CISNIAR NEWS
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Centro Italiano Studi Nidi Artificiali
ONLUS
Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale)
Associazione per lo studio e la conservazione
della natura Iscritta al Registro
Regionale del Volontariato
(D.P.G.R. Emilia Romagna n. 7 del 10.01.1994)
Codice fiscale: 94008780366
SEDE: c/o Museo Civico di Ecologia e Storia Naturale – Piazza Matteotti, 28 – 41054
Marano s/P. (MO)- tel./fax 059 744103
La sede è aperta giovedì dalle ore 21,30 alle
23,30 e domenica* dalle ore 15,00 alle 18,00
(*da giugno ad agosto chiuso).
COMITATO DIRETTIVO IN CARICA
Presidente: Fausta Lui
Vice Presidente: Enzo Cavani
Segretario Generale: Renzo Rabacchi
Tesoriere: Giovanni Andreoli
Consiglieri: Luca Bagni (Redazione Picus),
Giordano Cerè (Curatore Sito Web Istituzionale) Leonardo Cocchi (Redazione Picus), Carlo
Giannella (Caporedattore Picus e Direttore “Il
Pettazzurro” Stazione Ornitologica Modenese),
Umberto Lodesani (Museo), Enrico Neri (Museo), Luca Paradisi (Museo).
Revisori dei conti: Raffaele Gemmato (Vicedirettore Stazione Ornitologica Modenese “Il
Pettazzurro”), Cecilia Lombardi e Alessandra
Palladini.
C.C. Postale n. 11447414 intestato a CISNIAR (ONLUS) Piazza Matteotti, 28 –
41054 Marano s/P. (MO)
C.C. Bancario n. 1895032 – intestato a
CISNIAR – Banca Popolare dell’Emilia Romagna – filiale di Vignola, Viale Mazzini –
41058 Vignola (MO)
IBAN (International Bank Account Number) IT92H 05387 67075 000001895032
SWIFT (Society for Worldwide Financial
Telecommunication Bank Account Number) BPMOIT22XXX
RICORDA DI
RINNOVARE LA TUA
ISCRIZIONE
AL CISNIAR PER
L’ANNO 2015
A partire dall’ingresso dell’euro
la quota sociale del CISNIAR è
rimasta invariata. Il Comitato
Direttivo, tenuto conto del costante
incremento delle spese vive dell’associazione, ha ritenuto di apportare un lieve aumento delle quote
sociali, che a partire dal 2015 sono
le seguenti:
Quote annuali di iscrizione*
(*Con diritto a ricevere il semestrale Picus)
Socio Ordinario* € 25,00
Socio Sostenitore* a partire da € 30,00
E’ ANCHE POSSIBILE VERSARE
LA QUOTA SOCIALE BIENNALE
CON UN PICCOLO RISPARMIO
PER IL SOCIO E UN GRANDE
RISPARMIO PER IL CISNIAR
Socio Ordinario
quota biennale € 48,00
Socio Sostenitore
quota biennale a partire da € 60,00
Modalità di pagamento:
Versamento sul Conto Corrente
BancoPosta n.11447414 intestato a:
CISNIAR (onlus) P.zza Matteotti, 28 41054 Marano s/P. (MO)
Bonifico bancario - IBAN Banca
Popolare Emilia-Romagna
Filiale di Vignola IBAN
(International Bank
Account Number)
IT92H 05387 67075 000001895032
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ONLUS
Convocazione
Assemblea annuale
ordinaria 2015
In osservanza allo Statuto del CISNIAR è
convocata per Giovedì
16 aprile 2015 (per
le ore 19,00 in prima
convocazione e per le
ore 20,00 in seconda
convocazione), presso il
Museo Civico di Ecologia e Storia Naturale di
Marano s/P., l’Assemblea annuale ordinaria
degli associati con il seguente ordine del giorno:
- relazione del Presidente e del Segretario generale;
- presentazione e approvazione del bilancio
consuntivo 2014 e ratifica del bilancio preventivo 2015 (a cura del
Tesoriere).
- elezione del Comitato
Direttivo del CISNIAR
per il triennio 20152017.
Possono partecipare
all’Assemblea tutti i Soci
in regola con la quota
sociale; ciascun Socio
può farsi rappresentare
da un altro Socio con
delega scritta; ogni Socio
non può ricevere più di
due deleghe.
Il Segretario Generale
Renzo Rabacchi
Il Presidente
Fausta Lui
Primo corso di fotografia naturalistica
organizzato dalla SOM
di Valentina Bergamini
Il 15 e il 16 novembre 2014, presso la Stazione Ornitologica
Modenese “Il Pettazzurro” del CISNIAR, si è svolto il primo
corso base di fotografia naturalistica. Il corso si è sviluppato in
due lezioni, una teorica e una sul campo. Nel primo incontro
sono stati trattati argomenti quali l’approccio alla fotografia di
natura, la tecnica fotografica di base e l’etica nella fotografia
naturalistica, tema di grande rilievo. L’uscita è stata effettuata
nella splendida cornice delle Valli mirandolesi, presso l’Oasi
della SOM, dove i corsisti hanno assistito a una sessione di inanellamento. Durante l’escursione i partecipanti hanno potuto
prendere confidenza con l’ambiente delle zone umide e con le
specie che lo popolano. L’aspetto tecnico del corso è stato curato dalla fotografa della SOM Valentina Bergamini, mentre la
parte naturalistica e ornitologica è stata approfondita dall’ornitologo Carlo Giannella e dallo staff della SOM.
Il corso, organizzato in collaborazione con l’associazione fotografica “Il Monocolo” di Mirandola, ha avuto un buon successo
di presenze e ha suscitato curiosità ed entusiasmo nei partecipanti. Prevediamo di replicarlo durante la prossima stagione.
Photo U. Meschiari
C entro Italiano
Studi Nidi
A rtificiali
Il Calendario CISNIAR/SOM 2015
La Stazione Ornitologica Modenese “Il Pettazzurro” ha pubblicato il Calendario 2015, dedicato
quest’anno alle “Anatre delle Valli”.
Hanno collaborato i seguenti fotografi: Andrea mantovani, Valentina
Bergamini, Graziano Sala, Adriano
Balanzoni, Fabio Cianchi, Marco
Marangoni e Lucio Bonetti.
L’intero ricavato della distribuzione
dei calendari (con contributo minimo di € 10 + spese postali se richiesta la spedizione) sarà utilizzato per
le attività di ricerca e conservazione della SOM “Il Pettazzurro”.
Il Calendario si può richiedere direttamente alla SOM “Il Pettazzurro” - Via Montirone, 4 a Mirandola o in sede CISNIAR a Marano s/P.
INFO e PRENOTAZIONI: [email protected]
CISNIAR NEWS
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Picus 40
Piccola storia del CISNIAR e della rivista Picus
Prima parte (1974 - 1982): le origini
di Renzo Rabacchi
Risale al 1974 il primo incontro tra quattro, allora
giovanissimi, ornitofili, dalla
cui travolgente passione prese il via l’avventura del CISNIAR e di Picus: Sandro
Marsigli, Fausto Minelli,
Paolo Versari e il sottoscritto, tutti residenti nella fascia pedecollinare, tra le
province di Modena e di
Bologna, e tutti animati dal
desiderio di conoscere la natura e di dar vita a iniziative per la sua conservazione.
Se ricordo bene, il punto
di contatto fu un annuncio
pubblicato su qualche rivista
o fumetto - chi se lo ricorda
più? -, attraverso il quale si
caldeggiava l’adesione alla
LeNacDu, la Lega nazionale
contro la distruzione degli
uccelli con sede a Firenze.
Si trattava di un’associazione
dichiaratamente anticaccia,
che si sarebbe poi evoluta
nell’attuale LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). A
tal proposito è importante
non dimenticare qual era
all’epoca la situazione in cui
versava l’avifauna in Italia:
alla caccia indiscriminata,
spesso anche a specie protette, si associava l’uso di trappole, di richiami e di roccoli
per la cattura degli uccelli.
Fenomeni che non si sono
ancora del tutto esauriti in
Italia, ma che oggi, dopo
anni di battaglie e di capillare informazione, gran parte
dell’opinione pubblica con-
Il primo nucleo di nidi artificiali sperimentati dal CISNIAR. A
destra Renzo Rabacchi, a sinistra Fausto Minelli. Il progetto e la
realizzazione dei primi nidi furono opera di Sandro Marsigli, che
successivamente ideò anche il nido in cemento e argilla espansa
ancora oggi prodotto dal CISNIAR. Photo S. Marsigli
Il dott. Ermanno Rizzardi,
Presidente LIPU fino al 1975,
ritratto nell’estate del 1976
in alta Val Venegia (TN), dove
furono gettate le prime basi
del CISNIAR, insieme a Sandro
Marsigli, Fausto Minelli e Renzo
Rabacchi. Photo R. Rabacchi
sidera estremamente negativi e da contrastare.
Giacché alcuni dei quattro “pionieri” erano già
iscritti alla LeNacDu, divenne quasi spontaneo proporre
la costituzione di una sezione della stessa a Vignola, in
provincia di Modena. Renzo Rabacchi fu nominato
delegato nel febbraio 1975
dall’allora segretario Robin
Chanther, bibliotecario del
British Institute of Florence.
Successivamente (1976) a
Predazzo (TN) fu istituito
anche il CISNIAR (Centro Italiano per lo studio
dei nidi artificiali), alla cui
fondazione prese parte attiva Ermanno Rizzardi, uno
dei protagonisti delle prime
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ambientaliste e al crescente
interesse dei mezzi di comunicazione per la divulgazione
naturalistica (basti pensare
all’uscita di riviste come Airone, Geodes, Oasis, Silva
ecc.), non fu affatto difficile
trovare proseliti. Enti pubblici, associazioni culturali
e sportive, enti di ricerca,
aziende e privati cittadini si
resero disponibili a collaborare e a finanziare progetti al
giorno d’oggi impensabili.
Nell’era della comunicazio-
un supplemento a Pro Avibus, la rivista ufficiale della
LIPU, sotto la direzione di
Fulco Pratesi. Furono esposti
i primi risultati di una campagna di installazione di nidi
artificiali nell’anno 1975 e
il metodo di realizzazione
dei nidi stessi. Si trattava del
primo modello realizzato dal
CISNIAR (veniva utilizzato
un tronchetto naturale di
pioppo): per diversi anni fu
utilizzato in gran parte d’Italia, sia da privati cittadini che
La copertina del n.1 del
Bollettino del Centro Italiano per
lo studio dei nidi artificiali.
battaglie per la conservazione dell’avifauna in Italia e
presidente della LeNacDU
fino al 1975. Con lui il CISNIAR strinse una proficua
collaborazione, in quanto
Rizzardi era anche un grande appassionato di birdgardening e aveva raccolto, in
tutt’Europa, gli schemi di
montaggio di diversi modelli di nidi artificiali e mangiatoie, gli stessi con i quali il
CISNIAR iniziò le sue prime sperimentazioni.
All’epoca i mezzi di comunicazione non consentivano
certamente di mettere in rete
interessi e informazioni. Le
notizie di avvistamenti di rare
specie ornitiche apparivano
solo sulla carta stampata,
in particolare sulla preziosa
Rivista Italiana di Ornitologia, a volte dopo molti mesi
dalla segnalazione. Attualmente il “web” ci permette
di attivare collaborazioni e
di segnalare avvistamenti
nell’arco di pochi secondi.
Eppure, grazie all’entusiasmo che in quegli anni caratterizzava le associazioni
Il dott. Giovanni Battista Lavizzari, presidente della LIPU (subentrò a
Fulco Pratesi e rimase in carica fino al 1982), con Renzo Rabacchi in
visita al Parco Regionale Sassi di Roccamalatina.
Lavizzari (Titta per gli amici) trasferì nella LIPU e nel CISNIAR buona parte
delle sue competenze professionali, guadagnate in anni di esperienza a
stretto contatto con la dirigenza della casa editrice Mondadori.
ne, infatti, spesso non siamo
in grado di applicare le nostre conoscenze alla conservazione della natura, il fine
ultimo - non dimentichiamolo mai - di tutto il nostro
impegno.
La prima pubblicazione
della nostra associazione uscì
in forma ciclostilata, con
la denominazione di Bollettino del Centro Italiano
per lo Studio dei Nidi Artificiali. Dal punto di vista
istituzionale si trattava di
da enti pubblici.
Il 17 e 18 ottobre 1975
il CISNIAR prese parte a
una delle prime riunioni del
Consiglio Internazionale per
la Protezione degli Uccelli
(CIPU), presieduto da Ermanno Rizzardi. All’incontro parteciparono, tra gli altri,
Sergio Frugis, Fulco Pratesi,
Gianfranco Bologna e Robin
Chanter, il primo segretario
della Lega Nazionale contro
la Distruzione degli Uccelli, progenitrice della LIPU.
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Il primo numero di Picus, il cui
logo fu realizzato dallo Studio
Uni Pubblicità. Nel disegno
di copertina si riconosce
l’inconfondibile tratto di Fabio
Perco.
Nel corso dello stesso anno
avvenne il primo incontro
con Maria Lidia Bertinotti,
all’epoca delegata LIPU per
Milano, con la quale il CISNIAR instaurò da subito
una collaborazione fattiva.
Da questa cooperazione scaturirono diverse iniziative comuni, soprattutto di carattere
divulgativo. In pochi anni
quella di Milano, grazie alla
guida e all’incessante lavoro
di Maria Lidia (succeduta
appunto nel 1975 all’altrettanto attiva Palmina Corso),
diventò la sede LIPU più importante a livello nazionale,
con un numero di soci e un
bilancio economico ancora
oggi ineguagliati. A facilitare questo successo contribuì
enormemente il noto stilista Elio Fiorucci, che mise
a disposizione della LIPU
milanese un suo ufficio in
Galleria Passarella (domicilio
del primo negozio Fiorucci
in Italia) per farne una sede
prestigiosa, ubicata nel centro della città di Milano.
Il 1975 vide anche la fondazione del Centro Recupero Rapaci di Parma, diretto
da Francesco Mezzatesta,
vicepresidente e delegato
LIPU di Parma. Fulco Pratesi fu nominato presidente
dell’associazione.
Con Mezzatesta il CISNIAR allacciò immediatamente un rapporto di
collaborazione. Il primo
numero del Bollettino fu
scritto e impaginato grazie
a una vecchissima macchina
da scrivere donata da Mezzatesta.
Nei numeri successivi
del Bollettino furono pubblicati diversi articoli relativi alle cospicue colonie
di Topini individuate nella
pianura e nella collina modenese e bolognese (nel
tempo tali colonie diminuirono progressivamente, fino a
esaurirsi pressoché completamente in una decina d’anni).
Nell’ultimo numero del
Una vignetta di Fulco Pratesi
pubblicata su uno dei primi
numeri di Picus.
Quasi certamente questo
è il primo nido artificiale a
tronchetto naturale prodotto
dal CISNIAR. Recentemente
restaurato, è tornato in piena
efficienza nel 2014, pronto per
ospitare nuove nidificazioni.
Photo R. Rabacchi
Paolo Gelati, collaboratore di
Picus e antesignano nella lotta
per la difesa dell’ambiente in
provincia di Parma, contribuì
grandemente alla costituzione del
Parco regionale fluviale del Taro.
Photo R. Rabacchi
1975 fu presentato anche il primo catalogo dei
nidi artificiali realizzati dai
volontari del CISNIAR.
Il 1976 vide un forte incremento dei soci e dei lettori
del Bollettino. Tra gli altri,
furono pubblicati lavori sulla scoperta del primo nido di
Rondine rossiccia nell’Italia
settentrionale e sui primi
CISNIAR NEWS
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Photo A. Peruz
report ornitologici per la
provincia di Modena e, più
in generale, per l’Emilia-Romagna; tali resoconti contribuirono alla successiva
pubblicazione dell’Atlante
nazionale e dell’Atlante provincialedegliuccellinidificanti.
Il primo numero di Picus (1980)
pubblicato nel formato 15x20 cm
Sandro Marsigli e Fausto Minelli impegnati nell’installazione
di un nido per rapaci diurni su
una parete rocciosa dell’Appennino bolognese. Si trattò di una
delle prime sperimentazioni del
genere condotte dal CISNIAR.
Photo R. Rabacchi
sione un po’ più curata,
stampata presso la tipografia
Centro Stampa di Vignola.
Con il numero dell’autunno
1977 il Bollettino cambiò
ancora. Walter Ocule, contitolare dello Studio UNI
Pubblicità di Modena, realizzò, su richiesta del CISNIAR, il marchio di Picus
- questo il nome definitivo
del notiziario - e la nuova
scaricare da Picus 68 pag 102
Maria Lidia Bertinotti,
delegata LIPU di Milano,
quindi Segretario del Gruppo
Ornitologico Lombardo, ha
creduto sin dall’inizio nella
collaborazione con il CISNIAR
e Picus. Il GOL è stata la prima
associazione a contribuire al
potenziamento di Picus. Ancora
oggi Maria Lidia è impegnata
nella divulgazione naturalistica.
La stretta collaborazione con
Sergio Frugis, direttore del
Ciso (Centro Italiano Studi
Ornitologici), portò alla creazione di un gruppo attivo
del CISO nella provincia di
Modena, coordinato da Renzo Rabacchi.
Frugis può essere considerato il “padre istituzionale” del CISNIAR. Egli seppe
garantire a tutti noi volontari una continua carica di
entusiasmo. Nell’estate del
1976 piombò a Vignola in
occasione del rinvenimento,
nella fascia calanchiva nei
pressi del borgo di Casona
di Marano s/P., del succitato
nido di Rondine rossiccia.
Inoltre, in qualità di direttore del CISO, incoraggiò
grandemente gli studi ornitologici mediante l’uso di
nidi artificiali, una metodica
di ricerca diffusasi in Italia
solo più tardi.
La sperimentazione
e la diffusione dei nidi
artificiali si allargarono progressivamente a
tutt’Italia, con particolare
riferimento all’Emilia-Romagna, al Trentino AltoAdige, al Piemonte, al Lazio,
all’Abruzzo e alla Sicilia.
Tra le curiosità, vale la
pena di ricordare che il
Bollettino ospitò anche alcune divertenti vignette
disegnate da Fulco Pratesi.
Nel corso del 1977 Renzo
Rabacchi fu nominato delegato provinciale della LIPU,
succedendo a Giovanni Tosatti, geologo e naturalista,
da anni impegnato nella tutela del territorio provinciale.
Nello stesso anno si chiuse la fase pionieristica del
Bollettino del CISNIAR,
ciclostilato in proprio, per
lasciare il posto a una ver-
Sergio Frugis agli inizi degli anni ‘80
Photo R. Rabacchi
CISNIAR NEWS
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Mario Chiavetta e Renzo Rabacchi ad una conferenza pubblica
dedicato alla conservazione dei rapaci diurni in Emilia-Romagna.
veste grafica della copertina.
Le prime copertine di Picus
ospitarono i bellissimi disegni al tratto dell’ornitologo
e disegnatore Fabio Perco.
Sul finire del 1977 la delegazione regionale LIPU della
Lombardia, che disponeva
ancora della sede al n. 2 della
Galleria Passarella di Milano,
diede vita al Bollettino Ornitologico Lombardo, redatto
da Fabio Saporetti, Giuseppe
Viganoni e Paul Nicholls.
Picus assunse progressivamente il ruolo di informatore LIPU, CISO e CISNIAR
per l’Emilia-Romagna e,
pur continuando a ospitare
articoli divulgativi, diede
via alla pubblicazione di
note a carattere più tecnico
e scientifico: ad esempio,
osservazioni ornitologiche
nel Novarese, il CISNIAR
sulle Dolomiti, la protezione dell’Aquila reale nell’Appennino settentrionale.
Al 1978 risalgono anche
alcuni contributi di altre
delegazioni LIPU emilianoromagnole, in particolare
della sezione di Parma: è del
compianto Paolo Gelati un
articolo che anticipava le dure
battaglie che sfociarono poi
nella costituzione del Parco
regionale fluviale del Taro.
Nel 1980, a cinque anni di
distanza dal primo bollettino
informativo del CISNIAR,
Picus, che continuò a essere
editato come supplemento a
Pro Avibus sotto la direzione responsabile di Francesco
Mezzatesta, cambiò impianto editoriale e formato di
stampa (gli stessi utilizzati
all’epoca dalla rivista Avocetta, organo del CISO).
Il nuovo formato (15 cm
x 20 cm) comportò un significativo incremento dei
costi di stampa e la redazione decise di pubblicare
un unico volume annuale.
Picus raggiunse una tiratura
nazionale di oltre 500 copie:
un vero successo, se si tiene
conto del modesto numero
di persone allora potenzialmente interessate al tema.
Ma il vero salto di qualità riguardò i contenuti. Alle notizie e ai notiziari relativi alle
attività locali o allo studio
dei nidi artificiali (resoconto
dei lavori e delle ricerche del
CISNIAR nei primi cinque
anni di attività) si aggiunsero
diversi lavori scientifici, tra
cui lo status del Falco pellegrino nelle province di Modena e di Reggio Emilia, la
situazione dell’Aquila reale
nell’Appennino settentrionale e i dati del Progetto Atlante degli uccelli nidificanti
in provincia di Modena.
I volumi 1981 e 1982 ospitarono numerosi lavori
scientifici e nel numero del
1982 furono pubblicate le
prime fotografie a colori (nidificazione dell’Allocco nei
nidi artificiali, autori Oliviero Dolci e Lello Piazza). Tra
i collaboratori e gli autori
dei lavori scientifici si contavano Mario Chiavetta, Enrico Selmi, Sandro Marsigli,
Fausto Minelli, Pierandrea
Brichetti, Renzo Rabacchi, Andrea Romè, Mauro Fasola e Giorgio Truffi.
Il volume 1982 si aprì con
un’intervista di Renzo Rabacchi a Stanley Cramp. Le
parole del notissimo ornitologo inglese, esponente di
prestigiose associazioni ornitologiche, tra cui il British
Trust for Ornithology, la Royal Society for the Protection
of Birds e il British Ornithologists Union, si tradussero
in una grande iniezione di
entusiasmo per tutti i collaboratori e redattori di Picus.
Quell’entusiasmo di cui
avremmo avuto davvero
tanto bisogno, perché a breve Picus si sarebbe impegnato in un’avventura ancor più
gravosa: quella di partecipare allo sviluppo e alla divulgazione dell’ornitologia in
Italia.
CISNIAR NEWS
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Il CISNIAR (Onlus)
Centro Italiano Studi Nidi Artificiali
promuove la diffusione del
birdgardening in Italia
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