PATERNÒ. Castello normanno
la riapertura si avvicina
44
Domani il sindaco saprà dal dirigente del parco
archeologico del Simeto quando il maniero sarà agibile
Sorprende che un mese e mezzo fa
~
nessuno, neanche il Comune, ha
___ . comunicato l'awenuta interdizione
J
J
Ora i problemi legati al mancato
rispetto della normativa in materia di
sicurezza dei locali sono_stati risolti 1
)) sulla chiusura\
del castello normanno
Domani il sindaco avrà una risposta sulla sua riapertura la facciata del castello normanno
imbrattata da alcune scritte. Un
malcostume che ha interessato a
Paternò anche altri beni monumentali,
come il convento di San Francesco alla
Collina, deturpato da una scritta
appena qualche giorno dopo essere
stato completato
-;: . -
...,­ _._­
-,
----.",=::-­
-----­
-­
..
"
-.:.. .....­
.
1
Si guarda a domani, fiduciosi che possa essere il gior­
no in cui la vicenda trovi la soluzione finale. Domani,
quando al palazzo di zona Ardizzone si incontreranno
il dirigente del parco archeologico del Simeto (ex So:­
vrintendenza éli berii culturali di Catania), Gioconda La­
magna: idipendenti dell'ufficio cultura, diretti da Ora­
zio Palumbo ed il sindaco della città, Pippo Failla. L'o­
biettivo resta uno: riaprire il castello normano, simbo­
lo della città,chiuso da metàgennaio, dopo che all'in­
terno del bene monumentale sono state riscontrate al­
cune irregolarità in termini di rispetto della normati­
va in materia di sicurezza. Iproblemi sembra siano sta­
ti tutti risolti. Dunque, il Comune può tornare aseder­
si attorno ad un tavolo con il Parco archeologico del Si­
meto (Ente che sovrintende al bene per conto della Re­
gione, reale proprietario dell'immobile). E nel corso
dell'incontro dovrebbe essere sottoscritta anche una
convenzione, un protocollo d'intesa tra le parti che san­
cisca ufficialmente l'utilizzo del bene monumentale,
mettendo fine alla querelle che lo scorso anno ha fat­
to discutere relativamente proprio alla titolarità del
monumento.
Dal Comune c'è la massima apertura per una colla­
borazione fattiva che possa valorizzare al meglio i be­
ni monumentali ed architettonici della città, ci sareb­
be addirittura la volontà di proporre al Parco archeolo­
gico di cedergli una parte dei locali dell'ex ospedale,
oggi "Palazzo delle Arti", posti al primo piano, per po­
terli destinare agli uffici del Parco Archeologico del Si­
meto. Sempre dal
Comune avanze- .
ranno la proposta
di spostare il mu­
seo archeologico, al
momento ospitato
al museo "Savasta",
quest'ultiino da
destinare solo de­
posito per i beni ar­
cheologiéi.
Tornando alla
chiusura del castel­
lo, ciò che sorpren­
de è che in città
il
nessuno sembra
essersi accorto del
fatto che il dongio­
ne normanno è ri­
masto chiuso per
un mese e mezzo.
Nessuna segnalazione agli organi di stampa, nessu­
na richiesta di chiarimento su cosa ha determinato l'in­
terdizione ai locali. Lo stesso Ente comunale ha taciu­
to sull'awenuta chiusura, senza fornire alcuna spiega­
ziolle.
Si chiudono le porte del bene più prezioso della
città e la notizia passa in sordina.
Egrazie alla vicenda "Castello", si riaccendono i ri­
flettori sulla collina, che resta sempre in condizioni non
ottimali.ll problema più grande resta legato alle scrit­
te sui muri dei beni monumentali, che deturpano l'in­
tero ambiente. Lo stesso castello norrnanno soffre per
disegni e fregi vari che mani anonime hanno lasciato
sui suoi muri. Per non parlare, poi, della chiesa di San­
ta Maria dell'Alto e del cimitero monumentale. Ed in
questo clima, cresce la paura per il convento di "San
Francesco alla Collina", unico bene ad essere fornito di
telecamere di videosorveglianza, deturpato con una
scritta appena qualche giorno dopo esser stato comple­
tato.
Failla incontrerà
dirigente del parco
archeologico del Simeto
----------------~~__~____~ MARYSOTnLE
(di finanziamento c'è
ma va utilizzato»
'I finanziamenti ci sono e giacciono
al Comune da un anno, purtroppo
gli interventi non possono partire
in rispetto al patto di stabilità', A
parlare è il sindaco di Paternò,
Pippo Fallla che interviene sulla
notizia relativa al mancato
finanziamento per i progetti che
prevedono il rifacimento della
sede stradale, con l'installazione di
basole in pietra lavlca su via
Monastero e piazza Indipendenza.
Quel finanziamento, per un
milione di euro, è arrivato
esattamente nel febbraio del2011,
inviato dali' allora ministro Ignazio
La Russa, ma l'impossibilità di
sforare il patto di sÌC!bill~ non ha .
permesso l'impiego delfe somme
e dunque, il via ai lavori, con questi
interventi che andrebbero a
completare il rifacimento viario del
salotto della città. Il progetto
dell'Amministrazione comunale è,
infatti, quello di proseguire nella
ripavimentazione di questa parte
della città, partita da piazza
Umberto ed este~ a piazza Santa
Barbara e via Carmine,
continuando, quando sarà
possibile con via Monastero e
piazza Indipendenza, per una
unione di fatto con via Vittorio
Emanuele. 'Abbiamo tutto pronto
- conclude il sindaco - Almeno è
quanto lasciamo alla pro~sima
Amministrazione, tln ottimo
progetto già finanziato che
attende solo di essere realizzato'.
M.S.
•
NELLE ZONE SCALA VECCHIA, SARDECNA, ARDIZZONE E CIUNCO Finalmente dopo tre anni
19 strade hanno un nome
Il primo passo è stato compiuto. A Pa­
ternò, dopo un percorso lungo in alcuni
casi fino a tre anni, alcuni vie della città
trovano la loro denominazione.
Parliamo di alcune arterie viarie rica­
denti tra zona Scala Vecchia, Zona Sar­
degna, zona Ardizzone (nono compar­
tol, e zona Giunco.
Complessivamente sono 191e arterie
viarie di nuova denominazione. Si co­
mincia con zona Scala Vecchia, con le
nuove vie intitolate ai religiosi cattolici;
da Corso Papa Paolo VI, a via Fratelli
Mirenna, ed ancora via Papa Benedetto
XV, vico Igino Giordani,vico Papa Leone
XIII, piazza Padre Berger, per finire con
via Calatafimi.
Da Scala Vecchia a zona Ardizzone,
con le nuove arterie viarie intitolate ai
premi nobel e denominate, vico Giulio
Natta, via Camillo Golgi, via Grazia DeIella,vico Ernesto Moneta, piazzale Emi­
lio Segrè, e piazzale Eugenio Montale.
Nella zona dell'ospedale, l'arteria via­
ria compresa tra piazzale dei Diritti
Umani e via Nazario Sauro,verrà deno­
minato via 10 febbraio; ed ancora quel­
lo che viene comunemente indicato co­
me "nuovo Corso Sicilia", sarà viale del-
Una delle arterie
viarie finora
rimaste senza
nome in zona
Scala Vecchia
l'Unità d'Italia. Tornando in zona Ardiz­
zone, una delle arterie viarie nei pressi
dell'Inps sarà via delle Ninfe; ed ancora
in zona Giunco, ci saranno vico del Papi­
ro e via del Canneto; per chiudere con
vico Gaetano Pulvirenti, nella zona del
palazzo di ferro.
Non passa, invece, la richiesta di inti­
tolare una via a Barbaro Lo Giudice, uo-
CONTRADA PIETRALUNGA mo della DC, a lungo impegnato con
ruolo diprimo piano in seno alla Regio­
ne Siciliana dalla metà degli anni '50,
quando "rischiò" di diventare anche Go­
vernatore dell'isola.
Gli uffici della "Storia Patria" hanno
risposto che non è possibile perché non
sono trascorsi dieci anni dal­
Ia sua scomparsa.
Nei prossimi giorni scat­
teranno i sopralluoghi dei
tecnici dell'ufficio ai servizi
demografici, diretto da Maria
Bagnato, che dovranno veri­
ficare le singole arterie viarie
per l'indicazione dei numeri
civici. Sarà, poi, compito del
cittadino recarsi nella sede
di zona Ardizzone per uffi­
cializzare l'awenuto cambio
di residenza.
E se i cittadini plaudono
per aver finalmente trovato
un nome al tratto viario in
cui vivono (i maggiori disagi
sono dettati dal mancato re­
capito della postal, dall'altra
evidenziano le pessime con­
dizioni in cui versano molte di queste
arterie viarie, dove la sede stradale è
ancora a fondo naturale. In questo mo­
mento respirano i residenti del nono
comparto, dove si stanno completandò
gli interventi per la realizzazione delle
arterie viarie, con un investimento di ol­
tre 1,5 milioni di euro di fondi statali.
M.S.
--,
,Conclusa Settimana internazionale dello scoutismo Oltre 700 i giovani partecipanti, ac­
compagnati da circa 100 capi, prove­
nienti da 12 gruppi scout dell'area pe­
demontana. Basterebbe soffermarsi su
questi dati per capire quanto riuscita e
partecipata sia stata la giornata conclu­
siva della «Settimana Internazionale
dello Scoutismo», evento organizzato a
Paternò, in contrada Pietralunga-Ca­
stellaccio - sulle rive del fiume Simeto,
nei pressi del Ponte romano - dalla Zo­
na Agesci «Etna-Alto Simeto».
Un momento di gioia e fraterna con­
divisione, in stretta sim.biosi con uno
scenario paesaggistico incantevole e,
al contempo, poco noto a tanti giovani.
«Non è casuale che la manifestazione
si sia tenuta in questo luogo - spiega la
responsabile, Marianna Randazzo -. La
riscoperta del Simeto fa parte di un
progetto condiviso con i capi della Zo­
na e che coniughiamo al tema della
«Settimana Internazionale)), owero
«Salviamo il nostro Pianeta)).
Concetti ribaditi dall'altro responsa­
bile, Nino Lombardo. «Per ivecchi scout
questo era il luogo, per eccellenza, in
cuisvolgere le attività. Ci siamo accor­
ti che molti tra i nostri ragazzi non lo
conoscevano a fondo e, anche grazie al­
la collaborazione con ViviSimeto, ab­
biamo deciso di ritornarci». L'area di
Pietralunga è ricca di testimonianze
del passato, brillantemente illustrate
ai giovani dall'archeologa Maria Ran­
dazzo. «La bellezza di questi luoghi ­
spiega don Davide Bruno, assistente
ecclesiale - non può che richiamare le
bellezze del Creato. La natura aiuta cia­
scuno a fare introspezione e a incontra­
re l'essenza più autentica di Dio<..·_
I
CIORCIO CICCIAR::!:.I
Scarica

01.03.2012 - FrancoCrisafi.it