Saldatura per riparazioni di ghisa
Rispetto ad altre tipologie di ghisa, questa presenta i più bassi
valori di tenacità (allungamento: 0,5%). A causa del rischio di
criccatura, è pertanto opportuno evitare, nel limite del possibile, la tensione da ritiro accanto al cordone di saldatura. Ciò
significa che bisogna minimizzare le differenze di temperatura durante la saldatura o in caso di preriscaldamento e raffreddamento. Saldare solo cordoni corti con piccoli diametri di
elettrodi (2,5 e 3,2mm) e battere subito i cordoni ancora caldi
con martello a penna. Il martellamento del cordone riduce la
tensione propria della saldatura.
Materiali in ghisa
La ghisa è una lega di ferro e carbonio con un tenore di carbonio del 2,5% - 4%. Contiene inoltre quantità notevoli di zolfo,
fosforo, silicio e manganese.
Fra i materiali di ghisa si contano la ghisa grigia a grafite lamellare o sferoidale, la ghisa malleabile nonché diversi tipi di
ghisa speciale.
I diversi tipi sono suddivisi grossolanamente in funzione della
decarburazione.
Suddivisione della ghisa in funzione
della formazione di grafite
1 2
3
Ghisa a grafite sferoidale (ghisa tondeggiante)
Prima GGG; ora secondo la norma EN: GJS
4
Ghisa a grafite lamellare (formazione di grafite lamellare)
Prima GGL; ora secondo la norma EN: GJL
Saldabilità
La saldabilità di un pezzo viene influenzata dall’attitudine del
materiale ad essere saldato, dalle possibilità di saldatura
dell’azienda e dalla sicurezza di saldatura della costruzione.
1
5
6 87
3
2 4
INFO PER L‘UTILIZZATORE | Non è pubblicità,
siate cortesi e trasmetterlo alla technica
Ghisa malleabile (formazione di grafite in fiocchi)
Prima GTS / GTW; ora secondo la norma EN: GJMB / GJMW
La saldabilità è a sua volta influenzata dallo stato della struttura, dal grado d’impurità causata p.e. da zolfo e ossidi nonché
dal grado di impurità dovuta alla precedente sollecitazione da
lavorazione (età, temperatura, medium chimici).
I procedimenti a passo di pellegrino e a tecnica tirata impediscono la concentrazione di calore locale durante la saldatura.
Saldatura della ghisa
Per la ghisa s’impiegano due metodi di saldatura: quello a
caldo con materiale di apporto autogeno e con temperature di
preriscaldamento di 450-650°C e la saldatura a freddo con materiale di apporto eterogeno senza o con pochissimo preriscaldamento. Di seguito illustreremo solo la procedura di saldatura a freddo.
Saldatura di ghisa con grafite
sferoidale
Saldatura di ghisa a grafite lamellare
A differenza della ghisa a grafite lamellare, qui il rischio di
criccatura è più contenuto. Ciò è dovuto alla maggiore tenacità (allungamento a seconda della classe di resistenza 2-22%).
Per una corretta saldatura è comunque opportuno osservare le
stesse regole della ghisa a grafite lamellare.
07.02 Saldatura per riparazioni di ghisa
voestalpine Böhler Welding Schweiz AG
Hertistrasse 15, Postfach, CH-8304 Wallisellen, T. +41 (0)44 832 88 55, F. +41 (0)44 832 88 58
Email: [email protected] / www.voestalpine.com/welding
zertifiziert nach ISO 9001:2000
|
Pagina 1 di 2
|
Situazione: 2014-05-20
Materiale di apporto per la saldatura di
ghisa
Nota bene:
Nei materiali di apporto con nichel-ferro, il deposito rimane
austenitico anche dopo un raffreddamento rapido; nella zona
fluidificata sotto influsso di calore si ottiene martensite di nichel morbida. Un leggero riscaldamento a 80-120°C dei pezzi
di ghisa più grandi impedisce la formazione di martensite ferrosa, ma non di martensite di nichel. Queste zone d’influsso
termico in martensite di nichel sono più tenaci di una zona
d’influsso termico in martensite ferrosa, ma non raggiungono
mai la tenacità di una ghisa a grafite sferoidale non influenzata.
1. Materiale di apporto in solo nichel
Elettrodi rivestiti SMAW: UTP 8
Adatti a unire ghisa con ghisa o combinata con acciaio, rame
e leghe di rame. Saldabile in tutte le posizioni con flusso controllabile e con regolazione minima della corrente. Il deposito
e la zona di transizione sono limabili.
Rp0,2: ~220 N/mm2 / durezza: ~180 HB
Tipo di corrente/polarità: G– e W
Ben combinabile con UTP 86 FN.
Preparazione generale del pezzo


Localizzare con precisione eventuali cricche mediante la
prova di penetrazione del colore.
Lavorazione della cricca a forma di U aperta, con bordi
allargati arrotondati. A seconda dello spessore delle pareti,
è preferibile uno smusso a doppia U.

Eliminare la pelle nella zona del giunto.

Asportare i residui p.e. con molatura.


2. Materiale di apporto in nichel-ferro
Elettrodi rivestiti SMAW: UTP 85 FN
Elettrodi bimetallici, adatti a unire tutte le tipologie di ghisa,
soprattutto la ghisa con grafite sferoidale e giunzioni miste di
acciaio e acciaio colato. Elevato tasso di deposizione e giunzione a piccole scaglie.
Rp0,2: ~320 N/mm2 / durezza: ~200 HB
Tipo di corrente/polarità: G+ e W
Nei pezzi molto oleosi è possibile bruciare l’olio con fiamma
ossigeno/acetilene.
Elettrodi rivestiti SMAW: UTP 86 FN
Elettrodi bimetallici, universali adatti a unire ghisa a grafite
lamellare e a grafite sferoidale, ghisa malleabile nonché
unione degli stessi tipi di materiale fra loro e con acciaio colato
o acciaio. Ottimo comportamento di lega sulla ghisa, cordoni
piatti senza solchi, ottimale per saldatura d’angolo nella giunzione di tubi-flange. Il deposito è tagliabile. Il deposito e la
zona di transizione sono limabili.
Rp0,2: ~340 N/mm2 / durezza: ~220 HB
Misure contro l’effetto d‘intaglio: asportare i bordi delle
cricche o saldare ponti ad angolo retto sui bordi delle
cricche
(ca. 3-4cm) o saldare una stecca perpendicolare al bordo
della cricca.
Avvertenza generale per la saldatura:







La saldatura combinata di un elettrodo di solo nichel e di un
elettrodo di nichel-ferro aumenta i valori meccanici. P.e.
legare con l’UTP 8 e poi riempiere con l’UTP 86FN.
Fili pieni MAG: UTP A 8051 Ti
Adatti a unire ghisa con ghisa o combinata con acciaio, rame
e leghe di nichel. Adatti per la saldatura di costruzioni su tubi
in ghisa centrifugata duttili e per giunzioni tubo-flangia. Saldare preferibilmente mediante arco a impulsi. Il deposito è
tagliabile.
Rp0,2: >300 N/mm2 / A5: >25% / durezza: ~200 HB
Durante la saldatura, fare attenzione a non avere pori sul
primo strato.
Per garantire un’unione ineccepibile con il materiale di
ghisa può essere necessaria la molatura o la sgrossatura del
primo strato.
Si consiglia di iniziare sempre con il diametro più piccolo
possibile.
Gas protettivo: Ar + 2,5% CO2
Nella saldatura di giunzione, blindare prima i bordi, poi
saldare la giunzione.
3. Materiale di apporto in nichel-rame
Elettrodi rivestiti SMAW: UTP 8 Ko
Elettrodi NiCu per saldature di finissaggio di colore simile su
ghisa grigia. Deposito tagliabile. Adatto per saldature in posizione.
Rp0,2: ~200 N/mm2 / durezza: ~160 HB
Mantenere l’arco il più corto possibile.
I cordoni non dovrebbero essere saldati con una lunghezza
superiore a 10 volte i diametri dell’elettrodo e una larghezza di massimo 2 volte il diametro del filo animato.

Martellare ogni cordone quando è ancora caldo.

Riaccensione sempre sul deposito e mai sul metallo di base.

Asportare con una spazzola i residui di scorie.

Scegliere una sequenza di saldatura ottimale.

Tipo di corrente/polarità: G– e W
Tipo di corrente/polarità: G- e W
Altri tipi su richiesta.
Nelle cricche aperte si salda sempre dall‘interno verso
l’esterno.
07.02 Saldatura per riparazioni di ghisa
|
Pagina 2 di 2
|
Situazione: 2014-05-20
Queste informazioni sono indicative per l‘artigiano. Essi descrivono delle circostanze tecniche fondamentali semplificate e non sono esaustive.
La garanzia delle qualifiche per ogni utilizzo/messa in opera richiede un accordo scritto anticipatamente.
voestalpine Böhler Welding Schweiz AG
Hertistrasse 15 | Postfach | CH-8304 Wallisellen | T. +41 (0)44 832 88 55 | F. +41 (0)44 832 88 58 |
EMail: [email protected] | www.voestalpine.com/welding
zertifiziert nach ISO 9001:2000
Scarica

Saldatura per riparazioni di ghisa