Farmarca_Consorzio di Farmacie della Marca Trevigiana _ “Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
ARTRITE
ARTROSI
SOMMARIO
EDITORIALE
Farmarca “Le Notizie Sulla Salute” _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
a cura della dott.ssa Moira Prete farmacista
Pag. 04 - A cura del Dott. R. Biscaro
QUANDO I GRATTACAPI...HANNO
SEI ZAMPETTE
L’Artrosi
Direttore del U.O. Ospedale San Camillo di Treviso
Pag. 06 - In collaborazione con il Dott. R. Biscaro
Artrite Reumatoide
a cura di Chiara Cestaro
Pag. 08
Artrite ed Artrosi...I Rimedi naturali
a cura di Maria Sandra Muffato
Pag. 10 - Turni delle Farmacie della Marca
Tutti i Turni delle Farmacie
mesi di novembre e dicembre 2008
Pag. 14
Disturbi Stagionali
a cura della Redazione
Pag. 16 - In collaborazione con il Dott. A. Targhetta
L’Omeopatia dalla A alla Z
a cura di Maria Sandra Muffato
Pag. 18
La Distrofia Vaginale
a cura della Redazione
Pag. 20
Abbasso il Colesterolo
a cura della Redazione
Pag. 22 - La Posta dei Lettori
Lo Specialista Risponde
a cura di Anna Maria Del Pia
Copertina:
Autore: Egon Schiele (1890 - 1918)
Titolo dell’opera: A Tree in Late Autumn (1911)
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Referente Redazione Farmarca: Maria Sandra Muffato
Responsabile DMC per Farmarca: Paola Bonora
P
oco più grandi di una capocchia di spillo, di forma
allungata e traslucide; così appaiono le lendini, le
piccole uova del Pediculus humanus capitis, il
Pidocchio del capo.
Conosciuto da sempre, è un ectoparassita che dipende
completamente dall’ospite nutrendosi del suo sangue e al
di fuori del quale ha scarsa possibilità di sopravvivenza.
Depone le uova nella zona di attaccatura dei capelli dietro le orecchie o sulla nuca, dove la temperatura è più
favorevole per la loro maturazione.
Non è portatore di malattie ma i suoi morsi provocano un
fastidioso prurito.
Il problema della pediculosi, pur essendo antico quanto
la storia dell’uomo, rimane sempre attuale e si presenta
puntuale soprattutto nei periodi scolastici. Questo si spiega considerando che la trasmissione avviene per passaggio diretto. L’insetto semplicemente salta da un individuo
verso un nuovo ospite e i luoghi privilegiati per questi
scambi sono proprio le scuole.
I trattamenti, per essere efficaci, dovrebbero essere in
grado di eliminare oltre che i pidocchi anche le lendini; è
inoltre importante reprimere qualsiasi possibile fenomeno di resistenza, è per questo motivo che si consiglia
di ripeterli a una settimana di distanza dalla prima
applicazione.
Le molecole utilizzate sono sia di origine naturale (piretrine naturali e alcuni oli essenziali), che di sintesi (piretroidi -analoghi sintetici delle piretrine-, malathion e
dimeticone) che agiscono con azione neurotossica per
l’insetto o impedendogli di respirare. A livello preventivo esistono in commercio delle lozioni e degli shampoo
che, utilizzati quotidianamente, rendono l’ambiente sfavorevole all’insediamento dei pidocchi.
Anche gli sciacqui con l’aceto come si faceva un tempo
sono un metodo abbastanza efficace.
Secondo molti autori non esistono mezzi efficaci come
repellenti, basta comunque prudenza e qualora si presentasse il problema avvisare subito le persone con le quali
si è a stretto contatto (scuola, lavoro, palestra …).
“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
Pag. 03
L’ARTROSI: UNA MALATTIVA DEGENERATIVA, CRONICA E PROGRESSIVA DELLE ARTICOLAZIONI
A CURA DEL DOTT. RENZO BISCARO SPECIALISTA IN MEDICINA INTERNA E REUMATOLOGIA, DIRETTORE DEL U.O. DI MEDICINA PRESSO L’OSPEDALE SAN CAMILLO DI TREVISO
in collaborazione con la Dott.ssa Chiara Cestaro, farmacista
A
RTRITE O ARTROSI? Spesso questa domanda
viene rivolta al medico dai pazienti con dolori
articolari a mani, piedi, ginocchia ecc. . Fino a non
molti anni fa la diagnosi di artrite reumatoide faceva
prevedere la possibilità di diventare invalidi e quindi se
il medico rispondeva: “Lei non ha un’artrite reumatoide, ma un’artrosi delle mani”, il paziente usciva dallo
studio ritenendosi fortunato.
In effetti l’ARTROSI o OSTEOARTROSI (OA) è
generalmente una malattia più benigna sul piano funzionale e spesso non è neppure sintomatica. Cosa si
intende per ARTROSI? Si intende una malattia degenerativa della cartilagine articolare, cioè di quella fine
cartilagine che ricopre le ossa che si fronteggiano all’interno dell’articolazione per renderne più liscio il piano
di scorrimento. Per ARTRITE invece si intende una
infiammazione della membrana sinoviale che ricopre
all’interno la capsula articolare: questa infiammazione
può coinvolgere anche la cartilagine articolare. I sintomi che accompagnano questa forma acuta sono: calore,
tumefazione, dolore, arrossamento e rigidità. Alle oltre
100 tipologie di artrite vengono attribuite cause di origine metabolica, traumatica, infettiva o autoimmune.
L’OA può provocare dolori quando l’articolazione è
sollecitata in eccesso o in corso di fasi infiammatorie.
Così l’OA delle mani può cominciare nelle donne intorno ai 40 anni ma diventa dolorosa durante la menopausa, per una accentuazione dei fenomeni infiammatori
caratteristici di questa fase della vita di una donna.
La componente infiammatoria è incostante ed è legata
all’opera di molecole infiammatorie (citochine) messe
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in circolo da alterazioni ormonali (menopausa), dal tessuto adiposo in eccesso negli obesi (sindrome metabolica), o prodotte localmente per opera di microtraumi da
sovraccarico di lavoro o di microcristalli che vengono
generati da microscopici frammenti di una cartilagine
degenerata. In genere questa componente infiammatoria è responsabile dei sintomi e dell’evoluzione del processo artrosico. Perciò per gli anglosassoni l’OA è
“OSTEOARTHRITIS”.
In sintesi l’OA è causata da due tipi di meccanismi.
Il primo è genetico: la cartilagine articolare nei soggetti geneticamente predisposti si usura nel tempo più rapidamente. Questa usura la rende meno liscia, la cartilagine va incontro a fissurazioni e con il tempo il suo
spessore si riduce fino a scoprire l’osso sottostante, che
diventa più denso, meno elastico. Per la partecipazione
dell’osso al processo patologico la definizione più completa della malattia è appunto OSTEOARTROSI.
Anche una malformazione genetica di una articolazione come l’anca (displasia o lussazione congenita), o il
ginocchio, è un fattore predisponente per l’OA, a causa
della imperfetta distribuzione del carico.
Il secondo meccanismo è meccanico: cartilagini sottoposte a carichi di lavoro eccessivi per motivi lavorativi,
sportivi, di sovraccarico ponderale, di malformazione,
di traumi, vanno incontro ad usura, tanto più rapidamente quanto più c’è predisposizione genetica.
A parte vanno considerate le OA secondarie ad artriti
dove l’infiammazione provoca un rapido deterioramento della cartilagine, oppure a necrosi ischemiche, più
frequenti a livello delle anche.
“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
Ai due meccanismi descritti sopra se ne aggiunge un
terzo che è infiammatorio, principale responsabile dei
sintomi e dell’evoluzione più rapida della malattia
artrosica.
Le localizzazioni più tipiche dell’OA sono:
- le mani, in particolare le articolazioni interfalangee
prossimali e distali e la trapezio-metacarpale del pollice, le anche, le ginocchia;
- la colonna vertebrale può essere colpita da un tipo
particolare di OA, che è la discoartrosi, in quanto è
dovuta a degenerazione dei dischi intervertebrali.
Bisogna essere molto cauti nell’attribuire ad aspetti
radiologici di OA della colonna una sintomatologia
dolorosa, perché in questa sede, come in altre sedi,
l’aspetto radiologico di OA spesso non corrisponde
ad alcun disturbo;
- le anche e le ginocchia: in queste articolazioni i sintomi sono più importanti ed invalidanti, fino a rendere
praticamente impossibile la deambulazione, inoltre in
tali sedi più facilmente c’è un’equivalenza tra aspetti
radiologici e sintomi dolorosi, specie nelle fasi più
avanzate.
Anche altre articolazioni possono essere sede di OA, in
particolare quelle dei piedi, particolarmente dolorose.
Le problematiche relative alla diagnosi di OA sono
meno semplici di quanto possa apparire e possono essere sintetizzate nei seguenti punti:
1. non esistono esami di laboratorio che consentano la
diagnosi di OA: di solito sono normali;
2. l’aspetto radiologico, specie se modesto, non sempre
giustifica il dolore;
3. i dolori lombari o cervicali, spesso etichettati come
OA lombare o cervicale sulla base di una radiografia
che evidenzia una artrosi, sono invece più probabilmente dovuti a contratture muscolari su base posturale
(lombari) o tensiva (cervicali);
4. la diagnosi di OA è quindi prevalentemente clinica e
si basa sul riscontro di limitazioni dei movimenti, allargamento o nodosità articolari, scrosci, cui corrisponde
l’aspetto radiologico tipico e sulle caratteristiche del
dolore che è di tipo meccanico, cioè prevalentemente
diurno con modesta rigidità al mattino.
L’aspetto radiologico dell’OA è costituito da una ridu-
zione dello spazio articolare, per la riduzione di spessore della cartilagine, e da una maggior densità dell’osso
articolare (sclerosi) che abitualmente cresce in larghezza, provocando un ingrossamento duro dell’articolazione (becchi osteofitici).
A livello delle interfalangee prossimali e distali delle
mani questo ingrossamento osseo provoca l’aspetto
nodoso (Artrosi nodale delle mani).
Sempre a livello delle mani l’OA può assumere un’evoluzione erosiva talora molto sintomatica con caratteristiche infiammatorie che assomigliano a quelle
dell’AR.
Come si può intuire da quanto detto sopra la possibilità di una diagnosi precoce è praticamente impossibile e, comunque, a differenza di quanto avviene per
l’AR, allo stato attuale delle conoscenze offrirebbe
scarse possibilità di terapie farmacologiche in grado di
rallentare o di evitare l’evoluzione nelle forme più gravi
di malattia.
Gli unici provvedimenti in grado di modificare l’evoluzione dell’OA sono costituiti dalle modificazioni
dello stile di vita come la sospensione di attività usuranti o la riduzione del peso corporeo.
Di fatto, al di fuori delle possibilità chirurgiche (protesi) nelle fasi avanzate, la terapia dell’OA è molto povera e si basa essenzialmente sull’uso oculato dei farmaci antinfiammatori, compresi i più recenti COXIBs.
Per il trattamento sintomatico le linee guida prevedono
in effetti di utilizzare tali farmaci dopo aver provato con
il Paracetamolo (2 o 3 g./die), che comunque da solo
spesso non consente un adeguato sollievo del dolore.
La glucosamina e il condroitinsolfato probabilmente
rallentano l’evoluzione dell’OA di anche e ginocchia,
così come le infiltrazioni con Ac. Jaluronico possono
attenuare i sintomi nelle fasi non avanzate dell’OA del
ginocchio.
Un altro farmaco utilizzato nella terapia dell’OA è la
Diacereina (50 mg. x 2 volte al dì) che funziona come
blando antinfiammatorio per le forme più lievi.
Le recenti possibilità di bloccare l’AR in fase precoce
potrebbero rendere meno contenti i pazienti che si sentono dire: “Lei ha un’artrosi delle mani e non un’artrite
reumatoide”.
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ARTRITE REUMATOIDE
INTERVISTA AL DOTT. RENZO BISCARO, DIRETTORE DEL REPARTO DI MEDICINA PRESSO L’OSPEDALE SAN CAMILLO DI TREVISO, SPECIALISTA IN MEDICINA INTERNA E REUMATOLOGIA
a cura della Dott.ssa Chiara Cestaro, farmacista
D
ott. Biscaro, cos’è l’Artrite Reumatoide?
L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni e, se
non curata, tende a distruggerle provocando vari
gradi di invalidità.
E’ la più frequente delle Malattie Reumatiche
Autoimmuni, cioè delle malattie causate da una alterazione del sistema immunologico, con produzione
di autoanticorpi, che portano ad una serie di lesioni
in varie sedi del corpo ed accumunate dalla presenza più o meno preponderante di dolori articolari.
La causa dell’AR non è ben conosciuta ma, una
volta instauratasi, tende a perpetuarsi per molti
anni o anche per tutta la vita.
L’AR è una malattia frequente?
Si calcola che in Italia lo 0.4% della popolazione
ne sia affetta, perciò su 60.000.000 di abitanti
verosimilmente 240.000 persone soffrono di questa
malattia.
In provincia di Treviso che ha circa 800.000 abitanti, si può ipotizzare un numero di 3.200 ammalati di AR.
In quali persone è più probabile la comparsa
della malattia?
Di solito sono donne tra i 30 e i 50 anni, spesso
con predisposizione familiare (altri soggetti in
famiglia possono affetti dalla malattia), però nella
maggior parte dei casi i figli di persone affette da
AR sono completamente sani.
Comunque la malattia può esordire a qualsiasi età
compresa quella infantile anche se di solito con modalità e caratteristiche diverse da quelle dell’adulto.
Quali sono i sintomi che devono far sospettare la
malattia?
I sintomi che richiamano la diagnosi di artrite
sono i dolori alle articolazioni, soprattutto ai
polsi, alle metacarpo-falangee o alle interfalangee
prossimali delle mani, o alle metatarso-falangee
dei piedi, ma anche ai gomiti (spesso trascurati
anche dai medici!), alle ginocchia, alle caviglie,
alla colonna cervicale.
I dolori spesso compaiono durante le ore che precePag. 06
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dono l’alba e si accompagnano ad una rigidità che
dura più di un’ora al risveglio.
Di solito le articolazioni oltre che dolenti sono gonfie e calde.
Talora, specie all’esordio, può essere infiammata
una sola articolazione come il ginocchio o il polso.
In questi casi che accertamenti devono essere
fatti?
Bisogna eseguire esami di laboratorio: VES e PCR
che sono indici di infiammazione, il Reuma-test o
Fattore Reumatoide (si tratta di un autoanticorpo
contro i propri anticorpi o immunoglobuline), gli
Anticorpi anti-Citrullina o anti-CCP (Cyclic citrullinated peptides).
Quest’ultimo esame entrato da poco nella diagnostica reumatologica si è rivelato molto specifico e la
sua positività abbinata alla positività del Fattore
Reumatoide conferma con altissima probabilità la
diagnosi di AR.
Si possono fare anche altri esami come
l’Emocromo, le Transaminasi (ALT AST: funzione
epatica) e la Creatinina (funzione renale), in vista di
un eventuale trattamento, gli ANA per una diagnosi
differenziale con altre Malattie Reumatiche
Autoimmuni (chiamate anche “Connettiviti”).
In passato la ricerca del Fattore Reumatoide si eseguiva con la tecnica di Waaler-Rose, che va considerata obsoleta e dovrebbe essere abbandonata.
Poi il malato dovrebbe essere visto al più presto da
un medico esperto in malattie reumatiche, non solo
per impostare un percorso diagnostico ottimale e
quindi una cura più efficace per il paziente, ma
anche per sfruttare la “finestra di opportunità”
(window of opportunity): nell’ultimo decennio molti
studi hanno chiaramente documentato che una
cura adeguata iniziata entro il primo anno di
malattia può evitare l’evoluzione distruttiva della
malattia in una grande percentuale di pazienti.
In effetti una radiografia di mani e piedi eseguita
all’inizio della malattia è abitualmente normale ma
dopo due-tre anni, in assenza di una terapia adeguata, può dimostare erosioni articolari in un
numero elevato di casi.
Cosa ci può dire sulla terapia?
La terapia si basa sui cosiddetti “farmaci di fondo”
o DMARDs (Disease modifying anti-Rheumatic
Drugs), farmaci ad azione lenta in grado di modificare la storia naturale della malattia.
I principali sono: il Metotrexate alla dose di 7.5-20
mg. un giorno alla settimana per i.m. o per os (compresse da 2.5 mg.), gli anti-malarici Clorochina
(250 mg. al dì) o Idrossiclorochina (Plaquenil 200400 mg. al dì), la Leflunomide (Arava) 20 mg al dì,
la Salazopirina (1-2-gr.al dì), la Ciclosporina 150300 mg. al dì. Nelle prime settimane abitualmente si
usano i cortisonici per la loro azione più rapida,
come il Metilprednisolone (Medrol) a dosi da 16
mg. da ridurre progressivamente a 4 mg fino anche
alla sospensione.
I cortisonici hanno dimostrato di modificare l’evoluzione della malattia a differenza dei Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei (FANS), che possono
essere usati per togliere il dolore, ma che non modificano la storia della malattia.
E i “biologici” di cui si sente tanto parlare cosa
sono?
I c.d. biologici sono farmaci molto costosi costruiti
con tecniche sofisticate di biotecnologia allo scopo
di andare a bloccare molecole fondamentali per lo
sviluppo del processo infiammatorio.
I più usati sono gli anti-TNF-α come il Remicade
(Infliximab) che viene usato per infusione endovenosa una volta ogni mese o ogni due mesi, l’Enbrel
(Etanercept) 25 mg. s.c. per 2 volte alla settimana,
l’Humira (Adalimumab) 40 mg. s.c.ogni 15 giorni.
Da poco è a disposizione l’Orencia (Abatacept)
molecola che interferisce con l’attivazione dei processi immunologici.
Con l’avvento dei “biologici” ai pazienti che non
rispondono alle terapie tradizionali questi farmaci
possono essere aggiunti con prospettive di qualità di
vita molto migliori rispetto al passato.
Tuttavia l’interferenza di questi farmaci con delicati meccanismi di difesa dell’organismo contro le
infezioni richiede una stretta sorveglianza dei
pazienti ad opera di medici esperti.
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ARTRITE ED ARTROSI... I RIMEDI NATURALI
PER ALLEVIARE IL DOLORE CI SONO LE MEDICINE COMPLEMENTARI
a cura della Dott.ssa Maria Sandra Muffato, farmacista
N
egli articoli contenuti nella rivista abbiamo
trattato ampiamente artrosi ed artrite, patologie
diffuse sia tra la popolazione anziana che tra i giovani, in cui è sempre presente la componente
infiammatoria che provoca dolore, gonfiore e spesso infermità; questi sintomi vengono trattati con farmaci antidolorifici ed antinfiammatori molto efficaci ma che per loro natura possono provocare danni
anche gravi allo stomaco.
Per evitare questi effetti collaterali o comunque per
ridurli, si può ricorrere ai principi attivi naturali, sia
fitoterapici che omeopatici.
I principali farmaci naturali contro il dolore sono
noti da tempo; tra questi ricordiamo Artiglio del
diavolo; usato come estratto secco da pianta intera
(fitocomplesso) ha una potente azione antinfiammatoria che, accompagnata dalla stimolazione del
sistema linfatico, determina riduzione del dolore.
Gli effetti benefici della terapia si manifestano dopo
7.8 giorni e raggiungono il massimo dopo un mese.
E’ controindicato nelle infiammazioni gastrointestinali, nelle ulcere peptiche e nelle calcolosi.
L’Arnica montana è una pianta le cui azioni
antinfiammatoria, antireumatica ed antidolorifica
vengono sfruttate nel trattamento del dolore da
traumi (cadute, botte, esercizio fisico intenso) e
nell’indolenzimento muscolare.
Quest’ultimo può essere conseguente a forme artrosiche, per cui Arnica è un ottimo rimedio per facilitare la ripresa della funzionalità dopo il risveglio.
Molto usata come pomata per uso locale, è particolarmente efficace assunta in granuli omeopatici alla
diluizione 9CH o 15CH nelle forme acute e alla
30CH nelle algie croniche. Rhus toxicodendron
somministrato alla diluizione 9CH, è un rimedio
specifico per i dolori reumatici aggravati dall’immobilità e dall’umidità e per le sciatalgie poiché riduce
l’infiammazione dei tessuti che costituiscono i legamenti ed i tendini.
Ribes nigrum, con la sua potente azione cortisonosimile, ha un buon effetto antinfiammatorio nelle
affezioni reumatiche acute e croniche; si usa il MG
(macerato glicerico) estratto dalle gemme della
pianta.
Pag. 08
Una pianta molto attuale è Boswellia serrata, le cui
proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche sono
ampiamente dimostrate; come estratto secco viene
utilizzata nelle affezioni infiammatorie dell’apparato locomotore poiché riduce il dolore e l’edema,
migliorando la funzionalità e l’irrorazione della
zona affetta.
Recenti studi portano a supporre che la Boswellia
sia in grado di promuovere la maturazione o di rallentare la distruzione del collagene, sostanza fondamentale per le cartilagini articolari.
La Glucosamina e la Condroitina sono considerate
“materiali da costruzione”; queste molecole, usate
preferibilmente in associazione, aiutano a ricostruire la cartilagine articolare con riduzione del dolore e
del gonfiore.
Il loro effetto antinfiammatorio si manifesta più lentamente rispetto agli antinfiammatori classici
(FANS) ma diventa più consistente dopo circa un
mese di trattamento, con una bassa incidenza di
effetti collaterali.
“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
Turni di tutte le Farmacie delle U.L.S.S. della provincia di Treviso. (Periodo: novembre - dicembre 2008)
Duty Rotas for all the Pharmacies in the U.L.S.S. of Treviso. (Period: November - December 2008)
I TURNI DELLE FARMACIE
PHARMACY DUTY ROTAS
[U.L.S.S. _n.7] Bocca di Strada • Cappella Maggiore • Cison di Valmarino • Codognè • Col San Martino • Colle
Umberto • Conegliano • Corbanese • Cordignano • Falzè di Piave • Farra di Soligo • Follina • Francenigo di Gaiarine • Fregona •
Gaiarine • Godega S.Urbano • Mareno di Piave • Miane • Moriago della Battaglia • Orsago • Parè di Conegliano • Pieve di Soligo
• Ponte della Priula • Refrontolo • Revine Lago • S.Lucia di Piave • S. Pietro di Feletto • San Fior • San Vendemiano • Sarmede •
Sernaglia della Battaglia • Susegana • Tarzo • Vazzola • Vittorio Veneto • Zoppè di S.Vendemiano.
[dal 7 al 14 novembre 08] _ [7th to 14 th November 08]
[dal 12 al 19 dicembre 08] _ [12th to 19th December 08]
[dal 21 al 28 novembre 08] _ [21th to 28th November 08]
Castelfranco - MONTI ALL’AQUILA REALE -b.go Treviso, 138/A
Falzè di Trevignano - ROSSI - via Privata, 2
Fanzolo di Vedelago - BOSCARINI - via dell’Unione, 6
Ca’ Rainati - LA CARINATESE -Via Risorgimento, 137
Pederobba - GOBBATO - via Roma, 127
Treville di Castelfranco V.to - AI DUE ANGELI - via M. Pelmo, 1
Montebelluna - BASSI - via Montegrappa, 100
Ciano del Montello - BONOTTO - via Boschieri, 95/A
Castione di Loria - BARON - via Villa, 43/A
Crespano del Grappa - CHIMENTI - p.zza San Marco, 23
[dal 5 al 12 dicembre 08] _ [5rd to 12th December 08]
[dal 19 al 26 dicembre 08] _ [19th to 26th December 08]
[dal 28 novembre al 5 dicembre 08] _[28th November to 5rd December 08]
Conegliano - MELATI - via Cavour, 7
Vittorio Veneto - ZAMPERLINI - via L. da Ponte, 3
Falzé di Piave - COMUNALE - p.zza Arditi, 20
Zoppé di S. Vendemiano - ZAN - via Marconi, 2
Colle Umberto - CARRARO - via Menaré, 14
Miane - DA RUOS - via A. De Gasperi, 42/C
[dal 14 al 21 novembre 08] _ [14th to 21th November 08]
Conegliano - TONOLO - v.le Italia, 192/C
Vittorio Veneto - AI FRATI - via G. Garibaldi, 114
Farra di Soligo - LOSCHI - via Patrioti, 32
Santa Lucia di Piave - PEZZE’ - via Caldemessa, 1
Cordignano - DAVANZO - via Roma, 27
Revine Lago - CESCA - Strada dei Laghi, 5
[dal 21 al 28 novembre 08] _ [21th to 28th November 08]
Paré di Conegliano - MODENESE - v.le Venezia, 34/F
Vittorio Veneto - COMUNALE 2 - S. Giacomo di Veglia
Col S.Martino - CALLEGARI - via Treviset, 35
San Vendemiano - BENINATO SARTOR - via Roma, 7
Fregona - PESSA - via Roma, 43
S. Pietro di Feletto - PETRONE - via Salera, 2
Fadalto - ZOIA - via Fadalto Alto, 86
Salvarosa di Castelfranco V.to - STELLA - via Capitello, 5
Montebelluna - COMUNALE - c.so G. Mazzini, 92
Crocetta del Montello - MAGAGNIN - via G. Marconi, 40
Castelminio di Resana - BERTUZZO - via Della Croce, 18
Borso del Grappa - SERENA & MARINI - via Piave, 22
[dal 12 al 19 dicembre 08] _ [12th to 19th December 08]
Conegliano - FIORENZATO - via Veneto, 14
Vittorio Veneto - PANCOTTO - p.zza Flaminio, 10
Pieve di Soligo - SCHIRATTI - p.zza Balbi Valier, 7
Bocca di Strada-Mareno - VIGILANTI CAMA - via Manzoni, 2
Tarzo - MASATTI - via Roma, 13
Conegliano - CARLI - via Matteotti, 13/A
Vittorio Veneto - COMUNALE 1 - via Brandolini, 111
Cison di Valmarino - FONTANIN - via Sanavalle, 1/H
Mareno di Piave - GRIGIO - p.zza Municipio, 9
Sarmede - POJANA - via C. Battisti, 27
[dal 28 novembre al 5 dicembre 08] _[28th November to 5rd December 08]
[dal 26 dicembre 08 al 02 gennaio 09] _ [26th December to 02rd Januar]
Castelfranco V. - ISOLATO (sotto la torre) - via F.M. Preti, 1
Venegazzù del Montello - FEDELE - via Montello, 2
Riese Pio X° - SAN PIO X° - via G. Sarto, 36
Asolo - BONOTTO - p.zza Garibaldi, 79
Castelfranco V.to - FABBIAN - via b.go Padova, 7
Biadene di Monteb.- DALLE FESTE - v. Feltrina Centro, 56
Vallà di Riese - SAN GIOVANNI - via Marconi, 6
Possagno - GALLO - viale Canova, 11
Conegliano - LOSEGO - via Cavallotti, 11
Vittorio Veneto - PALATINI - via Cavour, 114
Moriago d. B. - BENEDETTI - via Montegrappa, 7/A
Susegana - TONOLO - via Nazionale, 2/F
Corbanese - ALLA SALUTE - via Piave, 2/E
Gaiarine - GENTILI - via Roma, 37
Conegliano - DE LORENZO - p.le Chiesa S.Pio X
Vittorio Veneto - ZAMPERLINI - via L. da Ponte, 3
Sernaglia della B. - TOSETTO - via della Rimembranza, 6
Vazzola - BOCCARDINI - via Roma, 3
San Fior - SABADIN - via Roma, 19
[U.L.S.S. _n.9] _“Opitergino Mottense”_
Campodipietra di Salgareda • Cessalto • Chiarano •
Cimadolmo • Fontanelle • Gorgo al Monticano • Mansuè • Meduna di Livenza • Motta di Livenza • Negrisia di Ponte di
Piave • Oderzo • Ormelle • Piavon di Oderzo • Ponte di Piave • Portobuffolè • Salgareda • S. Polo di Piave.
[dal 7 al 14 novembre 08] _ [7th to 14 th November 08]
Piavon di Oderzo - DAL MAGRO - p.zza D’Aviano, 7
Ormelle - MOLIN - via Roma, 18
[dal 14 al 21 novembre 08] _ [14th to 21th November 08]
Oderzo - SCOTTO - via Umberto I, 28
Meduna di Livenza - BROTTO - p.zza Umberto I, 9-10
[dal 21 al 28 novembre 08] _ [21th to 28th November 08]
[U.L.S.S. _n.8]
Albaredo • Altivole • Asolo • Biadene di Montebelluna • Borso d. G. • Caerano di S.Marco • Casella
d'Asolo • Castelfranco Veneto • Castello di Godego • Cavaso del Tomba • Ciano del Montello • Cornuda • Coste di Maser • Crespano
d. G.• Crocetta del Montello • Falzè di Trevignano • Fanzolo • Giavera del Montello • Loria • Montebelluna • Nervesa della Battaglia
• Onè di Fonte • Onigo di Piave • Paderno d. G. • Pederobba • Possagno • Resana • Riese Pio X° • Salvarosa • S. Zenone degli Ezzelini
• Segusino • Trevignano • Treville • Valdobbiadene • Vallà di Riese • Vedelago • Venegazzù • Vidor • Volpago del Montello.
Castelfranco V. - ALLA FONTE della SALUTE -v.Valsugana 3/D
Volpago del Montello - MINA - via Schiavonesca, 92
Albaredo di Vedelago - SCHIAVETTO - via Fornace,1
Paderno del Grappa - GARBUIO - via Roma, 5
[dal 26 dicembre 08 al 02 gennaio 09] _ [26th December 08Januar
to 2rd
[dal 5 al 12 dicembre 08] _ [5rd to 12th December 08]
[dal 19 al 26 dicembre 08] _ [19th to 26th December 08]
Conegliano - COSTACURTA - via XX settembre, 64
Vittorio Veneto - COM. 3 / COSTA - via Forlanini, 2
Refrontolo - CICERCHIA - v.le degli Alpini, 13
Ponte della Priula - ALLA PRIULA - via IV Novembre, 75-75/A
Orsago - MAZZA - via Vittorio Veneto, 2/A
Francenigo - FAVERO - via dei Fracassi, 53
Scomigo di Conegliano - FERRARESE - Via Bortotti, 61
[dal 7 al 14 novembre 08] _ [7th to 14 th November 08]
Castelfranco V.to - ALLA MADONNA - viale Europa, 24
Trevignano - LEONARDI - via Roma, 18/A
Vedelago - BOSCARINI - via G. Marconi, 10
Cavaso del Tomba - PIANEZZOLA - b.go Filanda, 21
[dal 14 al 21 novembre 08] _ [14th to 21th November 08]
Castelfranco V.to - ALLA GATTA - p.zza Giorgione, 14
Montebelluna - FAGGIONATO - c.so Mazzini, 120
Onè di Fonte - AGOSTINI - via Asolana, 16
Vidor - GONELLA - via Montegrappa, 24
Oderzo - FAVERO - via G. Garibaldi, 18
Portobuffolè - GRANDE - via Settimo, 7
[dal 28 novembre al 5 dicembre 08] _[28th November to 5rd December 08]
Oderzo - TREVISAN - p.zza Grande, 18
Motta di Livenza - AL PONTE - via IV Novembre, 42
[dal 5 al 12 dicembre 08] _ [5rd to 12th Dicember 08]
Piavon di Oderzo - DAL MAGRO - p.zza D’Aviano, 7
Cimadolmo - DE POLO - via Roma, 22
[dal 12 al 19 dicembre 08] _ [12th to 19th Dicember 08]
Oderzo - SCOTTO - via Umberto I, 28
Motta di Livenza- ROSSETTO (alla Provvidenza) - via Ballarin, 1
[dal 19 al 26 dicembre 08] _ [19th to 26th Dicember 08]
Oderzo - TREVISAN - p.zza Grande, 18
Gorgo al Monticano - GRANATIERO - via Postumia centro, 15
[dal 26 dicembre 08 al 02 gennaio 09] _ [26th Dicember 08 to 2rd januar
Piavon di Oderzo - DAL MAGRO - p.zza D’Aviano, 7
Cessalto - CARNIELLI - via Maggiore, 41
N.B.: Per le U.L.S.S. 7, 8 e 9 “Opitergino Mottense”, tutte le farmacie fanno turno continuato 24 ore.
(Il turno inizia il venerdì sera e prosegue ininterrottamente fino al venerdì sera della settimana successiva).
N.B.: For the U.L.S.S. 7, 8 and 9 “Opitergino Mottense”, all the pharmacies work a full 24 hour duty.
(The duty will start on the Friday evening and continue uninterrupted until the Friday evening of the following week).
Turni di tutte le Farmacie delle U.L.S.S. della provincia di Treviso. (Periodo: novembre - dicembre 2008)
Duty Rotas for all the Pharmacies in the U.L.S.S. of Treviso. (Period: November - December 2008)
I TURNI DELLE FARMACIE
Dalle ore 8.45 alle ore 22.00 _
From 8.45 to 22.00 _
PHARMACY DUTY ROTAS
Giorno e Notte (dalle ore 8.45 alle ore 8.45 del giorno successivo) _
Day and Night (from 8.45 to 8.45 the following day) _
[U.L.S.S. _n.9]
Treviso - CALMAGGIORE - via Calmaggiore, 24
Treviso - DALLA ZORZA - via Terraglio, 37
Treviso - SANTAGOSTINO - via S. Agostino, 55/57
Treviso - COMUN. S. ANTONINO - via S. Antonino, 162/A
Treviso - PONTE S. MARTINO - c.so del Popolo, 2
Treviso - COMUN. ZONA STADIO - via Rota, 13
Treviso - COMUN. VIALE LUZZATTI - v.le Luzzatti, 38/B
Treviso - BISETTO TREVISIN - via Sant’Angelo, 83
Treviso - MILLIONI - p.zza Borsa
Treviso - S. MARIA DELLA ROVERE - via Ellero, 1
Treviso - ALLA TESTA D’ORO - v.le Burchiellati, 10/A
Treviso - COMUN. EDEN - v.le XXIV Maggio, 5/B
Treviso -GRAZIATI AI DUE POMI - p.zza Monte di Pietà, 12
Treviso - COMUN. SAN LAZZARO - via Terraglio, 104
Treviso - EREDI FANOLI - p.zza Duomo, 29
Treviso - COMUN. VILL. SAN LIBERALE - via Mantiero, 4
Treviso - S. M. MAGGIORE - p.zza S. M. Maggiore, 6
Treviso - COMUN. S. GIUSEPPE - via Noalese, 47
Treviso - CALLEGARI - via S. Pelaio, 100
Treviso - PATELLI all’UNIVERSITA’- P.zza Quartiere Latino18/21
Treviso - S. BONA - via S. Bona Nuova, 43
Treviso - COMUN. SS. QUARANTA - b.go Cavour, 95/A
Treviso - FIERA di Marini Paolo - v.le IV Novembre, 84/E
Badoere - TONICELLO - via S. Ambrogio, 32
Biancade - EUROPEA - via Boito, 7/A
Breda - BRUSCAGNIN - via Trento Trieste, 21
Campocroce - VIALE - via Zero Branco, 24
Carbonera - IELLOUSHEG - via degli Alpini, 16
Casale sul Sile - SAVIO - via Vittorio V.to, 27/29
Castagnole - ALESSI BATTAGLINI- via Mons. D’Alessi, 4
Catena - CHIARADIA - via Marconi, 129
Dosson - FARMACIA DOSSON - p.zza L. Da Vinci, 13
Istrana - BERTIN - via N. Sauro, 11
Lovadina - GRANZOTTO - p.zza della Repubblica, 1/A
Mogliano V.to - ALLA MARCA - via Roma, 91
Mogliano V.to - COM. MARIGNANA - via Marignana, 86/A
Mogliano V.to - RIZZO - via Zermanesa, 35
Mogliano V.to - SAN MARCO - via Ronzinella, 68/A
Mogliano V.to - VENTURELLI - via Terraglio, 18
Mogliano V.to - VILLA - via G. Matteotti, 29
Olmi - CLAUDIA AUGUSTA - via Postumia Ovest, 243
Paderno - SAN FRANCESCO S.A.S. - via Cicogna, 23
Paese - BURLINI - via Pravato, 2
Ponzano Veneto - COMUNALE - via Burlini
Povegliano - BREDA GIORGIO - via Capitello, 12
Preganziol - LUCIANI - via Saragat, 9/11
Preganziol - RIVA - via Terraglio, 210
Roncade - COLLOVINI - via Roma, 57
Sala di Istrana - PIVA- via F. Baracca, 22 A/B
S. Biagio - BELLAVITIS - via Postumia Centro
Saletto - GRISOSTOLO - via Davanzo, 12/9
Silea - INTERNAZIONALE - via Treviso, 22
Spresiano - BUREI - via Menegazzo, 3
Villorba - SIGNORI - p.zza V. Emanuele, 25
Visnadello - CASTELLARI - via Gritti, 53
Zero Branco - SAGRAMORA - p.zza Umberto I
Zero Branco - SANTARELLO - via Trento Trieste, 23
Settimanale Continuato 24 ore (dal venerdì ininterrottamente fino al venerdì successivo) _
A Continuous Week (from Friday uninterrupted til the following Friday) _
Sabato (Mattina e Pomeriggio) _
Saturday (Morning and Afternoon) _
Mese di NOVEMBRE 2008 _ NOVEMBER 2008
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Sabato (Mattina) _
Dalle ore 15.45 alle ore 19.15
Saturday (Morning) _
From 15.45 to 19.15
Mese di DICEMBRE 2008 _ DECEMBER 2008
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DISTURBI STAGIONALI
SEMPLICI ACCORGIMENTI PER CONTRASTARLI EFFICACEMENTE
a cura della redazione
L
’arrivo della stagione fredda è per tutti fonte di
disagi inerenti la propria salute.
Infatti, il freddo, il vento, gli sbalzi termici, uniti alla
stanchezza ed allo stress, possono favorire l’incremento delle cosiddette patologie invernali, che si
manifestano con sintomi quali raffreddore, tosse e
mal di gola.
Tutelarci meglio di fronte a tali problemi è possibile, seguendo un comportamento consapevole e
responsabile nelle nostre attività quotidiane:
- Nei periodi di maggior picco influenzale, è consigliabile evitare i luoghi molto affollati (bar, ristoranti, centri commerciali, ecc.), o comunque soggiornarvi solo per brevi periodi.
- Tenere gli ambienti riscaldati ad una temperatura
tra i 18 e i 20 gradi, evitando in tal modo sbalzi di
temperatura troppo elevati.
- Vestirsi utilizzando possibilmente fibre naturali,
perché quelle sintetiche impediscono una corretta
traspirazione.
- Coprirsi in modo adeguato quando si esce di casa,
soprattutto nelle giornate particolarmente rigide,
adoperando guanti, sciarpa e cappello di lana.
- Adottare un regime alimentare adeguato, prediligendo frutta e verdura ricche di Vitamina C ed i cibi
leggeri e cotti, bevendo molta acqua e liquidi caldi.
- Integrare la propria dieta con principi naturali utili
per rinforzare le difese immunitarie e stimolare la
produzione di anticorpi, in modo da rendere l’organismo meno soggetto all’aggressione da parte degli
agenti esterni nocivi.
Una gran parte delle difese immunitarie ha origine
nell’intestino.
Pag. 14
Partendo da questo presupposto, la ricerca scientifica ha individuato 6 ceppi di Lattobacilli che si sono
dimostrati particolarmente attivi a livello intestinale
sulla stimolazione delle difese immunitarie: L.
casei, L. rhamnosus, E. faecium, L. lactis, L. acidophilus, B. bifidum.
La loro azione è dimostrata da un’ampia letteratura
scientifica internazionale.
In particolare, l’utilizzo di fermenti lattici gastroprotetti consente ad essi di attraversare lo stomaco ed
arrivare indenni nell’intestino, dove possono esercitare un’azione benefica sul sistema immunitario.
L’Echinacea, utilizzata fin dall’antichità nativi
americani, è oggi molto conosciuta anche in Europa
per la benefica azione immunostimolante.
L’estratto di questa pianta fa sì che il sistema immunitario reagisca più velocemente agli stimoli esterni.
In particolare, contiene tre principi attivi con azione
immunomodulante: i polifenoli, l’acido cicorico e
l’echinacoside.
L’Uncaria presenta attività antivirale, antinfiammatoria, antiossidante e favorisce le fisiologiche difese
immunitarie.
Lo Zinco influenza significativamente le funzioni
del sistema immunitario.
La Vitamina C interviene attivamente nei meccanismi di risposta immunitaria ed in particolare nella
produzione di anticorpi.
Esistono in commercio varie tipologie di prodotti
che si presentano in diverse formulazioni (capsule,
compresse, liquidi, ecc.) e che contengono principi
attivi naturali efficaci nel rinforzare le difese immunitarie e ridurre l’insorgere di patologie invernali.
“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
FERRUM PHOSPHORICUM
Ferrum phosphoricum è un rimedio omeopatico di origine minerale.
Il medicinale omeopatico Ferrum phosphoricum viene preparato con una miscela di sali
ferrosi: fosfato ferroso idratato, fosfato ferrico e alcuni ossidi di ferro idratati.
Si presenta sotto forma di polvere di colore blu ardesia, insolubile in acqua e nell’alcool.
La sperimentazione di Ferrum phosphoricum ha evidenziato la sua propensione a procurare stati
infiammatori, emorragici e congestizi.
Ogni apparato può essere colpito da tali infiammazioni, ma più spesso viene interessato l’apparato respiratorio (gola, trachea, bronchi), il naso, le orecchie e l’apparato osteo-articolare.
Ferrum phosphoricum ha la sua più tipica indicazione nelle rino-faringiti acute febbrili con secchezza della
gola, tosse secca, febbre lenta e progressiva con congestione del volto e alternanza di pallore e rossore ed
epistassi.
Ferrum phosphoricum viene utilizzato anche nelle otiti acute congestizie con otalgia e nelle laringiti, tracheiti e bronchiti febbrili con tosse secca, spasmodica, dolori toracici ed espettorazione striata di sangue.
In tutte le forme infiammatorie è sempre presente un’astenia intensa.
Ferrum phoshoricum si utilizza anche dolori articolari quando la zona colpita è calda e rossa.
La diluizione consigliata è la 9 CH in granuli; la posologia è di 5 granuli ogni 2-3 ore, diradata con il
miglioramento della sintomatologia febbrile o dolorosa.
GELSEMIUM SEMPERVIRENS
Gelsemium sempervirens è un rimedio omeopatico di origine vegetale.
Il medicinale omeopatico Gelsemium viene preparato con la radice della pianta.
Il Gelsomino della Carolina è una pianta rampicante dell’America del Sud-Est degli Stati
Uniti appartenente alla famiglia delle Loganiacee.
I principi attivi più importanti contenuti nel medicinale sono tre alcaloidi: gelsemina,
sempervirina e gelsemicina.
Questi principi attivi spiegano l’azione del rimedio sul sistema nervoso centrale; essi causano incoordinazione motoria, prostrazione, diplopia, paralisi fino al coma.
Dalla sperimentazione del rimedio si evince che questo rimedio omeopatico è indicato:
1) nella cura della influenza con febbre alta, prostrazione, tremore, cefalea nucale e assenza di sete;
2) nelle paralisi virali ad esempio herpetiche (faccia);
3) nelle crisi di panico da ansia di anticipazione con tremori, diarrea, bisogno frequente di urinare;
4) nelle cefalee occipitali congestizie;
5) nelle emicranie oftalmoplegiche con distubi visivi (diplopia, ecc.).
Gelsemium è di solito il rimedio di chi deve parlare in pubblico e non riesce a proferire una parola o dello
studente che ha il panico prima di un esame e non ricorda più nulla o di chi ha una visita importante e viene
colto dalla diarrea.
La diluizione consigliata per la cura dell’influenza è la 9 CH in granuli, 5 granuli ogni 2-3 ore; se invece
dobbiamo curare l’ansia di anticipazione, meglio utilizzare la 30 CH in dose glubuli, una dose prima di
una prova o la sera prima di un esame.
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“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
Distrofia vaginale?
LA DISTROFIA VAGINALE
a cura della Redazione
L
e alterazioni ormonali che accompagnano la
menopausa sono tra le cause più frequenti di
distrofia vaginale, un disturbo tanto diffuso quanto
delicato, che può portare a situazioni di vero e proprio disagio psicologico ed emotivo.
La carenza di ormoni – in particolare di estrogeni,
indispensabili per il trofismo dei tessuti e delle
mucose vulvo-vaginali - può condurre infatti ad un
progressivo processo di atrofia, caratterizzato da
assottigliamento della mucosa vaginale, minore
vascolarizzazione locale e limitata elasticità.
Indebolendo l’apparato genito-urinario, la distrofia
vaginale si accompagna a una serie di fastidiosi sintomi (prurito, bruciore, secchezza vaginale, edema,
dolore durante i rapporti sessuali), andando di fatto
a minare la qualità di vita di chi ne soffre.
A tutto ciò si aggiunga una riduzione, a livello vaginale, del numero di lattobacilli.
Questi, producendo acido lattico, aiutano a mantenere il pH della vagina inferiore a 4.5, livello di acidità necessaria per la protezione dalle infezioni. In
menopausa, diminuendo il numero di lattobacilli,
aumenta il rischio di contrarre infezioni.
Infine, la distrofia vaginale spesso porta con sé frequenti cistiti che, costringendo a ricorrere a terapie
antibiotiche, portano a loro volta ad un ulteriore
indebolimento dell’ecosistema vaginale, in un circolo vizioso ancora più difficile da spezzare.
E’ chiaro quindi come la distrofia vaginale possa
seriamente compromettere la vita di relazione di
chi ne soffre.
Soprattutto a livello di coppia.
I fenomeni di involuzione dell’elasticità e della
lubrificazione vaginale dovuti alla variazione
dell’assetto ormonale possono infatti portare
all’insorgenza di dolore durante i rapporti sessuali. Con una conseguente riduzione della soddisfazione sessuale e della serenità della vita di
coppia.
Per trattare in maniera efficace la distrofia vaginale
– anche giocando d’anticipo - sono oggi disponibili
diverse soluzioni terapeutiche.
Ad esempio, terapie ormonali in forma di gel a base
di estrogeni naturali (come gli isoflavoni di soia, del
tutto simili a quelli prodotti durante l’età fertile)
che, applicati localmente, migliorano l’elasticità, il
trofismo e l’idratazione della mucosa vaginale
aumentandone la resistenza a piccoli traumi, e favoriscono il mantenimento della flora vaginale endogena.
Utilizzati al primo campanello d’allarme, possono
inoltre costituire un valido strumento di prevenzione
della distrofia vaginale, agendo all’origine del problema con una spiccata azione antinfiammatoria e
antiossidante, e restituendo idratazione e elasticità
dei tessuti.
Estromineral Gel.
Estromineral Gel, la soluzione vaginale che allevia
i sintomi e corregge gli squilibri dell’epitelio vaginale.
· Migliora l’idratazione
· Favorisce l’elasticità e il trofismo delle mucose
· Aumenta le resistenza ai piccoli traumi
· Lenisce il prurito e calma gli arrossamenti
Con pratici applicatori monouso.
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“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
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ABBASSO IL COLESTEROLO
a cura della Redazione
M
età degli italiani, in maggioranza donne,
“viaggiano” oltre i 200. Alcuni addirittura
a 240 e oltre. Se fossero chilometri, rischierebbero il ritiro della patente. Invece, sono livelli di
colesterolo e, dietro la curva, ci sono l’ictus e l’infarto. Ma per far “viaggiare” gli italiani a velocità sicura, gli esperti indicano le regole d’oro.
Senza colesterolo le cellule e i sistemi che regolano
il metabolismo non potrebbero funzionare, e recita
un ruolo fondamentale nella formazione delle membrane cellulari
e degli ormoni
steroidei.
Ma, quando è
in eccesso, da
amico diventa
killer e dà vita
alle placche
sulla superficie
interna
delle arterie
costituendo
l’anticamera
di ictus e
infarto.
Ce lo dicono i
trial clinici, ma ce lo impongono anche le cifre che
lanciano un drammatico allarme: in Italia 57 uomini su cento e 58 donne hanno un valore di colesterolo nel sangue superiore a 200 mg/dL, e fra i 65 e i
74 anni, 67 uomini e 63 donne ogni cento superano
questa quota.
Inoltre, un’indagine condotta da Renato
Mannheimer dell’Istituto degli Studi sulla Pubblica
Opinione ci dice che 63 italiani su cento non sanno
cos’è il colesterolo o ignorano l’esistenza di quello
“cattivo” veicolato nell’organismo dalle lipoproteine a bassa densità (LDL), e di quello “buono”
(HDL) trasportato dalle lipoproteine ad alta densità.
I limiti suggeriti dagli esperti: 190 mg/dL per il
colesterolo totale, di 160 mg/dL per LDL (130 per i
soggetti a medio rischio, 100 per quelli ad alto
rischio e 70 per quelli ad altissimo rischio) e, infine,
il livello di HDL non deve scendere sotto i 45 mg/dL
nella donna e i 40 mg/dL nell’uomo.
Pag. 20
Ma il colesterolo non è il solo grasso presente nell’organismo. Ci sono anche i trigliceridi, lipidi derivanti dalla dieta e in piccola parte prodotti dal fegato, che vengono accumulati nel tessuto adiposo o
usati dal muscolo come fonte di energia. A digiuno,
i valori normali nel sangue sono 50-170 mg/dl.
Il loro superamento aumenta il rischio di malattie coronariche e aterosclerosi, e si associa spesso a bassi valori di HDL, sovrappeso, diabete e
ipertensione.
Gli stili di vita da adottare? Abolizione del fumo,
costante esercizio fisico, una camminata di mezz'ora al giorno a passo veloce, una partita a tennis due o
tre volte alla settimana, una nuotata e poi mangiare
meno e meglio riducendo i grassi animali: carni
rosse, burro e formaggio, alcolici e zuccheri semplici, mentre può essere aumentato il consumo di fibre
(verdure). Se tutto questo non è sufficiente, si dovrà
ricorrere a una terapia farmacologica.
Ma, se è l’eccesso a favorire l’accumulo di queste
due pericolose sostanze, prima di arrivare a malattie
vere e proprie, è opportuno, tenerle sotto controllo.
A questo servono egregiamente i misuratori come
Multicare, un analizzatore multiparametrico che
consente la
misurazione
della concentrazione nel
sangue
di
importanti
analiti quali
glucosio,
colesterolo e
trigliceridi.
La sua tecnologia consente
di misurare
parametri
diversi, cambiando il tipo
di strisce reattive: la confezione contiene il chip con
il programma e il codice specifico per il parametro
da misurare.
Pratico da usare e facile da trasportare,la sua memoria integrata può contenere fino a 255 valori completi di data e ora.
“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008
La Posta dei Lettori
LO SPECIALISTA RISPONDE
a cura della Dr.ssa Anna Maria Del Pia, farmacista
C
i scrive Diana “ho 18 anni e nell'ultimo anno
il mio ciclo mestruale è diventato sempre più
doloroso e con perdite molto abbondanti.
All'inizio per trovare sollievo mi bastava una
compressa di antinfiammatorio, ma ora anche
antinfiammatori più potenti, prescrittimi dal
medico, su ricetta, non funzionano più.
Ho sentito parlare di cure “alternative” con erbe,
che possono prevenire l'insorgere del dolore e
contribuire a regolare il ciclo. Vorrei sapere qualcosa al riguardo...”
La dismenorrea, o dolore associato ai cicli mestruali, è molto frequente soprattutto nei primi periodi
successivi al menarca e conduce spesso all'abuso di
farmaci ad azione antalgica.
In fitoterapia esistono dei rimedi che possono aiutare a ridurre l'intensità del dolore, venendo utilizzati
a livello preventivo.
Possono essere impiegati i seguenti preparati:
- il macerato glicerico di Rubus Ideaus, nella dose
da 70 a 100 gocce in poca acqua, da assumere alle
ore 8:00,
- l'estratto secco nebulizzato di Cimicifuga
Racemosa, con posologia di una capsula al mattino
al risveglio e una capsula nel tardo pomeriggio,
- l'olio di Oenothera Biennis, in perle, prendendone
una al mattino al risveglio ed una nel tardo pomeriggio.
Tale terapia va seguita per almeno due mesi continuativamente per almeno due mesi, poi a cicli, iniziando sette giorni prima delle mestruazioni e proseguendo fino al terzo o quarto giorno dello stesso.
Approfondiamo il meccanismo delle droghe vegetali impiegate.
Rubus Ideaus svolge la sua azione sull'apparato
Pag. 22
genitale femminile, dove provoca il rilassamento
della mucosa uterina. Ha anche un certo effetto
estrogeno-simile. Di esso si impiega il macerato glicerinato.
Di Cimicifuga Racemosa si sfruttano le azioni di
regolarizzazione del ciclo mestruale, antiflogistica e
antidolorifica.
L'olio di Oenothera Biennis ha invece un effetto
decongestionante mammario e antidolorifico.
Se i sintomi persistono acuti, è indispensabile rivolgersi al medico e, se necessario, procedere ad accurati esami ginecologici ed endocrinologici per
accertare le cause di questo malessere, che può
diventare fonte di grave preoccupazione nelle
donne.
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