TORINO 18 OTTOBRE 08 FISIOPATOLOGIA DELL'INFEZIONE DA HPV E VACCINO ADIUVATO CONTRIBUTO DELLA VALLE D’AOSTA Dott. Luigi Sudano Direttore ff di Struttura Complessa Igiene e Sanità Pubblica Azienda U.S.L. Valle d’Aosta OGNI STUDIOSO USA IL “METTERE IN DUBBIO” MA IN CERTI CASI MI VIENE IN MENTE UNA FRASE DI SIR FRANCIS BACON, UNO DEI PADRI DEL METODO INDUTTIVO E DELLA LOGICA SCIENTIFICA: “Se l’uomo vuole cominciare con certezze, allora finirà con l’avere dei dubbi; ma se sarà contento di cominciare con dei dubbi, allora finirà per avere delle certezze” Un servizio sanitario nazionale che non è in grado di evolvere ed innovarsi porta in se il gene dell’invecchiamento e dell’insoddisfazione dei suoi operatori, ancorché cittadini. Si avrà che il sistema perde di fiducia e credibilità, elementi d’importanza capitale per l’esistenza dello stesso servizio pubblico. Ma alla base dell’innovazione c’è sempre un cambiamento culturale. Ciascuno di noi fa fatica a voler raggiungere nuovi sistemi; consuetudini, abitudini, modi d’impostare le cose, di organizzare, sono posti in discussione, comprese le scelte programmatiche che stanno alla base del cambiamento della cultura ad ogni novità. L’individualismo, la voglia di essere coinvolti in prima persona, lasciano il posto a ciò che dovrebbe essere più importante, specie nel pubblico: lo sforzo corale. HPV prevalence (%) 30 30 25 25 HPV 20 20 15 15 Cancer 10 10 5 5 0 0 15- 20- 25- 30- 35- 40- 45- 50- 55- 60- 19 24 29 34 39 44 49 54 59 65 Sellors JW, et al. CMAJ, 2000;163:503. Ries, et al. 2000 SEER Cancer Stats NCI, 1973-1997. Sellors JW, et al. CMAJ, 2002;167:871. Age (Years) Cancer incidence per 100,000 Prevalenza di HPV-DNA e incidenza di carcinoma cervicale per fascia di età La base della prevenzione:il modello di malattia Il modello di malattia Inizio Inizio Inizio biologico morfologico sintomatico X PREVENZIONE Secondaria Quello che finora viene fatto ….da altri Tecnologie differenti per la prevenzione del cervicocarcinoma Il modello di malattia Inizio Inizio Inizio biologico morfologico sintomatico PREVENZIONE Secondaria Quello che noi stiamo per realizzare Integrazione dell’HPV e trasformazione oncogena HPV DNA extracromosomico DNA dell’ospite HPV integrato Espressione di HPV E6 e E7 Interazione con le proteine della cellula ospite Neoformazione benigna o condiloma Beutner, Am J Med, 1997 Tumore Cosa c’è di strano in questa infezione? Elusione della risposta immunitaria dell’ospite • Infetta i cheratinociti: cellule con morte programmata (apoptosis) (Stanley: 2005). Il Sistema immunitario non riconosce il virus. • Evita l’attacco dei linfociti T attivati (Schiller: 2003) • Inibisce gli Interferoni tipo I (alpha e beta) con alta tendenza all’integrazione genomica, immortalità cellulare e progressione maligna (genotipi HR – High Risk) • Non danneggia subito le cellule dell’ospite (Gonçalves: 2004); no “danger signal” (Stanley:2005) Risposta immune all’HPV --- ASSENZA DI VIREMIA • • Generalmente l’esposizione naturale ad infezioni virali produce una risposta immunologica di tipo anticorpale e cellulo-mediata, invece qui abbiamo che: – L’HPV non produce viremia, resta localizzato a livello epiteliale e mucosale – I genotipi HPV oncogeni stimolano fattori cellulari che inibiscono la risposta immune locale. È stato detto invece, che I Papilloma Virus stimolano cellule epiteliali che reprimono la risposta immune. NON E’ COSì. È IL VIRUS STESSO CHE ELUDE LA RISPOSTA, PROPRIO PERCHE’ NON VIENE TOTALMENTE A CONTATTO CON IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO Pertanto, infezioni pregresse da HPV oncogeni non necessariamente inducono immunità verso infezioni successive: – Il livello di protezione conferito dall’infezione naturale è variabile – Sono possibili le reinfezioni o nuove infezioni (persistenza) C’è bisogno di qualcosa di nuovo!!!! Questo è virus “anomalo”; come si compone l’immunizzazione? • Assenza di memoria immunitaria quindi non c’è riconoscimento di pregresse infezioni • Dunque, immunità naturale non sufficiente. • È necessario avere livelli anticorpali serici molto elevati affinché si realizzi una trasudazione di questi attraverso le secrezioni cervicali nella sede d’infezione (dove è allocato il virus); ovvero servono anticorpi mucosali, nonostante il virus attivi dei meccanismi di elusione anticorpale. CRITERI DI SCELTA DEL VACCINO I vaccini sono nuovi, per cui non vi sono dati globali di certezza. L’unica certezza è che ogni anno si perdono circa 1500 donne. Se aspettassimo il 2020 (studio finlandese), perderemmo 30.000 donne I due vaccini sono buoni. Proteggono bene fino a 5 anni. Ma poi? Il problema sostanziale è la loro capacità di mantenere elevata la protezione nel tempo. QUESTO NESSUNO ANCORA LO SA! L’attenzione si è catalizzata sull’adiuvante POLARIZZAZIONE DELLA RISPOSTA VACCINALE RAPPORTO ALL’ADIUVANTE ADIUVANTE attivo su mucose IN Th2 (umorale) Th1 (citotossica) Soluzioni --- + - Alluminio --+ +++ - Chitosan ++- +++ + Tossine AB (wild tipe) +++ +++ + Tossine AB (mutanti) +++ +++ +++ PLG (microparticelle) +++ +++ +++ Quil A o QS21 ++- ++ +++ QS21 + MPL ++- ++ ++++ MF59 +++ ++ ++++ IL-12 +++ ++ ++++ Vettori vivi attenuati ++- + ++++ Plasmidi (DNA) ++- + +++++ Oligonucleotidi +++ + +++++ SAPPIAMO CHE LE COMPONENTI ADIUVATE BASATE SULL’USO DI IDROSSIDO DI ALLUMINIO INIBISCONO L’IMMUNITA’ CELLULARE MA SAPPIAMO ANCHE CHE: L’identificazione e l’uso di nuove classi di adiuvanti ad effetto misto Th1/Th2 (quali l’ASO4), che già attualmente permettono la riduzione della quantità di antigene da somministrare con notevole induzione di livelli di anticorpi neutralizzanti (a cui si assocerebbe una prolungata protezione nel tempo ed un ampliamento cross-clade della protezione), potrebbe permettere, in un futuro non molto lontano, lo sviluppo di modelli vaccinali terapeutici, capaci di contrastare infezioni croniche in atto e decorso delle patologie ad esse associate. Dr. Franco M. Buonaguro, M.D. Director of Molecular Biology and Viral Oncogenesis Unit Lab. of Viral Oncology & AIDS Reference Center Dpt of Experimental Oncology Istituto Nazionale Tumori "Fond. G. Pascale" Titoli Anticorpali GMT (EU/ml) L’adiuvante AS04 induce alti titoli anticorpali che persistono nel tempo 1000 * 400 anti-V5 VLP16HPV16 AS04 * * 100 * ** 0 * * ** 200 100 * anti-J4 HPV18 VLP18 * 300 * * * * 400 * Al(OH)3 300 200 1000 * * * * 0 0 8 16 24 32 40 48 Tempo (mesi) Giannini SL, Hanon E, Moris P, et al. Vaccine 2006;24: 5937-5949 8 16 vaccinazione vaccinazione Statisticamente significativo (p <0.05) 0 24 32 40 48 Interfaccia tra l’immunità innata e adattativa MPL TLR4 MD2 Cell. Dendr./ monociti T cell CD14 MHC-II CD80/CD86 MIP1a MIP1b MCP-1 INTERLEUK-8 etc… IFNg, TNFa CD40 Macrophages activation, … Chemokiness and chemoattractants Immunità cellulo-mediata Costimulatory molecules B cell Risposta umorale Cytokines IL-12 IFNg IFN-a IL-10 IL-1b IL-6 TNFa etc… Meccanismi di immunità innata Meccanismi di immunità adattativa (memoria lungo termine) Studi HPV 001 e 007: Persistenza della protezione fino a 5.5 anni su popolazione naif ed esposta naturalmente HPV-16/18 associated Efficacia del vaccino (%) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 92% 100% 100% 93% 0/ 6 96% 100% 100% 96% 100% ATP ATP ITT ITT ATP ATP ITT ITT ATP Initial efficacy study (001) 001/007 combined analysis Up to 27 months* Up to 5.5 yrs Incident Infection Gall S. AACR 2007 ATP 6M Persistent Infection 12M Persistent Infection (post hoc analysis) Figures based on *Harper et al. Lancet. 2004; 364: 1757. Cytology CIN1+ Studi HPV 001 e 007: persistenza della sieropositività e di alti titoli anticorpali fino a 5.5 anni (Immunogenicità-Elisa- con anticorpi neutralizzanti e non) HPV-16\18 10000 100% Vaccine Placebo 100% 99.7% log (ELU/ml) 1000 100 10 99% 99% 100% 99% 100% 100% 98% 13-17 11 fold fold higher higher Natural Natural Infection Infection 20% 6% 0% 0% 0% 9% 12% 10% 13% 11% 22% 19% 1 0 7 12 18 25-32 33-38 39-44 HPV-001 51-56 HPV-007 Durata del follow up in mesi Gall S. AACR 2007 45-50 57-62 63-64 L’analisi della situazione porta alla riflessione già fatta per altri vaccini e l’assenza di dati a suffragio di una scelta impongono la domanda: QUANTO DURA LA PROTEZIONE? A 6.4 anni Titoli Anticorpali per HPV-16 elevati e sostenuti Risposta Anticorpale ELISA Anti-HPV-16 ≥11-volte più alti Infezione naturale Sieropositività ≥98% a 6.4 anni Titoli Anticorpali anti HPV-18 elevati e sostenuti Risposta Anticorpale ELISA Anti-HPV-18 ≥11-volte più alti Infezione naturale Sieropositività ≥98% A 6.4 anni Risposta Immune elevata e persistente verso HPV-16 Anticorpi Neutralizzanti Anti-HPV-16 Natural infection Sieropositività ≥98% A 6.4 anni Risposta Immune elevata e persistente verso HPV-18 Anticorpi Neutralizzanti Anti-HPV-18 Natural infection Sieropositività ≥98% A 6.4 anni Risposta Immune elevata e persistente contro HPV-16 e 18 Anticorpi Neutralizzanti Anti-HPV-16 Infezione naturale Anti-HPV-18 Infezione naturale ≥98% delle donne sieropositive per entrambi HPV-16/18 a 6.4 anni Proporzione di donne sieropositive dopo vaccinazione con Gardasil e Cervarix (non è uno studio di confronto! Ma il riporto di dati ufficiali tratti dalla documentazione regolatoria) – Istituto Nazionale di Sanità Pubblica del Canada - Febbraio 08 dopo 18 mesi dopo 33-38 mesi dopo 51 - 60 mesi* HPV 16 HPV 18 HPV 16 HPV 18 HPV 16 HPV 18 Gardasil (1) 100% 86% 100% 76% 98,80% 65% Cervarix (2) 100% 99,70% 99% 99% 100% 100% Vaccino *51-53 mesi con Cervarix; 60 mesi per Gardasil; 1) con Luminex test; 2) con Elisa Test Gardasil Seropositivity Rates for Anti-HPV 6, 11, 16, and 18 (N=2818) ultimo dato di immunogenicità presentato all’FDA della Merck HPV type Anti-HPV 6 Anti-HPV 11 Anti-HPV 16 Anti-HPV 18 Seropositivity rate at Month 24 (95% CI) Vaccinated Women 18-26 years 95.7% (94.5, 96.6%) 97.6% (96.8, 98.3%) 99.6% (99.2, 99.9%) 73.9% (71.8, 75.9%) US FDA review of the Gardasil License Application Genotipi HPV oncogeni: risposta immune quantitativa differente per 16/18? Vaccino Merck HPV 16 10,000 Vaccino GSK 10000 HPV 16 Vaccine Natural Infection 1000 1,000 Natural Natural Infection Infection 100 100 10 10 Placebo 54 HPV 18 Vaccine Natural Infection 1,000 60 61 7 12 18 10000 HPV 18 1000 32% di riduzione della sieropositività da 24 a 60 mesi 100 0 [63–64] 36 [57–62] 30 [51–56] 24 [45–50] 18 [39–44] 12 [33–38] 01 2 3 6 7 [25–32] 1 1 Natural Natural Infection Infection 100 10 10 Placebo 1 1 60 61 Time (months) 0 7 12 18 [63–64] 54 [57–62] 36 [51–56] 30 [45–50] 24 [39–44] 18 [33–38] 12 [25–32] 01 2 3 6 7 Adattato da S. E. Olsson et al., Vaccine 25, 4931 (2007) Gall S, et al. AACR April 2007. Schwarz T, et al. ASCO. June 2006. TORNIAMO ALLA PROTEZIONE NEL TEMPO Harper 08-05 RAPPORTO TRA LE GMT: RAPPORTO QUANTITATIVO Ovvero, quante volte sono superiori rispetto all’immunità naturale I dati recenti confermano la persistenza di questi valori a 77 mesi A 6.4 anni Risposta Immune elevata e persistente verso HPV-16 Anticorpi Neutralizzanti Anti-HPV-16 Natural infection Sieropositività ≥98% A 6.4 anni Risposta Immune elevata e persistente verso HPV-18 Anticorpi Neutralizzanti Anti-HPV-18 Natural infection Sieropositività ≥98% Confermata protezione del 100%, anno dopo anno, verso lesioni CIN 1+ da HPV 16 e 18 Confermata protezione del 100%, anno dopo anno, verso lesioni CIN 2+ da HPV 16 e 18 PROTEZIONE CROCIATA Studi HPV 001 e 007 fino a 5.5 anni: prima evidenza di protezione crociata verso i tipi 45 e 31 Osservazione aggiuntiva Infezioni incidenti con genotipi oncogeni più comuni dopo il 16 e il 18 ovvero ceppi filogeneticamente legati ai due Vaccine Placebo Tasso di eventi (tasso per 100) (95% IC) HPV Type Tasso di eventi (tasso per 100) (95% IC) Efficacia del Vaccino (%) (95% CI) N n Rate N n Rate HPV-45 (18) 528 3 0.2 (0.0-0.6) 518 24 1.7 (1.1-2.6) 88 (61-98) HPV-31 (16) 528 17 1.2 (0.7-1.9) 516 35 2.6 (1.8-3.6) 54 (15-76) Lo studio non aveva potenza numerica per valutare la protezione crociata verso tutti i singoli genotipi * Data on file Dati di Cross-protezione verso il terzo e quarto genotipo oncogeno di HPV, precedentemente pubblicati Infezioni Persistenti a 6mesi, follow-up a 15 mesi 1 HPV % Efficacia CI 97.9% 45 59.9 2.6 - 85.2 31 36.1 0.5 - 59.5 45/31 NA NA 1. Paavonen et al, Lancet 2007 CIN2/3 2 HPV % Efficacia CI 95% 45 -56.8 -379.4 - 44.7 31 47.1 3.4 - 71.9 45/31 25.6 -23.5 - 55.6 2. RCP Gardasil® Canada, March 2008 a 6.4 anni protezione crociata mantenuta verso le infezioni incidenti dai tipi HPV- 45 e 31 Analisi combinata dello studio iniziale di efficacia e dello studio di follow-up esteso Efficacia Vaccinale Cervarix® Controlli n n % 95 % CI HPV-45 5 21 39.3-93.4 HPV-31 13 30 78 60 Tipi HPV 20.5-80.7 HPV-16, 18, 45 e 31: Responsabili di 80% dei carcinomi squamosi di >80% degli adenocarcinomi ABSTRACTS / Harper D, Gynecologic Oncology 109 (2008) 158–159 ATP analisi n = numero di soggetti riportanti almeno un evento in ogni gruppo Titoli anticorpali e tassi di sieroconversione 1 mese dopo la terza dose in donne oltre i 25 anni di età Immunogenicità 10000 15-25 years 26-35 years GMT (EU/ml) 1000 36-45 years 46-55 years 100 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% GMT indotti dall’ infezione naturale 10 1 HPV-16 HPV-18 GMT diminuiscono con l’età, i titoli sono molto più elevati dei GMT indotti dall’infezione naturale ASCO, Dec 2006 Coorte ATP, Seronegative all’arruolamento , mese 7 Tollerabilità e sicurezza studio HPV-001 Totale/per Soggetto Sintomi Eventi avversi severi (legati al vaccino) Eventi avversi severi (totali) Sintomi generali (entro 30 giorni dalla dose) Sintomi locali (entro 30 giorni dalla dose) Harper D et al. Lancet 2004; 364: 1757–65. Vaccino Placebo n = 552 n % n = 550 n % 0 0.0 0 0.0 22 4.0 19 3.5 474 86.0 472 85.8 518 94.0 482 87.6 L’opportunità offerta da questo vaccino, non può escludere le donne “out of target”. Per dare una veste di correttezza e di rispetto verso i Colleghi Ginecologi, viene richiesta la presentazione del più recente Pap-test (dovrebbe aumentare la compliance allo screening); tuttavia, gli Operatori non escludono nessuna donna dalla vaccinazione. Si procede con il co-payment. Le Strategie I modelli Markoviani I modelli markoviani permettono di simulare la storia naturale dell’infezione da HPV e la carcinogenesi cervicale incorporando la distribuzione specifica per genotipo e per età. La definizione di un modello markoviano si basa sull’individuazione di ogni possible stato della storia naturale in modo tale che: - gli stati sono mutuamente esclusivi e congiuntamente esaustivi - ogni donna al tempo t è caratterizzata soltanto dallo stato - tutte le donne che occupano un determinato stato al tempo t sono indistinguibili. - La transizione da uno stato ad un altro avviene ad intervalli fissi (6 mesi, 1 anno) ed è governata dalla matrice delle probabilità di transizione. Valutazione d’impatto e analisi costi-efficacia Dopo aver definito il modello e le probabilità di transizione occorre valutare l’impatto delle possibili strategie (screening/ vaccinazione) sulla storia naturale. Ovvero 1. definire nel dettaglio ogni possible strategia 2. determinare come la strategia considerata modifica la storia naturale di ogni donna Nell’analisi costi-efficacia si associa ad ogni evento il suo costo e 3. per ogni strategia si calcola il costo complessivo e si quantifica l’utilità (Quality adjusted life years-QALY) 4. confrontare le possibili strategie domandandosi non come minimizzare i costi ma cosa si ottiene in termini di salute pubblica per ogni euro speso. Dimenticatevi queste slide!! Credo siamo tutti convinti che per le nostre donne, questa sia una grande opportunità. Trovo perfettamente inutile parlare di modelli, costi, rapporti di beneficio, ecc.. La nostra strategia è a due coorti: 12enni e 16enni. Tutte verranno chiamate dalla S.S. “Attività Vaccinali” mediante una lettera d’invito sono state convocate nei Poli Vaccinali del territorio e vaccinate dai Medici di S.P./AA.SS. Algoritmo attuale Dodicenni e sedicenni Vaccinazione Screening oncologico a 25 anni Follow-up dei positivi Donne fuori target HPV-Test Positivo DNA-Test Neg. Vaccino Screening Oncologico …..AFFINCHE’ QUESTO CONTINUI AD ESSERE UN IMPORTANTE ESAME DI PREVENZIONE SECONDARIA