Gabriele La Porta www.gabrielelaporta.wordpress.com OMBRA Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore Gabriele La Porta OMBRA Ognuno è seguito da un’Ombra; ma, meno questa Ombra è incorporata alla vita cosciente dell’individuo, più essa è nera e spessa. Carl Gustav Jung, “Psicologia e religione”, citato in Pianeta n. 3, Luglio-Agosto 1964. Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore Gabriele La Porta OMBRA Tra il desiderio e lo spasimo Tra la potenza e l’esistenza Tra l’essenza e la rovina Cade l’Ombra. Thomas Stearns Eliot, in “Piccola antologia dell’esperienza spirituale”, Pianeta n. 3, Luglio-Agosto 1964. Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore Gabriele La Porta OMBRA Non c’era che un gridare: lui che gemeva con quel po’ di fiato che gli restava; quelle che lanciavano gli alalà. Si portava chi una spalla, chi un piede, addirittura con i calzari. Gli strappi denudavano le costole. Ciascuna, con le mani insanguinate, tirava intorno brandelli di carne di Penteo, come se giocasse a palla. Euripide, “Le Baccanti”, in Rafael López-Pedraza, Dioniso in esilio, Moretti & Vitali, Bergamo 2000. Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore Gabriele La Porta OMBRA La figura dell’ombra impersona tutto ciò che il soggetto rifiuta di riconoscere e tuttavia continuamente – in modo diretto o indiretto – gli si impone… Carl Gustav Jung, Ricordi Sogni Riflessioni, BUR, Milano 1998. Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore Gabriele La Porta OMBRA Banquo Ma è strano: e spesso, per indurci al male, gli strumenti della Notte ci dicono qualche verità – ci seducono con oneste inezie, per tradirci nelle cose più gravi. William Shakespeare, Macbeth, I. III, Mondadori, Milano 1976. Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore Gabriele La Porta OMBRA Lady Macbeth Venite, Spiriti che presiedete a pensieri di morte, toglietemi il sesso, e riempitemi tutta, dalla testa ai piedi della più spietata crudeltà! Rendete denso il mio sangue, fermate l’accesso e il varco alla compassione affinché nessuna compunta visita dei sentimenti naturali scuota il mio tristo proposito o ponga tregua tra questo e l’esecuzione! Venite alle mie mammelle di donna, e mutate il mio latte in fiele, voi, ministri d’assassinio dovunque nelle vostre sostanze invisibili attendete ai misfatti della Natura! Vieni, densa Notte, e avvolgiti nel più scuro fumo d’Inferno, affinché il mio coltello acuminato non veda la ferita che fa, né il cielo s’affacci attraverso la coltre del buio, per gridare “Ferma, ferma!”. William Shakespeare, Macbeth, I. V, Mondadori, Milano 1976. Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore Gabriele La Porta OMBRA Che sto dicendo? dove mi trovo? quale follia ti turba, infelice Didone? adesso l’empietà ti duole? Allora dovevi, quando gli davi lo scettro. Ecco la destra fedele di chi, come dicono salva i patrii penati e recò sulle spalle il padre sfinito dagli anni! Non potevo afferrarlo e squarciarne il corpo e sperderlo nel mare? i compagni, Ascanio stesso sopprimere col ferro e darlo quale pasto sopra la mensa al padre? Virgilio, Eneide, IV, 595-602, Feltrinelli, Milano 1995. Assistenti: Simona Condorelli – Egidio Senatore