Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Prot. nr. 4215 Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Li, 26 marzo 2010 Al Presidente del Consiglio Comunale Sig.ra Tai Carlotta VICCHIO Ai Capi Gruppo Consiliari Lazzerini Simone Capocchini Nadia Lecca Raffaele LL.SS. All’Albo Pretorio del Comune OGGETTO: Invio verbale seduta del Consiglio Comunale Si trasmette in allegato, ai sensi del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, il verbale della seduta del Consiglio Comunale del 25-02-2010. Cordiali saluti. IL SEGRETARIO COMUNALE (Dr.ssa Maria D’Alfonso) Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE Registro delle deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale nella seduta del 25-02-10, tenutasi alle ore 15:30 presso la Residenza Comunale, a seguito di convocazione disposta nei modi di legge in sessione Straordinaria in Prima convocazione, in seduta Pubblica. Risultano presenti all’appello in apertura di seduta i Signori: IZZO ROBERTO LAZZERINI SIMONE GASPARRINI MARCO BONANNI TERESA TAI CARLOTTA PASI MASSIMO PETTI LORENZO ABRANS LEONARDO ROSA GIUSEPPE Presiede il Signor Dr.ssa D'ALFONSO MARIA. P P P P A P P P A GANASSI ELENA SANTONI RICCARDO NOCENTINI GRAZIA CONFORTINI BRUNO CELLI STEFANO CAPOCCHINI NADIA LECCA RAFFAELE CORALLI CATERINA GASPARRINI MARCO, P P P P A P A A assistito dal Segretario Il Presidente, accertato il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio Comunale ad esaminare e ad assumere le proprie determinazioni sulle seguenti proposte di deliberazioni: Proposta N. 15 Del 04-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE NUMERO DELIBERA 17 Il Consiglio Comunale si riunisce alle ore 16,15. Presenti n. 12. Il Presidente comunica che: a) il consigliere Coralli è assente giustificato; b) sono rinviati i punti 4), 8) e 12) dell’ordine del giorno per assenza dei presentatori; i punti 13) e 14) in quanto – precisa il Sindaco – è assente l’assessore competente; c) sono stati nominati i membri della Commissione pari opportunità nelle persone dei consiglieri Ganassi e Coralli; d) “è stata approvata la dicitura per la targa da mettere in Biblioteca come da ordine del giorno dello scorso consiglio comunale e rendo noto la dicitura che è: ‘9 Novembre 2009 – Nel ventennale della caduta del muro di Berlino a futura memoria, contro ogni muro, contro ogni ingiustizia, per i valori di libertà e democrazia – Il Consiglio Comunale Vicchio’. Proposta N. 16 Del 04-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: NUMERO DELIBERA 18 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 COMUNICAZIONI DEL SINDACO Il Sindaco non ha nessuna comunicazione da fare. Il consigliere Confortini porge gli auguri di buon lavoro al VicePresidente del Consiglio comunale. Chiede che ci si assicuri che il Consiglio comunale inizi in orario. Proposta N. 20 Del 12-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: RATIFICA DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 8 DEL 12.02.2010 AD OGGETTO "BILANCIO DI PREVI= SIONE 2010 - I^ VARIAZIONE AL BILANCIO" Introduce il Presidente. Il consigliere Confortini: “questa delibera è una ratifica, quindi vuol dire che la Giunta Comunale si è presa il diritto del Consiglio di approvare per motivi di urgenza. Leggendo gli spostamenti effettuati, l’urgenza ci sfugge” Quindi, chiede che venga chiarito. Il Sindaco: “l’urgenza deriva dal fatto che il bilancio era già pronto il 15 dicembre. A quella data la Società della Salute sarebbe dovuta partire dal 1° gennaio. Poi la Socie tà della Salute si è stabilito che partisse dal 1° aprile, p ertanto si è reso necessario allocare nelle corrette poste di bilancio le spese per le funzioni del sociale non immediatamente trasferite alla Società della Salute. IL CONSIGLIO COMUNALE VISTA la deliberazione n. 8 del 12.02.2010, adottata in via d’urgenza dalla Giunta Comunale assumendo i poteri del Consiglio ai sensi dell’art. 42, punto 4, del decreto legislativo nr. 267/2000, sottoposta oggi a ratifica; CONSIDERATO che nella fattispecie ricorrevano gli elementi di contingibilità ed urgenza tali da giustificare il ricorso alla assunzione dei poteri consiliari; RESO NOTO che e’ rispettato il termine di 60 giorni previsto dall’art. 42 di cui sopra; RITENUTO di dover provvedere alla ratifica; VISTO il parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 49 del decreto legislativo nr. 267/2000, che forma parte integrante al presente atto; Il Presidente del Consiglio Comunale mette in votazione la proposta. Con la seguente votazione: - presenti nr. 12 consiglieri - voti favorevoli nr. 10 - voti contrari nessuno - astenuti nr. 2 (Confortini, Capocchini) delibera 1. Di ratificare, siccome ratifica, la seguente deliberazione adottata NUMERO DELIBERA 19 Immediatamente eseguibile N Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 d’urgenza dalla Giunta Comunale Deliberazione nr. 8 del 12.02.2010 OGGETTO: Bilancio di previsione 2010 – I° variazione al bilancio 2. Di rendere la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi di legge, previa separata e successiva votazione, con il seguente esito: - presenti nr. 12 consiglieri - voti favorevoli nr. 10 - voti contrari nessuno - astenuti nr. 2 (Confortini, Capocchini) *********** Proposta N. 30 Del 25-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO CONSILIARE P.D.L. A SOSTEGNO DELLA PROPOSTA PARLAMENTARE PER PROMUOVERE IL MUGELLO E LA VALDISIEVE QUALE PATRI= MONIO UNIVERSALE DELL'UNESCO – RINVIO NUMERO DELIBERA 20 Vista la comunicazione del Presidente l’atto viene rinviato ad una successiva seduta del Consiglio comunale. Proposta N. 18 Del 08-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SINISTRE PER VICCHIO RELATIVA A "SISTEMI AUTOMA= ZIONE E RISPARMIO ENERGETICO NEGLI IMPIANTI DI IL= LUMINAZIONE" Il consigliere Capocchini rinvia per l’illustrazione al testo dell’interrogazione che risulta abbastanza chiaro. L’assessore Gamberi: “siamo tutti d’accordo che bisogna partire dal risparmio. Sull’illuminazione pubblica il discorso è complesso. Il controllo a distanza presuppone l’installazione di apparecchi per ogni singola lampada onde consentire il controllo a distanza. L’HERA effettua questo tipo di controllo. Esistono, comunque, altre forme di risparmio come, per esempio, la sostituzione delle lampadine tradizionali con lampade a basso consumo (è già avvenuta la sostituzione di più del 70%). Altra forma di risparmio è quella del controllo dei flussi luminosi (per esempio con il parziale spegnimento dell’impianto).”. Il consigliere Capocchini ringrazia l’assessore sull’excursus fatto. Chiede, rispetto al contratto con HERA, se sia previsto o possibile attivare il pannello che consentirebbe di ottenere un risparmio del 30% e se i costi, nell’eventualità che fosse possibile procedere in tal senso, siano a carico del Comune o di HERA. L’assessore Gamberi: “l’HERA si è dichiarata possibilista, ma non è previsto dal contratto. Attualmente i risparmi sui consumi vanno a vantaggio dell’HERA”. Prima di procedere al punto successivo il Presidente dà lettura dei verbali della seduta precedente. NUMERO DELIBERA 21 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Proposta N. 22 Del 13-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SINISTRE PER VICCHIO RELATIVA A "PIAZZA GIOTTO" Il consigliere Capocchini: “l’interrogazione ha, in realtà, una natura provocatoria perché il problema è già stato sollevato. Però ora ne parlo io perché sennò diventa una prerogativa del consigliere Confortini e non voglio che lo sia, nel senso che è un problema secondo me che riguarda tutti ed io lo sento particolarmente, anch’io lo sento particolarmente e ne voglio parlare io. Brevemente. E’ provocatoria perché chiaramente c’è una .. secondo me, noi siamo provocatori nel porla ma c’è una provocazione a monte qui che è una provocazione degli automobilisti di Vicchio. Io non voglio dire poi è chiaro che le responsabilità sono sempre individuali e c’è una abitudine di comportamento che è comunque sbagliata. Insomma la piazza, veramente, con tutta la sincerità possibile non può andare avanti in questo modo. Non può essere gestita così lasciando una piazza che non sarà piazza del Duomo a Firenze perché io ribadisco, ci è riuscito Renzi a Firenze, però quella è piazza del Duomo. Va bene, ci sono altre piazze nella zona, piazza dell’Orologio a Borgo, insomma che sono chiuse al traffico o se non altro una limitazione estrema, insomma, si può sempre ottenere e questa piazza secondo me non viene rispettato il minimo: in qualsiasi momento si capiti ci sono macchine dappertutto. Chiedo un’attenzione particolare e una risposta a questa provocazione che ci dia un indirizzo. Non mi illudo che si arriverà alla chiusura, perché so che si sta valutando tanti aspetti; chiedo, però; di sapere cosa pensate di fare in quella piazza.” Il Sindaco: “accetto la provocazione, anche perché a noi piazza Giotto sta particolarmente a cuore. Ho visto il vostro programma elettorale e non parlava di chiusura di piazza Giotto (parlava di una migliore sistemazione dei giardini). Ci eravamo impegnati ad una manutenzione della piazza e la stiamo facendo. Inoltre, nel bilancio nuovo, ci sono le risorse per i dissuasori, per la segnaletica e per la delimitazione degli spazi. Dai vigili mi sono fatto fornire dei numeri. In piazza Giotto vengono fatti due controlli giornalieri e da settembre a gennaio sono stati elevati 63 verbali. Quanto prima (il 2 marzo) il Comandante dei vigili urbani avrà un appuntamento per definire la collocazione dei dissuasori. I posti saranno delimitati e forse ridotti nel numero. Sicuramente la ZTL da maggio a settembre la attueremo e di sicuro da domenica. Fare la ZTL sempre rischierebbe di riproporre la situazione determinatasi sotto l’amministrazione Salimbeni, che dovette, poi tornare a riconsiderare la chiusura totale della piazza. Attualmente si è cercata una soluzione intermedia mediante la regolamentazione della piazza.” Il consigliere Capocchini: ringrazia per la risposta, ma insiste sul fatto che ultimamente, la situazione è peggiorata e sembra che, un po’, si chiudano gli occhi. Bisogna dare un segnale. Tanto più che si dice che ci saranno ulteriori limitazioni. Osserva anche un ulteriori carico di traffico veicolare potrà andare ad incidere negativamente anche sulla pavimentazione Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 NUMERO DELIBERA 22 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 della piazza. Proposta N. 26 Del 17-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SINISTRE PER VICCHIO RELATIVA A "FRANA GIARDINI DEL SOLE" NUMERO DELIBERA 23 Il consigliere Confortini: “i giardini del sole sono uno di quegli esempi classici di come i soldi pubblici siano buttati. A Vicchio, purtroppo non è l’unico esempio (pista di pattinaggio, palestra, Viale Beato Angelico, Viale Mazzini e non ultimi gli alloggi sociali). I giardini del sole sono un lavoro mal pensato, mal progettato e mal fatto. Se dovevano servire da accesso agli impianti, bastava molto meno. Non ci sono più piantumazioni e gli alberi sono secchi. Questa amministrazione si trova i giardini del sole, ma qui si muove qualcosa. Siamo al limite con dei pali che tengono la recinzione. In questo periodo, in cui l’Italia si smuove e frana, forse sarebbe utile intervenire per tempo”. Sottolinea l’inutilizzabilità del bocciodromo e propone di sostituirlo con giardini per bambini. Gli fa un po’ specie che anche la società sportiva (che quel campo usa) se ne sia accorta solo ora del movimento franoso. “Domandiamo, quindi, di intervenire.” Il Sindaco: “è vero il discorso della società sportiva, perché ero nella società sportiva quando, in via d’urgenza, fu allungato il campo, perché altrimenti il campo non sarebbe stato autorizzato. Quella parte lì è tutta terra di riporto e manca l’area drenante. Sulla questione dei LL.PP. sono tutte vere le osservazioni fatte. Nella gestione dei LL.PP. che stiamo gestendo stiamo esercitando il massimo controllo.” L’assessore Gamberi: “il problema delle frane, anche per la vastità del territorio lo abbiamo addosso da tempo. La frana del campo sportivo è quella che ci preoccupa meno. Ci preoccupa di più il cedimento di Viale Mazzini, quella di Pimaggiore. Così come ci preoccupano le frane dei vari consorzi. Il problema delle frane è un problema grosso. Comunque verso i primi di aprile si dovrebbe risolvere il problema cercando anche di fare un po’ di sistemazione idrica. Il consigliere Confortini: “la risposta è stata soddisfacente. L’assessore ci ha dato tempi e cifre e dalle cifre sembra che la cosa non sia particolarmente grave”. Proposta N. 31 Del 25-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE P. D.L. AVENTE AD OGGETTO "PORTA DI PONENTE" - RINVIO NUMERO DELIBERA 24 Vista la comunicazione del Presidente l’atto viene rinviato ad una successiva seduta del Consiglio comunale. Proposta N. 19 Del 08-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: INTERPELLANZA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SI= NISTRE PER VICCHIO RELATIVA A "PARCO EOLICO IN LO= CALITA' GIOGO DI VILLORE" NUMERO DELIBERA 25 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Risponde il Sindaco: “quello che si dice nell’interpellanza è vero solo parzialmente nel senso che ancora non è stato assolutamente iniziato nessun tipo di percorso ufficiale se non la presa d’atto da parte della Giunta e del gruppo consiliare della coalizione di proseguire rispetto a ciò che la Commissione speciale ed il consiglio comunale precedente aveva deciso. In questo momento noi abbiamo ricontattato l’azienda Italia Wind Energy che però è in evoluzione, questo ve lo do come informazione, ma non più di questo perché direi una cosa non esatta. Abbiamo rivisto due volte l’azienda. Ci ha fornito del materiale preliminare, punto e basta. Quindi ufficialmente roba da far vedere ai lavori pubblici ancora non esiste se non questo materiale informale più o meno a detta loro definitivo noi ne abbiamo solo presa visione. La convenzione è ancora la bozza di convenzione precedente che assolutamente, io vi dico la mia opinione ma è l’opinione anche della Giunta e del gruppo e delle persone che mi aiutano in questo progetto è da rivedere dalla A alla Z perché ovviamente dovrà essere una convenzione completamente diversa però sono tutti preliminari. Quando partiremo, anzi la settimana prossima incontreremo Infrastrutture, mi sembra si chiami, proprio per avere un mappa ancora più chiara. Però vi ripeto il punto di partenza, per noi, è stato il punto di arrivo della precedente amministrazione. Resta tutto ancora in fase preliminare. L’idea è di riportare tutto in Consiglio Comunale. Per quanto riguarda la centrale fotovoltaica, in questo ci siamo posti il problema di disciplinare con un regolamento di questo tipo di intervento, senza preclusione per il fotovoltaico.” Il consigliere Confortini: tecnicamente insoddisfatto per la presentazione di un ordine del giorno. Il Presidente dà lettura dell’ordine del giorno. Si sospende la seduta alle ore 17,27. Si riprende alle 17,47. Presenti n. 12. Il consigliere Lazzerini: “in questo ordine del giorno, come espresso dal Sindaco, c’è una volontà precisa di andare a verificare la fattibilità di impianti di energia rinnovabile con tutte le cautele del caso. Propone, comunque, di aggiungere nell’ordine del giorno una dicitura che riporti l’orientamento dell’amministrazione comunale”. Dà, quindi, lettura degli emendamenti proposti. “Quello che si vuol dire con l’ultimo inciso è che le forme per il percorso partecipativo vogliamo ridiscuterle. Se i presentatori accettano le modifiche votiamo a favore”. Il consigliere Capocchini: “va bene per le modifiche.” Il Presidente mette in votazione l’ordine del giorno. Presenti n. 12, voti favorevoli n. 12. Ordine del Giorno relativo a “Parco eolico in località Giogo di Villore” approvato all’unanimità nella seduta del consiglio comunale del 25 febbraio 2010. Il Consiglio Comunale Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Premesso che: in tema di scelte e localizzazione di impianti di produzione di energie rinnovabili sul territorio comunale, ruolo del Comune di Vicchio e partecipazione democratica da parte dei cittadini ai processi decisionali in materia, questa Amministrazione era destinataria di alcune indicazioni di lavoro e di percorso istituzionale contenute nella Relazione finale della Commissione consiliare speciale di cui alla Delibera Consiliare n. 28 del 21.04.2009 votata all’unanimità dal Consiglio comunale, ed in particolare che: - per quanto riguarda il Parco eolico di Villore le indicazioni riguardavano: 1) la verifica tecnica da parte degli Uffici LLPP e Urbanistica delle soluzioni viabilistiche da realizzare e la ripartizione degli oneri manutentori, 2) le garanzie fidejussorie da fornire da parte della Società proponente e la loro congruità con i costi di smantellamento dell’impianto a fine vita produttiva e il ripristino ambientale dei luoghi, 3) la convocazione di un’assemblea con i residenti nel territorio del Comitato di Partecipazione Territoriale n. 1 al fine di condividere con essi lo svilupparsi della vicenda; 4) la sottoposizione al Consiglio comunale di un preventivo Atto di indirizzo prima della sottoscrizione di qualsiasi Atto amministrativo vincolante per il Comune di Vicchio, - per quanto riguarda la Centrale fotovoltaica a partecipazione mista (presentato al Comune di Vicchio nel dicembre 2006) le indicazioni riguardavano: 1) la definizione da parte dell’Amministrazione comunale del sito più idoneo, 2) la definizione dell’iter burocratico-amministrativo più idoneo per la costituzione del Consorzio pubblicoprivato - ed infine le indicazioni riguardavano: 1) l’invito a proseguire nel percorso partecipativo per la tematica e le scelte per l’uso delle fonti energetiche rinnovabili con la riproposizione di una Commissione consiliare speciale integrata con cittadini non consiglieri; Dato atto che l’attuale Amministrazione comunale è orientata al conseguimento degli obiettivi di realizzazione degli impianti in questione, recependo gli atti del lavoro svolto in precedenza dal Consiglio comunale; Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Tutto ciò premesso e considerato Il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attuare le suddette indicazioni nelle forme ritenute più idonee ai fini di un percorso partecipativo con la cittadinanza e in particolare per quanto riguarda il parco eolico con la frazione interessata, che valuti in maniera preventiva ed esaustiva tutti i passaggi necessari nonché le ricadute sia intermini positivi che negativi, rispetto alle decisioni da prendere; a verificare la fattibilità tecnica dell’adesione al bando regionale sul fotovoltaico partecipato da enti pubblici, la cui scadenza è il 31 maggio 2010. Proposta N. 23 Del 13-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO CONSILIARE SINISTRE PER VICCHIO RELATIVO A "27 GENNAIO GIOR= NATA DELLA MEMORIA" Illustra il consigliere Capocchini: “l’ordine del giorno ha questo preciso intento, insomma, non sto qui a parlare dell’importanza del 27 gennaio come data, ormai è stabilita da 10 anni, è riconosciuta da 10 anni con manifestazioni anche regionali e dell’importanza che ha storica e per la memoria e il ricordo dello sterminio nazista e poi di stermini di altre, degli zingari, di omosessuali, ecc. tutto quello che ha comportato quel tremendo percorso che c’è stato in seno proprio all’Europa, in senso proprio alla nostra civiltà che ci deve far molto riflettere e quindi deve essere ricordato e valorizzato sempre, cioè tenuto presente. Quindi non sto a dilungarmi sul quello. Voglio semplicemente dire che queste date così importanti non devono in qualche modo cadere nella retorica, cadere così non essere valorizzate e per valorizzarle la cosa principale è quella di far partecipi le generazioni, le generazioni future e poi i ragazzi di oggi, appunto, che saranno le generazioni del domani e quindi è un impegno che chiediamo proprio e quindi mi rivolgo all’assessore, in particolar modo all’assessore alla cultura, e alla Commissione che poi ci dovrebbe lavorare che è la Commissione seconda e poi anche all’Istituzione Don Milani e poi quanto c’è di associazioni che ci possono essere nel paese che sono interessate a queste tematiche, perché voglio dire noi abbiamo qui votato anche un ordine del giorno per i fatti di Rosarno, che è venuto all’ultimo momento, fra l’altro ci ha trovato tutti d’accordo, è stato votato all’unanimità. Qundi i fatti di Rosarno non sono altro che un triste esempio di come possono avvenire anche agli occhi nostri, avvenimenti che ricordano in qualche modo razzismi, che ricordano discriminazioni, che ricordano questi eventi che non hanno chiaramente quel peso e quella drammaticità, che però ci sconvolgono e dobbiamo tenerli presenti perché poi ci sono queste divisioni, c’è chi ci specula sopra e chi in qualche modo con la televisione, con i messaggi non fa altro che NUMERO DELIBERA 26 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO gettare proprio, non acqua sul fuoco, ma benzina sul fuoco e quindi alimentare questi capri espiatori, che poi sono diventati solo loro ora perché di fatto se c’è qualcosa sono gli extracomunitari, sono loro che sembra che creino, tutto quello che succede, tutti questi dissesti, corruzioni che veramente ci trovano così sgomenti, tutti sono innocenti, tutti si dichiarano, io non ho fatto nulla sono innocente, sono le intercettazioni che vanno levate, vanno condannate, quando poi sugli extracomunitari, sugli ultimi, come dicevo l’altra volta, sono sempre i primi a spararci contro da tutte le fonti di comunicazione. Io volevo quindi ritornare a quello che ci interessa nel contingente, quindi a quello che ci interessa a noi come amministrazione e quindi come scuola. Secondo me è lì il campo d’azione. Io sentivo che, per esempio, ho parlato anche con dei ragazzi che sono a Borgo all’Istituto Giotto Ulivi, al Chino Chini, non è che abbiano fatto molto. Al Giotto Ulivi qualcosa è stato fatto. Al Chino Chini, per esempio, poi non in tutte le classi, è stato fatto vedere un film, però in generale, per esempio al Chino Chini non è stato fatto nulla o almeno in alcune classi dove ci sono questi ragazzi inseriti. Quindi volevo evidenziare questa intenzione proprio di lavoro che ci deve essere, deve essere preventiva anche, perché noi lo sappiamo, l’assessore alla cultura lo sa che la scuola ha un iter, quindi ha una programmazione ad inizio anno, ha un POF, quindi deve inserire anche il lavoro che viene in qualche modo preventivato all’inizio proprio per poterlo poi espletare. Quindi teniamo presente questo e lavoriamo in questo senso. Questa era l’indicazione dell’ordine del giorno. Di lavorare perché queste doti non siano, e poi non è la sola, se ci si pensa bene, voglio dire abbiamo una serie di date istituzionali dal 25 aprile al 1° maggio alla festa della Repubblica che magari prendere un po’ queste date istituzionali come punto di riferimento per varie riflessioni perché son quelle, sulla nostra storia e sono date importanti. Questo volevo dire, insomma, era questa l’intenzione dell’ordine del giorno. Non so se è sufficiente la presentazione. L’ordine del giorno l’avete, semmai se c’è da dire qualcosa intervenite dopo.” Il consigliere Lazzerini: “come gruppo di centro sinistra abbiamo esaminato l’ordine del giorno e siamo sostanzialmente d’accordo sui contenuti. C’è sensibilità rispetto all’episodio e in generale rispetto ad una situazione culturale rispetto alla quale riteniamo utile pronunciarsi”. Propone un emendamento: l’inserimento di un passaggio che ricordi quanto fatto dall’amministrazione comunale in occasione del 27 gennaio. Riguardo alla fase dell’impegno della Giunta Comunale, propone una riformulazione che chiarisca meglio “chi deve fare che cosa”. Il consigliere Confortini: riguardo al 22 marzo (cerimonia dei Martiri di Campo di Marte) non vorrebbe che, “con l’andare a Firenze, si dimenticasse in Vicchio il ricordo dei nostri ragazzi”. Propone che si recuperi la data del 12 marzo affinché sia ricordata. Entra il consigliere Celli. Presenti n. 13. Si mette in votazione il testo emendato. Presenti n. 13, voti favorevoli n. 13. Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO ORDINE DEL GIORNO SU “27 GENNAIO GIORNATA DELLA MEMORIA” approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio Comunale del 25 febbraio 2010 Il Consiglio comunale di Vicchio Visto l’art. 1 della Legge 20 luglio 2000 n. 211 che recita: <<La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento nazista di Oswiecim in Polonia ( Auschwitz, in tedesco) , “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah ( annientamento del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti politici diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati >> Considerando che: - dalla consapevolezza dei crimini di cui il Nazismo si era macchiato nacque nel 1948 la Dichiarazione universale dei diritti umani, promulgata dalle Nazioni Unite allo scopo di riconoscere a livello internazionale i diritti inalienabili di tutti gli Uomini in ogni Nazione e che la consapevolezza di ciò che era stato Auschwitz fu tra gli elementi fondamentali per la costruzione, identitaria prima ancora che giuridica, della futura Europa unita; - alle radici dell’impostazione ideale dell’attuale Unione Europea c’è il rispetto per la dignità umana e il rigetto per ciò che era accaduto, sia prima che durante la Guerra, a causa di idee e leggi razziste e liberticide. - l’Umanità esige che ciò che è avvenuto non accada più, in nessun luogo e in nessun tempo e che è di enorme importanza che le nuove e future generazioni facciano proprio questo insegnamento nel modo più vivo e partecipato possibile, stimolando il dibattito, le domande, i “perché” indispensabili per la comprensione di quei tragici eventi; - Il 27 gennaio 2010 il Giorno della Memoria si celebra in Italia per la decima volta e che tale Giorno è diventato un’occasione fondamentale, Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO per le scuole, di formare tanti giovani tramite una importante attività didattica e di ricerca; Ritenendo che: - la memoria degli orrori che si consumarono nei campi di sterminio nazisti sia un valore fondante per la moderna coscienza internazionale, simbolo di un comune e condiviso sentire: in Italia proprio l’istituzione della Giornata della Memoria ha favorito la riflessione sul rapporto fra Memoria e Storia, sulle diverse potenzialità e sui limiti dell’analisi del passato; che non debba essere un’azione scontata, non possa essere un dato acquisito, ma sia il frutto di una continua e ininterrotta rielaborazione critica; - come ha detto il premio Nobel per la pace Elie Alder qualche anno fa dalla tribuna dell’ONU “se il Mondo avesse ascoltato la lezione dell’Olocausto, avremmo potuto evitare il Darfur, la Cambogia, la Bosnia, e il Ruanda….”, niente deve essere dato per scontato; - anche Primo Levi, che come Elie Alder è sopravvissuto al campo di sterminio, ci aveva ammonito “Quando si pensa che uno straniero, o un diverso da noi, è un Nemico si pongono le premesse di una catena al cui termine c’è il Lager, il campo di sterminio: appunto il passato che non passa”. Evidenziando: - come in questo Giorno si debba ricordare oltre alla persecuzione del popolo ebraico che causò 6 milioni di morti, anche la persecuzioni di zingari, slavi, omosessuali, handicappati, oppositori politici e giovani usati come forza lavoro schiava nei lager, che costò altri 5 milioni di morti nel lager, fra i quali non pochi furono gli antifascisti toscani e mugellani e i giovani consegnati ai Nazisti dai Fascisti locali, resisi responsabili della politica nazista; Ritenendo: che la celebrazione delle Giornata della Memoria non deve comunque fermarsi soltanto alla considerazione di quel momento storico, ma interessare tutte le problematiche e i comportamenti che ancor oggi possono portare a forme di discriminazione, di Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO violenza e di ingiustizia sociale, per evitare le quali occorre: • la partecipazione di tutti i cittadini ai processi democratici per garantire il rispetto dei diritti umani e civili; • un impegno per politiche economiche e sociali che promuovano uno sviluppo sostenibile e una più equa redistribuzione della ricchezza con una particolare attenzione alle fasce sociali disagiate ed emarginate: dovremo essere proprio noi, popolazioni del nord del mondo più industrializzato e più ricco, a lavorare attivamente per riequilibrare le grosse differenze fra nord e sud; • - - Il contrasto alla cultura della paura della diversità: opponendosi a quanti, facendo leva sulle difficoltà economiche e sociali contingenti, utilizzano la Legge per creare barriere giuridiche o innalzare muri identitari, seminando paure e rancori e dando pretesto legale a sentimenti di odio e di razzismo invece di condizioni per l’integrazione e la convivenza civile tra diverse identità culturali e religiose e i diversi modi di essere, in modo che si possa concretizzare una Società del confronto, dello scambio e della reciprocità positiva; attuando e contribuendo a politiche e pratiche di economia solidale cioè di un'economia che non abbia come priorità la massimizzazione ed estensione del profitto, ma che valorizzi le relazioni, che riconosca un'equa ripartizione delle risorse per tutti, che assuma come principi del proprio agire anche il benessere ed i diritti delle persone, la funzione sociale, la difesa dei beni comuni e dell'ambiente; Ritenendo infine - che siano soprattutto le nuove generazione a dover essere coinvolte nel confronto sulle tematiche sopra esposte favorendo una riflessione vivace nei giovani, rendendo così forse il servizio migliore a questo Giorno che, per essere vissuto nel modo più autentico, necessita di un pensiero non statico, non nozionistico; occorre infatti fornire alle nuove generazione gli strumenti, anche empirici, per riflettere su cosa l’Umanità è Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 stata in grado di fare, perché non accada mai più. Questo, forse, è il senso più vero del Giorno della Memoria, ed è un bene prezioso per tutti e le Istituzioni democratiche e gli Enti locali devono essere in prima fila in questa azione di educazione civile e morale; tutto ciò premesso, Riconosciuto il valore delle iniziative messe in atto dall’Amministrazione comunale per la celebrazione del 27 gennaio scorso, in linea con gli obiettivi delineati in premessa; con riferimento agli articoli 27 comma 3 lettera b) dello Statuto comunale e 59 primo paragrafo del Regolamento del Consiglio comunale il Consiglio comunale di Vicchio - impegna la II° Commissione consiliare, in collaborazione con l’assessore alla cultura, a stilare un programma annuale di iniziative su questo tema, anche attraverso altre date significative come ad esempio il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno, il 12 marzo, l’11 settembre, ecc., con il coinvolgimento dell’Istituto Comprensivo Statale di Vicchio, dell’Istituzione culturale Don Milani, delle Associazioni presenti sul nostro territorio, dell’ANPI Mugello, del “Centro per la Storia del Mugello nell’età contemporanea e nella Resistenza”, di cui fa parte la Comunità Montana del Mugello e tutti i Comuni del Mugello e della Val di Sieve; - impegna la Giunta comunale a recepire il programma suddetto. Il Consiglio comunale di Vicchio delibera infine di inviare il presente Ordine del Giorno alla Regione Toscana, alla Provincia di Firenze, alla Comunità Montana del Mugello, all’Istituto Comprensivo Statale di Vicchio, all’ANPI mugellano, al Centro per la Storia del Mugello nell’età contemporanea e nella Resistenza e all’Istituzione culturale Don Milani. Proposta N. 24 Del 13-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO CONSILIARE SINISTRE PER VICCHIO RELATIVO A "SENTENZA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO - CAUSA LAUTSI CON= TRO ITALIA - NOVEMBRE 2009" NUMERO DELIBERA 27 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Il consigliere Confortini: “dunque allora questo lungo ordine del giorno di per sé non richiederebbe nessuna introduzione perché qualsiasi cosa dica di fronte a questa sentenza la sciupo nel senso che non sono all’altezza naturalmente dei giudici che hanno emesso questa sentenza perché chiaramente fanno parte della Corte Europea dei diritti dell’uomo quindi di un organismo autorevole e tutto quello che posso dire anche in loro appoggio sicuramente in qualche maniera può essere pericoloso in negativo .. però io qualcosa bisogna che lo stesso che dica e sono premesse. Allora questo atto non parla e non mette in discussione uno dei valori che io ritengo fondamentali di un vivere civile, quindi di una civiltà che è quello della libertà religiosa. Conosciamo appunto come libertà di espressione di fede, insomma filosofica o religiosa, quindi non si parla di questo. Credo che non ci sarebbe bisogno di questa premessa però la fo lo stesso perché così mi sento più tranquillo. Perché questo atto così pedissequamente è copia incolla sulla sentenza? Perché è una scelta. Cioè io propongo al consiglio comunale e in particolar modo questa volta ai singoli consiglieri una sentenza di un ente, della Corte europea, quindi di qualcosa di autorevole perché ognuno ci si confronti con i principi che questa sentenza esprime. Che secondo me sono principi assolutamente apprezzabili di laicità, di una laicità intesa in senso proprio, nel senso, a volte nel senso comune quando si parla di laicità, dice ma io sono laico come dire io parlo di tutto, sono aperto, quella è una laicità malintesa nel senso che è un termine improprio per dire che uno è disponibile ad ogni discussione, naturalmente da questo punto di vista credo che siamo tutti laici no. Però questa è una laicità propria, cioè la laicità sancita dalla Corte di Cassazione come uno dei principi informatori della nostra Costituzione. Quindi a me interessava porre il consiglio comunale e ciascun consigliere di fronte ad un atto che è di questo tipo. Un atto che ha avuto, come avrete visto sulla stampa, non tanti giorni di esposizione perché poi sono le cose che francamente interessano poco soprattutto la grande stampa, insomma i grandi media, qualche titolaccio, ogni tanto qualche notizia, qualche reazione, soprattutto in campo cattolico, poi magari ne vedremo alcune ma poco più. Quindi una grande discussione intellettuale non c’è stata su questi temi anche perché insomma siamo presi da altre cose, sia alla televisione che sui giornali non c’è spazio per un dibattito di questo tipo. Qui invece è un dibattito interessante perché io penso che in Italia e qui veniamo un po’ alla storia in concreto, e quindi non ai principi, la presenza della Chiesa cattolica, storicamente, parlo storicamente, per l’influenza di una parte delle gerarchie cattoliche, spesso nel tempo, poi faremo qualche esempio, ha portato e porta, da questo punto di vista, a degli attacchi alla Costituzione, nel senso che la nostra Costituzione sancisce il principio di laicità e la Chiesa cattolica nel tempo si è comportata ed ha agito in maniera diversa, contrastante con i principi costituzionali, quindi il mio giudizio, da questo punto di vista, su alcuni comportamenti di alcune gerarchie cattoliche è negativo. L’esempio più facile e più immediato è quello del ventennio fascista durante il quale nel 1929 la Chiesa cattolica firmò il concordato con Mussolini e Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO quello è stato un po’ la base poi negli anni successivi di un certo tipo di comportamento e di privilegi da parte appunto della Chiesa cattolica italiana, della Chiesa cattolica italiana. Ecco e diciamo certe pratiche che ancora oggi a distanza di tanti anni da quel concordato lì, dal concordato del ’29, sono in essere in Italia, riportano a quel concordato. Cioè il concordato non c’è più, mi sembra è stato Craxi a farne un altro nel ’85 su basi completamente diverse, sempre regime concordatario ma comunque su basi diverse, però quel concordato non c’è più, eppure, eppure, e questa sentenza in qualche maniera lo dimostra, certe pratiche concordatarie del ventennio perdurano. Questa sentenza che è molto lunga, evidentemente perché le sentenze hanno questa forma, perché, come dire, appunto, è una forma tipica dei giuristi ma che poteva essere scritta secondo me con dieci righe, se ci fosse ancora vivo Voltaire, probabilmente l’avrebbe scritta in tre righe, però prendiamola com’è. Ma questa sentenza se io la leggo e spero che sia capitato anche a voi leggendola è assolutamente banale, cioe’ dice cose su cui francamente non varrebbe nemmeno quasi la pena di discutere perché sono, mi sembra pacifiche, banali, ovvie, però evidentemente la storia è dura, quindi quello che sembra ovvio magari è difficile comunque ad essere realizzato e tutti i giorni necessita di una conquista e di una battaglia piccola o grande. Quindi ecco in questa sentenza si parla essenzialmente di due cose, si parla essenzialmente di una cosa, cioè dell’uso degli spazi pubblici rispetto alle varie confessioni religiosi, quindi l’uso degli spazi pubblici nell’ottica di una convivenza civile fra i cittadini di un singolo stato, in questo caso di parla dell’Italia, ma insomma i principi poi dovrebbe valere per tutta la Comunità Europea, se non ho capito male, ma comunque dei cittadini italiani. Quindi si parla di spazi pubblici, non si parla del diritto di ognuno di professare, di praticare, di fare, di dire. Si parla di spazi pubblici. Questa sentenza parla solo di questo e nella sentenza non si sottovaluta assolutamente, e non potrebbe essere altrimenti, l’importanza che in un Paese può avere una singola religione piuttosto che un’altra. No piuttosto perché piuttosto ho usato diversamente oggi, rispetto ad un’altra, perché è chiaro che in Italia la religione cattolica ha una sua radice, naturalmente ha la sua importanza, ha una sua storia, quindi è in qualche maniera connessa anche con la vita di una popolazione, non di tutta, ma comunque con la vita di una nazione. E quindi nella sentenza, se l’avete letta, questo si dà per assodato, non è questo il discutere, non si discute di questo, si discute dell’utilizzo degli spazi pubblici affermando il principio che gli spazi pubblici devono in qualche misura essere spazi neutri da questo punto di vista, cioè spazi che consentano a tutti di potersi riconoscere perché se io in un’aula di tribunale, per fare un esempio che ha cronaca anche in questi giorni, ma che è da anni, insomma, che la fa. Che dire, la foto del Presidente della Repubblica, chiunque sia, anche se fosse Silvio Berlusconi, è un discorso. Se io nell’aula di tribunale ho un simbolo religioso è un altro. Il tribunale è di tutti la legge è uguale per tutti, il tribunale è un’aula dello Stato italiano, quindi è una cosa diversa. Però per questo in Italia un giudice che si chiama, me lo sono scritto perché sennò non me Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO lo ricordo, mi sembra Gabriele Tosti, se non ho scritto male, ha avuto questioni, è stato sospeso, addirittura è stato espulso dalla magistratura, quindi questo fa pensare che anche la magistratura poi, spesso agisce in maniera anche bizzarra, è stato espulso dalla magistratura perché si rifiutava di svolgere le sue funzioni di giudice dello Stato italiano in un’aula in cui c’era un simbolo religioso che non metteva tutti allo stesso livello evidentemente. Quindi questa sentenza parla di questo, degli spazi pubblici e su questo io vorrei che il consiglio comunale per quello che può contare il giudizio ed il voto, l’espressione di voto, insomma, di un consiglio comunale come il nostro, dicesse la sua. Allora un po’ di storia, velocemente su quello che nei consigli comunali questa sentenza ha suscitato.“ Questa è il primo caso della sentenza portata così com’è da un gruppo di sinistra. In realtà nessuno l’ha fatto. Negli altri Consigli comunali è entrata un po’ “di straforo” portata dalla, da atti, da mozioni, da ordini del giorno del centro destra, quasi sempre bocciate, a volte emendate, si è sempre agito come sinistra diciamo di rimbalzo e questo è davvero un’altra piccola vergogna perché se la sinistra non ha la laicità, come dire, nel suo DNA, nel suo bagaglio di proposte, francamente mi sembra una sinistra già zoppa insomma ecco. Quindi ecco noi abbiamo avuto, secondo me, questo coraggio, perché so ha anche che sono argomenti, come dire impopolari, che si prestano a strumentalizzazioni, spero che non sia questo il caso, vedremo come va il dibattito, argomenti che se si possono evitare è meglio perché il conformismo in Italia è un’altra delle caratteristiche nazionali oltre al rubacchiare, all’essere furbi, anche il conformismo è un’altra delle caratteristiche che ci accompagna nella nostra storia. Diciamo così, quando si va a toccare la religione cattolica, si va a toccare anche, non la religione cattolica in quanto possibilità di esprimere, ma anche quando si va a toccare le gerarchie, bene ci sono sempre dei movimenti particolari. Quindi credo che noi abbiamo avuto il coraggio intellettuale di portarla questa sentenza, di portarla alla discussione di questo consiglio comunale e quindi attendiamo su questo l’espressione di voto ma anche l’espressione dei singoli consiglieri ecco su un tema che ha attinenza con il nostro consiglio comunale, perché parliamo naturalmente di muro di Berlino, parliamo di foibe, parliamo di argomenti anche di carattere generale, di umanità, di razzismo quindi dobbiamo anche parlare di laicità che è uno degli elementi costitutivi della nostra Costituzione”. Il consigliere Lazzerini: “io intervengo con un intervento che è diviso in due parti, la prima parte come capogruppo, poi come singolo. Come capogruppo vorrei far presente che c’è una valutazione unanime del nostro gruppo sul fatto che questo argomento non coinvolga minimamente l’assetto politico amministrativo di questo, del resto anche dalle parole, anche le ultime che diceva Bruno Confortini nell’espressione si rilevava questo elemento che così che riguarda e interroga le coscienze dei singoli e o comunque, diciamo, non coinvolge certamente il dato amministrativo di questo comune. Quindi noi di questo prendiamo atto e anche noi abbiamo valutato che fosse una cosa che non ci coinvolge come gruppo, come Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO amministrazione e ci coinvolge come persone pensanti e quindi su questo ci esprimeremo in maniera individuale e non come gruppo e sottolineando anche un aspetto (poi forse qualcun altro che interverrà dopo di me potrà sottolinearlo ancora meglio, io lo cito soltanto così, en passant,) cioè il fatto che da un punto di vista strettamente amministrativo cioè per quello che riguarda le competenze del Comune noi non abbiamo rilevato che la presenza o meno del crocifisso negli ambienti soprattutto la non presenza per quanto ci risulta grosso modo negli ambienti pubblici, nelle scuole, ecc. costituisca un problema nel nostro comune e quindi non c’è un coinvolgimento diretto delle competenze del Sindaco di un assessore o di quant’altro. Quindi è un dibattito che segue a questo ordine del giorno, che è un dibattito di carattere generale, politico, culturale che non coinvolge l’amministrazione e quindi come tale ci esprimeremo come singoli e non come gruppo. Detto questo ecco quindi parlo come Simone Lazzerini adesso e non come capogruppo del centrosinistra e dico che la prima cosa che mi viene da dire è che la parola crocifisso così in prima battuta, ovviamente per la mia storia, per la mia cultura, per la mia formazione, prima che un oggetto evoca una persona. La parola crocifisso quindi chiaramente anche grammaticalmente può essere intesa in tante maniere diverse, il crocifisso può volere dire tante cose, per me prima che un oggetto, prima che un simbolo indica una persona, un personaggio storico, fra l’altro, che ha lasciato un messaggio comunque lo si voglia guardare di grande rilievo per la storia dell’umanità e sicuramente un messaggio che per tante persone tutt’oggi rappresenta un messaggio di grande valore di grande potenzialità. Messaggio a cui io personalmente ho un grande riferimento per quanto riguarda le mie scelte di vita e quant’altro. Quindi parlare di simbolo religioso a mio parere è estremamente riduttivo e qui entro un pò nel merito ed entro nel merito per dire che nella legittimità di tutte le opinioni e posizioni su questo io sono tra coloro che pensano che la posizione espressa dal Governo italiano in risposta alla sentenza di livello europeo sia una sentenza quantomeno molto debole sul piano delle argomentazioni, sul piano della … mi pare quasi di poter leggere, in quello che si deduce anche dal modo in cui è articolata, proprio le motivazioni dell’opposizione, quasi una sottovalutazione del simbolo, della sua potenzialità, quasi un voler dire lasciatelo lì perché tanto non da noia a nessuno, non disturba. In fin dei conti, lo rileggevo proprio ora, no le motivazioni, si, un simbolo culturale, non da noia a nessuno, nessuno è obbligato a fargli nessun segno di ….non siete neppure obbligati a guardarlo, potete pure girarvi anche dall’altra parte, nessuno ti dice niente se vi girate dall’altre parte. Ecco io non sono d’accordo con questa impostazione, mi sembra una argomentazione debole, ci potevano essere ben altri ragionamenti per invocare una presenza che ci può stare, ci può non stare rispetto, ripeto che ci sono posizioni legittime su entrambi i fronti a parer mio. Io sono tra coloro che pensano che un simbolo o ci sta a fare qualcosa o non ci sta a fare niente ed allora se non ci sta a fare niente lo si può togliere. Mi domando, per esempio, soltanto non dò una risposta definitiva su questo, do una Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO valutazione mia per esempio, su un episodio. Ho sentito dire, ho letto sulla stampa che c’è stato una, se non sbaglio, una scuola materna del nostro ricco e civile nord Italia, pubblica in cui è stato con una delibera di un qualche organo, forse del consiglio comunale, ma ho letto molto velocemente, è stato detto che, un asilo nido, che sono ammessi soltanto i cristiani. Ora io non lo so se, se nei locali di quell’asilo, io non lo so se nei locali di quell’asilo c’è il crocifisso attaccato. Io credo che se c’è chi ce lo ha messo e chi lo guarda con tanta attenzione fino a farne un simbolo di esclusione e di discriminazione dovrebbe porsi qualche problema perché se si vuole essere conseguenti allora quelle cose che scrive il Governo italiano quando dice, bene in fin dei conti, non guardiamo il simbolo religioso, guardiamo i valori che ci stanno dietro e allora bisogna guardarli questi valori. Il messaggio che quella persona, non quel simbolo, quella persona ha lasciato che può essere letto come un messaggio religioso da chi crede che quella persona fosse il figlio di Dio, forse il punto di contatto più ravvicinato che c’è nella storia delle religioni tra un Dio e l’uomo per quel poco che ne so, oppure anche per chi ne considera soltanto il valore della dimensione storica di quel messaggio, è un messaggio dove c’è scritto tutto quanto tranne che l’elemento dell’esclusione e neppure, lo devo dire chiaramente, e neppure l’elemento dell’identità. Non c’è scritto da nessuna parte, io ormai ho sentito diversamente, leggere, proclamare, commentare, non mi risulta ad oggi di aver letto da nessun parte che Gesù Cristo abbia detto ai suoi discepoli tutelate la vostra identità. Non c’è scritto da nessuna parte. Per questo motivo io credo che ci siano ragioni per valutare che questa risposta del Governo italiano in quanto tale le sue motivazioni siano assolutamente deboli. Non credo che questo possa portare automaticamente al, diciamo, considerare automatico e assolutamente piano, tranquillo e legittimo l’elemento dell’esclusione del singolo. E’ una cosa che sarebbe da valutare sotto tanti aspetti non mi crea a me personalmente nessun particolare disagio e problema. Io insegno da ormai vent’anni in una scuola pubblica dove a mia memoria nelle aule non c’è mai stato il crocifisso, in una scuola pubblica di Firenze. La cosa non ha mai destato in me particolare disagio, né mi ha mai impedito di fare il mio lavoro e di, quando è stato necessario anche di testimoniare la mia fede. Credo che sia rischioso dare delle letture sempre, così, come dire “tranchant” su queste cose, mi viene da pensare, ad esempio, anche se il discorso è leggermente più ampio, in questo caso che riguarda il singolo però di alcune sentenze, alcuni orientamenti che sono stati assunti sul tema della laicità nelle scuole in Francia sull’abbigliamento soprattutto delle donne musulmane. Dove io credo che anche lì si debba stare molto attenti perché arrivare a pretendere che nell’abbigliamento e nell’uso dell’esteriorità delle persone non ci siano riferimenti alla cultura religiosa perché questo può offendere qualcun altro sembra una cosa estremamente rischiosa, pericolosa. Posso capire la necessità di far vedere il viso perché questo può creare altrimenti problemi di altro genere non di identità religiosa ma dire non puoi metterti il velo in testa perché altrimenti dimostri una, mi vien da pensare alle persone che si portano il crocifisso, Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO appunto, attaccato al collo, allora bisognerebbe in questo caso, qualcuno ha detto ma quello va bene, va bene perché scusate. Non capisco. Allora una stella di David qualcuno se la potrebbe mettere grossa così oppure è un fatto, bisogna stare molto attenti a come si declina la laicità nei luoghi della convivenza civile. Io sono perché la laicità sia un valore assolutamente rispettato e credo che quindi il tema sia necessariamente un tema importante da discutere e credo che le soluzioni semplici, si, no, va bene, non va bene, si toglie, si mette, si toglie anche dove c’è, no va messo anche dove non c’era. Insomma credo che sia una questione abbastanza delicata rispetto alla quale torno un po’ al punto iniziale credo che ci sia un dato relativo alla nostra situazione comunale dove questo problema di fatto non c’è e questo credo sia importante sottolinearlo quindi come diciamo espressione di voto che valuta e pondera tutti i vari elementi che ho considerato fino a qui, diciamo che come dichiarazione di voto, che io mi astengo su questo ordine del giorno”. Il consigliere Petti: “niente, io da Lorenzo Petti dico la mia semplicemente. Prima cosa rispetto la laicità dell’istituzione però, e rispetto la, infatti il mio voto sarà concorde con questo ordine del giorno se però viene riconosciuto a Vicchio, in questo consiglio comunale perché si prendere la deposizione della sentenza è giusto ma a mio avviso è riduttivo. E’ riduttivo perché non, come ha detto bene Bruno, in questa forma è argomento di discussione ma non tiene di conto quello che il paese realmente fa. E’ per questo io volevo che nel preso atto aggiungere due cose se vengono accettate tanto che dal momento preso atto, le aggiunte erano: preso atto che nel Comune di Vicchio, perché sembra che, purtroppo è un qualcosa di delicato che può dividere le persone e questo può anche portare a portare a discussioni che possano essere di orientamento religioso nella politica, come siamo stati accusati o magari sottolineati in campagna elettorale. Infatti da mio canto non ho problema a votare a favore, però va riconosciuto che sia la Giunta che il Sindaco, che i consiglieri e tanto meno i partiti non stiano attuando manovre istituzionali mirate a contraddire e non rispettare la sentenza in oggetto e riconoscere, come diceva il Lazzerini, che nel territorio vicchiese non risultano manifestazioni che possano andare contro a quando deciso nella sentenza della Corte europea. Non a caso nelle aule vicchiesi non ci sono, non ci sono neanche in comune a meno che uno se lo porti. Funziona così, e riconoscere questo documento una autocertificazione alla fin fine, più o meno rispettare o meno principi …... Io sono del parere che la religione qualsiasi essa sia non debba intervenire su quello che è, poi riconosco che è sbagliato impedire alle persone di portare o un crocifisso o mettersi un burqa perché lì si va sulla sfera che riconosceva anche Bruno Confortini, sul personale. La scelta personale di ogni persona di seguire un credo, una filosofia o qualcosa che possa essere avvicinabile a scuole di pensiero non va discusso, quindi imposizioni di questo tipo non le tollero perché andrebbero a minare la libertà delle persone. Il fatto che possa esserci un simbolo o qualcosa che non discrimini perché non l’ho mai visto come un fatto discriminatorio proprio perché di storia si viene da quelle radici Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO ma che non tenga di conto delle diversità che oggi si prospettano a differenza di anni passati penso che sia un giusto compromesso accettare la libertà di espressione e di costume delle persone senza che venga pubblicizzata, tra parentesi e con le dovute precauzioni, non serve altro che a rendere questo come uno spot in posti che possono essere frequentati da persone che quel credo neanche lo rispettano, non lo condividono, semplicemente”. Il consigliere Abrans: “io volevo semplicemente aggiungere che prendo atto delle opinioni espresse dai consiglieri, sono pienamente d’accordo con quanto affermato da Simone Lazzerini, però per quanto riguarda Leonardo Abrans voglio manifestare il motivo per cui voterò contro. Voterò contro sia per quanto riguarda i miei valori e la mia cultura, voterò contro perché come faceva riferimento anche l’intervento di Lorenzo, è pericoloso secondo me inserire tematiche religiose per quanto riguarda, diciamo, l’attività politica o meglio non voglio che, almeno personalmente che valori e tematiche religiose siano ridotte a un dibattito politico che sfocia nel prendere delle bandierine, cioè contro il crocifisso, laicità diventa una bandiera di una certa parte politica mentre il contrario diventa …. .Questo secondo me è una cosa molto pericolosa. Come è pericoloso confondere la laicità con il laicismo e non è questo il caso dell’ordine del giorno. Però questi sono i motivi per cui ioi voterò contro”. Il Sindaco: “voglio dire due parole ma non più di due. Io sono fra coloro i quali, e sgombro subito il terreno, voteranno contro. Sono perfettamente in linea, con l’impostazione data da Simone e voto contro perché ho profondo rispetto, ho una visione laica della vita anche se ho le mie convinzioni religiose. Non ho mai ritenuto, qualunque essi fossero, che i simboli religiosi creassero problemi, anzi. Tempo fa ho partecipato ad una riunione qui a Vicchio, al consorzio, sacerdote impegnato a Gaza, mi sembra, vero, e c’era l’Imam di Firenze, una cosa stupenda. Veramente un accordo, io poi mi sono trattenuto con l’Imam di Firenze, quindi. Quella sera io sono tornato a casa avendo ricevuto una testimonianza sia da una parte che da quell’altra veramente stupenda. Quindi andare a forzare su certi argomenti, oltretutto poi nel nostro consiglio comunale, anche se ho capitato nell’introduzione di Confortini il quadro generale, però lo ritengo un po’ una forzatura. Io non so fra coloro i quali ostentano questo simbolo, perché sono stato educato ad avere grandissimo rispetto nei confronti del mio prossimo. Ragione per cui questo mi porta ad avere un grandissimo rispetto nei confronti di tutti e quindi stasera proprio perché ho rispetto di tutti voto contro rispetto a questa risoluzione perché una delle cose fondamentali di questo simbolo, di questa persona era proprio l’amore che prevale sul potere. Questo è uno dei significati più importanti specialmente nel contesto in cui nasce. E volere andare a cercare con queste sentenze queste forzature, anche là dove non ce n’è bisogno, io credo che, invece di fare percorsi comuni ci si riallontani. Io però non mi voglio assolutamente riallontanare perché vi ripeto, quella sera che ho visto questo sacerdote e l’Imam, quindi due figure, è stata una cosa che mi ha fatto veramente piacere e io sono per questo tipo di approccio, per Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO questo tipo di testimonianza. Ecco, quindi ho profondo rispetto di tutti, ringrazio il gruppo e il partito anche che fin dall’inizio dà questa possibilità alla coscienza di ognuno di noi. Anzi questo diventa un punto importante distintivo di questo partito e quindi io stasera in tutta mia coscienza, in tutta mia serenità voto contro a questo ordine del giorno”. Si sospende la seduta alle ore 18,47 per valutare gli emendamenti. Si riprende alle ore 18,51. Presenti n. 13. Il consigliere Capocchini: “allora l’aggiunta del consigliere Petti, abbiamo valutato e accettiamo l’aggiunta nell’ordine del giorno”. Il Presidente mette in votazione l’ordine del giorno. Presenti n. 13, favorevoli n. 8, contrari n. 4 (Izzo, Nocentini, Abrans, Bonanni), astenuto n. 1 (Lazzerini). Ordine del Giorno avente ad oggetto “Sentenza Corte Europea dei diritti dell’uomo. Causa Lautsi contro Italia, Novembre 2009” approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 25 febbraio 2010 Il Consiglio Comunale di Vicchio Preso atto che: _nel procedimento Lautsi contro l’ Italia, la Corte europea dei diritti dell’uomo (Seconda Sezione) si è riunita riunisce in Camera di consiglio composta da: Françoise Tulkens, presidente, Ireneu Cabral Barreto, Vladimiro Zagrebelsky, Danut Jocien, Dragoljub Popovic, András Sajó, Isıl Karakas, giudici, e di Sally Dole, cancelliera di sezione e che dopo averne deliberato in Camera di consiglio il 13 ottobre 2009, ha reso nota la sentenza allegata a questo atto; _ tale ricorso riguarda la “Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali” _ la ricorrente adduceva che l’esposizione del crocefisso nell’aula della scuola pubblica frequentata dai suoi bambini era un’ingerenza incompatibile con la libertà di pensiero e di religione e con il diritto a un’istruzione e a un insegnamento conformi alle sue convinzioni religiose Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO e filosofici. Considerato che, come recita la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo: “l’ obbligo di esporre il crocifisso nelle aule risale a un’epoca precedente all’unità d’Italia. Infatti, l’articolo 140 del Regio Decreto n. 4336 del 15 settembre 1860 del Regno di Piemonte e Sardegna stabiliva che «ogni scuola dovrà senza difetto essere fornita (…) di un crocifisso». Nel 1861, anno di nascita dello Stato italiano, lo Statuto del Regno di Piemonte e Sardegna diventava lo Statuto italiano. Enunciava tra l’altro che che «la religione cattolica apostolica e romana (era) la sola religione d Stato. Gli altri culti esistenti (erano) tollerati in conformità con la legge». All’avvento del fascismo lo Stato adottò una serie di circolari miranti a fare rispettare l’obbligo di esporre il crocifisso nelle aule. La circolare del ministero della Pubblica istruzione n. 68 del 22 novembre il 1922 recitava: «In questi ultimi anni, in molte scuole primarie del Regno l’immagine di Cristo ed il ritratto del Re sono stati tolti. Ciò costituisce una violazione manifesta e non tollerabile e soprattutto un danno alla religione dominante dello Stato così come all’unità della nazione. Intimiamo allora a tutte le amministrazioni comunali del regno l’ordine di ristabilire nelle scuole che ne sono sprovviste i due simboli incoronati della fede e del sentimento patriottico». La circolare del ministero della Pubblica Istruzione n. 2134-1867 del 26 maggio 1926 affermava: «Il simbolo della nostra religione, tanto per la fede quanto per il sentimento nazionale, esorta e ispira la gioventù che nelle università e negli altri istituti superiori affina il suo spirito e la sua intelligenza in previsione delle alte cariche alle quali è destinata». L’articolo 118 del Regio Decreto n. 965 del 30 aprile 1924 (regolamento interno degli istituti d’istruzione secondari del Regno) recitava: «Ogni scuola deve avere la Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO bandiera nazionale, ogni aula il crocifisso e il ritratto del Re». L’articolo 119 del Regio Decreto n. 1297 del 26 aprile 1928 (Approvazione di regolamento generale dei servizi d’insegnamento elementare) stabiliva che il crocifisso era fra «le attrezzature e materiali necessari alle sale di classe di scuole». Le successive leggi nazionali Italiane non hanno mai abolito queste due disposizioni rimaste dunque sempre in vigore e applicabili al caso di specie. I Patti Lateranensi, firmati l’11 febbraio 1929, segnarono la Conciliazione tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica. Il cattolicesimo fu confermato come la religione ufficiale dello Stato italiano. L’articolo 1 del Trattato era così formulato: «L’Italia riconosce e ribadisce il principio stabilito dall’articolo 1 dello Statuto Albertino del 4 marzo 1848, secondo ol quale la religione cattolica, Apostolica e Romana è la sola religione di Stato. Nel 1948 lo Stato italiano adottava la Costituzione repubblicana. L’articolo 7 di questa riconosceva esplicitamente che «lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel suo ordine, indipendenti e sovrani. Le relazioni tra lo Stato e lo Chiesa cattolica è regolata dai Patti Lateranensi e le modifiche di questi accettate dalle due parti non non esigono procedura di revisione costituzionale‚. L’articolo 8 enunciava che le confessioni religiose diverse da quella cattolica «hanno il diritto di organizzarsi secondo i loro statuti, fintanto che non si oppongono all’ordinamento giuridico italiano». Le relazioni tra lo Stato e queste altre confessioni «sono stabilite dalla legge sulla base di intese con il loro rappresentanti». A seguito della ratifica, con la legge n. 121 del 25 marzo 1985, della prima disposizione del protocollo addizionale al nuovo Concordato con il Vaticano del 18 febbraio 1984, i Patti Lateranensi del 1929 sono stati modificati. Il principio, proclamato nei Patti Lateranensi secondo cui la religione cattolica era la sola religione dello Stato italiano è stato abolito. “ Considerato altresì Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO che, come ancora recita la sentenza: “La Corte costituzionale italiana nella sua sentenza n. 508 del 20 novembre 2000 ha riassunto la sua giurisprudenza affermando che principi fondamentali di uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di religione (articolo 3 della Costituzione) e di eguale libertà di tutte le religioni dinanzi alla legge (articolo otto) stabilisce che l’atteggiamento dello Stato deve essere segnato da equidistanza e imparzialità, indipendentemente dal numero di membri di una religione o di un’altra (vedere sentenze n. 925/88; 440/95; 329/97) né dall’ampiezza delle reazioni sociali alla violazione di diritti dell’una o dell’ altra (vedere sentenza n. 329/97). (…) Una tale posizione di equidistanza e di imparzialità è il riflesso del principio di laicità che per la Corte costituzionale ha natura «di principio supremo» (vedere sentenza n. 203/89; 259/90; 195/93; 329/97) e che caratterizza lo Stato in senso pluralista. Le credenze, culture e tradizioni diverse devono vivere insieme nell’uguaglianza e nella libertà (vedere sentenza n. 440/95). Nella sua sentenza n. 203 del 1989, la Corte costituzionale ha esaminato la questione del carattere non obbligatorio dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche. In questa occasione, ha affermato che la Costituzione conteneva il principio di laicità (articoli 2,3,7,8,9,19 e 20) e che il carattere confessionale dello Stato era stato esplicitamente abbandonato nel 1985, ai sensi del protocollo addizionale ai nuovi accordi con la Santa Sede” pur non pronunciandosi in merito alla questione dell’esposizione del crocefisso nelle scuole pubbliche poiché la questione sollevata “aveva per oggetto delle disposizioni regolamentari, sprovviste di forza di legge, che quindi sfuggivano alla sua giurisdizione”: Viste le conclusioni della Corte europea che esprime, fra le altre le seguenti considerazioni: “Il rispetto delle convinzioni dei genitori deve essere reso Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO possibile nel quadro di un’istruzione capace di garantire un ambiente scolastico aperto e favorendo l’inclusione piuttosto che l’esclusione, indipendentemente dall’origine sociale degli allievi, delle loro credenze religiose o dalla loro origine etnica”. “La scuola non dovrebbe essere il teatro di attività di proselitismo o predicazione. Dovrebbe essere un luogo di unione e confronto di varie religioni e convinzioni filosofici, dove gli allievi possono acquisire conoscenze sulle diverse tradizioni”. “L’articolo proibisce agli Stati di perseguire un obiettivo di indottrinamento, anche non rispettando le convinzioni religiose e filosofiche dei genitori. Questo è un limite da non superare” “Il rispetto delle convinzioni religiose dei genitori e dei bambini implicano il diritto di credere in una religione o di non credere in alcuna religione. La libertà di credere e la libertà non di credere sono entrambe protette dall’articolo 9 della Convenzione”. Il dovere di neutralità e di imparzialità dello Stato è incompatibile con un potere qualunque di valutazione da parte di quest’ultimo sulla legittimità delle convinzioni religiose o delle modalità di espressione di queste. Nel contesto dell’insegnamento, la neutralità dovrebbe garantire il pluralismo”. Per la Corte, queste considerazioni conducono all’obbligo per lo Stato di astenersi dall’imporre, anche indirettamente, credenze nei luoghi dove le persone sono dipendenti dallo Stato o anche nei posti in cui le persone possono essere particolarmente influenzabili”. “il simbolo del crocifisso ha una pluralità di significati, fra i quali il significato religioso è tuttavia predominante”. “La Corte considera che la presenza del crocifisso nelle aule va al di là del semplice impiego di simboli in contesti storici specifici. Tale è anche il significato ufficialmente preso in considerazione nella Chiesa cattolica, che attribuisce al crocifisso un messaggio fondamentale”. Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO “La Corte riconosce che, per come viene esposto, è impossibile non osservare il crocifisso nelle aule”. “La presenza del crocifisso può facilmente essere considerata da allievi di qualsiasi età un segno religioso e questi si sentiranno quindi istruiti in un ambiente scolastico influenzato da una religione specifica”. “Ciò che può essere gradito da alcuni allievi religiosi, può essere sconvolgente emotivamente per allievi di altre religioni o per coloro che professano nessuna religione. La cosiddetta “libertà negativa” non è limitata all’assenza di servizi religiosi o di insegnamenti religiosi. Essa si estende alle pratiche e ai simboli che esprimono, in particolare o in generale, una credenza, una religione o lo stesso ateismo. Questo diritto negativo merita una protezione particolare se è lo Stato che esprime una credenza e se la persona è messa in una situazione di cui non può liberarsi o soltanto con degli sforzi e con un sacrificio sproporzionati. L’esposizione di uno o più simboli religiosi non possono giustificarsi né con la richiesta di altri genitori che desiderano un’istruzione religiosa conforme alle loro convinzioni, né – come il governo sostiene – con la necessità di un compromesso necessario con le componenti di ispirazione cristiana. Il rispetto delle convinzioni di ogni genitore in materia di istruzione deve tenere conto del rispetto delle convinzioni degli altri genitori. Lo Stato è tenuto alla neutralità confessionale nel quadro dell’istruzione pubblica obbligatoria dove la presenza ai corsi è richiesta senza considerazione di religione e che deve cercare di insegnare agli allievi un pensiero critico. La Corte non vede come l’esposizione nelle aule di scuole pubbliche di un simbolo che è ragionevole associare al cattolicesimo (la religione maggioritaria in Italia) potrebbe servire al pluralismo educativo che è essenziale alla preservazione d’ una società democratica come la concepisce la Convenzione, e alla preservazione del pluralismo che è stato riconosciuto dalla Corte costituzionale nel diritto nazionale. La Corte ritiene che l’esposizione obbligatoria di un Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO simbolo confessionale nell’esercizio del settore pubblico relativamente a situazioni specifiche che dipendono dal controllo governativo, in particolare nelle aule, viola il diritto dei genitori di istruire i loro bambini secondo le loro convinzioni e il diritto dei bambini scolarizzati di credere o non di credere. La Corte considera che questa misura violi questi diritti poiché le restrizioni sono incompatibili con il dovere che spetta allo Stato di rispettare la neutralità nell’esercizio del settore pubblico, in particolare nel settore dell’ istruzione. Perciò la Corte stabilisce che in questo caso c’è stata violazione dell’articolo 2 del protocollo n. 1 e dell’ articolo 9 della Convenzione”. Preso atto delle contrarie valutazioni del Governo Italiano alla sentenza, in base alle- fra le altre- seguenti considerazioni così come riportate dalla stessa Corte nella sentenza medesima: “Secondo il governo, se il crocifisso è certamente un simbolo religioso, riveste tuttavia anche altri significati. Avrebbe anche un significato etico, comprensibile ed apprezzabile indipendentemente dall’adesione alla tradizione religiosa o storica poiché evoca principi che possono essere condivisi anche da quanti non professano la fede cristiana (non violenza, uguale dignità di tutti gli esseri umani, giustizia, primato dell’individuo sul gruppo, amore per il prossimo e perdono dei nemici)”. “Secondo il governo, i valori chi fondano oggi le società democratiche hanno la loro origine anche nel pensiero di autori non credenti e lontani dal cristianesimo: tuttavia, secondo il governo, il pensiero di questi autori sarebbe intriso di filosofia cristiana, a causa della loro istruzione e dell’ambiente nel quale sono stati formati”. “In conclusione, i valori democratici oggi affonderebbero le loro radici in un passato più lontano, quello del messaggio evangelico. Il messaggio del crocifisso sarebbe dunque secondo il governo un messaggio umanista, che può essere letto in modo indipendente della sua dimensione religiosa, costituito da un insieme di principi ed di valori che formano la base delle nostre democrazie. Il crocifisso, rinviando a questo messaggio, sarebbe Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO perfettamente compatibile con la laicità e accettabile anche dai non cristiani e dai non credenti, che possono accettarlo nella misura in cui evoca l’origine di questi principi e di questi valori”. “Secondo il governo, in conclusione, potendo il simbolo del crocifisso essere percepito come sprovvisto di significato religioso, la sua esposizione in un luogo pubblico non costituirebbe in sé un danno ai diritti e alla libertà garantiti dalla Convenzione”. “Secondo il governo, questa conclusione sarebbe consolidata dall’analisi della giurisprudenza della Corte che esige un’ingerenza molto più attiva della semplice esposizione di un simbolo per constatare un limite ai diritti e alla libertà” “Non si tratta neppure, secondo il governo, della libertà di praticare una religione o di non praticarne nessuna: il crocifisso infatti è sì esposto nelle aule ma non viene in alcun modo chiesto agli insegnanti o agli allievi di fare il segno della croce, né di omaggiarlo in alcun modo, né tantomeno di recitare preghiere in classe”. “In realtà, nota il governo, non è neppure richiesto loro di prestare alcuna attenzione al crocifisso”. Infine, la libertà di istruire i bambini conformemente alle convinzioni dei genitori secondo il governo non è in causa: l’insegnamento in Italia è completamente laico e pluralistico, i programmi scolastici non contengono alcuna vicinanza a una religione particolare e l’ istruzione religiosa è facoltativa”. “Secondo il governo, le autorità nazionali usufruiscono di un grande margine di valutazione per questioni così complesse e delicate, strettamente legate a cultura e alla storia. L’esposizione di un simbolo religioso in luoghi pubblici non eccederebbe questo margine di valutazione lasciato agli Stati” “Secondo il governo, l’esposizione del crocifisso non mette in causa la laicità dello Stato, principio che è iscritto nella Costituzione e negli accordi con la Santa Sede. Non sarebbe neppure, secondo il governo, il segno di una preferenza per una religione, perché ricorderebbe solo una tradizione culturale e dei valori umanisti condivisi da altre persone rispetto ai cristiani” Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO “In conclusione, l’esposizione del crocifisso secondo il governo, non va contro il dovere di imparzialità e di neutralità dello Stato”. “D’altra parte, nota il governo, non esistono criteri europei stabiliti sul modo d’interpretare concretamente la nozione di laicità, e quindi gli Stati hanno un ampio margine discrezionale in materia”. Più precisamente, se esiste un criterio europeo sul principio della laicità dello Stato, non ce ne sono invece sulle sue implicazioni concrete e sulla sua attuazione”. “Il governo non sostiene quindi che sia necessario, opportuno o auspicabile mantenere il crocifisso nelle sale di classe, ma semplicemente sostiene che la scelta di mantenerlo o no dipende dalla politica e risponde dunque a criteri di opportunità, e non di legalità”. “Nell’evoluzione storica del diritto nazionale descritta dalla ricorrente, che il governo non contesta, occorre tuttavia capire – secondo il governo – che la Repubblica italiana, benché laica, ha deciso liberamente di conservare il crocifisso nelle aule per varie ragioni, fra cui la necessità di trovare un compromesso con le componenti di ispirazione cristiana che rappresentano una parte essenziale della popolazione e con il sentimento religioso di queste componenti”; Preso atto che: - nel Comune di Vicchio né Sindaco, né Giunta, né consiglieri comunali e né tantomeno partiti politici, stiano attuando manovre istituzionali mirate a contraddire o non rispettare la sentenza in oggetto; - nel territorio vicchiese non risultano manifestazioni che possano andar contro a quanto deciso nella Sentenza della Corte Europea; Tutto questo considerato Esprime la propria adesione ai principi di laicità espressi dalla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, in coerenza con i principi di laicità espressi dalla nostra Costituzione Esprime la propria contrarietà alle motivazioni con le Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 quali il Governo Italiano si oppone a detta sentenza, motivazioni che - fra l’altro - svuotano del proprio intrinseco e sostanziale significato religioso il crocifisso, derubricandolo a mero simbolo culturale legato ad una tradizione locale. Proposta N. 32 Del 25-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO CONSILIARE P.D.L. AVENTE AD OGGETTO "LA RESPONSABILITA' DEL RICORDO" – RINVIO NUMERO DELIBERA 28 Vista la comunicazione del Presidente l’atto viene rinviato ad una successiva seduta del Consiglio comunale. Proposta N. 21 Del 12-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: COMITATO DI PARTECIPAZIONE TERRITORIALE N. 1 E UL= TERIORE RAPPRESENTANTE COMITATO DI PARTECIPAZIONE TERRITORIALE N. 6 – NOMINA La Commissione propone di nominare: per il Comitato di Partecipazione Territoriale n. 1 i Sigg.ri Stefania Panichi, Roberto Battain, Marina Bacciotti, Alessio Fiesoli, Saverio Nannini, e il Sig. Giampiero Sabbatini quale rappresentante del Comitato di Partecipazione Territoriale n. 6. Il consigliere Capocchini: chiede che le richieste dei comitati e le risposte dell’amministrazione possano essere fatte pervenire ai capigruppo. IL CONSIGLIO COMUNALE CONSIDERATO che l’art. 7, comma 2 del vigente regolamento per gli Istituti di Partecipazione prevede le modalità di nomina dei rappresentanti all’interno dei Comitati di Partecipazione territoriale; VISTO il verbale della 1° Commissione Consiliare in data 23.02.2010, allegato al presente atto sotto la lettera A) per formarne parte integrante e sostanziale, che, recependo il verbale della riunione del Comitato di Partecipazione Territoriale n. 6 del 04.02.2010, propone la nomina di un nuovo componente del Comitato stesso nella persona del Sig. Giampiero Sabbatini e recependo, altresì, il verbale dell’assemblea del Comitato di Partecipazione Territoriale n. 1 del 20.01.2010, propone la nomina dei componenti del Comitato sopracitato nelle persone indicate nello stesso; RITENUTO procedere alla approvazione del verbale di cui sopra e conseguentemente nominare rappresentanti del Comitato di Partecipazione Territoriale n. 1 i Sigg.ri Stefania Panichi, Roberto Battain, Marina Bacciotti, Alessio Fiesoli, Saverio Nannini, e il Sig. Giampiero Sabbatini quale rappresentante del Comitato di Partecipazione Territoriale n. 6, dando atto che trattasi di cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Vicchio; VISTO il parere favorevole di regolarità tecnica emesso ai sensi NUMERO DELIBERA 29 Immediatamente eseguibile N Via Garibaldi, 1 50039 VICCHIO (FI) COMUNE DI VICCHIO Tel. 055 / 843921 Fax. 055 / 844275 C.F. 83002370480 P.I. 01443650484 dell’art. 49 ed allegato al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale; Presenti n. 13 Con nr. 13 voti favorevoli su nr. 13 consiglieri presenti e votanti delibera 1. di approvare il verbale della 1° Commissione Consiliare in data 23.02.2010 che viene allegato al presente atto sotto la lettera A) per formarne parte integrante e sostanziale; 2. di nominare pertanto i rappresentanti in seno al Comitato di Partecipazione Territoriale n. 1 nelle seguenti persone: - Stefania Panichi – Presidente Roberto Battain – Vice-Presidente Marina Bacciotti Alessio Fiesoli Saverio Nannini 3. di nominare pertanto il Sig. Giampiero Sabbatini rappresentante in seno al Comitato di Partecipazione Territoriale n. 6; 4. di rendere la presente deliberazione immediatamente eseguibile, dando atto che è stata effettuata separata votazione con il seguente esito: Nr. 13 voti favorevoli su nr. 13 consiglieri presenti e votanti. La seduta si chiude alle ore 19.00 Proposta N. 33 Del 25-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: APPROVAZIONE "REGOLAMENTO COMUNALE PER IL DIRITTO DI INTERPELLO" - RINVIO NUMERO DELIBERA 30 Vista la comunicazione del Presidente l’atto viene rinviato ad una successiva seduta del Consiglio comunale. Proposta N. 34 Del 25-02-10 Esito Esame: Approvata Oggetto: MODIFICA AL REGOLAMENTO GENERALE PER LA GESTIONE DELLE ENTRATE COMUNALI - RINVIO NUMERO DELIBERA 31 Vista la comunicazione del Presidente l’atto viene rinviato ad una successiva seduta del Consiglio comunale. Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto. Il VicePresidente GASPARRINI MARCO Il Segretario Comunale D'ALFONSO MARIA