Neutroni virtuali nella cattura orbitale e nella sintesi del Neutrone Lino Daddi 1 PREMESSA Molti processi nucleari a freddo (LENR) sono stati segnalati negli ultimi venti anni; molti di essi possono essere spiegati come assorbimenti di neutroni ottenuti per sintesi di protoni o deutoni con elettroni. Per giustificare queste sintesi, credo che si debba partire dal principio di indeterminazione e dal fatto che i nucleoni sono composti da quark up e quark down. 2 LA CATTURA ORBITALE Nel presente lavoro ho creduto opportuno confrontare queste congetture con quanto è noto circa la cattura orbitale, fenomeno proprio di moltissimi nuclidi, conosciuto e studiato da molti decenni. Che è un processo più complicato di quanto non sembri, perché coinvolge contemporaneamente atomo e nucleo ed è determinato dalla competizione fra interazione forte e interazione debole. 3 Nel presente lavoro sono trattate parallelamente, adottando il meccanismo dei neutroni virtuali, la cattura orbitale e la formazione di neutroni a partire da protoni/deutoni ed elettroni. E’ nota la possibilità, data dal Principio di Indeterminazione, che l’elettrone orbitale venga a trovarsi sul nucleo, pronto ad interagire con uno dei protoni presenti in esso. 4 MINIATOMI E NEUTRONI VIRTUALI Anche nel caso degli isotopi dell’idrogeno è da prendere in considerazione la occasionale, benché rara, presenza dell’unico elettrone sul nucleo; questa rende l’atomo stesso, temporaneamente, un “miniatomo”, pronto a formare un neutrone virtuale. Molte reazioni LENR possono essere spiegate come assorbimento dei neutroni virtuali formati. 5 LA CATTURA K La cattura orbitale è una radioattività (di tipo beta) presentata da molti atomi i cui nuclei sono caratterizzati da eccedenza di protoni rispetto alla stabilità. Perché un elettrone sia catturato deve permanere per qualche tempo a ridosso del nucleo. Questo avvicinamento è previsto dal Principio di Indeterminazione. Naturalmente sono maggiormente interessati gli elettroni dell’orbitale più vicino, cioè K . 6 Quando un elettrone è catturato dal nucleo, ne abbassa di una unità il numero atomico Z . Allora il difetto di circa 0,78 MeV , fra la somma delle masse di protone ed elettrone e la massa del neutrone viene ripianato a spese dell’energia resa disponibile dal riassestamento complessivo del nucleo 7 INTERAZIONI FORTE E DEBOLE La condizione relativa alla sufficienza della massa-energia è generalmente verificata per i nuclei che hanno alto il valore del rapporto Z/A. E’ nostra intenzione analizzare le fasi del processo che porta un elettrone orbitale ad essere catturato, separando quanto compete alla forza forte da quanto riguarda l'interazione debole. 8 CALCOLO DELLE CATTURE La presenza di un particolare elettrone sul nucleo dovrebbe avere durata molto breve, ma statisticamente esiste sempre un certo numero di elettroni in contatto col proprio nucleo. Se f è la probabilità di trovare un elettrone sul nucleo ed N è il numero totale di nuclei della specie nucleare considerata , sarà f N il numero totale di elettroni che in ogni istante si trovano sui nuclei. 9 CONTRIBUTI f e q al valore di Indichiamo con q la probabilità, per ognuno degli f N elettroni che si trovano sul nucleo, di essere catturato, nell’unità di tempo, da uno dei protoni. Allora N diminuisce nel tempo dt della quantità dN = - f q N dt. Dunque il prodotto f q vale la costante del decadimento per cattura. 10 Catture a breve emivita Poiché è un dato proprio del nucleo ed f dell’atomo, q deve dipendere da entrambi in modo che, moltiplicato per f, realizzi appunto, il valore di . Un particolare nucleo che decade per cattura è il 136La , decisamente instabile ( emivita di 9.5 min ) . Per esso vale circa 1,2.10-3 s-1 . Se ne può dedurre che in questo caso almeno uno dei fattori 11 f e q non è troppo piccolo. Il neutrone virtuale Il Principio di Indeterminazione nelle variabili coniugate “tempo ed energia” consente, benché la massa-energia complessiva del protone nucleare e dell'elettrone orbitale non sia sufficiente, la loro sintesi provvisoria in un neutrone virtuale, che può essere pensato come una particella del tutto immaginaria, o meglio come una coppia (pe) molto compatta. 12 Vita del neutrone virtuale La vita del neutrone virtuale si ottiene utilizzando la relazione t = ħ / E dove E è data dalla differenza di massa fra neutrone e coppia protone/elettrone. 13 Prove di cattura Il nucleo potrà essere informato della sufficienza dell'energia in occasione del tentativo, promosso dalla forza forte, di assorbire il neutrone virtuale come se fosse reale. Se l’energia resa disponibile dal riassestamento dei nucleoni è sufficiente, la cattura orbitale si compie, il neutrone virtuale diviene reale e viene emesso il neutrino. Altrimenti l’elettrone torna al suo orbitale (come fanno gli altri elettroni che non hanno fatto parte di neutroni virtuali) 14 Coinvolgimento dei quark Si può pensare che, per uno degli f N elettroni che si trovano sul nucleo, la forza debole cominci ad agire, quando l'elettrone entra in contatto col quark up di uno dei protoni. Così si formerebbe una coppia molto compatta (quark up,e), che si comporta come un quark down virtuale. 15 Altra concezione del neutrone virtuale Ma allora il neutrone virtuale può essere pensato come un neutrone che abbia uno dei due quark down allo stato virtuale. Per cui sembra più logico valutare la vita del neutrone virtuale, utilizzando la differenza E fra la massa della coppia (quark up,e) e la massa del quark down. 16 Niente cattura radioattiva per idrogeno e deuterio Le considerazioni sulla cattura dell’elettrone orbitale possono essere applicate agli atomi di idrogeno e deuterio. Per l'atomo di idrogeno la cattura (Q= -0.78 MeV) trasforma il protone in neutrone ; per l'atomo di deuterio la cattura (Q= -3.01 MeV) ha come risultato due neutroni . Entrambe sono proibite dalla legge di conservazione dell’energia, poiché non può essere trovata energia dal riassestamento del nucleo. 17 Atomi allo stato nascente Protone e deutone possono associare molto strettamente l'elettrone atomico. Non essendoci altri elettroni negli atomi di idrogeno/deuterio, la presenza dell’unico elettrone sul nucleo riduce notevolmente le dimensioni del sistema-atomo. Dicendo sistema-atomo di idrogeno/deuterio ci riferiamo proprio agli atomi (allo stato “nascente”), e non al protone/deutone liberi in un plasma né alle molecole di idrogeno/deuterio 18 Idrogeno (miniatomo e neutrone virtuale) atomo d p p u e e u Neutrone virtuale nv miniatomo e u d u quark down virtuale d u u e u dv 19 Probabilità del miniatomo di idrogeno La probabilità che l’elettrone dell’atomo di idrogeno sia a contatto col protone è molto bassa. Si cita talvolta il valore 10-14 , ma CONTE, con un calcolo in Relatività Generale, ha trovato un valore 1000 volte maggiore. Così, ogni 1011 atomi di idrogeno atomico, uno sarebbe molto compresso. Definiamo “miniatomo” un tale sistema, indicandolo con (pe). Analogamente sarà (de) il miniatomo di deuterio. 20 Per formare un miniatomo basta che l'unico elettrone dell'atomo di idrogeno/deuterio venga a trovarsi sul protone/ deutone, come nella cattura orbitale all'elettrone viene chiesto di trovarsi sul nucleo. Per mantenere il maggior numero di atomi allo stato nascente basta che essi siano caricati su metalli che favoriscono la dissociazione delle molecole di idrogeno; per esempio nichel, tungsteno, titanio, zirconio. 21 Altri tipi di miniatomi Il grande numero degli atomi caricati nel reticolo può compensare la bassa probabilità e produrre un numero osservabile di reazioni a freddo. In passato sono stati ipotizzati miniatomi alternativi a quello fondato sul principio di Indeterminazione. Per lo più si basavano sulla possibile esistenza di stati quantizzati differenti da quelli calcolabili con la ordinaria meccanica quantistica 22 Mobilità dei miniatomi Comunque formati, questi miniatomi si comporterebbero come particelle neutre e potrebbero attraversare spessori materiali senza subire azioni elettriche da parte di atomi incontrati sul loro percorso, ed in particolare da nuclei di atomi del metallo o presenti nella sua struttura cristallina 23 Reazioni di cattura Miniatomo di idrogeno e miniatomo di deuterio possono essere così compatti che l’elettrone, come accade nelle catture orbitali, può venire a trovarsi vicinissimo ad uno dei quark up del protone, cominciando a risentire della forza debole. Questa promuove le seguenti reazioni, entrambe endoenergetiche p+e=n+ (Q= - 0,78 MeV) ; d +e=n+n+ (Q= - 3,01 MeV) 24 Le energie occorrenti non sono disponibili, per cui il neutrone della prima reazione ed uno dei neutroni della seconda potrebbero prodursi solo in maniera virtuale (nv) p + e = (pe) = nv e d + e = (de) = n + nv con nv = n + quale reazione conclusiva dovuta alla interazione debole . La massa-energia mancante perché gli nv divengano reali non può essere ricavata, come nelle catture orbitali, da un riassestamento del nucleo (di idrogeno o deuterio). 25 Cattura di un neutrone virtuale da parte di un nucleo “alieno” A Tentativo di cattura v p A n n p p p n p n n p p n n p p p Nucleo finale A+1 (neutrone virtuale catturato ) p v p n p n p n n n p p n p n n p n p p n p n p n 26 Energia da nucleo alieno Tuttavia energia sovrabbondante può rendersi disponibile nella cattura del neutrone virtuale, come se fosse un neutrone lento, da parte di un nucleo assorbitore N(Z,A) col quale il miniatomo sia in grado di venire a contatto. Nelle reazioni LENR questo potrebbe essere un nucleo del reticolo che ha assorbito idrogeno o deuterio . 27 LENR con idrogeno leggero Per l’idrogeno leggero avverrebbe il processo (da miniatomi di idrogeno leggero) N(Z,A) + (pe) = N(Z,A) + nv = N(Z,A+1) + Come per trasmutazioni di 133Cs in 134Cs (osservate da VYSOTSKII) e di 56Fe in 57Fe (osservate da OHMORI). Spesso la cattura di un neutrone genera un isotopo radioattivo beta . NOTOYA per esempio riferisce trasmutazioni da 23Na a 24Na , accertate tramite i gamma emessi dal nucleo prodotto.28 LENR con deuterio Nel caso del deuterio potremo pensare alla possibilità che entrambi i neutroni siano assorbiti da un nucleo N(Z,A), mediante la reazione: N(Z,A) + (de) = N(Z,A) + n + nv = N(Z,A+2) + conformemente alla quale Ohmori ha osservato trasmutazioni da 39K a 41K. 29 Ma, sempre col deuterio, potrebbe essere assorbito il solo neutrone virtuale, mentre l'altro resterebbe libero N(Z,A) + (de) = = N(Z,A) + n + nv = N(Z,A+1) + n + , che spiegherebbe la trasmutazione da 6Li a 7Li osservata da COUPLAND e la trasmutazione da 53 Cr a 54Cr vista da MIZUNO. Contestualmente il neutrone n sarebbe reso libero, così che il solido deuterizzato si comporterebbe come sorgente di neutroni. 30 Bonifica scorie nucleari Molto interessanti, per la possibilità di bonificare le scorie dei reattori nucleari a fissione , sono le reazioni con isotopi radioattivi. Per esempio WYSOTSKII ha ottenuto il decadimento accelerato del 137Cs, che è passato da emivita di circa 30 anni a meno di un anno. 31 Riassumendo, i processi che comportano l'intervento dei neutroni virtuali possono spiegare quella parte delle reazioni LENR che equivalgono ad assorbimento di neutroni (in assenza di sorgenti di neutroni). 32 Altri possibili eventi Giunto nelle immediate vicinanze del nucleobersaglio, il miniatomo di idrogeno/ deuterio potrebbe dare luogo ad un evento differente dalla cattura del neutrone virtuale. Il protone/deutone del miniatomo, avvicinatosi al nucleo senza subire la repulsione coulombiana, potrebbe essere catturato da quel nucleo (fusione dopo effetto tunnel). 33 Cattura di protone o deutone Questo tipo di reazione è stato considerato da vari Autori anche come possibile produttore di energia, essendo un processo generalmente esoenergetico. Se il nucleo bersaglio era N(Z,A), il nucleo così formato è N(Z+1,A+1) se è catturato un protone, e N(Z+1,A+2) se è catturato un deutone. Essi sono generalmente stabili, ma dopo questa cattura possono venire a trovarsi in stato eccitato 34 Cattura del protone La cattura del protone: p + N(Z,A) = N (Z+1, A+1) è stata osservata da BUSH con 41K (ottenendo 42Ca ) , e da NOTOYA con 39K, ottenendo 40Ca. Subito dopo il nucleo può catturare anche l’elettrone del miniatomo (doppia cattura). 35 Doppia cattura Questo ultimo processo è quasi sempre endoenergetico, ma può realizzarsi sfruttando l’energia residua della reazione precedente. La doppia cattura corrisponde ad assorbimento di un neutrone. Abbiamo già citato le reazioni da 6Li a 7Li di COUPLAND e da 53Cr a 54Cr di MIZUNO 36 CATTURA DEL DEUTONE Se l'interazione è quella del deutone, la reazione risulta : d + N(Z,A) = N (Z+1, A+2) verificata da VYSOTSKII per (ottenendo 1010 nuclei di 57Fe 55Mn al secondo). 37 Altri tipi di LENR Per altre reazioni a freddo , aventi una pluralità di prodotti finali, occorrerebbe pensare a processi più complessi ancora iniziati da miniatomi o da neutroni virtuali). In elettrolisi con catodo di oro, OHMORI osservò che il 197Au diviene 198Au o 199Au, i quali, dopo decadimenti beta, possono subire fissioni con produzione di 56Fe e 57Fe . 38 Conclusioni Le reazioni nucleari a freddo (LENR) qui riferite costituiscono una serie numerosa di indizi a favore delle ipotesi esposte nel presente lavoro. Una prova più diretta dell’intervento di neutroni virtuali si troverebbe misurando la radiazione gamma che accompagna la cattura neutronica. Quando viene assorbito un neutrone virtuale, i gamma emessi totalizzeranno una energia inferiore rispetto alla cattura (n,) del neutrone reale. 39 Riproducibilità La riproducibilità delle LENR può essere in qualche caso problematica per la difficoltà di mantenere costante il numero di atomi allo stato nascente. D’altro canto il contributo a E della forza coulombiana a ridosso del nucleo , anche se difficilmente quantificabile, può essere importante, determinando una variabile durata della vita dei neutroni virtuali. 40 REAZIONI A FREDDO CITATE Tipo (6) : N(Z,A) + (pe) = N(Z,A) + nv = N(Z,A+1) + Ʋ 133Cs => 134Cs VYSOTSKII [12] OHMORI NOTOYA [13] [13] 56Fe 23Na => => 57Fe 24Na Osservati i Ɣ del 24Na Tipo : (6’) N(Z,A) + (de) = N(Z,A) + n + nv = N(Z,A+2) + Ʋ 39K [15] Tipo : (6’') N(Z,A) + (de) = N(Z,A) + n + nv = N(Z,A+1) + Ʋ COUPLAND [16] MIZUNO [17] => 41K OHMORI 6Li => 53Cr => 7Li 54Cr vari Autori studiosi reazioni con deuterio secondo (6) e (6”) di Fusione Fredda verificata produzione di trizio STORMS [23] 41 Altre reazioni a freddo Tipo : (7) p + N(Z,A) = N (Z+1, A+1) 41K BUSH [19] NOTOYA [20] Tipo : (7’) 39K 42Ca => 40Ca => d + N(Z,A) = N (Z+1, A+2) VYSOTSKII [22] 55Mn => 57Fe 1010 reazioni/s Altre reazioni (fissioni) OHMORI [13] 197Au => 197Au => 198Au 199Au Prodotti di fissione 56Fe e 57Fe 42 Diagramma di Feynman n E nv w p e- 43 44