Un a pa r o la , t a n t e s t o r ie ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO In collaborazione con: E abbiamo insieme scoperto che è bello essere utopistici perché vediamo ancora quello che non c'è, e domani, invece, ci sarà....... La mano è la finestra della mente. Immanuel Kant Don Milani VOLONTARIATO: UNA PAROLA, TANTE STORIE Pensieri, riflessioni, conoscenze, testimonianze, esperienze di come vivono i giovani la realtà del volontariato Percorso ideato e realizzato dalla classe III D dell'Istituto Comprensivo di Montereale Valcellina VITA PROTAGONISTI DELLA STORIA Simon: donatore di organi; Kay: bambino ; Mamma di Kay UN BAMBINO E' IN PERICOLO DI VITA. L’OSPEDALE DEL PAESE CERCA DELLE PERSONE COMPATIBILI PER DONARGLI UN RENE. DALLE RICERCHE RISULTA SIMON E' L’UNICO CHE PUO SALVARLO. E A LUI SPETTA DECIDERE LA VITA O LA MORTE DI QUESTO BAMBINO. Fammi vedere...oh... Mamma ha accettato! Mi ha salvato la vita!!!!.. E' arrivata finalmente la risposta di Simon: sono molto emozionata leggila tu! CARO KAY, SONO FELICE DI COMUNICARTI CHE TI SALVERO' LA VITA.. NONOSTANTE I MEDICI MI ABBIANO FATTO PRESENTE TUTTI I RISCHI A CUI ANDRO' INCONTRO, COME POSSO TIRARMI INDIETRO DI FRONTE AD UNA SCELTA SIMILE? LA TUA VITA DIPENDE DA UN MIO DONO, MA ANCHE LA MIA VITA E' UN DONO: CHI DICE CHE LA MIA SIA PIU' PREZIOSA DELLA TUA? IO NON TI CONOSCO, MA SEI UN ESSERE UMANO COME ME, CHE HA LO STESSO DIRITTO ALLA VITA. IL DESTINO, CHE TI HA VOLUTO METTERE ALLA PROVA, PUO' ESSERE CAMBIATO DA UN MIO GESTO DI ALTRUISMO: NE SAREMO FELICI ENTRAMBI. CI CONOSCEREMO IN OSPEDALE E PROSEGUIREMO A CONOSCERCI DOPO FUORI... A PRESTO SIMON Frassino Sandy e Frisan Giulia OTTIMISMO “Secondo me la prima qualità che deve avere un volontario è l'ottimismo: un atteggiamento positivo, da solo, non riesce a risolvere tutti i problemi, ma ha la forza di coinvolgere abbastanza persone da renderlo utile nel vedere l'invisibile, sperare l'impensabile ed ottenere l'impossibile" De Pol Jusy Il volontariato ha il compito di promuovere le relazioni e la solidarietà nelle comunità in cui opera. Tutto ciò è previsto anche dalla nostre leggi: COSTITUZIONE ITALIANA Art. 2: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle forme sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,economica e sociale LEGGE 28 marzo 2003, n. 53 53/03 art. 2 comma b) La scuola deve promuovere “il conseguimento di una formazione spirituale e morale, anche ispirata ai principi della Costituzione, e lo sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale, alla comunità nazionale ed alla civiltà europea” Alzetta Giulia e Boschian Asia ORGANIZZAZIONE SENZA FINE DI LUCRO Luca: protagonista; Sonia, volontaria Simone, Giuseppe, Carlo, amici di Luca. Luca ha cominciato la scuola da pochi mesi e ha fatto nuove amicizie Uscendo da scuola, gli amici Giuseppe, Carlo e Simone gli chiedono di andare in discoteca. Lui declina l'invito. Hey Luca, noi stasera andiamo a divertirci in discoteca. Vieni anche tu? :) No non posso, sarà per un'altra volta! Ok va bene, ci vediamo. I tre amici se ne vanno. Luca triste dirigendosi verso casa, si ferma al Cluchignar di Grizzo. Si siede sotto l’albero e pensa ai suoi amici che si divertiranno, mentre lui starà a casa perché non ha soldi. Davanti all’albero c’è il “Super” che è un centro ricreativo gestito da volontari, non a pagamento. Da li esce Sonia, che lo invita ad unirsi a loro. Ciao, perché sei triste? Perché non posso andare con i miei amici a divertirmi. Vieni con me, aggiungiti agli altri che stanno guardando un film. Ma io non ho soldi per entrare.. Non servono soldi, ma un sorriso e tanta voglia di stare insieme!!!!! Franceschin Elena e Povoledo Silvia. NATURA Tizio e Caio abitano alle pendici dello stesso monte. Ogni mattina si incontrano sempre per fare quattro chiacchere. Un giorno Caio propone a Tizio di partecipare alla costruzione di una discarica con alcuni volontari in cima alla montagna. Tizio, che è benestante, rifiuta l'invito poiché ha appena stipulato un esoso contratto per lo smaltimento dei rifiuti con una ditta privata e dice:”E' comodo, non devo fare fatica, non ho alcun pensiero, lavorano gli altri..” Il volontario ribatte “ i soldi non puliscono la natura poichè essa è come un figlio: non si può crescerlo senza amore!” e munito di attrezzi sale sulla cima, raccoglie assieme agli altri volontari le immondizie e costruisce la discarica sicura. Un paio di anni più tardi,si incontrano sempre alle pendici del monte e Tizio racconta a Caio che dovrà operarsi per una grave malattia contratta a causa del consumo dell'acqua inquinata nelle falda vicino alla discarica, che seppur pagata caro prezzo, non era stata costruita in sicurezza. La storia insegna che ciascuno di noi deve proteggere e amare la natura perchè non possiamo affidarci agli altri e poi piangerci addosso. Mazzucco Matteo e Martinelli Ambra TENACIA Fare volontariato è come andare a scalare una montagna: non bastano le buone intenzioni, perchè , per arrivare in cima, ci vogliono tenacia e sacrificio. Per arrivare sulla cima bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà di mantenere le promesse fatte, la propria responsabilità. E solo quando si è in cima, ci si sente appagati e l'adrenalina ti spinge a pensare a nuove imprese per rendere la gente felice come te Della Putta Marthin ASSISTENZA Breve storia del sistema assistenziale La discriminazione tra libero e schiavo è forse la forma più antica di emarginazione; diffusa nel nel mondo classico,viene mitigata dal Cristianesimo con cui emerge e si diffonde quella tensione verso la realizzazione di una solidarietà che rifiuta ogni discriminazione. Al centro del messaggio cristiano c'è l'idea dell'amore, della caritas e i primi destinatari del Vangelo sono proprio i poveri. Si attua sempre di più una solidarietà vissuta e non istituzionalizzata, priva di quel giuridicismo che caratterizzerà tanto pesantemente la successiva impalcatura assistenziale. Però l'assistenza si organizza diventando sempre più industria e potere: è in questo periodo che trovano la loro origine storica e ideologica molti apparati assistenziali esistenti ancora nel mondo moderno. Sorgono, infatti, le prime istituzioni ospitaliere operanti presso i monasteri, con lo scopo, subito chiaro, di svolgere una funzione repressiva e di controllo in difesa del potere costituito. In età moderna l'assistenza diventa per la prima volta iniziativa anche dello Stato e si cerca, grazie all'imporsi della classe borghese, di far passare l'amministrazione di ospedali ed ospizi in mano laica; ASSISTENZA Breve storia del sistema assistenziale si è, infatti, ormai intuita la necessità di un intervento dei poteri pubblici per regolare l'assistenza intuizione dettata dalla volontà non di ridurre la povertà, ma di rendere i poveri socialment inoffensivi. La necessità di salvaguardare l'ordine pubblico, minacciato da questo cospicuo afflusso di poveri, determina, nel settore dell'assistenza, tutta una serie di riforme caratterizzate da un sempre più massiccio intervento dello Stato. Con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino è la libertà, e non l'uguaglianza, ad occupare il posto principale, tuttavia non dobbiamo dimenticare che è proprio in questo momento storico che si rinvengono le radici della moderna filantropia; l'uomo si rende conto di non esser più da solo ed inizia a manifestare un sentimento di "simpatia ed amicizia" nei confronti degli altr uomini, muovendo da uno spirito di solidarietà umana e di carità tendenti a promuovere la felicità il benessere di tutti. L'assistenza diventa un dovere dello Stato. Con la Sinistra storica e, sotto la spinta del movimento operaio, prende vigore la teoria pluralist caratterizzata dal libero associazionismo con finalità solidaristiche e assistenziali. La fine degli anni Settanta segna il declino di un modello prevalentemente filantropico dell'assistenza e vede il diffondersi di un volontariato che, attraverso progressive puntualizzazioni diventerà vero e proprio soggetto politico riconosciuto anche dalla successiva produzion legislativa. In questo periodo e sulla base di queste esperienze, viene costruita l'identità del volontario attorno a precisi valori: gratuità, creatività, condivisione . Cola Targa Juliana, Hevko Valentina, Rigo Giorgia RICOSTRUZIONE C'era una volta un misantropo che , non aveva niente da dare né da perdere. Non gli interessavano gli altri, pensava solo a SE' e amava solo stare da solo. Viveva sotto un albero, riparato da due pezzi di ferro e dormiva in un sacco a pelo. Un freddo giorno d’inverno venne un turbolento temporale, caddero saette e fulmini, uno di essi cadde sul SUO albero e lo spezzò. Il SUO riparo venne distrutto. Il SUO mondo era andato distrutto! Era disperato e non sapeva cosa fare. Ma senza chiedere, noi volontari molto gentilmente lo aiutammo: eravamo una bella squadra di gentili signori, che lavorarono giorno e notte e collaborammo con lui per ricostruire il SUO riparo, forse anche più bello di prima. perchè non era più solo SUO ma era anche NOSTRO, cioè di tutti NOI perchè con il nostro AIUTO abbiamo dato un senso nuovo alla sua vita. Da quel giorno la vita del misantropo cambiò e non fu più solo la SUA vita ma la “mise in comune” con la NOSTRA unendosi a noi nell'aiutare il prossimo Davide Fabio e Taboga Melissa INSOSTITUIBILE Io partecipo, assieme ad altri miei coetanei, ogni anno alla manifestazione denominata “La Madona de Agost da curtì a Curtì” organizzata dalla Proloco di Montereale; faccio un po' di tutto: pulisco i tavoli, porto via l'immondizia, riordino le scorte... Non mi sembrava di far un granchè ma quest'anno, è capitato che, un pomeriggio, non sia potuta andare perchè non stavo molto bene e gli organizzatori mi hanno telefonato per sapere come stavo e per dirmi che ero insostituibile. Nessuno mai me lo aveva detto e questa parola mi ha riempito di gioia. Riflettendo i volontari sono davvero preziosi perchè non si può sostituirli facilmente: se non ci sono, non puoi, per esempio, andare a reclutarli in una agenzia perchè lo fanno volontariamente e gratuitamente. Roveredo Serena AIUTO Io non so dire se faccio volontariato ma nel mio piccolo mi pare di aiutare le persone: quando vado a trovare mia nonna , approfitto anche per andare a trovare una signora sola che abita vicino a lei che è inferma ed è sempre sola. Io le porto, magari, una fetta di torta fatta dalla mamma o anche niente, tanto lei è contenta solo di vedermi perchè io la faccio ridere raccontandole quello che succede a scuola Marson Elia TUTELA DEI PIU' DEBOLI C’era una volta un ragazzino di nome Giovanni che aveva dei problemi con un ragazzo che lo minacciava sempre e gli rubava sempre la merenda e quindi lui aveva sempre fame. La cosa andò avanti per molto tempo, finchè un giorno il ragazzino non decise di ribellarsi dicendo:”Ho fame! Perché devo sempre aver fame perché tu non hai mai la tua merendina?” Il ragazzo grande rispose con tono molto irritato e minaccioso:”Stai zitto e dammi la merenda, se non vuoi che ti faccia male veramente!” Giovanni fu costretto da queste brutali minacce a dare la merenda al ragazzo senza opporsi e stando zitto perché sennò si sarebbe fatto molto male. Il giorno seguente il ragazzo andò dagli anziani del Circolo del Volontariato e spiegò loro tutta la storia per filo e per segno. Loro si proposero come garanti del momento dell'intervallo, sai nel controllare eventuali abusi, sia, attraverso una colletta, di accontentare anche chi non aveva la merenda. Giovanni fece un sospiro di sollievo e disse:”Finalmente posso mangiare in santa pace e nessuno mi porterà più via la merenda”. La sera andò a trovare i signori del Volontariato e lì ringraziò tutti uno per uno finchè non venne notte e Giovanni disse:”Non mi sdebiterò mai abbastanza, grazie di tutto!” Battistella Marco e Tome' Valentina OBIETTIVO ED ECCOCI ARRIVATI ALLA FINE DI QUESTO PERCORO COSTELLATO DI TANTE BELLE PAROLE. MA PERCHE' CONCLUDERE PROPRIO CON QUESTA PAROLA? PERCHE' SIAMO ORGOLIOSI NON SOLO DI PARLARE DI VOLONTARIATO MA DI FARE VOLONTARIATO. INFATTI ABBIAMO IN PROGETTO DUE ATTIVITA': 1. ABBIAMO DATO LA NOSTRA DISPONIBILITA' AL “CIRCOLO DEL VOLONTARIATO E DELL'ANZIANO” DI MONTEREALE VALCELLINA A PARTECIPARE ALL'ORGANIZZAZIONE E ALLA DISTRIBUZIONE DEI PASTI DURANTE IL CONSUETO PRANZO DEL 01 MAGGIO 2012 CHE SI TERRA' A MONTEREALE VALCELLINA 2.ASSIEME AD ALCUNI PROFESSORI E VOLONTARI DI TUTTE LE ETA' ABBIAMO PROGETTATO PER IL PROSSIMO A NNO SCOLASTICO UNO SPORTELLO DI AIUTO PER L'ESECUZIONE DEI COMPITI E PER LO STUDIO : NOI GRANDI INSEGNEREMO QUALCOSA AI PIU' PICCOLI........ SONO SEMPLICI INIZIATIVE MA L'IMPORTANTE E' COMINCIARE ..................................... La classe III D HANNO CURATO AL PARTE GRAFICA I SEGUENTI ALUNNI: De Lorenzi Jason, La Peta Lorenzo, Manarin Michele, Orlando Serafino