1. FEDE-AMORE
4. LA PNEUMATOLOGIA
MORALE GIOVANNEA
(5 loghia sul Paraclito)
2. COMANDAMENTO
NUOVO- AGAPE
3. LA VERITÀ GIOVANNEA E LE
SUE DINAMICHE MORALI
5. L’UOMO E IL DRAMMA DELLE
SUE SCELTE NEL QV
1
TRINITÀ
Fine remoto di un vangelo: custodire la tradizione e offrirne un’interpretazione.
È maturata l’idea che il mondo non sta per finire da un giorno all’altro.
Si sente la necessità di testi che conservino la tradizione orale.
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Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono
stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che
Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel
suo nome (GV 20,30-31).
E l’oggetto di questa fede è Gesù Cristo, Figlio di Dio
Formativo- apologetico-missionario
MONDO
2
GENERE LETTERARIO
Caratteristiche
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TRINITÀ
L’’ASPETTO SCATOLOGICO
“Venuta”-”Ritorno”-”Giudizio”
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L’IRONIA
“Regalità”- “cartello sulla croce”
IL DOPPIO SIGNIFICATO
“Rinascere”-”Distruzione”
SIMBOLISMO GIOVANNEO
“Discepolo amato”- “cieco nato”-”Lazaro”
MONDO
3
TRINITÀ
VANGELO DI GIOVANNI
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Ha una fondamentale unità:
di struttura, di lingua e di
dottrina.
Critica letteraria:
Contiene ripetizioni, presenta
lacune, passaggi bruschi e
contrastanti.
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VANGELO DI GIOVANNI
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Vuole
radicare
più
profondamente
nella
fede coloro che già
credono.
Strumento di formazione
e di maturazione.
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VANGELO DI GIOVANNI
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Gesù è il Verbo
fatto carne, che
viene a dare la
vita agli uomini
(1,14).
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TRINITÀ
VANGELO DI GIOVANNI
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INCARNAZIONE
GESÙ
che si esprime nel
linguaggio della Missione
e della Testimonianza.
(Gv 3,11; 2,11; 1,14; 12,32;
17,5; 5,39.46; 12,41; 19,37).
MONDO
7
TRINITÀ
Principi supremi:
FEDE
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AMORE
Gv 1-12
Gv 13-17
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Vita pubblica
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L’ultima scena
I
Confronto
Non discute
V
Gesù – Mondo degli
E
Gesù-Discepoli
uomini (Giudei)
L
Credono, in torno
A
Segno-promessa,
Gesú
Z
rivelazione-appello,
I
Comunità
CREDERE-appello
O
cristiana
N
Rifiuto
Accoglienza
E
DALLA FEDE ALL’AMORE FRATERNO
ESPRESSIONE DELL’AMORE PER GESÙ
MONDO
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TRINITÀ
FEDE-AMORE
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Introduce l’uomo nel
dinamismo dell’amore.
La fede in Gesù e l’amore:
un tutto compatto.
Una fede è reale, se il
credente diventa uno che
ama.
MONDO
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TRINITÀ
COMANDAMENTO NUOVO
vertice della morale giovannea dell’agape
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Gv 13,34: Un comandamento nuovo vi do: che
vi amiate gli uni gli altri; come io ho amato voi,
anche voi amatevi gli uni gli altri.
Gv 15,12; 15,17; 1Gv 2,7-8;2Gv 1,5)
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TRINITÀ
COMANDAMENTO NUOVO
vertice della morale giovannea dell’agape
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Atteggiamento cristiano fondamentale:
osservare la parola di Gesù, rimanere in
Gesù, amare i fratelli.
Identità profonda della comunità:
Non è tanto migliorare la loro condotta, quanto di
far sì che prendano coscienza della loro identità,
del Mistero divino che li costituisce.
PROPONE UN’ETICA TEOLOGALE
MONDO
11
TRINITÀ
COMANDAMENTO NUOVO
vertice della morale giovannea dell’agape
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(Gv 15,9-10) “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato
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À
voi, rimanete nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti
rimarrete nel mio amore come io ho osservato i comandamenti
del Padre mio e rimango nel suo amore”
È l’agape che proviene da Dio e fa del credente
AGÀPE
un amato da Dio ed un “amante”.
È Vita di Dio, che è stata comunicata ai credenti.
È dare la propria vita: «Nessuno ha un amore
più grande di questo: dare la vita per gli amici»
MONDO
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TRINITÀ
COMANDAMENTO NUOVO
vertice della morale giovannea dell’agape
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Trascende l’amore umano ma non lo nega
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L’osservanza del comandamento per eccellenza (Gv 15,17) è la condizione
per rimanere nell’amore di Cristo, e dunque per partecipare, nella vita di
comunione fraterna, a quell’amore con il quale il Padre da sempre ama il
Figlio.
L’amore è la radice, il tronco e il frutto di questa vita che immerge
AGÀPE
le sue radici nell’eternità ed estende i suoi rami nel mondo intero”
È un fatto ontico, dell’essere: in tale amore si opera
il passaggio dall’essere «nella morte» all’essere
«nella vita» (Gv 5,24; 1Gv 3,14 ss).
MONDO
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TRINITÀ
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COMANDAMENTO NUOVO
vertice della morale giovannea dell’agape
Applica l’insegnamento di Gesù sull’amore del prossimo
alla vita della comunità.
Responsabilità: continuare nel mondo la manifestazione
dell’agápe divino che egli stesso ha inaugurato
«Se ci amiamo
Nell’amore reciproco,
gli uni gli altri,
«dare la
i credenti vivono la
Dio rimane in
vita» è una
noi e l’amore di
AGÀPE
qualità
Lui è perfetto in
permanente
realtà filiale di Cristo
noi»
(1Gv
dell’amore
nel seno del Padre.
4,12bc).
cristiano.
Dimensione comunitaria
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L’agápe che proviene da Dio culmina nella
reciprocità e dunque tende, come suo fine, alla
vita di unità.
MONDO
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TRINITÀ
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La ricerca moderna:
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Il QV contiene un ethos vitale e dinamico.
La struttura interna del QV, come è concordato
dagli studiosi, è basata sulla missione e
opera salvatrice di Dio, nell’Unigenito Figlio di Dio.
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La ricerca moderna:
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In Giovanni c’è una propria e vigorosa
interpretazione dell’opera di Cristo e
del suo messaggio, non solo quello
dogmatico (il kerigma),
ma anche quello morale.
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PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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Dio stesso che scende e prende dimora nel credente
“Se qualcuno mi ama,
osserverà la mia parola, e il
D lo amerà e noi
Padre mio
verremo a lui e porremo presso
di lui una dimora” (Gv 14,2123).
Nell’amore reciproco, rimaniamo nell’amore di Dio.
La presenza di Dio è possibile fin d’ora in
modo permanente nel cuore del credente e
in mezzo alla comunità.
MONDO
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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“IL COME”
La qualità dell’amore di
Gesù è prima di tutto un
dono, una grazia.
L’agire di Gesù e la sua parola, le sue
azioni e i suoi precetti costituiscono
la
D
regola morale della vita cristiana. In
particolare la sua passione e morte in
croce rivelano il suo amore per il Padre
e per gli uomini.
.
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Così infatti Gesù
si rivolge al
Padre: «l’amore
con il quale mi
hai amato sia in
essi ed io in loro»
(Gv 17,26).
«Come il Padre
ha amato me così
io ho amato voi»
(Gv 13,34).
Qualità Gv 17,26 - Misura Gv 15,12 -Reciprocità 1Gv 4,12
MONDO
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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«Paraclito» nel N.T.: l’assistente, il
difensore, l’avvocato.
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L’attività dello Spirito Santo
Giovanni:
«Paraclito»
=
Spirito
Santo,
per
ch’egli
esercita quaggiù presso i credenti.
caratterizzare la funzione d’assistenza
MONDO
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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Tutti ai discorsi dopo la Cena, costituiscono come il testamento
di Gesù prima del suo ritorno al Padre.
Dopo una promessa formale della venuta del Paraclito, Gesù
indica chiaramente i tre principali aspetti dell’attività di questo:
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L’attività dello Spirito Santo
Insegnare - testimonianza ch’egli rende
a Gesù- Accusatore in faccia al mondo.
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TRINITÀ
L’attività dello Spirito Santo
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Il Padre donerà loro il Paraclito dietro richiesta di Gesù e
nel Nome di Gesù (14,16.26); il Cristo Gesù stesso da presso
il Padre invierà loro il Paraclito (15,26).
Difendere la
causa di Gesù
presso i discepoli
e di confermarli
nella loro fede.
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Che il Cristo Gesù
se ne vada, poiché
senza questa
dipartita il Paraclito
non verrà presso di
loro (16,7).
Questo Spirito che proviene dal Padre resterà coi discepoli
per sempre (14,16), cioè fino alla fine dei tempi: durante
tutta la sua permanenza qui in terra, la vita della Chiesa sarà
caratterizzata dall’assistenza dello Spirito di verità.
MONDO
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TRINITÀ
L’attività dello Spirito Santo
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Lo Spirito non era presente che presso i discepoli, nella
persona stessa di Gesù. Ma più tardi egli starà con loro
e starà anche dentro di loro.
Il Paraclito è dato
ai discepoli:
Il Padre donerà il
Paraclito proprio a
loro, ai discepoli,
(14,16) e proprio a
loro si manifesterà
Gesù (14,21).
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Fin da questo
momento lo
Spirito riceve
anche il titolo di
Paraclito, cioè di
«Difensore».
Non si manifesterà al mondo (14,22); il mondo non può riceverlo
perché non lo percepisce e non lo riconosce (14,17).
MONDO
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TRINITÀ
L’attività dello Spirito Santo
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Egli starà anche «in essi». Qui Gesù promette ai discepoli
un nuovo modo di presenza e d’azione dello Spirito: questi
ormai agirà nei loro cuori.
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E secondo questa piena effusione del Paraclito, da
quest’azione in profondità che lo Spirito conduce dal
momento della glorificazione del Cristo Gesù
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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Lo Spirito di verità, come una guida dall’assoluta
sicurezza, deve «guidare» i discepoli verso la verità
integrale. Secondo il testo di Giovanni, la verità verso
cui ci deve guidare lo Spirito Santo è la verità di Gesù,
quella del suo insegnamento, della sua opera, di tutta
la sua persona.
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Lo Spirito, aggiunge il versetto, deve farci
compenetrare di questa verità fin dentro il nostro
cuore e deve farcela scoprire nella sua pienezza: lo
Spirito svela progressivamente alla fede della Chiesa
ed al cuore dei credenti tutte le ricchezze di vita, tutte
le virtualità nascoste della parola di Gesù.
MONDO
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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«Ma quando verrà il Paraclito, che vi invierò da presso il
Padre, lo Spirito di verità che proviene dal Padre, egli mi
renderà testimonianza. Ma anche voi testimonierete, poiché
voi siete con me fin dall’inizio» (Giovanni 15,26ss).
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Gesù promette ai suoi discepoli l’assistenza dello Spirito
durante le persecuzioni. Questa testimonianza del Paraclito
non è destinata al mondo, ma direttamente ai discepoli: «il
Paraclito che io vi invierò» (v. 26); egli sarà loro inviato
precisamente a motivo delle persecuzioni che essi subiranno.
L’ ufficio dello Spirito di Dio sarà quindi quello di illuminare la
coscienza degli Apostoli in mezzo alle avversità, di confermarli
nella loro fede. Nel momento in cui essi sperimenteranno la
tentazione del dubbio, il Paraclito agirà segretamente in loro:
egli stesso
MONDO
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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La
funzione
dello
Spirito
resta
essenzialmente
subordinata
alla
Rivelazione già portata dal Cristo Gesù.
«Insegnare» secondo Giovanni è quasi un
verbo di rivelazione.
Dunque la Rivelazione ha una perfetta
continuità: provenuta dal Padre, essa ci
viene comunicata dal Figlio e tuttavia non
raggiunge il suo termine che quando è
penetrata nel più intimo di noi stessi, e
questo avviene per opera dello Spirito.
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PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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La testimonianza del Paraclito assume il suo vero
significato: davanti all’ostilità del mondo i
discepoli di Gesù saranno esposti allo scandalo,
momento per momento, saranno portati a
defezionare,
conosceranno
il
dubbio,
lo
scoraggiamento.
Precisamente allora interverrà lo Spirito di verità,
il Difensore di Gesù: egli stesso nell’interna
coscienza dei discepoli renderà testimonianza su
Gesù; egli stesso li confermerà nella loro fede e
renderà loro tutta la sicurezza cristiana.
MONDO
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PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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I
“Io vi dico la verità: è meglio per voi che io parta;
poiché se non parto il Paraclito non giungerà a voi; ma
se io parto ve lo invierò. E quando egli verrà,
confermerà la colpevolezza del mondo in materia di
peccato, in materia di giustizia e in materia di giudizio;
di peccato perché essi non credono in me; di giustizia
perché io vado al Padre e voi non mi vedrete più; di
giudizio perché il Principe di questo mondo ormai è
condannato” (16,7-11).
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Il Paraclito dimostrerà il torto del mondo. L’azione
convincente del Paraclito i peccatori riconosceranno
finalmente il loro peccato e si convertiranno. Quando
dimostrerà la colpevolezza del mondo, il Paraclito agirà
in un modo del tutto interiore, nel segreto della
coscienza dei discepoli. Nella prova alla quale sarà
sottoposta la loro fede, il Paraclito darà loro la certezza
che il mondo è peccatore e che la verità sta dalla parte
di Gesù.
MONDO
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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- Quanto al peccato, lo Spirito metterà in luce,
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attraverso la testimonianza vitale della Chiesa, che
Cristo fu innocente e il mondo è colpevole, e il
peccato del mondo è quello dell’incredulità “perché
non hanno creduto in me” (3, 19-21; 15, 21-25).
- Quanto alla giustizia, Gesù con la sua glorificazione
manifesterà la giustizia. Dio solo è Giusto perché è
Dio. E Gesù con la sua risurrezione (segno di quella
divinità) mostrerà anche lui la sua giustizia, cioè la
sua divinità.
- Quanto al giudizio, il trionfo di Cristo segna la
sconfitta definitiva di satana. Una parola, dunque, di
speranza per i discepoli, ora oppressi e umiliati.
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TRINITÀ
PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il
momento non siete capaci di portarne il
peso. Quando però verrà lo Spirito di verità,
egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché
non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà
udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi
D prenderà del mio e ve
glorificherà, perché
l’annunzierà. Tutto quello che il Padre
possiede è mio; per questo ho detto che
prenderà del mio e ve l’annunzierà (16,1215).
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Gesù ha espresso l’essenziale della sua
rivelazione, lo Spirito farà capire ciò che è
avvenuto.
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PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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Lo Spirito farà conoscere le cose future non predicendo
l’avvenire o apportando una nuova rivelazione, ma chiarendo
il mistero di Gesù. Lo Spirito prosegue ciò che Cristo ha fatto:
rivelare agli uomini il mistero di Dio. Essendo l’ultima parola
di Dio agli uomini, Gesù rimane in parte un enigma per gli
uomini, finché lo Spirito non ci apre all’intelligenza profonda
del suo mistero.
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Lo Spirito non gode di autonomia alcuna nella sua funzione
di annuncio, non parlando di sé, ma prendendo ricevendo
quanto è proprio di Gesù relativamente a ciò che lo
costituisce Figlio mandato dal Padre, di cui restituisce il
messaggio. In questo senso riceve e può guidare alla verità
(rivelazione) «tutta intera», ovvero svelare lo spessore filiale
intrinseco a Gesù glorificandolo. In quanto lo Spirito procura
ai discepoli quella nuova configurazione e affinità alla verità
tutta intera.
MONDO
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PNEUMATOLOGIA: MORALE GIOVANNEA
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LA VERITÀ GIOVANNEA E LE SUE
DINAMICHE MORALI
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Modo di essere-atteggiamento-connaturalitàaffinità con la verità
Gv 14,6:
«Io sono la via e la verità e la vita.
Nessuno va al Padre se non
attraverso di me».
Verità: Principio interiore della vita morale del
Cristiano e della sua santificazione, forza per
vincere tutto le forze contrarie a Cristo.
MONDO
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TRINITÀ
LA VERITÀ GIOVANNEA E LE SUE
DINAMICHE MORALI
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Gesù, rivelando la verità
che porta alla vita
e comunicando la vera vita a chi la
accoglie e l’attualizza nella fede,
conduce chiunque crede in lui allo
scopo della sua esistenza,
«al Padre» e diventa così la
«via»
MONDO
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TRINITÀ
LA VERITÀ GIOVANNEA E LE SUE
DINAMICHE MORALI
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Si ha incarnato la Parola e mezzo a
noi. Per rivelare l’amore infinito del
Padre per la umanità.
GESÙ
Gesù è la via che porta al Padre,
perchè è la Rivelazione stessa del
Padre
La verità prende un movimento discendente (la
rivelazione del Padre), perchè viene agli uomini,
e questo si realizza per mezzo del Cristo-Verità
MONDO
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TRINITÀ
LA VERITÀ GIOVANNEA E LE SUE
DINAMICHE MORALI
G
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Si sale al Padre per mezzo del suo Figlio.
L’uomo può giungere all’intimità con il
Padre, ad instaurare un rapporto
personale e vitale con Lui solo mediante il
Verbo incarnato.
Nessuno infatti può arrivare a Dio con le
sue forze o possibilità, né può servirsi di
altri mediatori.
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TRINITÀ
LA VERITÀ GIOVANNEA E LE SUE
DINAMICHE MORALI
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Ignace de la Potterie: tutta la vita del cristiano
dovrebbe essere
Il
primo
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vivere nella verità
passo
da
l’accoglienza credente
Logos incarnato.
“fare”
avvenuta
della rivelazione del
La verità ascoltata
(appello de Gesù), diventa
un operare nella vita del cristiano, la quale porta ad
una progressiva assimilazione della stessa verità.
Vivere nella verità e essere de la
verità.
MONDO
37
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Morale giovannea