SEDE COIRAG DI PADOVA
Vicolo Santonini, 12 – 35123 Padova
Tel – 3441297198
DIRETTORE: prof. Vito Sava
e-mail direzione: [email protected]
SEGRETARIA: dott.ssa. Anna Zanardo
e-mail segreteria: [email protected]
ORARI SEGRETERIA: Mercoledì 9:00 – 12:00
Venerdì 17:30 – 20.30
Sabato 8:00 – 11.00
La segreteria osserverà il seguente Calendario:
10 Gennaio
Apertura 2015
Dal 3 Aprile al 5 Aprile
Chiusura vacanze pasquali
Dal 15 Luglio al 29 agosto
Chiusura vacanze estive
Dal 23 Dicembre al 6 Gennaio
Chiusura vacanze natalizie
C.O.I.R.A.G.
SCUOLA DI
SPECIALIZZAZIONE
IN PSICOTERAPIA
PSICOANALITICA
in ambito individuale,
gruppale e istituzionale
SEDE DI PADOVA
PROGRAMMA
DIDATTICO
2015
3
La COIRAG è un'Associazione senza fini di lucro che ha lo scopo di
contribuire alla ricerca, alla formazione e alla promozione della
pratica clinica ed istituzionale nell’ambito delle psicoterapie di
orientamento psicoanalitico ed in particolare dell’analisi di gruppo
(art. 1 Statuto).
È stata fondata nel 1982 da un gruppo di colleghi leaders e
rappresentanti di Associazioni dedite alla ricerca e alla formazione
nell’ambito dell’analisi di gruppo: Leonardo Ancona, Francesco
Corrao, Diego e Fabrizio Napolitani, Paolo Perrotti, Corrado Pontalti,
Ferdinando Vanni. Essi risposero all’invito a riunirsi del collega e
senatore Adriano Ossicini. Nacque come una Confederazione di
Associazioni e mantiene tuttora questo statuto istituzionale, pur
avendo subito notevoli modificazioni nel corso degli anni.
I soci ordinari dell’ Assemblea COIRAG sono di due categorie:
1. Associazioni rappresentate dal loro legale rappresentante e
formate a loro volta da soci appartenenti all’Ordine dei medici e/o
degli psicologi con una qualificata formazione nell’ambito della
psicoterapia ad orientamento psicoanalitico, sia individuale che
gruppale.
Attualmente le Associazioni sono undici e diffuse su tutto il territorio
nazionale: ACANTO (Genova), AION (Cosenza, Padova, Udine),
A.P.G. (Milano), A.P.R.A.G.I. (Torino), A.P.R.A.G.I.P. (Genova,
Palermo, Torino), ARIELE PSICOTERAPIA (Brescia, Milano),
AS.VE.GRA (Padova), C.A.T.G. (Roma), Il Cerchio (Bari, Roma),
Laboratorio di Gruppoanalisi (Palermo, Roma, Torino), S.I.Ps.A.
(Alessandria, Bari, Bologna, Genova, Padova, Roma, Torino).
Esse mantengono la loro autonomia culturale, organizzativa ed
4
amministrativa nella condivisione della finalità sancita dall’articolo 1
dello Statuto della COIRAG, che definisce la forma e lo scopo della
COIRAG stessa.
2. Soci individuali iscritti ad una Associazione appartenente alla
COIRAG e dotati dei requisiti professionali già sopra indicati.
L’attuale presidente è il Dott. Marco Longo
5
6
La scuola di specializzazione
in psicoterapia psicoanalitica
Preside: Dott.ssa Silvana Koen
Fondata e riconosciuta con Decreto Ministero dell’Università e della
Ricerca Scientifica e Tecnologica (M.U.R.S.T.) del 31.12.1993 per
un’iniziativa di Girolamo Lo Verso, la scuola ha lo scopo di
specializzare medici e psicologi attraverso una formazione che
sviluppi competenze specifiche scientifico-procedurali e attitudini
mentali e relazionali tali da renderli preparati ed idonei ad interventi
clinici e psicosociali, individuali e di gruppo, nella professione e nelle
istituzioni.
La Scuola rilascia un “Diploma di Specializzazione in Psicoterapia ad
Indirizzo
Psicoanalitico
Istituzionale”,
in
privilegiando
ambito
come
Individuale,
modalità
di
Gruppale
e
insegnamento,
formazione e supervisione lo strumento del “gruppo”. Il suo modello
scientifico-clinico è nell’ambito della psicoterapia di orientamento
psicoanalitico ed in particolare della analisi di gruppo.
La Scuola C.O.I.R.A.G. ha una dimensione nazionale e si attua nelle
Sedi di Bari, Genova, Milano, Padova, Palermo, Roma, Torino. In
ogni Sede gli allievi usufruiscono di una formazione di carattere
generale arricchita da approfondimenti tecnico-metodologici proposti
dalle Associazioni (denominate anche Associazioni Confederate,
O.C.) che partecipano alla didattica della Scuola locale.
La struttura organizzativa della Scuola COIRAG, oltre a rispondere ai
parametri più elevati delle richieste ministeriali, corrisponde alle
dinamiche che caratterizzano l’Associazione Confederata nel suo
complesso: un intreccio di esperienze gestito con una particolare
7
attenzione a realizzare lo sviluppo delle differenze nel rispetto e
nell’approfondimento di una base comune. Ciò è testimoniato sia nella
didattica sia nell’organizzazione degli spazi istituzionali, dove i
momenti di espressione delle istanze locali e particolari si articolano
con quelli riguardanti l’orientamento comune. Corrado Pontalti, dopo
Girolamo Lo Verso, ha dato un grande sviluppo organizzativo e
normativo alla Scuola. Ha proseguito questo compito, con particolare
efficienza e sensibilità, la preside Laura Scotti. Dal 2010 ha assunto
l’incarico di preside la prof. Silvana Koen.
8
La Sede di Padova
Direttore: Vito Sava
La sede di Padova è stata autorizzata con Decreto del 18 Luglio 2002
(G.U. 186, 9 Agosto 2002).
Il Consiglio Direttivo di Sede (CDS) è composto dal Direttore che lo
presiede, dal Vice Direttore, nominato dal Direttore, da quattro
Coordinatori dell’attività didattica (uno per ogni anno di corso) e
sceglie al proprio interno un rappresentante di sede per il WS
nazionale.
Definisce le linee di gestione della Sede entro le delibere nazionali per
quanto di sua competenza.
Sovraintende al coordinamento della didattica, alla ammissione degli
allievi, alle valutazioni degli allievi e dei docenti, agli esami di
diploma, e in generale presiede al raccordo tra i vari momenti
formativi. Predispone entro settembre il calendario di tutte le attività
formative dell’anno successivo, tenendo conto delle indicazioni
ricevute dal Preside. Inoltra al Consiglio Direttivo Nazionale (CDN) le
proposte di spesa e predispone il rendiconto consuntivo da inviare al
Tesoriere. Si riunisce almeno quattro volte all’anno.
Al CDS, limitatamente alle questioni riguardanti la didattica, fatti
salvi i problemi di incompatibilità (art. 9 del Regolamento) e secondo
le modalità previste dal Regolamento, partecipano, senza diritto di
voto, 4 Rappresentanti degli studenti, eletti dagli allievi iscritti, uno
per ciascun anno di corso. (Ordinamento 2013, dagli artt. 12 - 13)
9
CDS
Direttore
Vito Sava
Vice-Direttore
Anna Rita Barbuzzi
Coordinatore I anno
Ornella Galuppi
Coordinatore II anno
Enrico Stenico
Coordinatore III anno
Chiara Zaniboni
Coordinatore IV anno
Anna Palena
Al CDS limitatamente alle questioni riguardanti la didattica, fatti salvi
i problemi di incompatibilità (art. 9 del Regolamento) e secondo le
modalità previste dal Regolamento, partecipano, senza diritto di voto,
quattro Rappresentanti degli studenti, eletti dagli allievi iscritti, a
ciascun anno di corso:
Anno di corso
Rappresentante eletto dal gruppo classe
I
Giulia Montecchi
II
Giorgio Pascucci
III
Laura Carassai
IV
Giulia Mingardo
10
Il calendario delle attività didattiche prevede le RIUNIONI del CDS
nelle seguenti date:
-
6 FEBBRAIO
-
10 APRILE
-
20 GIUGNO
-
16 SETTEMBRE
-
VALUTAZIONI ALLIEVI: 24 OTTOBRE
11
12
Struttura del programma formativo
La Scuola prevede quattro anni di corso, ciascuno con un monte ore
complessivo di almeno 500.
Area
Nuovo Ordinamento
I, II, III, IV anno
Insegnamenti teorico-clinici
170
Supervisione
60
Tirocini
170
Workshop nazionale di dinamica di
30
gruppo
Seminari tematici proposti dalla Sede
40
di riferimento
Seminari
integrative,
teorico-clinici
secondo
e
il
attività
progetto
30
formativo e gli interessi dell’allievo
Totale ore:
500
13
I Seminari di Sede
I seminari teorico-clinici sono destinati annualmente a tutti gli allievi
delle Sedi su temi di particolare attualità e con contenuti di elevata
qualità, per un totale di almeno 40 ore annue.
Data
Seminario
Relatori
10
Dualità e gruppalità. La
Marco Sarno.
Gennaio
formazione alla psicoterapia.
Vito Sava
10
Gruppo Apertura Anno
gennaio
Accademico
6-7
“Formazione dall’osservazione
Antonia
marzo
alla relazione un ponte possibile
Guarini
N.
ORE
4
2
12
con l’altro”
Genesi e sviluppi della
21
marzo
personalità borderline + Gruppo
rielaborazione seminari Asvegra
condotto dal Dott. Angelo
8
Gianluigi
Monniello
Silvestri
11 aprile
Psiche è mondo sociale
Johnny Dotti
Laboratorio esperienziale e
8
8
Gruppi Tematici - Genesi e
18 aprile
sviluppi della personalità
Vito Sava
borderline.
Maurizio Salis
Rielaborazione seminario Dott.
Monniello
14
16
maggio
Riconciliazione e perdono.
Itinerari fra conflitto e colpa,
5
Eduard Klain
affetti e gruppi
Sviluppi e destini della
personalità borderline + Gruppo
3 ottobre
rielaborazione seminari Asvegra
condotto dal Dott. Angelo
8
Franco
Borgogno
Silvestri
Laboratorio esperienziale e
Ivan
7
Gruppi Tematici - Sviluppi e
Ambrosiano
novembre
destini della personalità
Alessandra
borderline
Silvestro
23
Gruppo chiusura anno
ottobre
accademico
8
2
15
Seminari obbligatori – Ore integrative
Seminari e attività integrative vengono inserite, su proposta dei singoli
allievi e previa valutazione dei Coordinatori, nel programma di
formazione individuale, anche attingendo a iniziative di valenza
formativa che vengano realizzate all'esterno delle attività della Scuola.
Le attività integrative si effettuano per almeno 30 ore annue su
proposta dell’allievo
e valutazione del
Coordinatore d’anno
(Ordinamento 16, 3.2, c).
Nell' anno 2015 i seminari di sede compresi all’interno delle ore di
lezione si svolgeranno per un totale di 65 ore, a parziale copertura
delle ore integrative previste per il 2015.
Ciascun allievo del primo e del secondo anno dovrà svolgere attività
integrative nel 2015 per un totale di 7 ore.
Ciascun allievo del terzo e del quarto anno ha già coperto le ore
integrative del 2015 dai seminari della sede e dal gruppo esperienziale
in assetto dinamico (Dott. Maurizio Salis)
16
Insegnamenti aa 2015
I ANNO
Insegnamenti teorici (170 h)
ORE
Psicologia generale e clinica
20
Psicologia dello sviluppo I
20
Processo diagnostico e
costruzione del progetto
terapeutico I
20
Psicoterapia psicoanalitica
individuale I
Area professionalizzante
(100 h + 30 h WS + 170 h
tirocinio + 30 h)
ORE
Gruppo di tutoring
20
Discussione casi clinici
60
Gruppo Esperienziale in
assetto dinamico
20
20
Workshop intensivo
residenziale
30
Psicoterapia psicoanalitica di
gruppo I
20
Tirocinio
170
Psicopatologia I
28
Ore integrative
30
Seminari teorico/clinici
42
17
II ANNO
Insegnamenti teorici
(170 h)
ORE
Psicologia dello sviluppo
24
Area professionalizzante
(100 h + 30 h WS +
170 h tirocinio + 30 h)
Gruppo di Tutoring
II
Processo diagnostico e
ORE
20
20
costruzione del progetto
Discussione casi clinici
60
terapeutico II
Psicoterapia psicoanalitica
28
individuale II
Psicoterapia psicoanalitica
24
di gruppo II
Psicopatologia II
28
Seminari teorico/clinici
42
Gruppo Esperienziale in
assetto dinamico
20
Workshop intensivo
residenziale
30
Tirocinio
170
Ore integrative
30
18
III ANNO
Insegnamenti teorici
(170 h)
ORE
Area professionalizzante
(100 h + 30 h WS +
170 h tirocinio + 30 h)
Gruppo di tutoring
Gruppoanalisi/
36
Analisi di gruppo.
Supervisione: vertice
Gruppoanalisi/analisi di
ORE
20
16
gruppo
Psicodramma analitico
36
Supervisione: vertice
Psicodramma analitico
Analisi istituzionale.
36
Teoria e metodi
dell’osservazione nei
20
gruppi
Seminari teorico/clinici
42
Supervisione: vertice
Analisi istituzionale
Osservazione diretta in
gruppo
16
16
30
Incontro apertura AA
2
Workshop intensivo
residenziale
30
Tirocinio
170
Ore integrative
30
(Gruppo Esperienziale in
(20)
assetto dinamico)
19
IV ANNO
Insegnamenti teorici
(170 h)
ORE
Area professionalizzante
(100 h + 30 h WS +
170 h tirocinio + 30 h)
Gruppo di tutoring
Gruppoanalisi/
36
Analisi di gruppo.
Psicodramma analitico
Supervisione: vertice
Gruppoanalisi/analisi di
Teoria e metodi
dell'osservazione nei
20
16
gruppo
36
Supervisione: vertice
Psicodramma analitico
Analisi istituzionale.
ORE
36
20
Supervisione: vertice
16
16
Analisi istituzionale
Osservazioni diretta in
gruppo
30
gruppi
Seminari teorico/clinici
42
Workshop intensivo
residenziale
Tirocinio
Ore integrative
(Gruppo Esperienziale in
assetto dinamico)
30
170
30
(20)
20
Tirocini
Referente per la sede: Prof. Anna Palena
“Il tirocinio/Attività pratica di specializzazione si effettua, per almeno
170 ore annue, presso Enti Pubblici o Privati Accreditati, tenuto conto
delle proposte formative e delle esigenze dell’allievo. Con tali Enti si
attivano specifiche convenzioni da parte delle singole Sedi, a firma del
Direttore su delega del Presidente della COIRAG e del Preside. Il
tirocinio deve comprendere il più possibile esperienze cliniche di
gruppo” (Ordinamento 16, 3.2, b).
I tirocini consistono in un affiancamento e graduale co-gestione di
attività di tipo tecnico-clinico all’interno di servizi territoriali,
convenzionati con la Scuola per almeno 170 ore annue, al fine di
usufruire di esperienze dirette di apprendimento della pratica clinica in
ambito psicoterapeutico.
La Segreteria rende disponibile agli allievi la consultazione
dell’elenco aggiornato degli Enti con cui la scuola ha attivato una
convenzione per la realizzazione del tirocinio. Anche gli allievi
possono proporre Sedi o Servizi in cui sviluppare la propria
esperienza, discutendone preliminarmente con il coordinatore d’anno.
Se la struttura individuata non è presente nella Banca dati degli Enti
già convenzionati con la Scuola, si dovrà verificare la possibilità di
attivare un percorso di convenzionamento rispetto al quale a volte si
richiedono tempi variabili non sempre prevedibili.
In fase di avvio dell’esperienza del Tirocinio, gli allievi dovranno
accordarsi con il Tutor del Servizio e con il coordinatore d’anno per la
compilazione della scheda del progetto formativo individualizzato di
21
tirocinio, strumento costruito in collaborazione con allievi e tutor dei
servizi, allo scopo
di condividere la progettualità specifica del
tirocinio che si andrà a sviluppare rispetto alle sue finalità, obiettivi,
attività, tempi, utenza, specificità varie, oltre ai compiti di ogni
soggetto partecipante (Allievi, Scuola, Servizi).
La scheda del progetto di tirocinio deve essere compilata nelle sue
diverse
parti
(è
stata
predisposta
a
supporto
una
griglia
accompagnatoria alla compilazione), deve essere controfirmata dal
tutor di riferimento e, per la scuola, dal coordinatore d’anno. Va
consegnata in Segreteria entro il 15 aprile.
Il libretto per i tirocini è lo strumento predisposto su richiesta del
MIUR,
scaricabile
direttamente
dal
sito
COIRAG
(al
link
http://www.coirag.org/scuola/modulistica-scuola), che costituirà il
documento ufficiale attestante il numero di ore effettivamente svolte,
insieme alla certificazione sottoscritta dal legale rappresentante
dell’ente o di un suo delegato.
La scheda del Progetto di Tirocinio, insieme al Libretto di Tirocinio,
rappresenteranno i documenti di base su cui sarà possibile realizzare,
in itinere o a conclusione del tirocinio, una valutazione del grado di
realizzazione del progetto, del suo impatto sulla formazione alla
psicoterapia, del grado di soddisfazione dell’esperienza, anche
attraverso l’uso di appositi strumenti descrittivi e valutativi (relazione
finale dell’esperienza del tirocinio e compilazione del questionario di
valutazione).
Sono esclusi dal vincolo di concludere il tirocinio entro l’anno gli
allievi del primo anno ammessi con riserva (per i quali potrà essere
autorizzato il completamento delle ore di tirocinio entro il 31 marzo
dell’anno successivo) e gli allievi iscritti già psicoterapeuti.
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Elenco strutture convenzionate
Azienda
Az. U.L.S.S. N° 1 Belluno
Ospedaliera
Ospitalieri di Verona
Az. U.L.S.S. N° 3 Bassano del Azienda
Grappa
Az.
U.L.S.S.
U.L.S.S.
Ospedaliera
Bologna
Policlinico S. Orsola
N°
4
“Alto
Vicentino”
Az.
Istituti
N°
5
“Ovest
Vicentino”
Az. U.L.S.S. N° 6 “Vicenza”
Az. U.L.S.S. N° 7
A.S.S. N° 4 “Medio Friuli”
A.S.S. N° 5 “Bassa Friulana”
A.S.S. N° 6 “Friuli Occidentale”
“Pieve di APSS
Soligo”
Provincia Autonoma di
Trento
Casa di Cura “Parco dei Tigli”
Az. U.L.S.S. N° 8 “Asolo”
(Teolo- Padova)
Casa di Cura “Policlinico San
Az. U.L.S.S. N° 9 “Treviso”
Marco” (Mestre-Ve)
Az. U.L.S.S. N° 10 “Veneto Casa
Orientale”
di
Cura
“Villa
Santa
Chiara” (Verona)
Az. U.L.S.S. N° 12 “Veneziana”
Ceis Società Cooperativa Sociale
(Treviso)
Az. U.L.S.S. N° 13 “Mirano- Centro di Solidarietà ONLUS
Dolo”
(Belluno)
Az. U.L.S.S. N° 14 “Chioggia”
Az.
U.L.S.S.
Padovana”
N°
15
“Alta
Comunità San Francesco ONLUS
(Monselice – Pd)
Consorzio “Restituire” (Treviso)
23
Az. U.L.S.S. N° 16 “Padova”
Cooperativa Sociale Centofiori
(Rimini)
Az. U.L.S.S. N° 17 “Monselice- Cooperativa Sociale Comunità
Este”
Az. U.L.S.S. N° 18 “Rovigo”
Az. U.L.S.S. N° 19 “Adria”
Az. U.L.S.S. N° 20 “Verona”
Az. U.L.S.S. N° 21 “ Legnago”
Az. U.L.S.S. N° 22 “Bussolengo”
Az. U.S.L. Città di Bologna
Az. U.S.L. Rimini
Azienda Ospedaliera Carlo Poma
di Mantova
dei Giovani (Verona)
Coop. Sociale “Nuova Idea”
(Abano Terme – Pd)
Coop. Sociale e di solidarietà
“Laura” (Faenza – Ra)
Cooperativa Sociale Giuseppe
Olivotti (Mira-VE)
Cooperativa
Sociale
Mano
Amica (Schio – VI)
Cooperativa
Sociale
“Villa
Renata” (Venezia)
Coop. Sociale Sadurano Salus
(Castrocaro Terme)
Opera Santa Maria della Carità
(Venezia)
Opere
Riunite
Buon
Pastore
(Venezia)
Ospedale “Villa Santa Giuliana”
ASL Brescia
(Verona)
Centro
Università degli Studi di Trento
SAP Servizio Aiuto Psicologico
Giovani Adulti (Bologna)
di
Solidarietà
Don
Lorenzo Milani (Mestre- VE)
Fondazione San Gaetano ONLUS
(Vicenza)
Coop Sociale “La Bottega dei
Azienda Ospedaliera di Padova
ragazzi”(Padova)
24
Ulteriori informazioni sulla specificità dei Servizi, sulle attività in essi
realizzati, sui Tutor di riferimento e sulle collaborazioni potranno
essere richieste ai Coordinatori d’anno.
25
26
Workshop Nazionale
Direttore: G. Profita
Il Work Shop (più brevemente W.S.) nazionale della Scuola di
specializzazione in psicoterapia psicanalitica della C.O.I.R.A.G. è una
esperienza formativa proposta annualmente agli allievi della Scuola
dalla direzione nazionale della Scuola stessa.
La realizzazione di tale evento è delegata allo Staff del W.S. diretto da
G. Profita e composto da docenti della Scuola
“La frequenza ai WS Nazionali è obbligatoria. In caso di impossibilità
a partecipare a uno dei WS annuali si deve recuperare l’esperienza
l’anno successivo . La mancata frequentazione al ciclo dei WS
comporta la non ammissione all’esame di diploma”. (Regolamento
2013 art. 8.3)
Il WS è un modulo formativo a carattere esperienziale e intensivo che
si articola in giornate consecutive, per un totale di 30 ore annue. Si
svolge in struttura residenziale (Fiesole, FI). Ha lo scopo di
promuovere il dialogo tra i differenti approcci di pensiero analitico
gruppale facilitando la comprensione e l’integrazione dei modelli e dei
metodi presenti nella proposta formativa della C.O.I.R.A.G. e
consentire agli
allievi di
sviluppare la loro esperienza di
apprendimento al lavoro con e nei gruppi, finalizzata alla professione
in diversi contesti psicoterapeutici.
27
Il W.S. mantiene come attività centrale il lavoro con i gruppi di allievi
nei vari formati: piccoli, mediani e grandi. Negli anni scorsi oltre ai
gruppi di parola si svolgevano anche gruppi di esercitazione. Tale
modello prosegue inalterato per il 4° anno di questo anno accademico.
Pertanto, come avviene in genere nei gruppi esperienziali, il tema del
W.S. verrà presentato e proposto in più occasioni, in gruppi grandi e
nei piccoli gruppi condotti da un docente dello Staff ed il gruppo lo
elaborerà e lo intreccerà con le vicende personali dei singoli membri
del gruppo e del gruppo nel suo complesso. In tal modo gli allievi alla
fine del W.S. potranno aver vissuto l’esperienza di fare propri, con
gradualità, riferimenti teorici e modalità operative caratteristici della
psicoterapia psicoanalitica in ambito individuale, gruppale e
istituzionale. Alcuni di questi temi ed esperienze potranno essere
ripresi negli incontri proposti nella Sede dopo i W.S.
La Commissione per la Didattica e lo Staff del Workshop Nazionale
ha ridefinito gli obiettivi e il dispositivo di lavoro. Le novità e i
cambiamenti rispetto al precedente impianto vanno nella direzione di:
•
Proporre un modello/dispositivo più consono ai mutamenti
avvenuti nel sociale che impongono anche un ripensamento di metodi
e procedure di lavoro clinico;
•
Favorire l’incontro degli allievi di tutta la scuola orizzontale e
verticale.
Una premessa essenziale è che la creazione del nuovo dispositivo del
Workshop nazionale della Scuola non è primariamente una questione
di contenuti, ma di obiettivi.
L’attenzione privilegiata dei conduttori, non sarà, com’è stato fin qui,
sul tema annuale, ma sul soggetto che attraversa i quattro anni: ossia
sugli allievi e la loro evoluzione. Chiaramente il tema annuale sarà
conservato, ma l’idea è di ricollegarsi, come tema annuale, al
28
seminario centrale della scuola, con l’obiettivo di pervenire a un
raccordo con la scuola e con lo sviluppo che si realizza per tutti.
Obiettivo generale dunque è quello di comprendere la struttura
culturale del mondo che evolve: come esso si trasforma, con il quale
la psicoterapia deve dialogare e dalla quale deve partire; come oggi si
apprende, come guardare attraverso le dinamiche di gruppo, non solo
la realtà sociale, ma anche al funzionamento del ‘soggetto’; cos’è oggi
il processo di soggettivazione – ossia come uno che non è
psicoterapeuta, si soggettivizza come tale-; in che rapporto sta, oggi, il
soggetto con gli altri e con la società.
All’interno del dispositivo ciò che s’intende considerare come focus
privilegiato, è un aspetto a volte trascurato nella formazione dello
psicoterapeuta, relativo all’uso degli strumenti di lettura (clinica) del
sociale, che si configura anche come capacità di lettura sociale del
ruolo e delle dinamiche della clinica.
Diventa dunque essenziale, all’interno del dispositivo formativo, porre
particolare attenzione a come il formatore s’inserisce nella dinamica
tra inconscio individuale e inconscio collettivo, in che modo può
tenere insieme le zone d’ombra che abitano i luoghi del sociale e le
stanze della terapia.
Avendo, quindi, come tema generale il rapporto psiche/cultura/società,
il ws è da intendere come un dispositivo di laboratorio che crea la
possibilità di cogliere le connessioni e le articolazioni tra tre campi:
quello della psiche (mondo interno, in parte inconscio, nella sua
fondazione culturale-storica) , il campo sociale e, infine, il campo
dinamico del qui e ora del ws.
Il ws consiste nel fare un’esperienza formativa, di transito evolutivo,
di comprensione e descrizione del rapporto tra psiche e cultura e tra
psicoterapia e società, attraverso quanto si svolge nel dispositivo. In
una situazione del genere ci saranno due gruppi che s’incontrano, con
29
due statuti e ruoli differenti: gruppo staff e gruppo allievi, l’uno che
osserva l’altro, ciascuno che comprende attraverso l'altro. Uno dei
risultati che un tale setting genera è la costruzione condivisa del ruolo
di psicoterapeuta, non più come segno di adattamento ma come evento
di cambiamento co-evolutivo.
Il dispositivo di per sé propone degli elementi ineludibili: sia
l’incontro tra sedi, sia l’incontro tra i diversi anni, sia la dimensione
istituzionale di C.O.I.R.A.G. (richiama immediatamente il chi siamo lì
all’interno del contenitore). Sarà possibile rendere evidente come
l’inconscio non nasca dal nulla, non sia astorico, ma si configuri come
interno a un contesto culturale e sociale specifico, in grado di
condizionare emozioni e sentimenti, orientamenti e scelte. Il ws darà
agli allievi la possibilità di sperimentare come loro sono in grado di
capire il loro mondo e, all’interno del loro mondo, la loro psiche e
quella dei pazienti.
Ciò che verrà reso maggiormente visibile, sarà una realtà sociale e
mentale diversa da quella che gli allievi hanno modo di sperimentare
altrove, grazie al dispositivo che permetterà di visualizzare meglio i
diversi livelli attraverso cui l’inconscio si manifesta.
Uno dei risultati è che sarà possibile comprendere come il sapere
psicologico
e
clinico
possa
aiutare
a
diventare
agenti
di
trasformazioni. Il campo che si crea è un lavoro nel qui e ora, che
stabilisce i semi di un’attitudine a pensare e trovare il modo di
comunicare quello che ognuno fa agli altri. In che modo il
sapere/potere
psicologico
sostiene.
Quali
aspetti
del
sapere
psicologico sostiene il terapeuta.
30
Obiettivi:
Nella definizione degli obiettivi non è pensabile un punto di arrivo,
ma di sollecitazione e promozione della crescita degli allievi,
sviluppando competenze e capacità di analisi attraverso l'esperienza
intensiva del qui-ed-ora di gruppo, in un processo di apprendimento
che è anche percorso/rito simbolico del "diventare psicoterapeuti":
ogni allievo diventa psicoterapeuta attraverso il proprio singolare
percorso entro il dispositivo in cui questo percorso si dispiega nei
quattro anni, all'interno della cornice istituzionale C.O.I.R.A.G. .
Obiettivi sono, quindi, la visibilità e pensabilità del divenire
psicoterapeuta in questo assetto formativo in una scuola di
psicoterapia, la realizzazione di un processo di soggettivazione degli
allievi, l'esplorazione
del tema ‘psiche e mondo sociale' come
necessaria competenza/attrezzatura dello psicoterapeuta.
Come si raggiungono tali obiettivi si può cogliere tramite la struttura
del dispositivo articolato in piccolo e grande gruppo.
Il lavoro sull’interfaccia psiche e mondo sociale (o sociale e mentale)
è il tema che rimane nella continuità del ws. Ciò è realizzato
promuovendo negli allievi la capacità di coniugare la clinica con i
gruppi, qualunque sia il modello, ma anche inquadrando la
professione nella lettura delle articolazioni dell'esistere soggettivo
entro il mondo sociale contemporaneo.
Il ws diventa un laboratorio originale e specifico (distintivo) della
scuola, lavorando sulla possibilità di dare senso all’esperienza
mettendo in rapporto la psiche, il sociale e il qui ed ora. Il qui e ora
non è separato dal mondo sociale in cui viviamo, in esso si
31
ripropongono e si rendono visibili i segni della società. Leggiamo il
sociale e il mentale mediante i fenomeni del gruppo che si sviluppano
nel ws. Che significa mettere in relazione mondo interno e mondo
esterno, i rapporti tra staff e allievi. Laboratorio vuol dire che usiamo
il qui e ora per leggere la dinamica dell’interfaccia psiche sociale.
Il tema annuale, definito dalla scuola nazionale, resta sullo sfondo,
perché sono oggettivamente presenti nel dispositivo, le caratteristiche
da cui trarre l’idea principe dell’esperienza: che è come il soggetto si
muove nella temporalità dei quattro anni; come entra, che tipo di
percorso fa e come si separa. Questo rimanda ai gruppi di transito:
gruppo che si svolge in un tempo medio/lungo ma finito, all’interno
del quale si riproducono anno dopo anno le tematiche relazionali
dell’incontro, del legame, dell’inizio e di come ci si separa, e di come
questo ha un significato evolutivo nella sua narrazione abbastanza
lunga
ma
finita.
La
soggettivazione
è
la
possibilità
di
essere/riconoscere se stessi nel proprio percorso individuale, nel
contesto del percorso gruppale.
Il dispositivo è funzionale ad avviare un processo all’interno del quale
si dispongono gli allievi. Esso è anche lo strumento e il modo che lo
staff utilizza per avviare e promuovere la riflessione sulla tecnica. Il
dispositivo è un generatore di un pensiero sul sociale. Uno degli
obiettivi è farli riflettere sull’attraversamento del dispositivo.
Un ulteriore obiettivo è connesso alla capacita di vivere e di pensare i
dispositivi sia in rapporto al qui ed ora sia al là ed allora.
Dal primo al quarto anno si sviluppano capacità differenti e differenti
vertici dai quali pensare il dispositivo gruppale nel suo snodarsi ..
32
Il piccolo gruppo è pensato come fattore strutturante, contenitivo e
stabilizzante dell'esperienza degli allievi: la sua conduzione ha
l'obiettivo di assicurare la narrazione, offrire un contenimento ai
singoli, sostenerli e incoraggiarli di fronte ai vissuti di rischio,
promuovere la capacità di saper stare e saper lavorare con gli altri.
Coerente con questa concezione è la presenza di allievi dei diversi
anni che costituiscono per quelli del primo anno i fratelli più grandi,
capaci in primo luogo di testimoniare il progredire dell'esperienza, la
possibilità
di
essere
accolti,
oltre
che
il
luogo
di
visibilità/riconoscibilità del percorso individuale. Rappresenta anche
la diversità dei percorsi e delle evoluzioni individuali.
Il gruppo allargato rende presente il sistema delle relazioni sociali,
multipersonali, e la dinamica d'incontro con gli altri gruppi. Si realizza
così un ambiente che sfida la capacità di mentalizzazione del singolo,
ma che offre l'opportunità di esplorare la connessione tra
soggetto/gruppo/campo sociale e istituzionale.
Struttura del workshop:
Si tratta di un ws. che consente l’incontro, in un unico momento, di
tutti gli allievi dei qiattro anni e provenienti da tutte le sedi della
scuola.
Il modello unico per i quattro anni rappresenta uno schema, che rende
visibili e supporta i cambiamenti, ma che offre anche continuità nel
processo della dinamica evolutiva. All’interno del ws si può
riconnettere qualcosa che è vissuto nelle sedi in modo parziale e
locale. Significa poter inaugurare la dimensione del tempo lungo e
quella istituzionale del lungo periodo. S’introduce così il valore della
lentezza, il ws potrà consentire la sosta, fermarsi a riflettere su una
33
scala temporale più lunga, far tesoro dei propri errori e ritornare sui
processi avvenuti. Potrebbe essere l’omologo della dimensione del
tempo analitico della ripetizione, del ricordo dell’elaborazione,
consentire la riflessione su sé stessi, introdurre la ciclicità rispetto a
quello che ci obbliga nel mondano a stare costantemente su un tempo
lineare, che va solo avanti anziché ritornare, che non ammette la
possibilità del riscatto.
Aspetto peculiare del ws diventa la visualizzazione dell’intero
itinerario quadriennale. Si consente un percorso evolutivo, che si
rende visibile, in un gioco di rispecchiamento, che riguarda anche la
conduzione, il suo operare non attraverso momenti isolati, di anno in
anno, ma inseriti nell’intero processo.
Residenzialità:
In una organizzazione di questo genere la residenzialità è parte
integrante del dispositivo.
In questo modo la spinta al lavoro è intensiva, si sviluppa
maggiormente l'analogia col tema sociale della convivenza: si vive
insieme, si sogna insieme, si avvia un processo che consente di
visualizzare legami e slegamenti, si conclude con i saluti.
34
WORKSHOP ALLIEVI 2015
PSICHE E SOCIALE
Firenze, 30 aprile-3 maggio 2015
ASPETTI ORGANIZZATIVI
Il workshop sarà realizzato presso il:
“Centro Studi CISL- Studium”, Via della Piazzola, 71, 50133 Firenze
(tel. 055- 5032111)
Lo "Studium" si trova lungo la vecchia strada per Fiesole ed è
raggiungibile dalla Stazione FFSS di S. Maria Novella col Bus n°7,
fermata dell’Ospedale di Camerata.
Considerato il carattere intensivo del workshop è richiesta la
sistemazione alberghiera degli allievi presso lo “Studium”.
La disponibilità di posti è prevista con la formula di mezza pensione
in camera doppia. Il costo concordato è di Euro 48,00 al giorno per
persona.
Poiché la disponibilità di alloggio del Centro “Studium” è limitata, gli
allievi sono invitati a prenotarsi in tempo utile direttamente alla
reception del Centro.
Il solo pasto presso il servizio ristorazione del Centro è stato
concordato al costo di Euro 16,00.
Ciascun allievo salderà la propria quota di vitto e alloggio
direttamente al Centro “Studium”.
Il workshop ha carattere intensivo, inizia alle ore 14.30 del 30 aprile e
si conclude alle ore
35
13.00 del 3 maggio.
L’assetto esperienziale del workshop presuppone l’impegno alla
completa
partecipazione dall’avvio fino alla conclusione.
Fanno parte dello Staff del Workshop: G.Profita (direttore),
L.Apostolo, E. Ciciolla, A.Corti, A.Dalla Porta, V.Druetta, S.Fornero,
A.Guarini, P.Guario, B,Gustini, E.La Rosa, V.Lo Mauro, F.Manno,
F.Monteverde,
M.Pietrasanta,
G.Ruvolo,
C.Testa,
A.Vietti,
A.Volpato.
GIOVEDI’ 30 APRILE
14.30 - 17.00 Plenaria iniziale
17.30 - 19.00 Gruppo mediano di anno
VENERDI’ E SABATO 1 E 2 MAGGIO
9 - 10.30 Gruppo allargato di biennio
11 - 12.30 Piccolo gruppo
pausa pranzo
14.30 - 16 Piccolo gruppo
17 - 18.30 Gruppo allargato
DOMENICA 3 MAGGIO
9 - 10.30 Gruppo mediano di anno
11 - 13 Gruppo allargato
36
Seminari Teorico – Clinici,
Attività integrative e Supervisioni
Dal 2012 le “attività di formazione integrative” possono essere
utilizzate
per
usufruire
di
supervisioni,
secondo
l’art
9.1
dell’Ordinamento (Supervisioni integrative): la scuola mette a
disposizione un elenco di supervisori di sede con i quali gli allievi
potranno fare supervisione individuale o in piccoli gruppi (massimo
tre) a un prezzo definito dalla scuola che sarà indicato di anno in anno.
Chi ne usufruisce potrà utilizzare trenta delle ore di supervisione al
posto delle trenta ore integrative previste dal regolamento. Le
supervisioni verranno pagate direttamente dagli allievi ai supervisori.
I supervisori potranno essere liberamente scelti da un elenco
disponibile presso ogni sede della scuola costruito su indicazioni del
CDS. Il ruolo di supervisore è incompatibile con quello di supervisore
del training dell’anno in corso, con il ruolo di psicoterapeuta e con i
ruoli di direttori di sede e di responsabile di training.
Per il 2015 i costi delle supervisioni sono stabiliti:
Tipo di supervisione
Durata della seduta Costo [€ + iva]
[min]
Individuale
45
50,00
Gruppale
90
35,00
37
Elenco Supervisori
Si riporta di seguito l’elenco dei supervisori della Sede di Padova
deliberato dal Consiglio Direttivo del 10 aprile 2015, in cui sono
segnalati gli ambiti di competenza di quasi tutti supervisori e la sede
in cui operano.
Ambrosiano

Psicoterapia individuale e di gruppo
Ivan

Formazione e supervisione

Età evolutiva

famiglie/coppie

Psicoterapia di gruppo
Carnevali

Psichiatria
Roberto

Psicoterapia individuale e di gruppo

Formazione e supervisione

Età evolutiva
Ceccon

Famiglie/coppie
Paola

Psicoterapia di gruppo,

Formazione.
Beraldo
Chiara
Padova
Mestre
Milano
Padova
38

Terapia
individuale
(adulto,
adolescente) e di coppia
De Mari

Massimo
Psicoterapia nei disturbi di personalità,
tossicodipendenza, sociopatia

Psicoanalisi

Psichiatria

Psicoterapia individuale e di gruppo

Formazione e supervisione

psicoterapia individuale, di coppia e
Padova
Fava
Padova
Sergio
famiglia
nell'ambito
delle
crisi
evolutive del ciclo di vita della
famiglia
La Rosa
Elena
(adolescenza,
perinatalità,
crisi di coppia, separazione, etc.)

Padova
psicoterapia di gruppo con gruppi
omogenei per tematiche o per genere
(gruppi femminili).


psicoterapia individuale e di gruppo
con adulti ed adolescenti,
Locati
Ilaria

valutazione, sostegno psicologico e
trattamento
del
disturbo
post-
Padova
traumatico in particolare con familiari
di persone che hanno avuto una lesione
cerebrale acquisita.
39
Morello

Psicoterapia individuale dell’adulto

Supervisione clinica casi di bambini e
Marilena
Sale
Eleonora
adolescenti
Padova
Padova

Età evolutiva

Psicoterapia individuale e di gruppo

Formazione e supervisione

Psichiatria

Psicoterapia individuale e di gruppo

Formazione e supervisione

Psichiatria

Psicoterapia individuale e di gruppo

Formazione e supervisione

Psicoterapia Individuale

Psicoterapia di Gruppo

Psicoterapia in ambito istituzionale

Psichiatria, Dipendenze, Anziani
Tacca

Dinamiche di gruppo e istituzionali
Conegliano
Stefano

Psicoterapia individuale e di gruppo
(TV)

Formazione e supervisione
Salis
Maurizio
Silvestro
Alessandra
Silvestri
Angelo
Padova
Padova
Padova
Stenico
Padova
Enrico
40
Il CDS del 12 novembre 2011 ha deliberato che delle 30 ore
disponibili per la formazione integrativa ciascun allievo che sceglie la
supervisione dovrà utilizzarne almeno 10 ore annuali per le
supervisioni individuali e almeno 15 ore annuali se si tratta di
supervisioni in piccoli gruppi. Tale decisione è stata presa allo scopo
di garantire una minima continuità al lavoro che la supervisione
richiede. Nulla esclude che il numero delle ore dedicate alla
supervisione sia maggiore a 10 o a 15.
Secondo il Regolamento, prima citato, non possono svolgere questa
funzione i docenti che nell’anno in corso sono supervisori nella Scuola
e, per estensione, i docenti che hanno un rapporto privilegiato con
l’allievo, come i Coordinatori e i conduttori di gruppi esperienziale. Si
rimandano ai Coordinatori le situazioni più complesse.
Gli aspetti della contrattualità economica, salvo che la definizione del
compenso fissata annualmente dal Regolamento, andranno concordati
tra il supervisore e l’allievo e non riguardano direttamente la scuola.
La segreteria della Sede è disponibile a indicare all’allievo l’indirizzo
e-mail e/o il recapito telefonico o cellulare perché posa contattare il
supervisore e concordare direttamente con lo stesso tempi e modi per
la supervisione.
All’atto della certificazione è necessario consegnare in segreteria,
unitamente all’attestato delle ore effettuate, la fattura delle prestazioni.
41
Psicoterapia Personale individuale o di gruppo
La Scuola ritiene essenziale per lo specializzando una completa
esperienza di psicoanalisi o di psicoterapia a orientamento
psicoanalitico in setting individuale o di gruppo da effettuarsi
comunque, da parte dell’allievo, a livello privato, sia come decisione
che come contrattualità di setting ed economica.
“La psicoterapia personale va iniziata non oltre il primo anno di corso.
Ogni anno deve essere documentata la situazione analitica personale
nel suo aspetto formale” (Ordinamento 16, 3.2).
42
Ammissione all’anno successivo
Valutazioni
Al termine di ogni anno di corso i docenti responsabili di ciascuna
unità didattica esprimono un giudizio sulla sufficiente frequenza
(obbligatoria) e sul profitto, quest’ultimo in cinquantesimi. Tali
giudizi possono risultare da prove d’esame (con modalità proposte dai
docenti, approvate dal Consiglio Nazionale dei Docenti e rese note
prima dell’inizio dei corsi) oppure, per quanto riguarda specifiche
unità didattiche, da osservazione e supervisione.
Il Consiglio Direttivo di Sede decide la votazione annuale e
l’ammissione all’anno successivo sulla base della media dei giudizi
ottenuti. Il parere negativo del Coordinatore d’anno impedisce
comunque l’iscrizione all’anno successivo. Tale parere deve essere
documentato per esteso attraverso una relazione scritta, comunque
discusso in CDS e inviato all’allievo. La relazione deve essere
controfirmata dai docenti che hanno lavorato con l’allievo. Gli esami
sostenuti rimangono validi e non viene richiesta ulteriore frequenza né
ai corsi né al tirocinio (Ordinamento, 18).
L’ammissione all’anno successivo è vincolata anche alle certificazioni
sotto-elencate che gli allievi debbono far pervenire alla Segreteria
entro il 15 ottobre:
43
Tipo di documento
Certificatore
Certificazione di tirocinio in cui legale rappresentante dell’Ente
risulti che la frequenza di almeno (Direttore
Generale)
o
suo
170h presso l’ente convenzionato
delegato
Libretto di tirocinio
Timbrato dall’ente e firmato dal
tutor
Certificazione
psicoterapia Psicoterapeuta
personale se in corso
Nel caso di non ammissione, gli allievi sono tenuti a frequentare le
attività didattiche indicate contestualmente alla valutazione, per le
quali la partecipazione e/o il profitto sono risultati carenti. Gli allievi
non ammessi che devono ripetere tutte le attività didattiche sono tenuti
al pagamento dell’intera tassa annuale. Gli allievi che devono ripetere
parte dell’attività didattica sono tenuti al pagamento di una tassa in
misura della metà delle tasse previste per gli altri allievi dello stesso
anno di corso secondo quanto previsto all’art. 6 del Regolamento
(Regolamento, 2).
44
Assenze
“Non potranno essere ammessi ad anni successivi allievi che non
abbiano frequentato almeno il 70% delle attività formative escluse le
170 ore di tirocinio. La partecipazione al Workshop Nazionale è
obbligatoria. La valutazione verrà espressa esclusivamente nei
confronti di coloro che parteciperanno a tutte le unità di lavoro di
ciascun WS. La mancata valutazione, nei casi di assenza a qualche
unità del WS comporterà una penalizzazione in sede di valutazione
complessiva annua.
45
Elaborato di fine I Biennio
“Al fine di favorire, a conclusione del primo biennio, un momento di
riflessione sul processo formativo in corso, con particolare attenzione
alle connessioni tra aree teoriche, training ed esperienza clinica svolta
nel tirocinio, gli allievi dovranno presentare un elaborato scritto che
verrà discusso alla presenza di una Commissione nominata all’interno
del CDS e costituita da almeno tre membri. Tale elaborato individuale,
dovrà esporre la riflessione su di una situazione clinica, con
particolare attenzione a quegli elementi della relazione attinenti
all’orientamento psicoanalitico cui si ispira la didattica della scuola.
L’esito di questa prova concorrerà alla valutazione e all’attribuzione
della votazione annuale, che sarà espressa dal Consiglio Direttivo di
Sede sulla base della media dei giudizi ottenuti” (Regolamento, 2).
Il CDS del 16 dicembre 2011 ha proposto agli allievi usufruire del
supporto da parte di qualche docente di riferimento nella stesura degli
elaborati oppure di chiedere supporto per impostazione dell’elaborato
stesso in modo da poterlo realizzare autonomamente in maniera più
articolata. Tale elaborato dovrà essere scritto secondo le
indicazioni che verranno inviate dalla segreteria e comunque non
dovrà eccedere le 15/20 pagine, bibliografia compresa.
Lo stesso CDS sentito il parere degli allievi, ha evidenziato
l’opportunità che le commissioni possano dare agli allievi, in sede di
valutazione, una restituzione sul senso dell’elaborato discusso.
46
Esame di diploma
Si accede all’esame di diploma avendo saldato ogni pendenza
economica con la Scuola.
L'esame finale di diploma prevede la presentazione e discussione di un
elaborato scritto di argomento clinico nel quale gli allievi dimostrino
di aver assunto in prima persona la responsabilità di condurre un
trattamento terapeutico duale, gruppale o istituzionale coerente con il
modello formativo espresso dalla Scuola e dal training di riferimento.
E’ facoltà del Coordinatore, sentito il relatore di tesi, rinviare la
presentazione della tesi qualora la stessa non fosse ritenuta adeguata a
rispondere ai requisiti indicati sopra.
Il relatore di tesi deve essere un docente della Scuola (Regolamento,
2).
Il CDS del 28/05/2011 ha deliberato che il Relatore della Tesi presenti
alla commissione una breve relazione sul lavoro di tesi svolto dal
candidato, da far pervenire al presidente della commissione.
La relativa valutazione, unitamente al curriculum formativo, è
espressa da parte di una commissione di cinque docenti della Scuola
appositamente
nominata
dal
CDS.
Ciascun
membro
della
Commissione avrà a disposizione un punto e pertanto il voto di tesi
non potrà superare i 5 punti. L'esito dell'esame di diploma verrà
espresso in voti con un massimo di 50/50 ed eventuale segnalazione
della "lode".
Gli allievi ammessi all’esame di diploma, possono sostenerlo entro le
due sessioni di diploma dell’anno senza alcun onere aggiuntivo. Nel
caso intendano sostenerlo successivamente sono tenuti al pagamento
di una tassa, per ciascuna annualità fuori corso, fissata annualmente
dal CDN su proposta del CE della C.O.I.R.A.G. (Regolamento, 2).
47
L’elaborato finale dovrà essere scritto secondo le indicazioni che
verranno inviate dalla segreteria e comunque non dovrà eccedere
le 60/70 pagine, bibliografia compresa.
E’ opportuno compilare la Bibliografia della tesi secondo le norme
previste nella rivista “Gruppi”.
Le tesi devono essere accompagnate da un abstract in italiano ed in
inglese e cinque parole chiave (italiano-inglese), da collocare in fondo
al testo della tesi, dopo la bibliografia. L’abstract va inviato per e-mail
alla segreteria.
Per sostenere l’esame di Diploma di Specializzazione è necessario
siano
passati
quattro
anni
effettivi
dall’iscrizione
all’albo
professionale dei medici e degli psicologi.
Le sessioni di diploma previste sono:
Sessione
Consegna
Discussione
I del 2015
24 gennaio
20 marzo
II del 2015
3 ottobre
6 novembre
I del 2016
6 febbraio
25 marzo
L’ELABORATO DI FINE BIENNIO si sosterra’ il 6 novembre
48
Sintesi delle scadenze
Data
Scadenza
15/01
pagamento I rata
30/04
pagamento II rata
30/06
pagamento III rata
30/09
pagamento IV rata
03/10
II Anno - consegna elaborato primo biennio
consegna certificazione elettronica:
1. tirocinio
15/10
2. libretto tirocinio
3. relazione tirocinio
4. frequenza 30 ore integrative
5. psicoterapia personale
La mancata consegna dei documenti entro i termini previsti, in
assenza di documentata giustificazione alla Direzione, comporta la
non ammissione all’anno successivo.
49
Modalità di consegna dei documenti
La documentazione annuale da consegnare entro il 15/10 sarà in
formato digitale da spedire via e-mail alla segreteria secondo il
seguente criterio:
File pdf
Nome file
1
COGNOME ALLIEVO Libretto tirocinio
2
COGNOME ALLIEVO Relazione tirocinio
3
COGNOME ALLIEVO - Ore integrative
4
COGNOME
ALLIEVO
Certificato
terapia
personale
Ogni tipo di documento va digitalizzato in UN UNICO file Non
produrre un file per ogni pagina del documento.
Il documento firmato dal legale rappresentante dell’ente (o suo
delegato) va consegnato brevi manu presso la segreteria in originale
Documento
Nome file
cartaceo originale
1
COGNOME ALLIEVO Certificato tirocinio
50
Tasse annuali 2015
La tassa annuale da diritto alle seguenti prestazioni:

Frequenza a tutte le attività didattiche dell’anno di corso;

Assicurazione personale sugli infortuni e sulla Responsabilità
Civile;

Abbonamento alla rivista nazionale della COIRAG “GRUPPI”;
Ogni ulteriore costo non espressamente indicato è a carico
dell’allievo. Rimangono a carico dell’allievo i costi di viaggio e
soggiorno relativi alla partecipazione al Workshop Nazionale
residenziale per ogni anno di corso nella sede annualmente indicata.
Trascorsi tre mesi di ritardo dalla data fissata per il pagamento di
ciascuna rata il Direttore ha facoltà di sospendere l’allievo dalla
partecipazione all’attività didattica.
Gli allievi non in regola con i pagamenti alla data di conclusione delle
attività didattiche annuali, non possono essere ammessi agli anni
successivi o all'esame di diploma (Regolamento, 6).
Le rate dovranno essere corrisposte entro la scadenza, pena il
pagamento della penale prevista e la non ammissione all’anno
successivo, in caso le stesse non vengano saldate entro il 30 novembre
dell’anno di frequenza alla Scuola, secondo le indicazioni della
Tesoreria COIRAG.
Il ritardo di pagamento viene valutato a partire dalla data di
valuta del beneficiario del bonifico fatto dall’allievo. I versamenti
dovranno quindi avere come data di valuta per il beneficiario al
massimo la data di scadenza della rata, o, se la stessa cade di sabato,
domenica o giorno festivo, il primo giorno feriale successivo.
Gli allievi, immatricolati che intendono ritirarsi dalla Scuola dopo il
51
primo di marzo, sono tenuti al pagamento della tasse dell’intero anno
di corso (Regolamento 1.2.).
Le rate dovranno essere corrisposte tramite bonifico bancario alle
seguenti coordinate:
Intestatario: C.O.I.R.A.G.
Cod. IBAN IT 29 B 03069 01612 100000001988
Banca: INTESA SANPAOLO - AG. 11 MILANO - Viale Gran Sasso
28/3 - 20131 MILANO
CAUSALE OBBLIGATORIA: Cognome Nome - n. matricola - anno
di corso-numero rata e/o eventuale penale.
Esempio causale: Bianchi Mario matr. 12345 I anno I rata + penale.Il
numero di matricola,
Al fine di semplificare le comunicazioni con le Segreterie e la
Tesoreria, dovrà essere indicato nella causale del Bonifico bancario
che, pertanto, dovrà sempre essere così composto:
ESEMPIO CAUSALE: Nome e cognome allievo – n. di matricola –
anno di corso – n. rata
L’erronea compilazione della causale potrebbe comportare la mancata
registrazione dell’avvenuto pagamento.
Alle quote verrà applicato l’adeguamento annuale sulla base
dell´indice ISTAT.
Gli allievi, a richiesta, possono avere il certificato d’iscrizione alla
Scuola.
Le comunicazioni arriveranno ai docenti e agli allievi all’indirizzo
indicato sulla domanda d’ammissione; eventuali variazioni vanno
comunicate tempestivamente alla Segreteria.
52
53
54
Calendario delle Attività didattiche 2015
sabato, gennaio
9:00
13:00
14.00
17:00
18.00
20:00
10, 2015
sabato, gennaio
10, 2015
venerdì, gennaio
16, 2015
venerdì, gennaio
Galuppi - Gruppo di
2.00
tutoring
20.00
22:00
16, 2015
Dallaporta - Gruppo
2.00
esperienziale in
Dallaporta - Gruppo
2.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
2.00
esperienziale in assetto
Gruppoanalisi/analisi
dinamico
di gruppo
Fava - Discussione casi
2.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
2.00
clinici
9:00
13:00
17, 2015
Fava - Discussione
Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi
assetto dinamico
sabato, gennaio
Ambrosiano -
di gruppo
4.00
casi clinici
Mescalchin - Psicoterapia
4:00
Ferruzza- Gruppoanalisi
4:00
psicoanalitica individuale II
Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi
di gruppo
sabato, gennaio
14.00
18.00
17, 2015
Cesaro -
4.00
Ambrosiano -
Psicoterapia
Gruppoanalisi/analisi
psicoanalitica di
di gruppo
gruppo I
venerdì, gennaio
23, 2015
18.00
20.00
Fava - Discussione
casi clinici
2.00
De Mari - Discussione casi
clinici
2.00
Biolcati - Psicodramma
analitico
2.00
Bruttomesso Analisi istituzionale
venerdì, gennaio
20.00
22:00
23, 2015
sabato, gennaio
2.00
casi clinici
9:00
13:00
24, 2015
sabato, gennaio
Fava - Discussione
Meneghetti -
18:00
24, 2015
Cesaro -
2.00
clinici
4.00
Psicopatologia I
14.00
De Mari - Discussione casi
Fava - Discussione casi
Psicoterapia
Mescalchin - Psicoterapia
2.00
analitico
4:00
clinici
4.00
Biolcati - Psicodramma
Biolcati - Psicodramma
Bruttomesso Analisi istituzionale
4:00
analitico
4.00
psicoanalitica individuale II
Silvestri - Teorie e metodi
4.00
dell'osservazione nei gruppi
psicoanalitica di
gruppo I
venerdì, gennaio
20.00
22:00
30, 2015
sabato, gennaio
Sava - Discussione
4.00
casi clinici
9:00
13:00
31, 2015
Cuccato -
Fava - Discussione casi
4.00
Palena - Gruppo di
clinici
4:00
Farmacologia I
Silvestri - Psicoterapia
tutoring
4:00
Ferruzza- Gruppoanalisi
4:00
psicoanalitica di gruppo II
Stenico - Teorie e
metodi
dell'osservazione nei
gruppi
sabato, gennaio
14.00
18:00
31, 2015
Meneghetti -
4.00
Psicopatologia I
Mescalchin - Psicoterapia
4.00
psicoanalitica individuale II
Cesaro - Gruppoanalisi/Analisi
4.00
di gruppo
Stenico - Teorie e
metodi
dell'osservazione nei
gruppi
venerdì, febbraio
06, 2015
18.00
20:00
Marogna Psicologia generale
e clinica
2.00
De Mari - Discussione casi
clinici
2.00
Salis - Gruppo Esperienziale in
assetto dinamico
2.00
venerdì, febbraio
20.00
22:00
06, 2015
Marogna -
2.00
Psicologia generale
De Mari - Discussione casi
2.00
clinici
Silvestri - Teorie e metodi
2.00
dell'osservazione nei gruppi
e clinica
sabato, febbraio
9:00
13:00
07, 2015
Schiappadori -
4.00
Psicoterapia
Mescalchin - Psicoterapia
4:00
psicoanalitica individuale II
Di Marco - Analisi
4:00
istituzionale
DruettaPsicodramma
psicoanalitica
analitico
individuale I
sabato, febbraio
14.00
18:00
07, 2015
Cesaro -
4.00
Silvestro - Psicopatologia II
4.00
Druetta-
Psicoterapia
Psicodramma
psicoanalitica di
analitico
gruppo I
venerdì, febbraio
18.00
20:00
13, 2015
venerdì, febbraio
14 , 2015
2.00
tutoring
20.00
22:00
13, 2015
sabato febbraio
Galuppi - Gruppo di
9-00
13.00
Dallaporta - Gruppo
2.00
Dallaporta - Gruppo
2.00
Corbella- Gruppoanalisi
2.00
Salis - Gruppo
esperienziale in assetto
Esperienziale in
dinamico
assetto dinamico
Stenico- Gruppo di tutoring
2.00
Corbella- Gruppoanalisi
2.00
Salis - Gruppo
esperienziale in
Esperienziale in
assetto dinamico
assetto dinamico
Baisini - Psicologia
dello sviluppo
4.00
Silvestri - Psicoterapia
psicoanalitica di gruppo II
4.00
Corbella- Gruppoanalisi
4.00
Stenico - Teorie e
metodi
dell'osservazione nei
gruppi
sabato, febbraio
14.00
18.00
14, 2015
Corbella-
4.00
Psicoterapia
Mescalchin - Psicoterapia
4:00
psicoanalitica individuale II
Ferruzza- Supervisione: vertice
4.00
gruppoanalisi
Bruttomesso Analisi istituzionale
psicoanalitica d
gruppo
venerdì, febbraio
18.00
22:00
20, 2015
sabato, febbraio
Fava - Discussione
4.00
casi clinici
9:00
13:00
21, 2015
Schiappadori -
De Mari - Discussione casi
4.00
4.00
4:00
4:00
4.00
4.00
clinici
4:00
Psicoterapia
Gritti - Psicologia dello
sviluppo
psicoanalitica
individuale I
sabato, febbraio
14.00
18.00
21, 2015
venerdì, febbraio
Cuccato -
4.00
Gritti - Psicologia dello
Farmacologia I
sviluppo
serata Asvegra
18.00
22:00
serata Asvegra
9:00
13:00
Morello -
serata Asvegra
serata Asvegra
27, 2015
sabato, febbraio
28, 2015
4:00
Diagnostica clinica
Mescalchin - Psicoterapia
4:00
4:00
psicoanalitica individuale II
DruettaPsicodramma
e progetto
analitico
terapeutico I
sabato, febbraio
28, 2015
14.00
16:00
Galuppi - Gruppo di
tutoring
2.00
Silvestri - Psicoterapia
psicoanalitica di gruppo II
2.00
2.00
DruettaPsicodramma
analitico
sabato, febbraio
16.00
18:00
28, 2015
Dallaporta - Gruppo
2.00
esperienziale in
Silvestri - Psicoterapia
2.00
2.00
psicoanalitica di gruppo II
Psicodramma
assetto dinamico
domenica, marzo
9:00
13:00
01, 2015
domenica, marzo
Baisini - Psicologia
18.00
Baisini - Psicologia
01, 2015
dello sviluppo
venerdì, marzo
incontro
06, 2015
docenti/allievi
sabato, marzo
incontro
07, 2015
docenti/allievi
venerdì, marzo
analitico
4:00
4.00
4:00
dello sviluppo
14.00
18.00
20:00
13, 2015
Dallaporta - Gruppo
Druetta-
DruettaSupervisione
4.00
4.00
4.00
DruettaSupervisione
incontro docenti/allievi
incontro docenti/allievi
incontro
docenti/allievi
incontro docenti/allievi
incontro docenti/allievi
incontro
docenti/allievi
2.00
Fava -Discussione casi
2.00
esperienziale in
Salis - Gruppo Esperienziale in
2.00
assetto dinamico
Palena - Gruppo di
tutoring
assetto dinamico
venerdì, marzo
20.00
22:00
9:00
13:00
CINEMA
2.00
CINEMA
2.00
CINEMA
2.00
CINEMA
4:00
Barbuzzi - Analisi
13, 2015
sabato, marzo
14, 2015
CVP
RACALBUTO
istituzionale
14.00
16:00
2.00
Salis - Gruppo
Esperienziale in
assetto dinamico
venerdì, marzo
18.00
22,00
20, 2015
Morello -
4.00
Diagnostica clinica
De Mari - Discussione casi
4.00
clinici
e progetto
terapeutico I
venerdì, marzo
18.00
20:00
27, 2015
Morello -
2.00
2.00
2.00
2.00
2.00
2.00
Discussione casi
clini
SOCI COIRAG
20.00
22:00
FIESOLE
Morello Discussione casi
clini
sabato, marzo
9:00
13:00
28, 2015
SOCI COIRAG
Meneghetti -
4.00
Psicopatologia I
14.00
18:00
Mescalchin - Psicoterapia
4.00
psicoanalitica individuale II
4.00
FIESOLE
Padoani - Processo
Di Marco - Analisi
4:00
istituzionale
4.00
diagnostico e costruzione del
Di Marco - Analisi
genitoriale
4.00
istituzionale
18.00
20:00
10, 2015
venerdì, aprile
10, 2015
Fava - Discussione
2.00
Silvestro - Psicopatologia II
casi clinici
20.00
22:00
Fava - Discussione
casi clinici
2015
Johnny Dotti
Salis - Gruppo Esperienziale in
2.00
assetto dinamico
2.00
Dallaporta - Gruppo
esperienziale in assetto
dinamico
sabato, aprile 11,
2.00
2.00
Silvestri - Teorie e metodi
dell'osservazione nei gruppi
Seminario Coppia
genitoriale
progetto terapeutico II
venerdì, aprile
Seminario Coppia
2.00
venerdì, aprile
18.00
20:00
Galuppi- Tutoring
2.00
Silvestro - Psicopatologia II
2.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
2.00
17, 2015
venerdì, aprile
Palena - Gruppo di
tutoring
20.00
22:00
CINEMA
2.00
CINEMA
2.00
CINEMA
20.00
22:00
(2a giornata) Monn
9.00
11.00
Stenico
11.00
13.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
14.00
18.00
18.00
22:00
2.00
CINEMA
17, 2015
sabato, aprile 18,
(2a giornata) Monn
(2a giornata) Monniello
(2a giornata) Monn
2015
domenica aprile
19, 2015
domenica aprile
19, 2015
domenica aprile
19, 2015
venerdì, aprile
4.00
24, 2015
Ferruzza- Supervisione: vertice
4.00
istituzionale
Bruttomesso Supervisione: vertice
analisi istituzionale
WORKSHOP
FIESOLE
venerdì, maggio
01, 2015
venerdì, maggio
08, 2015
18.00
20:00
Galuppi Tutoring
2.00
Dallaporta - Gruppo
esperienziale in assetto
dinamico
2.00
Salis - Gruppo Esperienziale in
assetto dinamico
2.00
Palena - Gruppo di
tutoring
venerdì, maggio
20.00
22:00
08, 2015
Dallaporta - Gruppo
2.00
Stenico - Gruppo di tutoring
2.00
esperienziale in
Silvestri - Teorie e metodi
2.00
dell'osservazione nei gruppi
Esperienziale in
assetto dinamico
9.00
11.00
Salis - Gruppo
assetto dinamico
Fava -Discussione casi
2.00
Biolcati - Supervisione: vertice
2.00
Psicodramma analitico
Stenico - Teorie e
metodi
dell'osservazione nei
gruppi
sabato maggio
11.00
13:00
Fava -Discussione casi
2.00
9,2015
Biolcati - Supervisione: vertice
2.00
Psicodramma analitico
Salis - Gruppo
Esperienziale in
assetto dinamico
14.00
16:00
Stenico - Gruppo di tutoring
2.00
Biolcati - Supervisione: vertice
2.00
Psicodramma analitico
Bruttomesso Supervisione: vertice
analisi istituzionale
16.00
18:00
Dallaporta - Gruppo
esperienziale in assetto
dinamico
venerdì, maggio
Sem Eduard Klain
15, 2015
Sede + AsVeGrA +
Arcadia
sabato, maggio
Sem Eduard Klain
16, 2015
Sede + AsVeGrA +
Arcadia
2.00
Biolcati - Supervisione: vertice
Psicodramma analitico
2.00
Bruttomesso Supervisione: vertice
analisi istituzionale
venerdì, maggio
18.00
22:00
22, 2015
sabato 23
LIBRO
LIBRO CORBELLA
LIBRO CORBELLA
LIBRO CORBELLA
CORBELLA
9.00
11.00
maggio
Corbella-
2.00
Silvestro - Psicopatologia II
2.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
2.00
Ambrosiano -
Psicoterapia
Gruppoanalisi/analisi
psicoanalitica d
di gruppo
gruppo
sabato, maggio
11.00
13:00
23, 2015
Corbella-
2.00
Silvestro - Psicopatologia II
2.00
Psicoterapia
Salis - Gruppo Esperienziale in
2.00
assetto dinamico
Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi
psicoanalitica d
di gruppo
gruppo
sabato, maggio
14.00
18:00
23, 2015
Schiappadori -
4.00
Psicoterapia
Silvestri - Psicoterapia
4.00
Ferruzza- Gruppoanalisi
4.00
psicoanalitica di gruppo II
Ambrosiano Gruppoanalisi/analisi
psicoanalitica
di gruppo
individuale I
venerdì, maggio
18.00
22:00
29, 2015
Marogna -
4.00
4.00
Psicologia generale
Cesaro - Gruppoanalisi/Analisi
4.00
di gruppo
Barbuzzi - Analisi
istituzionale
e clinica
sabato maggio
9.00
11.00
30,2015
Dallaporta - Gruppo
2.00
Stenico - Gruppo di tutoring
2.00
esperienziale in
Ferruzza- Supervisione: vertice
2.00
gruppoanalisi
Bruttomesso Analisi istituzionale
assetto dinamico
sabato, maggio
30, 2015
11.00
13:00
Galuppi
Gruppo di tutoring
2.00
Stenico - Gruppo di tutoring
2.00
Ferruzza- Supervisione: vertice
gruppoanalisi
2.00
Bruttomesso Analisi istituzionale
sabato, maggio
14.00
18:00
30, 2015
venerdì, giugno
Sava- Discussione
4.00
Silvestro - Psicopatologia II
4.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
4.00
casi
18.00
22:00
LA SCALA
9.00
13:00
Schiappadori -
Barbuzzi - Analisi
istituzionale
LA SCALA
LA SCALA
LA SCALA
05, 2015
sabato, giugno
06, 2015
4.00
Padoani - Processo
Psicoterapia
diagnostico e costruzione del
psicoanalitica
progetto terapeutico II
4.00
Di Marco - Analisi
4.00
istituzionale
Barbuzzi - Analisi
istituzionale
individuale I
sabato, giugno
14.00
18:00
06, 2015
Meneghetti -
4.00
Stenico- Gruppo di tutoring
4.00
Psicopatologia I
Di Marco - Analisi
4.00
istituzionale
Boccanegra Supervisione: vertice
gruppoanalisi/analisi
di gruppo
venerdì, giugno
18.00
22:00
12, 2015
sabato, giugno
9:00
13:00
13, 2015
Marogna -
4.00
Padoani - Processo
4.00
Corbella- Gruppoanalisi
4.00
Bruttomesso -
Psicologia generale
diagnostico e costruzione del
Supervisione: vertice
e clinica
progetto terapeutico II
analisi istituzionale
Meneghetti -
4:00
Silvestro - Psicopatologia II
4.00
Psicopatologia I
Ferruzza- Supervisione: vertice
4:00
istituzionale?
Boccanegra Supervisione: vertice
gruppoanalisi/analisi
di gruppo
sabato, giugno
13, 2015
14.00
18:00
Morello -
4.00
Padoani - Processo
Diagnostica clinica
diagnostico e costruzione del
e progetto
progetto terapeutico II
4.00
Cesaro - Gruppoanalisi/Analisi
di gruppo
4.00
Bruttomesso Analisi istituzionale
terapeutico I
venerdì, giugno
18.00
22.00
19, 2015
Marogna -
4.00
Silvestro - Psicopatologia II
4.00
Psicologia generale
Di Marco - Analisi
4.00
istituzionale
Gruppoanalisi/analisi
e clinica
sabato giugno
9.00
11.00
20, 2015
Schiappadori -
Ambrosiano -
di gruppo
2.00
Silvestro - Psicopatologia II
2.00
Psicoterapia
Salis - Gruppo Esperienziale in
2.00
assetto dinamico
Palena - Gruppo di
tutoring
psicoanalitica
individuale I
sabato, giugno
11.00
13:00
20, 2015
Schiappadori -
2.00
Silvestro - Psicopatologia II
2.00
Psicoterapia
Silvestri - Teorie e metodi
2.00
dell'osservazione nei gruppi
Salis - Gruppo
Esperienziale in
psicoanalitica
assetto dinamico
individuale I
sabato, giugno
14.00
18:00
20, 2015
Morello -
4.00
Diagnostica clinica
Silvestri - Psicoterapia
4.00
psicoanalitica di gruppo II
Biolcati - Supervisione: vertice
4.00
Psicodramma analitico
FerrandoSupervisione
e progetto
terapeutico I
domenica,
9:00
13:00
giugno 21, 2015
Sava- Discussione
4.00
casi
Silvestri - Psicoterapia
psicoanalitica di gruppo II
4.00
Biolcati - Psicodramma
4.00
analitico
Ferrando
Psicodramma
analitico
domenica,
giugno 21, 2015
14.00
16.00
Sava- Discussione
casi
2.00
Biolcati - Psicodramma
analitico
2.00
Ferrando
Psicodramma
analitico
domenica,
16.00
18.00
giugno 21, 2015
venerdì, giugno
Sava- Discussione
2.00
Biolcati - Psicodramma
casi
18.00
20.00
2.00
analitico
2.00
26, 2015
Dallaporta - Gruppo
2.00
esperienziale in assetto
Salis - Gruppo Esperienziale in
2.00
assetto dinamico
Stenico - Teorie e
metodi
dinamico
dell'osservazione nei
gruppi
venerd', giugno
20.00
22.00
2.00
Stenico- Gruppo di tutoring
2.00
26, 2015
Silvestri - Teorie e metodi
2.00
dell'osservazione nei gruppi
Salis - Gruppo
Esperienziale in
assetto dinamico
sabato, giugno
9:00
13:00
Galuppi
4:00
27, 2015
Padoani - Processo
4:00
diagnostico e costruzione del
Di Marco - Analisi
4:00
istituzionale
Boccanegra Supervisione: vertice
progetto terapeutico II
gruppoanalisi/analisi
di gruppo
sabato, giugno
14.00
16:00
27, 2015
Dallaporta - Gruppo
2.00
esperienziale in
Fava - Discussione casi
2.00
clinici
Di Marco - Analisi
2.00
istituzionale
tutoring
assetto dinamico
sabato, giugno
16.00
18:00
27, 2015
Fava - Discussione
2.00
casi clinici
Dallaporta - Gruppo
2.00
esperienziale in assetto
Di Marco - Analisi
2.00
istituzionale
dinamico
venerdì, luglio
03, 2015
18.00
22.00
4.00
Padoani - Processo
diagnostico e costruzione del
progetto terapeutico II
4.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
Palena - Gruppo di
4.00
sabato, luglio 04,
9:00
13:00
2015
sabato, luglio 04,
4:00
casi clinici
14.00
18.00
2015
venerdì,
Sava - Discussione
Sava - Discussione
4:00
sviluppo
4.00
casi clinici
18.00
Cattelan - Psicologia dello
Cattelan - Psicologia dello
4.00
sviluppo
20:00
Biolcati - Supervisione: vertice
settembre 04,
2.00
Psicodramma analitico
2015
venerdì,
20.00
22:00
Biolcati - Supervisione: vertice
settembre 04,
2.00
Psicodramma analitico
2015
sabato,
9:00
13:00
Biolcati - Psicodramma
settembre 05,
4.00
analitico
2015
sabato,
14.00
18:00
Biolcati - Psicodramma
settembre 05,
4.00
analitico
2015
venerdì,
18.00
20:00
Morello -
settembre 11,
Discussione casi
2015
clini
venerdì,
20.00
22:00
Morello -
settembre 11,
Discussione casi
2015
clini
2.00
Padoani -Discussione casi
2.00
clinici
2.00
Padoani -Discussione casi
clinici
Salis - Gruppo Esperienziale in
2.00
assetto dinamico
2.00
Silvestri - Teorie e metodi
dell'osservazione nei gruppi
Palena - Gruppo di
tutoring
2.00
Salis - Gruppo
Esperienziale in
assetto dinamico
sabato,
9:00
13:00
Cattelan - Seminario
settembre 12,
per tutti gli anni di
2015
corso
sabato,
14.00
18:00
Cattelan - Seminario
settembre 12,
per tutti gli anni di
2015
corso
venerdì,
18.00
20:00
Dallaporta - Gruppo
settembre 18,
esperienziale in
2015
assetto dinamico
20.00
22:00
Fava -Discussione
4.00
Cattelan - Seminario per tutti
4:00
gli anni di corso
Cattelan - Seminario per tutti
4:00
gli anni di corso
Cattelan - Seminario
per tutti gli anni di
corso
4.00
Cattelan - Seminario per tutti
4.00
gli anni di corso
Cattelan - Seminario per tutti
4.00
gli anni di corso
Cattelan - Seminario
per tutti gli anni di
corso
2.00
De Mari - Discussione casi
2.00
clinici
Ferruzza- Supervisione: vertice
2.00
istituzionale
Ferrando
Psicodramma
analitico
2.00
casi
De Mari - Discussione casi
2.00
clinici
Ferruzza- Supervisione: vertice
2.00
istituzionale
Ferrando
Psicodramma
analitico
sabato,
9:00
13:00
Dallaporta - Gruppo
settembre 19,
esperienziale in
2015
assetto dinamico
4:00
Fava -Discussione casi
4:00
Biolcati - Psicodramma
4:00
analitico
Ferrando Supervisione: vertice
psicodramma
analitico
sabato,
settembre 19,
2015
14.00
16:00
Fava -Discussione
casi
2.00
Stenico - Gruppo di tutoring
2.00
Biolcati - Psicodramma
analitico
2.00
Boccanegra Supervisione: vertice
gruppoanalisi/analisi
di gruppo
sabato,
16.00
18:00
settembre 19,
Fava -Discussione
2.00
casi
Dallaporta - Gruppo
2.00
esperienziale in assetto
2015
Biolcati - Psicodramma
2.00
analitico
Boccanegra Supervisione: vertice
dinamico
gruppoanalisi/analisi
di gruppo
domenica,
9.00
16.00
6.00
Ferrando -
settembre 20,
Supervisione: vertice
2015
psicodramma
analitico
venerdì,
18.00
22:00
settembre 25,
Sava- Discussione
4.00
casi
De Mari - Discussione casi
4.00
clinici
Salis - Gruppo Esperienziale in
4.00
assetto dinamico
Bruttomesso Analisi istituzionale
2015
sabato,
9:00
13:00
Morello -
4.00
Dallaporta - Gruppo
settembre 26,
Diagnostica clinica
esperienziale in assetto
2015
e progetto
dinamico
4.00
Ferruzza- Supervisione: vertice
4.00
istituzionale
Palena - Gruppo di
tutoring
terapeutico I
sabato,
14.00
16:00
settembre 26,
Galuppi - Gruppo di
2:00
Fava -Discussione casi
2:00
tutoring
Silvestri - Teorie e metodi
2:00
dell'osservazione nei gruppi
Salis - Gruppo
Esperienziale
2015
sabato,
settembre 26,
2015
16.00
18:00
Galuppi - Gruppo di
tutoring
2:00
Stenico - Gruppo di tutoring
2:00
Silvestri - Teorie e metodi
dell'osservazione nei gruppi
2:00
Salis - Gruppo
Esperienziale
venerdì, ottobre
18.00
22.00
02, 2015
Marogna Psicologia generale
4.00
De Mari - Discussione casi
4.00
Zaniboni - Gruppo di tutoring
4.00
clinici
Stenico - Teorie e
metodi
e clinica
dell'osservazione nei
gruppi
sabato, ottobre
9:00
13:00
Borgogno
14.00
18:00
seminario
20.00
22:00
9:00
13:00
14.00
18:00
20.00
22:00
Borgogno
4:00
Borgogno
4:00
seminario
####
03, 2015
sabato, ottobre
03, 2015
venerdì, ottobre
09, 2015
sabato, ottobre
10, 2015
venerdì,
cinema
cinema
cinema
sabato,
(2a giornata)
(2a giornata) Borgogno
(2a giornata) Borgogno
novembre 07,
Borgogno
novembre 06,
2015
2015
borgogno
Dettaglio insegnamenti I anno
Coordinatore I anno: Dott.ssa Ornella Galuppi
COGNOME
NOME
INSEGNAMENTO
Ore
Galuppi
Ornella
Gruppo di tutoring
20
Marogna
Cristina
Baisini
Baisini
Psicologia dello sviluppo I
Cattelan
Chiara
(Seminario)
Psicologia generale e clinica
20
20
Processo diagnostico e
Morello
Marilena
costruzione del progetto
20
terapeutico I
Schiappadori
Isabella
Psicoterapia psicoanalitica
20
individuale I
Cesaro
Danilo
Psicoterapia psicoanalitica di
gruppo I
Corbella
20
Silvia
71
Cuccato
Giancarlo
Psicopatologia I
Meneghetti
Leonardo
Fava
Sergio
Morello
Marilena
Sava
Vito
Dallaporta
Andrea
Discussione casi clinici
Gruppo Esperienziale in assetto
dinamico
28
60
20
Seminari teorico/clinici
42
Ore integrative
7
72
Gruppo di tutoring
ore: 20
Docente: Prof. Ornella Galuppi
Profilo accademico/professionale: Psicologa Psicoterapeuta, socia
ASVEGRA, si occupa di cura e prevenzione delle dipendenze nel privato
sociale accreditato; come libera professionista si occupa di psicoterapia
individuale e conduce un gruppo terapeutico.
Email: [email protected]
Obiettivi :
-
Favorire l’approccio dell’allievo ai compiti didattici del 1° anno e
contribuire all’elaborazione dell’esperienza della formazione alla
psicoterapia attraverso una funzione di orientamento.
73
-
Favorire la costruzione e l’integrazione didattica attraverso la
partecipazione al CDS e a momenti organizzativi e formativi con i
docenti
Concetti e termini chiave
- Favorire l’approccio al tirocinio dell’allievo
- Favorire
l’approccio
alla
esperienza
analitica
personale
dell’allievo
-
Elaborare
l’esperienza
della
formazione
alla
psicoterapia
dell’allievo
-
Discutere criticità dei processi didattici
-
Partecipare alla costruzione e integrazione didattica
Metodologia didattica/formativa
Il gruppo di tutoring è uno spazio di elaborazione delle esperienze
formative che gli specializzandi maturano nel complesso delle aree
didattiche, esperienziali e cliniche in cui si articola la Scuola, L’assetto è
principalmente gruppale ed è volto a discutere ed elaborare l’approccio ai
compiti didattici e alle difficoltà del 1° anno, in particolare il tirocinio e
l’inizio della esperienza analitica personale. Sono previsti colloqui
individuali con gli allievi. Viene fornita una bibliografia che ha
74
l’obiettivo di interessare gli allievi ai diversi contesti in cui si può
articolare l’esperienza del tirocinio.
Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente
Il Coordinatore monitora l’andamento generale del gruppo e del
singolo allievo sulla congruità della partecipazione e sull’adempimento
dei passaggi richiesti, dandone feedback sia al gruppo che al singolo
allievo. Il Coordinatore partecipa ai momenti di discussione e valutazione
del gruppo dei docenti del 1 anno.
Testi di approfondimento consigliati:
Fasolo F., Galuppi O., Baisini T, a cura di (2011). Gruppi per adulti. I
Dipartimenti di Salute Mentale e la terapia di gruppo in Italia. Padova:
CLEUP
Neri C., Patalano R., Salemme P., a cura di (2014). Fare gruppo nelle
Istituzioni. Lavoro e Psicoterapia di gruppo nelle istituzioni psichiatriche.
Milano: FrancoAngeli
Palena A., a cura di (2011). Psicoterapie a bottega. Libreria del segno
editrice, supplemento al n,5 dell’Ippogrifo Primavera 2011
75
Psicologia generale e clinica
ore: 24
Docente: Prof. Cristina Marogna
Profilo accademico/professionale
Psicologa, psicoterapeuta, candidata SPI
Ricercatore e docente di Diagnosi psicoanalitica in età adulta, per
l’Università degli studi di Padova.
Email: [email protected]
Obiettivi
Le tematiche trattate ripercorrono la storia della psicologia, disciplina
giovane se vista come autonoma ed antica come “discorso intorno
all’anima”, ovvero se viene considerata l'influenza determinante
dell'antichità greco-romana. Particolare attenzione è data al cammino
76
della psicoterapia psicoanalitica da Freud e la scoperta dell’inconscio, ai
nostri giorni in cui lo studio del campo e del concetto di cura ha una
funzione importante all’interno della relazione tra analista e paziente.
Concetti e termini chiave
-
Psiche
-
Diagnosi
-
Psicoterapia
-
Campo bipersonale
-
Cura
Metodologia didattica/formativa
Le lezioni alterneranno momenti di didattica frontale a lavori di gruppo.
Processo di valutazione degli specializzandi
Elaborazione personale dei contenuti teorici trattati nel corso delle
lezioni.
Bibliografia essenziale di riferimento
Pewzner E., Braunstein J.F. (2001). Storia della psicologia. Torino,
Einaudi.
Ferro A. (2002). Fattori di malattia, fattori di guarigione. Milano,
Raffaello Cortina.
77
Conrotto F. (2008). Tra il sapere e la cura. Un itinerario freudiano.
Milano, FrancoAngeli
La Scala M. (2012). Spazi e limiti psichici. Fobie spaziali, funzionamento
borderline, la vergogna, la melanconia. Milano, FrancoAngeli.
78
Psicologia dello Sviluppo I
ore: 20
Docenti: Prof. Tiziana Baisini ,
Profilo accademico/professionale Prof. Tiziana Baisini:
Psicologa
clinica,
psicoterapeuta
ad
orientamento
psicoanalitico
individuale e di gruppo; socia As.Ve.Gr.A. e Aepea, full member della
GASi. Si interessa in particolare di clinica dell'età evolutiva, di gruppi
terapeutici e di dinamiche delle relazioni familiari.
Email: [email protected]
Obiettivi
Si approfondiranno le tappe evolutive dello sviluppo psico-affettivo così
come sono state descritte dai principali modelli teorici in ambito
psicoanalitico. Particolare attenzione sarà riservata alla dimensione
gruppale in età evolutiva e all'intreccio delle diverse fasi di sviluppo dei
componenti del gruppo familiare. In particolare s’intende approfondire la
79
conoscenza dei principali paradigmi teorici rispetto al percorso evolutivo
che si dispiega lungo il ciclo di vita dell'essere umano.
Nel corso delle lezioni ci si concentrerà sui seguenti argomenti:
1. i paradigmi teorici di riferimento rispetto allo sviluppo umano in
ambito psicoanalitico;
2. i compiti di sviluppo principali delle diverse fasi della vita e le
conseguenze del loro non raggiungimento nel continuum
normalità/patologia;
3. la prospettiva psicodinamica di lavoro con le diverse fasce di età,
particolarità tecniche e di setting;
4. l'intreccio familiare in età evolutiva: il lavoro con bambini e
genitori;
5. turbe, perturbazioni e disturbi relazionali in età evolutiva.
Ci si attende una maggiore comprensione delle particolarità dello
psichismo in età evolutiva; una maggiore sensibilità agli intrecci gruppali
e familiari in questo ambito; una maggiore capacità di comprendere la
sofferenza del paziente, anche adulto, in termini di fallimento di alcuni
compiti di sviluppo nel corso della propria storia.
Sarà possibile concordare alcune modifiche del programma, in accordo
con gli interessi degli allievi.
80
Concetti e termini chiave
-
Modelli di sviluppo psicoanalitici
-
Dinamiche delle relazioni familiari
-
Il setting in ambito evolutivo
-
Psicopatologia dell'età evolutiva
-
Il riverbero della sofferenza infantile nel paziente adulto
Metodologia
Si alterneranno momenti di didattica frontale, maggiormente incentrati su
aspetti teorici, ad attivazioni d'aula con approfondimento di casi proposti
dalla docente o dagli allievi stessi.
Valutazione
La valutazione terrà conto della partecipazione in aula dell'allievo, sia in
merito alla capacità di intervenire nel corso delle lezioni in modo critico e
costruttivo, sia rispetto all'interesse mostrato per le letture proposte. Verrà
richiesto un elaborato scritto finale su un tema da concordare con la
docente.
81
Bibliografia essenziale di riferimento
Birraux A. (2001). Psychopathologie de l'enfant. Paris: Press Editions.
(trad. it.: Psicopatologia del bambino. Roma: Borla, 2004).
Losso R. (2000). Psicoanalisi della famiglia. Percorsi teorico-clinici.
Milano: Franco Angeli
Miglietta D., a cura di (2007). Bambini e adolescenti in gruppo. Roma:
Borla.
Vallino D. (2010). Fare psicoanalisi con genitori e bambini. Roma: Borla.
Testi di approfondimento consigliati
Ammaniti M., Gallese V. (2014). La nascita dell'intersoggettività. Lo
sviluppo del sé tra psicodinamica e neurobiologia. Milano: Raffaello
Cortina.
Bleiberg E. (2001). Treating personality disorders in Children and
Adolescents. A relational approach. New York: Guilford Press.
Fivaz-Depeursinge, E., Corboz-Warnery, A. (1999). The primary triangle.
A developmental systems view of fathers, mothers and infants. New
York: Basic Books. (trad. it.: Il triangolo primario. Le prime interazioni
triadiche tra padre, madre e bambino. Milano: Cortina, 2000).
Gottken T., von Klitzing K. (2014). Manual for short-term psychoanalytic
child therapy (PaCT). London: Karnac Books.
82
Mishne J. (1983). Clinical work with children. New York: The Free
Press.
Stern D. (1985). The interpersonal world of the infant. New York: Basic
Books. (trad. it.: Il mondo interpersonale del bambino. Torino: Bollati
Boringhieri, 1987).
Stern D. (1995). The motherhood constellation. A unified view of parent
infant psychotherapy. New York: Basic Books. (trad. it.: La costellazione
materna. Il trattamento psicoterapeutico della coppia madre-bambino.
Torino: Bollati Boringhieri, 1995).
Winnicott D.W. (1971). Playing and reality. London: Tavistock
Publications. (trad. it.: Gioco e realtà. Roma: Armando, 1974).
83
Processo diagnostico e costruzione del processo terapeutico
20 ore
Discussione casi clinici
8 ore
Docente : Prof ssa Marilena Morello
Profilo accademico/professionale
Laureata in Sociologia ed in Psicologia. Membro ordinario della Società
Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica, SIPP, già docente in quella Scuola e
presso Scuola di specializzazione Ciclo di Vita, Università di Padova.
Email: [email protected]
Obiettivi
Aiutare gli allievi a formarsi una ‘mentalità psicoanalitica’, stimolando
l’osservazione di tutte le comunicazioni, verbali e non verbali, che
avvengono tra il terapeuta ed il paziente. Imparare a collegare le
osservazioni raccolte cercando di riunirle in nuovi nessi.
84
Acquisire delle competenze specifiche sulla base di letture di testi
fondamentali.
Metodologia
Si illustreranno gli elementi da raccogliere nella fase di consultazione per
una valutazione del progetto terapeutico da proporre al paziente : analisi
delle difese, qualità del trasfert e controtrasfert. Saranno illustrati i
concetti di Accessibilità, Alleanza terapeutica, Setting, Astinenza,
Interpretazione, Regressione, Acting out, Diagnosi psicodinamica.
Il lavoro in aula si svolgerà con la presentazione dei lavori proposti alla
lettura agli allievi e la conseguente discussione nella lezione successiva.
Tali concetti saranno poi applicati nella pratica clinica a partire dalla
lettura dei protocolli dei colloqui che saranno proposti dal docente nelle
prime lezioni e dagli allievi quando disporranno di colloqui da loro svolti.
Valutazione
Saranno valutate le capacità di apprendere ed utilizzare i concetti appresi
correlandoli con le precedenti competenze. Agli allievi sarà richiesto di
produrre, nel corso delle lezioni, delle schede delle letture fatte e, per
l’esame finale, un caso di consultazione con le valutazioni e la proposta
di un progetto terapeutico.
85
Bibliografia
Bergeret J. (1974). La personalità normale e patologica. Milano, Cortina,
1984.
Bergeret J. (1987). Clinica, teoria e tecnica. Milano, Cortina, 1990.
Freud S. (1913-14). Nuovi consigli sulla tecnica della psicoanalisi.
O.S.F., 7.
Freud S. (1915). Metapsicologia. O.S.F., 8.
Gabbard G.O. (1990). Psichiatria psicodinamica. Milano, Cortina, 1992.
McWilliams N. (2011). La diagnosi psicoanalitica. Roma, Astrolabio,
2012
Modell A. H. (1990). La teoria freudiana del trattamento pscoanalitico.
In Modell A. H., Per una teoria del trattamento psicoanalitico. Milano,
Cortina, 1994.
Modell A. H. (1990). Gioco, illusione e setting psicoanalitico.
In Modell A. H., Per una teoria del trattamento psicoanalitico.
Milano, Cortina, 1994.
Perez-Sanchez A. (2012) Il colloquio in psicoanalisi e psicoterapia.
Milano, Astrolabio 2014
Winnicott D. W. (1953). Oggetti transizionali e fenomeni transizionali. In
Winnicot D. W., Gioco e realtà, Roma, Armando, 1974.
86
Winnicott D. W. (1960). La distorsione dell’Io in rapporto al vero e al
falso Sé. In Winnicott D. W., Sviluppo affettivo e ambiente, Roma,
Armando, 1970.
Winnicott D. W. (1968). L’uso di un oggetto e l’entrare in rapporto
attraverso identificazioni. In Winnicott D. W., Gioco e realtà, Milano,
Armando, 1974.
87
Discussione casi clinici
60 ore
Docenti: Prof. Sergio Fava
Prof. Marilena Morello
Prof. Vito Sava
Profilo accademico professionale Prof. Fava
Profilo Accademico : Neuro-Psichiatra e Psicoterapeuta- individuale e di
gruppo-
ad
indirizzo
psicoanalitico.
Già
Primario
nel
SSN
(Trentino/Veneto). Socio fondatore ASVEGRA e socio COIRAG.
Attività di Psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico e di Supervisore,
individuale ed in gruppo, ad indirizzo psicoanalitio. Più di 60
pubblicazioni
nel
campo
della
Psichiatria,
Psicoterapia,
analisi
istituzionale.
Email: [email protected]
88
Profilo accademico professionale Prof. Sava
Psicologo Psicoterapeuta
Ha
lavorato
per
molti
anni
nel
Dipartimento
delle
Tossicodipenze. Dal 2013 lavora nel Dipartimento di Salute
Mentale dell'AziendaULSS 15 del Veneto "Alta Padovana". In
questo Dipartimento è referente per l'area della psicoterapia e
per la Formazione dei tirocinanti.
E' stato Responsabile del Training di Asvegra della Scuola di
Specializzazione in Psicoterapia della Coirag fino al 2008 e dal
2009 è Direttore della Sede di Padova della medesima Scuola.
E' intervenuto in diversi convegni e se minari su argomenti
clinici e temi di psicoterapia ed è autore di numerose
pubblicazioni
nell'ambito
della
psicoterapia
psicoanalitica
individuale e di gruppo sia in ambito privato che istituzionale.
89
Obiettivi:
Formare l’allievo ad una capacità di mettere assieme e coordinare gli
aspetti emotivi derivanti dal rapporto col paziente e quelli derivati da una
comprensione psicopatologica e psicodiagnostica del caso. Pensare il
dispositivo di cura nella sua dimensione conscia ed inconscia.
Metodologia:
Gli allievi esporranno a turno situazioni cliniche (individuali e di gruppo)
che incontrano nei loro tirocini. Si faciliterà una conversazione in gruppo
mirante
all’approfondimento
dell’analisi
della
domanda,
della
metodologia clinica e del comprendere diagnostico. Si farà luce anche
delle implicazioni istituzionali e delle dinamiche affettive e relazionali
attive nel campo co-transferale
Competenze attese
Alla fine del corso l’allievo dovrebbe essere capace, nell’incontro col
paziente, di incrociare gli aspetti legati al vissuto emotivo della relazione
con una lettura psicopatologica del caso ed al tempo stesso mentalizzare
gli aspetti consci ed inconsci del dispositivo di cura.
90
Valutazione:
Si valuterà in base alla presenza, la presentazione e gli interventi sui casi.
In particolare si valuterà la capacità di collegarsi, apprendere dagli altri ed
accettare punti di vista diversi.
Alla fine del corso ogni allievo potrà effettuare un colloquio individuale
col docente.
Bibliografia:
Klein M. (1966) Sull’identificazione, in Klein M, Money-Kyrle R. Nuove
vie della psicoanalisi, Milano, Il Saggiatore Rist.1996Gaddini A.,
Riefolo G. Transfer verso il setting e processo analitico. WEB 2011
Bleger J. (1967) Psicoanalisi del setting Psicoanalitico in Genovese C. a
cura di (1988) Setting e processo psicoanalitico Milano, Raffaello Cortina
Ed.
Altre letture saranno suggerite durante il corso a partire da temi
emergenti nella discussione dei casi
91
Fondamenti della Psicoterapia psicoanalitica individuale
20 ore
Docente: Prof. Isabella Schiappadori
Profilo accademico/professionale
Psicoterapeuta di formazione psicoanalitica con esperienza di lavoro
come psicologa in ospedale psichiatrico. È tra i soci fondatori del CISPP
di Venezia.
Email: [email protected]
92
Obiettivi
-
Conoscenza degli aspetti teorici fondamentali relativi alla
psicoterapia psicoanalitica individuale e delle più importanti
modalità tecniche del processo terapeutico.
-
Approfondimento della concezione freudiana dell’apparato
psichico e considerazione dei contributi della psicoanalisi postfreudiana.
Metodologia
La modalità di comunicazione sarà impostata il più possibile sullo
scambio dialogico.
La trattazione degli argomenti terrà conto dell’esperienza degli allievi:
sarà proposta l’attività osservativa nella forma partecipata, come
propedeutica alla formulazione di ipotesi interpretative sul materiale,
come occasione di lavoro nel gruppo.
Il materiale clinico (in forma di brani di sedute di psicoterapia o situazioni
di esperienza degli allievi nel tirocinio) sarà oggetto di discussione
nell’intento di individuare i significati intrinseci alla comunicazione tra
persona-paziente e psicoterapeuta.
Saranno consigliate letture attinenti al programma, su alcune delle quali
gli allievi (individualmente o in piccolo gruppo) saranno invitati ad
esprimere per iscritto i loro commenti.
93
Programma
-
Attenzione e vicissitudini emotive nei primi colloqui (neutralità,
comprensione empatica, ipotesi diagnostiche preliminari).
-
Dinamiche
della
relazione
psicoterapeutica
(transfert
e
controtransfert e loro uso).
-
Invarianti della psicoterapia: setting e sue riformulazioni.
-
Meccanismi di difesa e resistenze.
-
Insight, elaborazione e interpretazione.
-
Impasse e reazione negativa alla terapia.
-
Osservazioni sulla tecnica di interpretazione del sogno.
-
Aspetti clinici e tecnici della conclusione della “cura”.
-
Dalla parte del terapeuta: attitudini preliminari alla formazione,
conoscenze teoriche, conquista della capacità di ascolto e della
sospensione del giudizio.
94
Competenze attese
Acquisizione e affinamento della capacità di osservare e di osservarsi.
Comprensione delle operazioni mentali presenti nel rapporto della
persona con la realtà e con il gruppo di riferimento.
Elaborazione
delle
forme
e
dei
contenuti
dell’esperienza
psicoterapeutica, riconoscendo le qualità del proprio contributo emotivo e
affettivo alla relazione.
Valutazione
Nella valutazione conclusiva si terrà conto della forma della
partecipazione agli incontri, dell’impegno dimostrato nei lavori scritti,
della disponibilità a riferire al gruppo le proprie esperienze di lavoro e di
studio.Uno scritto, riguardante gli argomenti più rilevanti trattati nel
corso, permetterà di verificare il livello di apprendimento.
95
Bibliografia
DI CHIARA, G., Curare con la psicoanalisi, Raffaello Cortina Editore,
Milano 2003.
ETCHEGOYEN, R.H. (1986), I fondamenti della tecnica psicoanalitica,
Astrolabio, Roma 1990.
FREUD, S. (1904), Psicoterapia, in OSF vol. IV, Boringhieri, Torino
1970.
FREUD, S. (1910), Psicoanalisi selvaggia, in OSF vol.VI, Boringhieri,
Torino 1974.
FREUD, S. (1913-14), Nuovi consigli sulla tecnica psicoanalitica, in
OSF vol. VII, Boringhieri, Torino 1975.
FREUD, S. (1924), La perdita della realtà nella nevrosi e nella psicosi,
in OSF vol. X, Boringhieri, Torino 1978.
FREUD, S. (1938), Scissione dell’Io nei processi di difesa, in OSF
vol.XI, Boringhieri, Torino 1979.
GABBARD, G.O. (2010), Introduzione alla psicoterapia psicodinamica,
Raffaello Cortina Editore, Milano 2011.
McWILLIAMS, N. (1999), Il caso clinico. Dal colloquio alla diagnosi,
Raffaello Cortina Editore, Milano 2006.
Altre letture potranno essere indicate, durante il corso, a integrazione
della trattazione degli argomenti svolti nelle lezioni.
96
Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo
20 ore
Docenti:, Prof. Silvia Corbella
Prof. Cesaro Danilo
Profilo accademico professionale Prof. Corbella
Psicoanalista individuale (SPI) e di gruppo (A.P.G.), socio fondatore
ARGO. Professore a contratto alla Bicocca (2004-2017). E’ nella
redazione de ‘Gli Argonauti’e nel comitato scientifico internazionale
della RPPG.
Email: [email protected]
97
Profilo accademico professionale Prof. Cesaro
Medico - psicoterapeuta - Gruppoanalista - Responsabile della Comunità
terapeutica Il Roveto socio As.Ve.Gr.a.
Email: [email protected],
Obiettivi
Prendere conoscenza con le matrici psicoanalitiche del pensiero
gruppoanalitico.
Cogliere
le
dinamiche
relazionali
interpersonali
“attraverso il gruppo” secondo la prospettiva indicata da S.H.Foulkes.
Competenze attese: sviluppare ed accrescere una disponibilità all'ascolto
ed al confronto per poter condividere, in forma dialogica, una
progettualità terapeutica sia nel setting duale che di gruppo.
Attitudini attese: maturare una specifica flessibilità ed apertura al
rapporto interpersonale per imparare a riconoscere l'importanza della
relazione nel processo terapeutico.
98
Concetti e termini chiave
Gruppoanalisi – protomentale – assoggettamento – relazione – progetto
Metodologia didattica e formativa
Il corso proporrà alcuni elementi base di teoria gruppoanalitica cercando
di evidenziare i legami storici con la psicoanalisi.
Le lezioni intendono valorizzare, anche attraverso la disposizione in
cerchio, la relazione esistente tra le parti coinvolte nell'esperienza di
apprendimento del gruppo-classe.
L'interazione tra allievi e docente viene proposta come possibile
riscoperta di quanto indicato da Foulkes nel considerare il “conduttore del
gruppo” come “una parte” del gruppo.
Lo stesso “gruppo-classe”, considerato nella sua specificità di “un
gruppo” di persone (“Il gruppo che già c'é” - Franco Fasolo) che si
interfacciano tra loro, costituisce un momento di osservazione che aiuta a
comprendere il rapporto esistente tra “osservatore ed osservato”.
99
Valutazione
La valutazione prende in considerazione il lavoro di gruppo (gruppoclasse) svolto durante il corso e l'impegno individuale. Verrà richiesto un
breve scritto dopo la prima o la seconda lezione, ed un elaborato finale
tematizzato sulla “relazione” intesa, in modo particolare, come fattore di
cura nell'ottica gruppoanalitica.
Bibliografia
D. Napolitani “Individualità e gruppalità” IPOC 2006, Milano
D.W.Winnicott “Gioco e realtà” Ed. Armando Armando 1974, Roma
S.A. Mitchell “Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi” Bollati
Boringhieri 1995, Torino
F. Fasolo “Gruppoanalisi e salute mentale” Ed. CLEUP 2009, Padova
Articoli proposti a lezione.
100
Psicopatologia I
ore 28
Docenti : Prof. Giancarlo Cuccato,
Prof. Leonardo Meneghetti
Profilo accademico professionale Prof. Cuccato
Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta, Management sanitario
Direttore U.O.C. 2° Servizio Psichiatrico di Padova, Componente di
Commissioni Regionali (Sanità Penitenziaria, Prevenzion e Suicidio)
e Ministeriali (MIUR – Scuole di Psicoterapia)
Docente
Scuola
di
Specializzazione in Psicoterapia e in Corsi di
Formazione per personale sociosanitario
Email: [email protected]
101
Obiettivi (Prof. Cuccato)
- Conoscenza e
comprensione delle basi
psicofarmacologia e dei
neurobiologiche
meccanismi d’azione
delle
della
principali
categorie psicofarmacologiche
- Conoscenza generale della psicofarmacoterapia dei disturbi mentali
e comprensione della sua funzione nel progetto terapeutico
- Sviluppo di una maggior consapevolezza della proficuità di un
approccio
integrato (psicofarmacologia
disturbi psicopatologici,
e psicoterapia)
in particolare
di quelli
ai diversi
complessi e
multiproblematici
Concetti e termini chiave (Prof. Cuccato)
- Psicopatologia
- Psicofarmacologia
-
Psicoterapia
-
Neurobiologia
-
Approccio integrato
Metodologia didattica/formativa (Prof. Cuccato)
Lezione integrata con casi clinici e con il coinvolgimento attivo degli
allievi. Argomenti trattati:
- Basi
neurobiologiche
della
Psicofarmacologia
e
meccanismi
d’azione delle principali categorie psicofarmacologiche
- Nozioni di Psicofarmacologia applicata ai principali quadri
102
clinici psichiatrici
- Rapporti tra Psicofarmacologia e Psicopatologia .
Valutazione (Prof. Cuccato)
La valutazione sarà effettuata sulla partecipazione attiva durante lo
svolgimento delle lezioni e sul valore delle
risposte ad una
serie di
domande (domande aperte) attinenti ai temi trattati, alla fine del corso.
Bibliografia essenziale di riferimento (Prof. Cuccato)
Altamura A. C., a cura di (2009). Fondamenti di psichiatria e
psicofarmacologia clinica. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore.
Del Corno F.,
Lang M., Taidelli G., a cura di (1990). Le terapie
combinate in psichiatria. Metodologia della ricerca e pratica clinica
nell'integrazione tra psicofarmaci e psicoterapia. Milano: F. Angeli.
103
Profilo accademico professionale Prof. Meneghetti
Direttore U.O.A. di psichiatria di
Cittadella, ha svolto un training
psicoanalitico individuale e di gruppo con membro didatta del C.I.P.A. e
della I.A.P.A., si interessa da molti anni di psicopatologia e
fenomenologia. Ha concluso un Master in Psicofarmacologia Clinica
presso l’Università Vita-Salute S. Raffaele. E’ stato membro del comitato
di redazione della rivista Psichiatria Generale e dell’Età Evolutiva dal
1994 al 2012. E’ segretario dell’”Associazione Scientifica Psichiatria e
Filosofia”
E-mail: [email protected]
Obiettivi (Prof. Meneghetti)
La Psicopatologia come fondamento della diagnosi, della comprensione e
della terapia dei disturbi mentali
104
Contenuti del corso (Prof. Meneghetti)
-
Distinzione
e
rapporto
tra
fenomenologia
filosofica
e
psicopatologia fenomenologica.
-
Differenze e rapporto tra diagnosi fenomenologica-antropologica e
diagnosi sintomatologica-criteriologica. L’oggetto dell’esperienza
psichiatrica: il vissuto del malato. Rapporto tra sintomo medico e
sintomo psichiatrico.
-
La conoscenza del paziente in prima, seconda e terza persona.
-
Metodologia dell’esame psichico in psichiatria.
-
Rapporto tra psicopatologia, prassi istituzionale e psicoterapia.
-
Le nevrosi, le psicosi e i disturbi di personalità: il punto della
psicopatologia in rapporto ai concetti di identità, temporalità,
spazialità e intersoggettività (CENNI)
Metodologia (Prof. Meneghetti)
Lezioni frontali con presentazione di materiale clinico e di altro materiale
didattico, finalizzate il più possibile alla discussione e all’interazione di
gruppo. Verrà chiesto agli allievi di proporre a loro volta materiale
attinente alla propria esperienza clinica o lavorativa.
Competenze attese (Prof. Meneghetti)
Sviluppo di una mentalità critica e acquisizione di conoscenze
esperenziali propedeutiche alla psicoterapia.
105
Valutazione (Prof. Meneghetti)
Verranno prese in considerazione la partecipazione e le interazioni
grippali durante le ore di lezione in aula. Al termine del corso verrà
chiesto all’allievo di discutere su uno degli argomenti svolti durante il
corso e su un caso clinico da un punto di vista psicopatologico e del
progetto terapeutico.
Bibliografia (Prof. Meneghetti)
Testo fondamentale:
Stanghellini G., Rossi Monti M., “Psicologia del patologico, una
prospettiva fenomenologico-dinamica”, Raffaello Cortina, 2009
Testi di consultazione:
ogni allievo è invitato alla lettura di almeno uno dei testi seguenti:
“Senso ed esistenza”, Gilberto Di Petta , EUR
“Patologia di un eremitaggio. Uno studio sull’autismo schizofrenico”,
Arnaldo Ballerini, Bollati Boringhieri
“Il caso Ernst Wagner. Lo sterminatore e il drammaturgo”, Danilo
Cargnello, Feltrinelli
“La diagnosi in psichiatria”, A. Ballerini, Carocci ed., 2009
106
Gruppo Esperienziale in assetto dinamico
ore 20
Docente: Prof. Andrea Dallaporta
Profilo accademico professionale
Ho sviluppato la mia carriera all’interno dei servizi psichiatrici pubblici
prima come assistente negli Ospedali psichiatri di Venezia e Padova poi
nel Servizio sanitario Nazionale fino ad essere nominato direttore di
Dipartimento presso al U.S.S.L. n.17 del Veneto di Este, Monselice,
Conselve. Per la mia formazione ho completato psicoterapie personali di
gruppo e individuale. Sono docente della scuola di specializzazione in
psicoterapia della C.O.I.R.A.G. dalla fondazione (1993). Ho svolto varie
attività formative in varie strutture psichiatriche pubbliche e del privato
sociale.
Email: [email protected]
107
Obiettivi:
Dopo aver costituito il gruppo classe in assetto esperienziale, il
conduttore favorisce l’emergere nel gruppo di dinamiche più o
meno consce riferite ai fantasmi, portati dai singoli o dal
gruppo, relativi alla formazione e al rapporto con la Scuola
COIRAG come istituzione e come gruppo di docenti. La
emersione e la elaborazione, per quanto possibile, di q uesti
fantasmi, assieme all’esperienza di partecipare ad un gruppo di
lavoro di tipo esperienziale costituiscono l’obbiettivo di questo
spazio didattico-formativo.
Metodologia:
Il gruppo dinamico si articola, in otto sessioni di due ore
ciascuna distribuite lungo tutto l’arco dell’anno accademico; il
lavoro è impostato in modo tale che il gruppo classe possa fare
l’esperienza di essere un gruppo di lavoro centrato sul compito
e allo stesso tempo ogni allievo possa avvicinare in modo
prudente l’esperienza e le implicazioni personali di essere
inserito in un gruppo. Il docente è il conduttore del gruppo.
L’assetto del gruppo potrà anche variare da gruppo verbale a
gruppo in assetto Social dreaming.
Potranno essere utilizzati anche filmati o altro mater iale
audiovisivo
sempre
connesso
con
il
tema
della
attività
formativa.
L’incontro conclusivo è di durata doppia rispetto agli altri,
quattro ore, ed è articolato in una prima fase di gruppo
espressivo mediato in cui gli allievi sono chiamati a produrre un
108
collage, un poster collettivo in cui le parti prodotte da ogni
singolo allievo siano riconoscibili e trovino una collocazione
congrua nel pannello complessivo; una seconda parte di altre
due ore è dedicata alla riflessione, commento, rielaborazione
attraverso la parola del prodotto espressivo elaborato nella
prima fase.
Competenze attese:
Per ogni singolo allievo questo spazio didattico -formativo
dovrebbe costituirsi come l’esperienza
di essere parte di un
gruppo simile ad un piccolo gruppo auto cent rato; ma questo
gruppo
non ha l’obbiettivo della cura dei partecipanti, ma la
rielaborazione sul proprio essere gruppo in formazione, sui suoi
rapporti concreti e immaginari con la scuola e il corpo docente;
pertanto
la
conduzione
evita
gli
aspetti
eccess ivamente
introspettivi sui singoli partecipanti, ma favorisce l’attenzione
sulle dinamiche del gruppo nel suo complesso, sviluppandole e
evidenziandole
all’occorrenza, in modo che i partecipanti le
possano percepire e vivere.
Inoltre questo assetto si presta a favorire il miglioramento delle
dinamiche interne al gruppo classe, alla riflessione comune sul
significato di apprendere dall’esperienza e di essere membri
attivi di un impegno formativo che li coinvolge assieme ai
docenti
e
all’organizzazione
della
Scuola
COIRAG.
Dall’esperienza degli anni precedenti questa attività si salda in
modo molto coerente con quella del Work Shop Nazionale di
Fiesole di cui è preparazione e proseguimento.
109
Valutazione
Il conduttore del gruppo dinamico partecipa all’inco ntro di
valutazione di fine anno tenuto con la presenza di tutti i docenti
dell’anno di corso, ma non esprime un voto finale come per gli
altri insegnamenti; si limita a interloquire con gli altri docenti
in base alla propria conoscenza dei singoli allievi e del gruppo
classe.
Questa
astinenza dal voto del conduttore del gruppo
dinamico è conseguente alla necessità di non influenzare la
libera espressione degli allievi nello svolgersi degli incontri di
gruppo dinamico.
Bibliografia:
Bleger J. (1996) Psichoigiene y Psicologia Istitucional: Editorial Paidòs,
Buenos Aires. (trad. it. Psicoigiene e Psicologia Istituzionale: edizioni la
meridiana 2011)
Corbella S. (2003). Storie e luoghi del gruppo: Raffaello Cortina
Marinelli S., Neri C. (2011) a cura di Il gruppo esperienziale: Libreria
Cortina Milano
C. Neri, A. Correale, P. Fadda (1987) Letture Bioniane. Borla
110
Dettaglio insegnamenti II anno
Coordinatore II anno: Enrico Stenico
COGNOME
NOME
INSEGNAMENTO
Ore
Stenico
Enrico
Gruppo di Tutoring
20
Gritti
Valeria
Cattelan
Chiara
Psicologia dello sviluppo II
24
Padoani
Walter
Mescalchin
Antonietta
Silvestri
Angelo
Silvestro
Alessandra
Fava
Sergio
De Mari
Massimo
Padoani
Walter
Dallaporta
Andrea
Processo diagnostico e costruzione
del progetto terapeutico II
Psicoterapia
psicoanalitica
individuale II
Psicoterapia
psicoanalitica
di
gruppo II
20
28
24
Psicopatologia II
28
Discussione casi clinici
60
Gruppo Esperienziale in assetto
dinamico
20
Seminari teorico/clinici
42
Ore integrative
7
111
Gruppo di Tutoring
Ore 20
Docente: Prof. Enrico Stenico
Profilo accademico professionale
Medico Psichiatra presso vari Sevizi Psichiatrici Pubblici dal 1977 al
2002 in particolare presso l'USSL di Cittadella con il Prof. Fasolo come
Aiuto Responsabile di strutture di degenza e ambulatoriali. Psicoterapeuta
individuale e di gruppo e docente di Psicoterapia di Gruppo presso le
Scuole Coirag e lREP di Padova.
E-mail: [email protected]
[email protected]
112
Obiettivi:
Indirizzare, accompagnare e monitorare il percorso degli allievi del II
corso rispetto alle esigenze generali e specifiche della didattica, svolgere
un lavoro di trade-union e facilitazione nel rapporto tra docenza e classe,
coordinare e monitorare gli impegni formativi generali (tirocinio,
valutazione, osservazione), recepire, discutere e analizzare suggerimenti,
problematiche e difficoltà personali o della classe nello svolgimento delle
attività curriculari.
Parole chiave
Tutoraggio, coordinamento, facilitazione
Metodologia:
Tale obiettivo viene perseguito tramite incontri periodici col gruppo
classe, incontri individuali di ascolto e/o restituzione, partecipazione agli
organi collegiali didattico- gestionali (CdS, incontro docenti, incontri di
coordinamento)
Non è prevista una valutazione degli allievi ma si configura come
contributo al processo valutativo didattico globale.
113
Psicologia dello sviluppo II
ore 24
Docenti: Prof. Chiara Cattelan
Prof. Valeria Gritti
Profilo accademico/professionale Prof. Chiara Cattelan
Medico Chirurgo, Specialista in Pediatria e in Neuropsichiatria Infantile
Membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e
dell’International Psychoanalitic Association (IPA)
Socio SEPEA (Société Européenne pour la Psychanalyse de l’Enfant et de
l’Adolescent)
Responsabile del Servizio di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica del
Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino dell’Università di
Padova
Incarichi di docenza: Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria
Infantile ; Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di
Padova; Istituto nazionale di training SPI Sezione Veneto Emiliana ;
114
Scuola di specializzazione COIRAG; Supervisore AIPPI; Supervisore
Centro Studi Marta Harris Modello Tavistock
Socio fondatore del Frances Tustin Memorial Trust
Membro dell’International Symposium on Psychoanalysis and Autistic
Spectrum Disorders.
Autrice di numerose pubblicazioni su riviste italiane e straniere.
Email: [email protected]
Obiettivi (Prof. Cattelan):
Il corso si propone di trasmettere una metodologia d’approccio ad alcuni
aspetti
importanti
della psicoterapia
dell’età evolutiva. Prevede
l’approfondimento di principi che concernono la diagnosi e la terapia di
alcuni quadri d’impatto rilevante per la loro frequenza o gravità. Come
punto di partenza sarà data attenzione al momento della consultazione
inteso come parte integrante dell’intero progetto-processo terapeutico,
fondamentale per porre le basi dell’alleanza di lavoro con i genitori e del
lavoro sulla relazione transferale con il bambino/adolescente. E’
necessario che l’allievo impari a lavorare con la famiglia, intesa come
unità gruppale interna ed esterna, nelle sue complesse dinamiche
transferali al fine di favorire la continuità del processo terapeutico. Gli
allievi dovranno imparare a gestire questa complessità, acquisendo il
concetto di neutralità e lavorando sul controtransfert in modo da dosare la
restituzione ed evitare l’intervento interpretativo ove non opportuno.
Particolare rilievo sarà dato al significato dei concetti di “contenimento” e
di transfert infantile nei suoi segnali precoci che il terapeuta deve
115
imparare a riconoscere. Per quanto riguarda l’autismo, sarà occasione di
approfondire i temi della comunicazione non-verbale ed il funzionamento
delle aree primitive della mente anche in pazienti di altra età e con altri
quadri che rivelano aree di funzionamento autistico separate dal resto
della personalità. Ci sarà la possibilità di accennare al paziente difficile da
raggiungere in terapia.
L’autismo sarà inteso anche come chiave di lettura per altri quadri
psicopatologici.
Modalità (Prof. Cattelan):
Si alterneranno momenti di didattica frontale, maggiormente incentrati su
aspetti teorici, ad attivazioni d'aula con approfondimento di casi proposti
dai docenti o dagli allievi stessi.
Bibliografia essenziale (Prof. Cattelan)
Cattelan C (2012) Di cosa parliamo quando parliamo di autismo Rivista
di Psicoanalisi, 2012, LVIII, 4,1001-1015
Ferro A. (1992) : La Tecnica nella Psicoanalisi Infantile Cortina
Joseph B.(1998 ) :Thinking about a playroom. Journal of child
psychotherapy Volume 24, Issue 3, pages 359 – 366
Meltzer (1975). L’identificazione adesiva. In “La comprensione della
bellezza”. Loescher, Torino, 1981.
Odgen T. H. (1989). Il limite primigenio dell’esperienza. Astrolabio,
Roma, 1992. Titolo originale: The primitive edge of experience. Jason
Aronson, New Jersey.
116
Tustin F.( 1986). Barriere autistiche nei pazienti nevrotici. Borla , Roma,
1990.
Tustin F. (1990). Protezioni autistiche nei bambini e negli adulti. Cortina,
Milano, 1991.
Bibliografia di approfondimento (Prof. Cattelan)
Borgogno F. (1999) (a cura di). La partecipazione affettiva dell'analista. Il
contributo di Sandor Ferenczi al pensiero psicoanalitico contemporaneo.
Franco Angeli, Milano.
Ferenczi S. (1908-1912). Opere-Vol. 1. Ferenczi S. (1913-1919). OpereVol. 2. Raffaello Cortina, 1990.Ferenczi S. (1919-1926). Opere-Vol. 3.
Ferenczi S. (1927-1933). Opere-Vol. 4. Raffaello Cortina.
Houzel D. (1998). Intervista sull’autismo – una conversazione
psicoanalitica. Mineo G., Messeci S., Oliva S. (a cura di). Astrolabio,
Roma.
Maiello S. (1998). Trauma prenatale e autismo. Richard e Piggle, 6(3),
pp. 271-296.
Mitrani J.L. (1994) On Adhesive Pseudo - Object Relation - Part I:
Theory. Contemporary Psychoanalysis, 30, pp. 348-366.
Petrelli D.(1993) :L’alleanza terapeutica nel rapporto con i genitori.
Richard e Piggle,1,1,1993
117
Resnik S. (1986). L’esperienza psicotica. Bollati Boringhieri, Torino,
1996.
Tustin F. (1994). Autistic children who are assessed as not braindamaged. The Journal of Child Psychotherapy, 1, pp. 103-129.
Tustin F. (1995). Il perpetuarsi di un errore. Richard e Piggle, 3, pp. 4-22.
D. Winnicott: L’odio nel controtransfert
118
Profilo accademico/professionale Prof. Valeria Gritti
Psicologa psicoterapeuta, libera professionista, Giudice Onorario
Tribunale per i Minorenni di Venezia. Esperta di Tutela minorile, ha
lavorato diversi anni presso servizi pubblici di tutela minori, esperta CTU
in ambito penale per l’audizione e la valutazione in casi di abuso su
minori.
Email: [email protected]
Obiettivi (Prof. Gritti)
Le 8 ore di insegnamento hanno l’obbiettivo di introdurre nel corso l’area
della psicologia della coppia e della famiglia. Verrà quindi favorita una
riflessione sul tema del funzionamento della coppia e della famiglia, sia
tramite la trasmissione di modelli teorici di riferimento sia tramite il
confronto diretto su situazioni cliniche. Inoltre verrà sviluppato
l’approfondimento delle dinamiche che portano alla formazione delle
119
coppie e delle famiglie , nonché quelle che consentono il mantenimento di
tali relazioni nel tempo. Ulteriore obbiettivo sarà quello di stimolare gli
allievi nella consapevolezza
dell’attivazione
dei propri aspetti
controtransferali e delle implicazioni a livello profondo e personale che la
pratica del lavoro con la coppia e la famiglia provocano nel terapeuta, per
quel che riguarda le dinamiche di triangolazione che questa specifica
attività determina.
Metodologia (Prof. Gritti)
Le lezioni frontali verranno alternate a presentazioni sia da parte della
docente che, se possibile, degli allievi, con presentazioni di situazioni di
problematiche di coppia e di famiglia, con le possibili modalità di
consulenza e/o interventi terapeutici.
Competenze attese (Prof. Gritti)
Si attende che l’allievo sia in grado di conoscere le principali teorie
relative al funzionamento di coppia e della famiglia, integrandole a quelle
relative alla psicologia dello sviluppo, al fine di essere in grado di pensare
a progetti di intervento, sia individuali che di coppia e di famiglia, che
tengano conto anche di questi elementi.
120
Valutazione (Prof. Gritti)
La valutazione avverrà sia tenendo conto della partecipazione durante le
lezioni sia dell’esito di una produzione scritta mirata a valutare
l’apprendimento
degli
allievi
dei
concetti
di
base
relativi
al
funzionamento della coppia e della famiglia.
Parole Chiave
(Prof. Gritti)
Contratto narcisistico, vincolo, patto denegativo, patto narcisista,
transgenerazionale
Bibliografia (Prof. Gritti)
Losso R. “ Psicoanalisi della famiglia”, Franco Angeli, Milano
De Simone Gilda “Le famiglie di Edipo”, Borla
Felicity De Zulueta “Dal dolore alla violenza. Le origini traumatiche
dell’aggressività”, Raffaello Cortina
Benjamin Jessica “Legami d’amore. Il rapporto di potere nelle relazioni
amorose” Rosemberg e sellier
Kemberg Otto “Relazioni d’amore. Normalità e patologia”, Raffaello
Cortina
121
Norsa D. Zavattini G.C.
“Intimità e Collusione “
Teoria e tecnica
della psicoterapia psicoanalitica di coppia CORTINA R Editori .
Anne Ancelin Schutzenberger “ La sindrome degli antenati. Psicoterapia
transgenerazionale e i legami nascosti nell’albero genealogico” Di Renzo
Editore
Anna Maria Nicolò e Gemma Trapanese “Quale psicoanalisi per la
famiglia” Franco Angeli
122
Diagnostica Clinica e Progetto Terapeutico II
ore 24
Docente: Prof. Walter Padoani
Obiettivi:
Aiutare gli allievi ad affrontare il primo contatto col paziente, ad orientare
il proprio percorso diagnostico evidenziando tutti i punti di repere
psicopatologici, a connotare la relazione in un'ottica psicodinamica e a
formulare un contestuale progetto di cura.
Metodologia:
Il lavoro si svolgerà in aula con lezioni frontali e con discussione di casi
clinici.
Competenze attese:
Individuazione dei principali quadri psicopatologici e della costellazione
difensiva sottesa ai fini di definire un adeguato progetto di cura.
123
In particolare si tratteranno:
- Primo colloquio e valutazione psicodinamica del paziente
- Disturbi dello spettro schizofrenico
- Disturbi affettivi e d'ansia
- Demenza e altri disturbi cognitivi
- Disturbi da uso di sostanze
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi di personalità
- Psichiatria transculturale
Bibliografia:
Allen J.G., Fonagy P., Bateman A.W. (2008) La Mentalizzazione nella
Pratica Clinica. Milano, Cortina, 2010
Bowlby J. (1988). Una Base Sicura. Milano, Cortina,1989
Freud S. (1915-17) Introduzione alla Psicoanalisi. Torino, Bollati
Boringhieri, 1978
Gabbard G.O. (1994) Psichiatria psicodinamica. Milano, Cortina, 1995
Holmes J. (1993). La Teoria dell'Attaccamento. Milano, Cortina,1994
Kernberg O. (1975) Sindromi Marginali e Narcisismo Patologico. Torino,
Bollati Boringhieri, 1978
Mc Williams (2004) Psicoterapia psicoanalitica. Milano, Cortina, 2006
Mc Williams (2011) La diagnosi psicoanalitica. Roma, Astrolabio, 2012
Sullivan H.S. (1954) Il Colloquio Psichiatrico. Milano, Feltrinelli, 1967
Winnicott D.W. (1958) Dalla Pediatria alla Psicoanalisi. Firenze,
G.Martinelli, 1975
124
World Health Organization (1993). ICD 10 Decima Revisione della
Classificazione Internazionale delle Sindromi e dei Disturbi Psichici e
Comportamentali. Milano, Masson, 1995
Valutazione:
La valutazione terrà conto della qualità del lavoro in aula e delle
interazioni gruppali. Si proporrà al termine del corso un caso clinico da
inquadrare dal punto di vista diagnostico e per il quale formulare un
possibile progetto terapeutico.
125
Fondamenti della psicoterapia analitica individuale II
ore 28
Docente: Prof. Antonietta Mescalchin
Obiettivi
L’approfondimento delle conoscenze teoriche di base con particolare
riguardo agli aspetti tecnici che regolano il modello della psicoterapia
individuale ad orientamento psicoanalitico.
Metodologia
In collegamento con l’anno precedente verranno proposti ulteriori
approfondimenti sugli argomenti, sia teorici che tecnici, che stanno alla
base di una terapia psicoanalitica individuale. In particolare si tratterà di
differenti usi del transfert e di come utilizzare il controtransfert per
progredire nella comprensione del paziente, di meccanismi di difesa tra
cui in particolare l’identificazione proiettiva. Si potrà approfondire la
teoria del sogno e i principi di tecnica terapeutica nel lavoro sui sogni.
L’ansia sarà un argomento importante che verrà approfondito dal punto di
126
vista sia teorico che clinico. Continuo sarà il riferimento e la
presentazione di materiale clinico. Eventuali modificazioni di parte del
programma potranno risultare da suggerimenti e proposte da parte degli
allievi.
Competenze attese
Saper discutere sempre meglio le esperienze cliniche proposte dai
docenti, con capacità critiche ed autocritiche, integrandole con le
acquisizioni teoriche apprese a lezione e dalle letture consigliate. Saper
esporre qualche esperienza clinica personale collocandola all’interno di
un linguaggio di riferimento condiviso. Provare a proporre qualche
progetto terapeutico che si ritiene adatto ad una determinata persona .
Bibliografia
Freud S., (1925) Inibizione, sintomo e angoscia, OSF 10, Torino,
Boringhieri, 1978 pp. 237-317
Gabbard G. O. (2004) Introduzione alla psicoterapia psicodinamica,
Raffaello Cortina editore, Milano 2005.
Quinodoz J. M. (2004) Leggere Freud, Borla editore, Roma 2005.
Etchegoyen R.H., (1986), I fondamenti della tecnica psicoanalitica,
Roma, Astrolabio,1990
127
Valutazione
Verranno valutate sia la capacità di intervenire in modo partecipe e via
via più “pertinente” durante le lezioni e le discussioni, sia l’interesse
mostrato per le letture proposte.
Agli allievi sarà richiesto di produrre un elaborato scritto individuale e
delle relazioni individuali o in piccoli gruppi sugli argomenti di maggior
rilievo.
128
Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo II
ore 24
Docente: Prof. Angelo Silvestri
Profilo Accademico/Professionale :
Medico psichiatra; Dottore di ricerca in scienze psichiatriche;
Psicoterapeuta; Socio ordinario ASVEGRA e APG; Docente di
“Psicoterapia di gruppo con elementi di valutazione” per la Scuola di
Specialità in Psicoterapia della COIRAG sede di Padova dal 2003
Email: [email protected]
129
Obiettivi
Fornire agli allievi una cornice teorico-tecnica orientata alla prassi, entro
cui articolare le diverse teorie psicoanalitiche del gruppo presentate nel I°
corso.
1. La progettazione del gruppo: quale gruppo per quali
pazienti?; criteri orientativi per scegliere quale intervento
di gruppo attuare.
2. L'avvio del gruppo: selezione e preparazione dei pazienti,
il contratto terapeutico, prime sedute, stati nascenti e loro
semeiotica.
3. Conduzione e manutenzione del gruppo: modalità di
intervento a disposizione del terapeuta; fattori terapeutici
attivi nella dimensione gruppale rispetto a quella
individuale; situazioni critiche e fenomeni potenzialmente
distruttivi per il gruppo, capro espiatorio e non detto;
valutazioni in corso d'opera.
4. Conclusione della terapia di gruppo e del gruppo.
2. Stimolare e favorire la riflessione degli allievi sui nodi essenziali
per lo sviluppo della specifica competenza riguardante lo “stare
terapeutico” nella situazione di gruppo.
1. L'osservazione nel gruppo.
2. I diversi piani di realtà attivi nella situazione gruppale.
3. La specificità della posizione del terapeuta nella situazione
di gruppo rispetto a quella individuale.
130
Competenze attese:
Gli allievi dovranno aver appreso la specificità del lavoro e del pensiero
gruppale e le sue possibili articolazioni in ambiti differenti. In particolare
dovranno dimostrare:
1. La conoscenza dei principali strumenti concettuali relativi alla
terapia di gruppo.
2. La comprensione del significato e del ruolo dell'osservazione
partecipante nella psicoterapia di gruppo
3. La capacità di distinguere i vari livelli psicodinamici della seduta
(individuale, interattivo e di gruppo).
4. La capacità di discutere criticamente ed autocriticamente lo
svolgimento di una seduta o di una particolare situazione di
gruppo.
5. La capacità di discutere criticamente un’ipotesi di lavoro gruppale
con riferimento a necessità e a contesti diversi
6. La capacità di discutere criticamente un caso clinico in vista di un
invio o di un inserimento.
Modalità di svolgimento dell'attività didattica:
Il lavoro in aula sarà organizzato, fin dalla prima lezione, secondo la
modalità della ricerca dialogica. Per quanto riguarda i contenuti, il corso
sarà costruito a partire da materiale clinico proposto dal docente e dagli
allievi.
131
Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente:
La valutazione avverrà con una prova scritta da svolgersi in un tempo
definito in aula , come verifica delle conoscenze acquisite e delle capacità
critiche e sintetiche dell’allievo, rispetto ad aspetti teorici e clinici della
disciplina. Il voto sarà motivato con un commento scritto da parte del
docente. La valutazione della partecipazione terrà prevalentemente conto
della capacità dell’allievo di discutere e porre quesiti, interagendo con il
gruppo e il docente in modo critico e costruttivo, al di là della mera
dimostrazione delle proprie conoscenze.
132
Bibliografia essenziale di riferimento
Kaës R. (2006). Le teorie psicoanalitiche del gruppo. Roma: Edizioni
Borla.
Silvestri A. (1993). Psicoterapie di gruppo ad indirizzo psicoanalitico. In:
Santonastaso P., a cura di, Manuale di Psicoterapia. Milano: Masson.
Neri C. (1995). Glossario. In Neri C., Gruppo. Roma: Edizioni Borla.
Corbella, S. (2003). Storie e luoghi del gruppo. Milano: Raffaello
Cortina.
Silvestri A. e Ferruzza E. (2012). Originalità e valore euristico del
pensiero di Ferdinando Vanni sulla psicoterapia di gruppo. In corso di
stampa su Gruppi.
Ulteriori strumenti di approfondimento verranno segnalati dal docente nel
corso delle lezioni e potranno essere trovati nel sito dedicato al corso e
riservato agli allievi: https://sites.google.com/site/parliamodigruppi/home
133
Psicopatologia II
ore 28
Docente: Prof. Alessandra Silvestro
Profilo Accademico/Professionale
Psichiatra e psicoterapeuta
Dirigente medico presso il 1 Servizio psichiatrico del ULSS 16 dal 1990
dal 2008 coordinatrice delle attività di gruppo psicoterapiche e formative
presso il 1 Servizio Psichiatrico Ulss 16 di Padova, vicepresidente
Asvegra
Professore a contratto presso l'Università Iusve di Mestre (VE), Corso di
laurea
in
Psicologia
dell’Educazione
con
l'insegnamento
di
Psicopatologia Descrittiva
Professore Docente presso la sede di Padova della scuola Coirag con
l'insegnamento di Psicopatologia dal 2012
Autrice di varie pubblicazioni che segnalano l'interesse per la ricerca
sulla psicoterapia di gruppo in ambito istituzionale:
- 2014 Silvestro A. Terapia di gruppo per pazienti depressi: in
Gruppi vol XV
134
- 2012 Silvestro A comunicazione al V congresso internazionale di
Psiconalisi della coppia e della famiglia Pd luglio 2012” I legami
fraterni come vertice osservativo nelle patologie mentali gravi”
- 2011 Silvestro A et coll.: Laboratorio sui gruppi, in Gruppi per
Adulti a cura di F. Fasolo, O.Galuppi, T. Baisini PD 2011
- 2009 Silvestro A et coll : Istitutional Group Therapy for depressed
patients: from the petrification of Medusa to a movement toward
Harmony, Poster presentato al 17° congresso IAGP Roma 2009
- 2009 Silvestro A e coll: Group Therapy Laboratories in Public
Mental Health Center, comunicazione al 17° congresso IAGP
Roma 2009
- 2005 Silvestro A. e coll : Il Volto di Medusa , in Sviluppi della
Soggettualità nelle Reti Sociali, PD 2OO5
Obiettivi
Incrementare l’apprendimento dei quadri psicopatologici e la
diagnosi differenziale
Metodologia
lezione frontale, gruppi di discussione role playing
Competenze attese
capacità di distinguere vari quadri psicopatologici, capacità di
porre attenzione alle manifestazioni psicopatologiche e le loro
eventuali differenze nella relazione duale e di gruppo
135
Programma
-
Psicopatologia dell’intersoggettività
-
Il concetto di dispositivo di vulnerabilità
-
Il corpo in psicopatologia: l’isteria è veramente scomparsa?
-
Le manifestazioni nel corpo: dai disturbi della sfera alimentare all’
area border-line
-
Diagnosi differenziale e suo utilizzo per la psicoterapia
Bibliografia
Testo principale
Glen O. Gabbard (2007) Psichiatria psicodinamica Milano: R. Cortina
Raffaello
Testi a scelta:
Baldassarre M.(2013). Diagnosi e Psicoterapia-Roma: Alpes
Chabert C., Kaës R., Lanouziere J., Schniewind A. (2006). Figure della
depressione- Roma: Borla
Charbonneau G. (2007). La situazione esistenziale delle persone istericheRoma: Fioriti G.
Di Petta G,et al (2014).L' ora del vero sentire: corpo, delirio, mondo. La
seconda generazione della psicopatologia fenomenologica italiana- Roma:
Fioriti G.
136
Foucault M.(20010).Il potere psichiatrico. Corso al Collège de France
(1973-1974)-Milano: Feltrinelliper pazienti depressi:
--
-Silvestro A. Terapia di gruppo
dalla “retentio” depressiva al movimento di
“Armonia” in Gruppi vol XV 2014
Stanghellini G. (2006). Psicopatologia del senso comune-Milano: R.
Cortina
Valutazione:
Partecipazione in classe e lavoro di gruppo, elaborato scritto su
casi clinici
137
Discussione casi clinici
Docenti:
60 ore
Prof. Sergio Fava
Prof. Massimo De Mari
Profilo Accademico Professionale Prof. Fava
Profilo Accademico : Neuro-Psichiatra e Psicoterapeuta- individuale e di
gruppo-
ad
indirizzo
psicoanalitico.
Già
Primario
nel
SSN
(Trentino/Veneto). Socio fondatore ASVEGRA e socio COIRAG.
Attività di Psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico e di Supervisore,
individuale ed in gruppo, ad indirizzo psicoanalitio. Più di 60
pubblicazioni
nel
campo
della
Psichiatria,
Psicoterapia,
analisi
istituzionale.
Email: [email protected]
138
Prof. De Mari
Obiettivi:
Dopo una valutazione della domanda e del bisogno del paziente l’allievo
sia capace di proporre una ipotesi diagnostica. Allo stesso tempo l’A.
sappia prospettare un dispositivo di presa in carico avendo presente sia le
indicazioni cliniche che la dimensione inconscia del dispositivo e del
progetto.
Metodologia:
Gli allievi esporranno a turno situazioni cliniche (individuali e di gruppo)
che incontrano nei loro tirocini. Si faciliterà una conversazione in gruppo
mirante
all’approfondimento
dell’analisi
della
domanda,
della
metodologia clinica e del comprendere diagnostico. Si farà luce anche
delle implicazioni istituzionali e delle dinamiche affettive e relazionali
attive nel campo co-transferale
139
Competenze attese:
L’allievo dovrebbe acquisire una sensibilità alla cura del paziente
attraverso un dispositivo ed un progetto terapeutico che utilizzino un
vertice di riferimento psicoanalitico nella sue declinazione individuale,
gruppale ed istituzionale oltre ad una capacità di lettura psicopatologica.
Bibliografia:
Freud S. (1921) Psicologia delle masse ed analisi dell’io, in OSF Vol. IX,
Torino, Bollati-Boringhieri, 1989,
Jaques E. (1955), Sistemi sociali come difesa dall’ansia depressiva e
persecutoria. Contributo allo studio psicoanalitico dei processi sociali in
Klein M., Heimann P., Money-Kyrle R.(Ed), Nuove vie della
psicoanalisi, Milano, il Saggiatore (1996)
Gaillard G. (2004) De la ripetition traumatique à la mise en pensée : le
travail psychique des professionels dans les institutions de soin et de
travail social. Revue de psychoterapie psychoanalitique de Groupe 42.
Altre letture teoriche saranno suggerite a partire da tematiche emerse
dalla discussione sui casi.
140
Valutazione:
Si valuterà in base alla presenza, la presentazione e gli interventi sui casi.
In particolare si valuterà la capacità di collegarsi, apprendere dagli altri ed
accettare punti di vista diversi.
Alla fine del corso ogni allievo potrà effettuare un colloquio individuale
col docente.
141
Gruppo esperienziale in assetto dinamico
ore: 20
Docente: prof. Andrea Dallaporta
Profilo accademico professionale
Ho sviluppato la mia carriera all’interno dei servizi psichiatrici pubblici
prima come assistente negli Ospedali psichiatri di Venezia e Padova poi
nel Servizio sanitario Nazionale fino ad essere nominato direttore di
Dipartimento presso al U.S.S.L. n.17 del Veneto di Este, Monselice,
Conselve. Per la mia formazione personale ho completato psicoterapie di
gruppo e individuale. Sono dicente della scuola di specializzazione in
psicoterapia della C.O.I.R.A.G. dalla fondazione (1993). Ho svolto varie
attività formative in varie strutture psichiatriche pubbliche e del privato
sociale.
Email: [email protected]
142
Obiettivi:
Definire l’obiettivo del corso:
Il 2° anno rappresenta una prosecuzione e un approfondimento
del lavoro svolto durante il primo anno, avvantaggiati dalla
esperienza che il gruppo classe ha fatto nel corso del primo
anno. Quindi anche nel corso di questo anno il conduttore
favorisce l’emergere nel gruppo di dinamiche più o meno
consce riferite ai fantasmi, portati dai singoli o dal gruppo,
relativi alla formazione e al rapporto con la Scuola COIRAG
come istituzione e come gruppo di docenti. La emersione e la
elaborazione, per quanto possibile, di questi fantasmi, assi eme
all’esperienza di partecipare ad un gruppo di lavoro di tipo
esperienziale
costituiscono
didattico-formativo.
Poiché
l’obbiettivo
questo
di
anno
questo
spazio
costituisce
la
conclusione del gruppo dinamico con il conduttore che li ha
affiancati per i due anni, particolare attenzione verrà prestata
agli elementi conclusivi dell’esperienza.
Metodologia:
Descrivere le modalità di lezione:
Anche nel secondo anno il gruppo dinamico si articola, in otto
sessioni di due ore ciascuna distribuite lungo tut to il corso
dell’anno accademico; analogamente al primo anno il lavoro è
impostato in modo tale che il
gruppo classe possa fare
l’esperienza di essere un gruppo di lavoro centrato sul compito
e allo stesso tempo ogni allievo possa
avvicinare in modo
prudente l’esperienza e le implicazioni personali di essere
143
inserito in un gruppo. Il docente è il conduttore del gruppo.
L’assetto del gruppo potrà anche variare da gruppo verbale a
gruppo in assetto Social dreaming.
Potranno essere utilizzati anche filmati o altro materiale
audiovisivo
sempre
connesso
con
il
tema
della
attività
formativa.
L’incontro conclusivo è di durata doppia rispetto agli altri ed è
articolato in una prima fase di gruppo espressivo mediato in cui
gli allievi sono chiamati a produrre un c ollage, un poster
collettivo in cui le parti prodotte da ogni singolo allievo siano
riconoscibili e trovino una collocazione congrua nel pannello
complessivo; una seconda parte di altre due ore è dedicata alla
riflessione, commento, rielaborazione attraver so la parola del
prodotto espressivo elaborato nella prima fase.
Competenze attese
Definire le competenze che l’allievo dovrebbe acquisire:
Nel secondo anno ci si aspetta che l’esperienza vissuta dagli
allievi di essere parte di un gruppo esperienzia le sia più matura
ed approfondita; in genere nel secondo anno la maturazione del
gruppo porta ad una maggiore individuazione dei singoli
rispetto alla adesione al gruppo in modo idealizzato ed un
ridimensionamento del rapporto con la scuola anche esso
tendente all’idealizzazione; il dimensionamento più realistico di
queste relazioni va seguito e curato in modo da aiutare il
gruppo a contenere la disillusione sulla Scuola e i conseguenti
attacchi, in modo che questi non li allontanino troppo dalla
144
partecipazione, o che la competizione tra singoli allievi non
minacci la coesione collaborativa del gruppo classe.
Nel secondo anno l’esperienza del gruppo dinamico prepara,
approfondisce e prolunga nelle rievocazioni l’esperienza del
Work Shop Nazionale di Fiesole.
Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente.
Definire i criteri adottati dal docente per valutare l’allievo:
Come per il primo anno il conduttore del gruppo dinamico, del
secondo anno, partecipa all’incontro di valutazione di f ine
anno,
ma
non
esprime
un
voto
finale
come
gli
altri
insegnamenti; si limita a interloquire con gli altri docenti in
base alla propria conoscenza dei singoli allievi e del gruppo
classe.
Questa
astinenza dal voto del conduttore del gruppo
dinamico è conseguente alla necessità di non influenzare la
libera espressione degli allievi nello svolgersi degli incontri di
gruppo dinamico.
145
Bibliografia:
Bleger J. (1996) Psichoigiene y Psicologia Istitucional :
Editorial Paidòs, Buenos Aires. (trad. it. Psicoigiene e
Psicologia Istituzionale: edizioni la meridiana 2011)
Corbella S.
(2003).
Storie e luoghi del gruppo: Raffaello
Cortina
Marinelli S., Neri C. (2011) a cura di Il gruppo esperienziale:
Libreria Cortina Milano
C. Neri, A. Correale, P. Fadda (1987) Letture Bioniane. Borla
146
Dettaglio insegnamenti III anno
Coordinatore III anno: Chiara Zaniboni
COGNOME
NOME
INSEGNAMENTO
ore
Zaniboni
Chiara
Gruppo di Tutoring
20
Cesaro
Danilo
Corbella
Silvia
Gruppoanalisi/Analisi di gruppo.
36
Ferruzza
Emilia
Ferruzza
Emilia
Biolcati
Roberta
Supervisione:
vertice
Gruppoanalisi/analisi di gruppo
16
Psicodramma analitico
36
Seminario Dott.ssa Cattelan
Biolcati
Roberta
Di Marco
Giacomo
Supervisione: vertice Psicodramma
analitico
16
Analisi istituzionale
36
Seminario Dott.ssa Cattelan
Di Marco
Ferruzza
Giacomo
Supervisione:
Emilia
istituzionale
vertice
Analisi
16
147
Teoria e metodi dell'osservazione nei 20
Silvestri
Salis
Angelo
Maurizio
gruppi +
+
Osservazione diretta in gruppo
30
Gruppo
esperienziale
in
assetto
dinamico (attività integrative)
20
Seminari teorico/clinici
42
Gruppo Apertura Anno Accademico
2
Ore integrative Facoltative
148
Gruppo di tutoring
ore 20
Docente: Prof. Chiara Zaniboni
Obiettivi
Contribuire all'elaborazione dell'esperienza della formazione alla
psicoterapia degli allievi attraverso il dispositivo del gruppo. In
particolare favorire l'ascolto delle difficoltà incontrate nella conduzione di
percorsi di terapia individuale nel contesto istituzionale. Tali difficoltà
coinvolgono gli aspetti relazionali e personali dell'allievo e stanno intorno
alla realizzazione del progetto con il paziente quali i rapporti con il tutor e
l'istituzione. Ascolto e monitoraggio del rapporto con i docenti della
scuola e con gli organismi istituzionali.
Monitorare la continuità dell'analisi personale.
Metodologia
Con gli allievi l'assetto è gruppale e può avvalersi del dispositivo dello
psicodramma analitico: vuole essere uno spazio di riflessione
sull’andamento dei diversi aspetti dell’apprendimento, quali gli
insegnamenti teorici e la parte esperienziale del tirocinio e favorisce lo
scambio professionale tra gli allievi. A seconda delle singole necessità,
percepite come difficilmente affrontabili nel contesto di gruppo, è
possibile richiedere incontri individuali.
Inoltre sono previsti, nelle occasioni concordate e al bisogno, incontri con
i docenti per promuovere percorsi di apprendimento in linea con gli
obiettivi formativi della Scuola. Eventuali mediazioni e supporto ai
149
singoli docenti ed allievi, volti alla promozione della discussione e del
confronto.
Competenze attese:
Rispetto agli allievi monitorare l'esperienza di tirocinio ed avvio, o
prosecuzione, di percorsi di psicoterapia individuale da parte di ciascun
allievo, preferibilmente di media durata. Avvio dell'esperienza di
osservazione di una terapia di gruppo (secondo indicazioni offerte dalla
Scuola).
Bibliografia:
D.Miglietta (1993) Il luogo del gioco (articolo tratto dal n. 12/13, Anno
VII, aprile/ottobre 1993 della Rivista Areanalisi).
D.Miglietta (1998). Sentimenti in scena, UTET To.
Lemoine G. e P. (1973). Lo psicodramma, Feltrinelli, Milano.
Valutazione:
Dato il carattere dell’insegnamento non si ritiene di chiedere agli allievi
prestazioni specifiche, ma si cercherà di aiutare ognuno di loro ad
utilizzare al meglio gli stimoli formativi offerti. Alla fine dell’anno sarà
restituita ad ogni allieva/o, e discussa con lei/lui una valutazione globale
sulla qualità della presenza in aula e sull’impegno nei confronti
dell’apprendimento. A fine anno sarà formulata individualmente in
gruppo la restituzione del percorso di apprendimento e sottolineati
eventuali cambiamenti individuali.
150
Gruppoanalisi/Analisi di gruppo
Supervisione
ore 36
ore 16
Docenti: Prof. Silvia Corbella
Prof. Danilo Cesaro
Prof. Emilia Ferruzza
Profilo accademico professionale Prof. Corbella
Psicoanalista individuale (SPI) e di gruppo (A.P.G.), socio fondatore
ARGO. Professore a contratto alla Bicocca (2004-2017). E’ nella
redazione de ‘Gli Argonauti’e nel comitato scientifico internazionale
della RPPG.
Email: [email protected]
151
Profilo accademico professionale Prof. Cesaro
Medico - psicoterapeuta - Gruppoanalista - Responsabile della Comunità
terapeutica Il Roveto socio As.Ve.Gr.a.
Email: [email protected],
Profilo accademico professionale Prof. Ferruzza
Psicologa - psicoterapeuta - Prof. Associato Dipartimento di Psicologia
dello Sviluppo e della Socializzazione - Università di Padova - Socia
As.Ve.GrA.
Email: [email protected]
152
Obiettivi (Prof. Corbella)
Comprendere le dinamiche gruppali
e le tematiche individuali con un
vertice di osservazione analitico e il loro possibile utilizzo a seconda del
contesto.
Competenze e attitudini attese
Capacità di comprendere con rigore e flessibilità quale possa essere il
setting più adeguato ( individuale o gruppale) per il singolo paziente e di
progettare il lavoro di gruppo a seconda dei diversi contesti privati o
istituzionali, con attenzione ai movimenti transferali e controtrasferali
messi in gioco nel lavoro analitico individuale e gruppale.
Obiettivi (Prof. Cesaro)
Prendere contatto con il pensiero gruppoanalitico. Osservare le dinamiche
relazionali interpersonali “attraverso il gruppo” secondo la prospettiva
indicata da S.H.Foulkes.
Competenze attese: sviluppare ed accrescere una disponibilità all'ascolto
ed al confronto
per poter condividere, in forma dialogica, una
progettualità terapeutica sia nel setting duale che di gruppo, reso possibile
nei diversi contesti nei quali si è chiamati ad operare.
Attitudini attese: maturare una specifica flessibilità ed apertura al
rapporto interpersonale per imparare a
riconoscere, apprendendo
dall'esperienza, l'importanza della relazione nel processo terapeutico.
153
Obiettivi (Prof. Ferruzza)
Favorire l’apprendimento della tecnica psicoterapeutica psicoanalitica nei
setting duali e gruppali.
Competenze e attitudini attese
L’acquisizione delle basi teoriche e cliniche per la strutturazione di un
progetto terapeutico nei setting duali e gruppali nei diversi contesti - con
particolare attenzione alla loro articolazione nell’ambito delle istituzioni
di cura - e per la conduzione di trattamenti psicoterapeutici individuali e/o
di gruppo nelle diverse fasi della vita. Si darà particolare attenzione alla
capacità di ‘lavorare’ con i transfert dei pazienti e con il proprio
controtransfert.
Metodologia didattica/formativa (Prof. Corbella)
La lezione tenuta in circolo sarà funzionale a mettere in luce lo specifico
dell’apprendimento gruppale, in un continuo rimando fra teoria e prassi.
Gli allievi saranno stimolati a portare le loro esperienze cliniche e,
quando sarà possibile, si potrà introdurre anche una supervisione di
situazioni cliniche individuali o gruppali.
Attraverso un inquadramento teorico ed esemplificazioni cliniche
evidenzierò le dinamiche gruppali ricorrenti in qualsivoglia piccolo
gruppo sottolineando le potenzialità distruttive (le più rischiose se non
immediatamente riconosciute) e quelle costruttive.
Nel parlare del
gruppo vi saranno continui rimandi alle continuità e discontinuità con il
lavoro analitico duale e con l’uso del lettino. Darò indicazioni utili a
comprendere le richieste delle istituzioni dove è previsto o già operante il
154
lavoro di gruppo e il focus specifico che il gruppo si propone di
affrontare.
Metodologia didattica/formativa (Prof. Cesaro)
Le lezioni intendono valorizzare, anche attraverso la disposizione in
cerchio, la relazione esistente tra le parti coinvolte nell'esperienza di
apprendimento del gruppo-classe.
L'interazione tra
allievi e docente viene proposta come possibile
riscoperta di quanto indicato da Foulkes nel considerare il “conduttore del
gruppo” come “una parte” del gruppo.
Il corso proporrà alcuni elementi base di teoria gruppoanalitica ricercando
riscontri nelle esperienze
di tirocinio.
Lo stesso “gruppo-classe”, considerato nella sua specificità di “un
gruppo” di persone (“Il gruppo che già c'é” - Franco Fasolo) che si
interfacciano tra loro, costituisce un momento di osservazione che aiuta a
comprendere il rapporto esistente tra “osservatore ed osservato”.
Metodologia didattica/formativa (Prof. Ferruzza)
L’attività didattica consisterà nella supervisione di esperienze degli allievi
come conduttori di psicoterapie individuali e/o di gruppo nell’ambito del
tirocinio o in contesti diversi e nelle varie età della vita. Per quanto
riguarda il lavoro con i gruppi sarà possibile portare in supervisione anche
le esperienze come co-conduttori/osservatori partecipanti o silenti.
Il lavoro di supervisione si integrerà con brevi cenni sulla teoria della
tecnica (l’indicazione alla psicoterapia individuale o di gruppo,
l’instaurarsi del setting duale o la formazione del setting di gruppo, il
processo terapeutico ed i fattori terapeutici aspecifici e specifici, i
155
transfert ed il controtransfert, la comunicazione interpretativa, la
conclusione).
Il gruppo di supervisione discuterà i report delle sedute, presentati in
forma scritta dagli allievi, con la partecipazione attiva di tutti. Sarà
prestata particolare attenzione alle dinamiche del gruppo-classe.
Concetti e termini chiave (Prof. Corbella)
costituzione sociale dell’individuo - gruppo - preconscio - vertice di
osservazione psicoanalitico
Concetti e termini chiave (Prof. Cesaro)
gruppoanalisi - protomentale - assoggettamento - relazione - progetto
Concetti e termini chiave (Prof. Ferruzza)
psicoterapia individuale e di gruppo - psicoanalisi - supervisione transfert - controtransfert
Valutazione (Prof. Corbella)
Si terrà conto della capacità di interagire e di porre interrogativi
relativamente
alle competenze attese
e nell’ultima lezione verranno
poste domande sui temi trattati.
Valutazione (Prof. Cesaro)
La valutazione prende in considerazione il lavoro di gruppo (gruppoclasse) svolto durante il corso e l'impegno individuale. Verrà richiesto un
breve scritto dopo la prima o la seconda lezione, ed un elaborato finale
156
tematizzato sulla “relazione” intesa, in modo particolare, come fattore di
cura nell'ottica gruppoanalitica.
Valutazione (Prof. Ferruzza)
La valutazione riguarderà la competenza clinica dimostrata dagli allievi
nella presentazione (orale e scritta) delle proprie esperienze di lavoro con
pazienti in setting duale o con gruppi terapeutici e terrà conto anche della
capacità di cogliere e utilizzare nel lavoro terapeutico gli aspetti
transferali e controtransferali della relazione.
Bibliografia (Prof. Corbella)
Bion, W.R. (1961), Esperienze nei gruppi. Roma: Armando, 1971.
Corbella S. (2003) Storie e luoghi del gruppo. Milano: Raffaello
Cortina Editore.
Corbella S. (2014) Liberi legami. Roma: Borla
Di Maria F., Formica I( 2009) Fondamenti di gruppoanalisi.
Bologna: Il Mulino.
Altri riferimenti bibliografici saranno forniti in riferimento ai temi
trattati lezioni.
Bibliografia (Prof. Cesaro)
Napolitani D. (2006) Individualità e gruppalità. Milano: IPOC
Winnicott D.W.(1971) Gioco e realtà. Roma: Armando, 1974.
Foulkes S.H.(1983) Introduzione alla Psicoterapia gruppoanalitica.
Roma: Ed.Universitarie Romane 1991.
157
Fasolo F. (2009) Gruppoanalisi e salute mentale. Padova: CLEUP
Articoli proposti a lezione.
Bibliografia (Prof. Ferruzza)
Corbella, S., Girelli, R., Marinelli, S. (2004) Gruppi omogenei.
Roma: Borla,
Di Chiara G. (2003) Curare con la psicoanalisi. Milano: Raffaello
Cortina Editore.
Ferro A. (1992) La tecnica nella psicoanalisi infantile. Milano:
Raffaello Cortina
Hetchegoyen R. H. (1986) I fondamenti della tecnica psicoanalitica.
Roma: Astrolabio, 1990.
Neri C. (2004) Gruppo. Roma: Borla
Nicolo' A. M. - Zavattini G. C., (1992) L’adolescente e il suo mondo
relazionale. Teoria e tecnica psicoanalitica. Roma: Carocci.
Eventuali altri riferimenti bibliografici saranno dati nel corso del gruppo
di supervisione in riferimento agli specifici argomenti trattati.
158
Psicodramma Analitico
ore 36
Supervisione
ore 12
Docente: Prof. Roberta Biolcati
Profilo accademico professionale
Psicologa, Psicoterapeuta COIRAG, Psicodrammatista Membro Titolare
SIPsA (Società Italiana di Psicodramma Analitico), Ricercatrice
universitaria
in
psicologia
clinica,
Dipartimento
di
Scienze
dell’Educazione, Università di Bologna.
Email: [email protected]
159
Obiettivi
-
Far conoscere agli allievi l’evoluzione teorica-metodologica dello
psicodramma, da Moreno ai Lemoine, mettendo in luce le
differenze paradigmatiche tra psicodramma moreniano o classico
e psicodramma analitico.
-
Presentare i presupposti teorici e metodologici della tecnica
psicodrammatica
come
intervento
psicoterapeutico
e
successivamente, come strumento di formazione/supervisione.
-
Favorire la capacità di connettere le conoscenze teoriche con la
pratica psicodrammatica attraverso il mettersi in gioco nella
conduzione/osservazione del gruppo classe per affinare la capacità
di gestire il gruppo e comprendere i meccanismi di cambiamento
su cui si basa la tecnica.
Contenuti
- Da Moreno ai Lemoine: fondamenti teorici
- Teoria della tecnica (gioco, doppiaggio, assolo)
- Rappresentazione, Interpretazione e transfert
- Lo psicodramma nella cura
- Lo psicodramma nei contesti formativi e in supervisione
>
160
Metodologia didattica/formativa
Ogni sezione di 4 ore prevede una parte teorica di approfondimento ed
una seduta di psicodramma. Inizialmente le sedute saranno condotte dalla
docente per mettere in luce, a livello esperienziale, quanto espresso in
teoria. Il gruppo avrà come vertice osservativo il ruolo professionale e
ruoterà intorno alla supervisione di situazioni cliniche portate dall’allievo.
Successivamente
l’allievo
potrà
sperimentarsi
nella
conduzione/osservazione del gruppo di colleghi supervisionato dalla
docente. Questa modalità permette di affinare la capacità di ascolto di sé,
del gruppo e dell’individuo sperimentando l’utilità di una certa elasticità
emotiva favorita dalle drammatizzazioni.
Valutazione
- Presenza e partecipazione attiva alle lezioni.
- Disponibilità a mettersi in gioco portando materiale clinico e
allenandosi ad utilizzare il dispositivo.
- Breve scritto finale con domande relative allo psicodramma
analitico.
161
Bibliografia essenziale di riferimento
Obbligatoria
Lemoine P., Lemoine G. (1973). Lo psicodramma. Feltrinelli: Milano.
Miglietta D. (1998). I sentimenti in scena. Torino: Utet.
Miglietta D. (2000). Gruppi in età evolutiva. Torino: Utet.
Pani R., Miglietta D. (2006). Dal teatro allo psicodramma analitico.
Milano: FrancoAngeli.
Consigliata
Anzieu D., Lo psicodramma analitico del bambino e dell’adolescente,
Roma: Astrolabio, 1978.
Croce E. B. (1990). Il volo della farfalla. Borla: Roma.
Croce E.B. (2001). La Realtà in Gioco. Roma: Borla.
Winnicott D. W., (1971), Gioco e realtà. Roma: Armando, 2005.
162
Analisi istituzionale
Supervisione
36 ore
16 ore
Docente: Prof. Giacomo di Marco
Obiettivi
-
Acquisire e potenziare capacità di lettura delle dinamiche istituzionali.
-
Stimolare e migliorare l’approccio alla clinica istituzionale
-
Approcciarsi alla complessità del funzionamento delle istituzioni, in
relazione alla molteplicità delle realtà organizzative.
-
Sviluppare la capacità di analizzare le strutture e le culture
organizzative, in particolare nel loro rapporto con i sottostanti
processi latenti e le funzioni difensive
Metodologia
Il corso avrà come metodo la ricerca, attraverso il confronto e la
discussione, del significato delle singole appartenenze istituzionali, della
loro percezione, sviluppando l’analisi dei ruoli e dei contesti istituzionali.
Nel corso degli incontri si stimolerà gli allievi a presentare delle
osservazioni istituzionali, da inquadrare in un programma di riferimenti
teorici:
A
Di che che cosa parliamo quando usiamo il termine istituzionale?
Panorama studi e ricerche in campo istituzionale.
B
Interventi istituzionali a partire dall’esterno
L’osservazione istituzionale
163
Gruppi di apprendimento e formazione
Gruppi di discussione casi con conduttore esterno
Interventi istituzionali a partire dall’interno
L’osservazione diretta
Gruppi di riflessione sulle pratiche
C
Che cosa intendiamo per clinica istituzionale?
-
Definizione
-
Fattori terapeutici
-
Quadro e dispositivi
-
Interazioni vita quotidiana
-
Clima
-
Gruppi a mediazione terapeutica
-
Lavorare nell’area intermedia
-
Alleanze e clinica dei legami
-
Transfert e contro transfert istituzionale
-
Gruppi di lavoro nei servizi socio-sanitari
-
Emozioni, ansie e difese nei gruppi e nelle organizzazioni
-
Autorità e leadership nei gruppi e nelle organizzazioni
Competenze attese
╴
Capacità di lettura delle dinamiche istituzionali, specie nelle loro
manifestazioni di disagio e sofferenza;
╴
capacità di individuare possibili correttivi.
164
Bibliografia
Testo di riferimento per il corso:
Giacomo Di Marco, Flavio Nosè
La clinica istituzionale in Italia. Origini, fondamenti, sviluppi.
Franco Angeli, Milano 2010
Testi classici fondamentali
Freud, S. Psicologia delle masse e analisi dell’Io in Opere,vol. IX, Torino,
Boringhieri,1977.
Freud, S. Totem e tabù in Opere vol.VII,Torino,Boringhieri,1975.
Freud,S. Il disagio della civiltà in Opere,vol.X,Torino, Boringhieri,1978
Bion,W.R. Esperienze nei gruppi, Roma,Armando, 1971.
Lewin K. Teoria e sperimentazione in psicologia sociale, Bologna, Il
mulino, 1972.
Jacques E. Sistemi sociali come difesa contro l’ansia persecutoria e
depressiva. Contributo allo studio psicoanalitico dei processi sociali. In
Nuove vie della psicoanalisi, Milano, Il saggiatore, 1966.
Jacques
E.
Lavoro,creatività
e
giustizia
sociale,
Torino,
Boringhieri,1978.
Morin E. L’identità umana, Milano, Cortina,2002.
165
Psicosociologia
J. Barus-Michel, E. Enriquez e A. Lévy, Dizionario di Psicosociologia,
Raffaello Cortina, Milano 2005
P. Badin Psicosociologia dei gruppi Armando Editore, Roma, 1969;
D.Brown, L.Zinkin
La psiche e il mondo sociale Raffaello Cortina,
Milano, 1994;
R.Carli, R.Paniccia
Psicosociologia delle organizzazioni e delle
istituzioni il Mulino, Bologna, 1
M.Lang, K.Schweitzer Psicoanalisi e socioanalisi Liguori Editore, Napoli,
1984;
E. Pichon-Riviere Il processo gruppale. Dalla psicoanalisi alla psicologia
sociale. Libreria Editrice Lauretana, Loreto, 1985;
G. Milana, M. Pittaluga Realtà psichica e realtà sociale Armando Editore,
Roma, 1983
GP. Quaglino e altri Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo Raffaello
Cortina, Milano,1992
Analisi istituzionale
R.Kaes L’apparato pluripsichico. Costruzioni nel gruppo Armando,Roma
198
Jacques E., Lavoro, creatività e giustizia sociale, Boringhieri, Torino,
1978;
R.Kaes e altri L’istituzione e le istituzioni Borla, Roma, 1991;
.Kaes e altri Sofferenza e psicopatologia dei legami istituzionali, Borla,
Roma, 1998;
166
R. Carli, L. Ambrosiano Esperienze di psicosociologia Angeli Editore,
Milano, 1982;
E.Cassani, G.Varchetta ( a Cura di )Psicosocioanalisi e crisi delle
istituzioni. Il pensiero di Bion nel dibattito attuale. In Quaderni di Ariele,
Guerrini e associati, Milano,1990
Obholzer A., Roberts V.G. L’Inconscio al lavoro, Milano, Etas Libri,
1998
M.Perini
L’organizzazione nascosta, Franco Angeli, Milano, 2007
Clinica istituzionale
P.C. Racamier Lo psicoanalista senza divano Cortina, Milano, 1982
A. Correale Il campo istituzionale, Borla, Roma, 1991;
G. Di Marco (a cura di) L’istituzione come sistema di gruppi, Centro
Studi e Ricerche Psichiatria Istituzionale, Rovereto, 1998;
G. Di Chiara Sindromi psicosociali Cortina, Milano, 1999;
E- Gaburri, L. Ambrosiano Ululare con il lupi
Bollati Boringhieri,
Torino, 2003;
O. Kernberg Le relazioni nei gruppi Cortina, Milano, 1999;
F. Fornari (a cura di) Psicoanalisi e istituzioni Le Monnier, Firenze, 1978;
D. Napolitani (a cura di) Psichiatria comunitaria e socioterapia Gruppo di
ricerca omega, Milano, 1971;
167
Formazione
GP. Quaglino e altri Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo Raffaello
Cortina, Milano ,1992
U.Morelli, C. Weber Passione e apprendimento Cortina, Milano, 1996.
G.P. Lai
Il momento sociale della psicoanalisi Boringhieri, Torino,
1970.
R.D. Hinshelwood, W.Stogstad Osservare le Organizzazioni Ananke,
Torino, 2005
S. R. Capolupo, D. Miglietta Pensare nelle istituzioni. La formazione
psicoanalitica, libreriauniversitaria.it, 2012
Valutazione:
La valutazione si fonderà sul grado di partecipazione attiva e di
coinvolgimento nei gruppi di discussione e sulla capacità di presentare
elaborati su temi specifici.
168
Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi
ore: 20
Osservazione diretta in gruppo
ore 30
Docente: Prof. Angelo Silvestri
Profilo accademico professionale
Prof. Angelo Silvestri: Medico psichiatra; Dottore di ricerca in scienze
psichiatriche; Psicoterapeuta; Socio ordinario ASVEGRA e APG;
Docente di “Psicoterapia di gruppo con elementi di valutazione” per la
Scuola di Specialità in Psicoterapia della COIRAG sede di Padova dal
2003
Email: [email protected]
Obiettivi
Offrire agli allievi uno spazio per rielaborare emotivmente e
cognitivamente la propria esperienza come osservatori in un gruppo di
psicoterapia in modo che possano divenire consapevoli del ruolo che la
169
funzione osservativa svolge nella psicoterapia di gruppo e degli specifici
ostacoli che il gruppo stesso pone a tale attività.
Concetti e termini chiave
1. funzione osservativa e presenza nel gruppo: come il gruppo
influenza il funzionamento della “mente individuale”
2. comprendere il contesto, riconoscere il dispositivo, comprendere il
processo
3. funzione osservativa e co-conduzione; i diversi modi di intendere
l’osservazione
4. il terapeuta come osservatore partecipante
5. il significato terapeutico della “funzione osservativa”
Metodologia didattica/formativa
piccolo gruppo di discussione in cui gli allievi riporteranno e
rielaboreranno le proprie esperienze come osservatori. Prendendo spunto
da quanto emerso nell’interazione, il docente aiuterà gli allievi a
riconoscere gli aspetti più salienti e problematici della funzione
osservante; sia quelli esplicitati sia quelli trascurati o nascosti. Si cercherà
inoltre di rendere espliciti i diversi temi epistemologicamente rilevanti
per stimolare l’approfonimento teorico del campo.
Processo di valutazione degli specializzandi da parte del docente
Dato l’obiettivo rielaborativo e maturativo del corso la valutzione non
sarà di tipo prevalentemente cognitivo, ma terrà piuttosto conto di come
ciascuno avrà contribuito al lavoro del gruppo favorendo un clima di
170
franco confronto e serena discussione ed avrà utilizzato gli stimoli emersi
per approfondire la comprensione della propri esperienza.
Bibliografia essenziale di riferimento
Corbella S., Borgogno F. (1979). L'evoluzione delle fantasie e dei vissuti
in un'esperienza di osservazione partecipante. In Vanni F. (a cura di),
Saggi di psicoterapia di gruppo. Torino: Boringhieri Editore.
Vanni F. (1979) Dal recorder all'osservatore partecipante. In: Vanni F. (a
cura di). Saggi di psicoterapia di gruppo. Boringhieri Editore, Torino
De
Polo
R.
(2011).
L’osservazione
partecipante:
l’ascolto,
la
comprensione, la parola. Padova.
DeWalt Kathleen. (2002) Learning to be a participant observer (cap. II).
Altamira Press.
Borgogno F. (1978). L'illusione di osservare (Parte 1; Parte 2; Parte
3).Torino: Giapichelli Editore.
Smith M. (1997). Participant observation and informal education. The
encyclopedia
of
informal
education,
www.infed.org/research/participant_observation.htm
Tarsia Tiziana (2009) Educare lo sguardo Esperienze e proposte
formative sull’osservazione nelle scienze sociali. Aracne editrice S.r.l.
Roma
171
Vanni F., De Polo R. (1980). Un modello operativo per la psicoterapia di
gruppo. Gli Argonauti, 2 (4), 75-91.
Chiorino V. (2004). La conduzione di gruppo tra capacità negativa e
interpretazione: riflessioni da una esperienza di osservazione partecipante.
Gruppi, 2.
Bozzi P. (1978). L'interosservazione come metodo per la fenomenologia
sperimentale. Giornale italiano di Psicologia, 5, 229-239.
William Foote Whyte (1994). Participant observer: an autobiography.
ILR Press, Cornell University Itahca.
172
Gruppo esperienziale in assetto dinamico
ore 20
Docente: Prof. Maurizio Salis
Profilo Accademico/Professionale
Psicologo psicoterapeuta individuale e di gruppo, libero professionista,
consulente presso l'Unità Operativa Complessa di Psichiatria dell'Infanzia
e dell'Adolescenza dell'Ulss n.16 di Padova dove è referente dell'Area
Psicoterapia.
Docente presso la sede di Padova della Scuola di Specializzazione in
Psicoterapia della COIRAG:
a. dal 2013 a tutt’oggi per la docenza di “Gruppo Esperienziale in
assetto dinamico”
b. 2014 docenza di “Psicologia dell’Età Evolutiva I”; 2013 docenza
di “Psicologia dell’Età Evolutiva II”; dal 2009 al 2013 docenza di
"Psicoterapia individuale e di gruppo dell'età evolutiva e
dell'adolescenza";dal
2010
al
2012
per
il
Training
“Approfondimento sulle Psicoterapie in Adolescenza”.
173
Docente a Contratto presso l'Università degli Studi di Padova per
l'insegnamento di "Psicologia dello Sviluppo" per la Facoltà di Medicina
dal 2001 al 2011 e per l’insegnamento di “La consultazione in
psicoterapia” per la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria
Infantile della Facoltà di Medicina per l’A. A. 2012/2013
Coordinatore Scientifico e Didattico dell' ASVEGRA, Associazione
Veneta per la Ricerca e la Formazione in Psicoterapia di Gruppo e Analisi
Istituzionale.
Autore di diverse pubblicazioni intorno ai temi oggetto delle sue docenze;
ha partecipato a innumerevoli eventi scientifici portando propri contributi.
Email:
[email protected]
Obiettivi e Competenze attese
Il Gruppo Esperienziale permette una diretta esperienza di gruppo
dinamico nel contesto formativo, con l’obbiettivo di sviluppare, in un
“apprendere dall’esperienza”, una maggiore preparazione professionale
alla comprensione delle dinamiche di gruppo e alla conduzione di gruppi
terapeutici attraverso il proprio sentire e vivere la dimensione del gruppo,
per migliorarsi attraverso la gestione delle proprie risorse stimolandone le
potenzialità e accettandone i limiti.
Il Gruppo Esperienziale al terzo anno punta il suo focus intorno alle
dinamiche consce e inconsce di un gruppo che nei precedenti anni ha
lavorato intorno al compito di costituirsi come gruppo di allievi
all’interno di un percorso di formazione al divenire psicoterapeuti.
In questo terzo anno gli allevi iniziano la seconda e conclusiva parte della
loro formazione, con tra i vari compiti anche quello di iniziare a pensarsi
come futuri terapeuti, lavorando sulla necessità di integrare differenze e
174
omogeneità, affinando la capacità di coniugare la coesione del gruppo con
le specifiche individuali articolazioni personali e professionali, all’interno
del confronto intorno alla necessaria assunzione di responsabilità rispetto
a compiti formativi e professionalità in divenire.
La struttura del percorso del Gruppo Esperienziale prevede un’esperienza
di gruppo che vede interessati gli allievi, senza tema o compito
predefinito, in cui gli stessi sono
invitati a partecipare e a vivere
l’esperienza nel “qui ed ora” del gruppo, e a riflettere su questa, nella
condivisione e confronto gruppale. L’obiettivo per gli allievi è di
consolidare la conoscenza e l’apprendimento di come funziona
direttamente e in maniera esperienziale un gruppo analitico (nel contesto
formativo), potendone vivere e attraversare le dinamiche, affrontandone
le difficoltà e provando a promuovere e sviluppare le proprie capacità
comunicative in maniera più ampia.
Favorire l’attenzione sulle dinamiche di gruppo punta a favorire
l’espressione
delle
dinamiche
emozionali
relative
alla
propria
professionalità come a permettere un’analisi più attenta dei vissuti che si
sperimentano nel qui e ora della situazione contestuale, stimolando i
componenti del gruppo a muoversi alternativamente in ruoli e funzioni
diverse, all’interno di un campo condiviso e partecipato.
Metodologia didattica formativa
Si articola in sessioni di lavoro, di due ore, distribuite il più possibile nel
corso dell’anno scolastico, in modo da permettere un continuo rimando
tra le dinamiche del gruppo e i vari passaggi del processo formativo. In
alcune sessioni potranno essere utilizzati filmati o altri materiali, stimolati
dal percorso del gruppo e in risonanza con i temi che man mano si
sviluppano.
175
Valutazione
Aspetto centrale del percorso è l’esperienzialità, permettere quindi che
l’allievo possa sentirsi con la maggiore libertà è tranquillità per potersi
esprimere, vivere e sentire il processo dinamico del gruppo. Non è
prevista una valutazione in termini di voto, perché non è ritenuta adeguata
una valutazione in termini di giudizio quantitativo della partecipazione
elaborativa intorno alle dinamiche consce e inconsce del divenire
gruppale.
Saranno prese in considerazione diverse variabili al fine di poter
contribuire a una valutazione più complessiva e qualitativa rispetto al
contesto istituzionale formativo più ampio, ritenendo significativi vari
fattori, come la presenza e la partecipazione al gruppo, la disponibilità ad
affrontare e sperimentare le dinamiche relazionali, lo sforzo nella
necessaria integrazione tra l’identità professionale, la formazione e il
cambiamento,
posizioni
complementari
ma
dimensioni
tra
loro
interdipendenti.
176
Bibliografia di riferimento
S. H. Foulkes, (1978), Psicoterapia Gruppoanalitica. Metodi e Principi,
Edizioni Astrolabio.
F. Dalal, 2002, Prendere il gruppo sul serio, Raffaello Cortina Editore
F. Fasolo, (2011), Respirare il gruppo. Intraduzione alla gruppoanalisi
senza neutralità, Edizioni Cleup
S. Corbella (2003), Storie e luoghi del gruppo, Raffaello Cortina Editore
Bibliografia aggiuntiva
F. Fasolo, (2009), Gruppoanalisi e salute mentale, Edizioni Cleup
S. Marinelli, C. Neri, (a cura di), (2011), Il gruppo esperienziale, Libreria
Cortina Milano
S. Corbella (2014), Liberi legami. Un contributo psicoanalitico per un
nuovo patto sociale, Edizioni Borla
M. Scialpi, (2008), L’io-gruppo. Aspetti del processo formativo e
dinamiche relazionali, Aracne Edizioni
177
178
Dettaglio insegnamenti IV anno
Coordinamento: Anna Palena
COGNOME
NOME
INSEGNAMENTO
Anna
Palena
Gruppo di Tutoring
Ambrosiano
Ivan
Ore
20
Gruppoanalisi / Analisi di
gruppo
36
Seminario
Supervisione: vertice
Boccanegra
Luigi
16
Gruppoanalisi/analisi di gruppo
Druetta
Vanda
Psicodramma analitico
36
Ferrando
Ester
Seminario
Druetta
Vanda
Supervisione:
Ferrando
Ester
Psicodramma analitico
Barbuzzi
Anna Rita
Analisi istituzionale
vertice
16
36
Bruttomesso
Eugenio
Bruttomesso
Eugenio
Seminario
Supervisione: vertice Analisi
istituzionale
16
179
Teoria
e
metodi
dell'osservazione nei gruppi
Stenico
20
Enrico
+
Osservazioni
diretta
in
+ 30
gruppo
Salis
Maurizio
Gruppo esperienziale in assetto
dinamico (attività integrative)
Seminari teorico/clinici
Gruppo
Apertura
20
42
Anno
Accademico
2
Ore integrative Facoltative
.
180
Gruppo di tutoring
ore 20
Docente: Prof. Anna Palena
Profilo Accademico/ Professionale
Psicologa Psicoterapeuta, con una lunga esperienza professionale nella
psicoterapia di gruppo e nel coordinamento dei tirocini in psicoterapia nei
Servizi Psichiatrici. Dal 2012 segue, prima come responsabile di biennio
e poi come coordinatore allievi COIRAG, della sede di Padova
Email: [email protected]
181
Obiettivi
-
Consolidamento dell’identità professionale di psicoterapeuta, e
soprattutto la sua sostenibilità a fronte della conclusione del
percorso didattico – formativo
-
Progressiva capacità dell’allievo di elaborare e promuovere
attivamente la propria esperienza, attraverso l’autovalutazione
e l’esplorazione del campo di osservazione guidata
-
Sviluppo
della
capacità
critica
nell’attraversamento
di
esperienze cliniche differenziate, così come proposte dal
programma dell’anno.
-
Favorire
l’individuazione
di
elementi
condivisi
di
autovalutazione dei percorsi.
Metodologia didattica/formativa
L’assetto stabile sarà quello del gruppo, che lavora intorno alla
formazione del sé professionale
Rielaborazione dell’esperienza sul campo (tirocinio), luogo di prima
messa in prova della imminente autonomia professionale, nella
dinamica del gruppo classe
Promuovere e favorire l’integrazione tra i diversi percorsi didattici
Curare la
comunicazione allievi – docenti/supervisori,
tutor dei
tirocini, sia sul piano di realtà che sul piano intrapsichico individuale
Disponibilità di spazi individuali sia quando necessari sia ricercati
almeno una volta nel corso dell’anno, con gli allievi o con il docente
per affrontare situazioni più personali.
182
Valutazione
Si costruirà in aula una forma di autovalutazione condivisa, avendo
come fondamenti la qualità e la costanza della presenza in aula, il
rapporto o la progettualità con il tutor di tirocinio, la capacità di
riferire con appropriatezza e utilizzare l’esperienza professionale
diretta
Bibliografia essenziale di riferimento
Verranno date indicazioni e materiali a seconda delle necessità
Si consiglia per approfondimento:
A. Palena (a cura di), “Psicoterapie a bottega” n.11 Biblioteca
dell’Ippogrifo, Libreria al Segno Editrice, Pordenone 2011
F. Fasolo, A. Palena, “Esperienze nei gruppi – anni 2001-2003”,
vol.40, fasc. 4, 2003, numero monografico della rivista Psichiatria
generale e dell’età evolutiva.
Palena, M. Novali, E. Ollosu, C. Soldera, “La psicoterapia di gruppo
in un Centro di Salute Mentale: tra valutazione e processo” in La
ricerca empirica in terapia psicodinamica di gruppo, Quaderno CRS
n.16, 2011.
183
Gruppoanalisi/analisi di gruppo
ore 36
Docente Dott. Ivan Ambrosiano
Profilo Accademico/Professionale Dott. Ivan Ambrosiano
Pratica la gruppoanalisi in ambito privato e istituzionale. Supervisore
clinico e di équipe socio-sanitarie. Si occupa di stress lavoro-correlato
in ambito istituzionale.
Docente di materie gruppali in diverse scuole di specializzazione, è
stato docente di Psicologia dinamica nell’Università di Padova dove
ha svolto ricerca sulla efficacia dei gruppi terapeutici e di lavoro.
Obiettivi:
Il corso si propone di approfondire gli sviluppi della Gruppoanalisi
italiana (Lo Verso) e internazionale (Dalal, Friedman) con riferimenti
alla sua applicazione nella clinica, nei gruppi di lavoro e nella ricerca.
Potranno trovare spazio: l’integrazione degli aspetti culturali nella
concezione del funzionamento mentale; i fattori terapeutici e di
cambiamento e i processi presenti nei gruppi; specifiche tecniche
gruppoanalitiche elaborate nel DISM di Padova (Fasolo).
184
Metodologia:
Le modalità prevedono l’interazione e lo scambio con gli allievi anche
su situazioni cliniche portate dal docente o tratte dalla loro esperienza,
che saranno elaborate alla luce della teoria gruppoanalitica
Competenze attese:
Le competenze che l’allievo dovrebbe acquisire riguardano la capacità
di vedere, comprendere e interpretare le dinamiche dei gruppi clinici e
l’acquisizione di competenze tecniche sulla conduzione dei gruppi.
Valutazione:
Per valutare l’allievo si terrà conto della qualità della partecipazione
durante le lezioni integrata da un breve scritto.
Bibliografia:
Dalal F. (1998). Prendere il gruppo sul serio. Raffaello Cortina
Editore, Milano, 2002.
Lo Verso G., Di Blasi M. (2011). Gruppoanalisi soggettuale.
Raffaello Cortina Editore, Milano.
Friedman R. (2008). Disturbi che si curano reciprocamente in gruppo.
Funzione gamma journal.
Yalom I. D. con Leszcz M. (2005). Teoria e pratica della psicoterapia
di gruppo. Bollati Boringhieri, Torino, 2009.
185
Seminario: Coppia coniugale,coppia genitoriale,famiglia
- colloqui esplorativi e trattamento.
Docente: Dott.ssa Maria Assunta Melegari
Supervisione: vertice Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo
16 ore
Docente: Prof. Luigi Boccanegra
Il Calendario del mio contributo prevede due intere giornate (sabato
20
giugno
e
sabato
17
ottobre),
dedicate
al
tema
della
“supervisione”che, nel corso degli anni, preferisco definire Rcg. o
“ricostruzione del caso clinico in gruppo” (sia per quanto riguarda la
relazione terapeutica duale che gruppale). La frequentazione di
istituzioni sanitarie, sia in ambito pubblico che privato, mi ha portato a
constatare che il lessico specialistico spesso produce dei cortocircuiti
comunicativi per cui,
il linguaggio concettuale acquisito sul piano teorico spesso by-passa
l'esperienza emotiva delle persone. La conseguenza più evidente di
questo fenomeno consiste:
a) sul piano del gruppo, in un pseudo-accordo terminologico che non
corrisponde all'effettiva comparazione dei dati clinici effettivamente
osservati
186
b) sul piano individuale, in una standardizzazione dell'esperienza
emotiva, con un impoverimento della soggettività degli operatori nel
corso degli anni.
Le ore di insegnamento verteranno sul binomio “Freud (Klein, Bion) –
Wittgenstein”, a partire dalla società plurilinguistica e inter-etnica
della Vienna di inizio secolo, sia con riferimenti alla nascita della
psicoanalisi e della filosofia analitica del linguaggio, che alla
letteratura e alla musica.
Obiettivi:
partendo dai riferimenti acquisiti in campo gruppale raggiungere la
problematica che dicevo attraverso il contributo
Metodologia:
prendere spunto da esperienze personali, sia che esse siano
riconducibili alla propria diaristica (auto-analisi e spunti biografici),
ad una relazione umana (sia essa personale o terapeutica), o
all'osservazione dei gruppi in ambito lavorativo o nella vita sociale in
genere, cercando di mantenere il linguaggio d'uso della propria
comunità di provenienza o di lavoro.
Competenze attese:
fare in modo che l'interazione attraverso i partecipanti realizzi quello
scambio che rimane sul piano emotivo, in modo da permettere che il
riferimento teorico agli autori citati non si trasformi appunto in un
ennesimo apprendimento nominalistico, evitando l'esperienza emotiva
187
soggettiva “hic et nunc”. Ogni intervento che non faccia riferimento a
qualcosa di accaduto o di provato in quel momento, verrà esaminato
come “linguaggio di sostituzione”(intellettualizzazione), rispetto
all'auspicato “linguaggio effettivo”(Bion), cioè che rimane aderente a
ciò che sinceramente si prova o non si prova.
Bibliografia:
Bion W. R. Elementi della psicoanalisi, Armando, Roma, 1973.
Pontalis J. B., Il tempo che non passa, Borla, 1999.
Valutazione:
si considerano rilevanti, oltre alla partecipazione, la capacità di
ascoltare i contributi degli altri partecipanti, sviluppando delle
sequenze esplorative insieme, come se il pensiero gruppale potesse
essere colto come frutto di una successione di contributi di tutti.
188
Psicodramma Analitico
Supervisione
36 ore
12 ore
Docenti: Prof. Vanda Druetta
Prof. Ester Ferrando
Profilo Accademico/Professionale Prof. Vanda Druetta
Vanda
Druetta
è
psicologa,psicoterapeuta,psicodrammatista
ad
orientamento Junghiano.
Il modello di Psicodramma Analitico ad orientamento Junghiano
(Individuativo) intreccia i paradigmi teorici di J.Moreno con il
pensiero di C.G. Jung e le successive esperienze e sviluppi teoricoclinici in ambito gruppale. V.Druetta ha partecipato con gruppi di
colleghi alla ricerca e alla elaborazione del modello dello
Psicodramma Analitico Individuativo nella pratica clinica e nei
confronti teorici ed esperienziali nazionali ed internazionali.
Ha lavorato in psichiatria adulti per circa 20 anni e lavora come
psicoterapeuta privatamente.
In particolare ha sviluppato ricerche cliniche sulla “funzione
femminile” nel processo integrativo della psiche. Ha pubblicato libri
189
ed articoli su diverse riviste scientifiche.
E’ docente Coirag dal 1994.
Vive e lavora a Torino
Email: [email protected]
Profilo Accademico/Professionale Prof. Ester Ferrando
Ester Ferrando Psicologa Psterapeuta Psicodrammatista
Didatta
S.I.Ps.A
Docente C.O.I.R.AG Già responsabile Training S.I.Ps.A Sedi
C.O.I.R.G
Genova e Torino Libera Professionista Supervisore Comunità per
Adolescenti Psichiatrici c/o Centro Paolo VI Casalnoceto ( AL)
Consulente Sert AslAl.
Email [email protected]
190
Obiettivi
1) Sviluppare la capacità di cogliere relazionalmente i contenuti e i
processi del gruppo in assetto di lavoro esperienziale con il modello
dello psicodramma analitico junghiano
2) Ampliare la capacità di riconoscere e sviluppare la complessità
dinamica dei ruoli interni al soggetto, dei ruoli interpersonali e trans
personali nella relazione clinica in setting duali e in setting di gruppo.
3) Sostenere la capacità di sviluppare percorsi terapeutici coerenti con
le nuove domande e i nuovi bisogni di salute.
Contenuti
1) Le prospettive della psicologia analitica e lo psicodramma
junghiano
- Il corpo ( leib ), l’inconscio somatico le percezioni kinestetiche
-I
ruoli-progetto
nel
modello
P.A.I
(psicodramma
analitico
individuativo)
Scena,sogno,teatro della psiche nella prospettiva dello psicodramma
analitico
Junghiano.
2) La costruzione delle scene psicodrammatiche, le catene associative
intersoggettive e intrasoggettive.
3) Passaggi e connessioni del mondo interno (matrice individuale dei
191
ruoli psicologici), delle matrici familiari (ruoli prevalenti trasmessi in
forma esplicita e in forma implicita),delle matrici socio-culturali (
ruoli sociali dominanti e ruoli sociali in ombra),matrici del gruppo nel
qui ed ora (ruoli assunti, ruoli proiettati, ruoli esclusi/ombra)
4) Dinamiche trans generazionali e genealogiche delle matrici e loro
articolazioni trans personali
Metodo
Esperienza pratica di supervisione in gruppo su casi e situazioni
incontrate nei tirocini o in esperienze lavorative proposte dai
partecipanti. Riflessione teorica e confronto con il sapere pregresso
degli allievi.
Esperienza pratica di simulazione di conduzione di gruppi da parte
degli allievi.
Esperienza pratica di conduzione di terapia duale con il modello dello
psicodramma . analitico.
Esercitazione alla conduzione di gruppi con il modello dello
psicodramma attraverso
strumenti tecnici quali:
l’assunzione di
ruolo, il cambio di ruolo, il doppio, lo specchio, lo sviluppo delle
scene, l’osservazione.
Esercitazioni esperienziali di applicazione del modello PAI in setting
duali
Riflessioni teoriche e domande sull’unità formativa condivisa.
192
Verifica e valutazione
A partire dai temi teorico-pratici sviluppati nel corso la valutazione
indagherà le competenze acquisite e la capacità di applicazione nella
lettura dei casi e nelle esercitazioni.
La valutazione terrà conto:
-della capacità di porre domande ed esporsi attraverso il materiale
clinico appartenente alla personale esperienza lavorativa.
-della capacità di stare in gruppo, di attivare processi,di sviluppare
confronti e di integrare propettive nuove.
-della presenza alle lezioni.
Strumento di verifica:breve elaborato scritto.
Sintesi scritta della valutazione da parte del docente
Bibliografia fondamentale:
Vanda Druetta: Materiale in fotocopie e slides
GiulioGasca,(2012)Lo psicodrammagruppoanalitico,R.Cortina,Milano
Christopher Hanke (2011),Iung e il post moderno, Vivarium, Milano
Yalom I. ( 2005 )La cura Schopenauer,Neri Pozza
MarioTrevi,MarcoInnamorati,(2000),RiprendereJung,Boringhieri,Tori
no,
193
Analisi istituzionale
36 ore
Supervisione
16 ore
Docenti: Prof. Anna Rita Barbuzzi
Prof. Eugenio Bruttomesso
Profilo Accademico/Professionale Dott.ssa Barbuzzi
Psicologa-Psicoterapeuta, libera professionista, Vice-direttrice della
Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica della C.O.I.R.A.G. – Sede di
Padova, socia AS.VE.GR.A., Consigliera dell’Ordine Psicologi del
Veneto 2010-2017.
Svolgo attività di:
• psicoterapia e supporto-supervisione agli operatori di servizi sociosanitari
che
si
psicopatologiche,
occupano
di
dipendenza
e
utenza
grave
con
problematiche
disagio
sociale;
• consulenza a supporto dell’implementazione di politiche pubbliche
(programmi di integrazione e di inclusione sociale/lavorativa,
politiche abitative, riqualificazione urbana)
Email: [email protected]
194
Obiettivi
Conoscenze
-
Rinforzare la conoscenza dei principi teorici e gli aspetti
tecnico/metodologici
afferenti all’ analisi istituzionale nella
costruzione e gestione di progetti terapeutici complessi e
nell’accompagnamento di processi di lavoro in contesti interorganizzativi.
Competenze
-
Stimolare a sapersi collocare in equipe multi-professionali, in
equipe inter servizi, o in partenariati di Piani/Programmi,
proponendo in prima persona una lettura di inquadramento
psicodinamico delle situazioni (aspetti manifesti e latenti) e le
opportune forme di accompagnamento ai processi terapeutici
o di lavoro.
-
Saper utilizzare la teoria e la pratica clinica istituzionale in un
processo di confronto con altre discipline (sociologia, scienze
politiche, economia, … nuovi linguaggi e strumenti di
comunicazione), per un rimando circolare e più arricchito dei
propri contributi, e per favorirne aspetti applicativi in nuovi
contesti di lavoro.
Attitudini
195
-
Contribuire a sviluppare un pensiero e una pratica clinica
istituzionale a supporto dei progetti terapeutici in situazioni di
complessità e a supporto della implementazione di programmi
finalizzati a risolvere problematiche sociali con una ricaduta
collettiva.
Contenuti
Analisi delle dinamiche istituzionali nella presa in carico di pazienti
con problematiche complesse e multidimensionali (rapporto fra
processo terapeutico e rete inter servizi).
Analisi e Clinica istituzionale in ambito inter-organizzativo a supporto
di processi di lavoro complessi (quando più settori, più organizzazioni
devono realizzare un piano, un programma di lavoro con finalità
pubbliche: rapporto fra processo di lavoro e rete inter-organizzativa)
( Si farà riferimento oltre ai settori di politica socio sanitaria anche ad
ambiti legati alle politiche abitative e di pianificazione territoriale e
urbana, alle politiche di sviluppo locale, di Integrazione e
immigrazione,...).
Uso dello strumento gruppale (in vari formati) e di un vertice di lettura
in chiave istituzionale a supporto dei processi di implementazione e
attuazione di programmi di politica pubblica (esplorazione teorica e
implicazioni cliniche nei concetti di pubblico, di pratiche pubbliche, di
esito pubblico).
196
Metodologia:
Il percorso si svilupperà nella prima sessione di lavoro attraverso
l’uso di casi studio proposti dal docente come materiale su cui in
forma attiva e partecipativa gli allievi
potranno fare esercizio di
letture dinamiche (recuperandone gli aspetti teorico/metodologici),
identificare i
nodi problematici, le soluzioni tecnico/cliniche di
sblocco, relativamente allo sviluppo di processi terapeutici complessi
o di processi di lavoro
in contesti inter-organizzativi (con la
simulazione delle scene più rappresentative).
Nella seconda sessione delle diverse attività didattiche, si realizzerà
una esperienza di lavoro gruppale, per recuperare dagli elementi più
significativi emersi dai casi studio collegamenti, approfondimenti e
riflessioni sulla personale esperienza professionale in avvio.
Valutazione:
La valutazione si fonderà sul grado di partecipazione attiva e di
coinvolgimento in gruppo, sulla capacità di analisi dei processi, di
inquadramento dinamico istituzionale delle situazioni proposte,
sul
grado di connessione degli elementi emersi con le proprie esperienze
(lavorative, formative) e prefigurarne possibili sviluppi progettuali.
A fine percorso verrà richiesto un contributo personale riflessivo sui
temi trattati con una sezione allegata di prospetto progettuale.
197
Bibliografia
Si farà riferimento alla bibliografia del corso di Analisi Istituzionale
del dott. Di Marco e del dott. Bruttomesso.
Ad integrazione verranno segnalati alcuni articoli dei seguenti autori:
Bruno Dente, Antonello Correale, Pierluigi Crosta, Franco Fasolo,
Renè Kaes, Mario Perini, Anna Rita Barbuzzi, Anna Maria Traveni.
Profilo Accademico/Professionale
Dott. Bruttomesso
Medico Psichiatra, Psicoterapeuta. Ha lavorato molti anni in vari
Servizi Psichiatrici del Veneto, negli ultimi anni con la funzione di
Direttore di un Servizio Psichiatrico del DSM di Padova. Attualmente
lavora come libero professionista e svolge attività consulenziale
presso strutture socio-sanitarie pubbliche e private (privato-sociale,
volontariato).
198
Obiettivi
Approfondire il percorso di conoscenza teorica e degli strumenti
concettuali, derivati dal pensiero psicoanalitico, relativi alle dinamiche
di gruppo nelle istituzioni
Sviluppare le capacità di osservazione e di analisi dei contesti
istituzionali, favorendo la riflessione sull’esperienza soggettiva
dell’osservazione e stimolarne la rielaborazione, finalizzata alla
gestione del proprio ruolo nell’organizzazione di lavoro
Stimolare l’approfondimento della complessità della vita istituzionale,
attraverso la capacità di lettura e comprensione dei fenomeni
apparenti, e soprattutto latenti, delle organizzazioni, con particolare
riguardo alle strutture socio-sanitarie
Contenuti
Analisi e clinica dell’organizzazione
Ruolo delle emozioni nella vita istituzionale
Gruppo di Lavoro, Gruppo di Base. Autorità, leadership
Ansie e difese nei gruppi e nelle organizzazioni
Osservazione, ascolto delle dinamiche e dei conflitti nei gruppi
istituzionali
Metodologia
Il corso avrà come metodo la ricerca, attraverso il confronto e la
discussione, del significato delle singole appartenenze istituzionali,
199
della loro percezione, sviluppando l’analisi dei ruoli e dei contesti
organizzativi. Nel corso degli incontri si stimolerà gli allievi a
presentare delle osservazioni istituzionali, da inquadrare nel
programma di riferimenti teorici.
Valutazione
La valutazione si fonderà sul grado di partecipazione attiva e di
coinvolgimento nei gruppi di discussione e sulla capacità di presentare
elaborati su temi specifici. Verranno valutate le capacità di osservare e
analizzare i processi, i ruoli, gli eventi organizzativi nelle proprie
esperienze (lavorative, formative) e il loro significato nella vita delle
istituzioni.
Bibliografia
Testo di riferimento per il corso:
Kernberg O.(1999).Le relazioni nei gruppi,Milano: Cortina.
Bion, W.R. (1971).Esperienze nei gruppi. Roma: Armando.
Capolupo S.R., Miglietta D. (2012).Pensare nelle istituzioni. La
formazione psicoanalitica. Padova:libreriauniversitaria.it.
Di Chiara G. (1999).Sindromi psicosociali.Milano: Cortina.
Foresti G., Rossi Monti M. (2010). Esercizi di visioning. Roma: Borla
Hinshelwood
R.D.,
Stogstad
W.
(2005)Osservare
le
OrganizzazioniTorino: Ananke
200
Obholzer A., Roberts V.G. (1998) L’Inconscio al lavoro, Milano: Etas
Libri.
Perini, M. (2007) L’Organizzazione Nascosta. Dinamiche inconscee
zone d’ombra nelle moderne organizzazioni.Milano: Franco Angeli.
201
Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi
Osservazione diretta in gruppo
ore: 20
ore 30
Docente: Prof. Enrico Stenico
Profilo Accademico/Professionale
Medico Psichiatra presso vari Sevizi Psichiatrici Pubblici dal 1977 al
2002 in particolare presso l'USSL di Cittadella con il Prof. Fasolo
come Aiuto Responsabile di strutture di degenza e ambulatoriali.
Psicoterapeuta individuale e di gruppo e docente di Psicoterapia di
Gruppo presso le Scuole Coirag e lREP di Padova.
Indirizzo e-mail: [email protected]
[email protected]
202
Obiettivi:
-
Permettere l'osservazione diretta e guidata di un percorso
gruppale, dei processi dinamici e terapeutici, delle definizioni
di setting e delle modalità di conduzione.
-
Favorire l'acquisizione di capacità osservative, rappresentative
e riflessive in merito alle determinanti psicodinamiche di tale
modello psicoterapeutico.
-
Promuovere un miglior livello di attenzione ai vissuti emotivoaffettivi presenti nel campo transferale-controtransferale
gruppale.
-
Esperire ed internalizzare elementi utili a comprendere la
complessità
della
posizione
e
della
funzione
dello
psicoterapeuta nella relazione di cura.
Key-words:
osservazione, rappresentazione, mentalizzazione
Metodologia:
Tale obbiettivo viene perseguito attraverso un doppio livello didattico:
-
un'esperienza osservativa diretta e tutorata in un gruppo
psicoterapeutico selezionato
-
regolari incontri di presentazione e discussione dell'esperienza
stessa con particolare attenzione ai vissuti affettivo-emotivi
personali e al loro possibile significato rappresentativo nel
campo gruppale; approfondimento attraverso la presa diretta
della osservazione delle principali tematiche teorico-cliniche
del processo terapeutico gruppale.
203
Valutazione
Il processo valutativo dell'allievo si articola principalmente attraverso
tre momenti:
la considerazioni finali dei conduttori-tutors della esperienza
osservativa
- I momenti di presentazione e discussione nel gruppo classe della
esperienza di osservazione personale
- un elaborato finale con osservazioni riflessive dell'allievo a partire
da una seduta di psicoterapia di gruppo proposta dal docente
Bibliografia consigliata:
F. Di Maria, G. Lo Verso "La Psicodinamica dei Gruppi - R. Cortina
Ed. - Milano, 1995
Corbella S. "Storie e luoghi del gruppo" - R. Cortina Ed. - Milano,
2003
(A cura di) A. N. Cesaro "L'apprendista osservatore" - F. Angeli Ed. Milano, 2003
204
Gruppo esperienziale in assetto dinamico……… ore 20
Docente: Prof. Maurizio Salis
Profilo Accademico/Professionale
Psicologo
psicoterapeuta
individuale
e
di
gruppo,
libero
professionista, consulente presso l'Unità Operativa Complessa di
Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Ulss n.16 di Padova
dove è referente dell'Area Psicoterapia.
Docente presso la sede di Padova della Scuola di Specializzazione in
Psicoterapia della COIRAG:
c. dal 2013 a tutt’oggi per la docenza di “Gruppo Esperienziale in
assetto dinamico”
d. 2014 docenza di “Psicologia dell’Età Evolutiva I”; 2013
docenza di “Psicologia dell’Età Evolutiva II”; dal 2009 al 2013
docenza di "Psicoterapia individuale e di gruppo dell'età
evolutiva e dell'adolescenza";dal 2010 al 2012 per il Training
“Approfondimento sulle Psicoterapie in Adolescenza”.
Docente a Contratto presso l'Università degli Studi di Padova per
l'insegnamento di "Psicologia dello Sviluppo" per la Facoltà di
Medicina dal 2001 al 2011 e per l’insegnamento di “La consultazione
205
in psicoterapia” per la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria
Infantile della Facoltà di Medicina per l’A. A. 2012/2013
Coordinatore Scientifico e Didattico dell' ASVEGRA, Associazione
Veneta per la Ricerca e la Formazione in Psicoterapia di Gruppo e
Analisi Istituzionale.
Autore di diverse pubblicazioni intorno ai temi oggetto delle sue
docenze; ha partecipato a innumerevoli eventi scientifici portando
propri contributi.
Email:
[email protected]
Obiettivi e competenze attese
Il Gruppo Esperienziale permette una diretta esperienza di gruppo
dinamico nel contesto formativo, con l’obbiettivo di sviluppare, in un
“apprendere
dall’esperienza”,
una
maggiore
preparazione
professionale alla comprensione delle dinamiche di gruppo e alla
conduzione di gruppi terapeutici attraverso il proprio sentire e vivere
la dimensione del gruppo, per migliorarsi attraverso la gestione delle
proprie risorse stimolandone le potenzialità e accettandone i limiti.
Il Gruppo Esperienziale al quarto anno consolida il lavoro sulle
dinamiche intorno ad un gruppo arrivato alla conclusione del suo
processo formativo. In questo percorso conclusivo la focalizzazione
sarà intorno ai temi della conclusione, della separazione e del limite,
con il provare a verificare cosa significa immaginarsi terapeuti, di
gruppo,
puntando
sempre
più
ad
articolare
l’oscillazione
dell’esperienza tra le varie dimensioni in gioco: il qui e ora della
dimensione gruppale; lo spazio formativo e istituzionale; lo spazio del
divenire “oltre”, e dopo, la formazione.
206
In questo quarto anno, l’elaborazione della conclusione e del limite
dovrà attivare il confronto tra le aspettative e la realtà, confronto che
si impone alla fine del percorso anche attraverso la rielaborazione
delle proprie acquisizioni personali e professionali. In questi termini il
Gruppo Esperienziale si pone come contenitore “protetto” per
permettere una narrazione e una rielaborazione degli aspetti non
espliciti che accompagnano le motivazioni alla formazione, le
richieste consce e inconsce dei partecipanti come dell’istituzione, le
aspettative al progetto formativo e il confronto con il divenire
continuo dello scambio formativo.
La struttura del percorso del Gruppo Esperienziale prevede
un’esperienza di gruppo che vede interessati gli allievi, senza tema o
compito predefinito, in cui gli stessi sono invitati a partecipare e a
vivere l’esperienza nel “qui ed ora” del gruppo, e a riflettere su
questa, nella condivisione e confronto gruppale. L’obiettivo per gli
allievi è di consolidare la conoscenza e l’apprendimento di come
funziona direttamente e in maniera esperienziale un gruppo analitico
(nel contesto formativo), potendone vivere e attraversare le dinamiche,
affrontandone le difficoltà e provando a promuovere e sviluppare le
proprie capacità comunicative in maniera più ampia.
Favorire l’attenzione sulle dinamiche di gruppo punta a favorire
l’espressione delle dinamiche emozionali relative alla propria
professionalità come a permettere un’analisi più attenta dei vissuti che
si sperimentano nel qui e ora della situazione contestuale, stimolando i
componenti
del gruppo a muoversi alternativamente in ruoli e
funzioni diverse, all’interno di un campo condiviso e partecipato.
207
Metodologia didattica/formativa
Si articola in sessioni di lavoro, di due ore, distribuite il più possibile
nel corso dell’anno scolastico, in modo da permettere un continuo
rimando tra le dinamiche del gruppo e i vari passaggi del processo
formativo. In alcune sessioni potranno essere utilizzati filmati o altri
materiali, stimolati dal percorso del gruppo e in risonanza con i temi
che man mano si sviluppano.
Processo di valutazione
Aspetto centrale del percorso è l’esperienzialità, permettere quindi che
l’allievo possa sentirsi con la maggiore libertà è tranquillità per potersi
esprimere, vivere e sentire il processo dinamico del gruppo. Non è
prevista una valutazione in termini di voto, perché non è ritenuta
adeguata una valutazione in termini di giudizio quantitativo della
partecipazione elaborativa intorno alle dinamiche consce e inconsce
del divenire gruppale.
Saranno prese in considerazione diverse variabili al fine di poter
contribuire a una valutazione più complessiva e qualitativa rispetto al
contesto istituzionale formativo più ampio, ritenendo significativi vari
fattori, come la presenza e la partecipazione al gruppo, la disponibilità
ad affrontare e sperimentare le dinamiche relazionali, lo sforzo nella
necessaria integrazione tra l’identità professionale, la formazione e il
cambiamento, posizioni complementari ma dimensioni tra loro
interdipendenti.
208
Bibliografia essenziale di riferimento
S. H. Foulkes, (1978), Psicoterapia Gruppoanalitica. Metodi e
Principi, Edizioni Astrolabio.
F. Dalal, 2002, Prendere il gruppo sul serio, Raffaello Cortina Editore
F.
Fasolo,
(2011),
Respirare
il
gruppo.
Intraduzione
alla
gruppoanalisi senza neutralità, Edizioni Cleup
S. Corbella (2003), Storie e luoghi del gruppo, Raffaello Cortina
Editore
Bibliografia aggiuntiva
F. Fasolo, (2009), Gruppoanalisi e salute mentale, Edizioni Cleup
S. Marinelli, C. Neri, (a cura di), (2011), Il gruppo esperienziale,
Libreria Cortina Milano
S. Corbella (2014), Liberi legami. Un contributo psicoanalitico per un
nuovo patto sociale, Edizioni Borla
M. Scialpi, (2008), L’io-gruppo. Aspetti del processo formativo e
dinamiche relazionali, Aracne Edizioni
209
Attività
seminariali
Sede di Padova
210
211
Seminario per Docenti e Allievi
“Formazione: dall’osservazione alla relazione,
un ponte possibile con l’altro”.”
6 e 7 marzo
Relatore: Dott.ssa Antonia Guarini.
Le giornate saranno il 6 (dalle 18,00 alle 20,30) e il 7 marzo (dalle 8,30
alle 18,00) e avranno il titolo: “Formazione: dall’osservazione alla
relazione, un ponte possibile con l’altro”.
Il seminario, di carattere esperienziale, vede coinvolti gli allievi e i
docenti nell parte conclusiva, con una modalità di conduzione più
didattica (relazioni, filmato e discussione), che avranno fatto, a parte, un
loro percorso.
La parte riservata ai docenti utilizzerà la tecnica dello Psicodramma,
tenendo sempre sullo sfondo il senso della formazione alla psicoterapia.
Programma:
Venerdì 6 marzo
18.00 –19.00 Presentazione programma di lavoro:modalità, tempi,
obiettivi.
19.30 –20.30 Gruppo auto condotto sul tema: Scuola nuova. Vecchie e
nuove questioni.
212
Sabato 7 marzo
8.30 – 10.30 Gruppo di lavoro sui protocolli dell’osservazione –
psicodramma
Conduce Antonia Guarini
10,30-12,00 Gruppo sul tema: la scuola che ho,la scuola che vorrei
Conduce Vito Sava (con i docenti)
14.00 –18.00 Filmato + discussione + conclusione comune
Conducono Antonia Guarini- Vito Sava
213
214
Introduzione al ciclo di seminari
“Genesi, Sviluppi e Destini
della Personalità borderline”
I seminari di quest’anno vogliono sviluppare il tema della
personalità borderline, seguendo una linea evolutiva che, partendo
da un inquadramento di base, ne ripercorra la genesi, gli sviluppi e i
suoi destini.
Saper riconoscere all'esordio i primi segnali, già in età adolescenziale,
per poi coglierne il decorso nel divenire adulto è una sfida clinica per
lavorare sugli esiti al fine di una risoluzione che consenta un'esistenza
sostenibile. Sappiamo infatti che, se questi pazienti non vengono
trattati con efficacia, rischiano un andamento cronico di sofferenza
con persistente carico assistenziale per la famiglia e la comunità.
Proprio da questa prospettiva analizzeremo gli approcci terapeutici
privilegiando un modello integrato di lavoro dove sia possibile
articolare pubblico e privato, lavoro psicoterapeutico individuale,
gruppale e interventi psichiatrici, mantenendo viva l'attenzione sulle
dinamiche del gruppo di lavoro e la cornice istituzionale.
Il ciclo attuale avrà una struttura diversa rispetto alle nostre
consuetudini. Abbiamo organizzato due seminari, il primo centrato
sull’età dello sviluppo , il secondo sull’area adulta. Ciascun seminario
sarà articolato in due moduli.
215
Il primo modulo seguirà il formato tradizionale con un relatore
esperto che terrà una lectio magistralis al quale seguirà l’intervento di
un discussant, con uno spazio ampio per la riflessione con tutti i
partecipanti.
Il secondo modulo, in collegamento concettuale con il precedente, si
svilupperà invece nell’intera giornata con un assetto interattivo ed
esperienziale. Dopo un’introduzione che riprenderà gli stimoli emersi
nel precedente incontro con il relatore, lavoreremo con quattro
sessioni parallele di gruppo. Ogni gruppo introdotto dall’intervento
clinico di un professionista dei servizi territoriali e del privato, sarà
condotto da un socio ASVEGRA con la presenza di un osservatore.
Vorremmo così utilizzare a fini formativi una metodica di lavoro
specifica di ASVEGRA/COIRAG.
L’ultima parte del secondo modulo, nel pomeriggio, sarà occupata da
una tavola rotonda con gli osservatori e la discussione finale in
plenaria per la rielaborazione e l’approfondimento di un percorso di
apprendimento che auspichiamo così proceda dall’inquadramento
teorico alle declinazioni clinico-terapeutiche.
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Iniziative
Sede di Padova
Aperte al
pubblico
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Il centro didattico SIPsA-COIRAG in collaborazione con il cinema
Eliseo di Cesena presenta una rassegna di 4 appuntamenti dal tema
"artecinemapsiche". Attraverso la proiezione dei film si affronterà il
tema dell'arte nelle sue diverse forme.
9 Marzo "A proposito di Davis" (2013)
Relatori:
Cinzia Carnevali, Psicoanalista SPI, didatta SIPSA;
Emiliano Battistini, semiologo-musicista.
16 Marzo "Pina" (2011)
Relatori:
Silvia Cicchetti, Psicoterapeuta SIPsA;
Claudio Gasparotto, coreografo.
23 Marzo "Camille Claudel 1915" (2013),
Relatori:
Fabio Sgrignani, Psicoterapeuta CSPP;
Leonardo Lucchi, scultore.
30 Marzo, "Il giovane favoloso" (2014)
Relatori:
Rita Arianna Belpassi, Psicoterapeuta SIPsA;
Roberto Mercadini, poeta.
229
Indice
La scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica ......... 7
La Sede di Padova .............................................................................. 9
Struttura del programma formativo .............................................. 13
I Seminari di Sede............................................................................. 14
Seminari obbligatori-Ore integrative ............................................. 16
Insegnamenti aa 2015 ....................................................................... 17
Tirocini .............................................................................................. 21
Elenco strutture convenzionate ....................................................... 23
Workshop Nazionale ........................................................................ 27
Seminari Teorico – Clinici,Attività integrative e Supervisioni .... 37
Elenco Supervisori ............................................................................ 38
Psicoterapia Personale individuale o di gruppo ............................ 42
Ammissione all’anno successivo ...................................................... 43
Valutazioni ................................................................................... 43
Assenze ....................................................................................... 45
Elaborato di fine I Biennio ............................................................ 46
Esame di diploma ........................................................................ 47
Sintesi delle scadenze ................................................................. 49
Modalità di consegna dei documenti ............................................ 50
Tasse annuali 2015 ..................................................................... 51
Calendario delle Attività didattiche 2015 ...................................... 55
Dettaglio insegnamenti I anno ......................................................... 71
Gruppo di tutoring ........................................................................ 73
Psicologia generale e clinica ........................................................ 76
Psicologia dello Sviluppo I
............................ 79
Processo diagnostico e costruzione del processo terapeutico
Discussione casi clinici
84
.............. 88
Fondamenti della Psicoterapia psicoanalitica individuale ............. 92
Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo........................................... 97
Psicopatologia I ..........................................................................101
Gruppo Esperienziale in assetto dinamico ..................................107
230
Dettaglio insegnamenti II anno ..................................................... 111
Gruppo di tutoring .......................................................................112
Psicologia dello sviluppo II ..........................................................114
Diagnostica Clinica e Progetto Terapeutico II .............................123
Fondamenti della psicoterapia analitica individuale II ................126
Psicoterapia Psicoanalitica di gruppo II.......................................129
Psicopatologia II ........................................................................134
Discussione casi clinici ...............................................................138
Gruppo esperienziale in assetto dinamico ...................................142
Dettaglio insegnamenti III anno.................................................... 147
Gruppo di tutoring .......................................................................149
Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo e Supervisione .........................151
Psicodramma Analitico e Supervisione .......................................159
Analisi istituzionale e Supervisione .............................................163
Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi e
Osservazione Diretta in gruppo...................................................169
Gruppo esperienziale in assetto dinamico ..................................173
Dettaglio insegnamenti IV anno .................................................... 179
Gruppo di tutoring .......................................................................181
Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo e Supervisione .........................184
Psicodramma Analitico e Supervisione .......................................189
Analisi istituzionale e Supervisione .............................................194
Teorie e Metodi dell’osservazione nei gruppi e
Osservazione Diretta in gruppo...................................................202
Gruppo esperienziale in assetto dinamico ..................................205
Attività seminariali Sede di Padova .............................................. 210
Iniziative Sede di Padova Aperte al pubblico .............................. 221
231
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Programma didattico 2015