AT1 Strumenti per la valutazione e la gestione del rischio
del patrimonio costruito
Linea 1 - Nuovi aspetti nella valutazione delle strutture
esistenti e degli interventi di adeguamento e valutazione del
rischio sismico del patrimonio costruito a scala regionale
Task 1 - VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA’
DI EDIFICI IN MURATURA, CENTRI STORICI E
BENI CULTURALI
Coordinatori: Sergio Lagomarsino, Guido Magenes, Claudio Modena
Subtask 1a - Analisi e verifica di costruzioni in muratura
Coordinatore: Sergio Lagomarsino
Subtask 1b - Strutture in muratura: sperimentazione, valutazione
dell’efficacia degli interventi
Coordinatore: Claudio Modena
AT1-1 – Valutazione strutture esistenti e interventi di adeguamento
Task 1 – Vulnerabilità di edifici in muratura, centri storici, beni culturali
Unità di Ricerca
UR
1. POLIMI-a
2. POLIMI-b
3. ROMA1-a
4. ROMA1-b
5. ROMA2
6. ROMA3
7. UNIBG
8. UNIBS
9. UNICT
10. UNIFE
11. UNIFI
12. UNIGE-a
13. UNIGE-b
14. UNINA-a
15. UNINA-b
16. UNINA-c
17. UNINA-d
18. UNINA-e
Ateneo
Poli Milano
Poli Milano
Roma Sapienza
Roma Sapienza
Roma T. Vergata
Roma Tre
Bergamo
Brescia
Catania
Ferrara
Firenze
Genova
Genova
Napoli
Napoli
Napoli
Napoli
Napoli
Responsabile UR
Giuliana Cardani
Maria Adelaide Parisi
Luis Decanini, Domenico Liberatore
Giorgio Monti
Ugo Ianniruberto
Gianmarco De Felice
Giulio Mirabella Roberti
Ezio Giuriani
Ivo Caliò
Antonio Tralli
Andrea Vignoli
Sergio Lagomarsino
Stefano Podestà
Nicola Augenti
Bruno Calderoni
Antonio Formisano
Beatrice Faggiano
Claudia Casapulla
AT1-1 – Valutazione strutture esistenti e interventi di adeguamento
Task 1 – Vulnerabilità di edifici in muratura, centri storici, beni culturali
Unità di Ricerca
UR
19. UNIPD-a
20. UNIPD-c
21. UNIPG
22. UNIPI
23. UNIPV-c
24. UNIRC
25. UNISR
26. UNITN
27. UNITS
28. IUAV
Ateneo
Padova
Padova
Perugia
Pisa
Pavia
Reggio Calabria
Siracusa
Trento
Trieste
Venezia
Responsabile UR
Claudio Modena
Maria Rosa Valluzzi
Antonio Borri
Mauro Sassu
Guido Magenes
Vittorio Ceradini
Caterina Carocci
Maurizio Piazza
Natalino Gattesco
Paolo Faccio
Budget complessivo: 1.280.000 Euro
UR partecipanti senza finanziamento
29. UNIBO
30. UNICAS
31. UNINA-f
Bologna
Cassino
Napoli
Marco Savoia
Elio Sacco (Task 3.1 – Ascione, Prota)
Antonello De Luca
AT1-1 – Valutazione strutture esistenti e interventi di adeguamento
Task 1 – Vulnerabilità di edifici in muratura, centri storici, beni culturali
Subtask 1a - ANALISI E VERIFICA DI
COSTRUZIONI IN MURATURA
(coord. Sergio Lagomarsino)
Il lavoro di ricerca è suddiviso in 3 macro-attività (WP), ciascuna delle quali è
articolata in attività:
WP1. Conoscenza della costruzione, delle vulnerabilità e individuazione
degli schemi strutturali
WP2. Analisi dei meccanismi locali e criteri di verifica
WP3. Analisi del comportamento globale
AT1-1 – Valutazione strutture esistenti e interventi di adeguamento
Task 1 – Vulnerabilità di edifici in muratura, centri storici, beni culturali
Subtask 1a – Analisi e verifica di costruzioni in muuratura
WP1. Conoscenza della costruzione, delle
vulnerabilità e individuazione degli schemi
strutturali
•
Identificazione delle unità strutturali nell'aggregato. Lettura dei danni
e identificazione dei possibili meccanismi. Rilievo costruttivo.
(UNISR – Carocci)
•
Criteri metodologici e procedure per la valutazione di vulnerabilità
sismica di aggregati edilizi (IUAV – Faccio)
•
Aspetti critici della modellazione di costruzioni in muratura
(UNIFE – Tralli)
UNISR – Caterina Carocci
Identificazione delle unità strutturali nell'aggregato. Lettura
dei danni e possibili meccanismi. Rilievo costruttivo
Tematismi: tipologie e localizzazione dei presidi antisismici storici
ricalco
UNISR – Caterina Carocci
Identificazione delle unità strutturali nell'aggregato. Lettura
dei danni e possibili meccanismi. Rilievo costruttivo
UNISR – Caterina Carocci
Identificazione delle unità strutturali nell'aggregato. Lettura
dei danni e possibili meccanismi. Rilievo costruttivo
LETTURA DEI DANNI
Centri storici/edifici in aggregato – rilievo dei quadri fessurativi
UNISR – Caterina Carocci
Identificazione delle unità strutturali nell'aggregato. Lettura
dei danni e possibili meccanismi. Rilievo costruttivo
Centri storici/edifici in aggregato – identificazione dei meccanismi attivati o attivabili
IUAV – Paolo Faccio
VALUTAZIONE DI VULNERABILITÀ
SISMICA DI AGGREGATI EDILIZI
PERCORSO METODOLOGICO
Inquadramento territoriale dell’aggregato
Scelta dell’azione sismica di riferimento
Conoscenza dell’aggregato
e.g. restituzione delle trasformazioni costruttive – fasi –
mediante l’uso di analisi urbane e stratigrafiche speditive
Modelli e metodi d’analisi
Verifiche sismiche
LV2
LV3
Individuazione degli elementi maggiormente
concorrenti alla definizione dei criteri speditivi
IUAV – Paolo Faccio
VALUTAZIONE DI VULNERABILITÀ
SISMICA DI AGGREGATI EDILIZI
CASO STUDIO: CANALE DI TENNO (TN)
CONOSCENZA: Evoluzione dell’aggregato: analisi cartografica e per
rapporti macrostratigrafici per la definizione mediante la conoscenza
dell’aggregato dei possibili meccanismi di collasso
Configurazione attuale
CONOSCENZA AGGREGATO
• Identificazione aggregato
• Evoluzione dell’aggregato
• Rilievo geometrico
• Rilievo critico
• Caratterizzazione dei materiali
UNIFE – Antonio Tralli
ASPETTI CRITICI DELLA MODELLAZIONE DI
STRUTTURE IN MURATURA
Collasso fuori dal piano di pareti e volte in muratura in presenza anche di
non linearità geometriche (G. Milani Polimi, A. Tralli Unife)
Meccanismo di collasso e deformata di pareti
in muratura caricate fuori dal piano.
Curva carico spostamento e deformata di una
volta emisferica in muratura
UNIFE – Antonio Tralli
ASPETTI CRITICI DELLA MODELLAZIONE DI
STRUTTURE IN MURATURA
Comportamento viscoelastico di strutture in muratura
A. Cecchi IUAV, A. Tralli Unife
Incremento delle deformazioni in una colonna per effetto della viscoelasticità della
malta per piccole eccentricità e diminuzione del carico sostenibile in presenza di
grandi eccentricità
AT1-1 – Valutazione strutture esistenti e interventi di adeguamento
Task 1 – Vulnerabilità di edifici in muratura, centri storici, beni culturali
Subtask 1a – Analisi e verifica di costruzioni in muuratura
WP2. Analisi dei meccanismi locali e criteri di
verifica
•
Validazione dei diversi metodi di analisi (anche con riferimento a dati
sperimentali) (UNIGE-a – Lagomarsino)
•
Influenza della qualità muraria e incertezze di modello (ROMA3 – De Felice)
•
Capacità deformativa e dissipazione (ROMA1-a – Decanini, Liberatore)
•
Comportamento dinamico (UNINA-e – Casapulla)
UNIGE-a – Sergio Lagomarsino
VALIDAZIONE DEI DIVERSI METODI DI ANALISI
Modello in scala di un sistema arco-piedritto
Conci in plastica
Scala: 1:10
Aggiunta
di pesi
(copertura)
Piano inclinabile
Inserimento di catena
UNIGE-a – Sergio Lagomarsino
VALIDAZIONE DEI DIVERSI METODI DI ANALISI
Meccanismi di collasso
UNIGE-a – Sergio Lagomarsino
VALIDAZIONE DEI DIVERSI METODI DI ANALISI
Mecc. 4cern.
Mecc. 4cern. reale
Moltiplicatore
meccanismo a 5
cerniere in corrisp.
rotazione piedritto
destro al collasso
Mecc. 5 cern. cat. rigida
Rotazione piedritto
destro al collasso.
UNIGE-a – Sergio Lagomarsino
VALIDAZIONE DEI DIVERSI METODI DI ANALISI
Prove su tavola vibrante presso ENEA Casaccia (www.perpetuate.eu)
UNIGE-a – Sergio Lagomarsino
VALIDAZIONE DEI DIVERSI METODI DI ANALISI
Acceleration
response spectrum
Horizontal disp.
(top piers, keystone)
Displacement
response spectrum
ADRS
Capacity curve
Opening joint
•
•
Maximum horizontal displacement (mm)
Il massimo spostamento nella
curva di capacità è circa 100 mm.
La massima domanda spettrale
di spostamento (ξ=5%) è 53 mm,
mentre il massimo spostamento
registrato in sommità è di 61 mm.
ROMA3 – Gianmarco De Felice
Influenza della qualità muraria e
incertezze di modello
Accelerazione (ag/g)
1. Valutazione della capacità sismica
in funzione della qualità muraria
blocco rigido
sezioni reali
Spostamento (δ/δ0)
Sezioni murarie
Meccanismi
di collasso
ROMA3 – Gianmarco De Felice
Influenza della qualità muraria e
incertezze di modello
Valutazione della domanda sismica
risultati preliminari della sperimentazione su
tavola vibrante e della simulazione numerica
Simulazione numerica
5
4
3
2
Analitico
Fattore di struttura (q)
.
50% 60%
Normativa
Series2
sperimentale
70%
80%
90% 100%
Percentuale di casi
conservativi
numerico
ROMA1-a – Luis Decanini, Domenico Liberatore
DISSIPAZIONE DELL’ENERGIA IN
MECCANISMI DI COLLASSO
Oscillazioni bilaterali
Il coefficiente di restituzione sperimentale è più
basso di quello analitico. Tener conto di tale
riduzione porta a una stima più accurata della
risposta, che diviene meno severa e più regolare.
2s, tuff, H 800, TH 10
1.0
experimental
Housner, ean, 2s
e = 0.945e
an, 2s
θ / α in d
0.5
0.0
-0.5
-1.0
0
5
10
t (s)
15
20
ROMA1-a – Luis Decanini, Domenico Liberatore
DISSIPAZIONE DELL’ENERGIA IN
MECCANISMI DI COLLASSO
Oscillazioni monolaterali
È stata proposta una
formulazione
analitica, che si è
dimostrata in grado
di cogliere il
comportamento
sperimentale sia in
termini qualitativi
(rimbalzi) sia
quantitativi.
Stime basate su urti
anelastici si sono
dimostrate a sfavore
di sicurezza.
ROMA3 e ROMA1-a
COMPORTAMENTO DINAMICO FUORI PIANO DI
PARETI MURARIE CON VINCOLO MONOLATERO
Sperimentazione su tavola
vibrante e Modellazione
Le prove hanno confermato
l’esistenza di una significativa
riserva di stabilità.
Sono state proposte due strategie di
modellazione.
Le procedure di normativa sono
state messe a confronto con i
risultati di sperimentazione fisica
e analisi numeriche.
La verifica lineare (q = 2) è
conservativa nel 99% dei casi.
La verifica non lineare è conservativa
nell’82% dei casi.
UNINA-e – Claudia Casapulla
VALUTAZIONE DELLA CAPACITÀ
SISMICA DI MECCANISMI LOCALI
1) Valutazione dell’azione sismica che attiva il meccanismo locale di danno.
Si utilizza una procedura semplificata, già proposta nel triennio precedente,
basata sull’approccio cinematico in analisi limite con leggi di scorrimento di
tipo non-associato.
a) Influenza dell’orditura di diaframmi orizzontali sull’azione sismica di
riferimento per l’attivazione di classi di meccanismi fuori dal piano.
b) Massima altezza di scavo e di parete libera consolidata per le pareti
murarie di una fortezza islamica (scavi archeologici sito UNESCO Al
Balid – Sultanato dell’Oman) (in collaborazione con UR UNIPI)
L1
ξ
ζ
a)
b)
α
θ sinα
X1
θ
z
θ cosα
L
bζ
X
UNINA-e – Claudia Casapulla
VALUTAZIONE DELLA CAPACITÀ
SISMICA DI MECCANISMI LOCALI
2) Valutazione della capacità sismica dei meccanismi locali in
condizioni dinamiche.
Fase 1. Costruzione di accelerogrammi artificiali come combinazione più
sfavorevole di impulsi elementari. Risposte in risonanza.
Fase 2. Primi risultati:
a) Confronto della risposta in risonanza del blocco con quella
dell’oscillatore elementare elastico soggetto a input analogo.
b) Criteri di riduzione della risposta in risonanza.
c) Confronto dei risultati con quelli della NTC08 per i meccanismi
locali (analisi cinematica non lineare).
AT1-1 – Valutazione strutture esistenti e interventi di adeguamento
Task 1 – Vulnerabilità di edifici in muratura, centri storici, beni culturali
Subtask 1a – Analisi e verifica di costruzioni in muuratura
WP3. Analisi del comportamento globale
•
Simulazione delle prove dinamiche effettuate presso Eucentre/ENEA
(UNIPV – Magenes)
•
Il ruolo delle fasce di piano ed i relativi criteri di resistenza (UNINA-b - Calderoni)
•
Il ruolo degli orizzontamenti ed i relativi criteri di modellazione
(ROMA2 - Ianniruberto)
•
Sviluppo di modelli e criteri di verifica per edifici consolidati
(UNIGE-a - Lagomarsino)
•
Modelli e codici di calcolo strutturale per interventi di adeguamento sismico
(UNICAS - Sacco)
•
Criteri per la modellazione e verifica di unità edilizie negli aggregati di centri
storici (ROMA1-b - Monti)
•
Analisi non lineare degli aggregati edilizi nei centri storici (UNINA-c - Formisano)
•
Metodi e procedure di analisi di strutture monumentali (UNINA-f - De Luca)
UNIPV – Guido Magenes
Simulazione delle prove dinamiche
effettuate presso Eucentre
Wood to masonry connections
UNIPV – Guido Magenes
Simulazione delle prove dinamiche
effettuate presso Eucentre
Strumentazione e sistema di acquisizione
|43 accelerometri
|8 trasduttori di spostamento
|4 strain gauges sulle catene
|acquisizione ottica degli spostamenti assoluti (HD cameras)
2
4
7
1
8
6
3
9
10
5
UNIPV – Guido Magenes
Simulazione delle prove dinamiche
effettuate presso Eucentre
Quadro del danno e meccanismi attivati a 0.40 g di PGA
nominale
UNIPV – Guido Magenes
Simulazione delle prove dinamiche
effettuate presso Eucentre
Risposta a 0.40 g di PGA nominale dell’edificio danneggiato
e rinforzato con il semplice inserimento di catene
UNIPV – Guido Magenes
Simulazione delle prove dinamiche
effettuate presso Eucentre
Mattone
Edificio N°2 – solaio con doppio tavolato, collegato
alla muratura con angolare in acciaio
cordolo sommitale in muratura
traliccio MurFor Φ5
P1-P2 (2 Φ16)
Malta M1
Scaglie
muratura in pietra
Cordolo laterale
UNINA-b – Bruno Calderoni
Il ruolo delle fasce di piano ed i
relativi criteri di resistenza
Fascia “debole”
Edifici antichi
Fascia “con catena”
DANNI RILEVATI A L’AQUILA
Fascia “trave”
Edifici moderni
L’analisi dei danni e
della vulnerabilità
sismica delle pareti
murarie deve essere
filtrata dalla
conoscenza della
configurazione
delle fasce di piano
Differenze di: configurazioni morfologiche - tipologie strutturali - tipi di rottura
UNINA-b – Bruno Calderoni
Il ruolo delle fasce di piano ed i
relativi criteri di resistenza
ANALISI TEORICO-NUMERICHE
- Estensione zona reagente
- Eccentricità delle azioni di bordo
- Inclinazione del puntone
L’ESTENSIONE DELLA ZONA REAGENTE NON VARIA
AL CRESCERE DELLE SOLLECITAZIONI ESTERNE
DEFINIZIONE DI UN MODELLO SEMPLIFICATO:
SEMPLIFICATO “PUNTONE AD ARCO”
2e
α f
H
α
L
RESISTENZA A TAGLIO: min
Un doppio arco rappresenta la diffusione degli
sforzi di compressione nel puntone.
La spinta dell’arco corrisponde alle azioni di
estremità del pannello ed è correlata agli sforzi
di trazione ortogonali all’asse del puntone
Vtraz
σ max ⋅ senα ⋅ 2 ⋅ t ⋅ L2
=
8 ⋅ f ⋅ cos 2 α
(trazione)
V p = N p ⋅ tgα = f h ⋅ t ⋅ c
2e
L
(compressione)
UNINA-b – Bruno Calderoni
Il ruolo delle fasce di piano ed i
relativi criteri di resistenza
ATTIVITA’ SPERIMENTALE
NEW
EQUIPMENT
Si proveranno campioni
di fascia comprendenti
porzioni dei maschi e
dei pannelli di nodo
adiacenti,
Effetti da valutare:
- Deformabilità zone di nodo
- Influenza della tessitura e
interlocking
- Compressione nei maschi
Fasce di piano anche rinforzate
e di tipologia più moderna
ROMA2 – Ugo Ianniruberto
Il ruolo degli orizzontamenti ed i
relativi criteri di modellazione
TENSIONI TANGENZIALI NEL PIANO
DELLA PARETE
Tensioni alla
base
Tensioni alla quota del
solaio
UNIGE-a – Sergio Lagomarsino
Sviluppo di modelli e criteri di verifica
per edifici in muratura irregolari,
complessi o con solai flessibili
Revisione critica delle indicazioni contenute nelle NTC 2008
e Circolare 2009 relativamente all’analisi statica non lineare
|Scelta
della distribuzione di forze per l’analisi pushover
|Scelta del nodo di controllo
z
Edifici complessi (estesi, irregolari in pianta e in elevazione)
z
Solai flessibili
|Definizione
z
Analisi multiscala
|Valutazione
z
degli stati limite (SLV – SLC)
probabilistica della sicurezza sismica
Influenza delle incertezze e fattori di confidenza
UNICAS – Elio Sacco
Modelli e codici di calcolo per
interventi di adeguamento sismico
Area Tematica 2, Linea 3, Task 1 – Area Tematica 1, Linea 1, Task 1a
ƒ Modellazione strutturale di costruzioni in muratura (rinforzate con materiali
innovativi). Classificazione dei possibili modelli di calcolo non lineare:
ƒ Micromeccanici, Macromeccanici, Multi scala, Macroelementi
ƒ Valutazione del grado di sicurezza di costruzioni murarie (rinforzate e non) nei
confronti delle azioni sismiche.
ƒ Codici di calcolo per costruzioni in muratura rinforzate con materiali innovativi
soggette ad azioni sismiche
Sviluppo di un macroelemento (trave non lineare): no tension con rinforzo FRP
UNICAS – Elio Sacco
Modelli per il calcolo non lineare dei
rinforzi
F(v)
-70000
Meccanismo arco non rinforzato
-60000
F [N]
-50000
-40000
-30000
-20000
Arco rinforzato con FRP
-10000
0
-2
-4
0
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
Arch I
Arch II
Feap 10 elements
Feap 20 elements
Feap 30 elements
Feap 40 elements
Feap 60 elements
Feap 80 elements
-20
-22
-24
-26
-28
-30
v [mm]
Simulazione numerica
dei risultati sperimentali
attraverso il modello di
trave non lineare
UNINA-c – Antonio Formisano
Analisi non lineare degli
aggregati edilizi nei centri storici
Insediamento a
sviluppo lineare
lungo un asse viario
Insediamento di
Culmine
Tipico degli insediamenti di epoca
medievale .
Edificato di tipo aperto lineare,
si sviluppa lungo un asse viario
principale, le abitazioni sono
costruite lungo questa linea sia
sul lato destro che su quello
sinistro.
sviluppo urbanistico del tessuto urbano
Comune di
Poggio Picenze (AQ)
Il comune si sviluppa in 2 fasi
fondamentali, ben distindistinguibili,
per connotazione
degli aggregati urbani e per
dislocazione
degli
stessi
rispetto alla visione d’
d’insieme
del paese.
Presenta una viabilità principale
formata da percorsi interni che
seguono naturalmente l’orografia
del terreno, delineandosi alle
diverse quote altimetriche con
andamento pressoché parallelo
alle curve di livello.
La struttura viaria secondaria invece, si realizza con percorsi ortogonali
a quelli principali che permettono la risalita dalle quote più basse verso
il fulcro o culmine dell’insediamento. L’acclività del terreno, unita alla
disomogeneità del rilievo determina un tessuto edilizio variamente
articolato con isolati di forma irregolare che si sviluppano
ortogonalmente alla linea di massima pendenza del terreno.
UNINA-c – Antonio Formisano
Analisi non lineare degli
aggregati edilizi nei centri storici
Crollo volta
piano primo
Paramento di facciata - risulta danneggiato con meccanismi di secondo modo
- lesioni da taglio rilevate: distacco di metà
metà pannello con una lesione diagonale o ribaltamento della porzione
porzione superiore.
Il quadro fessurativo sotto riportato mostra come la parte sinistra della facciata abbia
abbia ruotato intono allo spigolo
compresso in basso con conseguente distacco di una porzione del pannello, separata con una lesione che si prolunga
fino al bordo verticale opposto e relativo scorrimento in chiave degli elementi componenti l’
l’arco d’
d’ingresso. Inoltre, il
meccanismo sopra descritto investe
investe parte del pannello d’
d’angolo che si sviluppa lungo la facciata ad
essa ortogonale ed ammorsata, con conseguente perdita della parte sommitale dell’
dell’intero cantonale.
Muratura
in
pietra
grezza
appena sbozzata
realizzata
con
pietre di media
pezzatura
alternate e ben
rinzeppate con
scapoli in pietra
ed elementi in
laterizio allettati
su letti di malta
poco spessi con
regolarizzazione
della superficie
di posa ogni 40
cm circa.
Crollo volta realizzata
in foglio piano terra
Archi inseriti in posizione ortogonale al paramento di facciata
UNINA-f – Antonello De Luca
Metodi e procedure di analisi di
strutture monumentali
Temi ed Attività di Ricerca
Vulnerabilità sismica di edifici monumentali a pianta basilicale:
• Analisi Lineare (L): individuazione delle caratteristiche dinamiche e ripartizione
delle azioni sismiche
• Analisi non Lineare (NL): valutazione della resistenza ultima dei macroelementi
• Analisi Limite: determinazione della resistenza ultima dei macroelementi e
controllo dei risultati delle analisi NL
Il rispetto delle regole dell’arte ai fini della protezione sismica:
• Efficacia delle catene negli interventi di miglioramento
In relazione ai precedenti temi saranno effettuate:
• Analisi della vulnerabilità sismica di un campione esteso di edifici ecclesiastici
aquilani
• Confronto dei risultati delle analisi con i danni subiti
• Analisi sismica di edifici con e senza tiranti metallici (confronti)
UNINA-f – Antonello De Luca
Metodi e procedure di analisi di
strutture monumentali
4 chiese a pianta basilicale danneggiate dal sisma del 2009:
S. Maria di Collemaggio, S. Giusta, S. Pietro di Coppito, S. Silvestro
• Analisi elastica (SAP2000): Comportamento per carichi verticali,
Analisi Modale, Ripartizione azioni sismiche
• Analisi NL (ABAQUS cae 6.7): Capacità ultima macroelementi
• Analisi Limite: confronto con ANL
• Confronto con i danni sismici rilevati
UNINA-f – Antonello De Luca
Metodi e procedure di analisi di
strutture monumentali
Importanza delle regole dell’arte
Studio del comportamento sismico di Palazzo Centi
Analisi elastica SAP2000:
• Comportamento per soli carichi verticali
(utile per verificare il rispetto delle regole dell’arte)
• Individuazione dei modi di vibrare
• Comportamento sismico senza tiranti metallici
• Comportamento sismico con tiranti metallici
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VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA` DI EDIFICI IN