Comune di Fucecchio Scheda 1 Progetto di miglioramento Pianificare e controllare, Organizzare e migliorare Luigi Campagna Adriana Laudani 2 dicembre 2009 AREA GOVERNO DEL TERRITORIO Parte Prima : IL PROGRAMMA DI MANDATO Governo del territorio Promuovere Promuovere politiche Migliorare la Promuovere la Migliorare mobilità e la di tutela paesaggistica risposta al riqualificazione e sicurezza urbana e riqualificazion e ambientale e il fabbisogno recupero delle stradale e risparmio energetico abitativo sociale aree produttive urbana Migliorare la sicurezza rispetto al rischio idrogeologico Servizi ai cittadini Promuovere Promuovere la Promuovere la l'integrazione Promuovere la tutela della conoscenza, culturale e partecipazione salute e dei l'istruzione e lo l'inclusione attiva dei cittadini diritti sociali sviluppo culturale sociale Promuovere la cultura della legalità Migliorare la qualità dei servizi pubblici locali gestiti da altri soggetti Economia e lavoro Promuovere la Promuovere una adeguata Promuovere la diversificazione delle attività formazione e riqualificazione liberalizzazione delle economiche compatibili con professionale attività commerciali la vocazione territoriale Innovazione dei servizi comunali Migliorare la qualità dei Assicurare trasparenza, servizi comunali Garantire l'equilibrio semplificazione ed Promuovere l'equità nell’ambito di un finanziario e il rispetto efficienza dei servizi fiscale rapporto di maggior del patto di stabilità comunali collaborazione con i cittadini 2 Parte Prima :Pianificazione e controllo Gerarchia aziendale e sistemi di pianificazione e controllo Pianificazione e controllo strategico :processo di decisione sugli VERTICE obiettivi della organizzazione, sui loro cambiamenti, su Le risorse da usare per il loro raggiungimento , sulle politiche da adottare per l’acquisizione, l’uso e l’assegnazione di tali risorse Controllo direzionale :processo mediante il quale i dirigenti si DIRIGENTI RESPONSABILI OPERATIVI (Il modello di Anthony assicurano che le risorse siano ottenute ed usate efficacemente (raggiungimento di uno scopo comune) ed efficientemente (rapporto ottimale input/output) al fine di conseguire gli obiettivi dell’organizzazione Controllo operativo : processo con il quale viene assicurata l’efficienza e l’efficacia nello svolgimento di compiti specifici per la realizzazione dei prodotti/servizi dell’organizzazione ) 3 I flussi di comunicazione nei cicli di programmazione e controllo di Programmazione e Controllo STRATEGICO (Piano di mandato Progetti strategici) DIREZIONALE OPERATIVO (Budget/Bilancio) (Piani Operativi di Unità) FLUSSO DISCENDENTE FLUSSO ASCENDENTE STRATEGIE E POLITICHE BUDGET E NEGOZIAZIONE PIANI OPERATIVI DI AREA REPORT SINTETICO DI INDICATORI DI SETTORE REPORT CONTROLLO DI GESTIONE REPORT DI PIANI OPERATIVI DI SERVIZIO NON è MA PRESUPPONE - Un sistema rigido e meccanico - Adattamento flessibile al contesto - Un piano immodificabile - Responsabilità sui risultati di tutti i livelli manageriali - Una proposta verticistica - Verifica congiunta di obiettivi e manovre correttive - Gestione interfunzionale dei vincoli e delle opportunità 4 Il ciclo di piano 1^ Ipotesi di Budget per Linee e Servizi Compatibilizzazione dei Budget 1^ Ipotesi Piani Operativi Corrispondenti SERVIZI Verifica con le Unità Operative Ciclo di Report e aggiustamento Decisioni e Opzioni Ipotesi Validata di Budget Piani Definitivi Fattibilità dei Piani Operativi Piani Operativi Consolidati Budget e Piano Operativo di Unità ALTERNATIVA DEBOLE SETTORII Obiettivi Strategici e Politiche ALTERNATIVA FORTE VERTICE 5 2 Rapporto tra sistema di pianificazione e sistema di valutazione PROCEDURE O CICLO DI PIANO SISTEMA DI PIANIFICAZIONE LIVELLO ATTORI FASI TEMPI NUCLEO DI VALUTAZIONE STRATEGICO DIREZIONALE OPERATIVO CONTENUTI OBIETTIVI (PRIMA) RISULTATI (DOPO) SOTTOSISTEMA DI DEFINIZIONE DEI RISULTATI DA VALUTARE SISTEMA DI VALUTAZIONE SOTTOSISTEMA DI DEFINIZIONE DEL PREMIO PROCEDURE NEGOZIALI CONTENUTI DA DIMENSIONARE E MONITORARE PROCEDURE CONTENUTI ATTORI FASI TEMPI SUPERVISIONE/AUDIT DI SISTEMA PROGETTI E INDICATORI ATTIVITÀ E INDICATORI COMPORTAMENTI E INDICATORI CALCOLO QUOTE PREMIALI ATTORI, CHI E QUANDO RILEVAZIONE DEI RISULTATI VALUTAZIONE 6 Il processo di negoziazione: fasi ed attori 1 Fasi Assegnazione Obiettivi Livelli 2 Confronto Preliminare 3 Proposta di Piano 4 Negoziazione Piano di Settore 1. Direzione 6 5 Valutazione Controllo finale Avanzamento Report Scheda colloqui 2. Dirigenti Ipotesi di Piano Piano di Servizio Report Scheda 3. Servizio 4. Operatori colloqui • dirigenti, responsabili e figure professionali hanno un ruolo attivo di proposta nella definizione del piano di lavoro • le figure più operative sono chiamate a discutere il piano formulato dal livello che assegna gli obiettivi ed individua le azioni operative più funzionali 7 Format Piano di Settore A) Descrizione Sintetica Ambiente per individuare le principali modificazioni che impattano sul sistema organizzativo gestito A1) Organizzazione e Risorse del Settore N. Risorse attive * • Attività proprie del Settore Staff del Direttore ……………………………………………………………………………………………x1………… • Servizio 1Nome)................................................................................................................................x2.............. • Servizio 2 (Nome)..............................................................................................................................x3.......... Totale x1+x2+xn A2) Linee di attività per tipologie di utenti e stima tempo medio dedicato su tempo totale (Linee di attività = Principali tipologie di attività o Macroprocessi) massimo 5-6 per Servizio (vedi esempio Tempo Medio Controllo di Gestione) su tempo totale • Servizio 1 ................................................................................................... % Linea a ....................................................................................................................... % Linea b ....................................................................................................................... % Linea c ........................................................................................................................ A 3 ) Individuazione sintetica • Minacce opportunità di ambiente esterno • Forze debolezze dell’organizzazione • Aree di manovra conseguenti 100% 8 Format Piano di Settore • • • • La parte A individua in modo sintetico i più rilevanti fattori di contesto che a giudizio del nucleo dirigente producono o produrranno un impatto significativo sul sistema organizzativo gestito. SI suggerisci di limitare il numero di fattori considerati( fra i fattori di contesto c’è il Programma di mandato, le recenti “brunetta etc.) Spiegare in modo essenziale perchè sono ritenuti ad impatto elevato Nella parte A1 si tratta di indicare il numero di risorse umane che sono utilizzate effettivamente dalle diverse strutture del Settore, ivi compresi i part time, i lavoratori atipici, o ancora le risorse che pur essendo “comunali” sono utilizzati dall’ente per realizzare servizi. La ratio da usare è la seguente: di quante risorse effettivamente dispone il settore per realizzare i propri servizi. Eventualmente possono essere indicate a parte quelle risorse che esterne che operano sull abase di appalti o incarichi Nella parte A2 occorre per prima cosa raggruppare per ciascun Servizio le “famiglie”, o aggregati di attività anche distribuite, che concorrano alla realizzazione di una linea di attività, esplicitando i criteri di raggruppamento usati . In secondo luogo occorre stimare la percentuale media di lavoro che assorbe ciascuna linea. Se si dispone di dati storici di attività ordinaria ( vedi dati consuntivi) si può stimare il tempio medio per unità o macro-unità di prodotto e calcolare, in base ai volumi totali di output, quant’è in percentuale il tempo utilizzato del monte ore risorse umane effettivamente disponibili. Nella parte A3 si suggerisce di – riprendere i principali fattori di contesto – individuare le principali caratteristiche del sistema organizzativo attualmente gestito (servizi erogati; processi, tecnologie, qualità delle risorse umane, sistemai di gestione adottati ( controllo, valutazione, formazione..) – confrontare i fattori di contesto con ciascuna delle caratteristiche del sistema organizzativo – valutare se c’è un impatto diretto di segno positivo o di segno negativo – a questo punto indicare cosa è minaccia e cosa è opportunità – quindi individuare le aree che debbono essere migliorate e chiedersi che tipo di manovre occorre adottare per risolvere le criticità Format Piano di Settore ( rappresentazione sintetica ) B) Piano di Settore come Sintesi dei Piani di Servizio Piano di Servizio 3 Piano di Servizio 2 Piano di Servizio 1 1. Progetti Comuni Interfunzionali 2. Piano di Unità 1,2,3 Indicatori Budget A. Progetti .................... Attività Ordinarie .................. B.Comportamenti .................. Report Avanzamento Servizio 3 Report Avanzamento Servizio 2 Report Avanzamento Servizio 1 1. Progetti Interfunzionali (piano/consuntivo) Indicatori 2. Piano di Sezione 1,2,3 BD CN A. Progetti ............. ............. Attività Ordinarie ............. ............. .............. .............. B.Comportamenti 3. Osservazioni su avanzamento 10 Format Piano di Servizio A) Piano Operativo di Servizio (Budget) A1) Progetti o programmi interfunzionali comuni a più servizi • Nome del Progetto o Programma ……………………………… • Obiettivi: Output............................................................................................................................................. Outcome........................................................................................................................................ CONSUNTIVO BUDGET • Fasi e Responsabilità 1 FASE Responsabilità. 2 Responsabilità. 3 Responsabilità. 4 Responsabilità. Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 • Indicatori di risultato - Tempo - Volumi/costi - Qualità • Osservazioni sull’avanzamento Data……………………………….. • Criticità rilevate………………………………………………………………………………………….. • Azioni correttive condivise …………………………………………………………………………………. 11 Format Piano di Servizio A2) Piano di Servizio A. Progetti o Programmi di Servizio • Nome del Progetto o Programma • Obiettivi: Output............................................................................................................................................. Outcome........................................................................................................................................ BUDGET BUDGET • Fasi e Responsabilità 1 CONSUNTIVO FASE Responsabilità. 2 Responsabilità. 3 Responsabilità. 4 Responsabilità. Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 • Indicatori di risultato - Tempo - Volumi/costi - Qualità • Osservazioni sull’avanzamento • Data ……………….. • Criticità rilevate …………………………………………………………………………………………………….. • Azioni correttive condivise …………………………………………………………………………………. 12 Format Piano di Servizio A3) Attività Ordinaria di Servizio per linee di attività ordinarie LINEA DI ATTIVITA’ RESPONSABILE E PERSONE COINVOLTE (SINGOLI O GRUPPI) BUDGET TEMPI QUANTITA’ INDICATORI DI RISULTATO CONSUNTIVO QUALITA’ TEMPI QUANTITA’ QUALITA’ 1 Nome Risultato atteso 2 Nome Risultato atteso Osservazioni sull’avanzamento Data …………………………... • Criticità rilevate ……………………………………………………………………………………………………….. • Azioni correttive condivise …………………………………………………………………………………. B) Azioni di miglioramento da sviluppare per rendere fattibile il piano operativo ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ….. 13 Un possibile schema di riferimento – L’albero delle prestazioni Prestazioni Process Owner Indicatori generali Volumi input Livelli Risorse Volumi Output Costi Tempi Qualità Cliente Flessibilità Costi (prezzo) Tempi Qualità • Prestazione esterna = prestazione direttamente misurabile all’esterno del sistema produttivo (es. dal cliente) • Prestazione interna = prestazione la cui misura è di interesse specifico dell’azienda, ma non interessa il cliente • Condizione operativa = modalità di funzionamento o stato di un processo che può influenzare una data prestazione Flessibilità 14 I tempi •Tempo di attraversamento (lead time): –Da disponibilità degli input del processo a disponibilità dell’output per il cliente • Efficienza del tempo di attraversamento: – misura di efficienza –Tempo dedicato ad attività a valore aggiunto/lead time •Tempo di risposta: misura di servizio •Puntualità: misura di servizio La riduzione del lead time può portare a: miglioramenti di qualità del processo, riduzione di costi,miglioramenti del livello di servizio Costi Costo dell’output del processo: • Produttività: output/input • Saturazione risorse: % di tempo attivo su tempo totale • Full Time Equivalent: (n° unità output*tempo realizzazione unità di output)/tempo lavorato per risorsa ) • Costo del prodotto/servizio: costo unitario, costo attività Costo per il cliente • Costo monetario per il cliente (prezzo/tariffa) • Costi di accesso e di informazione del cliente • Costo d’uso per il cliente La flessibilità • Capacità di rispondere a cambiamenti richiesti dal cliente del processo (con costi ridotti e tempi limitati) • Cambiamenti nella quantità o nella qualità (i prodotti/servizi) richiesti –flessibilità di mix: percentuale di capacità insatura – flessibilità di prodotto: tempo medio di progettazione/realizzazione nuovo prodotto –flessibilità produzione:ampiezza della gamma dei servizi –flessibilità operazione: tempo necessario per nuove operazioni Qualità •QUALITA’ PROGETTATA: qualità “teorica” del prodotto/servizio •QUALITA’ DI CONFORMITA’: rispondenza di ogni singola entità di prodotto/servizio a specifiche /normative •DISPONIBILITA’: capacità di mantenere le funzionalità nel tempo •SERVIZIO ED ASSISTENZA: servizi di supporto al cliente nelle fasi di raccolta informazioni, acquisto, utilizzo, chiusura rapporto •QUALITA’ PERCEPITA (Customer Satisfaction): immagine del prodotto o servizio presso il cliente INDICATORI di successo negli ambienti a processo e modello di gestione PROCESSI A FLUSSO (Ripetitivi) VARIABILI OPERATIVE da controllare INDICATORI CRITICI MODELLO GESTIONALE Servizio a Norma ad alta Flessibilità 1. Ripetitivi su scadenza Volumi e curve stagionali della domanda Errori ed anomalie Flessibilità operativa Rispetto scadenze Qualità ed errori N° Ricicli Dimensioni arretrato o picchi di lavorazione 2. Ripetitivi su richiesta esterna Volumi e curva della domanda Lead Time Standard operativi di lavorazione Flessibilità operativa Livelli di produttività del processo/linea di attività Arretrato e tempo di attesa cliente % di scarti o difettosità 3. Interventi semistandard ad hoc su richiesta o su bisogno QNT e QLT domanda Definizione obiettivi tecnicoeconomici da raggiungere Flessibilità operativa % raggiungimento obiettivi Rispetto scadenze Aderenza agli standard di processo Segnalatori di miglioramento Servizio su Standard professionale a canali predefiniti Servizio con alta integrazione cliente/fornitore PARTE Seconda : interventi sull’organizzazione per il miglioramento: DOVE INTERVENIRE Cliente Prodotto/servizio Flusso delle attività Tecnologia Organizzazione Competenze e risorse Pian. e controllo prestazioni Punti di diagnosi DETERMINANTI 1. FLUSSO DELLE ATTIVITA’ 2. ORGANIZZAZIONE 3. RISORSE E COMPETENZE 4. PIAN. E CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI 5. TECNOLOGIE LINEE GUIDA ORGANIZZATIVE DOMANDE CHIAVE PER LA DIAGNOSI CRITICITA’ INDIVIDUATE La fase di raccolta delle informazioni sul cliente, prima di rendere esecutivo l’ordine, è molto lunga e blocca la fase successiva di produzione del servizio Linearità del processo, parallelizzazione delle attività La sequenza delle attività rispecchia precedenze logiche o l’esigenza di specializzare/utilizzare le stesse risorse? I confini tra le attività del processo devono essere ben definiti senza lasciare scoperture e devono coprire una porzione logicamente conclusa Quanti passaggi di persone/unità organizzative avvengono lungo il processo? Il processo di disbrigo delle pratiche assicurative per la stipula del contratto passa attraverso n persone che lavorano per porzione di pratica Le persone che operano sul processo sono disposte ad ampliare le proprie responsabilità/ competenze? I venditori che non devono più limitarsi ad acquisire gli ordini devono gestire la logica connessa e calcolare la profittabilità delle vendite Le competenze delle persone devono essere coerenti con le attività assegnate, anche in base a criteri di efficienza/ efficacia L’impresa deve possedere un adeguato sistema di indicatori di misura delle performance del processo coerente con i requisiti dell’authority Occorre sfruttare adeguatamente le potenzialità delle ICT come fattore abilitante del processo Il cliente può essere informato sullo stato di avanzamento delle sue richieste? Non vengono utilizzati metodi e tecnologie di tracciamento delle Lamentele del cliente I sistemi ICT supportano i bisogni di informazione e comunicazione delle persone che lavorano sul processo? Le informazioni sull’ordine non sono disponibili a tutti i partecipanti al processo di gestione dell’ordine 18 Organizzazi one = = Tecnologia Caso leve multiple Razionaliz zazione flusso Workflow Caso leve integrate Caso leve singole Casi diversi di aree di miglioramento Workflow Organizzazi one Team di lavoro Competenze Workflow Organizzazione Controlli Competenze Tecnologie Nuovo modello di decentramento 19