L’applicazione dei nuovi
Principi di Revisione
alle PMI
Civitanova Marche – 8 ottobre 2010
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1
Il controllo contabile e i riferimenti
legislativi

D.P.R. 31 marzo 1975, n. 136: Attuazione della delega ex art.2 della
Legge 216/74 sul Controllo contabile e la Certificazione dei bilanci delle
società quotate in Borsa.

D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58: Testo unico delle disposizioni in
materia di intermediazione finanziaria (Legge Draghi).

D. Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6: Riforma organica della disciplina delle
società di capitali e società cooperative (Riforma Vietti).

Legge del 28 dicembre 2005, n. 262: Disposizioni per la tutela del
risparmio e la disciplina dei mercati finanziari (Legge sul Risparmio).

D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 - attuazione della direttiva 2006/43/CE,
relativa alla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati.
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2
La Revisione
La revisione è il processo sistematico e
analitico di verifica del bilancio svolto al
fine
di
esprimere
un
parere
professionale sul bilancio medesimo.
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3
COSA NON E’ LA
REVISIONE
NON E’ un giudizio sulla bontà delle
scelte aziendali.
NON E’ un parere sul futuro
dell’azienda.
NON E’ un giudizio sul valore
dell’azienda.
NON E’ una ricerca di frodi o
irregolarità.
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4
STRUMENTI DI
REVISIONE
 Principi Contabili
 Principi di Revisione
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5
I Principi Contabili
 I principi contabili stabiliscono le
modalità di contabilizzazione degli
eventi di gestione, i criteri di valutazione
e quelli di esposizione in bilancio.
 Sono quei principi che hanno autorevole
sostegno ed avallo dalla dottrina
ragionieristica più evoluta, così da
diventare di generale accettazione
anche in un contesto internazionale.
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6
Tipologia dei Principi Contabili
1. Principi Contabili Nazionali statuiti
dagli Ordini Nazionali dei Dottori
Commercialisti ed Esperti Contabili e
dall’OIC
2. Principi Contabili
(IAS/IFRS)
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Internazionali
7
Principi Contabili Nazionali
1. Principi generali o postulati del bilancio
di esercizio
2. Principi contabili applicati
I principi contabili applicati si inquadrano
nell’ambito dei principi generali.
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8
Postulati più importanti
 Utilità
 Chiarezza
 Neutralità
 Prudenza
 Continuità di applicazione
 Competenza
 Comparabilità
 Costo come criterio base
 Adeguata informativa supplementare
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9
Utilità
Il bilancio deve essere di concreta
utilità per il maggior numero
possibile di destinatari i quali,
nell’attendibilità dei suoi dati,
devono trovare la base comune per
la composizione degli interessi
contrapposti.
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
10
Chiarezza
Il bilancio deve essere analitico e
corredato dalle note esplicative (N.I.):
 Classificazione in voci omogenee e senza
compensazioni
 Separazione dei costi e ricavi di gestione
dagli altri costi e ricavi
 Separazione dei componenti ordinari di
reddito da quelli straordinari
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
11
Neutralità
Il bilancio di esercizio deve essere
preparato per una moltitudine di
destinatari e deve fondarsi su
principi contabili indipendenti e
imparziali verso tutti i destinatari,
senza servire o favorire gli interessi
o le esigenze di particolari gruppi.
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
12
Prudenza
 I profitti non realizzati non devono
essere contabilizzati
 Le perdite devono essere contabilizzate
anche se non ancora realizzate
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
13
Continuità di applicazione
I
principi
contabili
ed
i
criteri
di
valutazione applicati devono restare
invariati nel tempo.
I cambiamenti devono costituire una
eccezione e devono essere menzionati
e quantificati nell’informativa al bilancio.
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
14
Competenza
L’effetto dei fatti aziendali deve essere
rilevato contabilmente nel periodo
(esercizio) al quale essi si riferiscono,
non in quello in cui essi trovano
manifestazione numeraria (principio di
cassa).
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
15
Comparabilità
La forma di presentazione deve essere
costante
I criteri di valutazione devono essere i
medesimi
I mutamenti strutturali e gli eventi
straordinari devono essere evidenziati.
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
16
Costo come criterio base
Il costo misura il valore originario dei
beni
ed
valutazione
è
un
che
criterio
base
può
di
essere
modificato nei casi e nei modi previsti
dagli specifici principi contabili.
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
17
Adeguata informativa
supplementare
Il bilancio d’esercizio deve mettere in
evidenza tutte quelle informazioni
supplementari che sono necessarie per
la comprensione e l’attendibilità del
bilancio medesimo (Nota Integrativa).
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18
PRINCIPI DI REVISIONE
Rappresentano gli standard in base ai
quali deve essere commisurato il livello
qualitativo della revisione.
Hanno lo scopo di indicare i parametri di
comportamento
per
il
revisore,
strumentali agli obiettivi che la revisione
intende perseguire.
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
19
I Principi di Revisione
Sono da considerarsi un punto di
riferimento che limita la discrezionalità
del revisore in quanto riguardano la
Qualità del servizio e rappresentano le
grandi Linee di Condotta a cui il revisore
deve attenersi
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
20
I “nuovi” Principi
 Essi sono caratterizzati dall’approccio “per principi
e
procedure
generali”,
pur
mantenendo
adempimenti e procedure obbligatorie già previsti
dai vecchi principi e in gran parte raccomandati
dalla Consob.
 In particolare, mentre i precedenti principi
enunciavano dettagliate procedure di revisione
incentrate essenzialmente sulle voci di bilancio, i
nuovi principi regolano i vari aspetti e le varie
fasi della revisione
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
21
IAPS 1005
Si tratta di un Principio di Revisione
particolare in cui vengono svolte
“Considerazioni particolari con riguardo
alla revisione di Imprese ed Enti Minori”
(PMI)
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
22
Definizione di PMI
La proprietà e la direzione sono
concentrate in una o poche persone
Hanno una o più delle caratteristiche
seguenti:
• Limitate fonti di ricavi
• Semplicità delle scritture contabili
• Controlli interni limitati (che possono
essere elusi dalla Direzione)
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23
Concentrazione della Direzione
 Di norma pochi proprietari (spesso
unico), direttamente coinvolti nella
gestione
 Lo IAPS 1005 parla di “proprietarioamministratore” riferendosi anche
all’eventuale DG non proprietario
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
24
Limitate fonti di ricavi
 Gamma limitata di prodotti
 Unico insediamento
Queste caratteristiche rendono più
semplice l’acquisizione di
documentazione e il mantenimento
della conoscenza della Società
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
25
Semplicità dei sistemi contabili
Il sistema contabile deve essere tale da
assicurare la ragionevole garanzia che:
 tutte le operazioni e informazioni siano
state contabilizzate
 le attività e le passività contabilizzate
esistano e la loro contabilizzazione sia
corretta
 casi di frode o di errore siano
tempestivamente rilevati
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
26
Controlli interni limitati
 La maggior parte delle PMI impiega
poco personale in contabilità.
 I sistemi contabili possono essere
semplici o limitati
Da tutto ciò derivano maggiori rischi che
il bilancio sia inesatto o incompleto
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
27
Controlli interni limitati
(segue)
Fondamentale l’atteggiamento del
Proprietario/Amministratore:
 se positivo, garantisce un controllo diretto
che può compensare le carenze
procedurali
 se negativo, può rendere maggiore il
rischio di frodi o inesattezze significative
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
28
Tabella comparativa dei nuovi
Principi di Revisione
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
29
ITALIANI
Doc.
Titolo
100
Principi sull’indipendenza del revisore –
emanato nel 2004
200
Presentazione generale. Obiettivi e principi
generali della revisione contabile del bilancio
– aggiornato 2006
INTERNAZIONALI
ISA
Titolo
ISA
200
Presentazione generale. Obiettivi e principi
generali della revisione contabile del
bilancio
ISA
210
I termini dell’incarico di revisione
220
Il controllo della qualità del lavoro di revisione
contabile
ISA
220
Il controllo della qualità del lavoro di
revisione contabile
230
La documentazione del lavoro di revisione
ISA
230
La documentazione del lavoro di revisione
240
La responsabilità del revisore relativamente a
frodi ed errori nel corso della revisione
contabile – emanato nel 2006
ISA 240
La responsabilità del revisore relativamente
a frodi ed errori
250
Gli effetti connessi alla conformità a leggi e
regolamenti
ISA 250
Gli effetti connessi alla conformità a leggi e
regolamenti
260
Comunicazione di fatti e circostanze attinenti
la revisione ai responsabili delle attività di
governance – emanato nel 2003
ISA 260
Comunicazione di fatti e circostanze
attinenti la revisione ai responsabili delle
attività di governance
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
30
ITALIANI
Doc.
300
Titolo
La pianificazione della revisione contabile
del bilancio – aggiornato 2006
INTERNAZIONALI
ISA
ISA 300
Titolo
La pianificazione
310
La conoscenza dell’attività del cliente –
abrogato 2006
315
La comprensione dell’impresa e del suo
contesto e valutazione del rischio di errori
rilevanti – emanato 2006
ISA 315
Conoscenza dell’impresa e del suo
ambiente e valutazione del rischio di
errori rilevanti
320
Il concetto di significatività nella revisione
ISA 320
Il concetto di significatività nella revisione
330
Le procedure di revisione in risposta ai
rischi identificati e valutati – emanato 2006
ISA 330
Le procedure di revisione in risposta della
valutazione del rischio
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
31
ITALIANI
Doc.
Titolo
400
La valutazione del rischio e il sistema di
controllo interno – abrogato 2006
401
La revisione contabile in un ambiente di
elaborazione elettronica dei sistemi
informatici – abrogato 2006
402
Considerazioni sulla revisione contabile di
imprese che utilizzano fornitori di servizi
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
INTERNAZIONALI
ISA
ISA 401
ISA 402
Titolo
La revisione contabile in un ambiente di
elaborazione elettronica dei sistemi
informatici
Considerazioni sulla revisione contabile
di imprese che utilizzano fornitori di
servizi
32
ITALIANI
Doc.
Titolo
INTERNAZIONALI
ISA
Titolo
500
Gli elementi probativi della revisione –
aggiornato 2006
ISA 500
Gli elementi probativi della revisione
501
Gli elementi probativi – considerazioni
addizionali per casi specifici -
ISA 501
Gli elementi probativi – considerazioni
addizionali per casi specifici
505
Le conferme esterne
ISA 505
Le conferme esterne
510
La verifica dei saldi di apertura a seguito
dell’assunzione di un nuovo incarico
ISA 510
La verifica dei saldi di apertura a seguito
dell’assunzione di un nuovo incarico
520
Le procedure di analisi comparativa –
aggiornato 2006
ISA 520
Le procedure di analisi comparativa
530
Campionamento di revisione ed altre
procedure di verifica con selezione delle
voci da esaminare
ISA 530
Campionamento di revisione ed altre
procedure di verifica con selezione delle
voci da esaminare
540
La revisione delle stime contabili
ISA 540
La revisione delle stime contabili
545
La revisione delle valutazioni al fair value e
della relativa informativa – emanato nel
2007
ISA 545
La revisione del valore equo e relativa
informativa
550
Le parti correlate
ISA 550
Le parti correlate
560
Eventi successivi
ISA 560
Eventi successive
570
Continuità Aziendale
ISA 570
Continuità aziendale
580
Le attestazioni della direzione
ISA 580
Le attestazioni della direzione
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
33
ITALIANI
Doc.
Titolo
INTERNAZIONALI
ISA
Titolo
600
L’utilizzo del lavoro di altri revisori –
emanato nel 2003
ISA 600
L’utilizzo del lavoro di altri revisori
610
L’utilizzo del lavoro di revisione interna
ISA 610
L’utilizzo del lavoro di revisione interna
620
L’utilizzo del lavoro dell’esperto
ISA 620
L’utilizzo del lavoro dell’esperto
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
34
ITALIANI
Doc.
Titolo
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
INTERNAZIONALI
ISA
Titolo
ISA 700
La relazione del revisore
ISA 701
Modifiche della relazione del revisore
ISA 710
Dati comparativi
ISA 720
Altre informazioni nei documenti che
contengono il bilancio assoggettato a
revisione
ISA 800
La relazione del revisore per incarichi di
revisione speciali
35
ITALIANI
Doc.
Titolo
INTERNAZIONALI
ISA
Titolo
ISA 1000
Procedure di conferme interbancarie
ISA 1004
Relazioni tra autorità di supervisione sul
sistema bancario e revisori esterni
1005
Considerazioni sulla revisione delle imprese
ed enti minori – 2004
ISA 1005
Speciali considerazioni sulla revisione delle
piccole imprese
1006
Principio sulla revisione dei bilanci delle
banche – 2004
ISA 1006
Revisione del bilancio delle banche
ISA 1010
Considerazione delle questioni ambientali
nella revisione del bilancio
ISA 1012
Revisione degli strumenti finanziari derivati
ISA 1013
Commercio elettronico - effetto sulla
revisione del bilancio
ISA 1014
La relazione del revisore sulla conformità ai
principi contabili internazionali
ISA 2400
Incarichi per la revisione sommaria del
bilancio
ISA 2410
Esame sommario di bilanci infrannuali
ISA 3000
Incarichi diversi dalla revisione completa o
sommaria di dati finanziari storici
ISA 3400
L’esame di informazioni finanziarie
prospettiche
ISA 4400
Incarichi per l’esecuzione di procedure
concordate su informazioni finanziarie
ISA 4410
Incarichi per la compilazione di informazioni
finanziarie
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36
Alcuni Principi di Revisione
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
37
P.R. 200
Principi generali
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
38
Principi generali
 Indipendenza
 Controllo della qualità
 Documentazione del lavoro
 Responsabilità (frodi o errori)
 Conformità a leggi e regolamenti
 Comunicazione ai responsabili della
“governance” di fatti e circostanze
rilevate (fatti censurabili)
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39
P.R. 100
Indipendenza
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
40
Indipendenza
Nella valutazione dell’Indipendenza si
devono considerare tutti i rapporti e le
relazioni tra il Revisore/Rete e il
soggetto sottoposto a revisione.
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
41
Indipendenza
L’Indipendenza deve essere:
 formale
 mentale
Prima di accettare l’incarico il Revisore
deve valutare le circostanze che
possono minacciare la sua
indipendenza e porre in essere misure
di salvaguardia
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42
Indipendenza
Il Revisore deve essere
indipendente dalla Società Cliente
e non deve essere coinvolto in
alcun modo nel suo processo
decisionale
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43
Indipendenza
Compromettono l’Indipendenza:
 relazioni finanziarie, d’affari, di lavoro o di
altro genere, dirette o indirette, compresi
servizi diversi dalla revisione contabile
tra cliente e revisore/rete che per un
 terzo informato, obiettivo e ragionevole
compromettono l’indipendenza
NON si fa la revisione
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44
Indipendenza
Possono compromettere l’Indipendenza
 interesse personale
 familiarità
 fiducia eccessiva o intimidazione
 patrocinio legale
Ridurre i rischi
Se non basta
NON si fa la revisione
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45
Indipendenza
Il requisito dell’Indipendenza si applica:
 al Revisore
 a coloro che possono influenzare la
revisione
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
46
Indipendenza
Possono influenzare la revisione:
 il Gruppo di lavoro
 i professionisti di altre discipline che
collaborano (fiscalisti, attuari, avvocati)
 coloro che fanno parte della catena di
comando all’interno della struttura del
Revisore
 tutte le persone della struttura o della rete
che possono esercitare un’influenza
sull’attività di revisione
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47
P.R. 220
Controllo di qualità
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
48
Controllo di qualità
Obiettivo
Il Revisore deve definire le direttive e le
procedure di controllo della qualità che
garantiscano la conduzione del lavoro di
revisione nel rispetto dei Principi di
Revisione
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
49
Controllo di qualità
Le procedure di controllo qualità riguardano:
 Requisiti professionali
 Preparazione e competenza
 Assegnazione degli incarichi
 Direzione, supervisione e riesame del
lavoro
 Consultazione
 Accettazione e mantenimento della
clientela
 Monitoraggio
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
50
Controllo di qualità
Requisiti professionali
Il personale del Revisore deve attenersi
ai principi di:
 indipendenza
 integrità
 obiettività
 riservatezza
 professionalità
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
51
Controllo di qualità
Preparazione e competenza
Il Revisore deve essere dotato di un
organico che abbia un livello di
competenza e di aggiornamento tale da
poter far fronte alle proprie
responsabilità con la dovuta diligenza
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
52
Controllo di qualità
Assegnazione degli incarichi
Il lavoro di revisione deve essere
assegnato a personale che abbia il
livello di formazione e preparazione
tecnica che il lavoro richiede
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
53
Controllo di qualità
Direzione, supervisione e riesame del
lavoro
Direzione, supervisione e riesame del
lavoro a tutti i livelli devono essere tali
da garantire il rispetto di adeguati livelli
qualitativi
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
54
Controllo di qualità
Consultazione
Qualora necessario si devono
consultare, all’interno o all’esterno della
struttura del Revisore, coloro che hanno
l’esperienza e la competenza che la
specifica situazione richiede
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
55
Controllo di qualità
Accettazione e mantenimento della
clientela
Il Revisore deve valutare ogni
(potenziale) cliente:
– prima di accettarne l’incarico
– prima di continuare a fornire i servizi
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56
Controllo di qualità
Accettazione e mantenimento della
clientela (segue)
Il Revisore deve tenere nella debita
considerazione :
– la propria indipendenza
– la capacità di fornire un servizio adeguato
– l’integrità della Direzione del cliente
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57
Controllo di qualità
Monitoraggio
Il revisore deve accertare, con controlli
assidui:
– l’adeguatezza e
– l’efficacia operativa
delle proprie direttive e procedure per il
controllo della qualità
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58
Controllo di qualità
La natura, la tempistica e l’ampiezza
delle procedure di controllo della qualità
dipendono da:
 dimensione e natura della sua attività
 distribuzione geografica
 struttura organizzativa
 rapporto costi/benefici
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59
P.R. 230
Documentazione del lavoro
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
60
La documentazione del lavoro
Tutto il lavoro di revisione:
–
–
–
–
–
–
controlli
colloqui
informazioni ricevute
processi logici
supervisione
motivazioni delle decisioni prese
deve essere documentato, anche con
linguaggio simbolico, nelle Carte di lavoro
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61
La documentazione del lavoro
Anche nelle PMI le C/L dovranno
contenere:
– Piano di Revisione
– Programma di lavoro e ampiezza delle
procedure svolte
– Risultati delle verifiche
– Conclusioni
SELF-EXPLANATORY
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62
P.R. 240
Responsabilità del revisore
nel considerare le frodi
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63
La responsabilità del revisore nel
considerare le frodi
Frode
Un errore dovuto a frodi è originato da un
atto intenzionale, dolosamente posto in
essere, al fine di ottenere un vantaggio
ingiusto o illecito. Tale atto può essere
compiuto da uno o più componenti della
direzione, dei responsabili delle attività di
governance, dal personale dipendente o
dai terzi.
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64
Frodi
Le frodi possono comportare due tipi di
errori rilevanti per il revisore:
 false informazioni economiche finanziarie
 appropriazione illecita di beni e
attività dell’impresa
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65
Frodi
False informazioni economiche-finanziarie
Sono spesso dovute a forzature, da parte
della direzione, di controlli interni, volte a
manipolare i risultati di esercizio con il fine di
ingannare gli utilizzatori del bilancio,
influenzando la loro percezione della
performance e della redditività aziendale
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66
Frodi
False informazioni economiche-finanziarie
La direzione può essere indotta a
questo a seguito di pressioni interne
(esempio:massimizzare gli emolumenti basati su performance
o esterne (esempio: minimizzare le imposte,
ottenere finanziamenti dalle banche) all’impresa per
conseguire obiettivi non raggiungibili
diversamente
dell’impresa)
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67
Frodi
Appropriazione illecita di beni e attività
dell’impresa
– Comporta la sottrazione di beni dell'impresa
ed è spesso commessa da dipendenti per
valori relativamente piccoli e non significativi.
– Può anche coinvolgere la direzione che
normalmente ha maggiore possibilità di
occultare o dissimulare le appropriazioni
illecite, con modalità che sono difficili da
individuare.
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68
Frodi
L’appropriazione illecita di beni e attività
dell'impresa può essere realizzata con
diverse modalità, tra cui:
 la distrazione di incassi
 il furto di beni materiali o di proprietà intellettuali
 pagamenti da parte dell’impresa per beni e
servizi non ricevuti
 l’utilizzo dei beni e delle attività dell’impresa per
finalità personali
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69
Frodi
Il principio 240 ribadisce che:
 è alla direzione e ai responsabili delle
attività di governance che compete la
responsabilità principale nella
prevenzione e nell’individuazione delle
frodi.
 al Revisore compete la verifica
dell’attendibilità del bilancio
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
70
Frodi
Rischio di “non individuazione”:
A causa dei limiti intrinseci all’attività di
revisione contabile vi è un inevitabile
rischio che alcuni errori significativi
presenti nel bilancio non siano
individuati anche se la revisione è stata
correttamente pianificata e svolta in
conformità ai Principi di Revisione.
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71
Frodi
Scetticismo professionale
 Atteggiamento che implica un approccio
dubitativo e una valutazione critica degli
elementi probativi acquisiti
Il revisore deve chiedersi costantemente
se le informazioni e gli elementi probativi
segnalano la possibilità di errori
significativi dovuti a frodi
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72
Frodi
Procedure di revisione
Verificare i controlli che la direzione, i
responsabili della governance e gli altri
soggetti all’interno dell’impresa, mettono
in atto per limitare i rischi di frode
 Considerare qualsiasi relazione inusuale o
inattesa (campanelli d’allarme) emersa
nello svolgimento delle procedure di
analisi comparativa
 Scambio di informazioni nell’ambito del
team di revisione
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73
Frodi
Procedure di revisione
 Valutare a fondo l’atteggiamento del
Proprietario/Amministratore
 Svolgere verifiche a sorpresa
 Modificare l’approccio di revisione
 Verifiche approfondite sulle scritture di
rettifica trimestrali ed annuali
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74
Frodi
Procedure di revisione
 Attenzione a operazioni significative a
ridosso della fine dell’esercizio
 Colloqui con il personale operativo per
acquisire informazioni sul rischio di frodi
 Esame analitico delle voci di bilancio e
confronto tra i saldi di apertura/chiusura
 Cercare ulteriori elementi probativi da
fonti esterne all’impresa
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75
Frodi
Come comportarsi in caso di frode
Se il revisore ha individuato una frode o
ha ottenuto informazioni che indicano la
possibile esistenza di una frode, ne
deve informare tempestivamente la
direzione ad un livello di responsabilità
appropriato.
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76
Frodi
Come comportarsi in caso di frode
 L’individuazione del livello appropriato di
direzione attiene al giudizio professionale del
revisore ed è influenzata da fattori quali la
probabilità di collusione all’interno
dell’impresa o la natura e l'entità della frode
sospettata.
 Normalmente si considera appropriato il
livello di direzione che sia almeno un grado al
di sopra dei soggetti che sembrano coinvolti
nella frode sospetta.
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77
Frodi
Impossibilita di portare a termine l’incarico
 Il revisore può considerare di recedere
dall’incarico nel caso in cui, a seguito della
rilevazione di un errore derivante da una
frode effettiva o sospetta, ritenga di trovarsi in
un contesto tale da mettere in discussione la
continuazione dell’incarico medesimo.
 Tale situazione può verificarsi, ad esempio,
qualora il revisore abbia forti dubbi circa
l’integrità della direzione e dei responsabili
delle attività di governance e sull’attendibilità
delle attestazioni da questi rilasciate.
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78
P.R. 300
Pianificazione
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79
Obiettivi della pianificazione
Una adeguata pianificazione consente:
 Dovuta attenzione alle aree
importanti
 Identificazione e risoluzione dei
problemi
 Gestione efficace dell’incarico
 Efficace definizione del team
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80
Metodologia di Pianificazione
 Strategia generale
 Piano di revisione
 Modifiche durante il lavoro
 Direzione, supervisione e
riesame del lavoro
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81
Strategia generale
 Caratteristiche dell’incarico
 Definizione degli obiettivi
 Fattori rilevanti
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82
Struttura dell’intervento
Rischi
Tempistica dell’intervento
Scadenze
Risorse
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83
Identificazione dei rischi
 Tipologia dei rischi
 Valutazione dei rischi
 Importanza relativa e soglia di
significatività
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84
Risorse
Quantità delle risorse
Tempistica di utilizzo
Aree di competenza
Competenze particolari
Gestione, direzione, supervisione
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85
Memo di Pianificazione
Obiettivi
 Elemento di sintesi dei “punti chiave”
fondamentali dell’approccio
 Documento di riferimento tecnico
per la prosecuzione del lavoro
 Valutazione dei mezzi necessari
all’esecuzione del lavoro previsto
 Dimostrazione
probante
delle
procedure di revisione intraprese
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86
Memo di pianificazione
Sintesi dell’approccio
 punti fondamentali
 soglia di significatività
 sintesi dei rischi e incidenza sulla
pianificazione (Programma di lavoro)
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87
Memo di pianificazione
Organizzazione della missione
 date e documenti di rilievo
 ripartizione del budget per fase e ciclo
 team
 programmazione dei lavori (per natura,
per tempi, per operatore, dettaglio dei
programmi di lavoro)
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88
P.R. 315
La comprensione
dell’impresa e la
valutazione dei rischi
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89
Valutazione dei rischi
L’affidabilità delle informazioni registrate è
funzione della qualità del sistema di produzione
(o di immissione) delle informazioni stesse.
Pertanto, elemento essenziale per chi deve
“controllare” l’affidabilità delle informazioni sono
l’esame e la valutazione delle condizioni secondo
le quali questo insieme di informazioni è
contabilizzato, gestito e controllato.
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90
Valutazione dei rischi
Una volta acquisita la conoscenza dell’impresa, la
valutazione del Controllo Interno è realizzata
partendo da due grandi obiettivi:
 Valutazione del sistema nella sua concezione
teorica
 Valutazione del funzionamento effettivo del
sistema
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91
Valutazione dei rischi
Due tipi di rischio:
 Rischio Inerente
 Rischio di Non padronanza
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92
Valutazione dei rischi
Rischio Inerente
 ECONOMICO
 Natura delle operazioni
 Politiche della società
 Situazione della società
 Qualità della gestione
 REGOLAMENTARE
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93
Valutazione dei rischi
Rischio Inerente (segue)
Nelle PMI fare attenzione a:
 concentrazione della proprietà/direzione
 affidabilità della proprietà/direzione
 redditività
 struttura finanziaria
Rischio tendenzialmente ALTO
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94
Valutazione dei rischi
Rischio di Non Padronanza
Dipende da:
 la qualità procedurale e del controllo
interno
 l’ambiente di controllo
Il rischio di Non Padronanza riguarda sia le
operazioni sia i conti
Rischio tendenzialmente ALTO
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95
P.R. 320
Il concetto di
Significatività
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96
Significatività
Secondo i Principi Contabili IAS,
un’informazione è significativa se la
sua mancanza o la sua imprecisa
rappresentazione potrebbe
influenzare le decisioni economiche
degli utilizzatori da prendere sulla
base del bilancio.
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97
Significatività
La significatività dipende dalla
dimensione e dalla natura della voce in
esame da valutare nelle particolari
circostanze della sua omissione o
imprecisione.
Per decidere se una voce o un insieme di
voci è significativo, bisogna valutare
insieme la natura e il valore della voce.
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98
Significatività
Nello svolgimento del lavoro il Revisore
deve valutare, con riferimento allo
specifico incarico, la significatività e la
sua correlazione con il rischio di
revisione
Inversamente proporzionali
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99
Soglia di significatività
Questo termine comprende tre nozioni:
 la soglia di investigazione, al di sotto della
quale le transazioni non necessitano di
essere oggetto di controllo
 la soglia di rettifica, al di sotto della quale gli
errori non meritano di essere corretti
 la soglia di certificazione, al di là della quale
un errore implica una eccezione (o un rifiuto
ad esprimere un giudizio sul bilancio)
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100
P.R. 500
Elementi probativi
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101
Elementi probativi
Il Revisore deve acquisire sufficienti ed
appropriati elementi probativi che gli
consentano di trarre ragionevoli
conclusioni sulle quali fondare il proprio
giudizio sul bilancio
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102
Elementi probativi
Per elementi probativi si intendono tutte
le informazioni, contabili ed extracontabili, utilizzate dal Revisore per
giungere alle conclusioni su cui basare
il proprio giudizio sul bilancio.
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103
Elementi probativi
Possono essere:
 scritti
 orali
Gli elementi scritti sono più validi di
quelli orali.
Gli elementi di origine esterna sono più
validi di quelli di origine interna
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104
P.R. 560
Eventi successivi
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105
Eventi successivi
Sono gli eventi che si verificano tra:
 la data di chiusura
e
 la data di approvazione
del bilancio.
Il Revisore può venirne a conoscenza
 prima
 dopo
l’emissione della sua relazione
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106
Eventi successivi
Entro la data della relazione
 verbali
 ultima situazione contabile disponibile
 richiesta di informazioni alla Società
Responsabilità del Revisore
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107
Eventi successivi
Dopo la data della relazione
Il Revisore non è tenuto a svolgere
indagini.
Responsabilità della Società
Il Revisore può emettere una nuova
relazione
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108
P.R. 570
Continuità aziendale
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109
Continuità aziendale
Il Revisore contabile si deve accertare che la
società sottoposta a revisione operi in
prospettiva di continuità aziendale.
Con il termine “continuità aziendale” si
intende la capacità patrimoniale e finanziaria
della società di continuare ad operare, con
ragionevole certezza, nel contesto economico
produttivo di appartenenza con immutata
capacità di produrre reddito futuro (12 mesi)
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110
Continuità aziendale
Ciò significa che
 tutte le valutazioni di bilancio devono
essere fatte nella prospettiva della
continuità dell’attività dell’azienda
 la continuità aziendale è il presupposto
indispensabile per redigere il bilancio
secondo i Principi Contabili di riferimento.
In caso contrario si devono applicare i
principi “di liquidazione”
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111
Continuità aziendale
Per verificare la correttezza del presupposto
della continuità aziendale, il revisore dovrà:
 prendere in considerazione i principali
indicatori finanziari e gestionali
 effettuare procedure di verifica mirate
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112
Continuità aziendale
Procedure di verifica:
 Flussi di cassa e redditività
 Eventi successivi
 Ultimi bilanci intermedi
 Capacità di evadere ordini dei clienti
 Capacità di rispettare impegni finanziari
(finanziamenti, prestiti obbligazionari, …)
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113
Continuità aziendale
 Verbali Assemblee, CdA, Collegio
Sindacale
 Richieste a consulenti, legali su cause o
pretese di terzi
 Esistenza e possibilità concreta di
ottenere sostegno finanziario da parti
correlate o terzi
 Attendibilità Piani futuri
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114
Continuità aziendale
Sulla base degli elementi probativi ottenuti,
il revisore deve stabilire se, a suo giudizio,
gli elementi a supporto della continuità
aziendale sono convincenti.
Se Sì:
 il revisore deve esprimere un giudizio
senza rilievi, inserendo eventualmente
nella propria relazione un paragrafo di
enfasi
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115
Continuità aziendale
Se No:
 qualora il Revisore non sia convinto della
continuità aziendale esprimerà una
impossibilità di giudizio
 qualora il Revisore sia convinto della
“NON continuità” esprimerà un parere
avverso
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116
P.R. 002
Relazione di Revisione
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117
Relazione di revisione
Elementi costitutivi
 Titolo
 Destinatari
 Bilancio oggetto della revisione
 Regole di redazione
 Responsabilità
 Natura e portata della revisione
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118
Relazione di revisione
Elementi costitutivi (segue)
 Giudizio
 Eventuali richiami di informativa
 Coerenza “Relazione sulla gestione”
 Data e luogo di emissione
 Firma
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119
Relazione di revisione
Tipologie di giudizio
 Senza rilievi (Clean opinion)
 Con rilievi (Qualified opinion)
 Impossibilità di giudizio (No
opinion)
 Giudizio avverso (Adverse opinion)
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120
FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione
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La revisione contabile Principi Contabili e di