ALIMENTAZIONE E SPORT Corso per istruttori dei Centri Giovanili Savona 07 maggio 2015 esigenze alimentari dello sportivo (o di chiunque pratichi sistematicamente una significativa attività motoria) allenamento (le abitudini alimentari da adottare tutti i giorni) gara (adattamenti della razione alimentare nelle ore precedenti o durante la gara stessa) promozione e il mantenimento di un elevato livello di benessere psico-fisico distribuzione degli apporti durante la giornata senza interferire con gli orari di allenamento, l’evento competitivo, uso di regimi alimentari graditi e di facile digeribilità Page 2 esigenze alimentari «La corretta alimentazione di un soggetto sportivo è del tutto simile a quella consigliata per la popolazione generale e si differenzia solo per l’aumento del fabbisogno idrico e del fabbisogno energetico» American Dietetic Association American College of Sport Medicine Page 3 «L’alimentazione più perfezionata non consente certo di creare un campione, mentre è certo che un’alimentazione errata può comprometterne le possibilità di successo così come può creare notevoli difficoltà anche al comune praticante» Page 4 Piramide alimentare mediterranea E’ rivolta a tutti gli individui di età compresa tra i 18 e i 65 anni Page 5 Piramide alimentare mediterranea Page 6 I principi alimentari - MACRONUTRIENTI I carboidrati (zuccheri, glucidi) Hanno la funzione principale di produrre energia (circa 4 kcal/g) e provengono tutti dal mondo vegetale, eccetto il lattosio. monosaccaridi (ad esempio glucosio e fruttosio) disaccaridi (ad esempio saccarosio, maltosio, lattosio) polisaccaridi (gli amidi dei cereali, patate, legumi; il glicogeno, la fibra) Nella dieta, la quantità dei glucidi deve rappresentare il 5565% della quota energetica totale giornaliera - per l’80% polisaccaridi - per il restante 20% zuccheri semplici (mono- e disaccaridi) Page 7 CARBOIDRATI Page 8 I principi alimentari - MACRONUTRIENTI I lipidi (grassi) Hanno la caratteristica di produrre molta energia (circa 9 kcal/g) Sono da preferire le fonti vegetali, in particolare l’olio di oliva extra vergine Devono rappresentare tra il 25 e il 30% dell’energia totale giornaliera Page 9 LIPIDI I lipidi sono presenti sia negli alimenti di origine vegetale che in quelli di origine animale. Generalmente, i lipidi di origine vegetale sono più ricchi di acidi grassi insaturi considerati protettivi per la salute, mentre quelli di origine animale, cosiddetti saturi, vengono considerati potenzialmente nocivi. Page 10 LIPIDI Page 11 LIPIDI Acidi grassi essenziali (Essential Fatty Acids, EFA) dietodipendenza : acido linoleico (soprattutto negli oli vegetali) acido α-linolenico (nel grasso di pesce ) non-essenziali: vi appartengono tutti gli altri acidi grassi citati; gli acidi grassi fino a C 18:1 (= ac. oleico) sono importanti combustibili per l’organismo. Page 12 I principi alimentari - MACRONUTRIENTI Le proteine Le proteine sono localizzate soprattutto nei muscoli e nelle ossa e sono costituite da unità elementari, gli aminoacidi, ed hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel funzionamento di tutti gli organi e tessuti. Gli aminoacidi sono una ventina, di cui alcuni non indispensabili (poiché l’organismo stesso è in grado di sintetizzarli) ed altri, invece, essenziali (dietodipendenza) L’assunzione giornaliera raccomandata di proteine è di circa 1 grammo/Kg di peso corporeo. Page 13 PROTEINE Page 14 fabbisogno proteico “contrariamente a quello che si sente dire nelle palestre, non è vero che gli sportivi o i lavoratori manuali abbiano bisogno di particolari supplementi proteici. Neppure chi pratica sport di potenza, come l’atletica pesante, ha bisogno di aumentare l’aliquota proteica oltre 1,8 – 2 gr di proteine per Kg di peso, ma al riguardo non è raro sentire pareri discordi e delle vere e proprie, quanto inutili, follie comportamentali incoraggiate da praticoni o da rivenditori di aminoacidi ramificati” prof. Del Toma Page 15 calcolo del fabbisogno proteico nel praticante sportivo In un praticante sportivo, l’aumento di 3 Kg di massa muscolare corrisponde a circa 600 grammi di incremento delle proteine muscolari (il restante 80% dell’aumento è sostanzialmente acqua). Ipotizzando che tale incremento venga raggiunto in circa sei mesi di allenamento e tenendo conto che si riesce ad utilizzare circa il 70% delle proteine ritenute, significa che la ritenzione proteica complessiva deve essere pari a circa 860 grammi. Giancarlo Topi Page 16 Tradotto in termini di aumento del fabbisogno giornaliero di proteine: 856 g/180 giorni= 4,8 g al giorno (circa 25 g di carne) Superando un determinato apporto di proteine l’aumento non si traduce in una maggiore massa muscolare. Anzi, l’eccesso provoca un maggior impegno metabolico dell’apparato renale per l’eliminazione dell’azoto Particolare attenzione va posta nel caso di dieta completamente vegetariana Page Giancarlo 17 Topi I principi alimentari - MICRONUTRIENTI I minerali La principale fonte di rifornimento dei minerali è l’acqua che li contiene in quantità ed in combinazioni molto variabili a seconda delle zone e della tipologia. Ma i minerali sono contenuti, sempre in combinazioni variabili, anche nei cibi di origine sia vegetale che animale Le vitamine (wikipedia) Le vitamine sono sostanze organiche, assunte con gli alimenti, indispensabili ai nostri organismi viventi Page 18 I minerali funzioni svolte dai minerali contribuiscono a mantenere l’equilibrio acido-base aiutano a mantenere l’equilibrio idrico; regolano le complesse attività enzimatiche dell’organismo; contribuiscono alla costituzione degli ormoni (ad esempio lo iodio per gli ormoni tiroidei), degli enzimi e delle vitamine (ad esempio il cobalto per la vitamina B12); regolano le funzioni neuro-muscolari; concorrono all’accrescimento, al ricambio e al mantenimento dei tessuti e delle strutture corporee Page 19 MICRONUTRIENTI Page 20 Page 21 Le Vitamine 1. vitamine liposolubili 2. vitamine idrosolubili perché si chiamano cosi? -tappe cronologicamente successive di scoperta (A, B1, B2, B12, C, D, E, F) -iniziali del nome per le funzioni prioritariamente svolte (K come Koagulation) -oppure gli effetti anti-carenziali manifestati (PP come Preventing Pellagra) -fonte naturale prioritaria (carotenoidi) -struttura chimica (tiamina, nicotinammide, piridossina) -distribuzione in natura (acido pantotenico, acido folico) Page 22 Il bilancio dell’acqua Il Bilancioacqua dell'acqua acqua quotidianamente eliminata nello stesso ingerita (sia come tale che periodo di tempo dal nostro contenuta nelle bevande organismo (diuresi e feci, zuccherine, alcoliche e negli sudorazione) alimenti) Page 23 Distribuzione dell’acqua nei tessuti Page 24 Consiglio utile per lo sportivo: Bere con continuità e regolarità per prevenire il senso di sete, che interviene quando si è perso già il 2% del peso corporeo Page 25 idratazione Schema di idratazione per la pratica sportiva Attività di durata inferiore a 60 minuti: solo acqua Attività di durata superiore a 60 minuti: • nelle 2 ore precedenti l’inizio dell’attività fisica, sorseggiare 500 ml di bevanda arricchita con zuccheri semplici e minerali • proseguire con 150-250 ml subito prima • 125-250 (max 500) ogni 15-20 minuti durante la pratica sportiva (600- 1200/h) • 250-300 ml subito dopo la fine dell’attività Page 26 integrazione idrico-salina Il binomio glucosio/sodio facilita l’assorbimento dell’acqua: glucosio 10-30 g/l, sodio 90-120 mEq/l (2070-2760 mg) Esempi di integrazione idrico-salina casalinga Bevanda energetica e idrosalina casalinga 250 ml succo di frutta (albicocca) + 750 ml di acqua + 1 g di sale da cucina (118 Kcal/l; 95,5% carboidrati) Latte e cereali 350 ml latte scremato + 73 g fiocchi di frumento integrale (recente studio: una tazza di latte + cereali= sport drink) (390 Kcal/porzione) Minestrone 200 g verdure varie, 1 patata, 50 g legumi 1 cucchiaio olio oliva e. v., un cucchiaio di parmigiano, 50 g pane secco o crostini (436 Kcal/porzione) Page 27 integratori energetici casalinghi I benefici degli integratori energetici e idrosalini possono essere ottenuti anche consumando cibi comuni Esempi di integrazione energetica casalinga 4 fette biscottate con 40 g (4 cucchiai) di miele (285 kcal) 4 fette biscottate con 30 g (2 cucchiai) di marmellata (252 Kcal) 2 pacchetti (50 g) di biscotti tipo Pavesini o 1 pacchetto (40 g) di biscotti tipo Plasmon o 10 biscotti tipo petit (187 Kcal) 80 g crostata con marmellata (271 Kcal) 500 g macedonia di frutta fresca (194 kcal) 100 g di frutta essicata (prugne, albicocche, pere, ecc) (254 Kcal) Page 28 Sistema energetico anaerobico L’energia si sviluppa in assenza di ossigeno Alattacido, utilizza i fosfageni muscolari (fosfocreatina e ATP) e non provoca produzione di ac. lattico. Il patrimonio muscolare in fosfageni è in grado di produrre energia molto rapidamente ma essendo quantitativamente modesto si esaurisce in pochi secondi sport di potenza e velocità Lattacido (glicolisi anaerobica) utilizza il glucosio a partire dal glicogeno ma, in assenza di ossigeno, la glicolisi si arresta all’ac. lattico. L’aumento della concentrazione di ac. lattico può provocare fatica e dolore. Nel riposo avviene la rimozione per trasporto al fegato e riconversione in piruvato. sport di intensità elevata e breve durata . Page 29 Sistema energetico aerobico Sistema energetico aerobico: Insieme dei processi metabolici che portano alla produzione di energia in presenza di ossigeno (comburente) su combustibili (glucidi, lipidi, proteine) La capacità di produzione dell’ATP è notevolmente superiore a quella prodotta con i meccanismi di tipo anaerobico ma richiede un certo tempo. Attività di intensità lieve-moderata di lunga durata Page 30 Sistema energetico aerobico L’energia richiesta proviene da miscela bilanciata di glucidi e lipidi, mentre le proteine hanno significato marginale. La maggiore o minore utilizzazione dei lipidi rispetto agli zuccheri dipende dall’intensità e durata dell’attività: Attività prevalentemente anaerobiche alattacide (circa 10 secondi) e lattacide (>10 sec < 5-6 min) Aerobiche (> 6 min) Aerobiche-anaerobiche alternate Page 31 Dispendio calorico Consumo calorico relativo ad un peso di 65 Kg. per 10 minuti di attività Attività fisica (sports) Consumo calorico (KCal) allenare: football, calcio, pallacanestro, baseball, nuoto, etc 43 alpinismo, arrampicarsi su una parete rocciosa 119 arti marziali (judo, jujitsu, karate, kick boxing, tae kwan do) 108 atletica (corsa ad ostacoli) 108 atletica (salto in alto, salto in lungo, salto triplo, giavellottto, salto con l'asta) 65 atletica (tiro, lancio del disco, lancio del martello) 43 Page 32 Dispendio calorico Consumo calorico relativo ad un peso di 65 Kg. per 60 minuti di attività Attività fisica (sports) Consumo calorico (KCal) allenare: football, calcio, pallacanestro, baseball, nuoto, etc 260 alpinismo, arrampicarsi su una parete rocciosa 715 arti marziali (judo, jujitsu, karate, kick boxing, tae kwan do) 649 atletica (corsa ad ostacoli) 649 atletica (salto in alto, salto in lungo, salto triplo, giavellottto, salto con l'asta) 390 atletica (tiro, lancio del disco, lancio del martello) Page 33 260 Da: www.torrinomedica.t LARN 2012 ENERGIA VALORI ESEMPLIFICATIVI PER I FABBISOGNI DELL’ADULTO ETA’ EVOLUTIVA Page 34 LARN 2012 ENERGIA VALORI ESEMPLIFICATIVI PER I FABBISOGNI DELL’ADULTO MASCHI Page 35 LARN 2012 ENERGIA VALORI ESEMPLIFICATIVI PER I FABBISOGNI DELL’ADULTO FEMMINE Page 36 Integratori? Page 37 Ministero della Salute : http://www.salute.gov.it Documentazione > Opuscoli e poster > Decalogo per un uso corretto degli integratori alimentari Page 38 Ministero della Salute Page 39 Ministero della Salute Page 40 Antiossidanti??? Page 41 Antiossidanti??? Cochrane Database Syst Rev. 2003;(2):CD002141. Drugs for preventing lung cancer in healthy people. Caraballoso M, Sacristan M, Serra C, Bonfill X. Abstract BACKGROUND: Some studies have suggested a protective effect of antioxidant nutrients on lung cancer. Observational epidemiological studies suggest an association between higher dietary levels of fruits and vegetables containing beta carotene and a lower risk of lung cancer. OBJECTIVES: To determine whether vitamins, minerals and other potential agents, alone or in combination, reduce incidence and mortality from lung cancer in healthy people. ………… REVIEWER'S CONCLUSIONS: There is currently no evidence to support recommending vitamins such as alpha-tocopherol, beta-carotene or retinol, alone or in combination, to prevent lung cancer. A harmful effect was found for beta-carotene with retinol at pharmacological doses in people with risk factors for lung cancer (smoking and/or occupational exposure to asbestos). More research from larger trials and with longer follow-up is needed to analyse the effectiveness of other supplements Page 42 bibliografia Siti consigliati www.piramideitaliana.it INRAN: Linee guida per una sana alimentazione italiana Ministero della salute:www.salute.gov.it LARN 2012 Cochrane Database Syst Rev. 2003;(2):CD002141. Drugs for preventing lung cancer in healthy people. Caraballoso M, Sacristan M, Serra C, Bonfill X. http://www.torrinomedica.it/calcolatori medici/dispendio calorico e attività fisica Page 43 Il ricambio energetico in corso d’esercizio fisico La risposta metabolica all’esercizio fisico è simile a quella del digiuno poichè materiale di riserva deve essere mobilizzato per sostenere l’extra-consumo di calore. Per esercizi che durano pochi secondi, creatin-fosfato ed ATP provvedono energia alla velocità di 50 kcal/min Se l’esercizio continua, i depositi di fosfageni vengono esauriti ed il glicogeno muscolare comincia ad essere utilizzato, assicurando energia ad un flusso di 30 kcal/min. L’accumulo di acido lattico è il fattore limitante, non certo la deplezione di glicogeno (= 400 grammi) Page 44 Il ricambio energetico in corso d’esercizio fisico Dopo diversi minuti di esercizio anaerobico esaustivo, un soggetto contrae un debito d’O2 di circa 12 litri, di cui: -circa 6-8 litri sono necessari per trasformare l’acido lattico a glucoso oppure per ossidarlo a CO2 ed H2O; -circa 2 litri sono necessari per rigenerare la quota di riserva di fosfageni del muscolo; -circa 2 litri e più sono necessari per rinnovare l’O2 presente nei polmoni e nei liquidi biologici legato all’emoglobina o alla mioglobina Page 45 Il ricambio energetico in corso d’esercizio fisico Se l’esercizio non è esaustivo, ma protratto nel tempo, i substrati richiesti per produrre energia sono processati per via aerobica, al flusso di circa 12 Kcal/min In tali condizioni, la glicemia sostiene il consumo di glucoso da glicogeno muscolare, assistita dalla glicogenolisi epatica Dopo pochi minuti la riserva di glicogeno epatica è esausta e la gliconeogenesi da AA viene attivata, finché un flusso inesauribile di acidi grassi comincerà ad essere ossidato fino a costituire, nel tempo, il 75% dell’energia totale Al termine dell’esercizio, energia è necessaria per ricostituire le scorte di glicogeno epatico e muscolare Page 46 Controllo e regolazione dei depositi energetici La riduzione delle scorte energetiche viene compensata da un incremento dell’energia assunta con gli alimenti il “centro dell’appetito” è localizzato nell’ipotalamo laterale (tono simpatico), a cui proviene una varietà di segnali centrali e periferici destinati a stimolare l’appetito. Questi segnali comprendono: stimoli sensoriali (= vista, odorato, gusto, consistenza, e palatabilità degli alimenti) costanti metaboliche (=riduzione del 15% della glicemia o riduzione dell’ossidazione epatica degli acidi grassi) ormoni cerebro-intestinali (= grelina dal duodeno, motilina dal digiuno-ileo e neuropeptide Y dall’ipotalamo, durante il digiuno) Page 47 centro della sazietà Localizzato nell’ipotalamo mediale, è attivato da numerosi segnali provenienti: nel breve termine: dall’intestino, sotto forma di rilessi ormonali (CCK, - gastrina) nel medio-lungo termine dal tessuto adiposo, via leptina, in relazione - all’incremento di energia depositata L’aumento delle scorte energetiche da eccessiva introduzione di alimenti può essere corretto incrementando il dispendio energetico via attivazione di processi termogenetici L’insuccesso comporta il sovrappeso e l’obesità, condizioni in cui prevale un assetto metabolico limitante l’ulteriore acquisizione di peso (>BEE, >TA, >costo energetico dell’esercizio) accanto ad un profilo ormonale favorevole all’incremento di peso (iperinsulinemia da resistenza con iper-LLP) Page 48