La magia del presepe
Prof.ssa Noemi Sollima
Perché i cristiani fanno il presepe?
Il presepe ricorda uno dei
momenti fondamentali della
storia della salvezza:
poiché l’uomo, dopo il peccato,
non riesce a tornare a Dio e
continua a farsi del male,
Dio stesso prende il posto
dell’uomo, si fa uomo.
In questo modo, l’uomo è liberato
dal peccato e può finalmente
vivere da figlio di Dio.
In questo senso, per i
cristiani, il presepe è
la rappresentazione di
un momento di
intensa gioia:
celebra l’inizio della
riscoperta, da parte
dell’uomo, di quanto
Dio gli voglia bene.
Il presepe.
Messaggi fondamentali
1) Nessuno è spettatore nel presepe:
siamo tutti coinvolti nella scena,
proprio come uno dei personaggi.
MOTIVO: Gesù è venuto al mondo per
ogni uomo.
Siamo, dunque, chiamati ad
ENTRARE NEL PRESEPE, non
soltanto a guardarlo! Ad entrarvi dentro
con tutti noi stessi, con le nostre gioie,
con i nostri problemi, le nostre ansie, la
nostra storia...
NO
La pubblicità dice:
“tutto attorno a te”
2) Il messaggio del
presepe è invece:
“TUTTO ATTORNO A LUI”
(dove “lui” è Gesù Bambino, Dio)
3) Proprio per questo, il presepe è strutturato come
un’ORCHESTRA, in cui il posto del direttore è occupato dal
Bambino. Tutti i personaggi guardano verso di lui.
MESSAGGIO: si ha
armonia nella vita se
ciascuno è rivolto al
Maestro, se incontra il
suo sguardo.
4) Dio non viene nel
mondo come
un’idea o come un
extraterrestre.
Piuttosto, entra
nella nostra vita
quotidiana.
OSSERVA: è un invito a
tener conto di Dio nella
propria giornata.
4) Il presepe ha
una
PROSPETTIVA
UNIVERSALE:
tutto il mondo è
coinvolto nella
storia della
salvezza.
Il presepe.
Personaggi e interpreti
Il Bambino Gesù
È la “buona notizia” del presepe:
Dio si è fatto uomo.
RICORDA: essendo amore, Dio
non può costringere l’uomo a
volergli bene, non può usare
violenza. Può solo rivelarsi,
farsi conoscere.
È come se Dio ci dicesse: “Voi
non vi fidate di me, ma io mi
fido di voi e mi metto nelle
vostre mani. Voi avete paura
di affidare la vostra vita a me,
ma io non ho paura di affidare
la mia a voi”.
La mangiatoia
Rappresenta il peccato dell’uomo che si è allontanato da Dio.
Ora, a causa del peccato, l’uomo
è diventato come una bestia.
La sua mente, infatti, non va
più a Dio ma alle passioni (la
mangiatoia).
Dio, però, sa che “il colpevole
torna sempre sul luogo del
delitto”. L’uomo, cioè, torna
sempre al peccato, perché
s’illude che il peccato gli darà
qualcosa, che lo farà sentire
forte.
Allora, per farsi incontrare
dall’uomo, Dio si fa
trovare nel suo peccato.
Maria e Giuseppe
Maria è la madre di Gesù,
Giuseppe il padre adottivo.
OSSERVA: Nel presepe sono
rappresentati in
atteggiamento di preghiera
e di adorazione. Lo spazio
vuoto che li separa
fisicamente da Gesù ricorda
a tutti che quello non è
un bambino qualsiasi:
è Dio.
Il bue e l’asinello
Richiamano un versetto
tratto dal libro del
profeta Isaia (Is 1, 3).
Indicano che tutto il
mondo – in particolare
il mondo pagano –
riconoscerà che quel
bambino è Dio.
Angeli e pastori
Gli angeli sono coloro i quali
portano i messaggi di Dio
agli uomini. Nel presepe,
sono mandati ad
annunciare la nascita
del Bambino Gesù.
Insieme ai pastori, indicano
che il cielo (angeli) e la
terra (pastori) sono
testimoni che quel
Bambino è il Dio che si
è fatto uomo.
I re magi
Indicano l’universalità della
salvezza: Dio è venuto
per tutti. Per questo, i re
magi hanno la pelle di
colore diverso e spesso
vengono raffigurati di età
differenti.
I loro doni indicano che
Gesù è re (oro),
sacerdote (incenso) e che
si sacrificherà per noi
sulla croce (mirra).
La stella cometa
Rappresenta lo Spirito
Santo che, nella Trinità è
Colui che dona l’amore.
Nel presepe ricorda agli
uomini che l’unico che
porta a Cristo è lo Spirito
Santo.
RICORDA: il punto di
partenza è sempre Dio!
Altri possibili personaggi…
• Gelindo, il pastore che per primo arriva alla
capanna;
• la donna a braccia alzate, davanti alla capanna,
è segno di meraviglia e adorazione;
• la donna che indica il Salvatore al suo bambino;
• i personaggi intenti a lavorare ricordano che
Gesù viene nella vita ordinaria;
• il dormiglione ubriaco, col fiasco di vino accanto,
indica chi non si accorge della venuta di Gesù
perché è ubriacato dalle cose di questo mondo.
E, infine…
Ciascuno di noi
La storia che il presepe
racconta è anche la storia
di chi lo guarda o di chi lo
realizza.
Quello che è rappresentato
sulla scena, se voglio può
accadere anche nella mia
vita.
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