LA GAZZETTA DEI
MORTE MISTERIOSA AL MUSEO DELLE SCIENZE
UNO ZOOLOGO CURIOSO,
MA ALLE PRIME ARMI
Così viene descritto da colleghi ed amici
Mario Palmieri, trovato morto l'altro ieri al
Museo delle Scienze.
Gli inquirenti hanno scoperto che Palmieri aveva
recentemente acquistato un serpente per il Museo
delle Scienze, e lo stava sottoponendo a controlli
sanitari prima di portarlo in esposizione. La teca è
stata trovata aperta, con il serpente ancora al suo
interno.
Non si sa però se
il rettile abbia
avuto un ruolo
nella morte di
Palmieri.
Per
approfondire
la
notizia,
clicca
sulla foto.
IL SERPENTE DELLA SETTIMANA
Continua la nostra carrellata fra i serpenti
più belli e pericolosi del mondo
Vieni a scoprire questo incredibile animale cliccando
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CURIOSITÀ ZOOLOGICHE
Il veleno si vede da lontano
È possibile distinguere facilmente con una semplice
occhiata se un serpente è velenoso o perfettamente
innocuo?
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UNO ZOOLOGO CURIOSO,
MA INESPERTO
Gli inquirenti hanno passato in rassegna tutti i
serpenti ospitati al Museo delle Scienze, non rilevando
alcun problema riguardo la loro pericolosità.
Il giudizio rimane però in sospeso a proposito
dell'ultimo acquisto, un variopinto serpente
proveniente dal Messico sul quale Palmieri stava
compiendo alcune analisi per verificarne lo stato di
salute.
Di sicuro si sa solo che, al momento del rinvenimento
del cadavere, il serpente era all'interno della teca, che
però risultava aperta. Secondo i primi accertamenti, si
tratterebbe di un animale tranquillo ed in buona
salute: ma ha avuto un ruolo nella morte di Palmieri?
Si riuscirà ad arrivare ad una conclusione in breve
tempo?
Le indagini, intanto, si fanno via via più serrate.
IL SERPENTE DELLA
SETTIMANA
In questa rubrica trattiamo sempre di una particolare
specie in grado di suscitare l'attenzione dei
lettori per certe sue caratteristiche particolari.
Stavolta, invece, preferiamo parlare di un gruppo di
serpenti americani che fa della propria vistosa
colorazione un avvertimento per i predatori. Si
tratta del fenomeno detto aposematismo, per il
quale i predatori tendono a non attaccare animali
con colori sgargianti che denotano la loro
pericolosità.
Le perplessità nascono dal fatto che non tutti i
variopinti serpenti di questo gruppo sono
veramente pericolosi: alcuni, infatti, lo sono molto
meno, mentre altri non lo sono affatto.
Questo piccolo pasticcio ha però una spiegazione: la
specie mediamente velenosa è quella che,
mordendo un predatore, fa molto male ma non
uccide. Il predatore ricollegherà dal quel momento
in poi questi sgargianti colori alla pericolosità e
non attaccherà mai più serpenti simili,
risparmiando in tal modo sia le specie mortali che
quelle innocue.
IL VELENO SI VEDE DA
LONTANO
In questo numero vi proponiamo un curioso fenomeno animale del continente
americano: quello del mortale serpente corallo e del falso serpente corallo, che è
totalmente innocuo.
I due serpenti sono molto simili: presentano infatto una colorazione ad anelli lungo
tutto il corpo, di colore rosso, nero e giallo (talvolta anche bianco).
L'unica cosa che permette di distinguerli è la disposizione di questi anelli colorati:
per insegnare anche ai bambini a distinguerli da lontano ed evitare quelli velenosi,
sono state coniate alcune filastrocche. Traducendole dall'inglese, potremmo dire
che “Se il rosso tocca il nero, è un amico sincero; ma se il rosso tocca il giallo, è un
vero corallo”.
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Indagine A