Fonetica e fonologia
Amedeo De Dominicis
Ricognizione
 Il suono e la voce
 Fondamenti di acustica
 Domanda fondamentale cui la fonologia
cerca di rispondere
 Unità e proprietà fonetiche
 Descrizione, motivazione, spiegazione
 Interazione con altri componenti della
grammatica
 Prosodia (sillabe, piedi, parole fonologiche,
sintagma intonativo)
Il suono e la voce
Fondamenti di acustica
 Le basi teoriche MOD
 Analisi del segnale
 Introduzione agli strumenti
Fonetica
 La Fonetica
Articolatoria
 Percettiva
 Acustica

Produzione fisiologica
 Processi di elaborazione
 Il risultato
dell’articolazione

Tra produzione e percezione NON necessariamente esiste
corrispondenza biunivoca.
Fonetica Articolatoria
 La Fonetica Articolatoria si occupa delle
modalità di produzione fisiologica dei singoli
suoni.
CAVITA' NASALE
VELO PALATALE
PALATO
DURO
DENTI
EPIGLOTTIDE
LINGUA
FLUSSO D'ARIA
CORDE VOCALI
TRACHEA
AI POLMONI
LABBRA
Modo e luogo di articolazione
Modi di articolazione
Modi e luoghi di articolazione vocalici
i
Trapezio vocalico
Il luogo di articolazione di alcune consonanti
Tabella IPA - Consonanti
CONSONANTI (egressive polmonari)
BILABIALI
LABIO-
DENTALI
ALVEOLARI
DENTALI
POST-
RETROFLESSE
PALATALI
VELARI
UVULARI
FARINGALI
GLOTTIDALI
ALVEOLARI
     
    
   


      
NASALI
    
 
VIBRANTI
                     
MONOVIBRANTI
                     
OCCLUSIVE



           
FRICATIVE
             
         
FRICATIVE
LATERALI
                     
APPROSSIMANTI
           
  
        
APPROSSIMANTI
LATERALI
                     
Una simulazione ….
VTDemo – Vocal Tract Acoustics Demonstrator
Fonetica Acustica
 La Fonetica Acustica si occupa delle caratteristiche fisiche dei
suoni.
 La Sorgente sonora produce vibrazioni che si propagano
nell’aria sotto forma di onde, che servono a trasportare energia
lontano dalla sorgente.


vibrazione = movimento rapido avanti e indietro di un oggetto o di
una sua parte (punta del diapason)
onda = disturbo che viaggia lontano dalla sorgente in tutte le
direzioni (onde sull’acqua)
Polmoni
Energia
A
Laringe
Sorgente
B
App.
Boccale
Filtro
C
Segnale
vocale
Vibrazione e onda sonora
– l’onda non trasporta del materiale, ma solo un segnale
– ogni oggetto sulla traiettoria dell’onda inizia a vibrare
– quando l’onda è passata, ogni cosa sulla traiettoria torna alla
posizione originale
Onda semplice periodica
Sinusoidale
Lunghezza
d’onda
ella
za
e.
F
B
Periodo o ciclo
Ampiezza
d
A
b
h
E
C
D
f
1 ms
tempo in secondi
G
I
H
Parametri acustici
 frequenza: numero di cicli in un secondo
si misura in hertz: 1 Hz = 1 ciclo/secondo.
 ampiezza: dimensione dell’oscillazione
si può misurare in dB.
 periodo: durata di un ciclo.
si può esprimere in ms.
Onda semplice e complessa
onda
frequenza
ampiezza
A
100 Hz
30 dB
B
200 Hz
10 dB
C
300 Hz
20 dB
Scomposizione di Fourier
30 dB
20 dB
10 dB
100 Hz 200 Hz 300 Hz
D
L’onda complessa D è costituita da
(A+B+C).
Spettro a barre e inviluppo
Il Tempo nello spettro a barre?
t
Il Tempo nello spettro a barre?
Formante
meno forte
F
(Hz)
Formante più
forte
T
(ms)
Domanda fondamentale cui la
fonologia cerca di rispondere
 Identità/differenza dei suoni linguistici
1. Approccio tradizionale: dipende dalla
scoperta di una relazione col significato.
Oppure:
2. Risponde alla domanda: che cos’è uguale e
che cos’è diverso linguisticamente ?
L’approccio tradizionale è un caso
particolare di risposta.
Esempio di differenza non linguistica:
le aree di esistenza vocalica.
valori di F2
3000
2500
2000
1500
1000
500
200
300
i
u
400
500
o
e
600
700
800
900
a
1000
1100
valori di F1
3500
uomo
donna
bambino
Cosa determina la differenziazione?
1) lo stato emotivo e di salute del parlante; la
conformazione dell’apparato boccale (es. parlare
fumando, o mentre si mangia, ecc.);
2) il contesto segmentale (i foni che precedono e che
seguono l’elemento considerato);
3) il contesto soprasegmentale: es. vocale tonica
(accentata) vs. atona (non accentata);
4) la posizione del fono all’interno della parola/frase;
5) lo stile scelto: formale/informale; dipende dal nostro
interlocutore e dalla considerazione che noi ne
abbiamo.
Euristica di “




Zorro” 1/2
Due eventi fisici, es.
e
Domanda: sono diversi o sono uguali ?
Come rispondere?
Occorre:
1) “sospettare”, per qualche ragione, che i due eventi
siano “travestimenti” dello stesso evento (es. perché
sono dello stesso colore);
2) quindi, verificare che la diversità di forma dipenda
automaticamente dal contesto: es. trovare che:
Euristica di “
Zorro” 2/2
es. trovare che:
e mai:
significa che i due eventi sono probabilmente
maschere dello stesso fenomeno.
Unità e proprietà fonetiche
 Foni e fonemi
 Fenomeni di coarticolazione
 Problema delle proprietà flottanti
 Soluzione multisegmentale
 Organizzazione autosegmentale
Applicazione al parlato …
 Identità fonologica: foni e fonemi.
Fono = qualsiasi suono emesso attraverso
l’apparato fonatorio umano (o sintetizz.).
Fonema = classe di foni che – pur diversi
fisicamente – sono identici fonologicamente
(o linguisticamente). Es. in italiano i foni [] e
[] appartengono alla medesima classe o
fonema: [ae], [ae],
[ae], [ae], *[V] (distrib.
compl.). In inglese no: es. [] thin
‘sottile’, [] thing ‘cosa’.
Fenomeni di coarticolazione, proprietà
flottanti 1/2
 In casi come ital. [ae] il nesso []
condivide la proprietà articolatoria [+velare].
Trascrizione = sequenza di simboli discreti
Parlato = continuo (= le proprietà che
definiscono ciascun segmento/simbolo NON
sono omotope ai confini degli stessi
segmenti/simboli)
 Coarticolazione = ipotesi esplicativa (a base
articolatoria) di tale non omotopia:….
Fenomeni di coarticolazione, proprietà
flottanti 2/2


nasale
orale
sonoro
sordo
velare velare
Velare = esempio di proprietà flottante.
Modello multisegmentale o
autosegmentale
 Fonologia classica = segmentale
descrizione = singola sequenza di segmenti/simboli
[ a] [  ] [ ] [ e]
 Fonologia autosegmentale
descrizione = serie di sequenze di simboli (unità e
proprietà):
N
Modo di articolazione
C
Modo di articolazione
Luogo di articolazione
Vantaggio: [ae], [ae], [ae], [ae]
Descrizione, motivazione, spiegazione
 Esempio di fenomeno assimilatorio:
1) actum, pactum, octo, noctem;
2) capsam, septem, aptum.
 Generalizzare mediante idealizzazione dei dati:
1) Kt > tt;
2) pt > tt.
 Generalizzare mediante regola:
1 & 2) C-dent.  C+dent. /_C+dent.
 Generalizzare per prevedere.
Interazione con altri componenti della
grammatica
Prosodia (sillabe, piedi, parole
fonologiche, sintagma intonativo)
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(1) La Fonologia