Numero
Scoprite le imponenti dimensioni
di una macchina che produce la
carta del vostro quotidiano.
A pag. 8-11
Il magazine dedicato al fissaggio, alla sigillatura e al trattamento delle superfici
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Editoriale
Cari Lettori,
Cédric Berthod
Vice President e
General Manager
Henkel General Industry
Europe
Questo numero del nostro magazine at work è dedicato al termine più di moda ai giorni nostri: la sostenibilità. Definita come la possibilità di migliorare la qualità della vita umana conservando la capacità di supportare gli ecosistemi, la sostenibilità coinvolge aspetti ambientali, sociali ed economici. In qualità di leader
nell’ambito della sostenibilità, Henkel si propone di offrire nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile, continuando nel contempo a portare avanti la sua responsabilità aziendale e ad aumentare i successi economici.
Le storie presentate in questo magazine mettono in luce diversi aspetti delle nostre ambiziose attività. Il miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro attraverso i nuovi adesivi anaerobici LOCTITE, non pericolosi e ad alte prestazioni, è uno dei nostri più clamorosi passi in avanti. Ma da dove proviene tutta l’elettricità necessaria per il trasferimento di energia? In questo senso, l’energia eolica gioca un ruolo essenziale. Vi
presentiamo la straordinaria produzione di turbine eoliche giganti che consentono una maggiore efficienza
e un ROI superiore grazie a pale lunghe oltre 60 metri. Nonostante l’esplosione dei digital media, la carta
stampata continua ad essere fondamentale per la qualità della vita di molte persone. Vi faremo fare un tuffo
nell’incredibile mondo delle macchine da stampa offset. In ultimo, daremo uno sguardo a un futuro in cui al
posto di ago e filo i chirurghi potranno utilizzare adesivi biomimetici.
Spero che riusciremo a trasmettervi un’idea più chiara di ciò che significa per noi sostenibilità.
Buona lettura!
Cordialmente,
Cédric Berthod
Contenuti
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In evidenza: il rally di Dakar
A tu per tu con uno straordinario veterano della
Dakar che ha partecipato addirittura 15 volte al
rally.
In evidenza: energia eolica
Nuove capacità di produzione di pale più grandi
e resistenti per turbine eoliche con efficienza superiore.
Affidabilità in Azione 11: Perlen Papier AG
Scoprite le imponenti dimensioni di una macchina
che produce la carta del vostro quotidiano.
Osservatorio Tendenze
Notizie sorprendenti su come in futuro la medicina cambierà utilizzando il potere curativo della
natura.
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RS&P (Ricerca, Sviluppo e Progettazione)
Ecco come l’impegno di Henkel nei confronti
della sostenibilità dà vita a prodotti con straordinarie caratteristiche di sicurezza.
Affidabilità in Azione 12: Heidelberg
Soluzioni LOCTITE che assicurano massima precisione e qualità per la produzione di avanzate
macchine da stampa offset.
Prodotto in evidenza
Scopri come le capacità riempitive uniche di
LOCTITE 3090 ampliano il numero di applicazioni
possibili.
Nel prossimo numero
Le fiere e le esposizioni di quest’anno rilevanti per
il settore degli adesivi.
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| In evidenza
Non solo velocità
Se c’è qualcuno che sa bene cosa significhi gareggiare al durissimo rally di Dakar quello è Miran Stanovnik,
il navigato biker sloveno che ha partecipato addirittura a
15 edizioni della gara. “Ciò che non ti uccide ti fortifica”
afferma, con un sorriso mesto, massaggiandosi i muscoli
delle gambe messi a dura prova da una brutta caduta ad
alta velocità che ha purtroppo messo fine alla sua partecipazione alla Dakar 2012. Questa potrebbe essere una
delle spiegazioni per cui Miran sia così forte, ma per gareggiare nella categoria di livello più alto alla Dakar, ci vuole
più che un fisico d’acciaio.
“Sono massiccio, ma lo sono anche gli altri concorrenti”
puntualizza il rider sponsorizzato da LOCTITE. “E molti di
loro sono anche più veloci. Ma alla Dakar non è solo
una questione di velocità, bisogna essere dei buoni
navigatori, saper interpretare le condizioni. È questa combinazione di esperienza e velocità a rendermi competitivo.”
E quanto a esperienze, si può dire che Miran abbia provato di tutto, una carriera di alti e bassi.
“Penso che il mio momento di gloria alla Dakar sia stato quando ho conquistato il terzo posto dietro a Marc Coma nel 2011, alla decima
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tappa.” Ex membro della polizia militare e ora comandante
dell’unità sportiva dell’esercito sloveno, ha completato la
gara 12 volte, classificandosi per nove volte tra i primi 50
e tre volte tra i primi 15, lo scorso anno arrivando tredicesimo con il team Sugawara KTM 450 R, una posizione
raggiunta anche nel 2007 e nel 2009.
Ma ancor più interessanti, in quanto dimostrano la sua incredibile forza mentale, sono forse i momenti negativi della
sua carriera, come lo sfortunato scontro con una mucca
nel Mali nel 2004, un momento comico, ma che poteva
finire tragicamente. “Andavo a circa 120 km/h quando
una mucca è spuntata fuori dal nulla. Lei procedeva in un
senso mentre io nell’altro, e quando mi sono rialzato non
c’era più...” Miran si interrompe un istante, “un vero peccato, perché avevo proprio voglia di una bella grigliata”. È
uno che tende a minimizzare, visto che una delle corna gli
ha sfiorato un occhio e che nell’incidente ha perso parecchio sangue, ma, come Terminator,
Miran non capisce la
parola “fermarsi”.
Così, è rimontato in sella e
ha terminato
la tappa.
In evidenza
Quando racconta dell’altro momento difficile che ha vissuto, lo fa senza il suo solito umorismo pungente. “Era la
Dakar del ‘97. Mi trovavo in mezzo alle dune quando ho
perso il controllo della moto. Ho picchiato la testa contro il manubrio e quando ho ripreso i sensi era tutto nero.
Ho perso la vista per circa un quarto d’ora, tanto che ho
creduto che sarei rimasto cieco, ma grazie a Dio si è trattato solo di una commozione cerebrale. Quando vivi esperienze simili, impari davvero a dare valore alla vita.” Quindi
ride: “Da quel giorno non mi sono mai più lamentato per
la birra troppo calda!”
La ricetta del successo di Miran si basa sui suoi pilastri
personali, la leggendaria KTM, il supporto del team Sugawara e LOCTITE: “Nel mio set di attrezzi tengo sempre lo
stucco epossidico LOCTITE 3463. Questo magico tubetto
di metallo mi dà sicurezza, perché so che posso gestire
qualsiasi tipo di foro e rottura ovunque mi trovi. Alla Dakar 2006 l’ho usato per aggiustare un foro nella coppa
dell’olio e ho ripreso la gara dopo dieci minuti, a piena potenza per l’intero rally! Se non l’avessi avuto con me, la mia
avventura si sarebbe conclusa lì.”
Anche il team di supporto a volte ha bisogno di aiuto:
“Le balestre delle sospensioni posteriori del nostro fuoristrada stavano partendo. Le abbiamo avvolte saldamente
con diversi strati di nastro per riparazioni LOCTITE 5080
e hanno retto per tutta la notte nel deserto fino alla tappa
successiva.”
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LOCTITE 3463
STUCCO A BASE
METALLICA
Due veterani della Dakar: Miran Stanovnik con l’esperto
LOCTITE, Jean Gaborit.
“Tutti i concorrenti ricevono da noi lo stesso livello di supporto” spiega Gaborit. “Ma dato che Miran ha gareggiato
per LOCTITE per diversi anni, siamo diventati buoni amici.
È divertentissimo e un po’ matto... penso che lo si debba
essere per fare quello che fa.”
ŘSigillatura di emergenza
di perdite in tubazioni e
serbatoi
ŘLisciatura di saldature
ŘRiparazione di piccole
crepe in fusioni
LOCTITE 5080
Nastro per riparazioni
ŘResistenza a pressioni
fino a 4 bar
ŘSi taglia facilmente con
le mani
LOCTITE 3090
Adesivo bicomponente
istantaneo
ŘRiempimento di giochi
ŘPoco alone
LOCTITE continuerà a essere nel set di attrezzi di Miran
finché parteciperà ai rally: “Ho ancora l’entusiasmo e la motivazione giusta per partecipare alla Dakar, anche se ora
la considero meno un’avventura e più un evento sportivo.
Anche dopo 15 rally, continuo ad avere la spinta giusta e
a migliorare. Anche se non sono una superstar di fama
mondiale, in Slovenia mi conoscono tutti e questo mi dà
una forte motivazione”.
Richiedete una copia gratuita del
libro di David Stropnik Dakar Rally,
dove troverete tante foto e storie emozionanti su Miran Stanovnik. Inviate
una e-mail con il vostro indirizzo a
[email protected].
(Fino ad esaurimento scorte)
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| In evidenza
Costruire turbine eoliche giganti significa fare i
conti con sfide di dimensioni altrettanto titaniche.
Guardare dal basso una torre di 80 metri di una turbina eolica fa sentire minuscolo chiunque, un po’ come quando si
guardano le guglie di una cattedrale, ma le imponenti pale
lunghe 20 metri rendono questo mix di aerodinamica, architettura ed ingegneria ancor più impressionante. Tuttavia,
rispetto alle ultime turbine eoliche, sembra quasi un modello in miniatura: le turbine di nuova generazione hanno
pale lunghe 60 metri montate su una torre alta 135, ovvero quanto un grattacielo di 35 piani! Non potendo far
soffiare il vento più forte, occorre aumentare le dimensioni
delle pale, e infatti attualmente sono in via di sviluppo pale
da 90 metri per rispondere all’esigenze del settore eolico
di aumentare l’efficienza e il ROI.
La maggior parte dei produttori di pale utilizza resina epossidica per fissare tra loro i vari componenti, ma Henkel
ha individuato diversi limiti in questa tecnologia. Così, nel
2006, il Laboratorio di ricerca di Düsseldorf ha cominciato
a sviluppare LOCTITE UK 1340 BX, un adesivo poliuretanico (PUR). “Quello che distingue questo prodotto è che
combina un fissaggio ad alte prestazioni a un’eccellente
capacità bagnante che ne semplifica l’uso. Questo prodotto rappresenta un enorme passo in avanti per gli adesivi PUR” ha affermato Hartmut Pilz, Industrial Assembly
Market Manager Wind, EMEA. “Agisce molto più velocemente rispetto alla resina. In questo modo le pale possono
essere prodotte nello stesso lasso di tempo impiegando
meno energia. Man mano che l’industria diventa sempre
più automatizzata, la richiesta di questo prodotto aumenterà.” LOCTITE UK 1340 BX presenta inoltre un basso
picco esotermico e riduce quindi il calore sui componenti
nonché il fenomeno del ritiro, il che significa che è meno
soggetto a rotture.
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In evidenza
500 kN
250 kN
150 kN
La pala viene flessa con una forza equivalente a quella di
4 grossi camion da 40 tonnellate.
Il momento della certificazione
“Le pale del generatore sono tra i componenti maggiormente sottoposti a stress” spiega Nicole Schlingloff, Product developer per Henkel. “Persino i più piccoli difetti possono avere conseguenze disastrose, dato che sostituire un
gruppo di pale può costare diverse centinaia di migliaia di
euro, per non parlare dei tempi di inattività. Per questa ragione abbiamo voluto essere certi che LOCTITE UK 1340
BX soddisfasse le richieste più esigenti.”
La forza non è tuttavia l’unico aspetto da valutare; altri fattori, quali la resistenza al taglio/trazione, la resistenza all’invecchiamento, il comportamento al creep e la transizione
vetrosa sono altrettanto importanti. Germanischer Lloyd
Amburgo, il principale organismo di certificazione internazionale per i settori dell’energia e dei trasporti, ha sottoposto a un anno di collaudi completi LOCTITE UK 1340
BX, che è diventata il primo adesivo poliuretanico a ottenere la certificazione Germanischer Lloyd per l’incollaggio
delle pale. “I test provano in modo definitivo che Henkel è in
grado di fornire soluzioni innovative ad alte prestazioni per
l’industria eolica” ha affermato con orgoglio Schlingloff. “E
noi sappiamo di avere un prodotto che migliorerà la qualità e la produttività riducendo al contempo i costi energetici e di manutenzione.”
LOCTITE UK 1340 BX
ŘAdesivo poliuretanico
(PUR)
ŘPolimerizza più velocemente di una epossidica
ŘFissaggio ad alte
prestazioni con una
eccellente capacità
bagnante
ŘBasso picco esotermico
ŘTestato e certificato da
Germanischer Lloyd
Per verificare l’effettiva resistenza del nuovo adesivo,
l’Istituto Fraunhofer per l’energia eolica e la tecnica dei sistemi di energia (IWES) di Bremerhaven, uno dei più importanti organismi di controllo internazionali, ha testato una
pala costruita da Enercon, uno dei maggiori produttori di
turbine eoliche al mondo, che ha utilizzato LOCTITE UK
1340 BX. La pala lunga 40 metri e dal peso di 9 tonnellate
è stata sottoposta a diverse prove al fine di simulare 20 anni
di servizio. Dopo tre mesi, la pala è stata flessa 1,2 milioni di
volte in una direzione e 2 milioni di volte nell’altra direzione.
Ma non è tutto. Prima e dopo i test dinamici, la pala è stata
flessa con una forza equivalente a quella di quattro grossi
camion da 40 tonnellate, per simulare una tempesta apocalittica (con vento a 250 km/h per due ore), una condizione estrema che fortunatamente si verifica una volta ogni
cento anni! La pala non solo ha resistito, ma ha passato
persino i rigorosi test IEC* e ha soddisfatto gli esigenti requisiti di Enercon.
* Standard IEC 61400-23 (definito dalla Commissione elettrotecnica internazionale, l’organizzazione internazionale che definisce gli standard per il settore dell’elettricità).
Sezione trasversale della pala eolica con evidenziate in rosso le linee di giunzione con
LOCTITE UK 1340 BX
Lavorare con LOCTITE UK 1340 BX
Per creare una pala eolica gigante, alle superfici interne di
uno stampo viene applicato un composito di resina epossidica e fibra di vetro. Quindi la schiuma, la fibra di vetro,
la matrice epossidica e i componenti di fibra di carbonio
vengono sottoposti a indurimento. Sui bordi e i longheroni
viene applicato LOCTITE UK 1340 BX. Lo stampo viene
chiuso e riscaldato a 70°C per tre ore, quindi la pala viene
rimossa, lisciata e verniciata a spruzzo.
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| Affidabilità in Azione 11
Un gigante delicato
La macchina continua PM7 è la più moderna al mondo per la produzione di carta da giornale. Le sue imponenti dimensioni fanno pensare che per
saziare la sua fame di materie prime bisognerebbe darle in pasto interi alberi, ma senza l’esperienza di Henkel nel campo della manutenzione persino
un simile gigante può crollare.
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Affidabilità in Azione 11
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| Affidabilità in Azione 11
LOCTITE 243
Frenafiletti a media resistenza che previene l’allentamento e protegge
dalla corrosione da sfregamento
LOCTITE SI 5980
Guarnizione liquida
resistente agli oli che
sigilla le flange e previene
le perdite
LOCTITE 7063
Pulitore e sgrassante
multiuso da usare
prima dell’incollaggio
LOCTITE 8150
Antigrippante multiuso
che protegge gli assemblaggi filettati dal grippaggio e dalla corrosione
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Le grosse dimensioni non
sono certo l’aspetto caratteristico
della Svizzera, né a livello geografico, né in termini di industria. Il
Paese ha invece guadagnato la
sua fama a livello mondiale principalmente per l’arte dell’orologeria,
distinguendosi per l’elevata maestria e precisione applicata a superfici minuscole.
davvero un’arte.” E una parte importante del processo consiste nel
mantenere la macchina perfettamente funzionante 24 ore su 24,
pur continuando a cambiare la tipologia di carta. “Le prestazioni dipendono sempre dallo stato in cui
si trova la macchina” spiega l’ingegnere. “Ha una vita propria.”
Se anche un solo componente
Oggi Perlen Papier AG, una tradismette di funzionare, l’intera
zionale azienda a conduzione famacchina si blocca.
miliare dedicata alla produzione di
E non c’è da stupirsi, considerando la sua complessità: intercarta per quotidiani e riviste, sta
dimostrando che la Svizzera sa
namente la PM7 è composta da
anche distinguersi per l’innovacentinaia di rulli, cilindri, pompe,
zione. A Perlen, un paesino collotrasmissioni a ingranaggi, tubi e
cato tra Zurigo e Lucerna, è stata
valvole, nonché migliaia di elerecentemente installata una mac- “Se anche un solo pezzo smette di funzionare,
menti di controllo e ricevitori di
china che non è solo la più mo- l’intera macchina si blocca” afferma Claudio
segnali che inviano al computer
Helbling.
derna, potente ed efficiente al
nella stanza di monitoraggio informondo per la produzione di carta
mazioni aggiornate sullo stato di
da giornale - con una lunghezza di 230 metri, una lar- funzionamento. “Se anche un solo pezzo smette di funzioghezza di 55 metri e un’altezza di 25 metri - la PM7 è pro- nare, l’intera macchina si blocca” afferma Claudio Helbling,
babilmente una delle macchine più grandi nel suo genere. Operating Engineer PM7. Se trattata adeguatamente, ovvero pulita e sottoposta a regolare manutenzione, la durata di vita di una PM7 è di circa 40 anni. Da questo punto
Ogni downtime comporta costi enormi
A dispetto delle sue dimensioni, la PM7 non è meno de- di vista, Perlen Papier AG non scende a compromessi e si
licata di un componente da orologeria svizzero finemente affida al know-how di Henkel.
bilanciato: “Il nostro principale obiettivo è mantenere la
macchina sempre in funzione, per produrre carta in modo
LOCTITE – gli esperti di incollaggio, pulizia, sigilcostante, 24 ore su 24, 7 giorni su 7” sottolinea con entulatura e lubrificazione
siasmo Claudio Helbling, ingegnere di produzione di Per- La gamma di prodotti LOCTITE non si limita all’incollaglen. Ogni periodo di fermo macchina rappresenta infatti un gio professionale. “La pulizia è altrettanto importante per
costo enorme per l’azienda. Per questo la PM7 viene vo- una perfetta adesione” spiega Peter Faesi di Henkel. Basti
lutamente spenta e sottoposta a
pensare per esempio ai tubi idrauun’importante revisione una volta
lici. “L’olio in questo caso è semall’anno. Inoltre, viene fermata una
pre presente” avverte l’esperto.
volta al mese per qualche ora e in
Per questo, consiglia di pulire i fiquesto lasso di tempo Helbling e
letti accuratamente due o tre volte
il suo team di sette persone effetcon il pulitore LOCTITE 7063, in
tuano i necessari interventi di mamodo da eliminare qualsiasi resinutenzione.
duo. “Questo accorgimento garantisce una buona adesione.” Un
Lo svizzero trentacinquenne dallo
passaggio senza ombra di dubbio
sguardo allegro non dimostra la
necessario. Negli assemblaggi fisua età, forse per via del clima
lettati, come i collegamenti tra il
tropicale che caratterizza la sua
termometro e il tubo dell’olio, è
stazione di lavoro: durante il proimportante che i bulloni non siano
troppo lenti, per evitare vibrazioni
cesso di produzione della carta, la
costanti. LOCTITE 243, ad esemcellulosa inumidita viene spruzzata
sugli enormi rulli della macchina
pio, garantisce che il collegamento
PM7, dove l’acqua viene quindi
tra il termometro e il tubo di distribuzione dell’olio sia fissato saldaeliminata. Di conseguenza si viene
mente.
a creare una temperatura di circa
30°C, con pari livello di umidità.
“La qualità della manutenzione è strettamente
Per le flange di tenuta, ad esemcorrelata alla qualità degli strumenti utilizzati.
Ma non è solo per via della sua Per questo motivo gli esperti di tutto il mondo
pio in una pompa per il vuoto,
Faesi consiglia la guarnizione liimponenza e dell’insolito am- si affidano a LOCTITE” dichiara Peter Faesi.
biente circostante che Perlen Paquida ad alte prestazioni LOCTITE
pier AG ha dedicato al macchinario una stanza apposta. SI 5980. “Il prodotto deve essere in grado di riempire in
“La carta è estremamente delicata, un prodotto vivente” modo sicuro tutti i vuoti, ovvero chiudere irregolarità e giospiega Shpetim Spahiu, collega di Helbling. “La nostra è chi.”
Affidabilità in Azione 11
I lubrificanti sono indispensabili nella manutenzione della
PM7 per conservare tutti i componenti in perfetto stato.
Specialmente in ambienti estremamente caldi e umidi, è
fondamentale proteggere dai danni da corrosione e sfregamento gli assemblaggi filettati che devono essere disassemblati per essere sottoposti agli interventi di manutenzione. “È qui che l’antigrippante LOCTITE 8150 entra in
gioco” spiega l’esperto Faesi. Quando tutto è stato messo
a punto e sottoposto a una manutenzione ottimale, “la
PM7 produce 1900 metri di carta al minuto” afferma Claudio Helbling, comprensibilmente fiero della cifra notevole.
I clienti di Perlen Papier AG fanno affidamento su queste
eccezionali prestazioni dato che l’azienda assicura una distribuzione just-in-time; senza la fornitura pressoché ininterrotta di carta, i lettori di alcuni noti quotidiani svizzeri e
tedeschi dovrebbero rinunciare alla loro lettura mattutina.
“Esportiamo un’alta percentuale di carta in altri Paesi europei, dalla Germania alla Francia all’Italia” spiega Helbling.
“La nostra produzione di carta è troppo elevata per il fabbisogno della sola Svizzera.
LOCTITE 243 blocca e sigilla i filetti dei bulloni di un
termometro in un tubo dell’olio.
LOCTITE SI 5980 sigilla perfettamente le flange di una
pompa per il vuoto.
LOCTITE 7063 pulisce i raccordi per condutture dell’olio di
un rullo di compensazione.
L’antigrippante LOCTITE 8150 protegge i bulloni di fissaggio di un giunto di dilatazione in un tubo di scarico.
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| Osservatorio Tendenze
La colla
per guarire
In futuro, i medici non utilizzeranno più aghi, fili e pinze, ma adesivi biomimetici,
con prototipi che arrivano direttamente dalla natura.
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Osservatorio Tendenze
Il legame con la natura
È piuttosto piccola per la specie a cui appartiene, non esattamente una bellezza, disgustosa anche per i suoi predatori e proprio per questi motivi una grande protagonista
della ricerca medica: parliamo della salamandra marmorata Ambystoma opacum. Nativo dell’America, questo
anfibio secerne da speciali ghiandole una sostanza appiccicosa e gommosa che incolla in pochi secondi la bocca
dei serpenti e di altri predatori quando cercano di catturare il piccolo abitante notturno delle paludi per trasformarlo nella propria cena.
Questo adesivo naturale funziona perfettamente su basi
umide, organiche, unte e sporche, condizioni presenti
nella bocca di un predatore. Ed è per questo motivo
che ha suscitato l’interesse degli scienziati, soprattutto per quanto riguarda la chiusura delle ferite,
che presentano le caratteristiche ideali per sfruttare la potenza di questo adesivo. Una tale formula potrebbe essere una valida alternativa ai
tradizionali metodi di trattamento delle ferite.
Sutura, pinning, clampaggio e inserimento di viti
Nonostante i notevoli progressi
tecnici, la medicina moderna
deve ancora affidarsi pesantemente a metodi invasivi
per chiu-
dere ferite, aggiustare fratture e curare lesioni interne. Le
ferite vengono suturate o clampate, le fratture ossee riparate con pin, viti o placche e i vasi sanguigni, i nervi e
gli organi interni cuciti con tecniche elaborate. Benché si
tratti di metodi ampiamente collaudati, presentano notevoli svantaggi: possono aggravare le ferite esistenti e
spesso per rimuovere suture, clamp, viti e pin occorre intervenire una seconda volta. Ciò causa ulteriore dolore al
paziente, comporta rischi e rappresenta costi enormi per
il sistema sanitario.
Di conseguenza, c’è una crescente domanda di metodi di
trattamento chirurgico delle ferite meno invasivi:
Řvelocizzare i processi di guarigione è innanzitutto
nell’interesse dei pazienti;
Řsi riducono i tempi di ospedalizzazione e quindi i costi sanitari;
Řanche l’eliminazione di interventi secondari permette di
ridurre i costi;
Ři pazienti chiedono sempre più spesso di fare ricorso a
tecniche chirurgiche il meno dolorose possibile;
Ři tempi di riabilitazione si accorciano;
Řc’è un rischio minore di infezioni e infiammazioni;
Řle lesioni interne, difficili da trattare con le suture, possono essere curate in modo efficiente e rapido.
Biomimetica: incollare anziché cucire
La natura offre esempi di soluzioni che parrebbero impossibili: adesivi naturali che incollano in una frazione di secondo
anche in presenza di condizioni sfavorevoli, ad esempio
su superfici immerse nell’acqua, unte, sporche o in movimento. Questi adesivi sono biodegradabili e persino solubili al bisogno. In natura, l’incollaggio è la principale tecnica di
giunzione e la presenza
di acqua e impurità
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| Osservatorio Tendenze
è la norma più che un’eccezione. In milioni di anni, l’evoluzione ha avuto tempo a sufficienza per sviluppare adesivi che funzionano in un’ampia varietà di condizioni, persino le più sfavorevoli.
Il compito della scienza è di identificare queste risorse presenti in natura e adattarle alle esigenze umane. Data la diversità delle soluzioni, è un incarico tutt’altro che semplice.
La sostanza adesiva delle salamandre, ad esempio, oltre
a incollare è anche tossica, il che è utile all’animaletto per
difendersi, ma rappresenta un ostacolo per la scienza medica. Per superare questa difficoltà occorrono lunghe ricerche, tempo, perseveranza e notevoli risorse economiche.
Nel 1951, nel classico film di fantascienza Ultimatum alla
Terra, il pacifico alieno Klaatu stupisce i terrestri con una
pomata che in pochi istanti cura una ferita da arma da
fuoco provocata al visitatore da un nervoso soldato. La fiction ha così anticipato il primo adesivo cianoacrilato prodotto dall’uomo nel 1959.
L’idea di curare le ferite con un adesivo nasce da una situazione tutt’altro che pacifica. Nel 1964, durante la Guerra del
Vietnam, la Tennessee Eastman ha sviluppato un adesivo
cianoacrilato a base di acetato di butile che veniva utilizzato per curare le lesioni e le ferite da arma da fuoco negli
ospedali da campo sovraffollati, dove molti feriti morivano
dissanguati in quanto i medici non riuscivano a intervenire
tempestivamente. L’adesivo aveva una presa rapidissima
ed era quindi in grado di bloccare la fuoriuscita di sangue
almeno fino al successivo trattamento in sala operatoria.
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Questi primi esperimenti hanno mostrato i limiti degli adesivi convenzionali: molti solo tossici, impediscono il processo di guarigione delle ferite e formano una superficie
dura ma fragile che richiede l’applicazione di connessioni
flessibili. Inoltre, la maggior parte degli adesivi sintetici funziona solo su superfici pulite e non unte e su giunture che
siano il più possibile a livello, condizioni difficilmente presenti nel corpo umano.
Un mare di precedenti
La cozza è un cibo molto saporito e apprezzato dagli
amanti dei frutti di mare, ma per i proprietari di imbarcazioni
rappresenta una grande seccatura in quanto la rimozione
dei molluschi dallo scafo è molto laboriosa. Con i loro filamenti adesivi, questi molluschi si attaccano agli scafi, alle
rocce, ai pontili, ad altri animali, piante e persino al Teflon.
Di conseguenza, l’adesivo delle cozze è un promettente candidato per la riparazione di fratture ossee complesse: agisce in pochi minuti e crea un legame ancor
più forte dello stesso tessuto osseo. La base di questo
adesivo è una miscela proteica che al momento può essere ottenuta solo estraendola dai gusci. Per produrre
un grammo di adesivo sono necessarie circa 10.000
cozze. Con un costo di 150.000 dollari al grammo, l’oro
puro a 50 dollari al grammo diventa un vero affare. Gli
esperti sono quindi molto lontani dal poter utilizzare questo materiale, il cui impiego futuro dipende dallo sviluppo
di procedure in grado di creare una versione sintetica.
Osservatorio Tendenze
Ma le potenzialità di questa sostanza adesiva vanno ben
oltre la riparazione delle fratture ossee. Dato che è in grado
di incollare pressoché qualsiasi materiale, può anche essere usata per gli impianti e per fissare giunti artificiali e protesi in una posizione sicura e permanente.
Si attacca e si stacca
Il mare riserva molte altre sorprese oltre all’adesivo che incolla e fissa prodotto dalle cozze. Ad esempio, con una
lunghezza di soli 3 cm, il calamaro Idiosepius thailandicus è uno dei più piccoli della sua specie e uno di quelli
che corre maggiormente il rischio di estinzione. Per questo ha sviluppato una straordinaria capacità di proteggersi
e di avvicinare le sue prede.
Presenti soprattutto al largo delle coste di Tailandia e Giappone, questi cefalopodi si attaccano in pochi secondi agli
oggetti, persino alle alghe e altre piante marine, sfruttando
una propria sostanza adesiva complessa. Al bisogno, possono anche staccarsi altrettanto rapidamente, un comportamento al momento esclusivo del mondo naturale e che si
preannuncia come una pietra miliare per la medicina. In chirurgia può rappresentare la capacità di effettuare fissaggi
intermedi senza bisogno di suture. Molte procedure chirurgiche su organi interni richiedono collegamenti temporanei di questo tipo e nel caso di operazioni su adolescenti,
le cui ossa sono in crescita, questo adesivo offrirebbe notevoli vantaggi nel trattamento delle fatture complesse.
Tuttavia, l’Idiosepius non ha ancora svelato il suo segreto.
Le ghiandole che producono i componenti adesivi sono
solo poche migliaia e di dimensioni millimetriche. Per scoprire come funzionano è necessario sviluppare e usare ad
hoc microlaser e strumenti ad alta tecnologia.
In termini di intensità delle forze adesive, i più performanti
non sono né le cozze né i calamari, ma dei banali batteri.
I ricercatori dell’Università dell’Indiana hanno scoperto in
modo del tutto casuale un batterio, il Caulobacter crescentus, che non sono riusciti in alcun modo a separare
dalla piastra di Petri in cui era stato coltivato. Gli esami
hanno rivelato una forza adesiva pari a 70 N/mm2, sufficiente a tenere sospeso un furgone con un’area delle dimensioni di un’impronta digitale.
in un paio d’ore.
Pur non eliminando del tutto il dolore, il gesso potrà essere sostituito da una leggera bendatura e in pochi giorni
la frattura non lascerà più segni.
Molte operazioni complesse a organi interni saranno eseguite con una perdita di sangue notevolmente inferiore, riducendo l’esigenza di effettuare trasfusioni e accelerando
il processo di guarigione.
Senza alcun dubbio, la ricerca permetterà di curare le ferite
in modo più veloce ed efficace in futuro rispetto a quanto
sia ritenuto possibile oggi. È tuttavia meno certo che le
persone contribuiranno con il loro comportamento a evitare sin dal principio molte delle ferite causate da incidenti,
conflitti e azioni irrazionali.
Collegamenti con il futuro
Ciò che la natura ha creato in milioni di anni non può essere certo riprodotto in laboratorio in una notte. Eppure,
negli ultimi cinque anni la ricerca sulle tecniche di incollaggio naturale ha fatto più progressi che mai. Ad ogni buon
conto, le sfide che si preannunciano sono enormi:
Řbisogna decifrare i meccanismi dei modelli naturali;
Řvanno sviluppate procedure per la riproduzione sintetica degli adesivi naturali;
Řoccorre soddisfare requisiti quali la non tossicità, la
compatibilità organica e la non cancerosità dei prodotti;
Řbisogna fare attenzione a non compromettere il processo di guarigione cellulare sulle superfici trattate e, se
possibile, favorirlo.
Tuttavia, è possibile che un giorno gli arti rotti vengano curati con un adesivo chirurgico in grado di somministrare
un anestetico locale, riparare la frattura e saldarla con una
semplice iniezione. I pazienti potranno lasciare l’ospedale
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Ridurre i rischi
Sostenibilità e affari non sempre vanno di pari passo. Molte
aziende vivono come una minaccia alla redditività le crescenti richieste da parte degli organismi regolatori per un
luogo di lavoro e un ambiente più puliti e sicuri. Per Henkel,
invece, la sostenibilità rappresenta un’opportunità commerciale. Mantenere l’equilibrio tra successo economico,
tutela dell’ambiente e responsabilità sociale è da decenni
un valore fondamentale per l’azienda. Per questo Henkel
ha definito un dettagliato programma di sostenibilità che
coinvolge diverse aree, quali i materiali e i rifiuti, l’energia e
il clima, l’acqua e le acque reflue, la salute e la sicurezza,
le vendite e il progresso sociale.
Un impegno concreto
Per implementare questo programma, Henkel ha un piano
d’azione concreto per lo sviluppo dei prodotti, ovvero ogni
nuovo prodotto deve contribuire a migliorare una delle
aree di sostenibilità definite sopra. La dottoressa Bettina
Temath, Product Manager nel settore degli adesivi e sigillanti anaerobici LOCTITE, ha spiegato: “Quando sviluppiamo prodotti per il segmento degli adesivi industriali, una
delle nostre aree di interesse chiave è la salute e la sicurezza sul lavoro. Per noi, assicurare prestazioni al top significa anche essere responsabili del benessere dei nostri clienti.”
Un luogo di lavoro più sicuro: l’esclusiva gamma
di adesivi anaerobici LOCTITE ad alte prestazioni
e non pericolosi
LOCTITE 2400
Frenafiletti
Media resistenza
LOCTITE 5800
Guarnizione liquida
Media resistenza
LOCTITE 2700
Frenafiletti
Alta resistenza
LOCTITE 6300
Bloccante
Media resistenza
LOCTITE 5400
Sigillaraccordi
Media resistenza
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RS&P (Ricerca, Sviluppo e Progettazione)
Sigillatura di flange con LOCTITE 5800, sigillatura di raccordi filettati con 5400 e bloccaggio di parti cilindriche con 6300: qualsiasi sia l’applicazione, non
preoccupatevi della sicurezza!
Prendersi cura dei clienti
I clienti hanno risposto molto positivamente alla decisione di sviluppare una gamma
di prodotti anaerobici privi di rischi. “Le vendite dei nuovi frenafiletti sicuri continua
a crescere più del doppio rispetto ai prodotti anaerobici standard. Questa tendenza
mostra il desiderio di prodotti sicuri che non scendano a compromessi con le prestazioni” afferma Klaus-Martin Kunze, Global Technology Manager per i prodotti anaerobici e cianoacrilati.
I precursori
Adempiere all’impegno nei confronti della sostenibilità e soddisfare le aspettative dei
clienti in termini di prestazioni è una grande e continua sfida per la ricerca e sviluppo,
ma Henkel è all’altezza del compito. Grazie alle sue capacità tecniche, è diventato il
primo e unico produttore a offrire una gamma completa di adesivi e sigillanti anaerobici ad alte prestazioni non pericolosi per la frenatura di parti filettate, la sigillatura
e il bloccaggio. Questi prodotti non riportano simboli di pericolo o avvertenze di rischio o sicurezza. Oltre a non essere pericolosi, i prodotti di questa nuova linea non
contengono sostanze cancerogene, mutagene e teratogene, una caratteristica che
porta la salute e la sicurezza a livelli superiori.
Valore
Vendite
Progresso
sociale
Salute e
sicurezza
Offrire più
valore
Energia e
clima
con
un’impronta
ridotta
Acqua e
acque
reflue
Materiali e
rifiuti
Impronta
La ruota della sostenibilità di Henkel: un impegno nei
confronti delle generazioni future
La formula vincente
È davvero possibile soddisfare le aspettative dei
consumatori in termini di prestazioni con prodotti
non pericolosi al 100%?
Sì, unire prestazioni eccellenti e un buon livello di salute e
sicurezza è possibile, ma non senza notevoli difficoltà tecniche. Mentre lavorava alla serie di nuovi prodotti non pericolosi LOCTITE, il team di sviluppo doveva ottimizzare le
prestazioni disponendo di una gamma limitata di materie prime sicure. Il conseguimento di performance d’eccellenza è stato reso possibile da un’accurata selezione
e procedura di progettazione. I primi mesi sul mercato
hanno mostrato chiaramente che l’introduzione dei frenafiletti LOCTITE 2400 e LOCTITE 2700, così come del sigillaraccordi LOCTITE 5400, del sigillante per flange LOCTITE
5800 e del bloccante LOCTITE 6300, è stata un successo.
Abbiamo ricevuto feedback molto positivi dai nostri clienti,
a dimostrazione del fatto che i nostri nuovi prodotti per la
salute e la sicurezza raggiungono gli standard elevati generalmente associati a LOCTITE.
Avete collaborato con i clienti per riuscire a soddisfare le loro esigenti richieste?
Certo. Diamo grande importanza alle opinioni dei clienti,
che hanno svolto un ruolo fondamentale nella fase di sviluppo della gamma anaerobica. Per identificare e soddisfare le loro richieste, è stato necessario promuovere uno
scambio dettagliato di informazioni tra i nostri team di sviluppo in Europa e negli Stati Uniti, il reparto di salute e sicurezza Henkel a Dublino e i reparti di salute e sicurezza
dei nostri clienti.
Dove sta portando l’attenzione di Henkel nei
confronti della sostenibilità?
Henkel si impegna a sviluppare, all’interno di tutta la sua
gamma, nuovi prodotti che contribuiscono a una migliore
sostenibilità. Ad esempio, nel 2013 è stata lanciata una
nuova linea di adesivi istantanei cianoacrilati senza frasi
di rischio. Cerchiamo inoltre di applicare le nostre conoscenze e competenze tecniche anche alle altre aree della
ruota della sostenibilità Henkel. Per gli adesivi anaerobici,
il maggiore ricorso a materie prime rinnovabili è una possibilità realistica. Henkel prende molto seriamente il tema
della sostenibilità ed è nota per il suo carattere innovativo.
Mi piacerebbe dirvi di più, ma sapete come vanno queste
cose. Continuate a seguirci!
Il dottor David Condron,
Head of Anaerobic
Product Development,
spiega come Henkel sta
rispondendo al suo impegno verso la sostenibilità.
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LA MAGIA DELLA
STAMPA
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Affidabilità in Azione 12
Mentre sfogliate le pagine di questa rivista, fermatevi per un istante a riflettere su come è stata realizzata. La risposta
è con la stampa offset, un complicato processo che combina tecniche ingegneristiche ad alta precisione a incredibili
procedimenti chimici.
Come funziona la stampa offset? Prima di tutto, l’immagine di stampa viene trasferita su una lastra, questa viene collocata sul cilindro intermedio e infine inviata al cilindro pressore. Utilizzando il principio secondo il quale acqua e inchiostro non si mescolano, il cilindro intermedio viene coperto di inchiostro e di un’emulsione che non si mischia a quest’ultimo e che mantiene pulita l’area non stampata. Mentre il cilindro intermedio ruota, trasferisce la pellicola di inchiostro
al cilindro disassato che stampa sulla carta. Per la stampa a colori, il processo deve essere ripetuto quattro volte, con
quattro diversi cilindri per il ciano, il magenta, il giallo e il nero.
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| Affidabilità in Azione 12
Per avere davvero un’idea di cosa significhi stampare un’immagine a colori
nitida, pensate a quanto è piccolo il puntino su questa “i”. Decine di migliaia
di puntini come questo (in realtà molto più piccoli) devono essere stampati
in una posizione precisa all’interno dello schermo, quattro volte per ciascun
colore, con un margine di errore generalmente al di sotto di 2/100. Questo
livello di precisione deve essere mantenuto per tutto il percorso lungo 20
metri della stampante con una velocità che arriva fino a 18.000 fogli all’ora.
ADESIVO ISTANTANEO LOCTITE 406
ŘIdeale per applicazioni a bassa viscosità su plastica e gomma
ŘResiste a temperature fino a 120 °C
ŘIncollaggio rapido di plastiche e gomme, tra cui elastomeri ed EPDM
I produttori di macchine da stampa in grado di realizzare questo tipo di macchine si contano sulle dita di una mano, e Heidelberger Druckmaschinen (Heidelberg) è ampiamente considerato uno dei principali partner per le attività di
stampa di packaging e commerciale del settore. Per garantire massimi risultati,
Heidelberg offre una gamma completa di soluzioni tra cui, oltre alle macchine
da stampa digitale e offset, figurano articoli di consumo, prodotti per le operazioni di prestampa (preparazione delle lastre) e post stampa (macchine per
rilegatura, piegatura e impilamento), software e servizi.
FRENAFILETTI A MEDIA RESISTENZA LOCTITE 243
ŘAdatto a tutti gli assemblaggi filettati in metallo; coppia di svitamento di
26 Nm
ŘOttimo su qualsiasi metallo, compresi i materiali passivi (ad esempio, acciaio inossidabile, alluminio e superfici galvanizzate)
ŘTollera la contaminazione leggera da oli industriali, ad esempio oli motore,
oli anticorrosivi e oli da taglio
ŘImpedisce l’allentamento di parti sottoposte a vibrazioni come ad esempio pompe, riduttori o presse
ŘPermette lo smontaggio con utensili manuali
BLOCCANTE AD ALTA RESISTENZA TERMICA E MECCANICA
LOCTITE 648
ŘMaggiore resistenza termica
ŘIdeale per bloccare parti accoppiate libere o a interferenza, come alberi,
ingranaggi e boccole
Produzione precisa
Le macchine da stampa offset Heidelberg sono macchine dalle dimensioni
imponenti, molto più lunghe di un autobus, e la loro lunghezza finale varia in
base alle specifiche del cliente. La maggior parte delle macchine presenta
quattro “torri” o stazioni per la stampa dei colori standard (ciascuna necessita di una lastra a parte), una torre per la verniciatura e in genere almeno
un’altra torre per i colori premiscelati (colori speciali).
L’acquisto di questo tipo di macchinari rappresenta un investimento notevole.
In un mercato altamente specializzato come quello della stampa, le macchine
vengono prodotte su ordinazione e non esiste preproduzione. Gli standard di
produzione sono talmente elevati – Heidelberg realizza addirittura i componenti in acciaio – che queste stampanti non hanno una durata di vita definita
e, se tenute correttamente, possono durare per sempre.
ADESIVO STRUTTURALE LOCTITE 306 CON ATTIVATORE
LOCTITE 7471
ŘAcrilico bicomponente con attivatore, senza acidi, resistente agli urti che
non richiede miscelazione
ŘEccellente resistenza alle alte temperatura, ideale per incollare grandi parti
metalliche e ferrite o magneti alle terre rare
ŘNon corrosivo sulle parti delicate
ŘRiempie in modo eccellente i giochi
La regola aurea: pulire prima di tutto! L’unità di pulizia e sabbiatura.
Contatto aziendale
Sven Rausch
Head of production
Assembly / Heat treatment
Surface engineering quality assurance
Heidelberger Druckmaschinen AG
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Data la complessità di un prodotto contenente migliaia di componenti, la logistica e la flessibilità della produzione sono prioritarie. All’interno dello stabilimento è presente un laboratorio di incollaggio con la propria unità di pulizia.
“Gli adesivi sono un aspetto fondamentale della nostra prassi di lavoro e importantissimi per garantire affidabilità, per questo abbiamo un reparto dedicato” spiega Jürgen Kling, Head of surface technology di Heidelberg. “Prima
di cominciare a lavorare su qualsiasi componente, lo sottoponiamo due volte
ai processi di pulizia e sabbiatura. La pulizia è fondamentale per la qualità del
fissaggio e di qualsiasi altro trattamento delle superfici.”
Il laboratorio di incollaggio è a clima controllato, con almeno il 30% di umidità
e una temperatura che va da 19 a 24 °C per garantire prestazioni ottimali.
Qui, un gruppo di operai specializzati esegue attività di incollaggio estremamente complesse. “Ogni postazione di lavoro è dotata di un dosatore di adesivo LOCTITE e di un altro dosatore di prodotto per la pulizia LOCTITE 7063.
Anche se usiamo principalmente prodotti LOCTITE a basso rischio, in ogni
postazione è presente un tavolo con ventilazione integrata che allontana l’aria dal lavoratore” spiega Sven Rausch, capo dell’unità. “La sicurezza è una
Affidabilità in Azione 12
assemblando una barra portapinze, che afferra e carica i
fogli. Queste barre ruotano 18.000 volte in un’ora, spesso
per ore e ore, giorno dopo giorno.”
Nel capannone di assemblaggio principale, una Speedmaster CD-102 con sette torri viene accesa per essere sottoposta a test. Percorrendo il corridoio, sembra di essere
nella sala macchine di una nave, anche se è molto più silenziosa: si sente solo il lieve fruscio della carta.
Il Sales engineer di Henkel spiega ai clienti le possibili soluzioni
priorità irrinunciabile per Heidelberg. Anche i nostri dosatori di primer LOCTITE 770 e pulitore LOCTITE 7063 sono
costantemente ventilati.”
Thomas Wittmann, Sales engineer di HENKEL, lavora a
stretto contatto con Heidelberg per garantire la migliore
scelta di adesivi. “Il loro laboratorio è perfettamente attrezzato e il personale altamente esperto. Molti di questi
operai hanno partecipato ai corsi di formazione LOCTITE
e anche Sven si è formato presso il Fraunhofer Institute di
Brema (un centro di ricerca internazionale di eccellenza per
le tecnologie di produzione e i materiali avanzati). Ho molto
da insegnargli” aggiunge Wittmann strizzando l’occhio.
Il laboratorio di incollaggio ospita anche un macchinario per
misurare la pressione e le prestazioni effettive. “Per le applicazioni critiche, eseguiamo sempre i nostri test per essere doppiamente sicuri” spiega Rausch. “Non possiamo
permetterci un cedimento meccanico. Al momento, stiamo
I componenti in acciaio e alluminio vengono incollati con LOCTITE 306 alla barra portapinze.
LOCTITE 406 viene applicato con una pompa peristaltica per fissare il poliammide e l’ottone a un tubo
di caduta.
Abbemblaggio di schiuma poliuretanica con alluminio a una valvola sferica. Incollato con LOCTITE 406.
Il vento del cambiamento
LOCTITE ha aiutato Heidelberg a ottenere un vantaggio sulla concorrenza nel competitivo settore della stampa. “Con la qualità, la versatilità e l’efficienza delle nostre macchine Speedmaster
combinate alla nostra offerta di prodotti per la prestampa e la post stampa, articoli di consumo,
software e servizi, abbiamo conquistato una posizione molto forte sul mercato. Abbiamo inoltre rafforzato la nostra presenza nel crescente mercato del packaging e in quello del digitale,
annunciando di recente una partnership con Fujifilm” precisa Kling. Ma Heidelberg ha molto
alto da offrire e ora fornisce anche anche ad aziende esterne vari servizi, tra cui fusioni di acciaio, manutenzione e tecnologia delle superfici. “Il nostro know-how in materia di adesivi e le
nostre risorse sono una parte importante di questo sviluppo” aggiunge Kling.
“Heidelberg è ben posizionata per il
futuro” afferma Jürgen Kling, Head of
surface technology di Heidelberg.
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| Prodotto in evidenza
Attenzione ai giochi!
LOCTITE 3090 ha davvero cambiato i giochi.
A differenza dei tradizionali adesivi istantanei a bassa viscosità, LOCTITE 3090 offre un’elevata resistenza e un fissaggio
rapido, uniti a una capacità unica di riempire giochi fino a 5 mm. Ciò è reso possibile grazie a una formulazione bicomponente trasparente e con la viscosità di un gel. Con le sue esclusive caratteristiche, LOCTITE 3090 offre diversi vantaggi:
Capacità di riempimento fino a 5 mm
Trasparenza per applicazioni che richiedono un aspetto estetico curato
Forte adesione a quasi tutti i materiali, inclusi metalli, la maggior parte delle plastiche, gomma, ceramica e persino substrati
porosi come il legno e il sughero
Dosaggio e applicazione precisi con siringa e beccuccio miscelatore
LOCTITE 3090 dà prova delle sue straordinarie qualità in numerosi campi di applicazione, assicurando a ingegneri e meccanici la sicurezza di
cui hanno bisogno. Perfetto per tutte le parti meccaniche, è la scelta preferenziale per interventi
tempestivi e per molte soluzioni di riparazione.
Provatelo e non potrete più farne a meno!
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Nel prossimo numero
Le fiere del 2014
Parts2Clean – Fiera internazionale per la pulizia delle superfici e dei componenti industriali:
24–26 giugno. Stoccarda, Germania.
www.parts2clean.de/en
ONS – Il principale evento sull’energia:
25–28 agosto. Stavanger, Norvegia.
www.ons.no
Automechanika – La prima fiera al mondo per
l’industria automobilistica:
16–20 settembre. Francoforte, Germania.
www.automechanika.messefrankfurt.com
WindEnergy – L’esposizione mondiale on e
offshore internazionale. 23-26 settembre.
Amburgo, Germania.
www.windenergyhamburg.com
Aluminium – L’esposizione mondiale più
importante per l’industria dell’alluminio:
7–9 ottobre. Düsseldorf, Germania.
www.aluminium-messe.com
Imprint
Electronica – Fiera dei componenti elettronici:
11–14 novembre. Monaco, Germania.
www.electronica.de/en
Publisher
Henkel AG & Co. KGaA
Adhesive Technologies
Henkelstrasse 67
40191 Düsseldorf
Germany
www.henkel.com
Editorial Department
Marketing Communications:
Caroline Sach
Jutta Haag
Contact
Jutta Haag
Tel. +49 (0)211 7977 304
[email protected]
Creation
blösch.partner
Werbeagentur GmbH
www.bloesch-partner.de
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Tel.: (+39) 02 35792-963
Fax: (+39) 02 35792-940
www.loctite.it
www.henkel.it
I dati contenuti in questa rivista sono a puro titolo informativo. Per assistenza e consulenza sui prodotti, contattare il Servizio Tecnico Henkel.
Except as otherwise noted, all marks used above in this printed material are trademarks and/or registered trademarks of Henkel and/or its affiliates in the US, Germany,
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Via C. Amoretti, 78
20157 Milano
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6 Numero Il magazine dedicato al fissaggio, alla sigillatura