UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE
Generatori di vapore e reattori nucleari
Campi d'applicazione
Campi d'applicazione:
Centrali termoelettriche
Propulsione navale e impianti ausiliari navali
Applicazioni industriali (essiccamento, distillazione, azionamento di macchine, cartiere)
Impianti di riscaldamento
Trazione ferroviaria (a carbone)
Classificazione dei generatori di vapore
Natura del fluido evaporante
Acqua
Liquidi organici bassobollenti
Natura del combustibile impiegato
Combustibili solidi (carbone)
Combustibili liquidi (oli combustibili)
Combustibili gassosi (gas naturale e gas derivanti da lavorazioni di processo)
Multicombustibile
A recupero
Classificazione dei generatori di vapore
Tipologia dell'evaporatore
Caldaie a tubi di fumo
Caldaie a tubi d’acqua suborizzontali
Caldaie a tubi d’acqua verticali o subverticali
Caldaia a tubi di fumo
Caldaia a tubi d’acqua
Classificazione dei generatori di vapore
h
Schemi possibili di disposizioni sub-orizzontali dei tubi bollitori per caldaie a tubi
d’acqua
Schemi possibili di disposizioni sub-verticali dei tubi bollitori per caldaie a tubi
d’acqua
Classificazione dei generatori di vapore
Contenuto d’acqua (rapporto tra la massa d’acqua presente nel generatore a regime e la
superficie totale di scambio termico)
Generatori a grande volume d’acqua (50-200 kg/m2) caldaie a tubi di fumo
Generatori a piccolo volume d’acqua (20-50 kg/m2) caldaie a tubi d’acqua
Generatori a piccolissimo volume d’acqua (5-20 kg/m2) caldaie a tubi d’acqua per impianti
di grande potenzialità e per impianti ipercritici
Tipo di scambio termico per la vaporizzazione
Generatori ad irraggiamento caldaie a tubi d’acqua di grande potenzialità
Generatori a convezione  caldaie a tubi d’acqua di piccola e media potenzialità, caldaie a
tubi di fumo, caldaie a recupero
Classificazione dei generatori di vapore
Tipo di circolazione nei tubi vaporizzatori (caldaie a tubi d’acqua)
Circolazione naturale  caldaie di piccola e media potenzialità e a bassa e media pressione
(p<12 MPa)
Circolazione assistita caldaie di media e grande potenzialità e p>12 MPa
Circolazione forzata caldaie di grande potenzialità e alte pressioni (p>14 MPa)
Attraversamento forzato (caldaie monotubolari in cui è assente il corpo cilindrico) e la
portata che attraversa i fasci vaporizzatori è uguale al vapore prodotto  caldaie per
impianti ipercritici
Pressione di esercizio
Bassa pressione p <2 MPa caldaie a tubi di fumo e a tubi d’acqua
Media pressione p=2-6 MPa  caldaie a tubi d’acqua e impianti IMTV di qualche decina di
MW
Alta pressione p=6-18 MPa caldaie a tubi d’acqua e impianti IMTV di grande potenza
Pressioni supercritiche p25 MPa
Circuito acqua­vapore
Corpo
cilindrico
Vapore
surriscaldato
ṁv
SH
Vapore
risurriscaldato
RH
ṁ v
Surriscaldatore
Economizzatore
3
Evaporatore
T
2'
ṁv
ECO
EVA
Circolazione
naturale
Acqua di alimento
2
1
PA
Circolazione
assistita o
forzata
2”
Attraversamento
forzato
4
s
Circuito acqua­vapore
Economizzatore
Riscaldamento del liquido fino quasi alle condizioni di saturazione
Costruito con uno o più fasci di tubi internamente lisci ed esternamente alettati
Evaporatore
Realizza il passaggio di fase da liquido a vapore
E’ costituito da tubi alettati e scambia calore con la fiamma per irraggiamento
Può essere a corpo cilindrico con circolazione naturale o circolazione assistita oppure ad
attraversamento forzato
Surriscaldatore ed eventuale risurriscaldatore
Provvede al surriscaldamento del vapore
E' costruito con molteplici fasci di tubi alettati
Può essere disposto in modo da scambiare calore prevalentemente per convezione o per
irraggiamento
La circolazione naturale
ρ (kg/m3)
liquido
 p= g⋅z⋅ 
∆ρ
vapore saturo
ramo discendente
non riscaldato
ramo ascendente
riscaldato
p (MPa)
La circolazione naturale è assicurata dalla
differenza di densità tra il liquido saturo che
scende lungo i tubi di caduta e la miscela
acqua-vapore (15-20% in massa di vapore)
che risale nei tubi vaporizzatori.
All’aumentare della pressione si riduce la differenza
vapore non saturo; ciò significa che per mantenere lo
bisogna aumentare l’altezza dei fasci tubieri: si spiega
sub-orizzontali alle caldaie verticali all’aumentare della
di densità tra il liquido e il
stesso gradiente di pressione
così il passaggio dalle caldaie
pressione di esercizio.
Parametri tecnici caratteristici
Potenzialità assoluta: produzione nominale di vapore (t/h)
Pressione di esercizio: pressione nominale di progetto per il funzionamento del generatore
Temperatura di esercizio: temperatura nominale del vapore all’uscita dei tubi surriscaldatori
(Tmax=600 °C)
Rendimento termico:
(0,80< gv<0,94)
rapporto
tra
il
flusso
termico
utile
e
il
flusso
termico
fornito
Superficie di riscaldamento: superficie totale di scambio termico riferita alla parte esposta ai
fumi
Potenzialità specifica e potenza specifica: potenzialità assoluta e potenza assoluta riferita alla
superficie totale di scambio termico
Cifra di circolazione: rapporto tra la portata della miscela acqua-vapore che percorre i fasci
tubieri vaporizzatori e la portata di vapore prodotto (il suo reciproco esprime il titolo della
miscela acqua-vapore che ritorna nel corpo cilindrico superiore). Nei generatori ad
attraversamento forzato è pari ad 1.
Valori indicativi dei principali parametri di esercizio
Suborizzontali Subverticali Verticali
Potenzialità assoluta (t/h)
Circolazione
Monotubolari
forzata
100-300
200-600
300-2000
200-600
Fino a 2000
2-6
4-10
6-18
10-20
>22
Temperatura (°C)
300-400
300-500
400-550
500-550
500-600
Rendimento termico
0,8-0,9
0,85-0,92 0,85-0,94 0,85-0,94
400-800
500-1500 500-3000 500-1500 Fino a 2000
Pressione (MPa)
Superficie
totale
scambio termico (m2)
Cifra di circolazione
di
10-20
8-15
5-10
3-8
0,85-0,94
1
Calcolo del rendimento – Metodo diretto
Corpo
cilindrico
Vapore
surriscaldato
Φu
SH
ṁv
ṁ v
ECO
ṁc
Φ comb
EVA
Acqua di alimento
Fumi
PA
Aria comburente
ṁ v  h v −ha 
u
=
=
 comb
ṁc⋅H i
u
 comb
ṁ v
ṁ c
hv
ha
Hi
flusso termico utile
flusso termico entrante
portata di vapore prodotto
portata di combustibile
entalpia specifica del vapore all'uscita del generatore
entalpia specifica dell'acqua di alimento
potere calorifico inferiore del combustibile
Calcolo del rendimento – Metodo indiretto
Vapore
Φ
surriscaldato u
Corpo
cilindrico
SH
Φ var ie
ṁv
Φ irr
ECO
ṁc
Φ comb
Acqua di alimento
Φ sf
PA
EVA
Φ sl
Fumi
Aria comburente
  p =comb − u
  p = sf  sl  irr  varie
=
Φ sf
Φ sl
Φirr
Φ varie
perdite per calore sensibile dei fumi al camino
perdite per incombusti
perdite di calore per irraggiamento
altre perdite
u
 −  p
p
= comb
=1−
 comb
 comb
ṁ c⋅H i
Calcolo delle perdite
La perdita per calore sensibile dei fumi al camino è valutabile intorno al 5-10%, che corrisponde
a circa 0,07% per ogni °C di differenza tra Tf e Tamb.
ṁaria =1e⋅ṁ aria , stech
ṁ f = ṁ aria  ṁ c = ṁc⋅[1 stech⋅1e ]
 sf = m˙ f⋅c p , f⋅T f −T amb 
 stech
rapporto stechiometrico aria/combustibile
ṁ aria , stech
portata d'aria stechiometrica di combustione
e= ṁaria −ṁ aria , stech eccesso d'aria
 sf
[1 stech⋅1e ]⋅[ c p , f ⋅T f −T amb ]
=
comb
Hi
120-140°C<Tf<180-220°C
Le perdite per calore sensibile dei fumi al camino aumentano all’aumentare della portata che è
collegata all’eccesso d’aria, necessario per ridurre gli incombusti.
La temperatura finale dei fumi può essere ridotta fino a 120 °C attraverso un opportuno
dimensionamento del preriscaldatore d’aria, compatibilmente con i limiti dovuti al rischio di
corrosione per condensa acida.
Calcolo delle perdite
Le perdite per incombusti sono dell'ordine dell’1% e dipendono dal tipo di combustibile e
dall'eccesso d'aria.
Quando si fa riferimento al potere calorifico inferiore, non si tiene in considerazione il calore
latente del vapore contenuto nei fumi poiché è già stato sottratto dal potere calorifico.
Le perdite per irraggiamento sono valutabili intorno a 0,5-0,6 kW/m2
Altre perdite sono valutabili intorno allo 0,4-1% e sono dovute a:
spurghi o prelievi di vapore per utilizzazioni interne alla caldaia;
fughe di vapore, di fumi e/o aria.
Lo scambio termico nel generatore di vapore
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il vapore non viene surriscaldato direttamente in
camera di combustione per non sollecitare eccessivamente il materiale dei fasci tubieri
surriscaldatori.
Evaporatore: scambio termico convettivo e per irraggiamento
Surriscaldatore: scambio termico convettivo
Economizzatore: scambio termico convettivo
Preriscaldatore d'aria: scambio termico convettivo
Quando però la pressione è prossima o supera il valore critico, si adottano generatori
monotubolari senza corpo cilindrico e le fasi di riscaldamento, vaporizzazione e surriscaldamento
si susseguono sequenzialmente. La lunghezza del serpentino può essere dell’ordine del km.
Il profilo di temperatura: il diagramma T­Q
Ttfcc
2000
SH
EVA
Tmfcc
1200
800
Tmfcc,u
SH
TmfSH,u
RH
TmfRH,u
ECO
T (°C)
1600
400
RH
TmfECO,u
ECO
PA
EVA
PA
0
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Q
Ttfcc
Temperatura teorica dei fumi in c.c.⇒2200°C
EVA: equicorrente
Tmfcc Temperatura media dei fumi in c.c.⇒1300°C
SH,RH: controcorrente
Tmfcc,u Temperatura media dei fumi in uscita dalla c.c.⇒1100°C
ECO: controcorrente
TmfSH,u Temperatura media dei fumi uscita SH⇒850°C
PA: controcorrente
TmfRH,u Temperatura media dei fumi uscita RH⇒550°C
TmfECO,u Temperatura media dei fumi uscita ECO⇒400°C
Circolazione aria­fumi
Unità a tiraggio naturale: quando la circolazione è dovuta al tiraggio del solo camino.
Unità a tiraggio aspirato: aria e fumi fluiscono lungo il generatore grazie alla depressione
creata da un ventilatore aspirante.
Unità a tiraggio forzato: aria e fumi vengono mantenuti in sovrapressione per mezzo di un
ventilatore premente. La camera di combustione risulta quindi pressurizzata.
Unità a tiraggio bilanciato: il tiraggio è realizzato mediante la combinazione di un ventilatore
premente ed un ventilatore aspirante e la camera di combustione è in leggera depressione.
SH
EVA
RH
Ventilatore
aspirante
ECO
6
2
Preriscaldatore
d’aria
fumi
8
camino
2
7
pamb
7
1
p
aria comburente
8
1
6
Ventilatore
premente
Circolazione aria­fumi
Nei moderni generatori di vapore la circolazione dell’aria e dei fumi è affidata ai ventilatori,
mentre al camino viene affidato il compito di disperdere i fumi in atmosfera senza inquinare il
suolo, e il suo tiraggio naturale viene utilizzato per superare le perdite di carico proprie.
La differenza di pressione che trascina i fumi (effetto camino) è data da:
 p= g⋅z cam⋅ amb− f 
I ventilatori aspiranti richiedono maggiore potenza, rispetto a quelli prementi, e sono soggetti
all’erosione provocata dai fumi.
Le unità vengono quindi sempre più spesso realizzate con camera di combustione pressurizzata,
cioè con il solo ventilatore premente.
Preriscaldatore dell'aria
L’aria viene riscaldata fino a 300°C circa a spese del calore dei gas esausti che
vengono raffreddati da 300-350 °C fino a 120-150°.
Esistono due tipologie di preriscaldatori:
a fasci tubieri, che richiedono elevate superfici di scambio soggette a problemi di
corrosione e incrostazione
a masse di accumulo (tipo “Lyungström”), con tamburo rotante a bassa velocità
(2-3 giri/min), costituito da lamierini di acciaio che svolgono il ruolo di accumulatori
termici e vengono messi alternativamente in comunicazione con i gas caldi e l’aria
fredda
L'energia nucleare
La produzione di energia da reazioni nucleari può avvenire mediante due processi nettamente
distinti: la fissione nucleare e la fusione nucleare.
La fissione nucleare richiede la disponibilità di metalli pesanti radioattivi, quali l'uranio. Tali
metalli sono presenti in natura in quantità abbastanza modeste e per tale motivo l'energia da
fissione non può essere considerata una fonte rinnovabile.
La fusione nucleare, invece, richiede la disponibilità di idrogeno e dei suoi isotopi e, data la
sproporzione tra l'energia sviluppata dalla reazione e l'energia richiesta invece per separare
l'idrogeno dall'acqua, è talvolta inclusa tra le fonti rinnovabili essendo virtualmente inesauribile.
La fissione nucleare è il processo già impiegato nelle attuali centrali nucleari. La fusione nucleare
è ancora a livello di ricerca e passeranno ancora alcuni decenni prima che si raggiunga la
fattibilità tecnica ed economica.
La fissione nucleare
Nel processo di fissione un neutrone entra in collisione con il nucleo di un elemento fissile
generando nuclei di elementi più leggeri ed altri neutroni che, a loro volta, entrano in collisione
con altri nuclei fissili originando una reazione a catena.
Contributo alla produzione di energia elettrica nel 2007
Contributi alla produzione elettrica nel mondo:
Carbone
40%
Gas
19%
Nucleare
16%
Idroelettrico
16%
Olio combustibile 7%
Altre rinnovabili
2%
Contributi alla produzione elettrica in Europa (27 paesi):
Nucleare
33%
Carbone
30%
Gas
20%
Idroelettrico
11%
Olio combustibile 4%
Altre rinnovabili
2%
Contributo alla produzione di energia elettrica nel 2007
% della produzione elettrica nazionale 2007
Fonte: IAEA, 2008
Media europea
33%
Media OCSE
24%
Media mondiale 16%
Evoluzione dei reattori nucleari
I reattori attuali: PWR
PWR (Reattore ad acqua pressurizzata):
UO2 arricchito
Refrigerante/moderatore acqua
Ciclo indiretto
I reattori attuali: PHWR
PHWR (Reattore ad acqua pesante pressurizzata):
UO2 arricchito
Refrigerante/moderatore acqua pesante
Ciclo indiretto
I reattori attuali: BWR
BWR (Reattore ad acqua bollente):
UO2 arricchito
Refrigerante/moderatore acqua
Ciclo diretto
I reattori avanzati ed evolutivi: le caratteristiche generali
La III generazione e, soprattutto, la cosiddetta III+, sono figlie di Chernobyl.
Infatti si tratta di reattori basati su tecnologie largamente provate, ma i progettisti, oltre
a cercare di ottenere:
economicità nel costo di impianto;
standardizzazione;
riduzione nei tempi di realizzazione;
hanno focalizzato l'attenzione su un miglioramento nei livelli di sicurezza:
problematiche legate all’errore umano;
caratteristiche intrinseche di sicurezza;
mitigazione delle conseguenze di un eventuale incidente severo.
I reattori della generazione III+ sono 100 volte più sicuri di quelli della III e non
presentano rischi di contaminazione grave all’esterno dell’impianto.
I reattori evolutivi: ABWR
ABWR (Reattore avanzato ad acqua bollente)
General Electric - Hitachi
1400 MWe
4 unità in esercizio (Giappone)
3 unità in costruzione (Giappone e Taiwan)
I reattori evolutivi: EPR
EPR (Reattore Europeo ad acqua pressurizzata)
AREVA
1600 MWe
2 unità in costruzione (Finlandia e Francia)
Ottimizzazione
lay-out,
riduzione
valvole
e
tubazioni, costo di produzione ridotto di circa il
10%
Aumentato il volume dei componenti (aumenta il
tempo a disposizione dell’operatore per l'intervento)
L’operazione e la manutenzione dell’impianto sono
semplificate e si possono fare durante l'esercizio
Progettato per 60 anni di vita
I reattori evolutivi: EPR
Contenimento a doppia
parete con sistemi attivi
di ventilazione filtraggio
Area di
contenimento del
combustibile fuso
Sistema di rimozione
del calore residuo a
seguito di incidente
severo
Piscina interno
reattore
Ridondanza
4 treni per
i sistemi di
sicurezza
I reattori evolutivi: AP1000
AP1000 (Reattore avanzato passivo ad acqua pressurizzata)
Westinghouse (con partecipazione Ansaldo)
1117 MWe
4 unità in costruzione (Cina)
Sistemi di sicurezza passivi innovativi
Semplificazione dell’impianto
Costruzione di tipo modulare
I reattori evolutivi: AP1000
I sistemi di sicurezza non si basano su
componenti attivi quali:
Diesels di emergenza
Pompe di emergenza
Sistemi di supporto ai sistemi di
sicurezza
Le funzioni di sicurezza assicurate da
fenomeni naturali:
Gravità
Evaporazione (l’evaporazione dell’acqua
assicura per 72 ore la rimozione del
calore dal contenimento)
Scambio di calore per conduzione e
convezione (anche senza acqua la
convezione naturale dell’aria assicura per
24 ore l’integrità del contenimento)
Probabilità di fusione del nocciolo < 10-6
(comunque senza fuoriuscita di materiale)
I reattori evolutivi in fase di certificazione
ESBWR (Economic and Simplified BWR)
GE – Hitachi
1500 MWe
APWR (Advanced PWR)
Mitsubishi
1500 MWe
ACR1000 (Advanced Candu Reactor)
AECL
1080 MWe
IRIS (International Reactor Innovative & Secure)
consorzio internazionale (Italia inclusa)
335 MWe (modulare)
I reattori in esercizio
Francia
Germania
Altri
Svezia
UK
Spagna
300
8 10
59
250
17
19
33
200
150
100
50
0
PWR
BWR
PHWR
ABWR
Altri
146
11 17 18
31
104
EU
Altri
Canada
20
USA
Russia
India
5537
Giappone
Sud Corea
Cina
I reattori in costruzione
45
40
2 4
35
21
30
6
6
12
25
6
20
15
10
Cina
India
5
0
PWR
PHWR
AP1000
ABWR
EPR
Russia
EU
Giappone
Canada
Sud Corea
I reattori del futuro: le caratteristiche generali
Sicurezza ed economicità non sono sufficienti a realizzare un nucleare sostenibile,
occorre anche perseguire:
la minimizzazione delle scorie;
la conservazione delle risorse;
la non proliferazione.
Un ciclo del combustibile chiuso (riprocessamento e riciclaggio) permette:
uso più efficace del combustibile;
riduzione significativa dello spazio di stoccaggio rifiuti;
riduzione rischio di proliferazione (riduzione stoccaggio plutonio).
Si tratta di sei progetti attualmente allo studio, dai quali verranno selezionati i reattori
da sviluppare tra il 2020 e il 2030
un reattore autofertilizzante refrigerato a gas (GCFR);
un reattore a gas ad alta temperatura (VHGTR);
un reattore (termico o veloce) ad acqua supercritica (SCWR);
un reattore veloce refrigerato a sodio (SCFR);
un reattore veloce refrigerato a piombo (LFR);
un reattore refrigerato a sali fusi (MSR).
Impatto ambientale
Centrale nucleare da 1.000 MWe:
combustibile movimentato 20 t = 2 carri ferroviari all’anno
rifiuti ad alta attività 2 t
rifiuti a bassa e media attività 20 t
radioattività (effluenti a lunga vita) 2 GBq
Centrale termoelettrica (gas, olio combustibile, carbone) da 1.000 MWe:
combustibile movimentato 1-2 Mt = 100 carri ferroviari al giorno (se carbone)
CO2 4-7 Mt
CO
600-2.000 t
ossidi di zolfo 4.500-120.000 t
ossidi di azoto 4.000-27.000 t
particolati in atmosfera 1.500-5.000 t
ceneri 25.000-100.000 t
metalli pesanti nelle ceneri 1-400 t
radioattività (effluenti a lunga vita) 1-50 Gbq
Fonte AIN
Gestione dei materiali radioattivi
Oskarshamn
(Svezia)
Depositi definitivi per materiali a bassa e
media attività (il 95% dei materiali
radioattivi prodotti negli impianti nucleari)
sono in esercizio in tutti i principali paesi
europei.
Lo smaltimento dei materiali ad alta
attività (che costituiscono il restante 5%
dei materiali radioattivi prodotti) non è un
problema urgente in quanto possono essere
stoccati per molti anni in modo sicuro
presso le stesse centrali o presso i depositi
per materiali a bassa e media attività.
Lo smaltimento definitivo sarà di tipo
geologico.
Fonte AIN
El Cabril
(Spagna)
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Generatori di vapore e reattori nucleari