Allineare l’asse elica
Il modo di dire è …improprio: in effetti il lavoro consiste …nell’allineare motore e invertitore rispetto all’asse
elica.
Il disallineamento è causato dal gruppo motore-invertitore disassato sia lateralmente che in senso verticale
rispetto all’asse elica
Lo spostamento del gruppo motore-invertitore dipende da vari fattori:
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cedimento dei supporti del motore
l'estrema variazione di carico della barca che genera una flessione dello scafo
quando la barca viene spostata dalla posizione di ricovero invernale a terra, per essere messa in
acqua (problema simile anche per le barche “nuove di cantiere”): lo scafo sostenuto sull’invaso è
soggetto a forze e reazioni diverse da quando è in acqua, con ulteriori flessioni ed adattamenti della
sua struttura
Intervenire sull’allineamento si rivela spesso un esercizio difficile: i costruttori di barche lasciano spesso uno
spazio ridotto per poter intervenire sull'accoppiamento tra il mancione (flangia) dell'asse porta elica e il
platorello (flangia di uscita) dell'invertitore-riduttore. Questo è il motivo per cui viene tralasciata sovente la
manutenzione di questi organi meccanici.
Un buon allineamento dell’asse elica evita vibrazioni e rumorosità e assicura una lunga durata della
baderna e del braccio dell’asse elica (verificare il corretto allineamento, allentando il collegamento tra
invertitore e asse, è una delle manutenzioni più importanti da fare durante l'inverno.
Tipi o forme di non allineamento
Il gruppo motore-motore può essere spostato, rispetto alla posizione ottimale in linea, destro sinistra
(guardando da) e poi alto basso (guardando di fianco) o in una combinazione di due casi.
In breve, tutto si gioca sull’accoppiamento (allineamento) tra le flangie di uscita dell’invertitore e dell’asse
elica.
Come procedere: un metodo semplice per imbarcazioni con motori di piccola potenza
1) Identificare le viti di collegamento tra flangia di uscita e flangia dell’asse elica (si deve avere la
possibilità di far scorrere avanti e indietro l’asse elica)
2) dotarsi di chiavi fisse della giusta misura per dado e bullone (consigliabile un’abbondante
applicazione di prodotti che facilitando l’allentamento delle viti
3) dotarsi di uno spessimetro (lo stesso che si usa per controllare la distanza tra gli elettrodi delle
candele per motori) con linguette da 0,1 - 0,2 mm
4) dotarsi di una mazzetta o un martello abbastanza pesante
Prima di accingersi ad effettuare le verifiche descritte si deve aver bene chiaro in mente che questo tipo
"manutenzione" è una operazione molto delicata, che è opportuno affidare a tecnici specializzati o
meccanici navali, che hanno conoscenze e capacità diverse dal meccanico riparatore di motori.
NOTA: E’ assolutamente sconsigliabile fare questo intervento in motorizzazioni con motore, cardano e
invertitore “v-drive”, per la difficoltà che richiede.
Se decidete di tentare, animatevi di molta pazienza.
1) Il primo passo consiste nell’allentare e sfilare le viti di collegamento tra flangia di uscita
dell’invertitore e dell’asse elica. Prima di farlo, è importante e necessario posizionare dei blocchetti
di legno sotto l’asse elica, per tenerlo appoggiato e allineato quanto più possibile (mentre lo si farà
scorrere avanti e indietro).
2) allentare e sfilare le viti di collegamento tra flangia di uscita dell’invertitore e dell’asse elica
3) spingere l’asse elica in modo da allontanarlo dalla flangia dell’invertitore.
4) attenzione: l’asse elica è libero di muoversi e, se è molto lungo e pesante, potrebbe appoggiarsi alla
chiglia. Usare dei blocchetti di legno per tenerlo appoggiato e allineato quanto più possibile (mentre
lo si farà scorrere avanti e indietro)
5) se le due parti, motore-invertitore e asse, libere dal vincolo dei bulloni hanno le rispettive flangie che
non combaciano alla perfezione, siamo in presenza di un disallineamento
Se le due flangie risultano sfalsate destra-sinistra  dovremo agire sulla base dei supporti antivibranti del
motore .
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Si dovrà spostare il motore dopo aver allentato i tirafondi o i bulloni di bloccaggio dei silent
block allo scafo: per far ciò si deve utilizzare la mazzetta con cui colpire la parte bassa del
supporto motore.
A questo punto riavvicinare le flangie e verificare l'accoppiamento, con l'ausilio dello
spessimetro (lo stesso che si utilizza per misurare le candele): un allineamento ottimale non
consente l'introduzione di alcun spessore tra le due superfici
Se le due flangie si toccano solo sotto o solo sopra, in altre parole c'è “aria” tra le facce delle flangie (le
facce non sono parallele), sarà necessario alzare il motore:
 davanti nella prima ipotesi
 dietro nella seconda.
Per sollevare il motore utilizzeremo la regolazione del livello dei supporti antivibranti: i silent block su
cui poggia il motore hanno due dadi che contengono i supporti motore, allentando quello basso il
motore scende, avvitandolo sale. Il dado superiore si utilizza per bloccare il motore nella posizione
datagli da quello inferiore, per evitare che a causa delle vibrazioni o del moto ondoso possa uscire
dalla sua sede.
Sia quando si usa la mazzetta che quando si lavora sui silent block occorre procedere per piccoli passi,
avere pazienza e non accontentarsi. Se le regolazioni sono state fatte con la dovuta attenzione,
avvicinando le flangie le superfici di accoppiamento dovranno essere quasi complanari.
Lo spessimetro si utilizza quando a occhio le due flangie sembrano baciarsi perfettamente.
Lo si deve infilare tra le due superfici in più punti possibili: ripetendo e alternando il controllo con lo
spessimetro con l’aggiustamento dei supporti motore, si deve ottenere una tolleranza massima nell'ordine
del decimo di millimetro (0,1 mm).
Quando utilizzate il martello per la simmetria laterale dovrete aver allentato tutti i supporti dai cosciali di
bloccaggio del motore, in caso contrario questo non si muoverà. Lo stesso è valido per la riposizionatura
verticale: per far scendere il motore a poppa ed eliminare la luce tra le flangie, nella loro parte alta, sarà
indispensabile allentare i dadi alti dei supporti antivibranti posteriori.
A questo punto si può spingere la flangia dell’asse elica definitivamente contro la flangia di uscita
dell’invertitore e quindi
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serrare i bulloni dei supporti elastici
controllare ancora una volta con lo spessimetro eventuali differenze sulla circonferenza della flangia
se è tutto in ordine, fissare flangia e contro-flangia con i bulloni, serrando con cura ciascun dado (a
“croce”, come si fa quando si monta il cerchione dell’auto).
Un motore ben allineato rende confortevole la navigazione, consente di stringere poco il premitreccia, fa
lavorare bene l'invertitore e aumenta le prestazioni
A cura del Servizio Assistenza Twin Disc srl
www.twindisc.com
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