SOMMARIO Introduzione Giù il colesterolo anche senza farmaci 7 1 Cos’è il colesterolo e quali funzioni svolge nel nostro corpo 11 2 Da dove proviene: ricavato dai cibi e prodotto dall’organismo 23 3 Quando il colesterolo può diventare un rischio per la salute 35 4 Grassi pericolosi in eccesso nel sangue: le possibili cause 49 5 Regole alimentari per controllare la colesterolemia 69 6 I cibi giusti da inserire nella dieta 87 7 Rimedi naturali per diminuire il colesterolo 103 8 Stile di vita salva-cuore: la dieta giusta, più movimento e meno stress 129 Introduzione Giù il colesterolo anche senza farmaci Colesterolo alto, che fare? Non è solo colpa della dieta, anzi: l’alimentazione determina solo una piccola percentuale del colesterolo in circolo e, in realtà, può rappresentare più un alleato che un nemico nel controllo dell’ipercolesterolemia. La maggior parte del colesterolo, infatti, viene prodotto dall’organismo stesso, in particolare dal fegato. Quando il sistema di controllo dei grassi nel sangue va in tilt, se ne accumulano livelli eccessivi. I fattori coinvolti sono molti e i meccanismi complessi; mangiare troppi grassi saturi non fa bene, ma le abitudini di vita fanno la vera differenza: abusare di alcol e tabacco intossica il fegato e produce un aumento vertiginoso dei radicali liberi, che sono una minaccia per le nostre cellule. Una vita sedentaria e un’eccessiva dose di stress, specie se prolungato nel tempo, rappresentano altri importanti elementi che vanno a influenzare direttamente i livelli di colesterolo, così come la presenza di altre malattie, tra le quali le disfunzioni tiroidee, il diabete, l’obesità. Il colesterolo in eccesso è pericoloso quando innesca processi infiammatori incontrollati che determinano seri danni alla circolazione e al cuore. Si avvia, in questo modo l’aterosclerosi, un processo che porta alla formazione di placche nelle arterie, 7 Introduzione mettendo a rischio tutti gli organi e aumentando il pericolo di ictus e di infarto. Ma non bisogna considerare il colesterolo come un nemico assoluto, perché in sé è una sostanza utile per il nostro organismo, anzi fondamentale. È infatti necessario per formare le membrane cellulari, per costituire diversi ormoni e per consentire complessi sistemi di trasporto e scambio metabolico. Per questo è utile conoscerlo più da vicino: sapere cos’è, cosa fa e dove si trova nel corpo, quali sono le cause che ne determinano l’alterazione e quali i possibili rimedi per prevenire e curare l’ipercolesterolemia. Per salvaguardare la propria salute non basta solo evitare i cibi considerati tabù. Infatti per controllare gli eccessi di colesterolo è necessario attuare quei piccoli grandi cambiamenti nelle nostre abitudini di vita che permettono di favorire e ristabilire un corretto metabolismo dei grassi in circolo. Occorre sostanzialmente seguire queste indicazioni di base: alimentarsi in modo equilibrato, mantenersi in forma e gestire lo stress. Per aiutarci ad abbassare i livelli di colesterolo è utile poi inserire nella dieta tutti quegli alimenti che, grazie alle loro proprietà, possono sostenere il fegato e la circolazione, oltre che stimolare un’azione benefica sullo smaltimento dei grassi in eccesso. L’alimentazione corretta per contenere i livelli di grassi circolanti nel sangue è uno dei principali argomenti di questo libro, ma non il solo. Passeremo in rassegna i macronutrienti (proteine, carboidrati, fibre e grassi), per vedere quali sono i più adatti per tenere sotto controllo il colesterolo. Ma sono molto importanti anche i micronutrienti che possono essere assunti attraverso alcuni cibi o sotto forma di integratori; alcune sostanze naturali infatti, tra i quali antiossidanti e fitosteroli, si stanno dimostrando preziose alleate per contrastare l ’aterosclerosi. Elencheremo anche i rimedi fitoterapici e omeopatici che svolgono un’azione sinergica per 8 Giù il colesterolo anche senza farmaci la prevenzione e la riduzione degli eccessi di grassi nocivi nel sangue. Da non sottovalutare, infine, l’importanza dell’attività fisica per salvaguardare l’apparato cardiocircolatorio e il rilievo decisivo degli atteggiamenti psicologici nel difenderci dalle patologie che potrebbero provocarci infarti o ictus. Nel libro non mancheranno dunque i consigli su quali attività fisiche praticare per difendere cuore e circolo e le indicazioni sulle strategie migliori per affrontare lo stress che altera il metabolismo dei grassi. Un’alimentazione corretta, uno stile di vita equilibrato e il ricorso ai rimedi naturali consentono di prevenire l’eccesso di colesterolo nel sangue e permettono anche, nei casi di ipercolesterolemia più lievi, di evitare il ricorso ai farmaci. Nei casi di ipercolesterolemia grave i medicinali sono indispensabili e sta al medico decidere quando prescriverli. Ma è sempre opportuno affiancarli e potenziarli con i metodi naturali di cura che abbiamo elencato. In tutti i casi infatti, e in qualsiasi situazione, ognuno di noi può fare molto, senza eccessivi sforzi, per ridurre la quantità di colesterolo circolante nel sangue e contenere così il rischio di malattie cardiocircolatorie anche gravi. Avendo consapevolezza delle cause che portano a intasare pericolosamente le nostre arterie e conoscendo i meccanismi fisiologici e le sostanze naturali che ci aiutano a “liberarle” possiamo fare molto per proteggere la nostra salute. 9 CAPITOLO 1 COS’È IL COLESTEROLO E QUALI FUNZIONI SVOLGE NEL NOSTRO CORPO CAPITOLO 1 DEFINIZIONE DEL COLESTEROLO La parola colesterolo proviene dal greco chole (bile) e stereos (solido). È un lipide, ovvero una sostanza grassa; è di colore bianco e di consistenza simile alla cera. Il colesterolo è indispensabile per la vita animale; il mondo vegetale, invece, contiene solo tracce di sostanze lipidiche strutturalmente simili al colesterolo, come le fitosterine, anche dette fitosteroli. Il contenuto complessivo di colesterolo nel corpo è di circa 150 grammi. L’organismo umano produce in autonomia, per biosintesi, la maggior parte del colesterolo necessario alla propria sussistenza che, negli adulti è compreso tra 1 e 2 grammi al giorno. Solo una piccola parte, tra 0,1 e 0,3 grammi fino a un massimo di 0,5 grammi, viene assunta con l’alimentazione. È il fegato a occuparsi principalmente della produzione e del metabolismo del colesterolo. FA PARTE DEI LIPIDI Il colesterolo fa parte dei lipidi semplici e appartiene al gruppo degli “steridi” di origine animale, molecole che si legano sia con gli acidi grassi che con gli zuccheri. Ma che cosa sono esattamente i lipidi? Per averne un’idea generale possiamo dire che i lipidi sono sostanze che hanno una caratteristica di base in comune: sono insolubili in acqua, ovvero non si sciolgono, rimangano isolati e galleggiano. Sono costituiti dagli acidi grassi o da loro derivati naturali, inclusi altri composti che si legano ad essi attraverso legami di natura chimica. Si parla di lipidi semplici se altre componenti non si aggiungono alla molecola di base che è costituita da tre ato12 Cos’è il colesterolo e quali funzioni svolge nel nostro corpo mi: uno di carbonio, uno di idrogeno e uno di ossigeno. Se sono composti, si tratta invece di lipidi complessi. Lipidi semplici - Appartengono a questa categoria i gliceridi, gli steridi (di cui fanno parte il colesterolo e le cere) oltre a caroteni, terpeni e alcoli a catena lunga. I gliceridi costituiscono quasi tutti i lipidi alimentari, ovvero i grassi animali e vegetali che ingeriamo con la normale alimentazione. Essi si formano dalla reazione chimica tra un acido grasso e un alcol specifico, il glicerolo, appunto. Il glicerolo è caratterizzato dalla presenza di tre postazioni libere che possono legarsi con gli acidi grassi; se avviene solo un legame si parla di monogliceridi, se i legami stabiliti sono due si formano i digliceridi e, se tre, i trigliceridi, i grassi più noti, assieme al colesterolo, tra quelli presenti nel sangue. I trigliceridi rappresentano il 90% per cento dei grassi presenti sia negli alimenti che nel corpo umano; il resto dei grassi è formato da colesterolo e cere, cioè gli altri tipi di lipidi semplici, oltre che dai fosfolipidi, che fanno parte dei lipidi complessi. Lipidi complessi - Detti anche lipoidi, sono costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno come quelli semplici ma anche da fosforo o azoto e sono anche essi il risultato della reazione degli acidi grassi con alcoli di vario tipo. Comprendono fosfolipidi e glicolipidi che hanno funzioni molto importanti per l’organismo. I lipidi complessi derivanti dal glicerolo sono anche detti saponificabili perché, se immersi in soluzione alcalina, formano saponi. Tutti i lipidi complessi contengono acidi grassi a catena più o meno lunga. 13 CAPITOLO 1 IL RUOLO DEI LIPIDI E DEL COLESTEROLO Ricordiamo le funzioni principali dei lipidi per comprenderne il valore e per poter analizzare più in dettaglio il ruolo del colesterolo. A livello nutrizionale, i lipidi sono indispensabili all’organismo, in quanto sono una fonte energetica concentrata, contengono acidi grassi essenziali che non possono essere prodotti in modo autonomo dall’organismo, e da essi si traggono le vitamine liposolubili A, D, E, K. Sono essenziali per la costituzione delle membrane cellulari, quelle che separano l’esterno dall’interno della cellula; servono anche a creare le guaine che rivestono i nervi, utili come isolanti, per assicurare che il segnale nervoso non si disperda. Inoltre i lipidi permettono di mantenere costante il calore interno del corpo, fungendo da isolante. Questo fa degli esseri umani animali endotermi, cioè che sanno conservare la temperatura interna a un valore abbastanza indipendente da quello esterno. Questa capacità rappresenta una tappa molto importante dell’evoluzione degli esseri viventi, in quanto aumenta la possibilità di sopravvivenza ed è un notevole risparmio energetico per l’organismo. Strati lipidici avvolgono gli organi interni più delicati, come i reni ed il cuore, e costituiscono dunque anche una protezione a cuscinetto contro eventuali traumi. I lipidi inoltre sono necessari all’organismo per poter costituire molte sostanze che regolano i processi fisiologici, come tutta la serie degli ormoni steroidei. La presenza di lipidi aiuta inoltre a mantenere elastici i tessuti e la pelle; la loro carenza provoca invecchiamento della pelle e alterazioni dei processi biochimici dell’orga14 Cos’è il colesterolo e quali funzioni svolge nel nostro corpo nismo. I depositi lipidici si concentrano nel tessuto specializzato, definito adiposo, e localizzato principalmente nella parte alta della schiena, nell’addome, e per la donna nei fianchi e nel seno. Quando però i lipidi sono in eccesso o il loro apporto risulta squilibrato, rischiano di essere dannosi per la salute e aumenta il rischio di malattie cardiocircolatorie. LE SUE ATTIVITÀ NELL’ORGANISMO Il colesterolo che scorre nel sangue è pari al 7% del totale che si trova nel nostro organismo, mentre il 93% è localizzato nelle cellule, in modo particolare nella membrana cellulare, della quale è un costituente principale. Il colesterolo viene prodotto e conservato in gran parte dal fegato, ma è presente in modo significativo nella corteccia surrenale per formare gli ormoni corticosurrenali, nelle ovaie per formare gli estrogeni e il progesterone, nei testicoli per formare il testosterone, e nella tiroide per formare la tiroxina. Rappresenta, infatti, il costituente di base di questi ormoni, che si ottengono partendo dal suo nucleo sterolico. Una considerevole quantità di colesterolo si trova nello strato corneo dell’epidermide in quanto, insieme ad altri lipidi, rende la pelle fortemente resistente all’assorbimento dell’acqua e all’azione di parecchi agenti chimici. Inoltre, ostacola l’evaporazione dell’acqua dalla cute che, senza questa protezione, potrebbe perdere fino a 5-10 litri di liquidi al giorno, invece dei consueti 300-400 cc. Le cellule con il più alto contenuto di colesterolo sono le cellule di Schwann che svolgono una funzione simile a quella di un “nastro isolante”, che si avvolge con molti giri attorno alle fibre nervose per isolarle e permettere un efficace trasferimento del segnale elettrico. 15 CAPITOLO 5 REGOLE ALIMENTARI PER CONTROLLARE LA COLESTEROLEMIA CAPITOLO 5 IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE Quando i valori del colesterolo sono troppo alti è necessario intervenire. Gli enti che si occupano di tutela della salute hanno stilato linee guida e documenti che aiutano a seguire un percorso valido per ridurre il colesterolo, sulla base dei risultati della ricerca. Le strategie si muovono su diversi fronti e servono per ridurre e contrastare tutti i fattori che provocano ipercolesterolemia già elencati in precedenza: stile di vita (fumo e alcol), stress e naturalmente alimentazione. In questa parte del libro ci occuperemo in particolare delle strategie alimentari che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo. Non solo consigli sulla dieta da seguire, ma anche l’indicazione di quei cibi che secondo la nutraceutica (la disciplina che studia gli effetti curativi dei cibi) sono utili al nostro scopo. I CIBI CONTENENTI COLESTEROLO Una volta si riteneva che il primo passo per ridurre la concentrazione di colesterolo nel sangue fosse quello di ridurre drasticamente il consumo di cibi che contengono forti quantità di colesterolo. In realtà, come abbiamo visto, il colesterolo assimilato dai cibi contribuisce solo per il 10-20% alla colesterolemia, in quanto la maggior parte del colesterolo è endogeno, cioè prodotto dal nostro stesso organismo. Inoltre esistono dei meccanismi di regolazione per cui, se introduciamo una maggiore quantità di colesterolo con i cibi, automaticamente si riduce la produzione endogena e viceversa. Per cui è troppo semplicistico sperare di ridurre la colesterolemia eliminando dalla propria alimentazione 70 Regole alimentari per controllare la colesterolemia i cibi ricchi di colesterolo, dato che questo farebbe aumentare quello endogeno. Pur ribadendo che l’intervento più importante per controllare la colesterolemia non è l’eliminazione dei cibi ricchi di colesterolo, non è comunque in ogni caso consigliabile eccedere nel loro consumo. Anche perché molti di essi (come per il burro ad esempio), sono ricchi di calorie e quindi un loro forte consumo aumenta il rischio di sovrappeso, che è collegato all’ipercolesterolemia. QUANTO SE NE TROVA NEGLI ALIMENTI (QUANTITÀ DI COLESTEROLO IN MG OGNI 100 GRAMMI DI CIBO) Tuorlo d’uovo di gallina 1.350 (pari a circa 220 mg in un tuorlo) Burro 250 Manzo, fegato 191 Gamberi 150 Ostrica 150 Pan di spagna 142 Pasta frolla 141 Cozze 121 Pollo al forno senza grassi aggiunti 119 Agnello al forno senza grassi aggiunti 116 Acciuga sott’olio 114 Grana 109 Granchio 101 Vitello, filetto senza grassi aggiunti 99 Brie 98 Cotechino precotto 98 Lardo 95 Zampone precotto Pasta all’uovo secca Salame ungherese Pollo con pelle Parmigiano Pecorino romano Salame Milano Speck Maiale, bistecca senza grassi aggiunti Anguilla di mare Fontina Croissants Coniglio al forno senza grassi aggiunti Provolone Polpo Prosciutto di Parma Aragosta Gorgonzola Mortadella 95 94 94 93 91 90 90 90 89 88 82 75 73 73 72 72 70 70 70 71 CAPITOLO 5 Il problema dell’uovo L’uovo è uno degli alimenti che contengono la maggiore quantità di colesterolo. In 100 grammi di tuorlo se ne trovano ben 1.350 mg. Un singolo tuorlo pesa circa 16 grammi (sul totale di 60 g di un uovo medio) e quindi contiene all’incirca 220 mg di colesterolo, pari all’80% del fabbisogno giornaliero consigliato (300 mg). Proprio per questo l’uovo era considerato un alimento da eliminare per le persone soggette a ipercolesterolemia. Ma questo “divieto” ora si è andato attenuando, per vari motivi: perché si è accertato che la riduzione della quota di colesterolo assunta dai cibi non è decisiva per abbassare la colesterolemia e inoltre perché le uova sono in ogni caso un alimento con elevate qualità nutritive. Tra l’altro contengono anche lecitina, una sostanza che riduce l’assorbimento del colesterolo. Un consumo moderato di uova apporta vitamine, minerali utili e proteine ad alto valore biologico. In particolare l’albume è ricco di proteine, povero di grassi e privo di colesterolo. Quante uova si possono mangiare in una settimana? I nutrizionisti dicono 2 o 3, mentre secondo alcuni studi più recenti se ne potrebbero consumare anche di più. Ma chi ha già il colesterolo elevato dovrebbe comunque fare attenzione a non eccedere. 72 Regole alimentari per controllare la colesterolemia LEGAMI FRA CIBI E COLESTEROLO L’impatto dell’alimentazione sul livello di colesterolo nel sangue, anche se non è legato profondamente al consumo di cibi contenenti colesterolo (che in ogni caso è consigliabile ridurre) è comunque determinante e avviene attraverso vari fattori. L’alimentazione infatti può influenzare anche la produzione di colesterolo da parte del nostro corpo attraverso vari meccanismi che occorre tenere in considerazione. ■ ■ Carboidrati e zuccheri ingeriti attraverso il cibo sono i precursori del colesterolo, cioè servono al corpo per produrne. Quindi un loro forte consumo può aumentare la colesterolemia nel sangue. Inoltre la sintesi del colesterolo nel fegato è controllata da un enzima, che viene attivato dall’insulina e quindi è stimolato anche dal forte consumo di zuccheri. Gli acidi grassi saturi aumentano i livelli del colesterolo LDL “cattivo”, ma aumentano anche il colesterolo HDL “buono” e quindi i due fenomeni si compensano e alla fine il rischio cardiovascolare è immutato, se l’alimentazione è equilibrata. Bisogna cercare di contenere la quantità di questi grassi consumandone ogni giorno una quota al di sotto del 10% della nostra alimentazione quotidiana. Le fonti principali di acidi grassi saturi sono le parti grasse della carne (comprese quelle che vengono usate per fare hamburger, polpette e salumi), la pelle del pollo e del tacchino, il latte intero e tutti i prodotti caseari (formaggi, panna e burro), olio di cocco, olio di palma, pasticcini, torte, biscotti, dolci, creme e cioccolato. 73