Il termine è stato introdotto da R. Murray Schafer nel 1977 nel suo libro The Tuning of the World. Definizione di Paesaggio sonoro Secondo Schafer , da un punto di vista tecnico, qualsiasi parte di un ambiente sonoro preso in considerazione come campo di ricerca, può venire definito paesaggio sonoro . - Schafer, M. R. 2007 (prima edizione in inglese 1977). Il Paesaggio sonoro. Milano: Ricordi-LIM: 372 Va sottolineata l’importanza del soggetto che recepisce il paesaggio. Si tratta di una relazione contestualizzata sia a livello geografico che storico. La percezione del paesaggio sonoro implica una relazione intima ed im-mediata con l’ambiente, senza l’ausilio di mappe. In questo senso l’educazione all’ascolto favorisce un recupero della capacità di relazionarsi a livello percettivo ed esistenziale con il mondo, in una direzione che può tendere, in alcuni casi, al superamento della dicotomia tra soggetto e oggetto. Studio del paesaggio sonoro come campo di ricerca transdisciplinare Si tratta di un campo di ricerca complesso che può venire affrontato da vari punti di vista e per mezzo di discipline specialistiche che concorrono a comprendere il fenomeno: acustica, otologia, fisica, musica, psicologia ecc. La Geografia si interessa del paesaggio sonoro in quanto disciplina che studia le relazioni e non le cose in sé. In questo senso, le riflessioni e le ricerche di G. Bateson possono essere di grande aiuto nel collocare lo studio del paesaggio sonoro all’interno di una disciplina come la Geografia. Studi umanistici e paesaggio sonoro Gli studi umanistici sono centrali alla ricerca sul paesaggio sonoro. Infatti, la storia del paesaggio sonoro precedente all’invenzione di strumenti di registrazione può venire ricostruita solo attraverso un’analisi delle descrizioni che ci sono state lasciate da testimoni auricolari. In questo senso i romanzi sono una miniera di osservazioni e descrizioni che ci aiutano a comprendere come il paesaggio sonoro sia cambiato nel tempo. Paesaggio sonoro e inquinamento acustico Secondo Schafer il problema dell’inquinamento acustico, particolarmente rilevante ai giorni nostri, non può venire risolto solo con una riduzione forzata del rumore, ma tramite un’educazione all’ascolto: “Abbiamo inquinamento sonoro quando l’uomo non ascolta più con attenzione, quando ha imparato a ignorare quei suoni che sono i rumori” - Schafer, M. R. 2007 (prima edizione in inglese 1977). Il Paesaggio sonoro. Milano: Ricordi-LIM: 14 - La retta nel paesaggio L’introduzione e diffusione delle macchine, specie del motore a scoppio, ha profondamente alterato il paesaggio sonoro naturale. Nelle zone urbane il ronzio continuo dei motori elettrici e i rumori prolungati dei motori a scoppio formano ormai la tonica del paesaggio sonoro. Gli esseri umani si sono talmente assuefatti a questi rumori da non riconoscerli più come tali. Secondo Schafer i ronzii e i rumori continui delle macchine e dei motori corrispondono, nel mondo della percezione visiva, ad una linea retta. Il geografo Franco Farinelli pone in relazione la linea retta allo sviluppo della cultura occidentale moderna. (Farinelli, F.. 2003. Geografia. Un’introduzione ai modelli del mondo. Torino:Giulio Einaudi editore: 23). L’artista austriaco F. Hundertwasser afferma che “la linea retta è una minaccia creata dall’uomo” (Citato in Rand, H. 2007. Undertwasser. Köln: Taschen. Edizione italiana: 37.) Per questo aspetto si veda : Nimis, G. 2010. “ Note sul paesaggio sonoro Alpino”. In In Alto, Cronaca della Società Alpina Friulana.Serie IV. Volume XCII, anno CXXVII: 15-33. Alcune parole chiave ASCOLTO ATTENZIONE CONSAPEVOLEZZA Il mondo inteso come composizione musicale Schafer invita a considerare il mondo come una composizione musicale, recuperando una antica concezionene del mondo, particolarmente presente in Europa nel Rinascimento. L’autore cita l’opera di Robert Fludd Hutriusque Cosmi Historia, in cui è presente un’ illustrazione intitolata, The Tuning of the World (titolo originale del libro di Schafer). Si può dedurre che Schafer, in un certo senso, lamenti quello che Max Weber definì “Disincanto del mondo”. Visione del cosmo come composizione musicale: spunti bibliografici Tillyard, E. M. W. 1990 (first published by Chatto & Windus 1943). The Elizabethan World Picture. London: Penguin Books, in association with Chatto & Windus. Hollander, J. 1993 (first published by Princeton University Press 1961). The Untuning of the Sky. Ideas of Music in English Poetry. 1500-1700. Hamden, Connecticut USA: Archon Books. Finney, G. L. 1976 (first published by Rutgers University Press 1962). Musical Backgrounds for English Literature: 1580-1650. Westport, Connecticut, USA: Greenwood Press Publishers. James, J. 1995. The Music of the Spheres. Music, Science, and the Natural Order of the Universe. London: Abacus. Si veda anche: Meyer-Baer, K. 1984 (prima edizione 1970). Music of the Spheres and the Dance of Death. New York: Da Capo Press. Pacciolla, P. 2005. Il pensare musicale indiano. Nardò (LE): BESA Editrice: 25-27. Alcuni concetti chiave 1 Secondo Schafer gli ambienti sonori sono di due tipi: hi-fi e lo-fi. Hi-fi: tipico di ambienti rurali: “un sistema hi-fi è un sistema caratterizzato da un rapporto segnale/rumore soddisfacente. Il paesaggio sonoro hi-fi è quello in cui il basso livello del rumore ambientale permette di udire con chiarezza i singoli suoni in maniera discreta” Schafer, M. R. 2007 (prima edizione in inglese 1977). Il Paesaggio sonoro. Milano: Ricordi-LIM: 67. Lo-fi: nasce con la rivoluzione industriale; è un paesaggio in cui vi è presenza di congestione sonora, sovrabbondanza di informazione sonora, difficoltà nel capire che cosa si sta ascoltando. Non c’è distanza tra “sfondo e figura”. Alcuni concetti chiave 2 Morfologia del paesaggio sonoro Landscape / Soundscape Background / Tonica Foreground / Segnali sonori Landmarks / Impronte sonore Suoni come simboli archetipali Piccola Bibliografia Bateson, G. 1999 (prima ed. americana 1979). Mente e natura. Un’unità necessaria. Milano: Adelphi Edizioni. Farinelli, F.. 2003. Geografia. Un’introduzione ai modelli del mondo. Torino: Giulio Einaudi editore. Minidio, A. 2005. I suoni del mondo. Studi geografici sul paesaggio sonoro. Milano: Edizioni Angelo Guerini e Associati. Nimis, G. 2010. “Note sul paesaggio sonoro Alpino”. In In Alto, Cronaca della Società Alpina Friulana. Serie IV. Volume XCII, anno CXXVII: 15-33. Schafer, M. R. 2007 (prima edizione in inglese 1977). Il Paesaggio sonoro. Milano: Ricordi-LIM.