ANAAO TOSCANA Mercoledì, 28 ottobre 2015 ANAAO TOSCANA Mercoledì, 28 ottobre 2015 Anaao Toscana 28/10/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 19 1 Malattie dell' apparato respiratorio L' Asl 9 seleziona uno specialista 28/10/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 15 FABIO CALAMATI Il consiglieredottore: «Altro che eccellenza la sanità... 28/10/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 7 4 Bimbo nasce morto, scatta l' inchiesta L' Asl: «Era una gravidanza a... 28/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 2 PIETRO CARUSO Bellandi: «Sì all' ospedale nuovo ma è assurdo farlo... 28/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 3 28/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 3 8 Meningococco ora ci vuole la prenotazione 28/10/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 2 9 Benedetti: «Pronto soccorso, sala d' attesa troppa piccola» CLAUDIO MASSEGLIA Muore dopo l' operazione: parenti risarciti 28/10/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 6 Nuova maxi Asl, la Regione punta su Arezzo. Interrogazione Pd 28/10/2015 La Nazione (ed. Siena) Pagina 17 «Rivoluzione Asl? Andiamo con Siena» 28/10/2015 La Nazione (ed. Viareggio) Pagina 7 «La morte di un ragazzo vale solo trentamila euro» 28/10/2015 La Nazione (ed. Viareggio) Pagina 15 I tagli alle spese della sanità non siano su medici e infermieri 10 12 «Infermieri centrali nella riorganizzazione sanitaria» 28/10/2015 La Nazione (ed. Siena) Pagina 2 5 6 «La gente ha bisogno di curarsi Bacci non faccia perdere tempo» 28/10/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 5 2 ORLANDO PACCHIANI 13 14 15 16 28 ottobre 2015 Pagina 19 Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana Malattie dell' apparato respiratorio L' Asl 9 seleziona uno specialista L' Asl 9 di Grosseto ha pubblicato un avviso per la selezione di uno specialista in malattie dell' apparto respiratorio, per il conferimento di un incarico liberoprofessionale. La domanda, redatta in carta libera utilizzando il modulo allegato all' avviso e indirizzata al vicecommissario dell' Asl 9 di Grosseto (viale Cimabue 109, 58100 Grosseto), deve arrivare all' Ufficio protocollo dell' Azienda entro e non oltre il 4 novembre 2015. Entro questo termine, la domanda può essere presentata all' Ufficio protocollo aziendale (al secondo piano delle sede direzionale di Villa Pizzetti, viale Cimabue 109), dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13 (il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17); oppure inviate per raccomandata con ricevuta di ritorno (dovranno arrivare entro la data di scadenza). La domanda può essere inviata anche per posta elettronica certificata, all' indirizzo email [email protected]. Questa modalità di invio è valida solo se la domanda viene spedita da una casella di posta elettronica personale e non da una casella di posta elettronica semplice. Deve essere, inoltre, firmata e inviata in formato pdf insieme a tutti i documenti previsti nel bando. L' avviso e il modello per la presentazione della domanda sono pubblicati sul sito Internet dell' Azienda, all' indirizzo www.usl9.grosseto.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 28 ottobre 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Il consiglieredottore: «Altro che eccellenza la sanità toscana fa pena» Lo sfogo di Paolo Lattari durante il dibattito in Comune sulla carenza di ginecologhe al Centro Donna di Pistoia di Fabio Calamati wPISTOIA «La sanità toscana fa pena. Funziona solo perché i cittadini, quando c' è bisogno di un esame o di una visita, si frugano in tasca e pagano». La bocciatura senza mezzi termini del modello toscano tanto caro al presidente Enrico Rossi arriva da una fonte qualificata: consigliere comunale di maggioranza, 63 anni, medico di famiglia da 39. Paolo Roberto Lattari non può essere certo considerato un avversario politico dei governi di centrosinistra: in consiglio comunale è stato eletto in passato con la lista dei Comunisti italiani e per qualche tempo è stato anche assessore. Oggi fa parte del gruppo Pistoia spirito libero. Eppure lunedì in consiglio comunale le sue parole sono state proprio quelle. «Chiaro ha aggiunto che non sta bene dirle queste cose, che la nostra sanità passa per essere unmodello, ma non è vero niente. La verità è che per fare una colonscopia c' è da aspettare un anno e mezzo, che una mia parente soffre di colecisti e aspetta da sei mesi di essere operata, e intanto ha già avuto d u e c o l i c h e . L a sanità t o s c a n a è a l l ' avanguardia solo perché i nostri concittadini si frugano in tasca, pagandosi visite ed esami, quando c' è bisogno». E poi ancora: «Il vero problema è sul territorio, dove manca l' assistenza. Forme di autogestione dei medici hanno dimostrato di poter funzionare, ma l' Asl perderebbe un sacco di potere e non le lascia fare. E quando dico Asl dico Rossi, la sanità toscana insomma». Lo sfogo di Lattari è esploso nel dibattito nato da una comunicazione del consigliere 5 Stelle Del Bino. Che ha spiegato come al Centro donna dalla fine di luglio non ci sia un ginecologo disposto a visitare gratuitamente. «Me lo ha detto una signora e poi sono andato di persona a verificare ha spiegato Del Bino da quando è andata in pensione la ginecologa che c' era, è in servizio solo una collega che visita donne in stato interessante o con problemi per contraccettivi. E la stessa situazione c' è in tutta la Asl 3, anche in Valdinievole. La signora, così, è stata costretta a prendere un appuntamento a fine novembre a Prato. Chiaro che qui il Comune non c' entra, queste sono problematiche di livello regionale». Anna Maria Celesti, capogruppo di Forza Italia e medico ginecologo, ha confermato il racconto di Del Bino, aggiungendo che la sostituzione del ginecologo al Centro Donna era stato chiesto per tempo, ma che le assunzioni (che ora devono essere effettuate dagli organismi chiamati Estar, tre in Toscana) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 28 ottobre 2015 Pagina 15 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana erano momentaneamente bloccate. Solo il 20 ottobre è arrivato lo sblocco e ora, tra 1520 giorni, dovrebbe arrivare la nuova ginecologa a Pistoia. «Ma non sarà questo ha chiosato Celesti a risolvere i problemi». A far esplodere le liste di attesa e a frenare il funzionamento delle strutture sanitarie pubbliche sono soprattutto i tagli, questo il filo rosso degli interventi di lunedì in consiglio comunale. Interventi ai quali si è unita Carla Breschi, medico ospedaliero del gruppo Pd, anche lei per denunciare che i ritardi e i tempi lunghi non ci sono solo in ginecologia ma anche ad esempio in geriatria. A ulteriore conferma è arrivato il durissimo intervento di Lattari. Ha concluso la serie di interventi il consigliere Alessandro Capecchi (Pistoia Domani) che ha ironicamente ricordato l' incontro dei manager toscani della sanità al Ciocco «a spese dei toscani» proprio per parlare della nuova riforma regionale (quella che crea tre sole maxiAsl). Capecchi ha sostenuto che il Comune qualche competenza in materia di sanità ce l' ha, attraverso la conferenza dei sindaci, attraverso la Società della salute, attraverso una presenza più incisiva della politica. E alla fine ha rilanciato l' idea di un consiglio comunale straordinario sulla sanità pistoiese. «Non sarebbe male ha detto anche per farsi sentire come ente, visto che dopo la fine della Provincia siamo noi l' ente che rappresenta il maggior numero di cittadini pistoiesi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. FABIO CALAMATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 28 ottobre 2015 Pagina 7 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana Bimbo nasce morto, scatta l' inchiesta L' Asl: «Era una gravidanza a rischio» Dramma al San Giuseppe. Sequestrata la cartella clinica DALLA gioia per quella nuova vita tanto attesa al dramma della morte del suo piccolino, quello che aveva portato in grembo per nove mesi. Un dramma che ha colpito una donna residente a Montelupo Fiorentino, di 38 anni di età, che ha deciso di andare fino in fondo all' accaduto. Per scoprire se e cosa sia andato storto, per comprendere a fondo i motivi che le impediranno di stringere al petto il suo bambino, nato senza vita, una decina di giorni fa, all' ospedale San Giuseppe di Empoli. La donna, oltre a essersi rivolta al Codacons e all' associazione «Divinità del malato», ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Montelupo Fiorentino, convinta che ci siano responsabilità da accertare. Così il sostituto procuratore di turno, informato sui fatti, ha immediatamente fatto scattare le indagini del caso. Predisponendo il sequestro della cartella clinica della donna e del piccolo feto, venuto alla luce ormai senza vita. Un provvedimento eseguito dai carabinieri della Compagnia di Empoli, nel corso del pomeriggio di lunedì. Il corpo senza vita del piccolo è stato trasferito all' istituto di medicina legale di Firenze dove verranno svolti gli eventuali necessari accertamenti. INTANTO anche l' azienda sanitaria locale prende posizione, in attesa che le indagini facciano il loro corso e che venga fatta l' indispensabile chiarezza sul tragico episodio. «Da una prima ricostruzione dei fatti, non sembrano emergere elementi tali da far pensare a una carenza di tipo assistenziale», è il commento della Asl 11. «L' episodio è accaduto venerdì scorso precisa ancora l' azienda Si trattava già di una gravidanza a rischio ed erano già stati effettuati specifici monitoraggi, secondo il protocollo. La donna si è rivolta all' ospedale perché non avvertiva più i movimenti del feto spiega ancora la Asl 11 Una volta arrivata in ospedale, è stata diagnosticata la morte del feto. E' stato fatto tutto quanto necessario. Detto questo ovviamente conclude l' azienda sanitaria locale ci rimettiamo all' esito delle indagini in corso da parte delle autorità competenti». S.P. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 28 ottobre 2015 Pagina 2 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana BUFERA NEL PD IL SEGRETARIO BOCCIA L' IDEA DI BACCI Bellandi: «Sì all' ospedale nuovo ma è assurdo farlo nell' area nord vicino a quello di Cisanello» LIVORNO IL CAPOGRUPPO del Pd Pietro Caruso ieri è finito nel mirino dei suoi «compagnucci» per aver dichiarato che non era stato informato della visita dell' assessore alla sanità Saccardi all' ospedale di Livorno. Reo di essersi risentito per il mancato coinvolgimento quando poi la faccia di chi parla in consiglio comunale a nome del Pd sui problemi della sanità e dell' ospedale è la sua e quella degli eletti Caruso ieri è finito nel tritacarne delle polemiche. Ma la sua presa di posizione viene confermata dal segretario dell' Unione comunale Federico Bellandi che dice: «Sì, è vero, anche io non sapevo nulla. Immagino dice Bellandi sia stata una visita tecnica...». Tant' è, nessun disturbo al capogruppo nè al segretario dell' unione comunale. Tutta la visita pare sia stata gestita continua a rimbalzare in via Donnini dal segretario territoriale Lorenzo Bacci, da Marida Bolognesi diventata l' anima della segreteria territoriale, e dal consigliere regionale del Pd Francesco Gazzetti. Tra l' altro sul sopralluogo fatto da Bacci a Guasticce con la Saccardi per visitare alcune aree che potrebbero ospitare il nuovo ospedale lo stesso sindaco ha sbottato «sono solo chiacchiericci» ma il capogruppo Caruso era stato preciso nel ricordare e non è il solo che Bacci aveva lanciato questa ipotesi mesi fa. Ipotesi che, a quanto pare, non ha fatto breccia nel partito visto che il segretario comunale Bellandi non si nasconde nel dire: «La posizione del partito sull' ospedale è chiara: riteniamo che ne serva uno nuovo, sia per la struttura delle camerate che per le caratteristiche fisiche tipiche degli ospedali moderni». SULLA LOCALIZZAZIONE: «Sinceramente mi sembra molto strano si pensi di farlo nell' area nord del territorio. Strano, se non altro per la vicinanza all' ospedale di Cisanello. Mi sembra un' idea nuova, ma...». Ma non convince il segretario dell' Unione comunale che prende subito le distanze da questa idea targata Bacci. michela berti. PIETRO CARUSO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 28 ottobre 2015 Pagina 3 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana «La gente ha bisogno di curarsi Bacci non faccia perdere tempo» I grillini reagiscono: «Al presidio di Livorno ci pensiamo noi» LIVORNO «LA GENTE ha bisogno di curarsi non di leggere certe sciocchezze. Bacci non faccia perdere tempo ai suoi cittadini se ci tiene tanto alla sanità, ne ha già perso abbastanza». L' assessore alla sanità del Comune Ina Dhimgjini (nella foto) è piuttosto sorpresa dell' idea che serpeggia a Collesalvetti, alimentata a quanto pare dal primo cittadino, di fare il nuovo ospedale a Guasticce. «Strano dice l' assessore che Bacci abbia simili idee quando poi alle riunioni con i sindaci dichiara massima disponibilità per la ristrutturazione di viale Alfieri. Di recente ha risposto favorevolmente al mio appello di mettere da parte le battaglie politiche e concentrarsi per offrire servizi migliori ai cittadini». In piena riforma sanitaria dunque si riaccende lo scontro sul nuovo ospedale. «LA LEGITTIMITÀ sull' ospedale spetta al sindaco di Livorno che è presidente delle conferenza dei sindaci dice la Dhimgjini che invece prende le decisioni sull' aspetto del contenuto dei servizi, liste d' attesa e ospedale di prossimità». L' assessore annuncia che, a breve, farà il giro dei dipartimenti dell' ospedale per capire le criticità. Oggi la terza commissione regionale si riunirà proprio all' ospedale di Livorno: «E' importante che da Firenze ci sia questa attenzione nei confronti di Livorno continua l' assessore noi abbiamo invitato la Saccardi, in via ufficiale, a visitare i padiglioni. Anche alla recente conferenza dei servizi, siamo stati in Regione e abbiamo presentato il progetto emerso dal tavolo tecnico: andiamo avanti per ristrutturare il presidio ospedaliero». E prosegue: «Il sindaco di Colle alle riunioni chiede di lavorare sui servizi, mai ha presentato l' ipotesi di realizzare un nuovo ospedale a Collesalvetti, questo argomento non è all' ordine del giorno». E comunque «Le affermazioni del sindaco Bacci si devono parametrare con le norme che sono ben differenti». Insomma, «la sanità va avanti, oltre il Bacci» chiude l' assessore. Anche il capogruppo del grillini in Comune Giuseppe Grillotti (nella fotina) critica ferocemente l' idea di costruire un ospedale nel comune di Collesalvetti. «Io francamente sono stupito. Non vorrei che ci fossero dietro interessi particolari. Qualcuno è cosi attaccato al project financing che vuol riuscire a tutti i costi a mettere le mani non solo su quei soldi, ma anche su quella parte di sanità pubblica residua che è rimasta». NESSUN assist dunque all' idea del sindaco colligiano: «Spero davvero che non ci sia altro e si tratti esclusivamente di una scaramuccia per far dispetto al sindaco di Livorno. Immagino che ci sia da una parte il tentativo di screditare il nostro operato, dall' altra la volontà di perseguire quell' obiettivo ma è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 28 ottobre 2015 Pagina 3 < Segue La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana un' assurdità, fare un ospedale nel comune di Colle non avrebbe senso nemmeno dal punto di vista dell' organizzazione». E si congeda: «Trovo assurdo che la Saccardi si sia prestata a una cosa del genere, va bene che è del suo stesso partito, ma c' è un limite al buon senso...». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 28 ottobre 2015 Pagina 3 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana VACCINAZIONE Meningococco ora ci vuole la prenotazione L ' ASL segnala che i posti delle sedute straordinarie per la vaccinazione contro il Meningococco C organizzate per al centro socio sanitario Livorno Est (via Impastato a Salviano) sono esauriti. È quindi inutile presentarsi se il proprio nominativo non è incluso nelle liste di prenotazione. Si è reso infatti necessario procedere ad istituire una lista nominativa per coloro che si erano presentati la settimana precedente, attendendo a lungo per accedere alla vaccinazione e che erano rimasti fuori dai posti disponibili. «Chiunque fosse interessato alla vaccinazione spiega Maria Gloria Marinari, responsabile del servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell' Asl può prenotare il proprio appuntamento con le consuete modalità ovvero chiamando il servizio Cuptel (800.223.223) per i bambini dagli 11 ai 15 anni o presentandosi nella sede della Sanità Pubblica di Borgo San Jacopo 59 per le persone con oltre 15 anni di età. Qui, in considerazione del permanere della grande richiesta, abbiamo deciso di organizzare altre quattro sedute aggiuntive su prenotazione». LA VACCINAZIONE gratuita è riservata a tutti i ragazzi tra gli 11 ed i 20 anni e le persone con età massima di 45 anni che, a qualsiasi titolo, sia da studenti che da lavoratori frequentino l' Università di Pisa dove nel mese scorso si è verificato un caso di meningite. I minori di 18 anni dovranno essere accompagnati da un genitore, mentre i maggiori di 20 dovranno essere in possesso del libretto universitario o dovranno autocertificare l' attività lavorativa svolta presso l' Università di Pisa. Sul sito dell' Asl (www.usl6.toscana.it) le informazioni per tutte le altre Zone. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 28 ottobre 2015 Pagina 2 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana IL CASO «E MANCA LA DEGENZA INFERMIERISTICA» Benedetti: «Pronto soccorso, sala d' attesa troppa piccola» MASSA CARRARA DOPO la serie di incontri che la commissione 'Sanità' d e l Comune di Massa ha avuto con i dirigenti dell' Asl 1 di Massa Carrara e i sindacati, «è emersa con forte preoccupazione spiega il consigliere comunale Stefano Benedetti in una nota inviata anche al sindaco Alessandro Volpi la situazione dei servizi al nuovo ospedale, poiché il titolare del project financing, per far cassa, effettuerà tagli che ricadranno proprio sulla qualità dei servizi». In particolare, afferma Benedetti, «la cosa che preoccupa maggiormente è data dal sistema che sarà attuato nel pronto soccorso, dove si rischiano tempi di attesa sempre più lunghi, oltre alle minime dimensioni della sala di attesa che non potrà accogliere tutte le persone che vi entreranno giornalmente. Nonostante l' ospedale sia nuovo, per il momento non è prevista degenza infermieristica, del tipo di quelle che si stanno sperimentando negli ospedali di Grosseto e Arezzo. Infatti, non è certo che saranno utilizzati dei reparti per la degenza infermieristica di qualità per i dimissionari. Per questo motivo aggiunge invito il presidente della commissione 'Sanità' del Comune a convocare una riunione sul tema per proporre all' Asl 1 di Massa Carrara l' utilizzo di una struttura dotata di diversi postiletto, dedicata ai pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia e alle persone affette da patologie cronicodegenerative. Questo sistema potrà fornire assistenza ai pazienti fino alle dimissioni con un programma personalizzato di recupero, con personale infermieristico, aperto a tutti i pazienti senza limite di età provenienti da diversi reparti, il cui bisogno sanitario è quello di mantenere e completare la stabilizzazione clinica». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 28 ottobre 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana Muore dopo l' operazione: parenti risarciti Alessandro Pallucca sottoposto a un intervento alla gola. «Sono stati commessi errori» di CLAUDIO MASSEGLIA I DUBBI erano emersi subito: Alessandro Pallucca, 75enne imprenditore conosciutissimo in città, era morto subito dopo l' operazione per l' asportazione di quello che secondo i medici era un carcinoma alla gola. Era sereno quando ha varcato la porta dell' ospedale di Vittorio Veneto (Treviso) da dove però non è più uscito: dopo una prima operazione di asportazione del carcinoma con tracheotomia temporanea, faceva molta fatica a respirare. Sottoposto ad un secondo intervento, di lì a poco è morto. E solo dopo sei anni di battaglia giudiziaria i familiari hanno avuto giustizia, con un maxirisarcimento arrivato dalle assicurazioni dell' ospedale. Ma non è stato affatto facile arrivare alla fine dell' iter giudiziario avviato dai familiari di Pallucca (assistiti dall' avvocato Paolo Bertoncini di Massa) subito dopo il decesso avvenuto nel 2009. TANTI i dubbi sulle case del decesso, rafforzati poi dalle telefonate e dalla lettera anonima arrivate dal Veneto nelle settimane successive alla famiglia Pallucca: gettavano ombre sull' iter dell' intervento, sull' operato dei tre medici, in particolare sugli esami fatti prima di entrare in sala operatoria. Da lì la decisione di presentare un esposto alla magistratura, terminato però con l' archiviazione delle accuse mosse ai tre medici dell' ospedale di Vittorio Veneto al lavoro quel giorno al tavolo operatorio. Decisione presa dal gip del tribunale di Treviso alla luce dei risultati emersi dalla perizia affidata a due medici della zona, dopo la riesumazione del cadavere e l' autopsia mai eseguita immediatamente dopo il decesso. Il nocciolo della questione era l' iter seguito dai sanitari prima dell' operazione, in particolare la biopsia solitamente eseguita prima di interventi chirurgici di questo tipo ma che stavolta non era stata fatta. Secondo i periti però il decesso sarebbe avvenuto non tanto per le conseguenze dell' intervento alla gola, quanto per un preesistente problema cardiaco. La biopsia? Poteva essere fatta anche durante l' intervento stesso, attraverso la tracheotomia. Da qui l' archiviazione della posizione dei tre medici. Ma i dubbi dei familiari restavano, così l' avvocato Bertoncini ha chiesto un accertamento tecnico preventivo in sede civile al tribunale di Treviso, chiamando in causa uno dei tre medici e l' Asl di Vittorio Veneto. Stavolta la perizia è stata affidata ad un consulente di Bologna, il suo esame ha ribaltato quello che pochi mesi prima aveva portato all' archiviazione della causa penale: una biopsia avrebbe infatti evidenziato la presenza di un linfoma alla tonsilla (e non di un carcinoma), curabile quindi con la chemioterapia senza dover ricorrere a un intervento chirurgico particolarmente invasivo come quello cui è stato sottoposto Alessandro Pallucca. E non aver sottoposto il paziente a quell' esame ha dato il via ad una concatenazione di eventi che hanno portato alla tragedia: l' operazione non necessaria a fronte di un linfoma, la tracheotomia «che non funzionando correttamante ha causato il distress respiratoria, causa a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 28 ottobre 2015 Pagina 5 < Segue La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana sua volta dell' arresto cardiaco». La causa non è mai entrata in un aula di tribunale ma si è subito chiusa con una transazione: moglie e i tre figli di Pallucca hanno ricevuto un maxirisarcimento dalle assicurazioni dell' Asl. CLAUDIO MASSEGLIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 28 ottobre 2015 Pagina 6 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana IL CONGRESSO I COLLEGI IPASVI DI FIRENZE, PRATO E PISTOIA SI INCONTRANO DOMANI DALLE 14 A VILLA CAPPUGI «Infermieri centrali nella riorganizzazione sanitaria» «ABBIAMO organizzato una conferenza in sinergia per rendere visibile l' attività dei collegi Ipasvi di Firenze, Prato e Pistoia a livello di area vasta. L' evento sarà poi un' occasione di confronto con il mondo politico e istituzionale per trovare un punto di incontro sul futuro dell' infermieristica toscana, anche alla luce della riforma del servizio sanitario regionale». COME SPIEGA il presidente del collegio Ipasvi di Prato, Matteo Cecchi, la conferenza che si terrà domani, 29 ottobre, dalle ore 14, all' hotel villa Cappugi a Pistoia, vuol essere un momento di riflessione sul ruolo della professione infermieristica nella cosiddetta area vasta, una dimensione che dovrebbe diventare strategica anche per gli stessi infermieri. «LA REVISIONE della legge è un' occasione importante per l' infermieristica per superare la dimensione strettamente provinciale, precisa il presidente del Collegio Ipasvi di Pistoia, David Nucci. Come enti ordinistici vogliamo parlare con una voce unica, rappresentando una platea nell' area vasta di 17mila professionisti. In questa riorganizzazione, infatti, gli infermieri rischiano di perdere posizioni dirigenziali, conquistate a fatica negli anni. Ruoli di cui si stanno riappropriando professionalità sanitarie tradizionalmente più forti». Tra le questioni al centro della conferenza sull' infermieristica nell' area vasta anche l' intenzione dei vertici dei collegi di «ridurre le distanze» con i colleghi impegnati ogni giorno in corsia e quotidianamente pressati dai tagli che interessano il sistema sanitario. «GUARDIAMO alla riforma puntualizza Danilo Massai, presidente del Collegio Ipasvi di Firenze come ad una grossa opportunità per la nostra professione, a patto che sul territorio vengano mantenuti i servizi di primo livello e quelli specialistici. Tra l' altro, continua, l' assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi condivide le nostre idee sulla creazione di un dipartimento gestionale infermieristico, sull' introduzione della certificazione europea delle competenze dei singoli professionisti e sulla creazione di un sistema informativo unico». TRA le priorità sulle quali i Collegi Ipasvidi Firenze, Prato e Pistoia intendono lavorare anche il coordinamento dei corsi di laurea in Scienze Infermieristiche nelle tre università toscane. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 28 ottobre 2015 Pagina 2 La Nazione (ed. Siena) Anaao Toscana IN CONSIGLIO GUAZZI, PERSI E VIGNI: «E' RAGIONEVOLE CHE LA SEDE VENGA INDIVIDUATA A SIENA» Nuova maxi Asl, la Regione punta su Arezzo. Interrogazione Pd CON L' ATTUAZIONE della riforma sanitaria regionale che riorganizza le aziende sanitarie, dove sarà la sede della nuova mega Usl dell' area vasta Toscana sudest, cioè Siena, Arezzo e Grosseto? Il dibattito è ufficialmente ancora aperto, anche se la Regione ha già puntato su Arezzo, come dichiarato dal presidente Rossi. PROPRIO su questo tema ieri in consiglio comunale è stata presentata un' interrogazione da Guazzi, Persi e Vigni del Pd, nella quale si giudica «ragionevole che la sede si legge venga individuata a Siena, sia per motivi di natura geografica sia per la presenza dell' azienda ospedaliera universitaria». Guazzi ha chiesto «quali sono le informazioni sulla determinazione della sede legale e quali sono i criteri per la scelta delle sedi giuridiche». L' ASSESSORE alla sanità ha replicato come l' amministrazione comunale «abbia richiesto negli incontri di area vasta spiega con la Regione, a più riprese, criteri oggettivi e omogenei sia per la nomina dei commissari sia per la determinazione delle sedi. «Abbiamo espresso anche all' assessore Saccardi continua il nostro disappunto per quanto era stato dichiarato sulla stampa in merito a entrambi gli argomenti». MANCANO ancora punti di chiarimento, prosegue Ferretti: «C' è da capire cosa sarà la Usl di area vasta, aggiunge quali funzioni gestirà e come saranno articolate le zone distretto per l' assistenza sanitaria territoriale. Tengo comunque a precisare conclude che le due cose sono differenti: la sede legale è una cosa, mentre l' organizzazione degli uffici è un' altra». Orlando Pacchiani. ORLANDO PACCHIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 28 ottobre 2015 Pagina 17 La Nazione (ed. Siena) Anaao Toscana LA SCELTA DI VOLTERRA «Rivoluzione Asl? Andiamo con Siena» CORSI E ricorsi storici. Il colle etrusco rispolvera dal cassetto un vecchio e conosciuto tormentone e si prepara nuovamente a voltare le spalle alla Torre Pendente. Un cambio di bandiera che si tradurrebbe in un salto di confine nella vicina provincia di Siena. Anzi, in una falcata verso l' area Vasta SudEst (quella che appunto, ingloba la città del Palio) per schiodarsi definitivamente di dosso l' attuale area di riferimento, quella Vasta NordOvest. Motivo? Al centro del documento presentato ieri in consiglio comunale dalla giunta guidata dal sindaco Marco Buselli, c' è la richiesta di cambiare cabina di regia sanitaria per l' intero territorio dell' Alta Valdicecina. Del resto, la città etrusca da anni ci ha abituati ad infinite querelle contro la dirigenza sanitaria pisana. Contro un modus operandi «pisanocentrico», che avrebbe massacrato fortemente i servizi ospedalieri i n q u e s t a lontana landa di Provincia. IL DOCUMENTO, approvato ieri nell' assise consiliare, con l' astensione del gruppo Progetto per Volterra, oltre a chiedere l' inserimento dell' Alta Valdicecina, e quindi dell' ospedale, nell' Area Vasta SudEst, ritiene «inderogabile il coinvolgimento delle amministrazioni locali nei percorsi legislativi e decisionali in materia di sanità e sociale», e sollecita la Regione sul mantenimento «degli attuali standard e delle unità operative complesse del presidio ospedaliero». «Ha inizio ora un percorso, che sarà perfezionato a breve attraverso un protocollo di intesa, che riguarda tutto il territorio dell' Alta Valdicecina dice il sindaco Marco Buselli Cecina, di fatto, ha già siglato con Piombino la sua scelta di campo, che sposta naturalmente il baricentro dell' attività dei due ospedali lungo la costa. Il nocciolo della questione riguarda la sopravvivenza del nostro ospedale, rispetto ai rigidi criteri della Balduzzi. Del resto, la rete con Pontedera ha già svelato, fin troppo, le proprie falle». Secondo il sindaco di Pomarance Loris Martignoni, «dovremo capire se si tratta della scelta giusta. Il nostro obiettivo deve guardare a mantenere ciò che abbiamo, ed è difficile, ora, capire chi ci possa dare più garanzie. Siamo pronti ad intraprendere un percorso che ci porti alla soluzione migliore». «Ogni strada che viene battuta per mantenere e rafforzare l' ospedale deve essere provata aggiunge, da Montecatini Valdicecina, il primo cittadino Sandro Cerri la prospettiva di cambiare Area Vasta può essere un tentativo da fare, perché non possiamo permetterci di perdere l' ospedale. Ma questa possibilità dovrà dare pari importanza anche alla medicina sul territorio, uno strumento indispensabile e da rafforzare anche attraverso l' avvio di nuove case della salute. Penso, in questo caso, alla frazione di Ponteginori». Ilenia Pistolesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 28 ottobre 2015 Pagina 7 La Nazione (ed. Viareggio) Anaao Toscana IL CASO FRANCESCHI MENTRE LA FAMIGLIA CHIEDE LA RESTITUZIONE DEGLI ORGANI «La morte di un ragazzo vale solo trentamila euro» Ora la sfida giudiziaria si sposta sulla causa civile. Le assicurazioni fanno... melina COME DOPO l' 8 settembre 1943..., altro che armistizio: la guerra continua. Mamma Cira Antignano, assistita dai suoi legali, non si rassegna alla sentenza (che non esita a definire «irrispettosa per la memoria di mio figlio») della Corte di Appello di Aix en Provence. Tra l' altro ora entra in gioco un altro discorso che dovrà essere definito entro e non oltre il prossimo 7 dicembre: vale a dire la causa civile del risarcimento. «Per il momento non è stato trovato l' accordo ha detto ancora l' avvocato Aldo Lasagna anche perché l' offerta fatta dalle assicurazioni francese è stata davvero irrisoria». Lo aveva detto e ribadito la signora Cira gridando anche in quel caso allo scandalo: «Mi hanno offerto trentamila euro: non si sono neppure vergognati. Un ragazzo di 36 anni morto per colpa loro 'vale' quella misera cifra...». Insomma i prossimi giorni saranno molto roventi sulla linea Viareggio Grasse anche perché l' avvocato Luc Febbraro che ha seguito in Francia gli interessi dalla famiglia Franceschi sta già preparando la documentazione per presentare il ricorso alla suprema Corte di Cassazione. MA C' E' un altro capitolo di questa vicenda sulla quale la mamma di Daniele Franceschi non transige ed è pronta a clamorose forme di protesta: vuole che le autorità francesi le riconsegnino gli organi di Daniele che erano stati espiantati durante l' autopsia. «Quando è stato riconsegnato il corpo del ragazzo racconta ancora l' avvocato Aldo Lasagna in pratica è alla famiglia è arrivato un 'guscio vuoto'. Lo stesso medico legale dell' Asl 12 Viareggio rimase sorpreso in negativo quando si trovò di fronte a quel corpo vuoto. «E' un aspetto che vogliamo chiarire conclude l' avvocato Lasagna anche perché di giorno in giorno aumenta il sospetto che quegli organi non ci siano più. E se sono spariti, qual è il motivo? C' era qualcosa che dava noia alle indagini. La famiglia vuole sapere che fino hanno fatto e quando prima rientrarne in possesso». La mamma di Daniele Antignano ha ricevuto molte testimonianze di affetto in questo delicato momento. «E' come ha concluso la signora Cira se lo avessero ucciso un' altra volta». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 28 ottobre 2015 Pagina 15 La Nazione (ed. Viareggio) Anaao Toscana SERAVEZZA I tagli alle spese della sanità non siano su medici e infermieri «IL SINDACO Neri aveva criticato la raccolta di firme per il referendum contro la legge regionale sulla sanità e adesso che il numero di adesioni pare raggiunto, cavalca politicamente la vicenda». Riccardo Cavirani, consigliere di minoranza, bacchetta l' atteggiamento del primo cittadino. «Al sindaco che difendeva i tagli in consiglio evidenzia è bene chiarire che tagliare la spesa, su cui tutti dobbiamo essere favorevoli, non significa rinunciare ad assumere nuovi medici e infermieri o acquisire nuove attrezzature. Significa rinunciare al mantenimento di una macchina burocratica complessa, a tagliare su costi inutili che, invece, con l' affiancamento delle Aree Vaste alle vecchie Asl, vengono comunque mantenuti ed amplificati a discapito di chi ha fatto dell' assistenza al prossimo una missione di vita: si pensi all' aumento di dirigenti ed impiegati rispetto al personale medico e paramedico e ai costi che ricadranno sulla salute dei pazienti. Ci preoccupa la possibile espansione di quel poltronificio su cui il Pd ha costruito buona parte del proprio consenso politico in Toscana, basta ricordare il famoso 'buco' all' Asl di Massa». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16