Esame di Stato
Anno Scolastico 2013/2014
Documento del
Consiglio di Classe
(ART. 5, D.P.R. 323/98)
5^E
Istituto Statale d’Arte
Arte della Fotografia e Grafica Pubblicitaria
Prot. n°__________
Il Dirigente Scolastico
Prof. Franco COLOMBO
Indice dei Contenuti
Composizione del Consiglio di classe ……………………………………………………..Pag. 3
Gli alunni ………………………………………………………………………………………………….Pag. 4
Caratterizzazione dell’indirizzo di studi …………………………………………………..Pag. 5
Presentazione e Relazione generale sulla classe …………………………………….Pag. 6
Presentazione alunno/i diversamente abili o con Disturbi Specifici
dell’Apprendimento (in allegato) (ai sensi dell’art. 6 comma 1 del Regolamento) …..……Pag. 6
Attività integrative curricolari ed extra-curricolari (progetti, incontri con
professionisti o associazioni, ecc) ………………………..………………………………….Pag. 7
Attività di stage e partecipazione a concorsi e/o committenze ………………Pag. 8
Griglia di valutazione generale di istituto ………………………………………………..Pag. 9
Titolo dell’ argomento o dell’approfondimento sviluppato da ogni alunno per
l’avvio del colloquio d’esame …………………………………………………….………....Pag. 10
Criteri generali per l’attribuzione del credito scolastico ……………………….Pag. 11
Simulazione di Prove d’Esame (in allegato) ………………………………………. Pag. 12
Programmi consuntivi svolti da ogni singola disciplina nel corrente anno
scolastico……………………………………………………………………….……………………….Pag. 13
2
Composizione del Consiglio di Classe
docente
ore materia
ERBA ELISA
6
ITALIANO E STORIA
BRUNO PAOLO
4
STORIA DELLE ARTI VISIVE
FUMAGALLI ADRIANO
5
MATEMATICA E FISICA
GIRLANDO CARMELO GIOVANNI
4
CHIMICA
FLOREAN PAOLA
1
ELEM. ECONOMIA E SOCIOLOGIA
CIVATI TIZIANA
2
EDUCAZIONE FISICA
LUCCHINI ROSARIA
4
GEOMETRIA DESCRITTIVA
MANIGRASSO MILENA
6
PROGETTAZIONE GRAFICA
ZITO LUCIA
2
EDUCAZIONE VISIVA
GRISAFI ACCURSIA
1
RELIGIONE
GIUSSANI DANIELA
2
FOTOGRAFIA – RIPRESA
CINEMATOGRAFICA
CINGI CRISTINA
1
TECNICHE GRAFICHE
SANVITO ORNELLA
1
FOTOINCISIONE
firma
Il presente documento è stato approvato dal CdC riunitesi in data 06 Maggio 2014
3
Alunni
Cognome
Nome
1. ALESSANDRINI
NOELIA BELEN
2. CAPRIOLO
ILARIA
3. COZZOLINO
LUIGI YURI
4. DALBONI
ROBERTA
5. DE NARDI
DAVIDE
6. FEDRIGO
CHIARA
7. FRIGERIO
SERENA
8. JUAREZ BALTA
CECILIA DEL CARMEN
9. LONGO
JESSICA
10. LONIS
MIRIANA
11. MATTAVELLI
ANNA
12. MOTTA
ELISABETTA
13. PASSARELLA
MARIKA
14. RIVA
PIETRO
15. STOICO
LUISA
16. VANTELLINI
ELEONORA
firma
4
Caratterizzazione indirizzo di studio
L’Istituto Statale d’Arte comprende attualmente un corso di studi quinquennale; suddiviso in triennio
e biennio. Nel curriculum sono presenti discipline umanistiche, scientifiche e d'indirizzo.
Il primo e secondo anno sono in generale intesi come momento propedeutico nel corso del quale si
indagano gli elementi basi quali moduli, simboli, lettering, ecc., si individuano i segni e i codici del
linguaggio visivo nello studio delle varie discipline del disegno.
Si rinforzano le attitudini creative e analitiche degli alunni ed inoltre, nelle esercitazioni che si
effettuano, si definisce una metodologia operativa.
Il terzo anno diviene momento “cerniera” in cui si incominciano ad analizzare gli elementi e le fasi
progettuali.
Al termine del triennio si effettuano gli Esami di Licenza con prove scritte, grafiche, pratiche ed orali
in tutte le discipline per il conseguimento del Diploma di Maestro d’Arte.
Il biennio finale diviene momento d'attuazione e di verifica delle competenze specifiche acquisite
negli anni precedenti.
Il corso, fornisce strutture di lettura ed interpretazione per orientarsi nel vasto campo della
comunicazione visiva, un’adeguata preparazione culturale generale per una formazione personale
realmente completa.
Al termine si consegue il Diploma d'Arti Applicate che permette l’inserimento nelle attività
produttive, l’iscrizione ai percorsi Post-Diploma, ai corsi Superiori di Specializzazione e alle Facoltà
Universitarie.
Materie del piano di studio sez. Grafica
Pubblicitaria e della Fotografia
Lettere Italiane e Storia
Storia dell’Arte
Storia delle Arti Visive
Elementi di Sociologia ed Economia
Matematica e Fisica
Scienze – Geografia astronomica – Chimica
Tecnologia
Chimica e Laboratorio Tecnologico
Disegno Geometrico
Teoria e Applicazioni di Geometria Descrittiva
Disegno dal Vero
Plastica
Educazione Visiva
Disegno Professionale
Progettazione
Laboratorio di Fotografia e Cinematografia
Laboratorio di Tecniche Grafiche
Laboratorio di Fotoincisione e Serigrafia
Educazione Fisica
Religione - Attività alternativa
Totali ore settimana
Triennio
Biennio
4
2
6
3
2
1
4
1
5
4
4
4
4
4
2
4 (+2)*
4
2
2
2
1
39
6
2
1
1
2
1
39
*Ore al quinto anno
5
PRESENTAZIONE
e Relazione generale sulla classe
La classe, terminato il triennio con Esame di Licenza diploma Maestro d’Arte, si è
costituita in quarta con alunni provenienti prevalentemente dalla stessa sezione .
Al termine dello scorso anno scolastico sono stati respinti quattro studenti e quattro
studenti non sono stati scrutinati, sul totale di 21 componenti della classe.
La classe quinta è attualmente costituita da 16 studenti, di cui 13 provenienti dalla
stessa sezione e 3 da altre sezioni.
Il consiglio di classe ha subìto parziali variazioni nel biennio coinvolgendo le
discipline di Economia, Fotoincisione, Chimica e Educazione Fisica.
Rispetto all’anno scolastico precedente l’atteggiamento tra i compagni e il rapporto
tra studenti e docenti è mutato positivamente.
La classe si presenta con diversi livelli per quanto riguarda le capacità individuali e
la partecipazione. La risposta positiva alle proposte didattiche è stata diversificata
sia per disciplina che per percorso individuale degli studenti.
Le difficoltà sono state testimoniate in generale soprattutto nell’area tecnicoscientifica.
Per alcuni studenti permangono fragilità nella produzione scritta o
nell’esposizione orale.
In particolare in matematica e fisica sono presenti chiare difficoltà anche nel calcolo
elementare. Per tale motivo si è concesso a tutta la classe, l’uso della calcolatrice e
si è dato un maggiore risalto alla soluzione logica dei problemi.
Globalmente l’attenzione, la partecipazione e il comportamento in aula sono stati
soddisfacenti e la relazione con i docenti è stata corretta; il rispetto delle consegne
non è stato sempre puntuale ed alcuni studenti hanno maturato diverse ore di
assenza e ritardi.
Il livello globalmente accettabile, in alcuni casi con risultati più che buoni
soprattutto nelle materie d’indirizzo, si è consolidato gradualmente. Tale percorso è
stato spesso condizionato dalla difficoltà di alcuni studenti nell’affrontare
problematiche personali e da una certa fragilità emotiva.
Presentazione alunno/i diversamente abili o con
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
(ai sensi dell’art.6 comma 1 del Regolamento)
Vedi documenti in allegato.
6
Attività integrative curricolari ed extra curricolari
(progetti, incontri con professionisti o associazioni, ecc)
La classe lo scorso anno scolastico ha effettuato il viaggio di istruzione a Barcellona.
Educazione Fisica
la classe ha partecipato, presso il Forum di Assago, ad attività fisiche che non si
possono svolgere a scuola quali: pattinaggio su ghiaccio, tiro con l’arco, zumba,
squash, fitcombat.
Teatro
la classe ha assistito alla rappresentazione “Sei personaggi in cerca d’autore” , al
Teatro Carcano di Milano.
Uscite didattiche
Galleria Campari (Sesto San Giovanni)
Hangar Bicocca (Milano)
Klimt (Palazzo Reale Milano)
Gallerie d’Italia - sezione ‘900 (Milano)
Il Vittoriale (Gardone Riviera)
Orientamento in uscita
Presso l’istituto sono stati proposti incontri con professionisti di vari settori
lavorativi e con diverse università o formazioni professionali post diploma. Inoltre la
classe ha partecipato al Campus di Monza.
02.10.2013 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte)
Incontro introduttivo alle attività.
Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri, rappresentante dell’Informagiovani di Giussano.
Somministrazione dei Test A.
26.10.2013 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte)
Incontro introduttivo al mondo delle università (sistema universitario attuale, varie opportunità) e
delle Accademie
Presenti: referente orientamento, dott. Fabio Carpi, Università Cattolica di Milano, dott. Tenace
dell’Accademia Santa Giulia di Brescia.
22.11.2013 Aula Magna (un’ora) (per tutte le classi quinte)
Incontro sui percorsi di alta formazione ITS.
Presenti: referente orientamento, il prof. Dario Panciera, Istituto Salesiani Don Bosco di Milano e due
alunni dell’ITS Rizzoli.
27.11.2013 Aula Magna (un’ora) (per tutte le classi quinte)
Incontro sulle varie opportunità di post-diploma a Milano e sul territorio.
Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri dell’Informagiovani di Giussano e
23.01.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati)
Incontro con il comandante della Guardia di Finanza di Seregno che presenta agli interessati le
possibilità di una carriera nelle forze dell’ordine.
Presenti: la Vice Preside, il Comandante della Guardia di Finanza di Seregno.
26.02.2014 Autodromo di Monza (per tutte le classi quinte)
Campus. L’uscita ha occupato tutta la mattinata scolastica. Si sono potute incontrare diverse realtà
del mondo accademico e lavorativo, con anche la possibilità di fare test psicologico - attitudinali e le
simulazioni di test di ingresso tipo quelli somministrati dal Politecnico.
11.03.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati)
7
Incontro di indirizzo artistico con il mondo della comunicazione (IULM).
Presenti: referente orientamento, dott. Katic Marco
12.03.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati)
Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (NABA).
Presenti: referente orientamento, Dott. Colli.
21.03.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati)
Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (Arte e messaggio e iMasterArt)
Presenti: referente dell’orientamento, dott.ssa Giovanna Urso, dott.ssa Iva Bundo
28.03.2014 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte)
Incontro introduttivo al mondo del lavoro (curriculum, colloquio, contratti di primo impiego).
Presenti: referente orientamento, dott.ssa Elisabetta Spanu.
16.04.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati)
Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (IED e Aldo GALLI).
Presenti: referente orientamento, dott.ssa Clarissa Finazzi, dott. Silvio Curti.
08.05.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati)
Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (scuola di Cinema e Televisione)
Presenti: referente orientamento, prof. Pietro Sarubbi.
12.05.2014 Aula Magna (due ore) (per le classi 5^)
Incontro sulle possibilità di stages, studio e impiego in Europa.
Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri, rappresentante dell’Informagiovani di Giussano.
17.05.2014 Aula Magna (due ore)
Incontro a rotazione delle classi quinte con gli ex-allievi del nostro Istituto, che per l’occasione
porteranno i loro lavori e le loro diverse esperienze dalle principali accademie, università e scuole
post-diploma dell’hinterland milanese.
Somministrazione dei test B.
Gli studenti interessati hanno partecipato individualmente agli “Open Day” proposti
dalle diverse università o istituti di formazione post diploma.
Progetti
Alcuni studenti sono impegnati nella presentazione grafica del giornalino d’Istituto
Alcuni studenti hanno partecipato a un progetto proposto dal Comune di Giussano.
Attività di stage e partecipazione a concorsi e/o
committenze
Lo scorso anno scolastico la classe ha partecipato al concorso per il marchio della
Scuola Materna Aliprandi di Giussano, due studenti sono stati selezionati tra i
migliori.
Inoltre ha realizzato una collaborazione/commessa esterna per la Cooperativa “La
riabilitazione” di Seregno , per due pieghevoli e un opuscolo .
8
Griglia di Valutazione Generale
Valida per le prove scritte, grafiche, scritto-grafiche, grafico-pratiche, orali.
Valutazione dei seguenti obiettivi riassuntivi:
• Conoscenza dell’argomento proposto
• Comprensione dell’argomento proposto
• Uso del linguaggio, anche disciplinare
• Rielaborazione autonoma
• Capacità critica
GIUDIZIO
Lo studente rifiuta di sottoporsi alla prova.
Lo studente si sottopone alla prova, ma non risponde alle richieste.
Lo studente dimostra di conoscere l’argomento solo per accenni, ma
non comprende l’insieme dei contenuti. L’espressione (o., s., g., p.)
è stentata ed estremamente difficoltosa. Manca di autonomia nella
rielaborazione e non è in grado di proporre alcun approccio critico.
Lo studente dimostra di conoscere in modo superficiale e/o
frammentario l’argomento di cui non sa spiegare i contenuti.
L’espressione (o., s., g., p.) è stentata e difficoltosa, non è
caratterizzata dal linguaggio specifico disciplinare. Manca di
autonomia nella rielaborazione e, se opportunamente guidato, può
tentare di costruire un minimo approccio critico.
Lo studente dimostra di conoscere sommariamente l’argomento, di
cui fatica a spiegare i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è
difficoltosa, impreciso il linguaggio specifico disciplinare. Non è
completamente autonomo nella rielaborazione e solo
sporadicamente è in grado di effettuare un approccio critico.
Lo studente dimostra di conoscere solo gli elementi fondamentali
dell’argomento, di cui può spiegare il contenuto. L’espressione (o.,
s., g., p.) non è ancora fluida, ma applica la terminologia specifica
disciplinare. E’ sufficientemente autonomo nella rielaborazione, ma
solo sporadicamente è in grado di effettuare un approccio critico.
Lo studente dimostra di conoscere l’argomento di cui sa spiegare i
contenuti manifestando a volte qualche insicurezza. L’espressione
(o., s., g., p.) è fluida e applica il linguaggio specifico disciplinare. E’
autonomo nella rielaborazione e sa effettuare qualche approccio
critico.
Lo studente dimostra di conoscere l’argomento, di cui sa spiegare i
contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è sicura e applica il
linguaggio specifico disciplinare. E’ autonomo nella rielaborazione e
spesso è in grado di effettuare un approccio critico.
Lo studente dimostra di conoscere l’argomento, di cui sa spiegare
approfonditamente i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è sicura
e applica il linguaggio specifico disciplinare. E’ autonomo nella
rielaborazione e sempre in grado di effettuare un approccio critico.
Lo studente dimostra di conoscere in modo completo l’argomento,
che sa spiegare approfonditamente con un’esposizione sicura e
brillante. L’espressione (o., s., g., p.) è ricca, elaborata e fa proprio
il linguaggio specifico disciplinare. E’ pienamente autonomo nella
rielaborazione e spontaneamente utilizza un approccio critico con
apporti personali.
VOTO
…/10
PUNTI
…/15
1
1
2
2.3
3
4.5
4
6.7
5
8.9
6
10
7
12
8
13
9
14
10
15
Considerate le diffuse difficoltà linguistiche, in tutte le discipline si considererà anche la padronanza
della lingua italiana e l’uso consapevole del lessico.
9
Titolo dell’argomento o dell’approfondimento sviluppato
da ogni alunno per l’avvio del colloquio d’esame
Si riporta di seguito l’elenco degli argomenti o delle ricerche sviluppati individualmente dagli alunni,
ai quali si è lasciata la scelta di operare i propri approfondimenti oralmente o mediante la produzione
di un lavoro scritto e/o grafico.
Cognome Nome
Titolo dell’Argomento -Approfondimento
Alessandrini Noelia SALVADOR
DALI’
Capriolo Ilaria
IL SEGNO DEI SOGNI
Cozzolino Luigi
(senza titolo)
Dalboni Roberta
L’ARTE COME SCIENZA
De Nardi Davide
CONTROLLO DI COSCIENZE
Fedrigo Chiara
Frigerio Serena
CAMPARISODA (una storia d’arte, design e
creatività)
VIAGGIO NELLA MENTE UMANA alcolismo e droga
Juarez Cecilia
TABU’
Longo Jessica
IL RUOLO DELLA DONNA tra fine ‘800 e inizi ‘900
Lonis Miriana
A LORO AGIO NEL DISAGIO
Mattavelli Anna
IL COLORE COME FILTRO DELL’IO
Motta Elisabetta
MANGA ieri e oggi
Passarella Marika
DISNEY fantastiche ispirazioni
Riva Pietro
I BAFFI CELEBRI DEL ‘900
Stoico Luisa
LA NATURA E OLTRE
Vantellini Eleonora
IL DOLORE E LA SOFFERENZA
10
_______________________________________________________________________________
Criteri generali per l’attribuzione del credito scolastico
Il Credito Scolastico è un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni
di corso e che contribuisce a determinare il punteggio finale dell’Esame di Stato, nella misura di un
quarto (25 punti su 100).
Per ognuno dei tre anni finali, nello scrutinio finale, si calcola la media dei voti conseguiti nelle
discipline di studio espressa in decimi, che si colloca nella tabella A allegata al D.M. 99 del
16/12/2009.
Verrà assegnato il punto più alto della banda di oscillazione agli studenti che abbiano dimostrato
costante regolarità, frequenza, impegno e applicazione.
Ad ogni media corrisponde un punteggio di diritto al quale può essere sommato un punto aggiuntivo,
meglio conosciuto come Credito Formativo (D.M. n° 49 del 24.02.2000, art. 2 comma 2), che può
essere conseguito se le attività esterne, correttamente documentate, sono di tipo:
1.
Sociale, Volontariato e Sportivo;
2.
Attività Culturali, Artistiche e Ricreative;
3.
Formazione, Stage, Vincitori di Concorsi.
11
________________________________________________________________________________
Simulazioni delle Prove d’Esame
I testi delle simulazioni delle prove e le griglie di valutazione utilizzate per le
stesse, sono allegati al presente documento.
Prima prova:
Seconda prova:
Terza prova:
26 novembre 2013
8 aprile
2014
4-5-6 dicembre 2013
6-7-8 maggio
2014
13 gennaio
2 aprile
17 maggio
2014
2014
2014
Per tutte le simulazioni di terza prova è stata proposta la tipologia “B”.
Inoltre si è concesso l’uso della calcolatrice e del dizionario.
12
Programmi consuntivi svolti da ogni
singola disciplina nel corrente anno
scolastico
- Materia: Italiano e Storia Classe: 5^E
- Docente: ERBA ELISA
Premessa sintetica sulla disciplina
L’insegnamento della letteratura e della storia si è ispirato principalmente al criterio della
complementarietà delle due discipline. La presentazione di ogni singolo autore è stata inserita in una
cornice letteraria, storica, filosofica, politica e artistica.
Nel corso dell’anno si è cercato inoltre di potenziare le capacità comunicative, sia orali che scritte.
Questo impegno è stato volto anche a consolidare le abilità richieste per la prima prova scritta
dell’esame di Stato, con particolare attenzione alla tipologia B.
La docente ha lavorato con la maggior parte della classe fin dal secondo anno, ma nel tempo si sono
aggiunti diversi elementi, ripetenti o provenienti da altre sezioni.
Nel corso di quest'ultimo biennio, e di quest'anno in particolare, gli studenti si sono mostrati
motivati all’apprendimento della materia e il clima è stato sereno e collaborativo, per effetto
dell'esiguo numero di alunni (frutto della selezione effettuata negli anni precedenti) ma anche della
generale propensione all'ascolto.
Complessivamente la classe ha risposto bene alle sollecitazioni ricevute durante le lezioni, ma non
per tutti l'impegno a casa è stato altrettanto costante.
Alcuni alunni hanno dunque raggiunto risultati soddisfacenti, grazie alle proprie capacità personali e
a un lavoro assiduo. Altri, pur avendo ottenuto un profitto complessivamente sufficiente, non hanno
sfruttato pienamente le loro potenzialità.
Altri ancora, più deboli, hanno conseguito dei
miglioramenti nel corso dell'anno, benchè non abbiano superato del tutto le proprie fragilità e
carenze, in particolare nella produzione scritta.
Va detto infine che, a causa delle ore di lezione perse, soprattutto nell'ultimo periodo, per uscite
didattiche e simulazioni d'esame, non è stato possibile completare il programma di letteratura
inizialmente previsto.
13
- Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI:
Per Italiano, gli obiettivi perseguiti si articolano intorno a tre settori.
a) Analisi e contestualizzazione dei testi
Lo studente dovrebbe essere in grado di analizzare i testi letterari dimostrando di sapere:
▪
condurre una lettura diretta del testo come prima forma di interpretazione del suo significato;
▪
collocare il testo in un quadro di confronti e di relazioni riguardanti altre opere dello stesso
autore o di altri autori e, più in generale, il contesto storico;
▪
collocare il testo in un quadro di confronti e di relazioni riguardanti altre espressioni
artistiche.
b) Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica
Lo studente dovrebbe dimostrare di:
−
riconoscere i caratteri specifici del testo letterario;
−
conoscere e utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere
letterarie;
−
saper cogliere attraverso la conoscenza delle opere e degli autori più rappresentativi le linee
fondamentali della prospettiva storica nella tradizione letteraria italiana.
c) Conoscenze e competenze linguistiche
Lo studente dovrebbe essere in grado di:
−
costruire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta, con chiarezza espositiva ed
efficacia argomentativa;
−
produrre testi scritti di vario tipo, disponendo di adeguate tecniche compositive.
Per Storia, l'insegnamento è stato finalizzato a far apprendere in modo chiaro e coerente i fatti
storici e le problematiche a essi connesse. In particolare l’attività di studio è stata mirata a
evidenziare gli elementi strutturali della società moderna e contemporanea: le istituzioni politiche, le
problematiche economico-sociali, le ideologie e i movimenti culturali.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Gli obiettivi comportamentali rietrano tra quelli educativi trasversali approvati dal Consiglio di Classe.
14
-
Contenuti disciplinari
LETTERATURA ITALIANA
GAOT, VOL. 2
Giacomo Leopardi
Lo Zibaldone: Il piacere ossia la felicità, p. 704
I canti:
L'infinito, p. 718; Alla luna, p. 723; A Silvia, p. 725; Canto notturno di un pastore errante dell'Asia,
p. 729; La quiete dopo la tempesta, p. 734; La ginestra (cenni), p. 744
Le operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese, p. 756
GAOT, VOL. 3
La crisi dell’idealismo romantico e l’età del positivismo
Il Positivismo (contesto storico-culturale)
Realismo e Naturalismo:
Gustave Flaubert
Emile Zola
Lettura integrale di un’opera a scelta tra:
Madame Bovary, di G. Flaubert - Teresa Raquin, di E. Zola
Verismo:
Giovanni Verga
Da Vita dei campi: Fantasticheria (fotocopie fornite dall'insegnante); Nedda (fotocopie fornite
dall'insegnante); Rosso Malpelo, p. 127; Un documento umano (prefazione a L’amante di Gramigna),
p. 135.
Da Novelle rusticane: La roba, p. 160.
Da I Malavoglia: La famiglia Malavoglia (cap. I), p. 144; stralci dal cap. III (fotocopie fornite
dall'insegnante); L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni (cap. XV), p. 152.
Da Mastro don Gesualdo: L’addio alla “roba”, p. 166; La morte di Gesualdo, p. 169.
La lirica tra Ottocento e Novecento: tra dannazione e sperimentazione
Il Simbolismo francese - Charles Baudelaire
Da I fiori del male: Corrispondenze, p. 185; L'albatros, p. 181
A. Rimbaud, Vocali, p. 194
La Scapigliatura - Emilio Praga: Preludio, p. 211
I poeti crepuscolari (cenni)
Il Futurismo - Filippo Tommaso Martinetti: Manifesto del futurismo, p. 52
L’età del Decadentismo
Il Decadentismo (contesto storico-culturale)
Giovanni Pascoli
Il fanciullino, p. 269
15
Da Myricae: L’assiuolo, p. 279; Lavandare, p. 272; X agosto, p. 276; Il lampo, p. 284; Il mare
(fotocopie fornite dall'insegnante).
Da Canti di Castelvecchio: La mia sera, p. 287; Il gelsomino notturno, p. 295; La tovaglia (fotocopie
fornite dall'insegnante).
Gabriele D’Annunzio
Da Alcyone (Laudi del cielo, della terra, del mare, degli eroi): La pioggia nel pineto, p. 230
Il romanzo decadente:
J.K. Huysmans, A ritroso, Una vita artificiale, p. 98
O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, Lo splendore della giovinezza, p. 109
G. D'Annunzio, Il piacere, Una guarigione incerta, p. 103
Lettura integrale di un’opera a scelta tra:
Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde - Il piacere, di Gabriele D’Annunzio
La letteratura come coscienza critica nel Novecento
Luigi Pirandello
Da L’umorismo: Il sentimento del contrario, p. 549
Da Novelle per un anno: La patente, p. 553
Da Il fu Mattia Pascal: Cambio treno, p. 571
Da Uno, nessuno, centomila: Filo d'aria, p. 576
Da Sei personaggi in cerca d’autore: La condizione di “personaggi”, p. 589; I personaggi non si
riconoscono negli attori, p. 594
Lettura integrale di un’opera a scelta di Luigi Pirandello tra:
Il fu Mattia Pascal - Uno, nessuno, centomila – Sei personaggi in cerca d'autore
Italo Svevo
Da La coscienza di Zeno: L’ultima sigaretta, p. 637; Un rapporto conflittuale, p. 641; Il funerale di
un altro, p. 656; Una catastrofe inaudita, p. 661
La poesia tra le due guerre
Eugenio Montale
Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola, p. 520; Meriggiare pallido e assorto, p. 514; Spesso il
male di vivere ho incontrato, p. 516.
STORIA
ALLA RICERCA DEL PRESENTE, VOL.2
Il governo della destra, p. 322; La questione meridionale, p. 325 (cenni).
L'età dell'imperialismo: le grandi potenze alla fine dell'Ottocento:
La seconda rivoluzione industriale, p. 363; La “Grande depressione” e la riorganizzazione del
capitalismo industriale, p. 363.
La questione sociale e il movimento operaio, da p. 370 (cenni).
16
L'imperialismo, p. 382.
Bismarck e il “concerto” europeo delle potenze, p. 403.
La sinistra al governo dell'Italia (De Pretis, Crispi, la crisi di fine secolo), da p. 407.
ALLA RICERCA DEL PRESENTE, VOL. 3
L’Italia giolittiana, da p. 28:
Giolitti alla guida del Paese; il fenomeno migratorio e la questione meridionale (cenni); l'Italia nel
teatro internazionale; la conclusione dell'età giolittiana.
La prima guerra mondiale:
la genesi del conflitto internazionale, da p. 50; la Grande guerra, da p. 54.
La rivoluzione sovietica:
la Russia di Lenin, da p. 80.
Europa e Stati Uniti tra le due guerre:
gli Stati Uniti, crescita economica e fenomeni speculativi, p. 127 (cenni); la crisi del 1929 e il crollo
di Walla Street, p. 129; Roosvelt e il New Deal, p. 131.
L'Italia sotto il fascismo:
il Fascismo alla conquista del potere, da p. 132; il fascismo Regime, da p. 145.
L'età dei totalitarismi:
il nazismo, da p. 170; lo stalinismo in Unione sovietica, p. 184; il nuovo assetto istituzionale
dell'Urss, p. 186 la guerra tra repubblicani e fascisti in Spagna, p. 189.
La seconda guerra mondiale:
la tragedia della guerra, da p. 230; l'Italia dalla caduta del fascismo alla Liberazione, da p.255.
Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio.
Dopo tale data sono state effettuate le prove di verifica ed è stato svolto il ripasso.
- Metodi e mezzi
METODI:
Il metodo di lavoro è stato fondato soprattutto sulle lezioni frontali, senza però negare spazio a
interventi degli studenti, soprattutto nella fase di riflessione sui testi letterari.
Per Italiano, oltre ai testi antologizzati, è stata richiesta la lettura di alcune opere complete scelte nel
panorama della letteratura italiana e straniera dell’Ottocento e del Novecento.
I testi antologici sono stati scelti secondo tre criteri fondamentali:
- quelli che meglio esprimono il contesto storico letterario di cui sono espressione o il pensiero e la
sensibilità dello scrittore che li ha prodotti;
- quelli che meglio si prestano a sperimentare e a verificare le questioni di natura teorica affrontate;
- quelli che riguardano tematiche particolarmente interessanti o facilmente riconducibili a problemi di
attualità.
Per Storia, la lettura e l’analisi di alcuni documenti e la visione di materiale documentario hanno
accompagnato la lezione frontale.
17
MEZZI:
Lo svolgimento del programma è stato effettuato innanzi tutto attraverso il libro di testo (per
Italiano, Marta Sambugar, Gabriella Salà, GAOT, La Nuova Italia, voll. 2-3; per Storia, Franco Bertini,
Alla ricerca del presente, Mursia, voll. 2-3), cui si sono affiancati (in modo non regolare) fotocopie
messe a disposizione dall'insegnante e materiali multimediali.
- Criteri e strumenti di valutazione
CRITERI:
Nel corso dell'anno, oltre a fare riferimento alla griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti,
per le prove scritte di Italiano è stata utilizzata la griglia d'Istituto adottata dal Consiglio di materia
(che si allega), sottoposta alla classe già dalla quarta.
La valutazione finale ha tenuto conto:
Del profitto raggiunto dallo studente nella disciplina
Dei progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza
Dell’assiduità e dell’interesse dimostrati nello studio
Della capacità di coltivare interessi culturali autonomi.
TIPOLOGIE E STRUMENTI:
Per Italiano, sono state affettuate verifiche orali così strutturate:
−
analisi e commento di un testo dato e sua contestualizzazione secondo metodologie stabilite
e attraverso un linguaggio appropriato;
−
colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia e la capacità di orientarsi in
essa e di effettuare collegamenti;
−
interrogazione per accertare dati di conoscenza.
Ad esse si sono affiancate le verifiche scritte:
-
test a risposte aperte e analisi dei testi letterari;
-
produzione di testi nelle diverse tipologie previste dall’Esame di Stato.
Nel corso dell'anno sono state effettuate due simulazioni della prima prova scritta.
Per Storia si sono svolte interrogazioni individuali e sono stati somministrati test e prove strutturate
(a domande chiuse e/o aperte).
18
Materia: Storia dell’Arte
Classe: 5E
Docente: Paolo Bruno
Premessa sintetica sulla disciplina
Le lezioni sono state finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali e specifici della materia
indicati nel paragrafo successivo. Il libro di testo che figura in adozione non è stato utilizzato. I
contenuti sono stati desunti da saggi di storia dell’arte. Tra i libri di testo utilizzati per reperire
ulteriori informazioni si possono citare: G. Bora, G. Fiaccadori, A. Negri, A. Nova, Il luoghi dell’arte,
Electa-Bruno Mondadori, 2003, voll. 5 e 6; L. Beltrame, E. Demartini, L. Tonetti, L’arte tra noi,
Electa-Bruno Mondadori, 2007, voll. 4 e 5; V. Terraroli, Arte, Skira-Bompiani, 2012, voll. 4 e 5; G.
Cricco, F.P. Di Teodoro, Itinerario nell’arte. Terza edizione. Versione gialla, Zanichelli, 2012, voll. 4 e
5. Il materiale iconografico, reperito sul web, è stato consegnato integralmente alla classe all’inizio
dell’anno scolastico.
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI ed OPERATIVI:
Acquisizione di un lessico specifico relativo ai fenomeni artistici considerati. Conoscenza dei
fenomeni artistici nel relativo contesto spazio-temporale. Capacità di assimilazione ed elaborazione
dei contenuti del programma. Capacità di saper riconoscere la tecnica ed i materiali usati per la
realizzazione del manufatto artistico. Capacità di saper riconoscere la tipologia e la funzione del
manufatto artistico o del monumento. Capacità di saper identificare e attribuire l’opera ad un autore.
Saper analizzare i caratteri stilistico-formali basilari delle opere e dei periodi trattati, individuando i
tratti caratteristici fondamentali della poetica di ogni artista. Autonomia nel recupero e utilizzo di
materiale di documentazione alternativo al libro di testo. Capacità di saper individuare i periodi e
quindi l’evoluzione storica dei vari stili. Capacità di saper individuare il rapporto tra opera d’arte e il
contesto storico culturale. Capacità di fare riferimenti alla trattatistica d’arte e alle fonti
storiografiche. Conoscenza dei caratteri generali dei periodi storico-artistici affrontati durante l’anno
scolastico. Conoscenza degli aspetti essenziali delle biografie degli artisti più importanti. Saper
confrontare opere all’interno di ogni singolo periodo storico-artistico. Saper confrontare opere
appartenenti a diversi periodi storico-artistici. Saper analizzare il linguaggio formale e interpretare
gli aspetti iconografici delle opere.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Rispetto reciproco, rispetto delle identità, rispetto dei valori civili.
Metodi e mezzi
METODI: Lezione partecipata. Discussione guidata. Riconoscimento delle interconnessioni tra le
varie discipline.
MEZZI: Videoproiezioni di immagini.
19
Criteri e strumenti di valutazione
CRITERI: È stata utilizzata la griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti.
TIPOLOGIA: Prove sommative.
STRUMENTI: Test orali e scritti.
Contenuti disciplinari
Il programma, presentato integralmente alla classe all’inizio dell’anno scolastico, è stato svolto entro
il 15 maggio.
ARGOMENTI
REALISMO
LA CITTÀ INDUSTRIALE E
BORGHESE (1)
ARCHITETTURA DEL FERRO
IN EUROPA
I PRERAFFAELLITI, WILLIAM
MORRIS E L’ARTS AND
CRAFTS MOVEMENT
IL SALON (2)
PREIMPRESSIONISMO
IMPRESSIONISMO
IL GIAPPONISMO
PAUL DURAND RUEL E IL
MERCATO DELL’ARTE
POSTIMPRESSIONISMO (3)
N°
001
002
003
004
012
013
014
015
016
017
018
019
020
021
022
023
024
025
026
027
028
029
030
031
032
033
OPERE (L’asterisco identifica le opere utilizzate per fini comparativi)
Ernest Meissonier, Le barricate di rue de la Mortellerie, giugno 1848, 1849.
Gustave Courbet, Funerale a Ornans, 1849.
Jules Breton, La benedizione del grano nell’Artois, 1857.
Gustave Courbet, L’atélier del pittore, allegoria reale che determina una fase di sette anni della
mia vita artistica, 1855.
Gustave Courbet, Gli spaccapietre, 1849.
Honoré Daumier, Gargantua, 1831.
Honoré Daumier, Rue Transnonain il 15 aprile 1834, 1834.
Honoré Daumier, Auguste Hilarion, comte de Kératry, 1832.
Jean-François Millet, L’Angelus, 1857.
Gustave Doré, Sopra Londra in ferrovia, 1872.
Stratificazione sociale in un blocco di appartamenti a Parigi, dal Tableau de Paris di E. Texier,
1852.
Joseph Paxton, Crystal Palace, 1851, Londra.
Gustave-Alexandre Eiffel, Tour Eiffel, 1889, Parigi.
Giuseppe Mengoni, Galleria Vittorio Emanuele II, 1865-1878, Milano.
Dante Gabriel Rossetti, Astarte Syriaca, 1877.
John Everett Millais, Ofelia, 1852.
Edward Burne-Jones, La scala d’oro, 1880.
Philip Webb, Red House, 1859-1860.
William Morris, pagina da The work of Joffrey Chaucer, Kelmscott Press.
Henri Gervex, Una seduta della giuria di pittura, ante 1855.
Edouard Manet, Colazione sull’erba, 1863.
*Marcantonio Raimondi, Dei fluviali, dal Giudizio di Paride di Raffaello, 1520.*
Edouard Manet, Olympia, 1863.
*Tiziano, Venere di Urbino, 1538.
Edouard Manet, Bar alle ‘Folies Bergères’, 1881.
Claude Monet, Impressione. Il levar del sole, 1872.
Claude Monet, La cattedrale di Rouen, pieno sole, armonia blu e oro, 1894.
Claude Monet, Lo stagno delle ninfee, 1899.
Edgar Degas, L’assenzio, 1876.
Edgar Degas, Donna che si spugna nella tinozza, 1896.
Hokusai Katsushika, Sotto l'onda al largo di Kanagawa, 1829-33.
Hiroshige Utagawa, Veduta notturna di Via Saruwaka, 1856-59.
Vincent van Gogh, Ritratto di Père Tanguy, 1887.
034
035
036
037
038
039
040
041
042
043
044
045
046
Paul Cézanne, I giocatori di carte, 1892.
Paul Cézanne, La montagna Sainte-Victoire e lo Château noir, 1904-1906.
Paul Cézanne, Bosco con rocce, 1894-1898.
Seurat, Une dimanche après-midi à l’Ile de la Grande Jatte, 1884-1886.
Émile Bernard, Donne bretoni sul prato, 1888.
Vincent van Gogh, Donne bretoni sul prato (da Émile Bernard), 1888.
Paul Gauguin, La visione dopo il sermone, 1888.
Paul Gauguin, Il Cristo giallo, 1889.
Paul Gauguin, Due tahitiane, 1899.
Vincent van Gogh, Studio di albero, 1882.
Vincent van Gogh, I mangiatori di patate, 1885.
Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio, 1887.
Vincent van Gogh, Notte stellata, 1889.
005
006
007
008
009
010
011
20
LA PITTURA NAÏF
FOTOGRAFIA E PITTURA (4)
SIMBOLISMO
LE ESPOSIZIONI IN ITALIA
DAL 1861 AL 1895
DIVISIONISMO
ART NOUVEAU
INDUSTRIAL DESIGN
SECESSIONISMO
DEUTSCHER WERKBUND
PRECURSORI
DELL’ESPRESSIONISMO
CONTINUATORI
DELL’ESPRESSIONISMO
ESPRESSIONISMO
PICASSO E IL CUBISMO
DER BLAUE REITER
ASTRATTISMO
DE STIJL
SUPREMATISMO
COSTRUTTIVISMO
047
048
049
050
051
052
053
054
055
056
057
058
059
060
Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890.
Henri de Toulouse-Lautrec, Ballo al Moulin Rouge, 1890.
Henri de Toulouse-Lautrec, Au Salon de la Rue des Moulins, 1894.
Henri de Toulouse-Lautrec, Jane Avril al Jardin de Paris, 1893.
Henri Rousseau le Douanier, La guerra (La cavalcata della discordia), 1894.
Nicéphore Niépce, Veduta dalla finestra dello studio dell'autore, 1827.
Arnold Böcklin, L’isola dei morti. I, 1880.
Odilon Redon, Le origini: Il polipo deforme fluttuava sulle rive, sorta di ciclope sorridente e orrido,
1883.
Ferdinand Hodler, Il giorno I, 1899-1900.
Franz von Stuck, Salomè, olio su tela, 1906.
Alfred Kubin, La madre di noi tutti, la Terra, 1901-1902.
Alberto Martini, Il re peste, 1905.
Paul Sérusier, Il talismano, 1888.
Maurice Denis, Aprile, 1892.
061
062
063
064
065
066
067
068
069
070
071
072
073
074
075
076
077
078
079
080
081
082
083
084
085
086
087
088
089
090
091
092
093
094
095
096
097
098
099
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
Gaetano Previati, Maternità, 1890-91.
Giovanni Segantini, Alla stanga, 1886.
Giovanni Segantini, Le due madri, 1889.
Giovanni Segantini, L’amore alla fonte della vita o La fontana della giovinezza, 1896
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto stato, 1901.
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Ambasciatori della fame, 1892.
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Fiumana, 1895-97.
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Girotondo, 1903.
Hermann Obrist, Frustata, 1895.
Aubrey Beardsley, Il kimono pavone, 1894.
Victor Horta, Maison Horta in rue Américaine a Bruxelles, 1895.
Hector Guimard, Stazione del Metro di Porte Dauphine, Parigi, 1900.
Henry Van de Velde, Scrivania, 1898.
Henry van de Velde, titolo per l’Ecce Homo di Friedrich Nietzsche, 1908.
Henry van de Velde, Tropon, , 1898.
Peter Behrens, Fabbrica di turbine AEG, 1908-09, Berlino.
Peter Behrens, Società dell’Energia Elettrica (AEG), 1907.
Peter Behrens, Der Kuss, 1898.
Joseph Maria Olbrich, Palazzo della Secessione, 1897-98, Vienna.
Joseph M. Olbrich, Manifesto per la II mostra della Secessione, 1898.
Otto Wagner Stazione della metropolitana a Karlsplatz, Vienna, 1899-1900.
Josef Hoffmann, 5 pezzi da 'Flat Model’, 1904–1908.
Charles Rennie Mackintosh, Scuola d’arte di Glasgow, 1907-09.
Antoni Gaudì, Sagrada Familia, Barcellona, dal 1882.
Antoni Gaudì, Casa Battló, Barcellona, 1904-06.
Antoni Gaudì, Casa Milá (La Pedrera), 1906-10, Barcellona.
F.H. Ehmcke, Deutsche Werkbund Ausstellung/Coeln 1914, 1914.
Gustav Klimt, Giurisprudenza.
Gustav Klimt, Giuditta I, 1901.
*Fernand Khnopff, Vivien. Idillio del re, 1896.
*Fernand Khnopff, Avec Joséphin Péladan. Ishtar, 1888.
*Fernand Khnopff, Labbra rosse, 1897.
James Ensor, Entrata di Cristo a Bruxelles, 1888-89.
Edvard Munch, Il grido, 1893.
Edvard Munch, Madonna, 1895-1902.
Edvard Munch, Donna, sfinge, 1907.
Oskar Kokoschka, La sposa del vento, 1914.
Oskar Kokoschka, L’uovo rosso, 1940-41.
Egon Schiele, Autoritratto, 1910.
Egon Schiele, Abbraccio, 1917.
Henri Matisse, La riga verde, 1905.
Ernst Ludwig Kirchner, Cinque donne per la strada, 1913.
Pablo Picasso, La Celestina, 1904.
Pablo Picasso, I due fratelli, 1906.
Pablo Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard, 1909-1910.
Paul Cézanne, Ritratto di Ambroise Vollard, 1899.
Pablo Picasso, Natura morta con sedia impagliata, 1912.
Pablo Picasso, Il flauto di Pan, 1923.
Pablo Picasso, Guernica, 1937.
Pablo Picasso, Massacro in Corea, 1951.
*Edouard Manet, L’esecuzione di Massimiliano, 1868.
Franz Marc, I cavalli azzurri, 1911.
Vasilij Kandinskij, Il cavaliere azzurro, 1903.
Vasilij Kandinskij, Senza titolo, 1910.
Vasilij Kandinskij, Studio per Composizione VII (seconda versione), 1913.
Paul Klee, Strada principale e strade secondarie, 1929.
Piet Mondrian, Composizione in rosso, blu e giallo, 1930.
Theo van Doesburg, Controcomposizione XIII, 1925.
Gerrit Thomas Rietveld, Sedia rosso-blu, 1917-1918.
Kazimir Malevič, Quadrato nero su fondo bianco, 1915.
Vladimir Tatlin, Monumento alla terza internazionale, 1919-1920.
21
FUTURISMO (5)
DADAISMO (6)
METAFISICA
BAUHAUS
MIES VAN DER ROHE E IL
RAZIONALISMO EUROPEO
SURREALISMO (7)
VALORI PLASTICI
REALISMO MAGICO
NEUE SACHLICHKEIT
NOVECENTO ITALIANO (8)
IL REGIME NAZISTA E
L’ARTE (9)
IL REGIME FASCISTA E
L’ARTE
IL REGIME SOVIETICO E
L’ARTE
RAZIONALISMO EUROPEO E
AMERICANO
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
143
144
145
146
147
148
149
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
190
191
192
193
Umberto Boccioni, La strada che entra nella casa, 1911.
Umberto Boccioni, Materia, 1912.
*Pablo Picasso, Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, 1910.
*Paul Cézanne, Madame Cézanne nella poltrona rossa, 1878-80.
Umberto Boccioni, La città che sale, 1910-1911.
Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, 1913.
Giacomo Balla, Bambina che corre sul balcone, 1912.
Giacomo Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio, 1912.
Giacomo Balla, Compenetrazione iridescente n. 7, 1912.
Carlo Carrà, Manifestazione interventista, 1914.
Antonio Sant'Elia, La centrale elettrica, 1914.
Antonio Sant'Elia, La città nuova, 1914.
Luigi Russolo (gli Intonarumori).
Enrico Prampolini, Béguinage, 1914.
Enrico Prampolini, Intervista con la materia, 1930.
Marcel Duchamp, Ruota di bicicletta, 1913.
Marcel Duchamp, Scolabottiglie, 1914.
Marcel Duchamp, Fontana, 1916.
Marcel Duchamp fotografato da Man Ray come Rrose Sélavy, 1919.
Kurt Schwitters, Merzbild 1A. Lo psichiatra, 1919.
Kurt Schwitters, Merzbau, 1923-1943.
Man Ray, Cadeau, 1921-1940.
Man Ray, L'enigma di Isidore Ducasse, 1920.
Raoul Hausmann, Lo spirito del nostro tempo (testa meccanica), 1919
Raoul Hausmann, Il reporter d’arte (critico d’arte), 1919-1920.
Hannah Höch, Taglio con coltello da cucina attraverso il ventre gonfio di birra della Repubblica di
Weimar, 1919.
John Heartfield, Il significato del saluto hitleriano, 1932.
John Heartfield, Adolfo il superuomo ingoia oro e suona falso, 1932.
John Heartfield, Questa è la salvezza che portano.
Giorgio de Chirico, Le chant d’amour (Il canto d’amore), 1914.
Giorgio de Chirico, Le muse inquietanti, 1916.
Carlo Carrà, La musa metafisica, 1917.
Josef Albers, Set di quattro tavolini sovrapponibili, 1927 ca.
Marcel Breuer, Poltrona Vasilij, 1926.
Walter Gropius, Nuova sede del Bauhaus a Dessau, 1925-26.
Mies van Der Rohe, Monumento a Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, 1926.
Mies van Der Rohe, Padiglione tedesco all’Esposizione Internazionale di Barcellona, 1929.
Ludwig Mies van der Rohe, Poltrona Barcellona, 1929.
Man Ray, La scacchiera surrealista, 1934.
André Masson, Disegno automatico, 1925-26.
André Masson, La battaglia dei pesci, 1926.
Max Ernst, Offerta tombale da Histoire naturelle, 1925.
Max Ernst, Foresta e colomba, 1927
Meret Oppenheim, Oggetto, (la colazione in pelliccia), 1936.
Meret Oppenheim, Ma gouvernante-My nurse-Mein Kindermädchen, 1936.
Hans Bellmer, La Poupée.
Man Ray, Venere restaurata, 1936.
René Magritte, La condizione umana, 1933.
René Magritte, L’uso della parola I, 1928-1929.
Salvador Dalí, La persistenza della memoria, 1931.
Salvador Dalí, Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia, 1938.
Joan Miró, Collage preparatorio per ‘Pittura’, 1933.
Joan Miró, Pittura, 1933.
Carlo Carrà, Il pino sul mare, 1921.
Christian Schad, Autoritratto con modella, 1927.
Franz Radziwill, Picchiata mortale di Karl Buchstätters, 1928.
Otto Dix, Trapianto, 1924.
Otto Dix, Trittico della guerra, 1929-32.
Otto Dix, Trittico della metropoli, 1927-28.
George Grosz, Metropolis, 1916-17.
George Grosz, Ritratto dello scrittore Max Herrmann-Neisse, 1925.
George Grosz, Le colonne della società, 1926.
Mario Sironi, L’allieva, 1924.
Felice Casorati, Meriggio, 1923.
Cagnaccio di San Pietro, Dopo l’orgia, 1928.
Antonio Donghi, La canzonettista, 1925.
Adolf Vissel, Famiglia contadina a Kalenberg, 1939.
Heinrich Knirr, Hitler, il creatore del Terzo Reich e il rinnovatore dell’arte tedesca, 1937.
Piacentini, Pagano, Piccinato, Rossi, Vietti, Plastico per l’E42, 1936-37.
Guerrini, Lapadula, Romano, Palazzo della civiltà italiana, 1937-40, Roma.
Giuseppe Terragni, Ex casa del fascio, 1932-36, Como.
Alexandr Deineka, La difesa di Sebastopoli, 1942.
194
195
Le Corbusier, Villa Savoye, 1929-31.
Frank Lloyd Wright, La casa sulla cascata, 1936-39.
22
L’ARMORY SHOW
EDWARD HOPPER
ESPRESSIONISMO
ASTRATTO (ACTION
PAINTING, COLOR FIELD,
SCUOLA DEL PACIFICO)
IL GRUPPO GUTAJ
ALEXANDER CALDER
INFORMALE (GESTUALESEGNICO E MATERICO)
HAPPENING
PERFORMANCE
ENVIRONMENT
FLUXUS
BODY ART
NEW DADA
NOUVEAU RÉALISME
PIERO MANZONI
POP ART
MINIMALISMO
ARTE CONCETTUALE
LAND ART
ARTE POVERA
IPERREALISMO
GRAFFITI ART
TRA ARTE, STORIA E
POLITICA
196
197
198
199
200
201
202
203
204
205
206
207
208
209
210
211
212
213
214
215
216
217
218
219
220
221
222
223
224
225
226
227
228
229
230
231
232
233
234
235
236
237
238
239
240
241
242
243
244
245
246
247
248
249
250
251
252
253
254
255
256
257
258
259
260
261
262
263
264
265
266
267
268
269
270
271
Edward Hopper, Nottambuli, 1942.
Hans Hofmann, Primavera, 1940.
Jackson Pollock, Echo (number 25, 1951), 1951.
Arshile Gorky, Il fegato è la cresta del gallo, 1944.
Willem De Kooning, Woman I, 1950-52.
Franz Kline, Monitor, 1956.
Rothko, Violet, Black, Orange, Yellow on White and Red, 1949.
Rothko Chapel, 1968, Houston, Texas.
Mark Tobey, Senza titolo, 1958.
Kazuo Shiraga, Challenging mud, 1955.
Kazuo Shiraga mentre dipinge con i piedi, 1956
Sadamasa Motonaga, Water, 1956
Atsuko Tanaka, Electric dress, 1956
Jiro Yoshihara, Please Draw Freely, 1956
Saburo Murakami, Passage (Paper Break Through), 1956
Alexander Calder, Mobile: Big Red, 1959
Wols, Ala di farfalla, 1947.
Georges Mathieu, Capetingi ovunque, 1954.
Hans Hartung, P 1960-112, 1960.
Jean Fautrier, Testa d’ostaggio n. 11, 1945.
Jean Dubuffet, La mucca con il naso sottile, 1954.
Alberto Burri, Sacco e Rosso, 1954.
Alberto Burri, Rosso plastica, 1964.
Alberto Burri, Cretto bianco G2, 1975.
Alberto Burri, Grande cretto di Gibellina, 1981.
Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1949.
Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1951.
Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attesa, 1968.
Allan Kaprow, Yard, 1961.
Yves Klein, Le vide, 1958.
Arman, Le plein, 1960.
Yoko Ono, Cut pieces, dal 1964.
Marina Abramovich e Ulay, Imponderabilia, 1977.
Piero Manzoni, Opere d’arte viventi, 1961.
Robert Rauschenberg, Bed, 1955.
Jasper Johns, Three flags, 1958.
Yves Klein, Monochrome bleue sans titre, 1959.
Yves Klein, Messa in scena delle Antropometrie dell’epoca blu, 1960.
Yves Klein, Domenica. Giornale di un solo giorno, 1960.
Cèsar, Mobil compresso, 1960.
Jean Tinguely, Méta-Matic n. 17, 1959.
Daniel Spoerri, Tableau piège. Restaurant Spoerri, 1972.
Niki De Saint-Phalle, Tir-séance, 26 giugno 1961.
Piero Manzoni, Merda d’artista n. 047, 1961.
Piero Manzoni, Base magica, 1961.
Piero Manzoni, Socle du monde, 1961.
Richard Hamilton, Just what is it that makes today's homes so different, so appealing?, 1956.
Tom Wesselmann, Still life n. 30, 1963.
Andy Warhol, Green Coca Cola bottles, 1962.
Andy Warhol, Marilyn, 1967.
Andy Warhol, Minestra in scatola Campbell’s I, 1968.
Roy Lichtenstein, Whaam!, 1963.
Roy Lichtenstein, Tempio di Apollo IV, 1964.
Claes Oldenburg, Toilette molle, 1966.
Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, Vite arcuata, 1983.
Dan Flavin, Monumento per Vladimir Tatlin, 1964.
Donald Judd, Untitled (Stack), 1965-71.
Robert Morris, Untitled (Mirrored cubes), 1967.
Joseph Kosuth, Una e tre sedie, 1965.
Robert Smithson, Spiral Jetty (banchina spiraliforme), 1970.
Christo e Jeanne-Claude, Impacchettamento del Reichstag, 1971-95.
Giovanni Anselmo, Senza titolo, 1968.
Mario Merz, La serie Igloo.
Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967.
Alighiero Boetti, Mappa, 1971-72.
Richard Estes, Telephone Booths (cabine telefoniche), 1967.
Don Eddy, Pittura, 1971.
Duane Hanson, Housewife (Casalinga), 1970.
Duane Hanson, Turisti, 1970.
John De Andrea, Diane, 1987.
Ron Mueck, Boy, 1999.
Ron Mueck, Head of a Baby, 2003.
Keith Haring, Murale di Pisa, 1989.
Jean-Michel Basquiat, J’s Milagro, 1985.
Joseph Beuys, I like America and America likes me, 1974.
Daniel Buren, Photo-Souvenir. Within and Beyond the Frame, 1973.
23
FOTOGRAFIA E REPORTAGE
272
273
274
275
276
277
278
279
280
281
282
283
284
285
286
287
288
289
290
291
ARTE DI FINE MILLENNIO
292
293
294
295
296
297
298
299
300
301
302
303
Art Workers' Coalition (Ronald L. Haeberle e Peter Brandt), Q. And babies? A. And babies. 1970.
Fabio Mauri, Ebrea, 1971.
Cildo Meireles, Insertions into Ideological Circuits. Coca Cola Project, 1970.
Cildo Meireles, Insertions into Ideological Circuits. Banknote Project, 1970.
Emilio Isgò, L’ora italiana, 1986.
Peter Eisenman, Memoriale dello sterminio degli ebrei in Europa, 2003-2005, Berlino.
Henri Cartier Bresson, Spain, Seville, 1933.
Margaret Bourke-White, Stringer, African American Flood Victims Lined Up, 1937.
Walker Evans, Allie Mae Borroughs, 1936.
Uliano Lucas, La bonifica dalla diossina a Seveso, 1976.
Carlo Cerchioli, Diossina a Seveso, 4 agosto 1976.
Dino Fracchia, Deposito di materiali contaminati, 20 agosto 1976.
Diane Arbus, Identical Twins, 1967.
Arnulf Rainer, A Nose Adjustment (Face farce), 1971.
Franco Vaccari, Esposizione in tempo reale n. 4. Lascia su queste pareti una traccia fotografica del
tuo passaggio, 1972.
Cindy Sherman, Untitled Film Still n. 21, 1978.
Cindy Sherman, Untitled Film Still n. 35, 1979.
Sherrie Levine, After Walker Evans, 1981.
Richard Prince, Untitled (Cowboy), 1989.
Martha Rosler, Red Stripe Kitchen dalla serie Portare in casa la Guerra. Il bello della casa, 196772.
Barbara Kruger, Your gaze hits the side of my face, 1981.
Barbara Kruger, I shop therefore I am, 1987.
Louise Lawler, Pollock and Tureen, Arranged by Mr. and Mrs. Burton Tremaine, 1984.
Damien Hirst, The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, 1992.
Rachel Whiteread, Casa, 1993.
Maurizio Cattelan, A perfect day, 1999.
Maurizio Cattelan, La nona ora, 1999.
Maurizio Cattelan, Him, 1999.
Maurizio Cattelan, L.O.V.E, 2010.
Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti, 2004.
Cildo Meireles, Atlas, 2007
Luigi Yuri Cozzolino, L’alpha, 2014.
(1) Gli sventramenti del barone Haussmann e il nuovo assetto urbanistico parigino.
(2) Cronistoria del Salon. L’arte nel XIX secolo: il pubblico, la committenza, il dilettantismo, la stampa, la critica d’arte.
(3) Lettera di Paul Cézanne a Émile Bernard del 15 aprile 1904. Gli studi scientifici di Michel-Eugène Chevreul, James Clerk Maxwell e Ogden Rood.
La tecnica del cloisonnisme. La scuola di Pont-Aven. Il sintetismo. Il colore secondo Gauguin (P. Gauguin, Carnet de Stockholm). Pittura e musica
secondo Gauguin (P. Gauguin, intervista rilasciata a Eugène Tardieu e pubblicata su “L’Eco de Paris”).
(4) Interazioni tra fotografia e pittura nel XIX secolo. La cronofotografia. Étienne-Jules Marey (Étude de la locomotion animale par la
chronophotographie). Eadweard Muybridge (Animal Locomotion, An Electro-Photographic Investigation of Consecutive Phases of Animal
Movement).
(5) La figura di Filippo Tommaso Marinetti. Il Manifesto del Futurismo. Le strategie propagandistiche marinettiane. Le serate futuriste. Gli slogan
futuristi. La condanna del ‘passatismo’. I miti della velocità, dell'elettricità, della città moderna, dell'uomo eroico, della guerra "sola igiene del
mondo", del militarismo, della lotta e della violenza distruttrice. Il Manifesto tecnico della pittura futurista. La mostra alla galleria Bernheim Jeune
di Parigi e i contatti col cubismo. Il paroliberismo. Medardo Rosso precursore di Boccioni.
(6) Il contesto storico. Gli esponenti dadaisti. I centri dadaisti. “Etimologia” del termine ‘dada’. Tristan Tzara (il “Manifesto Dada”). Relazioni con le
altre avanguardie (in particolare col futurismo). Il radicalismo e il nichilismo della proposta dadaista. Le pratiche artistiche dadaiste (performance,
assemblaggio, fotomontaggio, scultura ambientale, il caso). Le riviste dada (Dada, 391, Cannibale, Littérature). Il ready-made duchampiano. Come
si fabbrica una poesia dadaista.
(7) I precursori del surrealismo. André Breton: definizione del termine ‘surrealismo’ e manifesti del surrealismo. I rapporti con la psicanalisi freudiana
(cenni alla teoria psicanalitica di Freud). L’automatismo psichico. Metodi surrealisti (metodi letterari: scrittura automatica, flusso di coscienza,
utilizzo del caso, cadavre-exquis; metodi artistici: collage, frottage, grattage, dripping, assemblage, pittura tradizionale figurativa, gestualità
automatica, cadavre-exquis). L’oggetto surrealista. Come si compone una poesia surrealista.
(8) La mostra del 1925 alla Kunsthalle di Mannheim. Caratteri stilistici della Neue Sachlichkeit. La corrente verista. La corrente classica. L’influsso
esercitato dalla rivista Valori Plastici. La mostra I giovani italiani (Berlino, 1921). Il Novembergruppe.
(9) La mostra Große Deutschen Kunstausstellung (Grande Esposizione d’Arte Tedesca). Il ruolo dell’arte secondo Adolf Hitler. La
Reichskulturkammer di Joseph Goebbels. La mostra Entartete Kunst (Arte degenerata). La Legge sul sequestro di prodotti di arte degenerata.
24
Materia: Matematica e Fisica
Classe:5^E
Docente: Fumagalli Adriano
Premessa sintetica sulla disciplina
L’insegnamento della matematica e della fisica ha lo scopo di porre nei ragazzi le basi per la corretta
interpretazione di quelle informazioni scientifiche che possono loro garantire un pieno inserimento nella vita
culturale, economica e lavorativa della società. Si vuole pertanto aiutare gli alunni a potenziare le proprie capacità
logiche, ad acquisire un valido metodo di lavoro e di studio e ad acquisire quelle competenze che costituiscono la
base per ulteriori occasioni di apprendimento.
In modo più particolareggiato tali finalità educative vogliono condurre gli alunni del biennio finale a:
- rafforzare quanto già acquisito nel triennio
- sviluppare le capacità di analisi e sintesi
- esprimersi con un linguaggio preciso
- rielaborare personalmente i concetti
- trarre conseguenze logiche a partire da principi fissati
- comprendere il significato di una legge fisica espressa matematicamente.
l raggiungimento delle finalità sopra esposte passa attraverso il conseguimento di obiettivi operativi, che possono
essere considerati tappe di un percorso formativo che si vuol far intraprendere agli alunni.
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI: Nel corso dell’ultimo biennio l’alunno dovrà esere in grado di:
- impadronirsi consapevolmente delle diverse tecniche di calcolo e delle procedure risolutive
- dedurre ed applicare adeguatamente le formule fondamentali della geometria analitica
- affinare le capacità deduttive sino ad acquisire attitudine alla generalizzazione
- affinare la capacità di sintesi
- perfezionare la capacità di matematizzare situazioni problematiche utilizzando i metodi di volta in volta più
convenienti
- acquisire consapevolmente i concetti fisici e saper interpretare il significato di leggi che esprimano proprietà di
carattere fisico
- svolgere un’analisi qualitativa di alcune delle principali problematiche della Fisica
- esporre i contenuti con un linguaggio specifico e in modo chiaro e preciso
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI: Si veda il modello dir.13 relativo alla classe contenente gli OBIETTIVI
DIDATTICO EDUCATIVI TRASVERSALI comuni alle diverse discipline.
25
Contenuti disciplinari
MATEMATICA
GEOMETRIA ANALITICA
•
Nozioni generali sul piano cartesiano. Distanza tra due punti. Punto medio di un segmento.
Rappresentazione di semplici figure geometriche e calcolo di perimetri ed aree.
•
La retta: posizioni tipiche e relative equazioni; significato geometrico del coefficiente angolare (m) e
dell’intercetta all’origine (q); intersezioni con gli assi; intersezione tra rette sia a livello grafico che analitico;
condizioni di parallelismo e di perpendicolarità tra rette; coefficiente angolare della retta passante per due
punti; formula per trovare l’equazione di una retta conoscendo coefficiente angolare e coordinate di un suo
punto. Fasci di rette. Distanza di un punto da una retta.
•
Introduzione alle coniche nel piano cartesiano.
•
Parabola: definizione come luogo geometrico; equazione generale della parabola con asse di simmetria
parallelo all’asse delle ordinate e sua rappresentazione grafica; equazione della parabola passante per tre
punti; determinazione della parabola in base a condizioni assegnate; intersezione tra retta e parabola;
tangenti alla parabola da un punto esterno.
•
Circonferenza: definizione come luogo geometrico, equazione generale, caratteristiche deducibili
dall’equazione; equazione della circonferenza passante per tre punti o determinabile in base a condizioni
assegnate; posizione reciproca tra retta e circonferenza e tra due circonferenze; tangenti ad una
circonferenza da un punto esterno.
CENNI DI ANALISI MATEMATICA
• Concetto di funzione; funzioni reali di variabile reale; dominio e codominio; principali caratteristiche delle
funzioni: iniettività, suriettività, biiettività, funzione pari, funzione dispari, funzione limitata e illimitata.
•
Lettura delle caratteristiche di una funzione dal grafico: segno, zeri, massimi e minimi relativi ed assoluti,
crescenza e decrescenza, asintoti orizzontali e verticali, limiti,.
•
Cenni alla rappresentazione grafica di semplici funzioni.
FISICA
LAVORO, ENERGIA E LEGGI DI CONSERVAZIONE
•
Il lavoro e la potenza
•
L'energia meccanica
•
L’energia cinetica
•
L’energia potenziale gravitazionale
•
Il principio di conservazione dell’energia meccanica
•
L’attrito, il calore e l’estensione del principio di conservazione dell'energia
ONDE ELASTICHE E SUONO
•
Che cosa sono le onde
•
Onde trasversali e onde longitudinali
•
Le caratteristiche fondamentali delle onde
•
Il comportamento delle onde: riflessione, rifrazione, interferenza e diffrazione.
•
Il suono e le sue cartteristiche:intensità sonora, altezza, timbro
•
L'eco e il rimbombo
26
LUCE
•
La propagazione della luce
•
La riflessione
•
La rifrazione
•
La dispersione della luce: i colori.
•
La diffrazione e l'interferenza
•
La natura della luce: ipotesi corposcolare ed ondulatoria
ONDE ELETTROMAGNETICHE
•
Le onde elettromagnetiche
•
L'emissione e la ricezione delle onde elettromagnetiche
•
Lo spettro elettromagnetico
•
La luce come onda elettromagnetica
Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le prove di verifica.
Metodi e mezzi
Gli argomenti sono stati introdotti partendo da situazioni problematiche concrete, presentate a livello intuitivo, in
modo da rendere la trattazione più semplice possibile pur non trascurando la correttezza logica e la terminologia
specifica. Tutte le volte in cui è stato possibile si è fatta rilevare la correlazione tra la matematica e le altre
discipline. Le lezioni sono state il più possibile di tipo partecipato, con brevi interventi frontali.
Ciascun concetto è stato introdotto in modo graduale, e ripreso più volte nel corso dell’anno, ricorrendo ad un
linguaggio semplice anche se, al tempo stesso, rigoroso ed illustrando ogni caso con opportune esemplificazioni.
Sotto la guida dell’insegnante e con domande o percorsi appositamente progettati, gli studenti sono stati
direttamente coinvolti, a partire dall’analisi di semplici casi, fino a giungere, anche con la guida del docente, a
conclusioni di carattere generale. Ampio spazio è stato dedicato all’esecuzione di esercizi svolti in classe,
inizialmente da parte dell’insegnante; in un secondo tempo sollecitando l’intervento degli alunni con proposte
risolutive che sono state successivamente analizzate, discusse e confrontate. In tal modo si è cercato di condurre
lo studente ad acquisire la capacità di autocorreggersi, affinché egli sia in grado di valutare le proprie
capacità di operare autonomamente.
Per facilitare l’acquisizione della capacità di sintesi, gli student sono stati guidati dall’insegnante a produrre mappe
concettuali, appunti schematicie formulari relativamente agli argomenti trattati.
Nel corso delle lezioni si farà uso:
- del testo in adozione
- schede di lavoro appositamente predisposte
- quaderno degli appunti
Testi in adozione:
Scovenna
“Appunti di matematica” Vol. D - Cedam
Fabbri - Masini “Esploriamo la fisica” vol.1° e 2° - Sei
27
Criteri e strumenti di valutazione
Frequenti sono stati i momenti dedicati alla verifica dell'apprendimento, considerati come particolare opportunità
che guida e corregge l'orientamento dell'attività didattica, non come strumenti isolati e selettivi. Spesso i momenti
di verifica hanno avuto valenza formativa, in quanto fornivano agli studenti la misura dei loro progressi, li
rendevanoconsapevoli delle loro lacune e servivano, di conseguenza, ad attivare in loro la capacità di
autovalutazione. Le modalità di verifica sono state strutturate in:
- verifica quotidiana della progressiva acquisizione dei concetti e delle tecniche
- verifiche scritte più ampie, svolte a conclusione di alcune unità didattiche, che tendevano a verificare quanto
l'allievo avesse affinato le proprie capacità di analisi e sintesi e sia stato, pertanto, in grado di trasferire conoscenze
ed abilità apprese a situazioni anche diverse da quelle già incontrate.
- interrogazioni orali, che cercavano di coinvolgere l'intera classe, che permettevano di valutare, in particolare, le
capacità di orientamento logico delle idee e dei progressi raggiunti nella chiarezza espositiva e nelle proprietà di
linguaggio.
Il numero minimo di prove previste era di tre verifiche, scritte o orali, per ciascun quadrimestre.
Gli elementi che hanno concorso alla valutazione sono stati inoltre:
- il raggiungimento degli obiettivi
- l’impegno ed interesse dimostrati in classe e durante il lavoro individuale
- i progressi conseguiti nel corso dell’anno
- la partecipazione alle attività di recupero nel caso di alunni con difficoltà
Le prove scritte ed orali sono state valutate secondo la griglia di valutazione d’Istituto.
28
Materia: Chimica e tecnologie chimiche
Classe: V E
Docente: Girlando Carmelo Giovanni
___________________________________
Premessa sintetica sulla disciplina
La chimica è una scienza sperimentale caratterizzata da un substrato. teorico
disciplinare e multidisciplinare in cui matematica, fisica, filosofia della scienza,
coesistono e consentono una chiara visione dei fenomeni chimici. Lo studio della
chimica organica contribuisce, sul piano metodologico, alla acquisizione del metodo
analitico e fornisce le competenze basilari e specifiche per la comprensione dei
fenomeni strutturali e applicativi delle varie branche della chimica e rappresenta un
valido strumento per potenziare le capacità logico deduttive degli studenti, ma
richiede continuità di applicazione, di studio e interesse.
_____________________________________________________
Obiettivi generali e specifici
Obiettivi
formativi
generali della disciplina
OBIETTIVI
COGNITIVI:
Raggiungimento di un adeguato metodo di studio.
Acquisizione di un’appropriata terminologia.
Acquisizione di una corretta mentalità di tipo scientifico.
Capacità di applicare autonomamente i vari metodi di indagine scientifica ai vari ambiti della
chimica.
Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina
Conoscere le principali caratteristiche del carbonio, i suoi stati di ibridazione e le geometrie
molecolari.
Saper individuare i gruppi funzionali e prevedere la loro reattività.
Conoscere le principali proprietà chimico-fisiche delle varie classi di composti organici.
Essere in grado di applicare le regole IUPAC della nomenclatura.
Conoscere le principali reazioni di sintesi organica.
Comprendere i più importanti meccanismi di reazione.
Conoscere le principali reazioni di ogni classe di composti organici.
29
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Si ipotizza un’azione coerente sul piano educativo mirante ad indirizzare gli alunni,
soprattutto i più giovani ad un atteggiamento sempre più corretto e responsabile nei
riguardi di tutte le componenti scolastiche. Il rispetto, oltre alle persone deve anche
essere esteso alle cose, che sono un bene comune e non devono essere in alcun
modo danneggiate. Inoltre si punta a far acquisire una mentalità scientifica,
formandoli al lavoro di gruppo e individuale, allo studio critico di un fenomeno
formulando semplici ipotesi risolutive e all’attenzione di problemi dell’ambiente, del
lavoro, dell’industria e della professione.
_________________________________________________________
Contenuti disciplina
INTRODUZIONE
CHIMICA ORGANICA
Unità didattica N°1:
I COMPOSTI ALLA
DEL CARBONIO
Classificazione dei composti organici in base alla struttura, al gruppo funzionale o
alla composizione elementare.
Ibridizzazione atomo di carbonio: sp3, sp2, sp.
Formula bruta, di struttura e razionale.
Isomeria di struttura e di conformazione.
proiezioni di Newmann.
Unità didattica N°2: IDROCARBURI SATURI
Alcani: nomenclatura e proprietà fisiche.
Reazioni di combustione e di sostituzione radicalica.
meccanismo della reazione di alogenazione.
Cicloalcani: caratteristiche ed isomeria cis/trans.
Conformazione a barca e a sedia del cicloesano.
Unità didattica N°3: IDROCARBURI INSATURI
Alcheni: nomenclatura, isomeria geometrica,reazione di addizione polare
Addizione di alogeni,idracidi e acqua.
regola di Markovnikov. spiegazione della regola con formazione del carbocatione più
stabile.
Ossidazione con permanganato. Riduzione ad alcani.
Reazione di polimerizzazione radicalica.
Alchini nomenclatura , struttura , proprietà , reazioni, acidità
Unità didattica N°4: IDROCARBURI AROMATICI
Benzene: concetto di aromaticità. Nomenclatura , proprietà,energia di risonanza.
Reazione di sostituzione elettrofila aromatica: meccanismo
clorurazione,bromurazione,nitrazione,solfonazione,alchilazione
gruppi attivanti e disattivanti l’anello aromatico. progettare la sintesi di un
composto aromatico.
Composti policiclici.tossicità del benzopirene
Unità didattica N°5: ISOMERIA OTTICA
Chiralità.
Atomo di carbonio asimmetrico:
30
Convenzione R/S ed E/Z.
Forme meso e racemi.
Polarimetro,angolo di rotazione specifica.
Unità didattica N°6: ALOGENO DERIVATI E AMMINE
Clorofluorocarburi(CFC)
Solventi e sgrassanti x metalli.
PTFE,utilizzi industriali
Aloni.Perfluoro derivati.
Gruppo amminico caratteristiche ,classificazione amminee proprietà
Chimico fisiche. nomenclatura
Unità didattica N°7: ALCOOLI, FENOLI ED ETERI
Alcoli: nomenclatura,classificazione
proprietà chimico-fisiche,acidità
Principali alcoli di utilizzo industriale
Polialcooli .Alcoli in natura,reazione con acidi alogenidrici
Disidratazione alcoli. Ossidazione con PPC e Reagente di Jones
Ossidazione Fenoli,idrochinone e sviluppo fotografico
Antiossidanti naturali ed industriali.
Eteri: nomenclatura, proprietà fisiche.
usi e caratteristiche degli anestetici generali e locali.
Unità didattica N°8: ALDEIDI E CHETONI
Caratteristiche, nomenclatura e struttura del carbonile
aldeidi e chetoni in natura e comuni
metodi di preparazione da alcoli e da alchini
Ossidazione e riduzione, saggio di tollens
Tautomeria cheto-enolica ed applicazioni fotocromatiche.
Unità didattica N°9: ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI
Caratteristiche e proprietà chimico fisiche
Nomenclatura iupac e tradizionale monocarbossilici,dicarbossilici e aromatici
Preparazione degli acidi organici da aldeidi, alcoli e per ossidazione catene laterali
Aromatici. Trasformazione acidi in Sali.
Derivati degli acidi: esteri , alogenuri acilici, anidridi ed ammidi.
Nomenclatura esteri,esterificazione di fisher,lattoni ottenimento e più comuni
Saponificazione esteri . Grassi e oli , triesteri del glicerolo. Idrogenazione olii
vegetali. Come agiscono i saponi. Prostaglandine e steroidi.
Alogenuri acilici e anidridi ottenimento. Ammidi e legame ammidico.
Unità didattica N°10: POLIMERI SINTETICI
Principali materie plastiche viniliche: PE, PP, PVC, PS,PMMA,PTFE, SAN e ABS:
utilizzi industriali.
Gomme naturali : Caucciù e Guttaperca differenze strutturali e proprietà.
Gomme sintetiche: SBR,NBR e CR.
31
Polimeri di policondensazione: poliesteri (PET, PBT), poliammidi (PA) e arammidi. (
kevlar, nomex) . Poliuretani (PUR).
Il programma
previsto
èsistato
svolto
il 15
maggio.
Contenuti
e argomenti
attività
che
prevede
di entro
svolgere
dopo
il
15 maggio
Ripasso
degli
sopra
citati
nonchè
interrogazioni
e verifiche
di recupero.
________________________________________________________________
Metodi e Mezzi
METODI:
L’aspetto metodologico punta alla comprensione dei meccanismi che regolano una
reazione chimica e alla pluralità di aspetti ad essa collegati.
MEZZI:
La lezione frontale è stata supportata dal libro di testo e da appunti di lezione. Si è
cercato dove possibile di presentare collegamenti con le strutture chimiche di
materiali per l’ arte.
__________________________________________________________________
Criteri e strumenti di valutazione
CRITERI:
Il livello di apprendimento degli allievi è stato verificato con prove di verifica scritte
ma anche con prove orale della tipologia del colloquio. Tali momenti sono
fondamentali perché permettono di valutare la preparazione globale e di individuare
lacune ed incertezze cercando di recuperare le stesse con ulteriori spiegazioni e
mappature concettuali. La valutazione degli allievi si basa sui seguenti criteri:
profitto, impegno e interesse dimostrato nello studio, sviluppo delle capacità
attitudinali, atteggiamenti inerenti all’evoluzione della persona, capacità logiche ed
espressive, correttezza del linguaggio specifico. I seguenti obiettivi: livello di
conoscenza dei contenuti, capacità di rielaborazione autonoma, capacità di analisi,
capacità di applicare correttamente i meccanismi di reazione nella sintesi chimica,
sono stati valutati tenendo conto della griglia di valutazione approvata dal consiglio
di classe coerentemente con la griglia di valutazione generale.
TIPOLOGIA:
Le verifiche proposte sono state generalmente strutturate come simulazioni di terza
prova con domande aperte a cui si sono aggiunti specifici esercizi applicativi di
nomenclatura e di sintesi sulla base dei meccanismi di reazione studiati.
STRUMENTI:
Libro di test.:H.Hart, L.E.Craine, D.J.Hart, C.M.Hadad – Chimica organica – Ed.
Zanichelli, appunti del docente, mappe concettuali ed esercizi proposti del docente.
Giussano, 5 Maggio 2014
Docente prof. Girlando Carmelo Giovanni
Materia: SOCIOLOGIA
Classe: 5^E
Docente: Prof.ssa P. Florean
Premessa sintetica sulla disciplina
32
Lo studio delle discipline di Sociologia ed economia al quinto anno dell’Istituto d’arte ha come
oggetto lo studio del diritto pubblico, dell’economia ed elementi di sociologia.
Gli insegnamenti hanno lo scopo di formare cittadini consapevoli della realtà
sociale, politica e giuridica in cui vivono e dotati di adeguati strumenti interpretativi
della stessa. Inoltre, si mira a far acquisire: la consapevolezza dell’importanza del
ruolo dello Stato nella realtà socio- economica; la sensibilità giuridica intesa come
capacità di affrontare e risolvere problematiche giuridiche che prevedono
l’applicazione delle fattispecie astratte ai casi concreti e di favorire l’analisi critica.
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI GENERALI
Capacità di sintetizzare e di esporre in modo corretto i contenuti.
Essere in grado di applicare ai casi concreti le nozioni apprese.
Interpretare gli articoli della Costituzione in tema di libertà personali e di
pensiero.
Utilizzare in modo appropriato il lessico giuridico.
OBIETTIVI SPECIFICI
Conoscere il concetto di potere politico e il concetto di democrazia
Conoscere i presupposti e i caratteri della Costituzione ed essere in grado di
indicare le libertà in essa contenute
Analizzare la struttura e le funzioni degli organi dello Stato
Conoscere l’importanza dell’intervento dello Stato in economia
Conoscere la storia del pensiero economico
Conoscere la storia del pensiero sociologico
Acquisire i concetti sociologici di base
Conoscere il metodo della ricerca sociale
Conoscere le principali teorie e schemi dei processi culturali di sociologia
Capacità di sintetizzare ed esporre in modo corretto i contenuti
Utilizzare in modo appropriato il lessico specifico
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Sviluppare il senso di responsabilità mediante il rispetto per l’ambiente
scolastico e per le persone
Educare alla convivenza civile e rispettosa dell’altro
Favorire lo sviluppo di relazioni equilibrate
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Contenuti disciplinari
1. POTERE E STATO
• Potere carismatico, potere dittatoriale, potere democratico
• Stato democratico
• La Costituzione italiana
Breve percorso storico sull’origine della Costituzione
Struttura e caratteristiche della Costituzione
Principi fondamentali
2. ORGANIZZAZIONE POLITICA DELLO STATO ITALIANO
33
• Il Parlamento: composizione struttura e funzioni
• Il Governo: struttura, FUNZIONI e procedura di formazione
• Il Presidente della Repubblica: ruolo e prerogative
• Magistratura: caratteri, funzioni, tipi di giurisdizione
• La Corte costituzionale: ruolo e funzioni
Approfondimento con slides: La cittadinanza.
3. INTRODUZIONE ALLA SCIENZA ECONOMIA
• L’oggetto. La suddivisione. Il metodo. I sistemi economici. I soggetti
economici. Le scienze legate all’economia.
4. LE PRINCIPALI SCUOLE DEL PENSIERO ECONOMICO (elementi essenziali)
• Le prime riflessioni teoriche sulle questioni economiche.
• La scuola classica. gli economisti classici. la teoria. il metodo. gli strumenti.
• L’economia neoclassica. la teoria keynesiana.
• Il socialismo. la new economy.
• Le tecnologie dell’informazione
5. LA STORIA DEL PENSIERO SOCIOLOGICO (Appunti: elementi essenziali Slides)
• Gli autori: Comte, Marx, Durkheim, Weber.
6. LE RICERCHE DI MERCATO
• Che cosa sono le ricerche di mercato
• Le categorie delle ricerche di mercato
• Fasi delle ricerche di mercato
• Le metodologie d’indagine
•
Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state
effettuate le prove di verifica.
Metodi e mezzi
:
METODI
Lezione frontale – Lezione partecipata – Esercitazioni in gruppo – Problem solving
MEZZI:
Libro di testo: La Costituzione
Federico del Giudice - Economia ed elementi di Sociologia – Simone Didattica Libri s.r.l.
• Slides con appunti e schemi di Economia, Diritto e Sociologia
• Codice Civile
Criteri e strumenti di valutazione
CRITERI: Per la valutazione si è tenuto in considerazione:
la conoscenza relativa all’argomento
l’interpretazione critica dei contenuti
la capacità di rielaborare in modo autonomo i contenuti
l’utilizzo corretto del linguaggio giuridico
TIPOLOGIA:
34
Nel corso dell’anno scolastico le verifiche sono state diversificate: verifiche orali –
verifiche scritte (domande aperte, test).
35
Materia: Educazione Fisica
Classe: 5E
Docente: Tiziana Civati
Premessa sintetica sulla disciplina
Nella scuola secondaria superiore l’ educazione fisica fornisce la conoscenza di
alcuni principi fondamentali ai quali essa stessa s’ispira affinché lo studente,
informato dei vantaggi connessi alla pratica di un’attività di movimento e messo in
grado di valutare autonomamente le proprie caratteristiche antropometriche e
motorie, possa scegliere l’attività fisico-sportiva più adeguata alle proprie esigenze.
Più in generale consente di acquisire una “cultura del corpo” che lo induca ad
adottare autonomamente regole e abitudini tese al mantenimento di un
soddisfacente equilibrio psicofisico. La programmazione didattica comprende anche
elementi di anatomia e fisiologia e sono previste attività tendenti all’acquisizione e
all’affinamento di abilità motorie e capacità percettive trasferibili in altri ambiti.
Infine non sono da trascurare le forti componenti ricreative e di socializzazione
insite nella pratica di una qualsiasi attività sportiva.
Obiettivi generali e specifici
Nel corso del triennio la classe ha avuto decenti di Ed.fisica diversi.
I ragazzi hanno instaurato una relazione costruttiva e rispettosa con tutti, in
particolare nell’ultimo anno
Durante le lezioni l’attenzione è stata la partecipazione è stata attiva, anche se la
frequenza non sempre costante.
Il livello motorio è adeguato: la maggior parte della classe è dotata di discrete
capacità ed è caratterizzata da una sufficiente coordinazione globale.
Il profitto generale è discreto.
OBIETTIVI COGNITIVI-OPERATIVI:
Potenziamento fisiologico:
- Miglioramento delle funzioni cardiocircolatoria e respiratoria
- Potenziamento dei diversi distretti muscolari
- Miglioramento della mobilità articolare
Rielaborazione degli schemi motori di base:
- Collegare le varie situazioni motorie nelle diverse attività proposte
- Coordinazione spazio-temporale e dissociata
- Valutare le scelte motorie più adeguate nelle diverse situazioni in tempo utile
Conoscenza e pratica delle attività sportive:
- Conoscere e applicare le regole di gioco
- Utilizzare la tattica di gioco in modo adeguato rispetto alle varie situazioni
- Applicare i gesti atletici nelle diverse attività sportive
Conoscenza dei principi teorici fondamentali, dei regolamenti e dell’arbitraggio.
36
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Affinare abilità motorie e capacità percettive trasferibili in altri ambiti.
Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico
Organizzare in modo autonomo le attività sportive
Saper riconoscere le varie situazioni di gioco anche con compiti di arbitraggio
Consapevolezza dei benefici apportati dalla pratica costante di un’attività motoria.
Contenuti disciplinari
Potenziamento fisiologico:
-
Attività di resistenza in regime aerobico
Attività di resistenza in regime misto aerobico-anaerobico
Esercizi di stretching
Esercizi di mobilità articolare
Esercizi di potenziamento muscolare eseguiti a carico naturale
Rielaborazione degli schemi motori di base:
- Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica
- Coordinazione con base musicale
- Andature atletiche
- Agilità e destrezza
- Giocoleria
Avviamento allo sport: pallavolo, pallacanestro, unihock, calcio a 5, badminton, go
back
- Fondamentali individuali
- Fondamentali di squadra
- Esercitazioni strutturate
Conoscenza dei principi teorici fondamentali:
-
Regolamenti ed arbitraggio degli sport praticati
Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state
effettuate le prove di verifica.
Metodi e mezzi
METODI:
Nell’affrontare gli argomenti si è partiti sempre da una situazione globale, che
rappresenta il momento in cui gli alunni familiarizzano con l’argomento stesso. In
seguito sono subentrati momenti di tipo analitico o più precisamente percettivo, in
cui è avvenuta la presa di coscienza degli aspetti più specifici relativi
all’apprendimento.
MEZZI:
Durante le lezioni sono state usate le attrezzature grandi e piccole presenti in
palestra.
37
Criteri e strumenti di valutazione
CRITERI:
Grande rilievo è stato dato nella valutazione all'impegno personale e al grado di
partecipazione costruttiva alle attività proposte. Per quanto riguarda la verifica è
importante sottolineare che, all'interno di ogni singolo obiettivo è stato valutato il
significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine “ significativo”
si attribuisce un duplice valore : una misura quantitativa, se è possibile la
definizione precisa del livello raggiungibile all'interno di un obiettivo; un'indicazione
soltanto qualitativa, se tale definizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti,
che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle “produzioni
complesse”, categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi.
TIPOLOGIA:
esercitazioni pratiche
STRUMENTI:
test motori
38
Materia: TEORIA E APPLICAZIONI DI
GEOMETRIA DESCRITTIVA
Classe:
5 “E”
Docente: LUCCHINI Rosaria
Premessa sintetica sulla disciplina
Questa disciplina tende a sviluppare l'attitudine alla visione spaziale, intesa come premessa di
carattere essenzialmente razionale ed astratto all'operazione di progettazione: si ritiene, infatti, che
l'immaginazione ed il controllo a livello razionale delle forme siano eccezionalmente favoriti da un
buono studio della geometria descrittiva, dal momento che questa si occupa dell'immagine degli enti
geometrici e delle loro interrelazioni nello spazio.
Necessario è l'approfondimento di un linguaggio specifico perché permette di analizzare le infinite
trasformazioni che può subire un oggetto, come pure viene preso in considerazione lo studio
parallelo ed approfondito della geometria euclidea, già sviluppata in matematica, per questioni
puramente legate alla rappresentazione spaziale.
Per gli studenti dell’ind. Grafica, questa disciplina rappresenta l’occasione di pensare alla
rappresentazione dell’oggetto posto in uno spazio come una trasposizione bidimensionale (disegno,
fotografia, ripresa filmica) di una realtà fisica che occupa uno spazio tridimensionale,
ravvisando qualche difficoltà interpretativa della terza dimensione.
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conoscenza ed uso corretto degli strumenti di lavoro (materiale di consumo vario, righe e
squadrette, compasso..)
Capacità di operare in modo ordinato e pulito.
Capacità di organizzare l'impaginazione del foglio e uso appropriato del segno nelle esercitazioni
grafiche.
Corretta utilizzazione dei metodi di rappresentazione grafica
Lettura e interpretazione del testo scritto/orale e appropriata rappresentazione grafica.
Conoscenza ed uso corretto della terminologia specifica della disciplina (proprietà di linguaggio).
Acquisizione del metodo di studio scientifico.
Saper acquisire gradualmente un’autonomia di studio e di ricerca.
Capacità di argomentare un esercizio grafico proposto.
Saper memorizzare i dati fondamentali della disciplina.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sviluppare la capacità di ascolto e di concentrazione durante le lezioni.
Intervenire in maniera disciplinata e pertinente l’argomento della lezione.
Eseguire i compiti assegnati e rispettare i termini di consegna.
Usare correttamente il manuale adottato e/o i testi di studio consigliati, per raccogliere ed
elaborare informazioni funzionali ad acquisire una progressiva padronanza delle diverse
discipline.
Analizzare e comprendere testi e documenti di varia natura.
Acquisire i contenuti della disciplina.
Esporre i contenuti disciplinari in modo corretto e logicamente ordinato.
Acquisire ed utilizzare efficacemente la terminologia specifica della disciplina.
Utilizzare correttamente gli strumenti specifici della disciplina.
Sviluppare la capacità di evidenziare collegamenti interdisciplinari curricolari.
Sviluppare una personale capacità di rielaborazione critica e di autonomia operativa.
39
Contenuti disciplinari
Ripresa dei contenuti dello scorso anno scolastico e ripasso generale dei metodi di rappresentazione:
Metodo di Monge, Proiezioni Assonometriche, Proiezioni Centrali.
Ripasso di modalità di rappresentazione di punto, retta e piano, in posizione generica e in posizione
particolare, nei tre metodi.
Durante l’a.s. sono state elaborate tre tavole tecniche:
tav.1 – esercitazione in Metodo di Monge (1° quadr.)
tav.2 e tav.3 – esercitazioni in Proiezioni Assonometriche (2° quadr.)
Condizioni di APPARTENENZA nei tre metodi: tra retta e punto, tra piano e retta, tra piano e punto.
Rappresentazione spaziale, rappresentazione nel metodo specifico, definizioni verbali.
Condizioni di PARALLELISMO nei tre metodi: tra rette, tra piani, tra retta e piano. Rappresentazione
spaziale, rappresentazione nel metodo specifico, definizioni verbali.
Esercizi eseguiti, completi di interpretazione spaziale, rappresentazione nei tre metodi specifici,
elencazione dei passaggi logici:
Ip: A , B – Th: r ( A , B )
Ip: A , B – Th: α ( A , B )
Ip: r incidente s – Th: α ( r , s )
Ip: r // s – Th: α ( r , s )
dove // significa parallelo
Ip: P , r – Th: α ( P , r )
Ip: α , β – Th: r appartenente ( α , β )
Ip: α – Th: triangolo ABC appartenente α
Ip: A , B , C – Th: α ( A , B , C )
Ip: P , r – Th: s ( P ) // r
Ip: P , α – Th: β ( P ) // α
Ip: P , α – Th: r ( P ) // α
Ip: P , r – Th: β ( P ) // r
Ip: r , α – Th: P appartenente ( r , α )
Ip: P , r – Th: α ( P , r )
Ip: P , r , s – Th: α ( P ) // ( r , s )
Ip: P , α , β – Th: r ( P ) // ( α , β )
Ip: r , s – Th: α ( r ) // s
Ip: α , β , γ – Th: p appartenente (α , β , γ )
Ip: α – Th: triangolo ABC // α
Condizione di ORTOGONALITÀ in Metodo di Monge e in Proiezioni Centrali: tra piano e retta, tra
rette, tra piani. Rappresentazione nel metodo specifico, definizioni verbali.
Esercizi eseguiti, completi di interpretazione spaziale, rappresentazione nel metodo specifico,
elencazione dei passaggi logici:
Ip: P , α – Th: r ( P ) perpendicolare α
Ip: P , r – Th: α ( P ) perpendicolare r
Ip: P , α – Th: β ( P ) perpendicolare α
Ip: P, r – Th: s ( P ) perpendicolare r
Ip: r – Th: s perpendicolare e incidente r
Ip: r , α – Th: β ( r ) perpendicolare α
Ip: r ( P ) – Th: s ( P ) perpendicolare r
Ip: α , β – Th: γ perpendicolare ( α , β )
Ip: P, a , b - Th: x ( P ) perpendicolare ( a , b )
Ip: P , α , β – Th: γ ( P ) perpendicolare ( α , β )
Ip: P, α – Th: Q simmetrico di P rispetto α
(solo in Met. di Monge)
Ip: segm. AB ( M ) – Th: α ( M ) perpendicolare al segm. AB
(solo in Met. di Monge)
Ip: α ( P ) – Th: r ( P ) perpendicolare α
Ip: r ( P ) – Th: α ( P ) perpendicolare r
Ip: α – Th: solido retto con base appartenente α (senza controllo di vera forma e grandezza)
Il programma sopra descritto è stato svolto entro il 15 maggio.
Dopo tale data si intende proseguire la normale attività di verifica orale e grafica.
40
Metodi e mezzi
METODI:
In particolare è stata sostenuta la lezione frontale, privilegiando il metodo induttivo.
Gli strumenti utilizzati durante la didattica sono state le rappresentazioni grafiche delle
esemplificazioni attraverso la lavagna (costruzioni grafiche estemporanee), ma soprattutto i
contenuti della lezione frontale sono stati fatti propri dagli studenti tramite loro appunti personali
raccolti e ordinati.
MEZZI:
Lezioni frontali con l’ausilio della lavagna a disegno manuale e di gessi colorati.
Il testo scolastico è stato solo consigliato a livello di Istituto ma non adottato: testo generalmente
completo, ma che ritengo troppo complesso per un uso autonomo da parte degli studenti.
Criteri e strumenti di valutazione
CRITERI:
La valutazione ha tenuto conto di:
• Uso corretto di simbologia e nomenclatura
• Coerenza al tema assegnato
• Correttezza delle soluzioni elaborate
• Proprietà del linguaggio specifico
Valutazione dei seguenti obiettivi riassuntivi:
• Conoscenza dell’argomento proposto
• Comprensione dell’argomento proposto
• Uso di specifica espressione (orale, scritta, grafica, pratica) disciplinare
• Rielaborazione autonoma
• Capacità critica
TIPOLOGIA:
La valutazione della preparazione disciplinare degli studenti si è basata su prove di tipo scrittografico, con somministrazione di test a risposta chiusa, su prove orali e su poche prove grafiche
eseguite con strumenti tecnici specifici.
STRUMENTI:
La griglia di valutazione d’Istituto è stata utilizzata per le prove grafiche, scritto-grafiche, orali.
41
Materia: PROGETTAZIONE
Classe 5^E
Docente: Milena MANIGRASSO
Premessa sintetica sulla disciplina
Gli obiettivi didattici della disciplina, che vengono perseguiti nel corso degli studi, si possono
sintetizzare in uno solo: saper produrre un testo visivo e cioè saper individuare gli elementi dell’atto
di comunicare che si vuole realizzare: lo scopo, il destinatario, oggetto della comunicazione, il mezzo
e la tecnica di trasmissione.
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI
Presentare soluzioni progettuali che mostrino buona flessibilità ideativa e compositiva.
Conoscere e rispettare le diverse fasi operative della progettazione grafica per acquisire un
metodo di lavoro razionale, logico e personale applicabile in contesti e situazioni diversi.
- Applicare nella progettazione i contenuti e le informazioni apprese secondo un percorso operativo
coerente, funzionale e logico.
1) Sviluppare e potenziare l’uso corretto di strumenti tecnici (anche informatici) per un metodo di
lavoro finalizzato e logico.
- Utilizzare adeguate strategie progettuali per soddisfare strategie di persuasione.
- Potenziare la creatività attraverso l’acquisizione e l’applicazione di procedure appropriate rispetto
alle richieste, sviluppando le capacità di motivare la propria scelta attraverso riflessioni personali
e critiche.
-
-
-
OBIETTIVI COGNITIVI MINIMI per l’ammissione all’anno successivo:
Svolgimento di tutte le esercitazioni programmate
Conoscenza modesta ma essenziale degli argomenti trattati
Elaborazione semplice ma corretta dell’esercizio dato
Conoscenza del linguaggio specifico di base e delle tecniche di visualizzazione grafica utilizzate.
Saper utilizzare gli strumenti operativi per un metodo di lavoro corretto anche se guidato.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Utilizzare i diversi metodi di ricerca in autonomia secondo le esigenze specifiche.
Saper organizzare il lavoro tenendo conto dei tempi di attuazione nel rispetto della data di
consegna.
Saper utilizzare autonomamente ogni strumento utile a rendere più efficace
l’apprendimento (appunti, fotocopie, dispense ecc.).
Saper utilizzare autonomamente ogni strumento utile alla ricerca per
reperire informazioni (libri, riviste, internet).
Saper cogliere elementi di interdisciplinarità con altri insegnamenti.
Prendere coscienza dei molteplici messaggi visivi presenti nell’ambiente.
Acquisire una terminologia tecnica specifica.
Dimostrare autonomia e spirito creativo nelle scelte operative,
evidenziando capacità di riflessione critica.
Saper utilizzare i software specifici della progettazione grafica (Photoshop e
Illustrator ) in modo appropriato alle esigenze del progetto.
Alcuni studenti hanno saputo proficuamente cogliere gli stimoli offerti, dimostrando interesse,
impegno e discrete capacità di analisi e sintesi applicate ad un lavoro progettuale svolto con una
buona autonomia anche nell’uso della strumentazione informatica. La maggior parte della classe ha
raggiunto queste abilità in modo complessivamente discreto, anche se, alcuni, talvolta, necessitano
ancora di essere aiutati nelle scelte e nella conduzione del progetto.
42
Contenuti disciplinari
Prima unità didattica:
MANIFESTO O TOTEM
Celebrazione del carnevale.
Tema della prova d'esame (giugno 2013)
Seconda unità didattica:
IL PACKAGING
Teoria, tecnica e materiali. Vincoli legali
Analisi di confezioni esistenti (funzioni, elementi obbligatori e aspetti pubblicitari).
Redesigner della confezione precedentemente esaminata.
Terza unità didattica:
L’IMMAGINE COORDINATA.
Introduzione all’immagine coordinata e analisi dell’esistente.
Progetto per un marchio identificativo per una collana editoriale.
Applicazioni del marchio progettato su carta intestata, busta, biglietto da visita.
Realizzazione del manual.
Quarta unità didattica
LA COLLANA EDITORIALE
Realizzazione di tre copertine
precedentemente).
per
libri
della
collana
editoriale
(con
marchio
progettato
Dopo il 15 maggio la classe proseguirà e concluderà l’applicazione dell’immagine coordinata:
lancio pubblicitario della collana attraverso una pagina pubblicitaria e progettazione dello shopping
bag.
Nel corso dell'anno la classe ha svolto due simulazioni di prova d’esame della durata di tre giorni una
nel primo e una nel secondo quadrimestre.
Metodi e mezzi
L’attività didattica è strutturata in percorsi paralleli che prevedono: lezioni teoriche frontali, momenti
di analisi ed esercitazioni pratiche.
L’itinerario didattico è organizzato come una successione di esperienze, ogni esperienza propone agli
allievi una situazione problematica ed operativa ben identificata che deve consentire Io sviluppo di
un insieme complesso di conoscenze e comportamenti.
Le esperienze includono una gamma di procedimenti tecnici e tecnologici tra i quali:
- metodo progettuale, inteso come percorso che partendo da un problema comporta la scelta di
una soluzione e la sua analisi critica, la realizzazione e la verifica, includendo un continuo
processo di revisione.
- l’analisi finalizzato alla realizzazione tecnica, per la scoperta degli elementi fondamentali di tipo
strutturale, l’acquisizione delle conoscenze indispensabili all’intervento creativo.
- le prove sperimentali (schizzi ecc.)
- Il metodo progettuale aiuta a sviluppare:
- l’abitudine ad assumere un atteggiamento mentale scientifico nell’affrontare i problemi, partendo
da punti di vista diversi, e a ricercare soluzioni.
- l’abitudine a comunicare mediante l’utilizzazione dei linguaggi non verbali, familiarizzando con
codici e le tecniche della comunicazione visiva (grafica, cine-fotografia, informatica ecc.), ciò
sottintende l’instaurazione di una prassi di trans-codificazione da un codice all’altro.
1) la maturazione di orientamenti per successive scelte, nella consapevolezza che in un mondo
tecnologicamente avanzato quel che occorre è una preparazione politecnica e non un
addestramento ristretto e specializzato.
43
MEZZI
Tutti gli strumenti e i mezzi utili alla ricerca (libri, riviste, internet) e alla sperimentazione utilizzando
il mezzo informatico con i software specifici per la progettazione grafica, in particolare Photoshop e
Illustrator.
Le verifiche sono state a livello di classe, ma più spesso a carattere individuale, dove il confronto
sulle scelte operate rispetto agli obiettivi iniziali, agli strumenti e tecniche adottate, ha aiutato
l’alunno ad avere un atteggiamento critico nei confronti del proprio lavoro.
I contenuti disciplinari offrono automatici collegamenti con le discipline coinvolte nella produzione
grafico-visiva, come la materia di educazione visiva per quanto riguarda la composizione spaziale e i
quattro laboratori per l’esecuzione del progetto, mentre per l’elaborazione delle scelte comunicative
sono utili le competenze storico-artistiche e linguistiche.
Criteri e strumenti di valutazione
Per le esercitazioni proposte, è stata utilizzata una griglia che ha identificato e assegnato un
punteggio alle varie fasi progettuali. Alla conclusione di ogni fase è stato assegnato un punteggio
corrispondente che alla fine ha prodotto il voto complessivo. Lo studente ha avuto così uno
strumento di valutazione il più articolato ed oggettivo possibile.
Le valutazioni quadrimestrali hanno riguardato il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e
comportamentali predefiniti.
Sono stati considerati anche il grado di interesse e partecipazione dimostrati e le potenzialità
espresse dall’alunno; inoltre all’allievo è stato chiesto di svolgere tutte le esercitazioni programmate
in entrambi i quadrimestri recuperando quelle eventualmente non svolte nei tempi stabiliti, entro la
fine dell’anno scolastico.
44
___________________________________
Classe: 5^E
Materia: Educazione Visiva
Docente: Lucia Zito
Premessa sintetica sulla disciplina
Lo studio dell’Educazione Visiva propone di stimolare l’attenzione dello studente
sull’aspetto comunicativo relativo all’immagine tramite un contenuto tecnicoculturale .
La disciplina fornisce i codici di lettura del configurarsi del linguaggio visivo per un
percorso di analisi di decodificazione della struttura della immagine, anche tramite
la verifica operativa e sperimentale sul piano della ricerca e della espressività
grafica.
Il programma svolto ha considerato alcuni argomenti affrontati lo scorso anno
scolastico, applicati in modo più analitico .
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI:
Stimolare i processi concettuali necessari per l’interpretazione e la codificazione dei
vari linguaggi visivi e dell’opera d’arte.
Individuare il complesso insieme di significati e relazioni che legano il prodotto
artistico-visivo al suo contesto.
Consapevolezza dei principali problemi legati alla comunicazione visiva.
Uso di un appropriato linguaggio inerente i termini specifici della comunicazione
visiva.
Acquisizione di una consapevolezza operativa rispetto al percorso analitico
proposto.
Osservazione non superficiale verso il prodotto visivo.
Gestione responsabile dei tempi e delle modalità necessarie allo svolgimento del
lavoro
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Gli obiettivi comportamentali rientrano in quelli approvati dal Consiglio di Classe
ad ottobre 2013, “Obiettivi Didattico Educativi Trasversali”
Contenuti disciplinari
- Ripasso degli aspetti inerenti l’analisi formale compositiva nell’ambito della lettura
dell’opera d’arte
45
- Esperienze di analisi di lettura di opera d’arte , curando anche l’aspetto estetico
formale di presentazione
- Luce e ombra
Ombra propria, ombra portata; tipo di fonte di luce; intensità (alta luminosità
diretta, alta luminosità diffusa, bassa luminosità diffusa); collocazione della fonte
luminosa (illuminazione laterale, frontale, controluce, radente); definizione di
irradiazione; definizione di chiarezza .
- Esperienza di analisi grafica e fotografica dei vari tipi di collocazione e intensità di
luce
- Rielaborazione riguardo l’ espressività comunicativo-simbolica della luce (elaborati
grafici e ppt).
- Il colore:
Percezione e classificazione
Le variabili che condizionano la percezione del colore (ambiente-illuminazione-altri
elementi presenti; materia-colore locale; dimensioni)
Definizioni e caratteristiche: del Sistema additivo e del Sistema sottrattivo; i colori
primari luce, i colori primari pigmento, i colori secondari pigmento, i colori
complementari.
Gli attributi del colore (tinta, saturazione chiarezza)
Cerchio cromatico (Itten) e cenni informativi su Chevreul e Goethe.
Le relazioni cromatiche: contrasto di colori puri, chiaro e scuro, caldo e freddo,
colori complementari, successivo, simultaneità, qualità, quantità.
La percezione della trasparenza e della profondità tramite il colore.
- Esperienza di analisi ed interpretazione del colore considerando un’opera d’arte
pittorica.
- La stilizzazione e l’astrazione: sintesi visiva ed espressiva della realtà
- Esperienza di percorso di sintesi formale e astrazione
- La comunicazione per immagini : la comunicazione verbale e non verbale, lo
studio dei segni (semiologia, segno, significante, significato, referente) , relazione
tra fonte-messaggio-destinatario, codice (contesto comunicativo-culturale), lettura
denotativa e connotativa, le funzioni comunicative delle immagini (informativa,
espressiva, estetica, esortativa, metalinguistica, contatto), la retorica visiva.
Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data, saranno
effettuate prove di verifica , si svolgeranno lezioni di ripasso e saranno portati a
termine gli esercizi iniziati.
Metodi e mezzi
METODI:
Lezioni frontali , considerando il testo e proponendo esempi.
Proposte operative per verificare quanto affrontato sul piano teorico.
Progetto esecutivo vincolato ad un percorso proposto dal docente.
Rielaborazione ideativa.
46
MEZZI:
Testo : “ La forza dell’immagine” Elena Tornaghi , Loescher ed
Tavole schematiche o elaborati curati nell’aspetto della presentazione, illustranti i
temi esposti nelle Unità Didattiche, realizzate con tecniche grafiche e pittoriche.
Per l’esperienza del tema della luce gli studenti hanno eseguito fotografie con mezzi
propri e utilizzato il computer per ricerche, esecuzioni di ppt e studi di
presentazione grafica.
Criteri e strumenti di valutazione
TIPOLOGIA e STRUMENTI:
Produzione di elaborati grafici, fotografici e informatici.
Sono state effettuate delle verifiche scritte sull’aspetto teorico della disciplina,
prevalentemente articolate per testare l’acquisizione delle conoscenze e delle
competenze di base.
La tipologia dei quesiti è stata:
- Quesiti a scelta multipla
- Quesiti Vero o falso
- Quesiti che prevedono una trattazione sintetica dell’argomento
CRITERI:
Ogni esercitazione grafico-pratica è stata valutata considerando.
. Aderenza al tema proposto;
. Completezza del lavoro;
. Rispetto dei tempi di consegna;
. Capacità di rielaborazione
. Capacità di analisi
. Capacità di sintesi
. Padronanza espositiva grafica
47
Materia: RELIGIONE
classe 5^ E
Docente: GRISAFI ACCURSIA MARIA
Premessa sintetica sulla disciplina
Le finalità dell’ora di religione, tenendo conto della normativa vigente, sono duplici: fornire una
serie di conoscenze del fenomeno religioso nel suo aspetto storico, culturale e antropologico e
creare uno spazio di riflessione personale sulla propria esperienza umana e religiosa.
Tale insegnamento
è all’interno delle finalità della scuola e non si configura perciò come
insegnamento catechetico ma culturale.
Tutti gli alunni hanno partecipato con interesse alle tematiche affrontate.
Obiettivi generali e specifici
Conoscenze, capacità raggiunte dagli studenti e loro rapporto con la disciplina
Obiettivi formativi generali della disciplina
Conoscenze, capacità raggiunte dagli studenti e loro rapporto con la disciplina
Conoscenza di un linguaggio specifico
Capacità di ascolto e di dialogo
Rispetto per le opinioni altrui
Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina
Conoscenza di un linguaggio specifico
Capacità di esporre, con proprietà lessicale e con ordine logico, un argomento
Contenuti disciplinari
Contenuti svolti dall’inizio dell’anno ad oggi
ETICA DEL LAVORO
LA RISCOPERTA DEI VALORI
IL RISPETTO DELLA VITA UMANA
VALORE E DIGNITA’ DELLA VITA
RAZZISMO
INTOLLERANZA
LEGGI UMANE E LEGGE DIVINA
FEDE E RAGIONE
PRINCIPI MORALI DELLA CHIESA CATTOLICA
MATRIMONIO E FAMIGLIA
Contenuti e attività che si prevede di svolgere dopo il 15 maggio
I tratti peculiari della morale cristiana in relazione alle problematiche emergenti
48
Metodi e mezzi
Visione di filmati
Lettura di articoli di giornali
Lettura di opere d’arte
Riflessioni
Criteri e strumenti di valutazione
Gli allievi saranno valutati in base all’acquisizione dei contenuti minimi e all’attenzione e alla
partecipazione in classe.
49
Materia: Lab. FOTOCINEMATOGRAFIA
Classe: 5^E
Docente: DANIELA GIUSSANI
Premessa sintetica sulla disciplina
Nel biennio le materie di laboratorio dimezzano il monte ore rispetto al triennio precedente,
diventano quindi 2 ore a settimana, da dividere tra fotografia e cinematografia. Ci si orienta dunque
ad un consolidamento delle capacità acquisite nel triennio, nella produzione, rielaborazione,
scomposizione e progettazione di un’immagine, sia statica che dinamica. Nel quinto anno si
consolida l’autonomia nel lavoro progettuale con approfondimenti e consapevolezza nell’applicare le
proprie scelte.
Nell’arricchire un bagaglio culturale che porti a questo, si aggiunge una componente teorica sulla
storia della fotografia e del cinema attraverso la sua invenzione e i suoi più alti esponenti, per dare
un valido esempio e confronto. Le capacità acquisite verranno applicate anche in supporto
all’elaborazione delle tesine di fine anno.
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI ED OPERATIVI DELLA DISCIPLINA:
•
•
Sviluppo delle capacità critiche e di autocritica
Acquisire piena autonomia di lavoro per quanto riguarda sia il metodo che la padronanza di
mezzi e strumenti
• saper gestire il tempo necessario al progetto
• Saper approfondire argomenti di interesse personale compiendo ricerche mirate.
• Dimostrare capacità critica nell'affrontare un argomento qualsiasi, capacità di analisi e di sintesi
nell'elaborazione individuale.
Conoscenze, capacità raggiunte dagli studenti e loro rapporto con la disciplina
• Padroneggiare opportuni strumenti di analisi e critica unitamente a un coerente metodo di lavoro
che sappia coniugare competenze tecniche e creatività, utilizzando al meglio gli strumenti
fotografici e di ripresa e i software specifici applicati.
• Sviluppo delle capacità di analisi della comunicazione visiva sotto il profilo della funzione e del
contesto in cui si trova
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Gli obiettivi comportamentali rientrano in quelli approvati dal Consiglio di Classe ad ottobre 2013,
“Obiettivi Didattico Educativi Trasversali”
Contenuti disciplinari
Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio.
Contenuti svolti dall’inizio dell’anno ad oggi
Modulo 1: ripasso nozioni di fotografia
1.1 – la macchina fotografica
1.2 – la camera oscura
50
1.3 – la sala posa
contenuti specifici:
Lezione frontale sui componenti di una macchina fotografica reflex (obiettivi, diaframmi, otturatore),
le pellicole, l’inquadratura, la profondità di campo; la sala posa, il set fotografico (le luci, il tavolo da
still-life, il cavalletto ecc…) - esercitazione pratica.
modulo 2: storia della fotografia
2.1 – le motivazioni storico-scientifiche-artistiche che hanno condotto all’invenzione della fotografia
2.2 – storia della fotografia da Niepce a Talbot
2.3 – gli autori fondamentali
2.4 - verifica scritta tipologia mista sulla storia della fotografia
contenuti specifici:
lezione frontale di storia della fotografia, introduzione delle motivazioni che hanno portato
all’invenzione della fotografia (dispensa dell’insegnante) dall’eliografia di Niépce (1826) al
“dagherrotipo” di L.J. Mandé Daguerre (1839) al “calotipo” di H. Fox Talbot.
Modulo 3: grandi artisti fotografi
3.1 - lezione frontale di una presentazione in ordine cronologico dei più grandi artisti fotografi del
1900
3.2 - scelta di un fotografo dopo aver visionato il proprio lavoro in internet
3.3 - studio e realizzazione di una presentazione in power point
3.4 - esposizione alla classe della presentazione
3.5 - realizzazione di fotografie riprendendo lo stile del fotografo studiato
contenuti specifici:
Percorso cronologico visivo e documentato di artisti fotografi famosi. Creazione di una presentazione
in Power Point di un fotografo scelto. Esposizione alla classe come lezione del fotografo,
realizzazione di scatti fotografici riprendendo lo stile del fotografo studiato.
Modulo 4: tema fotografico
4.1 – scatti fotografici riprendendo lo stile del fotografo presentato nel mod. precedente
4.2 - scelta degli scatti
4.3 – post produzione
4.4 – allestimento
contenuti specifici:
sviluppo di un tema fotografico proprio, scrivere le proprie argomentazioni e motivazioni, esecuzione
degli scatti, scelta e allestimento degli scatti
MODULO DI CINEMATOGRAFIA
Modulo 5: storia del cinema
5.1 – passaggio dalla fotografia, immagine ferma, alle immagini in movimento
5.2 – il pre-cinema
5.3 – dalla lanterna magica al cinematografo
5.4 – Marey e Muybridge
5.5 – I fratelli Lumiére
contenuti specifici:
lezione frontale di storia del cinema, il pre-cinema, analisi di strumenti che ricreavano il movimento,
i primi esperimenti di Marey e Muybridge per analizzare il movimento, visione delle prime invenzioni
come il fucile stereoscopico e il cronofotografo di Marey, i fratelli Lumière e altri importanti autori.
modulo 6: spot pubblicità progresso
6.1 - visione di vari esempi presi dalla rete di pubblicità su tematiche sociali
6.2 - stesura del soggetto e della sceneggiatura
6.3 - riprese video
6.4 - editing video
contenuti specifici:
visione di alcuni esempi di spot di pubblicità progresso come ad esempio di spot contro la violenza
sulle donne e sulla prevenzione di incidenti stradali ecc…
Scrittura del soggetto ideato dagli studenti e la sua relativa sceneggiatura. Riprese video ed editing
video dello spot con titoli di testa, di coda e sonoro.
51
Contenuti e attività che si prevede di svolgere dopo il 15 maggio
Utilizzo delle poche ore rimaste per un supporto tecnico e progettuale delle tesine da presentare alla
maturità.
Metodi e mezzi
Per ciascun modulo sono previsti, differentemente, i seguenti metodi:
lezione frontale, lezione partecipata, scoperta guidata, esercitazione pratica, ricerca individuale,
lavoro di gruppo, visione di immagini, studio individuale
Per ciascun modulo sono previsti, differentemente, i seguenti mezzi:
dispense e appunti tratti da testi vari, materiale da disegno, fotocopie, carta da stampa fotografica,
fotocamera digitale, fotocopiatrice, riviste illustrate, strumenti grafici, computer, scanner e
stampanti, internet.
Criteri e strumenti di valutazione
Per ciascun modulo sono previsti, differentemente, i seguenti criteri:
- la correttezza tecnica dell’elaborato
- un metodo organizzato di studio e di lavoro
- la pulizia grafica del lavoro
- la puntualità nella consegna
- l’ originalità dell’elaborato
- la quantità delle proposte
52
Materia: Laboratorio di Tecniche Grafiche
Classe: 5 E
Docente: Cristina Cingi
Premessa sintetica sulla disciplina
L’anno conclusivo del corso di questi studi, consolida tutti quei contenuti (acquisiti negli anni
precedenti) riguardanti le fasi di produzione di un progetto grafico, con particolare riferimento ai
procedimenti utilizzati dall’editoria elettronica e all’applicazione della computer grafica. Gli alunni
hanno ripercorso e consolidato un ripasso delle basi formative dei cinque anni di studio.
Obiettivi generali e specifici
Sviluppo dell'autonomia di lavoro e della valutazione di quanto prodotto.
Sviluppo della capacità di elaborazione e di rielaborazione personale.
Applicazione delle conoscenze specifiche della disciplina ed uso del linguaggio settoriale. Precisione e
capacità esecutiva nel rispetto dei tempi di consegna. Si è inteso far acquisire agli studenti la
consapevolezza del valore e della funzione socializzante della scuola, stimolando comportamenti
corretti nei confronti delle varie componenti scolastiche, inducendoli al rispetto delle aule, degli
arredi, delle attrezzature e dei materiali a disposizione. Si è cercato di stimolare un profondo senso
di responsabilità nei confronti del lavoro assegnato.
Tutti gli studenti hanno raggiunto le competenze richieste quali; alcune tecniche in tipografia, vale a
dire su tutti i materiali destinati alla stampa, e sulla produzione di immagini, foto e illustrazioni,
attraverso la conoscenza del computer, software specifici per il disegno, l’impaginazione e il
trattamento di testo e immagini. La classe ha mantenuto per tutto l'anno scolastico una buona
partecipazione al lavoro proposto, dimostrandosi interessata.
OBIETTIVI COGNITIVI:
Conoscenza delle diverse fasi operative e la consequenzialità di esse .
Acquisizione e sviluppo delle capacità di analisi e di riflessione.
Conoscenza della terminologia tecnica delle diverse fasi del progetto.
Si sono conseguite, per tutti gli alunni della classe buone capacità di comprensione dei vari passaggi
del lavoro.
Discrete le capacità di espressione verbale e scritta
Discreta l'acquisizione delle nozioni di base spiegate, la comprensione e l'applicazione delle tecniche
per guidare lo sguardo del lettore attraverso un percorso prestabilito.
Buone le competenze di utilizzo e applicazione delle regole grafiche essenziali per realizzare il
prodotto correttamente.
53
Gli alunni della classe hanno dimostrato interesse, sostenuto da una voglia di rimettersi in
discussione ogni giorno, comprendendo gli argomenti svolti ricercando le parole che spiegano ogni
scelta effettuata nel percorso progettuale.
Si è inteso far acquisire la consapevolezza del ruolo di studente, stimolando l’autodisciplina,
l’apertura intellettuale, la curiosità per ogni espressione dell’uomo, artistica, visiva, letteraria
acquisita attraverso la consapevolezza del lavoro svolto in questi anni.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
La classe ha sviluppato una Discreta abitudine al lavoro sia individuale che di gruppo, quasi sempre
corretto il rispetto delle scadenze e l’accuratezza nell’uso degli strumenti più idonei alla realizzazione
del progetto.
Contenuti disciplinari
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Studio del carattere e stili; struttura del lettering Varianti dei caratteri (tondo,
corsivo, ecc.)
Font
Immagini al tratto
Immagini a mezzatinta
Criteri di leggibilità
Fisiognomica del carattere
Ai limiti della leggibilità
Classificazione dei caratteri di Aldo Novarese
I font nell’editoria
Carattere e Colore
Corso Photoshop
Corso Illustrator
Elementi grafici e compositivi per la tesina finale
Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio.
La disciplina visto l’esiguo monte orario, (1 ora settimanale!!!), intende aiutare gli
alunni, che ne faranno richiesta, nella stesura grafica e di confezione della tesina.
Metodi e mezzi
METODI e MEZZI:
Gli obiettivi didattici sono stati raggiunti attraverso spiegazioni, appunti, ricerche su testi in
biblioteca o stampati di varia natura, film e sussidi audiovisivi, sono state redatte schede esplicative
54
degli argomenti trattati e tavole illustrate con materiali elaborati dagli studenti; si sono utilizzate le
attrezzature disponibili in laboratorio per l’attuazione di esperienze legate alle tematiche affrontate.
Criteri e strumenti di valutazione
Sono state oggetto di valutazione:
La partecipazione attiva alle lezioni, il livello di attenzione e la capacità d'intervenire in maniera
coerente in risposta alla proposta didattica.
Il livello di acquisizione delle conoscenze specifiche e la capacità di analisi e di risoluzione dei
problemi incontrati.
L'acquisizione di un metodo e il livello di autonomia di lavoro raggiunto.
La capacità di argomentare le scelte e l'avanzamento dei lavori degli elaborati.
Sono stati valutati gli elaborati eseguiti dagli studenti, le conoscenze teoriche acquisite, le capacità
pratiche, la partecipazione e l’interesse dimostrati per le attività previste nel programma nonché il
comportamento tenuto in laboratorio.
Inoltre, il rispetto delle scadenze, la capacità di scegliere il metodo e gli strumenti più opportuni, la
precisione esecutiva manuale e grafica, il livello di abilità nell’utilizzo delle attrezzature.
Le valutazioni sono state effettuate al termine di ogni fase dell’esercitazione.
55
-
Materia:
Laboratorio Serigrafia
-
-
Classe: 5E
Docente: Ornella Sanvito
Premessa sintetica sulla disciplina
-
Nell'ambito dell'istituzione scolastica secondaria degli istituti d'arte queste discipline si inseriscono
assumendo un particolare valore, in quanto si rapportano con le discipline artistico-progettuali i cui
obbiettivi puntano ad una attività didattica laboratoriale, prevalentemente operativi, sperimentale e
di verifica delle proposte comunicative ideate.
-
Obiettivi generali e specifici
OBIETTIVI COGNITIVI:
Sviluppo dell'autonomia di lavoro e della valutazione di quanto prodotto.
Sviluppo della capacità di elaborazione e di rielaborazione personale.
Applicazione delle conoscenze specifiche della disciplina ed uso del linguaggio settoriale.
Precisione e capacità esecutiva nel rispetto dei tempi di consegna.
-
Contenuti disciplinari
Lo stampato editoriale.
Selezione cromatica di una stampa.
Progettazione di uno stampato editoriale:
impaginazione e illustrazione di un testo per bambini
studio impaginazione e presentazione argomento colloquio
-
Metodi e mezzi
Lezioni frontali.
Lavori di gruppo esercitazioni guidate.
Realizzazione di elaborati grafici.
Supporti informatici in genere.
-
Criteri e strumenti di valutazione
Sono state oggetto di valutazione:
- la partecipazione attiva alle lezioni, il livello di attenzione e la capacità d'intervenire in maniera
coerente in risposta alla proposta didattica.
- Il livello di acquisizione delle conoscenze specifiche e la capacità di analisi e di risoluzione dei
problemi incontrati.
- L'acquisizione di un metodo e il livello di autonomia di lavoro raggiunto.
- La capacità di argomentare le scelte e l'avanzamento dei lavori degli elaborati.
56
Esame di Stato
Anno Scolastico 2013/2014
Allegati
Documento del
Consiglio di Classe
(ART. 5, D.P.R. 323/98)
5^E
Istituto Statale d’Arte
Arte della Fotografia e Grafica Pubblicitaria
Prot. n°__________
Il Dirigente Scolastico
Prof. Franco COLOMBO
57
SIMULAZIONE PRIMA PROVA 8 APRILE 2014
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve»
argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di
giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere
pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il
fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture
particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi
modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai
modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è
compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è
la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due
rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema
d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro,
abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e
decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente
differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni
autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla
nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non
siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni
valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano
1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella
Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora
l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una
giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale
aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che
con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu
proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da
tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il
nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più
che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di
Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si
dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel
giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz,
su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto
assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti
furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la
cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce
abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel
giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla
rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo.
[…] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un
quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo
del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si
lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio
non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo
aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero
urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo
rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non
c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere:
quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e
venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia
finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa,
essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le
grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di
appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi
lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi
occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non
mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa
perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse
ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca
1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi
valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di
pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento,
procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per
millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento).
L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la
banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente
bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo
stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più
pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità
culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi
da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più
duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato,
2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità.
3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao
4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe.
5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo
6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione.
7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere
8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre
stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia
intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi,
l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca
centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la
dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può
essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica
era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte
telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il
Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora
ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è
ragionevolmente ben bilanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa
depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo
focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa
ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo
irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una
depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di
lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i
lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo
termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati
costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il
passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a
lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli
investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […]
Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in
fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria,
senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i
banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che
arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un
“governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente
gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri
Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi
benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri
Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva
tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle
grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano
2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo
col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi
centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un
compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale
– può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo
ha attraversato dall’inizio del secolo
precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della
seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra
capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt
(oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da
contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica
economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da
movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di
converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la
liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente
descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato
dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la
rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare
una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e
Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi
gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi
della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non
cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione
fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la
pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo
si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione
degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la
mondializzazione e l’informatica.»
Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un
attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna
attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la
dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a
sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente
alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei
confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non
corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi,
grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne
un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di
sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con
grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi
giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in
una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo,
la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò
alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad
avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le
veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di
esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che,
dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della
difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito
assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della
Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative
all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura
vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per
assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la
sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della
discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi
limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da
parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un
viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le
opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si
accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente
complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle
Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando
alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo
(Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla
pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978.
Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato
con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della
Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola
strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e
non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava
la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto,
insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una
donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro:
«Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo,
un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le
autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi
abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il
presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una
“ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di
100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing
Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino
prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di
“fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti
neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa
Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando
nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello)
è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma
realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private,
centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la
leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” –
02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio
elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer
superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso
il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto
Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di
start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un
investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram
dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui
5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello
umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul
funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database
sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello
umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e
schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di
tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il
cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei
precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento
attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di
tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto
germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere
raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole
studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo
insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia
sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse
rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad
aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della
genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e,
in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà
mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di
ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla:
un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain
imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno
parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che
ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata.
Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti
familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e
fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e
vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla
seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca
scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica
in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel
periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei
successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno
comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo
all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande
storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di
significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Premesse le profonde differenze
intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda
politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi
noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli
aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e
progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e
creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi
di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.
Prima simulazione della seconda prova scritta
Anno scolastico 2013/2014
Arte della grafica pubblicitaria e fotografia
Tema di Progettazione
Sulla base delle metodologie e delle esperienze tecnico-progettuali acquisite nel corso degli studi e
nelle attività laboratoriali di indirizzo, il candidato sviluppi una personale proposta sul tema di
seguito indicato e ne fornisca una rappresentazione efficace e completa mediante elaborati a sua
scelta.
Per una linea di prodotti alimentari, realizzare la veste grafica delle etichette e dei relativi tappi di
tre confetture di frutta. Il candidato progetti il logotipo di prodotto e la veste grafica con le
informazioni necessarie.
Si richiedono i seguenti elaborati:
Brief e layout preparatori
Finish-layout
Esecutivi e indicazioni tecniche
Durata della prova: tre giorni
Simulazione della seconda prova scritta
Anno scolastico 2013 – 2014
Arte della grafica pubblicitaria e fotografia
Tema di progettazione
In occasione del periodico raduno di auto d'epoca, una famosissima casa automobilistica ha
organizzato una mostra con i suoi pezzi storici più pregiati e la riproduzione delle foto dei
campioni e delle gare vinte dalla sua scuderia.
Il pubblico cui l'iniziativa è destinata, è costituito essenzialmente da cultori di cose antiche e
ricercate che colgono l'occasione per realizzare brevi periodi di vacanza in esclusive località
famose per antiche tradizioni.
La mostra è stata realizzata, in collaborazione con la struttura museale del luogo, nel parco di
un castello.
Per tale iniziativa il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie
dell’indirizzo di studi frequentato, proponga uno dei seguenti elaborati:
• Pieghevole con la storia e le glorie della casa automobilistica, corredato da almeno sei
foto
• Pagina pubblicitaria per un periodico dedicato ai motori, con la visita del castello e della
mostra, corredato da almeno quattro foto
Si richiedono i seguenti elaborati:
- Schizzi preliminari
- Progetto esecutivo con annotazioni, campionature e prototipi
- Relazione illustrativa del progetto
Durata della prova: 18 ore
È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali, esclusa INTERNET, disponibili
nella istituzione scolastica.
IIS “Amedeo Modigliani” – Giussano
a.s. 2013/2014
classe QUINTA “E”
13/01/2014
Cognome e nome studente ……………………………………………………………………………………………
PRIMA SIMULAZIONE di TERZA PROVA SCRITTA dell’Esame di Stato
TIPOLOGIA “B”
Disciplina: GEOMETRIA DESCRITTIVA
Lo studente risponda alle domande rispettando lo spazio messo a disposizione e completando tutta la
nomenclatura.
Domanda 1 – Risolvere il seguente esercizio nel metodo delle Proiezioni Centrali
Ip: punto P, retta r generica – Th: retta s ( P ) // r
Domanda 2 – Risolvere il seguente esercizio nel metodo delle Proiezioni Assonometriche
Ip: piano α generico, piano β generico – completare la nomenclatura mancante ai dati dell’Ip
Th: retta r ∈ ( α , β )
Domanda 3 – Definizione di condizione di Parallelismo tra retta e piano nel Metodo di Monge.
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………
TERZA PROVA_ FISICA
2014
13 gennaio
1] Definisci il lavoro di una forza costante, fornendo anche la sua unità di misura. Definisci il lavoro
resistente e motore (anche utilizzando esempi grafici) e specifica in quali casi il lavoro può esser nullo.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2] Un’automobile di massa 1200 kg viene portata da una velocità iniziale di 72 km/h ad una velocità
finale di 144 km/h in un tempo di 5 secondi. Si determini l’energia cinetica finale dell’automobile e la
potenza sviluppata dal motore per produrre la variazione di velocità . Esplicitare formule e
procedimento utilizzati. Gli attriti sono considerati trascurabili.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3] Rappresenta un’onda sia in funzione del tempo che in funzione dello spostamento. Indica sui due
grafici il periodo , l’ampiezza e la lunghezza d’onda. Fornisci le definizioni di tali grandezze
caratteristiche ed anche della frequenza e della velocità dell’onda, le relative unità di misura, le
relazioni che intercorrono tra tali grandezze.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
SIMULAZIONE TERZA PROVA
13 gennaio 2014
Materia: laboratorio Arte della fotografia
Docente: prof. Daniela Giussani
Candidato..................................................................................
Classe...................
DOMANDE
1. Perchè si parte in primis dal concetto di “mimesi” per motivare la scoperta della fotografia? esponi il concetto di “mimesi” e poi rispondi alla domanda.
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
2. Cosa rappresenta la data del 7 gennaio 1839?
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
3. Cos'è un dagherrotipo? In cosa si differenzia dal calotipo?
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
…..........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
I.I.S. “MODIGLIANI” – GIUSSANO (MB) – CLASSE 5E
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
DISCIPLINA: STORIA
NOME ……………………............…COGNOME …………………..….………………13 gennaio
2014
1. ILLUSTRA LA POLITICA DELLA DESTRA STORICA
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2. SPIEGA QUALI CONSEGUENZE PORTO' LA PRIMA GUERRA MONDIALE E QUALI
PROBLEMI RIMASERO APERTI DOPO LE TRATTATIVE DI PACE
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
3. SPIEGA QUALI MISURE FURONO ADOTTATE IN RUSSIA DURANTE LA GUERRA
CIVILE
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
I.I.S. “MODIGLIANI” – GIUSSANO (MB) – 02.04.2014 – CLASSE 5E
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (STORIA DELL’ARTE)
Le risposte non dovranno superare le dieci righe.
ALUNNO/A (COGNOME) …………………………….………… (NOME) …………………..….………….
1. Ricostruisci le teorie artistiche e i metodi tecnici utilizzati dall’autore dell’opera mostrata nella fig. 1
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2. Indica: autore, titolo, anno e (ricostruendo le finalità dell’artista) proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 2.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3. Definisci: autore, titolo, anno dell’opera mostrata nella fig. 3. Chiarisci quali sono le relazioni tra il nazismo e l’arte.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
1
2
3
I.I.S. “MODIGLIANI” – GIUSSANO (MB) – 02.04.2014 – CLASSE 5E
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (STORIA DELL’ARTE)
Le risposte non dovranno superare le dieci righe.
ALUNNO/A (COGNOME) …………………………….………… (NOME) …………………..….………….
1. Ricostruisci le teorie artistiche e i metodi tecnici utilizzati dall’autore dell’opera mostrata nella fig. 1
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2. Indica: autore, titolo e proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 2.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3. Definisci: autore e titolo dell’opera mostrata nella fig. 3. Elabora un’analisi dell’opera.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
1
2
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013-2014
3
.5E
2 aprile 2014
CHIMICA
Nome studente………………………………………….
A) Reazioni alcoli , per rappresentarle utilizza il 2metil 1 butanolo
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………
B) Saggio di tollens .
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………
C) Acidità alcoli: chiarite i motivi delle differenze tra alcoli e fenoli e spiegate la diversa acidità tra pcloro fenolo e o-metossi fenolo .
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
Simulazione TERZA PROVA 2 aprile 2014
Materia: laboratorio Arte della fotografia
Candidato……………………………………………………….…….…Classe…………..a.s. 2013-14
DOMANDE
Tipologia B
1. Perché Canaletto è definito come pittore-fotografo?
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
2. quale elemento importante contenuto nell’obiettivo di una macchina fotografica controlla la
profondità di campo? In che modo? Descrivi questo elemento.
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………
3. Descrivi in dettaglio le caratteristiche di uno tra i seguenti obiettivi:
normale – tele – grandangolo.
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………...….…
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………...….…
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………...….…
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………...….…
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013-2014
EDUCAZIONE VISIVA
5E
2 aprile 2014
Nome studente………………………………………….
A) Descrivi i seguenti contrasti cromatici e spiega le relazioni tra loro:
- Contrasto dei colori complementari
- Contrasto successivo
- Contrasto di simultaneità
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………
B) Nell’ambito della lettura dell’opera d’arte, un aspetto analitico considera i criteri compositivi
applicati dall’autore per comunicare efficacemente il suo messaggio.
Elenca e descrivi i fattori principali di tale percorso .
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………
C) Elenca i colori primari, secondari e complementari e spiega perché sono così definiti.
Inoltre ricorda chi e in che modo ha rappresentato schematicamente tali colori.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
I.I.S. “MODIGLIANI” – GIUSSANO (MB) – 17.05.2014 – CLASSE 5E
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (STORIA DELL’ARTE)
Le risposte non dovranno superare le dieci righe.
ALUNNO/A (COGNOME) …………………………….………… (NOME) …………………..….………….
1. Indica: autore, titolo, data e (ricostruendo le finalità dell’artista) proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 1.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2. Indica: autore, titolo, anno e (ricostruendo le finalità dell’artista) proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 2.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3. Indica: autore, titolo, anno e (ricostruendo le finalità dell’artista) proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 3.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
1
2
3
I.I.S. “MODIGLIANI” – GIUSSANO (MB) – 17.05.2014 – CLASSE 5E
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (STORIA DELL’ARTE)
Le risposte non dovranno superare le dieci righe.
ALUNNO/A (COGNOME) …………………………….………… (NOME) …………………..….………….
1. Indica: l’autore, il titolo e proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 1.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2. Indica: l’autore, il titolo e proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 2.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3. Indica: l’autore, il titolo e proponi un’analisi dell’opera mostrata nella fig. 3.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
1
2
3
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013-2014
CHIMICA
.5E
17 maggio 2014
Nome studente………………………………………….
D) Legame sigma e legame pi greco del Carbonio negli idrocarburi alifatici e aromatici.
Quali sono le conseguenze in termini di reattività ?
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………
E) Esterificazione di Fisher: rappresenta la reazione tra acido acetico e butanolo
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………
F) Rappresenta la struttura e nomina i principali composti aromatici contenenti un gruppo
funzionale, classificali, dopo aver spiegato il significato, come gruppi attivanti e
disattivanti della reazione di sostituzione elettrofila aromatica.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013-2014
17 maggio 2014
-TERZA PROVA_MATEMATICA
y
1] Analizza il grafico della funzione
rappresentata qui a fianco e rispondi
alle seguenti domande
-6
-2
+2
+4
+6
x
-3 _________
------------------ -5
a1) La funzione è continua?
SI
NO
a4) La funzione è suriettiva?
SI
NO
a5) La funzione è iniettiva?
SI
NO
a6) La funzione è pari?
SI
NO
a7) La funzione è dispari?
SI
NO
a2) Dominio f(x) =
a3) Codominio f(x) =
a8) La funzione è limitata superiormente?
SI
NO
a9) La funzione è limitata inferiormente?
SI
NO
a10) La funzione ha minimo assoluto ?
a11) La funzione ha minimo relativo ?
SI
SI
NO
Se sì in che punto ……………………
NO
Se sì in che punto ……………………
a12) asintoto verticale: ……………….………………………………….
a13) asintoto orizzontale: ………………………………………………………..
a14)
a15)
2] Data la retta di equazione 2y-x=0 si determinino, analiticamente (la rappresentazione grafica è
consigliata ma facoltativa), le coordinate degli eventuali punti di intersezione con la parabola con asse di
simmetria parallelo all’asse y, di vertice V(+3;-3) e passante per il punto P(6;0)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
3] Data l’equazione
x2+y2-2x-2y-7=0 si dimostri che è una circonferenza e la si rappresenti
graficamente dopo aver determinato le coordinate del centro, il raggio egli eventuali punti di intersezione
con gli assi cartesiani. Si verifichi infine, analiticamente, se il punto A(3;2) è interno od esterno alla
circonferenza data
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013-2014
EDUCAZIONE VISIVA
5E
17 maggio 2014
Nome studente………………………………………….
1) Quali sono gli elementi fondamentali del processo comunicativo visivo?
Definisci i termini e loro caratteristiche.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………
2) Definisci gli attributi fondamentali del colore: tinta , saturazione, chiarezza
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………
3) Definisci cosa si intende per “scala cromatica” (proponi esempio) e cosa si intende per
”gradazioni tonali”
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
GRIGLIE PRIMA PROVA
ARTICOLO DI
GIORNALE
1-1.5
2-2.5
3
4
5
6
Punteggio
conseguito
Coerenza con il
linguaggio
e le modalità
della
comunicazione
giornalistica
(titolo, attacco,
destinatario)
Max 3 punti
Non si attiene
ai modelli
di scrittura
dell’articolo
di giornale
Si attiene
correttamente
alle modalità
della
comunicazione
giornalistica,
ma è poco
efficace
Gestisce in
modo
consapevole le
convenzioni e
gli usi
giornalistici
Pertinenza;
presentazione,
analisi e
rielaborazione
dei dati; capacità
di riflessione
e spunti critici
Adeguatezza
della struttura
(unità,
organicità,
coerenza e
coesione)
Correttezza
formale e
controllo
espressivo
Max 6 punti
Non è pertinente,
enumera i dati
senza ordinarli
né analizzarli
e non aggiunge
spunti critici
E’ pertinente
ma enumera
i dati senza
ordinarli
né analizzarli
Max 2 punti
Struttura del
testo
inadeguata
e disorganica
Max 4 punti
Forma
trascurata,
faticosa,
con molti errori
Testo
sufficientemente
organico,
coerente
e coeso
Testo
sostanzialmente
corretto
E’ pertinente,
dispone i dati
in modo ordinato
ma rielabora
scarsamente
e non aggiunge
spunti critici
Dispone i dati
in modo organico,
li analizza
e li rielabora,
ma non aggiunge
particolari spunti
critici
Presenta i dati in
modo coerente,
aggiungendo
spunti critici
e offrendo
un’interpretazione
personale
Presenta i dati
in modo efficace
dimostrando
capacità di analisi
e di riflessione
Testo corretto e
sufficientemente
fluido
Testo corretto
e fluido,
espressione
appropriata
ed efficace
TOT.
SAGGIO
BREVE
1-1.5
2-2.5
3
4
5
6
Punteggio
conseguito
Coerenza con il
linguaggio e le
modalità della
comunicazione
del saggio breve
(tesi e
argomentazioni)
Max 3 punti
Non si attiene ai
modelli di scrittura
del saggio breve,
la tesi e le
argomentazioni
non ci sono o
sono poco
evidenti
Si attiene
correttamente alle
modalità
di scrittura
del saggio breve
ma le
argomentazioni
sono poco efficaci
Imposta
chiaramente la
tesi gestendo con
sicurezza le
argomentazioni
Pertinenza;
presentazione,
analisi e
rielaborazione dei
dati; capacità di
riflessione e spunti
critici
Max 6 punti
Non è pertinente,
enumera i dati senza
ordinarli né
analizzarli e non
aggiunge spunti
critici
E’ pertinente
ma enumera i dati
senza ordinarli
né analizzarli
E’ pertinente,
dispone i dati
in modo ordinato
e li analizza,
ma rielabora
scarsamente
e non aggiunge
spunti critici
Dispone i dati
in modo organico, li
analizza e li
rielabora, ma non
aggiunge particolari
spunti critici
Presenta i dati
in modo coerente,
aggiungendo spunti
critici
e offrendo
un’interpretazione
personale
Presenta i dati
in modo efficace
dimostrando
capacità di analisi e
di riflessione
Adeguatezza della
struttura (unità,
organicità,
coerenza e
coesione)
Correttezza
formale e controllo
espressivo
Max 2 punti
Max 4 punti
Struttura del testo
inadeguata e
disorganica
Forma trascurata,
faticosa,
con molti errori
Testo
sufficientemente
organico, coerente
e coeso
Testo
sostanzialmente
corretto
Testo corretto e
sufficientemente
fluido
Testo corretto
e fluido,
espressione
appropriata
ed efficace
Tot.
TEMA
DI ORDINE
GENERALE
1-1.5
Conoscenza
dell’argomento,
pertinenze e
completezza
delle
informazioni
Approfondimento,
capacità di
riflessione e
interpretazione
critica, originalità
Adeguatezza
della struttura
(unità,
organicità,
coerenza e
coesione)
Correttezza
formale e
controllo
espressivo
Max 4 punti
Alcune parti
del tema sono
fuori traccia
o non sono
state sviluppate
Max 5 punti
Offre scarsi punti,
non dimostra
sufficiente
capacità
di riflessione e di
interpretazione
critica
Offre qualche
spunto ma la
capacità
di riflessione e
di interpretazione
critica non è del
tutto adeguata
Dimostra una
adeguata
capacità di
riflessione e di
critica
Presenta diversi
spunti di
approfondimento
critico personale
e riflessioni
fondate
Max 2 punti
Struttura del
testo
inadeguata
e disorganica
Max 4 punti
Forma
trascurata,
faticosa,
con molti errori
Testo
sufficientemente
organico,
coerente
e coeso
Testo
sostanzialmente
corretto
2-2.5
E’ pertinente
ma lo sviluppo
della traccia
non è
esauriente
3
E’ pertinente
e lo sviluppo
della traccia è
sufficientemente
completo
E’ pertinente
e sviluppa
in modo
esauriente tutti
gli spunti
contenuti nella
traccia
4
5
Punteggio
conseguito
Testo corretto e
sufficientemente
fluido
Testo corretto
e fluido,
espressione
appropriata
ed efficace
E’ originale e
presenta diversi
spunti di
approfondimento
critico personale
Tot.
ANALISI
DEL
TESTO
1-1.5
Comprensione
del testo
Max 3 punti
Comprende
superficialmente
il significato
del testo
2-2.5
Comprende
gli elementi
essenziali
del testo
3
Comprende
il messaggio
nella sua
complessità
e nelle varie
sfumature
4
Punteggio
conseguito
Conoscenza
degli elementi
formali e
consapevolezza della loro
funzione
comunicativa
Max 3 punti
Dimostra una
conoscenza
lacunosa degli
espedienti
retorici
e formali
Descrive
con sufficiente
padronanza
gli elementi
retorici
e formali
Dimostra
una completa
conoscenza
degli elementi
retorici e
formali e della
loro funzione
comunicativa
Capacità di
riflessione e contestualizzazione
Max 3 punti
Offre scarsi spunti
critici e non sa
contestualizzare
Offre sufficienti
spunti di riflessione
e di contestualizzazione
Dimostra capacità
di riflessione critica
e contestualizza
il brano
con ricchezza
di riferimenti
culturali
Adeguatezza
della struttura,
organizzazione
ed elaborazione
delle risposte in
un discorso
organico
Max 2 punti
Struttura del
testo
inadeguata
e disorganica
Testo
sufficientemente
organico,
coerente
e coeso
Correttezza
formale e
controllo
espressivo
Max 4 punti
Forma
trascurata,
faticosa,
con molti errori
Testo
sostanzialmente corretto
Testo corretto
e sufficientemente fluido
Testo corretto
e fluido,
espressione
appropriata
ed efficace
TEMA
STORICO
Conoscenza
dell’argomento,
pertinenze e
capacità di
individuare i dati
fondamentali
Max 5 punti
1-1.5
Non è
pertinente e la
conoscenza dei
dati storici è
insufficiente
Alcune parti
del tema sono
fuori traccia
o non sono
state sviluppate,
le conoscenze
sono sommarie
E’ pertinente
e dimostra di
avere sufficienti
conoscenze
E’ pertinente
e lo sviluppo
della traccia è
completo
2-2.5
3
4
5
Punteggio
conseguito
E’ pertinente
e sviluppa
in modo
esauriente tutti
gli spunti con
ricchezza di
conoscenze
Capacità di
analisi e di
sintesi, riflessione
e interpretazione
critica
Adeguatezza
della struttura
(unità,
organicità,
coerenza e
coesione)
Correttezza
formale e
controllo
espressivo
Max 4 punti
Non dimostra
sufficienti
capacità di analisi
e di sintesi
Max 2 punti
Struttura
del testo
inadeguata
e disorganica
Max 4 punti
Forma
trascurata,
faticosa,
con molti errori
Ripropone
correttamente
l’interpretazione
del libro di testo o
la spiegazione
dell’insegnante
Testo
sufficientemente
organico,
coerente
e coeso
Testo
sostanzialmente
corretto
Sa analizzare la
situazione storica
e fornisce sintesi
pertinenti
Presenta i dati
storici fornendo
fondate sintesi e
giudizi personali
Testo corretto e
sufficientemente
fluido
Testo corretto
e fluido,
espressione
appropriata
ed efficace
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER ELABORATI SCRITTO-GRAFICI
Nome e cognome
__________________________________________
Classe ___________________________________________________
Progetto __________________________________________________
FASI PARAMETRI
PUNTI
VALUTAZIONE
1
Analisi limitata,strategia debole
2
Analisi approfondita,strategia efficace
1
Ideazione debole e limitata
2
Ideazione coerente
3
Ideazione adeguata e proposte efficaci
1
Sperimentazione limitata
Abilità informatiche carenti
1° FASE
IDEAZIONE
Briefing
Analisi preliminare
Definizione obiettivi
Visualizzazione delle
idee
Varietà e coerenza delle ipotesi
con gli argomenti proposti
2° FASE
SVILUPPO
+1
Sperimentazione
Articolazione e ricchezza
sperimentale
Abilità grafiche di visualizzazione
Coerenza con le ipotesi iniziali
2
+1
3
3° FASE
FINISH LAYOUT
Efficacia comunicativa della
soluzione finale
Attinenza con gli intenti iniziali
Finish layout
Originalità del percorso creativo
e delle soluzioni proposte
Realizza personalmente le immagini utilizzate
(illustrazioni, foto, fotomontaggi)
Sperimentazione adeguata
Usa il software in maniera corretta
Sviluppa l’idea in modo coerente
Realizza personalmente le immagini utilizzate
(illustrazioni, foto, fotomontaggi)
Sperimentazione approfondita
Usa il software in maniera efficace in funzione
delle idee da sviluppare
+1
Realizza personalmente le immagini utilizzate
(illustrazioni, foto, fotomontaggi)
1
Comunicazione inefficace
Elaborati imprecisi e/o scelte inadeguate
2
Comunicazione coerente
Elaborati corretti
3
Comunicazione efficace
Elaborati ben articolati, sviluppa le idee con
proprietà progettuale
1
Proposta non completamente corretta e/o poco
originale
2
3
Proposta corretta
Proposta efficace ed originale
PARZIALI
/15
Punteggio finale
ESAME DI STATO 2014
CLASSE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Disciplina
INDICATORI
Conoscenza
Acquisizione
adeguata delle
nozioni oggetto
di studio
Competenze
linguistiche e/o
specifiche della
disciplina; utilizzi
ed applicazioni
delle conoscenze
Capacità
Abilità di sintesi,
argomentazione
coerente,
rielaborazione
Candidato
DESCRITTORI
•
Gravemente lacunose, quasi assenti
•
Generiche, con lacune o inesattezze
•
Essenziali e complessivamente corrette
•
Complete ed esaurienti nonostante qualche
errore
•
Corrette, approfondite e dettagliate
•
Scarse
•
Risposte inadeguate
•
Nozioni esposte in modo incompleto e/o
utilizzando un linguaggio poco appropriato
•
Esposizione dei contenuti in modo
soddisfacente e con linguaggio adeguato
•
Organizzazione completa dei contenuti ,
usando un linguaggio appropriato ed efficace
•
Affronta il quesito parzialmente e/o senza
articolarlo in modo coerente
•
Rielabora i contenuti in modo soddisfacente,
talvolta con qualche imprecisione
•
Rielabora i contenuti in modo positivo
mostrando capacità di elaborazione critica e
personale
TOTALE PUNTEGGIO
Punti Punt.
1-5
6-8
9-11
12-13
14-15
1-5
6-8
9-11
12-13
14-15
1-8
9-13
14-15
Scarica

5E - Home Modigliani