 31:1–7 Ulcere da pressione (4) • Tra i 5 articoli restanti, uno studio era il soggetto di tre articoli pubblicati (Mouës et al, 2007; Mouës at al, 2005; Mouës et al, 2004) e pertanto è stato calcolato e valutato come un unico RCT. Mouës CM, Van Den Bemd GJ, Heule F, Hovius SE (2007) Comparing conventional gauze therapy to vacuum-assisted closure wound therapy: a prospective randomised trial. J Plast Reconstr Aesthet Surg 60(6):672–681 Mouës CM, Van Den Bemd GJ, Meerding WJ, Hovius SE (2005) An economic evaluation of the use of TNP on full-thickness wounds. J Wound Care 14(5):224–227 Mouës CM, VosMC,Van Den Bemd GJ, Stijnen T, Hovius SE (2004) Bacterial load in relation to vacuum-assisted closure wound therapy: a prospective randomized trial. Wound Repair Regen 12(1):11–17 Ulcere da pressione (5) • Sono stati individuati solo 2 RCT (n=50) (Ford et al, 2002; Wanner et al, 2003) che includevano esclusivamente pazienti con ulcere da pressione. Ford CN, Reinhard ER, Yeh D, de las Morenas A, Bergman SD, Williams S et al. Interim analysis of a prospective, randomized trial of vacuum-assisted closure versus the Healthpoint system in the management of pressure ulcers. Ann Plast Surg 2002; 49: 55–61 Wanner MB, Schwarzl F, Strub B, Zaech GA, Pierer G (2003) Vacuum-assisted wound closure for cheaper and more comfortable healing of pressure sores: a prospective study. Scand J Plast Reconstr Surg Hand Surg 37(1):28–33 Ulcere da pressione (6) • Gli altri tre includevano anche pazienti con altri tipi di lesioni croniche (Braakenburg et al, 2006; Joseph et al, 2000; Mouës et al, 2007; Mouës et al 2005; Mouës et al, 2004). Braakenburg A, Obdeijn MC, Feitz R, van Rooij IA, van Griethuysen AJ, Klinkenbijl JH (2006) The clinical efficacy and cost effectiveness of the vacuum-assisted closure technique in the management of acute and chronic wounds: a randomized controlled trial. Plast Reconstr Surg 118(2):390–397 Joseph E, Hamori CA, Bergman S, Roaf E, Swann NF, Anastasi GW (2000) New therapeutic approaches in wound care. A prospective randomized trial of vacuum-assisted closure versus standard therapy of chronic nonhealing wounds. Wounds 12(3):60–67 Ulcere da pressione (7) • Nei cinque studi randomizzati la TNP veniva usata come intervento sperimentale e diversi tipi di medicazioni come intervento di controllo. • In tutti gli RCT, il trattamento delle lesioni era randomizzato con un accettabile follow-up dei pazienti. Gli studi non soddisfacevano tutti gli altri criteri di qualità o non erano chiari su altri criteri. Ulcere da pressione (8) • In due studi, i gruppi controllo\ sperimentale non erano comparabili: comparabili in uno studio, vi era una differenza nelle dimensioni delle lesioni tra i 2 gruppi (sperimentale\ controllo) (Wanner et al, 2003); nell’altro studio (Mouës et al, 2007), si osservava una differenza significativa in merito alle comorbidità tra i due gruppi, con un netto svantaggio del gruppo di intervento. Ulcere da pressione (9) • Ford et al (2002) hanno riportato dati su 22 persone (da una popolazione iniziale di 28 soggetti) con 35 ulcere da pressione a tutto spessore. • La proporzione di ulcere guarite tramite TPN era 10% (2/20), simile a quella ottenuta con prodotti per la guarigione in ambiente umido (13%, 2/15). • Non vi era una differenza significativa nella riduzione del volume (51.8% con TPN, 42.1% con medicazione). Ulcere da pressione (10) • Wanner et al (2003) hanno riportato dati su 22 persone con UP di stadio 3 o 4. • L’outcome primario era il tempo occorrente per la riduzione del 50% dell’ulcera. Non vi era una differenza significativa nel tempo medio per ottenere una riduzione del 50% nell’area: 27 gg nel gruppo con TPN e 28 gg nel gruppo con garza umida. Ulcere da pressione (11) • Nello studio di Wanner et al (2003) le medicazioni della TPN venivano sostituite ogni 2-7 giorni in funzione della quantità di essudato drenato nel sistema di raccolta. • Una delle ragioni per cambiare la medicazione in schiuma ogni 48 h è impedire al tessuto di granulazione neo-formato di essere imbrigliato nella medicazione stessa. • Più a lungo la medicazione rimane in sede, maggiore è la perdita non necessaria di tessuto di granulazione durante il cambio della medicazione. Ulcere da pressione (12) • Entrambi gli RCT non hanno dato prova di differenze significative circa i parametri di guarigione e dimensioni delle lesioni tra la TPN e gruppi di controllo. • Entrambi gli studi erano di scarsa qualità. Vlayen J, Camberlin C, Ramaekers D. Traitement de plaies par pression négative: une évaluation rapide. Health Technology Assessment (HTA). Bruxelles: Centre fédéral d'expertise des soins de santé (KCE); 2007. KCE reports 61B (D2007/10.273/31) Ulcere da pressione (13) • Una riduzione significativa nel volume delle lesioni è stata osservata solo in uno studio (Joseph et al, 2000), così come la riduzione significativa nell’area di estensione (Mouës et al, 2007). • In entrambi gli studi, i pazienti con ulcere di pressione erano una parte del campione totale. totale Nessun RCT selezionato ha registrato un aumento statisticamente significativo circa il tessuto di granulazione. TPN & ulcere da piede diabetico Ulcere da piede diabetico (1) • Tre RCT (182 partecipanti) hanno valutato la TPN in soggetti con ulcere da piede diabetico, oppure ferite post-amputazione (McCallon et al, 2000; Eginton at al, 2003; Armstrong et al, 2005). McCallon SK, Knight CA, Valiulus JP, Cunningham MW, McCulloch JM, Farinas LP. Vacuum-assisted closure versus saline-moistened gauze in the healing of postoperative diabetic foot wounds. Ostomy Wound Manag 2000; 46: 28–34. Eginton MT, Brown KR, Seabrook GR, Towne JB, Cambria RA. A prospective randomized evaluation of negative-pressure wound dressing for diabetic foot wounds. Ann Vasc Surg 2003; 17: 645–649. Armstrong DG, Lavery LA. Negative pressure wound therapy after partial diabetic foot amputation: a multicentre, randomised controlled trial. Lancet 2005; 366: 1704–1710. Ulcere da piede diabetico (2) • Lo studio di McCallon et al (2000) ha esaminato 10 persone assegnate (inizialmente con lancio di una moneta e poi alternativamente) alla TPN o a medicazione inumidita con soluzione fisiologica, sostituita 2 volte al giorno. • I pazienti erano “guariti o pronti per la chiusura chirurgica / innesto” in 22.8 giorni con la TPN e 42.8 giorni nel gruppo con garza. Ulcere da piede diabetico (3) • Gli autori hanno riportato anche la variazione nell’area delle lesioni a 2 settimane; il gruppo con TPN aveva una diminuzione del 28% (± 24) e quello con trattamento standard aveva un aumento del 10% (± 17). • Vista l’assenza di dati (errori standard ecc) non è possibile determinare se vi è una significatività statistica. statistica Ulcere da piede diabetico (4) • L’RCT di Eginton et al (2003) è uno studio cross-over molto piccolo: 11 ulcere da piede diabetico di 10 pazienti sono state randomizzate per ricevere 2 settimane di trattamento con TPN (125 mmHg continua) e due settimane con idrocolloide \ medicazione in garza. Ulcere da piede diabetico (5) • I dati riportati sono su 6 pazienti (7 ulcere) registrando variazioni significative nella profondità e nel volume delle ulcere riduzione del volume delle ulcere con TPN (59% ± 9.7) e un aumento con le medicazioni umide (0.1% ± 14.7), ma non a carico dell’area. • Data la scarsa qualità dello studio questi risultati dovrebbero essere interpretati con cautela. cautela Ulcere da piede diabetico (6) • Lo studio più grande (Armstrong et al, al 2005) ha randomizzato 162 persone con ferite secondarie alla parziale amputazione del piede; l’intervento prevedeva 16 settimane di trattamento con TPN (77 pazienti) o guarigione in ambiente umido (85 pazienti). Ulcere da piede diabetico (7) • Dopo 16 settimane è stato riportato un numero significativamente maggiore di persone con completa chiusura della ferita (guarigione per prima intenzione o riparazione chirurgica) nel gruppo con TPN rispetto a quello con medicazione (56% contro 39%; p=0.04). • Le ferite trattate con TPN sono guarite in media in 56 giorni in confronto ai 77 giorni del gruppo di cura standard. Ulcere da piede diabetico (8) • Anche il tempo occorrente per raggiungere il 76-100% tessuto di granulazione era significativamente più breve nel gruppo della TPN rispetto al controllo (42 vs. 84 giorni, p = 0.002). Ulcere da piede diabetico (9) • Tuttavia questo RCT di moderata qualità contiene alcune ambiguità e discrepanze nella presentazione dei risultati, sia nella pubblicazione originale sia nella successiva corrispondenza con gli autori e il fabbricante. Ulcere da piede diabetico (10) • Ad esempio, le lesioni del gruppo di controllo erano presenti da più tempo rispetto a quelle del gruppo della TPN (1.8 mesi versus 1.2 mesi). • Inoltre alcuni pazienti vennero anche sottoposti a riparazione chirurgica (12 pz. nel gruppo della TPN [15.6%] vs. 8 pz.nel gruppo di controllo [9.4%]), diversamente dai restanti pazienti. Ulcere da piede diabetico (11) • La decisione in merito alla riparazione chirurgica non era randomizzata, randomizzata ma veniva presa dal medico sulla base della sua valutazione clinica. • L’inserimento di un secondo intervento non randomizzato aggiunge una variabile di confondimento allo studio che rende impossibile analizzare l’effetto della TPN da solo. Ulcere da piede diabetico (12) • Per i pazienti sottoposti a riparazione chirurgica con completa chiusura della ferita diviene infatti difficile valutare l’effetto della TPN comparato con cura standard perché non può essere separato dall’effetto dell’intervento chirurgico sulla completa chiusura della ferita. Ulcere da piede diabetico (13) • Anche se i valutatori non erano “ciechi” all’intervento, sono state usate misurazioni planimetriche da fotografie digitali. • Gli autori non hanno fornito una comparazione statistica delle caratteristiche di base dei 2 gruppi, ma in una risposta ai commenti dei lettori de The Lancet hanno affermato che “i gruppi erano uguali”. TPN & innesti cutanei Fissazione innesti cutanei (1) • Negli innesti cutanei o in un sostituto cutaneo bioingegnerizzato, la presenza di eccesso di essudato che si accumula nell’interfaccia fra innesto e letto della ferita può provocare il distacco, parziale o totale, dell’innesto stesso. • L’uso della TNP associata a innesto cutaneo o sostituto cutaneo è finalizzato a migliorare l’attecchimento. Fissazione innesti cutanei (2) • Quattro studi (n= 154) hanno valutato la TPN nell’ambito della fissazione degli innesti cutanei. Moisidis, E., et al., A prospective, blinded, randomized, controlled clinical trial of topical negative pressure use in skin grafting. Plastic and reconstructive surgery, 2004. 114(4): p. 917-22. Jeschke, M.G., et al., Development of new reconstructive techniques: use of Integra in combination with fibrin glue and negative-pressure therapy for reconstruction of acute and chronic wounds. Plastic and reconstructive surgery, 2004. 113(2): p. 525-30. Llanos, S., et al., Effectiveness of negative pressure closure in the integration of split thickness skin grafts: a randomized, double-masked, controlled trial. Annals of Surgery, 2006. 244(5): p. 700-5. Vuerstaek, J.D.D., et al., State-of-the-art treatment of chronic leg ulcers: A randomized controlled trial comparing vacuum-assisted closure (V.A.C.) with modern wound dressings. Journal of Vascular Surgery, 2006. 44(5): p. 1029-37; discussion 1038. Fissazione innesti cutanei (3) • Nello studio di Jeschke et al (2004), 12 persone con grandi difetti di sostanza richiedenti un innesto con un sostituto cutaneo dermo-siliconico sono stati randomizzati per ricevere la fissazione standard (medicazioni compressive e sostituzione quotidiana della medicazione per 14 giorni) oppure la fissazione con colla di fibrina associata a TPN (150 mmHg continua). Fissazione innesti cutanei (4) • Il tasso medio di attecchimento degli innesti era significativamente più alto nel gruppo sperimentale rispetto a quello di controllo (98% vs.78%, p < 0.003), ed il periodo dalla copertura temporanea al trapianto cutaneo era significativamente inferiore nel gruppo sperimentale (24 vs. 10 giorni, p < 0.002). • Tuttavia non è possibile determinare se questa differenza sia da attribuire alla colla di fibrina, alla TPN o alla combinazione di entrambe. Fissazione innesti cutanei (5) • L’RCT di Moisidis et al (2004) ha valutato la TPN in 22 persone con un mix di ferite acute di varia natura e lesioni croniche richiedenti innesto. I dati riportati riguardano 20 persone. • Sulle ferite era applicato l’innesto e poi ogni metà (prossimale / distale) assegnata in modo random a medicazioni compressive o alla TPN (100 mmHg continua). Fissazione innesti cutanei (6) • Nel punto di congiungimento delle due aree è stata applicata una medicazione idrocolloidale per evitare la trasmissione della pressione, lasciata in sede 5 gg. • Non è stata osservata nessuna differenza nel grado di attecchimento degli innesti a due settimane: 86% con TPN e 87% con medicazioni compressive. Fissazione innesti cutanei (7) • Tuttavia la valutazione qualitativa dell’attecchimento eseguita da un clinico (similare in 7 casi, peggiore con TPN in 3 e migliore con TPN in 10) era a favore della TPN. • Entrambi gli studi (Moisidis e Jeschke) sono di scarsa qualità metodologica. Vlayen J, Camberlin C, Ramaekers D. Traitement de plaies par pression négative: une évaluation rapide. Health Technology Assessment (HTA). Bruxelles: Centre fédéral d'expertise des soins de santé (KCE); 2007. KCE reports 61B (D2007/10.273/31) Fissazione innesti cutanei (8) • Nello studio di Vuerstaek et al (2006), 60 pazienti portatori di ulcere croniche all’arto inferiore sono stati assegnati in modo randomizzato alla TPN (n = 30) o a trattamento standard (medicazioni in alginato o idrogel) (n = 30) prima e dopo innesto cutaneo. Fissazione innesti cutanei (9) • Tutti i pazienti sono stati sottoposti a innesto una volta che le lesioni avevano raggiunto il 100% di granulazione e il drenaggio era minimo. • Il tempo occorrente per la completa guarigione (outcome primario) era significativamente più corto nel gruppo della TPN in confronto al gruppo di controllo (29 vs. 45 giorni, p = 0.0001). Fissazione innesti cutanei (10) • Gli autori hanno riportato una percentuale media di successo dell’innesto cutaneo pari all’83% nel gruppo della TPN vs. 70% nel gruppo di controllo (p = 0.011). • I tassi di recidiva a 1 anno erano simili (52% vs. 42%, p = 0.47). Fissazione innesti cutanei (11) • Vi era un netto squilibrio tra il gruppo sperimentale e quello di controllo al “momento-zero” per quanto riguarda le dimensioni delle lesioni (per TPN, area media di 33 cm², per medicazione, area media 43 cm²). • I risultati di questo studio dovrebbero essere interpretati con cautela. cautela Vlayen J, Camberlin C, Ramaekers D. Traitement de plaies par pression négative: une évaluation rapide. Health Technology Assessment (HTA). Bruxelles: Centre fédéral d'expertise des soins de santé (KCE); 2007. KCE reports 61B (D2007/10.273/31) Fissazione innesti cutanei (12) • Llanos et al (2006) hanno selezionato 60 pazienti con lesioni acute traumatiche e perdita tessutale che erano stati sottoposti a pulizia chirurgica ed innesto cutaneo randomizzandoli alla TPN (n = 30) o al controllo (n = 30). Fissazione innesti cutanei (13) • In questo RCT di moderata qualità si adottava una tecnica di TPN modificata che prevedeva l’uso di una medicazione in schiuma di PU meno densa e la creazione del “vuoto” attraverso la connessione al sistema di aspirazione centrale dell’ospedale. Fissazione innesti cutanei (13) • La valutazione delle ferite e l’analisi dei dati era fatto “in cieco” ovvero attraverso fotografie digitali delle lesioni con planimetria incorporata. • Per la randomizzazione gli autori utilizzarono la generazione casuale di blocchi permutati di 6 numeri generati da un PC. Fissazione innesti cutanei (14) • La percentuale media di insuccesso degli innesti nel gruppo della TPN era 0% vs. 13% nel gruppo di controllo (p < 0.001). • La revisione dell’innesto si rese necessaria in 12 pazienti nel gruppo di controllo vs. 5 pazienti nel gruppo della TPN (p = 0.045). • La durata totale della degenza era più breve nel gruppo della TPN in confronto al gruppo di controllo (14 vs. 17 giorni, p =0.01). Ustioni a spessore parziale • In una recente revisione sistematica, è stato individuato un solo RCT che soddisfaceva i criteri di inclusione, la cui qualità dal punto di vista metodologica era scarsa per via delle piccole dimensioni del campione che non conferivano allo studio sufficiente potenza per identificare eventuali differenze tra la TPN e il convenzionale trattamento con medicazioni nelle ustioni a spessore parziale. Wasiak J, Cleland H. Topical negative pressure (TNP) for partial thickness burns. Cochrane Database Syst Rev. 2007 Jul 18;(3):CD006215. Sternotomie • Nel 2006 è stato pubblicato un BestBETs (una sorta di “risposta rapida” delle migliori evidenze a quesiti clinici in medicina d’urgenza) nell’ambito della chirurgia cardiaca. • Domanda: “La TPN dovrebbe essere usata in modo routinario per la gestione delle infezioni profonde sternali dopo interventi di cardiochirurgia?”. Raja SG, Berg GA. Should vacuum-assisted closure therapy be routinely used for management of deep sternal wound infection after cardiac surgery? Interact Cardiovasc Thorac Surg. 2007;6(4):523-527. Sternotomie (2) • Nel complesso, sono stati identificati 198 documenti tematici, e tra questi selezionati 13 articoli. Si trattava per lo più di studi di coorte o prospettici, ma nessuno era un RCT. • Secondo tali studi la TPN risulterebbe particolarmente utile nella gestione delle osteomieliti sternali dei pazienti ad alto rischio. • Tuttavia le attuali prove di efficacia per consigliare il suo uso di routine sono deboli. Raja SG, Berg GA. Should vacuum-assisted closure therapy be routinely used for management of deep sternal wound infection after cardiac surgery? Interact Cardiovasc Thorac Surg. 2007;6(4):523-527. Effetti Avversi Effetti avversi aSebbene la TPN appaia come una procedura sicura, in letteratura gli effetti indesiderati e complicanze correlati all’uso della pressione topica negativa sono generalmente riportati in maniera sub-ottimale o non riportati affatto. affatto Vlayen J, Camberlin C, Ramaekers D. Traitement de plaies par pression négative: une évaluation rapide. Health Technology Assessment (HTA). Bruxelles: Centre fédéral d'expertise des soins de santé (KCE); 2007. KCE reports 61B (D2007/10.273/31) Effetti avversi aDei 13 RCT precedentemente discussi, 5 studi non forniscono informazioni su eventuali effetti avversi. Greer, S.E., M.T. Longaker, and M. Margiotta, Preliminary results from a multicenter, randomized, controlled study of the use of subatmospheric pressure dressing for pressure ulcer healing. Wound Repair and Regeneration, 1999. 7(4). Moisidis, E., et al., A prospective, blinded, randomized, controlled clinical trial of topical negative pressure use in skin grafting. Plastic and reconstructive surgery, 2004. 114(4): p. 917-22. Llanos, S., et al., Effectiveness of negative pressure closure in the integration of split thickness skin grafts: a randomized, double-masked, controlled trial.Annals of Surgery, 2006. 244(5): p. 700-5. Eginton, M.T., et al., A prospective randomized evaluation of negativepressure wound dressings for diabetic foot wounds. Annals of vascular surgery, 2003. 17(6): p. 645-9. Wanner, M.B., et al., Vacuum-assisted wound closure for cheaper and more comfortable healing of pressure sores: a prospective study. Scandinavian journal of plastic and reconstructive surgery and hand surgery / Nordisk plastikkirurgisk forening [and] Nordisk klubb for handkirurgi, 2003. 37(1): p. 28-33. Effetti avversi aTra i restanti 8, solo 3 studi forniscono questi dati adottando una qualche metodologia statistica. Armstrong, D.G., L.A. Lavery, and C. Diabetic Foot Study, Negative pressure wound therapy after partial diabetic foot amputation: a multicentre, randomised controlled trial. Lancet, 2005. 366(9498): p. 1704-10. Joseph, E., et al., A prospective randomized trial of vacuum-assisted closure versus standard therapy of chronic nonhealing wounds. Wounds A Compendium of Clinical Research and Practice, 2000. 12(3): p. 60-67. Vuerstaek, J.D.D., et al., State-of-the-art treatment of chronic leg ulcers: A randomized controlled trial comparing vacuum-assisted closure (V.A.C.) with modern wound dressings. Journal of Vascular Surgery, 2006. 44(5): p. 1029-37; discussion 1038. Gravi effetti avversi aIn letteratura sono riportati alcuni eventi avversi (per lo più case reports o piccole serie di casi) collegati all’uso della TPN. Tra questi, sepsi, shock ipovolemico, emorragia da erosione arteriosa, ecc. aTuttavia in nessuno di questi casi di gravi effetti avversi può essere esclusa la possibilità che vi sia stato un errore individuale nell’uso della TPN, o che l’evento avverso non dovrebbe essere considerato come una complicanza della TPN quanto piuttosto una conseguenza della patologia di base. base Effetti avversi “minori” aDolore all’inizio della terapia (Braakenburg 2006) aTraumi del letto della lesione al momento del cambio della medicazione in schiuma (McCallon 2000) aMacerazione della cute perilesionale (McCallon 2000) aImmobilizzazione del paziente (connessione alla pompa per almeno 22 ore al giorno) 1. Qualità di vita aIn un RCT (Vuerstaek et al, 2006) le persone nel gruppo della TPN avevano una qualità di vita peggiore rispetto al gruppo di controllo nella prima settimana di trattamento dopo la quale però subiva un rapido miglioramento. aL’effetto della TPN sulla qualità della vita è stato messo in relazione dagli autori alla limitazione nell’intraprendere le attività di vita quotidiana. 1. Qualità di vita aNei pazienti che non sono in grado di utilizzare la versione portatile del dispositivo la mobilità infatti viene fortemente compromessa, in quanto la TPN deve essere attiva almeno 22 ore al giorno. aQuesta “costrizione” potrebbe impedire l’uso della TPN nei pazienti affetti da malattie mentali. aAppare quindi fondamentale la selezione del paziente “giusto” per la terapia. 1. Qualità di vita aUn altro potenziale elemento di disagio per il paziente è rappresentato – come ad es., per le superfici di supporto – dalla presenza di allarmi sonori di cui il dispositivo è dotato. aQuesta problematica è stata oggetto di particolare attenzione nei modelli più recenti di TPN. Mendonca DA, Papini R, Price PE. Negative-pressure wound therapy: a snapshot of the evidence. Int Wound J 2006;3:261–271. 2. Infezione aNello studio di Armstrong et al. (2005) sono stati riportati tassi di infezione pari al 17% (13 su 77 pz.) nel gruppo della TPN vs. il 6% (5 su 85 pz.) nel gruppo di controllo. Tuttavia la differenza non è statisticamente significativa. aVuerstaek et al. (2006) hanno riportato invece un’incidenza di lesioni infette del 3% nel gruppo di controllo vs. 0% gruppo della TPN. 3. Dolore aNell’RCT di Braakenburg et al. (2006), il dolore è stato il motivo per l’interruzione della TPN in 2 dei 26 pazienti arruolati. aIn altri studi è stata anche riportata la necessità di sedazione per alleviare il dolore in corso di TPN o al momento di sostituire le medicazioni. 3. Dolore aDolore e un modesto sanguinamento potrebbe essere la conseguenza dell’imbrigliamento del tessuto di granulazione nella medicazioni in schiuma se la medicazione non viene cambiata con la frequenza adeguata. aTuttavia questi inconvenienti si verificano anche al cambio di altre medicazioni. 4. Macerazione & lesioni cutanee aNello studio di Vuerstaek et al., i danni cutanei secondari al trattamento con TPN erano più frequenti nel gruppo della TPN rispetto al gruppo di controllo (23% vs. 7%, p < 0.05) (7/30 vs 2/30) aLa macerazione della cute perilesionale citata nello studio di McCallon (2000), insieme alla difficoltà di mantenere la chiusura ermetica intorno alla lesione, può essere la conseguenza dell’uso inesperto di medicazioni in schiuma troppo grandi. 4. Macerazione & lesioni cutanee aLa corretta applicazione della TPN è cruciale per raggiungere gli outcomes prefissati può essere ottenuta attraverso un opportuno livello di formazione e addestramento degli infermieri, come sottolineato nelle linee guida dell’RNAO (2002). aIn uno studio (Braakenburg et al, 2006) si è osservato che occorrevano due dimostrazioni affinché il personale infermieristico fosse in grado di applicare\rimuovere il sistema correttamente. Costi della TPN Co$ ti della TPN € Nel corso degli ultimi anni la diffusione clinica della TPN è aumentata in modo crescente¹, e di conseguenza l’investimento economico che le varie organizzazioni sanitarie hanno stanziato. € A ciò non corrisponde però un adeguato numero di studi di valutazioni economiche. 1.Gregor S, Maegele M, Sauerland S, Krahn J, Peinemann F, Lange S: Negative pressure wound therapy: A vacuum of evidence? Arch Surg. 2008 Feb;143(2):189-96. Co$ ti della TPN € Nel HTA belga, sono stati individuati 4 studi di costo-efficacia, e 3 di analisi di costi. € Solo uno studio di analisi di costi canadese (Ontario Ministry of Health & Long-Term Care, 2004) è stato giudicato di moderata qualità, mentre tutti gli altri studi erano di scarsa qualità. Vlayen J, Camberlin C, Ramaekers D. Traitement de plaies par pression négative: une évaluation rapide. Health Technology Assessment (HTA). Bruxelles: Centre fédéral d'expertise des soins de santé (KCE); 2007. KCE reports 61B (D2007/10.273/31) Variabili influenzanti i co$ ti € Tempo occorrente per la guarigione oppure durata del trattamento € Frequenza dei cambi delle medicazioni € Costi legati all’assistenza (personale infermieristico, ospedalizzazione, macchinari, ecc) € % di lesioni guarite € % di pazienti guariti 1. Frequenza di cambio € In generale, le medicazioni convenzionali richiedono sostituzioni più frequenti le quali determinano un aumento degli interventi infermieristici, del disagio dei pazienti ecc. € È però vero che le medicazioni in garza inumidita non sono (non dovrebbero essere .. ) lo standard di cura. 1. Frequenza di cambio € Lo studio di Vuerstaek et al. ha riportato i vantaggi della TPN con un significativo risparmio a carico dei costi del personale e un minor impegno\tempo rispetto al trattamento con medicazioni avanzate (costo totale: $3381 per TPN e $5452 per MA + bendaggi). € Lo studio tuttavia presenta qualche flaw. Vuerstaek JD, Vainas T, Wuite J, Nelemans P, Neumann MHA, Veraart JC. State of the art treatment of chronic leg ulcers: a randomized controlled trial comparing vacuum-assisted closure (V.A.C.) with modern wound dressings. J Vasc Surg 2006; 44: 1029–1037. 2. Durata del trattamento € Nello studio di Braakenburg et al. i costi totali giornalieri era più alti nel gruppo della TPN rispetto a quelli del gruppo con trattamento convenzionale (costo materiale. €259 vs. € 94 ; costo lavoro: € 81 vs. € 176). Braakenburg A, Obdeijn MC, Feitz R, van Rooij IALM, van Griethuysen AJ, Klinkenbijl JHG. The clinical efficacy and cost effectiveness of the vacuum-assisted closure technique in the management of acute and chronic wounds: a randomized controlled trial. Plast Reconstr Surg. 2006;118(2):390-400. 2. Durata del trattamento € Siccome però la TPN veniva usata per un periodo più breve, e i minori costi di lavoro “ammortizzavano” i maggiori costi del materiale, nel complesso i costi non differivano in modo significativo (€353 per TPN e € 273 per trattamento convenzionale; p = 0.09). Braakenburg A, Obdeijn MC, Feitz R, van Rooij IALM, van Griethuysen AJ, Klinkenbijl JHG. The clinical efficacy and cost effectiveness of the vacuum-assisted closure technique in the management of acute and chronic wounds: a randomized controlled trial. Plast Reconstr Surg. 2006;118(2):390-400. 3. % lesioni / pazienti guariti “Costs cannot be accurately calculated until clinical effectiveness is proven”.¹ 1. V Costa, Report 19 - McGill University Health Centre, Canada 2005; OHTAC, Canada 2006 In conclusione .. La La TNP TNP deve deve essere essere considerata considerata come come un un singolo singolo componente componente della della gestione gestione globale globale di di una una ferita. ferita. Vowden, K. Teot, L. Vowden, P. (2007) Selecting topical negative pressure therapy in practice. In European Wound management association (2007) Topical Negative pressure in wound management. EWMA position document. Deve Deve essere essere scelta scelta cioè cioè se se fornisce fornisce ilil metodo metodo più più efficace efficace dal dal punto punto di di vista vista sia sia clinico clinico che che economico economico per per ottenere ottenere determinati determinati obiettivi obiettivi terapeutici terapeutici.. Vowden, K. Teot, L. Vowden, P. (2007) Selecting topical negative pressure therapy in practice. In European Wound management association (2007) Topical Negative pressure in wound management. EWMA position document. La La decisione decisione di di adottare adottare oo meno meno la la TPN TPN va va effettuata effettuata sulla sulla base base di di una una strategia strategia comprendente comprendente obiettivi obiettivi ed ed esiti esiti ben ben definiti definiti … … Vowden, K. Teot, L. Vowden, P. (2007) Selecting topical negative pressure therapy in practice. In European Wound management association (2007) Topical Negative pressure in wound management. EWMA position document. … … ee deve deve essere essere interrotta interrotta quando quando tali tali obiettivi obiettivi sono sono stati stati raggiunti, raggiunti, oppure oppure se se ilil trattamento trattamento non non sortisce sortisce gli gli effetti effetti sperati sperati in in un un lasso lasso di di tempo tempo accettabile, accettabile, se se non non èè tollerato tollerato dal dal paziente paziente oo provoca complicanze provoca complicanze. complicanze. Vowden, K. Teot, L. Vowden, P. (2007) Selecting topical negative pressure therapy in practice. In European Wound management association (2007) Topical Negative pressure in wound management. EWMA position document.