PARROCCHIA S. GIACOMO MAGGIORE
UN VARCO DI LUCE NELLE TENEBRE
Decalogo: legge della vita e della libertà
CATECHESI II PARTE
Spunti di riflessione dall’Enciclica
Enciclica
del Sommo Pontefice Francesco
1
Fede e Decalogo
È importante la
connessione tra la
fede e il Decalogo.
La fede appare
come un cammino,
una
strada
da
percorrere, aperta
dall’incontro con il
Dio vivente.
2
Fede e Decalogo
Alla luce della fede,
dell’affidamento totale
al Dio che salva, il
Decalogo acquista la sua
verità più profonda,
contenuta nelle parole
che introducono i dieci
comandamenti: «Io sono
il tuo Dio che ti ho fatto
uscire
dal
paese
d’Egitto» (Es 20,2).
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
Sul Monte Sinai, la verità di
"chi è Dio" è divenuta
fondamento
e
garanzia
dell'Alleanza. Mosè entra
nell'«oscurità luminosa», e in
questo luogo gli viene data la
legge scritta «dal dito di Dio»
[Es 31, 18]. Che cos'è questa
legge? «è la legge vita e della
libertà!».
Discorso del Santo Padre Giovanni Paolo II, al
Monastero di Santa Caterina, 26 febbraio
2000
4
LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
Presso il Mar Rosso il popolo aveva sperimentato una
grande liberazione. Aveva visto la forza e la fedeltà di
Dio, aveva scoperto che Egli è il Dio che in realtà
rende libero il suo popolo, come aveva promesso.
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
Tuttavia, ora sulla sommità
del Sinai, questo stesso Dio
suggella il suo amore
stringendo l'Alleanza alla
quale non rinuncerà mai. Se
il popolo osserverà la Sua
legge, conoscerà la libertà
per sempre. L'Esodo e
l'Alleanza
non
sono
semplicemente eventi del
passato, "essi sono il destino
eterno di tutto il Popolo di
Dio!"
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
L'incontro fra Dio e Mosè su
questo Monte racchiude al
cuore della nostra religione «il
mistero dell'obbedienza che
rende liberi, che trova il suo
compimento
nell'obbedienza
perfetta
di
Cristo
nell'Incarnazione e sulla Croce»
[cfr. Fil 2, 8; Eb 5, 8-9].
«Anche noi saremo veramente
liberi se impareremo a obbedire
come ha fatto Gesù» [cfr. Eb 5,
8].
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
I Dieci Comandamenti non
sono
l'imposizione
arbitraria di un Signore
tirannico. Essi sono stati
scritti nella pietra, ma
innanzitutto furono iscritti
nel cuore dell'uomo come
Legge morale universale,
valida in ogni tempo e in
ogni luogo.
8
LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
Oggi come sempre, le Dieci Parole della
legge forniscono l'unica base autentica
per la vita degli individui, delle società e
delle nazioni; oggi come sempre, "esse
sono l'unico futuro della famiglia
umana". Salvano l'uomo dalla forza
distruttiva dell'egoismo, dell'odio e
della menzogna.
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
I
Comandamenti
evidenziano tutte le
false divinità che lo
riducono in schiavitù:
l'amore di sé sino
all'esclusione di Dio,
l'avidità di potere e di
piacere che sovverte
l'ordine della giustizia
e degrada la nostra
dignità umana e quella
del nostro prossimo.
S. Gregorio di Nissa
10
LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
Se ci allontaneremo da questi falsi
idoli e seguiremo il Dio che rende
libero il suo popolo e resta sempre
con lui, allora emergeremo come
Mosè, dopo quaranta giorni sulla
montagna, «risplendenti di gloria»
[san Gregorio di Nissa, Vita di Mosè,
II, 230], accesi della luce di Dio!
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
Quando san Paolo scrive
che noi «mediante il corpo
di Cristo» siamo «stati
messi a morte quanto alla
legge» [Rm 7, 4], non
intende dire che la Legge
del Sinai sia passata. Vuol
significare che "i Dieci
Comandamenti ora si
fanno udire attraverso la
voce del Figlio prediletto".
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
La persona resa libera
da Gesù Cristo è
consapevole di essere
legata
"non
esternamente" da una
moltitudine
di
prescrizioni,
"ma
interiormente"
dall'amore che si è
profondamente
radicato nel suo cuore.
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LEGGE DELLA VITA E DELLA LIBERTA’
I Dieci Comandamenti sono la legge della libertà: non la
libertà di seguire le nostre cieche passioni, ma "la
libertà di amare, di scegliere ciò che è bene in ogni
situazione", anche quando farlo è un peso. Non
obbediamo a una legge impersonale; ciò che è richiesto
è di arrendersi amorevolmente al Padre mediante Cristo
Gesù nello Spirito Santo [cfr. Rm 6, 14; Gal 5, 18].
Rivelando se stesso sul Monte e consegnando la sua
Legge, Dio ha rivelato l'uomo all'uomo. «Il Sinai sta al
centro della verità sull'uomo e sul suo destino».
14
GUARDARE ALL’UOMO
“Bisogna sempre considerare
la persona, guardare alla
persona”, dice Papa Francesco:
“Qui entriamo nel mistero
dell’uomo. Nella vita Dio
accompagna le persone, e noi
dobbiamo accompagnarle a
partire dalla loro condizione.
Bisogna accompagnare con
misericordia.”
Intervista di Papa Francesco su “Civiltà
cattolica”
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Mons. Francesco Montenegro: da Lampedusa alla “capitale europea”
Bruxelles per portare la voce dei poveri nelle sedi delle istituzioni Ue.
Ritengo piuttosto che lo
sforzo da intraprendere
sia quello di spostare
tutta l’attenzione
sull’uomo”.
con il presidente del Consiglio Ue, Van
Rompuy
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LF: Fede e decalogo
Il Decalogo non è un insieme di precetti
negativi, ma di indicazioni concrete per uscire
dal deserto dell’ "io" autoreferenziale, chiuso
in se stesso, ed entrare in dialogo con Dio,
lasciandosi abbracciare dalla sua misericordia
per portare la sua misericordia. La fede
confessa così l’amore di Dio, origine e
sostegno di tutto, si lascia muovere da questo
amore per camminare verso la pienezza della
comunione con Dio.
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LF: Fede e decalogo
Il Decalogo appare come il cammino
della gratitudine, della risposta di
amore, possibile perché, nella fede, ci
siamo aperti all’esperienza dell’amore
trasformante di Dio per noi. E questo
cammino riceve una nuova luce da
quanto Gesù insegna nel Discorso della
Montagna (cfr Mt 5-7).
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Fede e decalogo
Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse “Maestro, che
cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna? ”.
Egli rispose “Perché mi interroghi su ciò che è buono?
Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i
comandamenti”. Ed egli chiese “Quali? ”. Gesù rispose “
Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare,
non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama
il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli disse “Ho
sempre osservato tutte queste cose; che mi manca
ancora? ”. Gli disse Gesù “Se vuoi essere perfetto, và,
vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un
tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”. Udito questo, il
giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.
Mt 19, 16 ss
19
Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
1. Gesù risponde innanzitutto richiamando la
necessità di riconoscere Dio come "il solo
Buono", come il Bene per eccellenza e come la
sorgente di ogni bene.
2. Elenca al suo interlocutore i comandamenti che
riguardano l'amore del prossimo
3. Aggiunge subito: "Se vuoi essere perfetto, va',
vendi quello che possiedi, dallo ai poveri, e
avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi" (
Mt 19,21 ). Essa non annulla la risposta
precedente.
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Gesù ha ripreso i dieci comandamenti, ma ha
manifestato la forza dello Spirito. Egli ha
predicato la "giustizia" che supera "quella
degli scribi e dei farisei" ( Mt 5,20 ) come
pure quella dei pagani [Cf Mt 5,46-47 ]. Ha
messo in luce tutte le esigenze dei
comandamenti. "Avete inteso che fu detto
agli antichi: Non uccidere. ... Ma io vi dico:
chiunque si adira contro il proprio fratello,
sarà sottoposto a giudizio" ( Mt 5,21-22 ).
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Quando gli si pone la domanda: "Qual è il più
grande comandamento della Legge?" (Mt 22,36),
Gesù risponde: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto
il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua
mente. Questo è il più grande e il primo dei
comandamenti. E il secondo è simile al primo:
Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi
due comandamenti dipende tutta la Legge e i
Profeti" ( Mt 22,37-40 ) [Cf Dt 6,5; Lv 19,18 ].
Il Decalogo deve essere interpretato alla luce di
questo duplice ed unico comandamento della
carità, pienezza della Legge.
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
La parola "Decalogo" significa alla lettera
"dieci parole" (Es 34,28; Dt 4,13; Dt 10,4).
Queste "dieci parole" Dio le ha rivelate al suo
popolo sulla santa montagna. Le ha scritte
con il suo "dito" (Es 31,18) [Cf Dt 5,22 ]
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Il Decalogo si comprende innanzi tutto nel
contesto dell'Esodo che è il grande evento
liberatore di Dio al centro dell'Antica
Alleanza. Siano essi formulati come precetti
negativi, divieti, o come comandamenti
positivi (come: "onora tuo padre e tua
madre"), le "dieci parole" indicano le
condizioni di una vita liberata dalla schiavitù
del peccato. Il Decalogo è un cammino di vita
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Le "dieci parole" sono pronunciate da
Dio durante una teofania (Il Signore vi
ha parlato faccia a faccia sul monte dal
fuoco" (Dt 5,4). Appartengono alla
rivelazione che Dio fa di se stesso e della
sua gloria. Il dono dei comandamenti è
dono di Dio stesso e della sua santa
volontà. Facendo conoscere le sue
volontà, Dio si rivela al suo popolo.
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Il Signore comandò l'amore verso Dio e
insegnò la giustizia verso il prossimo, affinché
l'uomo non fosse né ingiusto, né indegno di
Dio. Così, per mezzo del Decalogo, Dio
preparava l'uomo a diventare suo amico e ad
avere un solo cuore con il suo prossimo... Le
parole del Decalogo restano validissime per
noi. Lungi dall'essere abolite, esse sono state
portate a pienezza di significato e di sviluppo
dalla venuta del Signore nella carne [Sant'
Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 16, 34].
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
I dieci comandamenti appartengono alla
Rivelazione di Dio. Al tempo stesso ci insegnano la
vera umanità dell'uomo. Mettono in luce i doveri
essenziali e, quindi, indirettamente, i diritti
fondamentali inerenti alla natura della persona
umana. Il Decalogo contiene una espressione
privilegiata della "legge naturale":
Fin dalle origini, Dio aveva radicato nel cuore degli
uomini i precetti della legge naturale. Poi si limitò a
richiamarli alla loro mente. Fu il Decalogo
[Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 15, 1].
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Fede e comandamenti:
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Gesù dice: "Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e
io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete
far nulla" ( Gv 15,5 ). Il frutto indicato in questa parola è la
santità di una vita fecondata dall'unione con Cristo.
Quando noi crediamo in Gesù Cristo, comunichiamo ai
suoi misteri e osserviamo i suoi comandamenti, il
Salvatore stesso viene ad amare in noi il Padre suo ed i
suoi fratelli, Padre nostro e nostri fratelli. La sua Persona
diventa, grazie allo Spirito, la regola vivente ed interiore
della nostra condotta. "Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati" ( Gv
15,12 ).
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Lumen Fidei 2 – Un varco di luce nelle tenebre