SEDE COIRAG DI PADOVA Vicolo Santonini, 12 – 35123 Padova Tel – 3441297198 DIRETTORE: prof. Vito Sava e-mail direzione: [email protected] SEGRETARIA: dott.ssa. Anna Zanardo e-mail segreteria: [email protected] ORARI SEGRETERIA: Mercoledì 9:00 – 12:00 Venerdì 17:30 – 20.30 Sabato 8:00 – 11.00 La segreteria osserverà il seguente Calendario: 10 Gennaio Apertura 2015 Dal 3 Aprile al 5 Aprile Chiusura vacanze pasquali Dal 15 Luglio al 29 agosto Chiusura vacanze estive Dal 23 Dicembre al 6 Gennaio Chiusura vacanze natalizie C.O.I.R.A.G. SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA PSICOANALITICA in ambito individuale, gruppale e istituzionale SEDE DI PADOVA PROGRAMMA DIDATTICO 2015 3 La COIRAG è un'Associazione senza fini di lucro che ha lo scopo di contribuire alla ricerca, alla formazione e alla promozione della pratica clinica ed istituzionale nell’ambito delle psicoterapie di orientamento psicoanalitico ed in particolare dell’analisi di gruppo (art. 1 Statuto). È stata fondata nel 1982 da un gruppo di colleghi leaders e rappresentanti di Associazioni dedite alla ricerca e alla formazione nell’ambito dell’analisi di gruppo: Leonardo Ancona, Francesco Corrao, Diego e Fabrizio Napolitani, Paolo Perrotti, Corrado Pontalti, Ferdinando Vanni. Essi risposero all’invito a riunirsi del collega e senatore Adriano Ossicini. Nacque come una Confederazione di Associazioni e mantiene tuttora questo statuto istituzionale, pur avendo subito notevoli modificazioni nel corso degli anni. I soci ordinari dell’ Assemblea COIRAG sono di due categorie: 1. Associazioni rappresentate dal loro legale rappresentante e formate a loro volta da soci appartenenti all’Ordine dei medici e/o degli psicologi con una qualificata formazione nell’ambito della psicoterapia ad orientamento psicoanalitico, sia individuale che gruppale. Attualmente le Associazioni sono undici e diffuse su tutto il territorio nazionale: ACANTO (Genova), AION (Cosenza, Padova, Udine), A.P.G. (Milano), A.P.R.A.G.I. (Torino), A.P.R.A.G.I.P. (Genova, Palermo, Torino), ARIELE PSICOTERAPIA (Brescia, Milano), AS.VE.GRA (Padova), C.A.T.G. (Roma), Il Cerchio (Bari, Roma), Laboratorio di Gruppoanalisi (Palermo, Roma, Torino), S.I.Ps.A. (Alessandria, Bari, Bologna, Genova, Padova, Roma, Torino). Esse mantengono la loro autonomia culturale, organizzativa ed 4 amministrativa nella condivisione della finalità sancita dall’articolo 1 dello Statuto della COIRAG, che definisce la forma e lo scopo della COIRAG stessa. 2. Soci individuali iscritti ad una Associazione appartenente alla COIRAG e dotati dei requisiti professionali già sopra indicati. L’attuale presidente è il Dott. Marco Longo 5 6 La scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica Preside: Dott.ssa Silvana Koen Fondata e riconosciuta con Decreto Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (M.U.R.S.T.) del 31.12.1993 per un’iniziativa di Girolamo Lo Verso, la scuola ha lo scopo di specializzare medici e psicologi attraverso una formazione che sviluppi competenze specifiche scientifico-procedurali e attitudini mentali e relazionali tali da renderli preparati ed idonei ad interventi clinici e psicosociali, individuali e di gruppo, nella professione e nelle istituzioni. La Scuola rilascia un “Diploma di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Psicoanalitico Istituzionale”, in privilegiando ambito come Individuale, modalità di Gruppale e insegnamento, formazione e supervisione lo strumento del “gruppo”. Il suo modello scientifico-clinico è nell’ambito della psicoterapia di orientamento psicoanalitico ed in particolare della analisi di gruppo. La Scuola C.O.I.R.A.G. ha una dimensione nazionale e si attua nelle Sedi di Bari, Genova, Milano, Padova, Palermo, Roma, Torino. In ogni Sede gli allievi usufruiscono di una formazione di carattere generale arricchita da approfondimenti tecnico-metodologici proposti dalle Associazioni (denominate anche Associazioni Confederate, O.C.) che partecipano alla didattica della Scuola locale. La struttura organizzativa della Scuola COIRAG, oltre a rispondere ai parametri più elevati delle richieste ministeriali, corrisponde alle dinamiche che caratterizzano l’Associazione Confederata nel suo complesso: un intreccio di esperienze gestito con una particolare 7 attenzione a realizzare lo sviluppo delle differenze nel rispetto e nell’approfondimento di una base comune. Ciò è testimoniato sia nella didattica sia nell’organizzazione degli spazi istituzionali, dove i momenti di espressione delle istanze locali e particolari si articolano con quelli riguardanti l’orientamento comune. Corrado Pontalti, dopo Girolamo Lo Verso, ha dato un grande sviluppo organizzativo e normativo alla Scuola. Ha proseguito questo compito, con particolare efficienza e sensibilità, la preside Laura Scotti. Dal 2010 ha assunto l’incarico di preside la prof. Silvana Koen. 8 La Sede di Padova Direttore: Vito Sava La sede di Padova è stata autorizzata con Decreto del 18 Luglio 2002 (G.U. 186, 9 Agosto 2002). Il Consiglio Direttivo di Sede (CDS) è composto dal Direttore che lo presiede, dal Vice Direttore, nominato dal Direttore, da quattro Coordinatori dell’attività didattica (uno per ogni anno di corso) e sceglie al proprio interno un rappresentante di sede per il WS nazionale. Definisce le linee di gestione della Sede entro le delibere nazionali per quanto di sua competenza. Sovraintende al coordinamento della didattica, alla ammissione degli allievi, alle valutazioni degli allievi e dei docenti, agli esami di diploma, e in generale presiede al raccordo tra i vari momenti formativi. Predispone entro settembre il calendario di tutte le attività formative dell’anno successivo, tenendo conto delle indicazioni ricevute dal Preside. Inoltra al Consiglio Direttivo Nazionale (CDN) le proposte di spesa e predispone il rendiconto consuntivo da inviare al Tesoriere. Si riunisce almeno quattro volte all’anno. Al CDS, limitatamente alle questioni riguardanti la didattica, fatti salvi i problemi di incompatibilità (art. 9 del Regolamento) e secondo le modalità previste dal Regolamento, partecipano, senza diritto di voto, 4 Rappresentanti degli studenti, eletti dagli allievi iscritti, uno per ciascun anno di corso. (Ordinamento 2013, dagli artt. 12 - 13) 9 CDS Direttore Vito Sava Vice-Direttore Anna Rita Barbuzzi Coordinatore I anno Ornella Galuppi Coordinatore II anno Enrico Stenico Coordinatore III anno Chiara Zaniboni Coordinatore IV anno Anna Palena Al CDS limitatamente alle questioni riguardanti la didattica, fatti salvi i problemi di incompatibilità (art. 9 del Regolamento) e secondo le modalità previste dal Regolamento, partecipano, senza diritto di voto, quattro Rappresentanti degli studenti, eletti dagli allievi iscritti, a ciascun anno di corso: Anno di corso Rappresentante eletto dal gruppo classe I Giulia Montecchi II Giorgio Pascucci III Laura Carassai IV Giulia Mingardo 10 Il calendario delle attività didattiche prevede le RIUNIONI del CDS nelle seguenti date: - 6 FEBBRAIO - 10 APRILE - 20 GIUGNO - 16 SETTEMBRE - VALUTAZIONI ALLIEVI: 24 OTTOBRE 11 12 Struttura del programma formativo La Scuola prevede quattro anni di corso, ciascuno con un monte ore complessivo di almeno 500. Area Nuovo Ordinamento I, II, III, IV anno Insegnamenti teorico-clinici 170 Supervisione 60 Tirocini 170 Workshop nazionale di dinamica di 30 gruppo Seminari tematici proposti dalla Sede 40 di riferimento Seminari integrative, teorico-clinici secondo e il attività progetto 30 formativo e gli interessi dell’allievo Totale ore: 500 13 I Seminari di Sede I seminari teorico-clinici sono destinati annualmente a tutti gli allievi delle Sedi su temi di particolare attualità e con contenuti di elevata qualità, per un totale di almeno 40 ore annue. Data Seminario Relatori 10 Dualità e gruppalità. La Marco Sarno. Gennaio formazione alla psicoterapia. Vito Sava 10 Gruppo Apertura Anno gennaio Accademico 6-7 “Formazione dall’osservazione Antonia marzo alla relazione un ponte possibile Guarini N. ORE 4 2 12 con l’altro” Genesi e sviluppi della 21 marzo personalità borderline + Gruppo rielaborazione seminari Asvegra condotto dal Dott. Angelo 8 Gianluigi Monniello Silvestri 11 aprile Psiche è mondo sociale Johnny Dotti Laboratorio esperienziale e 8 8 Gruppi Tematici - Genesi e 18 aprile sviluppi della personalità Vito Sava borderline. Maurizio Salis Rielaborazione seminario Dott. Monniello 14 16 maggio Riconciliazione e perdono. Itinerari fra conflitto e colpa, 5 Eduard Klain affetti e gruppi Sviluppi e destini della personalità borderline + Gruppo 3 ottobre rielaborazione seminari Asvegra condotto dal Dott. Angelo 8 Franco Borgogno Silvestri Laboratorio esperienziale e Ivan 7 Gruppi Tematici - Sviluppi e Ambrosiano novembre destini della personalità Alessandra borderline Silvestro 23 Gruppo chiusura anno ottobre accademico 8 2 15 Seminari obbligatori – Ore integrative Seminari e attività integrative vengono inserite, su proposta dei singoli allievi e previa valutazione dei Coordinatori, nel programma di formazione individuale, anche attingendo a iniziative di valenza formativa che vengano realizzate all'esterno delle attività della Scuola. Le attività integrative si effettuano per almeno 30 ore annue su proposta dell’allievo e valutazione del Coordinatore d’anno (Ordinamento 16, 3.2, c). Nell' anno 2015 i seminari di sede compresi all’interno delle ore di lezione si svolgeranno per un totale di 65 ore, a parziale copertura delle ore integrative previste per il 2015. Ciascun allievo del primo e del secondo anno dovrà svolgere attività integrative nel 2015 per un totale di 7 ore. Ciascun allievo del terzo e del quarto anno ha già coperto le ore integrative del 2015 dai seminari della sede e dal gruppo esperienziale in assetto dinamico (Dott. Maurizio Salis) 16 Insegnamenti aa 2015 I ANNO Insegnamenti teorici (170 h) ORE Psicologia generale e clinica 20 Psicologia dello sviluppo I 20 Processo diagnostico e costruzione del progetto terapeutico I 20 Psicoterapia psicoanalitica individuale I Area professionalizzante (100 h + 30 h WS + 170 h tirocinio + 30 h) ORE Gruppo di tutoring 20 Discussione casi clinici 60 Gruppo Esperienziale in assetto dinamico 20 20 Workshop intensivo residenziale 30 Psicoterapia psicoanalitica di gruppo I 20 Tirocinio 170 Psicopatologia I 28 Ore integrative 30 Seminari teorico/clinici 42 17 II ANNO Insegnamenti teorici (170 h) ORE Psicologia dello sviluppo 24 Area professionalizzante (100 h + 30 h WS + 170 h tirocinio + 30 h) Gruppo di Tutoring II Processo diagnostico e ORE 20 20 costruzione del progetto Discussione casi clinici 60 terapeutico II Psicoterapia psicoanalitica 28 individuale II Psicoterapia psicoanalitica 24 di gruppo II Psicopatologia II 28 Seminari teorico/clinici 42 Gruppo Esperienziale in assetto dinamico 20 Workshop intensivo residenziale 30 Tirocinio 170 Ore integrative 30 18 III ANNO Insegnamenti teorici (170 h) ORE Area professionalizzante (100 h + 30 h WS + 170 h tirocinio + 30 h) Gruppo di tutoring Gruppoanalisi/ 36 Analisi di gruppo. Supervisione: vertice Gruppoanalisi/analisi di ORE 20 16 gruppo Psicodramma analitico 36 Supervisione: vertice Psicodramma analitico Analisi istituzionale. 36 Teoria e metodi dell’osservazione nei 20 gruppi Seminari teorico/clinici 42 Supervisione: vertice Analisi istituzionale Osservazione diretta in gruppo 16 16 30 Incontro apertura AA 2 Workshop intensivo residenziale 30 Tirocinio 170 Ore integrative 30 (Gruppo Esperienziale in (20) assetto dinamico) 19 IV ANNO Insegnamenti teorici (170 h) ORE Area professionalizzante (100 h + 30 h WS + 170 h tirocinio + 30 h) Gruppo di tutoring Gruppoanalisi/ 36 Analisi di gruppo. Psicodramma analitico Supervisione: vertice Gruppoanalisi/analisi di Teoria e metodi dell'osservazione nei 20 16 gruppo 36 Supervisione: vertice Psicodramma analitico Analisi istituzionale. ORE 36 20 Supervisione: vertice 16 16 Analisi istituzionale Osservazioni diretta in gruppo 30 gruppi Seminari teorico/clinici 42 Workshop intensivo residenziale Tirocinio Ore integrative (Gruppo Esperienziale in assetto dinamico) 30 170 30 (20) 20 Tirocini Referente per la sede: Prof. Anna Palena “Il tirocinio/Attività pratica di specializzazione si effettua, per almeno 170 ore annue, presso Enti Pubblici o Privati Accreditati, tenuto conto delle proposte formative e delle esigenze dell’allievo. Con tali Enti si attivano specifiche convenzioni da parte delle singole Sedi, a firma del Direttore su delega del Presidente della COIRAG e del Preside. Il tirocinio deve comprendere il più possibile esperienze cliniche di gruppo” (Ordinamento 16, 3.2, b). I tirocini consistono in un affiancamento e graduale co-gestione di attività di tipo tecnico-clinico all’interno di servizi territoriali, convenzionati con la Scuola per almeno 170 ore annue, al fine di usufruire di esperienze dirette di apprendimento della pratica clinica in ambito psicoterapeutico. La Segreteria rende disponibile agli allievi la consultazione dell’elenco aggiornato degli Enti con cui la scuola ha attivato una convenzione per la realizzazione del tirocinio. Anche gli allievi possono proporre Sedi o Servizi in cui sviluppare la propria esperienza, discutendone preliminarmente con il coordinatore d’anno. Se la struttura individuata non è presente nella Banca dati degli Enti già convenzionati con la Scuola, si dovrà verificare la possibilità di attivare un percorso di convenzionamento rispetto al quale a volte si richiedono tempi variabili non sempre prevedibili. In fase di avvio dell’esperienza del Tirocinio, gli allievi dovranno accordarsi con il Tutor del Servizio e con il coordinatore d’anno per la compilazione della scheda del progetto formativo individualizzato di 21 tirocinio, strumento costruito in collaborazione con allievi e tutor dei servizi, allo scopo di condividere la progettualità specifica del tirocinio che si andrà a sviluppare rispetto alle sue finalità, obiettivi, attività, tempi, utenza, specificità varie, oltre ai compiti di ogni soggetto partecipante (Allievi, Scuola, Servizi). La scheda del progetto di tirocinio deve essere compilata nelle sue diverse parti (è stata predisposta a supporto una griglia accompagnatoria alla compilazione), deve essere controfirmata dal tutor di riferimento e, per la scuola, dal coordinatore d’anno. Va consegnata in Segreteria entro il 15 aprile. Il libretto per i tirocini è lo strumento predisposto su richiesta del MIUR, scaricabile direttamente dal sito COIRAG (al link http://www.coirag.org/scuola/modulistica-scuola), che costituirà il documento ufficiale attestante il numero di ore effettivamente svolte, insieme alla certificazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’ente o di un suo delegato. La scheda del Progetto di Tirocinio, insieme al Libretto di Tirocinio, rappresenteranno i documenti di base su cui sarà possibile realizzare, in itinere o a conclusione del tirocinio, una valutazione del grado di realizzazione del progetto, del suo impatto sulla formazione alla psicoterapia, del grado di soddisfazione dell’esperienza, anche attraverso l’uso di appositi strumenti descrittivi e valutativi (relazione finale dell’esperienza del tirocinio e compilazione del questionario di valutazione). Sono esclusi dal vincolo di concludere il tirocinio entro l’anno gli allievi del primo anno ammessi con riserva (per i quali potrà essere autorizzato il completamento delle ore di tirocinio entro il 31 marzo dell’anno successivo) e gli allievi iscritti già psicoterapeuti. 22 Elenco strutture convenzionate Azienda Az. U.L.S.S. N° 1 Belluno Ospedaliera Ospitalieri di Verona Az. U.L.S.S. N° 3 Bassano del Azienda Grappa Az. U.L.S.S. U.L.S.S. Ospedaliera Bologna Policlinico S. Orsola N° 4 “Alto Vicentino” Az. Istituti N° 5 “Ovest Vicentino” Az. U.L.S.S. N° 6 “Vicenza” Az. U.L.S.S. N° 7 A.S.S. N° 4 “Medio Friuli” A.S.S. N° 5 “Bassa Friulana” A.S.S. N° 6 “Friuli Occidentale” “Pieve di APSS Soligo” Provincia Autonoma di Trento Casa di Cura “Parco dei Tigli” Az. U.L.S.S. N° 8 “Asolo” (Teolo- Padova) Casa di Cura “Policlinico San Az. U.L.S.S. N° 9 “Treviso” Marco” (Mestre-Ve) Az. U.L.S.S. N° 10 “Veneto Casa Orientale” di Cura “Villa Santa Chiara” (Verona) Az. U.L.S.S. N° 12 “Veneziana” Ceis Società Cooperativa Sociale (Treviso) Az. U.L.S.S. N° 13 “Mirano- Centro di Solidarietà ONLUS Dolo” (Belluno) Az. U.L.S.S. N° 14 “Chioggia” Az. U.L.S.S. Padovana” N° 15 “Alta Comunità San Francesco ONLUS (Monselice – Pd) Consorzio “Restituire” (Treviso) 23 Az. U.L.S.S. N° 16 “Padova” Cooperativa Sociale Centofiori (Rimini) Az. U.L.S.S. N° 17 “Monselice- Cooperativa Sociale Comunità Este” Az. U.L.S.S. N° 18 “Rovigo” Az. U.L.S.S. N° 19 “Adria” Az. U.L.S.S. N° 20 “Verona” Az. U.L.S.S. N° 21 “ Legnago” Az. U.L.S.S. N° 22 “Bussolengo” Az. U.S.L. Città di Bologna Az. U.S.L. Rimini Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova dei Giovani (Verona) Coop. Sociale “Nuova Idea” (Abano Terme – Pd) Coop. Sociale e di solidarietà “Laura” (Faenza – Ra) Cooperativa Sociale Giuseppe Olivotti (Mira-VE) Cooperativa Sociale Mano Amica (Schio – VI) Cooperativa Sociale “Villa Renata” (Venezia) Coop. Sociale Sadurano Salus (Castrocaro Terme) Opera Santa Maria della Carità (Venezia) Opere Riunite Buon Pastore (Venezia) Ospedale “Villa Santa Giuliana” ASL Brescia (Verona) Centro Università degli Studi di Trento SAP Servizio Aiuto Psicologico Giovani Adulti (Bologna) di Solidarietà Don Lorenzo Milani (Mestre- VE) Fondazione San Gaetano ONLUS (Vicenza) Coop Sociale “La Bottega dei Azienda Ospedaliera di Padova ragazzi”(Padova) 24 Ulteriori informazioni sulla specificità dei Servizi, sulle attività in essi realizzati, sui Tutor di riferimento e sulle collaborazioni potranno essere richieste ai Coordinatori d’anno. 25 26 Workshop Nazionale Direttore: G. Profita Il Work Shop (più brevemente W.S.) nazionale della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicanalitica della C.O.I.R.A.G. è una esperienza formativa proposta annualmente agli allievi della Scuola dalla direzione nazionale della Scuola stessa. La realizzazione di tale evento è delegata allo Staff del W.S. diretto da G. Profita e composto da docenti della Scuola “La frequenza ai WS Nazionali è obbligatoria. In caso di impossibilità a partecipare a uno dei WS annuali si deve recuperare l’esperienza l’anno successivo . La mancata frequentazione al ciclo dei WS comporta la non ammissione all’esame di diploma”. (Regolamento 2013 art. 8.3) Il WS è un modulo formativo a carattere esperienziale e intensivo che si articola in giornate consecutive, per un totale di 30 ore annue. Si svolge in struttura residenziale (Fiesole, FI). Ha lo scopo di promuovere il dialogo tra i differenti approcci di pensiero analitico gruppale facilitando la comprensione e l’integrazione dei modelli e dei metodi presenti nella proposta formativa della C.O.I.R.A.G. e consentire agli allievi di sviluppare la loro esperienza di apprendimento al lavoro con e nei gruppi, finalizzata alla professione in diversi contesti psicoterapeutici. 27 Il W.S. mantiene come attività centrale il lavoro con i gruppi di allievi nei vari formati: piccoli, mediani e grandi. Negli anni scorsi oltre ai gruppi di parola si svolgevano anche gruppi di esercitazione. Tale modello prosegue inalterato per il 4° anno di questo anno accademico. Pertanto, come avviene in genere nei gruppi esperienziali, il tema del W.S. verrà presentato e proposto in più occasioni, in gruppi grandi e nei piccoli gruppi condotti da un docente dello Staff ed il gruppo lo elaborerà e lo intreccerà con le vicende personali dei singoli membri del gruppo e del gruppo nel suo complesso. In tal modo gli allievi alla fine del W.S. potranno aver vissuto l’esperienza di fare propri, con gradualità, riferimenti teorici e modalità operative caratteristici della psicoterapia psicoanalitica in ambito individuale, gruppale e istituzionale. Alcuni di questi temi ed esperienze potranno essere ripresi negli incontri proposti nella Sede dopo i W.S. La Commissione per la Didattica e lo Staff del Workshop Nazionale ha ridefinito gli obiettivi e il dispositivo di lavoro. Le novità e i cambiamenti rispetto al precedente impianto vanno nella direzione di: • Proporre un modello/dispositivo più consono ai mutamenti avvenuti nel sociale che impongono anche un ripensamento di metodi e procedure di lavoro clinico; • Favorire l’incontro degli allievi di tutta la scuola orizzontale e verticale. Una premessa essenziale è che la creazione del nuovo dispositivo del Workshop nazionale della Scuola non è primariamente una questione di contenuti, ma di obiettivi. L’attenzione privilegiata dei conduttori, non sarà, com’è stato fin qui, sul tema annuale, ma sul soggetto che attraversa i quattro anni: ossia sugli allievi e la loro evoluzione. Chiaramente il tema annuale sarà conservato, ma l’idea è di ricollegarsi, come tema annuale, al 28 seminario centrale della scuola, con l’obiettivo di pervenire a un raccordo con la scuola e con lo sviluppo che si realizza per tutti. Obiettivo generale dunque è quello di comprendere la struttura culturale del mondo che evolve: come esso si trasforma, con il quale la psicoterapia deve dialogare e dalla quale deve partire; come oggi si apprende, come guardare attraverso le dinamiche di gruppo, non solo la realtà sociale, ma anche al funzionamento del ‘soggetto’; cos’è oggi il processo di soggettivazione – ossia come uno che non è psicoterapeuta, si soggettivizza come tale-; in che rapporto sta, oggi, il soggetto con gli altri e con la società. All’interno del dispositivo ciò che s’intende considerare come focus privilegiato, è un aspetto a volte trascurato nella formazione dello psicoterapeuta, relativo all’uso degli strumenti di lettura (clinica) del sociale, che si configura anche come capacità di lettura sociale del ruolo e delle dinamiche della clinica. Diventa dunque essenziale, all’interno del dispositivo formativo, porre particolare attenzione a come il formatore s’inserisce nella dinamica tra inconscio individuale e inconscio collettivo, in che modo può tenere insieme le zone d’ombra che abitano i luoghi del sociale e le stanze della terapia. Avendo, quindi, come tema generale il rapporto psiche/cultura/società, il ws è da intendere come un dispositivo di laboratorio che crea la possibilità di cogliere le connessioni e le articolazioni tra tre campi: quello della psiche (mondo interno, in parte inconscio, nella sua fondazione culturale-storica) , il campo sociale e, infine, il campo dinamico del qui e ora del ws. Il ws consiste nel fare un’esperienza formativa, di transito evolutivo, di comprensione e descrizione del rapporto tra psiche e cultura e tra psicoterapia e società, attraverso quanto si svolge nel dispositivo. In una situazione del genere ci saranno due gruppi che s’incontrano, con 29 due statuti e ruoli differenti: gruppo staff e gruppo allievi, l’uno che osserva l’altro, ciascuno che comprende attraverso l'altro. Uno dei risultati che un tale setting genera è la costruzione condivisa del ruolo di psicoterapeuta, non più come segno di adattamento ma come evento di cambiamento co-evolutivo. Il dispositivo di per sé propone degli elementi ineludibili: sia l’incontro tra sedi, sia l’incontro tra i diversi anni, sia la dimensione istituzionale di C.O.I.R.A.G. (richiama immediatamente il chi siamo lì all’interno del contenitore). Sarà possibile rendere evidente come l’inconscio non nasca dal nulla, non sia astorico, ma si configuri come interno a un contesto culturale e sociale specifico, in grado di condizionare emozioni e sentimenti, orientamenti e scelte. Il ws darà agli allievi la possibilità di sperimentare come loro sono in grado di capire il loro mondo e, all’interno del loro mondo, la loro psiche e quella dei pazienti. Ciò che verrà reso maggiormente visibile, sarà una realtà sociale e mentale diversa da quella che gli allievi hanno modo di sperimentare altrove, grazie al dispositivo che permetterà di visualizzare meglio i diversi livelli attraverso cui l’inconscio si manifesta. Uno dei risultati è che sarà possibile comprendere come il sapere psicologico e clinico possa aiutare a diventare agenti di trasformazioni. Il campo che si crea è un lavoro nel qui e ora, che stabilisce i semi di un’attitudine a pensare e trovare il modo di comunicare quello che ognuno fa agli altri. In che modo il sapere/potere psicologico sostiene. Quali aspetti del sapere psicologico sostiene il terapeuta. 30 Obiettivi: Nella definizione degli obiettivi non è pensabile un punto di arrivo, ma di sollecitazione e promozione della crescita degli allievi, sviluppando competenze e capacità di analisi attraverso l'esperienza intensiva del qui-ed-ora di gruppo, in un processo di apprendimento che è anche percorso/rito simbolico del "diventare psicoterapeuti": ogni allievo diventa psicoterapeuta attraverso il proprio singolare percorso entro il dispositivo in cui questo percorso si dispiega nei quattro anni, all'interno della cornice istituzionale C.O.I.R.A.G. . Obiettivi sono, quindi, la visibilità e pensabilità del divenire psicoterapeuta in questo assetto formativo in una scuola di psicoterapia, la realizzazione di un processo di soggettivazione degli allievi, l'esplorazione del tema ‘psiche e mondo sociale' come necessaria competenza/attrezzatura dello psicoterapeuta. Come si raggiungono tali obiettivi si può cogliere tramite la struttura del dispositivo articolato in piccolo e grande gruppo. Il lavoro sull’interfaccia psiche e mondo sociale (o sociale e mentale) è il tema che rimane nella continuità del ws. Ciò è realizzato promuovendo negli allievi la capacità di coniugare la clinica con i gruppi, qualunque sia il modello, ma anche inquadrando la professione nella lettura delle articolazioni dell'esistere soggettivo entro il mondo sociale contemporaneo. Il ws diventa un laboratorio originale e specifico (distintivo) della scuola, lavorando sulla possibilità di dare senso all’esperienza mettendo in rapporto la psiche, il sociale e il qui ed ora. Il qui e ora non è separato dal mondo sociale in cui viviamo, in esso si 31 ripropongono e si rendono visibili i segni della società. Leggiamo il sociale e il mentale mediante i fenomeni del gruppo che si sviluppano nel ws. Che significa mettere in relazione mondo interno e mondo esterno, i rapporti tra staff e allievi. Laboratorio vuol dire che usiamo il qui e ora per leggere la dinamica dell’interfaccia psiche sociale. Il tema annuale, definito dalla scuola nazionale, resta sullo sfondo, perché sono oggettivamente presenti nel dispositivo, le caratteristiche da cui trarre l’idea principe dell’esperienza: che è come il soggetto si muove nella temporalità dei quattro anni; come entra, che tipo di percorso fa e come si separa. Questo rimanda ai gruppi di transito: gruppo che si svolge in un tempo medio/lungo ma finito, all’interno del quale si riproducono anno dopo anno le tematiche relazionali dell’incontro, del legame, dell’inizio e di come ci si separa, e di come questo ha un significato evolutivo nella sua narrazione abbastanza lunga ma finita. La soggettivazione è la possibilità di essere/riconoscere se stessi nel proprio percorso individuale, nel contesto del percorso gruppale. Il dispositivo è funzionale ad avviare un processo all’interno del quale si dispongono gli allievi. Esso è anche lo strumento e il modo che lo staff utilizza per avviare e promuovere la riflessione sulla tecnica. Il dispositivo è un generatore di un pensiero sul sociale. Uno degli obiettivi è farli riflettere sull’attraversamento del dispositivo. Un ulteriore obiettivo è connesso alla capacita di vivere e di pensare i dispositivi sia in rapporto al qui ed ora sia al là ed allora. Dal primo al quarto anno si sviluppano capacità differenti e differenti vertici dai quali pensare il dispositivo gruppale nel suo snodarsi .. 32 Il piccolo gruppo è pensato come fattore strutturante, contenitivo e stabilizzante dell'esperienza degli allievi: la sua conduzione ha l'obiettivo di assicurare la narrazione, offrire un contenimento ai singoli, sostenerli e incoraggiarli di fronte ai vissuti di rischio, promuovere la capacità di saper stare e saper lavorare con gli altri. Coerente con questa concezione è la presenza di allievi dei diversi anni che costituiscono per quelli del primo anno i fratelli più grandi, capaci in primo luogo di testimoniare il progredire dell'esperienza, la possibilità di essere accolti, oltre che il luogo di visibilità/riconoscibilità del percorso individuale. Rappresenta anche la diversità dei percorsi e delle evoluzioni individuali. Il gruppo allargato rende presente il sistema delle relazioni sociali, multipersonali, e la dinamica d'incontro con gli altri gruppi. Si realizza così un ambiente che sfida la capacità di mentalizzazione del singolo, ma che offre l'opportunità di esplorare la connessione tra soggetto/gruppo/campo sociale e istituzionale. Struttura del workshop: Si tratta di un ws. che consente l’incontro, in un unico momento, di tutti gli allievi dei qiattro anni e provenienti da tutte le sedi della scuola. Il modello unico per i quattro anni rappresenta uno schema, che rende visibili e supporta i cambiamenti, ma che offre anche continuità nel processo della dinamica evolutiva. All’interno del ws si può riconnettere qualcosa che è vissuto nelle sedi in modo parziale e locale. Significa poter inaugurare la dimensione del tempo lungo e quella istituzionale del lungo periodo. S’introduce così il valore della lentezza, il ws potrà consentire la sosta, fermarsi a riflettere su una 33 scala temporale più lunga, far tesoro dei propri errori e ritornare sui processi avvenuti. Potrebbe essere l’omologo della dimensione del tempo analitico della ripetizione, del ricordo dell’elaborazione, consentire la riflessione su sé stessi, introdurre la ciclicità rispetto a quello che ci obbliga nel mondano a stare costantemente su un tempo lineare, che va solo avanti anziché ritornare, che non ammette la possibilità del riscatto. Aspetto peculiare del ws diventa la visualizzazione dell’intero itinerario quadriennale. Si consente un percorso evolutivo, che si rende visibile, in un gioco di rispecchiamento, che riguarda anche la conduzione, il suo operare non attraverso momenti isolati, di anno in anno, ma inseriti nell’intero processo. Residenzialità: In una organizzazione di questo genere la residenzialità è parte integrante del dispositivo. In questo modo la spinta al lavoro è intensiva, si sviluppa maggiormente l'analogia col tema sociale della convivenza: si vive insieme, si sogna insieme, si avvia un processo che consente di visualizzare legami e slegamenti, si conclude con i saluti. 34 WORKSHOP ALLIEVI 2015 PSICHE E SOCIALE Firenze, 30 aprile-3 maggio 2015 ASPETTI ORGANIZZATIVI Il workshop sarà realizzato presso il: “Centro Studi CISL- Studium”, Via della Piazzola, 71, 50133 Firenze (tel. 055- 5032111) Lo "Studium" si trova lungo la vecchia strada per Fiesole ed è raggiungibile dalla Stazione FFSS di S. Maria Novella col Bus n°7, fermata dell’Ospedale di Camerata. Considerato il carattere intensivo del workshop è richiesta la sistemazione alberghiera degli allievi presso lo “Studium”. La disponibilità di posti è prevista con la formula di mezza pensione in camera doppia. Il costo concordato è di Euro 48,00 al giorno per persona. Poiché la disponibilità di alloggio del Centro “Studium” è limitata, gli allievi sono invitati a prenotarsi in tempo utile direttamente alla reception del Centro. Il solo pasto presso il servizio ristorazione del Centro è stato concordato al costo di Euro 16,00. Ciascun allievo salderà la propria quota di vitto e alloggio direttamente al Centro “Studium”. Il workshop ha carattere intensivo, inizia alle ore 14.30 del 30 aprile e si conclude alle ore 35 13.00 del 3 maggio. L’assetto esperienziale del workshop presuppone l’impegno alla completa partecipazione dall’avvio fino alla conclusione. Fanno parte dello Staff del Workshop: G.Profita (direttore), L.Apostolo, E. Ciciolla, A.Corti, A.Dalla Porta, V.Druetta, S.Fornero, A.Guarini, P.Guario, B,Gustini, E.La Rosa, V.Lo Mauro, F.Manno, F.Monteverde, M.Pietrasanta, G.Ruvolo, C.Testa, A.Vietti, A.Volpato. GIOVEDI’ 30 APRILE 14.30 - 17.00 Plenaria iniziale 17.30 - 19.00 Gruppo mediano di anno VENERDI’ E SABATO 1 E 2 MAGGIO 9 - 10.30 Gruppo allargato di biennio 11 - 12.30 Piccolo gruppo pausa pranzo 14.30 - 16 Piccolo gruppo 17 - 18.30 Gruppo allargato DOMENICA 3 MAGGIO 9 - 10.30 Gruppo mediano di anno 11 - 13 Gruppo allargato 36 Seminari Teorico – Clinici, Attività integrative e Supervisioni Dal 2012 le “attività di formazione integrative” possono essere utilizzate per usufruire di supervisioni, secondo l’art 9.1 dell’Ordinamento (Supervisioni integrative): la scuola mette a disposizione un elenco di supervisori di sede con i quali gli allievi potranno fare supervisione individuale o in piccoli gruppi (massimo tre) a un prezzo definito dalla scuola che sarà indicato di anno in anno. Chi ne usufruisce potrà utilizzare trenta delle ore di supervisione al posto delle trenta ore integrative previste dal regolamento. Le supervisioni verranno pagate direttamente dagli allievi ai supervisori. I supervisori potranno essere liberamente scelti da un elenco disponibile presso ogni sede della scuola costruito su indicazioni del CDS. Il ruolo di supervisore è incompatibile con quello di supervisore del training dell’anno in corso, con il ruolo di psicoterapeuta e con i ruoli di direttori di sede e di responsabile di training. Per il 2015 i costi delle supervisioni sono stabiliti: Tipo di supervisione Durata della seduta Costo [€ + iva] [min] Individuale 45 50,00 Gruppale 90 35,00 37 Elenco Supervisori Si riporta di seguito l’elenco dei supervisori della Sede di Padova deliberato dal Consiglio Direttivo del 10 aprile 2015, in cui sono segnalati gli ambiti di competenza di quasi tutti supervisori e la sede in cui operano. Ambrosiano Psicoterapia individuale e di gruppo Ivan Formazione e supervisione Età evolutiva famiglie/coppie Psicoterapia di gruppo Carnevali Psichiatria Roberto Psicoterapia individuale e di gruppo Formazione e supervisione Età evolutiva Ceccon Famiglie/coppie Paola Psicoterapia di gruppo, Formazione. Beraldo Chiara Padova Mestre Milano Padova 38 Terapia individuale (adulto, adolescente) e di coppia De Mari Massimo Psicoterapia nei disturbi di personalità, tossicodipendenza, sociopatia Psicoanalisi Psichiatria Psicoterapia individuale e di gruppo Formazione e supervisione psicoterapia individuale, di coppia e Padova Fava Padova Sergio famiglia nell'ambito delle crisi evolutive del ciclo di vita della famiglia La Rosa Elena (adolescenza, perinatalità, crisi di coppia, separazione, etc.) Padova psicoterapia di gruppo con gruppi omogenei per tematiche o per genere (gruppi femminili). psicoterapia individuale e di gruppo con adulti ed adolescenti, Locati Ilaria valutazione, sostegno psicologico e trattamento del disturbo post- Padova traumatico in particolare con familiari di persone che hanno avuto una lesione cerebrale acquisita. 39 Morello Psicoterapia individuale dell’adulto Supervisione clinica casi di bambini e Marilena Sale Eleonora adolescenti Padova Padova Età evolutiva Psicoterapia individuale e di gruppo Formazione e supervisione Psichiatria Psicoterapia individuale e di gruppo Formazione e supervisione Psichiatria Psicoterapia individuale e di gruppo Formazione e supervisione Psicoterapia Individuale Psicoterapia di Gruppo Psicoterapia in ambito istituzionale Psichiatria, Dipendenze, Anziani Tacca Dinamiche di gruppo e istituzionali Conegliano Stefano Psicoterapia individuale e di gruppo (TV) Formazione e supervisione Salis Maurizio Silvestro Alessandra Silvestri Angelo Padova Padova Padova Stenico Padova Enrico 40 Il CDS del 12 novembre 2011 ha deliberato che delle 30 ore disponibili per la formazione integrativa ciascun allievo che sceglie la supervisione dovrà utilizzarne almeno 10 ore annuali per le supervisioni individuali e almeno 15 ore annuali se si tratta di supervisioni in piccoli gruppi. Tale decisione è stata presa allo scopo di garantire una minima continuità al lavoro che la supervisione richiede. Nulla esclude che il numero delle ore dedicate alla supervisione sia maggiore a 10 o a 15. Secondo il Regolamento, prima citato, non possono svolgere questa funzione i docenti che nell’anno in corso sono supervisori nella Scuola e, per estensione, i docenti che hanno un rapporto privilegiato con l’allievo, come i Coordinatori e i conduttori di gruppi esperienziale. Si rimandano ai Coordinatori le situazioni più complesse. Gli aspetti della contrattualità economica, salvo che la definizione del compenso fissata annualmente dal Regolamento, andranno concordati tra il supervisore e l’allievo e non riguardano direttamente la scuola. La segreteria della Sede è disponibile a indicare all’allievo l’indirizzo e-mail e/o il recapito telefonico o cellulare perché posa contattare il supervisore e concordare direttamente con lo stesso tempi e modi per la supervisione. All’atto della certificazione è necessario consegnare in segreteria, unitamente all’attestato delle ore effettuate, la fattura delle prestazioni. 41 Psicoterapia Personale individuale o di gruppo La Scuola ritiene essenziale per lo specializzando una completa esperienza di psicoanalisi o di psicoterapia a orientamento psicoanalitico in setting individuale o di gruppo da effettuarsi comunque, da parte dell’allievo, a livello privato, sia come decisione che come contrattualità di setting ed economica. “La psicoterapia personale va iniziata non oltre il primo anno di corso. Ogni anno deve essere documentata la situazione analitica personale nel suo aspetto formale” (Ordinamento 16, 3.2). 42 Ammissione all’anno successivo Valutazioni Al termine di ogni anno di corso i docenti responsabili di ciascuna unità didattica esprimono un giudizio sulla sufficiente frequenza (obbligatoria) e sul profitto, quest’ultimo in cinquantesimi. Tali giudizi possono risultare da prove d’esame (con modalità proposte dai docenti, approvate dal Consiglio Nazionale dei Docenti e rese note prima dell’inizio dei corsi) oppure, per quanto riguarda specifiche unità didattiche, da osservazione e supervisione. Il Consiglio Direttivo di Sede decide la votazione annuale e l’ammissione all’anno successivo sulla base della media dei giudizi ottenuti. Il parere negativo del Coordinatore d’anno impedisce comunque l’iscrizione all’anno successivo. Tale parere deve essere documentato per esteso attraverso una relazione scritta, comunque discusso in CDS e inviato all’allievo. La relazione deve essere controfirmata dai docenti che hanno lavorato con l’allievo. Gli esami sostenuti rimangono validi e non viene richiesta ulteriore frequenza né ai corsi né al tirocinio (Ordinamento, 18). L’ammissione all’anno successivo è vincolata anche alle certificazioni sotto-elencate che gli allievi debbono far pervenire alla Segreteria entro il 15 ottobre: 43 Tipo di documento Certificatore Certificazione di tirocinio in cui legale rappresentante dell’Ente risulti che la frequenza di almeno (Direttore Generale) o suo 170h presso l’ente convenzionato delegato Libretto di tirocinio Timbrato dall’ente e firmato dal tutor Certificazione psicoterapia Psicoterapeuta personale se in corso Nel caso di non ammissione, gli allievi sono tenuti a frequentare le attività didattiche indicate contestualmente alla valutazione, per le quali la partecipazione e/o il profitto sono risultati carenti. Gli allievi non ammessi che devono ripetere tutte le attività didattiche sono tenuti al pagamento dell’intera tassa annuale. Gli allievi che devono ripetere parte dell’attività didattica sono tenuti al pagamento di una tassa in misura della metà delle tasse previste per gli altri allievi dello stesso anno di corso secondo quanto previsto all’art. 6 del Regolamento (Regolamento, 2). 44 Assenze “Non potranno essere ammessi ad anni successivi allievi che non abbiano frequentato almeno il 70% delle attività formative escluse le 170 ore di tirocinio. La partecipazione al Workshop Nazionale è obbligatoria. La valutazione verrà espressa esclusivamente nei confronti di coloro che parteciperanno a tutte le unità di lavoro di ciascun WS. La mancata valutazione, nei casi di assenza a qualche unità del WS comporterà una penalizzazione in sede di valutazione complessiva annua. 45 Elaborato di fine I Biennio “Al fine di favorire, a conclusione del primo biennio, un momento di riflessione sul processo formativo in corso, con particolare attenzione alle connessioni tra aree teoriche, training ed esperienza clinica svolta nel tirocinio, gli allievi dovranno presentare un elaborato scritto che verrà discusso alla presenza di una Commissione nominata all’interno del CDS e costituita da almeno tre membri. Tale elaborato individuale, dovrà esporre la riflessione su di una situazione clinica, con particolare attenzione a quegli elementi della relazione attinenti all’orientamento psicoanalitico cui si ispira la didattica della scuola. L’esito di questa prova concorrerà alla valutazione e all’attribuzione della votazione annuale, che sarà espressa dal Consiglio Direttivo di Sede sulla base della media dei giudizi ottenuti” (Regolamento, 2). Il CDS del 16 dicembre 2011 ha proposto agli allievi usufruire del supporto da parte di qualche docente di riferimento nella stesura degli elaborati oppure di chiedere supporto per impostazione dell’elaborato stesso in modo da poterlo realizzare autonomamente in maniera più articolata. Tale elaborato dovrà essere scritto secondo le indicazioni che verranno inviate dalla segreteria e comunque non dovrà eccedere le 15/20 pagine, bibliografia compresa. Lo stesso CDS sentito il parere degli allievi, ha evidenziato l’opportunità che le commissioni possano dare agli allievi, in sede di valutazione, una restituzione sul senso dell’elaborato discusso. 46 Esame di diploma Si accede all’esame di diploma avendo saldato ogni pendenza economica con la Scuola. L'esame finale di diploma prevede la presentazione e discussione di un elaborato scritto di argomento clinico nel quale gli allievi dimostrino di aver assunto in prima persona la responsabilità di condurre un trattamento terapeutico duale, gruppale o istituzionale coerente con il modello formativo espresso dalla Scuola e dal training di riferimento. E’ facoltà del Coordinatore, sentito il relatore di tesi, rinviare la presentazione della tesi qualora la stessa non fosse ritenuta adeguata a rispondere ai requisiti indicati sopra. Il relatore di tesi deve essere un docente della Scuola (Regolamento, 2). Il CDS del 28/05/2011 ha deliberato che il Relatore della Tesi presenti alla commissione una breve relazione sul lavoro di tesi svolto dal candidato, da far pervenire al presidente della commissione. La relativa valutazione, unitamente al curriculum formativo, è espressa da parte di una commissione di cinque docenti della Scuola appositamente nominata dal CDS. Ciascun membro della Commissione avrà a disposizione un punto e pertanto il voto di tesi non potrà superare i 5 punti. L'esito dell'esame di diploma verrà espresso in voti con un massimo di 50/50 ed eventuale segnalazione della "lode". Gli allievi ammessi all’esame di diploma, possono sostenerlo entro le due sessioni di diploma dell’anno senza alcun onere aggiuntivo. Nel caso intendano sostenerlo successivamente sono tenuti al pagamento di una tassa, per ciascuna annualità fuori corso, fissata annualmente dal CDN su proposta del CE della C.O.I.R.A.G. (Regolamento, 2). 47 L’elaborato finale dovrà essere scritto secondo le indicazioni che verranno inviate dalla segreteria e comunque non dovrà eccedere le 60/70 pagine, bibliografia compresa. E’ opportuno compilare la Bibliografia della tesi secondo le norme previste nella rivista “Gruppi”. Le tesi devono essere accompagnate da un abstract in italiano ed in inglese e cinque parole chiave (italiano-inglese), da collocare in fondo al testo della tesi, dopo la bibliografia. L’abstract va inviato per e-mail alla segreteria. Per sostenere l’esame di Diploma di Specializzazione è necessario siano passati quattro anni effettivi dall’iscrizione all’albo professionale dei medici e degli psicologi. Le sessioni di diploma previste sono: Sessione Consegna Discussione I del 2015 24 gennaio 20 marzo II del 2015 3 ottobre 6 novembre I del 2016 6 febbraio 25 marzo L’ELABORATO DI FINE BIENNIO si sosterra’ il 6 novembre 48 Sintesi delle scadenze Data Scadenza 15/01 pagamento I rata 30/04 pagamento II rata 30/06 pagamento III rata 30/09 pagamento IV rata 03/10 II Anno - consegna elaborato primo biennio consegna certificazione elettronica: 1. tirocinio 15/10 2. libretto tirocinio 3. relazione tirocinio 4. frequenza 30 ore integrative 5. psicoterapia personale La mancata consegna dei documenti entro i termini previsti, in assenza di documentata giustificazione alla Direzione, comporta la non ammissione all’anno successivo. 49 Modalità di consegna dei documenti La documentazione annuale da consegnare entro il 15/10 sarà in formato digitale da spedire via e-mail alla segreteria secondo il seguente criterio: File pdf Nome file 1 COGNOME ALLIEVO Libretto tirocinio 2 COGNOME ALLIEVO Relazione tirocinio 3 COGNOME ALLIEVO - Ore integrative 4 COGNOME ALLIEVO Certificato terapia personale Ogni tipo di documento va digitalizzato in UN UNICO file Non produrre un file per ogni pagina del documento. Il documento firmato dal legale rappresentante dell’ente (o suo delegato) va consegnato brevi manu presso la segreteria in originale Documento Nome file cartaceo originale 1 COGNOME ALLIEVO Certificato tirocinio 50 Tasse annuali 2015 La tassa annuale da diritto alle seguenti prestazioni: Frequenza a tutte le attività didattiche dell’anno di corso; Assicurazione personale sugli infortuni e sulla Responsabilità Civile; Abbonamento alla rivista nazionale della COIRAG “GRUPPI”; Ogni ulteriore costo non espressamente indicato è a carico dell’allievo. Rimangono a carico dell’allievo i costi di viaggio e soggiorno relativi alla partecipazione al Workshop Nazionale residenziale per ogni anno di corso nella sede annualmente indicata. Trascorsi tre mesi di ritardo dalla data fissata per il pagamento di ciascuna rata il Direttore ha facoltà di sospendere l’allievo dalla partecipazione all’attività didattica. Gli allievi non in regola con i pagamenti alla data di conclusione delle attività didattiche annuali, non possono essere ammessi agli anni successivi o all'esame di diploma (Regolamento, 6). Le rate dovranno essere corrisposte entro la scadenza, pena il pagamento della penale prevista e la non ammissione all’anno successivo, in caso le stesse non vengano saldate entro il 30 novembre dell’anno di frequenza alla Scuola, secondo le indicazioni della Tesoreria COIRAG. Il ritardo di pagamento viene valutato a partire dalla data di valuta del beneficiario del bonifico fatto dall’allievo. I versamenti dovranno quindi avere come data di valuta per il beneficiario al massimo la data di scadenza della rata, o, se la stessa cade di sabato, domenica o giorno festivo, il primo giorno feriale successivo. Gli allievi, immatricolati che intendono ritirarsi dalla Scuola dopo il 51 primo di marzo, sono tenuti al pagamento della tasse dell’intero anno di corso (Regolamento 1.2.). Le rate dovranno essere corrisposte tramite bonifico bancario alle seguenti coordinate: Intestatario: C.O.I.R.A.G. Cod. IBAN IT 29 B 03069 01612 100000001988 Banca: INTESA SANPAOLO - AG. 11 MILANO - Viale Gran Sasso 28/3 - 20131 MILANO CAUSALE OBBLIGATORIA: Cognome Nome - n. matricola - anno di corso-numero rata e/o eventuale penale. Esempio causale: Bianchi Mario matr. 12345 I anno I rata + penale.Il numero di matricola, Al fine di semplificare le comunicazioni con le Segreterie e la Tesoreria, dovrà essere indicato nella causale del Bonifico bancario che, pertanto, dovrà sempre essere così composto: ESEMPIO CAUSALE: Nome e cognome allievo – n. di matricola – anno di corso – n. rata L’erronea compilazione della causale potrebbe comportare la mancata registrazione dell’avvenuto pagamento. Alle quote verrà applicato l’adeguamento annuale sulla base dell´indice ISTAT. Gli allievi, a richiesta, possono avere il certificato d’iscrizione alla Scuola. Le comunicazioni arriveranno ai docenti e agli allievi all’indirizzo indicato sulla domanda d’ammissione; eventuali variazioni vanno comunicate tempestivamente alla Segreteria. 52 53 54 Calendario delle Attività didattiche 2015 sabato, gennaio 9:00 13:00 14.00 17:00 18.00 20:00 10, 2015 sabato, gennaio 10, 2015 venerdì, gennaio 16, 2015 venerdì, gennaio Galuppi - Gruppo di 2.00 tutoring 20.00 22:00 16, 2015 Dallaporta - Gruppo 2.00 esperienziale in Dallaporta - Gruppo 2.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring 2.00 esperienziale in assetto Gruppoanalisi/analisi dinamico di gruppo Fava - Discussione casi 2.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring 2.00 clinici 9:00 13:00 17, 2015 Fava - Discussione Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi assetto dinamico sabato, gennaio Ambrosiano - di gruppo 4.00 casi clinici Mescalchin - Psicoterapia 4:00 Ferruzza- Gruppoanalisi 4:00 psicoanalitica individuale II Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi di gruppo sabato, gennaio 14.00 18.00 17, 2015 Cesaro - 4.00 Ambrosiano - Psicoterapia Gruppoanalisi/analisi psicoanalitica di di gruppo gruppo I venerdì, gennaio 23, 2015 18.00 20.00 Fava - Discussione casi clinici 2.00 De Mari - Discussione casi clinici 2.00 Biolcati - Psicodramma analitico 2.00 Bruttomesso Analisi istituzionale venerdì, gennaio 20.00 22:00 23, 2015 sabato, gennaio 2.00 casi clinici 9:00 13:00 24, 2015 sabato, gennaio Fava - Discussione Meneghetti - 18:00 24, 2015 Cesaro - 2.00 clinici 4.00 Psicopatologia I 14.00 De Mari - Discussione casi Fava - Discussione casi Psicoterapia Mescalchin - Psicoterapia 2.00 analitico 4:00 clinici 4.00 Biolcati - Psicodramma Biolcati - Psicodramma Bruttomesso Analisi istituzionale 4:00 analitico 4.00 psicoanalitica individuale II Silvestri - Teorie e metodi 4.00 dell'osservazione nei gruppi psicoanalitica di gruppo I venerdì, gennaio 20.00 22:00 30, 2015 sabato, gennaio Sava - Discussione 4.00 casi clinici 9:00 13:00 31, 2015 Cuccato - Fava - Discussione casi 4.00 Palena - Gruppo di clinici 4:00 Farmacologia I Silvestri - Psicoterapia tutoring 4:00 Ferruzza- Gruppoanalisi 4:00 psicoanalitica di gruppo II Stenico - Teorie e metodi dell'osservazione nei gruppi sabato, gennaio 14.00 18:00 31, 2015 Meneghetti - 4.00 Psicopatologia I Mescalchin - Psicoterapia 4.00 psicoanalitica individuale II Cesaro - Gruppoanalisi/Analisi 4.00 di gruppo Stenico - Teorie e metodi dell'osservazione nei gruppi venerdì, febbraio 06, 2015 18.00 20:00 Marogna Psicologia generale e clinica 2.00 De Mari - Discussione casi clinici 2.00 Salis - Gruppo Esperienziale in assetto dinamico 2.00 venerdì, febbraio 20.00 22:00 06, 2015 Marogna - 2.00 Psicologia generale De Mari - Discussione casi 2.00 clinici Silvestri - Teorie e metodi 2.00 dell'osservazione nei gruppi e clinica sabato, febbraio 9:00 13:00 07, 2015 Schiappadori - 4.00 Psicoterapia Mescalchin - Psicoterapia 4:00 psicoanalitica individuale II Di Marco - Analisi 4:00 istituzionale DruettaPsicodramma psicoanalitica analitico individuale I sabato, febbraio 14.00 18:00 07, 2015 Cesaro - 4.00 Silvestro - Psicopatologia II 4.00 Druetta- Psicoterapia Psicodramma psicoanalitica di analitico gruppo I venerdì, febbraio 18.00 20:00 13, 2015 venerdì, febbraio 14 , 2015 2.00 tutoring 20.00 22:00 13, 2015 sabato febbraio Galuppi - Gruppo di 9-00 13.00 Dallaporta - Gruppo 2.00 Dallaporta - Gruppo 2.00 Corbella- Gruppoanalisi 2.00 Salis - Gruppo esperienziale in assetto Esperienziale in dinamico assetto dinamico Stenico- Gruppo di tutoring 2.00 Corbella- Gruppoanalisi 2.00 Salis - Gruppo esperienziale in Esperienziale in assetto dinamico assetto dinamico Baisini - Psicologia dello sviluppo 4.00 Silvestri - Psicoterapia psicoanalitica di gruppo II 4.00 Corbella- Gruppoanalisi 4.00 Stenico - Teorie e metodi dell'osservazione nei gruppi sabato, febbraio 14.00 18.00 14, 2015 Corbella- 4.00 Psicoterapia Mescalchin - Psicoterapia 4:00 psicoanalitica individuale II Ferruzza- Supervisione: vertice 4.00 gruppoanalisi Bruttomesso Analisi istituzionale psicoanalitica d gruppo venerdì, febbraio 18.00 22:00 20, 2015 sabato, febbraio Fava - Discussione 4.00 casi clinici 9:00 13:00 21, 2015 Schiappadori - De Mari - Discussione casi 4.00 4.00 4:00 4:00 4.00 4.00 clinici 4:00 Psicoterapia Gritti - Psicologia dello sviluppo psicoanalitica individuale I sabato, febbraio 14.00 18.00 21, 2015 venerdì, febbraio Cuccato - 4.00 Gritti - Psicologia dello Farmacologia I sviluppo serata Asvegra 18.00 22:00 serata Asvegra 9:00 13:00 Morello - serata Asvegra serata Asvegra 27, 2015 sabato, febbraio 28, 2015 4:00 Diagnostica clinica Mescalchin - Psicoterapia 4:00 4:00 psicoanalitica individuale II DruettaPsicodramma e progetto analitico terapeutico I sabato, febbraio 28, 2015 14.00 16:00 Galuppi - Gruppo di tutoring 2.00 Silvestri - Psicoterapia psicoanalitica di gruppo II 2.00 2.00 DruettaPsicodramma analitico sabato, febbraio 16.00 18:00 28, 2015 Dallaporta - Gruppo 2.00 esperienziale in Silvestri - Psicoterapia 2.00 2.00 psicoanalitica di gruppo II Psicodramma assetto dinamico domenica, marzo 9:00 13:00 01, 2015 domenica, marzo Baisini - Psicologia 18.00 Baisini - Psicologia 01, 2015 dello sviluppo venerdì, marzo incontro 06, 2015 docenti/allievi sabato, marzo incontro 07, 2015 docenti/allievi venerdì, marzo analitico 4:00 4.00 4:00 dello sviluppo 14.00 18.00 20:00 13, 2015 Dallaporta - Gruppo Druetta- DruettaSupervisione 4.00 4.00 4.00 DruettaSupervisione incontro docenti/allievi incontro docenti/allievi incontro docenti/allievi incontro docenti/allievi incontro docenti/allievi incontro docenti/allievi 2.00 Fava -Discussione casi 2.00 esperienziale in Salis - Gruppo Esperienziale in 2.00 assetto dinamico Palena - Gruppo di tutoring assetto dinamico venerdì, marzo 20.00 22:00 9:00 13:00 CINEMA 2.00 CINEMA 2.00 CINEMA 2.00 CINEMA 4:00 Barbuzzi - Analisi 13, 2015 sabato, marzo 14, 2015 CVP RACALBUTO istituzionale 14.00 16:00 2.00 Salis - Gruppo Esperienziale in assetto dinamico venerdì, marzo 18.00 22,00 20, 2015 Morello - 4.00 Diagnostica clinica De Mari - Discussione casi 4.00 clinici e progetto terapeutico I venerdì, marzo 18.00 20:00 27, 2015 Morello - 2.00 2.00 2.00 2.00 2.00 2.00 Discussione casi clini SOCI COIRAG 20.00 22:00 FIESOLE Morello Discussione casi clini sabato, marzo 9:00 13:00 28, 2015 SOCI COIRAG Meneghetti - 4.00 Psicopatologia I 14.00 18:00 Mescalchin - Psicoterapia 4.00 psicoanalitica individuale II 4.00 FIESOLE Padoani - Processo Di Marco - Analisi 4:00 istituzionale 4.00 diagnostico e costruzione del Di Marco - Analisi genitoriale 4.00 istituzionale 18.00 20:00 10, 2015 venerdì, aprile 10, 2015 Fava - Discussione 2.00 Silvestro - Psicopatologia II casi clinici 20.00 22:00 Fava - Discussione casi clinici 2015 Johnny Dotti Salis - Gruppo Esperienziale in 2.00 assetto dinamico 2.00 Dallaporta - Gruppo esperienziale in assetto dinamico sabato, aprile 11, 2.00 2.00 Silvestri - Teorie e metodi dell'osservazione nei gruppi Seminario Coppia genitoriale progetto terapeutico II venerdì, aprile Seminario Coppia 2.00 venerdì, aprile 18.00 20:00 Galuppi- Tutoring 2.00 Silvestro - Psicopatologia II 2.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring 2.00 17, 2015 venerdì, aprile Palena - Gruppo di tutoring 20.00 22:00 CINEMA 2.00 CINEMA 2.00 CINEMA 20.00 22:00 (2a giornata) Monn 9.00 11.00 Stenico 11.00 13.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring 14.00 18.00 18.00 22:00 2.00 CINEMA 17, 2015 sabato, aprile 18, (2a giornata) Monn (2a giornata) Monniello (2a giornata) Monn 2015 domenica aprile 19, 2015 domenica aprile 19, 2015 domenica aprile 19, 2015 venerdì, aprile 4.00 24, 2015 Ferruzza- Supervisione: vertice 4.00 istituzionale Bruttomesso Supervisione: vertice analisi istituzionale WORKSHOP FIESOLE venerdì, maggio 01, 2015 venerdì, maggio 08, 2015 18.00 20:00 Galuppi Tutoring 2.00 Dallaporta - Gruppo esperienziale in assetto dinamico 2.00 Salis - Gruppo Esperienziale in assetto dinamico 2.00 Palena - Gruppo di tutoring venerdì, maggio 20.00 22:00 08, 2015 Dallaporta - Gruppo 2.00 Stenico - Gruppo di tutoring 2.00 esperienziale in Silvestri - Teorie e metodi 2.00 dell'osservazione nei gruppi Esperienziale in assetto dinamico 9.00 11.00 Salis - Gruppo assetto dinamico Fava -Discussione casi 2.00 Biolcati - Supervisione: vertice 2.00 Psicodramma analitico Stenico - Teorie e metodi dell'osservazione nei gruppi sabato maggio 11.00 13:00 Fava -Discussione casi 2.00 9,2015 Biolcati - Supervisione: vertice 2.00 Psicodramma analitico Salis - Gruppo Esperienziale in assetto dinamico 14.00 16:00 Stenico - Gruppo di tutoring 2.00 Biolcati - Supervisione: vertice 2.00 Psicodramma analitico Bruttomesso Supervisione: vertice analisi istituzionale 16.00 18:00 Dallaporta - Gruppo esperienziale in assetto dinamico venerdì, maggio Sem Eduard Klain 15, 2015 Sede + AsVeGrA + Arcadia sabato, maggio Sem Eduard Klain 16, 2015 Sede + AsVeGrA + Arcadia 2.00 Biolcati - Supervisione: vertice Psicodramma analitico 2.00 Bruttomesso Supervisione: vertice analisi istituzionale venerdì, maggio 18.00 22:00 22, 2015 sabato 23 LIBRO LIBRO CORBELLA LIBRO CORBELLA LIBRO CORBELLA CORBELLA 9.00 11.00 maggio Corbella- 2.00 Silvestro - Psicopatologia II 2.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring 2.00 Ambrosiano - Psicoterapia Gruppoanalisi/analisi psicoanalitica d di gruppo gruppo sabato, maggio 11.00 13:00 23, 2015 Corbella- 2.00 Silvestro - Psicopatologia II 2.00 Psicoterapia Salis - Gruppo Esperienziale in 2.00 assetto dinamico Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi psicoanalitica d di gruppo gruppo sabato, maggio 14.00 18:00 23, 2015 Schiappadori - 4.00 Psicoterapia Silvestri - Psicoterapia 4.00 Ferruzza- Gruppoanalisi 4.00 psicoanalitica di gruppo II Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi psicoanalitica di gruppo individuale I venerdì, maggio 18.00 22:00 29, 2015 Marogna - 4.00 4.00 Psicologia generale Cesaro - Gruppoanalisi/Analisi 4.00 di gruppo Barbuzzi - Analisi istituzionale e clinica sabato maggio 9.00 11.00 30,2015 Dallaporta - Gruppo 2.00 Stenico - Gruppo di tutoring 2.00 esperienziale in Ferruzza- Supervisione: vertice 2.00 gruppoanalisi Bruttomesso Analisi istituzionale assetto dinamico sabato, maggio 30, 2015 11.00 13:00 Galuppi Gruppo di tutoring 2.00 Stenico - Gruppo di tutoring 2.00 Ferruzza- Supervisione: vertice gruppoanalisi 2.00 Bruttomesso Analisi istituzionale sabato, maggio 14.00 18:00 30, 2015 venerdì, giugno Sava- Discussione 4.00 Silvestro - Psicopatologia II 4.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring 4.00 casi 18.00 22:00 LA SCALA 9.00 13:00 Schiappadori - Barbuzzi - Analisi istituzionale LA SCALA LA SCALA LA SCALA 05, 2015 sabato, giugno 06, 2015 4.00 Padoani - Processo Psicoterapia diagnostico e costruzione del psicoanalitica progetto terapeutico II 4.00 Di Marco - Analisi 4.00 istituzionale Barbuzzi - Analisi istituzionale individuale I sabato, giugno 14.00 18:00 06, 2015 Meneghetti - 4.00 Stenico- Gruppo di tutoring 4.00 Psicopatologia I Di Marco - Analisi 4.00 istituzionale Boccanegra Supervisione: vertice gruppoanalisi/analisi di gruppo venerdì, giugno 18.00 22:00 12, 2015 sabato, giugno 9:00 13:00 13, 2015 Marogna - 4.00 Padoani - Processo 4.00 Corbella- Gruppoanalisi 4.00 Bruttomesso - Psicologia generale diagnostico e costruzione del Supervisione: vertice e clinica progetto terapeutico II analisi istituzionale Meneghetti - 4:00 Silvestro - Psicopatologia II 4.00 Psicopatologia I Ferruzza- Supervisione: vertice 4:00 istituzionale? Boccanegra Supervisione: vertice gruppoanalisi/analisi di gruppo sabato, giugno 13, 2015 14.00 18:00 Morello - 4.00 Padoani - Processo Diagnostica clinica diagnostico e costruzione del e progetto progetto terapeutico II 4.00 Cesaro - Gruppoanalisi/Analisi di gruppo 4.00 Bruttomesso Analisi istituzionale terapeutico I venerdì, giugno 18.00 22.00 19, 2015 Marogna - 4.00 Silvestro - Psicopatologia II 4.00 Psicologia generale Di Marco - Analisi 4.00 istituzionale Gruppoanalisi/analisi e clinica sabato giugno 9.00 11.00 20, 2015 Schiappadori - Ambrosiano - di gruppo 2.00 Silvestro - Psicopatologia II 2.00 Psicoterapia Salis - Gruppo Esperienziale in 2.00 assetto dinamico Palena - Gruppo di tutoring psicoanalitica individuale I sabato, giugno 11.00 13:00 20, 2015 Schiappadori - 2.00 Silvestro - Psicopatologia II 2.00 Psicoterapia Silvestri - Teorie e metodi 2.00 dell'osservazione nei gruppi Salis - Gruppo Esperienziale in psicoanalitica assetto dinamico individuale I sabato, giugno 14.00 18:00 20, 2015 Morello - 4.00 Diagnostica clinica Silvestri - Psicoterapia 4.00 psicoanalitica di gruppo II Biolcati - Supervisione: vertice 4.00 Psicodramma analitico FerrandoSupervisione e progetto terapeutico I domenica, 9:00 13:00 giugno 21, 2015 Sava- Discussione 4.00 casi Silvestri - Psicoterapia psicoanalitica di gruppo II 4.00 Biolcati - Psicodramma 4.00 analitico Ferrando Psicodramma analitico domenica, giugno 21, 2015 14.00 16.00 Sava- Discussione casi 2.00 Biolcati - Psicodramma analitico 2.00 Ferrando Psicodramma analitico domenica, 16.00 18.00 giugno 21, 2015 venerdì, giugno Sava- Discussione 2.00 Biolcati - Psicodramma casi 18.00 20.00 2.00 analitico 2.00 26, 2015 Dallaporta - Gruppo 2.00 esperienziale in assetto Salis - Gruppo Esperienziale in 2.00 assetto dinamico Stenico - Teorie e metodi dinamico dell'osservazione nei gruppi venerd', giugno 20.00 22.00 2.00 Stenico- Gruppo di tutoring 2.00 26, 2015 Silvestri - Teorie e metodi 2.00 dell'osservazione nei gruppi Salis - Gruppo Esperienziale in assetto dinamico sabato, giugno 9:00 13:00 Galuppi 4:00 27, 2015 Padoani - Processo 4:00 diagnostico e costruzione del Di Marco - Analisi 4:00 istituzionale Boccanegra Supervisione: vertice progetto terapeutico II gruppoanalisi/analisi di gruppo sabato, giugno 14.00 16:00 27, 2015 Dallaporta - Gruppo 2.00 esperienziale in Fava - Discussione casi 2.00 clinici Di Marco - Analisi 2.00 istituzionale tutoring assetto dinamico sabato, giugno 16.00 18:00 27, 2015 Fava - Discussione 2.00 casi clinici Dallaporta - Gruppo 2.00 esperienziale in assetto Di Marco - Analisi 2.00 istituzionale dinamico venerdì, luglio 03, 2015 18.00 22.00 4.00 Padoani - Processo diagnostico e costruzione del progetto terapeutico II 4.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring Palena - Gruppo di 4.00 sabato, luglio 04, 9:00 13:00 2015 sabato, luglio 04, 4:00 casi clinici 14.00 18.00 2015 venerdì, Sava - Discussione Sava - Discussione 4:00 sviluppo 4.00 casi clinici 18.00 Cattelan - Psicologia dello Cattelan - Psicologia dello 4.00 sviluppo 20:00 Biolcati - Supervisione: vertice settembre 04, 2.00 Psicodramma analitico 2015 venerdì, 20.00 22:00 Biolcati - Supervisione: vertice settembre 04, 2.00 Psicodramma analitico 2015 sabato, 9:00 13:00 Biolcati - Psicodramma settembre 05, 4.00 analitico 2015 sabato, 14.00 18:00 Biolcati - Psicodramma settembre 05, 4.00 analitico 2015 venerdì, 18.00 20:00 Morello - settembre 11, Discussione casi 2015 clini venerdì, 20.00 22:00 Morello - settembre 11, Discussione casi 2015 clini 2.00 Padoani -Discussione casi 2.00 clinici 2.00 Padoani -Discussione casi clinici Salis - Gruppo Esperienziale in 2.00 assetto dinamico 2.00 Silvestri - Teorie e metodi dell'osservazione nei gruppi Palena - Gruppo di tutoring 2.00 Salis - Gruppo Esperienziale in assetto dinamico sabato, 9:00 13:00 Cattelan - Seminario settembre 12, per tutti gli anni di 2015 corso sabato, 14.00 18:00 Cattelan - Seminario settembre 12, per tutti gli anni di 2015 corso venerdì, 18.00 20:00 Dallaporta - Gruppo settembre 18, esperienziale in 2015 assetto dinamico 20.00 22:00 Fava -Discussione 4.00 Cattelan - Seminario per tutti 4:00 gli anni di corso Cattelan - Seminario per tutti 4:00 gli anni di corso Cattelan - Seminario per tutti gli anni di corso 4.00 Cattelan - Seminario per tutti 4.00 gli anni di corso Cattelan - Seminario per tutti 4.00 gli anni di corso Cattelan - Seminario per tutti gli anni di corso 2.00 De Mari - Discussione casi 2.00 clinici Ferruzza- Supervisione: vertice 2.00 istituzionale Ferrando Psicodramma analitico 2.00 casi De Mari - Discussione casi 2.00 clinici Ferruzza- Supervisione: vertice 2.00 istituzionale Ferrando Psicodramma analitico sabato, 9:00 13:00 Dallaporta - Gruppo settembre 19, esperienziale in 2015 assetto dinamico 4:00 Fava -Discussione casi 4:00 Biolcati - Psicodramma 4:00 analitico Ferrando Supervisione: vertice psicodramma analitico sabato, settembre 19, 2015 14.00 16:00 Fava -Discussione casi 2.00 Stenico - Gruppo di tutoring 2.00 Biolcati - Psicodramma analitico 2.00 Boccanegra Supervisione: vertice gruppoanalisi/analisi di gruppo sabato, 16.00 18:00 settembre 19, Fava -Discussione 2.00 casi Dallaporta - Gruppo 2.00 esperienziale in assetto 2015 Biolcati - Psicodramma 2.00 analitico Boccanegra Supervisione: vertice dinamico gruppoanalisi/analisi di gruppo domenica, 9.00 16.00 6.00 Ferrando - settembre 20, Supervisione: vertice 2015 psicodramma analitico venerdì, 18.00 22:00 settembre 25, Sava- Discussione 4.00 casi De Mari - Discussione casi 4.00 clinici Salis - Gruppo Esperienziale in 4.00 assetto dinamico Bruttomesso Analisi istituzionale 2015 sabato, 9:00 13:00 Morello - 4.00 Dallaporta - Gruppo settembre 26, Diagnostica clinica esperienziale in assetto 2015 e progetto dinamico 4.00 Ferruzza- Supervisione: vertice 4.00 istituzionale Palena - Gruppo di tutoring terapeutico I sabato, 14.00 16:00 settembre 26, Galuppi - Gruppo di 2:00 Fava -Discussione casi 2:00 tutoring Silvestri - Teorie e metodi 2:00 dell'osservazione nei gruppi Salis - Gruppo Esperienziale 2015 sabato, settembre 26, 2015 16.00 18:00 Galuppi - Gruppo di tutoring 2:00 Stenico - Gruppo di tutoring 2:00 Silvestri - Teorie e metodi dell'osservazione nei gruppi 2:00 Salis - Gruppo Esperienziale venerdì, ottobre 18.00 22.00 02, 2015 Marogna Psicologia generale 4.00 De Mari - Discussione casi 4.00 Zaniboni - Gruppo di tutoring 4.00 clinici Stenico - Teorie e metodi e clinica dell'osservazione nei gruppi sabato, ottobre 9:00 13:00 Borgogno 14.00 18:00 seminario 20.00 22:00 9:00 13:00 14.00 18:00 20.00 22:00 Borgogno 4:00 Borgogno 4:00 seminario #### 03, 2015 sabato, ottobre 03, 2015 venerdì, ottobre 09, 2015 sabato, ottobre 10, 2015 venerdì, cinema cinema cinema sabato, (2a giornata) (2a giornata) Borgogno (2a giornata) Borgogno novembre 07, Borgogno novembre 06, 2015 2015 borgogno Dettaglio insegnamenti I anno Coordinatore I anno: Dott.ssa Ornella Galuppi COGNOME NOME INSEGNAMENTO Ore Galuppi Ornella Gruppo di tutoring 20 Marogna Cristina Baisini Baisini Psicologia dello sviluppo I Cattelan Chiara (Seminario) Psicologia generale e clinica 20 20 Processo diagnostico e Morello Marilena costruzione del progetto 20 terapeutico I Schiappadori Isabella Psicoterapia psicoanalitica 20 individuale I Cesaro Danilo Psicoterapia psicoanalitica di gruppo I Corbella 20 Silvia 71 Cuccato Giancarlo Psicopatologia I Meneghetti Leonardo Fava Sergio Morello Marilena Sava Vito Dallaporta Andrea Discussione casi clinici Gruppo Esperienziale in assetto dinamico 28 60 20 Seminari teorico/clinici 42 Ore integrative 7 72 Gruppo di tutoring ore: 20 Docente: Prof. Ornella Galuppi Profilo accademico/professionale: Psicologa Psicoterapeuta, socia ASVEGRA, si occupa di cura e prevenzione delle dipendenze nel privato sociale accreditato; come libera professionista si occupa di psicoterapia individuale e conduce un gruppo terapeutico. Email: [email protected] Obiettivi : - Favorire l’approccio dell’allievo ai compiti didattici del 1° anno e contribuire all’elaborazione dell’esperienza della formazione alla psicoterapia attraverso una funzione di orientamento. 73 - Favorire la costruzione e l’integrazione didattica attraverso la partecipazione al CDS e a momenti organizzativi e formativi con i docenti Concetti e termini chiave - Favorire l’approccio al tirocinio dell’allievo - Favorire l’approccio alla esperienza analitica personale dell’allievo - Elaborare l’esperienza della formazione alla psicoterapia dell’allievo - Discutere criticità dei processi didattici - Partecipare alla costruzione e integrazione didattica Metodologia didattica/formativa Il gruppo di tutoring è uno spazio di elaborazione delle esperienze formative che gli specializzandi maturano nel complesso delle aree didattiche, esperienziali e cliniche in cui si articola la Scuola, L’assetto è principalmente gruppale ed è volto a discutere ed elaborare l’approccio ai compiti didattici e alle difficoltà del 1° anno, in particolare il tirocinio e l’inizio della esperienza analitica personale. Sono previsti colloqui individuali con gli allievi. Viene fornita una bibliografia che ha 74 l’obiettivo di interessare gli allievi ai diversi contesti in cui si può articolare l’esperienza del tirocinio. Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente Il Coordinatore monitora l’andamento generale del gruppo e del singolo allievo sulla congruità della partecipazione e sull’adempimento dei passaggi richiesti, dandone feedback sia al gruppo che al singolo allievo. Il Coordinatore partecipa ai momenti di discussione e valutazione del gruppo dei docenti del 1 anno. Testi di approfondimento consigliati: Fasolo F., Galuppi O., Baisini T, a cura di (2011). Gruppi per adulti. I Dipartimenti di Salute Mentale e la terapia di gruppo in Italia. Padova: CLEUP Neri C., Patalano R., Salemme P., a cura di (2014). Fare gruppo nelle Istituzioni. Lavoro e Psicoterapia di gruppo nelle istituzioni psichiatriche. Milano: FrancoAngeli Palena A., a cura di (2011). Psicoterapie a bottega. Libreria del segno editrice, supplemento al n,5 dell’Ippogrifo Primavera 2011 75 Psicologia generale e clinica ore: 24 Docente: Prof. Cristina Marogna Profilo accademico/professionale Psicologa, psicoterapeuta, candidata SPI Ricercatore e docente di Diagnosi psicoanalitica in età adulta, per l’Università degli studi di Padova. Email: [email protected] Obiettivi Le tematiche trattate ripercorrono la storia della psicologia, disciplina giovane se vista come autonoma ed antica come “discorso intorno all’anima”, ovvero se viene considerata l'influenza determinante dell'antichità greco-romana. Particolare attenzione è data al cammino 76 della psicoterapia psicoanalitica da Freud e la scoperta dell’inconscio, ai nostri giorni in cui lo studio del campo e del concetto di cura ha una funzione importante all’interno della relazione tra analista e paziente. Concetti e termini chiave - Psiche - Diagnosi - Psicoterapia - Campo bipersonale - Cura Metodologia didattica/formativa Le lezioni alterneranno momenti di didattica frontale a lavori di gruppo. Processo di valutazione degli specializzandi Elaborazione personale dei contenuti teorici trattati nel corso delle lezioni. Bibliografia essenziale di riferimento Pewzner E., Braunstein J.F. (2001). Storia della psicologia. Torino, Einaudi. Ferro A. (2002). Fattori di malattia, fattori di guarigione. Milano, Raffaello Cortina. 77 Conrotto F. (2008). Tra il sapere e la cura. Un itinerario freudiano. Milano, FrancoAngeli La Scala M. (2012). Spazi e limiti psichici. Fobie spaziali, funzionamento borderline, la vergogna, la melanconia. Milano, FrancoAngeli. 78 Psicologia dello Sviluppo I ore: 20 Docenti: Prof. Tiziana Baisini , Profilo accademico/professionale Prof. Tiziana Baisini: Psicologa clinica, psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico individuale e di gruppo; socia As.Ve.Gr.A. e Aepea, full member della GASi. Si interessa in particolare di clinica dell'età evolutiva, di gruppi terapeutici e di dinamiche delle relazioni familiari. Email: [email protected] Obiettivi Si approfondiranno le tappe evolutive dello sviluppo psico-affettivo così come sono state descritte dai principali modelli teorici in ambito psicoanalitico. Particolare attenzione sarà riservata alla dimensione gruppale in età evolutiva e all'intreccio delle diverse fasi di sviluppo dei componenti del gruppo familiare. In particolare s’intende approfondire la 79 conoscenza dei principali paradigmi teorici rispetto al percorso evolutivo che si dispiega lungo il ciclo di vita dell'essere umano. Nel corso delle lezioni ci si concentrerà sui seguenti argomenti: 1. i paradigmi teorici di riferimento rispetto allo sviluppo umano in ambito psicoanalitico; 2. i compiti di sviluppo principali delle diverse fasi della vita e le conseguenze del loro non raggiungimento nel continuum normalità/patologia; 3. la prospettiva psicodinamica di lavoro con le diverse fasce di età, particolarità tecniche e di setting; 4. l'intreccio familiare in età evolutiva: il lavoro con bambini e genitori; 5. turbe, perturbazioni e disturbi relazionali in età evolutiva. Ci si attende una maggiore comprensione delle particolarità dello psichismo in età evolutiva; una maggiore sensibilità agli intrecci gruppali e familiari in questo ambito; una maggiore capacità di comprendere la sofferenza del paziente, anche adulto, in termini di fallimento di alcuni compiti di sviluppo nel corso della propria storia. Sarà possibile concordare alcune modifiche del programma, in accordo con gli interessi degli allievi. 80 Concetti e termini chiave - Modelli di sviluppo psicoanalitici - Dinamiche delle relazioni familiari - Il setting in ambito evolutivo - Psicopatologia dell'età evolutiva - Il riverbero della sofferenza infantile nel paziente adulto Metodologia Si alterneranno momenti di didattica frontale, maggiormente incentrati su aspetti teorici, ad attivazioni d'aula con approfondimento di casi proposti dalla docente o dagli allievi stessi. Valutazione La valutazione terrà conto della partecipazione in aula dell'allievo, sia in merito alla capacità di intervenire nel corso delle lezioni in modo critico e costruttivo, sia rispetto all'interesse mostrato per le letture proposte. Verrà richiesto un elaborato scritto finale su un tema da concordare con la docente. 81 Bibliografia essenziale di riferimento Birraux A. (2001). Psychopathologie de l'enfant. Paris: Press Editions. (trad. it.: Psicopatologia del bambino. Roma: Borla, 2004). Losso R. (2000). Psicoanalisi della famiglia. Percorsi teorico-clinici. Milano: Franco Angeli Miglietta D., a cura di (2007). Bambini e adolescenti in gruppo. Roma: Borla. Vallino D. (2010). Fare psicoanalisi con genitori e bambini. Roma: Borla. Testi di approfondimento consigliati Ammaniti M., Gallese V. (2014). La nascita dell'intersoggettività. Lo sviluppo del sé tra psicodinamica e neurobiologia. Milano: Raffaello Cortina. Bleiberg E. (2001). Treating personality disorders in Children and Adolescents. A relational approach. New York: Guilford Press. Fivaz-Depeursinge, E., Corboz-Warnery, A. (1999). The primary triangle. A developmental systems view of fathers, mothers and infants. New York: Basic Books. (trad. it.: Il triangolo primario. Le prime interazioni triadiche tra padre, madre e bambino. Milano: Cortina, 2000). Gottken T., von Klitzing K. (2014). Manual for short-term psychoanalytic child therapy (PaCT). London: Karnac Books. 82 Mishne J. (1983). Clinical work with children. New York: The Free Press. Stern D. (1985). The interpersonal world of the infant. New York: Basic Books. (trad. it.: Il mondo interpersonale del bambino. Torino: Bollati Boringhieri, 1987). Stern D. (1995). The motherhood constellation. A unified view of parent infant psychotherapy. New York: Basic Books. (trad. it.: La costellazione materna. Il trattamento psicoterapeutico della coppia madre-bambino. Torino: Bollati Boringhieri, 1995). Winnicott D.W. (1971). Playing and reality. London: Tavistock Publications. (trad. it.: Gioco e realtà. Roma: Armando, 1974). 83 Processo diagnostico e costruzione del processo terapeutico 20 ore Discussione casi clinici 8 ore Docente : Prof ssa Marilena Morello Profilo accademico/professionale Laureata in Sociologia ed in Psicologia. Membro ordinario della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica, SIPP, già docente in quella Scuola e presso Scuola di specializzazione Ciclo di Vita, Università di Padova. Email: [email protected] Obiettivi Aiutare gli allievi a formarsi una ‘mentalità psicoanalitica’, stimolando l’osservazione di tutte le comunicazioni, verbali e non verbali, che avvengono tra il terapeuta ed il paziente. Imparare a collegare le osservazioni raccolte cercando di riunirle in nuovi nessi. 84 Acquisire delle competenze specifiche sulla base di letture di testi fondamentali. Metodologia Si illustreranno gli elementi da raccogliere nella fase di consultazione per una valutazione del progetto terapeutico da proporre al paziente : analisi delle difese, qualità del trasfert e controtrasfert. Saranno illustrati i concetti di Accessibilità, Alleanza terapeutica, Setting, Astinenza, Interpretazione, Regressione, Acting out, Diagnosi psicodinamica. Il lavoro in aula si svolgerà con la presentazione dei lavori proposti alla lettura agli allievi e la conseguente discussione nella lezione successiva. Tali concetti saranno poi applicati nella pratica clinica a partire dalla lettura dei protocolli dei colloqui che saranno proposti dal docente nelle prime lezioni e dagli allievi quando disporranno di colloqui da loro svolti. Valutazione Saranno valutate le capacità di apprendere ed utilizzare i concetti appresi correlandoli con le precedenti competenze. Agli allievi sarà richiesto di produrre, nel corso delle lezioni, delle schede delle letture fatte e, per l’esame finale, un caso di consultazione con le valutazioni e la proposta di un progetto terapeutico. 85 Bibliografia Bergeret J. (1974). La personalità normale e patologica. Milano, Cortina, 1984. Bergeret J. (1987). Clinica, teoria e tecnica. Milano, Cortina, 1990. Freud S. (1913-14). Nuovi consigli sulla tecnica della psicoanalisi. O.S.F., 7. Freud S. (1915). Metapsicologia. O.S.F., 8. Gabbard G.O. (1990). Psichiatria psicodinamica. Milano, Cortina, 1992. McWilliams N. (2011). La diagnosi psicoanalitica. Roma, Astrolabio, 2012 Modell A. H. (1990). La teoria freudiana del trattamento pscoanalitico. In Modell A. H., Per una teoria del trattamento psicoanalitico. Milano, Cortina, 1994. Modell A. H. (1990). Gioco, illusione e setting psicoanalitico. In Modell A. H., Per una teoria del trattamento psicoanalitico. Milano, Cortina, 1994. Perez-Sanchez A. (2012) Il colloquio in psicoanalisi e psicoterapia. Milano, Astrolabio 2014 Winnicott D. W. (1953). Oggetti transizionali e fenomeni transizionali. In Winnicot D. W., Gioco e realtà, Roma, Armando, 1974. 86 Winnicott D. W. (1960). La distorsione dell’Io in rapporto al vero e al falso Sé. In Winnicott D. W., Sviluppo affettivo e ambiente, Roma, Armando, 1970. Winnicott D. W. (1968). L’uso di un oggetto e l’entrare in rapporto attraverso identificazioni. In Winnicott D. W., Gioco e realtà, Milano, Armando, 1974. 87 Discussione casi clinici 60 ore Docenti: Prof. Sergio Fava Prof. Marilena Morello Prof. Vito Sava Profilo accademico professionale Prof. Fava Profilo Accademico : Neuro-Psichiatra e Psicoterapeuta- individuale e di gruppo- ad indirizzo psicoanalitico. Già Primario nel SSN (Trentino/Veneto). Socio fondatore ASVEGRA e socio COIRAG. Attività di Psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico e di Supervisore, individuale ed in gruppo, ad indirizzo psicoanalitio. Più di 60 pubblicazioni nel campo della Psichiatria, Psicoterapia, analisi istituzionale. Email: [email protected] 88 Profilo accademico professionale Prof. Sava Psicologo Psicoterapeuta Ha lavorato per molti anni nel Dipartimento delle Tossicodipenze. Dal 2013 lavora nel Dipartimento di Salute Mentale dell'AziendaULSS 15 del Veneto "Alta Padovana". In questo Dipartimento è referente per l'area della psicoterapia e per la Formazione dei tirocinanti. E' stato Responsabile del Training di Asvegra della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Coirag fino al 2008 e dal 2009 è Direttore della Sede di Padova della medesima Scuola. E' intervenuto in diversi convegni e se minari su argomenti clinici e temi di psicoterapia ed è autore di numerose pubblicazioni nell'ambito della psicoterapia psicoanalitica individuale e di gruppo sia in ambito privato che istituzionale. 89 Obiettivi: Formare l’allievo ad una capacità di mettere assieme e coordinare gli aspetti emotivi derivanti dal rapporto col paziente e quelli derivati da una comprensione psicopatologica e psicodiagnostica del caso. Pensare il dispositivo di cura nella sua dimensione conscia ed inconscia. Metodologia: Gli allievi esporranno a turno situazioni cliniche (individuali e di gruppo) che incontrano nei loro tirocini. Si faciliterà una conversazione in gruppo mirante all’approfondimento dell’analisi della domanda, della metodologia clinica e del comprendere diagnostico. Si farà luce anche delle implicazioni istituzionali e delle dinamiche affettive e relazionali attive nel campo co-transferale Competenze attese Alla fine del corso l’allievo dovrebbe essere capace, nell’incontro col paziente, di incrociare gli aspetti legati al vissuto emotivo della relazione con una lettura psicopatologica del caso ed al tempo stesso mentalizzare gli aspetti consci ed inconsci del dispositivo di cura. 90 Valutazione: Si valuterà in base alla presenza, la presentazione e gli interventi sui casi. In particolare si valuterà la capacità di collegarsi, apprendere dagli altri ed accettare punti di vista diversi. Alla fine del corso ogni allievo potrà effettuare un colloquio individuale col docente. Bibliografia: Klein M. (1966) Sull’identificazione, in Klein M, Money-Kyrle R. Nuove vie della psicoanalisi, Milano, Il Saggiatore Rist.1996Gaddini A., Riefolo G. Transfer verso il setting e processo analitico. WEB 2011 Bleger J. (1967) Psicoanalisi del setting Psicoanalitico in Genovese C. a cura di (1988) Setting e processo psicoanalitico Milano, Raffaello Cortina Ed. Altre letture saranno suggerite durante il corso a partire da temi emergenti nella discussione dei casi 91 Fondamenti della Psicoterapia psicoanalitica individuale 20 ore Docente: Prof. Isabella Schiappadori Profilo accademico/professionale Psicoterapeuta di formazione psicoanalitica con esperienza di lavoro come psicologa in ospedale psichiatrico. È tra i soci fondatori del CISPP di Venezia. Email: [email protected] 92 Obiettivi - Conoscenza degli aspetti teorici fondamentali relativi alla psicoterapia psicoanalitica individuale e delle più importanti modalità tecniche del processo terapeutico. - Approfondimento della concezione freudiana dell’apparato psichico e considerazione dei contributi della psicoanalisi postfreudiana. Metodologia La modalità di comunicazione sarà impostata il più possibile sullo scambio dialogico. La trattazione degli argomenti terrà conto dell’esperienza degli allievi: sarà proposta l’attività osservativa nella forma partecipata, come propedeutica alla formulazione di ipotesi interpretative sul materiale, come occasione di lavoro nel gruppo. Il materiale clinico (in forma di brani di sedute di psicoterapia o situazioni di esperienza degli allievi nel tirocinio) sarà oggetto di discussione nell’intento di individuare i significati intrinseci alla comunicazione tra persona-paziente e psicoterapeuta. Saranno consigliate letture attinenti al programma, su alcune delle quali gli allievi (individualmente o in piccolo gruppo) saranno invitati ad esprimere per iscritto i loro commenti. 93 Programma - Attenzione e vicissitudini emotive nei primi colloqui (neutralità, comprensione empatica, ipotesi diagnostiche preliminari). - Dinamiche della relazione psicoterapeutica (transfert e controtransfert e loro uso). - Invarianti della psicoterapia: setting e sue riformulazioni. - Meccanismi di difesa e resistenze. - Insight, elaborazione e interpretazione. - Impasse e reazione negativa alla terapia. - Osservazioni sulla tecnica di interpretazione del sogno. - Aspetti clinici e tecnici della conclusione della “cura”. - Dalla parte del terapeuta: attitudini preliminari alla formazione, conoscenze teoriche, conquista della capacità di ascolto e della sospensione del giudizio. 94 Competenze attese Acquisizione e affinamento della capacità di osservare e di osservarsi. Comprensione delle operazioni mentali presenti nel rapporto della persona con la realtà e con il gruppo di riferimento. Elaborazione delle forme e dei contenuti dell’esperienza psicoterapeutica, riconoscendo le qualità del proprio contributo emotivo e affettivo alla relazione. Valutazione Nella valutazione conclusiva si terrà conto della forma della partecipazione agli incontri, dell’impegno dimostrato nei lavori scritti, della disponibilità a riferire al gruppo le proprie esperienze di lavoro e di studio.Uno scritto, riguardante gli argomenti più rilevanti trattati nel corso, permetterà di verificare il livello di apprendimento. 95 Bibliografia DI CHIARA, G., Curare con la psicoanalisi, Raffaello Cortina Editore, Milano 2003. ETCHEGOYEN, R.H. (1986), I fondamenti della tecnica psicoanalitica, Astrolabio, Roma 1990. FREUD, S. (1904), Psicoterapia, in OSF vol. IV, Boringhieri, Torino 1970. FREUD, S. (1910), Psicoanalisi selvaggia, in OSF vol.VI, Boringhieri, Torino 1974. FREUD, S. (1913-14), Nuovi consigli sulla tecnica psicoanalitica, in OSF vol. VII, Boringhieri, Torino 1975. FREUD, S. (1924), La perdita della realtà nella nevrosi e nella psicosi, in OSF vol. X, Boringhieri, Torino 1978. FREUD, S. (1938), Scissione dell’Io nei processi di difesa, in OSF vol.XI, Boringhieri, Torino 1979. GABBARD, G.O. (2010), Introduzione alla psicoterapia psicodinamica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2011. McWILLIAMS, N. (1999), Il caso clinico. Dal colloquio alla diagnosi, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006. Altre letture potranno essere indicate, durante il corso, a integrazione della trattazione degli argomenti svolti nelle lezioni. 96 Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo 20 ore Docenti:, Prof. Silvia Corbella Prof. Cesaro Danilo Profilo accademico professionale Prof. Corbella Psicoanalista individuale (SPI) e di gruppo (A.P.G.), socio fondatore ARGO. Professore a contratto alla Bicocca (2004-2017). E’ nella redazione de ‘Gli Argonauti’e nel comitato scientifico internazionale della RPPG. Email: [email protected] 97 Profilo accademico professionale Prof. Cesaro Medico - psicoterapeuta - Gruppoanalista - Responsabile della Comunità terapeutica Il Roveto socio As.Ve.Gr.a. Email: [email protected], Obiettivi Prendere conoscenza con le matrici psicoanalitiche del pensiero gruppoanalitico. Cogliere le dinamiche relazionali interpersonali “attraverso il gruppo” secondo la prospettiva indicata da S.H.Foulkes. Competenze attese: sviluppare ed accrescere una disponibilità all'ascolto ed al confronto per poter condividere, in forma dialogica, una progettualità terapeutica sia nel setting duale che di gruppo. Attitudini attese: maturare una specifica flessibilità ed apertura al rapporto interpersonale per imparare a riconoscere l'importanza della relazione nel processo terapeutico. 98 Concetti e termini chiave Gruppoanalisi – protomentale – assoggettamento – relazione – progetto Metodologia didattica e formativa Il corso proporrà alcuni elementi base di teoria gruppoanalitica cercando di evidenziare i legami storici con la psicoanalisi. Le lezioni intendono valorizzare, anche attraverso la disposizione in cerchio, la relazione esistente tra le parti coinvolte nell'esperienza di apprendimento del gruppo-classe. L'interazione tra allievi e docente viene proposta come possibile riscoperta di quanto indicato da Foulkes nel considerare il “conduttore del gruppo” come “una parte” del gruppo. Lo stesso “gruppo-classe”, considerato nella sua specificità di “un gruppo” di persone (“Il gruppo che già c'é” - Franco Fasolo) che si interfacciano tra loro, costituisce un momento di osservazione che aiuta a comprendere il rapporto esistente tra “osservatore ed osservato”. 99 Valutazione La valutazione prende in considerazione il lavoro di gruppo (gruppoclasse) svolto durante il corso e l'impegno individuale. Verrà richiesto un breve scritto dopo la prima o la seconda lezione, ed un elaborato finale tematizzato sulla “relazione” intesa, in modo particolare, come fattore di cura nell'ottica gruppoanalitica. Bibliografia D. Napolitani “Individualità e gruppalità” IPOC 2006, Milano D.W.Winnicott “Gioco e realtà” Ed. Armando Armando 1974, Roma S.A. Mitchell “Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi” Bollati Boringhieri 1995, Torino F. Fasolo “Gruppoanalisi e salute mentale” Ed. CLEUP 2009, Padova Articoli proposti a lezione. 100 Psicopatologia I ore 28 Docenti : Prof. Giancarlo Cuccato, Prof. Leonardo Meneghetti Profilo accademico professionale Prof. Cuccato Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta, Management sanitario Direttore U.O.C. 2° Servizio Psichiatrico di Padova, Componente di Commissioni Regionali (Sanità Penitenziaria, Prevenzion e Suicidio) e Ministeriali (MIUR – Scuole di Psicoterapia) Docente Scuola di Specializzazione in Psicoterapia e in Corsi di Formazione per personale sociosanitario Email: [email protected] 101 Obiettivi (Prof. Cuccato) - Conoscenza e comprensione delle basi psicofarmacologia e dei neurobiologiche meccanismi d’azione delle della principali categorie psicofarmacologiche - Conoscenza generale della psicofarmacoterapia dei disturbi mentali e comprensione della sua funzione nel progetto terapeutico - Sviluppo di una maggior consapevolezza della proficuità di un approccio integrato (psicofarmacologia disturbi psicopatologici, e psicoterapia) in particolare di quelli ai diversi complessi e multiproblematici Concetti e termini chiave (Prof. Cuccato) - Psicopatologia - Psicofarmacologia - Psicoterapia - Neurobiologia - Approccio integrato Metodologia didattica/formativa (Prof. Cuccato) Lezione integrata con casi clinici e con il coinvolgimento attivo degli allievi. Argomenti trattati: - Basi neurobiologiche della Psicofarmacologia e meccanismi d’azione delle principali categorie psicofarmacologiche - Nozioni di Psicofarmacologia applicata ai principali quadri 102 clinici psichiatrici - Rapporti tra Psicofarmacologia e Psicopatologia . Valutazione (Prof. Cuccato) La valutazione sarà effettuata sulla partecipazione attiva durante lo svolgimento delle lezioni e sul valore delle risposte ad una serie di domande (domande aperte) attinenti ai temi trattati, alla fine del corso. Bibliografia essenziale di riferimento (Prof. Cuccato) Altamura A. C., a cura di (2009). Fondamenti di psichiatria e psicofarmacologia clinica. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore. Del Corno F., Lang M., Taidelli G., a cura di (1990). Le terapie combinate in psichiatria. Metodologia della ricerca e pratica clinica nell'integrazione tra psicofarmaci e psicoterapia. Milano: F. Angeli. 103 Profilo accademico professionale Prof. Meneghetti Direttore U.O.A. di psichiatria di Cittadella, ha svolto un training psicoanalitico individuale e di gruppo con membro didatta del C.I.P.A. e della I.A.P.A., si interessa da molti anni di psicopatologia e fenomenologia. Ha concluso un Master in Psicofarmacologia Clinica presso l’Università Vita-Salute S. Raffaele. E’ stato membro del comitato di redazione della rivista Psichiatria Generale e dell’Età Evolutiva dal 1994 al 2012. E’ segretario dell’”Associazione Scientifica Psichiatria e Filosofia” E-mail: [email protected] Obiettivi (Prof. Meneghetti) La Psicopatologia come fondamento della diagnosi, della comprensione e della terapia dei disturbi mentali 104 Contenuti del corso (Prof. Meneghetti) - Distinzione e rapporto tra fenomenologia filosofica e psicopatologia fenomenologica. - Differenze e rapporto tra diagnosi fenomenologica-antropologica e diagnosi sintomatologica-criteriologica. L’oggetto dell’esperienza psichiatrica: il vissuto del malato. Rapporto tra sintomo medico e sintomo psichiatrico. - La conoscenza del paziente in prima, seconda e terza persona. - Metodologia dell’esame psichico in psichiatria. - Rapporto tra psicopatologia, prassi istituzionale e psicoterapia. - Le nevrosi, le psicosi e i disturbi di personalità: il punto della psicopatologia in rapporto ai concetti di identità, temporalità, spazialità e intersoggettività (CENNI) Metodologia (Prof. Meneghetti) Lezioni frontali con presentazione di materiale clinico e di altro materiale didattico, finalizzate il più possibile alla discussione e all’interazione di gruppo. Verrà chiesto agli allievi di proporre a loro volta materiale attinente alla propria esperienza clinica o lavorativa. Competenze attese (Prof. Meneghetti) Sviluppo di una mentalità critica e acquisizione di conoscenze esperenziali propedeutiche alla psicoterapia. 105 Valutazione (Prof. Meneghetti) Verranno prese in considerazione la partecipazione e le interazioni grippali durante le ore di lezione in aula. Al termine del corso verrà chiesto all’allievo di discutere su uno degli argomenti svolti durante il corso e su un caso clinico da un punto di vista psicopatologico e del progetto terapeutico. Bibliografia (Prof. Meneghetti) Testo fondamentale: Stanghellini G., Rossi Monti M., “Psicologia del patologico, una prospettiva fenomenologico-dinamica”, Raffaello Cortina, 2009 Testi di consultazione: ogni allievo è invitato alla lettura di almeno uno dei testi seguenti: “Senso ed esistenza”, Gilberto Di Petta , EUR “Patologia di un eremitaggio. Uno studio sull’autismo schizofrenico”, Arnaldo Ballerini, Bollati Boringhieri “Il caso Ernst Wagner. Lo sterminatore e il drammaturgo”, Danilo Cargnello, Feltrinelli “La diagnosi in psichiatria”, A. Ballerini, Carocci ed., 2009 106 Gruppo Esperienziale in assetto dinamico ore 20 Docente: Prof. Andrea Dallaporta Profilo accademico professionale Ho sviluppato la mia carriera all’interno dei servizi psichiatrici pubblici prima come assistente negli Ospedali psichiatri di Venezia e Padova poi nel Servizio sanitario Nazionale fino ad essere nominato direttore di Dipartimento presso al U.S.S.L. n.17 del Veneto di Este, Monselice, Conselve. Per la mia formazione ho completato psicoterapie personali di gruppo e individuale. Sono docente della scuola di specializzazione in psicoterapia della C.O.I.R.A.G. dalla fondazione (1993). Ho svolto varie attività formative in varie strutture psichiatriche pubbliche e del privato sociale. Email: [email protected] 107 Obiettivi: Dopo aver costituito il gruppo classe in assetto esperienziale, il conduttore favorisce l’emergere nel gruppo di dinamiche più o meno consce riferite ai fantasmi, portati dai singoli o dal gruppo, relativi alla formazione e al rapporto con la Scuola COIRAG come istituzione e come gruppo di docenti. La emersione e la elaborazione, per quanto possibile, di q uesti fantasmi, assieme all’esperienza di partecipare ad un gruppo di lavoro di tipo esperienziale costituiscono l’obbiettivo di questo spazio didattico-formativo. Metodologia: Il gruppo dinamico si articola, in otto sessioni di due ore ciascuna distribuite lungo tutto l’arco dell’anno accademico; il lavoro è impostato in modo tale che il gruppo classe possa fare l’esperienza di essere un gruppo di lavoro centrato sul compito e allo stesso tempo ogni allievo possa avvicinare in modo prudente l’esperienza e le implicazioni personali di essere inserito in un gruppo. Il docente è il conduttore del gruppo. L’assetto del gruppo potrà anche variare da gruppo verbale a gruppo in assetto Social dreaming. Potranno essere utilizzati anche filmati o altro mater iale audiovisivo sempre connesso con il tema della attività formativa. L’incontro conclusivo è di durata doppia rispetto agli altri, quattro ore, ed è articolato in una prima fase di gruppo espressivo mediato in cui gli allievi sono chiamati a produrre un 108 collage, un poster collettivo in cui le parti prodotte da ogni singolo allievo siano riconoscibili e trovino una collocazione congrua nel pannello complessivo; una seconda parte di altre due ore è dedicata alla riflessione, commento, rielaborazione attraverso la parola del prodotto espressivo elaborato nella prima fase. Competenze attese: Per ogni singolo allievo questo spazio didattico -formativo dovrebbe costituirsi come l’esperienza di essere parte di un gruppo simile ad un piccolo gruppo auto cent rato; ma questo gruppo non ha l’obbiettivo della cura dei partecipanti, ma la rielaborazione sul proprio essere gruppo in formazione, sui suoi rapporti concreti e immaginari con la scuola e il corpo docente; pertanto la conduzione evita gli aspetti eccess ivamente introspettivi sui singoli partecipanti, ma favorisce l’attenzione sulle dinamiche del gruppo nel suo complesso, sviluppandole e evidenziandole all’occorrenza, in modo che i partecipanti le possano percepire e vivere. Inoltre questo assetto si presta a favorire il miglioramento delle dinamiche interne al gruppo classe, alla riflessione comune sul significato di apprendere dall’esperienza e di essere membri attivi di un impegno formativo che li coinvolge assieme ai docenti e all’organizzazione della Scuola COIRAG. Dall’esperienza degli anni precedenti questa attività si salda in modo molto coerente con quella del Work Shop Nazionale di Fiesole di cui è preparazione e proseguimento. 109 Valutazione Il conduttore del gruppo dinamico partecipa all’inco ntro di valutazione di fine anno tenuto con la presenza di tutti i docenti dell’anno di corso, ma non esprime un voto finale come per gli altri insegnamenti; si limita a interloquire con gli altri docenti in base alla propria conoscenza dei singoli allievi e del gruppo classe. Questa astinenza dal voto del conduttore del gruppo dinamico è conseguente alla necessità di non influenzare la libera espressione degli allievi nello svolgersi degli incontri di gruppo dinamico. Bibliografia: Bleger J. (1996) Psichoigiene y Psicologia Istitucional: Editorial Paidòs, Buenos Aires. (trad. it. Psicoigiene e Psicologia Istituzionale: edizioni la meridiana 2011) Corbella S. (2003). Storie e luoghi del gruppo: Raffaello Cortina Marinelli S., Neri C. (2011) a cura di Il gruppo esperienziale: Libreria Cortina Milano C. Neri, A. Correale, P. Fadda (1987) Letture Bioniane. Borla 110 Dettaglio insegnamenti II anno Coordinatore II anno: Enrico Stenico COGNOME NOME INSEGNAMENTO Ore Stenico Enrico Gruppo di Tutoring 20 Gritti Valeria Cattelan Chiara Psicologia dello sviluppo II 24 Padoani Walter Mescalchin Antonietta Silvestri Angelo Silvestro Alessandra Fava Sergio De Mari Massimo Padoani Walter Dallaporta Andrea Processo diagnostico e costruzione del progetto terapeutico II Psicoterapia psicoanalitica individuale II Psicoterapia psicoanalitica di gruppo II 20 28 24 Psicopatologia II 28 Discussione casi clinici 60 Gruppo Esperienziale in assetto dinamico 20 Seminari teorico/clinici 42 Ore integrative 7 111 Gruppo di Tutoring Ore 20 Docente: Prof. Enrico Stenico Profilo accademico professionale Medico Psichiatra presso vari Sevizi Psichiatrici Pubblici dal 1977 al 2002 in particolare presso l'USSL di Cittadella con il Prof. Fasolo come Aiuto Responsabile di strutture di degenza e ambulatoriali. Psicoterapeuta individuale e di gruppo e docente di Psicoterapia di Gruppo presso le Scuole Coirag e lREP di Padova. E-mail: [email protected] [email protected] 112 Obiettivi: Indirizzare, accompagnare e monitorare il percorso degli allievi del II corso rispetto alle esigenze generali e specifiche della didattica, svolgere un lavoro di trade-union e facilitazione nel rapporto tra docenza e classe, coordinare e monitorare gli impegni formativi generali (tirocinio, valutazione, osservazione), recepire, discutere e analizzare suggerimenti, problematiche e difficoltà personali o della classe nello svolgimento delle attività curriculari. Parole chiave Tutoraggio, coordinamento, facilitazione Metodologia: Tale obiettivo viene perseguito tramite incontri periodici col gruppo classe, incontri individuali di ascolto e/o restituzione, partecipazione agli organi collegiali didattico- gestionali (CdS, incontro docenti, incontri di coordinamento) Non è prevista una valutazione degli allievi ma si configura come contributo al processo valutativo didattico globale. 113 Psicologia dello sviluppo II ore 24 Docenti: Prof. Chiara Cattelan Prof. Valeria Gritti Profilo accademico/professionale Prof. Chiara Cattelan Medico Chirurgo, Specialista in Pediatria e in Neuropsichiatria Infantile Membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’International Psychoanalitic Association (IPA) Socio SEPEA (Société Européenne pour la Psychanalyse de l’Enfant et de l’Adolescent) Responsabile del Servizio di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica del Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova Incarichi di docenza: Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile ; Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Padova; Istituto nazionale di training SPI Sezione Veneto Emiliana ; 114 Scuola di specializzazione COIRAG; Supervisore AIPPI; Supervisore Centro Studi Marta Harris Modello Tavistock Socio fondatore del Frances Tustin Memorial Trust Membro dell’International Symposium on Psychoanalysis and Autistic Spectrum Disorders. Autrice di numerose pubblicazioni su riviste italiane e straniere. Email: [email protected] Obiettivi (Prof. Cattelan): Il corso si propone di trasmettere una metodologia d’approccio ad alcuni aspetti importanti della psicoterapia dell’età evolutiva. Prevede l’approfondimento di principi che concernono la diagnosi e la terapia di alcuni quadri d’impatto rilevante per la loro frequenza o gravità. Come punto di partenza sarà data attenzione al momento della consultazione inteso come parte integrante dell’intero progetto-processo terapeutico, fondamentale per porre le basi dell’alleanza di lavoro con i genitori e del lavoro sulla relazione transferale con il bambino/adolescente. E’ necessario che l’allievo impari a lavorare con la famiglia, intesa come unità gruppale interna ed esterna, nelle sue complesse dinamiche transferali al fine di favorire la continuità del processo terapeutico. Gli allievi dovranno imparare a gestire questa complessità, acquisendo il concetto di neutralità e lavorando sul controtransfert in modo da dosare la restituzione ed evitare l’intervento interpretativo ove non opportuno. Particolare rilievo sarà dato al significato dei concetti di “contenimento” e di transfert infantile nei suoi segnali precoci che il terapeuta deve 115 imparare a riconoscere. Per quanto riguarda l’autismo, sarà occasione di approfondire i temi della comunicazione non-verbale ed il funzionamento delle aree primitive della mente anche in pazienti di altra età e con altri quadri che rivelano aree di funzionamento autistico separate dal resto della personalità. Ci sarà la possibilità di accennare al paziente difficile da raggiungere in terapia. L’autismo sarà inteso anche come chiave di lettura per altri quadri psicopatologici. Modalità (Prof. Cattelan): Si alterneranno momenti di didattica frontale, maggiormente incentrati su aspetti teorici, ad attivazioni d'aula con approfondimento di casi proposti dai docenti o dagli allievi stessi. Bibliografia essenziale (Prof. Cattelan) Cattelan C (2012) Di cosa parliamo quando parliamo di autismo Rivista di Psicoanalisi, 2012, LVIII, 4,1001-1015 Ferro A. (1992) : La Tecnica nella Psicoanalisi Infantile Cortina Joseph B.(1998 ) :Thinking about a playroom. Journal of child psychotherapy Volume 24, Issue 3, pages 359 – 366 Meltzer (1975). L’identificazione adesiva. In “La comprensione della bellezza”. Loescher, Torino, 1981. Odgen T. H. (1989). Il limite primigenio dell’esperienza. Astrolabio, Roma, 1992. Titolo originale: The primitive edge of experience. Jason Aronson, New Jersey. 116 Tustin F.( 1986). Barriere autistiche nei pazienti nevrotici. Borla , Roma, 1990. Tustin F. (1990). Protezioni autistiche nei bambini e negli adulti. Cortina, Milano, 1991. Bibliografia di approfondimento (Prof. Cattelan) Borgogno F. (1999) (a cura di). La partecipazione affettiva dell'analista. Il contributo di Sandor Ferenczi al pensiero psicoanalitico contemporaneo. Franco Angeli, Milano. Ferenczi S. (1908-1912). Opere-Vol. 1. Ferenczi S. (1913-1919). OpereVol. 2. Raffaello Cortina, 1990.Ferenczi S. (1919-1926). Opere-Vol. 3. Ferenczi S. (1927-1933). Opere-Vol. 4. Raffaello Cortina. Houzel D. (1998). Intervista sull’autismo – una conversazione psicoanalitica. Mineo G., Messeci S., Oliva S. (a cura di). Astrolabio, Roma. Maiello S. (1998). Trauma prenatale e autismo. Richard e Piggle, 6(3), pp. 271-296. Mitrani J.L. (1994) On Adhesive Pseudo - Object Relation - Part I: Theory. Contemporary Psychoanalysis, 30, pp. 348-366. Petrelli D.(1993) :L’alleanza terapeutica nel rapporto con i genitori. Richard e Piggle,1,1,1993 117 Resnik S. (1986). L’esperienza psicotica. Bollati Boringhieri, Torino, 1996. Tustin F. (1994). Autistic children who are assessed as not braindamaged. The Journal of Child Psychotherapy, 1, pp. 103-129. Tustin F. (1995). Il perpetuarsi di un errore. Richard e Piggle, 3, pp. 4-22. D. Winnicott: L’odio nel controtransfert 118 Profilo accademico/professionale Prof. Valeria Gritti Psicologa psicoterapeuta, libera professionista, Giudice Onorario Tribunale per i Minorenni di Venezia. Esperta di Tutela minorile, ha lavorato diversi anni presso servizi pubblici di tutela minori, esperta CTU in ambito penale per l’audizione e la valutazione in casi di abuso su minori. Email: [email protected] Obiettivi (Prof. Gritti) Le 8 ore di insegnamento hanno l’obbiettivo di introdurre nel corso l’area della psicologia della coppia e della famiglia. Verrà quindi favorita una riflessione sul tema del funzionamento della coppia e della famiglia, sia tramite la trasmissione di modelli teorici di riferimento sia tramite il confronto diretto su situazioni cliniche. Inoltre verrà sviluppato l’approfondimento delle dinamiche che portano alla formazione delle 119 coppie e delle famiglie , nonché quelle che consentono il mantenimento di tali relazioni nel tempo. Ulteriore obbiettivo sarà quello di stimolare gli allievi nella consapevolezza dell’attivazione dei propri aspetti controtransferali e delle implicazioni a livello profondo e personale che la pratica del lavoro con la coppia e la famiglia provocano nel terapeuta, per quel che riguarda le dinamiche di triangolazione che questa specifica attività determina. Metodologia (Prof. Gritti) Le lezioni frontali verranno alternate a presentazioni sia da parte della docente che, se possibile, degli allievi, con presentazioni di situazioni di problematiche di coppia e di famiglia, con le possibili modalità di consulenza e/o interventi terapeutici. Competenze attese (Prof. Gritti) Si attende che l’allievo sia in grado di conoscere le principali teorie relative al funzionamento di coppia e della famiglia, integrandole a quelle relative alla psicologia dello sviluppo, al fine di essere in grado di pensare a progetti di intervento, sia individuali che di coppia e di famiglia, che tengano conto anche di questi elementi. 120 Valutazione (Prof. Gritti) La valutazione avverrà sia tenendo conto della partecipazione durante le lezioni sia dell’esito di una produzione scritta mirata a valutare l’apprendimento degli allievi dei concetti di base relativi al funzionamento della coppia e della famiglia. Parole Chiave (Prof. Gritti) Contratto narcisistico, vincolo, patto denegativo, patto narcisista, transgenerazionale Bibliografia (Prof. Gritti) Losso R. “ Psicoanalisi della famiglia”, Franco Angeli, Milano De Simone Gilda “Le famiglie di Edipo”, Borla Felicity De Zulueta “Dal dolore alla violenza. Le origini traumatiche dell’aggressività”, Raffaello Cortina Benjamin Jessica “Legami d’amore. Il rapporto di potere nelle relazioni amorose” Rosemberg e sellier Kemberg Otto “Relazioni d’amore. Normalità e patologia”, Raffaello Cortina 121 Norsa D. Zavattini G.C. “Intimità e Collusione “ Teoria e tecnica della psicoterapia psicoanalitica di coppia CORTINA R Editori . Anne Ancelin Schutzenberger “ La sindrome degli antenati. Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell’albero genealogico” Di Renzo Editore Anna Maria Nicolò e Gemma Trapanese “Quale psicoanalisi per la famiglia” Franco Angeli 122 Diagnostica Clinica e Progetto Terapeutico II ore 24 Docente: Prof. Walter Padoani Obiettivi: Aiutare gli allievi ad affrontare il primo contatto col paziente, ad orientare il proprio percorso diagnostico evidenziando tutti i punti di repere psicopatologici, a connotare la relazione in un'ottica psicodinamica e a formulare un contestuale progetto di cura. Metodologia: Il lavoro si svolgerà in aula con lezioni frontali e con discussione di casi clinici. Competenze attese: Individuazione dei principali quadri psicopatologici e della costellazione difensiva sottesa ai fini di definire un adeguato progetto di cura. 123 In particolare si tratteranno: - Primo colloquio e valutazione psicodinamica del paziente - Disturbi dello spettro schizofrenico - Disturbi affettivi e d'ansia - Demenza e altri disturbi cognitivi - Disturbi da uso di sostanze - Disturbi del comportamento alimentare - Disturbi di personalità - Psichiatria transculturale Bibliografia: Allen J.G., Fonagy P., Bateman A.W. (2008) La Mentalizzazione nella Pratica Clinica. Milano, Cortina, 2010 Bowlby J. (1988). Una Base Sicura. Milano, Cortina,1989 Freud S. (1915-17) Introduzione alla Psicoanalisi. Torino, Bollati Boringhieri, 1978 Gabbard G.O. (1994) Psichiatria psicodinamica. Milano, Cortina, 1995 Holmes J. (1993). La Teoria dell'Attaccamento. Milano, Cortina,1994 Kernberg O. (1975) Sindromi Marginali e Narcisismo Patologico. Torino, Bollati Boringhieri, 1978 Mc Williams (2004) Psicoterapia psicoanalitica. Milano, Cortina, 2006 Mc Williams (2011) La diagnosi psicoanalitica. Roma, Astrolabio, 2012 Sullivan H.S. (1954) Il Colloquio Psichiatrico. Milano, Feltrinelli, 1967 Winnicott D.W. (1958) Dalla Pediatria alla Psicoanalisi. Firenze, G.Martinelli, 1975 124 World Health Organization (1993). ICD 10 Decima Revisione della Classificazione Internazionale delle Sindromi e dei Disturbi Psichici e Comportamentali. Milano, Masson, 1995 Valutazione: La valutazione terrà conto della qualità del lavoro in aula e delle interazioni gruppali. Si proporrà al termine del corso un caso clinico da inquadrare dal punto di vista diagnostico e per il quale formulare un possibile progetto terapeutico. 125 Fondamenti della psicoterapia analitica individuale II ore 28 Docente: Prof. Antonietta Mescalchin Obiettivi L’approfondimento delle conoscenze teoriche di base con particolare riguardo agli aspetti tecnici che regolano il modello della psicoterapia individuale ad orientamento psicoanalitico. Metodologia In collegamento con l’anno precedente verranno proposti ulteriori approfondimenti sugli argomenti, sia teorici che tecnici, che stanno alla base di una terapia psicoanalitica individuale. In particolare si tratterà di differenti usi del transfert e di come utilizzare il controtransfert per progredire nella comprensione del paziente, di meccanismi di difesa tra cui in particolare l’identificazione proiettiva. Si potrà approfondire la teoria del sogno e i principi di tecnica terapeutica nel lavoro sui sogni. L’ansia sarà un argomento importante che verrà approfondito dal punto di 126 vista sia teorico che clinico. Continuo sarà il riferimento e la presentazione di materiale clinico. Eventuali modificazioni di parte del programma potranno risultare da suggerimenti e proposte da parte degli allievi. Competenze attese Saper discutere sempre meglio le esperienze cliniche proposte dai docenti, con capacità critiche ed autocritiche, integrandole con le acquisizioni teoriche apprese a lezione e dalle letture consigliate. Saper esporre qualche esperienza clinica personale collocandola all’interno di un linguaggio di riferimento condiviso. Provare a proporre qualche progetto terapeutico che si ritiene adatto ad una determinata persona . Bibliografia Freud S., (1925) Inibizione, sintomo e angoscia, OSF 10, Torino, Boringhieri, 1978 pp. 237-317 Gabbard G. O. (2004) Introduzione alla psicoterapia psicodinamica, Raffaello Cortina editore, Milano 2005. Quinodoz J. M. (2004) Leggere Freud, Borla editore, Roma 2005. Etchegoyen R.H., (1986), I fondamenti della tecnica psicoanalitica, Roma, Astrolabio,1990 127 Valutazione Verranno valutate sia la capacità di intervenire in modo partecipe e via via più “pertinente” durante le lezioni e le discussioni, sia l’interesse mostrato per le letture proposte. Agli allievi sarà richiesto di produrre un elaborato scritto individuale e delle relazioni individuali o in piccoli gruppi sugli argomenti di maggior rilievo. 128 Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo II ore 24 Docente: Prof. Angelo Silvestri Profilo Accademico/Professionale : Medico psichiatra; Dottore di ricerca in scienze psichiatriche; Psicoterapeuta; Socio ordinario ASVEGRA e APG; Docente di “Psicoterapia di gruppo con elementi di valutazione” per la Scuola di Specialità in Psicoterapia della COIRAG sede di Padova dal 2003 Email: [email protected] 129 Obiettivi Fornire agli allievi una cornice teorico-tecnica orientata alla prassi, entro cui articolare le diverse teorie psicoanalitiche del gruppo presentate nel I° corso. 1. La progettazione del gruppo: quale gruppo per quali pazienti?; criteri orientativi per scegliere quale intervento di gruppo attuare. 2. L'avvio del gruppo: selezione e preparazione dei pazienti, il contratto terapeutico, prime sedute, stati nascenti e loro semeiotica. 3. Conduzione e manutenzione del gruppo: modalità di intervento a disposizione del terapeuta; fattori terapeutici attivi nella dimensione gruppale rispetto a quella individuale; situazioni critiche e fenomeni potenzialmente distruttivi per il gruppo, capro espiatorio e non detto; valutazioni in corso d'opera. 4. Conclusione della terapia di gruppo e del gruppo. 2. Stimolare e favorire la riflessione degli allievi sui nodi essenziali per lo sviluppo della specifica competenza riguardante lo “stare terapeutico” nella situazione di gruppo. 1. L'osservazione nel gruppo. 2. I diversi piani di realtà attivi nella situazione gruppale. 3. La specificità della posizione del terapeuta nella situazione di gruppo rispetto a quella individuale. 130 Competenze attese: Gli allievi dovranno aver appreso la specificità del lavoro e del pensiero gruppale e le sue possibili articolazioni in ambiti differenti. In particolare dovranno dimostrare: 1. La conoscenza dei principali strumenti concettuali relativi alla terapia di gruppo. 2. La comprensione del significato e del ruolo dell'osservazione partecipante nella psicoterapia di gruppo 3. La capacità di distinguere i vari livelli psicodinamici della seduta (individuale, interattivo e di gruppo). 4. La capacità di discutere criticamente ed autocriticamente lo svolgimento di una seduta o di una particolare situazione di gruppo. 5. La capacità di discutere criticamente un’ipotesi di lavoro gruppale con riferimento a necessità e a contesti diversi 6. La capacità di discutere criticamente un caso clinico in vista di un invio o di un inserimento. Modalità di svolgimento dell'attività didattica: Il lavoro in aula sarà organizzato, fin dalla prima lezione, secondo la modalità della ricerca dialogica. Per quanto riguarda i contenuti, il corso sarà costruito a partire da materiale clinico proposto dal docente e dagli allievi. 131 Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente: La valutazione avverrà con una prova scritta da svolgersi in un tempo definito in aula , come verifica delle conoscenze acquisite e delle capacità critiche e sintetiche dell’allievo, rispetto ad aspetti teorici e clinici della disciplina. Il voto sarà motivato con un commento scritto da parte del docente. La valutazione della partecipazione terrà prevalentemente conto della capacità dell’allievo di discutere e porre quesiti, interagendo con il gruppo e il docente in modo critico e costruttivo, al di là della mera dimostrazione delle proprie conoscenze. 132 Bibliografia essenziale di riferimento Kaës R. (2006). Le teorie psicoanalitiche del gruppo. Roma: Edizioni Borla. Silvestri A. (1993). Psicoterapie di gruppo ad indirizzo psicoanalitico. In: Santonastaso P., a cura di, Manuale di Psicoterapia. Milano: Masson. Neri C. (1995). Glossario. In Neri C., Gruppo. Roma: Edizioni Borla. Corbella, S. (2003). Storie e luoghi del gruppo. Milano: Raffaello Cortina. Silvestri A. e Ferruzza E. (2012). Originalità e valore euristico del pensiero di Ferdinando Vanni sulla psicoterapia di gruppo. In corso di stampa su Gruppi. Ulteriori strumenti di approfondimento verranno segnalati dal docente nel corso delle lezioni e potranno essere trovati nel sito dedicato al corso e riservato agli allievi: https://sites.google.com/site/parliamodigruppi/home 133 Psicopatologia II ore 28 Docente: Prof. Alessandra Silvestro Profilo Accademico/Professionale Psichiatra e psicoterapeuta Dirigente medico presso il 1 Servizio psichiatrico del ULSS 16 dal 1990 dal 2008 coordinatrice delle attività di gruppo psicoterapiche e formative presso il 1 Servizio Psichiatrico Ulss 16 di Padova, vicepresidente Asvegra Professore a contratto presso l'Università Iusve di Mestre (VE), Corso di laurea in Psicologia dell’Educazione con l'insegnamento di Psicopatologia Descrittiva Professore Docente presso la sede di Padova della scuola Coirag con l'insegnamento di Psicopatologia dal 2012 Autrice di varie pubblicazioni che segnalano l'interesse per la ricerca sulla psicoterapia di gruppo in ambito istituzionale: - 2014 Silvestro A. Terapia di gruppo per pazienti depressi: in Gruppi vol XV 134 - 2012 Silvestro A comunicazione al V congresso internazionale di Psiconalisi della coppia e della famiglia Pd luglio 2012” I legami fraterni come vertice osservativo nelle patologie mentali gravi” - 2011 Silvestro A et coll.: Laboratorio sui gruppi, in Gruppi per Adulti a cura di F. Fasolo, O.Galuppi, T. Baisini PD 2011 - 2009 Silvestro A et coll : Istitutional Group Therapy for depressed patients: from the petrification of Medusa to a movement toward Harmony, Poster presentato al 17° congresso IAGP Roma 2009 - 2009 Silvestro A e coll: Group Therapy Laboratories in Public Mental Health Center, comunicazione al 17° congresso IAGP Roma 2009 - 2005 Silvestro A. e coll : Il Volto di Medusa , in Sviluppi della Soggettualità nelle Reti Sociali, PD 2OO5 Obiettivi Incrementare l’apprendimento dei quadri psicopatologici e la diagnosi differenziale Metodologia lezione frontale, gruppi di discussione role playing Competenze attese capacità di distinguere vari quadri psicopatologici, capacità di porre attenzione alle manifestazioni psicopatologiche e le loro eventuali differenze nella relazione duale e di gruppo 135 Programma - Psicopatologia dell’intersoggettività - Il concetto di dispositivo di vulnerabilità - Il corpo in psicopatologia: l’isteria è veramente scomparsa? - Le manifestazioni nel corpo: dai disturbi della sfera alimentare all’ area border-line - Diagnosi differenziale e suo utilizzo per la psicoterapia Bibliografia Testo principale Glen O. Gabbard (2007) Psichiatria psicodinamica Milano: R. Cortina Raffaello Testi a scelta: Baldassarre M.(2013). Diagnosi e Psicoterapia-Roma: Alpes Chabert C., Kaës R., Lanouziere J., Schniewind A. (2006). Figure della depressione- Roma: Borla Charbonneau G. (2007). La situazione esistenziale delle persone istericheRoma: Fioriti G. Di Petta G,et al (2014).L' ora del vero sentire: corpo, delirio, mondo. La seconda generazione della psicopatologia fenomenologica italiana- Roma: Fioriti G. 136 Foucault M.(20010).Il potere psichiatrico. Corso al Collège de France (1973-1974)-Milano: Feltrinelliper pazienti depressi: -- -Silvestro A. Terapia di gruppo dalla “retentio” depressiva al movimento di “Armonia” in Gruppi vol XV 2014 Stanghellini G. (2006). Psicopatologia del senso comune-Milano: R. Cortina Valutazione: Partecipazione in classe e lavoro di gruppo, elaborato scritto su casi clinici 137 Discussione casi clinici Docenti: 60 ore Prof. Sergio Fava Prof. Massimo De Mari Profilo Accademico Professionale Prof. Fava Profilo Accademico : Neuro-Psichiatra e Psicoterapeuta- individuale e di gruppo- ad indirizzo psicoanalitico. Già Primario nel SSN (Trentino/Veneto). Socio fondatore ASVEGRA e socio COIRAG. Attività di Psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico e di Supervisore, individuale ed in gruppo, ad indirizzo psicoanalitio. Più di 60 pubblicazioni nel campo della Psichiatria, Psicoterapia, analisi istituzionale. Email: [email protected] 138 Prof. De Mari Obiettivi: Dopo una valutazione della domanda e del bisogno del paziente l’allievo sia capace di proporre una ipotesi diagnostica. Allo stesso tempo l’A. sappia prospettare un dispositivo di presa in carico avendo presente sia le indicazioni cliniche che la dimensione inconscia del dispositivo e del progetto. Metodologia: Gli allievi esporranno a turno situazioni cliniche (individuali e di gruppo) che incontrano nei loro tirocini. Si faciliterà una conversazione in gruppo mirante all’approfondimento dell’analisi della domanda, della metodologia clinica e del comprendere diagnostico. Si farà luce anche delle implicazioni istituzionali e delle dinamiche affettive e relazionali attive nel campo co-transferale 139 Competenze attese: L’allievo dovrebbe acquisire una sensibilità alla cura del paziente attraverso un dispositivo ed un progetto terapeutico che utilizzino un vertice di riferimento psicoanalitico nella sue declinazione individuale, gruppale ed istituzionale oltre ad una capacità di lettura psicopatologica. Bibliografia: Freud S. (1921) Psicologia delle masse ed analisi dell’io, in OSF Vol. IX, Torino, Bollati-Boringhieri, 1989, Jaques E. (1955), Sistemi sociali come difesa dall’ansia depressiva e persecutoria. Contributo allo studio psicoanalitico dei processi sociali in Klein M., Heimann P., Money-Kyrle R.(Ed), Nuove vie della psicoanalisi, Milano, il Saggiatore (1996) Gaillard G. (2004) De la ripetition traumatique à la mise en pensée : le travail psychique des professionels dans les institutions de soin et de travail social. Revue de psychoterapie psychoanalitique de Groupe 42. Altre letture teoriche saranno suggerite a partire da tematiche emerse dalla discussione sui casi. 140 Valutazione: Si valuterà in base alla presenza, la presentazione e gli interventi sui casi. In particolare si valuterà la capacità di collegarsi, apprendere dagli altri ed accettare punti di vista diversi. Alla fine del corso ogni allievo potrà effettuare un colloquio individuale col docente. 141 Gruppo esperienziale in assetto dinamico ore: 20 Docente: prof. Andrea Dallaporta Profilo accademico professionale Ho sviluppato la mia carriera all’interno dei servizi psichiatrici pubblici prima come assistente negli Ospedali psichiatri di Venezia e Padova poi nel Servizio sanitario Nazionale fino ad essere nominato direttore di Dipartimento presso al U.S.S.L. n.17 del Veneto di Este, Monselice, Conselve. Per la mia formazione personale ho completato psicoterapie di gruppo e individuale. Sono dicente della scuola di specializzazione in psicoterapia della C.O.I.R.A.G. dalla fondazione (1993). Ho svolto varie attività formative in varie strutture psichiatriche pubbliche e del privato sociale. Email: [email protected] 142 Obiettivi: Definire l’obiettivo del corso: Il 2° anno rappresenta una prosecuzione e un approfondimento del lavoro svolto durante il primo anno, avvantaggiati dalla esperienza che il gruppo classe ha fatto nel corso del primo anno. Quindi anche nel corso di questo anno il conduttore favorisce l’emergere nel gruppo di dinamiche più o meno consce riferite ai fantasmi, portati dai singoli o dal gruppo, relativi alla formazione e al rapporto con la Scuola COIRAG come istituzione e come gruppo di docenti. La emersione e la elaborazione, per quanto possibile, di questi fantasmi, assi eme all’esperienza di partecipare ad un gruppo di lavoro di tipo esperienziale costituiscono didattico-formativo. Poiché l’obbiettivo questo di anno questo spazio costituisce la conclusione del gruppo dinamico con il conduttore che li ha affiancati per i due anni, particolare attenzione verrà prestata agli elementi conclusivi dell’esperienza. Metodologia: Descrivere le modalità di lezione: Anche nel secondo anno il gruppo dinamico si articola, in otto sessioni di due ore ciascuna distribuite lungo tut to il corso dell’anno accademico; analogamente al primo anno il lavoro è impostato in modo tale che il gruppo classe possa fare l’esperienza di essere un gruppo di lavoro centrato sul compito e allo stesso tempo ogni allievo possa avvicinare in modo prudente l’esperienza e le implicazioni personali di essere 143 inserito in un gruppo. Il docente è il conduttore del gruppo. L’assetto del gruppo potrà anche variare da gruppo verbale a gruppo in assetto Social dreaming. Potranno essere utilizzati anche filmati o altro materiale audiovisivo sempre connesso con il tema della attività formativa. L’incontro conclusivo è di durata doppia rispetto agli altri ed è articolato in una prima fase di gruppo espressivo mediato in cui gli allievi sono chiamati a produrre un c ollage, un poster collettivo in cui le parti prodotte da ogni singolo allievo siano riconoscibili e trovino una collocazione congrua nel pannello complessivo; una seconda parte di altre due ore è dedicata alla riflessione, commento, rielaborazione attraver so la parola del prodotto espressivo elaborato nella prima fase. Competenze attese Definire le competenze che l’allievo dovrebbe acquisire: Nel secondo anno ci si aspetta che l’esperienza vissuta dagli allievi di essere parte di un gruppo esperienzia le sia più matura ed approfondita; in genere nel secondo anno la maturazione del gruppo porta ad una maggiore individuazione dei singoli rispetto alla adesione al gruppo in modo idealizzato ed un ridimensionamento del rapporto con la scuola anche esso tendente all’idealizzazione; il dimensionamento più realistico di queste relazioni va seguito e curato in modo da aiutare il gruppo a contenere la disillusione sulla Scuola e i conseguenti attacchi, in modo che questi non li allontanino troppo dalla 144 partecipazione, o che la competizione tra singoli allievi non minacci la coesione collaborativa del gruppo classe. Nel secondo anno l’esperienza del gruppo dinamico prepara, approfondisce e prolunga nelle rievocazioni l’esperienza del Work Shop Nazionale di Fiesole. Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente. Definire i criteri adottati dal docente per valutare l’allievo: Come per il primo anno il conduttore del gruppo dinamico, del secondo anno, partecipa all’incontro di valutazione di f ine anno, ma non esprime un voto finale come gli altri insegnamenti; si limita a interloquire con gli altri docenti in base alla propria conoscenza dei singoli allievi e del gruppo classe. Questa astinenza dal voto del conduttore del gruppo dinamico è conseguente alla necessità di non influenzare la libera espressione degli allievi nello svolgersi degli incontri di gruppo dinamico. 145 Bibliografia: Bleger J. (1996) Psichoigiene y Psicologia Istitucional : Editorial Paidòs, Buenos Aires. (trad. it. Psicoigiene e Psicologia Istituzionale: edizioni la meridiana 2011) Corbella S. (2003). Storie e luoghi del gruppo: Raffaello Cortina Marinelli S., Neri C. (2011) a cura di Il gruppo esperienziale: Libreria Cortina Milano C. Neri, A. Correale, P. Fadda (1987) Letture Bioniane. Borla 146 Dettaglio insegnamenti III anno Coordinatore III anno: Chiara Zaniboni COGNOME NOME INSEGNAMENTO ore Zaniboni Chiara Gruppo di Tutoring 20 Cesaro Danilo Corbella Silvia Gruppoanalisi/Analisi di gruppo. 36 Ferruzza Emilia Ferruzza Emilia Biolcati Roberta Supervisione: vertice Gruppoanalisi/analisi di gruppo 16 Psicodramma analitico 36 Seminario Dott.ssa Cattelan Biolcati Roberta Di Marco Giacomo Supervisione: vertice Psicodramma analitico 16 Analisi istituzionale 36 Seminario Dott.ssa Cattelan Di Marco Ferruzza Giacomo Supervisione: Emilia istituzionale vertice Analisi 16 147 Teoria e metodi dell'osservazione nei 20 Silvestri Salis Angelo Maurizio gruppi + + Osservazione diretta in gruppo 30 Gruppo esperienziale in assetto dinamico (attività integrative) 20 Seminari teorico/clinici 42 Gruppo Apertura Anno Accademico 2 Ore integrative Facoltative 148 Gruppo di tutoring ore 20 Docente: Prof. Chiara Zaniboni Obiettivi Contribuire all'elaborazione dell'esperienza della formazione alla psicoterapia degli allievi attraverso il dispositivo del gruppo. In particolare favorire l'ascolto delle difficoltà incontrate nella conduzione di percorsi di terapia individuale nel contesto istituzionale. Tali difficoltà coinvolgono gli aspetti relazionali e personali dell'allievo e stanno intorno alla realizzazione del progetto con il paziente quali i rapporti con il tutor e l'istituzione. Ascolto e monitoraggio del rapporto con i docenti della scuola e con gli organismi istituzionali. Monitorare la continuità dell'analisi personale. Metodologia Con gli allievi l'assetto è gruppale e può avvalersi del dispositivo dello psicodramma analitico: vuole essere uno spazio di riflessione sull’andamento dei diversi aspetti dell’apprendimento, quali gli insegnamenti teorici e la parte esperienziale del tirocinio e favorisce lo scambio professionale tra gli allievi. A seconda delle singole necessità, percepite come difficilmente affrontabili nel contesto di gruppo, è possibile richiedere incontri individuali. Inoltre sono previsti, nelle occasioni concordate e al bisogno, incontri con i docenti per promuovere percorsi di apprendimento in linea con gli obiettivi formativi della Scuola. Eventuali mediazioni e supporto ai 149 singoli docenti ed allievi, volti alla promozione della discussione e del confronto. Competenze attese: Rispetto agli allievi monitorare l'esperienza di tirocinio ed avvio, o prosecuzione, di percorsi di psicoterapia individuale da parte di ciascun allievo, preferibilmente di media durata. Avvio dell'esperienza di osservazione di una terapia di gruppo (secondo indicazioni offerte dalla Scuola). Bibliografia: D.Miglietta (1993) Il luogo del gioco (articolo tratto dal n. 12/13, Anno VII, aprile/ottobre 1993 della Rivista Areanalisi). D.Miglietta (1998). Sentimenti in scena, UTET To. Lemoine G. e P. (1973). Lo psicodramma, Feltrinelli, Milano. Valutazione: Dato il carattere dell’insegnamento non si ritiene di chiedere agli allievi prestazioni specifiche, ma si cercherà di aiutare ognuno di loro ad utilizzare al meglio gli stimoli formativi offerti. Alla fine dell’anno sarà restituita ad ogni allieva/o, e discussa con lei/lui una valutazione globale sulla qualità della presenza in aula e sull’impegno nei confronti dell’apprendimento. A fine anno sarà formulata individualmente in gruppo la restituzione del percorso di apprendimento e sottolineati eventuali cambiamenti individuali. 150 Gruppoanalisi/Analisi di gruppo Supervisione ore 36 ore 16 Docenti: Prof. Silvia Corbella Prof. Danilo Cesaro Prof. Emilia Ferruzza Profilo accademico professionale Prof. Corbella Psicoanalista individuale (SPI) e di gruppo (A.P.G.), socio fondatore ARGO. Professore a contratto alla Bicocca (2004-2017). E’ nella redazione de ‘Gli Argonauti’e nel comitato scientifico internazionale della RPPG. Email: [email protected] 151 Profilo accademico professionale Prof. Cesaro Medico - psicoterapeuta - Gruppoanalista - Responsabile della Comunità terapeutica Il Roveto socio As.Ve.Gr.a. Email: [email protected], Profilo accademico professionale Prof. Ferruzza Psicologa - psicoterapeuta - Prof. Associato Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione - Università di Padova - Socia As.Ve.GrA. Email: [email protected] 152 Obiettivi (Prof. Corbella) Comprendere le dinamiche gruppali e le tematiche individuali con un vertice di osservazione analitico e il loro possibile utilizzo a seconda del contesto. Competenze e attitudini attese Capacità di comprendere con rigore e flessibilità quale possa essere il setting più adeguato ( individuale o gruppale) per il singolo paziente e di progettare il lavoro di gruppo a seconda dei diversi contesti privati o istituzionali, con attenzione ai movimenti transferali e controtrasferali messi in gioco nel lavoro analitico individuale e gruppale. Obiettivi (Prof. Cesaro) Prendere contatto con il pensiero gruppoanalitico. Osservare le dinamiche relazionali interpersonali “attraverso il gruppo” secondo la prospettiva indicata da S.H.Foulkes. Competenze attese: sviluppare ed accrescere una disponibilità all'ascolto ed al confronto per poter condividere, in forma dialogica, una progettualità terapeutica sia nel setting duale che di gruppo, reso possibile nei diversi contesti nei quali si è chiamati ad operare. Attitudini attese: maturare una specifica flessibilità ed apertura al rapporto interpersonale per imparare a riconoscere, apprendendo dall'esperienza, l'importanza della relazione nel processo terapeutico. 153 Obiettivi (Prof. Ferruzza) Favorire l’apprendimento della tecnica psicoterapeutica psicoanalitica nei setting duali e gruppali. Competenze e attitudini attese L’acquisizione delle basi teoriche e cliniche per la strutturazione di un progetto terapeutico nei setting duali e gruppali nei diversi contesti - con particolare attenzione alla loro articolazione nell’ambito delle istituzioni di cura - e per la conduzione di trattamenti psicoterapeutici individuali e/o di gruppo nelle diverse fasi della vita. Si darà particolare attenzione alla capacità di ‘lavorare’ con i transfert dei pazienti e con il proprio controtransfert. Metodologia didattica/formativa (Prof. Corbella) La lezione tenuta in circolo sarà funzionale a mettere in luce lo specifico dell’apprendimento gruppale, in un continuo rimando fra teoria e prassi. Gli allievi saranno stimolati a portare le loro esperienze cliniche e, quando sarà possibile, si potrà introdurre anche una supervisione di situazioni cliniche individuali o gruppali. Attraverso un inquadramento teorico ed esemplificazioni cliniche evidenzierò le dinamiche gruppali ricorrenti in qualsivoglia piccolo gruppo sottolineando le potenzialità distruttive (le più rischiose se non immediatamente riconosciute) e quelle costruttive. Nel parlare del gruppo vi saranno continui rimandi alle continuità e discontinuità con il lavoro analitico duale e con l’uso del lettino. Darò indicazioni utili a comprendere le richieste delle istituzioni dove è previsto o già operante il 154 lavoro di gruppo e il focus specifico che il gruppo si propone di affrontare. Metodologia didattica/formativa (Prof. Cesaro) Le lezioni intendono valorizzare, anche attraverso la disposizione in cerchio, la relazione esistente tra le parti coinvolte nell'esperienza di apprendimento del gruppo-classe. L'interazione tra allievi e docente viene proposta come possibile riscoperta di quanto indicato da Foulkes nel considerare il “conduttore del gruppo” come “una parte” del gruppo. Il corso proporrà alcuni elementi base di teoria gruppoanalitica ricercando riscontri nelle esperienze di tirocinio. Lo stesso “gruppo-classe”, considerato nella sua specificità di “un gruppo” di persone (“Il gruppo che già c'é” - Franco Fasolo) che si interfacciano tra loro, costituisce un momento di osservazione che aiuta a comprendere il rapporto esistente tra “osservatore ed osservato”. Metodologia didattica/formativa (Prof. Ferruzza) L’attività didattica consisterà nella supervisione di esperienze degli allievi come conduttori di psicoterapie individuali e/o di gruppo nell’ambito del tirocinio o in contesti diversi e nelle varie età della vita. Per quanto riguarda il lavoro con i gruppi sarà possibile portare in supervisione anche le esperienze come co-conduttori/osservatori partecipanti o silenti. Il lavoro di supervisione si integrerà con brevi cenni sulla teoria della tecnica (l’indicazione alla psicoterapia individuale o di gruppo, l’instaurarsi del setting duale o la formazione del setting di gruppo, il processo terapeutico ed i fattori terapeutici aspecifici e specifici, i 155 transfert ed il controtransfert, la comunicazione interpretativa, la conclusione). Il gruppo di supervisione discuterà i report delle sedute, presentati in forma scritta dagli allievi, con la partecipazione attiva di tutti. Sarà prestata particolare attenzione alle dinamiche del gruppo-classe. Concetti e termini chiave (Prof. Corbella) costituzione sociale dell’individuo - gruppo - preconscio - vertice di osservazione psicoanalitico Concetti e termini chiave (Prof. Cesaro) gruppoanalisi - protomentale - assoggettamento - relazione - progetto Concetti e termini chiave (Prof. Ferruzza) psicoterapia individuale e di gruppo - psicoanalisi - supervisione transfert - controtransfert Valutazione (Prof. Corbella) Si terrà conto della capacità di interagire e di porre interrogativi relativamente alle competenze attese e nell’ultima lezione verranno poste domande sui temi trattati. Valutazione (Prof. Cesaro) La valutazione prende in considerazione il lavoro di gruppo (gruppoclasse) svolto durante il corso e l'impegno individuale. Verrà richiesto un breve scritto dopo la prima o la seconda lezione, ed un elaborato finale 156 tematizzato sulla “relazione” intesa, in modo particolare, come fattore di cura nell'ottica gruppoanalitica. Valutazione (Prof. Ferruzza) La valutazione riguarderà la competenza clinica dimostrata dagli allievi nella presentazione (orale e scritta) delle proprie esperienze di lavoro con pazienti in setting duale o con gruppi terapeutici e terrà conto anche della capacità di cogliere e utilizzare nel lavoro terapeutico gli aspetti transferali e controtransferali della relazione. Bibliografia (Prof. Corbella) Bion, W.R. (1961), Esperienze nei gruppi. Roma: Armando, 1971. Corbella S. (2003) Storie e luoghi del gruppo. Milano: Raffaello Cortina Editore. Corbella S. (2014) Liberi legami. Roma: Borla Di Maria F., Formica I( 2009) Fondamenti di gruppoanalisi. Bologna: Il Mulino. Altri riferimenti bibliografici saranno forniti in riferimento ai temi trattati lezioni. Bibliografia (Prof. Cesaro) Napolitani D. (2006) Individualità e gruppalità. Milano: IPOC Winnicott D.W.(1971) Gioco e realtà. Roma: Armando, 1974. Foulkes S.H.(1983) Introduzione alla Psicoterapia gruppoanalitica. Roma: Ed.Universitarie Romane 1991. 157 Fasolo F. (2009) Gruppoanalisi e salute mentale. Padova: CLEUP Articoli proposti a lezione. Bibliografia (Prof. Ferruzza) Corbella, S., Girelli, R., Marinelli, S. (2004) Gruppi omogenei. Roma: Borla, Di Chiara G. (2003) Curare con la psicoanalisi. Milano: Raffaello Cortina Editore. Ferro A. (1992) La tecnica nella psicoanalisi infantile. Milano: Raffaello Cortina Hetchegoyen R. H. (1986) I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Roma: Astrolabio, 1990. Neri C. (2004) Gruppo. Roma: Borla Nicolo' A. M. - Zavattini G. C., (1992) L’adolescente e il suo mondo relazionale. Teoria e tecnica psicoanalitica. Roma: Carocci. Eventuali altri riferimenti bibliografici saranno dati nel corso del gruppo di supervisione in riferimento agli specifici argomenti trattati. 158 Psicodramma Analitico ore 36 Supervisione ore 12 Docente: Prof. Roberta Biolcati Profilo accademico professionale Psicologa, Psicoterapeuta COIRAG, Psicodrammatista Membro Titolare SIPsA (Società Italiana di Psicodramma Analitico), Ricercatrice universitaria in psicologia clinica, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Bologna. Email: [email protected] 159 Obiettivi - Far conoscere agli allievi l’evoluzione teorica-metodologica dello psicodramma, da Moreno ai Lemoine, mettendo in luce le differenze paradigmatiche tra psicodramma moreniano o classico e psicodramma analitico. - Presentare i presupposti teorici e metodologici della tecnica psicodrammatica come intervento psicoterapeutico e successivamente, come strumento di formazione/supervisione. - Favorire la capacità di connettere le conoscenze teoriche con la pratica psicodrammatica attraverso il mettersi in gioco nella conduzione/osservazione del gruppo classe per affinare la capacità di gestire il gruppo e comprendere i meccanismi di cambiamento su cui si basa la tecnica. Contenuti - Da Moreno ai Lemoine: fondamenti teorici - Teoria della tecnica (gioco, doppiaggio, assolo) - Rappresentazione, Interpretazione e transfert - Lo psicodramma nella cura - Lo psicodramma nei contesti formativi e in supervisione > 160 Metodologia didattica/formativa Ogni sezione di 4 ore prevede una parte teorica di approfondimento ed una seduta di psicodramma. Inizialmente le sedute saranno condotte dalla docente per mettere in luce, a livello esperienziale, quanto espresso in teoria. Il gruppo avrà come vertice osservativo il ruolo professionale e ruoterà intorno alla supervisione di situazioni cliniche portate dall’allievo. Successivamente l’allievo potrà sperimentarsi nella conduzione/osservazione del gruppo di colleghi supervisionato dalla docente. Questa modalità permette di affinare la capacità di ascolto di sé, del gruppo e dell’individuo sperimentando l’utilità di una certa elasticità emotiva favorita dalle drammatizzazioni. Valutazione - Presenza e partecipazione attiva alle lezioni. - Disponibilità a mettersi in gioco portando materiale clinico e allenandosi ad utilizzare il dispositivo. - Breve scritto finale con domande relative allo psicodramma analitico. 161 Bibliografia essenziale di riferimento Obbligatoria Lemoine P., Lemoine G. (1973). Lo psicodramma. Feltrinelli: Milano. Miglietta D. (1998). I sentimenti in scena. Torino: Utet. Miglietta D. (2000). Gruppi in età evolutiva. Torino: Utet. Pani R., Miglietta D. (2006). Dal teatro allo psicodramma analitico. Milano: FrancoAngeli. Consigliata Anzieu D., Lo psicodramma analitico del bambino e dell’adolescente, Roma: Astrolabio, 1978. Croce E. B. (1990). Il volo della farfalla. Borla: Roma. Croce E.B. (2001). La Realtà in Gioco. Roma: Borla. Winnicott D. W., (1971), Gioco e realtà. Roma: Armando, 2005. 162 Analisi istituzionale Supervisione 36 ore 16 ore Docente: Prof. Giacomo di Marco Obiettivi - Acquisire e potenziare capacità di lettura delle dinamiche istituzionali. - Stimolare e migliorare l’approccio alla clinica istituzionale - Approcciarsi alla complessità del funzionamento delle istituzioni, in relazione alla molteplicità delle realtà organizzative. - Sviluppare la capacità di analizzare le strutture e le culture organizzative, in particolare nel loro rapporto con i sottostanti processi latenti e le funzioni difensive Metodologia Il corso avrà come metodo la ricerca, attraverso il confronto e la discussione, del significato delle singole appartenenze istituzionali, della loro percezione, sviluppando l’analisi dei ruoli e dei contesti istituzionali. Nel corso degli incontri si stimolerà gli allievi a presentare delle osservazioni istituzionali, da inquadrare in un programma di riferimenti teorici: A Di che che cosa parliamo quando usiamo il termine istituzionale? Panorama studi e ricerche in campo istituzionale. B Interventi istituzionali a partire dall’esterno L’osservazione istituzionale 163 Gruppi di apprendimento e formazione Gruppi di discussione casi con conduttore esterno Interventi istituzionali a partire dall’interno L’osservazione diretta Gruppi di riflessione sulle pratiche C Che cosa intendiamo per clinica istituzionale? - Definizione - Fattori terapeutici - Quadro e dispositivi - Interazioni vita quotidiana - Clima - Gruppi a mediazione terapeutica - Lavorare nell’area intermedia - Alleanze e clinica dei legami - Transfert e contro transfert istituzionale - Gruppi di lavoro nei servizi socio-sanitari - Emozioni, ansie e difese nei gruppi e nelle organizzazioni - Autorità e leadership nei gruppi e nelle organizzazioni Competenze attese ╴ Capacità di lettura delle dinamiche istituzionali, specie nelle loro manifestazioni di disagio e sofferenza; ╴ capacità di individuare possibili correttivi. 164 Bibliografia Testo di riferimento per il corso: Giacomo Di Marco, Flavio Nosè La clinica istituzionale in Italia. Origini, fondamenti, sviluppi. Franco Angeli, Milano 2010 Testi classici fondamentali Freud, S. Psicologia delle masse e analisi dell’Io in Opere,vol. IX, Torino, Boringhieri,1977. Freud, S. Totem e tabù in Opere vol.VII,Torino,Boringhieri,1975. Freud,S. Il disagio della civiltà in Opere,vol.X,Torino, Boringhieri,1978 Bion,W.R. Esperienze nei gruppi, Roma,Armando, 1971. Lewin K. Teoria e sperimentazione in psicologia sociale, Bologna, Il mulino, 1972. Jacques E. Sistemi sociali come difesa contro l’ansia persecutoria e depressiva. Contributo allo studio psicoanalitico dei processi sociali. In Nuove vie della psicoanalisi, Milano, Il saggiatore, 1966. Jacques E. Lavoro,creatività e giustizia sociale, Torino, Boringhieri,1978. Morin E. L’identità umana, Milano, Cortina,2002. 165 Psicosociologia J. Barus-Michel, E. Enriquez e A. Lévy, Dizionario di Psicosociologia, Raffaello Cortina, Milano 2005 P. Badin Psicosociologia dei gruppi Armando Editore, Roma, 1969; D.Brown, L.Zinkin La psiche e il mondo sociale Raffaello Cortina, Milano, 1994; R.Carli, R.Paniccia Psicosociologia delle organizzazioni e delle istituzioni il Mulino, Bologna, 1 M.Lang, K.Schweitzer Psicoanalisi e socioanalisi Liguori Editore, Napoli, 1984; E. Pichon-Riviere Il processo gruppale. Dalla psicoanalisi alla psicologia sociale. Libreria Editrice Lauretana, Loreto, 1985; G. Milana, M. Pittaluga Realtà psichica e realtà sociale Armando Editore, Roma, 1983 GP. Quaglino e altri Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo Raffaello Cortina, Milano,1992 Analisi istituzionale R.Kaes L’apparato pluripsichico. Costruzioni nel gruppo Armando,Roma 198 Jacques E., Lavoro, creatività e giustizia sociale, Boringhieri, Torino, 1978; R.Kaes e altri L’istituzione e le istituzioni Borla, Roma, 1991; .Kaes e altri Sofferenza e psicopatologia dei legami istituzionali, Borla, Roma, 1998; 166 R. Carli, L. Ambrosiano Esperienze di psicosociologia Angeli Editore, Milano, 1982; E.Cassani, G.Varchetta ( a Cura di )Psicosocioanalisi e crisi delle istituzioni. Il pensiero di Bion nel dibattito attuale. In Quaderni di Ariele, Guerrini e associati, Milano,1990 Obholzer A., Roberts V.G. L’Inconscio al lavoro, Milano, Etas Libri, 1998 M.Perini L’organizzazione nascosta, Franco Angeli, Milano, 2007 Clinica istituzionale P.C. Racamier Lo psicoanalista senza divano Cortina, Milano, 1982 A. Correale Il campo istituzionale, Borla, Roma, 1991; G. Di Marco (a cura di) L’istituzione come sistema di gruppi, Centro Studi e Ricerche Psichiatria Istituzionale, Rovereto, 1998; G. Di Chiara Sindromi psicosociali Cortina, Milano, 1999; E- Gaburri, L. Ambrosiano Ululare con il lupi Bollati Boringhieri, Torino, 2003; O. Kernberg Le relazioni nei gruppi Cortina, Milano, 1999; F. Fornari (a cura di) Psicoanalisi e istituzioni Le Monnier, Firenze, 1978; D. Napolitani (a cura di) Psichiatria comunitaria e socioterapia Gruppo di ricerca omega, Milano, 1971; 167 Formazione GP. Quaglino e altri Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo Raffaello Cortina, Milano ,1992 U.Morelli, C. Weber Passione e apprendimento Cortina, Milano, 1996. G.P. Lai Il momento sociale della psicoanalisi Boringhieri, Torino, 1970. R.D. Hinshelwood, W.Stogstad Osservare le Organizzazioni Ananke, Torino, 2005 S. R. Capolupo, D. Miglietta Pensare nelle istituzioni. La formazione psicoanalitica, libreriauniversitaria.it, 2012 Valutazione: La valutazione si fonderà sul grado di partecipazione attiva e di coinvolgimento nei gruppi di discussione e sulla capacità di presentare elaborati su temi specifici. 168 Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi ore: 20 Osservazione diretta in gruppo ore 30 Docente: Prof. Angelo Silvestri Profilo accademico professionale Prof. Angelo Silvestri: Medico psichiatra; Dottore di ricerca in scienze psichiatriche; Psicoterapeuta; Socio ordinario ASVEGRA e APG; Docente di “Psicoterapia di gruppo con elementi di valutazione” per la Scuola di Specialità in Psicoterapia della COIRAG sede di Padova dal 2003 Email: [email protected] Obiettivi Offrire agli allievi uno spazio per rielaborare emotivmente e cognitivamente la propria esperienza come osservatori in un gruppo di psicoterapia in modo che possano divenire consapevoli del ruolo che la 169 funzione osservativa svolge nella psicoterapia di gruppo e degli specifici ostacoli che il gruppo stesso pone a tale attività. Concetti e termini chiave 1. funzione osservativa e presenza nel gruppo: come il gruppo influenza il funzionamento della “mente individuale” 2. comprendere il contesto, riconoscere il dispositivo, comprendere il processo 3. funzione osservativa e co-conduzione; i diversi modi di intendere l’osservazione 4. il terapeuta come osservatore partecipante 5. il significato terapeutico della “funzione osservativa” Metodologia didattica/formativa piccolo gruppo di discussione in cui gli allievi riporteranno e rielaboreranno le proprie esperienze come osservatori. Prendendo spunto da quanto emerso nell’interazione, il docente aiuterà gli allievi a riconoscere gli aspetti più salienti e problematici della funzione osservante; sia quelli esplicitati sia quelli trascurati o nascosti. Si cercherà inoltre di rendere espliciti i diversi temi epistemologicamente rilevanti per stimolare l’approfonimento teorico del campo. Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente Dato l’obiettivo rielaborativo e maturativo del corso la valutzione non sarà di tipo prevalentemente cognitivo, ma terrà piuttosto conto di come ciascuno avrà contribuito al lavoro del gruppo favorendo un clima di 170 franco confronto e serena discussione ed avrà utilizzato gli stimoli emersi per approfondire la comprensione della propri esperienza. Bibliografia essenziale di riferimento Corbella S., Borgogno F. (1979). L'evoluzione delle fantasie e dei vissuti in un'esperienza di osservazione partecipante. In Vanni F. (a cura di), Saggi di psicoterapia di gruppo. Torino: Boringhieri Editore. Vanni F. (1979) Dal recorder all'osservatore partecipante. In: Vanni F. (a cura di). Saggi di psicoterapia di gruppo. Boringhieri Editore, Torino De Polo R. (2011). L’osservazione partecipante: l’ascolto, la comprensione, la parola. Padova. DeWalt Kathleen. (2002) Learning to be a participant observer (cap. II). Altamira Press. Borgogno F. (1978). L'illusione di osservare (Parte 1; Parte 2; Parte 3).Torino: Giapichelli Editore. Smith M. (1997). Participant observation and informal education. The encyclopedia of informal education, www.infed.org/research/participant_observation.htm Tarsia Tiziana (2009) Educare lo sguardo Esperienze e proposte formative sull’osservazione nelle scienze sociali. Aracne editrice S.r.l. Roma 171 Vanni F., De Polo R. (1980). Un modello operativo per la psicoterapia di gruppo. Gli Argonauti, 2 (4), 75-91. Chiorino V. (2004). La conduzione di gruppo tra capacità negativa e interpretazione: riflessioni da una esperienza di osservazione partecipante. Gruppi, 2. Bozzi P. (1978). L'interosservazione come metodo per la fenomenologia sperimentale. Giornale italiano di Psicologia, 5, 229-239. William Foote Whyte (1994). Participant observer: an autobiography. ILR Press, Cornell University Itahca. 172 Gruppo esperienziale in assetto dinamico ore 20 Docente: Prof. Maurizio Salis Profilo Accademico/Professionale Psicologo psicoterapeuta individuale e di gruppo, libero professionista, consulente presso l'Unità Operativa Complessa di Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Ulss n.16 di Padova dove è referente dell'Area Psicoterapia. Docente presso la sede di Padova della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG: a. dal 2013 a tutt’oggi per la docenza di “Gruppo Esperienziale in assetto dinamico” b. 2014 docenza di “Psicologia dell’Età Evolutiva I”; 2013 docenza di “Psicologia dell’Età Evolutiva II”; dal 2009 al 2013 docenza di "Psicoterapia individuale e di gruppo dell'età evolutiva e dell'adolescenza";dal 2010 al 2012 per il Training “Approfondimento sulle Psicoterapie in Adolescenza”. 173 Docente a Contratto presso l'Università degli Studi di Padova per l'insegnamento di "Psicologia dello Sviluppo" per la Facoltà di Medicina dal 2001 al 2011 e per l’insegnamento di “La consultazione in psicoterapia” per la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile della Facoltà di Medicina per l’A. A. 2012/2013 Coordinatore Scientifico e Didattico dell' ASVEGRA, Associazione Veneta per la Ricerca e la Formazione in Psicoterapia di Gruppo e Analisi Istituzionale. Autore di diverse pubblicazioni intorno ai temi oggetto delle sue docenze; ha partecipato a innumerevoli eventi scientifici portando propri contributi. Email: [email protected] Obiettivi e Competenze attese Il Gruppo Esperienziale permette una diretta esperienza di gruppo dinamico nel contesto formativo, con l’obbiettivo di sviluppare, in un “apprendere dall’esperienza”, una maggiore preparazione professionale alla comprensione delle dinamiche di gruppo e alla conduzione di gruppi terapeutici attraverso il proprio sentire e vivere la dimensione del gruppo, per migliorarsi attraverso la gestione delle proprie risorse stimolandone le potenzialità e accettandone i limiti. Il Gruppo Esperienziale al terzo anno punta il suo focus intorno alle dinamiche consce e inconsce di un gruppo che nei precedenti anni ha lavorato intorno al compito di costituirsi come gruppo di allievi all’interno di un percorso di formazione al divenire psicoterapeuti. In questo terzo anno gli allevi iniziano la seconda e conclusiva parte della loro formazione, con tra i vari compiti anche quello di iniziare a pensarsi come futuri terapeuti, lavorando sulla necessità di integrare differenze e 174 omogeneità, affinando la capacità di coniugare la coesione del gruppo con le specifiche individuali articolazioni personali e professionali, all’interno del confronto intorno alla necessaria assunzione di responsabilità rispetto a compiti formativi e professionalità in divenire. La struttura del percorso del Gruppo Esperienziale prevede un’esperienza di gruppo che vede interessati gli allievi, senza tema o compito predefinito, in cui gli stessi sono invitati a partecipare e a vivere l’esperienza nel “qui ed ora” del gruppo, e a riflettere su questa, nella condivisione e confronto gruppale. L’obiettivo per gli allievi è di consolidare la conoscenza e l’apprendimento di come funziona direttamente e in maniera esperienziale un gruppo analitico (nel contesto formativo), potendone vivere e attraversare le dinamiche, affrontandone le difficoltà e provando a promuovere e sviluppare le proprie capacità comunicative in maniera più ampia. Favorire l’attenzione sulle dinamiche di gruppo punta a favorire l’espressione delle dinamiche emozionali relative alla propria professionalità come a permettere un’analisi più attenta dei vissuti che si sperimentano nel qui e ora della situazione contestuale, stimolando i componenti del gruppo a muoversi alternativamente in ruoli e funzioni diverse, all’interno di un campo condiviso e partecipato. Metodologia didattica formativa Si articola in sessioni di lavoro, di due ore, distribuite il più possibile nel corso dell’anno scolastico, in modo da permettere un continuo rimando tra le dinamiche del gruppo e i vari passaggi del processo formativo. In alcune sessioni potranno essere utilizzati filmati o altri materiali, stimolati dal percorso del gruppo e in risonanza con i temi che man mano si sviluppano. 175 Valutazione Aspetto centrale del percorso è l’esperienzialità, permettere quindi che l’allievo possa sentirsi con la maggiore libertà è tranquillità per potersi esprimere, vivere e sentire il processo dinamico del gruppo. Non è prevista una valutazione in termini di voto, perché non è ritenuta adeguata una valutazione in termini di giudizio quantitativo della partecipazione elaborativa intorno alle dinamiche consce e inconsce del divenire gruppale. Saranno prese in considerazione diverse variabili al fine di poter contribuire a una valutazione più complessiva e qualitativa rispetto al contesto istituzionale formativo più ampio, ritenendo significativi vari fattori, come la presenza e la partecipazione al gruppo, la disponibilità ad affrontare e sperimentare le dinamiche relazionali, lo sforzo nella necessaria integrazione tra l’identità professionale, la formazione e il cambiamento, posizioni complementari ma dimensioni tra loro interdipendenti. 176 Bibliografia di riferimento S. H. Foulkes, (1978), Psicoterapia Gruppoanalitica. Metodi e Principi, Edizioni Astrolabio. F. Dalal, 2002, Prendere il gruppo sul serio, Raffaello Cortina Editore F. Fasolo, (2011), Respirare il gruppo. Intraduzione alla gruppoanalisi senza neutralità, Edizioni Cleup S. Corbella (2003), Storie e luoghi del gruppo, Raffaello Cortina Editore Bibliografia aggiuntiva F. Fasolo, (2009), Gruppoanalisi e salute mentale, Edizioni Cleup S. Marinelli, C. Neri, (a cura di), (2011), Il gruppo esperienziale, Libreria Cortina Milano S. Corbella (2014), Liberi legami. Un contributo psicoanalitico per un nuovo patto sociale, Edizioni Borla M. Scialpi, (2008), L’io-gruppo. Aspetti del processo formativo e dinamiche relazionali, Aracne Edizioni 177 178 Dettaglio insegnamenti IV anno Coordinamento: Anna Palena COGNOME NOME INSEGNAMENTO Anna Palena Gruppo di Tutoring Ambrosiano Ivan Ore 20 Gruppoanalisi / Analisi di gruppo 36 Seminario Supervisione: vertice Boccanegra Luigi 16 Gruppoanalisi/analisi di gruppo Druetta Vanda Psicodramma analitico 36 Ferrando Ester Seminario Druetta Vanda Supervisione: Ferrando Ester Psicodramma analitico Barbuzzi Anna Rita Analisi istituzionale vertice 16 36 Bruttomesso Eugenio Bruttomesso Eugenio Seminario Supervisione: vertice Analisi istituzionale 16 179 Teoria e metodi dell'osservazione nei gruppi Stenico 20 Enrico + Osservazioni diretta in + 30 gruppo Salis Maurizio Gruppo esperienziale in assetto dinamico (attività integrative) Seminari teorico/clinici Gruppo Apertura 20 42 Anno Accademico 2 Ore integrative Facoltative . 180 Gruppo di tutoring ore 20 Docente: Prof. Anna Palena Profilo Accademico/ Professionale Psicologa Psicoterapeuta, con una lunga esperienza professionale nella psicoterapia di gruppo e nel coordinamento dei tirocini in psicoterapia nei Servizi Psichiatrici. Dal 2012 segue, prima come responsabile di biennio e poi come coordinatore allievi COIRAG, della sede di Padova Email: [email protected] 181 Obiettivi - Consolidamento dell’identità professionale di psicoterapeuta, e soprattutto la sua sostenibilità a fronte della conclusione del percorso didattico – formativo - Progressiva capacità dell’allievo di elaborare e promuovere attivamente la propria esperienza, attraverso l’autovalutazione e l’esplorazione del campo di osservazione guidata - Sviluppo della capacità critica nell’attraversamento di esperienze cliniche differenziate, così come proposte dal programma dell’anno. - Favorire l’individuazione di elementi condivisi di autovalutazione dei percorsi. Metodologia didattica/formativa L’assetto stabile sarà quello del gruppo, che lavora intorno alla formazione del sé professionale Rielaborazione dell’esperienza sul campo (tirocinio), luogo di prima messa in prova della imminente autonomia professionale, nella dinamica del gruppo classe Promuovere e favorire l’integrazione tra i diversi percorsi didattici Curare la comunicazione allievi – docenti/supervisori, tutor dei tirocini, sia sul piano di realtà che sul piano intrapsichico individuale Disponibilità di spazi individuali sia quando necessari sia ricercati almeno una volta nel corso dell’anno, con gli allievi o con il docente per affrontare situazioni più personali. 182 Valutazione Si costruirà in aula una forma di autovalutazione condivisa, avendo come fondamenti la qualità e la costanza della presenza in aula, il rapporto o la progettualità con il tutor di tirocinio, la capacità di riferire con appropriatezza e utilizzare l’esperienza professionale diretta Bibliografia essenziale di riferimento Verranno date indicazioni e materiali a seconda delle necessità Si consiglia per approfondimento: A. Palena (a cura di), “Psicoterapie a bottega” n.11 Biblioteca dell’Ippogrifo, Libreria al Segno Editrice, Pordenone 2011 F. Fasolo, A. Palena, “Esperienze nei gruppi – anni 2001-2003”, vol.40, fasc. 4, 2003, numero monografico della rivista Psichiatria generale e dell’età evolutiva. Palena, M. Novali, E. Ollosu, C. Soldera, “La psicoterapia di gruppo in un Centro di Salute Mentale: tra valutazione e processo” in La ricerca empirica in terapia psicodinamica di gruppo, Quaderno CRS n.16, 2011. 183 Gruppoanalisi/analisi di gruppo ore 36 Docente Dott. Ivan Ambrosiano Profilo Accademico/Professionale Dott. Ivan Ambrosiano Pratica la gruppoanalisi in ambito privato e istituzionale. Supervisore clinico e di équipe socio-sanitarie. Si occupa di stress lavoro-correlato in ambito istituzionale. Docente di materie gruppali in diverse scuole di specializzazione, è stato docente di Psicologia dinamica nell’Università di Padova dove ha svolto ricerca sulla efficacia dei gruppi terapeutici e di lavoro. Obiettivi: Il corso si propone di approfondire gli sviluppi della Gruppoanalisi italiana (Lo Verso) e internazionale (Dalal, Friedman) con riferimenti alla sua applicazione nella clinica, nei gruppi di lavoro e nella ricerca. Potranno trovare spazio: l’integrazione degli aspetti culturali nella concezione del funzionamento mentale; i fattori terapeutici e di cambiamento e i processi presenti nei gruppi; specifiche tecniche gruppoanalitiche elaborate nel DISM di Padova (Fasolo). 184 Metodologia: Le modalità prevedono l’interazione e lo scambio con gli allievi anche su situazioni cliniche portate dal docente o tratte dalla loro esperienza, che saranno elaborate alla luce della teoria gruppoanalitica Competenze attese: Le competenze che l’allievo dovrebbe acquisire riguardano la capacità di vedere, comprendere e interpretare le dinamiche dei gruppi clinici e l’acquisizione di competenze tecniche sulla conduzione dei gruppi. Valutazione: Per valutare l’allievo si terrà conto della qualità della partecipazione durante le lezioni integrata da un breve scritto. Bibliografia: Dalal F. (1998). Prendere il gruppo sul serio. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002. Lo Verso G., Di Blasi M. (2011). Gruppoanalisi soggettuale. Raffaello Cortina Editore, Milano. Friedman R. (2008). Disturbi che si curano reciprocamente in gruppo. Funzione gamma journal. Yalom I. D. con Leszcz M. (2005). Teoria e pratica della psicoterapia di gruppo. Bollati Boringhieri, Torino, 2009. 185 Seminario: Coppia coniugale,coppia genitoriale,famiglia - colloqui esplorativi e trattamento. Docente: Dott.ssa Maria Assunta Melegari Supervisione: vertice Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo 16 ore Docente: Prof. Luigi Boccanegra Il Calendario del mio contributo prevede due intere giornate (sabato 20 giugno e sabato 17 ottobre), dedicate al tema della “supervisione”che, nel corso degli anni, preferisco definire Rcg. o “ricostruzione del caso clinico in gruppo” (sia per quanto riguarda la relazione terapeutica duale che gruppale). La frequentazione di istituzioni sanitarie, sia in ambito pubblico che privato, mi ha portato a constatare che il lessico specialistico spesso produce dei cortocircuiti comunicativi per cui, il linguaggio concettuale acquisito sul piano teorico spesso by-passa l'esperienza emotiva delle persone. La conseguenza più evidente di questo fenomeno consiste: a) sul piano del gruppo, in un pseudo-accordo terminologico che non corrisponde all'effettiva comparazione dei dati clinici effettivamente osservati 186 b) sul piano individuale, in una standardizzazione dell'esperienza emotiva, con un impoverimento della soggettività degli operatori nel corso degli anni. Le ore di insegnamento verteranno sul binomio “Freud (Klein, Bion) – Wittgenstein”, a partire dalla società plurilinguistica e inter-etnica della Vienna di inizio secolo, sia con riferimenti alla nascita della psicoanalisi e della filosofia analitica del linguaggio, che alla letteratura e alla musica. Obiettivi: partendo dai riferimenti acquisiti in campo gruppale raggiungere la problematica che dicevo attraverso il contributo Metodologia: prendere spunto da esperienze personali, sia che esse siano riconducibili alla propria diaristica (auto-analisi e spunti biografici), ad una relazione umana (sia essa personale o terapeutica), o all'osservazione dei gruppi in ambito lavorativo o nella vita sociale in genere, cercando di mantenere il linguaggio d'uso della propria comunità di provenienza o di lavoro. Competenze attese: fare in modo che l'interazione attraverso i partecipanti realizzi quello scambio che rimane sul piano emotivo, in modo da permettere che il riferimento teorico agli autori citati non si trasformi appunto in un ennesimo apprendimento nominalistico, evitando l'esperienza emotiva 187 soggettiva “hic et nunc”. Ogni intervento che non faccia riferimento a qualcosa di accaduto o di provato in quel momento, verrà esaminato come “linguaggio di sostituzione”(intellettualizzazione), rispetto all'auspicato “linguaggio effettivo”(Bion), cioè che rimane aderente a ciò che sinceramente si prova o non si prova. Bibliografia: Bion W. R. Elementi della psicoanalisi, Armando, Roma, 1973. Pontalis J. B., Il tempo che non passa, Borla, 1999. Valutazione: si considerano rilevanti, oltre alla partecipazione, la capacità di ascoltare i contributi degli altri partecipanti, sviluppando delle sequenze esplorative insieme, come se il pensiero gruppale potesse essere colto come frutto di una successione di contributi di tutti. 188 Psicodramma Analitico Supervisione 36 ore 12 ore Docenti: Prof. Vanda Druetta Prof. Ester Ferrando Profilo Accademico/Professionale Prof. Vanda Druetta Vanda Druetta è psicologa,psicoterapeuta,psicodrammatista ad orientamento Junghiano. Il modello di Psicodramma Analitico ad orientamento Junghiano (Individuativo) intreccia i paradigmi teorici di J.Moreno con il pensiero di C.G. Jung e le successive esperienze e sviluppi teoricoclinici in ambito gruppale. V.Druetta ha partecipato con gruppi di colleghi alla ricerca e alla elaborazione del modello dello Psicodramma Analitico Individuativo nella pratica clinica e nei confronti teorici ed esperienziali nazionali ed internazionali. Ha lavorato in psichiatria adulti per circa 20 anni e lavora come psicoterapeuta privatamente. In particolare ha sviluppato ricerche cliniche sulla “funzione femminile” nel processo integrativo della psiche. Ha pubblicato libri 189 ed articoli su diverse riviste scientifiche. E’ docente Coirag dal 1994. Vive e lavora a Torino Email: [email protected] Profilo Accademico/Professionale Prof. Ester Ferrando Ester Ferrando Psicologa Psterapeuta Psicodrammatista Didatta S.I.Ps.A Docente C.O.I.R.AG Già responsabile Training S.I.Ps.A Sedi C.O.I.R.G Genova e Torino Libera Professionista Supervisore Comunità per Adolescenti Psichiatrici c/o Centro Paolo VI Casalnoceto ( AL) Consulente Sert AslAl. Email [email protected] 190 Obiettivi 1) Sviluppare la capacità di cogliere relazionalmente i contenuti e i processi del gruppo in assetto di lavoro esperienziale con il modello dello psicodramma analitico junghiano 2) Ampliare la capacità di riconoscere e sviluppare la complessità dinamica dei ruoli interni al soggetto, dei ruoli interpersonali e trans personali nella relazione clinica in setting duali e in setting di gruppo. 3) Sostenere la capacità di sviluppare percorsi terapeutici coerenti con le nuove domande e i nuovi bisogni di salute. Contenuti 1) Le prospettive della psicologia analitica e lo psicodramma junghiano - Il corpo ( leib ), l’inconscio somatico le percezioni kinestetiche -I ruoli-progetto nel modello P.A.I (psicodramma analitico individuativo) Scena,sogno,teatro della psiche nella prospettiva dello psicodramma analitico Junghiano. 2) La costruzione delle scene psicodrammatiche, le catene associative intersoggettive e intrasoggettive. 3) Passaggi e connessioni del mondo interno (matrice individuale dei 191 ruoli psicologici), delle matrici familiari (ruoli prevalenti trasmessi in forma esplicita e in forma implicita),delle matrici socio-culturali ( ruoli sociali dominanti e ruoli sociali in ombra),matrici del gruppo nel qui ed ora (ruoli assunti, ruoli proiettati, ruoli esclusi/ombra) 4) Dinamiche trans generazionali e genealogiche delle matrici e loro articolazioni trans personali Metodo Esperienza pratica di supervisione in gruppo su casi e situazioni incontrate nei tirocini o in esperienze lavorative proposte dai partecipanti. Riflessione teorica e confronto con il sapere pregresso degli allievi. Esperienza pratica di simulazione di conduzione di gruppi da parte degli allievi. Esperienza pratica di conduzione di terapia duale con il modello dello psicodramma . analitico. Esercitazione alla conduzione di gruppi con il modello dello psicodramma attraverso strumenti tecnici quali: l’assunzione di ruolo, il cambio di ruolo, il doppio, lo specchio, lo sviluppo delle scene, l’osservazione. Esercitazioni esperienziali di applicazione del modello PAI in setting duali Riflessioni teoriche e domande sull’unità formativa condivisa. 192 Verifica e valutazione A partire dai temi teorico-pratici sviluppati nel corso la valutazione indagherà le competenze acquisite e la capacità di applicazione nella lettura dei casi e nelle esercitazioni. La valutazione terrà conto: -della capacità di porre domande ed esporsi attraverso il materiale clinico appartenente alla personale esperienza lavorativa. -della capacità di stare in gruppo, di attivare processi,di sviluppare confronti e di integrare propettive nuove. -della presenza alle lezioni. Strumento di verifica:breve elaborato scritto. Sintesi scritta della valutazione da parte del docente Bibliografia fondamentale: Vanda Druetta: Materiale in fotocopie e slides GiulioGasca,(2012)Lo psicodrammagruppoanalitico,R.Cortina,Milano Christopher Hanke (2011),Iung e il post moderno, Vivarium, Milano Yalom I. ( 2005 )La cura Schopenauer,Neri Pozza MarioTrevi,MarcoInnamorati,(2000),RiprendereJung,Boringhieri,Tori no, 193 Analisi istituzionale 36 ore Supervisione 16 ore Docenti: Prof. Anna Rita Barbuzzi Prof. Eugenio Bruttomesso Profilo Accademico/Professionale Dott.ssa Barbuzzi Psicologa-Psicoterapeuta, libera professionista, Vice-direttrice della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica della C.O.I.R.A.G. – Sede di Padova, socia AS.VE.GR.A., Consigliera dell’Ordine Psicologi del Veneto 2010-2017. Svolgo attività di: • psicoterapia e supporto-supervisione agli operatori di servizi sociosanitari che si psicopatologiche, occupano di dipendenza e utenza grave con problematiche disagio sociale; • consulenza a supporto dell’implementazione di politiche pubbliche (programmi di integrazione e di inclusione sociale/lavorativa, politiche abitative, riqualificazione urbana) Email: [email protected] 194 Obiettivi Conoscenze - Rinforzare la conoscenza dei principi teorici e gli aspetti tecnico/metodologici afferenti all’ analisi istituzionale nella costruzione e gestione di progetti terapeutici complessi e nell’accompagnamento di processi di lavoro in contesti interorganizzativi. Competenze - Stimolare a sapersi collocare in equipe multi-professionali, in equipe inter servizi, o in partenariati di Piani/Programmi, proponendo in prima persona una lettura di inquadramento psicodinamico delle situazioni (aspetti manifesti e latenti) e le opportune forme di accompagnamento ai processi terapeutici o di lavoro. - Saper utilizzare la teoria e la pratica clinica istituzionale in un processo di confronto con altre discipline (sociologia, scienze politiche, economia, … nuovi linguaggi e strumenti di comunicazione), per un rimando circolare e più arricchito dei propri contributi, e per favorirne aspetti applicativi in nuovi contesti di lavoro. Attitudini 195 - Contribuire a sviluppare un pensiero e una pratica clinica istituzionale a supporto dei progetti terapeutici in situazioni di complessità e a supporto della implementazione di programmi finalizzati a risolvere problematiche sociali con una ricaduta collettiva. Contenuti Analisi delle dinamiche istituzionali nella presa in carico di pazienti con problematiche complesse e multidimensionali (rapporto fra processo terapeutico e rete inter servizi). Analisi e Clinica istituzionale in ambito inter-organizzativo a supporto di processi di lavoro complessi (quando più settori, più organizzazioni devono realizzare un piano, un programma di lavoro con finalità pubbliche: rapporto fra processo di lavoro e rete inter-organizzativa) ( Si farà riferimento oltre ai settori di politica socio sanitaria anche ad ambiti legati alle politiche abitative e di pianificazione territoriale e urbana, alle politiche di sviluppo locale, di Integrazione e immigrazione,...). Uso dello strumento gruppale (in vari formati) e di un vertice di lettura in chiave istituzionale a supporto dei processi di implementazione e attuazione di programmi di politica pubblica (esplorazione teorica e implicazioni cliniche nei concetti di pubblico, di pratiche pubbliche, di esito pubblico). 196 Metodologia: Il percorso si svilupperà nella prima sessione di lavoro attraverso l’uso di casi studio proposti dal docente come materiale su cui in forma attiva e partecipativa gli allievi potranno fare esercizio di letture dinamiche (recuperandone gli aspetti teorico/metodologici), identificare i nodi problematici, le soluzioni tecnico/cliniche di sblocco, relativamente allo sviluppo di processi terapeutici complessi o di processi di lavoro in contesti inter-organizzativi (con la simulazione delle scene più rappresentative). Nella seconda sessione delle diverse attività didattiche, si realizzerà una esperienza di lavoro gruppale, per recuperare dagli elementi più significativi emersi dai casi studio collegamenti, approfondimenti e riflessioni sulla personale esperienza professionale in avvio. Valutazione: La valutazione si fonderà sul grado di partecipazione attiva e di coinvolgimento in gruppo, sulla capacità di analisi dei processi, di inquadramento dinamico istituzionale delle situazioni proposte, sul grado di connessione degli elementi emersi con le proprie esperienze (lavorative, formative) e prefigurarne possibili sviluppi progettuali. A fine percorso verrà richiesto un contributo personale riflessivo sui temi trattati con una sezione allegata di prospetto progettuale. 197 Bibliografia Si farà riferimento alla bibliografia del corso di Analisi Istituzionale del dott. Di Marco e del dott. Bruttomesso. Ad integrazione verranno segnalati alcuni articoli dei seguenti autori: Bruno Dente, Antonello Correale, Pierluigi Crosta, Franco Fasolo, Renè Kaes, Mario Perini, Anna Rita Barbuzzi, Anna Maria Traveni. Profilo Accademico/Professionale Dott. Bruttomesso Medico Psichiatra, Psicoterapeuta. Ha lavorato molti anni in vari Servizi Psichiatrici del Veneto, negli ultimi anni con la funzione di Direttore di un Servizio Psichiatrico del DSM di Padova. Attualmente lavora come libero professionista e svolge attività consulenziale presso strutture socio-sanitarie pubbliche e private (privato-sociale, volontariato). 198 Obiettivi Approfondire il percorso di conoscenza teorica e degli strumenti concettuali, derivati dal pensiero psicoanalitico, relativi alle dinamiche di gruppo nelle istituzioni Sviluppare le capacità di osservazione e di analisi dei contesti istituzionali, favorendo la riflessione sull’esperienza soggettiva dell’osservazione e stimolarne la rielaborazione, finalizzata alla gestione del proprio ruolo nell’organizzazione di lavoro Stimolare l’approfondimento della complessità della vita istituzionale, attraverso la capacità di lettura e comprensione dei fenomeni apparenti, e soprattutto latenti, delle organizzazioni, con particolare riguardo alle strutture socio-sanitarie Contenuti Analisi e clinica dell’organizzazione Ruolo delle emozioni nella vita istituzionale Gruppo di Lavoro, Gruppo di Base. Autorità, leadership Ansie e difese nei gruppi e nelle organizzazioni Osservazione, ascolto delle dinamiche e dei conflitti nei gruppi istituzionali Metodologia Il corso avrà come metodo la ricerca, attraverso il confronto e la discussione, del significato delle singole appartenenze istituzionali, 199 della loro percezione, sviluppando l’analisi dei ruoli e dei contesti organizzativi. Nel corso degli incontri si stimolerà gli allievi a presentare delle osservazioni istituzionali, da inquadrare nel programma di riferimenti teorici. Valutazione La valutazione si fonderà sul grado di partecipazione attiva e di coinvolgimento nei gruppi di discussione e sulla capacità di presentare elaborati su temi specifici. Verranno valutate le capacità di osservare e analizzare i processi, i ruoli, gli eventi organizzativi nelle proprie esperienze (lavorative, formative) e il loro significato nella vita delle istituzioni. Bibliografia Testo di riferimento per il corso: Kernberg O.(1999).Le relazioni nei gruppi,Milano: Cortina. Bion, W.R. (1971).Esperienze nei gruppi. Roma: Armando. Capolupo S.R., Miglietta D. (2012).Pensare nelle istituzioni. La formazione psicoanalitica. Padova:libreriauniversitaria.it. Di Chiara G. (1999).Sindromi psicosociali.Milano: Cortina. Foresti G., Rossi Monti M. (2010). Esercizi di visioning. Roma: Borla Hinshelwood R.D., Stogstad W. (2005)Osservare le OrganizzazioniTorino: Ananke 200 Obholzer A., Roberts V.G. (1998) L’Inconscio al lavoro, Milano: Etas Libri. Perini, M. (2007) L’Organizzazione Nascosta. Dinamiche inconscee zone d’ombra nelle moderne organizzazioni.Milano: Franco Angeli. 201 Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi Osservazione diretta in gruppo ore: 20 ore 30 Docente: Prof. Enrico Stenico Profilo Accademico/Professionale Medico Psichiatra presso vari Sevizi Psichiatrici Pubblici dal 1977 al 2002 in particolare presso l'USSL di Cittadella con il Prof. Fasolo come Aiuto Responsabile di strutture di degenza e ambulatoriali. Psicoterapeuta individuale e di gruppo e docente di Psicoterapia di Gruppo presso le Scuole Coirag e lREP di Padova. Indirizzo e-mail: [email protected] [email protected] 202 Obiettivi: - Permettere l'osservazione diretta e guidata di un percorso gruppale, dei processi dinamici e terapeutici, delle definizioni di setting e delle modalità di conduzione. - Favorire l'acquisizione di capacità osservative, rappresentative e riflessive in merito alle determinanti psicodinamiche di tale modello psicoterapeutico. - Promuovere un miglior livello di attenzione ai vissuti emotivoaffettivi presenti nel campo transferale-controtransferale gruppale. - Esperire ed internalizzare elementi utili a comprendere la complessità della posizione e della funzione dello psicoterapeuta nella relazione di cura. Key-words: osservazione, rappresentazione, mentalizzazione Metodologia: Tale obbiettivo viene perseguito attraverso un doppio livello didattico: - un'esperienza osservativa diretta e tutorata in un gruppo psicoterapeutico selezionato - regolari incontri di presentazione e discussione dell'esperienza stessa con particolare attenzione ai vissuti affettivo-emotivi personali e al loro possibile significato rappresentativo nel campo gruppale; approfondimento attraverso la presa diretta della osservazione delle principali tematiche teorico-cliniche del processo terapeutico gruppale. 203 Valutazione Il processo valutativo dell'allievo si articola principalmente attraverso tre momenti: la considerazioni finali dei conduttori-tutors della esperienza osservativa - I momenti di presentazione e discussione nel gruppo classe della esperienza di osservazione personale - un elaborato finale con osservazioni riflessive dell'allievo a partire da una seduta di psicoterapia di gruppo proposta dal docente Bibliografia consigliata: F. Di Maria, G. Lo Verso "La Psicodinamica dei Gruppi - R. Cortina Ed. - Milano, 1995 Corbella S. "Storie e luoghi del gruppo" - R. Cortina Ed. - Milano, 2003 (A cura di) A. N. Cesaro "L'apprendista osservatore" - F. Angeli Ed. Milano, 2003 204 Gruppo esperienziale in assetto dinamico……… ore 20 Docente: Prof. Maurizio Salis Profilo Accademico/Professionale Psicologo psicoterapeuta individuale e di gruppo, libero professionista, consulente presso l'Unità Operativa Complessa di Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Ulss n.16 di Padova dove è referente dell'Area Psicoterapia. Docente presso la sede di Padova della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG: c. dal 2013 a tutt’oggi per la docenza di “Gruppo Esperienziale in assetto dinamico” d. 2014 docenza di “Psicologia dell’Età Evolutiva I”; 2013 docenza di “Psicologia dell’Età Evolutiva II”; dal 2009 al 2013 docenza di "Psicoterapia individuale e di gruppo dell'età evolutiva e dell'adolescenza";dal 2010 al 2012 per il Training “Approfondimento sulle Psicoterapie in Adolescenza”. Docente a Contratto presso l'Università degli Studi di Padova per l'insegnamento di "Psicologia dello Sviluppo" per la Facoltà di Medicina dal 2001 al 2011 e per l’insegnamento di “La consultazione 205 in psicoterapia” per la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile della Facoltà di Medicina per l’A. A. 2012/2013 Coordinatore Scientifico e Didattico dell' ASVEGRA, Associazione Veneta per la Ricerca e la Formazione in Psicoterapia di Gruppo e Analisi Istituzionale. Autore di diverse pubblicazioni intorno ai temi oggetto delle sue docenze; ha partecipato a innumerevoli eventi scientifici portando propri contributi. Email: [email protected] Obiettivi e competenze attese Il Gruppo Esperienziale permette una diretta esperienza di gruppo dinamico nel contesto formativo, con l’obbiettivo di sviluppare, in un “apprendere dall’esperienza”, una maggiore preparazione professionale alla comprensione delle dinamiche di gruppo e alla conduzione di gruppi terapeutici attraverso il proprio sentire e vivere la dimensione del gruppo, per migliorarsi attraverso la gestione delle proprie risorse stimolandone le potenzialità e accettandone i limiti. Il Gruppo Esperienziale al quarto anno consolida il lavoro sulle dinamiche intorno ad un gruppo arrivato alla conclusione del suo processo formativo. In questo percorso conclusivo la focalizzazione sarà intorno ai temi della conclusione, della separazione e del limite, con il provare a verificare cosa significa immaginarsi terapeuti, di gruppo, puntando sempre più ad articolare l’oscillazione dell’esperienza tra le varie dimensioni in gioco: il qui e ora della dimensione gruppale; lo spazio formativo e istituzionale; lo spazio del divenire “oltre”, e dopo, la formazione. 206 In questo quarto anno, l’elaborazione della conclusione e del limite dovrà attivare il confronto tra le aspettative e la realtà, confronto che si impone alla fine del percorso anche attraverso la rielaborazione delle proprie acquisizioni personali e professionali. In questi termini il Gruppo Esperienziale si pone come contenitore “protetto” per permettere una narrazione e una rielaborazione degli aspetti non espliciti che accompagnano le motivazioni alla formazione, le richieste consce e inconsce dei partecipanti come dell’istituzione, le aspettative al progetto formativo e il confronto con il divenire continuo dello scambio formativo. La struttura del percorso del Gruppo Esperienziale prevede un’esperienza di gruppo che vede interessati gli allievi, senza tema o compito predefinito, in cui gli stessi sono invitati a partecipare e a vivere l’esperienza nel “qui ed ora” del gruppo, e a riflettere su questa, nella condivisione e confronto gruppale. L’obiettivo per gli allievi è di consolidare la conoscenza e l’apprendimento di come funziona direttamente e in maniera esperienziale un gruppo analitico (nel contesto formativo), potendone vivere e attraversare le dinamiche, affrontandone le difficoltà e provando a promuovere e sviluppare le proprie capacità comunicative in maniera più ampia. Favorire l’attenzione sulle dinamiche di gruppo punta a favorire l’espressione delle dinamiche emozionali relative alla propria professionalità come a permettere un’analisi più attenta dei vissuti che si sperimentano nel qui e ora della situazione contestuale, stimolando i componenti del gruppo a muoversi alternativamente in ruoli e funzioni diverse, all’interno di un campo condiviso e partecipato. 207 Metodologia didattica/formativa Si articola in sessioni di lavoro, di due ore, distribuite il più possibile nel corso dell’anno scolastico, in modo da permettere un continuo rimando tra le dinamiche del gruppo e i vari passaggi del processo formativo. In alcune sessioni potranno essere utilizzati filmati o altri materiali, stimolati dal percorso del gruppo e in risonanza con i temi che man mano si sviluppano. Processo di valutazione Aspetto centrale del percorso è l’esperienzialità, permettere quindi che l’allievo possa sentirsi con la maggiore libertà è tranquillità per potersi esprimere, vivere e sentire il processo dinamico del gruppo. Non è prevista una valutazione in termini di voto, perché non è ritenuta adeguata una valutazione in termini di giudizio quantitativo della partecipazione elaborativa intorno alle dinamiche consce e inconsce del divenire gruppale. Saranno prese in considerazione diverse variabili al fine di poter contribuire a una valutazione più complessiva e qualitativa rispetto al contesto istituzionale formativo più ampio, ritenendo significativi vari fattori, come la presenza e la partecipazione al gruppo, la disponibilità ad affrontare e sperimentare le dinamiche relazionali, lo sforzo nella necessaria integrazione tra l’identità professionale, la formazione e il cambiamento, posizioni complementari ma dimensioni tra loro interdipendenti. 208 Bibliografia essenziale di riferimento S. H. Foulkes, (1978), Psicoterapia Gruppoanalitica. Metodi e Principi, Edizioni Astrolabio. F. Dalal, 2002, Prendere il gruppo sul serio, Raffaello Cortina Editore F. Fasolo, (2011), Respirare il gruppo. Intraduzione alla gruppoanalisi senza neutralità, Edizioni Cleup S. Corbella (2003), Storie e luoghi del gruppo, Raffaello Cortina Editore Bibliografia aggiuntiva F. Fasolo, (2009), Gruppoanalisi e salute mentale, Edizioni Cleup S. Marinelli, C. Neri, (a cura di), (2011), Il gruppo esperienziale, Libreria Cortina Milano S. Corbella (2014), Liberi legami. Un contributo psicoanalitico per un nuovo patto sociale, Edizioni Borla M. Scialpi, (2008), L’io-gruppo. Aspetti del processo formativo e dinamiche relazionali, Aracne Edizioni 209 Attività seminariali Sede di Padova 210 211 Seminario per Docenti e Allievi “Formazione: dall’osservazione alla relazione, un ponte possibile con l’altro”.” 6 e 7 marzo Relatore: Dott.ssa Antonia Guarini. Le giornate saranno il 6 (dalle 18,00 alle 20,30) e il 7 marzo (dalle 8,30 alle 18,00) e avranno il titolo: “Formazione: dall’osservazione alla relazione, un ponte possibile con l’altro”. Il seminario, di carattere esperienziale, vede coinvolti gli allievi e i docenti nell parte conclusiva, con una modalità di conduzione più didattica (relazioni, filmato e discussione), che avranno fatto, a parte, un loro percorso. La parte riservata ai docenti utilizzerà la tecnica dello Psicodramma, tenendo sempre sullo sfondo il senso della formazione alla psicoterapia. Programma: Venerdì 6 marzo 18.00 –19.00 Presentazione programma di lavoro:modalità, tempi, obiettivi. 19.30 –20.30 Gruppo auto condotto sul tema: Scuola nuova. Vecchie e nuove questioni. 212 Sabato 7 marzo 8.30 – 10.30 Gruppo di lavoro sui protocolli dell’osservazione – psicodramma Conduce Antonia Guarini 10,30-12,00 Gruppo sul tema: la scuola che ho,la scuola che vorrei Conduce Vito Sava (con i docenti) 14.00 –18.00 Filmato + discussione + conclusione comune Conducono Antonia Guarini- Vito Sava 213 214 Introduzione al ciclo di seminari “Genesi, Sviluppi e Destini della Personalità borderline” I seminari di quest’anno vogliono sviluppare il tema della personalità borderline, seguendo una linea evolutiva che, partendo da un inquadramento di base, ne ripercorra la genesi, gli sviluppi e i suoi destini. Saper riconoscere all'esordio i primi segnali, già in età adolescenziale, per poi coglierne il decorso nel divenire adulto è una sfida clinica per lavorare sugli esiti al fine di una risoluzione che consenta un'esistenza sostenibile. Sappiamo infatti che, se questi pazienti non vengono trattati con efficacia, rischiano un andamento cronico di sofferenza con persistente carico assistenziale per la famiglia e la comunità. Proprio da questa prospettiva analizzeremo gli approcci terapeutici privilegiando un modello integrato di lavoro dove sia possibile articolare pubblico e privato, lavoro psicoterapeutico individuale, gruppale e interventi psichiatrici, mantenendo viva l'attenzione sulle dinamiche del gruppo di lavoro e la cornice istituzionale. Il ciclo attuale avrà una struttura diversa rispetto alle nostre consuetudini. Abbiamo organizzato due seminari, il primo centrato sull’età dello sviluppo , il secondo sull’area adulta. Ciascun seminario sarà articolato in due moduli. 215 Il primo modulo seguirà il formato tradizionale con un relatore esperto che terrà una lectio magistralis al quale seguirà l’intervento di un discussant, con uno spazio ampio per la riflessione con tutti i partecipanti. Il secondo modulo, in collegamento concettuale con il precedente, si svilupperà invece nell’intera giornata con un assetto interattivo ed esperienziale. Dopo un’introduzione che riprenderà gli stimoli emersi nel precedente incontro con il relatore, lavoreremo con quattro sessioni parallele di gruppo. Ogni gruppo introdotto dall’intervento clinico di un professionista dei servizi territoriali e del privato, sarà condotto da un socio ASVEGRA con la presenza di un osservatore. Vorremmo così utilizzare a fini formativi una metodica di lavoro specifica di ASVEGRA/COIRAG. L’ultima parte del secondo modulo, nel pomeriggio, sarà occupata da una tavola rotonda con gli osservatori e la discussione finale in plenaria per la rielaborazione e l’approfondimento di un percorso di apprendimento che auspichiamo così proceda dall’inquadramento teorico alle declinazioni clinico-terapeutiche. 216 217 218 219 220 Iniziative Sede di Padova Aperte al pubblico 221 222 223 224 225 226 227 228 Il centro didattico SIPsA-COIRAG in collaborazione con il cinema Eliseo di Cesena presenta una rassegna di 4 appuntamenti dal tema "artecinemapsiche". Attraverso la proiezione dei film si affronterà il tema dell'arte nelle sue diverse forme. 9 Marzo "A proposito di Davis" (2013) Relatori: Cinzia Carnevali, Psicoanalista SPI, didatta SIPSA; Emiliano Battistini, semiologo-musicista. 16 Marzo "Pina" (2011) Relatori: Silvia Cicchetti, Psicoterapeuta SIPsA; Claudio Gasparotto, coreografo. 23 Marzo "Camille Claudel 1915" (2013), Relatori: Fabio Sgrignani, Psicoterapeuta CSPP; Leonardo Lucchi, scultore. 30 Marzo, "Il giovane favoloso" (2014) Relatori: Rita Arianna Belpassi, Psicoterapeuta SIPsA; Roberto Mercadini, poeta. 229 Indice La scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica ......... 7 La Sede di Padova .............................................................................. 9 Struttura del programma formativo .............................................. 13 I Seminari di Sede............................................................................. 14 Seminari obbligatori-Ore integrative ............................................. 16 Insegnamenti aa 2015 ....................................................................... 17 Tirocini .............................................................................................. 21 Elenco strutture convenzionate ....................................................... 23 Workshop Nazionale ........................................................................ 27 Seminari Teorico – Clinici,Attività integrative e Supervisioni .... 37 Elenco Supervisori ............................................................................ 38 Psicoterapia Personale individuale o di gruppo ............................ 42 Ammissione all’anno successivo ...................................................... 43 Valutazioni ................................................................................... 43 Assenze ....................................................................................... 45 Elaborato di fine I Biennio ............................................................ 46 Esame di diploma ........................................................................ 47 Sintesi delle scadenze ................................................................. 49 Modalità di consegna dei documenti ............................................ 50 Tasse annuali 2015 ..................................................................... 51 Calendario delle Attività didattiche 2015 ...................................... 55 Dettaglio insegnamenti I anno ......................................................... 71 Gruppo di tutoring ........................................................................ 73 Psicologia generale e clinica ........................................................ 76 Psicologia dello Sviluppo I ............................ 79 Processo diagnostico e costruzione del processo terapeutico Discussione casi clinici 84 .............. 88 Fondamenti della Psicoterapia psicoanalitica individuale ............. 92 Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo........................................... 97 Psicopatologia I ..........................................................................101 Gruppo Esperienziale in assetto dinamico ..................................107 230 Dettaglio insegnamenti II anno ..................................................... 111 Gruppo di tutoring .......................................................................112 Psicologia dello sviluppo II ..........................................................114 Diagnostica Clinica e Progetto Terapeutico II .............................123 Fondamenti della psicoterapia analitica individuale II ................126 Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo II.......................................129 Psicopatologia II ........................................................................134 Discussione casi clinici ...............................................................138 Gruppo esperienziale in assetto dinamico ...................................142 Dettaglio insegnamenti III anno.................................................... 147 Gruppo di tutoring .......................................................................149 Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo e Supervisione .........................151 Psicodramma Analitico e Supervisione .......................................159 Analisi istituzionale e Supervisione .............................................163 Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi e Osservazione Diretta in gruppo...................................................169 Gruppo esperienziale in assetto dinamico ..................................173 Dettaglio insegnamenti IV anno .................................................... 179 Gruppo di tutoring .......................................................................181 Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo e Supervisione .........................184 Psicodramma Analitico e Supervisione .......................................189 Analisi istituzionale e Supervisione .............................................194 Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi e Osservazione Diretta in gruppo...................................................202 Gruppo esperienziale in assetto dinamico ..................................205 Attività seminariali Sede di Padova .............................................. 210 Iniziative Sede di Padova Aperte al pubblico .............................. 221 231