2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 # CHAMPIONS GRUPPO H BATE B. MILAN 1 1 4-4-1-1 Gutor; Yurevich, Radkov, Simic, Bordachev; Kontsevoi (dal 40’ s.t. Gordeychuk), A. Volodko, Likhtarovich (dal 18’ s.t. Olekhnovich), Baga (dal 31’ s.t. Pavlov); Bressan; Skavysh. ALLENATORE Goncharenko PANCHINA Chesnovski, M.Volodko, Rudik, Kezman ESPULSI nessuno AMMONITI Olekhnovich gioco scorretto (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Nesta (dal 22’ s.t. Bonera), T. Silva, Taiwo; Aquilani (dal 24’ s.t. Seedorf), Ambrosini, Nocerino; K.P. Boateng; Robinho (dal 38’ s.t. Ganz), Ibrahimovic ALLENATORE Allegri PANCHINA Amelia, Yepes, De Sciglio, Emanuelson ALLENATORE Allegri ESPULSI nessuno AMMONITI Ambrosini gioco scorretto GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Ibrahimovic (M) al 22’ p.t.; Bressan (B) su rigore al 10’ s.t. ARBITRO Rasmussen (Danimarca). NOTE Spettatori 20.000 circa. Angoli: 4-4. In fuorigioco 3-4. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 3’ POSSESSO PALLA BATE 41% PASSAGGI POSITIVI MILAN 59% TIRI IN PORTA IIIIII BATE 6 BATE 215 MILAN 448 TIRI FUORI IIIIIIIII IIII MILAN 9 BATE 4 IIIIIIIII MILAN 9 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-1 6’ Ibrahimovic da fuori, il portiere alza in angolo. SECONDO TEMPO 6’ Robinho spreca calciando addosso al portiere c GOL! 22’ Ibrahimovic, su passaggio di c GOL! 10’ Bressan trasforma un rigore Robinho, infila in corsa. 24’ Skavysh di testa, Abbiati vola. 39’ Robinho, smarcato da Boateng, è solo, ma calcia sul palo esterno. dato per fallo di Abate su Kontsevoi. 32’ Boateng da destra, Simic in angolo. 47’ Skavysh in corsa, Abbiati respinge. Quella maglia sulla pelle Il MIlan festeggia il gol di Ibrahimovic e così «Prince» Boateng mostra la maglia numero 99 di Cassano, indossata sotto la propria. A destra un ulteriore abbraccio. Soprattutto il ghanese è molto legato a FantAntonio e ha voluto così incoraggiarlo SKY e BUZZI Milan, agli ottavi senz Gol per Cassano, pari del Bate o E’ qualificato, ma adesso è 2 Ibrahimovic lancia i rossoneri, poi troppi errori: Robinho il più sciupone Abbiati decisivo. E che rabbia quel rigore non concesso nel finale ALBERTO CERRUTI MINSK (Bielorussia) Come complicarsi la vita, gettando via i tre punti e compromettendo seriamente la possibilità di vincere il girone. Alla fine di un inatteso e per questo clamoroso 1-1 sul campo del Bate Borisov, il Milan deve aspettare il successo del Barcellona a Praga per avere almeno la certezza della qualificazione anticipata agli ottavi. Magra consolazione, perché per la differenza dei valori tra le due squadre e per quanto fanno i rossoneri nel primo tempo, questa è una doppia occasione sprecata. Ma il calcio ha regole che resistono a tutte le rivoluzioni di Blatter: chi sbaglia paga e il Milan sbaglia troppo dopo il gol di Ibrahimovic, tenendo in vita gli avversari capaci di arrivare al pareggio nella ripresa con un rigore trasformato da Bressan per un evitabile fallo di Abate su Kontsevoi, perché commesso non a centro area, ma appena al di qua della linea laterale. Ripartire con l’obbligo di segnare contro chi sogna l’impresa della vita non è facile per nessuno e per il Milan risulta impossibile, anche perché l’arbitro non vede un mani da rigore di Simic su tiro di Boateng nel finale. A nulla servono i cambi di Allegri che dopo aver perso Nesta, rilevato da Bonera, prova invano a inserire prima Seedorf e poi il figlio d’arte Ganz al posto di Aquilani e Robinho. Fretta rossonera Sul campo dove il Barcellona aveva passeggiato con un facile 5-0, il Milan parte bene almeno nelle inten- Su questo campo il Barça aveva passeggiato vincendo facile, per 5-0 El Shaarawy e Inzaghi fuori dalla lista Champions Allegri lancia Ganz, figlio d’arte zioni, dimostrando di avere la giusta fretta di segnare per stroncare le speranze bielorusse. Le preoccupazioni per le condizioni di Cassano, cui tutti vorrebbero dedicare la vittoria, non sembrano aver tolto concentrazione ai rossoneri. Come nell’ultima delle cinque vittorie consecutive di sabato a Roma, è Ibrahimovic il pifferaio magico che indica la strada ai compagni. Ancora con Robinho al fianco, visto che il brasiliano è l’unico attaccante rimasto per la discutibile esclusione di Inzaghi ed El Shaa- rawy dalla lista Uefa, lo svedese affonda facilmente nella morbida difesa bielorussa. Non importa chi e come gli fa arrivare il pallone tra i piedi. Appena ce l’ha, Ibrahimovic lo scaraventa in porta una, due, tre volte nel giro di 20’, impegnando il bravissimo Gutor. Poi, alla quarta, decide che le prove sono finite e allora quando vede Robinho libero sul corridoio di destra gli lascia il pallone, pronto a farselo restituire per scaraventarlo in porta con più forza e precisione di prima. Terzo gol in Champions per lui quest’anno, che però rimane l’unico di un primo tempo quasi interamente nei piedi dei rossoneri. Troppi sprechi Sicuro in difesa dove Abbiati conferma la ritrovata forma con due grandi interventi su Skavysh, il Milan controlla il centrocampo con Ambosini al posto di Van Bommel, tra Aquilani e Nocerino, mentre Boateng fa il trequartista. Per la verità, non tutti, a cominciare da Aquilani, ripetono la convincente prestazione LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 3 # il film Rigore sì e rigore no Ci sta quello per il Borisov ne manca uno al Milan 22’ primo tempo IL GRAN TIRO DELLO 0-1 E’ il 22’ del primo tempo quando Ibrahimovic conclude una lunga azione su passaggio finale di Robinho AFP La dedica IL SALUTO DA MINSK Ibra, Boa e il 99 «Antonio come un fratello» Zlatan e Boateng amareggiati per la mancata vittoria. E Ambrosini: «Vero, questa storia ci ha condizionato psicologicamente» DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE MINSK (Bielorussia) za gioia 9’ secondo tempo CHE INGENUO ABATE Kontsevoi ruba spazio e tempo ad Abate e il laterale rossonero lo spinge sulla schiena: è rigore DA SKY Doveva essere la serata del record, della qualificazione e dell’omaggio ad Antonio Cassano, invece si è trasformata nella serata di rimpianti e dell’amarezza. Zlatan Ibrahimovic a Minsk in mezzora aveva portato il Milan in paradiso, ma non aveva fatto i conti con quel diavoletto di Bressan, che nello stesso lasso di tempo ha tirato giù i rossoneri dal gradino più alto del girone. Duello con Gutor Non era questo dell’Olimpico, ma gli avversari nel tentativo di recuperare lasciano ampi spazi ai rossoneri. Come lo scorso anno, però, Robinho si rivela più utile come sponda che quando deve concludere, perché spreca due incredibili occasioni. Errori imperdonabili puntualmente pagati nella ripresa, quando il Bate Borisov riparte all’assalto, invertendo la posizione dei due esterni di centrocampo, senza però rinunciare al modulo di partenza, un nuovo 4-4-1-1 an- clic COL BARCELLONA IL 23 SI DECIDE IL 1˚ POSTO Il Milan è qualificato, ma resta aperta la corsa al primo posto. A questo punto, per agguantarlo, è necessario battere il Barcellona il 23 novembre a San Siro (poi resterà comunque una partita) che se con la stessa formazione di San Siro, con l’unica eccezione di Kezman lasciato in panchina. Calo finale I neo campioni di Bielorussia al suo posto presentano Skavysh in attacco, mai troppo solo però perché alle sue spalle c’è sempre Bressan come trequartista tenuto a bada da Ambrosini, mentre ai suoi fianchi avanzano Baga e Kontsevoi. E proprio un’incursione di quest’ultimo sulla sinistra frutta il rigore della svolta, l’unico tiro che Abbiati non riesce a respingere. A questo punto mancano ancora 38 minuti, recupero compreso, ma il Milan non sembra più quello di prima. La tensione di dover ricominciare da capo frena i rossoneri che si affidano a spunti sempre più isolati, ma imprecisi, di Ibrahimovic. E alla distanza il calo è sempre più evidente. Perso Nesta, a nulla servono gli inserimenti di Seedorf e Ganz. Semmai serve l’ultima parata di Abbiati, per evitare almeno la beffa della sconfitta. 10’ secondo tempo LA FELICITA’ DI BRESSAN Renan Bardini Bressan, 23enne brasiliano del Bate, trasforma il rigore dell’1-1 ed esulta indicando il cielo EPA 32’ secondo tempo IL «MANI» DI SIMIC Boateng tira e Marko Simic, difensore del Bate, si arrangia con un «mani» galeotto. Sarebbe rigore... SKY © RIPRODUZIONE RISERVATA l’epilogo che aveva immaginato, non era il risultato che avrebbe voluto dedicare al compagno in ospedale. Ieri la doppia mission del guerriero Ibra era battere il Bate per arrivare in testa allo scontro diretto con il Barcellona ed eguagliare il suo record di gol in Champions League. Ibrahimovic ha inseguito il gol con caparbietà, come un bambino che vuole portarsi a casa a tutti i costi il gattino trovato nel parco. Forse l’aveva promesso all’amico Antonio. Così Zlatan nel primo tempo ha sfidato a duello Aleksandr Gutor: in 22 minuti ha tirato in porta quattro volte, il portiere del Bate si è difeso come meglio ha potuto, deviando e respingendo le cannonate dello svedese, ma al quarto tentativo non ha avuto scampo. Ibra ha fatto tutto da solo, ha rubato un pallone e l’ha messo sui piedi di Robinho appiccicandogli sopra la scritta «restituire al mittente», poi l’ha scaraventato nella porta bielorussa. Fratello Antonio Zlatan, alla cinquantesima presenza in rosso- nero, ha esultato come al solito a braccia aperte ed è corso ad abbracciare Boateng, ma non è stata una scelta casuale: quando Zlatan gli ha messo le mani intorno al collo Prince ha sollevato la maglia per mostrare il numero 99 e lo svedese gli ha dato una pacca sulle spalle come a dire «Antonio, questo gol è per te». «La maglia di Cassano l’ho messa io perché per me è come un fratello», spiegherà Boateng a fine partita. Impossibile pensare che questa potesse essere una partita come tutte le altre. «È innegabile che il gruppo abbia risentito psicologicamente - ha commentato Massimo Ambrosini -, la situazione di Antonio ha condizionato il pre-partita, anche perché lui è entrato nel cuore di tutti. Avremmo voluto dedicargli la vittoria, gli mandiamo un abbraccio caloroso e speriamo di rivederlo presto in campo». ZLATAN IBRAHIMOVIC 30 ANNI ATTACCANTE Tiri in porta 5 Assist 2 Recuperi 2 Falli subiti 2 Tocchi 69 Come all’Ajax Zlatan ieri ha eguagliato il suo record di gol in Champions League: 7 come nel periodo dell’Ajax, ma in meno tempo: allora servirono 23 presenze in tre anni, adesso ne sono bastate 11, la prima un anno è mezzo fa. La sua media-gol è migliorata, ma Ibra non può essere felice, perché l’obiettivo principale, la vittoria, è sfumato. E quelle occasioni mancate nel secondo tempo, oltre alle due (clamorose) di Robinho, pesano come macigni. «Ibra ha fatto una buona partita», lo accarezza Allegri. Ma al guerriero non può bastare per essere contento. Non era questa la dedica che aveva preparato per l’amico Cassano. © RIPRODUZIONE RISERVATA NUOVA PUNTO BLUE&ME.® TECNOLOGIA IN CRESCENDO. ESP CON HILL HOLDER CLIMATIZZATORE RADIO CD MP3 BLUETOOTH CON COMANDI VOCALI E USB PUNTO BLUE&ME. TUTTO DI SERIE A 9.900 EURO. START&STOP CERCHI IN LEGA E CON IL FINANZIAMENTO FACILE FIAT MASSIMA ACCESSIBILITà con l’ANTICIPO ZERO, E LA FLESSIBILITà di scegliere l’importo della rata e di POSTICIParne una all’anno. 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Buon 1o tempo con troppo spreco, e il rigore è la punizione 7 5,5 6 6,5 5,5 5,5 Abbiati Abate Nesta Thiago Silva Taiwo Aquilani Sembra una di quelle serate in cui manca soltanto una maglia della salute in più. Invece nel finale di partita trova il modo di riscaldarsi e di salvare il punto diventato prezioso. Solita partita tutta di corsa, ma purtroppo per lui e per il Milan stavolta è macchiata da un errore fondamentale. Fino alla fine cerca di rimediare con folate generose, ma ormai inutili. Una tranquilla prima parte vicino al camino di Abbiati, poi bisogna mettere fuori la testa e non si fa pregare. Si spinge fino a centrocampo, finché un problema muscolare lo blocca. Il solito difensore noiosamente impeccabile. Nelle ultime uscite era sembrato un po’ appannato, ma un fuoriclasse come il brasiliano fa presto a recuperare. Comincia cercando di rendersi utile più in fase offensiva, perché in difesa non c’è molto da fare e da rischiare. Contribuisce al caos finale con una serie di affrettati tiri da fuori. Probabilmente è stanco, perché nelle ultime settimane non ha avuto un attimo di respiro. A Roma ha dato tutto, a Minsk sembra quasi svuotato e non trova né la porta né i compagni. Cinquanta partite con il Milan, settimo sigillo su una Champions che spera finalmente diventi terreno suo come i campionati. La serata non è andata come sperava, ma lui come sempre regala lotta e splendori. Nella creazione del primo gol è prima intelligente e poi bravissimo a concludere. BATE BORISOV 6 IL MIGLIORE VOLODKO 6 Un mastino h 7 GUTOR intelligente. Non molla mai un Con il valore e la buona sorte nel primo tempo, con il valore e la mano di Simic nel secondo. Alla fine spicca più di tutti. YUREVICH 5,5 Più di un problema contro l’esuberanza di Taiwo e gli inserimenti di Nocerino. RADKOV 5,5 Gli dice bene soltanto perché i milanisti sbagliano troppo. SIMIC 5,5 Sul tiro di Boateng sarebbe bravo, se non fosse che fa il difensore e non il portiere. BORDACHEV 5,5 Durissimo su chiunque gli capiti a tiro, ma tenace. KONTSEVOI 6,5 Bravo a procurarsi il rigore: il fallo c’era, ma la morbidezza e la plasticità della caduta fanno la loro figura. (Gordeychuk s.v.) pallone. LIKHTAROVICH 6 Anche a San Siro era stato fra i più tenaci. OLEKHNOVICH 5,5 Entra al posto di Likhtarovich quando il Milan tenta l’inevitabile assalto. BAGA 6,5 Molto mobile, molto furbo e molto presente in qualsiasi situazione. (Pavlov s.v.) BRESSAN 6 Segna il rigore e si fa perdonare l’orripilante errore del match di Milano, a porta vuota sullo 0 0. SKAVYSH 6 Già nella partita di andata si era visto che era molto più dinamico e utile di Kezman. Questa volta, da titolare, fa ancora di più. All. GONCHARENKO 6,5 La sua squadra sa giocare un calcio ordinato e pulito, e a casa sua è anche coraggiosa. TERNA ARBITRALE: RASMUSSEN 5 Il rigore per il Bate c’è ma ce n’era anche uno per il Milan: sbaglia con la complicità dell’arbitro di porta. Sonderby 5; Norrestrand 6. la Moviola 6,5 6 5,5 6 Ambrosini Nocerino Boateng Robinho Bonera Seedorf di Marco Iaria In netta crescita rispetto alle ultime (prime) uscite. Sta recuperando una buona condizione, tanto che è uno dei pochi a crescere nel secondo tempo, quando c’è bisogno di combattere. Guerriero lucidissimo, dal primo all’ultimo minuto. Spreca poco, anzi spesso sbroglia i garbugli, e gli capita di frequente di essere l’attaccante aggiunto che piace a Allegri. Non è il Boa splendente di Lecce, porta qualche segno della battaglia e forse più di altri l’ansia per il «fratello» Cassano. Ma è vivo Sino alla fine, quando trova la mano irregolare di Simic. È un raffinatissimo esempio di attaccante moderno, che purtroppo in certi casi affina anche l’arte dell’errore. Ha sulla coscienza l’assist per Ibra e due gol sbagliati. (Ganz s.v.) Entra a freddo a causa dell’infortunio di Nesta ma non si perde d’animo. Lotta anzi con coraggio, tentando di anticipare le giocate dei bielorussi anche molto lontano dalla sua area. Gioca perché serve, ma il suo rientro non arriva nel momento migliore. Cerca inutilmente di portare pericolo alla porta del Bate costruendo calci di punizione con Ibra. Che cosa vede l’arbitro di porta? 6 5,5 Il Milan si rammarica per le tante occasioni sciupate, ma pure per gli errori arbitrali. Sulla lavagna due fuorigioco fischiati ingiustamente dal guardalinee Sonderby nel primo tempo a Robinho (a tu per tu col portiere) e Thiago Silva, ma soprattutto il mani sulla linea di porta, al 32’ della ripresa, di Simic. Il difensore del Bate allarga chiaramente il braccio sinistro e stoppa il tiro di Boateng: rigore netto e conseguente espulsione. Le colpe maggiori sono dell’arbitro di porta, appostato a pochissimi metri di distanza ma silente. Che ci sta a fare? I rossoneri protestano per il penalty del pareggio, ma Rasmussen vede bene: Kontsevoi prende il tempo ad Abate che lo spinge disperatamente a terra. IL REFERENDUM Gazza Vota dalle 24 il «Numero 1» su Gazzetta.it Tvf shop.santonishoes.com Gazzetta.it Josè Mourinho, 48 anni REUTERS Nella seconda clip pubblicata in esclusiva sul sito rosa, l’anticipazione del docufilm su Josè Mourinho con i giocatori dell’Inter (Zanetti e Milito più Materazzi) che raccontano aneddoti e dettagli del rapporto «speciale» con il tecnico del Triplete SERIE B, NON PERDETE I GOL E LE SINTESI DI TUTTE LE PARTITE Tutti i gol della Serie B nelle sintesi video della tredicesima giornata. Solo su Gazzetta.it potete trovare gli highlights dei campionati italiani (la Serie A oltre alla B) ed esteri (Premier League, Liga, Bundesliga più i tornei d’Argentina e Brasile) MAN CLASSIC: Harrow 9969; Cool 11055 TRIPLETE E SEGRETI NELLA SECONDA CLIP SUL FILM DI MOURINHO Il referendum «Vota il numero 1 della Champions» è tornato. Da mezzanotte alle 20 di domani su Gazzetta.it e Marca.com sarà possibile votare il miglior giocatore di questa due giorni di Champions, scegliendo tra i dieci nomi proposti dai giornalisti di Gazzetta e Marca. A fine stagione, come accade dal 2009, la somma dei voti porterà all’elezione del «Numero 1» della stagione 2011-12. Messi, già vincitore nel 2009 e nel 2011, nei primi due turni ha avuto 43.603 preferenze, contro le 23.096 di Kakà (Real Madrid), secondo, e le 17.780 di Tolga (Trabzonspor), terzo. A occhio, Leo sarà in corsa anche questa settimana... Dal quarto al decimo posto ci sono Pato (Milan), Benzema (Real), Torres (Chelsea), Iniesta (Barcellona), Di Maria (Real Madrid), Xabi Alonso (Real Madrid) e Ribery (Bayern). 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 CHAMPIONS GRUPPO H dallaPrima DI ALESSANDRO DE CALÒ TUTTO COSÌ STRETTO Oggi conosceremo la diagnosi ufficiale, sapremo qualcosa di più sulle cause del piccolo ictus che ha colpito Antonio. Il dramma, forse, risulterà meno consistente di quanto si era temuto. Tanti amici sono andati a trovare il campione rossonero in ospedale. Uno per tutti, Pazzini — compare di gol negli anni spesi alla Samp — l’ha trovato meglio di quanto pensasse. Dicono che ieri, già dal mattino, Fantantonio volesse organizzarsi per vedere la partita col Bate Borisov. Se ha visto davvero tutta la partita, Cassano deve aver pensato che con lui in campo non sarebbe finita con un pari così stretto. Qualche gol in più, il Milan l’avrebbe fatto di sicuro, in quel primo tempo dominato dall’inizio alla fine. Certo, i rossoneri avrebbero meritato di andare al riposo con due o tre reti di vantaggio, contro i modesti bielorussi. E’ stato un discreto Milan, per lunghi tratti. Ogni tanto Ibra sembrava capace di prenderselo davvero sulle spalle, per portarselo definitivamente oltre a tutti gli ostacoli. Anche il gol numero 7 con la casacca rossonera, piccolo record con un (suo) club in Champions, pareva fosse il segno di una mano che volta pagina. Invece Ibrahimovic ha giocato a strappi: molte cose buone e qualche buco nero. Brevi amnesie hanno coinvolto, come al solito, anche Boateng. Il rimpianto, amplificato dopo il pari del Bate è la gigantesca la palla gol scaraventata sul palo da Robinho, in fondo a una mirabile accelerazione solitaria, innescata da Aquilani a metà campo. Il Milan ha fallito la sesta vittoria consecutiva perché non è stato capace di chiudere il match con cinismo, quando poteva, e non è stato in grado di proteggere la linea di difesa, con un pressing più aggressivo a centrocampo, quando doveva. Allegri e i suoi ragazzi avevano promesso un successo europeo da dedicare ad Antonio. La vittoria è sfuggita ma ci ha pensato il Barça dei record (Messi 202 gol, Valdes portiere più a lungo imbattuto in blaugrana) a regalare ai rossoneri la qualificazione. Per arrivare primo nel girone, il Milan dovrà battere il Barcellona tra venti giorni a San Siro. Lo stesso obbligo, in un match meno impegnativo, attende l’Inter stasera contro Hazard e gli altri campioni di Francia. Arrivare primi conta: di solito permette di pescare un avversario meno scorbutico. Il Napoli ne ha già trovati tanti. A Monaco deve scalare una montagna. Il mirabile Apoel, ieri col Porto, ha dimostrato che è possibile. Ma comunque vada, anche se il Napoli riuscirà a passare da secondo — nel suo gruppo —, sarà un successo. Rabbia Allegri «Dovevamo chiudere prima» E Galliani: «Ora bisogna cercare di battere il Barcellona per arrivare primi nel girone» DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE MINSK (Bielorussia) Dieci anni fa era finita in maniera migliore. L’unico precedente del Milan a casa del Bate Borisov risale al settembre 2001 e si chiuse 2-0 per i rossoneri, gol di Shevchenko e Javi Moreno. Stavolta la partita sarebbe potuta terminare con lo stesso risultato, se solo il Milan non avesse sprecato l’impossibile. Invece dopo la rete di Ibrahimovic non è arrivata quella del k.o. e il Bate ha pareggiato dal dischetto all’alba del secondo tempo. Un rigore giudicato generoso dai rossoneri, che però costringe il Milan a battere il Barcellona a San Siro per conquistare il primo posto nel girone. re, come ci è capitato nel finale. Il rigore? È stato eccessivo, però noi dopo il vantaggio dovevamo continuare a dare pressione per trovare il 2-0. Quello che conta è la qualificazione raggiunta (che arriverà con la vittoria del Barcellona, ndr), ora penseremo solo a passare come primi nel girone. Cassano? Speriamo che torni presto». Rigore per noi Adriano Galliani non perde l’ottimismo: «Capita che domini la partita però non concretizzi le occasioni create, commetti un errore e prendi il gol del pari. Forse il rigore in loro favore è stato generoso e forse ce n’era uno per noi, però succede. Otto punti vanno bene, cercheremo di battere il Barcellona per arrivare primi nel girone». Domani si torna a lavorare per preparare la gara col Catania. Da verificare le condi- « Forse il rigore per loro è generoso e forse ce n’era uno per noi, però succede» ADRIANO GALLIANI VICE PRESIDENTE MILAN Campanello d’allarme Massimi- Massimiliano Allegri, 44 anni, seconda stagione alla guida del Milan EPA liano Allegri aveva già ammonito i suoi in più di un’occasione: quando crei ma non segni finisce che un gol lo prendi e rovini quanto di buono hai fatto fino a quel momento. A Minsk è successo proprio co- sì: primo tempo dominato, secondo a inseguire il raddoppio per colpa del pareggio degli avversari. «La prestazione è stata buona — commenta l’allenatore rossonero — però abbiamo sbagliato troppo nell’ultimo passaggio e in fase di finalizzazione: poi ti capita di prendere gol. Queste partite bisogna chiuderle prima, sennò rischi addirittura di perde- zioni di Nesta, uscito per un problema all’adduttore, e di Antonini, assente ieri ma dovrebbe recuperare per domenica. APPELLO AL PREMIER Costacurta «Berlusconi si dimetta» Alessandro Costacurta ANSA È stato uno dei volti più riconoscibili del Milan dell’era berlusconiana: 663 presenze in maglia rossonera, scudetti e trofei di ogni tipo. Ora Alessandro Costacurta ha un consiglio da dare all’ex patron nelle vesti di premier: «Berlusconi dovrebbe fare un passo indietro». La presenza di Billy non è passata inosservata al raduno della Leopolda promosso dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, «rottamatore» del Pd e aspirante candidato premier alle prossime elezioni. Ospite del programma di Radio 2 «Un giorno da pecora», Costacurta si schiera con lui: «Voterei Renzi alle primarie del Partito democratico». I conduttori gli chiedono se le idee proposte durante il «Big Bang» l’hanno convinto. Billy risponde: «Ho sentito quattro ore di interventi e molti discorsi mi hanno convinto». E se invece ci fossero le primarie del Pdl? «Non voterei per nessuno, me ne starei a casa». © RIPRODUZIONE RISERVATA IN IRAN Pizzicotti sul sedere dopo un gol Atleti sospesi È bastato un pizzicotto sul sedere, nell’esultanza di un gol, per sospendere a tempo indeterminato due calciatori. L’Iran, si sa, è un Paese fortemente tradizionalista, e allora non sorprende il fatto che tali atteggiamenti siano ritenuti «immorali». A finire sotto accusa due atleti del Persepolis Teheran, Mohammed Nosrati e Sheys Rezaei, che dopo aver segnato contro il Damash Gilan, si sono resi protagonisti di festeggiamenti troppo «osé», compreso l’abbraccio caloroso a un compagno. Il comitato disciplinare del club e quello della federazione iraniana hanno passato al setaccio le immagini e punito severamente i calciatori, che dovranno pagare pure una multa di 40 mila dollari. E non è finita qui, perché ora è chiamato a pronunciarsi il comitato per le questioni morali nello sport. MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 LA GAZZETTA DELLO SPORT 8 MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 IL DRAMMA Cassano, questione Un’anomalia cardiaca la causa del problema Si tratterebbe di una malformazione congenita risolvibile con una semplice operazione chirurgica. Oggi il bollettino MARCO PASOTTO MILANO Berlusconi lo aveva anticipato lunedì sera: si tratterebbe di un problema al cuore, come aveva raccontato al «Processo di Biscardi». Più nel dettaglio, di una malformazione cardiaca congenita. Piccola ma sufficiente a procurare un ictus ischemico, per quanto lieve. E’ questa l’ipotesi che si è fatta strada ieri sulle condizioni di salute di Antonio Cassano. L’anomalia sarebbe stata identificata come «forame ovale pervio» (chiamato in gergo medico «Pfo»), ovvero un piccolo foro tra i due atri del cuore. Una cosa risolvibile con un’operazione chirurgica abbastanza semplice. Dopo l’intervento occorre assumere farmaci antiaggreganti (ad esempio l’aspirina) per un po’ di tempo fino alla completa risoluzione del problema, ma una volta terminata la terapia non sussistono particolari controindicazioni al rilascio del nulla osta per l’attività agonistica. Il giorno della verità Dopo due giorni colmi di tensione e incertezze, quella di ieri è quindi stata una giornata caratterizzata da un certo ottimismo. Scongiurati fin dalle prime battute pericoli per la vita di Cassano, la domanda più grande e ingombrante è subito diventata quella sul suo futuro professionale. Anche perché resta da capire se il presunto ictus ha procurato conseguenze a livello neurologico. E ovviamente, in mancanza di bollettini medici dentro la camera MILANO Una delle prime cose che ha chiesto ieri mattina quando si è svegliato, è stato se avrebbe potuto guardarsi Bate-Milan. Cassano non solo ce l’ha fatta, ma pure in compagnia di un «ospite» illustre con cui ha condiviso in allegria la visione del secondo tempo: Gigi D’Alessio, di cui Antonio è un grande fan. Il cantautore napoletano, arrivato al Policlinico alle 19, è soltanto una delle numerose visite ricevute dall’attaccante rossonero. I medici fino all’altro ieri le avevano sconsigliate. Inter vicina Il primo a presentar- si, alle 12.10 è stato Lapo Elkann. Completo blu elettrico, l’imprenditore — grande estimatore del barese, che avrebbe voluto alla Juve — è rimasto mezz’ora e ha lasciato l’ospedale senza rilasciare dichiarazioni. Che fosse finalmente una Parole confortanti Oggi dunque CHE COS’È IL PFO GDS ufficiali, sono state fatte le ipotesi più disparate. Al momento infatti continuano a non esistere né diagnosi né prognosi, ma è una situazione destinata a cambiare: ieri Galliani da Minsk ha fatto sapere che oggi verrà stilato un «comunicato congiunto del Policlinico di Milano, che ringraziamo per quello che sta facendo, e del Milan. Una nota che farà chiarezza su quanto successo. Quello che mi preme molto dire, per i tanti tifosi che vogliono bene a Cassano, è che Antonio sta bene e che le cose si stanno evolvendo bene. Non faccio il medico, ci vuole solo un attimo di pazienza». sarà il giorno della verità: le ipotesi formulate in questi giorni potrebbero cadere o essere confermate. Ieri nelle parole di Galliani traspariva una certa irritazione per il massiccio rincorrersi di voci. Però l’a.d. rossonero ha utilizzato termini confortanti sul decorso clinico del giocatore: «Avremmo tutti voluto dedicargli una vittoria, comunque sono sceso negli spogliatoi per dire alla squadra che l’evoluzione è positiva — ha detto alla fine della sfida con il Bate —. Ho sentito Antonio poco prima di andare allo stadio: non sono un medico, ma c’è più ottimismo rispetto a due (tre, ndr) giorni fa». Il comunicato sgombrerà lo scenario dai tanti dubbi, uno dei quali verteva proprio sul giorno in cui sarebbe stato fatto. Ieri pomeriggio si parlava di domani, in modo da dare al responsabile dei medici rossoneri Rudy Tavana — che è andato a Minsk — il tempo necessario di esaminare tutti i referti prodotti in questi giorni dal Policlinico di Milano e di fare un punto della situazione a quattr’occhi con il professor Nereo Bresolin, il primario che ha in cura Antonio. Poi Galliani ha spazzato il campo dai dubbi: oggi sapremo. Antonio Cassano, 29 anni, è arrivato al Milan nel gennaio 2011 ANSA Esame fastidioso Un’altra domanda riguarda il «Pfo»: com’è possibile che con tutte le visite mediche e i controlli a cui si è sottoposto in carriera il ragazzo, il problema non sia mai emerso? La risposta è semplice: l’ecocardiografia transesofagea, ovvero uno dei primi esami cui è stato sottoposto Antonio domenica nelle prime ore in ospedale, è un accertamento che non rientra nella prassi sportiva. Anche perché è un esame invasivo particolarmente fastidioso, per il quale si deve ricorrere a una leggera sedazione. Qualcosa quindi a cui si ricorre in presenza di patologie e non in forma preventiva o di controllo. Solo un esame specifico, non di prassi, poteva evidenziare la natura del malore Galliani si mostra ottimista a Minsk. Intanto Antonio torna a scherzare con gli infermieri Il solito Antonio Intanto Cassano nella sua stanza super-piantonata al terzo piano del reparto di Neurologia continua a essere descritto come una persona che «sta bene» ed è di «buon umore». E’ emerso anzi che già domenica scherzava con gli infermieri: insomma, è sempre rimasto il solito Antonio. Messaggi PAROLE, SMS E TWEET «Ti voglio bene Antonio, dopo tutte le imitazioni che t’ho fatto... Forza!» sarofiorello Rosario Fiorello (showman) FOLLOWERS 78.642 «Un augurio di pronta guarigione ad Antonio. Spero di rivederti presto in campo. In bocca al lupo! Alessandro Del Piero Capitano della Juventus Messaggio su Facebook «Dribbla anche questo imprevisto. Ti aspetto a Bergamo: tu lasci qualche punto e io ti invito a cena» Stefano Colantuono Allenatore dell’Atalanta Alla Gazzetta «Accetterei una sconfitta sul campo se potessi barattarla con il recupero della piena salute di Antonio» Pietro Lo Monaco Amministratore delegato del Catania Conferenza stampa © RIPRODUZIONE RISERVATA E Antonio guarda la partita con Gigi D’Alessio giornata un po’ più leggera si è intuito anche dal volto della moglie Carolina, apparso più rilassato rispetto ai giorni precedenti. Tra le 15 e le 16.30 in Neurologia è stato quasi un derby: prima sono arrivati Pato e Antonini (infortunati e quindi rimasti a Milano), poi Pazzini (accompagnato dal vicedirettore generale dell’Inter, Filucchi), Materazzi e Viviano. Ma il supporto morale nerazzurro non finisce qui: il presidente Moratti gli ha telefonato e Zanetti gli ha mandato un sms. Ambiente sereno La privacy sul- le condizioni di salute di Antonio peraltro riguarda davvero tutti: sembra che nemmeno i suoi compagni di squadra siano stati informati sull’entità e sulla natura del malessere. All’uscita Pato e Antonini hanno evitato i taccuini, mentre Pazzini — suo compagno ai tempi della Samp — e Filucchi hanno raccontato di averlo «trovato be- ne», anzi, «meglio» di come si sarebbero attesi. Anche Materazzi, uscito in compagnia di Carolina, ha detto che «sta bene» e poi ha spiegato sul suo sito di averlo «visto bene, come mi aveva già detto Carolina al telefono. Così come sono abituato a vederlo, soprattutto: abbiamo riso e scherzato come al solito, mi è sembrato sereno. L’Antonio che conosco, insomma». Lo striscione E ieri è stata anche la giornata dei tifosi. Una ventina di ultrà della Curva Sud ha appeso un grosso striscione in via Sforza, davanti all’ingresso dell’ospedale, su cui è scritto «FantAntonio non mollare, sotto la Sud torna a segnare». Oggi in programma altre visite: molti compagni di squadra, rientrati da Minsk nella notte, hanno espresso il desiderio di andarlo a trovare. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIORNATA DI VISITE LAPO APRIPISTA, POI PATO, PAZZINI, MATRIX E ALTRI 1 2 3 4 Ieri al Policlinico in tanti hanno portato il loro saluto a Cassano. Lapo Elkann (1, IMAGESPORT) è stato uno dei pochi a scegliere l’ingresso pedonale; il compagno di squadra Antonini (2, PHOTOVIEWS), la moglie Carolina (3, IMAGESPORT) e Pazzini (4, PHOTOVIEWS) sono invece arrivati in macchina. Durante la giornata hanno salutato Cassano anche Pato, Materazzi, Viviano e il cantante Gigi D’Alessio. MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 di cuore «Può bastare un intervento In 5 in A giocano con l’ombrellino» pratica tra atrio destro e atrio sinistro resta aperto un piccolo buco (cosa normale nella vita intrauterina), così il sangue invece di passare dall’atrio destro al ventricolo destro passa anche nell’atrio sinistro. Si creano in queste condizioni delle piccole turbolenze che generano dei piccoli coaguli che poi entrano in circolo e nel cervello possono creare il danno ischemico». Carù, il medico che ha curato Kanu: «Se ha avuto solo un’ischemia transitoria tra un mese in campo» «Sì, perché non creando nessun tipo di problema è difficile da diagnosticare. Serve un esame specifico, una eco transesofagea». Possibile che Cassano abbia passato mille visite senza che nessun medico si accorgesse di nulla? E come si risolve il problema? «In modo molto semplice, con un piccolo intervento, non per via diretta (cioè non si apre il torace), ma per via transcutanea. Si entra con un catetere in un’arteria, di solito passando dall’inguine e si arriva al cuore. In punta al catetere c’è un ombrellino che viene posizionato e chiude il buco». CLAUDIO GHISALBERTI Ictus ischemico, un termine che spaventa e che ieri è stato il secondo più cercato nella rete in Italia, mentre Antonio Cassano è solo al settimo posto. La gente si chiede che diavolo è quello che ha colpito l’attaccante del Milan. Cerchiamo di capirlo con Bruno Carù, che oltre a essere docente di cardiologia dello sport all’università di Milano, nel 1996 operò al cuore l’interista Nwankwo Kanu. Professore che differenza c’è tra ictus e Tia? «L’ictus emorragico/ischemico è molto più pericoloso e di solito lascia conseguenze fisiche sul soggetto colpito. Il Tia è un attacco ischemico transitorio e una volta passato lascia il soggetto integro. Non ho visto Cas- Si può tornare all’attività sportiva di alto livello? BRUNO CARU’ Ha operato al cuore Kanu nel 1996 sano, ma mi pare di capire che si tratti di Tia». Tra le cause del problema si parla di Pfo. Che cos’è? «Il Pfo, cioè forame ovale pervio, è una causa abbastanza diffusa sia di ictus, sia di Tia. In «Se si tratta di un Tia assolutamente sì. Due-tre giorni dopo l’intervento si torna a una vita normale. In 2-3 settimane un atleta è pronto all’attività agonistica. Per precauzione per qualche tempo è bene prendere un farmaco antiaggregante, la classica cardioaspirina. Ho visto personalmente che ci sono cinque calciatori di serie A che hanno l’ombrellino». © RIPRODUZIONE RISERVATA dalla Lega Pro alla paura «A luglio un’ischemia e ora aspetto l’idoneità» ALEX FROSIO Mattia Morandi è un po’ più giovane e un po’ meno famoso di Antonio Cassano, ma anche lui è un calciatore professionista. O almeno, lo era fino a quattro mesi fa e spera di tornare a esserlo. Nel luglio scorso, è stato colpito da un’ischemia cerebrale. «Ma ora sto meglio e sto aspettando l’idoneità», racconta oggi. Operazione al cuore Mattia, 22 anni, è cresciuto nel vivaio del Como: lo aveva voluto - giovanissimo - Stefano Borgonovo che, prima della malattia, allenava nel settore giovanile del club lariano. Centrocampista dai piedi buoni e dal pensiero rapido, a 18 anni Morandi gio- Mattia Morandi, 22 anni BOZZANI ca regolarmente nel Legnano, in Serie C1. Su di lui mettono gli occhi in parecchi: Toro, Sampdoria, Parma. Invece lo prende il Novara che sta per diventare grande. Ma a inizio 2010 arriva il primo stop: «Mi sono operato al cuore per correggere una malformazione congenita ai ventricoli, sono stato fermo sei mesi», ricorda. I problemi sembrano risolti. La sua carrie- ra ricomincia dall’inizio, cioè dal Como, dove finisce in prestito: 16 presenze, 2 gol. La mazzata Il Novara (che è an- cora proprietario del suo cartellino) lo riporta a casa, ma lui sembra destinato al Treviso. Quando il trasferimento sembra fatto, ecco la mazzata. È il luglio scorso: «Ero in giro con i miei amici — dice Morandi — e la sfiga continua: mi si paralizza mezza bocca. Mi ricoverano. La diagnosi è ischemia cerebrale, tanto per non farmi mancare niente...». Ora scherza, Mattia, e aspetta: «Sono fermo da allora. Ma il valore della coagulazione del sangue pian piano sta andando a posto. Tra poco affronterò la visita per riavere l’idoneità. Sono ottimista, non dovrei avere problemi». Sul suo profilo facebook, Mattia scrive: «Sfidare il proprio destino significa mettere i propri sogni davanti alle proprie paure». Fatelo leggere a Cassano. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 CHAMPIONS GRUPPI H Fenomeno GRUPPO G PORTO K.O. Hulk illude Ma l’Apoel vince al 90’ e resta primo Esagerato Messi Show con tre gol Il Barça è primo ALESSANDRO MERCHIORI NICOSIA Un solo punticino divide ormai l’Apoel dalla storica qualificazione agli ottavi di Champions dopo la clamorosa vittoria thriller, ma meritata, ottenuta contro Porto: un altro 2-1, stesso risultato con cui i ciprioti sconfissero lo Zenit di Spalletti, prossimo avversario a San Pietroburgo. Battezzati giustamente «ammazzagrandi» e capaci di strappare un punticino sia allo Shaktar di Lucescu che allo stesso Porto al Dragao, la squadra dei greci dell’isola di Venere ha capitalizzato la partenza a razzo al 42’ con un rigore di Ailton. Ha poi cercato di chiudere la partita con Helio Pinto e Solomou, subendo però il contropiede portoghese su cui si arrangiava senza scrupoli, un po’ catenacciara, calciando spesso e volentieri il pallone il più lontano possibile. L’argentino è un marziano: Viktoria travolto 42 reti in Champions, a -2 da Del Piero VIKTORIA PLZEN BARCELLONA 0 4 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Messi al 24’ su rigore e al 47’ p.t.; Fabregas al 27’, Messi al 47’ s.t. VIKTORIA PLZEN (4-1-4-1) Pavlik 6; Rajtoral 6, Bystron 5,5, Cisovsky 5, Limbersky 5; Horvath 6 (dal 32’ s.t. Reznik s.v.); Petrzela 5,5, Kolar 6 (dal 23’ s.t. Duris 6), Jiracek 6, Pilar 5; Bakos 5,5 (dal 25’ p.t. Sevinsky 5,5). PANCHINA Tichacek, Fillo, Hora, Darida. ALLENATORE Vrba 5,5. BARCELLONA (4-1-4-1) Valdes 6,5; Dani Alves 6 (dal 25’ s.t. Maxwell 6), Puyol 6, Piqué 6,5, Abidal 6 (dal 28’ s.t. Sanchez 6); Busquets 6,5 (dal 20’ s.t. Keita 6); Cuenca 6,5, Thiago 6,5, Fabregas 7, Adriano 6,5; Messi 7,5. PANCHINA Pinto, Xavi, Iniesta, Mascherano. ALLENATORE Guardiola 7. ARBITRO Schorgenhofer (Austria) 6,5. ESPULSI Cisovsky (V) al 24’ p.t. per fallo su chiara occasione da gol. AMMONITI Pilaf (V), Jiracek (V), Limbersky (V), Dani Alves (B) per gioco scorretto; Horvath (V) per proteste. NOTE spettatori 30.000 circa. Tiri in porta 3-8. Tiri fuori 2-7. In fuorigioco 2-2. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 2’. MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 16’ Petrzela in contropiede riesce a concludere ma è fermato da Valdes. c GOL! 24’ Rigore ed espulsione di Cisovsky su Messi, che trasforma dal dischetto. c GOL! 47’ Triangolazione volante Messi-Adriano-Messi e sinistro imparabile. SECONDO TEMPO 23’ Messi innesca Thiago che di testa colpisce la traversa. c GOL! 27’ Cross di Adriano e colpo di testa in rete di Fabregas. c GOL! 47’ Messi lanciato da un tacco di Piquè scarta anche il portiere e appoggia in rete. DAL NOSTRO INVIATO LUCA CALAMAI PRAGA Come un professore di matematica il Barcellona si diverte a giocare con i numeri. La notte di Champions ne regala di divertenti: più due in classifica sul Milan, 200 panchine di Guardiola festeggiate con un altro successo, 202 reti in maglia catalana di Messi autore di una tripletta, il nuovo record di imbattibilità del portiere Valdes arrivato a quota 877’. E potremmo continuare con il 4-0 rifilato ai generosi cechi del Viktoria Plzen che vale gli ottavi. Non c’è bisogno di nessuna riprova. Allo squadrone di Guardiola i conti tornano tutti. Imbattibilità Per una volta il Bar- ca si diverte a giocare anche con i «numeri» dello schema, proponendo un curioso 4-1-4-1 con Busquets dietro a una linea composta da Cuenca, Thiago, Fabregas e Adriano, con Messi a fare da punto di riferimento davanti. Cambiano i fattori ma il prodotto è comunque vincente. Il Viktoria Plzen sta in partita per una manciata di minuti. Il tempo di proporre lo scattante Petrzela davanti a Valdes, che lo neutralizza con una magia dimostrando di meritarsi di entrare nella storia del Barcellona con il nuovo record di imbattibilità. Primato strappato a Miguel Reina, padre di Pepe. Poi, non c’è più gara anche perché la difesa ceca si dimentica di Messi (errore imperdonabile!) e per rimediare Cisovsky realizza una «doppietta» catastrofica: espulsione e rigore. Che Leo non sbaglia. Chissà come ha fatto qualcuno a vedere la Pulce in crisi. Leo si diverte come un matto andando dove lo porta l’istinto. E rispetto al solito ci mette un pizzico di cattiveria in più negli ultimi metri. Basta vedere con quanta potenza nel recupero di primo tempo scaraventa in rete di sinistro il pallone del 2-0 dopo una triangolazione al bacio con Adriano. Esibizione Sistemato il risultato e con un uomo in più, il Barça trasforma la partita in un’esibizione. Convince Piqué, al rientro dopo un infortunio, e dimostrano di avere qualità i giovani Thiago (e si sapeva) e Cuenca Per il portiere Valdes nuovo record di imbattibilità del club: 877 minuti (che ha talento e personalità). Un bel valore aggiunto, inoltre, arriva da Fabregas, bravo a muoversi tra le linee a abile nel dialogare nello stretto con Messi, in grado di far salire ancora il tasso di qualità della macchina da calcio catalana. Non ce n’erano tanti in giro per il mondo. Torna Sanchez E proprio Fabre- VICTOR VALDES 29 ANNI GRUPPO F Wenger si complica la vita Ma il Marsiglia non punge Van Persie resta in panchina un’ora: l’Arsenal è stanco e finisce 0-0. Tutto ancora in gioco gas lascia il segno appoggiando di testa in rete un perfetto cross di Adriano. Nei minuti finali c’è spazio per Alexis Sanchez. El Niño Maravilla riappare dopo un lungo infortunio. Guardiola lo piazza largo a sinistra e l’ex gioiello dell’Udinese entra subito: tre occasioni per l'Arsenal (Walcott, Ramsey e un gol divorato sempre da Ramsey), altrettante per il Marsiglia (Andre Ayew e Remy due volte). Nella ripresa, l'unico sussulto è arrivato da Van Persie al 32' (era entrato un quarto d’ora prima): tentativo di pallonetto e parata facile di Mandanda. L'Arsenal cercava i tre punti qualificazione: dovrà faticare ancora per festeggiare. Il Marsiglia resta in corsa: un buon modo per consolarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA STEFANO BOLDRINI LONDRA (Inghilterra) L'unica cosa giusta è stato il risultato: nessuna delle due squadre meritava di vincere. Il resto è stato una gara piena di errori e di pesantezza. L'Arsenal era ancora intossicato dal 5-3 nel derby con il Chelsea: tre giorni non sono bastati per ritrovare freschezza e determinazione. Il Marsiglia ha giocato la sua onesta partita, nella ripresa è stato persino più pericoloso, ma quando trovi la porta solo una volta signi- Lionel Messi, 24 anni, 3 gol ieri e 202 in 286 partite con il Barça AFP Andre Santos, 28 anni, protegge la palla dall’entrata di Remy, 24 EPA fica che in attacco hai limiti consistenti. Alla festa della leggerezza, ha ballato anche Wenger, con una scelta che, in Italia, animerebbe la vita di bar, uffici e tv per una settimana. Ha lasciato in panchina Van Persie, mattatore del derby e capocannoniere della Premier League. Wenger avrà forse intravisto i segni dell'immancabile rilassamento nel suo uomo migliore, ma passare dall’olandese a Park è come confondere il giorno con la notte. Il film Primo tempo più anima- ARSENAL-MARSIGLIA 0-0 ARSENAL (4-2-3-1) Szczesny 6; Jenkinson 6, Mertesacker 6,5, Vermaelen 6,5, Santos 6; Song 6,5, Arteta 6; Walcott 5, Ramsey 5,5 (dal 21' s.t. Rosicky 5,5), Gervinho 5 (dal 32' s.t. Arshavin sv); Park 5 (dal 17' s.t. Van Persie 5,5). PANCHINA Fabiansky, Koscielny, Djorou, Benayoun. ALLENATORE Wenger 5,5. MARSIGLIA (4-4-2) Mandanda 6,5; Fanni 6, Diawara 7, N'Koulou 6,5, Morel 6; Remy 5,5 (dal 24' s.t. Amalfitano 6), Diarra 5,5, Cheyrou 6, A. Ayew 6; Valbuena 5,5 (dal 29' s.t. Gonzalez 6), J. Ayew 5,5 (dal 39' s.t. Gignac sv). PANCHINA Bracigliano, Azpilicueta, Kaboré, Traoré. ALLENATORE Deschamps 6. ARBITRO Tagliavento (Italia) 7. AMMONITI Rosicky (A) e Diarra (M) per gioco scorretto. NOTE spettatori 59.961. Tiri in porta: 6-1. Tiri fuori: 3-10. Angoli: 2-4. In fuorigioco: 1-1. Rec: 0 p.t.; 3' s.t. to in partita con un bel colpo di tacco per Fabregas e con una conclusione in diagonale. Non è ancora il vero Sanchez e non potrebbe essere il contrario ma il Barcellona ritrova un’altra preziosa bocca da fuoco. L’ultima emozione, in pieno recupero, la regala ancora Messi che liberato da un colpo di tacco di Piqué scarta il portiere e deposita in rete il definitivo 4-0 e la seconda tripletta consecutiva. Il campione argentino nella classifica dei marcatori Champions di tutti i tempi è ora a 42 gol, a meno due da Del Piero. Come dire, ha già messo la freccia. E Raul, il capolista, cominci a guardarsi indietro. Che finale La doccia fredda l’ha subita all’89’ quando Rocchi ha decretato un sacrosanto rigore per il Porto (fallo di Oliveira su Rodriguez) che Hulk ha trasformato, ma il vero e proprio infarto capitava al Porto che nel giro di 56 secondi veniva rimesso al tappeto con un tiro ravvicinato di Manduca. APOEL-PORTO 2-1 MARCATORI Ailton (A) su rig. al 42’ p.t.; Hulk (P) su rig. al 44’, Manduca (A) al 45’ s.t. APOEL (4-2-3-1) Pardo 7; Pursaitidis 6,5, Paulo Jorge 7, Oliveira 6, Solomou 6,5; Helio Pinto 6,5, Nuno Morais 6; Charalambidis 6, Manduca 6,5 (dal 45’ Alexandrou s.v.), Trickovski 6 (dal 40’ s.t. Solari s.v.); Ailton 7 (dal 32’ s.t. Jahic s.v.). All. Jovanovic 7. PORTO (4-3-3) Helton 6,5; Fucile 5, Mangala 4,5, Rolando 5,5, Alvaro Pereira 6; Fernando 5 (dal 15’ s.t. Guarin 6), Belluschi 5 (dal 31’ s.t. Defour s.v.), Moutinho 5; Hulk 6.5, Kleber 5.5, Varela 6 (dal 15’ s.t. J. Rodriguez 5,5). All. Vitor Pereira 6. ARBITRO Rocchi (Ita) 7. NOTE ammoniti Varela (P), Mangala (P), Pursaitidis (A), Manduca (A). L’ALTRA GARA L’ALTRA GARA Grosskreutz porta il Borussia al terzo posto Euforia Spalletti Lucescu va k.o. Lo Zenit allunga DORTMUND (m.d.i.) Grazie a un gol da fuori di Grosskreutz al 7‘ il Borussia Dortmund batte un Olympiacos che non riesce mai a rendersi pericoloso. Con il primo successo, i tedeschi, che hanno anche colpito un palo con Lewandowski, risalgono al terzo posto. SAN PIETROBURGO (g.ku.) Davanti al presidente russo Medvedev, Spalletti stende Lucescu («Abbiamo giocato la partita quasi ideale», ha detto il tecnico italiano) grazie a un gol di Lombaerts. Lo Zenit tiene il passo dell’Apoel e stacca il Porto, Shakhtar sempre più ultimo. BORUSSIA D.- OLIMPIACOS 1-0 MARCATORE Grosskreutz al 7’p.t. BORUSSIA D. (4-2-3-1) Weidenfeller 6; Piszczek 6,5, Subotic 5,5, Hummels 6,5, Schmelzer 6; Kehl 6,5, Leitner 6,5 (dal 40’ s.t. Santana sv); Perisic 5 (dal 30’ s.t. Blaszczykowski sv), Götze 6,5 (dal 21’ s.t. Kagawa 6), Grosskreutz 7; Lewandowski 6. All. Klopp 6,5. OLIMPIACOS (4-2-3-1) Megyeri 5,5; Modesto 5,5, Mellberg 6, Papadopoulos 5,5, Marcano 6 (dal 22’ s.t. Abdoun sv); Fejsa 5,5 (dal 14’ s.t. Makoun sv), Orbaiz 6; Mirallas 6,5, Ibagaza 6,5 (dal 34’ s.t. Pantelic sv), Holebas 6,5; Diebbour 6. All. Valverde 5. ARBITRO Bezborodov (Rus) 7 NOTE Spettatori 65.590. Ammoniti Mellberg, Papadopoulos, Orbaiz (O), Perisic (B). ZENIT-SHAKHTAR 1-0 MARCATORE Lombaerts al 46’ p.t. ZENIT (4-2-3-1) Malafeev 6; Anyukov 6,5, Hubocan 6, Lombaerts 7, Criscito 6,5; Shirokov 6,5, Denisov 6,5; Fayzulin 6, Zyryanov 6, Danny 7 (dal 40’ s.t. Lazovic s.v.); Bukharov 5,5 (dal 36’ s.t. Semak s.v). All. Spalletti 7. SHAKHTAR (4-2-3-1) Rybka 6; Srna 6, Kucher 5,5, Rakitsky 5,5, Shevchuk 6; Mkhitaryan 6, Hubschman 6; Eduardo 5,5, Alex Teixeira 6 (dal 23’ s.t. Douglas Costa 5,5), Willian 5,5; Luiz Adriano 5,5 (dal 32’ s.t. Seleznyov 5). All. Lucescu 6. ARBITRO Lannoy 6 (Fra). NOTE spettatori 22.000 circa, ammoniti Srna (S), Willian (S), Luiz Adriano (S), Denisov (Z), Lazovic (Z). MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 CHAMPIONS GRUPPO E Figuraccia Chelsea Stop anche a Genk A VALENCIA IL GOL PIÙ VELOCE LO SEGNÒ MAKAAY NEL 2007 AL REAL IN 10"3 Jonas è un razzo A segno in 10"6 è quasi un record Villas Boas non sa più vincere: Ramires-gol e pari di Vossen. David Luiz sbaglia un rigore e tifosi, predica un calcio offensivo e dice che non cambierà mai le sue idee. Contento lui... DAL NOSTRO INVIATO ANDREA SCHIANCHI GENK (Belgio) Se questo è il Chelsea, la corsa alla Champions ha una concorrente in meno: i Blues deludono a Genk, non vanno oltre l’1-1 e dimostrano di attraversare un’annata davvero storta. I motivi sono parecchi: 1) la squadra non ha gli elementi adatti al gioco che Villas Boas testardamente vuole imporre; 2) la condizione fisica è precaria; 3) le amnesie difensive testimoniano che la strada per arrivare a un accettabile equilibrio tattico è tutta in salita. A Genk il Chelsea è riuscito in un’impresa straordinaria: ha concesso ai modesti belgi il secondo punto e consentito loro di realizzare l’unico gol finora in Champions. Gli applausi vanno a Vossen che al 15’ della ripresa riacciuffa il pari con una bella girata su cross di Camus. Ma i difensori dei Blues, nell’occasione, dove sono? Assurdità tattiche La partita sembra apparecchiata alla perfezione per il Chelsea: in vantaggio al 26’ con Ramires, che chiude un triangolo con Torres, gli inglesi hanno la possibilità di chiudere i conti con Meireles che colpisce la traversa al 38’ e con David Luiz che va a calciare dal dischetto al 39’ (rigore concesso per fallo di mano di Buffel). Ma il difensore si fa parare il tiro da Koteles e da lì è un inferno. I Blues non riescono più a costruire un’azione degna di questo nome e concedono spazi al contropiede. L’impressione è che le due sconfitte consecutive in Premier con QPR e Arsenal non siano state digerite. La manovra è approssimativa, a tratti superficiale. Villas Boas chiede un 4-3-3 modello Barcellona, ma se non si hanno i giocatori del Barcellona è assurdo avere certe pretese: si finisce col risultare una brutta copia del modello. Così Oriol Romeu scimmiotta Busquets, arretra sulla linea dei difensori per impostare, però quando alza la testa trova solo Ramires e Meireles, mica Xavi e Iniesta. E allora ci si domanda: dov’è il senso di tutto ciò? Villas Boas, già nel mirino di critica GENK CHELSEA Il colpaccio? no Il Genk, disposto da Been secondo un classico 4-4-2, aspetta che il Chelsea metta il naso fuori dalle coperte per colpire. Prima pari di Vossen, ci va vicino con Nwanganga. E dopo sfiora il colpo da Mille e una notte con Limbombe che costringe Cech a un’uscita disperata. Una vittoria dei belgi sarebbe troppo, anche perché il Chelsea, nel finale, spinge e sfiora la rete della liberazione con Lampard (34’ s.t.), Sturridge (35’) e Malouda (45’). Ma sono tentativi isolati, estemporanei. Torres passeggia nell’area avversaria, Anelka non ne azzecca una, Malouda è indisponente: l’unico a salvarsi è Sturridge. Poco per uscire dalla crisi. In Premier ora c’è il Blackburn. Chissà se Villas Boas, già esonerato a fine stagione dai bookmakers, deciderà di assomigliare un po’ di più a se stesso e un po’ di meno a Guardiola. VALENCIA (f.m.r.) Il Valencia batte 3 1 il Bayer con gol di Jonas (dopo 10"6’, nella storia della Champions meglio di lui solo Makaay nel 2007 contro il Real), Soldado (di tacco) e Rami e rivede gli ottavi. Pari di Kiessling, infortunio a Banega, poi annullato il 2 2 di Schurrle. Valencia dietro i tedeschi, ma avanti nello scontro diretto dopo il 2 1 di Leverkusen. Il centrocampista brasiliano Jonas festeggia AFP VALENCIA-BAYER LEVERKUSEN 3-1 MARCATORI Jonas (V) al 1', Kiessling (B) al 31' p.t.; Soldado (V) al 20', Rami (V) al 30' s.t. VALENCIA (4-2-3-1) Alves 7.5; Miguel 6, Rami 7.5, V. Ruiz 7, Mathieu 7.5; Topal 6, Banega 6.5 (dal 24' p.t. Tino Costa 6); P. Hernandez 6.6, Jonas 6.5 (dal 29' s.t. Alba 6.5), Feghouli 6 (dal 14' s.t. Piatti 6.5); Soldado 7.5. All. Emery 7. BAYER LEV. (4-2-3-1) Leno 5; Castro 5, Friedrich 5, Toprak 5.5, Kadlec 5; Rolfes 6, Bender 5.5 (dal 34' s.t. Reinartz s.v.); Sam 5 (dal 39' s.t. Jorgensen s.v.), Ballack 6.5, Schürrle 6.5; Kessling 6.5 (dal 32' s.t. Derdiyo k 6). All. Dutt 5.5. ARBITRO Eriksson (Sve) 5. NOTE ammoniti Ballack (B), Toprak (B), Tino Costa (V), Mathieu (V), Sam (B). © RIPRODUZIONE RISERVATA Certe passioni non basta viverle sulla carta. official sponsor TAKE A TIC KET Gioca e vin c per la i i bigl Cham ie pionsUEFA tti Leagu e Vanno vissute sul campo. 1 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 Ci impegniamo al massimo per starti vicino. Sia nel proporti le migliori soluzioni bancarie, sia nel seguire le tue passioni più vere, come la UEFA Champions League. E con UniCredit vinci i biglietti per viverla sul campo. Scopri come su www.take-a-ticket.it MARCATORI Ramires (C) al 26’ p.t.; Vossen (G) al 15’ s.t. GENK (4-4-2) Koteles 7,5; Vanden Borre 6, Hyland 5,5, Nadson 6,5, Ngongca 6,5; Buffel 6 (dal 24’ s.t. Ndabashinze, 6), Camus 6, Tozser 6, De Bruyne 5; Vossen 6,5 (dal 42’ s.t. Barda s.v.), Nwanganga 5,5 (dal 37’ s.t. Limbombe s.v.). PANCHINA Sandomierski, Sarr, Durwael, Ofori-Appiah. ALLENATORE Been 7. CHELSEA (4-3-3) Cech 6,5; Bosingwa 5,5, Ivanovic 5,5, David Luiz 5,5, Cole 6; Ramires 7 (dal 21’ s.t. Lampard 6,5), Oriol Romeu 5,5 (dal 31’ s.t. Mata 5,5), Meireles 6; Anelka 5 (dal 21’ s.t. Sturridge 7), Torres 5,5, Malouda 5. PANCHINA Turnbull, McEachran, Kalou, Terry. ALLENATORE Villas Boas 5. ARBITRO Moen (Norvegia) 7. AMMONITI De Bruyne (G) e Meireles (C) per gioco falloso. NOTE Spettatori 22.584. Tiri in porta: 5-7 (1 traversa). Tiri fuori: 4-8. Angoli: 5-3. In fuorigioco: 1-1. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t. La vita, come il calcio, è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi. 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 CHAMPIONS GRUPPO B l’Analisi DI LUIGI GARLANDO Contro il Lilla per il morale e per la grana Il bicchiere mezzo vuoto? Tra le 32 di Champions nessuna è quartultima in campionato. Il bicchiere mezzo pieno? Nessuna è campione del mondo. L’Inter è lacerata da queste due forze opposte: l’orgoglio di essere stata tanto nel recente passato, la consapevolezza di essere molto poco nell’attuale presente. Il rischio è di ubriacarsi con il bicchiere mezzo pieno. Anche per questo ieri Ranieri ha detto chiaro: «Facciamo un monumento a Mourinho, ma poi andiamo oltre. Non è più qui». Non c’è più la squadra del Triplete, solo i nomi. Ha ragione il Normalizzatore: concentrarsi sul presente gramo e sbattersi per migliorarlo. A cominciare dal Lilla. Batterlo per avere la certezza degli ottavi e blindare il primo posto. Mettere in agenda, nero su bianco, qualcosa di importante da fare dopo Natale darebbe morale. Più difficile programmare una volata-scudetto. Per il morale, ma anche per la grana. Ogni vittoria frutta 800 mila euro. Mancano tre partite nel girone. La qualificazione agli ottavi porta 3 milioni. L’Inter, costretta a raddrizzarsi al mercato di gennaio, condizionata dal fair-play finanziario, deve fare i conti della serva. Anche perché il rischio di non attingere alla prossima Champions (da un minimo di 7,2 milioni a un massimo di 31,5) è grosso. Ieri Ranieri ha detto pure: «Non sono il Mago di Oz». A suo tempo Mou disse: «Non sono Harry Potter». Lo disse a fine estate 2010 per lamentarsi di un organico ipertrofico che i dirigenti non erano riusciti a sfoltire. Facile comprare quando il portafoglio Moratti era gonfio e aperto. Molto più difficile vendere bene e comprare con intelligenza a rubinetti socchiusi. Da questo, oltre che da spensierati e onerosi rinnovi, è nata l’emergenza attuale e la necessità di rastrellare in coppa più che si può. COSÌ IN CAMPO A MILANO ORE 20.45 GDS Ranieri: «Inter, basta con Mou» «Facciamogli un monumento e dimentichiamolo... Non sono il Mago di Oz, ma risorgeremo» Danni e dubbio Wes Le magìe servirebbero per chi s’infortuna: rientrano Samuel e Ranocchia, va k.o. Nagatomo (contrattura al polpaccio destro). «Io vorrei avere soprattutto il problema dell’abbondanza, e invece devo dosare. Maicon si allenava giocando, forse con lui abbiamo sbagliato qualcosa ed è un errore da non ripetere con Sneijder (non al meglio, ndr). I giocatori si infortunano come con Benitez? Quando si cambia modo di allenare qualche inconveniente c’è, ma io non credo di aver fatto danni, abbiamo lavorato nella pausa e per il resto fatto sedute di un’ora e mezza. Se Sneijder giocherà? Vediamo. Pazzini? Lo scoprirete». Vabbé. «Benitez ha detto che Moratti è ingombrante? Mi volete tirare nella polemica...». DAL NOSTRO INVIATO MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como) Mou non era Harry Potter e Ranieri non è il Mago di Oz. Se servisse «richiamare» fate e folletti, streghe e pozioni, maghetti e ricette, beh, l’Inter tornerebbe a fare Triplete e magìe variegate. Invece per ora la storia è tutta un’altra, di nebbie, incantesimi, foschie e con Hazard che col suo fantastico mondo di Lilla non perde in trasferta da 13 gare di fila. «Mi aspettavo sì di incontrare problemi nel venire all’Inter - fa Ranieri -, ma non sono il Mago di Oz che con la bacchetta risolve tutto. Di sicuro, però, sono preparato per superare quegli ostacoli, io con l’aiuto dei ragazzi». Sim sala Bim. Da stasera in poi, tutto deve andare dritto. Magicamente. Logori a chi? Ranieri (che con Milito lancia un messaggio affettuoso a Cassano «Vorremmo tutti abbracciarlo, anche a nome di tutta l’Inter») si sofferma su uno slogan che è il suo forte e su un concetto che dà forza. Il primo. «Oggi siamo come una macchina ferma che va spinta: fatichi, sudi, poi lei si accende e dopo va da sola». Il pensiero che dà energia: «Se questa è una «rosa» logora? Io non li vedo così logori quando si allenano: dateci tempo e fiducia, e vedrete che saremo come quella macchina che riparte. Questi ragazzi hanno forza e volontà di rifarsi: alla fine mi darete ragione». Claudio Ranieri, 60 anni, saluta Mourinho: è il marzo 2010 INSIDE Mou? Basta... Ranieri è uno che raramente si è visto con la faccia da pirata. Non pare un cattivo, ammesso che sia vero o che serva: si presenta sempre sorridendo, sparge ottimismo, apparecchia positività. «E che ne sapete coi cosa dico negli spogliatoi, se sono docile o... cattivo? Non vengo certo in conferenza a raccontarlo, ma credo che finché vedrò la squadra allenarsi così sarò sempre ottimista... Mourinho faceva la faccia dura? Sentite: Mourinho ha fatto tantissimo, facciamogli un monumento e poi scordiamocelo... Anche quando andai a Cagliari mi parlavano sempre di Gigi Riva, dello scudetto vinto trent’anni prima... Guardiamo avanti, su... Anche se abbiamo perso contro la Juve, io vedo l’Inter sulla buona strada. E chi ha fatto gol tornerà a farli». Eden, baby e mercato Rientra Thiago Motta, Zanetti farà il laterale di destra, Pazzini o Zarate al fianco di Milito. Il resto è un Lilla che in trasferta sa far male. «L’Inter è una grossa squadra - riprende Ranieri -: sta attraversando un periodo particolare della sua storia però è sempre una grande squadra e deve solo liberarsi delle scorie negative. Abbiamo molto rispetto del Lille, e Hazard è un buonissimo giocatore». C’è la difesa dei giovani («Alvarez, Castaignos e Jonathan sono da Inter, buonissimi futuri campioni»): c’è che il mercato è in pieno svolgimento. «Qui ci sono grandi campioni, ma le nostre persone preposte stanno monitorando il calcio mondiale». Magìe in corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA QUI LILLA IL TALENTO BELGA SCHERZA SUL PROPRIO FUTURO Hazard: «Chi preferirei tra le due milanesi? Magari la Juve...» Garcia: «Cerchiamo l’effetto sorpresa, come il Trabzonspor» (lu.tai.) Eden Hazard in dribbling sul proprio futuro: «Se preferirei andare all’Inter o al Milan ha detto il talentino belga che stasera sfida i nerazzurri ? Magari alla Juventus... Per ora comunque sto bene a Lilla». Hazard ha parlato anche del suo rendimento in Champions: «Non posso definirmi deluso per come ho giocato, anche se posso fare di meglio. Se i nostri risultati fossero stati migliori non si sarebbe guardato alla mia prestazione. La gara con l’Inter? Come tutte le altre, anche se in un grande stadio». Così il tecnico Rudi Garcia: «Abbiamo bisogno di fare punti, vogliamo creare un effetto sorpresa come aveva fatto il Trabzonspor». d MILITO L’ARGENTINO CERCA IL RILANCIO CHI SONO I MAGHI S José Mourinho, allora tecnico dell’Inter, disse: «Non sono mica Harry Potter». Harry Potter è un mago bambino protagonista di libri e poi di 8 film di successo Diego Milito, 32 anni, all’Inter dal 2009 AFP «Il Triplete? Ora pensiamo solo a tornare grandi» Un po’ d’influenza per il Principe che evita il discorso Eto’o: «Non è più dell’Inter...» S Claudio Ranieri dice «Non sono il mago di Oz». Il primo di 13 libri «Il meraviglioso mondo di Oz» è del 1900 e ha ovviamente dato vita a svariati film per bambini e a musical DAL NOSTRO INVIATO APPIANO GENTILE (Como) L’ultimo gol di Milito risale al 24 settembre, a Bologna. L’ultimo gol sbagliato da Milito è del 26 ottobre scorso, a Bergamo. «Quell’errore - fa l’argentino - mi ha pesato e non lo nego, ma lavoro per essere al massimo, e in questo momento mi sento bene sia fisicamente che psicologicamente. Contro il Lilla faremo una grande gara: dopo un k.o. abbiamo sempre offerto ottime prestazioni. Siamo vivi, e lo vedrete». Fastidi Il Principe - che ieri sera avrebbe avuto un principio di forma influenzale - sa che serve chiudere la questione-Champions. «C’è solo bisogno di tempo, torneremo a viaggiare ad alti livelli. Facciamo pochi gol? Torneranno anche quelli. Come ho vissuto tante panchine? Tutti vorrebbero giocare, ma in questa squadra ci sono tanti campioni... Quanto ci manca Eto’o? E’ un grande, ma ora non è più nell’Inter». Quella frase La chiosa è per il Triplete («Rimarrà sempre, ma dobbiamo dimenticarlo e guardare avanti») e per quella frase detta a coppa calda («Non so se resto»). Il Principe spiega: «Quel giorno sono stato solo sincero, magari ho sbagliato il tempo, ma sono sempre onesto. Non credo che quella frase sia stata una maledizione». Rudi Garcia, 47, tecnico Lilla AFP m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT NEW KIA RIO. UN’OTTIMA RAGIONE PER PERDERE LA TESTA. DESIGN D’AVANGUARDIA. QUALITÀ GARANTITA 7 ANNI. 6 AIRBAG, CLIMA, RADIO CD MP3, ESP DI SERIE. KIA FOR YOU. Una nuova idea di finanziamento. Scoprila nelle concessionarie. m t o 13 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT CHAMPIONS L’INTERVISTA MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 la scheda THIAGO MOTTA 29 ANNI CENTROCAMPISTA Thiago Motta è nato a Sao Bernardo do Campo (Brasile) il 28 agosto 1982. Centrocampista, gioca in Nazionale poiché cittadino italiano. La sua famiglia proviene da Polesella, provincia di Rovigo. 2001 Esordisce nel Barcellona. Ci starà 6 anni 2007 Passa all'Atletico Madrid e nel 2008 al Genoa 2011 Esordisce in Nazionale a Dortmund, in Germania Italia 1 1, il 9/2/2011. Il 25 marzo invece ha segnato alla Slovenia il suo primo e finora unico gol in azzurro 2009 È all'Inter. Nel 2010 vince Champions e Mondiale Club. PARTITE CON I CLUB ITALIANI E’ A QUOTA 99 GDS 100 e lode La coscienza di Thiago Motta «Inter, è tutta colpa nostra» Thiago Motta 29 anni, all’Inter dal 2009. Nelle uniche due gare tra campionato e Champions in cui ha giocato (Lilla e Chievo), l’Inter ha vinto senza subire reti «Serve giocare bene, non rincorrere Ma l’Europa può rilanciarci in Italia» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como) Sarebbe bello poter giocare stasera in Champions League dimenticando che esiste anche un campionato: sarebbe bello ma non si può, non avrebbe senso. E non chiedete a Thiago Motta di fare cose senza senso: le detesta anche quando gioca a calcio. Inter, punti 6, prima nel girone di Champions League. Ma anche: Inter punti 8, 17a in campionato. Thiago Motta, è tutto troppo brutto, e strano, per essere vera? «Brutto ma vero, purtroppo: oggi l’Inter di campionato vale gli 8 punti che ha. Lo so che è faticoso dirlo, ma non è giusto illudere gli interisti, anche perché forse ad inizio stagione lo abbiamo già fatto: siamo noi che non abbiamo fatto bene, non c’entrano gli arbitri o chissà cosa. E quand’è così bisogna dire tutta la verità». La diciamo tutta? «Per quello che abbiamo fatto finora, non meritiamo di più. Teoricamente, presi uno per uno, a livello di qualità valiamo molto di più, ma cosa si vede da fuori? Si vede che Juve, Milan e Napoli, ma anche l’Udinese, la Lazio e forse altre, oggi valgono più dell’Inter». Valutazione temporanea o definitiva? «In un momento così delicato è difficile prevedere che livello potrai raggiungere più avanti, anche se è ovvio che spero di arrivare a fine stagione ed essere lì a giocarmi lo scudetto con loro. La differenza non è enorme, in que- d HA DETTO sto campionato c’è chi corre ma non c’è ancora nessuno che vola: però per il momento stiamo dietro, siamo lontani, perché in campo non dimostriamo quello che dimostrano loro». Orfani di Eto’o? «Senza mancare di rispetto a nessuno, lui faceva la differenza. Tanta differenza». S Il problema è che siamo orfani di Samuel Eto’o? Senza mancare di rispetto a nessuno, lui faceva la differenza. Tanta differenza Lei gioca con Milito da quattro anni: perché Diego non riesce più a farla? «Lo vedo giù di morale: un attaccante come lui ha bisogno di fare gol. Non è questione di tornare quello di due anni fa, ma di tornare quello che è. Gli servono fiducia e l’aiuto di tutti: il nostro, quello della società, dei tifosi, di tutti. Lo merita, per quello che ha fatto per l’Inter» S Questione di gambe, di preparazione anomala? E’ davvero un’Inter vecchia e stanca? il gioco con la palla, dunque tenerla di più, e meglio: se regali tanti palloni è dura per forza, non puoi rincorrere sempre per 90’. Molto meglio fare come due anni fa, quando erano gli altri che dovevano rincorrere noi». «Forse l’aver giocato la Coppa America oggi non sta dando una mano ai sei che erano in Argentina, ma tutto il resto lascia il tempo che trova, anche perché in campo non vedo tutta questa differenza fra noi e gli altri a livello di condizione. E’ altro che fa la differenza». Sembra lo spot del suo calcio. Del resto un giorno lei disse: «La concentrazione che metto quando gioco è faticosa, ma preferisco consumare il cervello piuttosto che le gambe: così è più facile capire prima dove va la palla». da un giorno all’altro, non siamo quelli che due anni fa hanno vinto tutto». Può farla Ranieri? «E’ un uomo tranquillo e sa trasmettere la sua tranquillità: in un momento difficile può essere importante. Ma non intendevo questo». «Nel calcio di oggi nessuno può permettersi di non correre, ma ognuno deve farlo alla sua velocità: io non sono veloce come Eto’o o Messi, ma si può aiutare un compagno anche pensando e tenendo il pallone un secondo in più». E cosa, allora? Torniamo ai mali dell’Inter: disorientamento da cambio di allenatore? Vedo Milito giù di morale: non deve tornare quello di due anni fa, ma quello che è. Ha bisogno di fiducia e dell’aiuto di tutti: lo merita per quello che ha fatto per l’Inter IMAGESPORT «Quando c’è un cambio in panchina, significa che c’è qualcosa che non va. Però sarebbe una scusa: meglio se ognuno guarda a quello che sta sbagliando». Sbagliato separarsi da Gasperini così presto? «Gasperini fa parte del passato, preferisco non aggiungere nulla se non che lui è un grandissimo allenatore e che è stata più colpa nostra che sua: gli allenatori sono importanti, ma alla fine contano i giocatori, quello che fanno». O che non fanno: per voi è questione di testa? «Quando sento parlare di atteggiamento, di concentrazione, un po’ mi viene da ridere: o sei di livello, oppure non lo sei, è inutile fare tanti discorsi. E oggi, anche se non siamo diventati scarsi «Per vincere serve giocare bene e giocare bene significa sapere quando colpire e quando invece tenere la palla, serve migliorare d HA DETTO Perché? S Ranieri può fare la differenza? E’ un uomo tranquillo, che sa trasmettere la sua tranquillità: in un momento difficile può essere importante Più facile farlo giocando davanti alla difesa? «Io ho fatto un po’ tutto: mediano, terzino sinistro, interno di centrocampo, anche centrale in difesa. Così so di cosa può avere bisogno un compagno che gioca dove io ho già giocato. Detto questo, io non sono velocissimo, da uno contro uno: mi serve un giocatore davanti, non so stare di schiena all’avversario. L’ideale è quando siamo in due davanti alla difesa; in un «rombo» sto meglio al centro; in un centrocampo a tre con tre punte, meglio da interno». Il calendario ora dice Lilla, e poi il «suo» Genoa: far bene potrebbe essere finalmente la svolta? «Far bene contro il Lilla significherebbe anzitutto dare continuità a quanto fatto perlomeno in Champions, perché lì abbiamo fatto bene, e poi prendere un po’ di spinta per ripartire anche in campionato. Perché è vincere, e poi continuare a vincere, che ti dà fiducia, ti fa dire "Ma allora possiamo fare meglio di così". Anche se è meglio che io non pensi che queste due partite possono essere così importanti». S Gasperini fa parte del passato: preferisco non aggiungere nulla, se non che è un grandissimo allenatore e che è stata più colpa nostra che sua «Perché in campo io sono l’esatto contrario di quello che sono fuori: caricarmi troppo rischia di condizionarmi, invece in partite così è importate controllarsi». E’ difficile controllarsi quando in 8 partite si hanno 5 rigori contro, e uno solo «condonato»? «Anomalo, ma non me lo voglio spiegare, altrimenti mi vengono pensieri che non portano da nessuna parte: meglio pensare che sia una coincidenza, e che sia finita qui». Lo sa che i suoi ultimi 5 gol in campionato con l’Inter li ha segnati tutti a San Siro? L’ultimo fuori è stato in Champions, in Germania lo scorso aprile. «Ah sì? Sarà perché a San Siro mi sento a casa. Ma facciamo così: ne segno uno in casa in Champions contro il Lilla e finalmente uno fuori in campionato, domenica a Genova...». E lo sa che contro il Lilla giocherà la sua partita «italiana» numero 100? «Ah sì? Non faccio mai questo genere di conti, non ci tengo». Ma riesce a dire qual è stata la più bella delle 99? «Il 4-0 al Milan, due anni fa. E non sa quanto vorrei dire la numero 100». © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 CHAMPIONS GRUPPO A l’Analisi 4 il Film I NUMERI DI PAOLO CONDO’ La leggerezza psicologica e le ripartenze ++Il Napoli che affronta stasera all’Allianz Arena l’avventura più impervia ma anche stimolante della sua storia recente, unisce alla condizione di chiaro sfavorito tecnico una situazione di classifica che quasi annulla la differenza tra sconfitta e pareggio. Vincesse in casa del Bayern, sarebbe praticamente qualificato, in linea di massima al primo posto; negli altri due casi, per essere certo di tagliare il traguardo in seconda posizione dovrebbe comunque raccogliere sei punti tra City e Villarreal. Mazzarri ha molte ragioni nel giudicare un successo il solo fatto di poter parlare di qualificazione alla vigilia della quarta partita, perché è vero che il giorno del sorteggio avevamo provato tutti una stretta al cuore, impietositi dalla sfortuna del Napoli. Una volta in pista, però, tanto vale ballare; in altre parole, provare a sfruttare la leggerezza psicologica di una gara dal pronostico chiuso per costruire un audace colpo dei soliti noti, ovvero Lavezzi, Cavani e Hamsik (senza mai dimenticare Maggio). Stasera il Napoli dovrà soffrire, com’è logico che sia in casa del fortissimo Bayern; ma se nemmeno il Barcellona può pensare di venire qui a fare il gradasso, ne consegue che l’abito tattico «difesa e contropiede» certamente presente nel guardaroba di Mazzarri sia quello più tagliato per la serata. Saper soffrire in attesa di colpire è una delle doti principali richieste alle grandi squadre: quello di stasera è un test che ci dirà a che punto è arrivato il Napoli. Tatticamente parlando, è fatale che Mazzarri parta difendendosi anche con molti uomini - almeno sette per resistere alle folate del Bayern e creare spazio alle spalle della difesa bavarese. Il fulmineo contropiede che parte da Maggio o Inler, passa per Hamsik e Lavezzi e si conclude con Cavani va inteso come una parete di sesto grado, con i giocatori usati da chiodi di una scalata. Se ogni appoggio funziona, la via verso la vetta diventa possibile; se viceversa la squadra dovesse schiacciarsi troppo, impossibilitata a ripartire dal muro che i tedeschi cercheranno di alzare sulla linea di metà campo, un’apnea sopportabile per qualche minuto diventerebbe una letale asfissia. Contano i meccanismi di uscita del difensore in più, subito saltati al San Paolo quando segnò Kroos, conta la tenuta delle fasce sulle sovrapposizioni dei terzini, conta la capacità di trovare rapide linee di passaggio da un chiodo all’altro, sempre più in alto fino a cima Neuer. Non sarà facile: ma quando sei tornato in Champions dalla serie C, le cose semplici non danno più soddisfazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA 5 le partite consecutive senza successi in trasferta per il Napoli in Europa. L’ultima vittoria è il 2-0 in casa dell’Elfsborg il 26 agosto 2010 in Europa League con doppietta di Cavani. In seguito la squadra di Mazzarri ha ottenuto tre pareggi intervallati regolarmente a due sconfitte 0 le sconfitte del Napoli nei tre precedenti giocati contro il Bayern Monaco, ha vinto il primo precedente per 2-0 e pareggiato gli altri due (2-2 e 1-1) 0 le vittorie in terra tedesca per il Napoli contro i padroni di casa, raccolti 3 pareggi e perso 3 volte Nelle sfide importanti che sia Coppa o Serie A non sbaglia un colpo 14/18 settembre Un punto con Mancini e 3 pappine al Milan Il Napoli fa 1-1 a Manchester col City e 4 giorni dopo in Serie A al San Paolo, il 18 settembre, Cavani travolge il Milan 3-1 REUTERS 27 settembre Due gol al Villarreal Alla seconda di Champions, al San Paolo contro Villarreal, il Napoli vince con un netto 2-0: gol di Hamsik e Cavani ANSA Quanto sei gran DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO MONACO DI BAVIERA (Germania) Il risultato non dovrà essere un assillo. Il Napoli dovrà giocarsi la partita senza pensare a quello che potrà essere l’esito finale. In pratica, anche se dovesse perdere, non si dovrà assolutamente drammatizzare. Seppur con un concetto breve, Walter Mazzarri ha voluto coprirsi da qualsiasi evento negativo. «Noi non abbiamo nulla di cui preoccuparci. L’assillo del passaggio del turno ce l’hanno Manchester City e Bayern. Noi cercheremo di giocarcela, è chiaro, ma senza eccessivi patemi». Esame di maturità Verrebbe da chiedersi, allora, perché tanta attenzione alla Champions League, al punto tale da trascurare il campionato, se poi non conta niente perdere all’Allianz Arena? Poco importa, in ogni modo, perché il Napoli non ha nessuna voglia di farsi piegare dai tedeschi di Baviera. Anzi, Lavezzi e Cavani vorranno sorprendere proprio in considerazione della forza dell’avversario che è in testa al girone A. «Col Bayern, sosterremo un ulteriore esame di maturità. Sono curioso di vedere come affronteremo questa sfida. Probabilmente due anni fa ci sarebbero venuti i brividi, un po’ com’è accaduto nell’amichevole col Barcellona di metà agosto. Adesso, ci sentiamo pronti a giocarcela questa sfida». «Ce la giochiamo E’ il Bayern che ha l’assillo di qualificarsi» Mazzarri all’Allianz Arena cerca «la gara perfetta» per scrivere un pezzo di storia Il Napoli durante la rifinitura all’Allianz Arena: da sinistra Fideleff, Hamsik, Cavani e Mascara FREUTERS Walter Mazzarri, 50 anni AFP Vero Napoli Ci vorrà la partita perfetta per provare ad uscire indenni dall’Allianz Arena. E’ questa la citazione preferita di Walter Mazzarri. E non a caso la ripete ogni qualvolta si ritrova a dover affrontare una grande squadra. «Il Bayern ha avuto 5 giocatori candidati al Pallone d’oro e basta questo per rendersi conto del suo valore. Quando abbiamo affrontato il City era più o meno la stessa situazione e ci siamo davvero superati per tenere il pareggio. Noi andremo in campo sereni, consapevoli delle difficoltà che ci aspetta- no, ma convinti di poter fare qualcosa di straordinario», ha spiegato Mazzarri che per l’occasione ritrova Pandev, mentre Britos e Donadel dovrebbero ritornare disponibili dopo la sosta. Senza Cannavaro Non ci sarà, il capitano, fermato dal giudice sportivo per un turno. «Al suo posto ci sarà Fernandez rivela l’allenatore -. Quando si investe sui giovani c’è sempre qualche rischio in più. Da questo ragazzo mi aspetto una prova importante». © RIPRODUZIONE RISERVATA d HANNO DETTO S Mazzarri su Pandev «Non è ancora al top, ma lo porterò in panchina...» COSÌ IN CAMPO A MONACO ORE 20.45 S De Sanctis «Non firmo per il pareggio. Per ottenere qualcosa di buono dobbiamo puntare al massimo» GDS MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 IL GRANDE EX PARLA IL PRESIDENTE ONORARIO DEL BAYERN Beckenbauer avvisa 22 «Cavani un pericolo Ma siamo i favoriti» I NUMERI 1 ottobre A San Siro la tripletta all’Inter Dopo il Milan, sotto con l’Inter; alla 7 a di campionato, a S. Siro, brindano Campagnaro (nella foto), Maggio e Hamsik FORTE 18 ottobre Il pari al San Paolo nell’andata col Bayern De Sanctis para un rigore a Gomez, ma non ferma Kroos. Poi Maggio salta Lahm e mette al centro, Badstuber in rete ANSA de Napoli? anni e quasi 6 mesi trascorsi dall’ultima vittoria del Napoli su una squadra tedesca: 2-1 allo Stoccarda nella finale d’andata di Uefa del 3 maggio 1989; il 3-3 in trasferta al ritorno consegnò la coppa ai campani. In seguito quattro sconfitte di fila contro Werder Brema (2-3 e 1-5) e Eintracht Francoforte (doppio 0-1) e l’1-1 dell’andata con il Bayern 1 Pandev scalpita Lui sa come si fa Parte in panchina l’uomo che con l’Inter ammutolì tutta Monaco petersi. E il suo bel ricordo incoraggia le speranze napoletane. Nella notte in cui tutto è possibile, il Napoli insegue un altro capolavoro di gruppo («Dovremo giocare a petto in fuori», ordina il presidente Aurelio De Laurentiis), come PIERFRANCESCO ARCHETTI MONACO DI BAVIERA Il Kaiser guarda al Bayern con amore, anche se non più con impegno quotidiano. A 66 anni, Franz Beckenbauer è un presidente onorario che ritiene Bayern-Napoli l’ennesimo capitolo della storia italiani contro tedeschi: «Uno scontro che risveglia sempre antiche emozioni». Lui ne ha combattuti tanti. A Monaco vivono molti italiani: sarà un duello anche sociale, ristoratori contro clienti, proprietari contro dipendenti? «Gli italiani che abitano in Germania sono integrati, appartengono al Paese quasi come i tedeschi stessi. La sfida Germania-Italia stuzzica, io « Sarà una lotta di grande qualità, in questo torneo giocano le migliori d’Europa ne so qualcosa, ma resterà un confronto sportivo». L’Allianz Arena somiglia al San Paolo? «Non ero a Napoli, ma mi hanno raccontato dell’ambiente. Noi siamo più tranquilli, ma la squadra gioca ugualmente molto bene, come dimostrano le vittorie abbondanti negli ultimi tempi». «No, un pari fuori casa in una partita così delicata è sempre un risultato utile, anche se si poteva vincere. Ma 7 punti in 3 gare rimangono un buon bottino in Champions e danno fiducia per il futuro». Dopo Napoli, il Bayern ha perso anche a Hannover. Difficoltà? «Siamo primi con un eccellente gioco. È normale che ci siano delle battute a vuoto, subito cancellate, ma al momento non vedo problemi». S Franz Beckenbauer 66 anni, mitico difensore, detto Kaiser (imperatore) per il suo carisma e per la sua classe. Ex allenatore del Bayern REUTERS Quale giocatore del Napoli teme di più? «Edinson Cavani. Lo conoscevo dal Mondiale, quando con l’Uruguay incontrò la Germania nella finale per il terzo posto. Penso che l’attaccante possa diventare molto pericoloso, lo ha già dimostrato durante la stagione. Tutta la squadra però non è da sottovalutare, soprattutto in attacco». Perché i club tedeschi sono diventati così superiori, causando anche il sorpasso sull’Italia nel ranking Uefa? «La Bundesliga ha recuperato e superato parecchie nazioni grazie alla spinta del Mondiale 2006, agli stadi nuovi, a una gestione economicamente sana dei club. Tutto ciò porta a un innalzamento dello spessore tecnico». Quante possibilità avrà il Napoli stasera? «In Champions League giocano le migliori d’Europa, per questo non ci sono pronostici facili. Sarà una lotta di alta qualità, però il Bayern è senz’altro favorito». © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI AVVERSARI ALESSIO D’URSO MONACO DI BAVIERA (Germania) Provaci ancora La storia può ri- DAL NOSTRO INVIATO Pensa che l’1-1 dell’andata sia una vittoria regalata dal Bayern? DAL NOSTRO INVIATO Ci sono giocatori normali e giocatori-amuleto. Guerrieri predestinati. Nei momenti difficili, quando ti ritrovi ad un bivio, o protagonista o semplice comparsa, il loro tocco può risultare decisivo. A Goran Pandev, il nuovo portafortuna azzurro, è già successo nella sua vicenda calcistica di stendere il Bayern Monaco, l’ultima volta in cui i tedeschi hanno affrontato una squadra italiana: l’Inter. Erano gli ottavi di finale della scorsa edizione della Champions e all’ultimo minuto, in un’Allianz Arena ammutolita, il talentuoso macedone spense gli ardori di Germania segnando la bellissima rete del 3-2 e spingendo più in là il delirio nerazzurro. sconfitta e 9 vittorie nelle ultime 10 partite casalinghe in Champions per il Bayern che ha realizzato in totale 20 reti e in sei partite ha mantenuto la porta inviolata. Solo l’Inter ha violato l’Allianz Arena di Monaco, per 3-2 il 15 marzo scorso «Tedeschi contro italiani risveglia sempre antiche emozioni. L’Allianz Arena non è il San Paolo: noi siamo più tranquilli. E con un gioco eccellente» Ottavi passata edizione; Goran Pandev, 28 anni, segna il 3-2 per l’Inter IPP quelli cui ha abituato all’indomani di tonfi clamorosi: riecheggiano ancora le urla di rabbia del tecnico Walter Mazzarri dopo le sconfitte con Chievo e Parma in campionato. Eppure a quelle serate intrise di malcontento hanno fatto seguito sempre risalite poderose, dettate da un soprassalto di forza e consapevolezza nei propri mezzi. Schiaffi al Milan, una prova d’orgoglio con la squadra tedesca culminata con un pareggio pieno di bollicine al San Paolo. Riscatto Dopo Catania, la fatal Catania, ecco la nuova occasione di prestigio, laddove l’allenatore azzurro vuole imporre ancora la sua legge del riscatto. E in panchina porterà con sé proprio quel Goran il terribile, pronto in corso d’opera a sferrare il colpo risolutore. Ricominciamo Lo straordinario impatto visivo che offre la gigantesca Allianz Arena illuminata di rosso nella fredda serata di Monaco costituisce l’unità di misura delle difficoltà dell’impegno. Ma proprio quando c’è da scalare un Everest, il Napoli ha già dimostrato di saperci fare. E giocarsi la carta Pandev, per cui ricomincia stasera un percorso nuovo dopo un mese di sofferenza per l’infortunio sofferto la sera di Inter-Napoli, non è affatto un azzardo. «È al rientro, non è ancora al top, ma lo porterò in panchina...», dice sornione il tecnico Mazzarri. Chissà che nel giorno di una nuova occasione storica (in 6 trasferte in Germania gli azzurri non hanno mai vinto) non possa essere proprio il meno atteso l’uomo della svolta: sul cielo di Monaco Goran può disegnare a caratteri cubitali la sua Champions più bella. © RIPRODUZIONE RISERVATA Bayern strasicuro «In casa siamo una potenza» Heynckes e i suoi d’accordo: «Vinciamo e chiudiamo il girone» Jupp Heynckes, 66 anni AP DAL NOSTRO INVIATO MONACO DI BAVIERA Tante parole per spiegare di essere forti, «capaci del passo da gigante che porterebbe alla qualificazione» (l’allenatore Heynckes); di saper usare «pressing e qualità per segnare in fretta, come ci succede spesso» (il capitano Lahm); di ritenere «i tre punti un obbligo che sarà soddisfatto» (il leader Schweinsteiger); di pensare «che in casa siamo una potenza» (il rampante Müller). Non esistono silenzi stampa alla napoletana, da parte del Bayern, almeno in questo momento di beatificazione per una squadra che domina campionato (+4) e girone di Champions (+2). Sensazione: nessuno a Monaco pensa di poter perdere. L’avvio In nove delle 18 partite stagionali (2 sconfitte, 14 vittorie), i rossi hanno segnato entro il decimo minuto: la botta di Kroos all’andata non fu un caso. «Abbiamo fame di successo», spiega l’autore di quel gol. Quindi si cerca di placarla in fretta anche se tutti, partendo da Kalle Rummenigge, avvertono che «non abbiamo vinto niente». Per «un successo che chiuderebbe il girone» (il presidente Hoeness), l’idea è di proporre una formazione simile all’andata. Schweinsteiger e Van Buyten hanno recuperato dalle botte di sabato, se ci sono dei dubbi sono i soliti: Luiz Gustavo o Timoshschuk a centrocampo, Boateng o Rafinha dietro a destra. Favoriti i primi. Heynckes dice: «Evitare gli errori del San Paolo, soprattutto sulle fasce dove Maggio è eccellente. Il Napoli ci mette in difficoltà per il sistema tattico che non fronteggiamo spesso (difesa a 3, ndr), per la corsa e l’aggressività. Ma sono loro che devono preoccuparsi di noi». p.f.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 18 MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 CHAMPIONS LE ALTRE DI OGGI Tocca a Balotelli Il City ha l’arma in più GRUPPO D Mou sfida il tabù: «Vincere a Lione» Il Villarreal è decimato e Mancini punta sull’azzurro al debutto DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE VILA-REAL (Spagna) Vanesio L’attaccante è finito anche sui tabloid inglesi (The Sun) grazie alle confidenze del compagno Micah Richards che lo ha definito un vanesio: «Sta sempre davanti allo specchio, si vede bello, irresistibile, ci dice che potrebbe farsi tutte le ragazze del mondo. Noi però gli diciamo che veste in modo orribile e quel gel poi... Lui non se la prende per gli sfottò. E noi sopportiamo volentieri i suoi deliri... specie se ci fa due gol a partita...». Al Real manca il 1˚ successo in Francia Ma il tecnico perde Kakà e Marcelo Paolo con due risultati su tre a disposizione ma se gli azzurri facessero il colpaccio a Monaco al Mancio potrebbe non bastare battere il Napoli, che all’ultima incontrerebbe un Villarreal eliminato mentre il City si ritroverebbe un Bayern non al sicuro. un gioco preciso, e la rosa è ampia». Talmente ampia che può permettersi di lasciare in panca una volta Higuain e una volta Benzema. Qui gioca l’ex idolo di casa («sfida sempre speciale per me») e Mou dice: «La rotazione funziona. Un giorno dovrò anche decidere chi sarà il titolare ma potrebbero anche giocare insieme». DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI LIONE (Francia) Ecco Balotelli versione Champions. Scontata la maxi squalifica debutta nell’infernale Madrigal: gli spagnoli o vincono o non vanno nemmeno in Europa League. Supermario viene caricato così dal Mancio sulle colonne del Corrierone: «Lo conosco da quando era ragazzino, l’ho lanciato nell’Inter e l’ho voluto al City: sente la mia fiducia. I miei due figlioli mi hanno aiutato a comunicare con lui, non dimentichiamoci che ha 21 anni e non è facile essere una icona. È un po’ particolare ma è la sua forza e con me è sempre stato educato. Tecnicamente non ha nulla da invidiare a nessuno, deve migliorare il comportamento e la costanza di rendimento. Prima o poi tornerà a giocare in Italia ma ora il City gli fa bene». i tre punti sebbene ricordi come all’andata solo un guizzo di Aguero (verrà fischiato per presunti insulti proferiti nel tunnel) a pochi secondi dalla fine diede il successo del rilancio. «Qui è importante ma in ogni caso ci giocheremo la qualificazione al San Paolo contro un Napoli che mi ha stupito tantissimo». Il piano è arrivare al San VILLARREAL (4-2-3-1) MAN. CITY (4-4-2) TRABZONSPOR (4-4-2) BENFICA (4-2-3-1) CSKA MOSCA (4-4-2) BASILEA (4-4-2) MAN. UNITED (4-4-1-1) OTELUL G. (4-5-1) AJAX (4-3-3) DINAMO Z. (4-4-2) LIONE (4-2-3-1) REAL MADRID (4-2-3-1) GRUPPO A ORE 20.45 GRUPPO B ORE 20.45 GRUPPO C ORE 20.45 GRUPPO D ORE 20.45 GRUPPO D ORE 20.45 2 MARIO GONZALO 11 15 28 23 6 5 CELUSTKA GIRAY GLOWACKI CECH 5 MARCHENA 10 20 ADRIAN COLMAN 20 8 45 AGUERO BALOTELLI ZOKORA ALANZINHO 20 9 VAGNER LOVE 10 18 42 21 21 NASRI BARRY Y. TOURÉ SILVA TOSIC MAMAEV 5 KOLAROV KOMPANY K. TOURÉ ZABALETA DZAGOEV IGNASHEVICH 42 4 SHENNIKOV 19 VILLARREAL Panchina 1 Cesar, 6 Angel Lopez, 29 Joan Oriol, 26 Marcos Guion, 50 Fofo, 18 Wakaso, 23 Gerard. Allenatore Garrido. Squalificati nessuno. Diffidati Rossi, Senna. Indisponibili Rossi, Nilmar, Marco Ruben, Zapata, Senna, Canim, Camunas. MANCHESTER CITY Panchina 30 Pantilimon, 2 Richards, 22 Clichy, 6 Lescott, 11 Johnson, 10 Dzeko, 34 De Jong. Allenatore Mancini. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Tevez. 20 4 5 JONES FERDINAND 3 EVRA 17 24 8 13 FLETCHER ANDERSON 8 22 16 HUGGEL G. XHAKA ALDONIN A. BEREZUTSKI 24 6 3 20 17 SHAQIRI DRAGOVIC 6 PARK JOO HO STEINHOFER 27 19 PARK 1 SOMMER 10 14 23 5 3 LJUBINKOVIC RAPA 4 8 6 16 ENOH JANSSEN 10 ANTAL 8 55 BEQIRAJ RUKAVINA 2 16 LEKO SAMMIR CALELLO BADELJ 13 10 ŠIMUNIC TONEL 30 KELAVA 7 10 22 C. RONALDO OZIL DI MARIA KHEDIRA 6 24 15 VIDA 14 XABI ALONSO 4 3 24 COENTRAO SERGIO RAMOS PEPE L.DIARRA 1 CASILLAS ARBITRO Velasco Carballo (Spa) TV Sky Calcio 8 HD; Premium Calcio 3 (differita alle 24) ARBITRO Strahonja (Cro) TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 2 (differita alle 24) ARBITRO Atkinson (Ing) TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio 4 (differita alle 24) TRABZONSPOR Panchina 1 Onur, 27 Sapara, 22 Mustafa, 32 Brozek, 30 Serkan, 18 Tayfun, 12 Paulo Henrique. Allenatore Gunes. Squalificati nessuno. Diffidati Alanzinho. Indisponibili Brozek, Ozbek, Atay, Vittek e Sen (fuori dalla lista Uefa). BENFICA Panchina 47 Eduardo, 36 Luis Martins, 33 Jardel, 37 Ruben Pinto, 28 Witsel, 30 Saviola, 9 Nolito. Allenatore Raul José. Squalificati Jorge Jesus (all.), Emerson. Diffidati nessuno. Indisponibili Javi Garcia, Enzo Perez. MANCHESTER UNITED Panchina 1 De Gea, 6 Evans, 21 Rafael, 25 Valencia, 42 Pogba, 9 Berbatov, 19 Welbeck. Allenatore Ferguson. Squalificati Vidic. Diffidati nessuno. Indisponibili Cleverley, Young, Smalling, Carrick. AJAX Panchina 22 Cillessen, 13 Ooijer, 17 Blind, 18 Lodeiro, 19 Bulykin, 28 Lukoki, 33 Koppers. Allenatore De Boer. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Sigthórsson, Özbiliz, Serero. OTELUL GALATI Panchina 1 Branet, 30 Gata, 6 Benga, 37 Viglianti, 19 Punosevac, 4 Filip, 7 Iorga. Allenatore Munteanu. Squalificati Perendija. Diffidati Rapa, Costin. Indisponibili Costin, Ibeh, Bus. DINAMO ZAGABRIA Panchina 6 Ademi, 8 Kovacic, 11 Tomecak, 12 Loncaric, 14 Vrsaljko, 20 Alispahic, 23 Pokrivac. Allenatore Jurcic. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Bišcan, Chago. BASILEA Panchina 18 Herzog, 29 Kovac, 16 T. Xhaka, 11 Chipperfield, 7 Schurpf, 30 Tembo, 31 Zoua. Allenatore Vogel. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Voser, Stocker. 8 EDERSON GOURCUFF 18 GOMIS 9 BENZEMA ARBITRO Undiano Mallenco (Spa) TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 1 (differita alle 24) CSKA MOSCA Panchina 1 Chepchugov, 2 Semberas, 25 Rahimic, 49 Vasilyev, 61 Serderov, 19 Cauna, 14 Nababkin. Allenatore Slutski. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Oliseh, Akinfeev, Honda, Necid, Gonzalez. DABO BRIAND 5 GRAHOVAC 12 14 LOVREN 6 GONALONS KALLSTROM 10 IBAÑEZ SKUBIC 5 CRIS 21 19 7 4 3 REVEILLERE BOERRIGTER 21 3 13 21 DE JONG SULEJMANI SALAGEANU PARASCHIV ILIE ABRAHAM GIURGIU 29 ANITA 5 ERIKSEN 7 14 HERNANDEZ F. FREI © RIPRODUZIONE RISERVATA ALDERWEIRELD VERTONGHEN PENA 27 FRUNZA 11 pre al Lione. Garde ci scherza su: «Dovrei arrabbiarmi con chi gli ha insegnato il calcio e gli chiederò come fermarlo...». Ma c’è poco da ridere, le 4 sberle dell’andata pesano: «Siamo molto motivati, la gara è fondamentale. Il Real è in gran forma, ma anche noi siamo cambiati rispetto all’andata. Vedremo». Chissà se riescono a non far annoiare Mourinho. LLORIS 1 VAN DER WIEL VERMEER 2 3 ROONEY 10 31 A. FREI Orgoglio Il francese segna sem- 1 FABIO 7 CARDOZO 30 GABULOV ARBITRO Proença (Por) TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2 LINDEGAARD 34 NANI 8 RODRIGO BRUNO CESAR GAITAN V. BEREZUTSKI 25 HART 10 AIMAR STRELLER 9 8 19 28 MATIC 21 25 11 DOUMBIA 17 4 1 ARTUR MAXI PEREIRA RUBEN AMORIM 5 4 24 14 LUISÃO GARAY H. ALTINTOP BURAK YILMAZ 41 JOSELU 16 15 9 HERNAN PEREZ BORJA VALERO DE GUZMAN 13 GRUPPO C ORE 20.45 MUSACCHIO CATALÀ Mario Balotelli, 21 anni, scontata la squalifica, gioca la prima stagionale in Champions AFP © RIPRODUZIONE RISERVATA 29 TOLGA 4 BRUNO 21 rino di casa, la sua stagione somiglia a quella dell’Inter. Due punti di margine sulla zona retrocessione in campionato, 7 titolari fuori uso per l’ultimissima, disperata chance di rientrare in corsa perlomeno per l’Europa League, che da queste parti non viene snobbata come da noi. Il tecnico Juan Carlos Garrido ha arringato la piazza, i giocatori hanno lanciato proclami. Ma serve il miracolo. Unica punta il pichichi del campionato riserve (8 gol in 11 gare), il giovane Joselu. Pensaci tu. Il Napoli Roberto Mancini vuole 13 DIEGO LOPEZ 14 Come l’Inter Quanto al Sottoma- Nemmeno una piccola polemica, va tutto fin troppo bene e l’espressione di Mourinho la dice lunga: che noia. Il Real è cima alla Liga ed è in testa con distacco nel gruppo, tanto che se fa il colpaccio a Lione, pieno d’assenze e battuto 4-0 all’andata, è in pratica qualificato come primo. Ma uno spunto c’è: il Real non ha mai vinto a Lione. In 4 scontri Champions, 3 sconfitte e un pari, l’anno scorso con Mou. Che su questo tema ha un sussulto d’interesse. A lui piace collezionare prime volte. «Vogliamo vincere per metterci tranquilli e confermare l’ottimo momento. L’anno scorso senza Marcelo, Kakà (2 k.o. di giornata, ndr) e Carvalho sarebbe stato un guaio. Ora abbiamo ARBITRO Rizzoli (Ita) TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3 LIONE Panchina 28 Valverde, 4 B. Koné, 20 Cissokho, 22 S. Koné, 15 Fofana, 17 Lacazette, 39 Belfodil. Allenatore Garde. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Vercoutre, Lopez, Mensah, Grenier, Pied, Bastos, Tafer, Gassama. REAL MADRID Panchina 12 Adan, 19 Varane, 18 Albiol, 16 Altintop, 11 Granero, 32 Carvajal, 20 Higuain. Allenatore Mourinho. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Carvalho, Sahin, Arbeloa, Marcelo, Kakà. La situazione girone per girone GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO C GRUPPO D GRUPPO E GRUPPO F GRUPPO G Giocate Manchester City-NAPOLI Villarreal-Bayern Monaco Bayern Monaco-Manchester C. NAPOLI-Villarreal Manchester City-Villarreal NAPOLI-Bayern Monaco Oggi Bayern Monaco-NAPOLI Villarreal-Manchester City Giocate INTER-Trabzonspor Lilla-Cska Mosca Cska Mosca-INTER Trabzonspor-Lilla Cska Mosca-Trabzonspor Lilla-INTER Oggi Giocate Basilea-Otelul Galati Benfica-Manchester United Manchester United-Basilea Otelul Galati-Benfica Basilea-Benfica Otelul Galati-Manchester United Oggi Giocate Chelsea-Bayer Leverkusen Genk-Valencia Bayer Leverkusen-Genk Valencia-Chelsea Bayer Leverkusen-Valencia Chelsea-Genk Genk-Chelsea Valencia-Bayer Leverkusen Giocate Borussia Dortmund-Arsenal 1-1 Olympiacos-Marsiglia 0-1 Arsenal-Olympiacos 2-1 Marsiglia-Borussia Dortmund 3-0 Marsiglia-Arsenal 0-1 Olympiacos-Borussia Dortmund 3-1 Arsenal-Marsiglia 0-0 Borussia Dortmund-Olympiacos 1-0 Giocate Apoel-Zenit 2-1 Benfica-Basilea Manchester United-Otelul Galati Giocate Ajax-Lione 0-0 Dinamo Zagabria-Real Madrid 0-1 Lione-Dinamo Zagabria 2-0 Real Madrid-Ajax 3-0 Dinamo Zagabria-Ajax 0-2 Real Madrid-Lione 4-0 Oggi Ajax-Dinamo Zagabria Lione-Real Madrid Porto-Shakhtar Zenit-Porto Shakhtar-Apoel Porto-Apoel Shakhtar-Zenit Zenit-Shakhtar Apoel-Porto 2-1 3-1 1-1 1-1 2-2 1-0 2-1 Classifica Benfica Manchester Utd Basilea Otelul Galati Classifica Real Madrid Ajax Lione Dinamo Classifica Chelsea Bayer Leverkusen Valencia Genk Classifica Arsenal Marsiglia Borussia Dortmund Olympiacos Classifica Apoel Nicosia Zenit S.Pietroburgo Porto Shakhtar Donetsk Classifica Bayern Monaco Napoli Manchester City Villarreal Pt 7 5 4 0 G 3 3 3 3 V 2 1 1 0 N 1 2 1 0 P 0 0 1 3 1-1 0-2 2-0 2-0 2-1 1-1 0-1 2-2 2-3 1-1 3-0 0-1 INTER-Lilla Trabzonspor-Cska Mosca Gf Gs 5 1 4 2 3 4 1 6 Classifica INTER Cska Mosca Trabzonspor Lilla Pt G 6 3 4 3 4 3 2 3 V 2 1 1 0 N 0 1 1 2 P 1 1 1 1 Gf Gs 4 3 7 5 2 4 3 4 Pt 7 5 4 0 G 3 3 3 3 V 2 1 1 0 N 1 2 1 0 P 0 0 1 3 2-1 1-1 3-3 0-1 0-2 0-2 Gf Gs 4 1 6 4 5 6 1 5 Pt 9 4 4 0 G 3 3 3 3 V 3 1 1 0 N 0 1 1 0 P 0 1 1 3 Gf Gs 8 0 2 3 2 4 0 5 Pt 8 6 5 2 G 4 4 4 4 V 2 2 1 0 N 2 0 2 2 P 0 2 1 2 2-0 0-0 2-0 1-1 2-1 5-0 1-1 3-1 Gf Gs 9 2 5 6 5 4 1 8 Pt 8 7 4 3 G 4 4 4 4 V 2 2 1 1 N 2 1 1 0 P 0 1 2 3 Gf Gs 4 2 4 1 3 7 4 5 GRUPPO H Pt 8 7 4 2 G 4 4 4 4 V 2 2 1 0 N 2 1 1 2 P 0 1 2 2 Gf Gs 6 4 7 5 5 7 4 6 Giocate Barcellona-MILAN Viktoria Plzen-Bate Borisov Bate Borisov-Barcellona MILAN-Viktoria Plzen Barcellona-Viktoria Plzen MILAN-Bate Borisov Bate Borisov-MILAN Viktoria Plzen-Barcellona Prossimi turni 22 novembre Bayern Monaco-Villarreal NAPOLI-Manchester City Prossimi turni 22 novembre Cska Mosca-Lilla Trabzonspor-INTER Prossimi turni 22 novembre Manchester United-Benfica Otelul Galati-Basilea Prossimi turni 22 novembre Lione-Ajax Real Madrid-Dinamo Zagabria Prossimi turni 23 novembre Bayer Leverkusen-Chelsea Valencia-Genk Prossimi turni 23 novembre Arsenal-Borussia Dortmund Marsiglia-Olympiacos Prossimi turni 23 novembre Zenit-Apoel Shakhtar-Porto Classifica Pt G V N P Barcellona* 10 4 3 1 0 MILAN* 8 4 2 2 0 Bate Borisov 2 4 0 2 2 Viktoria Plzen 1 4 0 1 3 *qualificata agli ottavi Prossimi turni 23 novembre Bate Borisov-Viktoria Plzen MILAN-Barcellona 7 dicembre Manchester City-Bayern Monaco Villarreal-NAPOLI 7 dicembre INTER-Cska Mosca Lilla-Trabzonspor 7 dicembre Basilea-Manchester United Benfica-Otelul Galati 7 dicembre Ajax-Real Madrid Dinamo Zagabria-Lione 6 dicembre Chelsea-Valencia Genk-Bayer Leverkusen 6 dicembre Borussia Dortmund-Marsiglia Olympiacos-Arsenal 6 dicembre Apoel-Shakhtar Porto-Zenit 6 dicembre Barcellona-Bate Borisov Viktoria Plzen-MILAN 2-2 1-1 0-5 2-0 2-0 2-0 1-1 0-4 Gf 13 7 2 1 Gs 2 3 9 9 REGOLAMENTO: Le prime due di ciascun girone passano agli ottavi; la terza scivola in Europa League. In caso di parità sono decisivi nell’ordine a) gli scontri diretti; b) la differenza reti negli scontri diretti; c) i gol in trasferta negli scontri diretti; d) la differenza reti; e) i gol segnati; f) il coefficiente Uefa di luglio 2011 MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 SERIE A La Classifica LA TOP TEN DEI PIÙ VELOCI AD ANDARE IN VETTA NEGLI ULTIMI 30 ANNI 4 partite Mourinho Josè Mourinho in testa con l’Inter nel 2008-09 4 partite Benitez Rafa Benitez in testa con l’Inter nel 2010-11 5 partite Cuper Hector Cuper in testa con l’Inter nel 2001-02 7 partite Delneri Gigi Delneri in testa con il Chievo nel 2001-02 12 partite Capello Fabio Capello in testa con il Milan nel 1991-92 18 partite Ulivieri Renzo Ulivieri in testa con la Samp nel 1982-83 Di corsa 21 partite Conte Antonio Conte in testa con la Juve nel 2011-12, dopo una prima esperienza in A con l’Atalanta nel 2009-10. Restò 13 partite e poi si dimise per problemi ambientali Conte in testa come i grandi Il tecnico della Juve dopo poche panchine è al comando da solo: più rapido di Sacchi DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO TORINO La capolista ha iniziato a preparare la partitissima del San Paolo. Lavoro pesante sia ieri sia oggi (doppia seduta): fuori uso il solo Giaccherini. Napoli-Juventus è un capitolo importante nel libro dello scudetto 2012, è la sfida fra le due squadre italiane oggi più spettacolari, veloci e innovative dal punto di vista tattico. E’ il confronto che dovrà decretare la sfidante ufficiale del Milan campione d’Italia. Ma Napoli-Juve è per Antonio Conte anche l’occasione di regolare antiche pendenze con la formazione azzurra. Il 6 gennaio 2010 la banda Mazzarri passò sul campo dell’Atalanta (gol di Quagliarella e Pazienza, oggi entrambi a Torino) e chiuse di fatto l’avventura bergamasca di Conte, alla sua prima esperienza in serie A. Tredici gare, altrettanti punti, ma nessun esonero. Fu infatti lo stesso tecnico salentino a presentare le dimissioni il giorno dopo: problemi con l’ambiente, con i senatori dello spogliatoio; la dignità di andarsene senza chiedere «rabbocchi» economici. Da allora, c’è stata la trionfale cavalcata in B con il Siena, la chiamata dell’amata Juve e un inizio di stagione oltre ogni pronostico. Squadra nuova, da rifondare nella mente e 24 partite Pioli Stefano Pioli in testa con il Chievo nel 2010-11 28 partite Sacchi Arrigo Sacchi in testa con il Milan nel 1987-88 2008-2009), Benitez (4ª gara del 2010-2011) e Cuper (5ª giornata del 2001-2002), ovvero allenatori che l’anno precedente avevano gestito rispettivamente Chelsea, Liverpool e Valencia. Dunque, il vero paragone va fatto con Gigi Delneri, Fabio Capello e Renzo Ulivieri. Il primo creò il Chievo delle meraviglie e si trovò davanti a tutti dopo sette giornate del campionato 2001-2002. L’attuale c.t. dell’Inghilterra ci mise 12 partite alla guida del Milan per dare il via a una straordinaria carriera personale, mentre Ulivieri (18 panchine) si tolse belle soddisfazioni con la Sampdoria formato 1981-82. Meglio di Sacchi Dietro a nella tattica, eppure resa subito competitiva ai massimi livelli: otto giornate su nove passate in testa, le ultime due da capolista solitario. Niente male per un quasi esordiente nel calcio che conta. Conte, invece, c’è un mostro sacro come Arrigo Sacchi, in testa senza compagnia «solo» alla 28ª panchina rossonera: stagione 1987-88, sarà poi scudetto. In assoluto, comunque, il primatista è Aldo Campatelli, primo da solo, con l’Inter, già dalla seconda giornata del torneo 1955-56. Resta avanti per altri 5 turni, poi arrivano 5 sconfitte e l’avvicendamento con Meazza dalla 13ª giornata. Campatelli aveva esordito come allenatore la stagione precedente, portando il Vicenza dalla serie B alla A. Top ten Appena 22 panchine in Serie A, gliene sono bastate 21 per guardare tutti dall’alto verso il basso. Negli ultimi 30 anni solo sei tecnici hanno fatto meglio di Conte, ma i primi tre di questa particolare classifica erano stranieri, provenienti tutti da esperienze importanti e chiamati a guidare la corazzata Inter: nell’ordine, Mourinho (in testa dopo 4 giornate del campionato © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INTERVISTA L’EX CENTRAVANTI BIANCONERO SEGUE ATTENTAMENTE LE PARTITE DELLA JUVE SERGIO STANCO MILANO «Adesso ci sono molto impegni, ma appena possibile tornerò a Torino per incontrare vecchi amici, salutare il pubblico come non sono riuscito a fare quando sono partito, ma soprattutto per festeggiare una vittoria nel nostro nuovo stadio. Perché io sono innanzitutto un tifoso della Juve». Così Trezeguet ha chiuso una chiacchierata a forti tinte bianconere. David, riesce a vedere le partite della Juve ad Abu Dhabi? «Certo che le vedo e credo che questa squadra sia da scudetto. Il Milan si è un po’ ripreso ora, l’Inter invece è in difficoltà, mentre il Napoli non riesce a fare il salto di qualità». Si aspettava la crisi dell’Inter? «La società non ha saputo sostituire adeguatamente Mourinho: sarebbe servito un allenatore d’esperienza e con la mentalità da grande squadra. Per Conte alla Juve, però, è diverso: lui conosce alla perfezione l’ambiente, ha vinto tutto con una squadra eccezionale e sa benissimo che un secondo posto alla Juve è vissuto come una sconfitta». Perché i tifosi bianconeri dovrebbero essere più ottimisti quest’anno? «La sensazione è che la società abbia imparato dagli errori del passato, la squadra è molto più equilibrata e ha trovato tre, quattro giocatori fondamentali: Vucinic, Matri, Marchisio sono cresciuti tantissimo, ma la differenza la fa Pirlo. E’ esattamente il giocatore che ci mancava e non solo dal punto di vista tecnico. E’ uno che ha vinto tutto e sa cosa serve per rifarlo». Matri può essere il suo erede? «L’ho conosciuto quando giocava a Rimini e mi aveva già fatto un’ottima impressione. Da allora, poi, è cresciuto tantissimo. Non so se sia il mio erede, perché poi ognuno deve fare la sua strada, ma credo «Voglio fare ancora uno o due anni in campo, poi si vedrà. Di sicuro rimarrò nel calcio, perché questo è il mio mondo. Allenatore? Perché no? Nel calcio non si sa mai». © RIPRODUZIONE RISERVATA IERI Ripresa della preparazione con un allenamento pomeridiano OGGI Allenamento doppio: alle 11 e alle 15. Tra le due sedute, pranzo a Vinovo DOMANI Allenamento in programma alle 15 VENERDÌ Appuntamento a Vinovo alle 15 SABATO Allenamento alle 14,30. Poi partenza verso Napoli N P F S 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 5 5 5 5 4 3 3 4 3 3 3 4 3 3 4 2 2 1 1 0 4 3 3 2 2 5 4 1 4 3 3 0 2 1 3 3 2 4 2 3 0 1 1 2 3 1 2 4 2 3 3 5 4 5 2 4 5 4 6 6 15 11 15 19 13 12 11 11 9 10 13 12 11 8 12 7 11 12 7 3 7 3 8 14 7 12 6 11 9 8 12 17 11 13 12 11 16 17 16 12 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *l’Atalanta ha sei punti di penalizzazione Marcatori 7 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 6 RETI: Denis (1) (Atalanta); Klose (Lazio); Giovinco (2) (Parma) 5 RETI: Jovetic (Fiorentina); Palacio (1) (Genoa); Calaiò (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Marchisio e Matri (Juventus); Ibrahimovic e Nocerino (Milan); Cavani (Napoli); Rigoni (3) (Novara); Osvaldo (Roma) Prossimo turno SABATO 5 NOVEMBRE PALERMO-BOLOGNA (ore 18) NOVARA-ROMA (ore 20.45) DOMENICA 6 NOVEMBRE GENOA-INTER (ore 12.30) ATALANTA-CAGLIARI (ore 15) CESENA-LECCE CHIEVO-FIORENTINA LAZIO-PARMA MILAN-CATANIA UDINESE-SIENA NAPOLI-JUVENTUS (ore 20.45) Taccuino SIENA DOMENICA Napoli-Juve ore 20,45 Vergassola out per 6-7 settimane (a.l.) Lesione al gemello me diale sinistro e 6 7 settimane di stop per Vergassola. STASERA IN TV Il caso Bergamini a «Chi l’ha visto?» «Me l’hanno raccontata. Innanzitutto bisogna vedere se le parole di Agnelli siano state riportate fedelmente, però Del Piero merita rispetto. Lui, con la maglia bianconera addosso, ha vinto più di tutta la squadra messa insieme: come si può pensare di trattarlo come gli altri? Tuttavia, conoscendo sia Ale sia Andrea, sono convinto che si siano già chiariti». E lei, invece, cosa farà da grande? Ecco il programma della Juve nella settimana che porta alla sfida di Napoli 19 18 18 17 14 14 13 13 13 12 12 12 11 10 9 9 8 7 5 3 RETI V (g.m.) Sarà operato venerdì a Madrid il difensore Andrea Lisuz zo, per la fascite plantare. Per Del lafiore lesione di 1˚ grado al flesso re della gamba destra. Che idea si è fatto della vicenda Del Piero? «So che ama l’America, ma anche che va volentieri a Dubai con la famiglia a Natale. Non escludo, però, che qualche squadra europea, anche di buon livello, voglia offrirgli un contratto...». VERSO NAPOLI JUVENTUS UDINESE LAZIO MILAN NAPOLI CATANIA SIENA PALERMO CAGLIARI FIORENTINA GENOA PARMA ROMA BOLOGNA ATALANTA * CHIEVO INTER NOVARA LECCE CESENA PARTITE G Lisuzzo sarà operato venerdì a Madrid proprio che la Juve abbia trovato il suo bomber». Consiglierebbe a Del Piero un’esperienza negli Emirati? y PT NOVARA Trezeguet tifa da Abu Dhabi «Lo scudetto è possibile» «Conte sta lavorando benissimo, Pirlo fa la differenza e i rivali vanno piano» 29 partite De Sisti Giancarlo De Sisti in testa con la Fiorentina 1981-82 SQUADRE C’è anche il caso Bergamini, ex calciatore del Cosenza morto nel 1989 in circostanze ancora non chiarite, nella scaletta della punta ta di «Chi l’ha visto?» in onda stase ra alle 21.05 su Rai 3. PRIMAVERA Ottavi Coppa Italia Inter e Juve in tv David Trezeguet, 33 anni, con la maglia del Baniyas DISAVVENTURA PER L’ATTACCANTE Toni positivo all’etilometro Senza patente per tre mesi Multa e sospensione della patente per tre mesi: è la sanzione per Luca Toni che è stato fermato da una pattuglia della polizia municipale di Modena nella notte tra sabato e domenica. Sottoposto alla prova dell’etilometro, è risultato avere un tasso di poco superiore al consentito, fra 0,5 e 0,8. La Juve con un comunicato ufficiale ha precisato che il tasso alcolico era pari a 0,6. Oggi alle 14.30 andata degli ottavi di finale di Coppa Italia Prima vera. Programma: Cagliari Atalan ta (ore 14); Novara Milan; Tori no Genoa; Parma Roma (14); In ter Fiorentina (tv: Sportitalia 2); Pa dova Varese; Palermo Lazio; Na poli Juve (14, tv Sportitalia 1). Rit. il 23 novembre. MARADONA Pendenza fiscale: domani udienza Domani ci sarà a Napoli la nuova udienza sulla legittimità e la prescrizione della cartella esatto riale intestata a Diego Armando Ma radona. I debiti dell’argentino nei confronti del fisco sarebbero or mai saliti a circa 38 milioni a causa di spese e interessi imprecisati. 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 SERIE A «Elmetto per 7 mesi, l dalle sedi Lazio: Klose a riposo così salvo il Cesena» Reja sceglie il 4-2-3-1 LA CARRIERA Scelto Arrigoni dopo il no di De Canio: «Qui c’è un potenziale notevole. E Mutu cambierà posizione» LUCA ALBERTO MONTANARI CESENA Uno, De Canio, ha detto no dopo quasi 11 ore di trattative notturne, l’altro, Arrigoni, ha detto sì immediatamente, senza neanche pensarci su, «perchè allenare il Cesena è sempre stato il mio sogno». Gigi De Canio lunedì era diventato il grande favorito dopo il no di Davide Ballardini, ma alla fine la stretta di mano con Igor Campedelli non è mai arrivata («Nessun problema contrattuale, solo divergenze nel modo di pensare» ha detto De Canio). Che invece è giunta con Daniele Arrigoni, dalla tarda mattinata di ieri neo tecnico del Cesena dopo l’esonero di Giampaolo. C’è chi dice no. La lunga notte dei dirigenti bianconeri era cominciata lunedì alle 23.45: De Canio prelevato all’aeroporto di Bologna dal direttore dell’area tecnica Minotti e dal direttore sportivo Marin, e condotto a Longiano, dove abita il presidente Campedelli e dove l’ex allenatore del Lecce ha trascorso la notte. Alle 3.30 di notte Campedelli ha congedato De Canio con la promessa di incontrarlo alle 10.30, ma anche il secondo summit si è concluso con un nulla di fatto («Non sono maturate le condizioni per iniziare un percorso insieme», ha detto ieri De Canio) e così, poco prima di pranzo, il presidente del Cesena ha dirottato su Arrigoni. Il nuovo tecnico del Cesena Daniele Arrigoni, 52 anni. Ex difensore. e cresciuto nelle giovanili del Cesena e con la squadra romagnola aveva giocato anche in A ZANOTTI C’è chi dice sì. Nativo di Borello, paese a pochi chilometri da Cesena, ed ex terzino sinistro bianconero, Arrigoni ha firmato un contratto annuale e nel pomeriggio ha assistito all’allenamento della sua nuova squa- dra: «Alle 11 ero al parco con mia moglie, ora invece mi ritrovo ad essere l’allenatore del Cesena: diciamo che non me lo aspettavo». Arrigoni, che non ha mai nascosto di essere un grande tifoso bianconero, ha già le idee chiare: «Sono estremamente convinto di poter salvare il Cesena, io ci credo fortemente perché ci sono tante squadre alla portata e il nostro potenziale è notevole». Dopo l’esonero di Giampaolo, con il suo ambizioso progetto basato sul possesso palla e il bel gioco, ora si vedrà un Cesena più pratico: «Ci metteremo l’elmetto per sette mesi, domenica pretendo di vedere innanzitutto l’atteggiamento giusto e non quello delle ultime tre partite. Il ruolo di Mutu? Per me è una seconda punta, di sicuro cambierà posizione rispetto a come giocava all’inizio di questa stagione. Sul modulo, invece, devo ancora deci- GIOCHERA’ COSI’? GDS dere». Molto soddisfatto anche Campedelli: «Non nascondo che abbiamo provato a portare a Cesena prima Ballardini e poi De Canio, ma con loro non è scattato ciò che invece è scattato immediatamente con Arrigoni. Quando ci sono i dubbi, è meglio fermarsi subito. Quando un allenatore è convinto e determinato, allora vuol dire che è quello giusto». © RIPRODUZIONE RISERVATA Daniele Arrigoni, è nato a Cesena il 28 agosto 1959. Siede per la prima volta in panchina in Serie D nel '94 al Castel San Pietro, poi guida Montevarchi (C1) e Vis Pesaro che porta dalla C2 in C1 IN SERIE A A CAGLIARI Dopo le esperienze con il Messina e il Palermo in B, torna in C2 al Frosinone ed ottiene la promozione. Nel 2004-05 esordisce in A con il Cagliari, arriva decimo. Passa al Torino, ma il club fallisce e le stagioni successive sono avare di soddisfazioni tra ritorno senza gloria a Cagliari ed esonero a Livorno. PROMOZIONE A BOLOGNA Arrigoni riparte dalla B e guida subito il Bologna alla promozione (2007-08) anche se la stagione dopo, in A, viene cacciato dopo 10 giornate. Il rientro nel giro nel febbraio 2010 a Trieste dove non riesce a conquistare la salvezza. In estate passa al Sassuolo, in B, ma dopo 4 sconfitte in 7 giornate arriva l'esonero. Ora la nuova chance FIORENTINA E ALLO STADIO COMPARE UNO STRISCIONE DI SCUSE NEI CONFRONTI DEL TECNICO Mihajlovic, mano tesa ai tifosi Test con gli Allievi a porte aperte ti discutiamo, ma come uomo ti rispettiamo. Scusa!!!»). Anche se la maggioranza resta ostile: per farsi un’idea basta leggere le reazioni alla notizia riportata da fiorentina.it, il sito dei tifosi viola. I post più numerosi criticano anche l’ultima iniziativa e si possono riassumere nel commento «Almeno ti si fischia anche di giovedì» . ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE Il primo passo verso un complicato riavvicinamento arriva dall’allenatore, a cui non si può rimproverare la mancanza di coraggio. La mano tesa di Sinisa al tifo viola è l’apertura al pubblico dell’allenamento di giovedì pomeriggio, ovvero una partitina amichevole (ore 15) contro la formazione Allievi. Uno spettacolo magari non imperdibile, ma in questo caso va sottolineato il gesto e la finalità: spalancare i cancelli dello stadio per provare a entrare nelle simpatie della gente. Ecco l’annuncio di ieri: «Su indicazione di Sinisa Mihajlovic, l’allenamento di giovedì sarà aperta al pubblico». E’ importante la parte iniziale, in cui si sottolinea che l’idea è dello stesso Miha: è lui a muovere il primo passo verso la curva e il resto del mondo di fede viola, che già pensa a come replicare al suo invito pacificatore. Sinisa Mihajlovic, 41 anni, serbo. Ha allenato Bologna e Catania, è alla seconda stagione sulla panchina della Fiorentina ANSA Reazioni E’ innegabile che ci sia molto su cui lavorare: con gli insulti personali rivolti a Sinisa, il rapporto è arrivato ai minimi storici, anche se il motivo per cui l’allenatore è finito nel mirino è il non-gioco della squadra. La scelta di aprire le porte al tifo a pochi giorni dalla partita contro il Chievo, altra tappa decisiva per il futuro di Miha, ha già ottenuto qualche risultato, andando a smuovere qualche piccolo gruppo di scettici (striscione allo stadio: «Da tecnico Volontari Per capire la portata della decisione di Sinisa va detto che gli allenamenti della squadra avvengono sempre a porte chiuse e quasi sempre nell’indifferenza: ieri fuori dai cancelli c’erano appena tre tifosi. Molti di più, e tutti appartenenti a club della curva, erano impegnati in un’opera assai più nobile. In settanta hanno approfittato del giorno di festa per affittare un pullman diretto in Lunigiana: i supporters-volontari sono partiti all’alba con picconi e zappe per andare a offrire il loro concreto supporto a chi è stato colpito dall’alluvione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Maurizio Zamparini, 70 NEWPRESS VERSO L’EUROPA LEAGUE Udinese: out Di Natale Una a caccia della prima vittoria, l’altra per ipotecare la qualificazione. Lazio e Udinese preparano le sfide di Europa League contro Zurigo e Atletico Madrid con un minimo comune denominatore: il turnover. Qui Lazio Edy Reja ha deciso: dentro il «centenario», fuori «mister 249 gol». La Lazio cambierà ancora, domani contro lo Zurigo, in una partita quasi decisiva per il passaggio del turno in Europa League. Il tecnico darà fiducia a Tommaso Rocchi, reduce della rete numero 100 con la maglia della Lazio, e porterà in panchina Miro Klose, risparmiato per il campionato. «Voglio raggiungere Giordano (a quota 108, ndr) — ha confessato il capitano —. Certo che vorrei giocare di più, ma prima o poi troverò spazio». Accontentato. Ma oltre agli uomini, Reja cambierà anche il modulo. La Lazio tornerà al 4 2 3 1 di inizio stagione, anche perché a centrocampo le scelte sono obbligate (febbre per Brocchi, dentro Cana). Panchina anche per Cisse, fiducia confermata ad Hernanes, che ieri non si è allenato per un lieve problema alla caviglia. È in dubbio Konko: ancora guai alla schiena, è pronto Zauri. Mauri — fermo fino al 2012 — è in Germania: su consiglio di Klose è andato a curarsi da Muller Wohlfahrt, medico del Bayern e della nazionale tedesca. Tommaso Rocchi titolare INSIDEFOTO tecnico ha deciso di risparmiare il viaggio a Pinzi e Totò Di Natale. L’unico «senatore» che partirà per Madrid, dove serve un pareggio, sarà Domizzi, che però non sarà titolare: al suo posto lo svedese Ekstrand. Le rotazioni più consistenti riguarderanno gli altri due reparti: il pacchetto centrale dovrebbe essere composto da Badu, Doubai e Abdi, mentre sulle corsie esterne dovrebbero agire Pereyra e Neuton, già titolari a Glasgow col Celtic. Il Primavera Battocchio dovrebbe partire dalla panchina. In attacco Floro Flores Fabbrini. Che dice: «Sarà una sfida difficile, l’Atletico è una buonissima squadra. Sento la fiducia di Guidolin e spero di trovare sempre più continuità». Al seguito dell’Udinese a Madrid 1200 tifosi. Qui Udinese Anche il «farmacista» Guidolin è consapevole di dover dosare le forze in vista del Siena. Il Davide Stoppini Massimo Meroi © RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO ATALANTA Zamparini: «Il capo sono io» E Sogliano dà le dimissioni Consigli-Agazzi che duello Amici nel vivaio portieri contro PALERMO Doveva essere l’incontro risolutivo e così è stato. Il confronto tra Zamparini e Sogliano ha portato alla rottura definitiva, perché il direttore sportivo di fatto si è dimesso. Manca solo l’ufficialità, che arriverà oggi. Presidente e d.s. non si sono riavvicinati, nonostante i buoni propositi prima del colloquio, perché l’esito dell’incontro a Vergiate, nel quartier generale di Zamparini, è stato negativo. Del resto il numero uno rosanero in giornata non aveva fatto nulla per nascondere le divergenze con il proprio direttore sportivo. Ai microfoni di Radio Radio, ha confermato le frizioni con Sogliano creando in pratica l’anticamera alla separazione: «Io e Sogliano abbiamo due caratteri forti — ha detto il patron rosanero —. Io ho un carattere forte ma sono il capo, lui è invece un sottomesso... un collaboratore. Se Sogliano col suo carattere forte vuole fare il capo ha sbagliato società. Al contrario, andremo sempre d’accordo». La sintonia tra i due si è sbriciolata dopo l’ultima discussione, accesa, domenica ad Udine prima della partita. Rimane da capire se le dimissioni di Sogliano faranno scattare subito la ricerca di un sostituto (circola il nome di Ceravolo, ora al Siena). Intanto almeno per ora la posizione di Mangia, portato a Palermo da Sogliano per la Primavera e poi subentrato a Pioli non è in discussione. ZINGONIA (Bg) Il riscatto dell’Atalanta domenica passerà anche da un incrocio di guanti amici. Di fronte due portieri usciti dal vivaio nerazzurro che negli ultimi anni si è dimostrato una delle migliori scuole italiane di portieri. Andrea Consigli aspetta Michael Agazzi, separati da tre anni e da percorsi molto diversi. Ma tutte le strade portano in serie A se si è bravi e preparati. «E’ sempre stato un ottimo portiere, con tanta voglia di lavorare e migliorarsi, sono contento che ora si stia prendendo molte soddisfazioni» tende la mano Consigli. Ma finisce lì perché l’Atalanta vuole cancellare in fretta il capitombolo bolognese. «In casa dobbiamo costruire le nostre fortune e così dovrà essere anche contro il Cagliari. A Bologna abbiamo pagato gli errori e gestito male i momenti cruciali, ora dobbiamo voltare pagina e battere il Cagliari». Poi ci saranno le convocazioni di Prandelli. «La Nazionale è il sogno di tutti, ma i portieri che ci sono ora meritano l’azzurro. Io penso all’Atalanta, poi se un giorno arriverà questa chiamata sarò l’uomo più felice del mondo. Ma prima voglio fare bene nel club e lo voglio fare a lungo». Per questo presto si parlerà anche di prolungare il contratto in scadenza nel 2013. «Sono tranquillo, ho già avuto dei segnali dalla società: l’Atalanta ha fiducia in me e mi vuole tenere, io ho fiducia nell’Atalanta e voglio rimanere». Fabrizio Vitale © RIPRODUZIONE RISERVATA Guido Maconi © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 SERIE A 4 «Roma, bisogna Daniele De Rossi, 28 anni, centrocampista crescere in fretta De Rossi? Resta» «Dissi no al Napoli io amo il Bologna» «Mi volevano per la Champions. Ma voglio chiudere qui. Sono rinato grazie ai tifosi» Il d.s. Sabatini: «I risultati non ci premiano, ma sto con Luis Enrique: è da grande squadra» MASSIMO CECCHINI ROMA IPP Ieri. Una foto pubblicata sul sito della Roma lo rivela appollaiato sul tetto del centro sportivo di Trigoria, intento a seguire l’allenamento. Sul tetto. Come un Batman logorato da anni e battaglie, ma sempre pronto ad entrare in azione per combattere il Male. Eppure Walter Sabatini sembra lontano dal prototipo del supereroe, anche se con i personaggi in calzamaglia condivide almeno due aspetti: l’accorrere in soccorso di persone in difficoltà (avete capito, Luis Enrique) e avere quell’ottimismo di fondo che aiuta a vivere meglio (sì, si parla del rinnovo di contratto di Daniele De Rossi). Seguire la linea «Le scel- te dell’allenatore non solo le assecondo ma le condivido in pieno — dice il d.s. giallorosso a Radio Manà Sport —. Luis Enrique ha la fiducia totale della società: può essere l’allenatore non solo della Roma, ma di una Roma fortissima. Certo, perché una squadra di- venti forte nel tempo deve diventare forte subito. I risultati in questo momento non ci stanno premiando, ma dobbiamo perseguire questa linea. E non possiamo aspettare tanto tempo. Obiettivi? Dichiararli oggi sarebbe controproducente, ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a combattere». Caso De Rossi Il club continua a guerreggiare (si fa per dire) anche sul fronte del rinnovo di De Rossi. «Daniele è un giocatore della Roma e rimarrà un giocatore della Roma. È più di un auspicio: lui vuole rinnovare e la società vuole tenerlo. Sono certo che l’accordo lo faremo». La sensazione è che sia la verità, anche se il sacrificio economico sarà importante. D’altronde chi ha voglia di futuro non può prescindere da uno come De Rossi. E a proposito di futuro, Sabatini dice un paio di cose sul mercato estivo. «Mi rimprovero un mucchio di cose, ma è nella mia natura. Non mi sono mai totalmente soddisfatto del lavoro che faccio. Al momento, comunque, non credo di aver fatto errori letali. Lamela? È un trequartista offensivo, può agire su tutto il fronte d’attacco come faceva al River Plate. Mi è piaciuto molto con- tro il Milan, ha dimostrato una forte personalità, che è una sua caratteristica». ANDREA TOSI BOLOGNA A colloquio con Luis Segnalato un altro colloquio fra il d.s. e Luis Enrique, la testa di tutti va già in direzione di Novara. «Speriamo nello stesso risultato fatto contro l’Inter: abbiamo il dovere di crederci», spiega l’allenatore Tesser. A Roma fanno tutti gli scongiuri del caso e per questo lo spagnolo prepara l’ennesima rivoluzione. In difesa spazio al rientro di Rosi e Heinze (Kjaer forse non ce la farà), con Burdisso confermato al centro e José Angel sulla fascia sinistra. In mediana Gago affiancherà De Rossi, mentre Pjanic potrebbe scalare a centrocampo per lasciare spazio davanti a Lamela come trequartista. Domanda: e Borriello? «È un calciatore importante — dice ancora Sabatini —. Attraversa un periodo di sofferenza, ma sono sicuro che ci tornerà utile. Arriverà il suo momento, anche perché si allena con grande professionalità». E questo momento potrebbe essere già a Novara, visto che finora sembra essere stato penalizzato rispetto agli altri attaccanti. Forse anche per questo Batman vigila dall’alto. Non è facile all’età di 35 anni sentirsi in discussione nella piazza che con i gol e la professionalità hai salvato per tre stagioni dalla serie B e, l’anno passato, dal fallimento. Marco Di Vaio ha resistito a sette mesi infami, nei quali è passato dall’altare alla polvere, senza segnare per 15 partite. Adesso che si è sbloccato col rigore infilato all’Atalanta, il capitano rossoblù può dire che il peggio è passato. Anche perché il Bologna, ultimo fino ad un mese fa, adesso viaggia sopra alla soglia della salvezza Di Vaio, ha attraversato l’inferno. Temeva di non uscirne? «Ammetto che è stato un momento durissimo. Ma la solidarietà dei tifosi mi ha aiutato a sopportare questa difficile situazione. La loro fiducia l’ho percepita come un grande esempio di attaccamento alla mia persona». © RIPRODUZIONE RISERVATA DEBUTTO A ROMA CON L’URUGUAY A Euro 2012 schieriamo colletti bianchi Ecco la nuova maglia degli azzurri Nell’amichevole contro l’Uruguay di Cavani del prossimo 15 novembre, allo stadio Olimpico di Roma, l’Italia di Cesare Prandelli indosserà per la prima volta la nuova maglia azzurra, creata dalla Puma per Euro 2012. Caratteristica più vistosa: il colletto bianco solcato dal tricolore. Le altre caratteristiche della casacca verranno illustrate durante la presentazione ufficiale che avverrà alla vigilia di Italia-Uruguay. L’effetto-sorpresa è stato neutralizzato da un sito inglese che lunedì ha pubblicato questa immagine, non ufficiale, che comunque riproduce fedelmente la nuova divisa. Uno scherzo della rete non così terribile: in fondo, si parla della nuova maglia Puma con giorni d’anticipo... «Per il nostro ruolo e la nostra storia, i tifosi e la critica si aspettano che facciamo sempre gol. Quando non segniamo per 3-4 partite di fila ecco che subito veniamo dipinti come vecchi e superati. Ci vorrebbe più equilibrio ma l’importante è godere del rispetto dei compagni e dell’allenatore». Ha cambiato parere sulla citta dopo la vicenda dei pass? «No anche se a giugno qualche dubbio mi è venuto. Potevo andare altrove ma non volevo scappare perché non ho nulla di cui vergognarmi. Ho commesso un errore, ne sono cosciente e lo pagherò, ma questo non deve privarmi del piacere di proseguire questa favola bellissima che vivo a Bologna». Con Pioli avete svoltato in tutti i sensi... «Il nuovo allenatore ha resettato tutti i risultati negativi della precedente gestione e ha portato serenità e semplicità. E la vittoria di Novara ci ha sbloccati, facendo crescere la nostra autostima». E’ giusto che adesso le chiavi della squadra passino a Ramirez? «Gaston non teme le re- «Ho fallito occasioni che normalmente concretizzo, sono stati momenti terribili. Dal rigore sbagliato di Firenze del maggio scorso fino ai gol mangiati a Novara, il punto più basso della mia parabola, mi sono incartato da solo. Pensando a fare gol non seguivo il mio istinto, quello che serve ad un attaccante in area di rigore». sponsabilità, ha i colpi e li fa vedere. Lui come Diamanti accendono la luce alla squadra. E’ un talento in grande crescita che giustamente deve essere riconosciuto». Suo padre, il sor Gino, ha detto che in estate poteva passare al Napoli. Ci ha pensato? «Mio padre ha rivelato un contatto, il Napoli mi voleva per la Champions League. Altri ne ho avuto in passato senza mai renderli pubblici perché il mio obiettivo era e rimane quello che ho sempre detto e che riba- Merc 2 ore 20.45 VILLARREAL - MANCHESTER C. TRABZONSPOR - CSKA M. MANCHSTER U. - OTELUL PER GIOCARE IN ATTACCO. Come lei, altri grandi campioni over 35 stanno faticando, vedi Totti e Del Piero. E’ solo colpa dell’età? Quindici partite senza gol cosa le facevano venire in mente? CHAMPIONS LEAGUE 2011/2012 TUTTI I NUMERI disco ancora una volta: voglio finire la carriera a Bologna». BENFICA - BASILEA LIONE - REAL MADRID AJAX - DINAMO ZAGABRIA BAYERN MONACO - NAPOLI INTER - LILLE 1 X Ad agosto ha detto che questo Bologna vale il centroclassifica. La pensa ancora così? «Sì, ne sono convinto. Nel secondo tempo contro l’Atalanta abbiamo dimostrato che siamo competitivi». In questo Bologna c’è già un suo erede? «Acquafresca ha tutto per diventare il presente e il futuro del club. Con Robert si sta creando un grande feeling». © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 5.50 3.75 1.60 2.60 3.30 2.60 1.08 10.00 22.00 1.30 5.00 10.00 5.50 3.80 1.60 1.50 4.00 6.50 1.33 5.50 7.50 1.95 3.35 3.85 La pianificazione degli eventi live potrebbe variare secondo il Programma Ufficiale Aams. BONUS DEL 50% SULLA PRIMA RICARICA CONTO FINO A 25 EURO Scopri tutti gli eventi e le quote PUNTI VENDITA WEB MOBILE 1.200 TRA CORNER E AGENZIE BETTER PORTALE INTERNET www.better.it PORTALE MOBILE www.better.it le quote potrebbero subire variazioni 810 identiKit & CARRIERA LA CIFRA minuti giocati. De Rossi è stato utilizzato da Luis Enrique in 9 partite, quindi tutte, e ha segnato 1 gol. E non è mai stato sostituito. Finora ha collezionato due soli cartellini gialli. v Bandiera Di Vaio L’INTERVISTA IL CAMPIONE RITROVATO 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 SERIE BWIN 13a GIORNATA d Il Torino gode l’Analisi HANNO DETTO DI NICOLA BINDA [email protected] Così Ventura ha zittito Pea e Zeman S Nessuno 0-0 (è la sesta volta), nessun pareggio (è la seconda), 8 vittorie in casa (record). Pochi gol: 22 è il minimo stagionale, e se la media dice uno per tutti, bisogna ringraziare il derby di Modena che ne ha fatti vedere ben 7, e il solito Pescara, che non delude mai ed è arrivato a quota 32. I gol erano un messaggio, stavolta. Cinque del Sassuolo e tre della banda di Zeman, nelle gare delle ore 15, hanno messo pressione al Torino capolista, sceso in campo alle 18 su un campo difficilissimo e contro una Reggina reduce da 4 vittorie di fila. Ma la risposta è arrivata e di gol ne è bastato uno per conquistare tre punti che pesano quanto la voglia del popolo granata di tornare in Serie A. Tra i sette 1-0, questo è stato quello più roboante. E in un martedì senza pareggi, con tutte le gare nello stesso giorno (un evento per la B), le squadre si pongono su sponde opposte: 11 ridono e 11 piangono. Da una parte anche la Samp, dopo una gara che può essere il bivio della stagione, e dall’altra anche il Grosseto, che dopo il discutibile esonero di Ugolotti cade per la prima volta in casa. Non è più il campionato delle mezze misure, il volto della B sembra cambiato. Questo argomento potrebbe essere messo sul tavolo oggi in Lega, in un’assemblea nella quale si parlerà soprattutto del nuovo accordo collettivo, molto utile alle società. La flessibilità dei contratti dei calciatori, che possono variare in caso di promozione o retrocessione, è fondamentale per club del tutto svantaggiati dalla suddivisione dei diritti tv. Tra A e B, come tra B e Lega Pro, c’è un abisso in fatto di contributi. Con il nuovo accordo collettivo, vincere non sarà più come fare 6 al Superenalotto, e perdere non sarà più come morire. Breda (allenatore della Reggina) Il pari sarebbe stato più giusto. La gara poteva deciderla solo un episodio e così è stato. Paghiamo l’unico nostro errore D’Ambrosio gela Reggio Il terzino nel finale firma il colpaccio Breda si ferma dopo 4 vittorie di fila REGGINA TORINO 0 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE D’Ambrosio al 39’ s.t. S Ventura (allenatore del Torino) Vittoria meritata perché voluta e cercata. Sappiamo tutti qual è l’obiettivo del Torino, ma è lunga. Siamo sulla strada giusta REGGINA (3-4-1-2) Kovacsik; Adejo, Emerson, Marino; D’Alessandro (dal 29’ s.t. Colombo), Rizzo, N. Viola (dal 34’ s.t. Barillà), Rizzato; Missiroli; Ragusa, Ceravolo (dal 20’ s.t. Bonazzoli). PANCHINA Leone, Cosenza, Castiglia, De Rose. ALLENATORE Breda. TORINO (4-2-4) Coppola; D’Ambrosio, Glik, Ogbonna, Zavagno; Basha, Iori; Stevanovic (dal 25’ s.t. Darmian), Antenucci, Ebagua (dal 35’ s.t. Bianchi), Vives (dal 28’ s.t. De Feudis). PANCHINA Morello, Di Cesare, Pagano, Verdi. ALLENATORE Ventura. ARBITRO Candussio di Cervignano. AMMONITI Vives (T) e Iori (T) per gioco scorretto; D’Alessandro (R) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 4.200, incasso di 66.135 euro; abbonati 3.863, quota di 23.548,33 euro. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 2-4. In fuorigioco 1-0. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. S D’Ambrosio (difensore del Torino) Sono felicissimo del gol. Alle critiche dei mesi passati ho voluto rispondere con il silenzio e il lavoro. E ora non mi voglio fermare DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CARUSO REGGIO CALABRIA Il Toro non s’accontenta. Si prende tutto quando ormai si presagiva un epilogo diverso. Non se lo aspettava soprattutto la Reggina che ormai aveva fatto la bocca al pareggio. Un modo per allungare a 6 la serie positiva condita da 4 vittorie consecutive. E un punto poteva andar bene contro la capolista. Non aveva capito, la squadra dello Stretto, che nella coda c’era invece l’inganno della sorpresa. Giornata no Una coda avvelena- ta proprio nel turno del campionato meno propizio, nella giornata cioè in cui vincono tutti, dal Torino in giù, tranne la Reggina, appunto, che si fa superare in classifica dal Padova e avvicinare dalla Samp. I granata tornano a casa gongolanti per © RIPRODUZIONE RISERVATA aver tenuto invariato il distacco dalle inseguitrici. Ventura ha una nutrita lista di indisponibili e ridisegna la sua squadra con un 4-2-4 meno offensivo del solito, in quanto è costretto a mettere Vives nella posizione solitamente ricoperta da Antenucci che stavolta va al centro dell’attacco con Ebagua. In qualche frangente le due vere punte rimangono più avanzate degli esterni. Nella ripresa, un po’ come era accaduto anche a Nocera, il Toro si dispone anche con il 4-3-3 lasciando Vives e (più raramente) Stevanovic sulla linea di centrocampo. Gli ospiti hanno l’intelligenza di complicare la vita alla Reggina rinunciando a portare un’offensiva massiccia che potrebbe favorire gli avversari più abituati a infilarsi in contropiede che a portare avanti un gioco manovrato. Il primo tempo è di una noia indegna di una capolista e di una squadra da zona playoff. Neanche una vera occasione da gol, solo un tiro nello specchio (D’Alessandro di controbalzo) senza pretese. Di emozioni, neanche a parlarne. A conti fatti un po’ meglio il Torino. Il gol Più viva la ripresa, cresce la Reggina sebbene l’unica occasione sia un tentativo non riuscito di Ragusa di servire Ceravolo appostato davanti la porta, ma il pallone è stoppato dal piede di Coppola. Poi le tre occasioni dei granata che si presentano davanti a Kovacsik con una bella girata nei 16 metri di Antenucci che sfiora il palo alla destra del portiere ungherese. Ci riprovano mezzora dopo con Ogbonna la cui potente conclusione da fuori è respinta in tuffo dall’estremo difensore. E infine a pochi passi dal traguardo il preciso cross di Zavagno e la magnifica inzuccata di D’Ambrosio, ottavo granata al gol in campionato e al primo sigillo della stagione. E che sigillo. 4 I NUMERI 9 i marcatori del Torino: alla lista si è aggiunto anche D’Ambrosio 24 i giocatori utilizzati da Ventura, che a Reggio ha fatto esordire anche De Feudis 7 i gol subìti dal Torino, miglior difesa del campionato 10 le vittorie del Torino (il massimo in B): 4 in casa e 6 in trasferta Il gol partita di Danilo D’Ambrosio, 23 anni, nel cerchietto LAPRESSE le Pagelle REGGINA 5,5 DI F.C. TORINO 6,5 KOVACSIK 6 Un solo intervento importante su Ogbonna, prima di capitolare sull’inzuccata di D’Ambrosio da due passi: imparabile. ADEJO 6 Prestazione accettabile per puntualità di interventi e ordine tattico. IL MIGLIORE h 6,5 EMERSON Bella partita del brasiliano che non sbaglia un colpo e si fa apprezzare anche per alcune buone discese. MARINO 5,5 Doveva chiudere su D’Ambrosio in occasione del colpo da k.o., peccato perché s’era fatto apprezzare per una perfetta chiusura su Antenucci al momento del tiro. D’ALESSANDRO 5,5 Più attento a coprire che ad avanzare, ma in una di queste rare occasioni spreca tentando di sgraffignare un rigore e lo fa goffamente (Colombo s.v.). RIZZO 5,5 Lavoro di argine in mezzo al campo senza riuscire a far girare la palla efficacemente. N. VIOLA 5 Sbaglia molti appoggi, anche i più elementari, mai un lancio illuminante o un passaggio smarcante (Barillà s.v.). RIZZATO 5,5 Fluidifica poco preoccupato dalle giocate di Antenucci e sul gol qualche responsabilità ce l’ha anche lui. COPPOLA 6 Mai seriamente impensierito, intercetta di piede l’unica insidia portata da Ragusa nel tentativo di servire Cervaolo. D’AMBROSIO 6,5 Prima pensa a chiudere i varchi sul fianco sinistro dei calabresi e poi si prende la soddisfazione di firmare la partita con un bel gol di testa. GLIK 6,5 Una montagna invalicabile, attento e preciso su tutte le palle che giungono dalla sua parte. h IL MIGLIORE 7 OGBONNA É sua la conclusione più pericolosa della gara prima del gol partita, ma soprattutto è bravo a tamponare senza trascurare qualche ripartenza in velocità. ZAVAGNO 6,5 É suo il traversone vincente per il gol dell’1 a 0, ma determinato e attento anche in fase difensiva. BASHA 6,5 Una bella diga in mezzo al campo che non conosce pause e capisce quando è il momento di accelerare o di smorzare i ritmi. IORI 6 Diligente a gestire i palloni in condominio con Basha con il quale mostra d’intendersi al volo. STEVANOVIC 6 Uno stantuffo instancabile e prezioso per il gioco di Ventura. DARMIAN 6 Non fa meglio di chi lo precede ma non lo fa rimpiangere. MISSIROLI 5 Sta alla larga per quasi tutta la partita, capita anche ai migliori. ANTENUCCI 6 Bella girata a rete, sfiora il bersaglio: sfortunato, si dà molto da fare. RAGUSA 5,5 Non ha la verve delle giornate più luccicanti, cincischia senza concludere. EBAGUA 6 Non è facile marcarlo per la sua inesauribile mobilità e per l’imprevedibilità, gli manca solo la conclusione (Bianchi s.v.). CERAVOLO 5 Non pervenuto. Non entra mai nel vivo della partita. BONAZZOLI 5,5 Arriva quando la serata volge al desio e lui la segue. VIVES 6 Contribuisce pienamente alla vittoria presidiando bene la sua corsia (De Feudis s.v.). All. BREDA 5,5 Potrebbe giocare meglio le sue carte, l’approccio alla gara non convince. All. VENTURA 6,5 Imposta la gara in modo intelligente meritando la posta in palio. TERNA ARBITRALE CANDUSSIO 6 Azzecca le decisioni più importanti della serata. Stallone 6-Conca 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA SERIE B / 13ª GIORNATA RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI RETI PARTITE ALBINOLEFFE-ASCOLI 1-0 EMPOLI-NOCERINA 2-0 GROSSETO-BARI 0-1 TORINO GUBBIO-CITTADELLA 1-0 PESCARA JUVE STABIA-VICENZA 1-0 MODENA-SASSUOLO 2-5 PADOVA-LIVORNO PESCARA-VARESE SQUADRE PUNTI IN CASA V N P FUORI V N P G TOTALE V N 32 4 2 0 6 0 1 13 10 2 1 7 28 6 0 0 3 1 3 13 9 1 3 18 SASSUOLO 27 4 1 1 4 2 1 13 8 3 2 PADOVA 26 6 0 0 2 2 3 13 8 2 3 1-0 REGGINA 23 4 1 2 3 1 2 13 7 2 3-1 SAMPDORIA 21 2 4 1 3 2 1 13 5 6 REGGINA-TORINO 0-1 BARI 20 2 2 2 4 0 3 13 6 SAMPDORIA-CROTONE 2-0 VERONA 19 2 3 2 3 1 2 13 5 VERONA-BRESCIA 1-0 VARESE 18 3 1 2 2 2 3 13 Diff. Reti FUORI F S TOTALI F S 2 11 5 18 7 11 7 14 12 32 19 13 9 4 10 5 9 10 9 2 13 13 22 15 7 4 16 10 11 6 27 16 11 2 12 5 11 8 23 13 10 2 5 5 6 6 6 11 12 -1 4 4 8 9 9 8 17 17 0 5 3 5 7 5 7 9 14 14 0 P IN CASA F S 19 GROSSETO 17 4 2 1 0 3 3 13 4 5 4 12 6 3 7 15 13 2 PROSSIMO TURNO LIVORNO 16 1 3 2 3 1 3 13 4 4 5 4 5 9 5 13 10 3 14ª giornata BRESCIA 16 3 1 2 1 3 3 13 4 4 5 8 9 4 7 12 16 -4 CROTONE (-1) 15 3 2 2 1 2 3 13 4 4 5 9 8 4 8 13 16 -3 CITTADELLA 14 4 0 3 0 2 4 13 4 2 7 13 12 1 7 14 19 -5 GUBBIO 14 3 2 2 0 3 3 13 3 5 5 8 8 5 14 13 22 -9 NOCERINA 13 1 2 3 2 2 3 13 3 4 6 9 10 9 10 18 20 -2 Sabato 5 novembre, ore 15 ASCOLI-CITTADELLA CROTONE-REGGINA EMPOLI-ALBINOLEFFE LIVORNO-PESCARA NOCERINA-GROSSETO PADOVA-JUVE STABIA SASSUOLO-TORINO VARESE-MODENA VICENZA-GUBBIO Lunedì 7 novembre BARI-VERONA ore 19 BRESCIA-SAMPDORIA ore 21 JUVE STABIA (-6) 13 4 0 2 2 1 4 13 6 1 6 8 6 7 11 15 MODENA 13 2 3 2 1 1 4 13 3 4 6 9 11 4 11 13 22 -9 ALBINOLEFFE 13 3 1 3 1 0 5 13 4 1 8 8 13 9 14 17 EMPOLI 11 3 1 3 0 1 5 13 3 2 8 12 13 5 10 17 23 -6 VICENZA 10 2 1 3 0 3 4 13 2 4 7 5 7 7 13 12 20 ASCOLI (-10) -1 0 2 5 2 1 3 13 2 3 8 5 10 9 12 14 22 -8 17 -2 27 -10 -8 Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE 9 RETI Tavano (1, Empoli); Sansovini (Pescara). 8 RETI Immobile (2, Pescara). 7 RETI Cocco (3, AlbinoLeffe). 6 RETI Castaldo (4, Nocerina); Insigne (Pescara); Ceravolo (3), Missiroli (1) e Ragusa (Reggina); Boakye (Sassuolo); Abbruscato (1, Vicenza). 5 RETI Caridi (2) e Sforzini (Grosseto); Ciofani (1, Gubbio); Dionisi (2, Livorno); Cacia e Cutolo (Padova); Bertani (1) e Pozzi (2, Sampdoria); Sansone (2, Sassuolo); Bianchi (1, Torino). 4 RETI Papa Waigo (2, Ascoli); Feczesin e Jonathas (1, Brescia); Maah (Cittadella); Catania (2) e Di Maio (Nocerina); Campagnacci (Reggina); Hallfredsson (Verona). 3 RETI Marotta (2, Bari); Alfageme (Grosseto); Danilevicius, Mbakogu e Sau (1, Juve Stabia); Greco (1, Modena); Maccarone (1, Sampdoria); Marchi e Masucci (Sassuolo); Ebagua e Sgrigna (Torino); Cellini (1) e De Luca (Varese); Ferrari (1) e Gomez (Verona). top&flop IL TOP Sansovini, grazie Zeman Gli attaccanti di Zeman si esaltano, Sansovini ora è capocannoniere del torneo e, come ha fatto ieri uscendo per la sostituzione, lo ringrazia. Anche se 12 anni fa alla Roma non l’ha tenuto e l’ha mandato al Foggia... IL FLOP Novellino è troppo rosso Terza espulsione di Novellino, troppo focoso. Alla sua età dovrebbe averlo capito, invece insiste e in panchina protesta troppo. Ma stavolta fa peggio: dice «gli altri allenatori possono agitarsi e io no». Dai su... MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 SERIE BWIN 13a GIORNATA no il tentativo di Loviso ed Eramo di fare filtro davanti alla difesa, di fronte alla rabbia sampdoriana. Samp, una pacca sulla spalla La vittoria sul Crotone arriva solo grazie a due episodi, ma fa bene al morale SAMPDORIA CROTONE 2 0 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI autorete di Abruzzese al 42’ p.t.; Foti al 36’ s.t. SAMPDORIA (4-4-2) Romero 6,5; Rispoli 6, Volta 6, Gastaldello 6, Castellini 5,5 (dal 44’ s.t. Padalino s.v.); Foggia 6 (dal 33’ s.t. Laczko 6), Obiang 6,5, Soriano 6, Semioli 6; Fornaroli 5,5 (dal 34’ s.t. Foti 6,5), Bertani 6. PANCHINA Da Costa, Palombo, Maccarone, Rossini. ALLENATORE Atzori 6,5. CROTONE (4-2-3-1) Bindi 6; Correia 5, Vinetot 5,5, Abruzzese 5, Mazzotta 5; Loviso 5,5 (dal 1’ s.t. Caetano 6), Eramo 6; De Giorgio 6 (dal 15’ s.t. Sansone 5,5), Maiello 5, Pettinari 5,5 (dal 31’ s.t. Ciano 5,5); Djuric 5,5. PANCHINA Belec, Galardo, Ligi, Ristovski. ALLENATORE Menichini 5,5. ARBITRO Gallione di Alessandria 5. GUARDALINEE Chiocchi 5 - Manzini 6. AMMONITI Correia (C), Eramo (C), Gastaldello (S), Foggia (S), Pettinari (C) e Maiello (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.840, incasso di 31.560 euro; abbonati 17.042, quota di 101.597,08 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 6-1. In fuorigioco 6-3. Angoli 12-0. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’. dare in campo offrendo messaggi diversi». FILIPPO GRIMALDI GENOVA La chiave Dopo tre vittorie con- Intendiamoci: non è la panacea, questo due a zero su un Crotone troppo arrendevole e sfortunato (l’uno a zero su autogol, il raddoppio viziato da un fuorigioco), ma si tratta comunque di un successo pesante per il morale di una Sampdoria rivoluzionata negli uomini (fuori il capitano Palombo e Maccarone) e nello spirito, oltre che per un Atzori che era a forte rischio-esonero dopo «lo scempio di Nocera» (come lo ha definito a fine gara il diesse blucerchiato Sensibile). Di più: Bertani e compagni non vincevano in casa dal 4 settembre scorso, unico successo delle precedenti tredici gare al Ferraris, e pure questo rappresenta un altro fantasma cancellato. Non è cosa da poco: «Anche se — ha detto ancora Sensibile — adesso siamo ancora più incazzati, avendo visto quanto poco bastasse per an- secutive alle spalle (e dieci punti nelle ultime quattro gare), il Crotone si è improvvisamente smarrito per strada. Menichini ha escluso che la colpa sia stata del turnover attuato dopo il successo sul Padova, ma di fatto i calabresi hanno concluso ben poco nell’arco della gara, affidandosi troppo spesso ai lanci lunghi per Djuric. La Samp, invece, è riuscita a trasformare in energia positiva la tensione accumulata negli ultimi giorni, in un clima inizialmente tutt’altro che favorevole. Lo striscione «Rispettate la nostra maglia» è stato un chiaro messaggio dello stato d’animo della gente, ma alla fine le scelte coraggiose di Atzori verso una squadra-baby, a metà fra logica (Castellini per Costa, Soriano per Bentivoglio) e azzardo (Obiang per Palombo, Fornaroli per Maccarone), hanno dato frutto. Va- La gioia dei giocatori Samp dopo il vantaggio LAPRESSE d IL D.S. SENSIBILE S Siamo ancora più incazzati, avendo visto quanto poco bastasse per offrire messaggi diversi. I tifosi a loro modo hanno richiamato all’ordine i ragazzi. Questo campionato non ci appartiene: dobbiamo solo trovare il bandolo della matassa Uno-due Il gol dell’uno a zero è arrivato a fine primo tempo, subito dopo che Atzori aveva invertito i due esterni di centrocampo, e proprio Foggia dalla sinistra ha tentato di servire Bertani, sciaguratamente anticipato da Abruzzese. Da lì in poi, la Samp ha iniziato a respirare, giocando una ripresa tutta d’attacco, reclamando a ragione un rigore per un fallo di Vinetot su Bertani e realizzando il bis con Foti (sette minuti in campo in questa stagione prima della gara di ieri...), dopo un lancio di Obiang per Bertani, scattato in fuorigioco. «Ma questo — ha chiuso signorilmente Menichini — nulla toglie alla grande prestazione della Sampdoria». Che signore. In tribuna c’era anche Gian Piero Gasperini, al Crotone in B dal 2003 al 2006 . © RIPRODUZIONE RISERVATA 6,5 h il migliore OBIANG (Sampdoria) Gioventù al potere. A 19 anni comanda con qualità e dinamismo la mediana VITTORIA ESTERNA CAPUTO STENDE IL GROSSETO SVOLTA NEL FINALE CORIONI DÀ FIDUCIA A SCIENZA Colpo del Bari Flop di Giannini E Camilli tuona Pichlmann-gol La Juve Stabia Verona in delirio è come un treno Brescia jellato Brutto Vicenza GROSSETO BARI VERONA BRESCIA 0 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Caputo al 46’ p.t. h 7,5 il migliore DONATI (Bari) Fa la differenza per esperienza, carisma e posizione. Guida spirituale GROSSETO (4-2-3-1) Narciso 6,5; Antei 5,5, Padella 5,5 (dal 6’ s.t. Petras 6), Olivi 5,5, Giallombardo 6; Zanetti 6, Crimi 6; Alessandro 5 (dal 25’ s.t. Gerardi 5,5), Moretti 5 (dal 9’ s.t. Ronaldo 5), Mancino 5; Sforzini 5,5. PANCHINA Lanni, Bianco, Asante, Mancini. ALLENATORE Giannini 5. BARI (4-3-3) Lamanna 6,5; Crescenzi 6, Ceppitelli 7, Dos Santos 7, Garofalo 7; Rivaldo 6,5, Donati 7,5, Scavone 6,5; Defendi 7 (dal 41’ s.t. Forestieri 4,5), Marotta 6 (dal 6’ s.t. De Paula 6), Caputo 7 (dal 33’ s.t. De Falco s.v.). PANCHINA Koprivec, Sini, Masi, Stoian. ALLENATORE Torrente 7. ARBITRO Giancola di Vasto 6. GUARDALINEE Tasso 6 - Avellano 6. ESPULSO Forestieri al 47’ s.t. per proteste. AMMONITI Sforzini (G) per comportamento non regolamentare; Mancino (G), Giallombardo (G), Antei (G), Olivi (G), Crescenzi (G) e Gerardi (G) per gioco scorretto; Caputo (B) per proteste. NOTE paganti 864, incasso di 11.658,50 euro; abbonati 1.215, quota di 18.101,94 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 5-5. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’. DAL NOSTRO INVIATO GAETANO IMPARATO GROSSETO «Gli restituisco i soldi dell’abbonamento e gli regalo un viaggio alle Hawaii, ma chi fischia si levi dalle scatole o vada a vedere il Livorno. Mi vergogno di questa gente». Il «Comandante» Camilli, presidente del Grosseto, è inviperito per i mugugni di piazza. Ma è troppo esperto ed onesto per non ammettere che i problemi esistono: fisici, tattici, poca rabbia e scarso mordente. Il Grosseto perde la sfida playoff per queste lacune e rende amaro il debutto del Principe Giannini: ma in pochi giorni non poteva fare miracoli. L’aspetta un lavoro lungo, articolato, difficoltoso. La chiave Il primo tempo è poca roba, tranne il gol tutto il resto è noia. Tant’è che la rete del Bari arriva sul fischio del riposo: Defendi sfonda a destra, mette il pallone in mezzo, e Caputo — quasi dal discetto — colpisce in girata, di destro, battendo Narciso. Grosseto invocava un penalty (Donati leva palla a D’Alessandro in modo pulito al 34’ p.t.) e la ripresa è un assalto confusionario cercando il pari. Sui taccuini tre azioni gol per parte: Mancino, Alessandro, Sforzini in spaccata contro De Paula su punizione, Caputo e Scavone. Manovre Giannini ha cambiano modulo: 4-2-3-1, Moretti dietro Sforzini (un inedito), sostituito in quel compito poi da Zanetti, rilanciato titolare. Torrente, invece, torna al 4-3-3 e frena con un blitz la striscia di due stop in fila: gara astuta e, senza smanie da mago, ipoteca la vittoria arretrando Donati (dal 30’ s.t.) perno centrale di difesa nel 5-3-2 col quale chiude la gara. Duello tra torri, Donati contro Sforzini. Quella di Torrente è l’intuizione giusta, s’arrabbia solo con Forestieri, in campo da 5’, espulso per una parolaccia all’arbitro a gara quasi finita. Sarà multato, per ora s’è gia beccato lo shampoo dal tecnico, da restare a capelli dritti. © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Pichlmann al 43’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 7; Cangi 5,5, Mareco 5,5, Maietta 6,5, M. Scaglia 6; Russo s.v. (dall’11’ p.t. Doninelli 5,5), Esposito 6, Hallfredsson 6; D’Alessandro 6 (dal 38’ s.t. Mancini s.v.), Ferrari 5 (dal 38’ s.t. Pichlmann 7), Gomez 6,5. PANCHINA Nicolas, Ceccarelli, Pugliese, Jorginho. ALLENATORE A. Mandorlini 6,5. BRESCIA (4-3-2-1) Leali 6; Zambelli 6, Magli 5,5, De Maio 6, Dallamano 5,5 (dal 38’ p.t. M. Mandorlini 6); El Kaddouri 6,5, Budel 6, Paghera 6 (dal 29’ s.t. Salamon 5,5); L. Scaglia 6,5 (dal 19’ s.t. Vass 5,5), Juan Antonio 6,5; Feczesin 6,5. PANCHINA Arcari, Ramos Martinez, Cordova, Maccan. ALLENATORE Scienza 6,5. ARBITRO Ostinelli di Como 6,5. GUARDALINEE Ciancaleoni 6 - Longo 6. AMMONITI Zambelli (B), Doninelli (V) e Salamon (B) per gioco scorretto; Pichlmann (V) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.910, incasso di 50.560 euro; abbonati 10.543, quota di 97.317 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 2-1. Angoli 6-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CENITI VERONA Ci pensa un austriaco quasi dimenticato a scaldare Verona: bastano 5’ a Thomas Pichlmann per mandare, a un amen dal fischio finale, all’inferno il Brescia (5a sconfitta di fila) a cui stava stretto persino il pari. Un sinistro a giro, perfido e quasi al replay: per un paio di secondi i 12 mila del Bentegodi hanno smesso di respirare e osservato in silenzio la parabola del tiro decisivo che sembrava non voler mai planare, prima di morire sotto l’incrocio. Poi è stata festa per l’intero stadio, tranne per i circa 200 tifosi ospiti, arrivati nonostante un tardivo divieto di trasferta emesso ieri mattina per paura d’incidenti dopo il «no» alla manifestazio- ne dedicata a Paolo Scaroni (invalido dal 2005 a seguito degli scontri con la polizia). Esulta Mandorlini: nel giorno dell’esordio con gli avversari del figlio Matteo («Quando ho visto che entrava, volevo andare ad abbracciarlo... Per me è come un doppio successo»), ritrova la vittoria in casa, mancava dal 4 settembre, grazie a un giocatore finora ai margini. E può alzare la testa: playoff a 2 punti, lunedì a Bari prova di maturità. Corioni non cambia Aria pesan- te, invece, respira Scienza: «Non temo per la panchina. E poi: vi sembriamo in crisi?». Non ha tutti i torti: a Verona il Brescia ha gestito la partita, creando le palle gol più importanti (Rafael strepitoso su Scaglia e Feczesin). Ma alla fine ha raccolto zero, come accade da troppo tempo, anche per le debolezze dell’attacco. Adesso bisogna capire che cosa vuole la società: se basta far crescere i giovani, salvarsi e aspettare tempi migliori, non ha senso cambiare. E il presidente Corioni (ieri per la prima volta al seguito) sembra, al momento, assecondare questa ipotesi: «Non esonero un tecnico per i risultati negativi, ma solo se non ha la squadra dalla sua parte: non è il nostro caso». © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore PICHLMANN (Verona) L’uomo della provvidenza si alza dalla panchina e inventa il gol da tre punti LA SORPRESA PRIMO GOL DI SCOGNAMIGLIO JUVE STABIA VICENZA 1 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Scognamiglio al 18’ s.t. h 7,5 il migliore CAZZOLA (Juve Stabia) Qualità e quantità: suo l’assist per Scognamiglio, poi fa tremare la traversa JUVE STABIA (4-4-2) Colombi 6,5; Maury 6, Molinari 6, Scognamiglio 6,5, Di Cuonzo 6; Raimondi 6 (dal 12’ s.t. Danilevicius 5,5), Cazzola 7,5, Scozzarella 6,5, Zito 7 (dal 16’ s.t. Tarantino 6); Mbakogu 6,5, Sau 6 (dal 24’ s.t. Baldanzeddu 6). PANCHINA Seculin, Erpen, Biraghi, Mezavilla. ALLENATORE Braglia 7. VICENZA (4-3-3) Frison 6,5; Gavazzi 5, Martinelli 5,5, Augustyn 5, Bastrini 6 (dal 15’ s.t. Giani 6); Rigoni 5,5, Paro 6 (dal 19’ s.t. Paolucci 5,5), Soligo 5; Tulli 5,5 (dall’8’ s.t. Mustacchio 6), Baclet 5, Botta 5,5. PANCHINA Acerbis, Misuraca, Abbruscato, Rossi. ALLENATORE Cagni 5,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6. GUARDALINEE Marrazzo 6 – Boiano 6. AMMONITI Scozzarella (JS), Augustyn (V) e Cazzola (JS) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.431, incasso di 20.747 euro; abbonati 1.606, quota di 20.500 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 6-2. In fuorigioco 2-0. Angoli 12-4. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4'. GIANPAOLO ESPOSITO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) Non fosse per la penalizzazione la Juve Stabia volerebbe in classifica a ridosso della zona playoff. Il fortino innalzato dal Vicenza di Cagni resiste solo fino a metà ripresa quando Scognamiglio mette a segno il suo primo gol in B sfruttando un angolo di Tarantino ed un successivo assist di Cazzola. Una squadra in piena salute quella gialloblù, alla quarta vittoria casalinga di fila. L’intelligente turnover attuato da Braglia, dopo la sconfitta di Varese, regala freschezza alla squadra che domina dal primo all’ultimo minuto un Vicenza (che in questo campionato ha sempre subito almeno una rete) troppo brutto per essere ve- ro. Del tutto incomprensibile la scelta di Cagni di lasciar fuori Abbruscato e Misuraca, con Paolucci gettato nella mischia solo a risultato compromesso. La chiave La Juve Stabia vince la partite sulla sua fascia sinistra dove Zito fa il bello e cattivo tempo contro Soligo e Gavazzi. E nel secondo tempo Braglia si traveste anche da stratega, cambiando un paio di volte il modulo con un 4-3-3 super offensivo con Mbakogu come interno mancino di centrocampo. Il bunker vicentino è già vicino al tracollo intorno alla mezz’ora, quando un tambureggiante assedio gialloblù, durato tre minuti e quattro angoli consecutivi, vede prima Sau, poi Maury ed infine Cazzola sfiorare il vantaggio. Dopo l’intervallo non cambia l’inerzia e al decimo angolo il «piattone» di Scognamiglio beffa Frison sottomisura. Sull’ultima azione del Vicenza, Martinelli di testa costringe ad un miracolo Colombi, seguito in tribuna dal d.g. Marino dell’Atalanta. Il lutto Ieri pomeriggio si è spen- to per malattia l’avvocato Lugi Arena, figura di spicco del tifo vicentino: è stato presidente del centro coordinamento club biancorossi dal 1998. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 SERIE BWIN 13a GIORNATA Pescara, altro show Sansovini superstar Doppietta dell’attaccante e rete di Kone: Varese k.o. Zeman eguaglia il suo record di vittorie di fila: sono 5 PESCARA VARESE 3 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Sansovini (P) al 20’, De Luca (V) al 29’ p.t.; Kone (P) al 23’, Sansovini (P) al 26’ s.t. PESCARA (4-3-3) Pinsoglio 5,5; Zanon 5,5, Romagnoli 6, Capuano 5,5, Balzano 6; Kone 6 (dal 27’ s.t. Soddimo 6), Verratti 6,5, Cascione 7; Sansovini 7,5 (dal 28’ s.t. Gessa 6,5), Maniero 5,5, Insigne 7. PANCHINA Cattenari, Petterini, Bacchetti, Nicco, Giacomelli. ALLENATORE Zeman 7. VARESE (4-4-2) Bressan 6; Cacciatore 5,5, Troest 6, Terlizzi 6, Grillo 5,5; Zecchin 5,5 (dal 28’ s.t. Cellini 5,5), Corti 5, Kurtic 6, Carrozza 5,5 (dal 21’ s.t. Lepore 5,5); De Luca 6,5, Neto Pereira 5 (dal 15’ s.t. Martinetti 5,5). PANCHINA Moreau, Pucino, Camisa, Filipe. ALLENATORE Maran 5,5. ARBITRO Tommasi di Bassano 5. GUARDALINEE Masotti 7 - Manna 7. AMMONITI Sansovini (P), Insigne (P), De Luca (V), Zecchin (V) e Cacciatore (V) per gioco scorretto; Romagnoli (P) e Kone (P) per comportamento non regolamentare; Terlizzi (V) e Neto Pereira (V) per proteste. NOTE paganti 12.495, incasso di 117.034 euro; abbonati 2.882, quota di 15.590,41 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 2-3. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO GENNARO BOZZA PESCARA Lo splendore e l’orrore, nella stessa partita, ma alla fine prevalgono i meriti di chi, pur sbagliando molto, interpreta il calcio come gioia e bellezza, di chi crea spettacolo. Stavolta, il Pescara deve faticare più che in altre occasioni, perché ha di fronte un Varese duro e scorbutico, ma l’opera di erosione, lenta e costante, finisce col disintegrare questo muro di roccia. Così, la chiusura è in gloria: Sansovini supereroe e capocannoniere, il Pescara al sesto successo in casa in altrettante gare e ancora da solo al secondo posto, senza parlare del suo attacco stratosferico, 32 gol, con spettatore inconsueto il presidente del Coni, Gianni Petrucci. E Zeman che eguaglia il suo record di vittorie consecutive, 5, come con la Lazio in A nel 1994-95 e con la Salernitana in B nel 2001-02. Ma in quei casi le serie arrivarono nel girone di ritorno. Adesso, sembra che Zeman abbia accelerato i tempi della realizzazione della sua opera. 4 1-0 Marco Sansovini, 31 anni, capitano del Pescara: con la doppietta al Varese va in testa alla classifica marcatori (con Tavano) a 9 reti aprono varchi nel Varese. Insigne si inventa un paio di dribbling, palla a Sansovini che fa da sponda per Kone e quest’ultimo, in ombra per tutta la gara, si gira e segna. E’ una liberazione per il Pescara, che, alleggerito nel risultato e nell’anima, crea un piccolo gioiello. Lancio lunghissimo di Insigne da sinistra, Sansovini arriva da destra e fa tutto al volo, controllo e tiro nell’angolo opposto. Le sofferenze sono dimenticate, il campo magicamente si allarga, il Pescara si avvicina di nuovo al gol. Resta il tempo per una reazione d’orgoglio del Varese, tentativi di Martinetti e De Luca respinti da Pinsoglio, poi è l’apoteosi. LAPRESSE Il risveglio Cascione e Insigne 2 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Tavano al 40’ p.t. e al 34’ s.t. EMPOLI (4-4-2) Pelagotti 6,5; Vinci 6, Ficagna 6 (dal 20’ s.t. Mori 6), Stovini 6,5, Regini 6; Saponara 7, Guitto 6,5, Signorelli 6,5, Lazzari 6,5 (dal 24’ s.t. Tonelli 6); Tavano 7,5, Mchedlidze 6 (dal 29’ s.t. Dumitru 5,5). PANCHINA Dossena, Gorzegno, Bianchi, Cesaretti. ALLENATORE Pillon 7. NOCERINA (3-4-3) Gori 5,5; Pomante 6, De Franco 5,5, Di Maio 6; Del Prete 6 (dal 1’ s.t. Scalise 6), Marsili 6,5, Bruno 5,5, Donnarumma 6,5; Caturano 5,5 (dal 1’ s.t. Castaldo 6), Plasmati 5,5 (dal 1’ s.t. Catania 6), Farias 6,5. PANCHINA Russo, Nigro, Alcibiade, Sacilotto. ALLENATORE Auteri 5,5. ARBITRO Massa di Imperia 5,5. GUARDALINEE Paganessi 6 – Di Francesco 6. AMMONITI Saponara (E), Bruno (N) e Tonelli (E) per gioco scorretto; Vinci (E) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.412, incasso di 8.907,50 euro; abbonati 1.474, quota di 7.086,53 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 1-3. In fuorigioco 2-0. Angoli 0-0. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 2’. GIACOMO CIONI EMPOLI (Firenze) sempre pericoloso, meno Plasmati e l’ex Caturano. Pelagotti si supera sull’attaccante brasiliano di proprietà del Chievo. Ma subito dopo, al 40’, Tavano viene imbeccato con un cross dell’ottimo Saponara, e di controbalzo segna in diagonale. Bel gol che però non doma la Nocerina. Cambi giusti A inizio ripresa Au- Se questa sia la gara della svolta lo si vedrà solo sabato in casa contro l’AlbinoLeffe. Intanto l’Empoli incassa, con la Nocerina, una vittoria che mancava da oltre un mese: 3-2 alla Reggina, era fine settembre e c’era Aglietti in panchina. Riecco Tavano Un successo che porta la firma di Ciccio Tavano: tiro al volo di sinistro e punizione col suo destro a girare. Due gol pesanti che lo riportano in testa alla classifica marcatori, ma soprattutto una doppietta che restituisce un po’ di serenità a una squadra ormai timorosa dopo 8 sconfitte. Pillon si gode anche il suo primo successo dopo 3 stop e due pareggi. Insomma con la Nocerina l’Empoli torna a respirare. E se la prestazione non è stata eccezionale poco importa. I campani spingono e tengono palla sulle ali del 4-2 alla Samp. Farias è è il punteggio più gettonato nella giornata, mai 5 partite sono finite con lo stesso punteggio. E altri due 1-0 sono arrivati in trasferta 3 le squadre imbattute in casa: caduto il Grosseto, restano Torino, Pescara e Padova © RIPRODUZIONE RISERVATA RITORNO AL SUCCESSO DOPPIETTA DEL CAPITANO: CADE LA NOCERINA EMPOLI NOCERINA le reti: eguagliato il minimo stagionale dell’8ª giornata. Minimo assoluto per quelle in trasferta, 8: alla 14ª erano 9 le doppiette: di Boakye, Sansone, Sansovini, Tavano. Quattro anche alla 4ª SANSOVINI (Pescara) Due gol, il secondo dei quali da campione, più l’appoggio a Kone per il 2-1 Ci pensa Tavano L’Empoli respira Magia di Cutolo 22 Il Padova in casa non perde colpi 0 h 7,5 il migliore teri stravolge tutto con tre cambi dagli spogliatoi. Mossa che, con Castaldo e Catania rende ancora più pericolosa la Nocerina. Ma sulle loro conclusioni è sempre pronto Pelagotti che salva il risultato in almeno due occasioni. Ancora un affondo di Saponara, fermato da Bruno, dà l’opportunità a Tavano di chiudere i conti. La sua punizione dai 25 metri è angolata, ma Gori ci mette del suo ed è il 2-0 definitivo. Se l’Empoli sia davvero risorto è troppo presto per dirlo. Intanto lo schema vincente è chiaro: palla a Tavano. 1 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Cutolo al 18’ p.t. PADOVA (4-3-3) Perin 6; Donati 6, Schiavi 6, Legati 6, Renzetti 6,5; Bovo 6 (dal 18’ s.t. Jidayi 5,5), Milanetto 6 (dal 23’ s.t. Italiano 6), Cuffa 6 (dal 33’ s.t. Osuji s.v.); Cutolo 7,5, Ruopolo 6, Lazarevic 7. PANCHINA Cano, Portin, Drame, Cacia. ALLENATORE Dal Canto 7. LIVORNO (4-3-3) Bardi 7,5; Meola 5,5 (dal 1’ s.t. Schiattarella 7), Bernardini 6, Perticone 6, Salviato 5; Filkor 6 (dal 16’ s.t. Bigazzi 6), Genevier 6,5, Luci 6; Rampi 5,5, Paulinho 5 (dal 24’ s.t. Piccolo 6), Dionisi 6. PANCHINA Mazzoni, Remedi, Prutsch, Dell’Agnello. ALLENATORE Novellino 5,5. ARBITRO Giacomelli di Trieste 6,5. GUARDALINEE Crispo 6 - Vivenzi 6. ESPULSI il tecnico Novellino (L) al 30’ p.t. AMMONITI Cuffa (P), Milanetto (P), Perticone (L), Ruopolo (P) e Jidayi (P) per gioco scorretto; Genevier (L) e Dionisi (L) per proteste. NOTE paganti 3.393, incasso di 33.961 euro; abbonati 4.487, quota non comunicata. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 2-7. In fuorigioco 3-4. Angoli 7-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO GUGLIELMO LONGHI PADOVA Cambia l’orario, non l’abitudine: sei vittorie su sei all’Euganeo. Il Padova salta il pranzo, torna a correre, cancella lo stop di Crotone, ma fatica e molto, perché il Livorno, nervoso come il suo allenatore, gli complica la vita fino all’ultimo. Dal Canto lascia Cacia in panchina e parte con Ruopolo centravanti, Cutolo e Lazarevic esterni. Scelta logica, perché il doppio centravanti, di per sé un azzardo tattico, diventa controproducente se manca la condizione fisica. Lo splendido gol di Cuotolo (girata al volo di sinistro su lancio di Renzetti, male Salviato che salta a vuoto) arriva in tempi brevi e facilita le co- L’AlbinoLeffe va Castori, è finita ALBINOLEFFE ASCOLI 1 0 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Germinale al 7’ p.t. ALBINOLEFFE (4-2-3-1) Offredi 6; Luoni 6, D’Aiello 6, Bergamelli 6, Piccinni 6,5; Previtali 6,5, Hetemaj 6; Pacilli 6,5 (dal 31’ s.t. Cisse s.v.), Laner 6,5, Cristiano 6 (dal 25’ s.t. Girasole s.v.); Germinale 6,5 (dal 46’ s.t. Daffara s.v.). PANCHINA Chimini, Lebran, Torri, Regonesi. ALLENATORE Fortunato 6,5. ASCOLI (4-2-3-1) Guarna 6,5; Ciofani 6 (dal 29’ p.t. Beretta 6), Andelkovic 6, Giovannini 6, Faisca 6; Pederzoli 6, Di Donato 6,5; Gazzola 6, Sbaffo 6 (dal 12’ s.t. Falconieri 6), Papa Waigo 5,5; Romeo 5,5 (dal 25’ s.t. Soncin s.v.). PANCHINA Maurantonio, Vitiello, Parfait, Tamburini. ALLENATORE Castori 5,5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6. GUARDALINEE Citro 6 – Vicinanza 6. TAVANO (Empoli) Non soltanto la doppietta, ma una prestazione generosa anche in difesa PADOVA LIVORNO se. Il Padova prova a comandare, ma il centrocampo stenta a costruire: Milanetto pensa ma passeggia, Bovo e Cuffa corrono ma senza molta lucidità. Dal Canto, che li vede alla frutta, nel secondo tempo e in momenti diversi li cambierà tutti e tre. E allora, prodezza di Cutolo a parte, il valore aggiunto diventa Lazarevic, talento sloveno di 21 anni, rapido di testa e di gambe: è vero, sbaglia il contropiede che potrebbe chiudere la partita, anche se Bardi in uscita è bravissimo a chiudergli lo spazio. Ma poi, quando Renzetti comincia a spingere dalla sua parte, diventa quasi imprendibile. L’ira di Walter La partita di Novellino dura mezz’ora. Lui non gradisce (eufemismo) la terza espulsione stagionale, la seconda di fila: «Stavo solo dicendo a Dionisi di giocare, non di protestare. E’ umiliante essere buttato fuori da un arbitro di 30 anni». Poi la frecciatina: «Se Conte fa queste cose, è un sanguigno. Se le faccio io, sono un casinista». Polemiche a parte, il Livorno s’intorciglia su se stesso, paga troppi errori individuali, come quelli di Paulinho. «Questa squadra mi porta male», aveva detto in estate ripensando alla prima, fallimentare esperienza. Tipico esempio di autogufata. Il bilancio a oggi è di due pali, un rigore sbagliato e un numero non ben precisato di gol mangiati. Le cose migliorano con Schiattarella: l’inedito 4-3-3 ha una scossa, trova più spinta e più velocità. Ma non basta per il pareggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7,5 il migliore BARDI (Livorno) Tre parate strepitose: 19 anni e un grande futuro davanti. Come Perin SFIDA SALVEZZA DECIDE GERMINALE: QUINTA SCONFITTA DI FILA PER L’ASCOLI © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7,5 il migliore RISCATTO LIVORNO K.O. E NOVELLINO ANCORA ESPULSO I NUMERI DELLA B i pareggi: era già successo alla 4ª (5 vittorie in casa e 6 fuori) La chiave Eppure, il primo tempo è una sofferenza, complice anche un arbitro che concede tutto ai varesini e castiga pignolescamente i pescaresi, a favore dei quali fischia la prima punizione addirittura al 38’. Comportamento che poi cambia nel- la ripresa, quando Tommasi diventa cattivo con tutti, alla pari. Gioco, comunque, quasi zero. Solo un lampo del Pescara, al 20’, con un’azione bellissima: Cascione a Maniero, che difende la palla e la ridà a Cascione che l’appoggia a Sansovini per un facile gol. Questo è lo splendore. L’orrore arriva al 29’: palla regalata a De Luca, il migliore dei suoi, uscita fuori tempo di Pinsoglio, palla che va lenta verso la rete, Capuano può intercettarla facilmente, ma, inspiegabilmente, la lascia sfilare in rete. Il Varese chiude i varchi e per poco non raddoppia, con Carrozza al 30’ che, solo in area, manda fuori. 4 AMMONITI Gazzola (As) per gioco scorretto; Papa Waigo (As) e Soncin (As) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 544, incasso di 2.791 euro; abbonati 1.354, quota di 3.285 euro. Tiri in porta 3-1. Tiri fuori 4-8. In fuorigioco 3-2. Angoli 5-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. FULVIO FACCI BERGAMO Per la seconda volta in campionato l’AlbinoLeffe non subisce gol ed è vittoria: 1-0 come era accaduto col Padova. Della rara e ritrovata sicurezza difensiva ne ha fatto le spese l’Ascoli (quinta sconfitta consecutiva) che oggi dovrebbe divorziare da Castori: Massimo Silva possibile sostituto. L’Ascoli ha avuto a disposizione oltre 80’ di gioco per rimontare il gol messo a segno da Germinale al 7’ (prima rete in B) ma non è mai stato realmente pericoloso. E questo finisce per legittimare il successo di misura dei bergamaschi. La vittoria contribuisce a puntellare la posizione di Fortunato mentre quella di Castori rimane in discussione. Di certo la differenza tra la prestazione delle due squadre non è stata abissale e il gioco espresso complessivamente è stato su valori piuttosto modesti: si può dire che abbia vinto la squadra che ci ha provato di più, ma l’AlbinoLeffe, oltre al gol segnato, ha avuto almeno un altro paio di spunti di rilievo mentre Offredi ha svolto solo ordinaria amministrazione. Lampo decisivo L’Ascoli ha finito con l’esercitare un discreto possesso palla ma si è costantemente smarrito al limite dei sedici metri. Questo anche quando Castori è passato al 4-4-2 inserendo Beretta, un ex, al posto di Ciofani. Dopo sette minuti di gioco il gol partita, una delle poche cose belle della gara. Tacco smarcante di Cristiano per Piccinni e cross di quest’ultimo dal fondo per lo stacco di testa di Germinale. Un lancio in profondità di Pacilli per Germinale, che non ci arriva, al 15’ e un tiro di Laner, centrale, al 19’ sono gli altri spunti del primo tempo. Nella ripresa ricordiamo solo un tiro di Laner al 6’ neutralizzata da una gran parata di Guarna. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 6,5 il migliore PICCINNI (AlbinoLeffe) Suo l’assist, sue tante sgroppate in fascia e una buona guardia difensiva. MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 SERIE BWIN 13a GIORNATA Sassuolo pigliatutto Il Modena è travolto Clamorosa vittoria nel derby Boakye e Sansone irresistibili E ora Pea aspetta il Torino DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI MODENA Il settimo derby della Ghirlandina verrà ricordato come il più sbilanciato nella breve storia della sfida del calcio modenese tanto è il divario di gioco e occasioni che divide le due squadre, guardando al dominio in lungo e in largo del Sassuolo, padrone indiscusso della partita. La squadra di Pea trasforma la gara ufficiale in un comodo allenamento, quasi una passeggiata di salute dopo il triplo vantaggio maturato all’intervallo. Le doppiette di Sansone e Boakye e l’assolo di Masucci sono cinque squilli lanciati al Torino che sabato prossimo verrà qui per il match-clou della categoria. Viceversa, per il Modena il risultato è un incubo che mette sotto accusa tutta la squadra e anche la panchina perché la posizione Bergodi, dopo quattro risultati utili, torna in bilico e la trasferta di Varese può diventare il crocevia della stagione. Modena indifeso Subito i giallo- blù rischiano grosso perché il mediocre Tozzi, rimasto a 40 metri dall’azione, non giudica da rigore e da rosso un’affondata di Turati su Sansone. Ma poi la difesa groviera viene bucata a piacimento. Caglioni sbaglia sulla punizione dello 0-1, Carini provoca il penalty (peraltro molto generoso e fischiato per compensazione) del raddoppio, poi arriva il tris su contropiede. Ma tutto il Modena fa acqua e i sigilli di Greco (colpo di testa da punizione) e Fabinho nel recupero non salvano nulla. Così la curva contesta Bergodi e i giocatori, mentre in sala stampa monta il nervosismo del capitano Perna che dopo un alterco con un paio di cronisti fa un’autocritica: «Chiediamo scusa a tutti, abbiamo fatto schifo». 8 h il migliore SANSONE (Sassuolo) Devastante: doppietta su calci piazzati, un rigore preso e anche un assist IL FILOTTO IL CITTADELLA CEDE ALLO SCADERE Gubbio, con Simoni non si cade più Boisfer da tre punti EURO GRILLI GUBBIO (Perugia) Gianluca Sansone, 24 anni, prima stagione a Sassuolo: sale a 5 gol SESTINI Sassuolo immaginifico In un colpo solo, il Sassuolo passa da squadra cinica, per l’ottimizzazione dei pochi gol segnati prima di questo derby, a immaginifica, per il volume di occasioni, gioco e reti espresso in 90’. Il nuovo cambio di modulo, con la conferma della difesa a tre e l’abbondanza del centrocampo a cinque, premia le letture di Pea che vince largo anche la sfida tattica con Bergodi. Sansone apre le danze con una punizione velenosa che rimbalza davanti a Caglioni e s’insacca beffarda. Poi Sansone continua il suo show guadagnando e infilando un rigore furbo che vale il raddoppio, quindi nel recupero Boakye manda al bar Ciaramitaro e Perna chiudendo lo slalom con un fendente sul palo di Caglioni, ancora una volta poco reattivo. Nella ripresa Sansone brucia la sua fascia fino alla linea di fondo per favorire con un assist al bacio il poker di Boakye, infine il neoentrato Masucci completa la cinquina con un’infilata di 30 metri e rasoterra da scuola del calcio. © RIPRODUZIONE RISERVATA MODENA SASSUOLO 2 5 Ma non chiamatela «zona Simoni». Perché se Ciofani a Livorno, con la complicità del portiere Bardi, ha firmato il gol dell’1-1 nel recupero e se Boisfer contro il Cittadella ha azzeccato in mischia la zampata vincente a 1’ dalla fine «è una coincidenza», dice l’esperto tecnico. Nonno Gigi però sorride. Quello che da un paio di settimane è diventato il «suo» Gubbio e ha conquistato 7 punti in 3 partite sembra aver ritrovato un grande carattere. Dote indispensabile per rincorrere la salvezza. GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-3 MARCATORI Sansone (S) al 13’ e su rigore al 31’, Boakye (S) al 46’ p.t.; Boakye (S) al 7’, Greco (M) al 23’, Masucci (S) al 33’, Fabinho (M) al 47’ s.t. MODENA (4-4-2) Caglioni 5; Jefferson 5, Turati 4,5, Perna 4,5, Carini 5; Nardini 5, Giampà 5 (dal 34’ s.t. Ciaramitaro 5), Dalla Bona 5, (dal 1’ s.t. De Vitis 5,5), Fabinho 5,5; Stanco 5 (dal 16’ s.t. Gilioli 5), Greco 5. PANCHINA Guardalben, Milani, Petre, Bernacci. ALLENATORE Bergodi 4,5. Partita a scacchi Foscarini chie- de a Vitofrancesco di sfruttare h 7 il migliore GUBBIO CITTADELLA GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Boisfer al 44’ s.t. GUBBIO (4-1-4-1) Donnarumma 6,5; Bartolucci 6, Cottafava 6, Benedetti 6, Caracciolo 6; Boisfer 7; Bazzoffia 6 (dal 26’ s.t. Mario Rui 6), Sandreani 6, Raggio Garibaldi 6 (dal 21’ s.t. Almici 6), Graffiedi 6,5 (dal 32’ s.t. Ragatzu s.v.); Ciofani 6. PANCHINA Farabbi, Gerbo, Paonessa, Mendicino. ALLENATORE Simoni 6,5. CITTADELLA (4-3-3) Cordaz 6; Vitofrancesco 6,5, Martinelli 6, Gasparetto 6, Scardina 6; Branzani 6 (dal 45’ s.t. Bellazzini s.v.), Baselli 6, Busellato 6; Di Roberto 6 (dal 32’ s.t. Job s.v.), Di Carmine 5,5, Di Nardo 6 (dal 34’ p.t. Maah 6). PANCHINA Pierobon, Gorini, Martignago, Carra. ALLENATORE Foscarini 6. ARBITRO Baratta di Salerno 6,5. GUARDALINEE Argiento 6,5 – Pegorin 6,5. AMMONITI Vitofrancesco (C), Baselli (C), Cottafava (G) e Benedetti (G) per gioco scorretto; Scardina (C) e Sandreani (G) per comportamento non regolamentare. BOISFER (Gubbio) Il francese è il metronomo, fa scudo e mette del suo in tutte le azioni del Gubbio NOTE paganti 1.065, incasso di 10.615 euro; abbonati 2.475, quota di 18.536 euro. Titi in porta 4 (con una traversa)–5. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 3-1. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’. AMMONITI Ciaramitaro (M), Magnanelli (S) e Perna (M) per gioco scorretto. la fascia destra per cercare di scardinare le cerniere umbre. Irrobustisce il centrocampo e aspetta il momento buono per piazzare le ripartenze. Simoni risponde con Boisfer scudo davanti alla difesa, maschera l’attaccante Bazzoffia da laterale di centrocampo e si affida a Ciofani e Graffiedi per portare lo scacco matto. I due schieramenti si controllano a vicenda e le emozioni sono rare. NOTE paganti 5.165, incasso di 52.557 euro; abbonati 3.141, quota di 29.138 euro. Tiri in porta 2-7. Tiri fuori 3-0. In fuorigioco 0-7. Angoli 3-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’. Questione di grinta L’equilibrio rischia di saltare due volte intorno alla mezzora del primo tem- po: prima Di Nardo di testa si mangia un gol che sembrava fatto, subito dopo Donnarumma è straordinario su una conclusione sottomisura di Di Roberto. L’occasione per il Gubbio giunge al 6’ della ripresa: Graffiedi fa partire un siluro che finisce contro la traversa e poi sul fondo. Quando ormai la partita sembra finita ci pensa Boisfer in mischia a marcare il gol della vittoria. Il Cittadella prova a reagire, ma al 5’ di recupero la conclusione di Di Carmine si perde in curva. SASSUOLO (3-5-2) Pomini 6; Marzoratti 6, Piccioni 6,5, Terranova 6; Laverone 6,5 (dal 28’ s.t. Consolini 6), Magnanelli 6,5, Cofie 7, Valeri 6, Longhi 6,5; Boakye 7,5 (dal 35’ s.t. Falcinelli s.v.), Sansone 8 (dall’11’ s.t. Masucci 6,5). PANCHINA Bassi, Bianco, Cappelletti, Marchi. ALLENATORE Pea 7,5. ARBITRO Tozzi di Ostia 5. GUARDALINEE Meli 5 - Santuari 6. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMA DIVISIONE IL PERSONAGGIO Sabatini, l’inattività paga «L’anno a casa è servito» Il tecnico è primo con il Frosinone: «Non ci credevo, ho imparato a dare la seconda chance» la scheda CARLO SABATINI 51 ANNI ALLENATORE DEL FROSINONE Carlo Sabatini (nella foto DANNIBALE) è nato a Perugia il 23 settembre 1960. Dopo varie esperienze nei settori giovanili, ha allenato il Padova dal 2008 al 2010 ed stato esonerato 2 volte e 2 volte richiamato. Da luglio scorso allena il Frosinone. MATTEO BREGA «Ero gracile, poco determinato e facevo molta panchina. Così ho smesso di giocare». Quel ragazzino di vent’anni che decise di dire basta con il calcio giocato ora ne ha 51 e della panchina ha fatto il suo luogo di lavoro. Carlo Sabatini è ripartito l’estate scorsa da Frosinone e dopo due mesi di campionato si ritrova in testa al girone B della Prima divisione insieme con il Pergocrema. Il via dal basso «Forse è proprio la determinazione la qualità che mi ha aiutato di più per farmi strada come allenatore — aggiunge Sabatini — sono partito con i pulcini della Pontevecchio, bambini di 8-9 anni. Ho fatto le scuole calcio e i camp estivi a Padova. Tutto questo per me è motivo di vanto». Anche perché poi, nel giro di due decenni, è arrivato a conqui- 1 La promozione in Serie B ottenuta da Sabatini: nel 2008 09 ha vinto i playoff di Prima divisione con il Padova dopo la finale con la Pro Patria. starsi la B sul campo con il Padova. Una storia d’amore complicata, tra addii (due) e ritorni (due). «E’ stata un’esperienza che mi ha lasciato un ricordo molto positivo, anche se ho sofferto per il distacco». Sabatini arriva nella società biancoscudata all’alba dei 30 anni e oltre ad allenare i piccoli calciatori svolge il ruolo di tutor per i ragazzi un po’ più grandi che viaggiano quotidianamente. Tra di loro futuri professionisti come Gastaldello, Foggia, Andreolli e un certo Del Piero: «Alessandro aveva grandi qualità tecniche e molto sale in zucca. Ricordavo sempre ai giovani come lui avesse appeso un poster di Platini in camera ammirandolo ogni giorno nella speranza di eguagliarlo. Aveva una voglia feroce di arrivare». Tratti simili insomma tra lui e Ale. 1 0 Dribbling burocratici Anche perché Sabatini ha pagato il suo curriculum scarno di calciatore: «Ho potuto fare il corso di allenatore di seconda categoria a 47 anni e con 26 stagioni alle spalle soltanto per un’apertura della Figc che ha creato una graduatoria per tutti quelli come me. Addirittura ho avuto bisogno di una deroga federale triennale per poter guidare la Primavera del Padova». Poi nel settembre 2010 ha conseguito l’abilitazione a tecnico di prima categoria: nel gruppo c’erano anche Di Francesco e Sannino, arruolati in B. Mentre lui era a casa. «L’anno da disoccupato mi è pesato perché venendo dal settore giovanile non mi era mai capitato. Mi sono arrivate pochissime proposte concrete e, onestamente, mi aspettavo di rientrare prima nel giro. Ne ho approfittato per aggiornarmi. Ho seguito molto la B e la Lega Pro. Le buone intuizioni dei colleghi si trovano in tutte le categorie». Dagli anni nel settore giovanile ha mutuato un’attitudine che riversa anche ora sul suo gruppo: «Ho imparato a dare una seconda chance a tutti, non scarico nessuno». A meno di 100 chilometri ci sono Roma e il fratello Walter («Non lavoreremo mai insieme perché a entrambi non piacerebbe annusare l’aria dei raccomandati»), mentre a Frosinone negli spogliatoi il responsabile operativo Salvini ha appeso le foto dei primi gol stagionali: «Ci ricordano la forza e l’entusiasmo del gruppo». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA SITUAZIONE Viareggio: oggi il nuovo allenatore? La Feralpi Salò sta provando Sedivec Domenica la Ternana va dalla Spal Il Viareggio è ancora senza allenatore, dopo il divorzio di sabato da Maurizi e la gara di domenica con Bertolucci: oggi la società dovrebbe annunciare la scelta tra Favarin, Firicano, Tazzioli, Tosi e Bellini. Una novità per la Feralpi Salò: a breve l’ingaggio dell’attaccante Sedivec (ex Salernitana). Questa la situazione nei due gironi di Prima divisione dopo 10 giornate e le partite del prossimo turno. GIRONE A Ternana p. 23; Taranto ( 1) 19; Sorrento ( 2) 19; Lumezzane 17; Carpi e Como ( 1) 16; Tritium 15; Pro Vercelli 14; Pisa 13; Foggia ( 1) e Avellino 11; Reggiana ( 2) e Monza 10; Spal ( 2) 9; Benevento ( 6) 9; Pavia 8; Viareggio ( 1) 4; Foligno ( 3) 1. Così domenica (inizio alle ore 14.30): Avellino Reggiana; Carpi Foggia; Foligno Pisa; Lumezzane Monza; Pavia Pro Vercelli; Spal Ternana; Taranto Como; Tritium Benevento; Viareggio Sorrento. GIRONE B Frosinone e Pergocrema p. 18; Carrarese ( 1) e Portogruaro 17; Alto Adige 16; Cremonese ( 6), Barletta, Lanciano ( 1) e Trapani 15; Siracusa ( 3) 14; Triestina e Piacenza ( 4) 12; Spezia 11; Andria 10; Latina 9; Prato e Feralpi Salò 8; Bassano 6. Così domenica (inizio alle ore 14.30): Andria Bassano; Feralpi Salò Spezia; Frosinone Cremonese (lunedì, ore 20.45); Lanciano Latina; Pergocrema Trapani; Portogruaro Barletta; Prato Carrarese; Siracusa Piacenza; Triestina Alto Adige. IL RECUPERO IN SECONDA DIVISIONE Si gioca oggi il recupero della 10 a giornata del girone A Poggibonsi Savona (ore 14.30), rinviata mercoledì 26 su richiesta del Savona, rimasto bloccato col pullman dopo il nubifragio che ha colpito la Liguria. Arbitra D’Iasio di Matera. Questa la classifica: Treviso p. 24; Casale 23; Cuneo e Rimini 20; Santarcangelo 19; Montichiari ( 1) 17; Giacomense 16; Entella e Poggibonsi* 15; Savona* ( 2), Bellaria e Mantova 14; Renate e Sambonifacese 13; Borgo a Buggiano 12; San Marino 10; Alessandria ( 2) 10; Valenzana 7; Pro Patria ( 9) e Lecco 4. (*una partita in meno). 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 MOTOMONDIALE OMAGGIO A SIC INIZIATIVE Autoritratto «Che voli alla cava insieme a Valentino!» Il numero di Max in edicola venerdì è interamente dedicato al mondo delle due ruote. Tra gli articoli anche questo breve autoritratto che Marco Simoncelli aveva scritto a corredo di uno scherzoso test psicologico. sero vedere la palla solo la domenica mattina o a Tiger Woods tenessero la mazza chiusa in cassaforte fino al primo passo sul green. Anche d’inverno, per gli allenamenti precampionato, le motociclette ce le possiamo a malapena immaginare: un paio di sessioni di prove in Malesia, una in Spagna giusto per fare un po’ di messa a punto e non dimenticarsi come si guida, e poi basta. A cuccia diobò! A fantasticare su come andrà la stagione facendo brum brum sul divano del salotto. Ma lo sapevate che noi piloti di MotoGP non poggiamo il sedere sui nostri «ferri» praticamente fino al giorno delle prove? Da non crederci! Astinenza totale fino a due giorni prima della gara! Come se a Messi faces- Dovi col 58 sulla tuta Dorna dice sì a 1’ di casino Quindi, per tenere caldi i riflessi e a bada la fregola, non ci resta che montare sulle nostre moto da cross e girare come degli scalmanati nelle piste sterrate sotto casa. Io abito a Coriano, in piena Romagna, terra di circuiti d’asfalto e soprattutto fantastiche cave, dove in passato mi è capitato di pigliare certi voli che ancora, con Vale e compagnia, siamo lì che ce li raccontiamo. Ma oh!, che ci vuoi fare, la passione è tanta e la voglia è matta. Marco Simoncelli Andrea Dovizioso, 25 anni AFP «Vale, dipingi sul tuo casco i riccioloni di Simoncelli» Uccio, l’amico di Rossi, ha chiesto su twitter suggerimenti per onorare Marco: hanno risposto in 20 mila! GIOVANNI ZAMAGNI L’AFFETTO SULLA RETE L’emozione per la scomparsa di Marco Simoncelli non accenna a diminuire e «la rete» è diventato lo strumento principale per vivere in modo collettivo la tristezza per la scomparsa di Marco o per pensare a quale sia il modo migliore per ricordarlo. Lo ha fatto anche Valentino Rossi, doppiamente coinvolto emotivamente in questo tragico evento, attraverso il suo assistente e grande amico Uccio Salucci. Che ha lanciato un sondaggio tramite il social network Twitter: «Cosa vorreste che Vale facesse per onorare al meglio il Sic a Valencia?», ha scritto nei giorni scorsi. Valanga Sono arrivate oltre 20.000 proposte. Ma anche il resto della rete, dai blog ai siti di moto, è stata riempita di idee per tenere viva la memoria di SuperSic. Non sono mancate, per la verità, anche alcune critiche, con Valentino, o meglio Uccio, accusati di voler strumentalizzare l’avvenimento: niente di più sbagliato, perché l’affetto dei piloti e dei tifosi nei confronti di Simoncelli è assolutamente sincero e genuino, proprio come era Marco. Testa Fortunatamente lo ha ca- pito la maggior parte degli appassionati (e non solo) che, a maggioranza, ha chiesto a Rossi di correre con il casco dell’amico scomparso. Molte le variazioni su questo tema: dall’utilizzare esattamente gli stessi colori, al mettere la faccia di Simoncelli, replicando l’idea del casco utilizzato da Valentino al Mugello nel 2009, oppure disegnarci sopra i riccioloni di Marco. Ma c’è anche chi avverte: «Nel 2010, Lorenzo indossò, autorizzato dalla famiglia, il casco di Tomizawa e venne sommerso di critiche». Moto In tanti hanno invece chiesto a Rossi di correre con una Ducati con gli stessi colori della Honda del Team Gresini, anche in questo caso con diverse sfumature: una metà col tradizionale rosso della Desmosedici, l’altra col bianco del Sic; oppure moto e tuta completamente neri e casco di Simoncelli; una livrea con il numero 58 invece del 46 (in rete girano anche alcune proposte assolutamente originali). Quella del numero è sicuramente un’idea che piace molto: sono tantissimi che vorrebbero vedere su tutte le moto, le tute e i caschi il numero utilizzato da Marco. Utopia Alcuni, poi uniscono l’omaggio al sogno: «Corri con la sua Honda, sali sul gradino più alto del podio e dedicagli la vittoria». In molti vanno oltre e suggeriscono di: «Rompere il contratto con la Ducati, firmare con Gresini nel 2012 e conquistare il titolo con il 58». In alternativa, i tifosi si augurano almeno che Rossi possa effettuare un giro d’onore con la RC212V dell’amico, oppure, come propone Andrei, di fare un giro di pista al contrario. Qualcuno suggerisce un arrivo in parata, altri che Rossi carichi sulla sua moto Mattia Pasini vestito come Marco. Griglia Piace molto anche la proposta di lasciare vuota la casella della pole e il gradino più La provocazione dei tifosi: «Lascia la Ducati e nel 2012 corri con la Honda di Gresini» alto del podio, per dedicarli al Sic: è stato addirittura formato un gruppo su Facebook per portare avanti questa iniziativa, con migliaia di iscritti. Tra le idee più originali, quella che chiede di mettere la scritta «Diobò», slogan di Marco, al posto dei vari sponsor, oppure di effettuare una gara con più sportellate possibile, proprio come piaceva a Simoncelli. Ma, in fondo, ha ragione EMTC74, che in un post scrive: «Vale, tu Sic lo conoscevi bene, noi no. Solo tu sai cosa avrebbe apprezzato». Valentino lo sa bene: ci stupirà anche questa volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 DOMENICA GP ALLE 14 Domenica a Valencia (4.005 m) si corre il GP della Comunità Valenciana, 18ª e ultima prova del Mondiale 2011. Diretta integrale di tutto l’evento su Mediaset Premium, video e interviste su gazzetta.it S Programma Venerdì Prove libere 9.15-9.55 e 13.15-13.55 la 125 10.10-10.55 e 14.10-14.55 la MotoGP 11.10-11.55 e 15.10-15.55 la Moto2 Sabato Prove libere 9.15-9.55 la 125 10.10-10.55 la MotoGP 11.10-11.55 la Moto2 Qualifiche 13-13.40 la 125 13.55-14.55 la MotoGP 15.10-15.55 la Moto2 Domenica Le gare 11 la 125 12.15 la Moto2 14 la MotoGP S CLASSIFICHE MotoGP 1. Stoner 325 campione 2011 2. Lorenzo 260 3. Dovizioso 212 4. Pedrosa 208 5. Spies 156 6. Simoncelli 139 7. Rossi 139 Moto2 1. Bradl 274 2. Marquez 251 3. Iannone 172 4. De Angelis 170 125 1. Terol 282 2. Zarco 262 3. Cortese 225 GDS Uccio Salucci (a sinistra) con Valentino Rossi MILAGRO La gara di Valencia che domenica chiude il campionato 2011, è destinata a trasformarsi in un caldo, affettuoso omaggio a Marco Simoncelli. La Dorna ha in pratica già detto sì alla proposta di papà Paolo che ha chiesto per il figlio «un minuto di casino» con tutte le moto accese insieme — 125, Moto2 e MotoGP —: un momento originale che sarebbe piaciuto a Marco più del tradizionale minuto di silenzio. Intanto appare scontato che la Dorna decida anche di ritirare il numero 58, usato in gara dal pilota morto a Sepang. Dovizioso Un numero che Andrea Dovizioso ha deciso di cucire sulla sua tuta: «Dalla parte del cuore, quello che conta — ha spiegato il forlivese —. Ho corso con Marco in tutti gli anni della mia carriera. Per me era "il rivale" e adesso che non c’è più mi ha lasciato un grande vuoto che spero di convertire in grande determinazione». Capirossi È velato di grande tri- stezza per l’amico scomparso anche l’ultimo GP della carriera di Loris Capirossi. «Sarà difficile vivere il paddock senza Marco, mancherà a tutti quanti. Nessuno avrà voglia di scendere in pista ma dobbiamo farlo per lui e per tutti gli appassionati di motociclismo». Intanto oggi Loris terrà una festa d’addio con i propri tifosi spagnoli al Centro Corte Ingles di Valencia. Commissari Anche gli organizzatori spagnoli ovviamente si stanno mobilitando: innanzitutto i commissari di percorso indosseranno il 58. © RIPRODUZIONE RISERVATA FORMULA 1 Giro più veloce: la Red Bull striglia Vettel (m.d.i.) «Volevamo rallentare Vettel ma avremmo dovuto mettergli davanti una vacca (che in India sono sacre e circolano libere nel traffico per strada; n.d.r.).». A Christian Horner, responsabile della Red Bull, non è andato giù che Seb abbia spinto sino alla bandiera a scacchi per centrare il giro più veloce. Pure Helmut Marko lo ha criticato: «Rischio inutile. Glielo avevamo detto, ma qualche volta non ci ascolta». Intanto è stato reso noto che Pastor Maldonado perderà 10 posizioni sullo schieramento al GP di Abu Dhabi (13 novembre) perché dovrà usare un altro V8, il nono. E per regolamento chi usa più degli 8 motori consentiti in una stagione viene retrocesso. Infine Eric Vergne, 21 anni, guiderà la Red Bull nei test riservati ai giovani piloti ad Abu Dhabi (15 17). 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 CICLISMO LA SCOMMESSA DELLA PROSSIMA STAGIONE Pozzato pista e dieta per il rilancio Il d.s. Scinto: «Pippo è un patrimonio. Forse farà una Sei Giorni e al via in Argentina sarà magro» « CLAUDIO GHISALBERTI Rilanciare Filippo Pozzato. Più che un compito, sembra una missione. Ma quella che si presenta alla coppia Luca Scinto-Angelo Citracca, direttore sportivo e team manager della Farnese, è anche una grande occasione per fare il salto di qualità. Insomma, una scommessa in piena regola. Ma come pensano di giocarla e vincerla? ANGELO CITRACCA team manager Farnese Vini Debutto agonistico? «In Argentina, al Tour de San Luis, a fine gennaio. In Italia debutto al Giro della Provincia di Reggio Calabria (9-12 febbrail, ndr), poi Laigueglia (il 18, ndr) e via per il Belgio». Se gli organizzatori vi invitano. E’ vero che Pozzato, prima di firmare, vi aveva chiesto la garanzia di correre Fiandre e Roubaix? «In fase di trattativa si dicono tante cose. Poi Pippo ha capito che abbiamo la possibilità di fare tante corse. All’Het Volk e a Kuurne ci hanno già invitato in passato, ora che abbiamo anche Pozzato sarà più facile essere al via». «Un intermediario olandese ci ha dato la garanzia dell’invito per Amstel, Fiandre, Gand e Harelbeke a patto che si corra anche Waregem e un’altra gara minore», afferma Citracca. Scinto, lei conosce bene Pozzato anche perché siete stati compagni alla Mapei dal 2000 al 2002. Perché Pippo ha avuto un 2011 così negativo? «Non lo so e non m’importa. Non gli ho chiesto nulla. Sono AVEVA 79 ANNI E’ morto Amistadi patron storico del «Trentino» Ha ideato il Giro del Trentino nel 1979 e l’ha fatto diventare un appuntamento fisso del calendario internazionale, ultima verifica prima del Giro d’Italia. E i grandi campioni, dal «suo» Moser a Saronni, da Pantani a Fondriest, da Chiappucci a Gibo Simoni, non l’hanno mai tradito. Oggi ad Arco (Trento), alle 16, ci saranno i funerali di Guido Amistadi, morto domenica a Rovereto: aveva 79 anni. Patron Amistadi era un uomo vero, di poche parole, ma di grandissima sostanza e determinazione. La redazione ciclismo della Gazzetta dello Sport si unisce, con affetto sincero, al dolore dei familiari. EUROCROSS (m.gaz.) Scelti gli azzurri per gli Europei di cross di domenica a Lucca. Under 23: L. Braidot, Falaschi, Salviani, Santini, Silvestri, Smarzano, Papaleo. Juniores: Bertolini, Colledani, Debellis, Pedante, Redaelli, Valdrighi), Donne: Arzuffi, Rossi. re dei lavori specifici in pista. Spero anche possa fare una Sei giorni, Brema o Berlino. In più, l’avevo visto appesantito. Ora è attorno al 10% di massa grassa, ma c’è davanti ancora tutto l’inverno. Alle "sue" corse deve arrivare con l’8». Chi gli farà i programmi d’allenamento? abituato così. Voglio che il nostro rapporto inizi con un foglio bianco. Recuperare Pippo è un bene per noi, per lui e per tutto il ciclismo italiano». Scinto, quando inizierà la nuova stagione di Pozzato? «Pippo salirà in bici il 20 novembre, qualche giorno dopo verrà da me per sottoporsi a un test di valutazione utile per trovare i parametri d’allenamento. Dal 9 al 20 dicembre andremo in ritiro, a Montecatini o Donoratico, poi dal 9 gennaio saremo a Sperlonga». Siamo già sicuri dell’invito per Fiandre, Gand e Amstel, a patto di correre Waregem Ok, ma come pensa di recuperarlo? Alla Mapei E’ il 2000: Luca Scinto (sin), oggi 43 anni, scherza con Filippo Pozzato, 30. Sono stati insieme fino al 2002 nel team di Giorgio Squinzi «Innanzitutto deve ritrovare brillantezza, per questo due volte la settimana andrà al velodromo di Montichiari per fa- «Io, si fida ciecamente di me». Però vi ha chiesto d’ingaggiare Serge Parsani, il «suo» diesse. «Per la verità Parsani l’ho voluto io. Sono stato per nove anni suo corridore e lo conosco molto bene. Pippo non ci ha chiesto neanche un corridore». «Sì, Pippo ci ha chiesto Parsani. Vediamo se troviamo l’accordo economico, ma credo si faccia», dice il team manager. Intanto a Pozzato state facendo un dispetto, visto che volete passare alle bici Focus, fonte dei suoi primi litigi con la Katusha. «Però a fine stagione i tedeschi avevano fatto un buon telaio. Alla fine credo comunque che resteremo con le MCipollini, che potrebbe anche diventare secondo nome». «Stiamo valutando — dice Citracca — perché tra Focus e MCipollini c’è una sostanziale differenza economica. La Focus ci offre molti più soldi». Si parla di 1,5 milioni di euro contro 600mila. Ma c’è anche una differenza tecnica. E lì vince la bici italiana. © RIPRODUZIONE RISERVATA 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 BASKET IL PERSONAGGIO y Il migliore in A? GIROVAGO IN NBA Linton Johnson, ala di 2.03, è nato a Chicago il 13 giugno 1980 S NEGLI USA Gioca 4 anni con la Tulane University di New Orleans. Sta fermo un anno poi firma con i Chicago Bulls, con i quali disputa 41 partite con 4.2 punti e 4.5 rimbalzi di media nel 2004. Poi Cba, Spurs, Nets, Hornets, Wizards, Bobcats e Magic. S IN ITALIA La scorsa stagione firma con Avellino, dove chiude la stagione con 7.8 punti e 7.1 rimbalzi di media. È Johnson il re dei rimbalzi Il pivot di Avellino ha un bonus: più ne prende più guadagna. «Qui gente tosta mentalmente» MARIO CANFORA «A San Antonio ho acquisito un approccio vincente, vorrei portarlo in Italia»: così si presentò Linton Johnson un anno fa, all’arrivo ad Avellino. In pochi mesi, di strada ne ha fatta tanta. Oggi è il miglior rimbalzista del campionato, con 11.8 palloni arpionati a gara rispetto ai 7,1 della passata stagione. Lui di fatto è un’ala forte, che con la partenza di Troutman si è trovato a giocare da centro. «Per me è normale conquistare tanti palloni, quando giocavo nella Nba ero il miglior rimbalzista per minuto della Lega. Poi nel mio contratto c'è anche un bonus se dovessi vincere la classifica del miglior rimbalzista...». Le sue cifre nei punti e nei rimbalzi rispetto allo scorso campionato sono quasi raddoppiate, perché? «Quest'anno ho fatto tutta la preparazione senza infortuni e mi sento in forma. Inoltre giocare per il secondo anno con lo « « Nella Nba da protagonista, ora mi manca solo giocare contro i grandi d’Europa Mi piace scrivere e girare l’Italia: se è il Paese con più siti Unesco, la ragione c’è stesso nucleo fa bene». La sua carriera è stata spesso frenata da infortuni: si sente più giovane dei suoi 31 anni? «Certo, è vero. Nella Nba mi dicevano che anche se avevo giocato 7 anni ero sempre un rookie a causa degli infortuni. Adesso è come se ne avessi 26, mi sento come Benjamin Button, il protagonista del film con Brad Pitt». Vanno via i giocatori, ma Avellino è sempre in alto: motivi? «Perché penso che coach Vitucci ci ha insegnato a mettere la squadra davanti a tutto e di sacrificare le motivazioni personali. Inoltre ci sono persone mentalmente toste come Green, Dean o Spinelli. Tutti sanno che la prima cosa da fare è vincere e fare il meglio per la squadra». All'inizio della stagione è arrivato in ritardo per i soliti problemi economici: stava pensando di andare via come Troutman e Szewczyk? «No, sono venuto tardi perché avevo delle piccole pendenze dalla passata stagione e se dovesse ricapitare risuccederà. D'altronde è il nostro lavoro. Comunque non me ne andrei mai a stagione iniziata, da nessuna squadra. Se inizi una stagione la porti a termine fino alla fine e se ci sono problemi bisogna continuare a guardare avanti». Con Vitucci ha un bel feeling. «È un coach di grande esperienza e lo apprezzo per come permette ai veterani di giocare la Linton Johnson in azione contro la Fabi Montegranaro nella partita di Ancona alla prima giornata di campionato, unica sconfitta stagionale per gli irpini CIAMILLO loro partita. Poi ascolta tutti i ragazzi, sente la voce della squadra, ci lascia la giusta libertà». Cosa chiede al suo futuro prossimo? «Ho giocato nella Nba da protagonista, ora in effetti mi manca solo di giocare contro i migliori in Europa». Che ricordo ha della Nba: dove si è trovato meglio? «La miglior squadra dove ho giocato sono i Chicago Bulls, la mia squadra, la squadra della mia città. È stato fantastico fare parte del quintetto base». Hobby particolari? «Mi piace molto scrivere, di tutto. Ho un blog che si chiama justfacereality13.blogspot.com che aggiorno continuamente. Poi mi piace girare l'Italia che è un posto fantastico. Sono appe- MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 IL CASO OGGI LA CORTE FEDERALE FISSA L’UDIENZA EUROLEGA TERZA GIORNATA Galatasaray a Siena 11.8 senza Pachulia I NUMERI Rimbalzi L’avellinese è il miglior rimbalzista del campionato 5.5 Rimbalzi offensivi Linton comanda pure nei rimbalzi d’attacco 3 Recuperi Johnson è primo anche per palle recuperate 15.3 Punti a gara E’ in doppia cifra anche nei punti segnati di media na tornato da una giornata nella costiera amalfitana con la mia ragazza Delia, casertana: ho visto tanti posti magnifici, come Sorrento. Se l'Italia è la nazione con più siti Unesco al mondo un motivo ci sarà». Chi vince il campionato? E Avellino? «Ovviamente vinciamo noi». © RIPRODUZIONE RISERVATA Turchi privi del georgiano degli Hawks infortunato Diretta SportItalia 2 alle 20.45 (g.ni.) La settimana delle italiane in Eurolega si apre stasera con Siena-Galatasaray. I turchi sono privi della loro stella, Zaza Pachulia, centro degli Atlanta Hawks, infortunatosi a un polpaccio 10 giorni fa in campionato contro il Banvit. «Sarà una partita dura perché è una squadra difficile da difendere, che gioca il pick & roll come principale opzione — spiega Pianigiani —, con giocatori di grande qualità, tiratori spaziati sul perimetro, lunghi che hanno grande controllo e velocità nell'attaccare il ferro. Ha già dimostrato il suo valore con partite di consistenza fin dai preliminari». Nel girone di Cantù, tre settimane di stop per Matt Howard (Olympiacos) per un infortunio a un piede. Girone A Oggi: Vitoria-Olympiacos. Domani: Fenerbahce Ulker-Nancy; Cantù-Bilbao. Classifica: Vitoria 2 vinte-0 perse; Cantù, Bilbao, Nancy, Olympiacos 1-1; Fenerbahce 0. Girone B Oggi: Kk Zagabria-Cska Mosca. Domani: Bamberg-Malaga. Venerdì: Panathinaikos Atene-Zalgiris Kaunas. Classifi- Thomas, ecco il passaporto sloveno (canf) Ecco, in esclusiva, il passaporto sloveno di Omar Thomas che ha insospettito il 20 giugno la polizia di frontiera dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino: ritenendolo presumibilmente falso e irregolare, il giocatore fu poi respinto negli Usa. Ed è il motivo per cui il Gip di Civitavecchia lo ha prosciolto dall’accusa di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, non potendolo giudicare visto che non riuscì ad entrare in Italia. Ma la giustizia sportiva potrebbe invece squalificarlo per frode sportiva (da 3 a 6 anni) o per violazione del principio di lealtà sportiva (da 3 mesi a un anno), visto che ha giocato per un anno con lo status di comunitario: dopo il «non giudizio» della Giudicante, la Procura si è appellata alla Corte Federale che in giornata dovrebbe far sapere la data in cui si riunirà. Taccuino Jamon Lucas, guardia 27enne del Galatasaray, 6.5 punti di media nelle prime due partite di Eurolega. L’anno scorso giocava nell’Olympiacos (5.8 punti di media) AFP ca: Panathinaikos, Cska 2-0; Bamberg, Malaga 1-1; Zalgiris, Zagabria 0-2. Girone C Domani: Partizan Belgrado-Charleroi; EA7 Milano-Efes Istanbul (20.45); Maccabi Tel Aviv-Real Madrid. Classifica: Real 2-0; Milano, Maccabi, Efes, Charleroi 1-1; Partizan 0-2. Girone D Oggi: Montepaschi Siena-Galatasary Istanbul (20.45, SportItalia 2); Olimpia Lubiana-Prokom Gdynia. Domani: Unics Kazan-Barcellona. Classifica: Barcellona, Siena 2-0; Galatasary, Kazan 1-1; Prokom, Lubiana 0-2. IN TV SERRATA NBA Ascolti sotto l’1% Torna il mediatore? Preoccupanti e in discesa ra pida i dati Autitel delle partite di se rie A: nell’ultimo weekend, Can tù Pesaro di sabato ha raccolto so lo lo 0.67% di share con 104.000 spettatori di ascolto medio. Solo un po’ meglio come ascolto la gara di domenica su RaiSport, Sassari Mi lano, 143.000, ma con lo 0.53%. Nu meri che devono far suonare l’allar me e far cercare nuove vie per valo rizzare il prodotto basket in chiaro, a partire dalla scelta delle gare. Con le parti ancora incapaci di trovare l’accordo per far partire la stagione, pare che giocatori e pro prietari siano disposti a richiamare il mediatore federale. Intanto Stern ha multato di 500.000 dollari Micky Arison, proprietario degli Heat, per commenti su Twitter sul lockout. LEGA2 E CAJA Quarti coppa, anda ta: Tezenis VR Prima Veroli 83 79, Aget Imola Fileni Jesi 69 69, Mor pho PC Enel BR 82 79, Trenkwal der RE Givova Scafati 70 85. A Ve roli Cavina quasi out: pronto Caja. 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 PALLAVOLO A CAGLIARI detto: «Oggi è stata una di quelle giornate in cui tutto quello che facevo non mi riusciva come avrei voluto. A un certo punto mi sono calmato e ho pensato che il mio compito era quello di non sbagliare, niente di più». In realtà è stata tutta Trento a commettere pochi errori, certamente meno di Cuneo, specie in battuta. Perché i piemontesi hanno presto capito che dalla battaglia combattuta con difese e attacchi di palla alta sarebbero usciti sconfitti. Così hanno provato a rischiare molto col servizio per puntare poi sul loro gran muro. A tratti ripagati, come quando Grbic ha costruito un effimero vantaggio nel primo set (17-16) con 3 ace di fila (5 alla fine: 19 dei 33 punti di Cuneo sulla propria battuta sono arrivati quando al servizio c’era il regista). O come in tutto il terzo, con un gigantesco Vissotto (alla fine 29 punti, record della Supercoppa, di cui 5 a muro e 6 al servizi). Ma alla lunga la corda troppo tesa si è rotta, anche perché Ngapeth non ha retto, e da metà secondo set è stato sostituito da Patriarca. SuperTrento Ecco la Supercoppa Ora ha proprio tutto L’Itas batte i rivali di Cuneo e conquista l’unico trofeo che, in tre anni di dominazione, non aveva mai vinto y L’ALBO D’ORO Quella assegnata ieri a Cagliari è la 16a SuperCoppa, sfida tra i vincitori dello scudetto e della Coppa Italia. Stokr mvp Così l’impressione è che decisivi siano stati gli scam- S 1996 Cuneo 1997 Modena 1998 Treviso 1999 Cuneo 2000 Treviso 2001 Treviso 2002 Cuneo 2003 Treviso 2004 Treviso 2005 Treviso 2006 Macerata 2007 Treviso 2008 Macerata 2009 Piacenza 2010 Cuneo 2011 Trento « « Raphael: «Alziamo questa coppa perché lavoriamo duro. Vogliamo vincere sempre» Stokr: «Il premio di mvp, a Cagliari dove ho giocato nel 2005/06, è ancora più bello» La festa di Trento con la Supercoppa: quest’anno l’Itas ha vinto scudetto, Champions League e Mondiale TARANTINI TRENTO CUNEO 3 1 (25-22, 25-20, 18-25, 25-20) ITAS TRENTO: Djuric 7, Raphael 4, Juantorena 15, Birarelli 10, Stokr 19, Kaziyski 12; Bari (L), Della Lunga, Colaci (L), Zygadlo, Lanza, Sokolov. N.e. Burgsthaler. All. Stoytchev. BRE LANNUTTI CUNEO: Mastrangelo 10, Vissotto 29, Wijsmans 10, Fortunato 3, Grbic 7, Ngapeth 4; Henno (L), Rossi, Patriarca 4, Van Lankvelt, Pieri, Baranowicz, Caceres. All. Gulinelli. ARBITRI: Rapisarda e Sampaolo. NOTE – Spettatori 3925, incasso 37.000. Durata set: 28’, 28’, 25’, 26’; tot. 107’. Itas: battute sbagliate 8, vincenti 5, muri 10, seconda linea 8, errori 20. Bre Lannutti: battute sbagliate 17, vincenti 12, muri 14, seconda linea 15, errori 26. DAL NOSTRO INVIATO MARIO SALVINI CAGLIARI Un Trento così se ne frega di quel che si dice della Supercoppa. E cioè che non porti proprio benissimo, giacché da sei anni la squadra che la conquista poi non riesce a vincere lo scudetto. L’unica ad aver fatto eccezione a questa regola è il grande Treviso a cavallo dei due secoli (4 volte). Ovvero, a conti fatti, il solo termine di paragone a cui, in un confronto tra miti, si può accostare l’Itas di Rado Stoitchev. Non che questo ennesimo trionfo, il decimo in poco più di tre anni, aggiunga qualcosa che non sapessimo già di questa squadra straordinaria. Eppure anche que- sto fa, se non fosse che Trento una Supercoppa non l’aveva ancora vinta. Era l’unico trofeo che gli mancava tra tutti quelli che ha inseguito in quest’ultimo triennio. Ora ha colmato anche questa «lacuna», per di più battendo i sempiterni rivali di Cuneo. E dalla feroce determinazione che dimostra ad ogni occasione, davvero non dà l’idea di potersi far impressionare dalla sinistra nomea del trofeo. Kaziyski Quel che fa notizia, ca- somai, è che Trento non solo abbia vinto, ma lo abbia fatto trovando sempre il modo di togliersi dall’impiccio del punto a punto in tutti e tre i set conquistati, seppure con un Kaziyski che della sua prova ha bi dell’allungo di Trento nel primo set: dal 21 pari, quando ha sfruttato un insolito errore in ricezione di Henno e con un muro di Birarelli e un ace di Juantorena è andata a chiudere. E’ questa la chiave: ieri come quasi sempre l’Itas ha ogni volta un giocatore capace di sbrogliare qualsiasi situazione. Raphael, per come ha giostrato i suoi attaccanti (compreso Birarelli, autore di una gran partita) avrebbe meritato il premio di mvp, andato invece a Stokr. Che non lo ha usurpato, anzi: ha fatto un gran lavoro a muro, oltre a picchiare duro come al solito. Per una saga che continua e pare abbia intenzione di riservarci ancora chissà quante puntate. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 I NUMERI 1 Supercoppa di Trento Trento ha vinto al terzo tentativo. Nel 2008 perse 0-3 contro Macerata, l’anno scorso 0-3 contro Cuneo. 6 Finali con Cuneo Era la sesta finale che metteva di fronte trentini e cuneesi. Trento ha pareggiato il conto: oltre a questo aveva vinto Coppa Italia 2010 e scudetto 2011. Per Cuneo scudetto e Supercoppa 2010 e Coppa Italia 2011. 10 Titolo di Trento Questo è il 10o titolo per Trento, in poco più di 3 anni: 2 scudetti, 3 Champions, 3 Mondiali per Club, una Coppa Italia e ora la Supercoppa. Taccuino SERIE A-2 Segrate passa (f.c.) Segrate (Botto 17) pas sa a Città di Castello e resta al co mando. Alle sue spalle si fa largo la sorpresa Molfetta (Uchikov 16, men tre 5 dei 10 punti di Giglioli sono ve nuti direttamente in battuta) che sbanca Sora. Quarta vittoria di fila (e 3o posto) per Castellana da quan do Di Pinto è in panchina. Otto ace (sui 26 punti) di Cetrullo (S. Croce). In coda vittoria preziosa per Reggio Emilia a Cantù (lombardi senza suc cessi dopo 7 gare). La 7a giornata: Ngm S. Croce Caf fè Aiello Corigliano 3 1 (25 18, 23 25, 25 13, 25 20); Carige Geno va Energy Resources Loreto 3 2 (19 25, 25 20, 15 25, 25 18, 15 11); Gherardi Città di Castello Segrate 1 3 (25 21, 21 25, 22 25, 21 25); Club Italia Roma Sidigas Atripalda 3 1 (25 15, 24 26, 25 14, 25 20); CheBanca! Milano Sir Safety Peru gia 1 3 (22 25, 25 22, 21 25, 17 25); Cicchetti Isernia Bcc Castellana 1 3 (25 19, 33 35, 21 25, 18 25); Glo bo Sora Molfetta 0 3 (22 25, 21 25, 23 25); Cassa Rurale Can tù Edilesse Reggio Emilia 2 3 (25 22, 18 25, 25 21, 19 25, 9 15). Classifica: Segrate 18; Molfetta 16; Castellana 15; Santa Croce 14;, So ra, Loreto, Perugia 13; Città di Ca stello 12; Milano, C. Italia 11; Genova 10; Corigliano 9; Reggio Emilia 5; Isernia 4; Atripalda, Cantù 2. SERIE A-1 Olli a Vibo (mi.fa.) La Callipo Vibo rim piazza Lorenzo Bonetti ingaggiando Simo Pekka Olli, 26enne palleggia tore finlandese, ex Padova in A1, Bergamo e Isernia in A2. È lui il nuo vo vice Coscione. DONNE Soverato cambia (f.c.) Soverato (A 2) ha re scisso il contratto con l’allenatore Francesco Montemurro dopo 3 an ni. Al suo posto il ferrarese Marco Breviglieri (ex secondo di Ferrara in A 1 maschile e a Bergamo in A 1 don ne). Breviglieri lo scorso anno ha guidato Forlì in A 2 femminile. DONNE/2 San Vito reclama (f.c.) San Vito (A 2) ha presen tato reclamo contro l’omologazione della gara casalinga con Casalmag giore persa 0 3. La nota inviata al Giudice Unico Federale sostiene che la partita è stata viziata da un errore di trascrizione del punteggio sul referto di gara, commesso, sicu ramente in buona fede, dalla segna punti federale. L’errore, a giudizio del club pugliese, è stato commes so nel secondo set quando il 21 21, è stato modificato in 21 22. SCI ALPINO PROTAGONISTA AZZURRO Moelgg attacca: «Sono da podio» PIERANGELO MOLINARO Manfred Moelgg è un veterano della squadra azzurra, ma se si guarda alle spalle ha probabilmente vinto molto meno di quanto il suo potenziale permetterebbe. Molta sfortuna, qualche errore suo, come il cambio di materiali tre stagioni fa dopo aver vinto la coppa dello slalom. A Sölden è stato il migliore degli azzurri, ma ora stanno per arrivare gli slalom, dove gioca decisamente in casa. All’attacco La medaglia di bron- zo conquistata a febbraio ai Mondiali di Garmisch ha chiuso il suo periodo più brutto e ora Manfred si lancia all’attacco. «Vengo da un’ottima estate — spiega —, sto bene e ho la massima fiducia nei materiali. C’è tutto per fare bene». Rischio Ma l’avvio degli slalomisti è in pericolo, Levi potrebbe saltare. «Egoisticamente non mi dispiacerebbe. E’ una pista senza grande pendenza nella prima parte e rischi di impantanarti, meglio cominciare in slalom a Val d’Isere, dove la pendenza è da vertigini. Sarebbe l’ideale, perché quest’anno vorrei levarmi diverse soddisfazioni. La scorsa stagione ho buttato diversi podi, ci penso ancora. Sì, quella medaglia di bronzo a Garmisch è stata importante, mi ha fatto capire che sono sempre tra i primi. Ora mi sento davvero in condizione, ho la sensazione che se arrivo al traguardo sono sempre da prime posizioni». Un Moelgg convinto dunque e ag- gressivo, ma lo sci è disciplina strana dove non si sono valori assoluti, tutto è relativo agli avversari. Manfred Moelgg, 29 anni, in Coppa del Mondo dal 2004 AP La squadra Però Manfred un punto di riferimento dice di averlo: «E’ la squadra. Il nostro gruppo di slalom è forte, Razzoli, Deville e Gross sono veloci, sono convinto che tutti possiamo diventare protagonisti sulle varie piste secondo le nostre caratteristiche». Ma c’è una pista con cui Moelgg sente di avere un conto aperto: «E’ Schladming, dove sono riuscito a centrare tutti i piazzamenti tranne il primo. Per noi slalomisti è quello che Kitzbuhel è per i discesisti. Quest’anno ci andiamo due volte, a gennaio e per le finali. Chissà se è la volta buona...» © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 I NUMERI 2 Le vittorie di Manfred Moelgg, 29 anni di San Vigilio di Marebbe (Bz), in Coppa del Mondo, a Kranjska Gora nel 2008 e Garmisch 2009. E poi altri 12 podi (5 secondi posti e 7 terzi). Sempre in slalom vanta anche l’argento mondiale di Are 2007 ed il bronzo di Garmisch 2011. CALENDARIO DI COPPA DEL MONDO In Finlandia fa troppo caldo Gli slalom di Levi a rischio La Fis deve decidere domani E’ a forte rischio il prossimo appuntamento di Coppa del Mondo a Levi, in Finlandia, dove sono in programma uno slalom femminile (12/11) e uno maschile (13/11). Il caldo atipico impedisce ai cannoni di sparare la neve artificiale, basterebbe un solo giorno per preparare la pista, ma la Fis deve prendere una decisione domani. Questo autunno tropicale ha invece già fatto saltare l’apertura della Coppa Europa che avrebbe dovuto prendere il via sempre 12 e 13 novembre a Reiteralm, in Austria. Qui la Fis ha già deciso che si gareggerà nella stessa località 23 e 24 novembre con una discesa sprint (in 2 manche) ed un superG. SKIPASS Ha chiuso ieri sera i battenti alla Fiera di Modena la diciottesima edizione di Skipass, la mostra del turismo e degli sport della neve. Complessivamente sono stati più di centomila i visitatori nelle quattro giornate che hanno animato gli stand, dove erano presenti 400 espositori e 800 marchi. MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 TENNIS TORNEO DI BASILEA caduto malamente per recuperare una smorzata) solo grazie alla decisiva collaborazione dell’avversario. Sul 5-3 del terzo parziale, stanchissimo — di testa, prima ancora che di fisico —, il serbo scivola, sul sesto dei sette doppi falli di giornata, malgrado l’incitamento del pubblico ed uno sciagurato smash mancato dal belga. Si vede quindi passare sotto gli occhi un match point sul 5-4, subisce l’aggancio sul 5-5, e la spunta grazie all’inguardabile ultimo game di battuta di Malisse. Dopo 2 ore 13 minuti. Forma Del resto, Nole, che du- rante i trionfali Us Open di settembre, si era strappato ai mu- «Sto migliorando giorno dopo giorno, so che ci vorrà un po’ per tornare al top» Novak Djokovic, 24 anni, non vince un torneo indoor da Parigi-Bercy 2009 quando superò in finale Monfils 6-2 5-7 7-6 AP Appannato Djokovic è tornato Ma non fa paura In campo dopo l’infortunio in Davis, il n. 1 batte Malisse dopo aver ceduto un set: «Devo ritrovare fiducia» VINCENZO MARTUCCI Il re è tornato. Alla St. Jakob Halle di Basilea, cioé a casa-Federer, il numero 1 del mondo Novak Djokovic supera a fatica il primo ostacolo, contro il belga di talento Xavier Malisse (oggi 41 della classifica), vendicando l’unica sconfitta nei precedenti, l’anno scorso sull’erba del Queen’s. Ma, a dispetto della solita, effervescente, personalità (s’è presentato in campo con una maschera di Hallowen), non è, e non poteva essere, quello implacabile e perfetto dei primi 8 mesi, con il terzo trionfo stagionale nello Slam e l’elettrizzante finale — addirittura la sesta del 2011 vinta contro Rafa Nadal —, e con un bilancio da favola di 64 successi e 3 sconfitte (due per ritiro). Anche perché i campi veloci indoor sono i meno vincenti per lui: 68,8%, contro l’83,1% sul cemento, il 77,5% sull’erba e il 77,2% sulla terra. Concentrazione Infatti, dopo un primo set con altissime percentuali di servizio (73% di punti con la prima, 83% con la seconda) Nole, particolarmente falloso sul rovescio e incostante sul servizio, si distrae sul 4-4 del secondo set (che cede), e doma Malisse (peraltro L’AZZURRA N. 22 AL MONDO Vinci da domani a Bali Si gioca il Masters B Fra il Masters di doppio (la Pennetta) e l’esibizione del 3 dicembre a Milano (Pennetta Schia vone contro le sorelle Williams), l’Italdonne è prota gonista anche da domani a domenica sul cemento di Bali (Ina, 600mila dollari) con Roberta Vinci che si è qualificata al Masters B, a 8, a eliminazione diretta, con Bartoli (Fra), Lisicki (Ger), Hantuchova (Slk), Me dina Garrigues (Spa) e Petrova (Rus) cioé le 6 di più alta classifica, dopo le 8 del Masters, che quest’an no hanno vinto almeno un titolo Wta , più Ivanovic (Ser), campionessa in carica, e Peng (Cin), wild card. La Vinci (3 titoli, e classifica record di numero 18, oggi 22) fa l’esordio domani alle 20 locali, le 13 in Ita lia (diretta SuperTennis), contro la Ivanovic. scoli intercostali, è poi riuscito a malapena a scendere in campo nelle semifinali di coppa Davis nella sua Belgrado, arrendendosi per getto della spugna con Del Potro, ed è fermo da allora. «Non avrei dovuto giocare, ma non me ne sono pentito: io ragiono con il cuore e volevo dare una mano alla squadra. Poi, anche se gli infortuni non sono mai graditi, stavolta sono arrivati al momento giusto, così ho potuto fermarmi e recuperare. Nelle ultime cinque settimane ho fatto terapia ogni giorno per curami lo strappo, cercando di non perdere tono muscolare: non gioco indoor da dicembre, sto migliorando giorno dopo giorno, so che ci vorrà un po’ per tornare al top. Ma già qui devo ricostruire la mia fiducia». Fiducia Fra tanti campioni tan- to vicini, come talento, fisico e motivazioni, Djokovic sa che la parola-chiave è proprio questa: «La mia corsa, impeccabile, senza perdere una partita, fino al Roland Garros, è stata incredibile, anche come sforzo. Ma, come Federer e Nadal, come tutti gli altri, nemmeno io sono imbattibile. Dipende tutto dalla fiducia, che sommi vincendo una partita dopo l’altra. E’ quello che tante volte fa la differenza: se ti senti bene in campo, ti senti sicuro su qualsiasi colpo». Malisse docet. 4 I NUMERI 3 Le sconfitte di Djokovic nel 2011 in 68 partite giocate; la prima venerdì 3 giugno in semifinale al Roland Garros contro Federer (7-6 6-3 3-6 7-6), la seconda domenica 21 agosto in finale a Cincinnati contro Murray (6-4 3-0 ritiro), la terza domenica 18 settembre a Belgrado in Davis contro Del Potro (7-6 3-0 ritiro). 3 Presenze di Djokovic al torneo di Basilea: vittoria nel 2009 in finale su Federer (6-4 4-6 6-2) e finale persa nel 2010 contro Federer (6-4 3-6 6-1). 10 I tornei vinti da Djokovic nel 2011 (Australian Open, Dubai, Indian Wells, Miami, Belgrado, Madrid, Roma, Wimbledon, Montreal e US Open). (lu.mar) LA GUIDA Seppi doma Muller Oggi tocca a Federer e Murray A Basilea (Svi, 1,838,100 euro, indoor), Andreas Seppi (n. 47 del mondo, foto Ap) supera sul filo di lana il gran battitore Muller (Lux, 45), vicino in classifica, ma favorito alla superficie veloce e capace di 23 ace. Oggi, nel secondo turno il beniamino di casa, Roger Federer, il campione uscente, mai sceso così in basso nella classifica mondiale (n. 4) dal 2003, contro l’amico Nieminen (precedenti 11 0!). All’esordio, Murray (neo n. 3 Atp, che gioca pure in doppio col fratello Jaime) contro il temibile Haase (Ola), Tipsarevic, in lotta per il Masters, all’esame Mayer, e Roddick, chiamato alla sfida con il redivivo Haas. Primo turno: Djokovic (Ser) b. Malisse (Bel) 6 2 4 6 7 5; SEPPI b. Muller (Lux) 7 6 (4) 6 7 (5) 6 2; Blake (Ser) b. Fish (Usa) 0 1, rit.; Wawrinka (Svi) b. Dodig (Cro) 6 4 6 4; Nieminen (Fin) b. Bellucci (Bra) 6 7 (5) 6 4 6 3; Lammer (Svi) b. Youzhny (Rus) 6 4 6 3. In tv: diretta Supertennis A VALENCIA Tsonga soffre poi supera Marti Ferrero avanti A Valencia (dove, sulla terra, si giocherà la finale di Davis Spagna Argentina il 2 4 dicembre), si salva Tsonga contro Marti. Primo turno (veloce indoor, 2 milioni e): Monfils (Fra) b. Montanes (Spa) 6 3 6 1; Ferrero (Spa) b. Kunitsyn (Rus) 6 4 7 6 (2); Granollers (Spa) b. Dolgopolov (Ucr) 6 3 6 4; Ferrer (Spa) b. Verdasco (Spa) 6 3 6 2; Querrey (Usa) b. Gulbis (Let) 6 3 6 4; Tsonga (Fra) b. Marti (Spa) 4 6 7 5 6 2; Anderson (Saf) b. Klizan (Slk) 6 1 6 4. © RIPRODUZIONE RISERVATA PALLANUOTO LA SESTA GIORNATA Recco fatica col Posillipo, Savona resiste in vetta Una splendida partita, macchiata soltanto da un arbitraggio non all’altezza. Nel big match della sesta giornata di A-1, la Pro Recco passa a Napoli contro il Posillipo, dopo aver coronato una lunga rimonta. Da Pino Porzio, allenatore dei campioni d’Italia e grande ex, arrivano i complimenti ai rivali (che contestano Ceccarelli e Severo): «Hanno dimostrato di meritare le credenziali della vigilia, sono i nostri principali avversari per lo scudetto». Continua a stupire la neopromossa Acquachiara che espugna anche Catania e resiste al secondo posto, mentre il Savona (che venerdì nell’anticipo ospiterà il Posillipo) conserva il comando superando il Civitavecchia. E stasera, alle 20.30, c’è un altro big match speciale: la Pro Recco «versione europea» ospita la Mladost per la settima giornata di Lega Adriatica (i liguri hanno disputato anche l’anticipo dell’ottava, vincendo a Sebenico). È la sfida tra due grandi della pallanuoto: i croati hanno vinto il titolo europeo 7 volte, Recco è a quota 6. Classifica: Savona 16; Brescia, Acquachiara, Pro Recco 15; Posillipo 12; Nervi 8; Ortigia 7; Florentia 5; Bogliasco, Camogli 4; Civitavecchia 3; Catania 0. Prossimo turno (5/11): Nervi-Brescia, Pro Recco-Ortigia, Camogli-Catania, Savona-Posillipo (4/11), Florentia-Acquachiara, Bogliasco-Civitavecchia. POSILLIPO 9 CIVITAVECCHIA 5 CATANIA 6 CAMOGLI 7 ORTIGIA 8 BRESCIA 17 PRO RECCO 11 SAVONA 8 ACQUACHIARA 9 NERVI 5 FLORENTIA 8 BOGLIASCO 10 (3-2, 3-3, 2-3, 1-3) POSILLIPO: Negri, Paskovic 1 rig., Bertoli, Gallo 4 (2 rig.), Minguell, Baraldi, Saccoia 3; Perez, Buonocore, Renzuto Iodice, A. Calcaterra 1. N.e.: Scalzone, Antonino. All. Silipo. FERLA PRO RECCO: Pastorino, Figlioli 1, Felugo 3, Filipovic 3, Benedek, Zlokovic 1, D.Fiorentini 1; F.Lapenna, Figari, Giorgetti 2, Giacoppo, Di Costanzo 1, A.Fondelli. All. Porzio. ARBITRI: Ceccarelli e Severo. NOTE: sup. num. Posillipo 8 (3 gol), Pro Recco 11 (4). Usc. 3 f. Figari 20’20", Buonocore 31’30". Gallo sbaglia un rigore al 15’33" (palo). Esp. Silipo per proteste. NAPOLI Recco espugna la Scandone, ma è da applausi anche il Posillipo, che a metà del secondo parziale era sul 6-2. Napoletani trascinati da Gallo (poker), Baraldi (4 rigori procurati) e un eccellente Saccoia (tripletta), ma a corto di fiato nell’ultimo parziale (1-3). Davide Palliggiano (0-4, 3-2, 2-1, 0-1) ENEL CIVITAVECCHIA: Sefik, Simeoni, Buffardi, Innocenzi, Rinaldi 1, Lisi 1, Draskovic 2, Chiarelli, Romiti, Foschi 1, S.Pagliarini, Di Rocco, Visciola. All. M.Pagliarini. CARISA SAVONA: Volarevic, Ferraris, Damonte, Petrovic 1, Colombo, Rizzo 3, M.Janovic 2, Angelini 1, Bianco, Mistrangelo, Aicardi 1, Fiorentini, Zerilli. All. Pisano. ARBITRI: Pascucci e Saeli. NOTE: sup. num. Civitavecchia 8 (1), Savona 5 (2). CIVITAVECCHIA (Roma) Un sussulto nel secondo e nel terzo tempo, conclusi in vantaggio, ma è troppo poco per impensierire il Savona. Il Civitavecchia continua a crescere ma s’inchina alla capolista, in un match dominato dalle difese, pagando soprattutto un pessimo avvio (0-4 confezionato da Angelini, Rizzo e Janovic con una doppietta) e la brutta percentuale di realizzazione in superiorità numerica. (2-2, 0-2, 2-3, 2-2) STRANO LIGHT CATANIA: Ruffelli, B.Torrisi, Riccioli, La Rosa 1, David, Iuppa 2, Scebba, Nikolic 1, Kacar, Privitera 2, Castagna, Scuderi, C. Torrisi. All. Dato. CARPISA YAMAMAMY ACQUACHIARA: Kacic, Petkovic 4, D.Mattiello, Fiorillo, Scotti Galletta, Brancaccio, Gambacorta 1, Ferrone, Primorac, Marcz 1, Saviano, Guidaldi 1, Bencivenga 2. All. Mirarchi. ARBITRI: L.Bianco e Pinato. NOTE: sup. num. Catania 11 (5), Acquachiara 10 (3). CATANIA Poker di vittorie per l'Acquachiara che vince a Catania, ma il tecnico Mirarchi parla ancora di salvezza nonostante i napoletani siano stati battuti solo dal Brescia. La neopromossa ha approfittato delle numerose ingenuità ai due metri dei padroni di casa per chiudere i conti tra il secondo e il terzo parziale, con Petkovic e Bencivenga in cattedra. Lorenzo Magrì (0-2, 1-1, 2-2, 4-0) CAMOGLI: Ferrari, Morena, S.Luongo 5 (3 rig.), L.Fondelli, I.Sukno, Astarita, Sadovyy; Valentino 1, Steardo 1, N.Presciutti, Cupido. N.e. Bruni, Gardella. All. Nikolic. ELLEVI NERVI: Dinu, Van der Meer, Temellini, Markovic 1, Marziali 2 (1 rig.), Popovic 1, Cesini; Lanzoni, Amelio, Ravina, Brambilla 1. N.e. Chirico, Cavo. All. Ferretti. ARBITRI: Alfi e Riccitelli. NOTE: sup. num. Camogli 13 (4), Nervi 11 (1). Usc. 3 f. Cesini 19’53", Valentino 26’37", Markovic 27’18". A 12’36" Cupido tira un rigore sulla traversa. CAMOGLI (Genova) Sino a metà terzo tempo è il Nervi a tenere in pugno il derby ligure di giornata, al punto da portarsi in vantaggio di tre reti. Ma sul 2-5 si scatena Stefano Luongo, che tra terzo e ultimo quarto realizza 5 gol consecutivi (i primi 3 su rigore), regalando così ai suoi la prima vittoria del campionato. Andrea Ferro (1-4, 3-1, 1-2, 3-1) IGM ORTIGIA: Patricelli, Abela, Pesenti, Zimonjic, Di Luciano Napolitano 1, Tringali, Dogas, Cotella, Casasola, Rath 3, Suti 4, Puglisi. All. Baio. FLORENTIA: Minetti, Cocchi, F.Di Fulvio, Pagani 1, Espanol 1, Coppoli 1, Razzi, Mandolini, M.Lapenna 1, Gobbi, Bini 2, A.Di Fulvio 2, Mugelli. All. Sottani. ARBITRI: Brasiliano e Colombo. NOTE: sup. num. Ortigia 10 (4), Florentia 4 (2). SIRACUSA Una beffarda palombella di Rath ha 6" dallasirena ha siglato il meritato pari dell'Ortigia. La partenza sprint della Florentia ha costretto la squadra siracusana sempre ad inseguire. Protagonisti i portieri Patricelli e Binetti, con il fiorentino che nell'ultimo parziale ha strabiliato contro il tiro a bersaglio degli attaccanti dell'Igm. Si è giocato sotto la pioggia. Attilio Sacco (2-2, 5-2, 6-3, 4-3) BRESCIA: Del Lungo, Miotto, C.Presciutti 4, Legrenzi, Loncar 3, R.Calcaterra 3, Mammarella 3, Nora, Binchi, Elez 3, Giorgi, M.Gitto 1, Dian. All. Bovo. BOGLIASCO: Mina, Ferrero, A.Di Somma 1, Vergano, Graffigna, A.Caliogna, Nossek 2, Boero, Bettini, E.Di Somma, Camilleri 5, Deserti 2, E.Caliogna. All. Magalotti. ARBITRI: Centineo e Lo Dico. NOTE: sup. num. Brescia 13 (11), Bogliasco 9 (3). Usc. 3 f. Vergano 3˚ tempo., A.Di Somma 4˚ tempo. BRESCIA Il Bogliasco resiste un tempo, poi viene fuori la maggiore qualità del Brescia, vera macchina da gol, che colpisce spesso in controfuga. Il solito Presciutti sigla un poker, mentre tra gli ospiti (che soffrono la panchina corta) è Camilleri a brillare (5). Lombardi particolarmente ispirati in superiorità numerica: 11 su 13. "Gli Indistruttibili – Tutto il meglio del grande cinema d’azione". Opera di 40 uscite, ogni DVD a € 9,99 + il prezzo del quotidiano. Per info visitare il sito www.gazzettastore.it o contattare [email protected]. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 NUOTO GROSSI CALIBRI NEL TROFEO SAPIO A GENOVA Staffetta di grandi sogni La Coughlin scatta verso il record di medaglie Usa, la nostra Fissneider decolla DAL NOSTRO INVIATO STEFANO AROBELLI GENOVA Chi non vuole uscire dalle grandi, chi ci vuole entrare. C’è una sorta di staffetta ideale tra Natalie Coughlin, e Lisa Fissneider, l’una polivalente e l’altra ranista diciassettenne, impegnate a rappresentare al meglio il mondo e l’Italia del nuoto al meeting Nico Sapio. Nel primo appuntamento stagionale delle nostre piscine (questa genovese, da 25 metri), l’americana s’è esaltata in due gare, la bolzanina s’è subito ricordata di essere bicampionessa mondiale giovanile al cospetto delle avversarie di casa, Michela Guzzetti e Chiara Boggiatto: 1’07"14 (1’06"53 è il personale). 12 ANNI DI DIFFERENZA A sinistra Natalie Coughlin, 29 anni, ha vinto 11 medaglie olimpiche e a Londra punta a diventare la statunitense più medagliata della storia superando Dara Torres (12). Ha vinto i 100 dorso ad Atene 2004 e a Pechino 2008, ora punta al tris. Sopra Lisa Fissneider, 17 anni, altoatesina di Caldaro. Ha vinto i titoli mondiali giovanili di 50 (31"51, 4˚ italiano all-time) e 100 dorso (1’07"71, 3˚ all-time mondiale di categoria), oltre all’oro e l’argento agli Europei juniores BORSARELLI Messaggio a Missy La Coughlin ha stampato il primo tempo mondiale dell’anno nei 100 dorso: un 56"47 con cui ha scavalcato Melissa Franklin (56"73), primatista mondiale della distanza doppia in Coppa a Berlino, dove c’era pure la Fissneider (lì quinta in 1’06"94) «a fare esperienza». A vedere come si nuota da fenomeni: «Missy si alza alle 4? E io alle 5: nuoto alle 6 e poi vado a scuola». Vive a Caldoro, come il tennista Seppi, si allena a Bolzano come la Cagnotto, le piace sciare ma non può, «perché rischio di farmi male e se cado, come potrei pensare di qualificarmi per l’Olimpiade?». A Genova, Lisa s’è presentata ac- 4 I NUMERI 29 le medaglie di Natalie Coughlin tra Olimpiadi (11) e Mondiali (18). La biolimpionica dei 100 dorso e' la prima donna sotto il minuto compagnata da papà Klaus. «Dopo aver concluso l’esperienza giovanile, sto studiando da grande». Ha scelto la rana perché non rendeva nello stile libero «e perché in fondo nessuna assomiglia all’altra in questo stile». Non pensa ai paragoni ingombranti (Pellegrini), ma pensa al suo «vado avanti passo dopo passo come tra le juniores, ora vorrei qualificarmi per Londra, ma prima devo far bene agli Europei di Stettino in vasca corta. Io la Franklin italiana? Mi piacerebbe, la testa e la voglia ci sono, sono ottimista ma meglio non sbilanciarsi troppo, vado ancora a scuola e solo da poco mi alleno 2 volte al giorno». Ha un brillantino su un incisivo che forse spiega tutto: «L’ho visto ad un’amica, e mi sono detto: "dev’essere anche mio"». Pluridecorata Dopo aver vinto e convinto anche nei 100 stile libero (52"80, settimo crono stagionale), Natalie non dimostra i suoi 29 anni: «Troppo vecchia per vincere? Semmai più esperta, no, non penso alla Franklin, penso piuttosto che negli ultimi 3 anni non avevo cominciato così bene e così pre- sto la stagione». Lanciatissima in acqua e raggiante quando le propongono per «premio» la farinata genovese. La californiana è una che adora tutto ciò che è italiano, tanto da tornare sempre in autunno (sarà anche a Bolzano, a casa Fissneider) e si prepara a diventare la nuotatrice americana più medagliata ai Giochi: è a una medaglia da Dara Torres. Ne ha vinte fino a sei in un’Olimpiade, potrebbe realizzare il tris nei 100 dorso. La leggenda la chiama. E’ salpata da Genova una super Coughlin. © RIPRODUZIONE RISERVATA y NELLE ALTRE GARE I 100 SL A GILOT (Trofeo Sapio, 25 m Sciorba). Uomini, 100 sl Gilot (Fra) 47"89, Kebbab (Fra) 49"05; 400 sl Agnel (Fra) 3’42"95, Di Giorgio 3’45"03, R.Potenza 3’45"29 (p); 100 do Thoman (Usa) 51"44, Lestingi 52"36; 100 ra Perez Dortona (Fra) 59"74, Pinna 1’00"80, Ossola 1’00"84; 100 fa Phillips (Usa) 53"09, Pizzamiglio 53"75, Facchinelli 54"22; 200 mx Dioli 1’59"69, Cova 2’01"00, Turrini 2’01"96. Donne, 100 sl Coughlin (Usa) 52"80; 400 sl Muffat (Fra) 4’00"86, Ioppi 4’08"69; 100 do Coughlin (Usa) 56"47, Barbieri 59"83, Ioppi 1’01"11; 100 ra Fissneider 1’07"14, Guzzetti 1’08"36, C.Boggiatto 1’08"57; 100 fa Vandenberg (Usa) 58"96, Fassone 1’00"49; 200 mx Letrari 2’13"14, De Ascentis 2’15"39, Trombetti 2’17"24. La francese Muffat BORSARELLI E la Muffat va a caccia della Manaudou (s.a.) Camille Muffat e Yannick Agnel sono compagni di club a Nizza, si allenano insieme con Pellerin e a Genova hanno vinto la stessa gara: i 400 sl. Di diverso hanno che la Muffat è già salita due volte sul podio ai Mondiali, e Agnel no. Camille è fra le avversarie della Pellegrini dopo aver abbandonato misti, ma dopo questo 4’00"86 cercherà confronti in America, anche contro la Manaudou a Minneapolis. Agnel si porta sul podio Di Giorgio e Rocco Potenza, autore del personale e davanti fino ai 300. Nei 100 dorso, è solo quarto Camille Lacourt, iridato con Stravius, reduce da fatiche bestiali con scalata in bici sul Ventoux: a vincere è Nick Thoman, il miglior dorsista americano, che in 51"44 precede un Lestingi in vena di rilancio. I 100 sl sono di Fabian Gilot con il nero Cullen Jones terzo. Vittorie italiane nei 200 misti con il milanese Dioli (sul nipote d’arte Cova, e su Turrini) e Laura Letrari. 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica A SAN SIRO IL MANGELLI E ALTRI TRE GP: VARENNE FA 67 CON PASCIA’ LEST Owen’s Club galoppo maledetto E il finlandese Brad ringrazia MATTEO PIERELLI MILANO La rabbia di Pietro Gubellini, la gioia di Tuomas Korvenoja. Il Mangelli è appena finito. Il driver italiano impreca per la rottura a pochi metri dal palo del suo Owen’s Club quando ancora si stava giocando la vittoria, quello finlandese esulta dopo che il suo Brad de Veluwe taglia per primo il traguardo in 1.11.6, che eguaglia il record della corsa di Passionate Kemp nel 2004 (Giulia Grif nel 2006 fece due decimi in meno ma in batteria). Che sfortuna Brad de Veluwe ha vinto la corsa in partenza: sull’errore di Obama Gar (che lo aveva preceduto in batteria) è riuscito ad andare al comando e la corsa sembrava finita lì. Invece un Owen’s Club trasformato rispetto alla batte- ria (dove era finito 5˚) è avanzato con decisione, ha messo sotto pressione il leader e appena all’ingresso in retta era anche passato. Poi Brad era riuscito a rientrare. Il testa a testa stava entusiasmando il pubblico (4500 in tribuna), poi Owen’s, nell’ultimo disperato attacco al rivale, ha rotto lasciando la vittoria al finlandese, uno dei tre anni europei più forti in circolazione (per il figlio di Andover Hall questo è il quarto gruppo 1 dopo E3 in Svezia, Ulf Thoresens Memorial in Norvegia e Kriterium in Finalndia) che però stavolta se l’è vista davvero brutta contro Owen’s Club. Che, curiosamente, ha buttato la vittoria più o meno nello stesso punto in cui lo fece nel Gran Criterium 2010, anche se allora fu squalificato per ambio. Varennino volante Nelle altre corse, vittoria di Orsia (da Angus Hall) nel Mangelli Filly, di Pantera Om (da Windsong’s Legacy) nel GP Aste Filly e soprattutto del promettentissimo Pascià Lest (E. Bellei) nel GP Aste maschi. Il figlio di Varenne (67 GP per i suoi eredi) è passato al comando dopo 400 metri violentissimi (27.6) e nel finale ha dominato in uno strepitoso 1.13.1, nuovo record dei due anni. 2ª corsa - GP Orsi Mangelli - (1ª batt.) - m 1600: 1 Obama Gar (E. Bellei) 1.11.6; 2 Brad de Veluwe; 3 Oyster Kronos; 4 Odino Jet; Tot.: 9,03; 1,48, 1,20, 1,28 (19,95) Tris: 83,81. 3ª corsa - GP Orsi Mangelli - (2ª batt.) - m 1600: 1 Lobell Countess (P. Strooper) 1.13; 2 Kash's Cantab; 3 Opal Brown; 4 Oliver Ur; Tot.: 1,72; 1,53, 2,51, 2,80 (8,82) Tris: 54,74. 6ª corsa - GP Orsi Mangelli Filly m 1600: 1 Orsia (A. Gocciadoro) 1.12.1; 2 Oibambam Effe; 3 Omera Win Sm; 4 Ofelia Bi; Tot.: 7,59; 2,27, 7,82, 5,20 (296,25) Tris e 4.656,89. 8ª corsa - GP Orsi Mangelli - (finale) - m 1600: 1 Brad de Veluwe (T. Korvenoja) 1.11.6; 2 Kash’s Cantab; 3 Odino Jet; 4 Lobell Countess; 5 On The Way Grif; Tot.: 2,08; 1,21, 1,96, 1,95 (15,79). Tris 3-4-8, e 81,22. Il finale del Mangelli: da destra il vincitore Brad de Veluwe, Owen’s Club che rompe e Kash’s Cantab, 2˚ PERRUCCI Pallamano RAI SPORT 1, 18.30 Rugby IL C.T. IRIDATO Italia-Svizzera per i Mondiali Henry conferma All Blacks addio Il gruppo azzurro per la Svizzera (an.gal.) Oggi a Bressanone (18.30, dir. Rai Sport 1) l’Italia esordisce contro la Svizzera nel girone 5 di qualificazione ai Mondiali di Spagna 2013. Il c.t. Franco Chionchio ha rinnovato la squadra: convocati per la prima volta gli italo-argentini del Noci Carrara (centrale) e Doldan (pivot) e i terzini del Bolzano, l’italo-brasiliano Gaeta e l’italo-croato Turkovic. «E’ un bel gruppo — dice il c.t. —, con buone potenzialità che l’innesto dei naturalizzati può far crescere. La Svizzera è solida, ma noi ce la giochiamo».” I rossocrociati allenati dal croato Percovac, che Chionchio ritrova dopo 20 anni hanno nell’ala Lininger (Lemgo, Bundesliga) e nel centrale Schmid (Lowen, Bundesliga) i punti di forza. Arbitrano gli sloveni Lah e Sok. Ritorno domenica (15.30) a Sciaffusa (Svi). Del girone fa parte anche la Lituania che l’Italia affronterà il 5 gennaio a Vilnius e il 7 a Cologne. In una conferenza stampa a Auckland, il c.t. Graham Henry ha ufficializzato l’addio agli All Blacks dopo otto anni, culminati nel trionfo nella finale di Coppa del Mondo contro la Francia (8-7). Henry lascia con 88 vittorie in 103 test (90% di successi, miglior bilancio nel rugby moderno), 5 Tri Nations, la vittoria nella serie coi Lions del 2005 e tre Grandi Slam. «Ho avuto il privilegio di allenare la Nuova Zelanda e sono fiero del contributo di questa squadra alla leggenda degli All Blacks». Non sono mancate le delusioni — su tutte la sconfitta con la Francia ai quarti del Mondiale 2007 —, e i momenti difficili. «Fare l’allenatore ha dei prezzi da pagare: gli ultimi 10’ della finale con la Francia non mi sono certo piaciuti». Henry, 65 anni, ha smorzato le voci di un suo futuro in Inghilterra: è in trattativa con la federazione neozelandese per diventare formatore. Alla sua successione è favorito il vice Steve Hansen, mentre lascia Wayne Smith: guiderà Waikato. Il tecnico Graham Henry, 65 anni AFP GALOPPO ROMANO Duck Feet vola nel Breradelli Quinte’, 139.760 e ! Atletica PISTA MONDO (si.g.) A Nittai (Giap). Uomini. 10.000: Mwangi (Ken) 27’55”62; Muthee (Ken) 27’58”26. A Nanchang (Cina). Donne. 800: Wang Chunyu (’95) 2’01”34. A Al Ain (Eau). Uomini. Alto: Barshim (Qat) 2.25. Martello: Al Zankawi (Kuw) 79.27. A OSAKA (d.m.) Il keniano Elijah Sang (2h12’43”) e la 38enne romena Lidia Simon (2h32’48”) hanno vinto la prima maratona di Osaka (Giap). Uomini: 1. E. Sang (Ken) 2h12’43”; 2. Sokolov (Rus) 2h13’15”; 3. S. Kipsang (Ken) 2h14’18”. Donne: 1. Simon (Rom) 2h32’48”. CORSA DEI SANTI (d.m.) Il keniano Ezekiel Meli (29’46”) e la ruandese Angeline Nyransabimana (36’10”) hanno vinto la Corsa dei Santi a Roma (10 km). Uomini: 1. Meli (Ken) 29’46”; 2. E. Chirchir (Ken) 30’34”; 3. Ngeno (Ken) 31’17”. Donne: 1. Nyransabimana (Rua) 36’10”; 2. Saamiri (Mar) 37’20”; 3. Di Santo 38’35”. SPACCANAPOLI (d.m.) Gilio Iannone (31’49”) e Carmela D’Ambra (39’56”) hanno vinto la Spaccanapoli (10 km). Duck Feet volante a Roma nel GP Berardelli (foto Garofalo): 4 corse e 0 sconfitte. Pr. Berardelli - (gr. 3) e 34.000, m 1800: 1 Duck Feet (C. Colombi); 2 Lui e La Luna; 3 Mamath; 4 Blu Pe traeus; (1¼ 1¼ 1½) Tot.: 2,94; 1,31, 1,46, 2,77 (3,64) Trio: 60,89. Super quinte’ A Roma anche il quintè 12 8 9 5 2 da e 139.760,70 all’unico vincitore. Quartè e 10.695,90. Tris e 2.826,28. MALE CHOISIR Nono e penultimo il nostro Choisir Shadow (D. Var giu) a Maisons Laffitte nel Crite rium (gr. 2 m 1200) vinto da Restia dargent (Guyon). MELBOURNE CUP Davanti a cen tomila spettatori il francese Duna den (Lemaire, trainer Delzangles) ha battuto l’inglese Red Cadeaux nella Melbourne Cup (gr 1, m 3200) OGGI TORINO QUINTE’ (Ore 18.30) In 20 sul miglio. Scegliamo Neel Zac (19), Nester dei Venti (15), Nisosh (14), Naval Vessel (20), Newmar (5) e Noisette Bar (16). ANCHE Galoppo: Milano (14.20), Napoli (14.35). Tr.: Aversa (15.15). HALL OF FAME USA Maurice Greene, Gail Devers e Vince Matthews sono entrati nella Hall of Fame dell’atletica statunitense. Sui 100, Maurice Greene è stato recordman mondiale, tre volte iridato e olimpionico a Sydney 2000 (oro anche nella 4x100). La Devers è stata oro dei 100 hs a Barcellona 1992 e Atlanta 1996 (anche oro nella 4x100) e, ai Mondiali, ha vinto cinque ori (3 nei 100 hs, 1 nei 100, 1 con la 4x100). Matthews è stato oro nei 400 a Monaco 1972 e firmò il record del mondo della 4x400 a Messico 1968. Con loro, ammessi anche l’iridato del cross Craig Virgin, il sette volte vincitore della maratona di Boston Clarence Demar e Bob Timmons, tecnico di 16 atleti primatisti del mondo. Beach volley ULTIMA SPIAGGIA (c.f.) Le canadesi Broder-Valjas sono le prime avversarie di Laura Giombini e Viktoria Orsi Toth oggi nelle qualifiche dell’Open di Phuket (Tha), ultima tappa dello Swatch World Tour 2011. In caso di vittoria, si giocheranno l’accesso al tabellone principale con Saka-Rtvelo (Geo). Da domani in campo le altre azzurre Cicolari-Menegatti e Gioria-Momoli. Bocce MEDAGLIE AZZURRE (c.f.) Italia sul podio in tutte e sei le prove del Mondiale giovanile (specialità volo), a St.Vulbas (Fra). Tra gli under 23, oro per Daniele Grosso nel combinato e bronzo per Emanuele Ferrero nell’individuale e per lo stesso Grosso e Manuel Lituri nella gara a coppie. Nella categoria under 18, argento per Simone Mana e Mattia Rosso nella staffetta, 3˚ posto per Luca Negro nel tiro di precisione e per Mana nel tiro progressivo. Cricket Scandalo Pakistan I tre atleti colpevoli LONDRA — Il capitano Salman Butt, Mohammad Asif e Mohammad Aamer, i tre giocatori del Pakistan coinvolti nello scandalo del test truccato contro l’Inghilterra, sono stati riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere e di frode da un tribunale di Londra. La sentenza, attesa entro fine settimana, potrebbe portarli in carcere per sette anni. I tre sono accusati di aver volontariamente sbagliato alcuni colpi durante un test contro l’Inghilterra dell’agosto 2010. Lo scandalo era stato svelato dal periodico «News of the World», oggi defunto. Prima della partita, un giornalista si era finto uomo d’affari e aveva avvicinato un manager vicino ai tre pakistani, Mazhar Majeed, per truccare il risultato. L’agente aveva garantito i «servizi» di sei giocatori e aveva proposto un tariffario: 58.000 euro per truccare un’azione, 1,16 milioni di euro per cambiare il risultato della partita. Majeed era stato filmato mentre prendeva 174.500 euro per i tre errori intenzionali. Golf Molinari insieme a Westwood, McIlroy, Bradley e Scott AFP Golf Challenge in Puglia Da domani a Shangai, Cina Hsbc Champions Chicco Molinari difende il titolo contro Manassero e i vincitori Major Il World Golf Championship fa tappa in Cina, a Shanghai dove da domani Francesco Molinari sarà in campo per difendere il titolo dell’Hsbc Champions conquistato proprio sul percorso dello Shenshen Golf Club. «Giocare sullo stesso campo mi fa piacere — ha detto Francesco Molinari — ho tanti bei ricorsi. E poi è un percorso che mi piace». Chicco arriva da un decimo posto nel Masters dell’Andalusia, ed è un momento favorevole per lui che in questa stagione ha avuto un periodo di difficoltà. «Ora sembra che tutto stia tornando a posto. Difendere il titolo sarà durissima, ma questa almeno è una fase di buon gioco per me». Sul tee di partenza i quattro vincitori dei major: Charl Schwartzel (Masters), i nordirlandesi Rory McIlroy (US Open) e Darren Clarke (Open) e lo statunitense Keegan Bradley (Us Pga) . Non ci sarà il numero 1 al mondo Luke Donald. Sarà in campo anche Matteo Manassero. Il montepremi è 5.124.000 euro, prima moneta di 842.217. In tv: diretta Sky Sport 3Hd dalle 4. f.co. Da oggi a sabato, il San Domenico golf di Savalletri (Br) ospita l’Apulia Grand Final, ultimo appuntamento del Challenge Tour europeo, al termine del quale verranno assegnate le carte per l’European Tour 2012 ai primi venti dell’ordine di merito. Tre gli azzurri: Andrea Pavan al momento ottavo nella moneylist; Federico Colombo (9˚) e Alessandro Tadini (17˚). Hockey ghiaccio EAGLES FUORI (m.l.) Niente da fare per le Eagles Bolzano inserite nel 1˚ girone della Coppa dei Campioni Ewcc. A Bytom (Pol) hanno ottenuto 2 vittorie: 6-3 sulle padrone di casa del Bytom e 9-0 al Valladolid (Spa). Decisivo il k.o. (6-0) contro il Planegg (Ger) che passa al 2˚ turno, che verrà disputato in Finlandia in casa del Naiset, con le kazake del Aisulu Almaty e le Sabres Vienna (Aut) dove gioca Valentina Bettarini. Rimane l’Agordo l’unica formazione italiana ad essere riuscita nel 2009 a superare il primo turno. Hockey pista Colpì una volontaria Due mesi a Soria VIAREGGIO — (g.l.) L’argentino José Juan Soria, che nella stagione 2007-2008 indossò la maglia del Viareggio, è stato condannato a due mesi di reclusione (pena sospesa) per lesioni aggravate. In occa- sione della finale scudetto contro il Follonica avrebbe colpito con la mazza da hockey una volontaria della Croce Rossa, ferendola dalla coscia destra. Judo MONDIALI JUNIORES (e.d.d.) Dodici azzurri saranno impegnati da domani a Città del Capo (Saf) ai Mondiali Juniores. Uomini: Basile (60 kg); Parlati (66); Carollo (73); Miranda (81), Di Guida (100). Donne: Romano (44 kg); Giuffrida, Mongiello (48); Iadeluca, Poser (52); Politi (78); Marchiò (+78). Nuoto LOCHTE-PHELPS (al.f.) Ryan Lochte e Michael Phelps si incroceranno per la prima volta nella stagione olimpica al Gp di Minneapolis (Usa, 50 m) dall’11 al 13 novembre. Al via anche la fresca primatista mondiale dei 200 dorso in corta Melissa Franklin, Katie Hoff, Brendan Hansen e Ed Moses oltre ai francesi Manaudou, Bousquet, Agnel e Muffat. THORPE A SINGAPORE (al.f.) Ian Thorpe è arrivato ieri a Singapore per il debutto in Coppa del Mondo (venerdì e sabato) dopo 5 anni di pausa. L’australiano, che ha perso 10 kg dalla ripresa degli allenamenti e pesa 4 kg in meno rispetto ai Giochi di Atene, sarà al via di 100 farfalla e 100 misti mentre aggiungerà i 100 sl nelle tappa di Tokyo della prossima settimana. Pallavolo ESTERO (a.a.) Sconfitta casalinga del Panathinaikos di Gianluca Saraceni (7 punti 78% in attacco) dal Marmaris 0-3 (26-28, 20-25, 15-25) nella terza giornata del campionato greco. In Iran lo Shardary Tabriz di Francesco Biribanti e Daniele Desiderio è secondo dietro l’Ishfan, dove sono passati molti nazionali dal Paykan Teheran. In Germania sconfitta del Potsdam di Alberto Salomoni a Wiesbaden, 3-0. In Austria seguita a vincere l’Innsbruck di Claudio Carletti, 3-0 al Niederösterreich. In Svizzera il Lugano di Marco Verga, Nico Poncia, Marco Rolfi e Jacopo Mozzana ha superato 3-0 lo Chenois e l’ha raggiunta al terzo posto in classifica. Pesi OTTO AI MONDIALI Azzurri fino a domani all’Acquacetosa in vista dei Mondiali di Parigi, al via sabato a Parigi. Il d.t. Aldo Radicello ha convocato Genny Pagliaro, Giovanna D’Alessandro (48 kg), Jennifer Lombardo (53), Giorgia Bordignon (58), Annarosa Campaldini (+75) e, tra gli uomini, Calogero Guarnaccia (62 kg), Giorgio De Luca (77) e Clemente Mannella (85). Obbiettivo la qualificazione per Londra 2012: per ottenerla la squadra femminile deve entrare tra le prime 21 della classifica per nazioni, quella maschile tra i primi 24, tenendo conto anche dei risultati dell’edizione 2010 ad Antalya. Rugby ARBITRI ITALIA Designati gli arbitri per il Sei Nazioni: Francia-Italia, prima partita della prima giornata in programma sabato 4 febbraio alle 14.30 a Parigi, sarà diretta dal gallese Nigel Owens. Due volti nuovi nel panel: il francese Jerome Garces, designato per Italia-Inghilterra dell’11 febbraio (ore 16) all’Olimpico, e il neozelandese Chris Pollock, che dirigerà Irlanda-Scozia il 10 marzo. Gli altri arbitri degli azzurri: 25/2 (14.30), Irlanda-Italia: Joubert (Saf); 10/3 (15.30), Galles-Italia: Clancy (Irl); 17/3 (13.30), Italia-Scozia: Rolland (Irlanda). Scacchi Europei a squadre Italia con i big A Porto Carras, in Grecia, si aprono oggi gli Europei maschili e femminili. Si gioca con quattro titolari e una riserva, fino all’11 novembre, con 38 squadre nel torneo maschile e 28 in quello femminile. Tra gli uomini l’Italia schiera Fabiano Caruana fresco numero 23 al mondo e miglior juniores — Daniele Vocaturo, Sabino Brunello, Michele Godena e Axel Rombaldoni, mentre tra le donne sono partite Elena Sedina, Olga Zimina, Marina Brunello, Roberta Messina e Fiammetta Panella. Sport invernali SCI: KAMER K.O. La discesista svizzera Nadja Kamer si è stirata il legamento collaterale interno del ginocchio sinistro giocando a pallavolo. Salta sicuramente la trasferta americana della Coppa del Mondo e spera di rientrare a dicembre. SLITTINO, TRICOLORI TEDESCHI Con l’indisponibilità della pista di Cesana, i Tricolori seniores di slittino si terranno il 28-29 dicembre a Koenigssee, in Germania. SNOWBOARD, BIG AIR A Londra, nella prima tappa di Coppa del Mondo di big air, vittoria per il 25enne finlandese Janne Korpi. Azzurri fuori nelle qualificazioni: Kevin Kok 35˚, Simon Gruber 36˚, Marco Grigis 46˚. Vela LEGENDS REGATTA (r.ra.) Ad Alicante inizia oggi la Volvo Ocean Race Legends Regatta, dedicata alle barche che hanno fatto la storia del giro del mondo in equipaggio, chiamato prima Whitbread e ora Volvo Ocean Race. Sono 16 gli scafi che disputeranno due regate. Per l’Italia c’è Tauranga, Swan 55 dell’armatore Michele Bruno, unica barca reduce dalla 1˚ edizione della Whitbread Race 1973-74, e L’Espirit d’Equipe, che vinse nell’1985-86. Il vincitore riceverà il Sir Peter Blake Trophy. 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/35.74.00, fax 0341/36.43.39 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 – 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0342/20.03.80, fax 0342/57.30.63 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0332/23.98.55, fax 0332/83.66.83 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. 1 OFFERTE DI COLLABORAZIONE IMPIEGATI 1.1 ABILE impiegato commerciale, in mobilità, pluriesperienza ordini, offerte, bolle, inglese buono, francese ottimo, Office. 339.48.09.594. 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Mediaservizi, Gobetti 54 Arezzo. MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ALTRI MONDI Il fatto del giorno _la crisi economica e l’Italia DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Tutti dicono: «Sbrighiamoci» Ma che cosa si può fare subito? Borse a rotta di collo: Milano perde il 6,8%, vola l’interesse dei Btp... Il Paese sembra inerte: a questo punto servirebbe un governo che possa prendere misure impopolari Berlusconi ha interrotto il ponte in Sardegna ed è tornato di corsa a Roma, dato che le Borse stavano venendo giù a valanga e Milano a un certo punto perdeva più del 7%. La giornata s’è poi chiusa con Piazza Affari a -6,8 e il resto del continente ugualmente nel precipizio: Francoforte a -5, Parigi a -5,38, Londra a -2,21, Atene -8: 219 miliardi di capitalizzazione bruciati in Europa, 22 a Milano. Tragiche le performance delle banche e di Fiat Industrial, con Unicredit, Intesa e il Lingotto sospese per eccesso di ribasso e in finale a -15,65 Intesa (il giorno prima il suo presidente aveva protestato contro queste quotazioni fuori della realtà), a -12,44 Unicredit, peggiore seduta di sempre. Le banche sono nel dramma ovunque, Deutsche ha perso l’8,2, Commerzbank il 9,14. Sberle altrettanto forti per i nostri Btp a due, cinque e dieci anni che hanno segnato il record negativo assoluto di tutti i tempi. Il differenziale tra Bund e Btp decennale, dopo aver toccato i 459 punti, s’è assestato a 448, che è comunque una cifra da capogiro. Siamo in prossimità di interessi del 6,5%, essendo il 7 la soglia che segnò di stato fallimentare greci e portoghesi. Berlusconi, di fronte a questa pioggia, ha detto che il governo agirà con «tempestività e rigore» e sta studiando i primi provvedimenti da inserire già nel patto di stabilità in discussione al Senato (c’è tempo fino a venerdì) e, ieri sera, ha subito convocato un vertice dei ministri a Palazzo Chigi, presente Tremonti, assente Bossi. L’opposizione chiede un governo di solidarietà nazionale e comunque un po’ tutti si sono fatti vivi con Napolitano per garantire il senso di responsabilità dell’opposizione in un momento che potrebbe essere fatale. Anche le imprese e le banche, in una nota congiunta di Abi, Alleanza delle Cooperative, Ania, Confindustria e Rete Imprese Italia, hanno dato un aut aut a Berlusconi: «Servono misure immediate: il governo lo faccia rapidamente o se ne vada». « Non funziona così. Semplicemente le nostre obbligazioni si comprano a prezzi sempre più bassi. E quindi il rendimento che garantiscono, calcolato sul nominale, risulta maggiore per questi che adesso hanno comprato a poco. Le dirò anche che se queste valutazioni rientrassero rapidamente e nelle aste si tornasse alle quotazioni di un tempo — 140-180 punti sopra il Bund — il danno provocato dalle turbolenze di questi giorni sarebbe minimo. Sarebbe problematico, invece, se il livello dei tassi restasse questo o magari peggiorasse. Allora tutta la media del nostro debito si appesantirebbe con conseguen- È improrogabile l’assunzione delle decisioni efficaci per la stabilità italiana GIORGIO NAPOLITANO CAPO DELLO STATO gli aiuti Ue CARLO ANGIONI Il referendum greco sugli aiuti spacca l’Europa. Il giorno dopo l’annuncio di Atene di voler dare al suo popolo il potere di approvare il nuovo accordo sulla riduzione del debito già votato dall’Eurogruppo, i leader del Vecchio Continente si sono schierati contro il premier George Papandreou. In attesa di capire qualcosa di più nel vertice di emergenza di oggi pomeriggio a Cannes, prima del G20, con Merkel, Sarkozy, Draghi e Lagarde. Ieri, il primo ministro ha confermato la sua scelta prima a parole («Il referendum ci rafforzerà nell’euro») e poi in serata, davanti ai ministri, insieme al voto di fi- be un colpo ancora più grave. Altra possibilità: Nea Demokratia, il partito di destra avversario di Papandreou, riesce a buttarlo giù e si va alle elezioni. Tragedia anche in questo caso perché «bisogna far presto». 3 Quale provvedimento Berlu- 459 i punti di spread Lo spread Btp-Bund ha toccato il record del 4,59%, 459 punti in più rispetto ai 407 di lunedì -15% la caduta di Intesa Male a Piazza Affari le banche italiane: Intesa SanPaolo -15%, Unicredit -12%, Mps -10% sconi potrebbe adottare ora? Non so rispondere. All’inizio della lettera d’intenti di mercoledì scorso sta scritto: «entro 2 mesi, la rimozione di vincoli e restrizioni alla concorrenza... entro 4 mesi, la definizione di un contesto istituzionale... entro 6 mesi, l’adozione di misure che favoriscano l’accumulazione di capitale...». 4 È per questo che i mercati precipitano? Il premier Silvio Berlusconi, 75 anni: questo è il suo quarto governo ANSA IL CROLLO DI PIAZZA AFFARI UNA GIORNATA NERA 1Ma chi decide che i nostri Buoni del Tesoro da domani pagheranno l’interesse x invece dell’interesse y? GDS ze incalcolabili per le casse pubbliche. È prima di tutto per questo che «bisogna far presto», come ha ricordato ancora ieri il presidente Napolitano. 2 Berlusconi dice che lui non c’entra niente, che non si tratta di cambiare governo, è tutto un fatto internazionale. Non ha completamente torto. Ieri le quotazioni hanno subito la martellata del referendum greco annunciato a sorpresa dal primo ministro Papandreou. A gennaio egli intende chiedere ai greci se approvano gli accordi stipulati tra Atene e Merkel-Sarkozy, cioè, insomma, se intendono o no restare nell’euro. Hanno tutti interpretato questa mossa — di cui riferiamo i dettagli qui sotto — come un modo per tagliare ulteriormente il debito. Con un «no» pronunciato dal popolo, Papandreou potrà imporre un taglio dell’85%, non si sa se uscendo o restando nell’euro. Per le banche e le casse pubbliche sareb- C’è una componente italiana nel precipizio generale, è ovvio. Napolitano invoca la solidarietà generale. Ma non può esserci solidarietà generale in un contesto politico così ricco di elementi di divisione. Bisognerebbe che Berlusconi si levasse di mezzo e che un nuovo governo fosse formato da persone capaci prive di riferimenti con le forze presenti in Parlamento. Mario Monti, naturalmente. Al quale bisognerebbe chiedere di non candidarsi alle elezioni del 2013 e a cui bisognerebbe concedere una specie di pieni poteri, in modo da lasciargli prendere tutte le misure impopolari del caso. Tra le cose da fare: recuperare autorevolezza in Europa. 5 Perché poi, anche se ci salvassimo noi, gli altri... Merkel e Sarkozy manovrano solo per salvare le banche tedesche e francesi, nei guai fino al collo. Se i libici rivolessero indietro il miliardo e passa depositato nelle banche portoghesi, Lisbona sarebbe al default immediato. Gli ultimi dati ci dicono che non stanno benissimo neanche i cinesi. leParole BUND, SPREAD ED EUROBOND BUND Sono i Titoli di Stato emessi dal governo tedesco, paragonabili ai nostri Btp. Si tratta di emissioni a medio e lungo termine che, per la loro importanza, sono considerati dagli operatori come punto di riferimento per il mercato obbligazionario. SPREAD In inglese significa «differenza» e nel gergo finanziario è la differenza tra il prezzo più basso di acquisto e il prezzo più alto di vendita in un mercato, ed è spesso usato come misura della liquidità del mercato stesso. Così, lo spread Btp/Bund altro non è che la differenza fra i loro rendimenti. Ad esempio, se il rendimento del Btp è del 5% e quello del Bund è del 2%, lo spread è di 300 punti (ovvero del 5-2=3%). EUROBOND L’idea di Eurobond consiste nel creare obbligazioni del debito pubblico dei Paesi dell’eurozona, che verrebbero emesse da un’apposita agenzia dell’Unione europea e garantite congiuntamente dai Paesi di Eurolandia. In questo modo, attraverso titoli europei, gli Stati che oggi pagano tassi di interesse altissimi potrebbero finanziarsi sul mercato a condizioni migliori. Il referendum greco mette l’Europa sottosopra ducia che ci sarà venerdì, dopo aver anche azzerato (come previsto) i vertici delle forze armate: «Crediamo che il governo uscirà ancora una volta vincitore — ha spiegato il viceportavoce del governo Angelos Tolkas —: noi non vogliamo tornare indietro sui nostri programmi di salvataggio del Paese». 130 i miliardi per Atene L’Europa si è accordata per dare i nuovi aiuti ad Atene, pari a 130 miliardi di euro Contrari Nel corso della giorna- ta, però, contro il referendum sul secondo salvataggio di Atene sono piovute bocciature praticamente da ogni parte. L’agenzia di rating Fitch, in una nota ufficiale, ha lanciato l’allarme: «Potrebbe avere gravi implicazioni finanziarie per la stabilità e la vitalità dell’intera eurozona». Poi, sono arrivati gli altri. Come il presidente Georges Papandreou, 59 anni, è il premier della Grecia dal 2009 AP dell’Eurogruppo e premier di Lussemburgo Jean-Claude Juncker, che è andato giù molto pesante: «Se i greci voteranno no al referendum sul piano di salvataggio europeo non escludo che Atene possa andare in bancarotta». E ancora: «Il premier Papandreou ha deciso senza informare i colleghi europei». Molto sorpresi anche Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, tra i promotori del verti- ce che la settimana scorsa ha dato l’okay agli aiuti per altri 130 miliardi di euro. «Il piano di salvataggio della Grecia adottato dall’Unione europea è la sola via percorribile», ha detto il presidente francese. Praticamente identiche le parole tedesche: «Le decisioni del 26 ottobre sono ancora più necessarie dopo l’annuncio del referendum e consentiranno alla Grecia di tornare a una crescita sostenibile», ha fatto sapere un portavoce del governo di Berlino. Infine, è arrivata anche la presa di posizione europea, a firma dei presidenti Ue, Van Rompuy, e della Commissione Ue, Barroso: «L’accordo è il migliore possibile, la Grecia onorerà gli impegni». © RIPRODUZIONE RISERVATA 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 ALTRI MONDI L’EX PRESIDENTE BRASILIANO Prima chemio fatta: Lula ritorna a casa L’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula ha lasciato l’os pedale di San Paolo dove era stato ricoverato per una sessione Omicida da identificare: 5 arresti Rissa tra due famiglie Una vittima a Palermo Ieri a Palermo è finita in tragedia una lite tra le famiglie di due ex: un uomo, Giovanni Rosselli, 35 anni, è stato ucciso con una coltellata allo sterno. Pare che la rissa sia legata a un incidente stradale avuto dall’ex cognata della vittima, Rita Rosone, con l’auto dell’ex marito, Filippo Rosselli. La Rosone, assieme al padre Antonino e al fratello Michelangelo, e Rosselli, assieme allo zio Nicola Nicolosi, sono stati arrestati per rissa aggravata, in attesa di accertare le responsabilità legate all’omicidio. Il killer truccato per Halloween Esecuzione a Napoli: si maschera da strega e uccide pregiudicato VOLUTE DA CAMERON Londra: 10 domande per trovare la felicità Un questionario per sapere se il popolo è felice: l’Inghilterra ha misurato il benessere dei cittadini attraverso il cosiddetto d Riecco la pioggia lafrase DEL GIORNO notizie Tascabili di chemioterapia: il 66enne Lula (nella foto Ap con il suo succes sore Dilma Rousseff) ha un tumo re alla laringe e dovrà continua re con la chemio e cominciare poi una cura radioterapica. Secondo i medici che lo stanno seguendo, l’ex presidente ha «ottime possibilità di recupero». Liguria in allarme Domani torna il maltempo nell’area alluvionata Trovato il corpo di un anziano, i morti sono 10 FILIPPO CONTICELLO Ha approfittato di Halloween per colpire. Lunedì notte a Napoli un uomo mascherato da strega si è avvicinato a un gruppo di persone davanti a un club di tifosi del Napoli, intitolato a Paolo Cannavaro, vicino alla centrale via Marina, e ha fatto fuoco contro Salvatore Rispoli, 46 anni, che aveva precedenti tra cui associazione a delinquere di stampo mafioso, e forse al centro di attività di contrabbando. Due i feriti nell’agguato, ma l’obiettivo era Rispoli. Milano-Roma maglie nere dei reati Israele vuole costruire a Gerusalemme Est Nel capoluogo lombardo il picco delle denunce: Torino e Napoli altre città a rischio Il giorno dopo l’adesione della Palestina all’Unesco, prendono il via le prime rappresaglie di Israele: il premier Netanyahu ha ieri convocato a Gerusalemme i sette ministri principali per definire una linea di azione. Ne è emersa la volontà di riprendere i progetti edili a Gerusalemme Est e Cisgiordania con 2 mila alloggi e sospendere provvisoriamente il trasferimento dei fondi dovuti all’Anp. Una decisione «disumana» che «accelera la distruzione del processo di pace», ha commentato subito l’Anp. Non c’è tanto da stare allegri, a leggere l’inchiesta del Sole 24 Ore basata sui dati dell’Associazione nazionale forze di polizia. Si parla di criminalità e la maglia nera se la meritano Roma e Milano. Un piccolo esempio già dall’aumento dei furti in casa nel 2010: se la crescita a livello nazionale è Contro la Palestina nell’Unesco ghetto Vara, è stato recuperato il corpo di un uomo. Era coperto da tronchi di albero sul greto di un torrente. Si chiama Alemanno Aldo Fabiani, ha 85 anni ed è la decima vittima ufficiale dell’alluvione: quando la tempesta è arrivata, si trovava al piano terra della sua casa del centro storico del paese assieme alla figlia 50enne. Il fango ha trascinato via e ucciso entrambi. Intanto, nella speranza di recuperare presto gli ultimi tre dispersi, i mille e più volontari impegnati continuano a scavare senza sosta. Ed è un lavoro massacrante: un 44enne vigile del fuoco è stato colto da un malore mentre, dopo una notte di lavoro, partecipava insieme ai colleghi della stazione mobile di Milano alle operazioni di pulizia a Borghetto Vara. Adesso è in coma farmacologico al centro di rianimazione dell’ospedale Sant’Andrea di La Spezia. A Monterosso, invece, ieri è stato il giorno del dolore: si è celebrato il funerale di Sandro Usai, il volontario sardo della Protezione civile morto da eroe, ucciso a 38 anni dall’onda di fango mentre tentava di liberare i tombini per far defluire l’acqua. Il prefetto Gabrielli ieri lo ha ricordato così: «Un esempio straordinario per quello che ci ha insegnato e per il tesoro che, con il suo gesto, ci ha consegnato». E per il suo sacrificio si è mosso anche Giorgio Napolitano in persona: il presidente vuole accelerare la procedura per dargli la medaglia d’oro al valor civile. Dici pioggia e in quell’an«IO TOGA ROSSA? golo martoriato di Liguria la gente è terrorizzata. Ha paura È UN che potrebbero sommarsi danINSULTO» ni a quelli, enormi, che l’allu«Al con- vione ha già fatto martedì scorvegno del so. Così a Monterosso, a BorVara, ma anche a VerPdci mi sono ghetto nazza e Brugnato, centri nello dichiarato Spezzino tra i più colpiti, sanpartigiano no che domani tornerà a piovedella re e non sono per niente tranCostituzione, quilli. E non lo è neanche il preFranco Gabrielli, capo non fetto del dipartimento della Protepartigiano zione civile: «C’è preoccupa- La bara di Sandro Usai, il 38enne volontario della Protezione civile morto comunista. zione ed è preoccupazione durante il nubifragio: ieri a Monterosso (Sp) si è celebrato il funerale ANSA È chiaro che non di poco conto. Mettiamo sia in atto la parola fine a tutta questa sto- Nord Ovest, la prefettura predelle previsioni perché la para un piano straordinario di una chiara ria questione vera è la capacità intervento: evacuazione a temmanovra di per questo territorio di essere po di record di 500 persone e assedio nei pronto. Mi viene da sorridere circa 10 mila sacchi di sabbia a i milioni stanziati Il governo, per l’emergenza confronti amaramente quando ci si la- tappare le crepe negli argini in Liguria e Toscana, ha menta delle inondazioni e poi dei torrenti. di alcuni stanziato 65 milioni di euro si vedono case costruite dove principi non sarebbero dovute essere». Decima vittima A una settimacostituziona- Così, nell’attesa della nuova na dal disastro continua pure © RIPRODUZIONE RISERVATA li. Io "toga perturbazione che spazzerà il la conta dei morti: ieri, a Borrossa?" È un giudizio da schieramen- L’INCHIESTA I DATI DELL’ASSOCIAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA. E IERI NELLA CAPITALE UN NUOVO AGGUATO to politico e quindi lo considero un insulto» 65 Un poliziotto sul luogo dell’omicidio di lunedì notte ANSA «indice della felicità». Voluto fortemente dal premier David Cameron, contiene alcune domande (tipo «Guadagni abbastanza?») che servono a valutare la situazione del Paese al di là del Pil, sulla base di indicatori come la salute, il lavoro, l’educazione e il reddito. ANTONIO INGROIA PROCURATORE AGGIUNTO DI PALERMO stata del 12%, nel capoluogo lombardo e laziale è salita fino al 26%. Milano ha il maggior numero di reati denunciati (275 mila) e la maggior incidenza sulla popolazione (6.948 ogni 100 mila abitanti). Per «volumi complessivi» la seguono altre grandi città: la seconda è proprio Roma, poi ecco Torino e Napoli. Il caso A Roma il dato che pre- Il luogo in cui un 31enne è stato ferito in un agguato ieri a Roma AP occupa di più è il sensibile incremento (addirittura del 7,8 per cento) di reati denunciati nell’ultimo anno. La Capitale spicca nei furti di auto (491 ogni 100 mila abitanti), men- tre rapine e scippi salgono del 20%. E ieri la città ha vissuto l’ennesimo agguato. All’alba una raffica di proiettili ha tentato di uccidere Massimiliano Cogliano detto «Supermassimo», un buttafuori noto in diverse discoteche romane. Nel quartiere di Tor Bella Monaca, Cogliano, un 31enne con precedenti per droga, tornava da un locale, quando gli aggressori si sono affiancati alla sua macchina e hanno sparato, colpendolo prima al collo e poi all’addome. È stato portato subito all’ospedale di Tor Vergata, dove si trova in condizioni gravi, ma stabili. IN POLONIA TANTA PAURA SU UN VOLO DA NEW YORK: TUTTI ILLESI I 231 A BORDO IN USA VESTITA DA LADRA A 4 ANNI DAL DELITTO DI MEREDITH. I KERCHER CONTRARI Carrello k.o., Boeing atterra sulla pancia Amanda, festa e trucco «Scelta inopportuna» L’aereo della Lot atterra a Varsavia: sotto l’aereo si vedono le scintille AP Tanto spavento in volo, tutto tranquillo — per fortuna — a terra. Un Boeing 767 della compagnia polacca Lot con il carrello di atterraggio bloccato ieri pomeriggio è stato costretto ad atterrare a Varsavia direttamente sulla pancia. L’aereo, partito da Newark, il secondo aeroporto di New York, viaggiava con 231 persone a bordo: nessuno si è fatto male, ma molti passeggeri hanno «vissuto» la disavventura nel panico, temendo di non riuscire a farcela. L’impatto sul suolo, invece, è stato perfetto: il Boeing ha girato sullo scalo polacco — subito chiuso, sarà riaperto solo stamattina — per circa un’ora per consumare il carburante e poi è sceso direttamente sulla carlinga. Grazie alla perizia del pilota e alla schiuma antincendio sparsa sulla pista, tutto è filato liscio. Amanda Knox fotografata a Seattle dal sito di gossip americano TMZ L’immagine è stata pubblicata dal sito Usa di gossip TMZ: Amanda Knox tra le strade di Seattle per la festa di Halloween, mascherata da ladro e con baffi felini dipinti. E non era un giorno qualunque per la 24enne americana: proprio ieri era il quarto anniversario della morte a Perugia di Meredith Kercher, per il cui omicidio Amanda è rimasta in carcere assieme all’ex fidanzato Raffaele Sollecito fino al 3 ottobre. Proprio la macabra coincidenza (della stessa «Mez» si ricordano delle foto mascherata da vampiro, durante i festeggiamenti di Halloween a Perugia, la notte prima del delitto) non è andata giù al padre di Meredith, John Kercher: «È una mancanza di tatto. Questa ricorrenza è un momento molto difficile per la nostra famiglia e quelle fotografie non aiutano». MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 ALTRI MONDI IL CANTANTE FA L’ATTORE Cremonini con Avati «Esperienza super» Cesare Cremonini (nella foto Ansa) attore per Pupi Avati: ieri a Roma è stato presentato «Il cuore grande delle ragazze», il nuovo film del regista emiliano che, dopo il malore di domenica, era in sala per la prima. Uno dei protagonisti è il cantante: «Avati mi ha visto in tv e ha pensato che potessi essere il tipico ragazzo bolognese Anni 30. Il film mi ha arricchito lo spirito e la mente, ma ora penso solo al nuovo cd». Cenerentola Il regno delle favole ora è la televisione La fiction Rai con Vanessa Hessler appassiona 7 milioni di spettatori. Costanzo: «Gli italiani cercano il lieto fine» A COL FIGLIO DEL RAIS S Vanessa Hessler, 23 anni, in una scena di «Cenerentola»: la modella e attrice italoamericana ha debuttato nel 2005 in «Natale a Miami» ANSA Gazza Tec hno Per 4 anni fidanzata di Mutassim La Hessler è stata per 4 anni con Mutassim Gheddafi, figlio del Rais: Dei Gheddafi ha detto: «Sono una famiglia normale, non si deve credere a tutto». Per queste frasi, non farà più la testimonial di una compagnia telefonica ELISABETTA ESPOSITO Gli autori televisivi passano le giornate ad arrovellarsi, cercando novità e rivoluzioni per stupire il grande pubblico. Poi succede che nella passata stagione la fiction più vista sia stata Sissi con la Capotondi e che lunedì la serata sia stata stravinta da una certa Cenerentola. La fiction in due puntate trasmessa da Rai 1 è andata benissimo domenica e si è addirittura migliorata il giorno dopo. Numeri: 6.966.000 di spettatori con il 27,94% di share. Proprio parecchio, se si pensa che la già citata Sissi dei record ha fatto 7.400.000. E sarà contenta Vanessa Hessler, che interpreta un’Aurora, regolarmente orfana con annessa matrigna e sorellastre antipatiche, che vive la sua favola in un’atmosfera da Vacanze Romane. E magari si consolerà per non essere più la testimonial di una nota compagnia telefonica tedesca. L’attrice-modella 23enne, ora compagna di France- LA GUERRA TRA I BOND Moore se la prende con Connery e Craig Guerra tra James Bond: Roger Moore, volto di 007 in sette film, ha attaccato i colleghi, in particolare Sean Connery: «È sco Montanari (il Libanese di Romanzo Criminale La Serie), è stata licenziata per non aver preso le distanze dal regime di Gheddafi, dopo la relazione di quattro anni con il quinto figlio del Raìs, Mutassim, ucciso dai ribelli insieme al padre. Favole e speranza Le favole dunque si prendono la tv. «Perché la storia funziona — spiega un esperto del piccolo schermo come Maurizio Costanzo — in un momento molto difficile come questo in cui la gente non sa dove andrà a parare, c’è voglia di lieto fine, di speranza. E le favole sono questo. Questa poi era anche ben fatta: se la seconda puntata ha avuto più spettatori della prima vuole dire che si era sparsa la voce. E poi in giro non vedo molte idee nuove: siamo sinceri, che cosa c’è in tv di davvero rivoluzionario? Quindi meglio Cenerentola, meglio tutto quello che fa emergere sentimenti autentici». La fiction Rai lunedì ha divorato il Grande Fratello 12: «Ma l’avete visto? Sono tutti uguali, tutti della stessa età, tutti carini. Quando è partito, l’idea di John De Mol era un’altra: vedere che cosa accadeva chiudendo in una casa un gruppo di persone diverse tra loro. A me quello che fanno questi ragazzetti che hanno perfettamente chiaro come comportarsi per avere successo non diverte». Ed evidentemente non diverte molti altri. © RIPRODUZIONE RISERVATA « In momenti di grave crisi come questo si cercano sentimenti più autentici MAURIZIO COSTANZO GIORNALISTA E CONDUTTORE SONY «TAGLIA» I TELEVISORI IN ARRIVO LA MASCHERA IN 3D: SI VEDE IN ALTA DEFINIZIONE SVOLTA DESIGN DI MICROSOFT IL MOUSE IN EDIZIONE LIMITATA «RIVISTO» DA SEI ARTISTI Una perfetta visione 3D senza avere bisogno del televisore. È la rivoluzione della Sony con il Personal 3D Viewer che arriverà tra un mese negli Stati Uniti. Si tratta di una specie di maschera con due mini-tv e cuffie per l’audio che consentono di godere ad altissima definizione di effetti spettacolari, al punto da far dimenticare presto il mezzo chilo di peso. Il prezzo è alto, 730 dollari, e il prodotto, che si basa su un effetto ottico creato dal nostro cervello, è però sconsigliato ai minori di 15 anni. Un mouse che è anche un oggetto di design. È la proposta di Microsoft ed è l’Artist Edition di un modello di punta della casa di Redmond, il Wireless Mobile 3500, cioè senza fili grazie a un mini ricetrasmettitore. Un comunissimo mouse bianco è stato affidato a sei noti artisti e illustratori e ognuno di essi si è sbizzarrito nel reinventare l’aspetto di un oggetto di solito anonimo, ma presente ormai LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 un grande attore, peccato che non si capisca quello che dice», per colpa del suo accento scozzese. Sul giornale «Varsity» dell’Università di Cambridge, Moore ha poi criticato «Quan tum of Solace» (2008) con Daniel Craig: «Uno spot pubbli citario lungo e incoerente». 4 E il GF crolla IL RIVALE BATTUTO I NUMERI -1,5 I milioni persi del GF 12 Il Grande Fratello nella seconda puntata ha perso 1,5 milioni di telespettatori: è passato da 5,2 a 3,7 6,1 I milioni della Pession Il GF 12 era già stato battuto dalla fiction di Rai 1, «Dove la trovi una come me», con la Pession, vista da 6,1 milioni di persone 7,5 I milioni di Don Matteo Il programma dei record in queste settimane è Don Matteo: la fiction con Terence Hill ha toccato quota 7,5 milioni Share al 17%: mai così male Alessia Marcuzzi, 38 anni ANSA Il Grande Fratello fa flop. La seconda puntata del reality di Canale 5, con ospiti Alessandra Mussolini e «I Soliti idioti» di Mtv, è stata vista da 3.572.000 spettatori, con uno share del 17,28%. Si tratta del minimo storico per il reality show di Mediaset, arrivato alla dodicesima edizione, e sempre condotto dalla neomamma Alessia Marcuzzi. Il crollo di lunedì sera fa ancora più rumore se paragonato al risultato soddisfacente della prima puntata: il debutto della nuova edizione del GF era stato seguito, infatti, da 5.268.000 spettatori, pari al 24,96% di share. In attesa di capire come Endemol e Mediaset proveranno a invertire la tendenza e recuperare terreno, c’è però da segnalare l’ottimo esordio di «Mai dire Grande Fratello»: se il reality è in calo, la satira della Gialappa’s Band sul programma della Marcuzzi gode di ottima salute. Ben 24,68% di share in seconda serata e 1.693.000 telespettatori. su qualsiasi scrivania. Per l’Italia sono state scelte le opere del newyorchese Mike Perry (nella foto qui a fianco) e del brasiliano Fernando Chamarelli. L’Artist Editon sarà in vendita (con numeri limitati) fino a Natale e costa 26,90 euro. Il Wireless Mobile 3500 sfrutta la tecnologia Blue Track, un laser che facilita l’utilizzo su superfici «non convenzionali» (il pavimento, il tessuto dei pantaloni). Le batterie possono durare fino a 8 mesi. 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 21/1 - 19/2 23/7 - 23/8 LE PAGELLE Ariete 7+ Toro 5,5 Gemelli 7,5 Cancro 7- Acquario 8 Leone 6 DI ANTONIO CAPITANI Un successo tira l’altro, oggi, come le ciliegie. Gli ormoni, poi, sono come acini di uva pizzutella e causano ebbrezza suina. Amici vicini. La Luna nuoce a forma fisica e umore. Le vostre capacità, poi, non vengono premiate del tutto e il sudombelico è un po’ (s)morto. Risorgerà. Viaggi, possibilità di apprendimento e p.r. godono di incentivi lunari solidi. La fornicazione è lib(e)ratoria: che bello, volar nel piacer… Non è che siate di umore celestiale, oggi. Però avete idee geniali e gestite bene i soldi. Il letto, poi, sussulta, i vicini (g)odono… Uau. La Luna minaccia malinconoie e tensioni. Non fate sparate, ne va della vostra serenità. E della vostra faccia. Sex suino quanto basta. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 IL MIGLIORE Luna e Venere sono alleate: con la dolcezza otterrete tutto. Ma anche con un po’ di faccia di glutei. Fortuna in crescita, sudombelico più attento. Vergine 5,5 Bilancia 7,5 Scorpione 5,5 Sagittario 7,5 Capricorno 7- La vostra tendenza allo sprizzare acido cresce. Così, lavoro, amore, p.r. si corrodono. E poi predicate bene e fornicate male. Ussignùr… In contrasto con la ricorrenza, la Luna porta fortune, gioie e svaghi (pure suini). Nessun rimorso: mica ci si può seppellire anzitempo, no? L’umore crolla, le mansioni professionali si fanno pesanti e il tono vitale si affloscia. Pure il sudombelico perde smalto. Non è giornata. La Luna agevola viaggi, p.r. e colloqui. Venere, poi, entra nel vostro segno e aumenta fascino, slancio suino e fortuna: it’s your moment! Lavoro e soldi consolano, nonostante le Borse. Ma mangereste 24 ore al giorno come i panda. Diventando dei panza. Sex goloso. Pesci 6,5 CRISTIANO RONALDO La stella portoghese del Real Madrid è nata a Funchal il 5 febbraio 1985. Ha giocato con Sporting Lisbona e Manchester United RETE 4 LA 7 TELEFILM R.I.S. RICETTE DI FAMIGLIA TG 4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM HAMBURG DISTRETTO... SENTIERI CARA MAMMA MI... TG 4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS... IL COLLEZIONISTA DI OSSA Film 23.35 SPY 2.00 TG 4 2.25 PLAYING GOD 4.15 PESTE E CORNA 4.20 IERI E OGGI IN TV 7.30 9.40 10.35 11.00 11.55 12.25 13.30 14.05 16.15 16.55 19.20 20.00 20.30 21.10 RAIUNO RAIDUE RAITRE CANALE 5 ITALIA 1 TG 1 LINEA VERDE TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVADEL CUOCO TELEGIORNALE TG1 ECONOMIA VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1 CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TG 1 INTER - LILLE Champions League 22.45 90° MINUTO CHAMPIONS 23.30 PORTA A PORTA 1.05 TG 1 1.35 CHE TEMPO FA 6.50 9.10 10.00 10.30 10.35 11.00 13.00 14.00 16.10 17.45 18.45 20.25 20.30 21.05 CARTONI ANIMATI ART ATTACK TG 2 - MEDICINA 33 NON SOLO SOLDI TG 2 I FATTI VOSTRI TG 2 - MEDICINA 33 ITALIA SUL DUE TELEFILM TG 2 TELEFILM ESTRAZIONI DEL LOTTO TG 2 UN AMORE ALL'IMPROVVISO Film 22.55 TG 2 23.10 SBARRE 23.45 RITRATTI MUSICALI 0.15 CLOSE TO HOME 0.55 TG PARLAMENTO 8.00 9.50 10.00 11.10 12.45 13.10 14.00 15.05 15.50 17.40 19.00 20.15 20.35 21.05 AGORÀ DIECI MINUTI DI... LA STORIA SIAMO NOI TG 3 LE STORIE LA STRADA PER LA... TG3 - TG R THE LOST WORLD COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG 3 - TG R - BLOB SABRINA VITA DA... UN POSTO AL SOLE CHI L'HA VISTO? Attualità 23.15 CHI L'HA VISTO? 0.00 TG 3 - TG R 1.00 METEO 3 1.05 CRASH - CONTATTO IMPATTO COVIVENZA 8.00 8.50 9.55 10.05 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 TG 5 MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO MATTINO CINQUE FORUM TG 5 TELEFILM UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA UN AMORE E UNA VENDETTA Film 23.40 MATRIX 1.30 TG 5 2.00 STRISCIA LA NOTIZIA 2.15 UOMINI E DONNE 3.55 AMICI 6.50 8.50 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 11.00 RAY PREMIUM CINEMA 13.35 DUE SETTIMANE PER... PREMIUM CINEMA 13.35 BEAUTIFUL DREAMER MYA 15.30 INCONTRERAI L'UOMO DEI TUOI SOGNI PREMIUM CINEMA 17.15 CALENDAR GIRLS PREMIUM CINEMA 17.20 DIVORZIO DA CANI MYA 19.10 THE REBOUND PREMIUM CINEMA 21.15 GOING OVERBOARD STEEL 21.15 PARIS CONNECTIONS MYA 21.15 LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI PREMIUM CINEMA BASKET CALCIO Champions League Sky Sport 3, Sky Calcio 1, MP Calcio e MP Calcio HD2 20.45 INTER - LILLA Champions League Rai Uno, Sky Sport 1, Sky Calcio 2 e MP Calcio 1 20.45 LIONE REAL MADRID Champ ons League MP Calcio 3 20.45 VILLARREAL MANCHESTER CITY Champions League MP Calco 2 0.50 UNIVERSITARIO VASCO DA GAMA Coppa Sudamericana Sky Sport 1 e Sky SuperCalcio OHIO BOBCATS TEMPLE OWLS WGC-HSBC CHAMPIONS 17.55 ITALIA - SVIZZERA Qualificazione Mondiale maschile Rai Sport 1 PALLANUOTO TENNIS 16.00 ATP BASILEA SuperTennis 20.00 ATP BASILEA SuperTennis Ieri ALGHERO 15 23 ANCONA 11 16 AOSTA 5 14 BARI 9 18 BOLOGNA 9 14 15 21 8 14 min max CIELO VENTI CAGLIARI Sole Deboli CAMPOBASSO Moderati CATANIA 16 20 FIRENZE 8 18 Nuvolo PGA European Tour 10.30 RUGBY: NUOVA ZELANDA FRANCIA Champions League Finale Coppa del Mondo 12.05 CALCIO: VIKTORIA PLZEN BARCELLONA 11.30 AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE Da Vallelunga 14.00 VOLLEY: ITALIA - STATI UNITI Coppa del Mondo femminile. Da Nagoya, Giappone 16.30 GOLF: ANDALUSIA MASTERS Trento Aosta 6 14 Torino 8 15 8 17 Milano Venezia 8 15 6 6 8 18 Perugia 9 19 8 16 MILANO 6 15 ROMA NAPOLI 14 22 11 20 Neve Mossi PERUGIA 7 18 Nebbia Agitati 6 15 REGGIO CALABRIA 17 23 ROMA 10 20 TORINO 4 15 1 15 POTENZA Il sole oggi MILANO ROMA TRENTO Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 7:02 17:10 6:41 17:04 9 16 VENEZIA 6 15 Libero femminile 9.30 GHIACCIO: GRAND PRIX CANADA Virgin Radio 13.30 Investigation Bureau Da San Paolo Champions League 14.00 CALCIO: VIKTORIA PLZEN BARCELLONA Champions League 16.00 CALCIO: BORUSSIA DORTMUND OLYMPIACOS Champions League 12.00 MOTOCICLISMO: FREESTYLE X-FIGHTERS ROMA 13.00 MOTOCICLISMO: FREESTYLE X-FIGHTERS MADRID 14.00 BILIARDO: PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP POLONIA Questa settimana l’Agente Malone e Sophia interroga no il leader dei Foo Fi ghters, Dave Grohl (foto) Snooker Champions League Domani Dopodomani Cambio di circolazione con venti di Scirocco in rinforzo e tempo in peggioramento su tutto il Nordovest entro sera. Piogge in graduale intensificazione tra Piemonte e Liguria. Variabilità altrove con schiarite anche ampie e clima mite. Forte perturbazione sul Nord e Toscana con piogge che risulteranno intense e persistenti su tutte le regioni di Nordovest. Allerta meteo dalla sera su Piemonte e soprattutto Liguria. A tratti uggioso sulle isole maggiori, asciutto altrove. 16 12 17 17 13 22 Per chi partecipa al gioco con Patty (nella foto), c’è in palio «Mylo Xyloto», il nuovo album dei Coldplay GHIACCIO: GRAND PRIX CANADA Ancona Firenze L'AQUILA 18 EUROSPORT 10 16 10 16 GENOVA PALERMO 13.00 Montecarlo Mix Bologna Genova Molto forti Calmi Rmc 17 Coperto Temporali Tony e Ross ospitano gli attori Fabio De Luigi, Cri stiana Capotondi e Alessandro Siani (nella foto) 10.30 BILIARDO: MASTERS BRASILE 12.00 CALCIO: BATE BORISOV MILAN Residua instabilità tra Sicilia e Calabria con addensamenti anche intensi con possibili piogge o rovesci. Ampi spazi di sereno al Centronord salvo nubi basse sulla Val Padana e sulle regioni adriatiche. Foschie dense nelle ore notturne. Trieste 10.00 105 Friends Libero maschile Champions League Oggi Forti MARI CALCIO: ARSENAL MARSIGLIA 23.00 CALCIO: INTER - LILLA PGA European Tour Rovesci Pioggia 9.00 RADIO 105 TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA (AH)IPIROSO G DAY (R) I MENÙ TG LA7 INTRIGO MORTALE ATLANTIDE TELEFILM G DAY TG LA7 OTTO E MEZZO CHE L'ARGENTINO Film 23.50 DELITTI 0.45 TG LA7 0.55 G DAY 1.35 MOVIE FLASH 1.40 N.Y.P.D BLUE 8.45 SKY SPORT 3 GOLF: ANDALUSIA MASTERS 7.30 15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.35 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.05 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI Serie A1 femminile. Rai Sport 2 20.30 VOLLEY: ITALIA - BRASILE SKY SPORT 2 Champions League 20.25 PLEBISCITO PADOVA IMPERIA A CURA DI CALCIO: BATE BORISOV MILAN 11.30 CALCIO: BATE BORISOV MILAN PALLAMANO 7.00 9.55 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 16.40 18.55 19.35 20.30 21.10 Coppa del Mondo femminile. Da Nagoya, Giappone Champions League Da Shanghai, Cina. Sky Sport 3 CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA GREY'S ANATOMY STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM DRAGON BALL STUDIO APERTO STUDIO SPORT DR HOUSE C.S.I. LE IENE SHOW Attualità INVINCIBILI POKER1MANIA STUDIO APERTO RESCUE ME GUNGALA LA VERGINE... 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS Champions League GOLF 4.00 0.00 1.25 2.15 2.30 4.05 11.00 CALCIO: VIKTORIA PLZEN BARCELLONA NCAA. ESPN America GazzaMeteo Legenda 9.00 FOOTBALL 1.00 10.35 12.25 13.00 13.40 15.00 17.45 18.30 19.00 19.25 20.20 21.10 SKY SPORT 1 20.45 MONTEPASCHI SIENA GALATASARAY Eurolega. Sportitalia 2 20.45 BAYERN MONACO NAPOLI Non isolatevi, cooperate e otterrete risultati proficui. Il vostro charme necessita di accorgimenti, ma suinamente siete al top. alla Radio TeleVisioni in chiaro 7.00 9.35 11.00 11.05 12.00 13.30 14.00 14.10 15.15 17.00 17.10 18.50 20.00 20.30 20/2 - 20/3 L’Aquila 7 16 Campobasso Bari 9 15 Napoli 13 18 Potenza 11 20 7 Cagliari 14 Catanzaro 13 21 13 17 Palermo Reggio Calabria 15 20 16 21 Catania 17 19 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7:03 17:09 6:43 17:03 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 27 ott. 3 nov. 10 nov. 18 nov. MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011 TERZO TEMPO LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 LETTERE GazzaFocus Guai per la star degli Anni ’70: l’uomo che fermò l’Inghilterra Tomaszewski, la spia che veniva dai pali L’ex portiere della Polonia, oggi in politica, accusato di essere un informatore dei servizi comunisti. Lui nega: «Solo falsità» PortoFranco A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: [email protected] Qui Napoli: ricordiamoci che il campionato conta Da vecchio tifoso del Napoli, dissento dalla strategia societaria nel volere privilegiare la coppa a discapito del campionato. Anche il tifoso più fanatico sa che, oggi, il Napoli non può ancora competere al pari delle big europee, tipo Barcellona, Real, Manchester United. Quando ci imbatteremo in una di queste grandi torneremo a casa e allora sarà troppo tardi per poter recuperare in campionato dove invece ritengo che la squadra possa davvero dire qualcosa di buono. Perché rinunciarvi? Trascurare il campionato per la coppa potrà far piacere a De Laurentiis, con gli incassi milionari, ma non a noi tifosi. Angelo Lambiase (Minturno) STEFAN BIELANSKI VARSAVIA E’ stato un errore anche a mio avviso, soprattutto perché ha fornito inutili alibi alla squadra per tirare (inconsapevolmente, certo) il freno al sabato o alla domenica. Non era utile nè necessario. D’altra parte il presidente ha sempre avuto un debole per la Champions: il fatto è che nessuno l’ha mai conquistata prendendo scorciatoie. E se non arrivi fra le prime tre in Italia, non la vedi l’anno dopo. Sbaglia anche Mazzarri a risentirsi per qualche critica piovuta sulla squadra causa altalena di rendimento. E’ nelle cose dover aprire l’ombrello e fare buon viso a cattivo gioco. Per molti anni è stato uno dei calciatori più famosi non solo in Polonia, ma in tutta l’Europa. Ecco perché la notizia riportata da Newsweek Polska fa scalpore: Jan Tomaszewski, indimenticato portiere della Polonia degli anni ’70, capelli lunghi ricci e fascetta, sarebbe stato un informatore segreto dei servizi speciali del regime comunista di Varsavia. Una brutta botta per l’ex atleta, che aveva anche intrapreso la carriera politica. Vucinic e Conte Sono uno juventino doc e parlo a nome di tantissimi tifosi bianconeri che la pensano come me: Conte non è affatto credibile quando dice che gioca solo chi ha fame e chi mangia l’erba. Perché non è credibile? Perché immancabilmente schiera Vucinic, che ha ampiamente dimostrato di divorare più gol che prato... Pallone ed elezioni Tutti si ricor- dano di Tomaszewski per le sue parate al Mondiale del 1974 e soprattutto, un anno prima, per quell’Inghilterra-Polonia 1-1 in cui a suon di miracoli impedì ai padroni di casa di andare alla Coppa del Mondo. Legato all’Lks Lodz, ha concluso la sua vera carriera da calciatore in Spagna nel 1978 con l’Hercules. Nel 1981 è entrato in politica, dopo l'introduzione delle leggi marziali da parte di Jaruzelski, schierandosi con il regime al potere allora in Polonia. Ma dal 1989 in poi Tomaszewski cambia indirizzo politico, accusando la dirigenza della Federcalcio polacca di essere legata al vecchio regime comunista e ostacolare le necessarie riforme del sistema calcistico. Un anno fa ha appoggiato alle presidenziali la candidatura del PiS («Diritto e Giustizia», opposizione di centrodestra) Kaczynski. Tomaszewski, forte oppositore del governo di Tusk (peraltro sempre molto vicino al calcio), è stato anche inserito nelle liste elettorali, partecipando alla clamorosa vittoria nell’ultima consultazione legislativa del 9 ottobre. Nome in codice Secondo Newsweek Polska, Tomaszewski avrebbe aderito come volontario ai servizi segreti (Sb) nel 1986, quindi a carriera calcistica finita, e avrebbe ottenuto il nome in codice «Alex». Nei documenti dei servizi, conservati negli archivi dell'Istituto di Memoria Nazionale si dovrebbe trovare solo questa traccia, cioé l'iscrizione nel registro Jan Tomaszevski con la maglia della nazionale polacca negli anni ’70: ai mondiali del 1974 centrò il terzo posto, vincendo la «finalina» per 1-0 contro il Brasile di Dirceu AP e OLYMPIA la scheda JAN TOMASZEWSKI PORTIERE POLONIA DAL 1971 AL 1981 Jan Tomaszewski, nato a Breslavia il 9 gennaio 1948, portiere di 1.94 per 92 kg, ha giocato in patria con le maglie di Slask Breslavia, Legia Varsavia e LKS Lodz. Nel 1978 si trasferisce in Belgio al Beerschot e poi nel 1981 all’Hercules in Spagna. Per 10 anni titolare della Polonia:59 presenze e 56 gol subiti. Detiene ancora il record di imbattibilità della porta polacca: 411’, da aprile a giugno del 1978. S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi dei collaboratori: altri eventuali documenti dovrebbero essere stati distrutti nel 1989. La notizia, comunque, è stato un colpo per l'opinione pubblica, anche perche negli ultimi decenni l'ex portiere della nazionale, ancora amatissimo dai tifosi, si era fatto la fama di quello che non perdona nulla ai dirigenti della federcalcio locale, ritenuti i principali colpevoli del degrado del movimento polacco dagli anni ’70 fino a oggi. E la notizia è diventata un grosso problema anche per lo stesso Kaczynski, che dell’anticomunismo e delle epurazioni di ex collaboratori dei servizi ha fatto una bandiera politica. Reazioni Tomaszewski all’inizio si è giustificato spiegando che il suo nome poteva finire nelle carte della Sb perché al ritorno dall’estero ha fatto tanta vita mondana, frequentando spesso il ristorante del Grand Hotel di Lodz, all’epoca meta abituale (come si usava nei paesi comunisti) di agenti e confidenti dei servizi segreti. Ma l’ex portiere ha poi rilanciato la palla, accusando i suoi avversari politici di aver creato questa vicenda ad arte, con dei documenti falsi. Il motivo? Tomaszewski avrebbe raccolto in un dossier RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.6339 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS PUBBLICITÀ S.p.A. Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.50951 - Fax 02.50956848 le prove di abusi e corruzione nelle costruzioni di nuovi stadi per gli Europei del 2012. «Ero solo un comune cittadino. E non so come avrei potuto collaborare: magari su come allenare i portieri, o sulla vita sessuale delle formiche...», le dichiarazioni di Tomaczewski riportate dal Telegraph. La partita dell’ex portiere, contro gli avversari politici ma anche per riguadagnare la fiducia dell'opinione pubblica, non è quindi conclusa. E non è il primo caso di ex grandi sportivi dell’Est europeo accusati di collaborazione coi rispettivi servizi segreti. Succedeva spesso in Germania con la Stasi e in Romania con la famigerata Securitate di Ceaucescu, dove gli sportivi venivano «coltivati» con cura dai servizi comunisti: per i regimi lo sport è stato un’arma ideologica e di propaganda politica. Per Tomaszewski la verità arriverà, lo impone la legge: ogni candidato deve firmare la dichiarazione di non aver collaborato con i servizi (o confermarlo, nel caso opposto). Anche nel suo caso verrà effettuata la verifica prevista dalla legge e solo allora vedremo se l'uomo che fermò l’Inghilterra è incappato in un autogol o ha parato anche stavolta. Silvio Zanchi (Milano) Lo so, faccio la figura un po’ del sadico conservando le vostre lettere qualche giorno in più. In realtà sono stato generoso: avessi pubblicato tutto il resto delle sue critiche all’allenatore e al gioco più lodati del momento, lei avrebbe fatto una figura ancora peggiore. Vada in pace e si goda il primo posto. Con Vucinic. Le aquile dell’Inter L'Inter attuale mi ricorda molto quella dell’immediato dopoguerra quando fu salvata dalla serie B da Giuseppe Meazza. Ci sarà un salvatore anche questa volta? Mi piacerebbe sapere chi è stata quell' aquila che ci ha fatto prendere i tre fuoriclasse Alvarez-Jonathan-Castagnois; con gli stessi soldi non si sarebbe potuto avere tre italiani di almeno pari valore, ad esempio Giaccherini-Parolo-Montolivo? Mario Andreotti Risposta facile facile: sono le stesse «aquile zavorrate» che hanno fatto prendere Milito e Pazzini, Thiago Motta e Ranocchia, Sneijder ed Eto’o, e via acquistando. E che hanno ali abbastanza forti per volare sul tetto d’Europa dopo 45 anni e vincere una sfilza di scudetti oltre allo stuzzichino di contorno di coppe varie. L’Inter ha bisogno di calma, ridefinizione degli obbiettivi (al ribasso, com’è ovvio) e di qualche giocatore italiano in più per ricostruire un nuovo gruppo solido. I processi sommari sono ingenerosi e talvolta indecorosi. I rimborsi della Samp Richiesta ufficiale ai giocatori blucerchiati: le parole, dopo un po’, servono a poco, se non ci mettete il cuore. E voi non ce lo mettete. Dopo la «vergognosa prova» di Nocera (testuali parole della U.C. Sampdoria, comunicato del 30 ottobre) che i giocatori facciano almeno il bel gesto di pagare la trasferta ai cento innamorati persi (io non c'ero) presenti in Campania: dato che non hanno proprio giocato. Se io vado a teatro e Silvio Orlando non recita, il biglietto è rimborsato. Noi accettiamo qualsiasi sconfitta, da sempre. A patto che ci si giochi la partita, però. Mauro Ottonello (Genova) Molto tirata per i capelli anche se capisco l’origine passionale. Nessun impegno ha mai garantito da una brutta figura, che nel corso di un campionato, per i motivi più strani, è sempre dietro l’angolo. Attenzione a non innescare nervosismi dannosi alla causa. E comunque ieri la sua Samp ha vinto ritrovando quantomeno fiducia e un pizzico di serenità. Chissà se non sia l’inizio di una fantastica rincorsa? © RIPRODUZIONE RISERVATA EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia RCS QUOTIDIANI S.p.A. - Via R. 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