Medicina Complementare e
Formazione del Medico
Francesco Macrì - Dip.to Pediatria - NPI
Sapienza Università di Roma
Coordinatore Commissione FISM per le CAM
Gruppo di studio CAM della SIP
Contesti riguardanti le CAM
Diffusione
Veridicità
Opportunità
DIFFUSIONE
Conferenza Permanente dei CLM in Medicina e Chirurgia
Insegnare nelle Università la
Fitoterapia e l’Agopuntura?
Calogero Caruso (Palermo), Claudia Rizzo (Palermo), Italo Vantini (Verona)
Classificazione delle CAM secondo il National Center for complementary and alternative medicine (NIH)
EURISPES - Rapporto Italia 2012
Le cure omeopatiche sono le più seguite tra quelle della medicina non convenzionale.
Nonostante in Italia il ricorso alla medicina tradizionale vada per la maggiore (83,5%), c’è una
fetta della popolazione (14,5%) che ricorrere all’ausilio di medicinali non convenzionali, quali
quelli omeopatici. Rispetto alla rilevazione di due anni fa quest’ultimo dato registra una
contrazione (-4%). Entrando nel dettaglio delle cure offerte dalla medicina non convenzionale
scopriamo come il rimedio preferito dagli italiani per curare i disturbi fisici sia l’omeopatia
(70,6%), seguita dalla fitoterapia (39,2%), la pratica che prevede il ricorso ad estratti di erbe e
piante, dall’osteopatia (21,5%), dall’agopuntura (21%), dalla chiropratica (17,2%), che consiste
nell’intervenire sulle zone del corpo interessate da malesseri tramite manipolazioni. A seguire,
sotto la soglia dei dieci punti percentuale, si collocano in questa particolare classifica la
medicina ayurvedica (8,9%), che combina l’attenzione alla condizione biologica a quella
psichica, attribuendo fondamentale importanza all’alimentazione e all’igiene, l’omotossicologia
(6,4%), che identifica i fattori tossici come causa di tutte le malattie, la medicina antroposofica
(5,1%), che tiene conto, in maniera congiunta, delle dimensioni corporea, psichica e spirituale
dell’uomo e, per finire, la medicina tradizionale cinese (3,8%), che si occupa da millenni di
come lavora l’energia vitale dell’uomo.
Dati questionario Pediatri SIP
2011
Su 480 pediatri
Usano le CAM il 24% ( 9% prescrizione separata, 91%
prescrizione integrata)
Fitoterapia 83%
Omeopatia 76%
Agopuntura 7 %
VERIDICITA’
Shang et al, Lancet, 2005, 366:726-32
Conclusion
There is a paucity of goodquality studies of sufficient
size that examine the
effectiveness of homeopathy
as a treatment for any
clinical condition in humans.
The available evidence is not
compelling and fails to
demonstrate that
homeopathy is an effective
treatment for any of the
reported clinical conditions
in humans.
HRI agrees with the report’s conclusion that, “There is a paucity of good‐quality studies of
sufficient size that examine the effectiveness of homeopathy…” - critics say there is a lack of
evidence of effectiveness because the size of trials is too small, then use this ‘lack of evidence’
to say no more research should be done.
In short, the NMHRC report simply confirms what we already knew – that more high quality
research is needed. Only by carrying out more studies assessing Homeopathic treatment for
individual clinical conditions can the evidence base possibly reach a point where it is
‘compelling’. Until then, the research will remain open to interpretation in some areas and
totally inconclusive in others.
METANALISI
AUTORI
RIVISTE
TERAPIE
PUBB
CONCLUSIONI
Klineen
BMJ, 1991
Omeopatia
105
A favore
Linde
Lancet, 1997
Omeopatia
186
A favore
Cucherat
Eur J Clin Ph, 2000
Omeopatia
24
A favore
Linde
Int J Epid, 2000
Ago, Fito
207
Scarsa metodologia
Jonas
BMC CAM, 2001
Omeopatia
59
Scarsa metodologia
Ernst
Br J Clin Ph, 2002
Omeopatia
11
Dati non valutabili
Shang
Lancet, 2005
Omeopatia
8
Sfavorevole
Ludtke
J Clin Epid, 2008
Omeopatia
8
A favore
OPPORTUNITA’
Simulazione di risparmio spesa sanitaria
ottenibile con l’applicazione della Medicina Integrata
Patologia presa a campione BPCO
(pneumopatia cronica ostruttiva)
• Epidemiologia:
6-7% popolazione ( ≥ 45 anni)
18 % popolazione ( ≥ 65 anni)
33 % popolazione ( ≥ 75 anni)
Stima numero pazienti affetti in Italia 2,5 milioni
Costi medi (diretti + indiretti) paziente per anno
€ 2.100,00 (studio Sirio,2008)
Risparmio medio/paziente
Riduzione prestazioni assistenziali per patologie croniche in strutture che applicano la
Medicina Integrata:
• Visite mediche
riduzione del 31%
• Prescrizioni
riduzione del 39%
(ospedale di Newcastle, U. K., da Smallwood BMJ 2005)
Relativamente alle malattie respiratorie nella ASL di Lucca (setting di Omeopatia) si registra un risparmio medio
sulla terapia farmacologica, del 46.3% per anno
(E. Rossi, Homeopathy 2009)
Costi per le prestazioni di medicina integrata
I costi per la erogazione di assistenza in Medicina Integrata vengono calcolati in circa 200 euro per anno per
paziente (acquisto farmaci, sedute di agopuntura, visite mediche, etc..)
Simulazione
Una proiezione su scala regionale (esempio regione Lazio) nella quale, per estrapolazione, si può presumere ci
siano circa 200.000 – 250.000 pazienti affetti da BPCO, porterebbe ai seguenti risultati:
Costo totale pazienti per anno 400 mln – 500 mln euro
Risparmio applicando la Medicina Integrata 150 mln euro
Spesa prevista per applicazione di Medicina Integrata circa 50 mln euro
FORMAZIONE
Nel mondo
 Francia: Bordeux, Besancon, Lille, Limoges, Lione,




Marsiglia, Parigi , Poitiers
U.K. : Faculty di Londra (accreditati Royal
Hospital,Londra; Glasgow Hospital, Oxford Hospital..)
Spagna : Fondazioni private in coll con Università
Germania : Università di Freiburg
USA : Consortium Interuniversitario
Relatori proposte di legge per la messa a
norma delle MNC/CAM
Onorevole P. Galletti
(area Verdi)
2000
Onorevole F.P.Lucchese
(UDC)
2005
Onorevole D.Bosone
(PD)
2010
La formazione sulle CAM
(Complementary and Alternative Medicines)
 La FNOMCeO con il documento di terni, redatto nel 2002, riconosce ufficialmente le
Medicine Non Convenzionali ( Documento Terni 2002 ). L’esercizio delle suddette
Medicine e pratiche non Convenzionali viene ritenuto, a tutti gli effetti, un Atto
Medico. ( Ago, Fito, Omeo, Omeotox, Antrop, MTC, Ayurv, Osteop, Chirop )
 A seguito della nuova disciplina, l’Ordine dei Medici di Macerata istituisce la
Commissione per le Medicine non Convenzionali e dà vita al registro dei praticanti le
Medicine non Convenzionali ( provinciale ). L’iscrizione serve a certificare la capacità e
l’esperienza del professionista in materia.
 Nel 2009 la FNOMCeO redige le Linee Guida sulle Formazione in Medicine non
Convenzionali con le quali vengono fissati i requisiti minimi per l’iscrizione nei registri
( stralciando l’Osteopatia e la Chiropratica ).
 Nel 2012 la Commissione FISM per le CAM redige un proprio documento sulla
formazione nelle CAM introducendo per la prima volta il termine Medicine
Complementari/Non Convenzionali (Ago, Fito, Omeo, Omeotox, Antrop, MTC, Ayurv)
 Nel 2013 la conferenza Stato-Regioni ha approvato un accordo su accreditamento e
formazione in Agopuntura, Fitoterapia e Omeopatia.
2012
REGOLAMENTAZIONE DELL’ESERCIZIO
DELL’AGOPUNTURA, DELLA FITOTERAPIA E
DELL’OMEOPATIA DA PARTE DEI MEDICI
CHIRURGHI ED ODONTOIATRI
Documento approvato Gruppo Tecnico
Interregionale della Commissione Salute.
2013
Caratteristiche Documenti Formazione per le CAM
FNOMCEO
2009
FISM
2012
Conferenza S/R
2013
Discipline
considerate
Ago, Fito, Omeo,
Antropo, Omot,
MTC, Ayurv
Ago, Fito, Omeo,
Antropo, Omot,
MTC, Ayurv
Ago, Fito, Omeo
Durata corsi
3 anni
3 anni
3 anni
Monte ore (F+P+I)
400+100+100
350+150+100
400+100+100(?)
FAD
Non prevista
% variabile
30%
NO
SI
NO
Università
L’insegnamento delle Medicina Alternative e Complementari(CAM)
nel Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia:
Posizione della Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di
Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia
(CPPCLM) Luglio 2011
La CPPCLM prende atto che le CAM sono pratiche diffuse e di ampia popolarità, che vengono
praticate anche da laureati in medicina, e che esiste una ricerca, sviluppata in anni più recenti,
promossa da istituzioni ed agenzie pubbliche. Si deve rilevare che l’esplorazione con
metodologia scientifica rigorosa sull’efficacia e la sicurezza di alcune CAM ha finora fornito non
evidenze, prove inconclusive od ambigue o, al massimo, hanno documentato l’equivalenza di
pochissime pratiche “alternative” con ciò che offre la medicina convenzionale. Inoltre, non vi
sono prove che trattamenti palliativi offerti dalla medicina non convenzionale siano superiori a
quelli offerti da quest’ultima.
La CPPCLM ritiene che le CAM siano in genere incoerenti con questi principi e che
l’acquisizione di specifiche competenze in questo settore non rappresenti obiettivo didattico
per lo studente del CLM. Peraltro, la diffusione delle CAM impone che il laureato sia in grado
di fornire informazioni sulle più comuni CAM al paziente, aiutandolo ad esercitare in modo
consapevole il proprio diritto ad una libera scelta e, nello specifico contesto clinico, di
delinearne limiti ed eventuali rischi.
L’insegnamento delle Medicina Alternative e Complementari(CAM)
nel Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia:
Posizione della Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di
Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia
(CPPCLM) Luglio 2011
Pertanto, la CPPCLM, pur riconoscendo diversità tra le CAM, ritenendo che un dialogo tra medicina e almeno
alcune tra le pratiche complementari ed alternative possa sussistere, ritiene di esprimere in modo chiaro e non
ambiguo la seguente posizione:
1- L’acquisizione di competenze relative alle CAM non rappresenta un obiettivo didattico del CLM. Non possono
essere quindi inseriti insegnamenti, oggettivati allo sviluppo di specifiche competenze od abilità, relativi ad
alcun tipo di CAM in corsi integrati, discipline, moduli del CLM fin tanto che, entrando nel merito, non si disponga
di evidenze scientifiche non ambigue.
2- Nozioni relative alle CAM non debbono essere oggetto di un surrettizio ingresso negli obiettivi didattici
professionalizzanti fin tanto che, entrando nel merito, non si disponga di evidenze scientifiche non ambigue.
3- Lo studente dovrà essere stimolato a sviluppare una conoscenza critica sugli elementi essenziali
caratterizzanti le più diffuse CAM, i loro effetti ed i rischi, attraverso una riflessione orientata a comprendere le
motivazioni al loro uso, l’assunzione di una posizione intellettualmente chiara al fine di fornire un’informazione
equilibrata all’utenza sull’uso delle CAM.
4- Andrà sviluppato l’impiego di strumenti didattici pertinenti al raggiungimento degli obiettivi 1-3, anche
adottando nei corsi integrati più appropriati i summenzionati obiettivi didattici del core curriculum e collocando
in specifici corsi integrati, maggiormente pertinenti, lo sviluppo di capacità di informazione/educazione del
paziente su particolari aspetti delle CAM.
Situazione attuale
In atto ci sono 3 UDE nel Core Curriculum concernenti le CAM: i)
individuare, anche su basi storiche, le differenze epistemologiche tra
medicine alternative o non convenzionali e la medicina basata sulle prove;
ii) esporre gli aspetti antropologici, sociologici, filosofici che hanno favorito
lo sviluppo delle medicine alternative; iii) descrivere l’impatto delle
medicina alternative sulla realtà sanitaria nazionale. Nel Core Curriculum,
in atto in revisione, saranno inserite delle altre UDE che sollecitino
una riflessione/discussione sulle CAM nell’ambito di corsi integrati a forte
componente metodologico-epistemologica e terapeutico-farmacologica
(storia delle medicina, metodologia clinica, medicina interna e terapia
medica, farmacologia, anestesiologia, neurologia, neurofisiologia, medicina
palliativa, ed altri), attraverso anche didattica tutoriale, con l’obiettivo di
fornire allo studente strumenti per sviluppare: i) una conoscenza critica
delle principali CAM e dei loro effetti e rischi; ii) la capacità di assumere
una posizione intellettuale ed operativo-professionale chiara, non
ambigua, equilibrata nei confronti delle principali CAM; iii) la capacità di
informazione/educazione con l’utenza nei confronti delle CAM.
L’offerta formativa di Medicine Tradizionali e Non Convenzionali
nelle Facoltà di Medicina in Italia. Un trend in espansione
Mara Tognetti abc, Annunziato Gentiluomo d, Paolo Roberti di Sarsina ef (2013)
• Master in “Sistemi Sanitari, Medicine Tradizionali e Non Convenzionali” (anno
accademico 2011-2012), dell’Università di Milano-Bicocca.
• L’universo studiato si compone di 37 Università pubbliche, per 40 CdL in Medicina e
Chirurgia, 2 Facoltà a Torino e 3 Facoltà a Roma 1, 3 Università private (Campus
Biomedico; Università Sacro Cuore Cattolica di Roma (e Campobasso); e Università
Vita e Salute San Raffaele); e la Fondazione Università di Mantova.
• Delle 44 Facoltà che propongono il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in
Medicina e Chirurgia, solo 17 hanno dato una risposta all’e-mail di presentazione della
ricerca, e di queste in 10 hanno risposto, sempre via e-mail, con il questionario
completo compilato; 3 hanno rimandato il questionario ridotto compilato, 2 hanno
dato delle risposte di carattere orientativo, via e-mail e via telefono, e 2 hanno
comunicato di non avere il tempo per poter rispondere ai quesiti. In sintesi, si può dire
che ha risposto, in qualche modo, alla ricerca il 38,63% delle Facoltà e collaborato
attivamente il 34,1%.
L’offerta formativa di Medicine Tradizionali e Non Convenzionali
nelle Facoltà di Medicina in Italia. Un trend in espansione
Mara Tognetti abc, Annunziato Gentiluomo d, Paolo Roberti di Sarsina ef (2013)
“Insegnamenti intra-lauream attivati nell’anno accademico 2011-2012”
L’offerta formativa di Medicine Tradizionali e Non Convenzionali
nelle Facoltà di Medicina in Italia. Un trend in espansione
Mara Tognetti abc, Annunziato Gentiluomo d, Paolo Roberti di Sarsina ef
L’offerta formativa di Medicine Tradizionali e Non Convenzionali
nelle Facoltà di Medicina in Italia. Un trend in espansione
Mara Tognetti abc, Annunziato Gentiluomo d, Paolo Roberti di Sarsina ef (2013)
L’offerta formativa di Medicine Tradizionali e Non Convenzionali
nelle Facoltà di Medicina in Italia. Un trend in espansione
Mara Tognetti abc, Annunziato Gentiluomo d, Paolo Roberti di Sarsina ef (2013)
L’offerta formativa di Medicine Tradizionali e Non Convenzionali
nelle Facoltà di Medicina in Italia. Un trend in espansione
Mara Tognetti abc, Annunziato Gentiluomo d, Paolo Roberti di Sarsina ef (2013)
Dati in parte discrepanti sono stati ottenuti in una recente
indagine conoscitiva condotta all’interno della stessa CPPCLM
(giugno 2013) dalla quale risulta che le sedi in cui è stata svolta
attività formativa durante il corso di Laurea sono:
Bologna, Roma Campus Biomedico, Catania, Foggia, Messina,
Milano Bicocca, Modena-Reggio Emilia, Padova, Trieste.
Master di II livello sono stati attivati a Bologna, Napoli, Trieste,
Milano Bicocca, Siena, Roma Tor Vergata.
Conferenza Permanente dei CLM in Medicina e Chirurgia
Insegnare nelle Università la Fitoterapia e l’Agopuntura?
Calogero Caruso (Palermo), Claudia Rizzo (Palermo), Italo Vantini (Verona)
Med. Chir. 2013
Abstract
According to National Center for Complementary and Alternative
Medicine (CAM) of NIH, the CAM terms are used to mean the array of
health care approaches with a history of use or origins outside of
mainstream medicine. Numerous surveys document high level of
interest in use of CAM among the Western public, hence raising the
matter of their study in the medical education. Several scientists have
subjected CAM interventions to the same methodological scrutiny
responsible for the progress of Western clinical medicine (that is
evidence based), i.e. with the standard of randomized controlled trials.
So, the purpose of this paper was to review the scientific evidences of
two particular CAM, Phytotherapy and Acupuncture, to evaluate their
possible involvement in the medical education.
Conferenza Permanente dei CLM in Medicina e Chirurgia
Insegnare nelle Università la Fitoterapia e l’Agopuntura?
Calogero Caruso (Palermo), Claudia Rizzo (Palermo), Italo Vantini (Verona)
Med. Chir. 2013
L’obiettivo didattico e quello di fornire allo studente in medicina
innanzitutto la consapevolezza di un’area della farmacologia-terapia che
si avvale di erbe e piante, delle dimensioni della questione, la capacita di
percepire l’uso di questi prodotti nel paziente, di apprezzarne e
comprenderne le motivazioni, di identificare la tipologia del prodotto ….di
rassicurare il paziente sull’assenza di rischi e sui possibili benefici, ma
anche cautela fino alla sospensione se si ravvisino potenziali rischi o se il
loro uso appare alternativo a trattamento piu efficaci e sicuro, soprattutto
in presenza di malattie gravi. Visto il ristretto ambito specialistico, e
impensabile che nel Corso di Laurea si debba dare spazio
all’insegnamento dell’Agopuntura, che esula dallo scopo formativo del
Corso di Laurea, ma se ne dovrebbe discutere, insieme con le altre opzioni
per il trattamento del dolore nei Corsi di Anestesia e Rianimazione.
Conclusioni
 Considerando la elevata percentuale di pazienti che fa
ricorso alle CAM, è opportuno che i medici siano
informati sulle loro possibilità di impiego (Università)
 Una formazione adeguata nell’ambito delle CAM è in
grado di garantire la professionalità dei medici che le
esercitano e di evitare il fenomeno dell’abusivismo
(Registri OOMM e Società Scientifiche)
 L’Università , pur non entrando nel merito della
verifica della loro efficacia, può pianificare un’attività
didattica di informazione di base sulle CAM
Grazie per la
vostra
attenzione
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Francesco Macrì (Roma) - Informazione