la Repubblica
GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2014
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SEGRETERIA_GENOVA @ REPUBBLICA.IT
Genova
IL LAVORO
ANNO XV NUMERO 143REGISTRAZ.TRIBUNALE DI GENOVA N° 22 DEL 2-9-1948 GRUPPO
EDITORIALE L’ESPRESSO S.P.A. ROMA STAMPA: ROTOCOLOR PADERNO DUGNANO (MI)
GENOVA.REPUBBLICA.IT
L’UNIVERSITÀ
@ LA SCUOLA
LA SAMPDORIA
C’è il quorum per il rettore
domani il vincitore
Maturità, primo giorno
gli studenti alla prova
Le prime mosse di Ferrero
De Silvestri e Gabbiadini ok
IL SERVIZIO A PAGINA VI
SU GENOVA.REPUBBLICA.IT
MARCO LIGNANA A PAGINA XVII
Berneschi dal carcere
“A Pontedecimo sto bene
l’ha finanziato Carige...”
SULLE ORME DI DON GALLO
GUIDO RODRIGUEZ*
Viaggio
dentro al cuore
di chi assiste
i dementi
Le famiglie sono quasi
del tutto abbandonate
in questo percorso difficile
> Business alberghi e soldi all’estero, sotto torchio Antonio Franchi
> Il commercialista di Cavallini inguaia la “cricca del Magro”
U
NA visita programmata da tempo alle carceri
genovesi, per valutare le condizioni di Marassi e Pontedecimo.
Una ispezione che però ha permesso al consigliere regionale di Sel (ha annunciato che lascerà
il gruppo) Matteo Rossi e all’avvocato Alessandra
Ballerini di incontrare Giovanni Berneschi, da 20
giorni rinchiuso in una cella di Pontedecimo.
«DA presidente di Banca Carige, pensate un po’,
avevo finanziato anche un progetto di recupero e
ristrutturazione di questo carcere». L’ex numero
uno dell’istituto di credito trascorre le sue giornate ascoltando i giovani detenuti, le loro storie e raccontando la sua. Ma Giovanni Berneschi, quando
ha deliberato i soldi per Marassi e Pontedecimo,
mai pensava che un giorno sarebbe finito in una cel-
SEGUE A PAGINA VIII
SEGUE A PAGINA IV
GIUSEPPE FILETTO ALLE PAGINE II E III
L’OPERAZIONE
Fiera, Tursi all’angolo
“Rifaremo la delibera”
Cultura, fondazione unica
intorno a Palazzo Ducale
MICHELA BOMPANI
DONATELLA ALFONSO
«R
NA sola fondazione, per la
cultura: il voto unanime
della sala Rossa, nelle brume serali di martedì, dà il via libera all’integrazione in Palazzo
Ducale della Fondazione regionale per la cultura. Di fatto c’è un
solo soggetto per la promozione
e la gestione culturale non solo di
Genova, ma della Liguria. «Siamo contenti perché è il riconoscimento di un lavoro fatto che dà
numeri e apprezzamenti positivi
ovunque, e che ci garantisce anche la possibilità, tramite la Regione, di accedere a strade finora
inesplorate, come quelle dei fondi europei» chiarisce Luca Borzani, presidente della Fondazione
per la Cultura Palazzo Ducale.
U
ISCRIVEREMO la delibera
L’INTERVISTA
Repetti e l’addio allo Stabile
“Serve una nuova stagione
La Politica? Sono disamorato”
SEGUE A PAGINA VII
FOGLI progettuali sono ingialliti, tanto è il tempo passato dalla prima stesura del piano di ristrutturazione di piazza Verdi. Ritardo
dopo ritardo, siamo finalmente giunti al via della tappa finale: restituire pienamente l’area sottostante la Stazione Brignole alla circolazione pedonale, ripavimentandola e regolando soste e transiti. Creare cioè un decente contorno a una delle fondamentali infrastrutture ferroviarie della città. Così, mentre in via De Amicis sta
salendo lo scheletro del parcheggio multipiano adiacente al nuovo
centro di controllo Rfi, all’incrocio con via Canevari le ruspe hanno
eliminato i marciapiedi intorno alle aiuole, e un recinto racchiude
la “piazzuola delle palme” già disordinato spazio per scooter.
la. O forse il ragioniere l’aveva messo in conto, perciò si preoccupava delle condizioni delle due case
circondariali di Genova.
Adesso che non è più in isolamento può lasciare
la sua cella (dove però dorme da solo), passa le giornate con gli altri carcerati. Da qualche giorno è nella sezione “protetti”, al primo piano, in quell’ala di
“Pontedecimo” dove le grate rimangono aperte durante il giorno e c’è la possibilità di incontrarsi e colloquiare. È una conquista della “Sentenza Torreggiani”, con la quale la Corte Europea ha definito disumane le condizioni delle carceri italiane. Intanto, l’inchiesta va avanti e ieri è stato sentito per
quattro ore sulle compravendite gonfiate di alberghi Antonio Franchi, il commercialista di Caballini.
IL COMUNE
sulla Fiera»: alla fine, il
vicesindaco Stefano
Bernini depone le armi, al termine di una mitragliata alzo zero sulla sua delibera che cambia
la destinazione d’uso alle aree
fieristiche tornate al Comune.
Fuoco amico, ancora una volta, sulla giunta guidata da Marco Doria. Questa volta è il capogruppo Pd in consiglio comunale, Simone Farello, a spararlo
per primo, su un tema che sta diventando rovente, a Genova.
E, a ruota, arriva la bocciatura tecnica, da parte dell’architetto Giovanni Spalla, l’autore
della rinascita di Palazzo Ducale.
D
A SEMPRE ci hanno ripetuto che la famiglia ha un
ruolo centrale per assolvere ai compiti assistenziali delle malattie degenerative cerebrali con sintomatologia dementigena; oggi possiamo facilmente constatare come le famiglie siano quasi del tutto abbandonate dalle istituzioni
statali e sorrette per quanto
possibile solo da un volontariato diffuso ma, del tutto impotente, soprattutto per quanto
concerne le necessità di aiuti
economici, vista
l’enormità delle
spese sostenute da
chi presta assistenza quasi 24
ore al giorno (circa
40-50 mila
euro/anno).
Per anni abbiamo ascoltato le
persone che prestano assistenza a malati con demenza ed alcune caratteristiche del sentire
sembrano molto comuni. Questo “sentire comune” ha alcune
radici nei sintomi stessi della
demenza; lungo il decorso della
malattia la “regressione” del
malato è la costante e con questa il cambiamento di ruolo degli attori del processo assistenziale è una costante. Non ci sono più compiti specifici per il
malato, quello che lei o lui faceva e le responsabilità di cui si faceva carico devono ora essere
assunte da qualcun altro; è così
che ci si chiede costantemente
cosa e come fare anche se si sa
che è quasi impossibile riempire quel vuoto o recuperare quelle funzioni.
*neurofisiologo, docente
universitario
WANDA VALLI A PAGINA IV
SEGUE A PAGINA V
Brignole, via i bus davanti alla stazione
una nuova piazza solo per pedoni e taxi
FRANCESCO LA SPINA
I
IL REPORTAGE
>
IL LANTERNINO
ENZO COSTA
Cocomeri accademici
U CIÒ di cui non si può parlare, si
deve tacere”: ero fermo a questa citazione di Wittgenstein.
Quella con cui il professor Becchi, quattro
mesi fa, aveva incassato una semi-fatwa di
Grillo per poi darsi al silenzio-web. Mutismo
2.0 ora interrotto, sul blog del non-Leader,
con un nuovo post accademico del non-ideologo genovese. Post nel cui titolo, illustrato
da un cocomero, si spiega che i Verdi sono
come i cocomeri: verdi fuori ma rossi dentro. Una vecchia battutaccia di Andreotti.
Aridateci Wittgenstein.
“S
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Ecco i predatori
degli Staccapanni
tra disperazione
e business da crisi
STEFANO ORIGONE
I
PREDATORI degli “staccapanni”.
Povera gente, come l’egiziano
arrestato dalla polizia che rivendeva gli abiti usati al mercatino di via Turati, ma anche organizzazioni che riempiono container per l’Africa o li portano nell’Est d’Europa. È su questo filone
che si muovono le indagini della
Questura, dopo le centinaia di
furti commessi nei contenitori.
SEGUE A PAGINA IX
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Repubblica Genova 2014-06-19
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