Tindari
tra
cielo e mare
Un angolo di paradiso …
Santuario
Come arrivare?
Un po’ di storia!
Laghetti di
Marinello
Siti archeologici
Patrimonio
vegetale
Luoghi di
ristorazione
Come arrivare?

Percorrendo da Messina e
da Palermo la statale 113
lungo la costa tirrenica, si
arriva al bivio di Tindari
(chiamato Locanda), da cui
una breve strada porta al
promontorio che si estende
sul Golfo di Patti. Per chi
invece giunge
dall’autostrada l’uscita è
quella di Falcone, da dove si
può raggiungere la statale
113.
Un po’ di storia…


Nel 395 a. C. il promontorio
fu colonizzato da alcuni
profughi greci, che erano
stati espulsi dalla
madrepatria. Essi
chiamarono il luogo
Tyndaris.Il sito risultò essere
una base strategica dal
punto di vista difensivo dagli
attacchi via mare e ben
presto diventò una colonia
fiorente.
Dal 260 a. C. la colonia
passò sotto il dominio
romano e conobbe un
periodo di grande
prosperità.
Un po’ di storia….

Tindari va però incontro a un
periodo di decadenza, che
trova i punti salienti in una
frana che fa precipitare parte
della città e nella conquista
musulmana del luogo. (IX
sec. d. C.)
Santuario

Il santuario sorge
sull’acropoli di Tindari, a
breve distanza dal vecchio
santuario, ricostruito
anch’esso dopo essere stato
distrutto nel 1544 dai
predoni comandati da
Ariadeno Barbarossa. Il
nuovo tempio, a croce latina,
costruito tra il 1956 e il 1979,
ha un pianta di tipo
basilicale caratterizzato da
tre navate divise da colonne
rivestite in marmo pregiato.
La costruzione tipica
dell’architettura chiesistica
rinascimentale e barocca.
Santuario

L’area del santuario dedicata
al clero è impreziosita da
mosaici di pregevole fattura.
Dietro l’altare maggiore si
mostra una teca, retta e
incoronata da angeli in
bronzo, che ospita una
statua in legno
rappresentante una
bellissima Madonna Nera in
stile bizantino, di
provenienza orientale.
Laghetti di Marinello

A ridosso del promontorio di
Tindari, si trova Marinello:
una serie di strani laghetti di
diverse forme. Legato a
questi si narra la leggenda di
una signora che portata la
sua bambina al cospetto
della Madonna, poiché le
aveva fatto un voto, si
sdegnò per il colore della
pelle della Vergine. La bimba
accidentalmente cadde nel
vuoto sottostante il
promontorio, ma cercatala la
ritrovarono salva, poiché il
mare si era ritratto.
Laghetti di Marinello

Sul costone sopra i laghetti
vi è una grotta, dove si crede
che abitasse una maga
incantatrice: Circe dei poemi
omerici. Questa è detta
anche “Grotta di Donna
Villa”.
Teatro

Il teatro risale alla fine del IV
sec a. C. con una cavea
suddivisa in 11 settori, in
parte riadattata dai Romani
per i loro spettacoli. Esso è
situato al pendio naturale
della collina, così, da
ammirare e dominare uno
splendido scenario costiero
isolano.
Basilica

La Basilica, un tempo nota
come Ginnasio, posto al
bordo dell’agorà, si data al
IV sec a. C.. Essa oggi è
presente come un rudere, un
tempo coperto da una volta
a botte rinforzata da archi di
pietra; ai lati si aprivano due
stradine previste di scale per
arrivare al primo piano.
Cinta muraria

Lungo la salita che conduce
alla sommità di Capo Tindari
si costeggiano a tratti le
imponenti mura costruite al
tempio di Dionisio, rafforzate
e sostituite da un doppio
parametro di massi di pietra.
La cinta racchiudeva solo i
punti non difesi della città.
Antiquarium

Nell’antiquarium è possibile
documentarsi e ammirare i
pochi marmi rimasti di età
romana, che per la loro
imponenza e qualità
consentono di capire quanta
importanza avesse la
statuaria nella città. Fra le
sculture vi sono: statue, un
capitello corinzio, maschere,
ceramiche a figure rosse,
lucerne romane, attrezzi da
lavoro, vetro e rivestimenti
di edifici.
Terme

Le Terme, secondo gli
studiosi, è un’inserzione più
recente rispetto all’edificio a
corte d’età ellenistica che le
accoglie. L’impianto prevede
due stanze, probabilmente
spogliatoi, noti per il
pavimento con mosaici
rappresentanti lottatori,
delfini ed centauri marini; un
altro mosaico raffigura
Dionisio con la vite.
Mosaici
Luoghi di ristorazione

Nel piccolo paesino sul
promontorio, importante
centro turistico, sono
presenti luoghi di
ristorazione ( pizzerie,
ristoranti, snack bar), dove
si possono anche
assaggiare pietanze tipiche
di questa zona, con vedute
di splendidi scenari.
Patrimonio vegetale
La vegetazione
presente nella zona di
Tindari è tipica della
macchia mediterranea.
Vento a
Vento a Tindari
Tindari
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mitetitiso
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Tindari,
Fralarghi
larghicolli
collipensile
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Fra
sull’acque
sull’acque
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oggim’assali
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aereiprecipizi,
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Salgo
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pini,
assorto
brigatache
chelieve
lieve
eelalabrigata
m’accompagna
m’accompagna
s’allontananell’aria,
nell’aria,
s’allontana
ondadidisuoni
suonieeamore,
amore,
onda
miprendi
prendi
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dacui
cuimale
malemi
mitrassi
trassi
da
paured’ombre
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silenzi,
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rifugidididolcezze
dolcezzeun
untempo
tempo
rifugi
assidue
assidue
morted’anima
d’anima
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ignotaèèlalaterra
terra
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Oveogni
ognigiorno
giornoaffondo
affondo
Ove
segretesillabe
sillabenutro:
nutro:
EEsegrete
altraluce
lucetitisfoglia
sfogliasopra
soprai i vetri
altra
vetri nella veste notturna,
gioia notturna,
non mia riposa
nellaeveste
sulnon
tuo mia
grembo.
e gioia
riposa
Aspro
è l’esilio,
sul tuo
grembo.
eè
lal’esilio,
ricerca che chiudevo
Aspro
in te
e la ricerca
che chiudevo in te
d’armonia
si muta
d’armonia
oggi oggi
si muta
in ansia
precoce
di
in ansia
precoce
di morire;
morire;
e ogni
amore è schermo alla
e ogni amore è schermo
tristezza,
alla
tristezza,
tacito
passo
al buio
dovetacito
mi haipasso
postoal buio
dove
mi ahai
posto
amaro
pane
rompere.
amaro
pane
a rompere.
Tindari
serena
torna;
Tindari
torna;
soave
amicoserena
mi desta
soave
amico
desta
che mi
sporga
nelmi
cielo
da una
rupe che mi sporga nel cielo
da una
rupe a chi non sa
e io fingo
timore
e io fingo
timore
a chi
che vento
profondo
m’ha
non sa
cercato.
che vento profondo m’ha
cercato.
Ideato da:
Laura
Nina
Yasmine
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Tindari e i laghetti di Marinello