Vegetazione e Problematiche di conservazione e di gestione del tratto medio-terminale del fiume Chienti (costa adriatica) Università Politecnica delle Marche Facoltà di Agraria Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Laureando Relatore Simone Mogetta Prof. Fabio Taffetani Inquadramento geografico Regione Marche Fiume Chienti Nasce nell’Appennino Umbro-Marchigiano e sfocia nella Costa Adriatica centrale Uno dei maggiori delle Marche con una lunghezza di 91 Km, coinvolge una superficie di 1298 Kmq Regime torrentizio Unico fiume marchigiano su cui insistono cinque sbarramenti artificiali I Geologia e clima Stazione climatica di Civitanova Marche Depositi alluvionali terrazzati recenti e su vari livelli Vegetazione legata più al fattore ecologico limitante acqua che alle altre condizioni di tipo climatico (cenosi vegetali azonali) Variazione sensibile delle condizioni bioclimatiche dalla sorgente alla foce (dal piano montano a quello mesomediterraneo) Dati bioclimatici rilevati alla foce Motivazioni tesi ¾Studio degli habitat fluviali del tratto medio- terminale del Fiume Chienti attraverso l’analisi della flora e della vegetazione ¾Verifica dello stato attuale del fiume nel tratto medio-terminale ¾Analisi dei possibili cambiamenti sulla flora e sulle cenosi vegetali dovuti alle recenti modalità di intervento ¾Valutazione degli effetti e delle possibili conseguenze sull’ecosistema Ecosistema fluviale Ruoli svolti dal fiume Fonte di approvvigionamento idrico Depurazione fisica e biologica naturale Elevato grado di biodiversità Produzione e conservazione faunistica Corridoio ecologico Sistema di habitat di fondamentale importanza Nella situazione attuale, in cui si assiste ad una estremizzazione dei fenomeni atmosferici, risulta fondamentale il ruolo della rete idrica Il Fiume Chienti rappresenta una situazione assai particolare (Captazioni idriche a scopi agricoli) 5 Sbarramenti artificiali (32 mil. di m3) Laghetti artificiali con falda affiorante Interventi di rimodellamento del greto Laghetti nei pressi della foce Stato dell’ambiente • Qualità delle acque • (parametri fisici e batteriologici) E.B.I che valuta i macroinvertebrati campionati in funzione della loro sensibilità all’inquinamento suddividendo i valori considera 5 classi di qualità (eutrofizzazione crescente dalla sorgente alla foce) BOD5 quantità di ossigeno richiesta dai microorganismi aerobici per assimilare e degradare le sostanze organiche presenti F. CHIENTI Studio della vegetazione • Lo studio della vegetazione è stato realizzato • • mediante il metodo fitosociologico L’analisi ha permesso di descrivere 10 diverse cenosi vegetazionali (con 72 specie), relative alla vegetazione elofitica, palustre, del greto e delle sponde I rilievi della vegetazione sono stati poi confrontati con i risultati di uno studio precedente effettuato nella stessa area di studio nel 1993 (Taffetani e Baldoni, ined.) Vegetazione (sinecologia) I fattori che determinano le diverse forme di vegetazione del fiume variano a partire dalla sorgente alla foce e dall’esterno al centro del corso d’acqua: • Movimento dell’acqua – correnti, lentamente fluenti, stagnanti • Contenuto in sostanza organica – Acque oligo-, meso-, eu-trofiche • Substrato • • • • – limi, argille, sabbie, ciottoli, roccie Profondità dello strato d’acqua Frequenza e altezza delle piene Stagionalità o continuità della presenza d’acqua Elevato dinamismo Transetto della vegetazione Vegetazione del terrazzo Vegetazione del greto Linea di piena ordinaria Vegetazione di ripa Vegetazione acque correnti (idrofite natanti, idrofite flottanti, idrofite radicate) Vegetazione acquatica Vegetazione acque stagnanti (idrofite natanti, Idrofite flottanti, Idrofite radicate, elofite) Risultati delle ricerca • Cenosi vegetazionali rilevate A _ vegetazione litoranea I. Cakiletea marittima Tx. Tx. et Prsg. Prsg. 1950 Euphorbietalia peplis Tx. Tx. 1950 Euphorbion peplis Tx. Tx. 1950 SalsoloSalsolo-Cakiletum aegyptiacae Costa et Manz. Manz. 1981 xantietosum (Pign.1953) Géhu et Scoppola 1984 B _ vegetazione acquatica radicata II. Potametea pectinari R. Tx. Tx. & Prsg. Prsg. 1942 Potamion eurosibericum W. Koch 1926 em. Oberd. Oberd. 1957 Potamogetonetum pectinati Carstensen 1955 Zannichellietum palustris (Baum. 1911) Lang 1967 C – vegetazione delle acque poco profonde a prevalenza di alofite III. GlicerioGlicerio-Nasturtietea officinalis (Zohary 1974) J.J.-M.& J. Gèhu 1987 NasturtioNasturtio-Glyceretalia Pign. Pign. 1953 Nasturtion officinalis J.J.-M. & J.Gé J.Géhu 1987 Apietum nodiflori Br.Br.-Br. 1931 Helosciadetum nodiflori Br.Br.-Bl. Bl. 1952 IV. PhragmitiPhragmiti-Magnocaricetea Klika 1941 Phragmitetalia W. Koch 1926 Phragmition australis Koch 1926 Phragmitetum australis Schmale 1939 Typhaetum latifoliae Lang 1973 Typho angustifoliaeangustifoliae-Schoenoplectetum Br.Br.-Br.& bolòs 1957 variante a Schoenoplectus tabernamontani GlycerioGlycerio-Sparganietum Koch 1926 em. em. Philippi 1973 Scirpetalia compacti Hejny in Holub.,Hejny,Moravec et Neuhausl 1967 em. Riv.Riv.-Mart. Mart. 1980 Scirpion compactocompacto-littoralis Riv.Riv.-Mart.1980 Scirpetum compactocompacto-littoralis Br.Br.-Bl. Bl. (1931) 1952 em. em. Riv. Riv.-Mart. Et al. 1980 (Schema Sintassonomico) D – vegetazione dei greti e degli isolotti fluviali Vegetazione terofitica ed igroigro-nitrofila su substrati fangosofangoso-limosi e ghiaiosoghiaioso-limosi V. Bidentetea tripartitae Tx., Tx., Lohm. Lohm. & Prsg. Prsg. In Tx.1950 Bidentetalia tripartitae Rr.Rr.-Bl. Bl. & Tx. Tx. 1943 Chenopodion fluviatile Tx. Tx. 1960 PoligonoPoligono-Xanthietum italici Pirola & Rossetti 1974 VI. IsoetoIsoeto-Nanojuncetea Br.Br.-Bl. Bl. & prsg. prsg. In Tx.1950 Cyperetalia fusci Pietsch 1963 Nanocyperion W.Koch 1926 Aggruppamento a Cyperus esculentus L. Aggruppamento a Cyperus glomeratus L. G –vegetazione ripariale IX. Salicetea purpureae Moor 1958 Salicetalia purpureae Moor 1958 Salicion eleagni Aich. Aich. 1933 Salicetum incanoincano-purpureae Sill. Sill. 1933 Salicion albae Soo em. Moor 1958 Salicetum albae Soo 1930 em. Moor 1958 Vegetazione litoranea e idrofitica • Vegetazione litoranea • Caratterizzata da specie psammofile Cakiletea marittima Tx. et Prsg. 1950 Euphorbietalia peplis Tx. 1950 Euphorbion peplis Tx. 1950 Salsolo-Cakiletum aegyptiacae Costa et Manz. 1981 xantietosum (Pign.1953) Géhu et Scoppola 1984 Cakile maritima • Vegetazione acquatica radicata • Vegetazione di idrofite flottanti radicate di acque stagnanti o moderatamente fluenti su substrati limoso-argillosi. Potametea pectinari R. Tx. & Prsg. 1942 Potamion eurosibericum W. Koch 1926 em. Oberd. 1957 Potamogetonetum pectinati Carstensen 1955 Zannichellietum palustris (Baum. 1911) Lang 1967 Zannichellia palustris Vegetazione elofitica e palustre • VEGETAZIONE A PREVALENZA DI ELOFITE IN ACQUE POCO PROFONDE, STAGNANTI O LENTAMENTE FLUENTI Phragmiti-Magnocaricetea Klika 1941 Phragmitetalia W. Koch 1926 Phragmition australis Koch 1926 Phragmitetum australis Schmale 1939 Typhaetum latifoliae Lang 1973 Typho angustifoliae-Schoenoplectetum Br.-Br.& bolòs 1957 variante a Schoenoplectus tabernamontani Glycerio-Sparganietum Koch 1926 em. Philippi 1973 Scirpetalia compacti Hejny in Holub.,Hejny,Moravec et Neuhausl 1967 em. Riv.-Mart. 1980 Scirpion compacto-littoralis Riv.-Mart.1980 Scirpetum compacto-littoralis Br.-Bl. (1931) 1952 em. Riv.Mart. Et al. 1980 Phragmites australis Schoenoplectus tabaernemontani Thypha angustifolia Vegetazione del greto • VEGETAZIONE PIONIERA, IGRONITROFILA SU TERRENI FANGOSI O LIMOSO-CIOTTOLOSI, TEMPORANEAMENTE INONDATI Bidentetea tripartitae Tx., Lohm. & Prsg. In Tx.1950 Bidentetalia tripartitae Rr.-Bl. & Tx. 1943 Chenopodion fluviatile Tx. 1960 Poligono-Xanthietum italici Pirola & VEGETAZIONE ANNUALE PIONIERA, IGRONITROFILA SU TERRENI FANGOSI O LIMOSO-CIOTTOLOSI, TEMPORANEAMENTE INONDATI Isoeto-Nanojuncetea Br.-Bl. & prsg. In Tx.1950 Cyperetalia fusci Pietsch 1963 Nanocyperion W.Koch 1926 Aggruppamento a Cyperus esculentus L. Aggruppamento a Cyperus glomeratus L. Rossetti 1974 Cyperus glomeratus Vegetazione del greto •VEGETAZIONE PERENNE NITROFILA Artemisietea vulgaris Lohm.,Prsg. & Tx. In Tx. 1950 Artemisietalia vulgaris Lohm. In R. Tx. 1947 Saponario-Artemisietum verlotorum Baldoni e Biondi 1993 rumicetosum obtusifolii Baldoni e Biondi 1993 Arundini-Convolvuletum sepium (Tx.& Oberd.) Bolòs 1962 Xanthium italicum Saponaria officinalis Artemisia verlotorum Vegetazione Ripariale Vegetazione di salici arbustivi e arborei soggetti alle piene Salicetea purpureae Moor 1958 Salicetalia purpureae Moor 1958 Salicion eleagni Aich. 1933 Salicetum incano-purpureae Sill. 1933 Salicion albae Soo em. Moor 1958 Salicetum albae Soo 1930 em. Moor 1958 Salicetum incano-purpureae, sopra Salicetum albae, sul tratto medio-terminale del Chienti Si tratta di una vegetazione arborea e arbustiva dominata a Salix alba a cui si associano vari tipi di Salici e altre specie arboree come Populus nigra e Alnus glutinosa. Dotati di apparati radicali in grado di consolidare il terreno e di ridurre il rischio di erosione degli argini , sono dotati di notevole capacità rigenerativa e resistono bene alla sommersione. Salice rosso Salix purpurea Salice bianco Salix alba Problematiche di gestione e di manutenzione del fiume: Usi tradizionali scomparsi ¾Gestione operata dagli agricoltori confinanti che curavano la manutenzione del loro tratto di “forte” ¾Ripulitura sistematica del bosco e recupero del materiale legnoso ¾Metodologie per ricostituire l’argine danneggiato Recenti interventi di sagomatura e rimodellamento del greto Queste opere negli ultimi anni hanno interessato l’intero tratto medio-terminale del Chienti (oltre 30 Km) alterando completamente la morfologia del greto con l’obiettivo di rettificare il corso del fiume Analisi di un progetto Aspetto di una ontaneta prima degli interventi Per valutare i motivi degli interventi (operazioni di manutenzione affidate al Servizio Genio Civile della Provincia di Macerata) Analisi del progetto esecutivo “Intervento di regimazione idraulica e di risanamento ambientale dell’alveo operato nel tratto terminale” Relazione vegetazionale e faunistica Confronto della flora e della vegetazione attuali con i rilievi precedenti ai lavori (1993) • Formazioni vegetali scomparse relative agli ambienti palustri, al greto e alla vegetazione ripariale •Formazioni sommerse a Zanichellia palustris •Vegetazione di elofite a sedano d’acqua (Apium nodiflorum), scirpeti e glicerieti a Gliceria plicata •Formazioni eliofitiche a Nasturtium officinale e a Sparganium erectum •Formazioni delle depressioni umide a Ranunculus repens •Formazioni tipiche del greto ad Artemisia verlotorum •Vegetazioni pioniere del greto a Polygonum lapathifolium •Vegetazione ripariale pioniera a salice rosso (Salix purpurea) Apium nodiflorum Confronto della flora e della vegetazione attuali con i rilievi precedenti ai lavori (1993) • Dal confronto degli elenchi • • floristici è emerso che ben 81 specie presenti nel 1993 risultano assenti nei rilievi più recenti Assenza di specie di un certo interesse naturalistico e legate ad habitat scomparsi: Sparganium eructum Zannichellia palustris, Alisma plantago-acquatica, Gliceria plicata, Koeleria gerardii, Carex distachya., Carex divulsa , Carex depauperata e Carex otrubae Zannichellia palustris Alisma plantagoacquatica Ulteriori considerazioni sulla flora • Introduzione di specie invasive Amorpha fruticosa, Robinia pseudoacacia, Rubus fruticosus , Arundo donax e Helianthus tuberosus. • Aumento del contingente derivante dalle infestante dei campi Brassica nigra, Camomilla inodora, Echinocloa erecta, Rumex crispus e Helianthus annuus. Formazioni invasive di Amorpha fruticosa e Arundo donax nei pressi della foce Cosiderazioni sugli effetti degli interventi di regimazione • • • • • • • • Stravolgimento dell’ecosistema fluviale Scomparsa di habitat legati agli ecosistemi del greto Perdita della biodiversità floristica Perdita della diversità biocenotica Ricostruzione di cenosi scarsamente strutturate Probabile perdita della biodiversità faunistica Aumento della presenza di specie banali e invasive Interventi operati su tratti troppo estesi non consentono un recupero e una ristrutturazione della vegetazione Conclusioni Valutazione complessiva degli interventi di regimazione • Vantaggi idraulici discutibili e mancanza di una reale protezione dai rischi di piene e di esondazione • Perdita di biodiversità (specifica e biocenotica) • Perdita di funzionalità (idraulico, depurativo, biologico) • Aumento delle specie invasive e delle infestanti dei campi Gli interventi di regimazione operati su tratti limitati e con approccio sperimentale potrebbero avere una logica, mentre quelli eseguiti sui fiumi Chienti e Potenza negli ultimi anni presentano numerose controindicazioni • Mancanza di uno studio preliminare accurato e di una successiva fase di sperimentazione e controllo • Aumento della velocità di deflusso idrico • Erosione di grandi volumi di detriti esposti alle piene dal rimaneggiamento • La maggior erodibilità e la minor funzionalità degli ecosistemi rendono necessario il continuo ricorso ad ulteriori interventi di rimodellazione Si ritiene opportuno quindi • Mantenere quanto più possibile le condizioni di naturalità del fiume • Conoscenza, sperimentazione, monitoraggio e gestione, ottenibili grazie a: • Introduzione di nuove professionalità (idrogeologo, idrobiologo, botanico, zoologo, ecc.) necessarie per fornire indispensabili elementi di conoscenza, per una valutazione degli interventi da operare, per una progettazione integrata e per una corretta gestione