Expressions•26•italien 15/05/07 11:40 Page 8 L'aggiornamento scientifico Immunologia molecolare degli allergeni di pollini di graminacee I pollini delle graminacee (o Poaceae) sono una delle più importanti fonti di allergene inalante nel mondo. Le Poaceae delle regioni temperate contano più di duemila specie differenti; la omogeineità allergenica tra queste specie è strettamente legata alla loro relazione filogenetica. irca venti specie, ripartite in cinque sotto-famiglie, rappresentano le cause più frequenti di allergia ai pollini di graminacee. La maggior parte di esse appartiene alla sotto-famiglia delle Pooideae, che comprende i cereali coltivati. Altre specie allergeniche di zone temperate e subtropicali, comunemente chiamate graminacee tropicali, appartengono alle sotto-famiglie Panicoideae, Chloridoideae, Arundinoideae e Bambusoideae (figura 1) [1]. C L’allergenicità dei pollini da graminacee è attribuibile a un numero limitato di proteine. Gli 11 gruppi di allergeni identificati L’allergenicità dei pollini di graminacee è da attribuire a un numero limitato di proteine che viene rapidamente liberato dai granuli pollinici di graminacee dopo l’idratazione a contatto con le mucose. Nomenclatura Gli allergeni identificati in una specie hanno omologhi in altre specie che presentano proprietà fisico-chimiche e immunologiche simili. Così sono stati formati i gruppi 1, 2, 3,… che raggruppano allergeni provenienti da specie diverse, ma con proprietà simili. Ad oggi, sono stati identificati e descritti 11 gruppi di allergeni (v. tavola a pag. 10-11) [2-5]. Si noterà che i numeri 8 e 9, attribuiti inizialmente in modo ambiguo, oggi non sono più attribuiti nella nomenclatura ufficiale degli allergeni di graminacee [6]. 8 Presenza degli allergeni nelle differenti specie Gli allergeni del gruppo 1 sono specifici della famiglia delle Poaceae. Si ritrovano in tutte le specie di graminacee, tra cui i cereali. I gruppi 2, 3 e 5 sono specifici delle Pooideae, escluse le Chloridoideae (graminacee tropicali) e le Panicoideae (mais). Gli allergeni del gruppo 10 sono presenti in dieci specie di graminacee e quelli del gruppo 6 sono stati evidenziati ad oggi solo nelle specie di Poa pratensis, Anthoxanthum odoratum e Phleum pratense. Gli allergeni dei gruppi 12, 4, 7 e 11 non sono specifici delle graminacee; il primo (la profilina) è presente in tutte le cellule eucariote, mentre gli altri sono rappresentati al di fuori della famiglia delle Poaceae. Struttura molecolare dei diversi allergeni Caratteristiche generali I diversi allergeni si esprimono sotto forma di proteine glicosilate e non glicosilate differenti per peso, struttura e proprietà fisico-chimica. E’ stato dimostrato che numerosi allergeni di polline di graminacee esprimono diverse isoforme, che si distinguono per carica e peso. Tali variazioni di isoforme possono apparire in modi diversi per un dato allergene: esistenza di prodotti multigenici, modificazione di un prodotto mono-genico, combinazione di prodotti multigenici e modificazione. Caratteristiche per gruppo • Gli allergeni del gruppo 1 sono glicoproteine acide di massa molecolare da 31 a 35 kDa espresse in numerose isoforme. Hanno un’identità di sequenza da 60 a 70% con la beta-espansina, una famiglia di proteine coinvolte nel rilascio delle pareti cellulari e nella crescita delle piante. • Gli allergeni del gruppo 2, acidi, e del gruppo 3, basici, sono proteine non glicosilate da 10 a 12 kDa, che presentano dall’85 al 90% di omologia di sequenza tra le specie. Expressions•26•italien ■ 15/05/07 11:40 Page 9 Figura 1. Ripartizione dei gruppi allergenici nelle graminacee Famiglie Sotto-famiglie Pooideae Sotto-tribù Triticodae Tribù Triticeae Specie Triticum aestivum L. Secale cereale L. Hordeum vulgare L. Agropyron rupens L. … Poodae Bromeae Bromus inermis L. … … Poeae Dactylis glomerata L. Lolium perenne L. Poa pratensis L. … Poaceae Gruppi 2, 3, 5 Festuca elatior L. Aveneae Holcus lanatus L. Avena sativa L. Arrhenatherum eliatus L. Avena fatua L. Phleum pratense L. Agrostis communis L. Anthoxanthum odoratum L. … Panicoideae … Andropogoneae Zea mais L. Sorghum halepense L. … Chloridoideae Chlorideae Cynodon dactylon L. Paspalum notatum L. … Gruppi 4, 7, 10, 11, 12 Gruppo 1 La molecola è di forma elissoidale e presenta una identità di sequenza con il gruppo 1, senza la reattività IgE crociata descritta. • Gli allergeni del gruppo 4 sono glicoproteine basiche da 50 a 67 kDa, contenenti strutture alfa-elicoidali e strutture beta. • Gli allergeni del gruppo 5 si presentano sotto due grandi gruppi di isoforme non glicosilate (α e β), con una massa apparente da 27 a 33 kDa, di peso paragonabile a quelle degli allergeni del gruppo 1. Le varianti delle due isoforme presentano da 25 a 30% di divergenza nella loro sequenza di acidi amminati. Il ruolo funzionale e biologico degli allergeni del gruppo 5 rimane a oggi sconosciuto. E’ stata descritta un’attività delle ribonucleasi. Gli allergeni del gruppo 5 sono associati a una differenza più grande di quella del gruppo 1. • Il gruppo 6 è rappresentato da una proteina acida non glicosilata di 13 kDa la cui sequenza N-terminale mostra una omologia con una regione interna degli allergeni del gruppo 5. • Gli allergeni del gruppo 7 sono piccole proteine di tipo calcium-binding, attaccate alle polcalcine • Gli allergeni del gruppo 10 sono il citocromo C, una proteina basica di 12 kDa. • Il gruppo 11 è rappresentato da una glicoproteina di 18 kDa appartenenente alla famiglia degli inibitori di tripsina della soia. • Gli allergeni del gruppo 12 appartengono alla famiglia delle profiline, proteine acide di 14 kDa coinvolte nella dinamica del citoscheletro. • I rappresentanti del gruppo 13 sono proteine instabili di 50 a 60 kDa, facenti parte della famiglia delle proteine simili alle poligalatturonasi. 9 Expressions•26•italien 15/05/07 11:40 Page 10 L'aggiornamento scientifico Figura 2. Prevalenza e potenza allergenica dei gruppi di allergeni di Pooideae Prevalenza delle IgE specifiche in pazienti allergici ai pollini di graminacee ■ Alta Gruppo 4 Gruppo 1 Gruppo 5 Gruppo 2/3 50 % Gruppo 11 Bassa Gruppo 13 (potenza allergenica ?) Gruppo 12 Gruppo 7 Gruppo 10 (elevata potenza allergenica) Debole 40 % Forte Livello medio di IgE specifiche = frazione della potenza allergenica/estratto totale Frequenza delle sensibilizzazioni e potere allergenico La diagnostica dell’allergia al polline di graminacee beneficia, da poco, della disponibilità di allergeni ricombinanti purificati. Questo nuovo La diagnostica dell’allergia ai pollini di graminacee beneficia, da qualche tempo, della disponibilità di allergeni ricombinanti purificati. ■ Gli allergeni maggiori Gli allergeni maggiori sono definiti sulla base di criteri di “frequenza” (prevalenza di IgE specifici) e di “potenza” (livello medio di IgE specifici). Gli allergeni maggiori sono riconosciuti dalle IgE nella maggioranza dei pazienti allergici e inducono un livello elevato di IgE nella popolazione allergica, in associazione ai sintomi. Sono maggiori gli allergeni dei gruppi 1 e 5: - gli allergeni del gruppo 1 sono riconosciuti dal 90% dei pazienti allergici ai pollini di graminacee e giocano un ruolo importante nel legame delle IgE con l’estratto di polline; - la prevalenza della sensibilizzazione agli allergeni del gruppo 5 è tra il 65 e l’85% e hanno un ruolo maggiore nella quantità di IgE prodotta dai soggetti allergici. Gli allergeni dei soli gruppi 1 e 5 contribuiscono a più dell’80% dell’allergenicità dei pollini di graminacee; sono quindi gli allergeni più importanti da prendere in considerazione [8,10,11]. Il panorama degli allergeni dei pollini di Pooideae Gruppo 1 Gruppi 2/3 Gruppo 4 Gruppo 5 Grup Anthoxanthum odoratum Ant o 1 Ant o 2 Ant o 4 Ant o 5 Ant Dactylis glomerata Lolium perenne Phleum pratense Poa pratensis Festuca pratensis Holcus lanatus Triticum sativum Dac g 1 Dac g 2 Dac g 3 Dac g 4 Dac g 5 Lol p 1 Lol p 2 Lol p 3 Lol p 4 Lol p 5 Phl p 1 Phl p 2 Phl p 3 Phl p 4 Phl p 5 Phl Poa p 1 Poa p 2 Poa p 4 Poa p 5 Poa Fes p 4 Fes p 5 Natura e funzione Specie Fes p 1 Hol l 1 Hol l 2 Tri a 1 Tri a 2 Tri a 4 Tri a 5 β-espansine Acidi (gruppo 2) Basici (gruppo 3) Glicoproteine basiche Attività delle ribonucleasi 2 isoforme: «α» e «β» Massa molecolare (kDa) 31-35 10-12 50-67 27-33 Prevalenza di IgE specifiche 90% 40-60% 80% 65-85% Elevata attività allergenica 15% 20-40% 50-95% Si Si No Si Allergenicità Allergie specifiche a polline di Pooideae 10 strumento consente di identificare profili distinti di reattività IgE tra i pazienti [7-9]. Secondo le loro proprietà di sensibilizzazione, gli allergeni sono classificati in maggiori o minori (figura 2). Hol l 5 Isofla redu 1 60-7 N Expressions•26•italien 15/05/07 11:40 Page 11 ■ 5 5 Gruppo 6 Gruppo 7 Ant o 6 5 Gruppo 1 Gruppo 5 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Lolium Mix di 5 graminacee perenne Phleum pratense Gli allergeni maggiori del gruppo 1 presentano un grado di omologia altamente significativo (almeno il 90% a livello di acidi amminati) tra le differenti specie di Pooideae. L’identità di sequenza globale degli acidi amminati tra gli allergeni del gruppo 5 di differenti specie varia tra il 55 e l’85%. Questa omologia a livello di acidi amminati si traduce in una forte reattività IgE crociata tra le specie [12]. Oltre ai gruppi Gruppo 13 Ant o CBP Ant o 12 Ant o 13 Dac g CBP Dac g 12 Dac g 13 Lol p 11 Lol p 12 Lol p 13 Phl p 11 Phl p 12 Phl p 13 Lol p 10 5 Phl p 6 Phl p 7 5 Poa p 6 Poa p CBP Dactylis Poa Anthoxanthum glomerata pratensis odoratum Omologia di sequenza e reattività crociata Gruppo 12 5 Gruppo 10 (valutata su sei lotti di polline di ogni specie) Contenuto in allergeni rispetto al mix di cinque graminacee Gli altri gruppi allergenici Meno del 20% del potenziale allergenico dei pollini da graminacee è legata ad allergeni minori (appartenenti per esempio ai gruppi 2, 3, 4, 6, 7, 10, 11, 12 e 13). Come allergeni minori, gli allergeni dei gruppi 2 e 3 sono riconosciuti dal 40 al 60% dei pazienti allergici. Gli allergeni del gruppo 4 sono riconosciuti dall’80% dei pazienti: oggi risulta che essi siano l’obiettivo di una risposta IgE frequente, ma quantitativamente più debole rispetto ai gruppi 1 e 5. E’ stato dimostrato che il Phl p 6 provoca nel 60-70% dei pazienti allergici un legame IgE, che potrebbe in parte essere dovuto ad una reattività crociata con il Phl p 5. Nonostante la forte attività IgE, il gruppo 7 spesso non viene riconosciuto. Il gruppo 10 provoca una risposta IgE in meno del 5% dei pazienti. Gli allergeni del gruppo 11 sono riconosciuti nel siero del 30 a 60% degli individui sensibilizzati. Gli allergeni del gruppo 12 (profilina) inducono una risposta IgE nel 15 - 30% dei soggetti. Infine, gli allergeni del gruppo 13 sono riconosciuti dal 50% dei pazienti allergici ai pollini di graminacee. Figura 3. Variabilità del contenuto in allergeni dei gruppi 1 e 5 secondo le specie di graminacee Gruppo 11 Poa p 10 Poa p 12 5 Fes p 13 5 5 elle si 2 » e «β» % Tri a 12 Tri a 13 Isoflavone reductase Calcium-binding protein Polcalcine Citocromo C Inibitore della tripsina della soia Profiline Actin-binding proteine Proteine simili alla poligalatturonasi 13 8-12 12 18 14 50-60 60-70% 10% < 5% 45% 15-30% 55% Elevata attività allergenica % No No 4% No No No No 11 Expressions•26•italien 15/05/07 11:40 Page 12 L'aggiornamento scientifico 1 e 5, altri allergeni minori (per esempio i gruppi 2/3, 7, 10 e 12) presentano un’omologia significativa (superiore al 60%) tra specie di Pooideae. Implicazioni pratiche: razionale per un mix di cinque graminacee Variazione del contenuto di allergeni secondo le specie Tra le diverse specie di graminacee, esistono differenze quantitative rispetto al contenuto di allergeni maggiori (figura 3). Si osservano variazioni quantitative anche negli allergeni minori. Tali dati molecolari hanno conseguenze pratiche sulla concezione dell’immunoterapia: - gli allergeni del gruppo 1 e del gruppo 5 giocano un ruolo fondamentale per indurre una desensibilizzazione efficace ai pollini di graminacee; - un mix di polline di specie di graminacee selezionate permette di equilibrare il contenuto di allergeni maggiori e assicura la rappresentanza di allergeni minori, allo stesso tempo migliorando l’uniformità dei lotti. M. Hrabina, Antony (Francia) 1. Weber RW. Cross-reactivity of pollen allergens. Curr Allergy Asthma Rep 2004;4:401-8. 2. Andersson K, Lidholm J. Characteristics and immunobiology of grass pollen allergens. Int Arch Allergy Immunol 2003;130:87-107. 3. www.allergome.org 4. Mecheri S, Peltre G, David B. Purification and characterization of a major allergen from Dactylis glomerata pollen: the Ag Dg1. Int Arch Allergy Appl Immunol 1985;78:283-9. 5. Leduc-Brodard V, Inacio F, Jaquinod M, Forest E, David B, Peltre G. Characterization of Dac g 4, a major basic allergen from Dactylis glomerata pollen. J Allergy Clin Immunol 1996;98:1065-72. 6. Larsen JN, Lowenstein H. Allergen nomenclature. J Allergy Clin Immunol 1996;97:577-8. 7. Mari A. Skin test with a timothy grass (Phleum pratense) pollen extract vs. IgE to a timothy extract vs. IgE to rPhl p 1, rPhl p 2, nPhl p 4, rPhl p 5, rPhl p 6, rPhl p 7, rPhl p 11, and rPhl p 12: epidemiological and diagnostic data. Clin Exp Allergy 2003;33:43-51. 8. Valenta R, Lidholm J, Niederberger V, Hayek B, Kraft D, Grölund H. The recombinant allergen-based concept of component-resolved diagnostics and immunotherapy (CRD and CRIT). Clin Exp Allergy 1999;29:896-904. 9. Laffer S, Spitzauer S, Susani M et al. Comparison of recombinant timothy grass pollen allergens with natural extract for diagnosis of grass pollen allergy in different populations. J Allergy Clin Immunol 1996;98:652-8. 10. Niederberger V, Laffer S, Froschl R et al. IgE antibodies to recombinant pollen allergens (Phl p 1, Phl p 2, Phl p 5, and Bet v 2) account for a high percentage of grass pollen-specific IgE. J Allergy Clin Immunol 1998;101:258-64. 11. van Ree R, van Leeuwen WA, Aalberse RC. How far can we simplify in vitro diagnostics for grass pollen allergy? A study with 17 whole pollen extracts and purified natural and recombinant major allergens. J Allergy Clin Immunol 1998;102:184-90. 12. Ferreira F, Hawranek T, Gruber P, Wopfner N, Mari A. Allergic cross-reactivity: from gene to the clinic. Allergy 2004;59;243-67. 12 In tutta Europa, la popolazione è naturalmente esposta a molti pollini emessi da diverse specie di graminacee. La maggior parte dei pazienti è quindi poliesposta e probabilmente polisensibilizzata. Le condizioni dell’esposizione pollinica variano secondo le zone geografiche, tanto in termini di composizione dei pollini che di quantità. Tuttavia, le conte polliniche non permettono di determinare con precisione le specie presenti nell’ambiente, a causa dei periodi di sovrapposizione delle stagioni polliniche e delle similitudini morfologiche tra i diversi pollini. I test diagnostici (IgE specifici e test cutanei) non permettono a oggi di determinare le specie specificatamente implicate nella sensibilizzazione dei pazienti. Infatti, le omologie di sequenza tra gli allergeni emessi dalle diverse specie sono all’origine di una reattività crociata importante. Nonostante tali omologie, gli allergeni in causa presentano anche differenze significative, qualitative e quantitative. In immunoterapia, tali differenze giustificano l’utilizzo di un mix che rifletta l’esposizione naturale e che rispetti l’equilibrio tra allergeni maggiori (gruppi 1 e 5), pur assicurando la presenza di allergeni minori e relativi ad alcune specie soltanto. Per questo motivo, i trattamenti di desensibilizzazione ai pollini di graminacee sono solitamente realizzati con un mix di pollini emessi da diverse specie. Il mix più utilizzato è realizzato a partire dal polline di cinque graminacee: Dactylis glomerata, Phleum pratense, Anthoxanthum odoratum, Lolium perenne, Poa pratensis. Tali specie sono molto frequenti e diffuse in tutta Europa e il loro contenuto allergenico è ben caratterizzato. E’ dunque logico pensare che un tale mix rifletta meglio le condizioni naturali di esposizione e di sensibilizzazione rispetto al polline di una specie unica. G. Peltre Responsabile del gruppo Allergie et Environnement del Laboratoire Environnement et Chimie Analytique, École Supérieure de Physique et Chimie Industrielles (ESPCI) Parigi (Francia)